"Agricoltura Alessandrina" gennaio 2019

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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 66° numero 1 - 21 GENNAIO 2019 Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

La nuova

COLDIRETTI

Distintività e sostenibilità per dare più valore al cibo e al territorio

PAC 2019, ECCO COSA CAMBIA

MANOVRA, DAL BIOGAS AL KM.0

CONCORSO OSCAR GREEN


COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 66° numero 1 - 21 GENNAIO 2019 Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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La nuova

COLDIRETTI

Distintività e sostenibilità per dare più valore al cibo e al territorio

PAC 2019, ECCO COSA CAMBIA

MANOVRA, DAL BIOGAS AL KM.0

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24 COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Rampazzo DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA , IMPAGINAZIONE Media srl HANNOCOLLABORATO A QUESTO NUMERO Giancarlo Bassi, Luisa Bo, Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Don Ivo Piccinini, Marino Ravera, Valerio Scarrone. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953 STAMPA ST.G.R Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria Coldiretti Alessandria

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CONCORSO OSCAR GREEN

n.1 Gennaio 2019

FISCO:

FATTURA ELETTRONICA OBBLIGATORIA

PAC 2019,

COSA CAMBIA PER I PAGAMENTI DIRETTI

ACCORDO UE-GIAPPONE:

UN ALTRO DURO ATTACCO AL VERO MADE IN ITALY

ROTAZIONI COLTURALI:

CONOSCERE LA NORMATIVA PER NON COMPROMETTERE IL CONTRIBUTO PSR E LA CERTIFICAZIONE BIOLOGICA

DOMANDA OCM VINO:

APERTO IL BANDO REGIONALE, SCADENZA IL 15 FEBBRAIO 2019

RISICOLTURA:

FINALMENTE ARRIVANO I DAZI PER TUTELARE IL RISO MADE IN PIEMONTE

OSCAR GREEN 2019:

APERTE LE ISCRIZIONI PER IL PREMIO ALL’INNOVAZIONE

COLDIRETTI ALESSANDRIA:

“CINGHIALI, STOP VITTIME INTERVENIRE CONCRETAMENTE A TUTELA DELLA SICUREZZA STRADALE”

TEMA DEL MESE:

MICOSI O DERMATITE?

MERCATINO


Editoriale | Il Direttore

NUOVO ANNO, NUOVE SFIDE, NUOVI OBIETTIVI:

ASSISTENZA E CONSULENZA PER ESSERE SEMPRE PIÙ VICINO ALLE AZIENDE E ALLE LORO NECESSITÀ

I

n un contesto storico ad alta criticità e difficile leggibilità, è di notevole interesse osservare come alcuni elementi, quali l’attenzione alla cosiddetta economia “reale” o ancora di più i valori di una razionalità comportamentale degli operatori, siano caratteristiche strutturali dell’agire nell’impresa agricola. Agire che si esplicita nelle sue relazioni con bisogni fondamentali di consumo e di qualità della vita delle persone. La cultura competitiva e la necessaria gestione imprenditoriale non possono indurre l’imprenditore agricolo a perdere di vista questi valori strutturali e comportamentali. E’ con tale consapevolezza e senso di responsabilità che Coldiretti, negli ultimi anni, ha elaborato modalità adattative e innovative di rappresentanza, percorrendo strategie di modernizzazione entro un paradigma di “rigenerazione” dello specifico modo di essere dell’agricoltura italiana. Coldiretti si è posizionata per sostenere la qualità dei prodotti e la competitività dei territori e del Made in Italy, contribuendo a rendere l’agricoltura protagonista di un modello di sviluppo basato sulla innovazione e sul rapporto con il territorio. Oggi rappresentiamo una moderna forza sociale, alleata nel Paese e nel territorio con gli attori dello sviluppo, a partire proprio dai cittadini consumatori, ha costruito le premesse politiche, sociali e legislative per riconsegnare all’agricoltura il diritto/dovere di essere sistema di imprese tra le imprese. Forti di tutto questo abbiamo messo al centro la ”persona”, portatrice di capacità, di apporti migliorativi e attuazioni “originali”, sulla quale deve essere focalizzato l’investimento per il cambiamento adattativo e creativo, per la produzione di valore competitivo. Ci apprestiamo ad affrontare un nuovo anno, con nuove sfide e nuovi obiettivi. Osservando quanto fatto da noi negli ultimi tempi, pensiamo che molte delle nostre politiche che hanno dato straordinarie opportunità al settore, come la Legge

di Orientamento, stiano dando maggiori frutti alle imprese agricole attraverso la diversificazione, la multifunzionalità, le produzioni alternative e soprattutto attraverso il messaggio dell’origine italiana e della filiera. Obiettivi e prospettive che richiedono un sistema di assistenza e consulenza più vicino alle aziende e più attento alle loro necessità.

Obiettivo promuovere un’agricoltura di alta qualità a presidio del territorio e dell’ambiente

Per questo nei prossimi mesi saremo impegnati su diversi fronti, al fine di sviluppare un’iniziativa energica sulla cooperazione che dovrà diventare il motore per raggiungere gli obiettivi della qualità nelle produzioni, indispensabile per qualunque progetto di sviluppo che vedrà coinvolto il nostro territorio. Il tutto senza dimenticare l’aspetto giuridico e di equità fiscale, senza i quali non è possibile alcun progresso. Continua sul territorio la raccolta firme per #stopciboanonimo e siamo soddisfatti dei risultati: questo rappresenta un ulteriore passo per velocizzare l’informazione e accorciare le distanze con cittadini e consumatori. Sfide che dobbiamo assolutamente vincere, alle quali partecipiamo con intelligenza, dignità e professionalità. Questa è la Coldiretti che dobbiamo far crescere, tutti assieme. Protagonisti in questa missione sono i giovani e i meno giovani che ogni giorno mettono cuore, creatività ed entusiasmo nel proprio lavoro.

Roberto Rampazzo

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Editoriale | Il Presidente

CONOSCERE, OSARE E CONDIVIDERE:

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LA RICETTA PER CRESCERE SIA COME FORZA ECONOMICA CHE SOCIALE

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er far crescere l’agricoltura di chi “ama l’Italia” è necessario contrastare chi si arricchisce con il falso Made in Italy, bisogna tutelare l’agroalimentare che in tempi di crisi rappresenta un terreno privilegiato di investimento della malavita e incentivare i millennials a costruire il futuro portando innovazione e nuove idee. Non è retorica, è fondamentale rendere partecipe il maggior numero di soci, amici, consumatori … insomma persone, alle progettualità a cui si sta lavorando, è indispensabile per chi appartiene ad un’Organizzazione come la nostra, far conoscere e condividere quanto si sta facendo, la “ricetta” per crescere sia come forza economica che sociale. “Economica” e “sociale”: i pilastri alla base del nostro Progetto, che ci permettono di camminare al fianco delle nostre imprese offrendo loro nuove possibilità di reddito, innovazione e cambiamento strategico per rimanere sul mercato. Il nostro impegno sociale si traduce nel mettere al centro di tutto l’individuo, il benessere delle persone, passando per la crescita di un territorio unico e bellissimo come quello italiano che ha il grande pregio di non poter essere delocalizzato. Tutto questo viene “presentato” in occasione dei Villaggi Coldiretti, una vetrina incredibile per promuovere quella che è la nostra progettualità, la difesa del Made in Italy e della distintività, sintesi perfetta di quello che è il progetto Coldiretti, il luogo dove i consumatori sono protagonisti e il dialogo tra produttore e consumatore diventa il comune denominatore per far conoscere e promuovere stili di vita sani e acquisti consapevoli. Occasione per ribadire quello che noi stiamo dicendo da anni, per far capire quanto sia importante contrastare chi vive e guadagna spacciando per italiano qualcosa che di italiano ha solo il nome. L’occasione per far capire che la chiarezza passa attraverso la trasparenza in etichetta: ecco perché è fondamentale

che la legge sull’etichettatura di tutti gli alimenti, per tutto il carrello della spesa. L’agroalimentare, infatti, rappresenta un terreno privilegiato di investimento della malavita in tempi di crisi: ce ne siamo occupati e ce ne occuperemo sempre di più nei mesi a seguire. Grazie all’Osservatorio sulla Criminalità Agroalimentare, Coldiretti sarà in prima linea con le Forze dell’ordine per contrastare questo fenomeno di dimensione crescente con le sue più recenti e pericolose evoluzioni come l’affidamento di capitali puliti a circuiti illegali, le nuove forme emergenti di criminalità, gli interessi dei colletti bianchi, le infiltrazioni malavitose dalle campagne alla ristorazione e sul business della sofisticazione e della contraffazione. Per i prossimi mesi, dunque, saremo impegnati su diversi fronti, al fine di sviluppare un’iniziativa energica sulla cooperazione che dovrà diventare il motore per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati per continuare a far crescere “l’agricoltura di chi ama l’Italia”. Ma abbiamo un’altra grande responsabilità: quella verso i cittadini, i consumatori, l’Italia. La nostra altissima reputazione dipende dalla capacità di non venire mai meno all’impegno che ci siamo assunti: fare le cose bene, il cibo sano e buono, rispettare il creato. E non dimentichiamoci neppure un istante che i risultati che abbiamo ottenuto stanno senz’altro dentro la nostra capacità di proposta, ma altrettanto nella stima che la società ci assegna.

Mauro Bianco


Fatturazione

elettronica

FISCO: FATTURA ELETTRONICA OBBLIGATORIA

L’IMPEGNO DI COLDIRETTI ALESSANDRIA PER L’ADEGUAMENTO ALLA NUOVA NORMATIVA Con il nuovo anno è scattata per i titolari di partita Iva l’obbligo della fatturazione elettronica.

Come ricevere le fatture elettroniche Ricordiamo che Impresa Verde può essere delegata anche alla ricezione delle fatture elettroniche. In tal caso le fatture emesse dai fornitori verranno recapitate direttamente sulla piattaforma gestita da Impresa Verde. Per fare ciò occorrerà comunicare ai propri fornitori il codice destinatario telematico 5W4A8J1

L

a nuova normativa prevede l’addio alla vecchia fattura cartacea che viene integralmente sostituita da quella in formato elettronico. Quest’ultima viene prodotta in formato digitale e inviata al cliente attraverso il Sistema di interscambio (Sdi) il quale emette a sua volta la “ricevuta di recapito”, che rappresenta la garanzia che il documento è stato ricevuto. I dati obbligatori da riportare nella fattura elettronica restano gli stessi delle fatture cartacee. L’unica informazione aggiuntiva è la necessità di avere l’indirizzo telematico del cliente al quale inviare la fattura. Sul Portale del Socio Coldiretti è disponibile il servizio di “Fatturazione digitale Digit” che offre la gestione digitalizzata delle fatture integrata con l’intero ciclo attivo della contabilità d’impresa facilitata da un programma avanzato che consente di monitorare prodotti, listini e clienti direttamente da pc e tablet. L’emissione della fattura elettronica può anche essere svolta attraverso gli uffici di Impresa Verde Coldiretti Alessandria che sul territorio provinciale eroga il servizio con la conservazione delle fatture stesse. Nei primi sei mesi di applicazione la normativa ha previsto un avvio soft con le fatture elettroniche che

dovranno essere predisposte entro la scadenza della liquidazione periodica dell’Iva (che sia mensile o trimestrale). Nei sei mesi successivi la fattura potrà essere emessa e trasmessa allo Sdi entro dieci giorni dall’operazione. Anche le sanzioni saranno ridotte al minimo nel primo periodo di applicazione. Dall’obbligo sono parzialmente esonerati i piccoli produttori agricoli che erano esonerati per legge dall’emissione di fatture anche prima dell’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica. “Nelle scorse settimane Coldiretti Alessandria ha organizzato una serie di incontri finalizzati proprio ad illustrare tutti i dettagli dell’obbligo di emissione della fattura elettronica che interessa tutti i rapporti commerciali che intercorrono tra soggetti residenti nel territorio dello stato, sia nei rapporti tra soggetti passivi iva sia nei confronti dei privati per le operazioni soggette all’obbligo di fatturazione. - ha affermato il Presidente provinciale Mauro Bianco - Risorse e competenze che trovano nel Portale del Socio Coldiretti lo strumento in grado di dare soluzioni e risposte concrete alle imprese agricole”. “Il nostro obiettivo è garantire una risposta alle esigenze manifestate dalle nostre imprese sul fronte della semplificazione, della qualità dei servizi e dell’utilizzo di nuove tecnologie informative. - spiega il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - Il Portale del Socio facilita il lavoro in azienda ma consente anche un contatto quotidiano con gli uffici Coldiretti favorendo una consulenza sempre più mirata e puntuale. Registrarsi al Portale del Socio Coldiretti è facile e gratuito. Basta andare su internet e digitare l’indirizzo https://socio. coldiretti.it e i nostri uffici sono a disposizione per ogni chiarimento”.

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Manovra

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MANOVRA,

DAL BIOGAS AL KM0 TUTTE LE NOVITÀ PER L’AGRICOLTURA

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agli incentivi per impianti di biogas realizzati dagli agricoltori alla proroga del bonus verde per i giardini, dalla valorizzazione della vendita diretta dei prodotti agricoli fino all’equiparazione sul piano del trattamento fiscale tra familiari che coadiuvano il coltivatore diretto e titolari dell’impresa coltivatrice diretta, abbiamo ottenuto importanti risultati per le campagne italiane. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare alcuni dei contenuti della manovra per l’agricoltura fortemente sostenuti dall’Organizzazione, anche grazie alla proficua collaborazione con i gruppi parlamentari del Senato della Lega, del Movimento 5 stelle e di Forza Italia. Sono stati infatti estesi gli incentivi per la produzione di energia elettrica agli impianti alimentati a biogas di po-

tenza fino a 300 kW con il requisito che siano realizzati da imprenditori agricoli e che vengano alimentati per l’80% da reflui o comunque scarti che derivano dalle aziende agricole e per il 20% da colture di secondo raccolto. Sarà riconosciuto anche un bonus per la rimozione e il recupero degli alberi caduti in occasione delle calamità atmosferiche dello scorso autunno. Lo stanziamento per il “voucher” è di 3 milioni per il 2019 ed è finalizzato a coprire il 50% delle spese sostenute. Viene valorizzato il rapporto diretto tra imprenditori agricoli e consumatori prevedendo che gli imprenditori agricoli potranno vendere al dettaglio, oltre che in misura prevalente i prodotti di produzione aziendale, soltanto prodotti agricoli e alimentari acquistati direttamente da altri imprenditori agricoli, garantendo così i consumatori circa l’origine dei prodotti acquistati. Da segnalare è anche la proroga del cosiddetto “bonus verde” che prevede la detrazione del 19% per le spese di investimento in verde (dalla realizzazione di giardini e impianti di irrigazioni alla sistemazione delle aree scoperte degli edifici privati). E’ stata anche ottenuta la riduzione dell’accisa sulla birra da 3 euro a 2,99 euro per ettolitro e grado-plato, e la previsione per i birrifici artigianali di minore dimensione (produzione annua non superiore a 10.000 ettolitri) di poter considerare accertato il prodotto finito a conclusione e non a monte delle operazioni, nonché riduzione del 40 per cento dell’aliquota dell’accisa ordinaria. Un settore in crescita quello delle birre artigianali che oltre a contribuire all’economia, assicura anche una


Manovra forte spinta all’occupazione soprattutto tra gli under 35 spesso grazie ad un legame diretto con l’attività agricola di produzione dei cereali utilizzati nella preparazione della birra. Un altro importante risultato è la proroga al 1° gennaio del 2020 dell’entrata in vigore del sistema Uniemens, il nuovo sistema di gestione delle deleghe per le aziende agricole con dipendenti che adottano il Dmag che prevede l’invio mensile delle denunce retributive e contributive degli operai agricoli che invece con il Dmag è trimestrale. “Ci sono tuttavia preoccupazioni per la mancata previsione di interventi indispensabili per il sostegno alla competitività delle imprese, all’occupazione e all’ambiente” continua Prandini nel denunciare “l’assenza nella legge di stabilità delle misure necessarie a garan-

tire adeguate risorse al Fondo di Solidarietà Nazionale per far fronte alle pesanti calamità che hanno colpito importanti regioni del Paese a partire dalla Puglia con un drammatico calo della produzione di olio”. Ma si registra negativamente anche - continua Prandini - la mancata defiscalizzazione dell’Iva in manovra per tutto il comparto zootecnico nelle aree montane al fine di favorire il presidio del territorio e prevenire il dissesto idrogeologico dopo gli ultimi eventi calamitosi. Non è stata prevista poi la proroga degli sgravi contributivi per i nuovi imprenditori agricoli under 40, mettendo a rischio il ricambio generazionale. Una carenza grave che va al più presto superata in un momento in cui l’agricoltura - conclude Prandini - può offrire grandi opportunità per l’occupazione e la crescita economica del Paese.

APPROVATO IL TESTO UNICO SULLA AGRICOLTURA:

“UN PROVVEDIMENTO CARDINE PER UNA AGRICOLTURA AL PASSO CON I TEMPI”, SPIEGA FERRERO

“L

a nuova legge di riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale è un provvedimento cardine nella politica agricola di questa Giunta regionale”. Così l’assessore regionale Giorgio Ferrero definisce il provvedimento approvato dal Consiglio regionale dopo una lunga discussione e un sereno confronto in Commissione. La legge abroga 35 delle attuali 45 leggi vigenti, oltre a numerosi articoli di altri provvedimenti. “A quarant’anni dalla legge regionale sull’agricoltura, il testo risponde alla necessità di snellire, semplificare e rendere attuale la legislazione piemontese, in conformità con le novità intervenute nelle politiche nazionali e le politiche europee”, spiega Ferrero. Il provvedimento introduce alcune novità: per assicurare la partecipazione delle parti economiche e sociali viene istituito il tavolo del partenariato agroalimentare e rurale; il programma regionale degli interventi integrerà le politiche europee; la digitalizzazione e il suo ruolo innovativo entrano a pieno titolo nella legislazione regionale. Ma innovazioni vengono intro-

dotte in numerosi settori, precisa Ferrero: “Penso alla Banca della Terra e alla messa in disponibilità dei terreni incolti, all’ agricoltura sociale, ai presidi di prossimità, alla valorizzazione delle enoteche regionali e delle strade tematiche. Non manca nella legge l’attenzione al paesaggio agrario e all’ambiente, penso alla valorizzazione dei muretti a secco presenti nelle coltivazioni agricole anche come valore paesaggistico e culturale, ma anche dei piloni in pietra, delle siepi, dei filari e dei vigneti con paleria in legno, fino alla biodiversità e alla multifunzionalità, al sistema irriguo regionale e alla valorizzazione del ruolo delle reti irrigue nella prevenzione idrogeologica. Novità ci sono anche per gli agriturismi e l’ospitalità rurale, sui sistemi informatici e la tracciabilità, sulla birra agricola piemontese, le fattorie didattiche, i cimiteri per animali da affezione, la valorizzazione delle filiere, i distretti del cibo e le piante officinali, insieme alla raccolta di quelle spontanee. Insomma, un testo di grande impatto che traghetta l’agricoltura piemontese in un orizzonte di sviluppo al passo con i nuovi tempi”.

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Pac

PAC 2019,

COSA CAMBIA PER I PAGAMENTI DIRETTI 8

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2019, oltre che un anno importante sul fronte della Pac post2020, sarà caratterizzato da alcune novità relative ai pagamenti diretti, che è necessario considerare in vista della prossima annata agricola e che riguardano la lieve correzione del valore dei titoli e l’aumento del sostegno accoppiato, la riserva nazionale. LA LIEVE CORREZIONE DEL VALORE DEI TITOLI E L’AUMENTO DEL SOSTEGNO ACCOPPIATO La modesta variazione del valore dei titoli trova spiegazione nelle modifiche apportate dal D.m. del 9 agosto 2018, a partire dall’anno di domanda 2019 (tabella 1). Difatti, tale decreto prevede un aumento dello 0,92% del massimale nazionale annuo da destinare al sostegno accoppiato che passa dal 12% al 12,92%, conseguentemente decresce il pagamento di base che passa dal 57% al 56,08%. Per quanto concerne le risorse a disposizione per l’Italia, il plafond del pagamento di base subisce una correzione, per finanziare l’incremento del pagamento accoppiato la cui dotazione finanziaria aumenta di 34 milioni di euro. Le scelte dell’Italia per i pagamenti diretti Tipologia

Min-Max massimale nazionale

Scelta dell’Italia 20152016

20172018

20192020

Pagamento di base

max 69%

58%

57%

56,08%

Pagamento ecologico

30%

30%

30%

30%

Pagamento giovani agricoltori

fino al 2%

1%

1%

1%

Pagamento accoppiato

fino al 15%

11%

12%

12,92%

N.B. In questa tabella non viene considerato il pagamento per i piccoli agricoltori in quanto si tratta di un pagamento facoltativo che sostituisce tutti gli altri pagamenti diretti, con l’obiettivo di semplificazione amministrativa.

Come già noto l’obiettivo di questa tipologia di pagamenti diretti sta nel concedere un sostegno accoppiato a quei settori o a quelle regioni in cui esistono determinati tipi di agricoltura o determinati settori agricoli che si trovano in difficoltà o che rivestono una particolare importanza per ragioni economiche, sociali o ambientali. Detto ciò, tale incremento dello 0,92% dei pagamenti accop-

piati è stato giustificato con la volontà di incrementare dello 0,33% la quota per la misura premi alla coltivazione del riso, dello 0,16% la quota per la misura premi alla coltivazione della barbabietola da zucchero e dello 0,43% la quota per la misura premi alla coltivazione del frumento duro; ciò tenendo conto delle difficoltà che interessano questi settori, nonché gli impegni assunti per migliorare la sostenibilità ambientale dei relativi processi produttivi. Indicativamente, per il riso, il pagamento accoppiato salirà da circa 100 a 150 €/ha, per i produttori di barbabietola, invece, passerà da circa 445 a 600 €/ha e infine nel caso del frumento duro, gli agricoltori potranno contare su un aiuto accoppiato stimato a 100 €/ha, contro gli 80 €/ha attuali (tabella 2). Nel 2019, le produzioni vegetali interessate al sostegno accoppiato sono: frumento duro, soia, colture proteaginose, leguminose da granella, riso, barbabietola da zucchero, pomodoro da industria e olivo, a queste si aggiungono quattro produzioni zootecniche: bovini da latte, bovini da carne, bufalini e ovini. Per quanto concerne l’ammissibilità agli aiuti accoppiati nelle produzioni zootecniche, al fine di tutelare il benessere animale, il limite di 18 mesi di vita della vacca al di sotto del quale non possono essere considerate nascite di vitelli, stabilito con circolare AGEA 11 maggio 2018, è stato innalzato a 20 mesi dal d.m. del 9 agosto 2018. Le modifiche al sostegno accoppiato 2019 Settore

Territorio

Plafond 2019 (€)

Importo stimato (€/ha)

Frumento duro

Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna

79.287.629

100

Riso

nazionale

38.250.060

150

Barbabietola da zucchero

nazionale

21.811.136

600

La circolare Agea n. 35573 del 24 aprile 2018 introduce un’altra novità: il registro dei prati permanenti (RPP) che diventa operativo a tutti gli effetti. L’articolo 45 del Reg. 1307/2013 riporta le disposizioni relative al mantenimento dei prati permanenti. Gli Stati membri designano i prati permanenti ecologicamen-


Pac te sensibili e gli agricoltori non possono convertire o arare tali zone sensibili. Per quanto riguarda le altre aree, la conversione è possibile solo dopo il rilascio dell’autorizzazione di Agea, autorizzazione che è necessario richiedere secondo le modalità previste nel Sian, selezionando le superfici a prato permanente per le quali l’agricoltore vuole chiedere la conversione, tra tutte le superfici presenti nel registro. Tale autorizzazione verrà rilasciata a patto che venga rispettato il rapporto tra superficie investita a prato permanente e superficie agricola totale che non può diminuire in misura superiore al 5%. RISERVA NAZIONALE Com’è noto, il Reg, 1307/2013 prevede che la riserva nazionale per l’assegnazione dei diritti all’aiuto dovrà essere destinata, in via prioritaria: · ai giovani agricoltori (fattispecie A); · agli agricoltori che iniziano ad esercitare l’attività agricola (fattispecie B). Tuttavia, gli Stati membri possono utilizzare la riserva nazionale anche per l’assegnazione dei diritti all’aiuto agli agricoltori: · per evitare che le terre siano abbandonate (fattispecie C); · al fine di compensarli per svantaggi specifici (fattispecie D); · in conseguenza di provvedimenti amministrativi e decisioni giudiziarie (fattispecie F). Precedentemente al Reg. Omnibus, le domande relative alle

fattispecie A, B e F della riserva nazionale dovevano essere accolte integralmente, anche a costo di tagliare i titoli agli agricoltori, ma le domande delle fattispecie C e D non venivano accolte se il plafond della riserva nazionale non era sufficiente. A seguito del Reg. Omnibus, e delle relative scelte nazionali, a partire dal 2018, ed anche per il 2019 e il 2020, anche le fattispecie C e D, oltre che A, B e F, avranno diritto di accesso alla riserva nazionale. Per far fronte a questa novità, Agea dispone della facoltà di tagliare tutti i titoli di tutti gli agricoltori ma nel limite massimo dell’1,5% del valore dei titoli. Pertanto, le domande alle fattispecie C e D saranno tutte accolte, ma solo parzialmente fino alla concorrenza dell’1,5% del valore totale nazionale dei titoli. COME SARÀ LA PAC 2021-2027 Come già accennato, il 2019 sarà un anno importante sul fronte della prossima programmazione. È in corso, difatti, il dibattito sulla Pac post-2020, che ha avuto inizio il 2 febbraio 2017, quando la Commissione europea ha indetto una consultazione pubblica al fine di individuare le sfide della Politica Agricola Comune futura; i risultati di tale consultazione sono stati presentati il 7 luglio 2017 nella Conferenza europea sul futuro della Pac. Successivamente il 29 novembre 2017 la Commissione ha adottato la comunicazione su “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura” per una Pac flessibile, equa e sostenibile. Infine il 1° giugno 2018 la Commissione ha presentato le proposte legislative sul futuro della Politica Agricola Comune, tali proposte sono tese a preparare la Pac per il futuro e ne delineano il quadro di bilancio e i principali orientamenti, evidenziando la volontà di promuovere una riforma più semplice, più moderna e più intelligente e sostenibile. Le proposte tengono conto dello schema di bilancio pluriennale predisposto dall’Esecutivo europeo per il settennio 2021-2027. Il Parlamento europeo ed il Consiglio sono ora chiamati a valutare, sulla base della procedura legislativa ordinaria, gli schemi di regolamento per la loro successiva approvazione entro il 2019, così come auspicato dalla Commissione al fine della loro entrata in vigore a partire dal 2021.

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Manifestazione

ACCORDO UE-GIAPPONE:

UN ALTRO DURO ATTACCO AL VERO MADE IN ITALY 10

S

emaforo verde da parte dell’europarlamento all’accordo UE- Giappone di libero scambio. L’accordo, la cui entrata in vigore è fissata per febbraio 2019, sebbene preveda una caduta dei dazi per l’87% dell’attuale valore dell’export agroalimentare europeo in Giappone rappresenta un danno per i prodotti a marchio di qualità italiani in quanto accorda protezione ad appena 18 indicazioni geografiche italiane agroalimentari, sul totale di 822 denominazioni di origine, indicazioni geografiche e specialità tradizionali garantite (fra comparto alimentare e vitivinicolo) riconosciute in Italia. Particolarmente penalizzato il Parmigiano reggiano che non godrà di alcuna protezione rispetto al termine Parmesan che si potrà continuare a utilizzare liberamente. Anche altri prodotti saranno danneggiati: per Asiago, Fontina e Gorgonzola è previsto un periodo di transizione di 7 anni nel quale è autorizzata la coesistenza con usi precedenti di tali nomi. Per Grana Padano, Pecorino Romano e Toscano, Provolone Valdapana, Mozzarella di bufala campana e Mortadella di Bologna la tutela è a metà, ovvero la garanzia della Ig viene data solo per il nome complessivo, ma non per i termini individuali, per esempio pecorino, mortadella, grana, romano, ecc. Se da un lato dunque, l’attenta e preziosa attività diplomatica del nostro Paese ha permesso di evitare in sede Nazioni Unite, l’adozione di una risoluzione che avrebbe messo alla gogna l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (Dop) dissuadendone il consumo su basi del tutto erronee e forvianti, l’Unione europea continua a impegnarsi in accordi commerciali dannosi per le nostre eccellenze alimentari. Infatti l’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio Ue-Giappone, per quanto riguarda protezione dei prodotti a denominazione ricalca in peggio le stesse condizioni già concesse nell’accordo di libero scambio con il Canada (Ceta) ma con un aggravante dal punto di vista procedurale, ovvero la non necessaria ratifica da parte dei Parlamenti nazionali per la sua entrata in vigore. Un accorgimento probabilmente preso alla luce delle diffi-

coltà incontrate con il Ceta, non ancora ratificato dalla maggioranza dei paesi europei ad oltre un anno dall’entrata in vigore. Secondo quanto riportato nel Rapporto 2018 ISMEA-Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane DOP, IGP e STG, il comparto delle IG italiane esprime i risultati più alti di sempre superando per la prima volta i 15,2 miliardi di euro di valore alla produzione per un contributo del 18% al valore economico complessivo del settore agroalimentare nazionale. In crescita anche l’export delle IG made in Italy che raggiunge gli 8,8 miliardi di euro (+4,7%) pari al 21% dell’export agroalimentare italiano, ma al tempo stesso, denuncia Coldiretti, cresce anche il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo con un aumento record del 70% nel corso dell’ultimo decennio arrivando ad oltre 100 miliardi. Da anni Coldiretti, anche con il sostegno di Coldiretti Giovani Impresa, è impegnata in svariate attività volte a garantire la trasparenza in tutta la catena alimentare e a fornire al consumatore informazioni dettagliate e corrette sugli alimenti per promuovere consumi consapevoli. In tale prospettiva Coldiretti, insieme a Campagna Amica e ad altre nove organizzazioni, si è fatta promotrice dell’ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei)

“EatORIGINal - Unmask your food” per chiedere alla Commissione europea di rendere obbligatoria l’indicazione del paese di origine per tutti gli alimenti trasformati e non trasformati che circolano nell’UE e di introdurre requisiti di tracciabilità più rigorosi. Il sito per sottoscrivere l’iniziativa è: www.eatoriginal.eu.


Manifestazione

MANOVRA: COLDIRETTI, DA GOVERNO IMPEGNI SU GELATE, XYELLA E FRODI

PRANDINI, AL VIA IL PIANO SALVA OLIO PER DIFENDERE AMBIENTE, SALUTE, E LAVORO

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al Ministro Centinaio abbiamo ottenuto importanti impegni sui danni da gelate, emergenza Xylella e la lotta alle frodi e sofisticazioni nell’olio di oliva per sostenere un settore centrale per l’economia, la salute, il reddito e l’occupazione. Lo rende noto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini al termine della manifestazione di migliaia di agricoltori davanti al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali dopo l’incontro con il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio. La mobilitazione a sostegno del piano salva olio - ha sottolineato Prandini - continua con un confronto serrato con i gruppi parlamentari per sostenere i provvedimenti fino a quanto non saranno assunti ed operativi con responsabilità a livello regionale e nazionale. E’ importante la volontà di inserire il provvedimento sulle gelate nel prossimo decreto sulle semplificazioni e di presentare il decreto sulla Xylella entro la prossima settimana in conferenza Stato regioni poiché - ha sostenuto Prandini - la tempistica è essenziale, affinché le linee programmatiche entrino in vigore in funzione della ripresa vegetativa per consentire

i reimpianti, gli innesti e favorire adeguamenti e programmazione delle attività dei frantoi. Inoltre - ha continuato Prandini - come è stato fatto per la crisi del latte abbiamo chiesto di attivare l’Ismea per bloccare le situazioni debitorie delle imprese agricole colpite dal gelo e dalla Xylella. Il Ministro ha accolto anche la nostra proposta di aprire un tavolo al Ministero della Giustizia per combattere i reati agroalimentari che colpiscono pesantemente la produzione nazionale che va difesa - ha precisato Prandini - anche valorizzando il panel test e aumentando i controlli fatti alla trasformazione e all’importazione e con una maggiore trasparenza dell’indicazione dell’origine in etichetta. In questo contesto - conclude Prandini - ci aspettiamo anche una decisa difesa della produzione italiana in Europa nell’ambito degli interventi di politica agricola in modo che i fondi vadano alle vere imprese olivicole e nei negoziati internazionali dove l’agroalimentare italiano viene troppo spesso usato come moneta di scambio per interessi diversi.

IL PIANO SALVAOLIO DELLA COLDIRETTI 1. Avviare un nuovo PIANO OLIVICOLO NAZIONALE (“Piano 2.0”) per rilanciare il settore con una strategia nazionale e investimenti adeguati, per modernizzare gli impianti olivicoli, puntando - dice la Coldiretti - sulle cultivar nazionali che rappresentano il nostro patrimonio di biodiversità; favorendo lo sviluppo e la sottoscrizione di contratti di filiera. 2. Garantire adeguate risorse al FONDO DI SOLIDARIETÀ NAZIONALE per far fronte alle pesanti calamità che hanno colpito importanti aree del Paese, come la Puglia, con il dimezzamento della produzione nazionale di olio di oliva che ha messo in ginocchio il settore. 3. Esprimere solidarietà all’olivicoltura salentina compromessa dalla XYLELLA, sostenendola con azioni concrete a partire sostiene la Coldiretti - dall’immediata attuazione del Decreto sullo stato di emergenza al fine di consentire i reimpianti, gli innesti e la programmazione delle attività dei frantoi e degli olivicoltori. 4. Dare maggiore trasparenza all’attribuzione dei finanziamenti dell’attuale OCM, in modo che i fondi vadano alle vere imprese olivicole e difendere l’extravergine italiano nell’ambito dei NEGOZIATI INTERNAZIONALI dove - evidenzia la Coldiretti - l’agroalimentare italiano viene troppo spesso usato come moneta di scambio per interessi diversi. 5. Stringere le maglie ancora larghe della legislazione con l’approvazione delle proposte di RIFORMA DEI REATI ALIMENTARI presentate dall’apposita Commissione presieduta da Giancarlo Caselli. 6. Pretendere l’obbligo della REGISTRAZIONE TELEMATICA degli oli commercializzati in tutti gli Stati membri, così come già istituito in Italia attraverso il SIAN. 7. Difendere il PANEL TEST, strumento necessario per la classificazione e la valutazione delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini al fine - sostiene la Coldiretti - di tutelare i produttori di oli di qualità ed i consumatori. 8. Promuovere una maggiore trasparenza dell’INDICAZIONE OBBLIGATORIA DELL’ORIGINE IN ETICHETTA, per l’olio extravergine di oliva (con etichette leggibili per i consumatori e prevedendo l’obbligo dell’indicazione dei Paesi di provenienza degli oli che compongono le “miscele”) e per le olive da tavola che ad oggi - evidenzia la Coldiretti - non hanno alcuna indicazione obbligatoria in etichetta relativamente al Paese di coltivazione delle olive. 9. Promuovere la CONOSCENZA e la CULTURA DELL’OLIO EVO di qualità tra i consumatori al fine di aiutarli a scegliere con maggiore consapevolezza. 10. Eliminare il SEGRETO DI STATO sui flussi di importazione, anche per verificare - conclude la Coldiretti - gli arrivi di prodotti da Paesi che non rispettano norme analoghe a quelle italiane rispetto all’uso di sostanze chimiche o alla tutela dei lavoratori.

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Filiera

grano

FILIERA GRANO-PASTA:

20 MILIONI DI EURO PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI 12

A

seguito dell’incontro del tavolo Filiera Grano-Pasta, il Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo (Mipaaft) ha previsto azioni immediate, quali lo sblocco dei pagamenti Agea sui contratti di filiera del grano e lo stanziamento di 20 milioni di euro per il loro rinnovo. Di seguito i dettagli di alcune azioni strategiche predisposte dal Mipaaft.

* 20 MILIONI DI EURO PER RINNOVO CONTRATTI DI FILIERA CAMPAGNA 2019 Individuati 20 milioni di euro complessivi per il biennio 2020/2021 che saranno erogati, insieme a eventuali residui della campagna precedente, a valere sulla campagna 2019 per i contratti di filiera. * TRASPARENZA SUI PREZZI: CUN GRANO

*AIUTI AGLI AGRICOLTORI: SBLOCCO IMMEDIATO PAGAMENTI AIUTI DE MINIMIS SU CONTRATTI DI FILIERA Si tratta del pagamento dei 10 milioni di euro del fondo nazionale cerealicolo e che per il primo anno (2016) prevedeva un pagamento di 100 euro a ettaro agli agricoltori in contratti di filiera almeno triennali. La misura ha coinvolto 100mila ettari e circa 9mila aziende. In queste settimane Agea sta procedendo con lo sblocco dei pagamenti che erano fermi per controlli amministrativi. La seconda campagna ha visto domande in linea con la prima, ma con contributo raddoppiato (200 euro). Uno strumento di sostegno importante a cui si intende dare continuità.

AIUTO ACCOPPIATO 2019:

Il Ministero è disponibile a siglare in tempi rapidi il decreto direttoriale di creazione di una Commissione unica nazionale per il grano duro per favorire il dialogo interprofessionale e rendere più trasparente la formazione del prezzo. Il tavolo di filiera ha concordato di discutere presto a livello tecnico i dettagli per l’avvio della Cun. * EXPORT: PASTA SIMBOLO MADE IN ITALY DA TUTELARE E PROMUOVERE Sostenere il made in Italy in tutte le sue componenti è un valore fondamentale. Per questo la promozione della pasta dall’estero sarà uno degli obiettivi operativi fondamentali per il 2019.

AUMENTANO LE RISORSE PER BARBABIETOLA, GRANO E RISO

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n base a quanto stabilito dal decreto del Ministero delle Politiche Agricole, per il sostegno accoppiato è previsto un aumento delle risorse disponibili per l’anno di domanda 2019. L’aumento previsto sarà pari allo 0,92% del massimale nazionale, così ripartito: - 0,43% per il frumento duro, corrispondente a circa 15,9 milioni di euro arrivando a circa 80 milioni complessivamente disponibili per il 2019. - 0,33% per il riso, corrispondente a circa 12 milioni di euro arrivando a circa 33,8 milioni complessivamente disponibili per il 2019. - 0,16% per la barbabietola da zucchero, corrispondente a circa 5,9 milioni di euro arrivando a circa 22 milioni complessivamente disponibili per il 2019. Con tale aumento, che si aggiunge a quello previsto dal 2017, la percentuale di risorse destinate al sostegno accoppiato raggiunge il 12,92%. Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per eventuali chiarimenti. Consulta il sito www.terrainnova.it e scarica l’App TerraInnova al seguente link http://www. terrainnova.it/scarica-lapp-terrainnova/.


Apicultura

SCADENZARIO FISCALE MESE DI FEBBRAIO a cura di Daniela Colombini scadenza

adempimenti

soggetti obbligati

2/18/2019 IVA

Liquidazione e versamento dell’iva a debito del mese di gennaio

Contribuenti IVA mensili

2/18/2019 RITENUTE

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipenden- Contribuenti che corrisponte, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese dono redditi soggetti a riteprecedente nute

2/25/2019

imposta

IVA INTRASTAT

Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di gennaio Operatori intracomunitari con obbligo mensile

2/28/2019 IVA

Comunicazione dati delle fatture emesse e ricevute del 2° seme- Contribuenti IVA mensili e stre 2018 trimestrali

2/28/2019 IVA

Comunicazione dati delle liquidazioni periodiche iva del 4° trime- Contribuenti IVA mensili e stre 2018 trimestrali

ASPROMIELE PRESENTA IL CORSO DI APICOLTURA DI PRIMO LIVELLO 2019

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l corso consiste in 7 incontri di natura teorica e due lezioni pratiche (date in via di definizione). Gli argomenti proposti consentiranno ai partecipanti di acquisire la terminologia tecnica, nonché le nozioni fondamentali per una gestione apistica ai passi con le nuove problematiche e le sfide che il settore si trova oggi ad affrontare: scelta dei materiali e delle attrezzature, tecnica apistica nel corso delle 4 stagioni, riconoscimento delle patologie che possono affliggere gli alveari e i preziosi prodotti dell’attività delle api sono solo alcuni degli argomenti trattati. 1° lezione martedì 12 febbraio 2019 dalle 20:00 alle 23:00 Biologia e fisiologia dell’ape

3° lezione mercoledì 27 febbraio 2019 dalle 20:00 alle 23:00 Tecnica apistica lezione I 4° lezione mercoledì 06 marzo 2019 dalle 20:00 alle 23:00 Tecnica apistica lezione II 5° lezione mercoledì 13 marzo 2019 dalle 20:00 alle 23:00 Patologia apistica 6° lezione mercoledì 20 marzo 2019 dalle 20:00 alle 23:00 Lotta alla varroasi 7° lezione mercoledì 27 marzo 2019 dalle 20:00 alle 23:00 I prodotti dell’alveare e normativa

Costo di partecipazione, comprensivo alla quota di adesione ad Aspromiele, abbonamento annuale alla ri2° lezione martedì 19 febbraio 2019 dalle 20:00 vista “L’Apis” e assicurazione alveari è di 170,00 € alle 23:00 Materiali in apicoltura Sede corso: Corso Crimea 69 (4° piano), 15121 Alessandria. Per maggiori informazioni e per le prenotazioni (obbligatorie) occorre inviare una mail a samuele.colotta@aspromiele.it indicando: Nome - Cognome - Indirizzo - mail - Cell.

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PSR | a cura di Giancarlo Bassi

ROTAZIONI COLTURALI:

CONOSCERE LA NORMATIVA PER NON COMPROMETTERE IL CONTRIBUTO PSR E LA CERTIFICAZIONE BIOLOGICA

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uesta è molto importante e permette, tra le tante cose, di mantenere alta la sostanza organica del suolo agrario, ridurre i fitofagi tellurici come i ferretti e una migliore gestione delle infestanti sulle colture per la diversa gestione del suolo agrario. A seconda del tipo di azienda e della “certificazione” aziendale esistono diversi tipi di rotazione. Un’impresa che ha aderito alla Misura 10.1.1 del Psr, avendo adottato su tutta l’azienda la lotta integrata volontaria, deve inserire una rotazione colturale che la Regione ha definito: “Adozione di un avvicendamento quinquennale che comprenda almeno tre colture e preveda al massimo un ristoppio per ogni coltura”. Nel caso del Psr, per essere più chiari, formuliamo alcuni esempi: • mais-mais-fagiolo-frumento-frumento • loietto-mais-loietto-mais-orzo • fagiolo-fagiolo-cavoli-mais-frumento Alcune colture tuttavia possono “interrompere” questo meccanismo. Il prato avvicendato ad esempio può sussistere nella stessa particella anche per più di due o tre anni. Gli erbai invece (loietto ad esempio) vengono considerati colture annuali, pertanto entrano in rotazione come le altre colture. Orzo e frumento non fanno rotazione. Una coltura utilizzata con destinazione d’uso diverso come ad esempio mais insilato e mais secco non fanno rotazione in quanto la coltura è la stessa. Anche il terreno lasciato a riposo (ex set-aside) può essere considerato valido ai fini della rotazione del Psr, ma non essendoci una coltura non si percepisce il premio quell’annualità. Per le colture orticole a ciclo breve (erbette da taglio ad esempio) è ammissibile la ripetizione di più cicli nello stesso anno sullo stesso terreno e ciascun anno – con cicli ripetuti – viene considerato come un anno di coltura; nell’ambito della stressa annata agraria, la successione fra colture orticole a ciclo breve appartenenti a famiglie botaniche diverse o un intervallo di almeno 60 giorni senza coltura tra due cicli della stessa ortiva, sono considerati sufficienti al rispetto dei vincoli della rotazione.

Tuttavia esiste una proroga nell’obbligo delle tre colture per alcune tipologie di aziende: • aziende con terreni situati in aree individuate come collinari e montane; • aziende miste frutticole o viticole in cui le aree a seminativi, inferiori a 5 ettari, dove la superficie a seminativi non supera il doppio di quella viticola o frutticola; • aziende con terreni situati in zone con forti limitazioni dovute alla natura del suolo e a vincoli imposti da enti territoriali (Consorzi irrigui, ecc.), le cosiddette “valbe”. Per questi casi, stante quanto contenuto nel dispositivo del Psr, “è consentito ricorrere a un modello di rotazione che nei 5 anni preveda la successione di sole 2 colture e permetta al massimo un ristoppio per coltura; rendendo anche possibile avere due ristoppi della stessa coltura a condizione che la coltura inserita tra i due ristoppi sia di famiglia botanica diversa”. In tal senso, si ricorda che mais e loietto sono la stessa famiglia botanica. Per essere più chiari ecco alcuni esempi di rotazione: • mais-mais-fagiolo-mais-mais; • mais-mais-soia-soia-mais. Infine, per le aziende aderenti alla misura del Psr 10.1.1. (ex 214.1) si precisa che è ammessa la possibilità di praticare colture da sovescio, che non possono essere oggetto di raccolta e la cui produzione va quindi totalmente interrata. Anche le aziende Biologiche, sia aderenti alla misura PSR 11.1.1 oppure semplicemente certificate devono rispettare una rotazione particolare e definita dai regolamenti comunitari 834/07 ed 889/08: “la medesima specie può tornare ad

La rotazione colturale è una pratica agronomica che consiste essenzialmente nel fare susseguire colture diverse sul medesimo appezzamento. essere coltivata sulla medesima superficie solo dopo l’avvicendarsi di due cicli colturali di specie diverse, uno dei quali destinato ad una coltura leguminosa o a coltura da sovescio”. Sostanzialmente in un’ottica pluriennale per la successione è fondamentale che si succedano sempre tre colture diverse di cui almeno una leguminosa o un sovescio. A questa regola sono state concesse alcune deroghe, ad esempio: • i cereali autunno-vernini e il pomodoro in ambiente protetto possono succedere a se stessi per un massimo di due cicli colturali ma devono poi essere seguiti da due cicli differenti, uno dei quali destinato a leguminosa o a coltura da sovescio; • il riso può succedere a se stesso per un massimo di tre cicli, seguiti da almeno due cicli di colture di specie differenti, uno dei quali destinato a leguminosa o altra coltura da sovescio; • gli ortaggi a foglia a ciclo breve possono succedere a loro stesi al massimo per tre cicli consecutivi, successivamente ai quali occorrono tre cicli con almeno una coltura da radice/tubero oppure una coltura da sovescio. In merito all’agricoltura biologica, si precisa inoltre che il sovescio deve rimanere in campo per almeno 70 giorni; le colture consociate con leguminose -inclusi gli erbai misti) vengono considerati come una coltura leguminosa in purezza. Gli Uffici Zona di Coldiretti Alessandria sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.


Un terreno per il nocciolo

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a cura di Alberto Pansecchi

 È importante la fertilità  Produttività = redditività  No agli eccessi di argilla  Si a suoli freschi e profondi

scheda nocciolo n°53 15

Con la brusca riduzione dei prezzi delle colture normalmente presenti nelle aree collinari piemontesi e il forte interesse economico che sta via via riscuotendo il nocciolo, si assiste ad un rapido mutamento del paesaggio agricolo: ai campi di grano e mais si stanno sostituendo noccioleti che si spingono ormai sino alle aree più pianeggianti. Da sempre, l’agricoltore attento, ha riservato queste zone di pianura a colture erbacee o, se in prossimità di corsi d’acqua, al pioppo e, mai e poi mai, si sarebbe sognato di investire tali aree a colture frutticole così sensibili ed esigenti quali si è dimostrato essere il nocciolo. Le perplessità relative all’impianto di noccioleti in tali fasce altimetriche, non erano solo relative al pericolo di fenomeni climatici potenzialmente dannosi o addirittura estremi, ma a puntuali osservazione sulla scarsa capacità di adattamento a terreni con caratteristiche differenti da quelle delle aree di tradizionale coltivazione.

Sopravvivere, vivere, produrre Una esauriente definizione di produttività è la seguente: “...rapporto fra il rendimento e il costo delle risorse usate nel processo produttivo”. In generale la produttività viene messa in relazione diretta con la redditività e, in agricoltura, trova conferme ancora più chiare. In realtà i rischi cui va incontro un agricoltore e le incognite dalle quali difendersi, sono ancora più difficilmente prevedibili rispetto a molti altri settori. Avere a che fare con esseri viventi (le piante) e con i loro rapporti con un ambiente del quale si colgono solo poche superficiali peculiarità, espone il corilicoltori a molteplici motivi di insuccesso. Il nocciolo è in grado di sopravvivere nella nostra regione e talvolta di viverci bene, ma la produttività è tutt’altra faccenda e non ovunque garantita.


a cura di Alberto Pansecchi

La giacitura e il clima

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Il nocciolo trova le migliori condizioni ecologiche sulle colline e nelle pendici più basse delle montagne in località ben esposte e ventilate ma non soggette venti troppo forti, troppo freddi o caldi e a venti marini. Sono sempre da evitare le località umide, chiuse, soggette a nebbie persistenti, a brinate o gelate tardive, come pure le eccessive altitudini possono costituire un limite alla produttività del noccioleto.

Relazione tra condizioni ambientali e varietà La piattaforma varietale del nocciolo è costituita da diverse centinaia di differenti popolazioni, più o meno uniformi al loro interno, con caratteristiche molto variabili per la forma, la dimensione, la qualità dei frutti, il comportamento vegetativo e la zona geografica di provenienza. Ciò che deve attirare la nostra attenzione, nell’assoluta necessità di sceglier un terreno idoneo all’impianto di un nuovo noccioleto è, tra gli altri fattori, l’abbinamento con una cultivar adatta. Non tutte le varietà infatti rispondono alla pressione selettiva dell’ambiente nel medesimo modo e, ad esempio, la nostra cultivar piemontese, la Tonda Gentile, può riservare pessime sorprese per la perdita di produttività, già non abbondante di suo, per il comportamento vegetativo e la resistenza alle avversità e per le stesse caratteristiche qualitative dei frutti raccolti non più coerenti con gli standard varietali. Sebbene vi siano cultivar più elastiche nella loro capacità di adattarsi ad ambienti di coltivazione differenti da quelli tradizionali, non essendoci che sporadiche sperimentazioni in zona si sconsigliano, al fine di evitare cocenti delusioni, impianti in aree non idonee con varietà poco conosciute.

Crescere non significa produrre Il nocciolo è una pianta che cresce spontaneamente nelle condizioni più disparate e può quindi essere considerato ubiquitario. Differente da zona a zona è però la sua predisposizione a produrre e si può azzardare che un’influenza preponderante a questo riguardo, sia espressa dalla tipologia del terreno. Poco si adattano i terreni scarsi di fondo, aridi, ghiaiosi e eccessivamente pendenti come pure quelli fortemente argillosi , compatti, freddi e umidi. In questi terreni, oltre a produzioni ridotte, i frutti saranno di pezzatura inferiore e il sapore non soddisfacente.

I terreni migliori Il Nocciolo si adatta abbastanza bene in quasi tutti i terreni purché non secchi o eccessivamente compatti. Le migliori condizioni sono offerte dai terreni sciolti, profondi, freschi e, possibilmente, di elevata fertilità e con un pH possibilmente compreso tra 6 e 7.5. Nella scelta del terreno non bisogna fermare l'attenzione sulla sola costituzione superficiale, ma occorre esaminare anche il sottosuolo per accertarsi soprattutto della permeabilità dello stesso e trarre indicazioni sulle modalità di impianto. Il Nocciolo è sensibilissimo agli eccessi di umidità, e pertanto nei terreni a sottosuolo impermeabile bisognerà correggere il difetto con opportune lavorazioni e sistemazioni. È quest’ultima un'esigenza da tenere in particolare considerazione. Il nocciolo non ha esigenze pedologiche particolari, tuttavia, per ottenere risultati soddisfacenti, occorre preferibilmente un terreno non troppo argilloso, leggero, profondo, fresco e permeabile. In terreni così costituiti, è in grado di vegetare vigorosamente e altrettanto abbondantemente fruttificare. Per la ricchezza del sistema radicale, il Nocciolo può essere considerato pianta adatta per mantenere saldi i terreni scoscesi.

Bibliografia: Il nocciuolo - S. Mercuri - REDA, 1957


Vitivinicoltura | a cura di Valerio Scarrone

DOMANDA OCM VINO:

APERTO IL BANDO REGIONALE, SCADENZA IL 15 FEBBRAIO 2019

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al 20 dicembre scorso è stato aperto il bando regionale per la presentazione delle domande di contributo per la domanda di investimenti OCM vino. L’importo stanziato dalla Regione Piemonte per la campagna 2018/2019 è pari a € 3.126.711,96. La misura finanzia la realizzazione di punti vendita aziendali, adibiti prevalentemente alla commercializzazione dei vini, localizzati sia all’esterno delle unità produttive, sia, ed è la novità di questo bando, anche all’interno delle cantine. Sono quindi ammissibili opere di natura edilizia (costruzione, ristrutturazione, riattamento di fabbricati, compreso l’acquisto per un importo massimo del 30% della spesa ammessa) destinati a punti vendita, comprensivi di sale degustazioni. Sono ammessi anche acquisto di attrezzature e impianti, investimenti per l’esposizione e la vendita dei prodotti vitivinicoli, acquisto di attrezzature informatiche e relativi programmi. E’ previsto il finanziamento del sito internet dell’azienda o del punto vendita aziendale se all’interno dello stesso sarà prevista e funzionante una sezione dedicata all’e-commerce con listino dei vini e possibilità di spedizione del prodotto. Gli interventi potranno essere localizzati sull’intero territorio della Comunità Europea. Non sono ammesse a finanziamento spese relativi ad acquisto di impianti e attrezzature usate. La spesa minima ammissibile è di 20.000 € con un massimo di spesa ammessa di 350.000€. Il contributo concesso è del 40% della spesa effettivamente sostenuta e riconosciuta. Possono essere ammessi e beneficiare del contributo le aziende che al momento della presentazione della domanda son in possesso dei seguenti requisiti:

• risultare iscritti all’anagrafe del Piemonte; • aver validato e aggiornato il proprio fascicolo aziendale; • essere titolari di partita iva; • essere iscritte al registro imprese C.C.I.A.A. • essere in regola con le dichiarazioni di giacenza e di produzione vini. Potranno beneficiare gli imprenditori agricoli IAP, con aziende ad orientamento tecnico economico prevalente, con codice 351 o 352 o 354, che svolgono attività di trasformazione, di cui almeno il 51% delle uve trasformate sia di provenienza aziendale. Sono ammissibili solamente le spese effettuate dal beneficiario, successivamente alla trasmissione telematica della domanda di contributo e sino alla trasmissione della domanda di fine lavori e di saldo. Sono ammessi solamente pagamenti, effettuati da un unico conto aziendale, presente sul fascicolo, e potrà avvenire esclusivamente tramite bonifico, Ri.Ba. o carta di credito collegata al conto corrente indicato in domanda. Non sono ammessi pagamenti in contanti e/o con assegni o vaglia postale. Il termine ultimo per il rilascio delle domande di aiuto è il 15 febbraio 2019. Le domande di aiuto potranno essere annuali, con scadenza dei lavori e trasmissione della domanda a saldo al 31 agosto 2019 oppure biennale con scadenza al 31 agosto 2020. In quest’ultimo caso si dovrà presentare obbligatoriamente entro il termine del 31 agosto 2019 una domanda di pagamento in anticipo, pari all’80% del contributo ammesso al finanziamento, con costituzione di polizza fideiussoria Per ulteriori informazioni rivolgersi agli Uffici Zona Coldiretti Alessandria.

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Confederazione

ERRATA CORRIGE

8 11:45 Pagina 6 Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 20/12/1

ivA RINNOVO CARICHE COLDIRETTI | ASSeMBLeA eLett

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tazione della nuova Giunta 8 di “Agricoltura Alessandrina” dedicata alla presen Riproponiamo la pagina uscita sul numero 10/201 o per il refuso. scusiam Ci ta. sbaglia a dicitur erroneamente riportata una Nazionale poiché nelle didascalie delle foto è stata

Francesco Ferreri (Sicilia), Daniele Salvagno (Veneto), Savino Muraglia (PuLa più giovane di sempre glia) e Roberto Moncalvo (Piemonte). della giunta più giovane di sempre Ettore Prandini sarà affiancato dalla Si tratta media di 41 anni e 9 mesi, un’età con nuova giunta confederale composta dai a quella media dei presiore superi poco (Emielli Bertin tre vice presidenti Nicola zioni Coldiretti sul terFedera delle lia Romagna) e David Granieri (Lazio) denti 43 anni e 10 mesi, di è che ritorio oltre ) pania e Gennaro Masiello (Cam della storia. bassa più la ssa che da Maria Letizia Gardoni (Marche), anch’e

La nuova giunta

NICOLA BERTINELLI presidente regionale emilia romagna

DANIELE SALVAGNO presidente regionale veneto

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GENNARO MASIELLO presidente regionale campania

MARIA LETIZIA GARDONI presidente regionale marche

DAVID GRANIERI presidente regionale lazio

SAVINO MURAGLIA presidente regionale puglia

ROBERTO MONCALVO presidente regionale piemonte

FRANCESCO FERRERI presidente regionale sicilia


Settore

del riso

RISICOLTURA:

FINALMENTE ARRIVANO I DAZI PER TUTELARE IL RISO MADE IN PIEMONTE Grande successo per la proiezione del documentario “Rice to Love”

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on si poteva scegliere data migliore per l’anteprima nazionale di “Rice to Love” al Cinema Massimo di Torino: infatti, proprio il 16 gennaio è stato sancito il via libera al regolamento esecutivo della Commissione Europea che attiva la clausola di salvaguardia ai dazi europei sul riso proveniente dalla Cambogia e dalla Birmania che ne hanno esportato nell’Unione Europea ben 328 milioni di chili nel 2017/18. Una serata importante che ha visto una numerosa partecipazione di associati provenienti dalla provincia di Alessandria: l’Italia, infatti, è il primo produttore di riso con 1,40 milioni di tonnellate su un territorio coltivato da circa 4mila aziende di 219.300 ettari, che copre circa il 50 % dell’intera produzione Ue con una gamma varietale del tutto unica. Con la pubblicazione del regolamento in Gazzetta Ufficiale è previsto il pagamento di un dazio per un periodo di almeno tre anni, che parte da 175 euro a tonnellata nel 2019, a 150 euro a tonnellata nel 2020 fino a 125 euro a tonnellata nel

2021, con una possibile proroga di applicazione del dazio ove sia giustificata da particolari circostanze. “Si tratta di un deciso cambio di rotta - afferma Mauro Bianco presidente di Coldiretti Alessandria – nelle politiche europee rispetto agli accordi commerciali preferenziali stipulati con Paesi che spesso non rispettano le condizioni produttive ed i diritti dei lavoratori vigenti all’interno dell’Unione, con gravi danni per i produttori e rischi per i consumatori. Ora, però, è importante monitorare con attenzione anche le importazioni di riso non lavorato”. “Una misura necessaria per salvare la nostra produzione che in Piemonte è di 8 milioni di quintali e riguarda circa 2000 aziende, nella provincia di Alessandria gli ettari sono 1400. – spiegano Mauro Bianco presidente di Coldiretti Alessandria e Roberto Rampazzo Direttore Coldiretti Alessandria - Si tratta del risultato di 5 anni di mobilitazioni organizzate da Coldiretti, come in ultimo l’evento a Vercelli dello scorso 18 novembre e l’incontro a Bruxelles del 19 novembre, che hanno portato a riconoscere il danno economico dovuto ai volumi di importazioni di riso, giustificando l’attivazione della clausola di salvaguardia e lo stop alle agevolazioni a dazio zero. Proprio dalla volontà di passare dalle parole ai fatti Coldiretti Piemonte ha prodotto, con il regista Stefano Rogliatti, il docu-film “Rice to Love”, un filmato unico nel suo genere che denuncia la realtà dei Paesi che fanno concorrenza sleale al nostro riso italiano”.


Patronato Epaca | a cura di Mariano Ravera

RIVALUTAZIONE PENSIONI 2019 E INDICE DEFINITIVO 2018 20

I

l decreto del 16 novembre 2018, emanato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha fissato nella misura dello 1,1 per cento l’aumento di perequazione automatica da attribuire alle pensioni, in via definitiva, per l’anno 2018, (lo stesso già attribuito in via previsionale), conseguentemente non sono stati effettuati conguagli sulle pensioni relativi all’anno appena trascorso. Per il 2019 l’aumento stabilito è nella stessa misura dell’1,1%, pertanto le pensioni vengono aumentate tenuto conto di tale indice, in via previsionale, e salvo conguaglio. Modalità di attribuzione della rivalutazione per l’anno 2019 La legge 23 dicembre 2000, n. 388, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge finanziaria 2001), dispone che a decorrere dal 1°gennaio 2001 la percentuale di aumento per variazione del costo della vita si applica per intero sull’importo di pensione non eccedente il triplo del minimo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti; per le fasce di importo comprese tra il triplo ed il quintuplo del minimo la percentuale di aumento è ridotta al 90%; per le fasce d’importo eccedenti il quintuplo del minimo la percentuale di aumento è ridotta al 75%. Tenuto conto di tale norma l’aumento del 1,1% compete per intero se l’importo della pensione non eccede €. 1.522,26 lordi mensili, oltre tale importo e fino a €. 2.537,10 l’aumento sarà del 0,99%, oltre 2.537,10 l’aumento sarà del 0,825%. Di seguito i nuovi importi 2019 dei trattamenti minimi e delle indennità spettanti agli invalidi civili. TRATTAMENTI MINIMI, ASSEGNI VITALIZI, PENSIONI E ASSEGNI SOCIALI

Trattamenti minimi pensioni lavoratori

Assegni vitalizi

Pensioni sociali

Assegni sociali

1° gennaio 2019

513,01 _

292,43 _

377,44 _

457,99 _

IMPORTI ANNUI

6.669,13 _

3.801,59 _

4.906,72 _

5.953,87 _

Decorrenza

dipendentie autonomi

LE PENSIONI E INDENNITA’ DEGLI INVALIDI CIVILI DAL 1.1.2019 Tipo

Importo mensile spettante

Assegno mensile inv. Civ. totali e parziali

285,66

Di Accompagnamento inv.civ.tot.

517,84

Di Accompagnamento ciechi assoluti

921,13

Di Comunicazione sordomuti

254,39

Ciechi parziali (fino a 1/20°)

210,61


Patronato Epaca | a cura di Mariano Ravera

MANOVRA E PREVIDENZA

TUTTE LE NOVITA’ La manovra del governo è diventata legge.

I

n materia di previdenza, è opportuno ricordare in premessa, che modifiche alla vigente legislazione e nuove regole, saranno adottate solo attraverso la pubblicazione di un apposito decreto (che dovrebbe vedere la luce nel corrente mese di gennaio) dove si potranno verificare le reali e definitive condizioni che saranno assunte dal Governo. Pur in assenza di tale fondamentale provvedimento, l’avvenuta approvazione della manovra, ci mette in condizione di ritenere che le misure previste, se non tutte, in buona parte, possano trovare concreta attuazione, tuttavia in merito, è opportuno anche precisare che fino a quando sarà emanato il decreto, non sarà possibile l’inoltro di alcuna domanda riferita alle prestazioni illustrate di seguito. Queste, le principali (e rilevanti) novità in materia previdenziale che saranno contenute nel provvedimento legislativo: R I VA L U TA Z I O NE DELLE PENSIONI- La rivalutazione delle pensioni, per il 2019, già fissata al 1,1 % sarà completa

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solo per i trattamenti fino a 1.521 euro lordi (pari a tre volte il minimo Inps) per gli importi superiori l’ipotesi prevista è di sei fasce di tagli: l’adeguamento all’inflazione sarà del 97% per gli assegni tra 1.522 e 2.029 euro, del 77% fino a 2.537 euro, del 52% fino a 3.042 euro, del 47% fino a 4.059 euro, del 45% fino a 4.566 euro e del 40% per quelli d’importo superiore. PENSIONI D’ORO - E’ prevista una trattenuta alle pensioni cosiddette d’oro attraverso l’introduzione di un contributo d i solidarietà. Il provvedimento riguarderà chi ha una pensione lorda di 120mila euro l’anno. che si vedrà applicare per cinque anni un contributo di 3mila euro lordi. Se la pensione è di 150mila euro, il taglio sarà di 9.500 euro annui, con 200mila euro di rendita saranno 22mila euro annui e così via a salire. Il contributo di solidarietà si baserà sulle seguenti fasce di prelievo: 15% sopra i 100mila euro lordi annui (circa 5mila euro mensili al lordo); 25% sopra i 130mila euro; 30% dai 200mila euro; 35% dai 350mila euro; 40% oltre i 500mila euro.

La stima dei risparmi attraverso l’adozione di tale contributo è di 76,1 milioni nel 2019, 79,6 milioni nel 2020, 83,3 milioni nel 2021, 86,7 milioni nel 2022 e 89,9 milioni nel 2023. Il taglio riguarderà in definitiva circa 24-26 mila pensionati e sarà applicato per 5 anni. QUOTA 100 - Sono stati stanziati dalla legge di Bilancio circa 4 miliardi di euro per questo importante tassello riguardante le modalità attraverso le quali superare la legge Fornero. I lavoratori privati potranno andare in pensione con almeno 62 anni di età e 38 di contributi dal primo aprile se si sono raggiunti i requisiti entro il 31 dicembre 2018: idem anche per chi ha requisiti più elevati. Chi li raggiungerà in corso d’anno, potrà uscire dal lavoro tre mesi più tardi: la finestra è di tre mesi ed è mobile. Per i lavoratori pubblici, è prevista una attesa maggiore, se i requisiti saranno perfezionati entro il 31 marzo le uscite in questo caso si avranno da ottobre con una finestra di 6 mesi. Le altre a seguire. Chi deciderà di usufruire della quota 100 non potrà cumulare il lavoro


Patronato Epaca dipendente o autonomo se non nel limite di 5.000 euro annui da lavoro autonomo occasionale, il divieto dovrebbe durare fino al raggiungimento dell’età di 67 anni.

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OPZIONE DONNA - Proroga di un anno per la pensione ottenibile con la cosiddetta ‘opzione donna’ già in vigore fino al 2015. Potranno fruire di questa opportunità le donne, se dipendenti con almeno 58 anni e se autonome con almeno 59 in aggiunta ad almeno 35 anni di contributi. Con l’opzione donna si applica una finestra mobile di 12 mesi per le dipendenti e di 18 mesi per le autonome, ciò significa che la pensione potrà avere decorrenza solo trascorsi tali tempi di attesa dalla data di perfezionamento dei requisiti di età e contribuzione. Non sarà applicato per tali pensioni, l’adeguamento legato alla speranza di vita. In sostanza, per le dipendenti sarà possibile lasciare il lavoro con 59 anni e per le autonome con 61 anni e sei mesi. La proroga, per il momento, è per un solo anno, ma le lavoratrici che raggiungeranno i requisiti indicati nel 2019 potranno decidere in merito all’inoltro della domanda anche negli anni successivi. E’ opportuno ricordare che la pensione sarà calcolata con il sistema interamente contributivo, quindi con una decurtazione sull’importo della pensione lorda spettante variabile tra il 15 e il 25%. APE SOCIALE - Anche per l’Ape social proroga per un anno, l’Ape social si può considerare come un pre-pensionamento assistenziale che si può ottenere a partire dai 63 anni e 7 mesi per coloro che si trovano in condizioni di disagio o svolgono attività considerate gravose (15 categorie). Possono chiederla disoccupati, coloro che assistono familiari disabili, persone con invalidità pari almeno al 74% e chi svolge lavori gravosi: operai edili, autisti di gru e macchine per l’edilizia, conciatori, macchinisti e personale viaggiante, autisti di mezzi pesanti, infermiere e ostetriche ospedaliere turniste, badanti, maestre d’asilo, facchini, personale addetto ai servizi di pulizia, operatori ecologici ed inoltre operai

siderurgici e del vetro, operai agricoli, marittimi e pescatori. Per accedere all’anticipo gratuito occorre avere un minimo di 30 anni di contributi che diventano 36 per chi è impiegato in lavori gravosi. Solo per le donne è previsto un bonus di un anno di sconto per ogni figlio, fino a due. PENSIONE DI VECCHIAIA A 67 ANNI - Dal primo gennaio 2019 scattano i nuovi requisiti per l’accesso alla pensione legati all’incremento dell’aspettativa di vita (cinque mesi). La pensione di vecchiaia potrà essere ottenuta a 67 anni. È questa la nuova soglia dell’età pensionabile legata alla dinamica dell’aspettativa di vita, così come prevista dalla legge Fornero e non modificata né dalla manovra né da altre leggi. In sostanza, in base al meccanismo che lega il trend della speranza o aspettativa di vita all’età pensionabile e agli altri requisiti previdenziali, ogni due anni l’Istat certifica in quanti mesi le condizioni di accesso alla pensione dovranno aumentare per tenere inalterato l’equilibrio dei conti pensionistici. Così, sulla base delle ultime tendenze demografiche, l’Istat ha fissato in cinque mesi l’incremento dal 2019: per uomini e per donne. USCITA ANTICIPATA Legge Fornero- La legge Fornero prevede che dal primo gennaio 2019, oltre all’aumento dell’età di accesso per la pensione di vecchiaia a 67 anni, vengano aumentati anche i requisiti fissati per il ritiro anticipato con almeno 43 anni e tre mesi di contributi (42 anni e tre mesi le donne: con un incremento di cinque mesi, dagli attuali 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10mesi per le donne). A differenza di quanto è stabilito per l’età pensionabile, in questo caso vale la pena però di attendere il decreto annunciato dal governo per gennaio. Nel provvedimento in cantiere dovrebbero essere inserite norme ad hoc che riporteranno indietro i requisiti per la pensione anticipata, ma aggiungendo una finestra trimestrale. Se le informazioni attualmente disponibili saranno confermate nel decreto, l’ef-

fetto sarà di confermare i precedenti requisiti per le pensioni anticipate. Anche se la finestra trimestrale di attesa di fatto comporterà uno spostamento in avanti delle uscite di tre mesi: lo sconto quindi si ridurrà a due mesi. RISCATTO DELLA LAUREA - Per il riscatto della laurea o di altri periodi non coperti da contributi il decreto potrebbe contenere novità in merito ad agevolazioni e bonus. Bisognerà però attendere il decreto di gennaio per verificarne l’effettiva attuazione. L’ipotesi in questo caso è di consentire la possibilità per i lavoratori assunti dal 1996 in poi di riscattare in tutto o in parte, il periodo di studio universitario o i vuoti contributivi maturati in carriera - i periodi non coperti da contributi previdenziali - versando il dovuto. Ma con rateizzazioni e agevolazioni fiscali, come la deducibilità dell’importo riscattato sia per il lavoratore sia per il datore di lavoro o anche per i genitori, tenuto conto della tipologia di soggetto che si impegnerà ad effettuare i versamenti contributivi mancanti. AUMENTI PENSIONI MINIME E DI INVALIDITA’: Riguardo agli annunciati aumenti a 780 Euro delle pensioni minime e di invalidità, è fuori discussione che il Governo sia seriamente intenzionato a concretizzare anche tale importante innovazione in questi primi mesi dell’anno, tuttavia è molto probabile che molti pensionati al minimo non possano accedere al beneficio o possano accedere solo ad un parziale aumento, per la presenza di redditi diversi in aggiunta alla pensione minima, (ad esempio redditi da terreni e fabbricati o titolarità di altra pensione). I criteri finora delineati e attraverso i quali saranno erogati gli aumenti terranno quindi conto della situazione reddituale complessiva del pensionato e non del solo fatto che questi sia titolare di una pensione minima. Gli indispensabili chiarimenti arriveranno solo con il relativo decreto del quale occorre attendere la predisposizione e pubblicazione prevista a breve.


Giovani Impresa

OSCAR GREEN 2019:

APERTE LE ISCRIZIONI PER IL PREMIO ALL’INNOVAZIONE 23

S

catta la corsa all’Oscar per 55mila giovani italiani che hanno investito in agricoltura, protagonisti di un cambiamento epocale che vede le nuove generazioni sognare un futuro in campagna. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base di dati Infocamere, in occasione del via all’Oscar Green 2019, il premio all’innovazione per le imprese che creano sviluppo e lavoro. La rinnovata attrattività della campagna per i giovani si riflette nella convinzione comune che l’agricoltura sia diventata un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo. Non a caso oltre otto italiani su dieci (82,1%) sarebbero contenti se il proprio figlio lavorasse in agricoltura con la percentuale che sale addirittura all’86,2% se si considerano i soli genitori laureati, secondo un’analisi Coldiretti/ Censis, dalla quale emerge anche che appena il 5,4% delle mamme e dei papà sarebbe contrario a vedere il figlio in campagna mentre il restante 12,5% non prende posizione. Al premio Oscar Green, promosso da Coldiretti Giovani Impresa, sarà possibile iscriversi fino al 18 marzo 2019 attraverso il sito giovanimpresa.coldiretti.it oppure accedendo direttamente al sito www.oscargreen.it in una delle sei categorie di concorso. La prima, “Impresa4.Terra”, premierà i progetti di quelle giovani aziende agroalimentari che hanno creato una cultura d’impresa esemplare, riuscendo a incanalare creatività, originalità e grande abilità proget-

tuale per lo sviluppo e la crescita dell’agricoltura italiana coniugando tradizione e innovazione. La categoria “Campagna Amica” valorizzerà i prodotti tipici italiani su scala locale, nazionale e mondiale rispondendo alle esigenze dei consumatori in termini di sicurezza alimentare, qualità e tutela ambientale. “Sostenibilità” ambientale è la parola d’ordine di quei progetti che promuovono un modello di sviluppo sostenibile, riducendo al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e materiali attraverso processi che tutelano l’ambiente. “Fare Rete” prende in esame quei modelli di imprese, cooperative, consorzi agrari, società agricole e start up, capaci di creare reti sinergiche in grado di massimizzare i vantaggi delle aziende agroalimentari e del consumatore finale. Si tratta di progetti promossi nell’ambito di partenariati variegati, che coniugano agricoltura e tecnologica così come artigianato tradizionale e mondo digitale, arrivando fino agli ambiti del turismo, del design e di ricerca accademica. “Noi per il sociale” promuove quei progetti volti a rispondere a bisogni della persona e della collettività, grazie alla capacità di trasformare idee innovative in servizi e prodotti destinati a soddisfare esigenze generali e al tempo stesso creare valore economico e sociale. Possono partecipare Enti Pubblici, Cooperative e Consorzi capaci di creare sinergia con realtà agricole a fini sociali. Solo per questa categoria l’età non è vincolante. Creatività, infine, centra l’attenzione sull’originalità di idea, di prodotto e di metodo.


Terranostra/Campagna

amica

| a cura di Luisa Bo

L’AGRINONNO DI CAVATORE

UN AGRITURISMO DEDICATO A NONNI E NIPOTINI

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E

ra il sogno di Umberto, prematuramente scomparso per il male del secolo, quello di realizzare a Cavatore un luogo di accoglienza e di serenità. Mamma Lidia e papà Armando ex industriali milanesi, lo hanno realizzato pienamente, impostando un’attività sociale a misura d’uomo, pensata proprio per accogliere un target che, soprattutto nelle grandi città, ha bisogno della dimensione famiglia ormai perduta… i Nonni. L’azienda agricola è di proprietà da tanti anni, e veniva gestita da lontano, quando la famiglia Motta, trascorreva a Cavatore le vacanze ed i fine settimana. Oggi, l’Orto dei Nonni è a tutti gli effetti un agriturismo, ma è anche e soprattutto una azienda agricola “sociale” volta a rilanciare il valore del territorio e un nuovo welfare rurale, che ha come focus gli anziani. Se oggi i neopensionati scappano dall’Italia verso la Turchia o il Portogallo, per salvare dalle tasse la loro pensione, è altrettanto forte il bisogno da parte di molti anziani di non restare soli durante le festività, quando i figli sono in settimana bianca e in vacanza lontani da casa. L’Agrinonno, è infatti un progetto nato da una delle tante esigenze che si vivono in città e, che da milanesi Armando e Lidia hanno colto in prima persona, perché durante il periodo estivo, soprattutto, i nonni “abbandonati” in città sono sempre di più e, poter pensare di far soggiornare anche loro, lontano dall’afa e dalle zanzare può essere un modo per partire, in vacanza,

tranquilli.... Per poi scoprire tornando che il frigo si può riempire di prodotti freschissimi raccolti direttamente nell’orto che i nonni possono coltivare a Cavatore. L’Agrinonno non è un centro diurno per anziani e neanche una casa di cura, è un nuovo modo di vedere con gli occhi del nonno le esigenze di un target che, ha voglia di godersi la terza età, in un contesto di famigliarità e condivisione, con chi ha le stesse esigenze e passioni. L’Orto dei Nonni è un agriturismo quindi, su misura per gli over, dove ci si ritrova con Lidia e Armando a condividere momenti della giornata in famiglia, in un Monferrato patrimonio dell’Unesco, a pochi passi dalla romanica città di Acqui Terme, ideale per trattamenti termali, dove coccolati dalla cucina di Lidia, Agrichef di Campagna Amica si possono degustare i piatti della tradizione locale, realizzati con i prodotti dell’azienda. Armando poi non si ferma mai. Oltre alle coltivazioni di cereali antichi , farro, ceci e castagne, inaugurerà in primavera, il mulino per la trasformazione e la vendita diretta in azienda dei prodotti e una nuova formula di ristorazione, dove i cereali la faranno da padrone. Del resto la pizza dell’Orto dei Nonni è ormai famosa in tutto l’acquese!!!! L’ORTO DEI NONNI

di Lidia Oggioni

VALLE FERRI 5

CAVATORE

0144-323165 lidiaoggioni@alice.it

SEI SICURO DI SAPERE TUTTO SULLA POTATURA?

A ODALENGO PICCOLO UN CORSO ORGANIZZATO DA TERRANOSTRA E INIPA

C

laudio Caramellino ha fatto della sua passione per la frutticoltura e per il suo Monferrato, un vero e proprio marchio, “Melamangio ”, capace di rappresentare oggi, a livello italiano, un tassello importante della biodiversità. Claudio Caramellino conosce i segreti della campagna monferrina e volendo recuperare vecchie tradizioni e colture del territorio, si è occupato inizialmente delle antiche varietà di mela, facendo conoscere qualità quasi scomparse come Pom Marcon, Renetta ruggine, Ciucarina bianca, Carlo bianco, Limonina, Ciucarin-a Rusa, Carlo Rosso, Grigio Piemonte, Calvin, Gamba fina, Piatlin, Ruscai… La sua azienda è oggi un vero e proprio vivaio della biodiversità, uno scrigno di profumi e sapori di cui alcuni, sono solo,

forse, nei ricordi dei nostri nonni: tra le varietà di pere, S. Giuan, Madernasa, Prus Limoun, Martin Sec, Pera Volpina; le varietà di ciliegie, Ferrovia, Napoleon, Durone Giallo, Fiurin, Vittona; le varietà di fichi, Goccia, Papa, Figassa; le varietà di prugne, Garmasin Aut., Garmasin Est., Mirabel, Santa Maria, Scanarda; le varietà di pesche, Vendemmia Bianca, Vendemmia Rossa, Pesca Inv. – Tums -, Michelin, Pesca Piatta, Arian, Fior di Maggio, Ala; le varietà di albicocche, Lucia, Paviot, Verciot, Biricoccolo…… Oggi sono decisamente tornati di moda e Caramellino non è solo un punto di riferimento per la conservazione e la propagazione di queste antiche varietà ma un insegnate formidabile relativamente alle tecniche di potatura. Il corso interamente gratuito si svolgerà

nei giorni 4 febbraio e 11 febbraio 2019, al pomeriggio dalle 13.30 alle 17.30 a Odalengo Piccolo. Condizione essenziale per partecipare: scarponi e guanti imbottiti. Per prenotazioni rivolgersi a Trisoglio Alessandro 0131-235891 o inviare email alessandro.trisoglio@coldiretti.it oppure a terranostra.al@coldiretti.it


Terranostra/Campagna

amica

| a cura di Luisa Bo

VUOI DIVENTARE FATTORIA DIDATTICA?

PARTE A FEBBRAIO IL NUOVO CORSO DI FORMAZIONE AD ALESSANDRIA

P

arte a febbraio il nuovo percorso formativo rivolto alle aziende agricole che vogliono intraprendere un’attività didattica. Si svolgerà presso la Coldiretti di Alessandria con alcune tappe presso fattorie didattiche operanti sul territorio. Il filo logico conduttore di tutto il percorso è il territorio. Oggi, infatti, un’azienda agricola didattica si deve fare soprattutto portavoce di quei valori importanti che legano le produzioni alla rintracciabilità, i prodotti alla biodiversità nel rispetto dell’ambiente, della dignità del mondo agricolo e della preservazione delle tradizioni, usi e costumi. Ecco che allora, inserite nel programma didattico, vi sono anche importanti cenni a questi argomenti oltre al marketing promozionale, alla comunicazione, ed alla normativa vigente. Diventare oggi Fattoria Didattica non vuole dire, però, solo lavorare con il mondo della scuola ma, poter permettere all’agricoltore di trasmettere a 360° il suo sapere. L’Enoturismo, il Turismo Esperienziale, l’Agricoltura Sociale, le Vacanze Verdi, i Campus Estivi… sono nuove forme di attività connessa all’azienda agricola, praticate oggi, attraverso l’abilitazione di operato-

re di Fattoria didattica. La fattoria didattica, è un luogo di pedagogia attiva, con una proposta formativa che si ispira ad una visione pratica dell’apprendimento, basato sull’osservazione e la scoperta, grazie a strutture adeguate e ad operatori specificatamente formati, grazie ai quali il visitatore ha la possibilità di mettersi in rapporto con l’agricoltura nelle sue molteplici sfaccettature. Le fattorie didattiche in Piemonte sono regolamentate dalla Regione Piemonte e la partecipazione al corso di 60 ore permetterà loro di ottenere l’abilitazione e l’iscrizione all’Albo Regionale delle fattorie didattiche. Il crescente interesse verso queste nuove forme di didattica e di attività collaterali all’azienda agricola ha spinto TERRANOSTRA ed INIPA Alessandria ad organizzare un nuovo corso base di formazione che si svolgerà a partire da metà febbraio nelle giornate di martedì e mercoledì ad Alessandria. Le aziende agricole interessate a frequentare il corso possono contattare la segreteria di Inipa telefonando al n. 0131-235891 Per informazioni rivolgersi alla Segreteria di Terranostra chiamando il 3357535911.

La ricetta del mese LA BUSECA 800 g di trippa pulita 200 g fagiolane e/o fagioli bianchi cotti 50 g pancetta a cubetti 50 g burro 1 cipolla o scalogno 1 carota 1 gambo di sedano Alloro, salvia, rosmarino Brodo vegetale 150 g pomodori pelati 1 bicchiere di vino bianco Stufare con il burro e la pancetta un trito di cipolla, carote e sedano. Tagliare a listarelle la trippa, aggiungerla al trito e bagnare con vino bianco. Unire i pelati, l’alloro, sale e pepe e cuocere per alcuni minuti. Aggiungere il brodo e continuare la cottura a fuoco lento con la pentola coperta per almeno un’ora. Aggiungere i fagioli cotti lasciare cuocere per almeno ancora dieci minuti. Aromatizzare con un trito di salvia e rosmarino. Servire la trippa caldissima spolverizzata con il formaggio.

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Fauna

selvatica

COLDIRETTI ALESSANDRIA:

“CINGHIALI, STOP VITTIME INTERVENIRE CONCRETAMENTE A TUTELA DELLA SICUREZZA STRADALE”

C

ontinua l’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano purtroppo anche vittime, procurata dall’incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali presenti in Italia che ha superato abbondantemente il milione, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città. “Purtroppo la nostra provincia non è immune, per questo, dopo che la

Giunta regionale ha approvato recentemente il provvedimento che dà il via alle norme per attivare interventi riguardanti la prevenzione ed il controllo dei cinghiali, è urgente che le province si attivino per rendere operative tali misure: sono sempre più frequenti casi di cinghiali che giungono nei centri abitati causan-

do danni inestimabili. – hanno affermato il Presidente e il Direttore di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo - La tutela dell’ambiente non deve farci dimenticare la sicurezza stradale per questo non devono più esserci impedimenti ad intervenire in modo concreto, senza intralci amministrativi”.

TESSERAMENTO 2019 – PERCHÉ ASSOCIARSI?

I

l tesseramento 2019 richiama lo slogan “stocoicontadini”.

Parole nelle quali c’è racchiuso un Paese, il nostro, che può tornare a crescere solo se è capace di investire e puntare sulle proprie risorse: i territori, l’identità, la cultura, il cibo. E Coldiretti può contribuire all’innovazione del sistema Italia solo grazie a coloro che, ogni anno, scelgono di essere rappresentate da

un’Organizzazione che ha fatto della ‘sostenibilità’, dello ‘sviluppo alternativo‘, e del ‘patto con i cittadini-consumatori’ modelli da perseguire sempre e comunque, a qualunque costo. La vita e l’attività di Coldiretti si basano sul sostegno e sulla partecipazione dei propri associati per questo, ogni singola adesione assume un significato importante. I Villaggi, sintesi perfetta della nostra progettualità ci

accompagneranno anche in questo 2019, di pari passo con le attività sindacali che comportano una mobilitazione continua delle strutture territoriali, tale da consentire di tagliare traguardi importanti. Cresce la nostra reputazione, nascono nuovi progetti di filiera su tutto il territorio e il nostro impegno come forza sociale: queste importanti azioni per la tutela delle imprese agricole, hanno bisogno dell’ impegno,

della compartecipazione e sostegno della base e del territorio.

OI #STOTC INI CON AD

T E S SE R A ME

NTO 2019

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Coltiva

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la tua salute

COLTIVA LA TUA SALUTE

a oltre dieci anni, l’accordo tra Coldiretti-Epaca e C.D.C. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella cultura dell’impresa agricola ed unire la tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. C.D.C. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del Piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regionale: a Torino, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e Verbania. Grazie a tale collaborazione, i soci Coldiretti-Epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario

agevolato esibendo la Tessera Associativa Coldiretti/Epaca, oppure tramite il SSN presentando la richiesta del medico curante. Inoltre presso gli uffici provinciali o zonali Coldiretti-Epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri C.D.C. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il PIN ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. Periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

TEMA DEL MESE: MICOSI O DERMATITE?

DIAGNOSI DELLE INFEZIONI DELLA PELLE COSA SONO? Le Micosi sono infezioni della cute e degli annessi provocati da microrganismi chiamati funghi o miceti che fanno parte della flora microbica dell’uomo, dell’animale, del terreno. In particolare, sono frequenti le infezioni da dermatofiti, un gruppo di funghi responsabili di quelle lesioni che interessano gli strati superficiali ricchi di cheratina come la cute, le unghie ed i peli. FATTORI DI RISCHIO L’incidenza di tali infezioni ha subito un costante incremento negli ultimi anni e si stima che interessi il 20-25% della popolazione globale. Questo progressivo aumento è dovuto a diversi fattori: - cambiamenti climatici - utilizzo assiduo di impianti sportivi (palestre, piscine) - utilizzo di vestiario occlusivo - crescente diffusione di animali da compagnia - aumento delle malattie metaboliche e vascolari correlate al progressivo invecchiamento della popolazione Torino Centro

Via Cemaia 20

10122 Tonno

Torino Centro

Via Antonio Fabro 12/b

10122 Tonno

Tonno Centro

Via Raimondo Montecuccoli 5/f 10122 Torino

Torino Mirafiori

Via Don Grazioli 11/a

Torino San Donato Via Livomo 38/d

10137 Tonno 10144 Tonno

Torino San Paolo

Via Villarbasse 27/a

10138 Torino

Torino Santa Rita

Piazza Santa Rita 8

10136 Tonno

Torino Vallette Lucento

Corso Toscana 139/1

10151 Torino

Moncalieri

Via Martiri della Libertà 11

10024 Moncalieri

- terapie immunosoppressive - utilizzo non sempre oculato di farmaci antibatterici GLI ESAMI Il Test Micologico è un esame strumentale che consiste in un prelievo totalmente indolore di un campione biologico della zona sospetta, finalizzato a chiarire la natura delle infezioni, differenziarle da altre patologie ed impostare una terapia mirata. Il Test Micologico si compone di due fasi: • Esame Micologico Diretto Analisi al microscopio del materiale prelevato per evidenziare la presenza dei miceti. • Esame Micologico Colturale Identificazione dell’agente infettante mediante semina del materiale prelevato su un opportuno terreno di coltura che consenta la crescita degli eventuali miceti. ww.gruppocdc.it Rivoli

Via Fratelli Piol 63

10098 Rivoli

Venaria Reale

Via IV Novembre 16

10078

Asti

Corso Galileo Ferraris 4/a

14100 Asti

Biella

Via Antonio Bertodano 11

13900 Biella

Cuneo

Piazza Duccio Galimberti 4

12100 Cuneo

Novara

Via San Francesco D’Assisi 20 28100 Novara

Novara

Corso Giuseppe Garibaldi 21

28100 Novara

Verbania

Via Sergio Bocci 11

28925 Verbania

Vercelli

Via San Cristoforo 10

13100 Vercelli

Venaria Reale


Consigliere Eclesiastico

LA NOTIZIA “BUONA”

I

l profeta Isaia (cap. 40,9 – 11) invita il popolo, schiavo a Babilonia, ad alzare il capo e a dare buone notizie (prima lettura nella messa della domenica del bttesimo di Gesù). Oggi, se fossimo anche noi invitati a dare buone notizie, cosa potremmo rispondere? Sarebbe molto difficle dare buone notizie, a meno di oscurare i social e non leggere più i giornali. Trovare buone notizie è diventato più difficile che trovare un ago nel pagliaio. In compenso abbondano notizie poco piacevoli: stanno sparendo i vecchi mestieri, facciamo la coda dappertutto, abbiamo tagliato fuori da quasi tutto le persone di una certa età con l’uso obbligatorio degli strumenti digitali. Le buone leggi a favore degli indigenti fanno sempre

più fatica delle altre a decollare. E’ in arrivo una buona notizia: ci sarà il blocco automatico sui social (mezzi di comunicazione sociale) delle fake-news (false notizie). Ce n’era bisogno. Tra i tanti guai provocati da una comunicazione incontrollata e devastante si mette mano al blocco di menzogne gratuite e a buon mercato. Ritorniamo a Isaia, da dove eravamo partiti. Noi cristiani abbiamo una buona notizia e siamo chiamati ad annunciarla: in Cristo, ognuno di noi è, per il Padre Celeste, Figlio amato. Una notizia che commuuove e cambia la vita. Tutti gli uomini di buona volontà possono ripartire da questa buona notizia. Don Ivo

PANE: IN VIGORE NUOVE NORME SULL’ETICHETTATURA

A

rrivano le nuove norme per distinguere in etichetta il pane fresco da quello “conservato o a durabilità prolungata” con specifiche prescrizioni in merito alla denominazione e alla modalità di esposizione in vendita di quest’ultimo (in riferimento all’entrata in vigore il 19 dicembre 2018 del Decreto 1° ottobre 2018, n. 131 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 novembre). Il pane che ha subito processi di surgelazione e congelamento o che contiene

additivi chimici e conservanti non potrà essere più venduto per fresco e dovrà obbligatoriamente avere una etichetta con la scritta “conservato” o a durabilità prolungata. Potrà quindi ora essere denominato “pane fresco” – continua la Coldiretti – solo il pane preparato secondo un processo di preparazione continuo, privo di interruzioni finalizzate al congelamento o surgelazione, ad eccezione del rallentamento del processo di lievitazione, privo di additivi conservanti e di altri trattamenti aventi effetto con-

servante. Per “processo di preparazione continuo” si intende un processo per il quale, dall’inizio della lavorazione alla messa in vendita al consumatore, non trascorrano più di 72 ore.

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Mercatino

MERCATINO 30

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te. Mulino uso privato. Tel.0131-926343 • ruota per irrigazione (rotolone) marca Casella, ottimo stato. Cell.389-4389259 • 3q.li di fave da seme, pulite e di buona qualità, prezzo da concordare, no perditempo, per informazioni contattare Cell.347-1123580 • tornio parzialmente smontato. Cell.338-1230567 (ore pasti) • bigoncia q.li15 massa con scarico automatico, presa di forza. Cell.346-5016944 • lambretta serie d (1952) funzionante, in perfetto stato (documenti originali). Cell.339-2323902 • patate pasta gialla monnalisa (di ottima qualità). Cell.333-6045376 • trattori Landini Legend 145 DT (top). Fiat 640 in ottimo stato. Tel.0131-217326 (ore pasti)

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INSERZIONI CERCO • lavoro come agricoltore preferibilmente nella zona di Alessandria. Esperienza nel settore zootecnico e come contoterzista. Cell. 329.7442826. • spaccalegna verticale (non elettrico) a prezzo modico e funzionante. Cell.340-2928824 • custode/i esperto trattorista (coppia marito e moglie disposti a trasferirsi). Cell.340-2928824 • caricaballette omas o guima mulino elettrico min.15Kw silos per cereali. Chiedere di Angelo. Cell.338-1211002 o mandare una email a: angeloplatini62@gmail.com • attrezzature agricole trattori, imballatrici, frese, mulini e altro (per consegne all’estero). Trattative riservate. Cell.329-0303041 • rimorchio dunper anche non omologato. Trattore 60/70 cv. Cell.331-7286486 • cascina 3 soci in cerca di cascina abitabile: 3 stanze, servizi, stalla, fienile e almeno 1 Ha di terreno a uso pascolo, e se già ci fossero pochi capi almeno nella fase iniziale in comodato d’uso, con possibilità di una rata modica a riscatto, zona Monf.to, Val Cerrina, casalese, astigiano o entroterra ligure. Per info: Cláudio Giuglard al 347-2506568, qualsiasi orario, o Mauro Romano 338-6002296, ore pasti, Stefano Dattrino a questa mail: gatinho18816@gmail.com.


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