Agricoltura Alessandrina - n.10 Edizione 22 Novembre 2018

Page 1

pERIOdIcO dEL mONdO AGRIcOLO dI cOLdIRETTI ALEssANdRIA

mAG

AzI

NE

Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 1

Coldiretti AlessAndriA

Anno 65° numero 10 - 22 noVeMBre 2018

www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - spedizione in a.p. d.l. 353/03 (conv. l. 46/04) art.1 Comma 1, dCB - Alessandria

Prezzo €2,00

ALL’INTERNO

SPECIALE ANNATA AGRARIA


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 2


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 12:09 Pagina 3

sommario | IN QUESTO NUMERO n°10 - Novembre 2018

M A G A

ETTORE PRANDINI

Z I N E

ELETTO PRESIDENTE NAZIONALE

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria D I R E T T O R E A M M I N I S T R AT I V O Roberto Rampazzo DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi

Chiuso in redazione il 22 Novembre 2018

G R A F I C A , I M PA G I N A Z I O N E Christian Boero

10

FATTURAZIONE ELETTRONICA come mettersi in reGola

H A N N O C O L L A B O R AT O A Q U E S T O N U M E R O Davide Biglia, Luisa Bo, Emiliano Bracco, Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Don Ivo Piccinini, Marino Ravera.

12

Comparto risicolo

14

Speciale annata agraria

manifestazione e convegno per contrastare l’invasione asiatica

FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti, Christian Boero

andamento sulle colture: settore per settore il punto sulle produzioni

REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144

REGISTRAZIONE TRIBUNALE

20

di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGENZIA

in armenia per presentare la progettualità della nostra provincia

P U B B L I C I TA R I A

Via Pylos, 20 - 12038 Savigliano (Cn) Tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

S TA M PA

Settore corilicolo

ASSEMBLEA ELETTIVA 05 ettore prandini nominato

22

presidente nazionale

SERVIZI PER LA COMUNICAZIONE Via Michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 Fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu

Distributori ad uso privato tutte le novità del decreto ministeriale contenente la nuova regola tecnica

24

Il “Grazie dei campi” celebrata in cattedrale ad alessandria la Giornata del ringraziamento

Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

26

Tutela delle acque perplessità di coldiretti sul documento di gestione delle risorse idriche del nostro territorio

UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria

26

Fattorie Didattiche la nuova frontiera è il turismo esperienziale: esserci, provare, imparare

twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria

MONCALVO 07 ROBERTO eletto alla presidenza di coldiretti piemonte A PAG.30

per motivi di spazio la pagina degli annunci economici e delle necrologie sarà pubblicata sul prossimo numero. ci scusiamo con i lettori.

TESSERAMENTO CAMPAGNA 2019

ADERISCI ANCHE TU! L’agricoltura di chi ama l’Italia

3


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 4

|n°09

EDITORIALE

>LA PAROLA AL PRESIDENTE

>LA PAROLA AL DIRETTORE

Forza sociale, legame profondo tra produttore e consumatore

Coerenza, Crescita e Reputazione

Non ragioniamo solo in termini di Pil, mettiamo al centro la persona e la qualità di ciò che arriva in tavola

Coldiretti protagonista e interprete del cambiamento del Paese

gricoltori, filiere, vendita diretta e trasformazione. Insieme per recuperare quello che la crisi ci ha insegnato. Un obiettivo importante per dare alle imprese nuove possibilità, una crisi che non deve oscurare la necessità di investire anche su un’altra gamma di valori che sono durevoli, continuativi e che non conoscono erosione: socialità, amicizia, famiglia, stare bene assieme. Valori e priorità che nel pil non ci sono ma che fanno la differenza: ecco perchè l’unico modello che oggi deve contraddistinguere la nostra agricoltura deve essere quello in grado di collocare il ruolo del coltivatore come produttore di un bene qual è il cibo nel nostro paese. Una sapienza e un legame profondo tra produttore e consumatore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna. Ecco perché anche i contributi delle misure del psr destinate all’agro-industria, denari pubblici, devono sostenere coloro che hanno scelto di produrre e lavorare per promuovere il vero prodotto made in piemonte e made in Italy, senza approvvigionarsi dall’estero, valorizzando l’agricoltura della nostra regione ed il suo importante indotto. partendo dalla distintività, la filiera agricola italiana fa sì che questa diventi non solo la grande leva competitiva per le imprese ma anche la grande occasione di star meglio per e con la gente. Una riflessione che porta a commentare con plauso le operazioni condotte dai carabinieri dei Nas a tutela del vero made in Italy e nelle mense scolastiche, prova tangibile di quanta attenzione ci sia nei confronti del vero prodotto italiano per contrastare fenomeni della speculazione e dei “falsi”: un pericolo che si amplifica in un momento di crisi in cui da una parte aumenta il rischio che per risparmiare vengano utilizzati prodotti o processi produttivi pericolosi e dall’altra cresce il numero di coloro che sono costretti ad acquistare prodotti alimentari a basso prezzo. La credibilità conquistata dai nostri produttori è un patrimonio da difendere nei confronti di quanti con le frodi e la contraffazione cercano di sfruttare la fiducia acquisita per fare affari. Finestre aperte su un futuro che si chiama coerenza, con le nostre idee, con il nostro essere forza amica del paese. Abbiamo un nuovo presidente, Ettore prandini, eletto nel segno della continuità del grande progetto di coldiretti. ci aspettano mesi intensi su diversi fronti, in particolare se spostiamo l’attenzione sulla pac e sulle elezioni che eleggeranno il nuovo parlamento Europeo a maggio 2019. Noi ci siamo, con i nostri territori, con l’Italia per dire #stopciboanonimo

oerenza, crescita e Reputazione. sono queste le parole che contraddistinguono la nostra coldiretti. La nostra azione di oggi è il risultato di un duro lavoro, di battaglie vinte giorno dopo giorno: non si è mai trattato di successi ottenuti con facilità, ma grazie ai risultati che abbiamo conseguito la nostra reputazione è cresciuta e cittadini, imprese ed istituzioni ci considerano l’interlocutore autorevole in materia. Quando si parla di agricoltura, territorio ed ambiente coldiretti non può restar fuori, dove ogni singola impresa è protagonista ed interprete del cambiamento che coldiretti ha messo in piedi. Nuova coldiretti perché partiamo dai risultati raccolti in questi anni, ragguardevoli sia sotto il profilo delle “qualità” che della “quantità”, che dal punto di vista dei grandi spartiacque normativi: davanti a tutti il decreto sull’origine obbligatoria del latte e suoi derivati e il decreto sull’origine obbligatoria del grano e della pasta con la “guerra del grano” partita non a caso da Alessandria e del riso, contro le importazioni. Una Nuova coldiretti che punta sulla velocità per una forte spinta alla competitività delle nostre imprese, ed anche per la centralità che si sta dando al tema dell’agroalimentare e dell’internazionalizzazione. Un impegno continuo perché si affermino sempre più le ragioni della difesa del reddito delle imprese agricole e l’unicità dell’agricoltura italiana. Bandiere e simboli a ricordare che apparteniamo ad una comunità dove la fiducia e la fedeltà di vecchi e nuovi soci si conquista offrendo un servizio di qualità giorno dopo giorno nel segno della professionalità e migliora la nostra REpUTAzIONE. Abbiamo più di 70 anni ma rappresentiamo l’agricoltura più copiata e giovane d’Europa dove i 184 giorni di Expo dove il nostro modello agroalimentare è stato ammirato e “assaporato”. Abbiamo fatto nascere e crescere i progetti di filiera corilicola con l’industria dolciaria Novi e di filiera cerealicola con la multinazionale mondelez (saiwa) con il patto del grano buono “Harmony”. con il progetto di campagna Amica e la vendita diretta dal produttore al consumatore abbiamo dato ossigeno a migliaia di aziende e possibilità di scelta ai cittadini. Abbiamo ribadito con forza #NOcETA e #NOmERcOsOUR perché noi di coldiretti siamo patriottici e non abbiamo paura di batterci contro gli accordi internazionali che danneggiano il nostro made in Italy. Ora nuove sfide ci attendono, di nuovo in prima linea per ribadire lo #stopcibofalso di fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europe: non sarà facile, ma siamo una squadra la reputazione che coldiretti si è creata negli anni farà la differenza. Una reputazione che ci porta ogni giorno nelle case degli italiani, nei telegiornali e nelle trasmissioni di stretta attualità, quali attendibili interlocutori tra i cittadini e la società.

A

4

Mauro Bianco Presidente

C

Roberto Rampazzo Direttore


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 5

n°09|

AssEmBLEA ELETTIVA | RINNOVO CARICHE COLDIRETTI

Coldiretti, ettore Prandini eletto Presidente nazionale

“AGRICOLTURA E MADE IN ITALY RISORSE STRATEGICHE PER IL PAESE” ETTORE PRANDINI, 46 ANNI, LOMBARDO CON TRE FIGLI, È IL NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE DI COLDIRETTI. E’ STATO ELETTO ALL’UNANIMITÀ DALL’ASSEMBLEA DEI DELEGATI DI TUTTE LE REGIONI RIUNITA PRESSO PALAZZO ROSPIGLIOSI A ROMA, SEDE DELLA MAGGIORE ORGANIZZAZIONE DI IMPRESE AGRICOLE D’ITALIA CON 1,6 MILIONI DI ASSOCIATI.

Laureato in giurisprudenza, prandini guida un’azienda zootecnica di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana. dal 2006 è alla guida della coldiretti Brescia mentre dal 2012 è al vertice della coldiretti Lombardia. dal 2013 è inoltre vice presidente dell’Associazione Italiana Allevatori e presidente dell’Istituto sperimentale Italiano “L.spallanzani”. E’ stato eletto presidente nazionale di coldiretti dopo aver ricoperto per quattro anni la carica di vice presidente nazionale.

AgroAlimentAre protAgonistA dellA ripresA “In un momento così importante con sfide e cambiamenti per il nostro paese, l’agroalimentare Made in Italy rappresenta una certezza da cui partire per far crescere economia ed occupazione ma anche per tutelare l’ambiente, il territorio e la sicurezza dei cittadini” spiega il presidente di coldiretti Ettore prandini e aggiunge. “Gli agricoltori stanno facendo la loro parte ma possiamo e dobbiamo dare di più creando le condizioni per garantire reddito alle imprese, rilanciando un sistema in grado di offrire prezzi più giusti alla produzione, meno burocrazia e maggiore competitività, a partire da una politica di accordi di libero scambio che non penalizzino i nostri prodotti a livello internazionale fino a una legge comunitaria per l’etichettatura d’origine che garantisca vera trasparenza e libertà di scelta ai consumatori”. Una realtà da 1,6 mln di imprese prandini prende il timone di una organiz-

zazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di campagna Amica ed il progetto per una Filiera Agricola tutta Italiana. La coldiretti, fondata nel 1944, conta su 1,6 milioni di associati ed è una grande forza sociale che rappresenta la maggioranza assoluta delle imprese che operano nell’agricoltura italiana che la rendono la più grande Organizzazione agricola italiana ed europea a cui fanno capo circa il 70% degli iscritti alle camere di commercio tra le organizzazioni di rappresentanza. La coldiretti è anche la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera. La sua diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 853 Uffici di zona e 4.143 sezioni comunali. In pratica, l’organizzazione è presente

5


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 6

|n°09

RINNOVO CARICHE COLDIRETTI | AssEmBLEA ELETTIVA in quasi ogni comune del nostro paese. del sistema coldiretti fa parte, tra l’altro, creditagri Italia, la prima “banca” degli agricol-

lA nUovA giUntA La più giovane di sempre

ettore prandini sarà affiancato dalla nuova giunta confederale composta dai tre vice presidenti Nicola Bertinelli (Emilia Romagna) e david Granieri (Lazio) e Gennaro masiello (Campania) oltre che da maria Letizia Gardoni (Marche),

6

tori italiani e la Fondazione campagna Amica della quale fanno parte 7.502 fattorie, 1.187 mercati, e 2.352 agriturismi ai

quali si aggiungono botteghe, ristoranti e orti urbani, per un totale di oltre 8.200 punti vendita.

Francesco Ferreri (Sicilia), daniele salvagno (Veneto), savino muraglia (Puglia) e Roberto moncalvo (Piemonte). si tratta della giunta più giovane di sempre con un’età media di 41 anni e 9 mesi, poco superiore a quella media dei presidenti delle Federazioni coldiretti sul territorio che è di 43 anni e 10 mesi, anch’essa la più bassa della storia.

SAVINO MURAGLIA

NICOLA BERTINELLI

FRANCESCO FERRERI

GENNARO MASIELLO

vice presidente - puglia

vice presidente - Emilia romagna

vice presidente - sicilia

vice presidente - campania

DAVID GRANIERI

DANIELE SALVAGNO

MARIA LETIZIA GARDONI

ROBERTO MONCALVO

vice presidente - lazio

vice presidente - veneto

vice presidente - marche

vice presidente - piemonte


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 7

n°09|

ELETTO mONcALVO | RINNOVO CARICHE COLDIRETTI

ROBERTO MONCALVO ELETTO ALLA PRESIDENZA DI COLDIRETTI PIEMONTE Una grande soddisfazione anche a livello provinciale, sinonimo di crescita per il territorio e per tutto il comparto dell’agroalimentare

naturalmente una grande soddisfazione anche per coldiretti Alessandria l’elezione di roberto moncalvo alla presidenza regionale di coldiretti piemonte. Un’emozione che è sinonimo di crescita per il nostro territorio provinciale che vede nell’agricoltura una risorsa per garantire alle imprese opportunità di sviluppo e reddito in un quadro di piena integrazione con gli interessi economici e sociali del paese”. così il presidente di coldiretti Alessandria mauro Bianco al termine dell’Assemblea che ha nominato roberto moncalvo nuovo presidente di coldiretti piemonte per il prossimo quinquennio durante il quale sarà affiancato dai due vice presidenti Fabrizio Galliati, presidente di coldiretti Torino, e marco Reggio, presidente di coldiretti Asti. Nato l’8 agosto 1980 e residente a settimo Torinese, Roberto moncalvo da neolaureato in Ingegneria al politecnico di Torino, ha preferito impegnarsi nell’ azienda agricola familiare con innovazioni tecniche, gestionali e di orientamento produttivo. Un lungo percorso in coldiretti intrapreso nel 1996 in piemonte quando entra a far parte

“e’

del movimento Giovanile e dal 2003 al 2007 è delegato provinciale del movimento Giovanile di coldiretti Torino. dal 2005 è membro componente dell’Esecutivo nazionale Giovani Impresa e, dal 2007 al 2011, vice presidente di coldiretti Torino. Nel 2009 è eletto delegato regionale Giovani Impresa coldiretti piemonte. A dicembre del 2011 diviene presidente di coldiretti Torino ed il 3 dicembre 2012 è eletto presidente di coldiretti piemonte. dal gennaio 2013 è membro di giunta della confederazione nazionale di coldiretti ed il 15 novembre 2013 viene eletto, all’età di 33 anni, presidente nazionale di coldiretti. carica che ha appena lasciato, dopo cinque anni, come previsto dallo statuto, modificato ad inizio mandato per volontà sua e di tutta la Giunta, per favorire e garantire il rinnovamento. mantiene, invece, l’impegno a livello internazionale con la carica di vice presidente del copa cogeca, l’organizzazione di rappresentanza degli agricoltori e delle loro cooperative a livello europeo. “Torno in piemonte con l’orgoglio e la determinazione di restituire, almeno in parte, quanto mi è stato donato e l’esperienza ac-

cumulata in questi anni - ha dichiarato Roberto moncalvo nel sottolineare la volontà di portare avanti un lavoro di squadra - soltanto insieme potremo portare avanti grandi progetti. coldiretti - ha precisato moncalvo - in questi anni si è sempre più radicata come vera forza sociale ‘Amica del paese’ e ha vinto grandi battaglie proprio grazie al lavoro di tutti. I progetti economici e gli accordi di filiera, la valorizzazione delle produzioni del territorio attraverso campagna Amica, l’export del made in piemonte, l’attenzione al sociale e ai giovani che sempre di più scelgono questo settore - ha concluso - sono solo alcune delle tematiche su cui continueremo a lavorare”. parole di soddisfazione sono state espresse anche dal direttore provinciale, roberto rampazzo, il quale ha sottolineato l’impegno di coldiretti Alessandria per un lavoro di squadra sempre più proficuo, una stretta collaborazione tra dirigenza e struttura per “garantire quella competitività del made in Italy, che trova nell'agroalimentare un punto di forza per la sicurezza alimentare e ambientale dei cittadini consumatori”.

7


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 8

ECONOMIA E POLITICA AGRICOLA | pORTALE dEL sOcIO

[di daniela colombini]

|n°09

FattUrazione elettroniCa scATTA L’OBBLIGO EccO cOmE mETTERsI IN REGOLA

al 1° gennaio 2019 entra in vigore per tutte le imprese, comprese quelle agricole, l’obbligo della fatturazione elettronica. si tratta, in pratica, di un sistema digitale di emissione, trasmissione e conservazione delle fatture che va a sostituire integralmente quelle cartacee. Come emettere le fatture dal 1° gennaio per agevolare il passaggio e mettersi in regola il portale del socio coldiretti https://socio.coldiretti.it mette a disposizione il servizio “Fatturazione digitale”.Tale servizio offre la gestione digitalizzata delle fatture integrata con l’intero ciclo attivo della contabilità d’impresa facilitata da un programma avanzato che consente di monitorare prodotti, listini e clienti direttamente da pc, tablet o smartphone. Grazie al collegamento integrato con Impresa Verde le tue fatture giungeranno automaticamente agli uffici coldiretti, evitando file e facendoti guadagnare tempo per la tua attività. dovrai conoscere il codice destinatario o l’indirizzo pec del tuo cliente da indicare in fattura per il corretto recapito della stessa. Un’altra possibilità è quella di recarsi negli uffici coldiretti di Impresa Verde che erogherà il servizio di emissione (e conseguentemente la conservazione) delle fatture

D

8

attive. Anche in tal caso dovrai conoscere il codice destinatario o l’indirizzo pec del proprio cliente da indicare in fattura. L’operatore di Impresa Verde effettuerà l’invio della fattura al sistema di interscambio (il cosiddetto sdi). La contabilizzazione sarà sempre a cura di Impresa Verde. Come ricevere le fatture elettroniche per garantirti, invece, la ricezione delle fatture elettroniche, puoi delegare Impresa Verde alla gestione per tuo conto delle stesse. In tal caso le fatture emesse dai tuoi fornitori verranno recapitate direttamente sulla piattaforma gestita da Impresa Verde grazie al codice destinatario telematico che è già disponibile (5W4A8J1) e che tutti i soci che aderiscono al servizio dovranno comunicare ai loro fornitori al fine della ricezione della fatturazione elettronica a partire dal 1° gennaio 2019. Impresa Verde non appena riceverà le fatture passive ne darà comunicazione ai soci secondo modalità da concordare. Come registrarsi al portale del socio Coldiretti

Registrarsi al portale del socio coldiretti è facile e gratuito. Basta andare su internet e digitare l’indirizzo https://socio.coldiretti.it. cliccando su “registrati” dovrai inserire il tuo numero di socio coldiretti che si trova sulla tessera (il numero di socio e non quello di tessera, ndr), la partita Iva o il codice fiscale e un indirizzo mail. sulla tua posta elettronica riceverai subito una mail che ti permetterà di completare la registrazione e accedere ai servizi del portale. per illustrarti tutti i dettagli dell’obbligo di emissione della fattura elettronica che interessa tutti i rapporti commerciali che intercorrono tra soggetti residenti nel territorio dello stato, sia nei rapporti tra soggetti passivi IVA sia nei confronti dei privati per le operazioni soggette all’obbligo di fatturazione, Coldiretti ha ritenuto necessario e fondamentale affrontare tale nuova problematica attraverso una serie di incontri per aiutare le aziende ad affrontare al meglio questo nuovo adempimento e di proporre diverse soluzioni sia per l’emissione, sia per la ricezione delle fatture elettroniche.


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 9

n°09|

pORTALE dEL sOcIO | ECONOMIA E POLITICA AGRICOLA

sUl Portale del soCio Coldiretti IL sERVIzIO pER GEsTIRE I dIpENdENTI ul Portale del Socio Coldiretti arriva il servizio di Gestione presenze, la nuova applicazione che permette di gestire in maniera semplice il lavoro dei dipendenti dell’azienda. Attraverso il servizio si possono registrare on line, sia da pc che da telefonino, le presenze e giustificare le eventuali assenze di ogni lavoratore. In particolare il software annoterà giorno per giorno il numero di ore effettuate da ciascun lavoratore subordinato, l’indicazione delle ore di straordinario e le eventuali assenze dal lavoro. Il tutto grazie a un meccanismo guidato, semplice e veloce. per attivarlo bisogna registrarsi al portale del socio e rivolgersi poi al proprio ufficio coldiretti per la personalizzazione.

lo stato di avanzamento delle domande pac e psr presentate, consultare tutti i dati relativi alla propria azienda così come conosciuti dalla pubblica Amministrazione (piano colturale, portafoglio titoli, ecc.) e tenere traccia di tutti i pagamenti ricevuti, rendendo più semplici e sicuri i rapporti con gli enti che erogano i fondi comunitari. Il Fascicolo aziendale on-line è al momento disponibile per gli agricoltori delle regioni “di competenza” dell’Organismo pagatore Agea (Lazio, puglia, sicilia, campania, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, marche, Abruzzo, molise, Basilicata, sardegna e Val d’Aosta) ma presto sarà esteso anche alle aziende delle regioni che si avvalgono di un proprio Organismo pagatore Regionale.

Controlla on-line la tua domanda pac ma per gli agricoltori il portale del socio coldiretti offre da oggi anche il Fascicolo aziendale on-line, un servizio totalmente gratuito, grazie alla collaborazione con Agea. chi si registrerà sul portale del socio potrà monitorare

tutti i servizi del portale I due nuovi servizi vanno ad aggiungersi a quelli già disponibili, facendo del portale del socio coldiretti un vero e proprio “cruscotto” per la gestione della propria azienda dal telefonino o dal pc. si va dal Quaderno di Campagna, che ti permette di registrare i trattamenti diretta-

S

mente in campo, alla fatturazione digitale che ti offre la gestione digitalizzata delle fatture e dell’intero ciclo attivo della contabilità d’impresa grazie a un programma avanzato che consente di monitorare prodotti, listini, clienti e fornitori, direttamente collegato con le Imprese Verdi. ma sul portale ci sono anche l’agenda on line gratuita e personalizzabile che avvisa delle scadenze d'impresa, le notizie in anteprima e le informazioni sui nuovi bandi del psr, il meteo, convenzioni riservate ai soci e molto altro. Come registrarsi al portale del socio Coldiretti Registrarsi al portale del socio coldiretti è facile e gratuito. Basta andare su internet e digitare l’indirizzo https://socio.coldiretti.it. cliccando su “registrati” dovrai inserire il tuo numero di socio coldiretti che si trova sulla tessera (il numero di socio e non quello di tessera, ndr), la partita Iva o il codice fiscale e un indirizzo mail. sulla tua posta elettronica riceverai subito una mail che ti permetterà di completare la registrazione e accedere ai servizi del portale.

BoniFiCa cONTRIBUTI pER RImOzIONE mANTI dI cOpERTURA IN cEmENTO-AmIANTO al 25 ottobre al 25 gennaio 2019 è stato riaperto il Bando Amianto, riferito non solo al comune di casale monferrato ma a tutti i comuni facenti parte del sIN (sito di interesse nazionale, elenco al link: http://www.comune.casale-monferrato.al.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/280). In

D

tale finestra temporale si potranno quindi presentare le richieste di contributo per ottenere il parziale rimborso delle spese sostenute da privati (persone fisiche e giuridiche) per la rimozione di coperture e “feltri” in amianto. si tratta di un’occasione per chi non ha mai partecipato ai bandi precedenti e non ha mai fatto richiesta di contributo in passato per bo-

nificare ed essere così inserito nelle apposite graduatorie. per presentare la domanda si deve contattare l’ufficio Ufficio Ambiente ed Ecologia del comune di casale monferrato, via mameli, 10 - piano primo, tel: 0142 444211, mail: tutelaambiente@comune.casale-monferrato.al.it, orario: dal lunedì al venerdì 10-12, mercoledì pomeriggio 14,30-16,30.

9


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 10

|n°09

ECONOMIA E POLITICA AGRICOLA | pAGAmENTI - pAc - pOLIzzE

via ai Pagamenti ovembre sarà un mese cruciale per i pagamenti degli anticipi pac. Il mipaaf ha infatti annunciato che si dovrebbero concludere le erogazioni da parte di Agea degli anticipi 2018 in favore di 500mila aziende e per un importo totale di 900 milioni di euro. Il ministero ricorda che con il primo decreto sono stati assegnati 62 milioni di euro a 41mila realtà agricole delle regioni colpite dal terremoto in Umbria, Abruzzo, marche e Lazio (provincia di Rieti). Entro la prima metà di novembre si completeranno i pagamenti delle residue domande che proseguiranno poi nella seconda metà del mese in favore

dI UNA NUOVA TRANcHE dI ANTIcIpI pAc 2018

N

PaC

AL VIA IL pAGAmENTO dEGLI ANTIcIpI dELLA dOmANdA UNIcA - cAmpAGNA 2018

ovembre mese di pagamenti degli anticipi della domanda Unica presentata dalle imprese agricole. “Un provvedimento fortemente sollecitato da coldiretti - afferma mauro Bianco presidente di coldiretti Alessandria - che rappresenta una boccata d’ossigeno per le nostre imprese che risentono della crisi economica e del crollo dei prezzi alla produzione”. Nel mese di novembre sono stati erogati anticipi comunitari pari al 70% del valore dei titoli e del greening a valere sulla domanda Unica - campagna 2018”. Ad oggi sono stati effettuati pagamenti per più di 9.000 beneficiari per un im-

N

Polizze agevolate rrivano le risorse per i contributi alle assicurazione delle produzioni agricole. E’ stato pubblicato dal mipaaft, il 6 novembre scorso, il decreto di approvazione dell’ Avviso pubblico a presentare le proposte per la campagna assicurativa 2018 relativa alle produzioni vegetali che perfeziona l’iter del precedente Avviso del 16 novembre 2017. si procede così all’attuazione della sottomisura 17.1 del piano di sviluppo rurale nazionale con l’assegnazione di una dotazione finanziaria di 300 milioni (tra fondi Ue e cofinanziamento nazionale) che potrà essere ulteriormente incrementata. L’intervento è finalizzato a sostenere le imprese agricole per una più efficace gestione dei rischi in agricoltura ampliando così la platea di quelle che si assicurano anche facendo leva sul miglioramento degli strumenti assicurativi. L’avviso si rivolge a imprenditori agricoli iscritti nel

A

10

delle imprese per le quali saranno necessari approfondimenti istruttori. dal 30 giugno al 30 ottobre 2018 Agea ha

autorizzato 34 decreti di pagamento ed erogato 370.371.575 euro in favore di oltre 58 mila imprese. Nel dettaglio per la domanda unica (2017 e annualità precedenti) a 133.200 beneficiari sono stati erogati 15,65 milioni; per i programmi regionali di sviluppo rurale 53 milioni a 5.458 aziende; per il programma Nazionale di sviluppo Rurale (assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante) 50.261 hanno incassato 58,49 milioni; per i programmi operativi 13,34 milioni a 28 beneficiari e per il comparto vitivinicolo in favore di 6.583 realtà produttive sono stati autorizzati pagamenti per 62,19 milioni.

porto superiore ai 10.500.000 euro di contributi; entro venerdì prossimo, a seguito dell’ultimazione delle istruttorie e verifiche con modalità grafica, verranno autorizzati pagamenti per ulteriori 128.000.000 euro per più di 18.000 imprese agricole; entro la fine del mese di novembre verrà decretato un ulteriore pagamento per aziende bloccate per varie anomalie la cui risoluzione permetterà l’erogazione del premio che si prevede di ulteriori 30.000.000 di euro. Le aziende che non riceveranno anticipo afferiscono, come ogni anno, a quelle sottoposte ai controlli oggettivi, ad anomalie non immediatamente superabili o a man-

canza della certificazione antimafia. Nel corso delle scorse settimane è stato erogato l’anticipo dei premi legati al programma di sviluppo Rurale per gran parte dei beneficiari richiedenti e sono tutt’ora in corso le operazioni di decretazione che si concluderanno entro novembre. “La nostra pressione nei confronti di Arpea - spiega roberto rampazzo direttore coldiretti Alessandria - continua per ottenere la restante parte nel più breve tempo possibile, cercando pertanto di accelerare quelle forme di burocrazia inutile che separano le imprese da quanto a loro spettante”.

VIA LIBERA AI cONTRIBUTI pER IL 2018 registro o anagrafe delle imprese che devono essere attivi e titolari del fascicolo aziendale. Le operazioni ammissibili sono quelle relative alla stipula di una polizza agevolata prevista dal piano assicurativo individuale (pai). La stipula della polizza spiega il decreto - deve essere stata effettuata successivamente al 1° novembre 2017 e non oltre il 31 ottobre 2018. sono ammissibili al contributo le spese per il pagamento dei premi di assicurazione del raccolto e delle piante per rischi di perdite economiche provocate da avversità atmosferiche, fitopatie e infestazioni parassitarie. per presentare la domanda di sostegno l’agricoltore deve aver presentato manifestazione di interesse, costituto o aggiornato il fascicolo aziendale e il piano di coltivazione. Richiesto anche il rilascio del pai. Nell’Avviso sono state inserite anche condizioni specifiche per il settore vitivinicolo. E’ previsto infatti che

le domande di aiuto presentate nell’ambito del programma di sostegno del settore vitivinicolo che non hanno trovato copertura finanziaria attraverso questo strumento oppure la sottoscrizione di polizze agevolate per l’uva da tavola, ma senza la presentazione della domanda di aiuto nell’ambito del programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo, siano considerate valide ai fini dell’Avviso pubblicato il 6 novembre. per la richiesta del contributo gli agricoltori devono recarsi presso il caa coldiretti. La domanda va presentata entro il 30 settembre 2019. La coldiretti è soddisfatta per l’accelerazione impressa ai pagamenti della campagna 2018 che conferma l’impegno a recuperare il tempo perduto, ma sollecita anche il completamento dei pagamenti arretrati relativi agli anni 2015, 2016 e 2017. Restano infatti ancora da liquidare per questi tre anni oltre 300 milioni.


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 11

n°09|

pERNIGOTTI/pAc | ATTUALITA’

i Commenti doPo l’addio dello storiCo marChio dell’azienda di novi

Pernigotti: la delocalizzazione impoverisce il territorio I NUMERI DEL TERRITORIO ALESSANDRINO DELLA FILIERA CORILICOLA on questo meccanismo di delocalizzare si impoverisce il nostro territorio. Un circolo vizioso che inizia con l’acquisizione di marchi storici, come quello di pernigotti, continua con lo spostamento all’estero delle fonti di approvvigionamento e si conclude con la chiusura degli stabilimenti con effetti, oltretutto, sull’economia regionale e sull’occupazione. Ragione per cui siamo solidali con il personale poiché verranno meno numerosi posti di lavoro”. Ha commentato così il presidente coldiretti Alessandria mauro Bianco la notizia della delocalizzione della storica fabbrica pernigotti a Novi Ligure, come annunciato dai sindacati dopo l’incontro con i rappresentanti del gruppo turco Toksoz che è il maggior produttore mondiale di nocciole e che aveva acquisito il marchio nel 2013. “La nocciola è uno dei nostri beni più preziosi e una delle maggiori risorse economiche piemontesi, riconosciuta anche all’estero, per cui dobbiamo continuare a difendere il nostro

“C

Corte dei Conti AIUtI legAtI AglI ettArI non sostengono I reddItI a proposta di riforma della politica agricola comune post 2020 della commissione europea non convince la corte dei conti Ue che nel parere pubblicato il 7 novembre scorso accende i riflettori su alcune criticità. per la corte di Bruxelles molte delle opzioni strategiche sono simili all’attuale pac, in particolare per quanto riguarda i pagamenti diretti che si confermano la parte più rilevante

L

patrimonio agroalimentare che sempre più spesso, purtroppo, viene svenduto oltrepassando i confini nazionali”, ha concluso il direttore coldiretti Alessandria roberto rampazzo. Un allarme dovuto all’aumento di nocciole importate dalla Turchia in Italia che ha segnato un +23% nel primi sette mesi del 2018 secondo l’Istat, nonostante i numerosi allarmi scattati per gli elevati livelli di aflatossine cancerogene. In piemonte, in particolare nelle province di Alessandria, Asti e cuneo, la corilicoltura

conta numeri importanti: ad Alessandria, in particolare la quantità conferita nella campagna 2017 ha sfiorato i 2.000 quintali e le prospettive per il 2018 sono in netta crescita, praticamente il doppio, per un totale di circa 5.000 ettari coltivati. In piemonte a superficie complessiva coltivata è di circa 21 mila ettari di cui 15 mila sono impianti attivi. La produzione totale è di oltre 200 mila quintali e la coltivazione si sta sviluppando anche nel torinese e nel nord piemonte.

NUOVA pAc ANcORA pOcO GREEN del bilancio e che sono ancora basati sul numero di ettari posseduti o utilizzati. Uno strumento che non consente né di centrare gli obiettivi ambientali, né di sostenere il reddito degli agricoltori. sotto accusa anche la svolta green che secondo la corte non è ancora sufficiente, mentre la stima del contributo pac alla causa dei cambiamenti climatici viene definita nel documento non realistica. La corte dei conti europea coglie però anche alcuni aspetti positivi. A partire dalle nuove modalità di attuazione focalizzate sulle per-

formance e non più sulla conformità alle norme. Qualche preoccupazione la desta invece la riduzione dei controlli e degli audit che dunque rischiano di perdere efficacia. secondo la corte una valutazione basata sulle performance non dovrebbe cancellare l’obbligo di controllare la legittimità e la regolarità. Il fatto che “solo una parte molto ridotta della spesa debba essere eseguita conformemente alle norme Ue potrebbe rendere queste ultime prive di significato e pregiudicare l’applicazione della normativa Ue”.

11


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 12

|n°09

MOBILITAZIONE COLDIRETTI | sETTORE RIsIcOLO anChe alessandria a verCelli Per “riso, FUtUro e verità”

QUASI 1000 ALLA GUERRA DEL RISO A VERCELLI CONTRO INVASIONE ASIATICA DENTRO E FUORI IL TEATRO CIVICO A DIFENDERE IL RISO ITALIANO

La crisi del comparto risicolo tra nuova Pac e le politiche europee. Uniti per difendere il settore

na numerosa delegazione alessandrina, proveniente dalle zone di Casale monferrato e dalla valcerrina in particolare, ha partecipato all’evento organizzato domenica 18 novembre dal titolo per “riso, futuro, verità” a Vercelli. con il presidente regionale di coldiretti piemonte, roberto moncalvo, e il delegato confederale, Bruno rivarossa, insieme ai risicoltori, agli imprenditori agricoli e alle istituzioni da tutto il piemonte direttamente nella patria della risicoltura italiana per dare risalto al comparto su cui, sempre di più, pesano le importazioni incontrollate da cambogia e myanmar. E’ stata l’occasione per fare il punto della situazione italiana e piemontese con il presidente di coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo, paolo dellarole, e inquadrare le politiche europee in previsione della nuova pac, fornendo anche una panoramica regionale del comparto riso con l’Assessore all’agricoltura giorgio Ferrero. Inoltre, è stato presentato, per la prima volta in piemonte, il trailer del documentario “Rice to love”, realizzato da coldiretti piemonte con il giornalista stefano rogliatti, che denuncia la realtà dei paesi che fanno concorrenza sleale al riso italiano. “Non è accettabile che l’Unione Europea

U

12

continui a favorire con le importazioni lo sfruttamento e la violazione dei diritti umani nell’indifferenza generale ed è invece necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri a tutela della dignità dei lavoratori, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri in vendita sugli scaffali ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore” ha ribadito il presidente coldiretti Alessandria mauro Bianco. “La crisi è drammatica e mette a rischio il primato nazionale in Europa dove l’Italia è il primo produttore di riso con 1,50

milioni di tonnellate su un territorio coltivato da circa 4mila aziende di 234.300 ettari, che copre circa il 50% dell’intera produzione Ue con una gamma varietale del tutto unica. Il documento di valutazione sarà presentato in occasione del gruppo di lavoro del consiglio di metà novembre per la decisione definitiva con il voto dei 28 paesi” ha aggiunto il direttore coldiretti Alessandria roberto rampazzo. A questo proposito, durante il convegno è stato presentato e commentato lo studio coldiretti sui primati della produzione di riso nazionale messi in pericolo dalle importazioni.


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 13

n°09|

sTOp RIsO AsIATIcO | BRUXELLES

attivare al Più Presto la ClaUsola di salvagUardia

COLDIRETTI PIEMONTE A BRUXELLES PER STOP IMPORT RISO ASIATICO A DAZIO “0” ttivare al più presto la clausola di salvaguardia per fermare le importazioni di riso asiatico a dazio zero che stanno facendo concorrenza sleale alle produzioni nazionali e comunitarie. E’ quanto hanno chiesto le principali Organizzazioni agricole che rappresentano i produttori di riso dell’UE - Asaja (spagna), cAp (portogallo), coldiretti (Italia), FNsEA (Francia), GAIA Epicheirin (Grecia), UpA (spagna) - al presidente del consiglio dei ministri Agricoli UE, Elisabeth Koestingwer in occasione del consiglio Agricoltura dell’UE, nell’ambito di una conferenza stampa alla quale erano presenti tra gli altri per l’Italia il ministro per le politiche agricole ed alimentari ed il turismo Gianmarco centinaio, il Rappresentante permanente aggiunto presso l’UE Amb. michele Quaroni, paolo de castro Vice presidente della commissione agricoltura del parlamento europeo, Roberto moncalvo della giunta nazionale coldiretti e presidente coldiretti piemonte, insieme al segretario Generale del copa-cogeca, pekka pesonen. presente all’incontro una delegazione di coldiretti piemonte, con il delegato confederale Bruno Rivarossa, e di coldiretti Vercelli-Biella con il presidente paolo dellarole e il direttore maria lucia Benedetti. E’ stato lanciato, alla presenza del ministro gianmarco Centinaio, di tutte le Organizzazioni e di numerosi giornalisti italiani e stranieri, il trailer del documentario “Rice to love”, realizzato da coldiretti piemonte con il regista stefano rogliatti, che denuncia la realtà dei paesi

A

La delegazione di coldiretti piemonte: da sinistra paolo dellarole, Gianmarco centinaio, Roberto moncalvo, Bruno Rivarossa, maria Lucia Benedetti.

che fanno concorrenza sleale al riso italiano. “Auspichiamo l’approvazione in tempi brevissimi della proposta della commissione europea di attivazione della clausola di salvaguardia. pratiche di dumping ambientale e sociale, unitamente a elevati costi di produzione UE non competitivi, mettono in ginocchio la produzione risicola europea - ha affermato paolo dellarole presidente di coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo -. Accordi come gli EBA devono essere necessariamente rivisti, nei presupposti ma anche nei risultati che sono stati giustamente ed umanamente prestabiliti ma che nella maggior parte dei casi non raggiungono il nobile risultato auspicato”. “Finalmente la commissione europea ha riconosciuto il danno economico dovuto ai

volumi di importazioni di riso indica ed ha proposto di ripristinare per tre anni i dazi nei confronti delle importazioni di riso proveniente dalla cambogia e dalla Birmania che è stato raccolto anche con lo sfruttamento del lavoro e dei diritti umani, come sta accadendo alla minoranza Rohingya, e non solo - hanno commentato roberto moncalvo presidente di coldiretti piemonte e Bruno rivarossa delegato confederale -. L’attivazione della clausola di salvaguardia e lo stop alle importazioni agevolate sono necessità assolute per fermare la concorrenza sleale che ha provocato il crollo delle quotazioni del riso ed ha permesso ai due paesi di aumentare le loro esportazione nell’UE da 9mila tonnellate nel 2012 a 360mila tonnellate nel 2017”.

13


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 14

|n°09

ANNATA AGRARIA | AppROFONdImENTO

SPECIALE ANNATA AGRARIA

rePort

14

ANNATA AGRARIA 2018 Andamento delle colture settore per settore: quanto il clima ha inciso sulle produzioni del territorio l 2018 è stata un’annata caratterizzata e condizionata notevolmente dall’andamento climatico, in particolare per l’elevata piovosità che ha caratterizzato il periodo primaverile, compromettendo particolarmente i seminativi, dai cereali ai foraggi, dalle orticole alle patate. Alcuni settori hanno consolidato i risultati positivi delle scorse annate, altri hanno mostrato segnali di netta ripresa, altri ancora stentano ancora un volta a ripartire. per citare alcuni esempi, il 2018 si conferma ancora una volta un’annata negativa per il comparto cerealicolo, alle prese con

I

quotazioni di mercati ancora insoddisfacenti a causa del surplus globale, e con produzioni sulle quali ha inciso in modo determinante l’andamento climatico. discorso a parte per il riso che, invece, sembra dare primi segnali di ripresa. sugli scudi la produzione apistica che torna su volumi normali. Nonostante un’offerta generale in calo, la frutta estiva non riesce ancora a sterzare verso quotazioni soddisfacenti, lasciandosi dietro gli anni della crisi. In ripresa la produzione corilicola piemontese, seppur in modo disomogeneo, ma con un mercato in ribasso; mercato in calo

per la castanicoltura dopo anni positivi. Ancora positiva l’annata per il settore bovino da carne, soprattutto per la razza piemontese; in lieve calo quello suinicolo. sostanzialmente invariati i settori delle orticole e piccoli frutti, così come l’avicunicolo. colture industriali in calo, produzione in calo soprattutto per le patate ma con quotazioni elevate. per il settore vitivinicolo un’annata di ritorno alla normalità in termini di volumi e di qualità buona, con punte di ottimo.Ancora in crescita le produzioni biologiche. di seguito l’analisi dettagliata sui singoli settori.

settore FrUttiColo a raccolta di tutte le specie frutticole è stata caratterizzata da un notevole ritardo (10/15 gg.), rispetto all’annata precedente. Il prodotto destinato alla trasformazione industriale, se si escludono alcune linee particolari, è stato sempre caratterizzato da prezzi molto bassi che, in alcune situazioni, ha portato alla non raccolta. soprattutto per pesche, nettarine, susine autunnali e mele, a fronte di una sempre maggiore organizzazione dei principali competitor, si assiste in piemonte ad una elevata frammentazione commerciale, aggravando la debolezza del comparto. La produzione delle ciliegie ha subito, soprattutto per le varietà più precoci, una contrazione produttiva dovuta alle abbondanti piogge che hanno provocato la rottura dei frutti. Negli impianti specializzati l’adozione di varietà più resistenti, teli e reti di copertura, ha mitigato notevolmente l’effetto dannoso delle piogge. mercato caratterizzato da poca richiesta, ma da prezzi soddisfacenti. continua l’ottima remunerazione delle pezzature più grandi. La produzione di albicocche è stata decimata da una gelata avvenuta nel mese di febbraio, che ha col-

L

pito soprattutto le zone collinari maggiormente esposte e le varietà a maturazione media e precoce. Nonostante la scarsa produzione, il mercato è stato caratterizzato da prezzi bassi e poca richiesta, soprattutto nel primo mese di commercializzazione. più positiva la situazione per le varietà locali come la “Tonda di costigliole”. per le susine a maturazione estiva, a causa del freddo invernale, in alcune zone si è registrata una importante perdita di produzione. La qualità è stata ovunque buona; il mercato è stato recettivo e caratterizzato da quotazioni interessanti. per le susine a maturazione autunnale, la produzione è stata leggermente inferiore alle attese ma, nella maggior parte dei casi, controbilanciata da una pezzatura dei frutti decisamente buona. La commercializzazione terminerà solo nel mese di dicembre e, finora, la qualità mercantile delle partite e la buona richiesta d’oltremare hanno garantito quotazioni interessanti. per pesche e nettarine, si registra un costante calo

produttivo causato dagli espianti provocati da anni di scarsa remuneratività. Anche se si è registrata in alcune aree e su alcune varietà una importante perdita produttiva dovuta al gelo invernale, la maggior parte degli appezzamenti ha garantito un raccolto abbondante. Nelle zone più umide e su alcune varietà si è registrata una notevole marcescenza dei frutti che, nella maggior parte dei casi, potrà essere curata solo con importanti interventi di tipo agronomico. La liquidazione delle partite verrà fatta solo verso fine anno, ma la buona richiesta da parte del mercato, fa ben sperare per la remunerazione delle singole partite. per le pere si registra un marcato aumento della produzione, dovuta all’entrata in produzione dei nuovi impianti, la varietà maggiormente coltivata è la “William”, soprattutto per la trasformazione industriale. produzione e qualità sono state ovunque elevate e per quanto finora noto, anche le quotazioni, sono in leggero aumento. La raccolta delle mele è stata caratterizzata da una buona produttività e da un’ottima qualità mer-


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 15

n°09| cantile; fortunatamente gli impianti antigrandine hanno salvato la produzione nelle zone di montagna più vocate che, nel 2018, sono state ripetutamente colpite da violente grandinate. Nelle prime fasi il mercato è stato favorito, su tutte le varietà, dalla totale mancanza di offerta, causata dalla scarsa produzione dell’annata precedente. dopo questa prima fase il mercato è stato pesantemente rallentato, soprattutto in Europa, dall’aumento

AppROFONdImENTO | ANNATA AGRARIA di produzione nella corrente annata e dall’immissione sul mercato di prodotto a basso prezzo. Una volta terminata la raccolta si confida in un miglioramento della situazione di mercato che, per alcune varietà, è già in atto. La psA e la cosiddetta “moria” hanno provocato la perdita di circa il 50% della produzione potenziale di kiwi, penalizzando pesantemente l’economia

del nostro territorio, in quanto il piemonte è la seconda regione per produzione in Italia e il primo polo di condizionamento. Al momento è difficile fare delle previsioni sul mercato, che sarà sicuramente condizionato dalle scelte di altri paesi produttori come la Grecia, ma in generale la produzione è inferiore alle richieste potenziali del mercato e questo ci fa ben sperare.

settore ortiColo e PiCColi FrUtti er la fragola, nonostante l’andamento climatico particolarmente difficile in fase primaverile a causa delle piogge, le produzioni sono state soddisfacenti e di buona qualità, il prezzo in fase di raccolta delle unifere è stato nella media degli ultimi anni, attestandosi tra i 34€/kg per le raccolte precoci, mentre in altre zone sono state posticipate a causa del clima piovoso e freddo. Questo ritardo ha portato, a fine giugno, ad un aumento considerevole dei prezzi, arrivando a 4-4,5 €/kg. La produzione in fase estiva con le produzioni di fragola rifiorente invece non sono state particolarmente interessanti; il prezzo è calato drasticamente da metà-fine luglio, dopo un periodo di forte entusiasmo e l’andamento si è mantenuto fino a ottobre con prezzi poco interessanti attorno a 2,5-3€/kg.

P

per il mirtillo le produzioni sono state buone ma con una riduzione media di circa il 20% rispetto al 2017. I prezzi - attorno a 3,54,5 €/kg circa - sono stati nettamente più bassi rispetto alla media degli scorsi anni, probabilmente a causa di sovrapposizioni di offerta sul mercato europeo. possiamo rilevare prezzi medi. Il mirtillo si conferma però ancora una coltra interessante per il nostro areale sotto il profilo economico.

per quanto riguarda la produzione di fagiolo da raccolta cerosa rampicante, le semine sono state posticipate a causa delle piogge primaverili. potendo offrire poca quantità di prodotto a luglio e inizio agosto, i prezzi sono stati molto alti, oscillando tra 1,5-2 €/kg. Il grosso dell’offerta si è riversata nel periodo di fine agosto - inizio settembre, con un calo drastico di richiesta e di prezzi, che sono calati attorno a 1 €/kg. Il mercato si è poi ripreso lievemente a fine settembre. per quanto riguarda la produzione del fagiolo da granella secca, nella tipologia nano, le semine sono state anche qui posticipate andando di fatto ad accavallare le trebbiature del prodotto di primo e secondo raccolto. Nonostante questo le produzioni sono state buone in termini di quantità e anche sotto il profilo della qualità. I prezzi nell’ordine di 8590 €/q.le, stanno confermando il trend positivo di questa coltivazione, che sta offrendo un buon reddito soprattutto nelle aziende cerealicole che hanno inserito negli ultimi anni questa coltivazione in rotazione. diverso invece il

discorso per la produzione di fagiolo secco rampicante tipologia Billò, dove i prezzi di mercato risultano essere poco entusiasmanti per questa tipologia di prodotto, attestandosi a circa 200€/q. per il pomodoro e il peperone la produzione non ha avuto importanti variazioni di prezzi durante la stagione. Il peperone ha confermato i prezzi degli anni passati, mentre per il pomodoro la campagna estiva non è stata particolarmente movimentata e i prezzi mediamente poco soddisfacenti per i produttori, al contrario della fase autunnale dove le tipologie cuore di bue si sono mantenute per diverse settimane al di sopra dei 2€/kg. per lo zucchino i prezzi, a differenza di quanto solitamente accade, sono stati poco altalenanti e abbastanza stabili anche nel periodo estivo. si è rilevato, mediamente, un prezzo attorno a 0,35€/kg per la produzione di zucchino scuro e 0,5 per il chiaro con fiore.

15


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 16

|n°09

ANNATA AGRARIA | AppROFONdImENTO

settore CoriliColo annata 2018 è stata particolare, con un decorso climatico decisamente diverso da quella precedente e caratterizzata da abbondanza di precipitazioni. La produzione 2018 si è confermata tutto sommato sui livelli medi degli anni passati per le zone basse. Nelle zone alte, invece, dove sono presenti gli areali storici di produzione, si è registrata una contrazione dei volumi a macchia di leopardo. Nelle zone alte sono stati comunque pochi gli

L’

appezzamenti che hanno avuto una discreta produzione. Le rese produttive sono state dai 15 ai 18 q.li/ha per le zone e dai 3-4 agli 8-10 q.li/ha per la zona alta. Nel complesso la qualità delle nocciole è buona, come anche la pezzatura dei gherigli e nella media anche la resa alla sgusciatura. Quest’anno la cimice, a parte qualche caso, non ha danneggiato più di tanto la qualità delle nocciole, sia nelle fasce alte che in quelle basse.

Un segnale certamente positivo per l’intera filiera piemontese arriva dalla recente cancellazione del sinonimo “tonda gentile delle langhe” alla varietà “tonda gentile” nel registro nazionale delle varietà delle piante da frutto. sinonimo che avrebbe permesso, paradossalmente, l’utilizzo del nome “langhe” per produzioni di nocciole che nulla hanno a che fare con questo territorio. Pertanto l’unico sinonimo abbinabile a “tonda gentile” sarà solamente quello di “tonda gentile trilobata”. risultato ottenuto dopo un percorso di circa 2 anni.

settore CastaniColo a produzione di castagne nel 2018 sembra interrompere in parte i trend molto positivi degli ultimi 3-4 anni, soprattutto sul fronte dei prezzi. per quanto riguarda le produzioni precoci dei frutteti con ibridi euro giapponesi, iniziate nella prima decade di settembre, e terminate a inizio ottobre, si è assistito ad un lieve calo della produzione, mediamente del 20%, a vantaggio però della pezzatura più grande ed uniforme. si è assistito, rispetto agli anni scorsi, alla forte di perdita di produzione per prodotto bacato colpito da cydia. dopo un avvio di mercati con prezzi interessanti al produttore, di 4-4,5 €/kg, si è avuto un arresto commerciale dovuto alla presenza sul mercato a livello nazionale di problemi di marciume interno causato da Gnomoniopsis, a seguito di questo il prezzo è crollato e addirittura in alcuni momenti il ritiro della merce è stato bloccato da parte dei magazzini. Il problema di marciume interno risulta particolarmente difficile da ge-

L

stire in post-raccolta, data l’impossibilità di utilizzare sistemi di cernita che escludano la produzione colpita. dopo questo periodo di incertezza i prezzi, verso la fine della raccolta, si sono aggirati sui 2-2,5 €/kg. per quanto riguarda la raccolta della produzione locale di cultivar europee, tipiche delle zone montane, ad oggi la raccolta è ancora in atto, e la produzione sembra soddisfacente in generale, sia come quantità che come pezzatura. Gli attacchi di cydia sono molto disformi e vi sono molti appezzamenti dove il danno è praticamente trascurabile. Anche per quanto riguarda il marciume interno in generale si segnalano pochissime presenze e quindi il prodotto risulta avere caratteristiche idonee alla commercializzazione. per quanto riguarda i prezzi sono molto variabili in base alla qualità del prodotto, superiori a 1€/kg per produzioni di piccola pezzatura arrivando a 22,5€/kg per produzioni di maggior pregio, come ad esempio per il garrone rosso. di-

scorso leggermente diverso per i marroni, le cui produzioni sono veramente limitate dalla presenza di pochissime piante sul nostro territorio; raramente questo prodotto viene valorizzato e, quando succede, si arrivano a prezzi di 3-3,5 €/kg, su livelli comunque inferiori rispetto alle altre annate. La produzione piemontese può vantare anche su due produzioni a marchio IGp, ovvero la castagna cuneo e il marrone della Valle di susa.

settore ColtUre indUstriali (pomodoro e patate da industria) er il pomodoro da industria, secondo i dati forniti ad inizio ottobre dall'Organizzazione Interprofessionale del pomodoro da Industria del Nord Italia, a campagna pressoché conclusa, il quadro generale è di un’annata 2018 contraddistinta dalla lavorazione di 2.444.775 tonnellate nell’area del Nord Italia, dove si produce circa la metà del pomodoro da industria nazionale, con un grado brix, la componente zuccherina del pomodoro, che si attesta a4,78. I dati, sep-

P

16

pur non ancora definitivi, confermano un calo della produzione in campo e del pomodoro consegnato alle imprese di trasformazione di circa il 13% rispetto a quando stabilito nel contratto d’area sottoscritto da Op (Organizzazioni di produttori) e trasformatori, e poi nei singoli contratti aziendali, dove si proponeva una riduzione della produzione rispetto al 2017 per fluidificare il mercato e smaltire, dove necessario, le scorte di magazzino. Il calo di conferimenti rispetto a quanto


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 17

n°09| stabilito nell’Accordo interprofessionale 2018 è stato determinato principalmente dai rovesci stagionali (grandinate), da maturazioni precoci provocate da andamenti climatici particolari e da problematiche di carattere fitosanitario. Analizzando nel dettaglio la situazione piemontese, la superficie coltivata a pomodoro è stata di oltre 2.000 ettari, in leggero aumento rispetto allo scorso anno. La maggior parte degli ettari a pomodoro, oltre 1.800, sono coltivati nell'Alessandrino, mentre circa 170 ettari sono in provincia di cuneo. L’aumento della superficie in provincia di Alessandria ha compensato il calo verificatori a cuneo, non per scelta degli agricoltori ma a causa delle criticità verificatesi durante le fasi di trapianto. Infatti il periodo tra metà aprile e fine maggio è stato caratterizzato da unìelevata piovosità che reso difficoltose le operazioni di trapianto. A inizio agosto è iniziata la raccolta ma i volumi e le rese sono stati inferiori alla medie storiche di 800-900 quintali/ettaro, soprattutto nelle aree colpite dalle grandinate estive e anche per problemi di asfitticità. In questi ultimi anni si è assistito a un lieve aumento delle superfici a pomodoro, nonostante i prezzi non fossero particolar-

AppROFONdImENTO| ANNATA AGRARIA

mente remunerativi, complice soprattutto la scarsa redditività delle principale produzioni cerealicole, mais in primis. Nell’annata 2018, infine, è stato introdotto l’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei derivati del pomodoro. Il decreto, entrato in vigore dalla fine di agosto, è applicato ai derivati del pomodoro, come conserve e concentrati, oltre che a sughi e salse che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro. per la patata

da industria e per quella da mensa, la produzione 2018 è stata in generale scarsa rispetto alle annate precedenti. pertanto sin dalle prime battute della campagna di commercializzazione si è riscontrato un innalzamento generalizzato dei prezzi. Nel Nord Europa in particolare, i cinque principali paesi produttori (Germania, Belgio, Francia, paesi Bassi e Regno Unito) hanno avuto una netta riduzione delle rese rispetto alle medie storiche, determinando un sensibile calo nell’offerta, rispetto alla campagna 2017. Tale situazione è stata determinata dalle condizioni climatiche particolarmente gravose e inusuali che hanno afflitto quei paesi. Infatti, le alte temperature registrate durante il periodo estivo si sono combinate all’assenza di precipitazioni piovose, generando un clima siccitoso. Anche in piemonte le produzioni pataticole sono state particolarmente scarse, in linea con il calo negativo rilevato a livello europeo. Hanno inciso negativamente le piogge primaverili, che hanno posticipato le semine e reso impossibile le operazioni colturali come rincalzature e gestione delle infestanti. A livello europeo, nazionale e locale la domanda di prodotto è molto alta e le remunerazioni sono le più elevate mai riscontrate negli ultimi anni.

settore CerealiColo

entre al mese di ottobre dello scorso anno, le aziende facevano i conti con un deficit di eventi piovosi del 39% rispetto allo stesso periodo della media degli anni 19712000 (fonte Arpa piemonte, 2017), il 2018 ha invertito la tendenza, superando già a fine maggio i millimetri di pioggia e il numero di eventi piovosi registrati in tutto l’anno precedente (fonte 3A srl, 2018). sicuramente penalizzati da questo andamento meteorologico sono stati i cereali autunno-vernini. In parte già debilitati da una semina ritardata dovuta alla siccità dell’autunno precedente, frumento ed orzo sono stati fortemente penalizzati dalle piogge di maggio che li ha colpiti in piena fase di fioritura e granigione. I trattamenti fitosanitari per il contenimento delle principali patologie fungine in questa fase, non sempre hanno fornito i risultati sperati. Le produzioni sono state penalizzate praticamente ovunque del 30%. mentre su orzo è stato registrato, oltre al danno quantitativo, un non indifferente danno qualitativo (scarso peso specifico del prodotto e ridotto tenore in amido e proteine), i frumenti, nell’ambito dei contratti di filiera, sono riusciti a fornire una qualità ottima nonostante l’annata avversa, riuscendo a soddisfare le esigenze dei molini. Al di fuori delle produzioni in filiera (frumenti coltivati senza disciplinare tecnico di produzione) anche la qualità ha avuto la peggio, confermandosi su livelli qualitativi inferiori. In alcuni casi la sanità del prodotto è stata talmente compromessa da renderlo inutilizzabile anche per la filiera zootecnica.

M

17


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 18

ANNATA AGRARIA | AppROFONdImENTO

|n°09

La coltura del mais, la cui raccolta sta volgendo al termine ha mostrato due differenti risultati. I primi raccolti seminati presto e in terreni leggeri, hanno mostrato ottime produzioni, anche in aree in cui il fattore produttivo limitante è normalmente la disponibilità di acqua per l’irrigazione. mais di primo raccolto seminati in terreni pesanti e tutti i mais di secondo raccolto posizionati dopo la raccolta delle foraggere vernine, nel periodo di maggior piovosità (maggio), stanno mostrando scarsi risultati, spesso perché insediati in terreni non in tempera e con condizioni climatiche sfavorevoli. Le caratteristiche sanitarie del prodotto sembrano comunque al momento soddisfacenti.

seri problemi sono stati rilevati sulle colture foraggere in primo raccolto (loietto e prati), sia in termini produttivi che qualitativi. Il perdurare degli eventi piovosi non ha permesso di procedere allo sfalcio nella fase

fenologica ottimale e, inoltre, è stato necessario procedere con la produzione di balloni fasciati per non compromettere la già scarsa qualità del prodotto in fase di fermentazione post-raccolta.

pulato con l’Unione europea. prodotto che arriva, in particolare da cambogia e myanmar, a costi inferiori e improponibili per i risicoltori piemontesi, senza avere ala certezza di un’effettiva reciprocità per quanto riguarda gli standard qualitativi e sanitari. dalle prime battute del mercato, sembra essersi inter-

rotta la tendenza, al ribasso, delle ultime tre precedenti annate, caratterizzata da una situazione di mercato che stava diventando insostenibile, con prezzi al di sotto dei costi di produzione. con il rischio di avere un’ulteriore drastica riduzione delle superfici coltivate a riso in Italia e in piemonte.

settore risiColo ono praticamente terminate le operazioni di raccolta del riso in tutte le province piemontesi nonostante si sia dovuto procedere a molte semine tardive dovute al clima primaverile non favorevole. L’annata complessivamente è da considerarsi abbastanza buona per quanto riguarda le produzioni ottenute. Le rese alla lavorazione, invece, sono leggermente inferiori rispetto al 2017, sopratutto su alcune varietà (specialmente i risi Indica), probabilmente a causa dell’eccessiva temperatura registrata nel mese di agosto. situazioni invece meno ottimistiche si registrano nelle risaie della Lomellina (Lombardia), dove le produzioni non sembrano ottimali. Anche quest’anno si è dovuto convivere con un’abbondate presenza di erbe infestanti resistenti, sopratutto giavoni ed alisme, sfuggite ai trattamenti specifici, grazie anche alle resistenze che nel tempo queste hanno manifestate e ai pochi diserbanti utilizzabili. Questo problema sta diventando molto grave di anno in anno, sino a costringere in alcuni territori a dover impostare una sorta di rotazione colturale, pena la perdita grave di produzione. Il 2018 ha visto una diminuzione di 10.270 ha di risaia a livello nazionale (per la maggior parte in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) con un prevedibile calo di produzione stimabile in 650.000/ 750.000 q.li di prodotto. La produzione nazionali è stimabile in circa 13 milioni di q.li, di cui oltre la metà di piemontese, dove si prevede un raccolto leggermente inferiore agli 8 milioni di quintali. Il mercato nel frattempo, forse anche a causa di queste minori disponibilità di prodotto, al momento è sicuramente più interessante rispetto all’autunno scorso. continua nel frattempo ad arrivare in Europa prodotto dal sud - Est Asiatico, in particolare dai paesi pmA (paesi meno Avanzati) e che beneficiano di un regime a dazio zero in virtù dell’Accordo (EBA - tutto tranne le armi) sti-

S

18

•Annata agraria: (fine prima parte)


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 19

n°09|

cOLTIVA LA sALUTE | BENESSERE

COLTIVA LA TUA SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra Coldiretti-epaca e C.d.C. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. c.d.c. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regionale: a Torino, Biella, cuneo, Novara,Vercelli e Verbania. Grazie a tale collaborazione, i

D

soci Coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la tes-

www.gruppocdc.it

sera Associativa coldiretti / Epaca, oppure tramite il ssN presentando la richiesta del medico curante. Inoltre presso gli uffici provinciali o zonali coldiretti-Epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri c.d.c. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il pIN ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

TEMA DEL MESE: IL GLAUCOMA

Il glaucoma è una malattia oculare dovuta generalmente a un aumento della pressione all’interno dell’occhio. secondo alcune fonti colpisce oltre 55 milioni di persone sulla Terra ed è una delle principali cause di disabilità visiva dopo la cataratta. In Italia si stima che circa un milione di persone ne siano affette, ma si calcola che la metà dei malati non ne siano a conoscenza. si possono distinguere due principali forme di questa malattia: il Glaucoma primario ad Angolo Aperto ed il glaucoma primario ad Angolo Chiuso. Il Glaucoma ad Angolo Aperto è la prima causa di cecità irreversibile nel mondo, ed ha sintomi solo in fase avanzata di compromissione del campo visivo.

Il Glaucoma primario ad Angolo chiuso ha una sintomatologia clamorosa ed è una urgenza da trattare in brevissimo tempo, ma nella maggior parte dei casi è prontamente reversibile instaurando le adeguate terapie. La cecità e l’ipovisione provocate dal glaucoma si possono prevenire purché la malattia sia diagnosticata e curata tempestivamente. I principali fattori di rischio per l’insorgenza e lo sviluppo del glaucoma sono: età e familiarità, ipertensione arteriosa, diabete mellito, asma, vasospasmo, utilizzo di terapie cortisoniche per periodi prolungati, miopia o ipermetropia elevata, ridotto spessore corneale, etc. L’elevato numero di fattori di rischio rende essenziale una visita oculistica di controllo annuale, soprattutto al di sopra dei 40 anni.

torino Centro via cernaia, 20

10122 Torino

rivoli via Fratelli piol 63

10098 Rivoli

torino Centro via Antonio Fabro 12/b

10122 Torino

venaria reale via IV Novembre 16

10078 VenariaR.

torino Centro via Raimondo montecuccoli 5f 10122 Torino

Asti

corso Galileo Ferraris 4/a

14100 Asti

torino mirafiori via don Grazioli 11/a

10137 Torino

Biella

via Antonio Bertodano 11

13900 Biella

torino san donato via Livorno38/d

10144 Torino

Cuneo

piazza duccio Galimberti 4

12100 cuneo

torino san paolo via Villarbasse 27/a

10138 Torino

novara

via san Francesco d’Assisi 20

28100 Novara

torino santa rita piazza santa Rita 8

10136 Torino

novara

corso Giuseppe Garibaldi 21

28100 Novara

torino vallette lucento corso Toscana 139/1 10151 Torino

verbania

via sergio Bocci 11

28925 Verbania

moncalieri via martiri della Libertà 11

vercelli

via san cristoforo 10

13100 Vercelli

10024 moncalieri

19


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 20

|n°09

WORKSHOP ALL’ESTERO | cORILIcOLTURA IN ARmENIA “nUove teCnologie, strategie di diFesa e gestione del noCCioleto”

La nostra esperienza al servizio di progetti umanitari ricercatori e produttori provenienti da varie parti del sud del Caucaso per apprendere dai nostri tecnici [di Alberto pansecchi] l grande lavoro svolto dai tecnici e dalle aziende di coldiretti Alessandria in questi ultimi 15 anni, ha portato oltre che a evidenti innovazioni per tutta la corilicoltura piemontese anche, ed era ora, a importanti riconoscimenti a livello internazionale. Ed è così che tra il 6 e l’8 novembre, ricercatori e produttori di nocciole provenienti da differenti parti del sud del caucaso si sono incontrati a Yerevan, capitale dell’Armenia per un workshop riguardante la gestione dei noccioleti. All'evento sono stati invitati, proprio grazie all’esperienza maturata in territorio alessandrino, due consulenti italiani: l’agronomo Alberto pansecchi e il presidente di corilu, Ferdinando trisoglio. Agli unici due esponenti italiani presenti, è spettato il grosso dell’impegno convegnistico dato che 4 dei 12 interventi programmati, sono stati assegnati proprio a loro. A Trisoglio è toccato approfondire il tema riguardante la cooperazione e le differenze tra le piccole e le grandi realtà cooperative con i pregi e i difetti di entrambe le situazioni, partendo proprio dalla propria preziosa esperienza.A pansecchi sono invece toccati interventi più tecnico-pratici nei quali ha via via affrontato tre tematiche quali “Le nuove tecnologie a supporto delle strategie di difesa e gestione del noccioleto”, “Le tecniche innovative per la gestione del

I

Sopra un momento dell’incontro nel vivo della relazione. a lato l’agronomo Alberto pansecchi. Sotto il presidente di corilu, Ferdinando Trisoglio

20

processo produttivo dalla coltivazione alla post-raccolta” e “Il futuro del nocciolo nella ricerca della qualità dei frutti”. da queste relazioni, vero punto focale del workshop, e dalle altre presentazioni che si sono susseguite nei due giorni di lavori, sono scaturiti stimolanti dibattiti con i produttori locali e si sono condivise numerose esperienze sulla coltivazione dei noccioleti e sul contrasto alla Cimice asiatica (Halyomorpha halys) probabilmente introdotta nella regione durante le Olimpiadi Invernali di sochi nel 2014. si pensa che le cimici, attualmente il maggiore flagello presente in un’area, il sud del caucaso, di intensa corilicoltura, abbiano viaggiato

attraverso alcune piante importate dall'Italia per abbellire i siti olimpici. molto lavoro in questo senso, per aiutare le popolazioni locali nel controllo di questo devastante insetto, è stato svolto dai ricercatori dell’Istituto di Entomologia Agraria dell’Università degli studi di Torino che più volte si sono recati nelle aree interessate. L’importantissima manifestazione è stata fortemente voluta da Action Against Hunger, organizzata attraverso il progetto Horizons finanziato da UsAId (Agenzia per lo sviluppo Internazionale degli stati Uniti) con il suo supporto di UNdp (Programma di sviluppo delle nazioni Unite). Tra gli obiettivi di Action Against Hunger vi sono la salvaguardia della vita dei bambini malnutriti e l’accesso all’acqua, al cibo, all’istruzione e alla salute per le famiglie. Action Against Hunger è una organizzazione non governativa, apolitica, non religiosa, no-profit con il compito di intervenire ovunque vi siano disastri naturali o di origine umana, affrontando le cause e gli effetti della fame e delle malattie che minacciano la vita di bambini, donne e uomini vulnerabili. Tra gli obiettivi di Action Against Hunger vi sono la salvaguardia della vita dei bambini malnutriti e l’accesso all’acqua, al cibo, all’istruzione e alla salute per le famiglie. Action Against Hunger è attiva nel sud del caucaso dal 1994 e con Horizons si è posta l’obiettivo specifico di migliorare la resilienza dei produttori a insetti e batteri che ne minacciano i raccolti. dal 2015 i noccioleti, la principale fonte di reddito in molte aree rurali della regione e lungo la costa est del mar Nero, sono stati attaccati da Halyomorpha halys creando un enorme perdita di prodotto. Oltre agli approfondimenti relativi a questo insetto, il workshop a Yerevan, ha costituito un’opportunità per le delegazioni di produttori intervenute, per approcciarsi a una gestione manageriale dei noccioleti e scambiando informazioni riguardo alle migliori pratiche di coltivazione.


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 21

n°09|

[di daniela colombini]

scAdENzE | LEGGI E FISCO

sCAdenzArio FisCAle mese di diCemBre sCAdenzA

impostA

Adempimenti

soggetti oBBligAti

15/12/2018

ivA

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione.

soggetti passivi IVA

17/12/2018

ivA

liquidazione e versamento dell’IVA a debito del mese di novembre 2018

Contribuenti IVA mensili

17/12/2018

ritenUte

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

Contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

17/12/2018

imU tAsi

versamento saldo ImU e TAsI anno 2018.

Contribuenti proprietari di immobili.

27/12/2018

ivA intrAstAt

invio telematico elenchi INTRAsTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di novembre.

operatori intracomunitari con obbligo mensile

27/12/2018

ivA

liquidazione e versamento dell’IVA in acconto per l’anno 2018

Contribuenti IVA

21


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 22

ATTUALITA’ | dIsTRIBUTORI

|n°09

distriBUtori a Uso Privato

TUTTE LE NOVITÀ DEL DECRETO MINISTERIALE 22/11/2017 n data 6 dicembre 2017 il decreto ministeriale 22/11/2017 contenente la nuova regola tecnica di prevenzione incendi per l’installazione e l’esercizio di contenitori-distributori, ad uso privato, per l’erogazione di carburante liquido di categoria C, cioè le cisterne fuori terra di liquido combustibile (come il gasolio) con capacità geometrica inferiore a 9 mc. Il provvedimento contempla specifiche esenzioni riguardanti in particolare le cisterne già esistenti alla data di entrata in vigore (5 gennaio 2018) già autorizzate (CPI o atti abilitativi sCIA) o in corso di progettazione secondo le procedure del d.P.r. 151/2011. Da una verifica effettuata con alcuni responsabili territoriali (aventi incarichi nazionali) dei Vigili del Fuoco, è stato confermato che l’esenzione, anche se non espressamente indicata, si applica inoltre ai serbatoi/distributori (con o senza erogatore) a servizio delle aziende agricole già esistenti al 5 gennaio 2018 aventi capacità geometrica inferiore a 6 MC. Per tali tipologie infatti il deCreto-legge 24 giugno 2014, n.91 coordinato con la legge di conversione 11 agosto 2014, n.116, li esonera in maniera perentoria dagli adempimenti previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della repubblica 1º agosto 2011, n.151.tale decreto legge ha valenza giuridica superiore al dM 22/11/2017 regola tecnica, pertanto i serbatoi / distributori (con o senza erogatore) a servizio delle aziende agricole aventi capacità geometrica inferiore a 6MC, se già esistenti al 5 gennaio 2018 rientrano tra gli esonerati dalla nuova regola tecnica e continueranno a seguire la vecchia regola tecnica prevista dal dM90 ora abrogata. risulterà fondamentale la detenzione di un documento di acquisto/fattura a dimostrazione agli organi di vigilanza della data di detenzione. diversamente i serbatoi /distributori messi in servizio dalla data del 5 gennaio 2018 in poi, indipendentemente dalla capacità geometrica pur nel limite dei 9MC dovranno essere conformi alla Regola Tecnica di cui all’oggetto, anche se quelli utilizzati in agricoltura continueranno ad essere esonerati dalla richiesta di atti abilitativi (SCIA). Purtroppo i serbatoi / distributori (con o senza erogatore) aventi capacità

I

22

geometrica superiore a 6 MC fino a 9MC, già esistenti al 5 gennaio 2018 per i quali non sono stati richiesti atti abilitativi (sCIA/CPI) non è prevista l’esenzione. dovranno pertanto essere ricondizionati in conformità alla nuova regola tecnica. Principali requisiti previsti della nuova regola tecnica: CApACità geometriCA. pur lasciando la capacità geometrica massima del contenitoredistributore fissata in 9m³, viene chiarito che tale capacità può essere ottenuta anche con più contenitori-distributori la cui distanza reciproca deve essere almeno pari a 0,8 m. Nell’ambito di una attività possono essere installati più depositi di distribuzione, nel rispetto della distanza di sicurezza interna, per una capacità complessiva non superiore a 45 m³. ACCesso All’AreA deve essere garantita la possibilità di avvicinamento dei mezzi dei VVFF ai contenitori-distributori, per esigenze di soccorso. Criteri di instAllAzione e CArAtteristiChe CostrUttive serBAtoio. Es: A doppia parete e con sistema di monitoraggio continuo dell’intercapedine; A parete singola - In tal caso il deposito di distribuzione dovrà essere posizionato all’interno di un bacino di contenimento di capacità non inferiore al 110% del volume del deposito di distribuzione stesso, in grado di contenere le eventuali perdite dai serbatoi del deposito e di idonee caratteristiche meccaniche. diChiArAzione di ConFormità, mArCAtUre Ce, mAnUAle d’istrUzioni. installazione: I contenitori - distributori devono essere installati esclusivamente su spazio scoperto al di fuori delle zone in cui possono formarsi atmosfere esplosive. É vietata l’installazione su rampe carrabili, su terrazze e comunque su aree sovrastanti luoghi chiusi. devono essere installati in piano ed essere protetti da idonea difesa fissa atta ad impedire urti accidentali. Inoltre devono essere provvisti di bacino di contenimento, dotati di tettoia di protezione dagli agenti atmosferici realizzata in materiale incombustibile

ad eccezione del caso in cui siano inseriti in speciali box prefabbricato con idonee caratteristiche prescritte. Essere saldamente ancorati al terreno per evitare spostamenti durante il riempimento e l’esercizio. distAnze di siCUrezzA 3,5, 10, 15mt a seconda delle variabili.Tali misure possono essere limitate fino alla metà se interposti elementi di separazione aventi caratteristiche di resistenza al fuoco EI 60 e con specifiche dimensioni. Altre misUre di siCUrezzA Area di contorno serbatoio avente ampiezza non minore di 3m, completamente sgombra da materiali di alcun genere e priva di vegetazione che possa costituire pericolo di incendio. segnAletiCA di siCUrezzA secondo d.Lgs.81/08 e s.m.i. ed apposito cartello fisso deve indicare le norme di comportamento e i recapiti telefonici dei vigili del fuoco, da contattare in caso di emergenza, nonchè il recapito telefonico della ditta eventualmente responsabile della gestione e della manutenzione del contenitore-distributore. deve essere dotato di misure di sicurezza atte ad evitare l’accesso, da parte di estranei, ai dispositivi di sicurezza e controllo. impiAnto elettriCo e messa a terra conforme. estintori: In prossimità di ogni contenitore-distributore deve essere garantita la presenza di almeno due estintori portatili con capacità estinguente non inferiore a 21A-89B. Nel caso in cui la capacità complessiva del deposto di distribuzione sia superiore a 6 m³, deve essere garantita anche la presenza di un estintore carrellato con capacità estinguente non inferiore a B3, raggiungibile con un percorso effettivo non superiore a 20 m rispetto al contenitore-distributore più lontano. rispetto di norme di eserCizio ComportAmentAli Tra le quali la formazione del personale addetto al rifornimento. Esso deve essere adeguatamente formato sull’uso del contenitore-distributore e deve essere in grado di adottare le misure di lotta antincendio e gestione delle emergenze che possono verificarsi.


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 23

n°09|

dIsTRIBUTORI | ATTUALITÀ’

distriBUtori a Uso Privato

[pagine a cura di davide Biglia]

23


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 24

|n°09

RINGRAZIAMENTO | IL GRAzIE dEI cAmpI si è CeleBrato il grazie dei CamPi in Cattedrale ad alessandria

“Saper interpretare il grande libro della natura per promuovere il dono della distintività” AL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA IN MOLTI HANNO FIRMATO LA PETIZIONE #STOPCIBOANONIMO o sempre apprezzato, e anche un po’ invidiato, la capacità di chi vive a stretto contatto con la natura di saper leggere cosa il mondo vuole comunicarci. Equivale ad essere in grado di tradurre un libro scritto in una lingua straniera, di rivelare profondità trascendenti raccontando e cogliendo il senso profondo delle cose che ci circondano”. con queste parole il Vescovo della diocesi di Alessandria, mons. guido gallese, ha introdotto il “Grazie dei campi” della coldiretti provinciale che si celebrato ad Alessandria in cattedrale. sul sagrato numerosi trattori, moderni esempi di meccanizzazione agricola, hanno accolto i coltivatori provenienti da tutta la provincia per dare il benvenuto ad un momento che è “proprio di coldiretti”. molte le autorità che hanno preso parte assieme ai vertici della coldiretti alessandrina alla funzione religiosa concelebrata dal consigliere ecclesiastico della coldiretti monsignor ivo piccinini il quale, durante l’omelia ha ribadito come sia necessaria “la condivisione del pane” e soprattutto “come sia importante saper ringraziare nonostante la crisi”. Nel suo messaggio monsignor piccinini ha puntato l’attenzione sulla scelta del titolo fatta a livello nazionale, un’espressione evocativa che rimanda al valore della distintività e della biodiversità “secondo la propria specie: per la diversità, contro la disuguaglianza”. “Un momento importante di pre-

“H

24

ghiera che è profondamente di coldiretti, sentito dalla nostra gente, dai nostri imprenditori che ogni anno aspettano questa ricorrenza con rinnovato spirito di riconoscenza. - ha affermato il presidente della coldiretti di Alessandria mauro Bianco - Il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un

rapporto diretto e assiduo con la terra, è una reciprocità nella quale si rivela e si compie un disegno finalizzato alla vita, all’essere e al benessere dell’umanità, allo sviluppo di tutti e di ciascuno. Non dobbiamo dimenticare che questa è un’occasione importante per meditare sui problemi che il mondo rurale sta vi-


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 25

n°09|

vendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi economica e finanziaria di portata mondiale”. “puntando sulla multifunzionalità, la nostra agricoltura è in grado di dare luogo a produzioni congiunte, con nuovi modelli di sviluppo, capaci di rispondere adeguatamente alle attese del paese. - ha aggiunto il direttore della coldiretti provinciale roberto rampazzo - E’ fondamentale che anche il lavoro agricolo e rurale si caratterizzi per una rinnovata e chiara consapevolezza etica, all’altezza delle sfide sempre più complesse del tempo presente. In questo tempo di crisi, un segnale positivo è rappresentato dal ritorno all’impresa agricola dei giovani, che sentono questo lavoro come una “vocazione”, che dona loro dignità e piena valorizzazione”. Una cosa è certa: in questo momento di crisi non dovranno certo essere le campagne a pagare il prezzo più alto “perché non manchi mai il pane fragrante sulle

IL GRAzIE dEI cAmpI/sAN BAUdOLINO | ATTUALITA’

nostre mense e il pane del cielo nelle nostre chiese”. Quindi, “un’economia civile che si oppone all’economia dello scarto è un’economia che sa difendere il lavoro riconoscendo a ogni individuo il proprio valore nel contributo personale”. Infine, citando papa Francesco, i vescovi promuovono “l’impegno costante a programmare un’agricoltura sostenibile e diversificata”. suggestivo il momento dell’offertorio e la benedizione dei mezzi agricoli che, come ha sottolineato mons. Gallese, “servono per la fatica quotidiana, per lavorare la terra e per donare alla comunità il bisogno al proprio sostentamento”. molti i consumatori che hanno approfittato del mercato straordinario di campagna Amica allestito per l’occasione dove è continuata la raccolta firme #stopciboanonimo per contrastare il falso made in Italy. durante il momento conviviale è stato consegnato un riconoscimento a chi

“ha trascorso una vita in agricoltura e di impegno in Coldiretti” e un “grazie” speciale è andato a enzo roggero, classe 1936, di cassine per la sua attività imprenditoriale, che continua grazie alla figlia claudia che lo ha sempre affiancato.

33a edizione Fiera di san BaUdolino e CamPagna amiCa, Binomio vinCente

Workshop PA.N.E.: Panem Nostrum Every Day. Dal laboratorio didattico al docu-film ell’ambito della 33esima edizione della fiera di san Baudolino si è svolto un workshop dedicato alla filiera del grano tradizionale italiano “san pastore”. L’appuntamento ha visto protagonisti tutti gli attori del progetto: l’organizzatore e capofila Università del piemonte Orientale, il comune di Tortona, coldiretti Alessandria, Fondazione morando Bolognini, Elilu scuola di multifunzionalità Agricola Familiare e il consorzio Nazionale produttori san pastore. Un’iniziativa affiancata dal laboratorio didattico “Il pane: tecniche di lievitazione naturale di varietà di frumento tradizionali” con presentazione e degustazione dei nuovi prodotti riconosciuti 100% san pastore a cura di conap - consorzio Nazionale produttori san pastore e del Gruppo panificatori pane Grosso di Tortona. nelle foto: n.1 Alla s.Baudolino il presidente mauro Bianco e il segretario di zona di Alessandria Giovanni Rosso con Roberto Brusa imprenditore corilicolo. n.2 Un momento del workshop organizzato dall’Università. n.3 Il pane Grosso di Tortona. n.4 A lezione di panificazione.

N

1

2

3

4

25


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 26

ECONOMIA E POLITICA AGRICOLA | TUTELA dELLE AcQUE

|n°09

aUsPiChiamo Che le osservazioni dell’ organizzazione vengano reCePite

Piano di tutela delle acque. Perplessità di Coldiretti: le valutazioni al progetto di revisione [pagine a cura di coldiretti piemonte ha collaborato Emiliano Bracco]

È in fase di revisione a livello regionale il Piano di tutela delle Acque (redatto per la prima volta nel 2007), documento di programmazione chiamato a gestire le risorse idriche del nostro territorio. All’origine dell’aggiornamento, la necessità di allineare le strategie regionali di gestione delle acque con le evoluzioni normative intervenute a livello comunitario e nazionale negli ultimi anni. In queste pagine proponiamo le valutazioni di Coldiretti al progetto di revisione. Alla base, la preoccupazione per il futuro dell’irrigazione e l’auspicio che tali osservazioni siano attentamente valutate e trovino spazio di recepimento. l piano di tutela delle Acque è stato concepito come strumento di tutela qualitativa e quantitativa dell’acqua, focalizzato sul sistema irriguo piemontese. Regolando nel dettaglio ogni tipo di utilizzo dell’acqua, il piano, soprattutto in termini prospettici, è destinato a condizionare profondamente lo sviluppo di tutte le attività produttive, con effetti significativi sull’intero assetto socio-economico della Regione. In quanto tale, andrebbe strutturato con l’intento più generale e complessivo di conciliare le esigenze di sostenibilità ambientale con le necessità di sviluppo economico e sociale. In tale contesto come coldiretti, su base regionale, è stata avviata un’attenta fase di analisi e valutazione di un documento che, strutturato su 6 pilastri di intervento e numerose misure di attuazione, si presenta complesso ed articolato e non sempre in linea con le necessità espresse dagli imprenditori agricoli piemontesi. da questo punto di vista appaiono carenti, in termini di impostazione, l’analisi economica svolta e la metodologia adottata, poiché prive di: •un’adeguata valutazione della sostenibilità socio-economica delle misure proposte; •un’analisi di scenari alternativi, con la relativa valutazione di sostenibilità; •una progettazione di più ampio respiro che preveda, a fianco delle misure individuate, un progetto complessivo riguardante i necessari interventi strutturali La stessa descrizione dei settori produttivi effettuata (tra cui quello agricolo), in riferi-

I

26

mento alla quale risulta mancare un’accurata e necessaria valutazione causa/effetto, rispondono solo in parte all’esigenza di fornire un quadro esaustivo della realtà economica regionale; quadro a partire dal quale dovrebbero derivare le misure proposte. L’analisi svolta non considera in alcun modo le esternalità positive di natura ambientale che il comparto agricolo genera durante lo svolgimento di tutti i suoi processi produttivi e, quindi, risulta carente di una visione complessiva del settore agricolo-zootecnico. Nel prendere in esame le diverse misure, i principali elementi oggetto di valutazione per i quali sono state presentate specifiche osservazioni riguardano: inquinamento da nutrienti di origine agricola se da un lato è condivisibile la previsione di eventuali modifiche al piano d’Azione Nitrati, con l’obiettivo di semplificare le procedure amministrative previste per l’utilizzazione degli effluenti zootecnici e loro assimilati, dall’altro desta preoccupazione l’ipotesi di un eventuale ampliamento delle zone Vulnerabili da Nitrati (zVN), senza la definizione delle modalità attraverso le quali effettuare una preventiva ed accurata valutazione causa/effetto, così da tutelare un settore produttivo di primaria importanza nel contesto dell’economia agricola piemontese, quale quello zootecnico. parallelamente è necessario prevedere anche la possibilità, in caso di miglioramento della situazione, di porre in essere un processo che tenda alla riduzione delle attuali zone vulnerabili. con riferimento all’azione di sorveglianza, è necessario che la stessa, al fine di individuare comportamenti

significativi sul piano delle responsabilità e delle conseguenze ambientali, sia orientata verso un contrasto più efficace dei reati. inquinamento da fitofarmaci stante i positivi risultati ottenuti attraverso iniziative di formazione, divulgazione, confronto e consulenza tecnica, questa appare la strada da privilegiare per perseguire l’obiettivo di un utilizzo sempre più attento dei fitofarmaci al fine di integrarsi pienamente con le politiche di tutela delle acque definite nel corso degli ultimi anni, considerando, altresì, come la normativa di livello nazionale risulti essere, in tal senso, esaustiva. miglioramento del regime di deflusso Il previsto passaggio dal deflusso minimo Vitale (dmV) al deflusso Ecologico (dE), si ritiene potrebbe produrre effetti non adeguatamente valutati. per tale motivazione, nella consapevolezza che gli obiettivi posti dal quadro normativo nazionale e comunitario guardano allo sviluppo sostenibile degli eco-sistemi acquatici e, più in generale, dell’ambiente, è necessario preventivamente definire, a fronte di un’adeguata conoscenza delle possibili conseguenze, le modalità di adozione che permettano di individuare un equilibrio tra necessità irrigue e rispetto del dmV/dE. Allo stesso tempo, in riferimento alle annate caratterizzate da situazioni di elevato “stress-idrico”, appare indispensabile disporre di idonei meccanismi di attivazione delle deroghe, istituendo uno o più tavoli tecnici di gestione delle criticità a livello regionale o sub-regionale.


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 27

n°09| rinnovo delle concessioni pur condividendo la necessità di giungere ad una revisione dei titoli di concessione a scopo irriguo contestuale per ciascun sottobacino idrografico e la necessità di un coinvolgimento diretto dei consorzi irrigui di II° grado, il piano di Tutela delle Acque, così come per ora revisionato, non affronta criticità quali: l’inadeguatezza degli strumenti attualmente disponibili per la corretta valutazione dell’effettivo fabbisogno netto irriguo dei comprensori irrigui (soprattutto negli areali interessati da colture orticole, serricole, piccoli frutti, ecc.), anche in considerazione dei cambiamenti climatici intervenuti, che spesso prolungano oltre le date tradizionali le necessità irrigue delle coltivazioni; l’impossibilità di pianificare, all’atto del rinnovo delle concessione, i possibili sviluppi futuri in termini di specie messe a coltura caratterizzate da differenti esigenze idriche. punti di attenzione in riferimento ai quali si ritiene necessario un puntuale confronto. L’obiettivo, inoltre, di giungere, entro il 2019, alla misurazione del 70% del volume complessivo concesso mediante misuratori di portata, seppur auspicabile dovrebbe essere necessariamente accompagnato da adeguate iniziative di sostegno. realizzazione di fasce tampone Tale misura di attuazione, ovvero l’ipotesi di prevedere la realizzazione di fasce tampone lungo un numero significativo di corsi d’acqua su base regionale, così come prospettata, è da ritenersi non attuabile. se si considera, infatti, che gli oneri, sia iniziali, che di manutenzione è previsto siano interamente a carico dei proprietari e/o conduttori dei terreni interessati, l’intervento appare non attuabile (assumendo, alla luce del fatto che si ridurrebbe anche la superficie utile alla produzione, la connotazione di un “esproprio indiretto”). Una simile azione, quindi, necessiterebbe oltre che di un’attenta ed approfondita valutazione preventiva, della definizione di specifiche modalità di indennizzo. valutazione dei costi ambientali Il piano, in attuazione del principio di un adeguato recupero dei costi ambientali, ipotizza la revisione dei canoni in conformità al principio di “chi inquina paga” e di “chi usa paga”. A tale proposito si è ritenuto necessario evidenziare i seguenti aspetti: la valutazione dei cosiddetti “costi ambientali” deve essere svolta considerando adeguatamente anche tutti i servizi eco-sistemici che il settore agricolo/zootecnico svolge a vantaggio dell’intera comunità;

TUTELA dELLE AcQUE | ECONOMIA E POLITICA AGRICOLA occorre tenere nella dovuta considerazione che la rete irrigua è mantenuta in efficienza dal settore agricolo a proprie spese e che ad essa si deve la regimazione delle acque superficiali (anche in questo caso a favore dell’intera comunità); i costi di un fattore produttivo debbono essere quantificati in modo da non creare situazioni di disparità tra aziende collocate in differenti ambiti territoriali. Nel merito della necessità di limitare le perdite di percolazione, ricorrendo a tecniche irrigue efficienti, numerosi studi hanno dimostrato che l’efficienza irrigua dipende da tre fattori: efficienza di consegna, efficienza aziendale ed efficienza di applicazione. Le perdite dovute ad infiltrazioni lungo la rete di adduzione/distribuzione (collettiva ed aziendale) incidono più che non la tecnica irrigua adottata. Qualsiasi azione volta al miglioramento dell’efficienza irrigua deve, quindi, considerare quanto sopra e mettere al primo posto gli interventi di mitigazione delle perdite della rete di distribuzione. Inoltre, la percolazione dell’acqua nel sottosuolo durante le operazioni irrigue rappresenta, nel periodo estivo, il principale fattore di ricarica della falda freatica, inserendosi di fatto come un elemento del ciclo dell’acqua. Non si ritiene, quindi, ragionevole considerare tale fattore come uno spreco rilevante ai fini della valutazione dei costi ambientali. Nella definizione dei parametri da adottare per il calcolo del costo ambientale, quindi, è necessario considerare, in termini di valutazione e quantificazione, le esternalità positive connesse con l’impiego dell’acqua in agricoltura, in modo da ottenere un bilancio netto tra costi e benefici. Appare imprescindibile prevedere una fase preventiva nel corso della quale elaborare simulazioni concrete, in adozione dei criteri ipotizzati, per settore e per ambiti territoriali di riferimento, in modo da poter concretamente verificare che l’adozione del metodo scelto non conduca ad un aumento eccessivo degli oneri a carico delle imprese agricole (economiche, gestionali o di scelta degli assetti colturali) con riferimento all’utilizzo della risorsa idrica a fini produttivi. Operazioni di svaso e spurgo degli invasi Le operazioni di svaso e spurgo degli invasi sono spesso causa di ingenti danni alle strutture irrigue poste a valle degli sbarramenti. sarebbe opportuno prevedere l’obbligo, in capo ai gestori degli invasi, di: avvisare le utenze poste a valle dello sbarramento dell’intenzione di eseguire lo spurgo; non eseguire gli interventi di spurgo nel periodo irriguo; concordare di volta in volta le modalità operative con i consorzi irrigui in modo da minimizzare il rischio di danneggiamento alle attrezzature e strutture irrigue.

Una problematica tutta alessandrina: i pozzi Entro il 2021 i pozzi che miscelano le falde dovranno essere ricondizionati con una spesa ingente a carico delle aziende pertanto, sarebbe più conveniente chiudere quelli già esistenti per ricostruirne altri. Notizie preoccupanti arrivano dalla Regione piemonte poiché difficilmente nel prossimo psR ci saranno misure a sostegno di queste casistiche. se dovesse esserci una misura per questo tipo di intervento, non saranno comunque finanziamenti finalizzati ad ogni singola azienda che intenderà costruire un nuovo pozzo bensì i fondi verranno concessi ai consorzi irrigui: motivo quest’ultimo che metterà gli imprenditori nella condizione di istituire nuovi consorzi. Alla luce di queste considerazioni sarà necessario attuare un continuo pressing nei confronti della Regione per cercare di far capire che spesso è impossibile costituire consorzi tra agricoltori per diversi motivi (problemi logistici, responsabilità idrica del nuovo pozzo ecc.) Il ricondizionamento del pozzo infatti, potrebbe comportare l’isolamento di una delle due falde con la probabile conseguenza che, ad opere compiute, la sua portata non sia più sufficiente per provvedere alle necessità irrigue dell’azienda agricola. Occorre, quindi, rivalutare l’intera situazione e prevedere fin da ora adeguati strumenti di sostegno per coloro che, verificata e dimostrata la necessità di intervenire, dovranno sostenere ingenti spese. in conclusione Nel considerare la portata e i possibili effetti che l’attuazione delle norme e misure contenute nel progetto di revisione del piano di Tutela delle Acque potrebbero avere nei confronti del settore agricolo e, più in generale, in termini di gestione dei sistemi irrigui, è stato richiesto il riconoscimento del ruolo dei soggetti portatori di interesse non solo a livello consultivo, ma anche e soprattutto nella fase di pianificazione e stesura dei regolamenti attuativi. solo attraverso un diretto coinvolgimento di tutte le parti direttamente interessate, ed in primis l’agricoltura, sarà possibile evitare l’introduzione di vincoli e/o l’adozione di provvedimenti che potrebbero comportare il sorgere di criticità tali da mettere in discussione la sostenibilità di un intero sistema produttivo di qualità. A fronte delle osservazioni e proposte di modifica presentate, prosegue l’azione di Coldiretti in termini di attento monitoraggio del processo di revisione del Piano di tutela delle Acque della regione Piemonte, considerando che l’acqua rappresenta, anche alla luce dei cambiamenti climatici in atto, un fattore produttivo ed un bene imprescindibile per la sostenibilità e lo sviluppo socio-economico di qualsiasi area territoriale.

27


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 28

[di marino Ravera]

|n°09

EPACA | NOVITà

le segnalazioni sono neCessarie Per non inCorrere in sanzioni

VARIAZIONI INPS PER COLTIVATORI DIRETTI ED IMPRENDITORI AGRICOLI I coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali che sono iscritti nelle relative gestioni previdenziali, sono tenuti, ai sensi di quanto stabilito dalla legge n. 233/90, a comunicare all’INps qualunque variazione aziendale concernente:

I

•iscrizioni/cancellazioni di unità attive; •acquisti e vendite terreno; •affitto e dismissione di terreno; •cambiamento sostanziale di colture o tipologie di allevamento in atto;

Tali situazioni, infatti, possono incidere notevolmente sull’importo dei contributi da versare negli anni successivi e, qualora non venissero effettuate, potrebbero comportare l’imposizione di sanzioni amministrative ed in-

teressi legali. com’è noto, a decorrere dal 1° luglio 1990, tutti coloro che sono iscritti nella Gestione speciale dei coltivatori diretti, mezzadri, coloni ed imprenditori agricoli sono stati anche inquadrati in una specifica fascia di reddito agrario (dalla 1a alla 4a) sulla base della quale vengono calcolati i contributi da versare annualmente dal punto di vista aziendale e la pensione che verrà erogata al raggiungimento dei requisiti previsti dalle normative in materia di anzianità e vecchiaia. Tali variazioni devono essere tempestivamente segnalate all’INps entro 90 giorni dal loro verificarsi. di conseguenza invitiamo tutti coloro le cui situazioni si sono modificate o si modificheranno entro il 31.12.2018 a presentarsi quanto prima presso gli uffici di zona e reca-

pito coldiretti, dove gli operatori del patronato Epaca provvederanno a trasmettere tali variazioni entro il prossimo 31 marzo 2019.

sUlla Persona non semPre è aCCreditato tUtto Ciò Che si è versato!

UNA pENsIONE sUppLEmENTARE A QUELLA pRINcIpALE e normative previdenziali in continuo cambiamento e la maggior flessibilità nel mondo del lavoro hanno reso maggiormente problematico per i lavoratori e i pensionati la conoscenza dei diritti in materia previdenziale. Una delle situazioni che è maggiormente sconosciuta è quella relativa al diritto di coloro che hanno versato pochi contributi presso la Gestione separata INps (in qualità di co.co.pro., collaboratori, amministratori di società o liberi professionisti) di poter usufruire di una pensione supplementare oltre a quella relativa alla gestione o cassa principale in cui si è versato. In pratica, tutti coloro che hanno già raggiunto il diritto il diritto ad una pensione principale (di vecchiaia o anzianità) possono anche usufruire di una seconda pensione calcolata con criteri di natura contributiva

L

28

per i versamenti effettuati presso la Gestione separata INps. Il diritto a tale ulteriore pensione si matura anche avendo versato un solo mese di contribuzione al compimento dell’età pensionabile per la vecchiaia. La decorrenza della pensione supplementare è fissata per legge dal mese

successivo a quello di presentazione della domanda per cui diviene particolarmente importante verificare preventivamente il diritto al fine di non perdere alcuna mensilità. Gli operatori del patronato Epaca hanno da tempo approfondito le questioni attinenti tali pratiche e sono in grado di valutare, calcolare e consigliare nel migliore dei modi i soggetti interessati dopo aver visualizzato l’estratto contributivo sul sito internet dell’INps. A seguito dello sviluppo di un aspecifica procedura informatica, l’operatore Epaca è in grado di indicare in anticipo l’esatta cifra che verrà liquidata dall’Ente previdenziale. Invitiamo tutti gli interessati a rivolgersi agli Uffici coldiretti dove troveranno personale qualificato del patronato Epaca in grado di fornire la miglior consulenza possibile in materia.


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 29

n°09|

[di Luisa Bo]

FATTORIE dIdATTIcHE | ATTUALITA’

Corso delle Fattorie didattiChe

Il turismo esperienziale è la nuova frontiera per le Fattorie Didattiche. Esserci-provare-imparare vviate nel 1993 con il primo corso regionale, istituzionalizzate nel 1998 con l’attivazione dell’Albo Regione piemonte, le stoiche Fattorie didattiche di coldiretti sono in campo ormai da più di vent’anni. Le fattorie didattiche nella società moderna hanno l’importante compito di diffondere la conoscenza delle attività agricole, del ciclo degli alimenti, della vita animale e vegetale, del mestiere e del ruolo sociale dell’agricoltore, permettendo di educare al consumo consapevole e al rispetto dell’ambiente. sono aziende agricole strutturate adeguatamente con operatori specificatamente formati dove il visitatore ha la possibilità di mettersi in rapporto con l’agricoltura nelle sue molteplici sfaccettature: attività economica, tecnologica, culturale, di allevamento e di produzione di beni e servizi, in equilibrio con i cicli della natura e dell’ambiente secondo un modello di sostenibilità. come prevede la carta della qualità della Regione piemonte, la norma di riferimento delle aziende agricole che intendono operare mettendo a servizio degli altri il proprio sapere contadino, le usanze, le tradizioni, la professionalità della moderna agricoltura, devono acquisire crediti formativi per mantenere questa importante abilitazione. Ecco che, allora, i referenti didattici di coldiretti Alessandria, si sono dati appuntamento nei giorni scorsi per approfondire nuovi filoni educativi legati all’ambiente, alla sicurezza alimentare, a nuovi target che i docenti stefania Boschi, Luisa Bo, massimo de pascalis e l’avvocato piane, hanno

A

saputo stimolare. Le 54 fattorie didattiche di coldiretti Alessandria rappresentano il 24% delle aziende regionali operanti nel settore, e il 64% in provincia di Alessandria, sono quindi una vetrina importante della nuova agricoltura, non solo per il mondo della scuola, ma per la rete di relazioni fra produttori e consumatori/turisti/viaggiatori che possono riscoprire il valore culturale, ecologico ed identitario dell’agricoltura e del mondo rurale, mettendosi in gioco in prima persona. Recentemente, nelle persone che viaggiano, infatti, è cresciuta, notevolmente la voglia di ampliare le proprie conoscenze, di approfondire la cultura e la tradizione del luogo e di immergersi a pieno nella vita degli abitanti e nelle loro abitudini quotidiane. Il turista e viaggiatore di oggi vuole tornare a casa con

un ricordo memorabile, unico, con un qualcosa in più, con un’attività o esperienza che gli ha permesso di conoscere e vivere a pieno la tradizione di un paese. I nostri territori, la nostra provincia, il monferrato stanno rinascendo con questa forma di turismo slow, dove la differenza non la fa più tanto la destinazione, quanto le esperienze ed attività offerte dalla struttura agrituristica che li ospita. L’ideazione di un’offerta cucita sul proprio ospite che sia unica e differenziante dalla concorrenza, che trasmetta l’autenticità del territorio e le tradizioni storiche del luogo in maniera semplice e naturale. Fare insieme il formaggio, vendemmiare, imparare a fare il pane con la biga, una passeggiata a cavallo di un asino, sono tutte esperienze didattiche, esperienze di vita vera, esperienze turistiche.

“Il mondo della scuola pur stimolato dai programmi ministeriali che danno al mondo agricolo, all’educazione alimentare ed ambientale fondamentale importanza hanno sempre più forti restrizioni economiche. La logistica incide significatamente sulle attività all’esterno, in fattoria, pertanto negli ultimi anni, le attività si sono limitate a laboratori in classe sminuendo l’importante contributo che avrebbe per i ragazzi, vivere queste piccole esperienze che sempre più diventano aneddoti anche in una cittadina provinciale come Alessandria”. La Prof.ssa Pagella di Tecnologia e Responsabile Scuola Secondaria di primo grado Manzoni di Alessandria.

29


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 30

ORGANIZZAZIONE | cONsIGLIERE EccLEsIAsTIcO A cOLLOQUIO cON IL cONsIGLIERE EccLEsIAsTIcO

I MARTIRI DI TIBHIRINE 8 dicembre (festa dell'Immacolata) saranno canonizzati sette monaci di Tibhirine (Algeria). Questa canonizzazione racconta la storia di una santità vissuta all'insegna del Vangelo e coronata col dono della vita. con la canonizzazione la chiesa riconosce che il santo è vissuto su questa terra secondo i consigli evangelici e viene additato come esempio da imitare. del martire, non viene esaltata solo la morte per la fede, ma la vita spesa sull'esempio di Gesù. Uno di questi martiri in terra d'Algeria, fratel christian, ha scritto nel suo testamento: “vorrei che la mia comunità, la mia chiesa, la mia famiglia si ricordassero che

L’

30

la mia vita era donata a dio e a questo paese”. Questo il messaggio dei “martiri della carità”: tutti hanno il diritto di ricevere il Vangelo. I cristiani hanno il dovere di annunciarlo senza escludere nessuno, perchè la chiesa possa crescere non per proselitismo ma per attrazione. Un'attrazione che si realizza col martirio quotidiano. La santità dei genitori che offrono e soffrono per i loro figli, dei malati che portano la loro croce con pazienza e amore, delle religiose che vanno avanti con costanza ed esemplarità. Questi santi e sante vivono accanto a noi. E noi “camminiamo sulla loro strada”. mons. ivo piccinini

|n°09


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 31


Giornale 20 Novembre 2018_Giornale 23/11/18 11:01 Pagina 32


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.