periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria
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Coldiretti AlessAndriA
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sommario | IN QUESTO NUMERO n°9 - Ottobre 2018
L’Agricoltura
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deve tornare ad essere la spina dorsale del nostro
QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
PAESE
PeriodiCo edito dA impresa Verde Alessandria d i r e t t o r e A m m i n i s t r At i V o roberto rampazzo direttore resPonsAbiLe ilaria Lombardi
Chiuso in redazione il 24 Ottobre 2018
G r A f i C A , i m PA G i n A z i o n e Christian boero H A n n o C o L L A b o r At o A q u e s t o n u m e r o francesco bianchi, daniela Colombini, Alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, marino ravera, Valerio scarrone, emanuele sconfienza.
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SALONE DEL GUSTO coldiretti al lingotto con workshop e degustazioni
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Giovani Impresa
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Settore corilicolo
agriYoung, i giovani nel settore agricolo, incontro organizzato da uecoop
fotoGrAfie Archivio Coldiretti, Christian boero
alla piagera di gabiano si è svolta la Fiera della nocciola
redAzione ed AmministrAzione Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144
reGistrAzione tribunALe
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di Alessandria n.69 del 21.1.1953
AGenziA
utilizzo voucher con istruzioni inps. sgombero neve, tassazione irap
P u b b L i C i tA r i A
Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (Cn) tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it
s tA m PA
VILLAGGIO COLDIRETTI 05 ha conquistato la capitale.
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oltre un milione di persone
serVizi Per LA ComuniCAzione Via michele Coppino, 154 - 10147 torino tel. 011-5537240 fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu
Patronato EPACA avvisi bonari inps. possibile regolarizzare mancati o ritardati pagamenti 2017
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Forum di Cernobbio non esiste una sola agricoltura, sostenibilità impegno inesorabile
Confederazione nazionale Coldiretti federazione Provinciale Coldiretti Alessandria
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Oscar Green 2018 i vincitori nazionali e le loro idee innovative: dall’agribirra terremotata all’arca di noè
uffiCi ProVinCiALi Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria
tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria
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Frutticoltura cimice asiatica: la minaccia continua, con l’autunno caldo non demordono. in provincia invasione ridimensionata
twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria
PAC 09 CONTRIBUTI dallo scorso 16 ottobre al via i pagamenti anticipati A PAG.30
Leggi e burocrazia
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Cerealicoltura la filiera del frumento tenero di qualità, prospettiva di valore per il territorio provinciale
ANTICIPAZIONI SUL PROSSIMO NUMERO GIORNATA Provinciale del “Grazie dei campi” ad alessandria
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EDITORIALE
>LA PAROLA AL PRESIDENTE
>LA PAROLA AL DIRETTORE
Agricoltura, cuore antico del Paese che batte già nel futuro
“Basta fake nel carrello! Trasparenza in etichetta subito”
La difesa del Made in Italy per garantire all’Italia la giusta solidità, non solo economica
Firmare la petizione ‘Eat Original’ un obbligo morale a tutela del vero prodotto italiano
ra poco sarà san martino e avrà inizio una nuova stagione agraria, le semine, il “grazie” dei campi per quanto ricevuto e le preghiere perché l’annata che si apre possa esser proficua e ricca di soddisfazioni. soddisfazioni che il pese italia fa fatica a collezionare, molti problemi affliggono il nostro “stivale”, dibattiti e discussioni infinite per affrontare e superare un momento congiunturale non facile. il settore agricolo risente di tutto questo e ovviamente la problematica dei prezzi, dove una forbice sempre troppo larga tra chi produce e chi acquista, continua ad essere la spada di damocle. ecco allora che entra in gioco una parola che può fare la differenza: “fiducia”. una “fiducia” che si ripercuote in maniera proporzionale sui comportamenti degli individui e delle famiglie una sorta di molla che, se nutrita dal giusto orgoglio nazionale e messa in tensione, va a costituire un fattore rigenerativo. un andamento economico, quello attuale, che continua ad essere messo a dura prova anche dal business dei cosiddetti “furbetti del gusto”, dell’italian sounding che sfruttando l’immagine dei prodotti alimentari made in italy costruita nel tempo dagli agricoltori italiani per vendere nel mondo tarocchi che nulla hanno a che fare con la realtà produttiva nazionale, sottraggono all’italia qualcosa come oltre 60 miliardi di euro all’anno. un inganno globale per i consumatori che causa danni economici e di immagine alla produzione, per questo è importante continuare a dialogare quotidianamente con il consumatore, accompagnarlo attraverso la lettura delle etichette verso acquisti consapevoli e rintracciabili affinchè la differenza tra portare in tavola un vero e un falso made in italy possa essere sempre più netta. certamente possiamo affermare che l’attenzione e la curiosità per il cibo rimane molto alta, è sufficiente fare un bilancio del salone del gusto che si è appena concluso o del successo che ha avuto il nostro villaggio coldiretti al circo massimo per renderci conto di quanta fame di vero made in italy ci sia. non si tratta solo di curiosità ma di vera e propria ricerca di qualità e di quelle eccellenze che, assieme ai territori, costituiscono l’unicità della nostra italia. ecco perché non possiamo permetterci di trascurare quanto di unico e inimitabile offre il nostro territorio, per contrastare dati allarmanti come quelli diffusi dall’istat dove la punta dell’iceberg della situazione di disagio in italia sono i 2,7 milioni di individui che sono costretti a chiedere aiuto per il cibo. una situazione che conferma l’importanza di voler scongiurare l’ aumento dell’iva per non cadere in una pericolosa fase di recessione. un aumento che interesserebbe anche beni di prima necessità come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero, vino e birra. l’agricoltura rappresenta il paese, il nostro paese, e il suo cuore antico che pulsa già nel futuro, la scommessa più importante.
artiamo da un dato che riassume e indica la priorità della rintracciabilità in etichetta: oltre quattro italiani su dieci sono disponibili a pagare oltre il 10% in più pur di avere garantita l’origine made in italy del prodotto dal campo alla tavola. e così dal 2 ottobre scorso il nostro #stopcibofalso è diventata un’iniziativa dei cittadini europei intitolata «eat original! unmask your food», «mangia originale, smaschera il tuo cibo» voluta da coldiretti e presentata ufficialmente al forum internazionale di cernobbio dal commissario europeo alla salute vytenis andriukaitis. un fronte europeo per la trasparenza in etichetta con la raccolta di un milione di firme in almeno 7 paesi dell’unione. l’obiettivo è dare la possibilità a livello europeo di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti dopo che l’italia, affiancata anche da Francia, portogallo, grecia, Finlandia, lituania, romania e spagna, ha già adottato decreti nazionali per disciplinarlo in alcuni prodotti come latte e derivati, grano nella pasta e riso. una petizione che punta ad ottenere l’obbligatorietà dell’indicazione del paese di provenienza per mettere la parola fine al rischio “fake” nel carrello della spesa dove un prodotto alimentare su quattro non riporta obbligatoriamente l’origine in etichetta: dai salumi alle marmellate, dai ragù ai sottoli, dal succo di frutta al pane fino al latte in polvere per bambini. “in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti” parole del presidente moncalvo per ribadire lo #stopcibofalso di fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’unione europea che obbliga a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero. nello specifico questa proposta d’iniziativa dei cittadini si prefigge di rendere obbligatoria l’indicazione del paese di origine per tutti gli alimenti trasformati e non trasformati in circolazione nell’ue, senza deroghe. la petizione chiede infine di migliorare la coerenza delle etichette, inserendo informazioni comuni nell’intera unione circa la produzione e i metodi di trasformazione, al fine di garantire la trasparenza in tutta la catena alimentare. si può firmare on line collegandosi al sito http://sceglilorigine.coldiretti.it, negli uffici coldiretti o durante le iniziative promosse sul territorio. obiettivo, dire definitivamente stop agli oltre 100 miliardi di euro di falso made in italy agroalimentare nel mondo. tutti possiamo e dobbiamo dare il nostro contributo, nessuno escluso!
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Mauro Bianco Presidente
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Roberto Rampazzo Direttore
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#stocoicontadini | VILLAGGIO COLDIRETTI
A romA protAgonisti Anche i prodotti dellA provinciA AlessAndrinA
IL VILLAGGIO COLDIRETTI HA CONQUISTATO LA CAPITALE CON OLTRE UN MILIONE DI VISITATORI I “SIGILLI” DI CAMPAGNA AMICA A DIFESA DELLA BIODIVERSITÀ PER AFFRONTARE IL MERCATO GLOBALIZZATO SALVAGUARDANDO E DIFENDENDO IL VALORE DEL CIBO MADE IN ITALY n evento grandioso, una vetrina incredibile per promuovere quella che è la nostra progettualità, la difesa del made in italy e della distintività. solo vivendo l’unicità del villaggio coldiretti si può capire di quale evento straordinario si tratti. il villaggio è la sintesi perfetta di quello che è il progetto coldiretti, il luogo dove i consumatori sono protagonisti e il dialogo tra produttore e consumatore diventa il comune denominatore per far conoscere e promuovere stili di vita sani e acquisti consapevoli”. così ha commentato il presidente coldiretti alessandria Mauro Bianco al rientro dalla capitale dove da venerdì a domenica si è svolto al circo massimo il villaggio contadino. sono stati oltre 200 gli alessandrini che hanno preso parte a questa iniziativa che ha portato su
“U
ottantamila metri quadrati mercati, cibo di strada contadino ed esposizioni ad hoc, dove è stato possibile acquistare direttamente dagli agricoltori le eccellenze del made in italy, ma anche gustare piatti di altissima qualità con i menu preparati dagli agrichef di campagna amica con le ricette della tradizione degli agriturismi a prezzi popolari, per dare a tutti la possibilità di vivere un giorno da gourmet. un milione di persone: è questo il bilancio stilato dalla coldiretti e confermato dalla questura sulla partecipazione alla rassegna #stocoicontadini che ha ospitato oltre 400 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, laboratori, trattori e nuove tecnologie e workshop. boom di acquisti anche per i prodotti salvati dal sisma e portati al circo massimo dalle aziende terremotate di lazio, marche, umbria, e abruzzo e ottimi risultati anche per l’iniziativa “Spesa sospesa” di coldiretti e campagna amica, con la possibilità per i visitatori di lasciare pagati frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare della spesa a chi non può permettersela, grazie alla quale è stata raccolta oltre una tonnellata
e mezza di cibo gourmet da destinare alle famiglie in gravi difficoltà economiche. con il presidente roberto moncalvo e il segretario generale vincenzo gesmundo non sono mancate le personalità, dal vicepremier e ministro dell’interno matteo salvini al vicepremier e ministro del lavoro luigi di maio dal ministro delle politiche agricole gian marco centinaio alla sindaca di roma virginia raggi, dal presidente della regione nicola zingaretti fino all’attrice maria grazia cucinotta e ai popolari presentatori tv elisa isoardi, sveva sagramola e Jimmy ghione. “il successo del villaggio contadino a roma è la testimonianza dell’enorme crescita della sensibilità degli italiani vero stili di vita sani e in equilibrio con la natura per i quali l’agricoltura nazionale può offrire i primati conquistati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza alimentare a livello europeo e mondiale - ha dichiarato il direttore coldiretti alessandria Roberto Rampazzo - ma anche un importante momento di solidarietà, con il lancio dell’iniziativa Spesa sospesa in favore delle famiglie in difficoltà”. per i giovani l’appuntamento clou è stato invece al Villaggio delle idee, un laboratorio che ha visto la partecipazione del
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VILLAGGIO COLDIRETTI | #stocoicontadini delegato giovani impresa alessandria Fabio Bruno, un percorso organizzato per re-immaginare il futuro del food per far tornare l’agricoltura ad essere mezzo di condivisione con la propria comunità, un canale fondante per la trasmissione della cultura e della tradizione, e non più stru-
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mento per la sola produzione alimentare. successo anche per i “sigilli” di campagna amica, i prodotti della biodiversità agricola italiana che nel corso dei decenni sono stati strappati all’estinzione: per la provincia di Alessandria sono stati protagonisti la bietola rossa di castellazzo,
cece della merella, ciliegia bella di garbagna, ciliegia precoce di rivarone, cipolla dorata di castelnuovo, Fagiolana della val borbera, Fragola profumata di tortona, montèbore, pesca di volpedo, scorzonera di castellazzo bormida, zucca di castellazzo bormida.
liardi. salvini ha assicurato che non sarà ratificato alcun accordo che possa sacrificare l’agricoltura. a questo proposito ha citato il caso dell’intesa con australia e nuova zelanda, paesi dove il costo del latte è di
15 centesimi al litro, una concorrenza sleale perchè le aziende italiane non possono produrre a questi livelli. e ha ribadito “non accettiamo lezioni da un’unione europea che ha massacrato l’agricoltura ita-
CONTRO I TAGLI ALLA PAC IL GOVERNO PRONTO A BOCCIARE IL BILANCIO UE il governo italiano non approverà il nuovo bilancio dell’Unione Europea se conterrà i tagli di circa 3 miliardi che si profilano per la spesa agricola. l’impegno formale è stato assunto dal ministro degli interni e vicepremier, Matteo Salvini, al villaggio globale della coldiretti a roma. salvini ha sottolineato come l’europa abbia dato a un paese non comunitario come la turchia 12 miliardi di euro che sono serviti anche a finanziare aziende agricole che fanno concorrenza sleale alle aziende italiane. il vicepremier ha anche ricordato che oggi il valore dei falsi si attesta sui 100 mi-
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liana. a me interessa lo spread, ma mi sta ancora più a cuore ogni azienda agricola italiana”. il ministro degli interni ha firmato la petizione Stop cibo falso e ha aggiunto il suo nome alla lista che la coldiretti sta raccogliendo nell’ambito dell’iniziativa promossa dai cittadini europei per dire basta ai cibi anonimi e al falso made in italy nel piatto con un’etichetta trasparente che indichi l’origine della materia prima. e lo stesso ha fatto, sempre sul palco della coldiretti, il ministro delle politiche agricole, alimentari e del turismo, Gian Marco Centinaio, il quale ha anche incassato i ringraziamenti di salvini per aver fermato le navi cariche di riso pieno di pesticidi. sono così arrivate a stretto giro le prime risposte della politica all’appello lanciato all’inaugurazione della tre giorni del villaggio della coldiretti nella capitale dal Segretario Generale dell’Organizzazione, Vincenzo Gesmundo. gesmundo ha ricordato le battaglie della Coldiretti in favore del cibo sano e garantito che vede nei consumatori i principali alleati. ma ha detto ci serve aiuto, non in termini economici, ma di supporto al progetto di valorizzazione e di trasparenza per il vero cibo italiano che si contrappone alle multinazionali che portano sulle tavole prodotti senza storia, senza etichetta e senza provenienza. e’ stata rilanciata anche la richiesta di togliere il segreto di stato sui prodotti di importazione per sapere, per esempio, dove va a finire il triplo concentrato di pomodoro che arriva dalla cina e viene distribuito alle industrie italiane. per Gesmundo è anche necessario approvare la legge di contrasto ai reati agroalimentari firmata dal magistrato giancarlo caselli, responsabile dell’osservatorio agromafie istituito dalla coldiretti. anche per il presidente della regione lazio, nicola zingaretti, bisogna ripartire dall’economia fondata sul cibo, dalle vocazioni del territorio perchè - ha detto “è diritto dei cittadini sapere cosa mettono in tavola”. e ha dato atto alla coldiretti di aver contributo alla nascita delle nuove aziende dei giovani nella regione.
#stocoicontadini | VILLAGGIO COLDIRETTI
LUIGI DI MAIO: NO AL CETA E AIUTI ALLE PMI AGRICOLE E' IN CORSO UNA GUERRA CONTRO IL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE E IL GOVERNO È PRONTO A COMBATTERLA. o ha assicurato il vicepremier e ministro dello sviluppo economico e lavoro, Luigi Di Maio, intervenendo alla seconda giornata del villaggio coldiretti a roma. di maio ha promesso che non passerà l’accordo ceta se non saranno eliminate quelle norme che penalizzano l’agricoltura. e ha aggiunto “il saldo positivo della bilancia commerciale non significa nulla”. senza il via libera degli agricoltori l’accordo con il canada non sarà ratificato. così come ha attaccato tutte le altre iniziative, dai semafori alle etichette proposte dall’oms, che si muovono contro la dieta mediterranea. di maio ha esaltato il valore dell’agroalimentare come ambasciatore nel mondo e a questo proposito ha annunciato che nelle prossime settimane sarà nominato il nuovo presidente dell’ice che sancirà il nuovo corso anche per la promozione del cibo italiano. cambio di passo anche sul piano degli aiuti: finora- ha detto - sono state premiate le grandi imprese, ora si virerà sulle medie e piccole. non servono soldi aggiuntivi - ha aggiunto - gli stessi soldi andranno ai piccoli e quindi anche alle aziende agricole. “questo è un governo amico - ha aggiunto di maio -, facciamo la lista della spesa e cominciamo a fare le cose insieme”. il vicepremier ha poi firmato la raccolta delle firme per la petizione europea per fermare il cibo falso. a di maio il segreta-
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rio generale della coldiretti Gesmundo ha ricordato l’urgenza della progettazione perché finora non si è mai pensato alle generazioni che venivano dopo. la coldiretti ha avviato una strategia progettuale per esempio con l’accordo di filiera con cremonini per la carne 100% italiana che prevede 500mila bovini nati, allevati e macellati nel nostro paese. un progetto destinato a cambiare la storia del tessuto sociale perchè con 25mila stalle, soprattutto al sud, e la creazione di 50-60mila nuovi posti di lavoro si potrà dare un contributo al ripopolamento dei piccoli comuni. e si potrà anche offrire una opportunità di inclusione per gli immigrati. gesmundo ha anche chiesto il supporto del governo per la realizzazione del progetto coldiretti-anbi-terna per la costruzione di 10mila laghetti nelle zone di media montagna finalizzati a raccogliere l’acqua piovana e destinarla a dissetare i cittadini, l’agricoltura e anche l'industria. un progetto importante che non può correre il rischio di essere bloccato da qualche regione che si oppone ai nuovi laghetti. ma soprattutto è l’etichetta con l’obbligo di indicazione dell’origine la priorità per la coldiretti che la considera il “reddito di cittadinanza” degli agricoltori. per il presidente moncalvo le parole d’ordine sono difendere e promuovere.
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VILAGGIO COLDIRETTI | Fotocronaca di un successo
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pAc contributi
dallo scorso 16 ottobre al via i pagamenti anticipati
ultime notizie | ECONOMIA E POLITICA AGRICOLA ono scattati il 16 ottobre i pagamenti diretti relativi alle domande presentate nel 2018. l’agea ha pubblicato le istruzioni relative al pagamento anticipato degli aiuti diretti pac. si tratta della possibilità di incassare il 70% dei contributi relativi al pagamento di base e del regime dei piccoli agricoltori. e’ compreso anche il pagamento a favore delle pratiche agricole virtuose per clima e ambiente se sono stati effettuati tutti i controlli amministrativi. non sono invece previsti anticipi per gli aiuti accoppiati e per i beneficiari degli aiuti diretti, nei con-
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voucher digitAlizzAzione soggetti ammessi al voucher digitalizzazione hanno tempo fino al 14 dicembre 2018 per l’ultimazione delle spese connesse agli interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico. la proroga è stata annunciata dal ministero dello sviluppo economico. le im-
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fronti dei quali sono state rilevate anomalie. un requisito richiesto al beneficiario è che si tratti di agricoltore in attività. un requisito che vale anche per le domande di accesso alla riserva nazionale per le quali le istruttore devono essere completate entro il 28 febbraio 2019.
spese da ultimare entro il 14 dicembre
prese assegnatarie possono presentare la richiesta di erogazione, dopo aver provveduto al pagamento a saldo di tutte le spese, fino al 14 marzo 2019. resta comunque valida la possibilità di presentare richiesta di erogazione dal 14 settembre 2018. la decisione è stata assunta, secondo quanto precisa il decreto mise,
a seguito della richiesta di proroga da parte delle imprese e delle associazioni di categoria a causa del prolungamento dei tempi di comunicazione dell’importo dell’agevolazione accordato a ciascuna impresa che ha determinato delle criticità nella completa realizzazione degli interventi di digitalizzazione.
Aiuto AccoppiAto 2019 aumentano le risorse per barbabietola, grano e riso n base a quanto stabilito dal decreto del ministero delle politiche agricole, per il sostegno accoppiato è previsto un aumento delle risorse disponibili per l’anno di domanda 2019. l’aumento previsto sarà pari allo 0,92% del massimale nazionale, così ripartito: - 0,43% per il frumento duro, corrispondente a circa 15,9 milioni di euro con un aumento a circa 80 milioni complessivamente disponibili per il 2019. considerando le superfici richieste a premio
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nel 2017, il premio unitario per il frumento duro per il 2019 è stimabile in circa 98 euro/ettaro, con un aumento di circa 17 euro; - 0,33% per il riso, corrispondente a circa 12 milioni di euro con un aumento a circa 33,8 milioni complessivamente disponibili per il 2019. considerando le superfici richieste a premio nel 2017, il premio unitario per il riso è stimabile in circa 147 euro/ettaro, con un aumento di circa 50 euro; - 0,16% per la barbabietola da zucchero,
corrispondente a circa 5,9 milioni di euro con un aumento a circa 22 milioni complessivamente disponibili per il 2019. considerando le superfici richieste a premio nel 2017, il premio unitario per il riso è stimabile in circa 588 euro/ettaro, con un aumento di circa 145 euro. con tale aumento, che si aggiunge a quello previsto dal 2017, la percentuale di risorse destinate al sostegno accoppiato raggiunge il 12,92%.
vino sospesi decreti per modiFiche dei dop/igp nnullata la proroga al 15 novembre dei decreti di autorizzazione all’etichettatura transitoria dei vini dop e igp relativi alla vendemmia 2018/2019, che si applica alle richieste rilevanti di modifiche dei disciplinari. un decreto del mipaaft, pubblicato il 25 settembre, cancella il precedente decreto pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 16 agosto scorso. la necessità di bloccare la procedura, come spiega il provvedimento, è stata determinata dalla ritardata nomina del comitato nazionale vini dop e igp che ha tenuto la sua prima riunione il 6 settembre, ma per l’adozione del regolamento interno e la nomina delle commissioni operative ha di fatto iniziato ad esaminare le richieste di modifica dei disciplinarti solo il 20 settembre. i tempi tecnici previsti non consentono di rispettare il termine del 15 novembre e dunque per non generare false aspettative nei produttori il mipaaft ha deciso di revocare il precedente decreto.
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psr giovAni superate le 33mila domande a programmazione sullo sviluppo rurale 2014-2020 è nel pieno della sua attuazione e dall’analisi dei dati sulle domande per l’insediamento di giovani in agricoltura si registrano oltre 33.600 domande presentate nel relativo bando psr. l’analisi viene dalla coldiretti e conferma l’importante ruolo dei programmi di sviluppo rurale per avvicinare i giovani al settore primario. sino al 2020 erano attesi circa 20 mila nuovi insediamenti garantiti dalle opportunità dei psr 2014-2020. tuttavia, l’interesse mostrato con le domande presentate sino ad ora, evidenzia la necessità ragionare nuovamente su tale valore. lo dimostra il fatto che, ad oggi, le domande presentate già superano per il 68,2 % il totale degli insediamenti previsti per l’intera programmazione fino 2020 secondo l’analisi della coldiretti sui dati regionali. l’interesse mostrato dai giovani agricoltori è stato rilevante con 5.157 domande presentate in puglia, 3.302 in campania, 4.600 in sicilia, 2.180 in basilicata; 2.210 in calabria; 1.746 in veneto; 586 in campania; 1.088 in abruzzo; 1.807 in Piemonte; 1.136 in emila romagna; 787 in lombardia, 544 nelle marche, 647 in molise, 445 in liguria; 121 in Fvg, 2.763 in toscana, 854 in umbria, 41 in valle d’aosta, 389 in pr. trento, 2.804 in regione sardegna e 1.119 domande presentate in regione lazio. come evidenziato in precedenza, la programmazione 2014-2020 è nel pieno della sua operatività pertanto il valore delle domande presentate è in costante crescita. questi dati evidenziano il crescente interesse dei giovani verso il settore agricolo e mostrano l’importanza del sostegno fornito dalle politiche di sviluppo rurale (psr 2014-2020) per l’insediamento di nuovi giovani nel settore primario. per tale motivo la coldiretti è attiva a livello territoriale e nazionale al fine di sostenere i giovani interessati allo sviluppo della propria attività imprenditoriale con attività informative e di supporto per l’accesso a tutte le opportunità dei programmi di sviluppo rurale. per essere sempre aggiornato sulle opportunità previste dai psr della tua regione e per simulare la tua idea imprenditoriale scarica l’app terrainnova al seguente link: https://goo.gl/hn3i8t.
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ECONOMIA E POLITICA AGRICOLA | imposta registro/aceto/olio impostA di registro
Entrate, non si paga l’imposta di registro sugli espropri non effettuati direttamente dallo Stato, l’acquirente finale on si applicano le imposte di registro e ipotecarie negli atti di esproprio di proprietà e diritti reali di godimento se a espropriare è un soggetto diverso dallo stato che comunque è l’acquirente finale dei beni. e’ questo il parere espresso dall’agenzia delle entrate nella risoluzione 66 pubblicata il 19 settembre. secondo l’agenzia dunque l’imposta di registro non va pagata anche nel caso in cui sia un soggetto diverso dallo stato a provvedere alle procedure necessarie all’esproprio delle aree. tali atti producono i loro effetti in capo allo stato senza alcun impatto sul patrimonio dell’ espropriante. si tratta di un’ importante in-
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terpretazione data all’articolo 57 del testo unico in materia di imposta di registro. se, infatti, è espressamente previsto che “negli atti di espropriazione per pubblica utilità o di trasferimento coattivo della proprietà o di diritti reali di godimento l’imposta è dovuta solo dall'ente espropriante o dall’acquirente senza diritto di rivalsa; (...) l’imposta non è dovuta se espropriante o acquirente è lo stato”, l’agenzia ha fornito una lettura estensiva di tale previsione, affermando che il riferimento allo stato contenuto in tale norma consente di ricomprendere nell’ambito di applicazione dell’esenzione anche le procedure di esproprio nelle quali l’ente
espropriante è un soggetto diverso dallo stato, purché, in questi casi, il trasferimento del diritto di proprietà sui beni espropriati avvenga direttamente ed immediatamente a favore del “demanio dello stato”. pertanto l’esonero dall’obbligo del pagamento dell’imposta di registro vale, secondo la risoluzione, anche nell’ipotesi in cui vi è un soggetto diverso dallo stato (il concessionario delegato per l’esecuzione di opere pubbliche) che provvede alle procedure necessarie per l’esproprio delle aree che, alla conclusione della procedura espropriativa, vengono acquisite direttamente ed immediatamente al “demanio dello stato”.
sottoscritto trA coldiretti e Acetifici itAliAni modenA e fAi
Al via il primo Contratto di Filiera per l’Aceto 100% italiano l via il primo contratto di Filiera per la produzione di uva da vino per aceto 100% italiano, tracciato, etico e certificato. l’intesa è stata sottoscritta tra coldiretti, acetifici italiani modena srl (del gruppo de nigris) e Fai s.p.a. (Filiera agricola italiana) e coinvolge cooperative di produttori della regione puglia ed abruzzo. l’accordo, di durata pluriennale, punta a sviluppare una Filiera aceto 100% made in italy e coinvolge nel periodo di riferimento, di cinque anni, circa 75.000 ettolitri di vino con l’interesse di de nigris ad incrementare i quantitativi in corso d’opera. saranno coinvolti circa 70 ettari per il primo anno con potenziale di crescita negli anni successivi. il valore stimato del contratto nei 5 anni è di 3,75 milioni di euro. le principali caratteristiche del contratto sottoscritto sono: la durata pluriennale (5 anni con clausola di
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revisione dopo il primo anno), la definizione di un prezzo minimo garantito che copre i costi di produzione ed un premium price ri-
spetto ai prezzi di mercato. per il primo anno (anno di avvio) saranno interessati circa 15 mila ettolitri (compresi i quantitativi opzionati) di vino rosso e bianco a basso grado per la produzione di aceto. l’obiettivo del progetto promosso da coldiretti è quello di realizzare una filiera agricola italiana per difendere la produzione, garantire un utilizzo sostenibile del territorio, valorizzare la distintività, assicurare la giusta distribuzione del valore tra tutte le parti della filiera con un prezzo minimo garantito ai produttori pari ai costi di produzione più un premium price rispetto alle quotazioni di mercato. coldiretti ritiene importante l’attivazione di strumenti dell’economia contrattuale, come i contratti di filiera, in grado di valorizzare al meglio gli sforzi fatti quotidianamente degli agricoltori italiani per garantire a milioni di consumatori genuinità, qualità e sicurezza alimentare.
triplicAno gli Arrivi di olio tunisino, no Ad AgevolAzioni
Rischio concreto per la produzione italiana: concorrenza sleale in atto una vera invasione di olio di oliva dalla tunisia con gli sbarchi che nel 2018 sono triplicati (+199%) rispetto allo scorso anno. l’unione europea deve respingere al mittente la richiesta del governo di tunisi di rinnovare la concessione temporanea di contingenti d’esportazione di olio d’oliva a dazio zero verso l’ue per 35mila tonnellate all’anno scaduta il 31 dicembre 2017, oltre alle 56 700 tonnellate previste dall’accordo di associazione ue-tunisia (in vigore dal 1998). e’ evidente il rischio della destabilizzazione del mercato con gli arrivi di olio tunisino in italia che sono quasi triplicati nel 2018, sulla base dei dati istat relativi al primo semestre che attestano l’importazione di 35,9 milioni di chili. si tratta di produzioni di bassa qualità svendute a prezzi insostenibili, ma commercializzate dalle multinazionali sotto la copertura di marchi nazionali ceduti all’estero per dare una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati, a danno dei produttori e dei consu-
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matori. un rischio concreto per la produzione italiana già colpita dall’ondata di gelo invernale che ora va difesa dalla concorrenza sleale che non rispetta le stesse regole dal punto di vista sanitario, ambientale e sociale. in gioco c’è oltre un milione di ettari di terreno coltivato ad ulivo
in italia che è il secondo produttore mondiale di olio di oliva e può contare sul maggior numero di olio extravergine a denominazione in europa (43 dop e 4 igp) con un patrimonio di 250 milioni di piante e 533 varietà di olive, il più vasto tesoro di biodiversità del mondo.
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agricoltura sociale | EVENTO CON SLOWFOOD
coldiretti Al sAlone del gusto 2018 #foodforchAnge
L’agricoltura sociale come fil rouge, dai workshop alle degustazioni oldiretti protagonista al salone del gusto 2018 #foodforchange al lingotto Fiere di torino. il fil rouge di questa edizione è stata l’agricoltura sociale. dal vino al miele, dallo zafferano ai prodotti da forno, dalla birra all’ortofrutta, dalle confetture ai formaggi: un trionfo di profumi e sapori che, insieme ai video ed alle immagini che sono state proiettate sui monitor, hanno dato una chiara idea ai visitatori delle attività svolte dalle imprese. proprio con questi prodotti si sono svolte degustazioni al buio di cibo civile un workshop organizzato da giovani impresa e donne impresa dal titolo “agricoltura sociale - opportunità e traiettorie future” al quale sono intervenuti
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Francesco Di Iacovo, docente di economia agraria all’università di pisa e Carmelo Troccoli, direttore nazionale Fondazione campagna amica. nell’ambito di terra madre, coldiretti ha garantito l’ospitalità di 300 ospiti provenienti dalla corea del sud, svezia, Filippine, stati uniti e australia. “un fitto calendario di appuntamenti ed un’ampia presenza di aziende che hanno dato vita allo stand coldiretti ed importanza al tema dell’agricoltura sociale, ufficialmente avviatasi con la legge nazionale n.141 del 2015 grazie alla quale ora in italia ed in piemonte ci sono numerose imprese e cooperative che danno possibilità lavorative a quella parte di popolazione svantaggiata e
a rischio emarginazione - commentano Fabrizio Galliati vicepresidente di coldiretti piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. agricoltura sociale, infatti, vuol dire parlare di produzioni e di economia, mettendo a disposizione sul territorio prodotti che hanno un valore aggiunto notevole. sono stati diversi i momenti di confronto e dialogo sull’agricoltura sociale che è capace di creare valore economico da ridistribuire in valore sociale”. infine, nello spazio della regione piemonte, in piazza castello, sono state presenti quattro fattorie didattiche che hanno sviluppato attività per i più piccoli con animazioni e momenti ludici.
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EVENTO CON SLOWFOOD | salone del gusto 2018
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cAmpAgnA AmicA
Spesa dal contadino per 6 italiani su 10
Quasi sei italiani su dieci (59%) hanno fatto la spesa dal contadino almeno una volta al mese nell’ultimo anno in frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori. quanto emerge da una analisi coldiretti/ixe’ presentata a Terra Madre Salone del Gusto organizzato da slow Food a torino, che ha dedicato un apposito spazio alle esperienze di agricoltura sociale della Fondazione campagna amica, la più grande rete mondiale di vendita diretta sotto un unico marchio. il dibattito sulla vendita diretta si è svolta nello stand del ministero delle politiche agricole con il presidente di campagna amica Carlo Petrini, il presidente di coldiretti Roberto Moncalvo e il direttore generale dell’ismea Raffaele Borriello, dalla discussione è emerso che dal dopoguerra mai così tanti italiani hanno acquistato direttamente dagli agricoltori con una crescita esplosiva nell’ultimo decennio da ricondurre all’attenzione per il benessere e per la salute, ma anche alla sostenibilità ambientale e alla volontà di difendere e valorizzare l’economia e l’occupazione del proprio territorio. sono oltre 130mila le aziende agricole italiane che fanno vendita diretta in ma-
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niera prevalente mentre nei mercati degli agricoltori la spesa degli italiani ha superato i 6 miliardi di euro secondo ismea. l’alta qualità dei prodotti che sono più freschi, saporiti e genuini è la principale ragione di acquisto dal produttore per il 71% degli italiani coinvolti, seguita dalle garanzie di sicurezza e dalla ricerca di prodotti locali che salgono sul podio delle motivazioni seguite dalla convenienza economica, secondo l’indagine coldiretti/ixe’. con la spesa dal contadino si trovano infatti prodotti locali del territorio, cosiddetti a chilometri zero, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto della stagionalità dei prodotti in alternativa ai cibi che devono percorrere lunghe distanze.
gli effetti positivi per i consumatori si fanno sentire anche sugli sprechi che vengono ridotti per la maggiore freschezza della frutta e verdura in vendita che dura anche una settimana in più, non dovendo rimanere per tanto tempo in viaggio. oltre a ciò nei mercati dei contadini è possibile trovare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte. i mercati si sono in realtà trasformati nel tempo da luoghi di commercio a momenti di aggregazione, svago e socializzazione con lo
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salone del gusto 2018 | EVENTO CON SLOWFOOD
svolgimento di variegate attività che vanno dai corsi di formazione per l’orto ai laboratori didattici per i bambini, dai cooking show con gli agrichef all’educazione con i tutor della spesa. un aiuto concreto per contrastare la tendenza allo spopolamento dei centri urbani dove chiudono negozi e botteghe con evidenti effetti negativi legati alla taglio dei servizi di prossimità, ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza sociale. L’Italia ha conquistato in pochi anni la leadership mondiale nei mercati contadini davanti agli Usa e Francia con la più vasta rete di vendita diretta degli agricoltori organizzata con proprio marchio del mondo grazie alla Fondazione campagna amica una realtà che fattura complessivamente con la vendita diretta. in pochi anni è nata e cresciuta in italia una rete unica a livello internazionale per dimensioni e caratteristiche che ha esteso la sua presenza dalle fattorie ai mercati, dai ristoranti al cibo di strada, dagli agriturismi agli orti urbani. complessivamente la rete di campagna amica è composta da 7502 fattorie, 1187 mercati, e 2352 agriturismi. nei mercati e nelle fattorie di campagna amica si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo. “acquistare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale”, ha affermato il presidente della coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita dei mercati contadini che in italia che sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”. una formula che ha saputo interpretare con successo le esigenze di un consumatore sempre più interessato a recuperare un rapporto di fiducia con l’agricoltore, anche a garanzia della qualità dei prodotti che porta in tavola” ha sottolineato Raffaele Borriello direttore generale ismea. “il commercio di prossimità e l’agricoltura urbana rappresentano senza dubbio un simbolo e una testimonianza di un approccio rinnovato ed innovativo al cibo, di un modo alternativo di intendere il rapporto tra produttore e consumatore” ha precisato Carlo Petrini presidente di campagna amica nel precisare che “è in questi luoghi che prende sostanza la salvaguardia e la promozione della straordinaria biodiversità italiana”.
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LEGGI E FISCO | scadenze
SCADENzARIO FISCALE MESE DI NOVEMBRE
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SCADENzA
IMPOSTA
ADEMPIMENTI
SOGGETTI OBBLIGATI
15/11/2018
IVA
Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.
Soggetti passivi iva
16/11/2018
IVA
Liquidazione e versamento dell’iva a debito del mese di ottobre 2018
Contribuenti iva mensili
16/11/2018
IVA
Liquidazione e versamento dell’iva a debito del terzo trimestre 2018
Contribuenti iva trimestrali
16/11/2018
RITENUTE
Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.
Contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute
16/11/2018
CONTRIBUTI INPS
Versamento terza rata 2018 dei contributi inps dei lavoratori autonomi.
CD/IAP iscritti all’inps
26/11/2018
IVA INTRASTAT
Invio telematico elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di ottobre.
Operatori intracomunitari con obbligo mensile
30/11/2018
IRPEF - IRAP
Versamento del secondo o unico acconto per l’anno 2018
Contribuenti che hanno presentato unico 2018 e irap 2018
30/11/2018
IVA
Comunicazione dati delle liquidazioni periodiche iva del 3° trimestre 2018
Contribuenti iva mensili e trimestrali
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giovani in agricoltura | AGRI YOUNG
Al centro sportivo “il borsAlino” si è pArlAto di progettuAlità Agri Young
I giovani nel settore agricolo, far leva per costruire il futuro e le strategie del Paese Organizzata da UeCoop Piemonte, idee e programmi preparando un percorso di formazione per gli agricoltori 4.0 iù innovazione e formazione. sono questi i punti strategici per un paese “giovane” e dinamico che vede nel mondo agricolo numeri in crescita per un settore che fino a pochi anni fa ha vissuto un processo di invecchiamento che pareva inarrestabile e che oggi invece registra “il ritorno al lavoro nei campi” come scelta di vita. partendo da questa considerazione sono stati molti i giovani imprenditori under 30 che hanno animato il Centro Sportivo “Il Borsalino” di Alessandria: un’iniziativa organizzata da UeCoop Piemonte per promuovere, alla presenza del delegato regionale giovani impresa Danilo Merlo, la nuova progettualità autunno-inverno 20182019 dedicata ai giovani imprenditori. «nostro principale obiettivo - ha affermato Fabio Bruno delegato giovani impresa alessandria - è quello di costruire momenti formativi e informativi: un incontro voluta-
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mente chiamato ‘young’ per riassumere quello che sarà il comune denominatore degli eventi che coinvolgeranno gli agricoltori generazione 4.0. abbiamo realizzato questa iniziativa per fornire ai giovani imprenditori gli strumenti per arricchire la loro professionalità e per migliorare la percezione del ruolo di imprenditori e di rappresentanza, per saper affrontare le nuove sfide del futuro. insomma, mettere “in rete” idee, soluzioni di rinnovamento e progetti per creare l’immaginario ispiratore di una nuova europa più innovativa, sostenibile e inclusiva”. durante la serata hanno portato la loro testimonianza giovani imprenditori della provincia alessandrina titolari d’aziende specializzate in corilicoltura, cerealicoltura, zootecnia e viticoltura: innovazione e futuro diventati esempi concreti per essere sempre più competitivi e garantire reddito alle aziende. “il nostro paese deve guardare ai giovani come un grande opportunità. - ha aggiunto il presidente provinciale coldiretti alessandria Mauro Bianco - sono numerose le storie di giovani imprese agricole che hanno tracciato un nuovo e più sostenibile modello di
sviluppo basato su logiche di rete, dinamismo, innovazione e diversificazione, di attenzione alla società, di conciliazione tra redditività e affermazione personale, passione ed etica del lavoro, integrazione e coesione sociale”. la nuova progettualità vedrà coinvolti i ragazzi in momenti di formazione ma anche di confronto con altre realtà italiane che avranno al centro l’innovazione e la promozione di nuove idee e di condivisione, offrendo l’opportunità di mostrare cosa i giovani imprenditori sono in grado di realizzare. “operatività, territorialità, progettualità. - ha sottolineato il direttore coldiretti alessandria Roberto Rampazzo - oggi le imprese giovani chiedono sempre più risposte concrete e operative alle loro esigenze, per essere competitive in un mercato che si fa sempre più globalizzato, per intraprendere azioni adeguate per rispondere alla crescente domanda dei cittadini consumatori in materia di qualità, sicurezza e ambiente, risposte concrete per essere sempre più innovative e per trasformare il loro sogno imprenditoriale in progetti di impresa attuabili”.
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INNOVAZIONE AGRICOLA | FiERA DELLA NoCCioLA A GABiANo Incontro dedIcato alla qualItà della tonda gentIle trIlobata
“Il buono della nocciola” ha conquistato i consumatori
Un fine settimana che ha visto esperti e tecnici a confronto sulla corilicoltura n Monferrato, la coltivazione del nocciolo è ormai una realtà capace di garantire opportunità di impiego e reddito migliorando l’ambiente e il paesaggio, continuando a promuovere nuovi accordi di filiera. La qualità: questa è la nostra arma vincente per essere competitivi. La Tonda Gentile ha caratteristiche uniche nel suo genere, la migliore, forti di questo dobbiamo promuovere e valorizzare sempre di più il nostro prodotto e il nostro territorio”. Così Mauro Bianco, presidente Coldiretti Alessandria, durante il suo intervento alla sedicesima edizione della Fiera Mercato della Nocciola Piemonte che ogni anno si svolge con rinnovato interesse da parte di esperti del settore e di pubblico alla Piagera di Gabiano, in Val Cerrina, in collaborazione con Coldiretti Alessandria. Dopo il successo dello scorso anno l’appuntamento ha visto la nocciola protagonista sia sabato che domenica. E’ stato il sindaco, Avv. Domenico Priora, ad aprire i lavori al convegno “Le prospettive di Mercato del settore corilicolo”, al quale hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Cooperativa “Monferrato Frutta” Dino Bertolè, il Senatore Massimo Berutti e, per la parte tecnica, il responsabile corilicolo di Coldiretti Alessandria Alberto Pansecchi che ha fatto il punto sull’annata in corso sottolineando come “le condizioni climatiche favorevoli nei mesi invernali abbiano consentito un’ottima fioritura senza particolari interferenze tali da compromettere una successiva allegagione ed una produzione potenzialmente abbondante. Mentre, le piogge frequenti che hanno caratterizzato la primavera e l’estate se da una parte hanno consentito un equilibrato sviluppo delle piante dall’altra hanno favorito lo sviluppo di funghi che, in molti casi, interferendo con l’accrescimento del frutto, hanno causato aborti e la formazione dei nocciole ‘vuote’. Sarà quindi importante in futuro pre-
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Sopra immagini della Fiera Mercatonuove che si è svolta a Gabiano, appuntamento atteso dagli esperti del vedere unalcune controllo anche di queste settore corilicolo. Sottocorilicolo il Presidente avversità”. Nell’ambito leProvinciale prospet-Mauro Bianco durante il suo intervento al convegno.
tive, valutate in un arco di 20 anni, sono rassicuranti: le industrie dolciarie che ritirano il 95% del prodotto, manterranno nel tempo la domanda e la trattativa sulla remunerazione sarà garantita attraverso la Cooperativa “Monferrato Frutta” garantendo trasparenza dei prezzi, assistenza agli associati, concorsi a premi sulla qualità e pagamenti tempestivi. Tutti hanno confermato che nella coltivazione fondamentale è la qualità che deve essere mantenuta ad un livello molto alto per continuare a produrre una nocciola di alto pregio. Pubblico numeroso e grande interesse anche per lo spazio dedicato alla meccanizzazione e alla premiazione del concorso qualità “Il gusto della nocciola”.
Concorso premio qualità “Il gusto della nocciola” 1° Fabio Meda - Lu 2° Fulvio Motta - Gabiano 3° Paolo Rigazzi - Cavagnolo
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nocciolo| SCHEDA N.52
• unica virosi del nocciolo; • diffusione per porzioni infette; • danni sporadici; • unica strada la prevenzione. Diverse sono le manifestazioni inconsuete e anomale che possono interessare i noccioli e spesso, a causa dell’esiguo numero di studi riguardanti le avversità della coltura, non è facile determinarne con sicurezza la causa. Le manifestazioni anomale di origine fisiologica, alle quali mai nessuno ha dato una spiegazione, si sovrappongono spesso, e con esse si confondono, con i sintomi causati da patogeni conosciuti. La virosi del nocciolo, spesso confusa con carenze nutrizionali di varia natura, è invece stata oggetto di studi e il suo riconoscimento, seppure spesso non immediato, non lascia spazio a particolari dubbi. È però estremamente importante, che i corilicoltori imparino a riconoscerla e possano, con opportune pratiche colturali, impedirne la diffusione incontrastata nei propri noccioleti.
Cosa sono i virus
i virus sono organismi biologici di microscopiche dimensioni che, non avendo una propria attività metabolica, sono obbligati a infettare essere viventi per poter sopravvivere e moltiplicarsi. parte di questi svolgono la loro attività parassitaria a spese delle cellule vegetali, costituendo quindi un potenziale pericolo per l’agricoltura.
la virosi del nocciolo
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non essendo in grado di muoversi autonomamente, i virus hanno bisogno di un mezzo di trasporto cioè di un “vettore”. nella maggior parte dei casi il vettore è costituito da insetti di diverso genere, che nutrendosi della linfa contenuta nelle foglie, acquisiscono il virus e lo trasportano da una pianta ospite all’altra. anche alcune pratiche di propagazione come l’innesto, la moltiplicazione per polloni e la talea vengono utilizzate dai virus per propagarsi. È questo metodo di trasmissione, per via vegetativa, che viene utilizzato dal virus del nocciolo per la propria diffusione.
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SCHEDA N.52 | nocciolo
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Sintomi la virosi che colpisce il nocciolo, è la stessa già descritta nel caso del mosaico del melo tanto che il nome col quale questo patogeno viene identificato è l’acronimo inglese di questa malattia (apmv = ap-ple mosaic virus). l’apmv è l’unica virosi di un qualche interesse per la corilicoltura piemontese. la virosi causa sulle piante colpite maculature gialle fogliari di forma varia (puntinature, screziature, macchie anulari, etc.) e, con l’andare del tempo, un calo di produzione più o meno evidente. il patogeno è trasmissibile esclusivamente per seme (la semina di frutti per la formazione di nuove piantine non è utilizzata nel caso del nocciolo) e per propagazione vegetativa.
All’interno della pianta come per tutti gli esseri vegetali, anche per il nocciolo il virus, una volta entrato nella pianta, infetta le cellule e utilizza per moltiplicarsi e spostarsi all’interno dell’ospite, il materiale cellulare di cui sono composte.
Epidemiologia questa avversità si può diffondere in diversi modi all'interno di un noccioleto: attraverso “ferite aperte” causate da lavorazioni mal eseguite (potature, lavorazioni sulla fila, etc.), a causa di materiale vivaistico già infetto o tramite un particolare fenomeno biologico chiamato “anastomosi radicale” che permette al virus di espandersi approfittando del contatto di radici di piante contigue.
Danni l'apmv oltre a manifestare i propri sintomi esclusivamente sulle foglie tramite decolorazioni fogliari giallobianche di forma irregolare, causa cali produttivi che oscillano dal 10-20% fino ad arrivare a perdite anche del 70% in breve tempo dal momento dell'infezione.
Prevenzione e difesa a causa del cartteristico metodo di diffusione, è facile immaginare la responsabilità del comparto vivaistico nella propagazione del virus, come pure quella dei coricoltori stessi a causa della tradizione di autoprodursi i piantini favorendo la radicazione dei polloni. come per la maggior parte delle malattie causate da virus, anche in questo caso la difesa si basa quasi esclusivamente sulla prevenzione. il corretto svolgimento delle pratiche colturali e l’impiego di barbatelle sane e certificate al momento dell’impianto costituiscono le basi per la prevenzione da questo tipo di avversità: •non urtare il tronco durante l’utilizzo di macchinari utili alla gestione della fila, •disinfettare le ferite causate da forbicioni e altri attrezzi da taglio •estirpare le piante colpite poiché ormai compromesse •scegliere materiale da propagazione certificato (barbatelle ottenute da micropropagazione rappresentano l’opzione più valida e sicura). i prodotti fitosanitari non costituiscono una valida alternativa alla risoluzione di questo problema, considerando che la diffusione dei virus all'interno delle piante avviene esclusivamente per via cellulare, l’infezione avanzerebbe indifferentemente dal loro impiego.
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coltiva la salute | BENESSERE
Holter Cardiaco Completo a 12 derivazioni
www.gruppocdc.it
l'esame per la valutazione dell’attività elettrica del cuore L’Holter Cardiaco o Elettrocardiogramma dinamico è un esame strumentale non invasivo che si esegue tramite l’applicazione dell’holter, un piccolo apparecchio che consente di registrare l’attività cardiaca in modo continuativo per 24 ore. ha il pregio di consentire il controllo dell’attività elettrica del cuore durante lo svolgimento delle abituali occupazioni, e soprattutto di quelle occupazioni che si associano alla sintomatologia oggetto dell’indagine. il tracciato viene successivamente valutato al computer dallo specialista che redige il referto. L’Holter Cardiaco Completo a 12 derivazioni, rispetto all’holter standard a 3 derivazioni, consente una più fine valutazione: • del punto di origine delle aritmie, delle aritmie ipercinetiche, delle cardiopatie ischemiche, giacché consente un monitoraggio ecg con-
tinuo di tutte le pareti del ventricolo sinistro (quindi anche in presenza di ischemie molto localizzate possono essere identificate facilmente); • dell’ischemia miocardica silente; • delle alterazioni ecg riconducibili a sindrome di brugada e sindrome del qt lungo congenito o iatrogeno; • del dolore toracico che si manifesta solo in
determinate condizioni della vita quotidiana (dopo il pasto, durante il sonno, etc.); • degli effetti di farmaci o procedure quali per esempio l’efficienza del pacing bi-ventricolare in pazienti con scompenso cardiaco e fibrillazione atriale permanente; • nei pazienti anziani che non possono eseguire la prova da sforzo su cicloergometro.
Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno - OSAS ripetuti episodi di completa e/o parziale e/o prolungata ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno la Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno - osas, è una patologia caratterizzata da ripetuti episodi di ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno, normalmente associati ad una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue ed a micro risvegli a livello cerebrale che la persona non avverte, ma che comportano la frammentazione del sonno. i sintomi principali di questa patologia sono rappresentati da: Frequenti episodi di blocco della respirazione durante il sonno spesso riferiti dal partner - Russamento Bocca asciutta al risveglio - Improvvisi Risvegli notturni con senso di soffocamento - Nicturia, Sudorazione notturna, Sonnolenza diurna - Ridotta capacità di memoria e Ridotta capacità di concentrazione. in italia 1.600.000 persone, ovvero il 4% degli uomini ed il 2% delle donne, sono affette da questi disturbi, ma Torino Centro via cernaia, 20 Torino Centro via antonio Fabro 12/b Torino Centro via raimondo montecuccoli 5f Torino Mirafiori via don grazioli 11/a Torino San Donato via livorno38/d Torino San Paolo via villarbasse 27/a Torino Santa Rita piazza santa rita 8 Torino Vallette Lucento corso toscana 139/1 Moncalieri via martiri della libertà 11 Rivoli via Fratelli piol 63 Venaria Reale via iv novembre 16 Asti corso galileo Ferraris 4/a Biella via antonio bertodano 11 Cuneo piazza duccio galimberti 4 Novara via san Francesco d’assisi 20 Novara corso giuseppe garibaldi 21 Verbania via sergio bocci 11 Vercelli via san cristoforo 10
10122 torino 10122 torino 10122 torino 10137 torino 10144 torino 10138 torino 10136 torino 10151 torino 10024 moncalieri 10098 rivoli 10078 venariar. 14100 asti 13900 biella 12100 cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 verbania 13100 vercelli
solo una piccola parte ricevono un trattamento adeguato. le conseguenze di tale patologia sono molto rilevanti, perché i soggetti affetti da osas hanno un rischio elevato di complicanze cardiovascolari e cerebrovascolari (ictus), ipertensione arteriosa, deficit cognitivi. inoltre le osas sono spesso causa di incidenti automobilistici (colpo di sonno alla guida) e sul lavoro. la diagnosi della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno si esegue con il monitoraggio cardiorespiratorio completo (polisonnografia), una misurazione che registra il flusso oronasale, i movimenti toracici ed addominali, la saturazione arteriosa, la frequenza cardiaca, il russamento e la posizione corporea. in pazienti affetti da sindrome delle apnee ostruttive nel sonno può essere necessaria una terapia che mantenga pervie le vie aeree, rendendo possibile la ventilazione senza occlusione delle vie aeree superiori. questa terapia si effettua tramite un dispositivo notturno (cpap) collegato ad una maschera nasale o naso-buccale, il cui principio di funzionamento è basato sull’erogazione di pressione nelle alte vie aeree, che ne consente la pervietà. La Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno è stata inserita tra gli accertamenti medico legali previsti per il conseguimento e la conferma di validità della Patente di Guida a seguito del Decreto del 22 Dicembre 2015, con entrata in vigore il 28 Gennaio 2016.
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CREDITAGRI | consulenza Finanziaria
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“Credit-Point CreditAgri” ROMA - VILLAGGIO COLDIRETTI Presentazione Offerta finanziaria e Consulenza al servizio delle Imprese
el corso dell’importante kermesse svolta nei giorni 05-07 ottobre a roma presso il “villaggio coldiretti” organizzato nell’area del circo massimo, creditagri italia ha partecipato con postazione dedicata “Credit Corner”, quale presidio di offerta servizi al credito e finanziari, all’interno di stand multifunzionale di servizi coldiretti. E’ stato registrato un importante afflusso di imprenditori ed operatori del settore finanziario, interessati ad informazioni ed approfondimenti su tematiche finanziarie e di accesso al credito, per possibile nostro intervento consulenziale relativamente a tematiche sia di gestione economico-finanziaria aziendale, quali nuovi prodotti oltre che servizi tradizionali di rilascio garanzia. i consulenti commerciali della rete commerciale creditagri lazio, coadiuvati dai colleghi dell’umbria e delle marche hanno presidiato lo stand riservato ed attrezzato in modo tematico per tutta la durata dell’evento, fornendo puntuale supporto informativo e di assistenza. le richieste di informazioni pervenute nell’ambito del desk creditagri hanno riguardato principalmente prodotti e servizi rivolti all’attivazione di giovani imprese a carattere start-up e subentro in agricoltura, oltre che all’intera Filiera agricola ed agroalimentare sia collegata ai tradizionali servizi a garanzia, che inerenti l’attività del “Ramo Consulting” (consulenza continuativa dedicata all’Impresa) e “Ramo Corporate” quali garanzie Finanziarie e commerciali destinate alle imprese agricole, cooperazione ed altri settori produttivi. in particolare l’azione comunicativa e di sviluppo commerciale dei nostri servizi è stata concentrata all’assistenza finanziaria delle imprese ricadenti sia nella Filiera agricola ed agroindustriale, che
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verso imprese del circuito “Campagna Amica” (destinate alla produzione, trasformazione e commercializzazione con vendita diretta) oltre a quello di “Terranostra” (agriturismi e Fattoria didattiche) considerata la numerosa presenza di 400 imprese all’interno del villaggio. a supporto e per lo sviluppo dell’attività di tali imprese, creditagri dispone di un ventaglio di offerte commerciali dedicate, sia all’attività del ramo consulting (Filiera agroindustriale) che a quello di imprese destinate alla vendita diretta, indirizzate alla conduzione ordinaria (acquisto mezzi tecnici e liquidità), ed all’investimento e miglioramento delle dotazioni (acquisto banco frigo, gazebo, impiantistica varia, mezzi di trasporto, ecc), appoggiandosi ad istituti bancari in partenariato sensibili a tali esigenze. CreditAgri nella sua veste di ente Finanzia-
rio di interesse pubblico, quale intermediario Finanziario vigilato da banca d’italia, ai sensi dell’art.ex.106 tub, attraverso la propria rete di consulenti professionisti, fornisce puntuale supporto informativo e di assistenza, e ricerca dell’efficienza delle strutture produttive imprenditoriali, grazie alla capillarità nel territorio e la capacità di lettura dei fabbisogni delle imprese, e contestuale ricerca della soluzioni più idonee. contattare il resp.le creditagri Francesco Bianchi tel.0105601148 o cell.335-7199133, email: francesco.bianchi@creditagri.com info ed assistenza sito internet www.creditagri.com oppure info@creditagri.com
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voucher/tassazione irap | LEGGI E BUROCRAZIA
AL VIA VOUCHER NEI CAMPI CON ISTRUZIONI INPS
Opportunità per 50mila studenti, pensionati, disoccupati e cassintegrati ia libera finalmente all’applicazione dei voucher in agricoltura con l’attesa circolare inps per l’utilizzo di questo strumento dopo l’approvazione della riforma da parte del parlamento con la legge 96 del 2018. lo annuncia la Coldiretti nel precisare che per le imprese agricole sono state introdotte alcune novità per rendere più aderente alla realtà del comparto agricolo le norme e le procedure. si tratta - rileva la coldiretti - di un primo segnale di sburocratizzazione che va nel verso auspicato, nonostante alcuni ritardi nell’applicazione che si sono registrati quest’anno dopo l’approvazione della legge. con i voucher - evidenzia la coldiretti - circa 50mila posti di lavoro occasionali possono essere recuperati con trasparenza nelle attività stagionali in campagna come opportunità di integrare il reddito delle categorie più deboli. dalle attività di raccolta di verdura e frutta fino ad arrivare alla vendemmia che è il settore in cui sono stati in passato impiegati quasi la metà dei voucher agricoli. chi decide di usare i voucher - spiega la coldiretti - deve trasmettere tramite la
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piattaforma inps almeno un’ora prima dell’avvio dell’attività, i dati anagrafici e identificativi del personale utilizzato, il luogo di svolgimento e l’oggetto della prestazione, il l’entità del compenso, la data di inizio e il numero di ore presunte di prestazione su un arco temporale massimo che è stato allungato da 3 a 10 giorni. nel caso poi il lavoratore non venga impiegato, l’imprenditore può revocare la richiesta servendosi sempre della procedura informatica inps. i voucher - sottolinea la coldiretti - si applicano esclusivamente a pensionati, giovani studenti con meno di 25 anni di età, disoccupati, cassintegrati e persone che percepiscono il reddito di inclusione o di altre risorse di sostegno del reddito. importante novità è rappresentata dal fatto che dovrà essere il lavoratore ad autocertificare sotto la propria responsabilità la condizione di studente, pensionato e altro e soprattutto la non iscrizione nell’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli. il ricorso al lavoro occasionale - specifica la coldiretti - è consentito esclusivamente alle imprese agricole che occupano
non più di cinque dipendenti a tempo indeterminato. i voucher ritornano - spiega la coldiretti - a dieci anni della loro introduzione in italia che è avvenuta il 19 agosto 2008 con circolare inps che per la prima volta autorizzava la raccolta dell’uva attraverso voucher con l’obiettivo di ridurre burocrazia, riconoscendo la specificità del lavoro agricolo. nel corso degli anni successivi all’introduzione nel 2008, è stato esteso il ricorso al voucher a tutti i comparti produttivi con regole diverse e meno restrittive mentre - sottolinea la coldiretti - il settore agricolo è rimasto agganciato all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni (solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti, cassintegrati e disoccupati) mai conosciute dagli altri comparti produttivi. in agricoltura sono stati venduti negli ultimi cinque anni prima dell’abrogazione poco più di 2 milioni di voucher all’anno. il valore complessivo delle integrazioni di reddito accordate per le prestazioni a pensionati, studenti, cassintegrati e disoccupati ammonta - conclude la coldiretti - a circa 22 milioni di euro all’anno.
tAssAzione irAp sull’attività di sgombero neve svolta dall’agricoltore imprenditore agricolo che svolge attività di allevamento e agriturismo e anche occasionalmente il servizio di sgombero neve utilizzando il trattore normalmente impiegato per l’attività agricola fornisce servizi il cui reddito è calcolato applicando ai corrispettivi delle operazioni registrate ai fini iva il coefficiente di redditività del 25% e dunque deve pagare l’irap. lo precisa l’agenzia delle entrate in un interpello pubblicato il 4 ottobre. per le attività connesse ,che rientrano nell’articolo 56-bis del tuir, anche dopo l’abolizione dell’irap per l’attività agricola tassata su base catastale, resta ferma l’applicazione dell’imposta con aliquota ordinaria. l’agenzia delle entrate ricorda che l’esclusione irap riguarda le attività per le quali veniva applicata l’aliquota ridotta dell’1,9% cancellata dalla legge di stabilità 2016. e tra queste rientra l’allevamento di bovini e bufale da latte svolta con mangimi ottenibili per almeno un quarto dal terreno e per i quali il reddito agrario è determinato con l’applicazione delle tariffe d’estimo. l’imposta con aliquota ordinaria resta invece in vigore oltre per i servizi di sgombero neve, per le altre attività connesse rientranti nell’articolo 56-bis del tuir, per l’attività di agriturismo e per le attività di allevamento con terreno insufficiente a produrre almeno un quarto dei mangimi necessari.
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PATRONATO | epaca
AVVISI BONARI INPS POSSIBILE REGOLARIZZARE
MANCATI O RITARDATI PAGAMENTI 2017 inps ha comunicato in questi giorni di aver emesso gli avvisi bonari per i coltivatori diretti, mezzadri, coloni ed imprenditori agricoli professionali che nel corso del 2017 non hanno versato in tutto o in parte i contributi previdenziali dovuto ovvero li hanno versati in ritardo rispetto alle scadenze previste. coloro che sono interessati a tale situazione, possono reperire l’avviso bonario nel sito inps all’interno del cassetto previdenziale autonomi in agricoltura unitamente ai riferimenti per poter procedere alla compilazione del modello F24 utile a versare quanto dovuto. e’ possibile richiedere la rateizzazione degli importi dovuti, come anche l’annullamento totale o parziale laddove si sia già provveduto precedentemente al paga-
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mento. l’inps ha altresì comunicato che, qualora il soggetto interessato non dovesse ottemperare al pagamento entro il mese di novembre, l’importo dovuto verrà richiesto attraverso avviso di addebito esecutivo. e’ opportuno sottolineare che il mancato pagamento anche solo di una parte dei contributi dovuti impedisce di fatto l’accredito di tale anno ai fini pensionistici per tutti i componenti il nucleo familiare; di conseguenza, il diritto a pensione viene differito a mesi o anni successivi in quanto non risultano completati i versamenti relativi ai contributi previdenziali; analogamente, per quanto riguarda il titolare dell’azienda, la mancata regolarità contributiva impedisce l’erogazione degli eventuali indennizzi per infortunio o malattia professionale
da parte dell’inail. gli uffici di coldiretti sono a disposizione per fornire le informazioni ed i chiarimenti del caso.
pensioni supplementAri sei sicuro che sulla tua pensione sia accreditato tutto ciò che hai versato? e normative previdenziali in continuo cambiamento e la maggior flessibilità nel mondo del lavoro hanno reso maggiormente problematico per i lavoratori e pensionati la conoscenza dei diritti in materia previdenziale. una delle situazioni che è maggiormente sconosciuta è quella relativa al diritto di coloro che hanno versato pochi contributi presso la gestione separata inps (in qualità di co.co.pro., collaboratori, amministratori di società o liberi professionisti) di poter usufruire di una pensione supplementare oltre a quella relativa alla gestione o cassa principale in cui si è versato. in pratica tutti coloro che hanno già raggiunto il diritto ad una pensione principale (di vecchiaia o anzianità), possono anche usufruire di una seconda pensione calcolata con criteri di natura contributiva per i versamenti effettuati presso la gestione separata inps; il diritto a tale ulteriore pensione si matura anche avendo versato un solo mese di contribuzione al com-
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pimento dell’età pensionabile per la vecchiaia. la decorrenza della pensione supplementare è fissata per legge dal mese successivo a quello di presentazione della domanda per cui diviene particolarmente importante verificare preventivamente il diritto al fine di non perdere alcuna mensilità. gli operatori del patronato epaca hanno da tempo approfondito le questioni attinenti tali pratiche e sono in grado di valutare, calcolare e consigliare nel migliore dei modi i soggetti interessati dopo aver visualizzato l’estratto contributivo sul sito internet dell’inps. a seguito dello sviluppo di una specifica procedura informatica, l’operatore epaca è in grado di indicare in anticipo l’esatta cifra che verrà liquidata dall’ente previdenziale. invitiamo tutti i soggetti interessati a rivolgersi agli uffici di zona e provinciali della coldiretti dove troveranno personale qualificato del patronato epaca in grado di fornire la miglior consulenza possibile in materia.
dal 9 ottobre denuncia all’inail solo on line
al prossimo 9 ottobre scatta l’obbligo di denuncia/comunicazione via on line degli infortuni nel settore agricoltura. lo annuncia l’inail con la circolare n.37. l’obbligo decorre dal 15° giorno successivo alla data di pubblicazione della circolare sul sito inail (25 settembre 2018), mentre dal 1° ottobre è disponibile il servizio telematico. all’adempimento sono tenuti i datori di lavoro agricoli che possono delegare gli intermediari che possono accedere al servizio con le credenziali già in loro possesso e utilizzate per effettuare gli adempimenti per conto delle aziende in delega. se gli intermediari non dispongono di delega potranno inoltrare la denuncia/comunicazione di infortunio soltanto dopo avere inserito il datore di lavoro attraverso il servizio online “Gestione DL Agricolo”. per la denuncia di malattia professionale invece non essendo ancora disponibile il servizio telematico di trasmissione, continua a dover essere inoltrata all’istituto a mezzo posta elettronica certificata (pec). i lavoratori devono fornire al datore di lavoro, in caso di infortunio, il numero identificativo del certificato medico, la data di rilascio e i giorni di prognosi indicati. se il lavoratore non dispone nel numero identificativo deve fornire il certificato in forma cartacea. il datore di lavoro non è più tenuto all’obbligo di trasmettere all’inail il certificato di infortunio sul lavoro e di malattia professionale, poiché tale certificazione è acquisita automaticamente dall’istituto. il datore di lavoro deve trasmettere la denuncia/comunicazione entro i termini previsti dalla norma.
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epaca - Federpensionati | ORGANIZZAZIONE
istituto nAzionAle previdenzA sociAle così si possono cumulare naspi e reddito da lavoro autonomo l reddito di lavoro autonomo in agricoltura è cumulabile con l’indennità di disoccupazione (naspi), nel rispetto del limite annuo di 4.800 euro, e va calcolato sulla base del reddito agrario se, tenendo conto di quanto stabilisce l’articolo32 del tuir, sono rispettati i limiti di sfruttamento della potenzialità del terreno. se invece tali limiti sono superati si considera reddito di impresa. lo precisa l’inps nel messaggio
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3460 del 21 settembre scorso. l’istituto di previdenza ricorda che è stata stabilità la compatibilità tra attività lavorativa autonoma e naspi, ma ai fini delle verifiche viene applicata la risoluzione 77/2005 dell’agenzia delle entrate che così recita: “gli imprenditori agricoli individuali continuano ad essere assoggettati al regime di cui all’articolo 32 del tuir, che consente di applicare le stime catastali ai fini della
determinazione del reddito, dominicale e agrario, derivante dall’esercizio delle attività agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile, purché rispettino i limiti previsti dallo stesso articolo 32. ne consegue che [...] i terreni utilizzati per l’esercizio delle attività agricole, nei limiti imposti dal citato articolo 32, concorrono alla formazione del reddito sulla base delle risultanze catastali”.
federpensionAti: riconfermAto giorgio grenzi in piemonte 3 abitanti su 10 sono pensionati: importanti le progettualità di welFare l modenese di nonantola, Giorgio Grenzi, è stato riconfermato presidente di Federpensionati coldiretti, la più importante associazione pensionati del lavoro autonomo di tutta europa con oltre 800 mila iscritti. il piemonte ha partecipato con la delegazione dei presidenti provinciali di Federpensionati guidati dal presidente regionale pier luigi cavallino alla Xii assemblea generale Federpensionati, riunita a palazzo rospigliosi a roma, alla quale erano presenti il presidente confederale di coldiretti roberto moncalvo, il segretario generale coldiretti enzo gesmundo e il capo della polizia Franco gabrielli. durante l’assemblea è emerso che sono oltre 3 milioni le famiglie in cui la pensione di un nonno o di un parente è l’unica fonte di entrate, mentre in più di 7,5 milioni di case i pensionati contribuiscono ai tre quarti del reddito domestico. “dobbiamo far emergere con forza il ruolo che come pensionati abbiamo ancora nella società e come punto di riferimento importante per le famiglie e per il buon funzionamento delle imprese agricole spiega bruno tacchino presidente dell’associazione pensionati di coldiretti alessandria -. la nuova agricoltura, che ha saputo conciliare l’innovazione con la tradizione, non può fare a meno del patrimonio di esperienza dei più anziani che, infatti, sono sempre più coinvolti in progetti di agricoltura sociale dove apportano il loro prezioso contributo”.
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È il nuovo presidente dell’enpaia
iorgio Piazza, in qualità di consigliere designato dalla coldiretti, è il nuovo presidente dell’enpaia, l’ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura. piazza è stato eletto all’unanimità dall’assemblea e guiderà il nuovo consiglio di amministrazione. alla carica di vicepresidente è stata designata raffaella buonaguro, rappresentante della cisl. l’enpaia, oggi Fondazione con personalità giuridica di diritto privato, associa oltre ottomila aziende che danno impiego nel settore agricolo, per un totale di circa trentasettemila assicurati tra dirigenti, quadri e impiegati.
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FORUM INTERNAZIONALE | cernobbio Xvii edizione forum internAzionAle coldiretti A cernobbio
Agricoltura e Alimentazione: sostenibilità impegno inesorabile anni fa, quando iniziammo con il Forum di cernobbio, volevamo dimostrare che non esiste una sola agricoltura, un solo modo di fare il cibo ed è questo che ha permesso all’italia di aumentare l’occupazione agricola e far sì che nel 2017 riprendesse a crescere il numero delle nuove aziende agricole”. parole dette dal presidente nazionale Roberto Moncalvo, concludendo i lavori del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione. “in questi due giorni si è aggiunta una nuova riflessione: non esiste una sola idea di modernità, di rapporto costi benefici. in sostanza - ha continuato il presidente moncalvo - in questi diciasette anni abbiamo dimostrato che la sostenibilità paga, anche secondo i canoni dell’economia tradizionale, mentre non innovare costa. e, a questo proposito, ci chiediamo: quanto ci costerà se la direttiva sulle pratiche sleali non sarà approvata dal parlamento europeo? o le norme sull’etichettatura che chiede coldiretti? questa strada è l'impegno inesorabile del nostro lavoro per le imprese”. “in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti” ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “oltre quattro italiani su dieci (42%) sono disponibili a pagare oltre il 10% in più pur di avere garantita l’origine made in italy del prodotto dal campo alla tavola secondo l’indagine coldiretti/ixe’”. un’iniziativa autorizzata dalla stessa commissione con la decisione (ue) 2018/1304 pubblicata sulla gazzetta ufficiale dell’unione
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europea l 244 del 28 settembre 2018 a firma del vice presidente Franz timmermans e che gode del sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza al fianco della coldiretti: dalla Fnsea (il maggior sindacato agricolo francese) alla ocu (la più grande associazione di consumatori spagnola), da solidarnosc (storico e importante sindacato polacco) alla upa (l’Unione dei piccoli agricoltori in Spagna), da slow Food a Fondazione univerde a gaia (associazione degli agricoltori greci).alla petizioni hanno già aderito tra gli altri il vicepremier e ministro degli interni matteo salvini, il vicepremier e ministro del lavoro luigi di maio e il ministro delle politiche agricole e del turismo gian marco centinaio. di fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio
dell’unione europea che obbliga a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero nasce - spiega la coldiretti un fronte europeo per la trasparenza in etichetta con la raccolta di un milione di firme in almeno 7 paesi dell’unione. l’obiettivo è dare la possibilità a livello europeo di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti dopo che l’italia, affiancata anche da Francia, portogallo, grecia, Finlandia, lituania, romania e spagna, ha già adottato decreti nazionali per disciplinarlo in alcuni prodotti come latte e derivati, grano nella pasta e riso.
Fuorilegge 20% cibi stranieri,vergogna a tavola
Stop alle importazioni da chi sfrutta lavoro e ambiente per 4 italiani su 10 al riso asiatico alle nocciole turche, dalla zucchero della columbia alla carne del brasile, dall’ortofrutta sudamericana a quella africana fino ai fiori dell’equador, il 20% dei cibi stranieri che arrivano in italia sono “fuorilegge” perché non rispettano le stesse garanzie vigenti a livello nazionale in materia di lavoro, ambiente e salute. arrivano infatti purtroppo anche in italia i prodotti ottenuti dallo sfruttamento del lavoro dei 108 milioni di bambini nelle campagne censiti dalla Fao, secondo la quale quasi la metà di tutto il lavoro minorile del mondo avviene in africa, seguita da vicino dall’asia, ma rilevante è anche in sudamerica, aree dalle quali - sottolinea la coldiretti - l’italia importa ingenti quantità di prodotti agricoli ed alimentari. arrivano sulle nostre tavole dal riso del vietnam agli agrumi della turchia, dallo zucchero di canna della columbia ai fiori dell’equador fino al cacao della costa d’avorio che sono solo alcuni dei prodotti messi sotto accusa dal ministero del lavoro degli stati uniti nel recente rapporto sul lavoro minorile del 2018. “non è accettabile che l’unione europea continui a favorire con le importazioni la violazione dei diritti umani nell’indifferenza generale”, ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che oggi il commercio è “libero” ma è ben lontano dall’essere “equo”, gravato fin dal momento della raccolta per arrivare a quello della trasformazione da processi di dumping sociale, economico e ambientale. sul piano politico - chiede moncalvo - l’unione europea deve acquisire un nuovo protagonismo per promuovere regole sul commercio globale che non tengano conto solo del fattore economico ma anche del rispetto dei diritti sul lavoro, della tutela dell’ambiente e della salute, anche con l’annunciata riforma del wto. serve quindi ripensare dalle radici non solo le regole, ma in primo luogo i principi fondativi del libero commercio perché - conclude moncalvo non deve essere consentito l’ingresso nei confini nazionali ed europei di quei prodotti che non rispettano gli stessi criteri, garantendo che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore per chi produce e per chi consuma.
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oscar green 2018| FORUM INTERNAZIONALE
ecco vincitori di oscAr green 2018 dA AgribirrA terremotAtA All’ArcA di noe’ all’agribirra terremotata ricavata dallo scarto del pane, la casa di paglia bio di senatore cappelli, l’arca di noè del rifugiato, il primo beewellness, la biocosmetica antispreco del tenore e l’agri-bibita di clementine calabresi sono i sei vincitori del premio per l’innovazione oscar green di coldiretti e campagna amica. puntare sul recupero degli scarti aziendali oggi è importantissimo per combattere gli sprechi per questo nella categoria Fare rete il premio è stato assegnato a Matteo Bacci della Toscana perché ha saputo trasformare un rifiuto aziendale da smaltire a caro prezzo in opportunità. ed è così che in collaborazione con il grande tenore andrea bocelli che produce vino e ha scarti di vinacce da “ripensare”, matteo bacci con il suo passato di famiglia di farmacisti mette a disposizione l’acqua aromatica da rigenerare per creare la prima linea di cosmetica anti spreco a chilometro zero. nella categoria Creatività invece l’ambito premio è andato a Glauco Gallo della Calabria che ha creato la prima agri - bibita che contiene ben il 20% di vero succo di clementina, senza conservanti, coloranti e zuccheri aggiunti e con pochissime calorie. essere sempre al passo con i tempi strizzando l’occhio ha garantito la vittoria nella categoria Sostenibilità a Luisa Cabiddu della Sardegna che costruisce case a carattere fortemente innovativo con materiali ecocompatibili quali paglia bio di grano senatore capelli. nella categoria Campagna Amica a vincere è la forza e la tenacia di due imprenditori Claudio Lorenzini del Lazio che hanno cominciato, insieme a emanuela, a produrre la prima agri-birra terremotata a 1600 metri sulle montagne tra amatrice e leonessa utilizzando lo scarto del pane. Fantasia e creatività insieme al desiderio di divertirsi e far vivere un’esperienza unica ha assicurato l’oscar nella categoria Impresa3.terra a Matteo Andreatti del Trentino Alto Adige che fa trascorrere momenti indimenticabili tra le cellette dell’arnia, attraverso una particolare struttura in legno collegata con più alveari che permette di intraprendere un viaggio multisensoriale alla scoperta del mondo delle api, sdraiati su un letto di fieno alpino. nella categoria Noi per il sociale viene premiata l’entusiasmante idea imprenditoriale di Jeffery Eromosele Osoiwanlan delle Marche, un rifugiato politico molto speciale sfuggito al terrorismo e alla povertà nel suo paese, la nigeria per creare una vera e propria arca di noè con animali salvati dall’estinzione.
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inAlcA e mcdonAld’s itAliA insieme per una Filiera carne bovina trasparente Annunciata la firma di un protocollo d’intesa che coinvolgerà 4.000 allevatori in 3 anni. oldiretti, McDonald’s Italia e Inalca hanno annunciato la firma di un protocollo d’intesa a sostegno della filiera italiana della carne bovina sostenibile. l’accordo, siglato in occasione del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di cernobbio, prevede il coinvolgimento di oltre 4.000 allevatori in 3 anni, con una prima fase di test a inizio 2019 che vedrà protagoniste 400 aziende. l’obiettivo è favorire l’adozione e la diffusione di pratiche sostenibili e la formazione del personale impegnato nell’allevamento di bovini - uno dei settori più importanti del tessuto produttivo del paese - in termini di benessere animale, ambientale ed economico-sociale. un progetto che coinvolge l’intera filiera, dagli allevatori alla trasformazione fino alla distribuzione nei 570 ristoranti mcdonald’s in italia. in questo modo viene certificata la sostenibilità dell’intera supply-chain del settore bovino italiano, dall’allevamento al consumatore. a garantire il rispetto degli standard saranno l’aia, l’associazione italiana allevatori e il dipartimento qualità agroalimentare. il modello è quello di erbs (the europen roundtable for beef sustainability) la prima piattaforma europea del settore bovino, nata per condividere le conoscenze tecniche, promuovere lo sviluppo e l’attuazione di pratiche agricole sostenibili.
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FRUTTICOLTURA | minaccia cimice asiatica cimici: invAsione ridimensionAtA nel territorio
Con l’autunno caldo non demordono
Miglioramento rispetto allo scorso anno, restano colpite soia e ortofrutta oom di cimici con il caldo anomalo di questo periodo autunnale. porte e finestre chiuse per evitare che entrino nelle case questi fastidiosi insetti. particolarmente colpito il nord italia soprattutto per quanto riguarda soia, mais, pere, mele, pesche e kiwi con danni fino al 40% dei raccolti nei terreni. dal piemonte arrivano note positive rispetto allo scorso anno: il problema dell’invasione della cimice marmorata asiatica è stato ridimensionato. questo non toglie che alcune aree restano colpite, in particolare l’alto piemonte dove la produzione di soia, tutt’ora in campo, potrebbe subire danni del 30%, l’alessandrino, soprattutto le zone di casale monferrato,valcerrina e alto monferrato dove a risentirne sono i raccolti frutticoli e l’astigiano dove, rispetto allo scorso, si registra un progressivo aumento. nel cuneese e torinese, a macchia di leopardo, le
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cimici si concentrano soprattutto sull’ortofrutta. “la diffusione degli insetti è stata favorita da temperature ben al di sopra delle medie - afferma il presidente provinciale coldiretti alessandria Mauro Bianco - siamo di fronte, infatti, ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano con una tendenza al surriscaldamento che si è accentuata negli ultima anni. questo comporta il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali ed anche l’aumento dell’incidenza di infezioni fungine e dello sviluppo di insetti che colpiscono l’agricoltura. in piemonte stiamo riuscendo a contenere il fenomeno grazie a trattamenti mirati ed alla costante azione di monitoraggio dei nostri tecnici che, visti i risultati, non si fermerà. la sinergia sui territori ha reso possibile lo studio di strategie appropriate, adottando i metodi più sostenibili, con una particolare attenzione all’ambiente al fine di salvaguardare la qualità delle produzioni made in piemonte”. la “cimice marmorata asiatica” è particolar-
mente pericolosa per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta. la diffusione degli insetti, che non hanno in italia antagonisti naturali, è stata favorita da temperature ben al di sopra delle medie, in un 2018 che si classifica fino ad ora come l’anno più bollente dal 1800 con il mese di settembre che ha fatto registrare temperature superiori addirittura di ben 1,82 gradi e precipitazioni inferiori del 61% la media storica di riferimento (1971-2000), sulla base dei dati isac cnr relativi ai primi nove mesi dell’anno. “la lotta in campagna per ora può avvenire solo attraverso protezioni fisiche come le reti anti insetti a difesa delle colture perché non è possibile importare insetti antagonisti dalla cina per motivi sanitari. - ha aggiunto il direttore coldiretti alessandria Roberto Rampazzo - se le cimici provocano vere stragi delle coltivazioni, per l’uomo, oltre al fastidio provocato dagli sciami che si posano su porte, mura delle case e parabrezza delle auto, l’unico pericolo è quello di restare vittima del cattivo odore che gli insetti emanano se schiacciati. il nome scientifico è halyomorpha halys, o cimice marmorata ed è un insetto originario dall`asia orientale, in particolare da taiwan, cina, giappone. gli studiosi la definiscono una varietà estremamente polifaga che si nutre di un’ampia varietà di specie coltivate e spontanee. la cimice asiatica solo l’ultimo dei parassiti alieni che con i cambiamenti climatici hanno invaso l’italia, provocando all’agricoltura e alle grandi coltivazioni di soia e di mais nel nord italia danni stimabili in oltre un miliardo. siamo di fronte ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano con una tendenza al surriscaldamento che si è accentuata negli ultima anni ma anche con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ed anche l’aumento dell’incidenza di infezioni fungine e dello sviluppo di insetti che colpiscono l’agricoltura.
l’ue aFFossa quello italiano. stranieri 4 pacchi su 5
ltre 4 pacchi di zucchero su 5 arrivano dall’estero mentre la produzione made in italy rischia di essere azzerata dalla concorrenza sottocosto di multinazionali francesi e tedesche che hanno colonizzato le industrie del belpaese. e’ quanto emerge da una analisi di coldiretti sulla situazione del mercato dello zucchero dopo la contrarietà espressa dalla commissione alle misure di emergenza per salvare lo zucchero made in italy chieste dal ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio al consiglio dei ministri dell'agricoltura e della pesca dell'ue. lo zucchero è un ingrediente di base per la quasi totalità dei prodotti alimentari italiani con l’80% dei circa 600.000 prodotti alimentari realizzati a livello industriale, disponibili presso la grande distribuzione, contiene zucchero. a fronte di un consumo di oltre 1,7milioni di tonnellate, in italia resiste una produzione di 300mila tonnellate, ma negli ultimi anni sono stati chiusi ben 16 zuccherifici su 19 azzerando l’84% del potenziale industriale nazionale ed entro il 2018 un altro stabilimento dovrebbe cessare l’attività. in italia la maggior parte del mercato è controllata da tre giganti stranieri, il primo dei quali è la multinazionale tedesca sudzucker che vanta 31 siti dall’austria alla romania, dalla bosnia erzegovina alla moldavia, dalla polonia all’ungheria, trasforma 5,9 milioni tonnellate di zucchero ogni anno. per difendere la produzione italiana è necessario arrivare a una chiara etichettatura di origine obbligatoria anche per lo zucchero in modo da offrire ai consumatori la libertà di scegliere cosa mettere nel carrello della spesa.
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SETTORE CORILICOLO/CEREALICOLO | COLTURE
delegazione tedesca in visita nelle colline del monferrato
Le attività della Corilù interessano i ricercatori ed i coltivatori di nocciole stranieri ncora una volta, come spesso è avvenuto negli ultimi 5-7 anni, coltivatori di nocciolo e tecnici agricoli stranieri hanno chiesto di visitare i noccioleti e le strutture per la trasformazione delle nocciole della Cooperativa Corilu di Lu Monferrato. Questa volta si è trattato di un gruppo, una quindicina di corilicoltori tedeschi della Baviera accompagnati un’amica e collega del Prof. Roversi, la dottoressa Carola Nitsch, Direttore di un Centro per l’Assistenza tecnica ai frutticoltori bavaresi (Gartenbauzentrum Bayern) a Norimberga. Gli ospiti hanno potuto vedere il nocciolo con una forma di allevamento che si riscontra soltanto nel Monferrato e precisamente nei corileti della Corilù. Si tratta di un allevamento a palmetta irregolare, ossia allevamento in parete simile ad una siepe, che ha il pregio di consentire un buon investimento delle piante, di facilitare l’efficacia dei pochi trattamenti antiparassitari e le altre operazioni colturali, specialmente la potatura, integralmente meccanizzata. I corilicoltori tedeschi sono rimasti particolarmente impressionati da questa innovativa forma di allevamento che non avevano visto in nessun altro noccioleto italiano od europeo. Il professor Roversi li ha intrattenuti a lungo sulle basi fisiologiche della potatura del nocciolo mentre il dottor Pansecchi ha illustrato loro i pregi e i difetti dei differenti modi di gestione del suolo. Con il presidente della Corilù, Dino Trisoglio, gli ospiti hanno visitato lo stabilimento per la lavorazione delle nocciole ed il presidente ha lungamente illustrato i vari passaggi della lavorazione dal conferimento delle partite di nocciole dei soci sino alla la-
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vorazione finale per la produzione dei diversi prodotti ottenuti dalla trasformazione. La settimana successiva la Corilù ha avuto in visita per la terza volta, accompagnato dal dr. Pansecchi, il vivaista serbo Janko Jankovic con il quale sono in corsi prove sperimentali per l’introduzione di noccioli innestati su portainnesti che non emetto assolutamente polloni. Così come altre tre volte negli scorsi anni la dottoressa Nitsch nella prossima primavera, accompagnerà un successivo gruppo di frutticoltori tedeschi interessati alla coltivazione del nocciolo. Entrambi gli incontri hanno consentito di programmare la prosecuzione della collaborazione scientifica con il signor Jankovic sull’impiego del Corylus colurna (noccioli non pollonifero) come portinnesti delle nostre varietà di nocciolo. Già dal mese prossimo alla dottoressa Nitsch verranno inviati dei piantini di alcune selezioni di cloni migliorativi di nocciolo selezionati nel Monferrato; gli stessi verranno ospitati nella collezione va-
rietale di nocciolo dell’Istituto di Norimberga e confrontati con numerose altre varietà italiane e straniere della collezione. Sempre presso la Corilu, come ogni anno, si sono recati, accompagnati dal prof. Roberto Botta e dalla sua assistente Nadia Valentini, gli studenti del corso di specializzazione in corilicoltura tenuto presso l’istituto di Frutticoltura dell’Università di Torino. Gli ospiti hanno proseguito gli approfondimenti sulla coltivazione del nocciolo visitando l’azienda di Ornella Beccio una realtà storica della corilicoltura della Val Cerrina.A conferma di una certa qual vocazione internazionale della Corilù, oltre alle due già citate visite, nel mese di novembre verranno in visita a Lu il Dott. Miguel Ellena Director Nacional del Instituto de Investigaciones Agropecuarias (INIA) de Chile, con il quale Roversi, Pansecchi e la Corilù hanno già in corso ricerche sull’introduzione di nuove varietà di nocciolo, selezionate in Chile, in Italia ed in particolare nel Monferrato.
settore cerealicolo:il punto nel convegno alla camera di commercio a richiesta di qualità è in continua crescita ed è necessario che tutti gli operatori del comparto cerealicolo facciano le scelte migliori, adottino gli strumenti più adatti e, dove possibile, possano anche innovare. Proprio questi sono stati gli argomenti della 10ª edizione del convegno che si è svolto alla Camera di Commercio di Alessandria, organizzato da Sata, società di consulenza di Quargnento composta da una squadra multidisciplinare che offre servizi per le filiere agroalimentari italiane dal 1986.Allestito insieme al laboratorio analisi Cadir Lab e al Consorzio agrario, l’evento è diventato per molti un appuntamento, o meglio, una tradizione, per fare il punto sulla campagna in chiusura e programmare anche le nuove semine. Tra i relatori della giornata, la dottoressa Patrizia Vaccino del Crea e il professor Amedeo Reyneri dell’Università di Torino. Tracciabilità e origine: questa certezza può averla solo chi ha rispettato le regole condivise della filiera ed è stato in grado di gestire le problematiche, affrontando il rischio imprenditoriale più imprevedibile, ossia il clima. Non si può dimenticare che «la filiera è l’unica opportunità per far fronte ai cambiamenti del mercato e ottenere un valore aggiunto sul prodotto» ha affermato il moderatore del convegno, il dottor Andrea Villani, dell’Associazione Granaria dell’Emilia Romagna, grande esperto del settore. Di fronte a questa realtà, si vuole valorizzare al massimo il territorio, facendo in modo che l’agricoltura possa vivere e svilupparsi e non solo sopravvivere. In provincia di Alessandria, le aziende che coltivano il grano sono più di 2.800 su una superficie di circa 32 mila ettari. Cifre importanti, da primi in classifica tra le province italiane. Per Sata e i suoi partner, il territorio è importante. Ma i progetti aumentano e la richiesta di prodotto da filiera cresce, per fortuna: ci sono ancora tante realtà da coinvolgere e tanto prodotto disponibile. Un obbiettivo da raggiungere, tutti insieme. Per Sata e per tutti coloro che hanno partecipato all’evento questa sfida si chiama «filiera del frumento tenero», un progetto di oggi ma anche di domani. Il mercato è sovrano e le dinamiche di formazione del prezzo sono complesse, la concorrenza con l’estero è spietata, i consumi crescono sempre meno e le abitudini cambiano. Un esempio importante arriva dalla filiera Harmony di Mondelez- Saiwa nel 2014 insieme al Mulino Nova, cresciuta oggi insieme al Consorzio agrario e una sessantina di aziende agricole.
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donne impresa - giornata studio | ATTULITA’
donne impresA coldiretti piemonte
giornAtA studio uecoop
A Roma per l’elezione della nuova Responsabile Nazionale Monica Merotto
Tra multifunzionalità e innovazione: “Cascina Adorno” e “Orto dei nonni”
ella giornata mondiale delle donne rurali, è avvenuta, a palazzo rospigliosi a roma, l’elezione della nuova responsabile di donne impresa coldiretti, monica merotto, allevatrice di bovini limousine e produttrice di olio e vino in toscana. donne impresa coldiretti dell’area nord ovest ha partecipato con la responsabile del piemonte, silvia beccaria, della valle d’aosta, elisa urbano, e della liguria, cristina adelmi. quest’ultima sarà in giunta nazionale a rappresentare l’area del nord ovest insieme a elisabetta secci dalla sardegna, wilma pirola dalla lombardia, margherita scognamillo dalla sicilia, Floriana Fanizza dalla puglia e antonella di tonno dall’abruzzo, oltre a due vice presidenti rita licastro, olivicoltrice della calabria e chiara bortolas coltivatrice di ortaggi in veneto. “le donne nelle loro attività imprenditoriali hanno la capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità diventando protagoniste in diversi campi: dalle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici, mercati di campagna amica e l’agriturismo - commenta Silvia Beccaria responsabile regionale e provinciale donne impresa coldiretti -. sono certa che la neo eletta monica merotto saprà coniugare tutto questo oltre ad essere portavoce delle idee e delle necessità dei vari territori”.
stata la zona di acqui terme la protagonista della giornata studio organizzata da uecoop piemonte nell’ambito della misura 1.2.1. della regione piemonte dedicata all’informazione. molti gli imprenditori che hanno preso parte all’iniziativa che ha voluto far conoscere due esempi di innovazione e multifunzionalità, aziende che nel corso degli anni hanno saputo diventare un punto di riferimento per il territorio alessandrino e non solo. da una parte “Cascina Adorno”, con la sua storia generazionale, una realtà che ha saputo sapientemente coniugare accoglienza turistica, vendita diretta e trasformazione, direttamente dalla stalla al proprio caseificio. circa 150 capre, razza camosciata delle alpi, il cui latte viene trasformato nella robiola di roccaverano dop e bovini di razza piemontese destinati alla produzione della carne. da ponti a cavatore per ammirare un paesaggio incredibile e una progettualità unica dalle enormi potenzialità. stiamo parlando dell’agriturismo “Orto dei nonni”, o meglio dell’agrinonno. una struttura finalizzata ad ospitare i nonni in vacanza, anche con i nipotini oppure quei nonni che scelgono di vivere in campagna condividendo, con altri nonni, l’esperienza agricola di un tempo, quando le cascine erano vere e proprie comunità. gli spazi agrituristici comprendono orti coltivabili per gli ospiti, sala giochi, palestra con docce, tapis roulant, cyclette mentre il grande parco favorisce attività quali tiro con l'arco, passeggiate in bicicletta a pedalata assistita, trekking.alla giornata ha preso parte vittorio marabotto, responsabile uecoop piemonte.
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ORGANIZZAZIONE | don ivo
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a colloquio con il consigliere ecclesiastico
QUANDO COMINCIA? i solito, nelle comunità parrocchiali, il catechismo comincia dopo e finisce prima dell'anno scolastico. esso non è obbligatorio come lo è invece quello scolastico. scuola e catechismo sono indiscutibilmente in crisi. parroci e operatori pastorali sono chiamati a dare risposte in tempi particolarmente difficili. commenta un papà: al catechismo si insegna ai bambini a disegnare su un foglio bianco una colomba bianca. come dire, il nulla. sembra che ai genitori interessi di più sapere quando il catechismo finisce piuttosto che quando comincia, ed è finalizzato solo al ricevimento dei sacramenti. la fase più critica è senz'altro il post cre-
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sima. si ritorna in chiesa, se va bene, per sposarsi. un parroco, scherzando, consigliò a un confratello alle prese col flagello dei piccioni sul tetto della sua chiesa di cresimare i volatili. non li avrebbe più visti, come i cresimati!! a gerusalemme, durante l'assedio di tito (70 d.c.) si permetteva di fare uscire dalle mura le bare con i morti. in una di queste si fece chiudere eliazar per poter parlare col comandante dell'esercito assediante romano e chiedergli di salvare e portare via cose importanti come la tora' (libro della legge) e lasciare bruciare tutto il resto. del catechismo cosa possiamo e dobbiamo salvare lasciando cadere quello che
non tiene più, visto che sta bruciando una certa prospettiva della cristianità? Mons. Ivo Piccinini
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