Agricoltura Alessandrina n.6

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PERIODICO DEL MONDO AGRICOLO DI COLDIRETTI ALESSANDRIA

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Giornale 20 Giugno 2018_Giornale 11/07/18 15:13 Pagina 1

www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - spedizione in a.p. d.l. 353/03 (conv. l. 46/04) art.1 Comma 1, dCB - Alessandria

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Anno 65° numero 06 - 30 GiUGno 2018

• cETA: STOP ALLA RATIFICA • VINO: DOMANDE ENTRO IL 10 AGOSTO • AGEA: SI RAFFORZA RUOLO DEI CAA • EPAcA: CONTRIBUTI E NOVITà INPS


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AVVICENDAMENTI | PReMIo/RInnoVI/oRARI PREMIO IMPRENDITORE DI SUCCESSO AnTonIo GoGGI, SoCIo DI ISoLA S.AnTonIo

Innovazioni agricole per valorizzare i “prodotti di una volta” ntonio rappresenta la terza generazione dell’azienda Goggi, una realtà imprenditoriale ad indirizzo prevalentemente orticolo che ha il suo cuore pulsante in una terra generosa e fertile come quella di Isola Sant’Antonio, capace di regalare prodotti d’eccellenza nel rispetto della tradizione e del territorio. Ubicata in parte all’interno del Parco Fluviale del Po è molto conosciuta e stimata per le sue produzioni vanta elementi di novità e tecniche all’avanguardia al passo con le innovazioni agricole per valorizzare i “prodotti di una volta”, a partire dall’essersi impegnato per aprire una vendita diretta aziendale che sorge negli storici locali dove veniva allestito il mercato settimanale di Isola Sant’Antonio. Un’azienda capace di portare le proprie produzioni oltre i confini provinciali per addentrarsi in terra lombarda, quella pavese in particolare. Appassionato di storia

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e usi e costumi locali, Antonio ha fatto della sua passione per il mondo agricolo una vera e propria mission in grado di coinvolgere tutta la famiglia, a partire dal

SUBENTRA A TEA SCAGLIA

fratello: è iniziato così un percorso di modernizzazione aziendale che trova oggi riscontro nelle più moderne tecnologie e meccanizzazione, a lui il merito di aver contribuito in modo determinante all’ampliamento arrivando a circa 50 ettari coltivati anche a nocciolo. Un modo per diventare sempre più competitivi e contribuire alla crescita di un settore che sta diventando il fiore all’occhiello della provincia di Alessandria. Con soddisfazione Antonio ci ha messo la faccia a garanzia di quanto produce. Anche perché oggi chi acquista è sempre più attento, esigente e sa riconoscere un prodotto di qualità. Il futuro? non si presenta facile ma gli imprenditori agricoli partono con una marcia in più. Quale? Antonio non ha dubbi: “Il fatto che il terreno non è esportabile quindi ciò che viene coltivato ha peculiarità e caratteristiche che rendono unica la produzione”.

Che hA RAGGIUnTo LA MeRITATA PenSIone

Luigi Semino nuovo Segretario Zona a Castelnuovo Scrivia Continuerà ad essere anche a capo della Zona di Tortona: nel doppio incarico sarà affiancato dalla figura del vice segretario di Zona ambio alla guida dell’Ufficio Zona della Coldiretti di Castelnuovo Scrivia: Luigi Semino, già Segretario Zona di Tortona ha ricevuto mandato di doppio incarico. Infatti, dal 1° luglio è stato nominato anche nuovo Segretario Zona della Coldiretti di Castelnuovo Scrivia, andando a sostituire Tea Scaglia giunta al traguardo della meritata pensione. “Pur cosciente che l’incarico che andrò a coprire implica grandi responsabilità - ha commentato Luigi Semino - sono entusiasta di questa nuova opportunità. Una zona dinamica e intraprendente quella di Castelnuovo Scrivia. Sicuramente una base associativa con la quale realizzare la progettualità economica di Coldiretti che passa attraverso la valorizzazione e tutela del Made in Italy, per promuovere la competitività delle imprese dando loro con-

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ORARIO ESTIVO

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creti risultati economici”. “Sono certo che questa nomina - ha dichiarato Leandro Grazioli, direttore Coldiretti Alessandria saprà rispondere alle esigenze dei nostri soci. Luigi Semino ha le qualità per continuare con successo il lavoro fin qui portato avanti con impegno da Tea Scaglia e con la sua grande professionalità ed espe-

rienza saprà interpretare al meglio le esigenze sindacali e tecniche delle imprese associate. Desidero inoltre ringraziare Tea Scaglia per la generosità ed il dinamismo sindacale con cui in questi anni ha operato per l’intera categoria”. Luigi Semino sarà coadiuvato dalla figura del Vice Segretario Zona, Rossella Garbelli.

Al via da lunedì 16 luglio l’orario estivo per Coldiretti Alessandria. Gli uffici saranno aperti al pubblico tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 13.00. Un giorno alla settimana, verrà mantenuto anche l’orario pomeridiano dalle 14 alle 17.00. Si ricorda inoltre che la Federazione chiuderà per ferie dal 13 al 17 agosto. L’orario estivo rimarrà sino al 14 settembre.


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SOMMARIO | IN QUESTO NUMERO n°6 - Giugno 2018

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Villaggio Coldiretti

z i n e

“Un evento grandioso da 700 mila presenze”

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

PeriodiCo edito dA impresa Verde Alessandria

Foto di copertina: scatto a cura di Valerio Minato

d i r e t t o r e A m m i n i s t r At i V o Leandro Grazioli direttore resPonsAbiLe ilaria Lombardi

Chiuso in redazione il 30 Giugno 2018

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G r A f i C A , i m PA G i n A z i o n e Christian boero H A n n o C o L L A b o r At o A q u e s t o n u m e r o francesco bianchi, daniela Colombini, Alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, marino ravera, emanuele sconfienza.

FILIERA BIOMETANO FIRMATO L’ACCORDO CON BONIFIChE FERRARESI

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Leggi e fisco

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INIPA

Scadenziario fiscale mese di luglio

fotoGrAfie Archivio Coldiretti, Christian boero

Pronto il calendario dell’offerta formativa professionale gratuita

redAzione ed AmministrAzione Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

reGistrAzione tribunALe di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGenziA

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Flavescenza dorata

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Agea

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PAC e nuove sfide

P u b b L i C i tA r i A

Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (Cn) tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

s tA m PA

COLDIRETTI 05 INVILLAGGIO 700 MILA A TORINO PER L’EVENTO DEL NORD OVEST

serVizi Per LA ComuniCAzione Via michele Coppino, 154 - 10147 torino tel. 011-5537240 fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu

Sperimentazione sull’induzione di una remissione dei sintomi

Via alla riforma, si rafforza il ruolo dei CAA

Moncalvo: la proposta Coldiretti per la PAC del futuro

Confederazione nazionale Coldiretti federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

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Condizionalità Gli impegni per la identificazione e la registrazione dei bovini

uffiCi ProVinCiALi Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria

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UECOOP É Gherardo Colombo il nuovo Presidente dell’Unione Europea delle Cooperative

twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria

AL CETA 12 NO IL GOVERNO ANNUNCIA LO STOP ALLA RATIFICA

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Settore Fiscale Dalla fattura di acquisto al nuovo regolamento europeo sulla privacy

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ANTICIPAZIONI

SALUTE

RIFLESSIONI

SUL PROSSIMO NUMERO

SChEDA INFORMATIVA

LA PAROLA AL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO

“PrEVENzIONE TumOrI dELLA PELLE”

“VErSO IL ‘68”

OSCAR GREEN 2018 “LA TERRA DELLE IDEE” ---------LA PREMIAZIONE A LIVELLO REGIONALE

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EDITORIALE | IL PRESIDENTE Il Made In Italy contInua ad essere Il brand pIù InseguIto e IMItato all’estero

Il sistema delle imprese deve essere messo in condizione di recuperare fiducia e concretezza La nostra forza è la distintività e il Villaggio è la sintesi perfetta della progettualità Coldiretti

o so, forse cado nel banale, ma è impossibile non iniziare l’editoriale ripercorrendo l’evento grandioso che è stato il Villaggio Coldiretti. Nelle pagine del giornale ci sarà modo di entrare nei particolari e far conoscere, anche a coloro che non hanno avuto il privilegio di viverlo da protagonisti, cosa è stato il Villaggio e le sue unicità. Una tre giorni scandita da tutto quello che può essere considerata la sintesi del grande progetto che Coldiretti sta portando avanti da anni, un evento che abbiamo definito “grandioso” che ha visto riuniti in un contesto unico lo street food di qualità, la tutela del Made in Italy, incontri formativi e informativi, agriasilo e fattoria in città. Ma anche tutor della spesa, della carne e degustazioni: addentrarsi in un Villaggio Coldiretti è un’esperienza sensoriale incredibile, dove i bambini trovano la campagna in città e dove i consumatori possono acquistare specialità a km.0 in un grande mercato di Campagna Amica realizzato per l’occasione. In una parola, protagonista la dISTINTIVITA’! Non solo Piemonte ma Nord Ovest, lo scrigno dei sapori si amplia e si rafforza, come si amplia e si rafforza l’azione del Consorzio Agrario passato da Cadelpo a piattaforma del Nord Ovest. Un’operazione importante e fondamentale per garantire traiettorie di futuro alle imprese, competitività e rilancio del territorio. E intanto abbiamo un nuovo ministro dell’agricoltura: ormai noi italiani ci siamo abituati ma non dobbiamo sottovalutare il fatto che questi cambiamenti mettono a dura prova il reddito delle famiglie e la sopravvivenza delle imprese. Un’analisi effettuata sulla base dei dati Istat evidenzia l’importanza di scongiurare l’aumento dell’Iva: una priorità per difendere il potere di acquisto delle famiglie in pericolosa diminuzione nel 2018. Nel primo trimestre 2018 si registra infatti

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Nella foto: un momento dell’affollata conferenza stampa che si è svolta in Sala Rappresentanza della Prefettura di Torino per la presentazione del Villaggio Coldiretti del Nord Ovest. Grande coinvolgimento per la provincia di Alessandria. In prima fila da destra il Presidente Provinciale Mauro Bianco e la Delegata Regionale Donne Impresa Silvia Beccaria.

un calo con una diminuzione reale dello 0,2% del potere di acquisto, in frenata rispetto all’ultimo trimestre dell’anno scorso, eroso anche dall’aumento dell’inflazione che a giugno ha raggiunto l’1,4% su base annua. Per tenere costanti i consumi le famiglie hanno dovuto quindi erodere i loro risparmi. In questo contesto è necessario evitare qualsiasi intervento, come l’aumento dell’Iva, che possa incidere sulla capacità di spesa delle famiglie in un momento in cui si avvertono preoccupanti segnali di stagnazione dell'economia. Ma non basta che il mondo agricolo ed agroalimentare continui a fare la sua parte per la ripresa dell’economia italiana con dati importanti, tutto il sistema delle imprese deve venir messo in condizione di recuperare competitività e quindi abbattere la disoccupazione e ridare slancio ai consumi interni altrimenti si è davvero destinati a diventare il terzo mondo dell’Europa. Il Made in Italy continua ad essere un brand inseguito e imitato all’estero, scimmiottato per richiamare una sorta di collegamento con l’Italia. Ed ecco la battaglia che ha fatto della Coldiretti una forza sociale: etichettatura, rintracciabilità dei processi produttivi e della trasformazione, indicazione obbligatoria anche per i trasformati dell’origine della materia prima.

Grandi imputate sono state e continuano ad esserlo le lobbies di una parte dell’industria agroalimentare che ha interesse alla scarsa trasparenza per italianizzare nella trasformazione materie prime non certamente nazionali. Una battaglia che non va scambiata per protezionista ma di legalità, trasparenza e grande rispetto per i consumatori che in questi anni con le loro associazioni si sono rivelate i primi grandi e veri alleati del mondo agricolo. L’Italia si è posta all’avanguardia in Europa nelle politiche per la trasparenza dell’informazione ai consumatori, con l’etichetta di origine Made in Italy su ¾ della spesa per impedire di spacciare prodotti stranieri come nazionali in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. Non possiamo perdere terreno nella corsa del Paese: un profondo cambiamento è in atto e che deve riguardare tanto le idee quanto gli uomini chiamati ad affermarle, a partire dalle classi dirigenziali.

Mauro Bianco Presidente


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#STOCOICONTADINI | VILLAGGIO COLDIRETTI A TORINO

Curiosità e folla di visitatori anche per il #bisteccaday

glI ItalIanI SEnSIBIlI allO StIlE dI vIta SanO In EquIlIBrIO cOn la natura

700MILA

ALL’ASSALTO DEL VILLAGGIO COLDIRETTI ltre settecentomila persone hanno visitato nei tre giorni del fine settimana il Villaggio Coldiretti a Torino, che ha portato tra Piazza Castello e i Giardini Reali Superiori aperti al pubblico per l’occasione, trentamila metri quadrati di mercati, cibo di strada contadino ed esposizioni ad hoc dove è stato possibile acquistare direttamente dagli agricoltori le eccellenze del Made in Italy ma anche gustare piatti di altissima qualità con i menu preparati dagli agrichef di Campagna Amica con le ricette della tradizione degli agriturismi a prezzi popolari, per dare a tutti la possibilità di vivere un giorno da gourmet. E’ il bilancio stilato dalla Coldiretti e confermato dalla Questura sulla rassegna #stocoicontadini che ha ospitato nel weekend circa 200 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, laboratori, trattori e nuove tecnologie e workshop, assieme a oltre ventimila agricoltori dal Piemonte, dalla Liguria e dalla Val d’Aosta ma anche da altre regioni del Nord Italia e dalle aree terremotate. Nella tre giorni sono state raccolte anche le firme per la campagna #stopcibofalso per chiedere alla Ue

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l’etichettatura d’origine su tutti i prodotti alimentari. Ma ha dato ottimi risultati anche l’iniziativa “Spesa sospesa” di Coldiretti, Campagna Amica e Caritas, con la possibilità per i visitatori di lasciare pagati frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare della spesa a chi non può permettersela, grazie alla quale è stata raccolta oltre una tonnellata di cibo gourmet da destinare alle famiglie in gravi difficoltà economiche. Curiosità e folla di visitatori anche per il #bisteccaday, la Giornata nazionale della carne con la storica riscossa nei consumi.Visitatori sono arrivati da ogni parte d’Italia, ma anche dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalla Germania e dalla Spagna e hanno affollato il mercato di Piazza Castello con centinaia di prodotti tipici, assaggiando e facendo acquisti e mangiando specialità del Made in Italy al 100%,. Pieno successo - prosegue la Coldiretti - si è registrato anche per gli acquisti dei prodotti esposti nei vari stand con il riso nelle sue varietà a km zero dalle campagne di Vercelli e di Novara, le nocciole piemontesi, le olive taggiasche liguri, i formaggi tipici come il tomino, gli erborinati e la fontina valdostana, oltre a salumi, prodotti ortofrutticoli, dolci e conserve andate a ruba che hanno costretto i produttori di Campagna Amica

a doversi rifornire anche più volte al giorno. Tra le varie aree una delle più “gettonate” rileva la Coldiretti - è stata sicuramente la fattoria degli animali: decine di migliaia di bambini hanno invaso - continua la Coldiretti - l’area riservata ai piccoli che nell’agriasilo e nella fattoria didattica hanno imparato a impastare il pane, a zappettare l’orto e a riconoscere le diverse varietà di piante il tutto con l’assistenza dei tutor e delle agritate della Coldiretti e di Campagna Amica. Per i giovani l’appuntamento clou è stato, invece, al Villaggio delle idee sul futuro del lavoro con i tutor che hanno spiegato come avviare un’impresa agricola, quali sono le difficoltà da superare ma anche quali sono le opportunità per chi vuole trovare un futuro con un lavoro legato alla terra. Alla tre giorni del Villaggio Coldiretti con il presidente roberto moncalvo e il segretario generale Vincenzo Gesmundo non sono mancate le personalità, dal Vicepremier e Ministro dell’Interno matteo Salvini al Ministro dell’Ambiente Sergio costa, al Ministro delle Politiche agricole Gian marco centinaio, dalla sindaca di Torino chiara Appendino all’arcivescovo di Torino cesare Nosiglia, fino alla popolare presentatrice tv Elisa Isoardi. A Torino la manifesta-

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VILLAGGIO COLDIRETTI A TORINO | #STOCOICONTADINI

Nella foto il Ministro delle Politiche agricole Marco Centinaio, il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e il sindaco di Torino Chiara Appendino.

AL VILLAGGIO COLDIRETTI TRIONFO DELLE ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE olte le eccellenze della provincia alessandrina protagoniste del grande successo ottenuto dal Villaggio Coldiretti che si è svolto nel fine settimana. Dal Montebore alle nocciole, dalle lumache alla frutta e verdura, dal miele ai prodotti trasformati ma anche dolci tipici del territorio. Tra gli oltre centocinquanta gazebo di Campagna Amica che hanno colorato di giallo piazza Castello le tipicità alessandrine hanno conquistato i consumatori provenienti non solo da Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e da anche da altre regioni d’Italia ma anche tanti stranieri. “Una vetrina incredibile per promuovere quella che è la nostra progettualità, la difesa del Made in Italy e della distintività. Solo vivendo l’unicità del Villaggio Coldiretti si può capire di quale evento straordinario si tratti. - ha commentato il presidente Coldiretti Alessandria mauro Bianco - Il Villaggio è la sintesi perfetta di quello che è il progetto Coldiretti, il luogo dove i consumatori sono protagonisti e il dialogo tra produttore e consumatore diventa il comune denominatore per far conoscere e promuovere stili di vita sani e acquisti consapevoli”. Sono state infatti oltre settecentomila le persone che hanno visitato nei tre giorni del fine settimana il Villaggio Coldiretti a Torino, che ha portato tra Piazza Ca-

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zione si è svolta in modo assolutamente regolare, con i massimi livelli di sicurezza nonostante la straordinaria partecipazione di pubblico, grazie alle forze dell’ordine, al Questore Francesco messina e al Prefetto di Torino renato Saccone, cui va il ringraziamento della coldiretti, che hanno garantito un sereno svolgimento dei tre giorni, e a sistemi di controllo all’avanguardia con droni e torre centrale telescopica che sale fino a 14 metri d’altezza. “Il successo del Villaggio contadino a Torino in Piemonte è la testimonianza dell’enorme crescita della sensibilità degli italiani verso stili di vita sani e in equilibrio con la natura per i quali l’agricoltura nazionale può offrire i primati conquistati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza alimentare a livello europeo e mondiale” ha dichiarato il presidente della Coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che la kermesse torinese è stata anche “un importante momento di solidarietà, con il lancio dell’iniziativa ‘spesa sospesa’ in favore delle famiglie in difficoltà”.

Le tipicità’ della provincia di Alessandria hanno conquistato i visitatori


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#STOCOICONTADINI | VILLAGGIO COLDIRETTI A TORINO

carne italiana alla riscossa, +5% consumi nel 2018

stello e i Giardini Reali Superiori aperti al pubblico per l’occasione, trentamila metri quadrati di mercati, cibo di strada contadino ed esposizioni ad hoc dove è stato possibile acquistare direttamente dagli agricoltori le eccellenze del Made in Italy ma anche gustare piatti di altissima qualità con i menu preparati dagli agrichef di Campagna Amica con le ricette della tradizione degli agriturismi a prezzi popolari, per dare a tutti la possibilità di vivere un giorno da gourmet. E’ il bilancio stilato dalla Coldiretti e confermato dalla Questura sulla rassegna #stocoicontadini che ha ospitato nel weekend circa 200 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, laboratori, trattori e nuove tecnologie e workshop, assieme a oltre ventimila agricoltori dal Piemonte, dalla Liguria e dalla Val d’Aosta ma anche da altre regioni del Nord Italia e dalle aree terremotate. “Un evento grandioso che non ha dimenticato ‘gli ultimi’ con l’iniziativa di solidarietà ‘Spesa sospesa’ che ha dato la possibilità ai visitatori di lasciare pagati frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare della spesa a chi non può permettersela, grazie alla quale è stata raccolta oltre una tonnellata di cibo gourmet da destinare alle famiglie in gravi difficoltà economiche”, ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Leandro Grazioli. Nella tre giorni sono state raccolte anche le firme per la campagna #stopcibofalso per chiedere alla Ue l’etichettatura d’origine su tutti i prodotti alimentari. Curiosità e folla di visitatori anche per il #bisteccaday, la Giornata nazionale della carne con la storica riscossa nei consumi.

torica inversione di tendenza con l’aumento di oltre il 5% della spesa delle famiglie italiane per la carne nel 2018, il valore più alto degli ultimi sei anni che avevano fatto registrare un brusco calo dei consumi. E’ quanto emerge da una analisi della coldiretti su dati Ismea relativi al primo trimestre del 2018 divulgata in occasione della Giornata nazionale della #bisteccaday. L’aumento dei consumi riguarda tutte le diverse tipologie di carne da quella di pollame (+4%) a quella di maiale (+4%) fino a quella bovina (+5%) che fa registrare il maggior incremento nel primo trimestre rispetto all’anno precedente, in un quadro di sostanziale stagnazione della spesa alimentare (+1,4%). Il consumo medio annuo in Italia di carne (pollo, suino, bovino, ovino) è sceso ai livelli di 79 chilogrammi pro-capite, tra i più bassi in Europa dove i danesi sono a 109,8 chilogrammi, i portoghesi a 101 chilogrammi, gli spagnoli a 99,5 chilogrammi, i francesi e i tedeschi a 85,8 e 86 chilogrammi. E la situazione non cambia se il confronto viene fatto a livello internazionale visto che, secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, nel 2018 il consumatore medio americano mangerà 222,2 chili tra carne rossa e pollame. Nel Belpase si assiste ad una decisa

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svolta verso la qualità con il 45% degli italiani che privilegia quella proveniente da allevamenti italiani, il 29% sceglie carni locali e il 20% quella con marchio Dop, Igp o con altre certificazioni di origine secondo l’indagine Coldiretti /Ixe’. Vola, infatti, il consumo di bistecca “Doc” con un balzo del 20% nel numero di animali di razze storiche italiane allevati negli ultimi 20 anni sulla base delle iscrizioni al libro genealogico. La domanda di qualità e di garanzia dell’origine ha portato ad un vero boom nell’allevamento delle razze storiche italiane da carne che, dopo aver rischiato l’estinzione, sono tornate a ripopolare le campagne dagli Appennini alle Alpi. La razza piemontese con lo storico riconoscimento comunitario dei “Vitelloni Piemontesi della coscia” a Indicazione Geografica Protetta (Igp) è la più diffusa e può contare su oltre 315mila capi mentre sono più di 52mila quelli di razza marchigiana, quasi 46mila di chianina, 12mila di romagnola, 11mila di maremmana e più di 35mila di podolica per un totale di oltre 472mila animali allevati. Un patrimonio consolidato anche grazie - precisa la Coldiretti - a iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori, con l’adozione di forme di alimentazione controllata, disciplinari di allevamento restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica e forme di vendita diretta della carne da parte degli allevatori attraverso le fattorie e i mercati di Campagna Amica. Le carni nazionali sono più sane, perché magre, non trattate con ormoni (a differenza di quelle americane) e ottenute spesso nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione che assicurano il benessere e la qualità dell’alimentazione degli animali. Il risultato è una vera rivoluzione nell’offerta di carne in Italia.

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VILLAGGIO COLDIRETTI A TORINO | #STOCOICONTADINI

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DA “NO LATTE” A UOVA KILLER ALLARME

FAKE NEWS La scorretta informazione alimentare incide sulla spesa degli italiani al partito dei “no latte” alla panzana delle uova killer sono numerose le fake news che colpiscono alimenti importanti per la dieta degli italiani, favorite anche dal diffondersi incontrollato sul web di notizie prive di basi scientifiche che danneggiano la salute ma anche l’economia del Paese. La scorretta informazione nell’alimentare ha un peso più rilevante che negli altri settori perché va a influenzare direttamente la salute. Per questo dobbiamo prestare particolare attenzione ed essere grati a quanti sono impegnati nello smascherare gli inganni”, ha affermato il presidente della Coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che ad essere colpiti nei siti web e sui social sono praticamente tutti i prodotti che finiscono nel carrello, con accuse a sproposito o al contrario con l’attribuzione di proprietà salutistiche e nutrizionali non verificate. “Internet però non va criminalizzato perché può svolgere un ruolo di controllo importante in un sistema in cui - ha precisato Moncalvo - l’informazione alimentare purtroppo rischia di essere influenzata soprattutto dalle grandi multinazionali grazie alla disponibilità di risorse pubblicitarie investite. Una delle più comuni notizie fasulle che si incontrano su internet - spiega la

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Coldiretti - è quella relativa al latte che sarebbe dannoso perché è un alimento destinato all’accrescimento di cui solo l’uomo, tra gli animali, si ciba per tutta la vita. In realtà il latte di mucca, capra o pecora rientra da migliaia di anni - ricorda la Coldiretti nella dieta umana, al punto che il genoma si è modificato per consentire anche in età adulta la produzione dell’enzima deputato a scindere il lattosio, lo zucchero del latte. Il filone di pensiero che ritiene opportuno bandire i latticini dall’alimentazione poggia sul China Study, un’indagine epidemiologica svolta a partire dal 1983 in Cina, i cui risultati sono stati ritenuti inattendibili dalla comunità scientifica e dall’’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro.Attenzione anche alla fake news - continua Coldiretti che vieterebbe a chi è intollerante al lattosio di mangiare formaggi. La stagionatura prolungata di molti formaggi porta, infatti, ad una scomparsa del lattosio, o ad un radicale calo. Inoltre, anche gli intolleranti al lattosio in base ai dati di Efsa, sono generalmente in grado di tollerare senza problemi e disagi dosi fino a circa 125 ml di latte al giorno. Non esiste poi alcuno studio che provi che mangiare carne anche a piccole quantità sia dannoso per la salute, secondo la Coldiretti. Al contrario, i vantaggi di una

dieta completa che la includa sono scientificamente indiscussi. Se ne può fare a meno -ammonisce la Coldiretti - solo integrando la sua mancanza con altri prodotti animali, come uova in primis, latte e derivati, e in alcuni casi assumendo integratori di vitamine e minerali. La carne è come una barretta energetica ricca di nutrienti ad alto assorbimento, che fornisce nell’immediato tanti elementi necessari alla crescita, allo sviluppo, al mantenimento, alla difesa e alla riparazione del nostro corpo, che nessun altro alimento da solo è in grado di dare. Tra le bugie che si trovano sul web - prosegue la Coldiretti - è anche quella che la carne sia piena di ormoni. Il trattamento di animali con ormoni è, infatti, vietato in Italia da 40 anni e in Europa da 35 anni a differenza di quanto avviene in altri Paesi come in Nord America. Una vera e propria leggenda metropolitana del tutto priva di basi scientifiche è poi quella - denuncia la Coldiretti - che le uova facciano male al fegato. Al contrario, questo tipo di alimento contiene sostanze utili per il buon funzionamento delle cellule epatiche, come gli aminoacidi epatoprotettori come metionina e colina e una sostanza come l’inositolo utile in particolare per chi soffre di fegato grasso.


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#STOCOICONTADINI | VILLAGGIO COLDIRETTI A TORINO

InIzIatIva lancIata da cOldIrEttI E campagna amIca

Da Spesa Sospesa una tonnellata di cibo Km0 per i bisognosi ltre una tonnellata di cibo a km zero, dalle nocciole Igp del Piemonte al riso delle campagne di Vercelli e Novara, dalle olive taggiasche all’olio extravergine d’oliva, dal pesto ligure ala fontina valdostana fino alla pasta di grano 100% italiano assieme a frutta e verdura, è stata raccolta grazie alla generosità degli agricoltori di Campagna Amica, dei cittadini torinesi e dei turisti per arrivare nelle case delle famiglie in gravi difficoltà economiche. E’ il bilancio dell’iniziativa “Spesa sospesa” lanciata in anteprima da coldiretti e campagna Amica assieme alla caritas al Villaggio #stocoicontadini, ai Giardini Reali Superiori di Torino. Per tutto il week end - spiega la Coldiretti - i visitatori dei banchi del maximercato degli agricoltori tra i giardini e piazza Castello hanno avuto la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. La spesa raccolta è stata consegnata alla Caritas che si occupa della distribuzione alle famiglie in difficoltà con il Comitato S-Nodi e il progetto d’innovazione sociale FaBene: il cibo sarà poi cucinato sui territori dalle stesse famiglie - che diventeranno a loro volta protagoniste attive di economia civile - e servito a chi ne ha bisogno. “Anche in un momento di festa come il Villaggio abbiano voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche” ha spiegato il presidente della Coldiretti roberto moncalvo nel

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sottolineare che “il nostro obiettivo è far sì che questa esperienza non resti limitata a questa occasione ma diventi un fenomeno strutturale in una situazione che vede oggi 2,7 milioni di italiani costretti a chiedere aiuto per mangiare”. “La ‘spesa sospesa’ è un esperimento di democrazia del cibo con la quale vogliamo portare le eccellenze delle campagne italiane anche sulle tavole degli ultimi, dei più bisognosi, con prodotti freschi, di qualità e a km zero”, ha aggiunto il direttore di Fonda-

zione Campagna Amica, carmelo Troccoli. Soddisfatto anche l’Arcivescovo di Torino cesare Nosiglia il quale ha sottolineato come oggi moltissime famiglie con bambini siano costretti a rivolgersi alle mense dei poveri e che la cosa più preoccupante è che “l’accesso al cibo è diventato un problema anche per le fasce di età più giovani che andrebbero salvaguardate. E’ allora importante un’iniziativa che educhi tutti anche ad avvicinarsi ai poveri, seguendo la lezione di Papa Francesco”.

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ISTANTANEE DAL VILLAGGIO Alcuni momenti che hanno contraddistinto le giornate del Villaggio del NordOvest, protagonisti d’eccezione, esponenti politici ma soprattutto tanti consumatori che hanno apprezzato la campagna in città .


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#STOCOICONTADINI | VILLAGGIO COLDIRETTI A TORINO

vacanzE: cOldIrEttI, al vIa prImE partEnzE, 7,4 mln a gIugnO

Souvenir alimentare del luogo delle vacanze per 7 turisti su 10 artenze al via nel primo weekend dopo la fine della scuola con 7,4 milioni di italiani che scelgono di andare in vacanza a giugno. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ contenuta nel Rapporto su “Le vacanze italiane nel piatto 2018” per l’anno internazionale del cibo italiano nel mondo presentato al Villaggio della Coldiretti ai Giardini Reali di Torino con il più grande mercato agricolo a km zero mai realizzato affollato di turisti italiani e stranieri per l’acquisto dei tradizionali souvenir.Andare in vacanza prima dell’arrivo dell’alta stagione consente risparmi che quest’anno - sottolinea la Coldiretti - possono superare il 25% e che risultano particolarmente appetibili in tempi di crisi. I listini per l’alloggio, il vitto ma anche per le attività ricreative subiscono infatti precisa la Coldiretti - un’impennata a partire dal mese di luglio per toccare i valori massimi nella prima metà di agosto. Le partenze “fuori stagione” - precisa la Coldiretti - sono particolarmente apprezzate anche da chi ama la tranquillità e vuole stare lontano dalle folle

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senza rinunciare però a visitare le principali mete turistiche. Se in piena estate è il mare spiega Coldiretti - a fare la parte del leone, in questo periodo dell’anno particolarmente apprezzate sono anche le scelte alternative per conoscere una Italia cosiddetta “minore” dai parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi che fanno da traino al turismo enogastronomico, con ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali che nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. Indipendentemente dalla destinazione è diventato immancabile - continua Coldiretti il souvenir alimentare delle vacanze con 7 turisti su 10 (71%) nel Belpaese che hanno deciso per il 2018 di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità. “Rivolgersi direttamente al produttore è anche una occasione per conoscere non solo il prodotto, ma anche la storia, la cultura e le tradizione che racchiude dalla voce di chi ha

contribuito a conservare un patrimonio che spesso non ha nulla da invidiare alle bellezze artistiche e naturali del territorio nazionale” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’evidenziare che “in molti casi la vendita è accompagnata anche dalla possibilità di assaggi e degustazioni “guidate”, che consentono di fare una scelta consapevole difficilmente possibile altrove, ma anche di verificare personalmente i processi produttivi in un ambiente naturale tipico della campagna”. Di fronte ad una offerta così variegata è attivo il sito www.campagnamica.it per mettere in connessione gli imprenditori agricoli italiani con i cittadini di tutto il mondo che si recano in Italia ed intendono acquistare prodotti o dormire nelle aziende agricole. E’ possibile scegliere i mercati di Campagna Amica, le fattorie, e le botteghe dove poter acquistare il vero Made in Italy agroalimentare, ma anche i ristoranti che offrono menù con prodotti acquistati direttamente dagli agricoltori di Coldiretti.

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ECONOMIA E POLITICA AGRICOLA | CETA/VINO/PESCE E MANZATO cEta: Il trattatO dI lIBErO ScamBIO

Il Governo annuncia lo stop alla ratifica del trattato Ue-Canada a decisione di non ratificare il trattato di libero scambio con il Canada (Ceta) è una scelta giusta di fronte ad un accordo sbagliato e pericoloso per l’Italia contro il quale si è sollevata una vera rivolta popolare che ci ha visti protagonisti su tutto il territorio nazionale dove hanno già espresso contrarietà 15 regioni, 18 province 2500 comuni e 90 Consorzi di tutela delle produzioni a denominazioni di origine”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti roberto moncalvo nell’esprimere soddisfazione per le dichiarazioni del Ministro delle Politiche Agricole Gian marco centinaio che ha annunciato l’intenzione del Governo di chiedere al Parlamento di non ratificare il trattato Ceta e gli altri accordi simili, come del resto previsto nel contratto di governo. Nel Parlamento uscito dalle urne c’è peraltro una ampia maggioranza assoluta trasversale contraria al trattato, afferma la Coldiretti che è stata protagonista della mobilitazione No Ceta sul territorio nazionale insieme ad una inedita alleanza tra diverse organizzazioni Coldiretti, Cgil,Arci,

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Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch. L’accordo è entrato in vigore in via provvisoria il 21 settembre 2017 in attesa di essere ratificato da tutti i Parlamenti degli Stati membri dell’Ue ma al momento, per le forti opposizioni, si sono espressi solo 11 Paesi su 28 ossia Danimarca, Lettonia, Estonia, Lituania, Malta, Spagna, Portogallo, Croazia, Repubblica Ceca, Austria e Finlandia. Per l’Italia l’opposizione è giustificata dal fatto che con il Ceta per la prima volta nella storia l’Unione Europea

legittima in un trattato la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy più prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali. La svendita dei marchi storici del Made in Italy agroalimentare non è solo un danno sul mercato canadese ma si è dimostrata essere soprattutto un pericoloso precedente nei negoziati con altri Paesi, dal Giappone al Messico, dall’Australia alla Nuova Zelanda fino ai Paesi del Sudamerica (Mercorsur) che sono stati così autorizzati a chiedere lo stesso tipo di concessioni.

aSSIcurazIOnI vInO DOMANDE ENTRO IL 10 AGOSTO ubblicate le istruzioni operative Agea per la presentazione della richiesta di aiuti comunitari per le assicurazioni sulla vite da vino relativamente all’annata 2018. Dal 2015 la copertura assicurativa agevolata dei rischi agricoli è effettuata nel quadro della “gestione del rischio del Programma di sviluppo rurale nazionale e nell’ambito del programma nazionale di sostegno per il vino. Per accedere alla misura il viticoltore deve aver stipulato una polizza

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assicurativa annuale. Le domande di aiuto vanno presentate on line entro il 10 agosto 2018, per quanto riguarda le domande di modifica il termine è l’8 agosto 2018. E’ dunque necessario recarsi al Caa Coldiretti per definire le pratiche. L’erogazione del contributo avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande fino all’esaurimento delle risorse. Il contributo massimo è pari al 65% della spesa ammessa Gli aiuti saranno erogati entro il 15 ottobre 2018.

pOlItIchE agrIcOlE PESCE E MANZATO NUOVI SOTTOSEGRETARI uon lavoro ai viceministri e ai sottosegretari che completano la squadra di Governo a partire dai sottosegretari alle Politiche agricole Alessandra Pesce e Franco manzato, che affiancheranno il ministro Gian marco centinaio, direttamente impegnati nella difesa e nella valorizzazione dell’agroalimentare Made in Italy.

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E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti roberto moncalvo nell’assicurare la piena disponibilità alla collaborazione della principale organizzazione agricola per affrontare le sfide del settore in ambito nazionale ed internazionale.

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Alessandra Pesce Sottosegretario di Stato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali dal 13 giugno 2018.

Franco manzato Sottosegretario alle politiche agricole alimentari e forestali del Governo Conte.


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ENERGIA | ECONOMIA E POLITICA AGRICOLA

vIa a prIma FIlIEra BIOmEtanO da Stalla a Strada

Decarbonizzazione, intesa tra Coldiretti, Bonifiche Ferraresi, A2A, Snam e Gse asce in Italia la prima filiera di biometano agricolo “dalla stalla alla strada” per raggiungere l’obiettivo di immettere nella rete 8 miliardi di metri cubi di gas “verde” da qui al 2030. Il protocollo d’intesa è stato firmato a Palazzo Rospigliosi a Roma da Coldiretti, Bonifiche Ferraresi, A2A, Snam e Gse – Gestore dei servizi energetici con il coinvolgimento delle imprese agricole e industriali, dei Comuni italiani e, più in generale, di tutti gli attori interessati alla produzione del biometano e al relativo utilizzo nel settore dei trasporti. Partendo dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti si intende arrivare alla realizzazione di impianti per la distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare le flotte del trasporto pubblico come autobus e furgoni, le stesse auto dei cittadini e i trattori per il lavoro agricolo. In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green. Inoltre il contributo del biometano alla decarbonizzazione non si limita alla sola fase del soddisfacimento del consumo energetico. Il suo processo produttivo rende infatti disponibili una serie di altri prodotti, sottoprodotti come il digestato che utilizzato come materia organica ammendante, migliora la produttività del terreno agricolo e la sua capacità di

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Firmato l’accordo per la prima filiera di biometano agricolo tra Coldiretti, Bonifiche Ferraresi, Snam, A2A e Gse (da sinistra: Luca Valerio camerano amministratore delegato di A2, Federico Vecchioni amministratore delegato di Bonifiche Ferraresi, roberto moncalvo presidente di Coldiretti, Francesco Sperandini amministratore delegato di Gse - Gestore dei servizi energetici, Pablo Turini responsabile Snam delle Relazioni Istituzionali per l’Italia).

trattenere gas climalteranti. Un volano importante di sviluppo per un paese come l’Italia che è già al terzo posto in Europa per consumi alimentati da fonti rinnovabili con una quota complessiva pari al 17,41% del totale dell’energia utilizzata a livello nazionale e ha raddoppiato in undici anni i propri consumi “green” da 10,7 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) nel 2005 a 21,1 milioni nel 2016. Il primo progetto in cantiere verrà realizzato da Bonifiche Ferraresi, la più grande aziende agricola italiana, associata a Coldiretti. Snam intende promuovere lo sviluppo e la diffusione di processi e tecnologie per la produzione di biometano in Italia e sostenere l’economia circolare, oltre a mettere a disposizione la propria rete di trasporto e di impianti di distribuzione di gas naturale compresso e liquefatto per la mobilità sostenibile. La società ha ricevuto fino a oggi oltre 600 manifestazioni di interesse all’allacciamento di impianti di biometano alla propria rete di trasporto. Il

Gruppo A2A ha in progetto la realizzazione di 4 impianti di produzione di biometano da Forsu, ottenuto tramite processo di digestione anaerobica chiudendo così il cerchio della raccolta differenziata ambito in cui il Gruppo è impegnato in molte città dove svolge il servizio di igiene urbana.Anche il Gse, per garantire valore aggiunto al Sistema Paese, è deciso a condividere con tutti gli interlocutori del settore energetico l’expertise maturato in questi anni nella crescita delle fonti rinnovabili, svolgendo il ruolo di facilitatore ai fini dello sviluppo del biometano in un’ottica di promozione della sostenibilità. Il Gse è pienamente consapevole, inoltre, della necessità di dare impulso al biometano che potrà assicurare un effetto volano ai Comuni e al settore agricolo, attraverso la valorizzazione della Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano – Forsu, degli scarti agricoli e dei reflui organici, e diffondere l’adozione di modelli di economia circolare.

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LEGGI E FISCO | SCADENZE ScAdENzArIO FIScALE mESE dI LuGLIO

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ScAdENzA

ImPOSTA

AdEmPImENTI

SOGGETTI OBBLIGATI

15/07/2018

IVA

Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

Soggetti passivi IVA

16/07/2018

IVA

Liquidazione e versamento dell’IVA a debito del mese di giugno 2018

contribuenti IVA mensili

16/07/2018

cONTrIBuTI INPS

Versamento prima rata 2018 dei contributi inps dei lavoratori autonomi

cd/IAP iscritti all’INPS

16/07/2018

rITENuTE

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute

23/07/2018

IrPEF

Presentazione modello 730/2017

contribuenti persone fisiche che presentano il modello 730: ULTIMO GIORNO di PRESENTAZIONE

25/07/2018

IVA INTrASTAT

Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di giugno.

Operatori intracomunitari con obbligo mensile

25/07/2018

IVA INTrASTAT

Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al trimestre precedente.

Operatori intracomunitari con obbligo trimestrale


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SPERIMENTAZIONE/DIFESA | NUOVE STRETEGIE

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Sperimentazione sull’ induzione di una remissione dei SintoMi in Viti affette da fitoplasmosi

FLAVESCENZA DORATA

E LEGNO NERO Una vera e propria “pestilenza” che sta arrecando danni rilevantissimi nell’immediato La Flavescenza - e con essa alcune altre malattie della vite - rappresenta per la viticoltura piemontese e più in generale per l’economica partire dall’anno 2014 è stato avviato, nel Comune di Rosignano Monferrato, un importante progetto sperimentale volto a comprovare una nuova metodologia di contenimento nei confronti dei giallumi della vite. È stato possibile attivare la ricerca grazie ad un importante contributo pluriennale, reso disponibile al Comune di Rosignano Monferrato che ne fece richiesta, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Il lavoro, svoltosi nell’arco di quattro anni, ha visto impegnati tra gli altri, Alberto Pansecchi tecnico agronomo di Coldiretti Alessandria, Dario Aceto, consigliere comunale in Rosignano Monferrato e promotore del Progetto e Gisella Margara della Provincia di Alessandria. Per anni la convivenza con i giallumi della vite (Flavescenza Dorata e Legno Nero), è stata scandita da una programmata e sistematica lotta agli insetti vettori. Questa pratica consolidata è certamente di importanza fondamentale ma, purtroppo, valutabile solo nel lungo periodo. Quello che, invece, premeva ai tecnici, era il dare una rapida e tangibile arma nelle mani dei viticoltori. La Flavescenza Dorata è una malattia epidemica che attacca la vite. L’agente infettivo è un fitoplasma: un microorganismo privo di parete cel-

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dei nostri Territori, una serissima emergenza, una vera e propria “pestilenza” che sta arrecando danni rilevantissimi nell’immediato ed in prospettiva. Da molti anni se ne parla, si tenta di dare risposte amministrative e soluzioni tecniche al problema, che rischia di com-

promettere la millenaria vocazione vitivinicola di vaste zone ed ora anche la ripresa socio economica dei nostri luoghi che, sugli ottimi Vini e sul Paesaggio Vitivinicolo, puntano imprescindibilmente come leve di assoluta eccellenza.

lulare, molto simile ai batteri. Non si trasmette né con i tagli di potatura né attraverso residui lasciati nel terreno. La malattia viene, invece, trasmessa da almeno un insetto, Scaphoideus titanus; nella sua attività trofica, l’insetto - suggendo la linfa da una vite infetta - assimila il fitoplasma che si moltiplica nelle ghiandole salivari. Pungendo altre viti, con la saliva, l’insetto inietta poi il patogeno nelle piante sane, infettandole a loro volta. La Flavescenza è malattia da quarantena. Dall’anno 2000 in Italia la lotta è obbligatoria. Non essendoci, sino ad ora, cure dirette contro la malattia, gli unici accorgimenti efficaci sono di profilassi, utilizzando insetticidi contro il vettore ed eliminando le fonti di inoculo: questi sono i cardini del Decreto di lotta obbligatoria. Allontanare le fonti di inoculo significa anche necessariamente intervenire sugli incolti e sui vigneti abbandonati estirpando le piante di vite selvatica; questa buona prassi è divenuta norma amministrativa con Legge Regionale, non sempre peraltro rispettata ed attuata. Il Legno Nero, poi, presenta una sintomatologia del tutto analoga a quella descritta per la Flavescenza Dorata ed è impossibile - mediante il solo riscontro visivo in campo - capire di quale delle due patologie si tratti.

Quest’altra fitoplasmosi, però, è trasmessa da hyalesthes obsoletus, insetto dal ciclo vitale e con comportamento molto differente rispetto allo scafoideo, vettore della flavescenza.


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NUOVE STRETEGIE| SPERIMENTAZIONE/DIFESA

obiettivi del progetto

◆ Tenuto conto che il decreto di lotta obbligatoria impone l’eradicazione di ogni pianta malata (con i conseguenti costi di estirpo, reimpianto e mancate rese produttive nel frattempo), si è voluto valutare la possibilità di addivenire ad un risanamento delle piante medesime, attraverso

Svolgimento

boratorio Enocontrol Scarl di Alba (CN) per una conferma scientifica. Cinque soggetti (piante) sono stati mantenuti fuori dalla sperimentazione ed utilizzati come test di paragone. Alle restanti 40 piante, nel luglio 2015, sono state asportate tutte le parti verdi mostranti chiari sintomi della patologia. Un secondo intervento, seguito da analisi in laboratorio, si è svolto nel settembre 2015 : già da subito si è giunti a dati significativi e di indubbio valore. Infatti, il 65% delle piante trattate in luglio già risultava esente da RNA del fitoplasma, quindi sostanzialmente sana. Con la stessa metodica si è poi lavorato anche nel corso dell’anno 2016.

sperimentazione in campo Sono stati selezionati due vigneti, con buona sicurezza rappresentativi per l’intero areale viticolo, differenti per esposizione, altitudine, varietà e portinnesto. In questi appezzamenti, nell’anno 2015, tramite esame visivo dei tecnici, sono state individuate 45 piante affette da giallumi della vite. Da ognuna di queste, sono stati prelevati campioni fogliari, poi analizzati dal la-

Risultati della

sperimentazione

Tutti i soggetti sono stati sottoposti, ad ogni prelievo, ad un esame analitico PCR (Polymerase Chain Reaction): un procedimento in grado di moltiplicare le molecole di RNA ad un livello sufficiente al loro studio e discriminazione. Come ci si attendenva, non è stata riscontrata presenza di fitoplasma responsabile del Legno Nero. Questo si traduce nella conferma per i viticoltori circa l’assoluta necessità ed efficacia dell’impiego dei prodotti insetticidi per il contenimento di Scaphoideus titanus, unico insetto

vettore di fitoplasmosi davvero da temersi nel nostro areale viticolo. Per essere in grado di valutare gli esiti del Progetto circa la remissione dei sintomi su soggetti malati, occorre inoltre rammentare che, a partire da quanto previsto dal Decreto di lotta obbligatoria del 31/05/2000, ogni pianta sintomatica va prontamente ed irrevocabilmente estirpata. I dati ottenuti al termine della sperimentazione - estate 2017 - sono più che incoraggianti.Tra le piante ripetutamente assoggettate a capitozzatura delle parti verdi infette, abbiamo riscontrato una mortalità solo più del 32,5%. Ben il 29,5% delle piante trattate ha mostrato una remissione totale dei sintomi (detta recovery), tornando persino a produrre già nell’anno 2017. Nel 20% delle piante prese in esame non si è più rilevata - da analisi di laboratorio -

l’eliminazione sistematica delle parti di vegetazione mostranti sintomi di giallume. ◆ Andare a definire con la massima certezza di quale patologia fitoplasmatica soffrano i nostri vigneti: se di Flavescenza Dorata e/o di Legno Nero.

alcuna presenza di RNA del fitoplasmae sono quindi da intendersi completamente risanate dalla patologia. Complessivamente, possiamo affermare che adottando questa semplice tecnica - alla portata di tutti i viticoltori - abbiamo dimostrato la possibilità di vedere risanata, senza costi aggiuntivi, la metà delle delle piante affette da Flavescenza Dorata o Legno Nero.

L’operazione di capitozzatura va eseguita durante il periodo in cui la vite possiede un apparato fogliare intensamente attivo (metà maggio - metà settembre), poiché è in questa fase vegetativa che il fitoplasma viene spostato dai flussi linfatici - attraverso gli organi verdi - sino agli apici dei germogli. E’ quindi questa la fase in cui è possibile rimuovere la maggior percentuale di agente patogeno, tramite i tagli sul verde. Durante il periodo invernale, infatti, il fitoplasma viene traslocato insieme alle sostanze di riserva verso gli organi di accumulo (radici e legno permanente).

maltEmpO ubifragi, trombe d’aria, bombe d’acqua e grandinate si sono abbattuti a macchia di leopardo in tutta la provincia di Alessandria con coltivazioni distrutte, alberi abbattuti e aziende allagate, ma anche corsi d’acqua esondati. Nessuna zona è stata risparmiata: dal Casalese alla Valcerrina, Acquese e Tortonese ma anche Novese e Alessandrino. Straripato il torrente Ossona, vento e grandine ad Alice Bel Colle e interi frutteti distrutti a Terzo d’Acqui, in Val Borbera sono caduti 60 mm di pioggia in pochissimo tempo e nella pianura alessandrina mais allettato e, in alcuni casi, danni provocati su foraggere in campo prossime alla pressatura. “La grandine - afferma il presidente provinciale Coldiretti Alessandria mauro Bianco - è la calamità più temuta dagli agricoltori in questa stagione perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un in-

GRAVI DANNI:TEMPORALI E GRANDINE,A RISChIO I RACCOLTI

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tero anno. Siamo di fronte al moltiplicarsi di eventi estremi con l’alternarsi di caldo anomalo, siccità, bombe d’acqua, grandinate violente ma anche incendi, con un impatto devastante sull’ambiente, l’economia, il lavoro e il turismo”. “L’acqua per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane e smottamenti. Lo

sconvolgimento dei normali cicli stagionali impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio ma anche per i consumatori nella scelta dei prodotti da mettere nel carrello della spesa ”, ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Leandro Grazioli.

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ECONOMIA E POLITICA AGRICOLA | RIORGANIZZAZIONE DELL’AGEA/ANBI

agEa

UNICO INTERLOCUTORE NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE UE

Via alla riforma Agea, si rafforza il ruolo dei Caa on la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legislativo n. 74 del 2018 parte la riorganizzazione dell’Agea. Viene innanzitutto rafforzato il ruolo dell’ Agenzia quale interlocutore unico nei confronti della Commissione Ue, nonché di soggetto deputato a svolgere le attività di rendicontazione all'Unione europea dei pagamenti effettuati da tutti gli organismi pagatori riconosciuti. Dallo svolgimento della funzione di coordinamento discende che l’Agenzia esercita le funzioni di coordinamento, di gestione e sviluppo del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) che avranno ricadute anche riguardo la gestione del fascicolo aziendale. Ad Agea inoltre fanno capo il sistema integrato di gestione e controllo (Sigc), il sistema informativo geografico (Gis). Gestisce anche il Registro nazionale dei titoli all’aiuto e il Registro nazionale dei debiti, inoltre vigila sulla esecuzione dei controlli ex-post previsti dalla Ue ed esegue i controlli ex post già svolti da Agecontrol s.p.a. che viene così soppressa. Tra gli altri compiti rientrano gli adempimenti connessi con la gestione degli aiuti derivanti dalla Politica agricola comune, gli interventi sul mercato e sulle strutture del settore agricolo, finanziati dal Feaga e dal Feasr, dei quali è responsabile nei confronti dell’Unione europea per l’autorizzazione, l’esecuzione e la contabilizzazione dei pagamenti. Il decreto n.74 precisa poi che gli organismi pagatori attualmente riconosciuti continuano ad operare, mentre è possibile procedere al riconoscimento di nuovi organismi nelle regioni ancora sprovviste, ma sempre nei limiti compatibili con la pertinente normativa comunitaria. Gli

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anBI

organi dell’Agenzia sono il Direttore, in carica per tre anni e rinnovabile una sola volta, il Collegio dei revisori dei conti, composto da tre membri. Viene costituito un Comitato tecnico, presieduto dal Direttore dell'Agenzia, che redige ed adotta il proprio regolamento interno. Il Direttore dell'Agenzia, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto n.74, propone lo statuto dell’Agenzia. Specifiche norme sono dedicate ai Caa. Un’importante novità è relativa alla previsione della possibilità per Agea, o gli altri Organismi pagatori, di subordinare la stipula delle convenzioni con i Centri di assistenza agricola alla dimostrazione, da parte di questi ultimi, del possesso di requisiti ulteriori rispetto a quelli necessari per l’abilitazione regionale: ad esempio, potrebbe essere richiesto al Caa che intenda stipulare una convenzione con l’Organismo pagatore di avere specifiche caratteristiche attinenti alla con-

AGRICOLTURA STRATEGICA PER LA GESTIONE DELLE ACQUE REFLUE

agricoltura può svolgere un ruolo chiave per un migliore utilizzo delle acque per l’irrigazione secondo quanto richiede la Commissione Ue che di recente ha presentato una proposta di regolamento con norme finalizzate ad agevolare il riutilizzo delle acque reflue per l’irrigazione agricola. La Commissione ha anche condannato l’Italia a una pesante sanzione sul trattamento delle acque reflue urbane. L’Anbi ritiene che per il settore si aprano importanti opportunità di gestione delle acque reflue non potabili che devono però garantire standard adeguati per l’uti-

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sistenza numerica, alla competenza ed onorabilità del personale dipendente nonché alle risorse strumentali impiegati. Va sottolineato che le competenze dei Caa sono tendenzialmente estensibili. Infatti se fino ad ora vigeva la norma secondo la quale le Regioni possono incaricare i Caa di ulteriori servizi ed attività, con il decreto di riforma di Agea non solo le Regioni, ma anche gli Organismi pagatori possono procedere ad assegnare ai Centri ulteriori compiti. Ma indubbiamente l’innovazione più significativa è rappresentata dall’attribuzione ai Caa di una vera e propria attività certificatoria: infatti i Centri potranno farsi rilasciare un mandato dai propri utenti al fine di attestare fatti o circostanze di ordine tecnico “concernenti situazioni o dati certi relativi all’esercizio dell’attività di impresa”. Un ulteriore ambito di intervento per i Caa funzionale alla più efficace assistenza delle imprese agricole”.

lizzo nella coltivazione di prodotti di qualità e per la tutela del territorio. Si pensi soltanto, sottolinea l’Associa-

zione dei Consorzi di bonifica, a quanto si potrebbe fare per la ricarica delle falde e per il recupero di cave dismesse. Per questo l’Anbi, che ha in cantiere numerosi progetti strutturali, propone la costituzione di un gruppo di lavoro con gli altri soggetti, dai comuni alle utility pubbliche e private, per colloquiare politicamente, tecnicamente e giuridicamente sul tema. L’agricoltura ribadisce l’Anbi conferma sul fronte della gestione delle acque e delle politiche per l’irrigazione il suo ruolo strategico e soprattutto la capacità di mantenere un livello di sicurezza delle risorsa acqua.


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COLTIVA LA SALUTE | BENESSERE

www.gruppocdc.it

COLTIVA LA TUA SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldiretti-Epaca e c.d.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. C.D.C. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del Piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regionale: a Torino, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e Verbania. Grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-

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Epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato

esibendo la Tessera Associativa Coldiretti / Epaca, oppure tramite il SSN presentando la richiesta del medico curante. Inoltre presso gli uffici provinciali o zonali Coldiretti-Epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri C.D.C. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il PIN ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. Periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

PREVENZIONE TUMORI DELLA PELLE I tumorI che colpIscono la pelle, oltre a essere sottovalutatI rItenutI malI facIlmente curabIlI, sono anche molto frequentI on l’improvviso arrivo dell’estate aumentano notevolmente le ore trascorse sotto il sole, senza che la pelle abbia avuto il tempo di abituarsi gradualmente. Poiché i raggi solari rappresentano i principali fattori di rischio che favoriscono l’insorgere del melanoma e di altri tumori della cute, è importante cautelarsi e soprattutto capire se la comparsa di nuovi nei o i loro cambiamenti morfologici rappresentano un potenziale pericolo. Ispezionare i nei prima e dopo l’estate, controllando poi se sono intervenuti cambiamenti sospetti, può essere un’ottima prevenzione. Presso la Sede C.D.C. di Via Fabro 12 a Torino inoltre, si può effettuare la Visita Dermatologica e l’Esame di Epiluminescanza per verificare se esponendosi ai raggi solari si corre questo rischio. L’Epiluminescenza, anche chiamata Dermatoscopia, è una tecnica diagnostica non invasiva utile per la verifica di lesioni melanocitarie sospette o per il monitoraggio di nevi in soggetti con fattori di rischio nei confronti del melanoma (tumore maligno a insorgenza cutanea). L’apparecchiatura utilizzata è il Fotofinder Dermoscope, sistema leader mondiale per la microscopia in epiluminescenza digitale e la mappatura dei nevi, che fornisce immagini che consentono di individuare caratteristiche del nevo non visibili a occhio nudo durante la visita clinica e che possono essere

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archiviate e confrontate nel tempo con quelle dei controlli successivi. L’esame si esegue appoggiando il dermatoscopio digitale sulla cute e visualizzando la lesione sospetta sullo schermo del computer che, essendo munito di un particolare software di gestione dei dati, consente di creare una cartella personalizzata nella quale si raccolgono i dati anamnestici e una mappa delle lesioni neviche Torino centro Torino centro Torino centro Torino mirafiori Torino San donato Torino San Paolo Torino Santa rita Torino Vallette Lucento moncalieri rivoli Venaria reale Asti Biella cuneo Novara Novara Verbania Vercelli

atipiche. Di ogni nevo viene memorizzata l’immagine clinica e dermatoscopica, che sarà facilmente confrontabile con altre immagini della stessa lesione raccolte nei controlli successivi, così da valutare ogni minima modificazione. L’Epiluminescenza è un esame semplice, rapido e indolore di fondamentale importanza sia per prevenire i tumori cutanei che per evitare un intervento chirurgico.

via Cernaia, 20 via Antonio Fabro 12/b via Raimondo Montecuccoli 5f via Don Grazioli 11/a via Livorno38/d via Villarbasse 27/a piazza Santa Rita 8 Corso Toscana 139/1 via Martiri della Libertà 11 via Fratelli Piol 63 via IV Novembre 16 Corso Galileo Ferraris 4/a via Antonio Bertodano 11 piazza Duccio Galimberti 4 via San Francesco d’Assisi 20 corso Giuseppe Garibaldi 21 via Sergio Bocci 11 via San Cristoforo 10

10122 Torino 10122 Torino 10122 Torino 10137 Torino 10144 Torino 10138 Torino 10136 Torino 10151 Torino 10024 Moncalieri 10098 Rivoli 10078 Venaria Reale 14100 Asti 13900 Biella 12100 Cuneo 28100 Novara 28100 Novara 28925 Verbania 13100 Vercelli

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PAC | NUOVA IDENTITà EUROPEA

mOncalvO EUROPA IN CERCA D’IDENTITà CON NUOVE SFIDE DA AFFRONTARE

ECCO LA NOSTRA PROPOSTA PER LA PAC DEL FUTURO n’Europa oggi in cerca d’identità e messa sempre più in discussione all’interno degli stessi Stati Membri dovrebbe guardare alla sua agricoltura come a una risorsa anche in termini di idee e soluzioni, poiché si tratta dell’unico settore che più e meglio di altri ha saputo realizzare in questi anni una reale integrazione. All’opposto, ogni tentativo di indebolirlo vorrebbe dire minare le stesse fondamenta dell’Unione, proprio in un momento particolarmente critico per il suo futuro”. Lo scrive il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’introduzione al libro instant book della Coldiretti che analizza le proposte legislative per la Pac 20212027. “E’ per questo che ogni analisi sul futuro della Pac, tracciato dalle proposte legislative della Commissione Europea, non può che - spiega Moncalvo - partire dal tema delle risorse. Dobbiamo dunque affermare con forza che le ipotesi di taglio alla Politica Agricola Comune presenti nel documento dell’esecutivo comunitario sul primo bilancio pluriennale sono insostenibili in un settore chiave per vincere le nuove sfide che l’Ue deve affrontare, dai cambiamenti climatici, all’immigrazione, alla sicurezza. Né possiamo accettare che sia l’agricoltura a pagare il conto della Brexit. L’ipotesi di riduzione dei fondi è stata peraltro giustamente bocciata dal Parlamento Europeo oltre che dagli stessi cittadini dell’Unione. A preoccupare è l’impatto negativo di questi tagli sui bilanci delle aziende agricole impegnate a garantire i migliori standard di qualità, sanitari ed ambientali, proprio nel momento in cui servirebbe una Pac che finanzi i beni pubblici europei di carattere territoriale e ambientale prodotti dall’agricoltura, recuperando con forza anche il suo antico

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pac

ECCO LE ISTRUZIONI SU PREMI ACCOPPIATI E TITOLI DI RISERVA

gea ha pubblicato due circolari esplicative, una relativa agli importi dei premi accoppiati nel settore zootecnico (bovini da latte, carne bovina, bovini macellati e ovi-caprini), in quello del frumento duro, colture proteiche e proteaginose e nel settore dell’olio di oliva e l’altra relativa ai titoli ricalcolati e al greening per la campagna

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ruolo di sostegno ai redditi e all’occupazione agricola. Una esigenza per salvaguardare un settore strategico per la sicurezza e la sovranità alimentare e per contribuire alla crescita dell’intera economia europea attraverso la filiera produttiva che esso alimenta. Ma, oltre a rafforzare il budget occorre garantire una più equa distribuzione delle risorse superando gli squilibri che hanno caratterizzato il passato. Un obiettivo che deve essere raggiunto con una convergenza esterna ed interna per rendere i pagamenti diretti coerenti con parametri come i costi di produzione, il lavoro ed il valore aggiunto. E’ infatti necessario rappresentare meglio la diversità socio-economica delle diverse agricolture europee, senza applicare insopportabili tagli lineari. Solo così si potranno rafforzare gli elementi positivi in una proposta che presenta al proprio interno luci ed ombre. Certamente positivo è l’obiettivo di andare oltre il greening, la cui applicazione è estremamente complessa per gli agricoltori, oltre ad essere anti-economico e incoerente con gli obiettivi ambientali della Pac, ma il nuovo “eco-schema” dovrà essere gestito correttamente e va accolta con favore l'opportunità garantita agli Stati Membri di

adattare al meglio le misure ambientali al fine di renderle coerenti in maniera flessibile alle esigenze locali. Gli schemi ecologici e le misure agroambientali per essere efficaci devono essere progettati tenendo conto delle reali esigenze ambientali di un determinato territorio; non possono essere un modo per ridistribuire gli aiuti ma devono rappresentare un premio aggiuntivo. Va nella direzione delle nostre richieste la proposta di concedere gli aiuti solo ai veri agricoltori con la possibilità dello Stato Membro di definirli in base a criteri nazionali. Mentre in Italia si assiste ad un epocale ritorno delle nuove generazioni alla terra è importante il maggiore sostegno ai giovani. I piani di sviluppo rurale, lavorando in sinergia con gli obbligatori sostegni del primo pilastro, dovranno continuare il percorso di ricambio generazionale incentivando l’inserimento di giovani agricoltori, la multifunzionalità aziendale e quei progetti di filiera che garantiscono il giusto compenso per le imprese. In una situazione segnata dagli effetti dei cambiamenti climatici, la gestione del rischio e la stabilizzazione dei redditi sono obiettivi strategici, complementari al sistema di pagamenti diretti, da attuare attraverso strumenti capaci di intervenire con tempestività nel momento del verificarsi dell’evento. La possibilità di utilizzare dispositivi basati su redditi e/o rese indicizzati costituisce un elemento di forte e positiva semplificazione. La proposta dalla Commissione introduce tra le novità il cosiddetto “new delivery model” ossia un piano nazionale per l’intera Pac gestito secondo l’approccio dello sviluppo rurale, con importanti gradi di flessibilità che verrebbero quindi trasferiti anche alla gestione dei pagamenti diretti e alle misure settoriali.

2017. Il totale degli aiuti nazionali per le misure accoppiate per la campagna 2017 ammonta a 455.944.800 euro. L’Agea ha inoltre ricalcolato il valore medio nazionale del titolo di riserva che per il 2017 è pari a 220,61 euro.Tenendo conto che i titoli di riserva nazionale devono essere attribuiti in via prioritaria ai giovani e ai nuovi agricoltori se il

budget dovesse essere insufficiente si applica una riduzione lineare dei valori del titolo. La circolare comunica anche che essendo esaurite le risorse della riserva nazionale non vi sono fondi per l’abbandono di terre e le compensazioni di svantaggi specifici. Infine per quanto riguarda il “greening” l’importo individuale è fissato in 0,5079.


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GREENING E CONDIZIONALITà | PAC

OBBlIghI amBIEntalI ARRIVANO I SIMULATORI PER IL GREENING E CONDIZIONALITà i dubbi sul rispetto degli obblighi della Pac di greening e di condizionalità? Vuoi verificare il tuo piano colturale e ipotizzare cambiamenti nel rispetto della normativa? Da oggi, grazie ai simulatori messi a disposizione da Coldiretti sul greening e condizionalità, potrai verificare il rispetto degli obblighi previsti dalla Politica agricola co-

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mune. I due simulatori sono stati realizzati nell’ambito del progetto Terr@Informa (AGRI 2017/0160) e hanno l’obiettivo di fornire un supporto di prima informazione alle imprese agricole che sono tenute a rispettare tali obblighi ambientali per poter ricevere gli aiuti Pac.In caso di più accessi in momenti diversi, il sistema tiene traccia delle compila-

zioni precedentemente interrotte consentendoti di riprendere la simulazione dal punto di interruzione. Simula la situazione della tua azienda accedendo al sito www.terrainnova.it e registrandoti alla sezione “Simulatori”. Se sei già un utente dell’App TerraInnova, potrai accedere ai due simulatori inserendo le credenziali di accesso all’App.

cOndIzIOnalItà, GLI IMPEGNI PER LA REGISTRAZIONE DEI BOVINI

Gestione obbligatorio identificazione e registrazione Punto per punto la verifica della rispondenza dell’azienda agli impegni della condizionalità li allevatori di bovini e bufalini soggetti alla condizionalità devono rispettare gli impegni del Criterio di Gestione Obbligatorio numero 7 relativo all’identificazione e registrazione dei bovini. In assenza di provvedimenti delle Regioni e delle Province autonome l’allevatore deve effettuare quanto previsto di seguito.

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A. registrazione dell’azienda presso L’ASL e in BdN A.1 Registrazione dell’azienda in BDN a seguito di richiesta al Servizio Veterinario competente del codice aziendale entro 20 giorni dall’inizio dell’attività (il Servizio veterinario, entro 7 giorni dalla richiesta, registra l’azienda nella BDN). A.2 Comunicazioni al Servizio veterinario competente per territorio di eventuali variazioni anagrafiche dell’azienda (entro 7 giorni dall’evento). A.3 Comunicazione dell’opzione sulla modalità di registrazione degli animali: Direttamente nella BDN con accesso tramite “smart card”; - Tramite delegato (organizzazioni professionali, di categoria, veterinario riconosciuto, altro operatore autorizzato); - Avvalendosi del Servizio veterinario della A.S.L. B. Identificazione e registrazione degli animali B.1 Richiesta codici identificativi specie bovina (2 marche auricolari) direttamente alla BDN o tramite delegato. Le marche auricolari sono individuali. B.2 Presenza di marcatura per tutti gli animali nati dopo il 31 dicembre 1997. Obbligo della marcatura dei bovini entro

20 giorni dalla nascita e, comunque, prima che l'animale lasci l’azienda d’origine. Nel caso di importazione di un capo da paesi terzi, la marcatura deve essere eseguita entro 7 giorni dai controlli di ispezione frontaliera. Gli animali oggetto di scambi intracomunitari devono essere identificati, a partire dal 1 gennaio 1998, ai sensi del Regolamento 1760/2000. B.3 Registrazione in BDN del capo entro 7 giorni dalla marcatura. Nei casi previsti il passaporto viene rilasciato al detentore dopo l’iscrizione del capo in BDN. B.4 Nel caso i capi vengano acquistati da Paesi Terzi, ai fine della loro iscrizione in anagrafe (BDN), consegna al Servizio Veterinario competente per territorio, o ad altro soggetto delegato, della documentazione prevista, debitamente compilata, entro 7 giorni dalla apposizione dei marchi auricolari e in ogni caso prima che l’animale lasci l’azienda. c. Tenuta del registro aziendale e aggiornamento della BdN c.1 Obbligo di tenuta del registro aziendale. c.2 Corretto aggiornamento del registro

aziendale entro 3 giorni dagli eventi (morti e movimentazioni in entrata e uscita). c.3 Aggiornamento del registro aziendale entro 3 giorni dall'applicazione delle marche auricolari e identificazione dei capi. c.4 Comunicazione/aggiornamento in BDN, entro 7 giorni dagli eventi (marcature dei capi, morti e movimentazioni in entrata e in uscita). Gli allevatori che non aggiornano direttamente la BDN devono notificare al Servizio veterinario, o ad altro soggetto delegato, le informazioni di cui sopra relativamente ai capi di propria competenza. d. movimentazione dei capi in uscita dall’azienda d.1 L’allevatore, direttamente o tramite delegato, registra in BDN e nel registro aziendale tutte le informazioni relative ai capi oggetto di movimentazione in uscita (verso altra azienda e/o impianto di macellazione). d.2 Decesso dell’animale in azienda: in caso di decesso dell’animale in azienda, notifica dell’evento entro 48 ore. d.3 Furti e smarrimenti: è obbligatoria la comunicazione al Servizio veterinario competente per territorio, entro 2 giorni dall’evento, di eventuali furti/smarrimenti di animali o marche auricolari non ancora utilizzate. Il Detentore deve annotare sul registro aziendale, entro gli stessi termini di 2 giorni, l’avvenuto smarrimento o furto di capi. E. movimentazione dei capi in ingresso in azienda E.1 L’allevatore, direttamente o tramite delegato, registra in BDN e nel registro aziendale tutte le informazioni relative alle movimentazioni in ingresso da altra azienda.

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PAC/UECOOP/CINGHIALI | ULTIME NOTIZIE

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PRESENTATO IL 100% DI DOMANDE GRAFIChE, CAA COLDIRETTI LEADER

ono state presentate entro il 15 giugno le domande di aiuti Pac al 100% in modalità grafica. Gli ettari interessati per le richieste trasmesse all’organismo pagatore Agea sono stati pari a 5.638.923,69. Un risultato importante sia in termini quantitativi che qualitativi raggiunto grazie anche alla professionalità del Caa Coldiretti che ha rafforzato la sua leadership. Dopo una lunga maratona, che nella maggior parte delle Regioni ha avuto inizio il 15 novembre 2017, la campagna Pac 2018 è dunque giunta al traguardo e alla data del 15 giugno sono state censite

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dall’Agea circa 518.000 domande, tutte lavorate in modalità grafica, di cui 408.000 ordinarie e 110.000 di piccoli agricoltori alle quali si aggiungono 213.000 domande degli organismi pagatori. Il Caa Coldiretti sottolinea il passaggio fondamentale nel processo di modernizzazione del sistema di erogazione degli aiuti comunitari finalizzato a rendere più efficiente e fluido il sistema di compilazione degli atti in favore delle imprese agricole. Il positivo risultato di questa campagna è stato ottenuto grazie ai produttori agricoli che hanno compreso

l’importanza del momento e l’utilità della ricognizione delle superfici in modalità grafica e hanno accolto l’invito del Caa ad anticipare e svolgere in maniera programmata le attività di aggiornamento dei propri fascicoli; ma anche grazie agli Organismo Pagatori ed in particolare ad Agea che quest’anno, con significativo anticipo, ha messo a disposizione dei Centri di assistenza agricola gli applicativi necessari per la lavorazione dei fascicoli in modalità grafica e ha risolto molti dei problemi tecnici riscontrati negli anni precedenti.

l’elezione è avvenuta all’unanimità da parte delle 4000 cooperative associate

E’ GHERARDO COLOMBO IL NUOVO PRESIDENTE UE.COOP herardo Colombo, ex giudice della Corte di Cassazione, storico componente del pool di Mani Pulite e magistrato protagonista di importanti inchieste della storia repubblicana, dalla P2 all’omicidio Ambrosoli, è il nuovo Presidente nazionale di Ue.Coop - Unione Europea delle Cooperative, la centrale cooperativa nata per segnare una forte discontinuità rispetto al vecchio mondo della cooperazione. L’elezione è avvenuta all’unanimità da parte dei delegati delle 4.000 cooperative associate che operano in tutte le categorie, con oltre 600 mila soci, dislocate in tutte le Regioni del Paese nel corso dell’Assemblea a Roma al Palazzo Rospigliosi sede della Coldiretti. Ue.Coop intende rilanciare in Italia un sistema cooperativo che rispetti le regole fondamentali di mutualità, solidarietà e trasparenza al servizio dei soci e della comunità. “Attraverso l’incarico di Presidente di Ue.Coop – ha dichiarato Gherardo Colombo - metto a disposizione delle realtà associate a Ue.Coop la mia esperienza istituzionale e il

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In foto: da sinistra Gherardo colombo neo presidente Ue. Coop - al centro matteo castella presidente Ue. Coop Piemonte - a destra Vittorio marabotto Coordinatore regionale Ue. Coop Piemonte.

mio impegno nell’ottica della difesa della legalità e delle regole. Il mio ruolo in Ue.Coop sarà anche quello di garantire i valori che contraddistinguono un modello di vera cooperazione in grado di dare un contributo reale alla

soluzione dei problemi del Paese: dal lavoro ai migranti, dallo sviluppo economico al welfare.” All’assemblea elettiva ha partecipato la delegazione piemontese guidata dal presidente regionale Matteo Castella e dal coordinatore regionale Vittorio Marabotto, oltre al Delegato Confederale Bruno Rivarossa. Presenti i delegati Antonio Gai del Cap Nord Ovest, Giorgio Quaglio della Cooperativa SeaCoop, Rita Marino della Cooperativa Coes, Massimo Fogliato per la Cooperativa Asilo Fissore e Roberto Moncalvo della Agricoltori Consapevoli e presidente nazionale di Coldiretti. ha, inoltre, preso parte Daniela Pallisco, vicepresidente nazionale uscente, della Cooperativa Trepuntozero. “Siamo certi che Gherardo Colombo sia una grande personalità che consentirà a Uecoop di crescere nelle sue progettualità focalizzandosi soprattutto sulla tutela dei veri valori della cooperazione per raggiungere obiettivi economici nel pieno rispetto dell’onestà e della lealtà”, ha affermato Matteo Castella presidente Ue.coop Piemonte.

ESEmpIO dElla lOmBardIa VIA LIBERA ALL’ABBATTIMENTO DEI CINGhIALI rriva finalmente il via libera all’abbattimento dei cinghiali che si sono moltiplicati in Italia raggiungendo oltre un milione di esemplari che, dalle campagne alle città, mettono a rischio la sicurezza dei cittadini, oltre a distruggere i raccolti agricoli. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per la delibera approvata dalla Regione Lombardia per contrastare il proliferare di cinghiali, soprattutto a tutela della sicurezza e della salvaguardia delle colture agricole. Per la prima volta viene finalmente data la possibilità agli agricoltori, provvisti di regolare licenza, di abbattere tutto l'anno i cinghiali, con l’ampliamento dell'attività di contenimento finora riservata solo alla polizia pro-

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vinciale e ai cacciatori. Un provvedimento approvato dalla regione Lombardia in cui nel quinquennio 2013/201, il cinghiale ha arrecato danni alle colture agricole per 1.669.989 euro di indennizzi erogati da Regione Lombardia, corrispondenti a 2.807 eventi di danno denunciati e ha provocato 384 sinistri stradali denunciati, con erogazione di risarcimenti 606.664 euro complessivi. La Coldiretti auspica che tale provvedimento venga adottato da altre Regioni in una situazione in cui negli ultimi dieci anni il numero dei cinghiali presenti in Italia è praticamente raddoppiato per risolvere il problema della incidenza dei selvatici per l’incolumità delle persone e la sicurezza dei trasporti nonché, per la sal-

vaguardia delle produzioni agricole e degli ecosistemi. Nel provvedimento della Lombardia si riconosce nella sostanza la possibilità da parte dei proprietari e conduttori di terreni agricoli di esercitare una facoltà di legittima difesa in presenza di minime condizioni che semplificano il precedente approccio burocratico. Tra i requisiti si ritiene in particolare l’accertamento di danni alle colture nei 6 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda di autorizzazione che ha la durata di 12 mesi; la titolarità di licenza di porto di fucile e la abilitazione alla caccia di selezione nel caso di ricorso a particolari modalità. Naturalmente l’esercizio dell’abbattimento deve avvenire in condizione di sicurezza.


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GIORNATA INTERREGIONALE PENSIONATI | PENSIONATI/FESTA TORTONA

GRandE paRtEcipazionE alla XXi GioRnata intERREGionalE dEi pEnsionti

Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria insieme a Fénis In raccolta per un momento di celebrazione e di riflessione dei soci pensionati Coldiretti d ospitare la XXI Giornata interregionale dei Pensionati Coldiretti è stata la Valle d’Aosta alla presenza del segretario nazionale di Federpensionati Coldiretti Danilo Elia, dei presidenti regionali del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Pier Luigi Cavallino, Yves Perraillon e Angela Romaggi, del vice presidente di Coldiretti Piemonte Fabrizio Galliati e dei presidenti, direttori e dirigenti delle varie Federazioni provinciali. Ad officiare la Santa Messa il Vescovo della diocesi di Aosta, Monsignor Franco Lovignana. A Fénis si sono susseguiti nella giornata diversi momenti: dalla preghiera al ricordo di quelli che sono i principi e gli ideali di un’esistenza scandita dai ritmi della terra, dal pranzo presso la struttura Tzantè de Bouva al mercato di Campagna Amica alla visita del Museo dell’Artigianato valdostano di tradizione. Per il segretario nazionale, Danilo Elia, è stata l’occasione per fare il punto sulle numerose progettualità, in particolare ha sottolineato: “Con il Giappone siamo tra i Paesi dove si vive più a lungo perciò non può che starci a cuore la salute e la

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In foto: un momento della grande partecipazione alle XXI giornata interregionale dei pensionati” - Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria insieme a Fénis per un momento di celebrazione e riflessione.

prevenzione dei nostri pensionati, oltre all’assicurare loro delle pensioni adeguate. Federpensionati sta vivendo la stagione dei rinnovi e nelle progettualità c’è sicuramente quella di incontrare il nuovo Governo per attuare proficue attività e politiche di welfare”.

“L’appuntamento di quest’anno vuole testimoniare il lavoro che stiamo portando avanti in sinergia con l’area del Nord Ovest - afferma Pier Luigi Cavallino presidente dell’Associazione Pensionati di Coldiretti Piemonte -. Resta l’occasione per esprimere il nostro grazie ai soci pensionati che continuano ad essere un punto di riferimento importante per la famiglia, per Coldiretti e per il buon funzionamento delle imprese agricole”. “La festa del pensionato rappresenta un’iniziativa importante ed un’occasione di riflessione in cui viene ricordato il prezioso e duro lavoro dei nostri pensionati che sono da esempio anche per i nostri giovani imprenditori - sostengono Fabrizio Galliati Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. La nuova agricoltura, che concilia innovazione e tradizione, non può fare a meno del patrimonio di esperienza dei pensionati all’interno delle aziende. Rappresentano un’importantissima risorsa, per l’esperienza che hanno alle spalle e per la voglia ancora di dimostrare il loro valore”.

EdizionE spEcialE dEll’appuntamEnto sEttimanalE in piazza Gavino luGano

“Buon cibo” protagonista a Tortona per la festa dell’Agrimercato Piatti della tradizione e menù a Km.0 per una giornata allietata dalle note jazz di Mario Zara na domenica diversa quella che ha regalato l’Agrimercato di Tortona a coloro che sono rimasti in città. Nella ricorrenza dell’ottavo compleanno è stata organizzata un’edizione speciale del mercato settimanale, sempre in piazza Gavino Lugano, ma con la possibilità di fermarsi a pranzo assaporando le specialità preparate dal ristorante “La Pesa” di Cerreto Grue a base di prodotti a km.0, il tutto allietato dalle note del maestro jazz Mario Zara. Il Pane Grosso di Tortona ma anche tante albicocche e ciliegie e poi verdura di stagione, miele e formaggi... insomma un paniere ricco e stuzzicante per un’iniziativa che ha avuto il patrocinio della Città di Tortona: “Sono soddisfatta. Si tratta di una iniziativa importante per il territorio tortonese, apprezzata dai cittadini, soprattutto nell’ottica di migliorare l’offerta del centro storico cittadino. E’ sempre piacevole vedere piazza Gavino Lugano vestita di giallo e incontrare i produttori di Campagna Amica - ha affermato il vice sindaco con delega all’assessorato al Commercio Marcella Graziano - Le specialità, la qualità e la stagionalità proposte fanno la differenza, un fiore all’occhiello per il nostro territorio, un punto di riferimento per tutti i consuma-

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In foto: un momento dell’edizione straordinaria del mercato di Campagna Amica a Tortona.

tori che hanno fatto del “km.0” una vera e propria cultura e uno stile di vita”. “Con immenso piacere è possibile constatare quanto il mercato sia entrato nelle abitudini dei cittadini. - ha affermato il presidente della Coldiretti alessandrina Mauro Bianco L’attenzione ai prodotti locali è un riconoscimento dell’impegno degli imprenditori italiani nel garantire la leadership qualitativa nella produzione agricola”. “Nel mercato di Campagna Amica di Tortona è possibile acquistare un’ampia varietà di prodotti alimentari del territorio e l’iniziativa di ieri ne è stato un esempio. - ha aggiunto il direttore provinciale della Coldiretti alessandrina Leandro Grazioli - Ogni martedì si possono

trovare verdura e frutta fresca e secca, conserve, salumi, olio di oliva, vino, biscotti, pane, ma anche formaggi e miele”. “Questo è stato solo un primo appuntamento, ne seguiranno altri dedicati al buon cibo e alla riscoperta del territorio - ha concluso Giorgio Daffunchio Consigliere Provinciale dell’Associazione Agrimercato di Campagna Amica Un momento per fare la spesa, ma anche un’occasione di incontro e un’opportunità per vivere la città attraverso i ritmi rassicuranti della campagna. Il nostro obiettivo è promuovere i prodotti locali, ma anche favorire lo sviluppo rurale delle aziende agricole, valorizzare le risorse alimentari e la crescita del tessuto commerciale”.

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ECONOMIA E POLITICA AGRICOLA | FATTURAZIONE ELETTRONICA/PRIVACY

prOcESSO dIgItalE chE gEnEra E gEStIScE lE “FatturE”

come ricevere la fattura acquisto elettronica tra privati (B2B)

Prorogato al 2019 l’obbligo di fatturazione elettronica per l’acquisto del carburante on “Fatturazione elettronica” si identifica un processo digitale che genera e gestisce le “fatture” nel corso dell’intero ciclo di vita che le caratterizza: dalla generazione, all’emissione/ricezione, fino alla conservazione, a norma, per 10 anni. Le Fatture emesse verso la PA (Pubblica Amministrazione), nel nostro Paese, già dal 31 marzo 2015 sono tutte esclusivamente Fatture Elettroniche per legge. Non sono semplici file allegati a un’email ma si tratta di Fatture in formato elettronico, strutturate secondo un linguaggio standard (definito dalla PA stessa: l’XmL “Tracciato FatturaPA”), firmate digitalmente da chi le ha fatte e obbligatoriamente da conservare a fini fiscali solo in modalità digitale. In questi ultimi mesi si sente parlare molto di Fattura Elettronica B2B, ossia “Business to Business” o altrimenti detta fattura tra privati, ovvero emessa da un’impresa verso un’altra impresa, che invece di essere in formato cartaceo è emessa o ricevuta in qualunque formato elettronico in grado di assicurare l’autenticità dell’origine, l’integrità del contenuto e la leggibilità della fattura dal momento della sua emissione fino al termine del suo periodo di conservazione. L'avvio della fatturazione elettronica tra privati è alle porte però proprio in questi giorni con comunicato stampa n. 7 del 27 giugno 2018, il consiglio dei ministri ha reso nota l’approvazione di un Decreto Legge che disporrà il rinvio al 1° gennaio 2019 dell’en-

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prIvacY

REGOLAMENTO EUROPEO 2016/679 - NUOVA NORMATIVA

l 25 maggio scorso è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati. Il Regolamento ha definito un nuovo quadro normativo in materia di tutela dei dati personali per tutti gli Stati membri dell’UE: essendo un Regolamento Comunitario è immediatamente applicabile ma l’Italia deve ancora definire in parte il sistema sanzionatorio con uno schema di Decreto Legislativo che ancora non è stato approvato. Tre sono i punti chiave del nuovo Regolamento Europeo: 1) il principio della responsabilizzazione: per le imprese (ovvero per il soggetto titolare del trattamento dei dati) non sarà più sufficiente acquisire l’autorizzazione al

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trata in vigore dell’obbligo della fatturazione elettronica per la vendita di carburanti a soggetti titolari di partita IVA, obbligo che avrebbe dovuto partire proprio dal 1° luglio 2018 ma che in questo modo verrebbe uniformato a quanto previsto dalla normativa generale sulla fatturazione elettronica tra privati. Infatti, dal 1° gennaio 2019, per tutti gli acquisti, i soggetti titolari di partita iva riceveranno la fattura di acquisto elettronica tramite Sistema di Interscambio e quindi per tutti gli operatori si pone la questione della modalità operativa per la ricezione e la gestione di questi nuovi docu-

menti. In attesa di leggere il Decreto Legge ufficiale e considerato che l’adempimento relativo ai carburanti dovrebbe essere prorogato pur mancando pochi giorni rispetto all’entrata in vigore della norma, diversi fornitori di carburante si sono già attrezzati per emettere la fattura elettronica e, per recapitare la stessa ai propri clienti, chiedendo loro di effettuare una scelta. In generale, per ricevere una fattura elettronica è indispensabile comunicare al proprio fornitore una “destinazione elettronica” che può essere: •una email PEc •un codice destinatario univoco (anche gestibile tramite intermediario). In attesa dell’accreditamento al Sistema di Interscambio e l’utilizzo quindi del cosiddetto “Codice destinatario”, visto che i due sistemi sono assolutamente alternativi, le aziende dovranno comunicare il proprio indirizzo Pec, obbligatorio già da diversi anni per tutte le aziende iscritte alla Camera di Commercio. Da qui ne deriva, ancora una volta, la necessità di riaffermare l’importanza della casella Pec, sempre più utilizzata e sempre più indispensabile nella vita gestionale di un’azienda. In questo momento, ai fini della ricezione delle fatture passive relative all’acquisto dei carburanti e all’acquisto di tutti i prodotti che le aziende più evolute tecnologicamente vorranno già vendere con fattura elettronica, l’utilizzo della casella Pec è una procedura veloce che permette di evitare l’accreditamento nel sistema di interscambio.

trattamento dei dati personali, ai sensi del D. Lgs. n. 196/03 per essere in regola, ma dovranno fare tutto quanto è nelle loro possibilità per tutelare i dati personali di clienti, dipendenti, fornitori, valutando i rischi derivanti dal trattamento dei dati ed adottando le misure necessarie per contrastarli; 2) la modifica delle informative a clienti, fornitori, dipendenti (rispetto alle quali è necessario acquisire un consenso esplicito ed inequivocabile) e le modalità di nomina del responsabile del trattamento; 3) le sanzioni variano a seconda della tipologia dei dati trattati oggetto di violazione, dell’ampiezza del numero di soggetti interessati coinvolti, di eventuali precedenti, etc. Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento, ogni titolare del trattamento di dati personali (e ogni tito-

lare di impresa lo è) deve, pertanto, effettuare una valutazione dei rischi derivanti dal trattamento dei dati personali e adottare le conseguenti misure di sicurezza. Evidente conseguenza di ciò, vanno modificate le informative in uso, comprese quelle presenti su eventuali siti internet aziendali e sicuramente un primo aggiornamento va fatto indicando gli estremi del nuovo Regolamento. La società Impresa Verde Alessandria Srl si sta adoperando per permettere alle proprie imprese di adeguarsi alla nuova normativa e per fornire quanto prima le informazioni utili per essere in regola con la norma. Attualmente siamo in attesa che anche l’Italia si pronunci sulla materia, definendo le norme relative al sistema sanzionatorio applicabile.


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UNIONE EUROPEA DELLE COOPERATIVE | UECOOP

PENSIONI PER 1 SU 5 BONUS QUATTORDICESIMA A LUGLIO onus quattordicesima per un pensionato su 5 in Italia. E’ quanto calcola l’Unione europea delle cooperative Uecoop in relazione al pagamento della gratifica di luglio per 3,5 milioni di anziani pari a circa il 20% del totale degli assegni erogati in Italia. Si tratta - spiega Uecoop - di un aiuto importante per un importo che va da 336 euro a 655,20 che riguarda coloro che hanno compiuto 64 anni e con reddito lordo mensile che non supera i 1.000 euro. Il 63,1% dei pensionati - rileva Uecoop su dati Inps - prende

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ISTAT

meno di 750 euro al mese, una cifra che nelle maggiori città italiane dove è quasi impossibile trovare un affitto sotto i 500 euro diventa una sfida quotidiana alla sopravvivenza, considerato che 500 euro è proprio la mensilità di un pensionato su 5. In un paese come l’Italia dove ci sono 13,5 milioni di persone sopra i 65 anni di cui 2,5 milioni non autosufficienti, la gestione della terza età e delle sue necessità diventa un punto strategico del welfare nazionale al quale danno un contributo fondamentale, sia nelle residenze per

anziani che con l’assistenza domiciliare, le cooperative sociali che in Italia sono oltre dodicimila e occupano poco meno di 300mila lavoratori. A fronte di una speranza di vita salita nella Penisola a 82,8 anni rispetto alla media di 81,2 anni di dieci anni fa e con la popolazione anziana cresciuta del 18% nello stesso periodo e destinata a incrementarsi ancora, secondo l’Ocse, la vera sfida -conclude Uecoop - sarà quella di gestire la qualità dei servizi, le risorse e l’assistenza per una fetta sempre più importante di popolazione.

BENE CRESCITA LAVORO CON 1,1 MLN ADDETTI NELLE COOP

ene la crescita degli occupati in Italia con le cooperative che garantiscono lavoro a oltre 1,1 milioni di persone. E’ quanto afferma l’Unione europea delle cooperative Uecoop in relazione agli ultimi dati Istat sull’occupazione che vedono a maggio una crescita di 114mila posti rispetto al mese precedente con un tasso di occupazione che sale al 58,8% il miglior risultato degli ultimi dieci anni. Adesso spiega Uecoop - non dobbiamo perdere l’occasione di rafforzare la partecipazione all’economia italiana sia delle nuove generazioni che delle fasce d’età più mature, creando una vera integrazione fra il mondo del lavoro e quello dell’educazione, mentre chi è in difficoltà perché ha perso un impiego va aiutato a trovarne un altro con percorsi di formazione e studio in grado di riconvertire capacità e competenze da un settore all’altro. In questo le cooperative possono dare un contributo importante considerato che una buona fetta opera in comparti ad alta partecipazione di manodopera come le costruzioni che rappresentano il 14,9% del totale delle coop, la logistica con il 12,9%, il turismo (fra alloggio, ristorazione, viaggi)

B

con il 19% oppure con il 14,1% nella sanità e l’assistenza sociale, ma non mancano neppure l’istruzione e il commercio o settori specializzati come l’informazione e la comunicazione, la finanza e le assicurazioni. Le cooperative sono una risorsa da non sprecare sia in termini di occupazione che di reputazione e per tali ragioni - afferma Uecoop - bisogna garantire i valori che contraddistinguono un modello di vera cooperazione in grado di dare un contributo reale alla soluzione dei problemi del Paese: dal lavoro ai migranti, dallo sviluppo economico

al welfare. “Per questo - precisa Gherardo Colombo, Presidente di Uecoop - denunceremo e contrasteremo con forza chi guarda alla cooperazione come ad un sistema finalizzato alla speculazione privata attraverso il risparmio sul costo del lavoro e sulla qualità dei servizi o come modo per trasformare in un business delle migrazioni il contributo essenziale che la cooperazione può dare all’accoglienza e all’integrazione. Quello che UE.COOP vuole - conclude Colombo è una buona cooperazione nelle regole e nella legge”.

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EPACA | INPS

- Prima scadenza fissata al 16 luglio 2018

cOntrIButI InpS pEr I cOltIvatOrI dIrEttI

Non arriva più la comunicazione INPS on la circolare n. 81/2018 l’INPS ha comunicato ufficialmente i dati relativi agli importi dei contributi previdenziali obbligatori dovuti per l’anno 2018 dai coltivatori diretti, mezzadri, coloni ed imprenditori agricoli professionali. I termini di scadenza per il pagamento sono fissati al 16 luglio 2018, 17 settembre 2018, 16 novembre 2018 e 16 gennaio 2019. Come già per il 2016 e 2017 l’INPS non invierà più a casa le lettere contenenti gli estremi per il pagamento mediante modelli F24, in quanto gli stessi sono resi disponibili sul Cassetto previdenziale per gli autonomi agricoli del sito INPS. Ricordiamo poi che gli ultra65enni ed i

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nuovi iscritti come titolari d’azienda infra40enni possono usufruire di consistenti riduzioni contributive ma è necessario presentare apposita domanda per poter avere diritto al beneficio. Coloro che avessero necessità specifiche di informazione in merito si possono rivolgere agli Uffici provinciale o zonali di Coldiretti dove potranno altresì ottenere la stampa, mediante procedura telematica, delle codeline per il versamento contributivo INPS. L’aliquota contributiva per l’anno 2018 è pari al 24% per tutti senza distinzione né di ubicazione né di giovane età. La circolare ricorda che il reddito medio convenzionale per il 2018 è stato fissato in 57,60

euro. Il contributo per la maternità è confermato per quest’anno nella misura di 7,49 ed è dovuto per ciascuna unità attiva iscritta nella Gestione speciale dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni nonché per gli imprenditori agricoli professionali. La contribuzione Inail è di 768,50 euro nelle zone normali e di 532,18 euro in quelle montane e svantaggiate. Per le aziende che rientrano negli elenchi trasmessi all’Inail e cioè quelle che hanno iniziato l’attività da non oltre un biennio nel rispetto delle norme di tutela della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro, scatta una riduzione del 15,81% dei premi e contributi assicurativi.

SEttOrE dEI dIpEndEntI prIvatI E dEI lavOratOrI autOnOmI

Flussi di pensionamento Inps, effetti della Riforma Fornero Inps ha effettuato la rilevazione provvisoria inerente le pensioni liquidate a livello nazionale nei mesi da gennaio a marzo 2018 che fotografa in modo chiaro gli effetti della “riforma Fornero”. Mentre il 2017 è stato un anno in cui sia i requisiti di età per la vecchiaia, sia quelli di anzianità per la pensione anticipata, sono rimasti immutati rispetto al 2016, nel 2018 invece si conclude il percorso di equiparazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia tra uomini e donne nel settore dei dipendenti privati e dei lavoratori autonomi. Per quanto riguarda invece la pensione anticipata, per il 2018 non sono previsti cambiamenti nei requisiti per la generalità dei lavoratori, ma viene introdotta la possibilità di pensionamento anticipato con soli 41 anni di contributi, per i cosiddetti “lavoratori precoci” (12 mesi di contributi maturati entro il compimento dei 19 anni di età e in una determinata condizione di tutela stabilita dalla norma), nei limiti

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dei Fondi annualmente stanziati. Il coordinamento Generale Statistico Attuariale Inps registra, con riferimento al fondo pensioni lavoratori dipendenti, un numero complessivo di liquidazioni di vecchiaia e anzianità/anticipate decorrenti nel primo trimestre decisamente inferiore al corrispondente valore del 2017. Analogo andamento si osserva nelle tre principali gestioni dei lavoratori autonomi: la differenza rilevata è riconducibile essenzialmente all’aumento del requisito di età richiesto per la liquidazione della pensione di vecchiaia delle donne. Gli assegni sociali liquidati nel primo trimestre 2018 sono di entità molto esigua rispetto al valore rilevato nel medesimo periodo dell’anno precedente, in quanto si è innalzato di un anno il requisito di età utile per la liquidazione dell’assegno. Osservando poi gli indicatori statistici del primo trimestre 2018, quanto alla composizione per categoria, si rileva un peso decisamente superiore delle pensioni di anzianità / anticipate su quelle di vecchiaia ri-

spetto al dato annuo del 2017, poiché i requisiti richiesti per quest’ultimo tipo di trattamento si sono innalzati per le donne, mentre quelli relativi alle pensioni di anzianità/anticipate sono rimaste uguali all’anno precedente, ed è stata inoltre introdotta una possibilità di uscita anticipata per i cosiddetti “lavoratori precoci”. Per quanto riguarda il peso delle pensioni di invalidità, su quelle di vecchiaia l’indicatore statistico risulta mediamente in linea con l’analogo valore del 2017. La ripartizione delle tipologie di pensione nella gestione dei “coltivatori diretti mezzadri e coloni” conferma l’andamento generale, infatti sul complesso delle pensioni liquidate dall’Istituto si evidenzia una percentuale maggiore delle pensioni Anzianità/Anticipate (24%) rispetto alle pensioni di vecchiaia (11%). Per quanto riguarda il sistema di calcolo, si rileva che nella gestione ei Coltivatori Diretti Mezzadri e Coloni” il 98% delle pensioni sono calcolate con il sistema misto/retributivo e il 2% con il sistema contributivo.

SupplEmEntO dI pEnSIOnE COS’È? QUANDO SI PUò ChIEDERE? l pensionato che, dopo la liquidazione della pensione, continua a lavorare e, conseguentemente, a versare i relativi contributi, può chiedere all’INPS che la pensione venga ricalcolata con l’aggiunta dei nuovi contributi, attraverso la liquidazione di un supplemento di pensione. Il supplemento si può chiedere A condizione che siano trascorsi almeno 5 anni dalla decorrenza della pensione, del precedente supplemento oppure siano trascorsi 2 anni dalla decorrenza della pensione, del precedente supplemento, purchè l’interessato abbia superato l’età prevista per la pensione di vecchiaia. Quest’ultima

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possibilità è concessa una sola volta. contributi versati in diverse gestioni Nel caso in cui l’interessato sia già titolare di pensione come lavoratore dipendente e possa far valere anche contributi versati nelle gestioni speciali per i lavoratori autonomi (cioè coltivatori diretti, artigiani, commercianti), può chiedere il supplemento di pensione solo dopo aver compiuto l’età pensionabile per vecchiaia nelle gestioni speciali (requisiti modificati dalla Riforma Monti) e sempre che siano trascorsi almeno due anni o cinque come precisato in precedenza.

Pensione ai superstiti I contributi versati dopo la decorrenza della pensione o del precedente supplemento e non richiesti in aggiunta dal defunto, vengono automaticamente inseriti nell’importo della pensione ai superstiti, cioè senza necessità di presentare ulteriori domande oltre a quella di reversibilità. decorrenza Il supplemento decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della relativa domanda, pertanto è utile controllare attraverso l’assistenza del Patronato Epaca l’esistenza del relativo requisito, ciò per non perdere dei ratei di pensione maggiorati del relativo supplemento.


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VIAGGIO COSTIERA AMALFITANA | ASSOCIAZIONE PENSIONATI

aSSOcIazIOnE prOvIncIalE cOldIrEttI pEnSIOnatI - alESSandrIa

Soggiorno – Tour dal 18 al 22 ottobre 2018 NAPOLI – SORRENTO – CAPRI E LA COSTIERA AMALFITANA Il Programma prevede: GIOrNO 1: VIAGGIO VErSO NAPOLI Ritrovo dei partecipanti presso le località della provincia di Alessandria che saranno definite e partenza in bus G.T. alla volta di Napoli. Opportune soste in autogrill per la prima colazione libera e il pranzo libero. Incontro con la ns. guida e partenza per un giro panoramico della città con sosta a Mergellina per la famosa foto della cartolina di Napoli. Dopo trasferimento in Penisola Sorrentina c/o l’hotel Villa Fernanda 3* sup. situato a Massa Lubrense località Sant’Agata, welcome drink, sistemazione nelle camere, cena e pernottamento. GIOrNO 2: EScurSIONE A cAPrI Dopo la prima colazione, trasferimento con minibus privato al porto di Sorrento, incontro con la ns. guida e partenza in aliscafo per Capri. All’arrivo si raggiunge, con dei minibus la famosa ed elegante “piazzetta” di Capri e visita al centro con i giardini di Augusto. Proseguimento in minibus per Anacapri e visita alla villa San Michele. Pranzo in ristorante. Tempo libero per un po’ di shopping. Ritorno al porto e rientro in aliscafo a Sorrento. Rientro in hotel. Cena e pernottamento. GIOrNO 3: NAPOLI E POmPEI Dopo la prima colazione partenza per Napoli e visita guidata del centro storico: Piazza Municipio, Galleria Vittorio Emanuele, Palazzo Reale,Teatro San Carlo, Piazza Plebiscito. Dopo proseguimento della visita nella zona Spaccanapoli con la Cappella San Severo, il Duomo, Napoli Sotterranea (tutto esterno biglietti ingresso non inclusi). Pranzo in Ristorante. Nel pomeriggio trasferimento a Pompei per la visita guidata degli Scavi di Pompei famosi in tutto il mondo. Rientro in hotel e a seguire

trasferimento in Pizzeria per cena con menu speciale a base di Pizza. Cena e pernottamento. GIOrNO 4: cOSTIErA AmALFITANA Dopo la prima colazione in hotel, partenza per l’escursione della Costiera Amalfitana.Arrivo a Positano per ammirare il bellissimo panorama, proseguimento per Amalfi, visita del centro storico dominato dal Duomo dedicato a Sant’Andrea e per il pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita di Ravello con Villa Rufolo. Rientro in hotel, cena e pernottamento. GIOrNO 5: cASErTA-rIENTrO Dopo la prima colazione in hotel, partenza per Caserta e visita guidata alla famosa Reggia e dei suoi meravigliosi giardini. Pranzo in ristorante a base di prodotti tipici locali Rientro previsto in tarda serata. LA QuOTA dI PArTEcIPAzIONE con un minimo di 30 partecipanti è fissata in: € 680,00 con un minimo di 35 partecipanti è fissata in: € 655,00 con un minimo di 40 partecipanti è fissata in: € 635,00 Supplemento singola

€. 100,00

INcLudE: Bus G.t per l’itinerario indicato e bus locale max 40 posti per l’escursione in costiera Amalfitana.Trattamento di mezza pensione in hotel 3 stelle sup a Massa Lubrense. Servizio di guida locale per: visita di Napoli Panoramica, intera giornata di escursione a Capri,

mezza giornata di visita di Napoli + mezza giornata di Pompei, intera giornata di escursione in Costiera Amalfitana, mezza giornata di visita a Caserta; Pranzo a base di pesce in ristorante a Capri Pranzo in ristorante a Napoli Pranzo in ristorante ad Amalfi Pranzo in ristorante a Caserta Bevande incluse ai pasti ¼ di vino e ½ acqua Servizio di assistenza 24/24 ore (alla consegna dei documenti di viaggio, ai responsabili verrà indicato il numero di telefono cellulare di emergenza a cui potrà rivolgersi anche fuori dal regolare orario di ufficio). Assicurazione di viaggio medico non-stop e bagaglio. Polizza sostitutiva, stipulata in forma privata, del “Fondo Nazionale di garanzia” di cui all’art. 51 del Codice del Turismo, ormai soppresso. I.V.A., tasse per la circolazione del bus nelle varie città e parcheggi. LA QuOTA NON cOmPrENdE: Il costo degli ingressi dove necessario (salvo diversa indicazione), le mance, gli extra in genere e tutto quanto non espressamente indicato ne “la quota comprende”. Le eventuali tasse di soggiorno nelle città (da pagare in loco) €. 3,00 per persona al giorno All’atto della prenotazione occorre il versamento di un acconto pari ad Euro 340,00 entro il 15 settembre 2018, che sarà restituito interamente qualora il viaggio non venga realizzato per mancanza del numero minimo di partecipanti. Per ulteriori informazioni occorre rivolgersi agli uffici di zona Coldiretti della provincia di Alessandria o al Segretario dell’Associazione Coldiretti Pensionati, Marino Ravera presso la Coldiretti di Alessandria, tel. 0131 235891.

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ECONOMIA E POLITICA AGRICOLA | CONSUMI riscHia di aFFermarsi l’eticHetta a semaForo Franco inGlese

SOS MADE IN ITALY, DA ALLEANZA TESCO E CARREFOUR etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti adottata dalla grande distribuzione commerciale in Gran Bretagna e in Francia boccia ingiustamente quasi l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (Dop). E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti sui rischi dell’alleanza franco-inglese annunciata dal distributore francese Carrefour e la maggiore catena di supermercati del Regno Unito, Tesco, per una partnership strategica sugli acquisti congiunti di prodotti per i propri marchi (private label). “L’alleanza non solo aumenta pericolosamente lo squilibrio di potere contrattuale tra pochi grandi gruppi della grande distribuzione commerciale e le imprese agricole, ma rischia di consolidare in Europa un sistema di etichettatura, fuorviante discriminatorio e incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta”, ha affermato il presidente della Coldiretti roberto moncalvo nel denunciare “le distorsioni provocate dal sistema di informazione visiva che è stato adottato con formule diverse in Gran Bretagna e Francia”. Per l’Italia ad essere bocciati dal semaforo rosso inglese ci sono tra gli altri - ha sottolineato moncalvo - le prime tre specialità Dop Made in Italy più vendute in Italia e all’estero come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di

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Parma, ma si arriva addirittura a colpire anche l’extravergine di oliva, considerato un elisir di lunga vita e il simbolo della dieta mediterranea. Si invita di fatto a non consumare alimenti con secoli di storia mentre al contrario - precisa la Coldiretti - viene dato il via libera, con il semaforo verde, a bevande artificiali edulcorate delle quali non è nota neppure la ricetta completa. “Con l’inganno delle etichette a semaforo - ha continuato Moncalvo - si rischia di sostenere, attraverso un approccio semplicistico, modelli alimentari sbagliati che mettono in pericolo, non solo la salute dei cittadini italiani ed europei ma anche un sistema produttivo di qualità che si è affermato pure grazie ai riconoscimenti dell’Unione Europea. In gioco per l’Italia - ha precisato - c’è la leadership italiana in Europa nelle produzioni di qualità

In foto: Alcuni dei prodotti simbolo del Made in Italy marchiati con il bollino rosso dell’etichetta “a semaforo”. Tra l’altro le prime tre specialità Dop Made in Italy più vendute in Italia e all’estero come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma.

con 293 riconoscimenti di prodotti a denominazione (Dop/Igp). Il bisogno di informazioni del consumatore sui contenuti nutrizionali deve essere soddisfatto nella maniera più completa e dettagliata, ma anche con chiarezza, a partire dalla necessità di adoperare segnali univoci e inequivocabili per certificare le informazioni più rilevanti per i cittadini mentre sistemi come il “traffic light” inglese e il “nutriscore” francese non informano, ma cercano di condizionare in modo fuorviante se non ingannevole la scelta del consumatore.

LUTTI ✟20/07/1943 - 26/06/2018✟ ✟

Coldiretti Alessandria si unisce al dolore della famiglia De Martini in particolare al marito Ugo Valentino, per la perdita della cara moglie

ANNA ROTA

Socia di Lu

"Guardando un fiore, mi ricorderò di te. Accompagnavi i semi nella crescita con cura, pazienza e dedizione, per vederli sbocciare forti e sani in un trionfo di colori. Come con i fiori, così era con chi amavi.I fiori erano la firma della tua meravigliosa persona, grazie per averci insegnato cosa significa amare." ✟

Sentite condoglianze da parte della Coldiretti di Alessandria alla famiglia Montobbio per la scomparsa del caro

GIANCARLO Socio di Castelletto d’Orba

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La Coldiretti tutta si unisce nella preghiera ed esprime sentite condoglianze a Maria Giovanna La Cava, collega dell’ufficio zona di Castelnuovo Scrivia, e alla famiglia Cavallaro, per la perdita del caro

SUOCERO Socio di Tortona

✟08/05/1938 - 15/03/2018✟

Sentite e sincere condoglianze da Coldiretti alla famiglia Ballerino, per la scomparsa del caro

Sentite condoglianze alla famiglia Bagnera, in particolare al collega Paolo, Responsabile IVA dell’ufficio zona di Alessandria, per la scomparsa del caro

PIERANGELO Socio di Pomaro Monferrato

PAPà Socio di Castelnuovo Scrivia


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LE INSERZIONI | ANNUNCI ECONOMICI

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ORGANIZZAZIONE | DON IvO /IMPRENDItORE DI sUCCEssO

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A COLLOqUIO CON IL CONsIGLIERE ECCLEsIAstICO

VERSO IL ‘68 er noi studenti di teologia nel seminario metropolitano di Rivoli il ‘68 era l’anno mitico della nostra ordinazione sacerdotale. Noi che oggi ricordiamo i nostri 50 anni di ordinazione, quando mancavano ancora quattro anni uscimmo con una pubblicazione dal titolo: verso il ‘68. questa pubblicazione era tutta concentrata sul nostro futuro progetto di vita al servizio della chiesa con nell’animo l’entusiasmo e le speranze del concilio vaticano II°. Approdati al ‘68, siamo stati testimoni di svolte epocali. Il lungo sessantotto - durato un decennio - del mondo civile, ha cambiato il mondo. La contestazione cominciò dalla scuola con l’occupazione di ben 27 università per arrivare al mondo del lavoro. si fecero emergere non soltanto gli sfruttati, ma anche

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VOUCHER

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più dare cattivi esempi, siamo chiamati a dare almeno buoni consigli, il dovere di accompagnare i giovani per interpretare il nostro tempo facendo tesoro degli errori passati. Noi che ricordiamo i 50 anni della nostra ordinazione e vissuto il ‘68 nei nostri migliori anni, il dovere di provarci. Ce la faremo? sicuramente sarà dura. Mons. Ivo Piccinini

DI MAIO E CENtINAIO APRONO AL RItORNO DEI vOUChER IN AGRICOLtURA

on i voucher circa 50mila posti di lavoro occasionali possono essere recuperati con trasparenza nelle attività stagionali in campagna dove con l’’estate sono iniziate le attività di raccolta e presto ci sarà la vendemmia”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare positivamente le dichiarazioni de ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio che si è detto pronto a reintrodurre i voucher in agricoltura, come peraltro previsto nel contratto di governo, cui è seguita l’apertura anche del vice premier e ministro Luigi Di Maio. Una decisione importante - ha sottolineato Moncalvo - fortemente sostenuta dalla Coldiretti dopo che la riforma ha di fatto

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quelli che fanno fatica, i deboli, i disabili, le persone sole e senza valore, gli “scartati” dalla società. É il tempo in cui si libera la parola. Un sacerdote, don Lorenzo Milani, nel 1969, scrive la lettera a una professoressa: durissimo testo contro la scuola pubblica che è come in ospedale che cura i sani e respinge i malati. viene da chiedersi che società è nata dal ‘68: Migliore? Peggiore? L’impressione è che oggi, sia tutto da rifare, come diceva un vecchio campione del ciclismo. sono cambiate le situazioni e soprattutto le persone. Avvenire, quotidiano dei cattolici italiani e dei vescovi, nato nel 1968 ha fedelmente registrato e commentato questi 10 lustri di storia italiana ed ecclesiale. Per noi, che abbiamo attraversato questi lunghi anni, a noi che non potendo

praticamente azzerato questa opportunità in agricoltura per integrare il reddito delle categorie più deboli ma anche per avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti o mantenere attivi anziani pensionati. La nuova normativa è stata un vero flop in agricoltura dove ha fatto crollare del 98% in valore l’uso dei buoni lavoro per effetto di in primis di un eccesso di inutile burocrazia di cui, in parte non irrilevante, è responsabile la piattaforma informatica creata dall’Inps che non tiene in considerazione le specificità del lavoro nei campi. Ora occorre fare presto poiché l’estate coincide con il periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne a partire dalle attività di raccolta di verdura e frutta come albicocche o pesche, fino ad arrivare

alla vendemmia che si concentra nel mese di settembre e secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe’ il 68% dei giovani italiani sarebbe disponibile a partecipare alla vendemmia o alla raccolta della frutta. I voucher sono uno strumento positivo per l’economia e il lavoro dei territori interessati ma sono anche validi nel favorire l’emersione del sommerso. I voucher erano stati introdotti per la prima volta in via sperimentale nel 2008 per la vendemmia proprio per le peculiarità dell’offerta di lavoro nelle campagne. Nel corso degli anni successivi l’agricoltura è stata l’unico settore che è rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni a differenza de altri settori.


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