Edizione 12 Dicembre 2016 Agricoltura Alessandrina

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p e r i o d i c o d e l m o n d o A g r i c o lo d i c o l d i r e t t i A l e s s A n d r i A

Prezzo €2,00

Coldiretti Alessandria - Anno 63° numero 10 - 12/12/2016 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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All’interno • novità settore vitivinicolo • etichettAturA per lA pAstA • formAzione giovAni impresA • le cAciotte dellA solidArietà


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colophon - sommario

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QUESTO NUMERO

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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n°10 - Nov/Dic 2016

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“Buon Natale da Coldiretti” All’interno speciale maltempo. Situazione che riporta in primo piano la necessità della messa in sicurezza dei fiumi

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria D I R E T T O R E A M M I N I S T R AT I V O Leandro Grazioli

Chiuso in redazione il 12 Dicembre 2016

DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi

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OSCAR GREEN

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Scadenze dicembre

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Schede tecniche

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Caciotte della Solidarietà

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Premiazione Giaroli

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Giornata Provinciale del Ringraziamento

G R A F I C A , I M PA G I N A Z I O N E Christian Boero H A N N O C O L L A B O R AT O A Q U E S T O N U M E R O Alessandro Albertelli, Massimo Barisone, Luisa Bo, Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Don Ivo Piccinini, Marino Ravera, Valerio Scarrone. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti, Christian Boero, Marco Cermelli

REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144

REGISTRAZIONE TRIBUNALE di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGENZIA

P U B B L I C I TA R I A

Via Pylos, 20 - 12038 Savigliano (Cn) Tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

S TA M PA SERVIZI PER LA COMUNICAZIONE Via Michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 Fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu

06 dopo l’alluvione il tavolo LA CONTA DEI DANNI di crisi non può aspettare

settore corilicolo settore frutticolo

iniziativa nei mercati di campagna amica. conclusa la prima fase

trentasettesima mostra nazionale dei bovini di razza piemontese. vince andrea giaroli

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Etichettatura grano

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Speciale EPACA

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Campagna Amica

UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria twitter.com/@ColdirettiAL

IMPRESA 10 GIOVANI continuano gli incontri formativi sul territorio

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ATTUALITÀ

RIFLESSIONI

scheda informativa

la parola al

sulla salute

consigliere ecclesiastico

“la disfagia:

“il vero miracolo”

come riconoscerla”

imposte, adempimenti e soggetti obbligati

si è svolta in valcerrina

Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

Coldiretti Alessandria

premiazioni a livello nazionale

una battaglia vinta da coldiretti a favore della tutela del Made in Italy

le novità in ambito pensionistico, scadenze e comunicazioni inps

sana alimentazione e novità. entra in vigore la tabella nutrizionale

SUL PROSSIMO NUMERO sul prossimo numero di agricoltura alessandrina dopo il convegno di casale monf.to “il punto sulla sicurezza

in agricoltura”

“manovra di bilancio: misure per le aziende agricole”

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VO ...CHE IL NUOTI ANNO POR ACE P SERENITÀ ETI! PER TUT


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presidente provinciale|ATTUALITÀ

Non lasciamo che i fiumi si prendano la loro parte, pensiamoci meglio e per tempo I cambiamenti climatici fanno il resto, il terreno non riesce più a trattenere le piogge abbondanti e poi non resta che iniziare la conta dei danni CementifiCazione, a b b a n d o n o e p e r d i ta d e l l a t e r r a C o lt i vata : l’ i ta l i a è s e m p r e p i ù fragile dal punto d i v i s ta i d r o g e o l o g i C o

o preso e ripreso più volte a scrivere questo editoriale senza riuscire a concluderlo perché accadeva sempre qualcosa di nuovo, importante o drammatico che mi portava ad interrompere i miei pensieri per inserirne di nuovi.volevo partire dalla rintracciabilità per il latte e i derivati e volevo soffermarmi sull’etichettatura di origine obbligatoria per il grano usato per produrre la pasta: risultati senza precedenti ottenuti dopo mesi di battaglie che ci hanno visto protagonisti davanti a sedi di multinazionali o in iniziative che hanno coinvolto migliaia di associati grazie al Tour delle Raegioni del Cuore. poi però è arrivata un’altra alluvione a sfregiare un territorio che già troppe volte ha dovuto fare i conti con l’impeto delle acque e allora su quale fosse la priorità non ho avuto dubbi. ascoltare la voce rotta degli imprenditori e guardare con i miei occhi cosa è capace di fare l’acqua, la sua furia inarrestabile e la sua capacità di distruzione. animali annegati, sacchi pieni di prodotto pronti per essere spediti completamente distrutti e strutture nuovamente sott’acqua. sporcasi le scarpe di fango rappresenta un qualcosa di già visto e già vissuto che pone delle domande alle quali come uomini non possiamo sottrarci. di chi la colpa? troppo semplicistico scaricare tutto alla “natura matrigna”, meglio

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essere più realisti e considerare cosa si sta facendo veramente per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua e, soprattutto la pulizia degli alvei, senza la quale risulta vano ogni tentativo di contenimento. cementificazione, abbandono e perdita della terra coltivata fanno il resto, in un’italia sempre più fragile dal punto di vista idrogeologico. i dati parlano chiaro: l’ultima generazione è responsabile della perdita in italia di oltre ¼ della terra coltivata, 28%, per colpa della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile in italia negli ultimi 25 anni ad appena 12,8 milioni di ettari. l’ispra stima in 55 mila euro all’anno i costi occulti per ogni ettaro di terreno consumato riconoscendo cosi implicitamente il valore ecosistemico dell’agricoltura in termini produzione, stoccaggio del carbonio, protezione dell’erosione, prevenzione danni provocati dalla mancata infiltrazione dell’acqua e salvaguardia degli impollinatori. su un territorio meno ricco e più fragile per il consumo di suolo si abbattono i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti che il terreno non riesce ad assorbire. il risultato è che sono saliti a 7.145 i comuni italiani, ovvero l’88,3% del totale, che sono a rischio frane o alluvioni. di questi 1.640 hanno nel loro territorio solo aree a derivata propensione a fenomeni franosi, 1.607 sono invece i comuni a pericolosità idraulica e 3898 quelli in cui coesistono entrambi i fenomeni. i comuni a rischio idrogeologico in piemonte, come in molte altre regioni d’italia, hanno una percentuale maggiore del 90%. Quindi, per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l’italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività agricola. concetti che sono imprescindibili

per garantire un futuro all’agricoltura nazionale che rappresenta ancora il settore primario in quanto produttrice di cibo. dunque, alla base di tutto un modello di sviluppo sbagliato che in italia ha incentivato la cementificazione e l’abbandono delle campagne. ogni giorno sparisce, mi piace ricordarlo perché lo trovo particolarmente efficace, terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio, ossia 288 ettari, e quella disponibile non riesce più ad assorbire adeguatamente la pioggia. il risultato è che in italia oltre 7 milioni di cittadini si trovano in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni che riguardano ben l’88% dei comuni sull’intero territorio nazionale. a livello europeo, invece, vengono distrutti 100.000 ettari di suolo fertile ogni anno, soffocando sotto il cemento un’area grande come l’intera città di roma secondo acli, coldiretti, fai - fondo ambiente italiano, inu - istituto nazionale di urbanistica, legambiente, lipu, slow food, WWf ed altre realtà italiane che insieme a 400 organizzazioni europee si sono unite nella campagna #sAlvAilsuolo. l’obiettivo dell’iniziativa dei cittadini europei “people4soil”: è raccogliere un milione di firme per fermare il consumo di suolo e contrastarne il degrado costante: minacce che hanno effetti diretti sulla nostra vita, la nostra alimentazione, la nostra salute. una petizione per ottenere una legislazione specifica per tutelare il suolo a beneficio delle generazioni presenti e future che può essere sostenuto con la firma sul sito https://www.salvailsuolo.it. a buon intenditor...

Roberto Paravidino Presidente

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Agricoltura Alessandrina

ATTUALITÀ|dopo l’alluvione

Passata la 1a fase dell’emergenza continuano i monitoraggi

“Il tavolo di crisi per i danni del maltempo non può aspettare” Servono azioni e interventi rapidi a sostegno degli imprenditori: compromesse le strutture

un’immagine emblematica che riassume quanto è accaduto in pochi minuti causato dalla furia delle acque nella frazione di san michele dove si trova la stalla di sergio panizza. il tanaro non ha risparmiato nulla, animali annegati e la struttura è stata seriamente danneggiata a causa dell’innalzamento del livello del fiume.

a forte ondata di maltempo che si è abbattuta nei giorni scorsi in piemonte, e che ha colpito anche la provincia di alessandria, ha causato al settore agricolo perdite significative in termini di produzioni e terreni, con anche disagi alla circolazione nelle frazioni. "la richiesta di convocare urgentemente un tavolo di crisi è prioritaria su tutte afferma roberto paravidino presidente di coldiretti alessandria - in questa fase è necessario analizzare le perdite e le criticità che le nostre imprese sono costrette ad affrontare in questo momento. oltre alla valutazione poi, servono azioni e interventi rapidi a sostegno degli imprenditori. durante i sopralluoghi nelle aziende maggiormente colpite ho potuto constatare la criticità della situazione”. “in questi giorni, passata la prima fase dell’emergenza, i nostri tecnici hanno già effettuato un primo monitoraggio - sottolinea leandro grazioli direttore coldiretti alessandria - dal quale sono emersi, per effetto dell'ingente quantità di pioggia, perdite di centinaia di ettari di terreno, di serre ed allevamenti distrutti dalle inondazioni in una vasta area della provincia alessandrina. continueremo a monitorare la situazione per arrivare a determinare l'ammontare complessivo dei danni e prevedere le formule idonee a sostegno delle nostre imprese”.

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nella foto anche i mezzi hanno dovuto fare i conti con il maltempo. non ha bisogno di parole quanto si sono trovati di fronte proprietari e protezione civile nelle ore successive all’emergenza. sotto animali impauriti e stalla allagata: si parla di nuovo di ricostruzione dopo quanto accaduto nel novembre 1994.


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stima dei danni nelle zone colPite dal maltemPo

“Semine e strutture compromesse, gravi ripercussioni sul reddito delle imprese”

Agricoltura Alessandrina

dopo l’alluvione |ATTUALITÀ

Situazione che riporta in primo piano la necessità della messa in sicurezza dei fiumi

è chi come marco frandini nella sua azienda di san salvatore, nell’alessandrino, non ha solo visto andare sott’acqua campi e raccolti ma anche le erbe aromatiche già confezionate e pronte per essere spedite. oppure come sergio panizza che a san michele ha visto arrivare, senza poter fare nulla, oltre un metro mezzo di acqua in pochi minuti all’interno della stalla. ora, passata la fase di allerta rossa per i sorvegliati speciali tanaro e Bormida, sono proseguiti senza sosta i sopralluoghi dei tecnici di coldiretti alessandria. É stato il direttore leandro grazioli accompagnato dal vice emiliano bracco, dal segretario di zona giovanni rosso e dal responsabile caa davide biglia a visitare le situazioni più drammatiche. anche il presidente roberto paravidino, accompagnato dal presidente di zona carlo pagella, ha incontrato gli associati per fare il punto della situazione. si è trattato di una vera propria bomba d’acqua che ha colpito le campagne con centinaia di ettari sott’acqua, ortaggi, aziende e strutture agricole allagate. e’ questo quanto emerso dal primo monitoraggio sugli effetti del maltempo effettuato dalla coldiretti di Alessandria che chiede di verificare se ci sono le condizioni per la richiesta dello stato di calamità nelle zone colpite ma anche investimenti per mettere in sicurezza il territorio. non sono state risparmiate le strutture aziendali, le serre ed i macchinari agricoli finiti sott’acqua mentre in alcuni casi è stato necessario soccorrere gli animali. l’andamento anomalo del 2016 conferma i cambiamenti climatici in atto che

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nella foto un’azienda particolarmente colpita dall’alluvione a solero, in frazione Bottara: molti i danni procurati dal tanaro esondato nella notte tra il 25 e il 26 novembre nella zona dell’alessandrino. sotto la delegazione coldiretti guidata dal direttore leandro grazioli (al centro) con gli associati marco frandini e sergio panizza, accompagnato dal segretario di zona di alessandria giovanni rosso.

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ATTUALITÀ| DOPO L’ALLUVIONe si manifestano proprio con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense. I terreni inzuppati non riescono ad assorbire la quantità d’acqua caduta in abbondanza e la situazione è critica dove i campi si presentano come una vasta ed estesa pozza uniforme. “Per giorni è stato impossibile eseguire qualsiasi lavoro, il nostro obiettivo è salvare il raccolto e ripulire dal fango gli annessi rustici - dicono i soci di Coldiretti impegnati con pompe ed idrovore a limitare i danni al settore primario, già messo alla prova varie volte e che continua a registrare, a causa delle avversità atmosferiche, gravi ripercussioni sul reddito delle imprese”. Il Presidente di Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino, sottolinea che “la gente è ormai allo stremo: ogni volta che arriva un nuovo disastro tocca di nuovo ripartire da capo. I nostri imprenditori sono di tempra resistente ma senza un aiuto delle Istituzioni rischiamo davvero che tutto venga vanificato. Per questo - ribadisce il presidente Paravidino - chiediamo che al più presto vengano avviate le procedure per verificare se esistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità nei territori colpiti e che vengano ad essere predisposte agevolazioni o ogni forma di aiuto al fine di dare respiro alle aziende agricole.” Coldiretti invita gli agricoltori che hanno subito danni a segnalare gli stessi negli uffici e quelli delle amministrazioni comunali in modo da consentire una prima mappatura delle aree e delle aziende colpiti. “Si dovranno attendere le prossime ore per avere un quadro più dettagliato - ha aggiunto il direttore Grazioli - ciò che preoccupa è sapere come si presenterà il terreno una volta riassorbita l’acqua. Purtroppo le semine autunno-vernine sono compromesse. Una situazione che riporta in primo piano la necessità della messa in sicurezza dei fiumi e dei corsi d’acqua in genere, con la pulizia degli alvei, diversamente il fiume si prende la sua parte”.

Altre immagini esaurienti di quanto accaduto a fine novembre. Aziende sommerse dall’innalzamento repentino del livello dei fiumi. Se non si effettua una regolare pulizia degli alvei non è possibile parlare di salvaguardia del territorio e messa in sicurezza di chi convive a ridosso dei corsi d’acqua. Sotto San Michele, Masio, Solero, San Salvatore ma anche territori nella zona di Acqui, Casale Monferrato e Valcerrina hanno dovuto fare i conti con l’ondata anomala di maltempo. Il Direttore Leandro Grazioli con l’imprenditore Sergio Panizza durante una fse del sopralluogo.

DOPO L'ESONDAZIONE DEL 25-26 NOVEMBRE

Il mondo agricolo si rivolge alle Istituzioni oldiretti Piemonte ha consegnato all’Assessore Ferrero un report relativo ai territori ed alle province che hanno subito i danni causati dal maltempo nello scorso novembre. “Le recenti calamità naturali hanno dimostrato come la libera divagazione dei fiumi non possa essere un dogma valido a prescindere - sottolinea Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte - Gli alvei devono essere resi idonei a contenere volumi d’acqua importanti attraverso appositi lavori. Le nostre imprese continua Revelli - che insistono in aree a rischio alluvioni devono essere tutelate da eventi simili perciò occorrono interventi continui e non solo nei momenti di allerta”. Questi i punti fondamentali del documento presentato da Coldiretti Piemonte: • Per quanto concerne le aziende zootecniche si registra la problematica delle fosse liquami che si sono riempite di acqua piovana; emerge la necessità, anche nelle zone vulnerabili, di prevedere una deroga che consenta, stante anche le attuali

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condizioni climatiche, di svuotare le stesse con autorizzazione allo spandimento. • Prevedere l’assegnazione di carburante agevolato supplementare per i lavori di ripristino dei terreni alluvionati; • Per le aziende colpite che hanno in corso domande ammissibili e finanziabili in riferimento alle misure: 6.1.1, 4.1.1 e 4.1.2, prevedere una congrua proroga dei tempi di realizzazione degli interventi ammessi a contributo; • Nel caso di interventi di ripristino o di fondi non più ripristinabili, è necessario che venga riconosciuto il giusto valore dei fondi stessi; • Intervento dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) per effettuare sopralluoghi lungo l’asta del fiume, autorizzando la messa in alveo dei fiumi esondati al fine di evitare ulteriori perdite di terreno fertile ed iniziare i lavori di bonifica;

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• Utilizzare una corsia preferenziale di accesso ai fondi per tutte quelle aziende che effettuano i lavori di bonifica per il tramite dei consorzi irrigui o consorzi di bonifica, per incentivare il recupero di intere aree sommerse e non solo di alcuni appezzamenti; • Agire con tempestività nell’autorizzare gli uffici decentrati ad effettuare i sopraluoghi onde permettere la presa d’atto della situazione e consentire, laddove possibile, il ripristino dei fondi. Le imprese in questa fase, maltempo a parte, devono essere messe in condizione di effettuare o far eseguire i lavori necessari. “In questo momento di crisi per le imprese colpite dal maltempo è auspicabile un forte snellimento delle procedure burocratiche - evidenzia Bruno Rivarossa Delegato Confederale - per non gravare ulteriormente su una situazione già difficile e far sì che si attivino in tempi brevi tutte le misure a sostegno delle nostre imprese”.


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Agricoltura Alessandrina

dopo l’alluvione |ATTUALITÀ

maltemPo: sfiorata in città la tragedia del 1994

“Esondazioni e allagamenti, la conta dei danni per le produzioni agricole” Coldiretti Alessandria sul territorio impegnata nell’assistenza alle imprese colpite

ampagne sott’acqua e stalle allagate. il maltempo ha allagato i terreni e le colture con danni alle produzioni agricole, con serre inondate e semine a rischio. dall’ultimo monitoraggio di coldiretti Alessandria si evidenziano situazioni di criticità in molti corsi d’acqua e torrenti con piene ed esondazioni nei terreni agricoli. alessandria ha tirato un sospiro di sollievo quando il livello del fiume tanaro ha iniziato lentamente ad abbassasi e l’incubo di una nuova alluvione ad allontanarsi. ma, passata la paura, resta la conta dei danni, ingenti, che si sono verificati a causa dell’esondazione del fiume Bormida, nella zona dell’acquese in particolare, e nell’alessandrino, nelle frazioni limitrofe alla città costeggiate dal tanaro. nell’acquese, a rivalta bormida nell’azienda di gianangelo pastorino l’acqua è arrivata all’improvviso “è stata una vera e propria bomba, in 50 minuti ha devastato serre, campi e una parte della struttura” completamente distrutti i raccolti e adesso “si dovrà attendere che l’acqua venga assorbita dal terreno per azzardare una prima stima”. ad Alessandria la zona maggiormente colpita è stata quella a ridosso dell’argine del tanaro dove i capi di bestiame dell’azienda panizza, già messa a dura prova durante l’alluvione del ’94, si sono trovati a fronteggiare la forza del tanaro, “per raggiungere la stalla dobbiamo aspettare i vigili del fuoco, l’acqua e il fango non ci permettono di raggiungere gli animali, ciò che vedremo ho l’impressione sarà spaventoso poiché già ieri sera l’acqua aveva raggiunto oltre il metro di altezza”. una situazione che riporta in primo piano la necessità della messa in sicurezza dei corsi d’acqua in generale: da sempre una priorità che diventa un vero e proprio problema non risolto quando si parla di pulizia dei fiumi e dei torrenti che si ripresenta puntualmente ogni qual volta l’intensità delle precipitazioni sia superiore alla media. “il progressivo abbandono del territorio e il processo di urbanizzazione spesso incontrollata non accompagnato da un adeguamento della rete di scolo delle acque

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nella foto una delle serre sommerse dal fango di gian angelo pastorino: prodotti seriamente compromessi e danni ingenti alle strutture. ora si continua a monitorare la fase di ripresa e la stima dei danni.

sono alla base dei problemi idrogeologici, ecco perché è necessario intervenire per invertire una tendenza che mette a rischio la sicurezza del paese. afferma il presidente della coldiretti di alessandria roberto paravidino - una situazione aggravata proprio dai cambiamenti climatici che si manifestano con sempre maggiore frequenza”. i livelli dei principali corsi di acqua continuano ad essere co-

stantemente monitorati in queste ore dall’arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente e dall’aipo. “coldiretti alessandria continua ad essere impegnata nella verifica dei danni e nell’assistenza alle imprese colpite anche per verificare se esistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità” ha aggiunto il direttore di coldiretti alessandria leandro grazioli.

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ATTUALITÀ|giovani impresa

giovani imPresa alessandria

GLI AGRIMARTEDì DEDICATI ALLA FORMAZIONE

“Identità” e “prossimità” rivisitati in chiave digitale,

la strada per la RIVOLUZIONE GREEN a comunicazione è efficace se: nasce dall’ascolto, crea una relazione, si basa su comportamenti, fa rivivere esperienze dirette”. lo ha detto sergio vazzoler, esperto a livello nazionale di comunicazione e marketing, partner della società “amapola”, di fronte ad una sala gremita di giovani imprenditori agricoli, protagonisti della generazione social. la nuova progettualità giovani impresa coldiretti alessandria, è stata inaugurata martedì 8 novembre nella sede provinciale, una risposta concreta a quanto promesso durante il momento aggregativo che ha visto il movimento protagonista alla canottieri tanaro. cinque incontri, per iniziare, dedicati a tematiche di stretta attualità per “informare” e “formare” su ciò che può essere utile a rendere la propria azienda competitiva e in grado di rafforzare “identità, prossimità e durabilità”, un modello che i giovani di coldiretti hanno saputo far proprio rivisitandolo in chiave digitale. tema della serata è stato il mondo “2.0”, ossia l’universo dei social: dalle opportunità ai trabocchetti che si celano dietro la rete. Quindi, come usare al meglio il “virtuale” e le sue potenzialità, anche riferite all’ecommerce. “e’ stato un momento di arricchimento trasversale che a ciascuno di noi è servito per capire come migliorare l’aspetto comunicazionale della propria attività agricola. - ha affermato valentina Binno delegata provinciale giovani impresa - e’ importante fare rete tra aziende ed i social network ci possono aiutare molto in questo senso. da sempre coldiretti in-

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veste nella formazione manageriale ma sappiamo anche che per gestire in modo corretto la comunicazione sul web è necessario avere delle buone conoscenze, grazie alle quali si può fare la differenza”. il rischio di “esposizione alla piazza” oggi è elevatissimo e allora ampio spazio alla trasparenza e chiarezza di “messaggio e immagine”, perché tutto arriva al consumatore in modo diretto, senza filtri. Qualche dato? la rete conta solo per facebook 20 milioni di italiani attivi quotidianamente, in media si guarda ogni giorno 150 volte il cellulare e per il 2019 i contenuti video costituiranno praticamente l’80% della comunicazione. “le nostre aziende agricole meritano di essere sempre più conosciute ed

apprezzate: per questo la comunicazione sul web, se fatta con i mezzi giusti, è sicuramente un buon veicolo di informazioni e contribuisce a far conoscere sempre di più il vero Made in Italy” ha aggiunto il direttore di coldiretti alessandria leandro grazioli - “sicuramente essere ben informati è la prima regola, quindi torneremo sicuramente sull’argomento”. “nelle nostre campagne stiamo vivendo una rivoluzione epocale, che possiamo definire green, che contribuirà a sancire ancora di più il grande valore aggiungo dell’agroalimentare Made in Italy dove i giovani imprenditori sono gli indiscussi protagonisti - ha concluso valentina Binno - e noi dobbiamo essere preparati ad affrontare queste sfide”.

• nella foto: il direttore leandro grazioli con il docente esperto di comunicazione sergio vazzoler.

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giovani impresa|ATTUALITÀ

“Diventare agricoltori? Aprire un’azienda tra adempimenti, agevolazioni e aiuti comunitari” stata la fiscalità e tutti gli adempimenti a cui sono chiamate a rispondere le aziende al centro della seconda serata formativa giovani impresa alessandria. “non li vogliamo definire adempimenti burocratici ma tappe per arrivare dall’idea all’impresa: misure, opportunità e prospettive ovvero conoscere le tappe fondamentali per aprire un’azienda agricola, un passo molto importante nella vita di ogni giovane imprenditore. - ha sottolineato il direttore provinciale coldiretti alessandria leandro grazioli - si tratta infatti di una scelta che richiede impegno e dedizione, ma soprattutto tanta curiosità e voglia di entrare in una realtà imprenditoriale molto differente dalle altre. chi decide di intraprendere questo percorso deve conoscere eventuali criticità e disporre delle strategie migliori per trasformare l’idea in un progetto di successo. ecco, noi abbiamo cercato di fornire le prime risposte alle domande più frequenti”. daniela colombini, responsabile area fiscale, ha illustrato i vari passaggi che consentono di diventare imprenditore agricolo, dall’apertura della partita iva ai vari regimi fiscali sino all’emissione degli scontrini per chi effettua vendita diretta. misure, bandi e prospettive offerte dal nuovo programma di sviluppo rurale sono stati invece al centro della relazione di giancarlo Bassi responsabile provinciale psr. Bassi si è soffermato sulla misura 6, quella dedicata al “premio per l’insediamento di giovani agricoltori” per l’avviamento di imprese, l’insediamento iniziale e l’adeguamento strutturale delle aziende, allo scopo di migliorare la competitività delle aziende agricole favorendo il ricambio generazionale mediante l’insediamento iniziale dei giovani agricoltori. insomma, dall’avere un’idea d‘impresa intorno alla quale co-

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• nella foto: il numeroso pubblico intervenuto alla serata dedicata alle novità pac, psr e settore fiscale. le lezioni tenute da daniela colombini responsabile area fiscale e giancarlo Bassi responsabile pac.

struire un progetto di sviluppo all’analisi delle caratteristiche e delle potenzialità aziendali tramite l’osservazione del territorio, del mercato, dei concorrenti e delle normative vigenti. da come redigere un Business plan alla concretizzazione della nostra idea di impresa.“l’intuizione da sola, infatti, non è sufficiente a decretare il successo di un’attività. un’idea d’impresa, infatti, se pur apparentemente vincente, va sempre accompagnata, prima, dopo o durante l’elaborazione, da un’analisi del mercato e della concorrenza. - ha aggiunto il direttore leandro grazioli - per far nascere un’impresa è prima di tutto fondamentale avere “un’idea d’impresa” intorno alla quale sviluppare un progetto, non accontentarsi delle ipotesi più tradizionali, ma considerare l’ampio spettro di opportunità offerte dal settore che ha esteso le sue competenze dalla produzione alla trasformazione e vendita di prodotti alimentari”.

• nella foto: valentina Binno delegata provinciale e regionale coldiretti giovani impresa.

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ATTUALITÀ|giovani impresa

“Accesso al credito e realizzazione del business plan: le istruzioni per l’uso” omande e richieste di approfondimenti da parte dei giovani impresa coldiretti alessandria durante l’incontro formativo dedicato all’accesso al credito, i rapporti con le banche e la realizzazione del business plan. una lezione pratica e diretta rivolta ai giovani impresa di alessandria sulle “istruzioni per l’uso”, per riuscire a rendere sempre più competitiva la propria azienda e attuare scelte azzeccate, come richiesto dal mercato. assieme alla delegata provinciale giovani impresa valentina Binno e al vice direttore di coldiretti alessandria emiliano Bracco che hanno introdotto la serata, relatrice è stata isabella vivaldi, responsabile creditagriitalia per la federazione provinciale. “sono in crescita i giovani professionisti che decidono di dedicarsi al mondo agricolo e aprire una propria azienda, incentivati dalle numerose iniziative mirate a sostenere l’insediamento dei giovani in agricoltura. - ha affermato la delegata provinciale giovani impresa valentina Binno - nonostante la crisi economica degli ultimi anni, il settore agricolo si è infatti dimostrato quello che sta riscontrando meno difficoltà, grazie anche alle molteplici opportunità di accesso alla terra e al credito rivolte ai giovani, che hanno determinato un nuovo slancio innovativo e rivitalizzato l’agricoltura italiana. Questo è il momento migliore per investire in agricoltura. negli ultimi 20 anni l’agricoltura italiana è cambiata tantissimo: non più di sussistenza, si è aperta all’innovazione e alla vendita su mercati esteri. un cambiamento che vede i giovani come protagonisti.” creditagriitalia e la

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• nella foto: la serata dedicata all’accesso al credito e alle novità di creditagriitalia con la responsabile per la provincia di alessandria, isabella vivaldi. molte le domande che i giovani imprenditori le hanno rivolto.

sua rete di professionisti offrono servizi altamente qualificati di assistenza e consulenza in materia di credito e finanza d’impresa. “in particolare, - ha sottolineato isabella vivaldi - attraverso il rilascio di garanzie in favore del sistema bancario, sostiene e facilita l’accesso al credito per le imprese associate. una consulenza specialistica, ad esempio, per tutto ciò che riguarda la redazione del business plan, l’accesso ai bandi del psr, la ristrutturazione delle passività pregresse, l’accesso al credito ordinario ed agevolato, la valutazione di sostenibilità degli investimenti, l’ottimizzazione della gestione finanziaria dell’impresa”. “siamo soddisfatti della risposta che stiamo ottenendo dai ragazzi, offrire loro informazioni di carattere pratico è sicuramente la strada giusta

da percorrere per garantire competitività. - ha aggiunto il vice direttore emiliano Bracco - un percorso importante anche dal punto di vista aggregativo, durante il quale emergono in maniera rilevante gli obiettivi raggiunti e quelli sui quali stiamo lavorando del progetto economico di coldiretti”. di ritorno dalla cerimonia degli oscar green nazionali, è stata l’occasione per valentina Binno di rendere partecipi i ragazzi delle “straordinarie e innovative traiettorie di futuro” emerse durante la premiazione, giunta alla decima edizione perché “l’innovazione è la chiave di tutto e le nuove generazioni lo sanno bene, per questo motivo ogni anno il concorso oscar green premia i giovani imprenditori di successo, che hanno saputo investire le proprie idee per un nuovo futuro in agricoltura.

E' boom di giovani imprese agricole, Italia leader in Europa boom di giovani imprese agricole. Quasi una impresa condotta da under 35 su dieci in italia opera in agricoltura (8,4%) dove sono presenti ben 50.543 aziende per effetto del crescente interesse dei giovani per il lavoro in campagna che si è esteso fino alla trasformazione e al commercio, con il boom delle vendite dirette dell’agricoltore di prodotti a chilometri zero. e’ quanto è emerso dal primo studio su “Bamboccioni a chi? i giovani italiani che fanno l’impresa” elaborato dai giovani della coldiretti sulla base dei dati movimprese, in occasione dell’apertura dell’open space dell’innovazione giovanile con le esperienze imprenditoriali più innovative del 2016 dei giovani finalisti al concorso ”oscar green”, dalle clementine snack, alla radio contadina fino alle bambole green. complessivamente sono salite a quota 600mila le imprese italiane condotte da under 35 con un saldo po-

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sitivo record di 50mila rispetto all’inizio dell’anno, tra nuove iscrizioni e chiusure, con l’italia che si colloca così ai vertici dell’unione europea in termini di numero di giovani imprenditori. nella top five dei settori preferiti salgono nell’ordine il commercio al dettaglio (10.999), l’agricoltura e l’allevamento (7.569), le costruzioni specializzate (7.094), l’attività di ristorazione (4.717) e i servizi alla persona (2.882), sulla base delle nuove aperture che si sono verificate nei primi nove mesi del 2016. tra chi fa dell’agricoltura una scelta di vita la vera novità rispetto al passato sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione. a caratterizzare le imprese giovanili del settore è anche il fatto che a 15 anni dall’approvazione delle legge di orientamento per l’agricoltura (la

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legge 228/2001), fortemente sostenuta da coldiretti che ha rivoluzionato le campagne, i giovani hanno interpretato in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale e oggi il 70 per cento delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. il risultato è che, secondo una indagine della coldiretti, le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più. una spinta alla crescita del settore che è desti-


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giovani impresa|ATTUALITÀ nata a consolidarsi nel tempo grazie alle opportunità di insediamento nell’agricoltura italiana per almeno ventimila giovani imprenditori entro il 2020 con l’avvio dei piani di sviluppo rurale regionali finanziati dall’unione europea. gli interventi che si rivolgono a giovani agricoltori tra 18 e 40 anni non compiuti possono arrivare ad offrire fino a 70.000 euro a fondo perduto per iniziare l'attività oltre a un contributo a fondo perduto sugli investimenti aziendali che può arrivare sino al 60% ma i giovani potranno accedere inoltre a tutte le altre misure previste sviluppo rurale come consulenza aziendale o la formazione con criteri di priorità. un sostegno che è stato accompagnato di una importante misura nella legge di stabilità che prevede l’esonero dei contributi previdenziali al 100% per i primi tre anni e poi del 66% e 50% per il quarto e quinto anno, fortemente sostenuta dai giovani della coldiretti. “abbiamo costituito una apposita task force che opera anche a livello territoriale per sostenere i giovani interessati con tutte le informazioni ma anche tutor, corsi di formazione e consigli per accesso al credito” ha affermato la delegata nazionale dei giovani della coldiretti maria letizia gardoni nel sottolineare “l’importanza dell’aver inserito nella legge di stabilità la decontribuzione per i giovani imprenditori agricoli under 40 considerate le difficoltà nei primi anni di vita per le nuove aziende”. È una decisione importante che - ha precisato gardoni - riconosce il potenziale di un settore destinato a crescere e a creare opportunità, come dimostrano le straordinarie storie di successo ed innovazione. “l’agricoltura torna finalmente ad essere un settore strategico nelle politiche del paese a sostegno della ripresa economica ed occupazionale” ha commentato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “le campagne possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea”.

• foto di gruppo per i vincitori del concorso dedicato all’innovazione oscar green 2016 con la delegata nazionale giovani impresa maria letizia gardoni, il presidente roberto moncalvo e il segretario generale vincenzo gesmundo. sotto il gruppo giovani impresa del piemonte, delegati e segreterie, che ha partecipato alla due giorni che si è svolta a roma a metà novembre.

GIOVANI IMPRESA sul prossimo numero gli AggiornAmenti sullA progettuAlità formAtivA dei giovAni imprenditori dopo gli incontri dedicAto AllA sAnA AlimentAzione e All’ITALIAN SOUNDING

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ATTUALITÀ|scadenze dicemBre

DICEMBRE

[a cura di daniela colombini]

scAdenzA

impostA

Adempimenti

soggetti obbligAti

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ivA

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

soggetti passivi iva.

16/12/2016

ivA

liquidazione e versamento dell’iva a debito del mese di novembre 2016

contribuenti iva mensili.

16/12/2016

ritenute

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

16/12/2016

imu-tAsi

versamento saldo imu e tasi anno 2016.

contribuenti proprietari di immobili.

27/12/2016

ivA intrAstAt

invio telematico elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di novembre

operatori intracomunitari con obbligo mensile.

27/12/2016

ivA

liquidazione e versamento dell’iva in acconto per l’anno 2016

contribuenti iva

29/12/2016

dichiArAzioni

presentazione dichiarazioni fiscali termine ultimo per ravvedere la mancata presentazione delle dichiarazioni nei termini ordinari.

persone fisiche e società.

In vIaLe DeLLa repubbLICa aD aLessanDrIa

“Tante bambine, tanti bambini... una città” OLtre 1500 bambInI HannO parteCIpatO aLL’InIzIatIva

“colori della frutta” per la giornata internazionale dei diritti dei bambini colori della nebbia”. ma non il grigio, certamente, nonostante il freddo e il cielo piovoso. a colorare la città, infatti, ci hanno pensato i bambini delle scuole di alessandria accompagnate da insegnanti ed educatori dando vita al progetto “a regola d’arte”, a cura del dipartimento educazione castello di rivoli, un evento collettivo che ha portato alla realizzazione di un grande mosaico. una manifestazione organizzata dall’assessorato al sistema educativo integrato e dall’assessorato alle politiche giovanili del comune di alessandria, in occasione dell’anniversario della convenzione di new York sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, organizzano nel mese di novembre la manifestazione “tante bambine, tanti bambini... una città”: una serie di

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riflessioni, incontri, feste e attenzioni dedicate a bambini e adolescenti. a rendere ancora più colorata la giornata la presenza di coldiretti Alessandria che ha distribuito ai piccoli, e ai grandi, frutta di stagione, un modo semplice e diretto per “arrivare” ai piccoli consumatori e alle loro famiglie, sensibilizzandoli ad alimentarsi correttamente grazie ai prodotti offerti dal territorio e osservando la semplice regola della stagionalità abbinata alla qualità. “coldiretti sostiene queste manifestazioni perché sono in linea con la filosofia che ci contraddistingue da sempre. sana alimentazione e progettualità didattica vanno di pari passo - commenta il presidente provinciale coldiretti alessandria roberto paravidino - i consumatori ricercano oggi uno stile di vita sano per questo mo-

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tivo è fondamentale una corretta alimentazione che parte dal riconoscimento dei prodotti del territorio. in particolare pere e mele del territorio alessandrino fornite dalla cooperativa fresche terre di scrivia. “distribuire a quelli che saranno i consumatori di domani prodotti a filiera corta, del nostro territorio, racchiude un messaggio importante. - ha aggiunto gianluigi gaglione, presidente dell’associazione provinciale agrimercato di campagna amica - oggi, l’alimentazione ha un ruolo centrale nella qualità della vita, siamo costretti a convivere con fenomeni complessi e antitetici come, per esempio, il mercato globale e le logiche produttive che tendono a massificare comportamenti e scelte. per questo riteniamo che il dialogo con le scuole sia determinate”.


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corilicoltura N.44 |SCHEDA

[pagine a cura di alberto pansecchi]

Il primo problema che si presenta di fronte a coloro che si apprestano all’impianto di un nuovo noccioleto è la scelta della opportuna forma di allevamento cui sottoporre la piantina. Da questa prima, apparentemente banale scelta, dipenderanno non solamente il benessere della piantina e la sua produttività, ma l’operatività stessa dell’azienda per tutti gli anni della durata dell’impianto. La stessa progettazione del noccioleto, con opportuni sesti di impianto cambia notevolmente, come cambia la programmazione delle future operazioni colturali e l’implementazione di un adeguato “parco macchine” per l’azienda. Dilazionare questa decisione è, oltre che irrazionale, presupposto per incorrere in futuri incrementi in impegno e conseguenti aggravi nei costi.

il comportamento naturale della specie il nocciolo, come buona parte delle specie del genere corylus, ha un portamento tipicamente cespuglioso, conseguenza di un’attitudine pollonifera molto accentuata. Questa sua caratteristica è stata spesso valorizzata e sfruttata per la produzione di “piantini” ossia per l’utilizzo dei polloni normalmente prodotti dalla pianta madre, indotti a radicare, separati e venduti al fine di dare origine a nuovi arbusti. così facendo, i corilicoltori attenti, hanno via via selezionato e propagato i biotipi più produttivi con caratteristiche più idonee a produrre in quelle precise condizioni ma si sono, contestualmente esposti, alla truffa ordita da vivaisti dilettanti e spesso disonesti che, senza opportune selezioni, hanno raccolto e rivenduto “piantini” non in possesso delle più basilari caratteristiche produttive e sanitarie previste dalla legge. l’attitudine pollonifera prosegue per l’intero ciclo vegetativo del nocciolo!

cespuglio o monocaule?

• forte attitudine pollonifera • incidenza costi colturali • meccanizzazione della coltura

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SCHEDA|corilicoltura N.44

[pagine a cura di alberto pansecchi]

pregi e difetti del cespuglio

la forma di allevamento a cespuglio vanta, ancora oggi, molti sostenitori. le ragioni principali di questo favore risiedono principalmente in una consapevolezza che si tratta dell’espressione più naturale delle caratteristiche della specie e del fatto che la numerosa presenza di polloni garantisce l’agricoltore riguardo alla possibilità di sostituire con molta facilità uno o più astoni accidentalmente rovinati. erroneamente, questa forma di allevamento, viene preferita anche per le maggiori aspettative in termini produttivi, cosa che ormai è stata più volte smentita. un grosso difetto viene comunque universalmente riconosciuto al cespuglio, nell’onerosità delle pratiche colturali cui obbliga il corilicoltore tra potatura, spollonatura e gestione degli astoni.

la moderna corilicoltura

la moderna corilicoltura, come ormai ogni altra interpretazione di un’attività produttiva agricola, non può prescindere da valutazioni di carattere economico. oltre ad un prodotto buono, sano e che rispetti i più avanzati livelli di sicurezza alimentare, occorre che sia remunerativo e possa essere prodotto con costi accettabili per il consumatore finale. la riduzione delle ore di lavoro complessive per ogni unità produttiva, diventa quindi condizione essenziale per la stessa persistenza di questa coltura sul territorio.

i vantaggi del monocaule

l’allevamento del nocciolo ad alberello, alla stregua di altri alberi da frutto, è relativamente recente. ha trovato terreno fertile per la propria diffusione proprio tra i noccioleti piemontesi e in maniera quasi esclusiva nella moderna corilicoltura alessandrina. diversi sono i vantaggi riconosciuti a questa forma di allevamento soprattutto a livello delle possibilità di meccanizzazione nella gestione del frutteto sia per quanto riguarda il controllo dei polloni che la gestione del suolo. viene ancora da alcuni operatori percepito come difetto la difficoltà di rinnovo di un tronco occasionalmente danneggiato da attrezzature meccaniche o da fauna selvatica.

la palmetta libera modificata

la palmetta libera è un adattamento alla meccanizzazione subito dall’alberello, evolutasi, non più di 15 anni fa, in provincia di alessandria. essa nasce con il duplice fine di agevolare in modo importante le operazioni di potatura secca del corileto e di garantire un’ottimale esposizione alla luce del sole ai germogli in via di formazione. una delle caratteristiche che ha da subito creato interesse in questa forma di allevamento è stata la resistenza, grazie ad una minore area distale della chioma, agli effetti delle forti nevicate che costituiscono per le forme espanse, come il cespuglio, un grosso pericolo (vedi foto a fianco). con l’incremento delle attività di ricerca, la palmetta libera è risultata anche in grado di garantire una maggiore presenza di nocciole prive di difetti, adatte all’utilizzo da parte dell’industria dolciaria.

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[pagine a cura di alessandro albertelli]

L’afide nero del pesco (Brachycaudus persicae) è distribuito in gran parte del mondo (Europa, Turchia, Caucaso, Africa del Sud, Australia, Nord e Sud America). In Italia si trova in tutte le regioni ma non è comune. L’afide bruno del pesco (Brachycaudus schwartzi) è diffuso in Europa, Iran, India, Sud America e California. In Italia seppur assai meno frequente del Myzus pericae è presente in diversi pescheti.

cicli biologici • brachycaudus schwartzi è una specie omotopa (cioè vive sugli stessi organi della pianta) a comportamento monoico. • sverna allo stadio di uovo durevole deposto durante i mesi di ottobre e novembre sui rami di più anni dentro le screpolature corticali e nei fori midollari degli speroni della potatura. • nelle regioni più calde l’afide sverna per mezzo di femmine virginopare (cioè che si moltiplicano per partenogenesi) riparate entro le anfrattuosità della corteccia nella parte inferiore delle branche o anche in mezzo alle foglie accartocciate e disseccate rimaste appese ai germogli infestati. • durante la stagione si moltiplicano con un elevato numero di generazioni con virginopare attere che assicurano la moltiplicazione dell’afide sulla pianta e di altre, alate, che provvedono alla propagazione delle infestazioni agli altri peschi. • in autunno compaiono le sessupare e successivamente gli anfigonici. in seguito all’accoppiamento la femmina depone l’uovo durevole e si chiude il ciclo dell’afide. • brachycaudus persicae è un afide eterotopo (vive su diversi organi della pianta). • sverna con femmine virginopare sulle radici più superficiali oppure con uova durevoli deposte nelle anfrattuosità della corteccia dei rami. • in primavera all’ingrossamento delle gemme gran parte degli afidi abbandonano l’apparato radicale per portarsi sulla parte aerea e successivamente infestano i fiori, i rametti e i germogli. • su questi organi si svolgono diverse generazioni virginopare attere, che finiscono per colonizzare l’intera pianta, portandosi anche sulle radici. successivamente si sviluppano anche femmine alate che provvedono alle infestazioni sugli altri peschi. • l’afide può tuttavia moltiplicarsi ininterrottamente con la migrazione autunnale delle virginopare attere sulle radici. • con l’arrivo dell’autunno le sessupare alate risalgono dalle radici sui rami per originare femmine che dopo la fecondazione depongono uova durevoli su rametti di un anno.

afide nero e Bruno del pesco

frutticoltura N.52 |SCHEDA

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[pagine a cura di alessandro albertelli]

SCHEDA|frutticoltura N.52

identificAzione Brachycaudus persicae

AlAtA virginopArA di colore bruno-nerastro o nero. dimensioni: 2,5-2,7 mm di lunghezza, ali comprese. AtterA virginopArA di colore bruno nerastro, lucido sul dorso. dimensioni: 22,2 mm di lunghezza.

Brachycaudus schwartzi

AlAtA virginopArA con capo e torace bruno-nerastri e addome verdastro dimensioni 3 mm di lunghezza ali comprese. AtterA virginoperA di colore bruno verdastro con il torace e l’addome con macchie scure. dimensioni 2 mm di lunghezza.

pArti AttAccAte e dAnni Brachycaudus schwartzi e Brachycaudus persicae sono due afidi della famiglia degli afididi che danno origine ad infestazioni sporadiche.

Brachycaudus schwartzi

(afide bruno) attaccale foglie dei germogli provocando un accentuato accartocciamento del lembo. il germogli colpito ha un accrescimento ridotto, presenta internodi ravvicinati e il suo asse appare deformato. le infestazioni più evidenti si osservano sulle giovani piante, nonché su quelle in vivaio.

Brachycaudus persicae (afide nero) origina infestazioni piante sparse nei pescheti e nei piccoli frutteti famigliari. le sue colonie infestano tutte le parti della pianta. in inverno vive sulle radici e provoca ipertrofie dell’apparato radicale, mentre nel periodo vegetativo infesta fiori, brindilli, germogli, foglie provocandone l’avvizzimento e il disseccamento.

lottA i due fitomizi vengono avversati in natura dalle larve e dagli adulti di Adalia bipunctata e dalle altre coccinelle afidifaghe, nonchè dalle larve di ditteri sirfidi e camaemidi. essi vengono inoltre controllati dai trattamenti aficidi nei confronti del myzus persicae (afide verde).

biografia: pollini a. (1998) - manuale di entomologia agraria, 299-300-301. pollini a.; ponti i.; laffi f.; (1988) - fitofagi delle piante de frutto,14.

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Agricoltura Alessandrina

caciotta solidale|ATTUALITÀ

DISTRIBUZIONE A CASALE, ALESSANDRIA E TORTONA

la caciotta solidale è arrivata nei mercati di campagna amica della nostra provincia

nella foto le caciotte della solidarietà sono state apprezzate in tutti gli appuntamenti organizzati sul territorio provinciale É prodotta con il latte di amatrice, norcia e leonessa e viene venduta al prezzo di 10 euro dove è riconoscibile da una speciale etichetta per il sostegno alle aree terremotate “aiutaci ad aiutarli”.

Una buona iniziativa a favore delle zone colpite dal sisma per dare un apporto concreto alle aziende che hanno subito danni ingenti agli allevamenti a caciotta solidale “salva mucche” prodotta dalla cooperativa che raccoglie e trasforma la gran parte del latte proveniente dalle stalle delle aree terremotate torna in provincia di alessandria. Questa volta si potranno acquistare non solo alla “Bottega italiana” di acqui terme ma anche nei mercati di campagna amica dislocati nella provincia alessandrina. resa possibile da una mobilitazione straordinaria che da tre mesi non conosce sosta per garantire ogni giorno la mungitura e l’alimentazione degli animali sopravvissuti al sisma, da giovedì 17 novembre è iniziata la distribuzione nei mercati degli agricoltori. la “caciotta della solidarietà” è prodotta con il latte di amatrice, norcia e leonessa ed è stata venduta al prezzo di 10 euro nei mercati di campagna amica con una speciale etichetta per il sostegno alle aree terremotate “aiutaci ad aiutarli”. si tratta della prima iniziativa con un impatto economico diretto sul territorio per fermare l’abbandono con il lavoro per la popolazione, che nelle campagne terremotate significa soprattutto salvare le stalle e raccogliere quotidianamente il latte su strade dissestate o chiuse, organizzare la trasformazione nella cooperativa dove è diretto ora gran parte del latte proveniente dalle stalle delle aree colpite dal sisma, da amatrice a norcia. “il sisma ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini che occorre ora sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento”. con queste parole roberto paravidino, presidente di coldiretti alessandria, sottolinea la necessità che

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“la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo”. il progetto per valorizzare e difendere nella ricostruzione l’identità del territori colpiti è nato grazie ad una rete di solidarietà coordinata dalla coldiretti con la collaborazione della cooperativa Grifo latte che nonostante le difficoltà ha garantito continuità nel ritiro e nella trasformazione del latte mentre l’Associazione italiana Allevatori (AiA) sulla base delle richieste ha consegnato carrelli per la mungitura e generatori di corrente e i consorzi Agrari d’italia (cAi) sono impegnati a fornire cibo per l’alimentazione degli animali. “neanche una goccia di latte deve essere più gettata per far vivere le stalle e garantire il presidio di un territorio dove l’agricoltura e l’allevamento sono una risorsa imprescindibile per contrastare lo spopolamento e l’abbandono e dare un futuro alla popolazione” ha continuato roberto paravidino nel sottolineare che “far vivere le stalle significa far ripartire l’economia e

l’occupazione e contrastare l’abbandono in un territorio senza alternative all'agricoltura”. da qui l’impegno degli agricoltori di coldiretti Alessandria che si sono adoperati a dar vita ad una serie di iniziative nel segno della solidarietà, con la vendita della caciotta salva-stalle. “obiettivo dell’iniziativa, che coldiretti ha proposto in tutta italia, per far fronte, oltre ai danni diretti provocati dal terribile evento, anche a quelli indiretti e dunque alla necessità di dare continuità e futuro alle realtà produttive - ha concluso paravidino - dietro l’acquisto di questa caciotta, semplice e genuina, ci sono migliaia di mucche salvate e con loro allevatori e famiglie che potranno continuare la propria attività aziendale.” per consentire ad agricoltori, cittadini, strutture economiche e cooperative lungo tutta la penisola di collaborare in questa azione di solidarietà è stato aperto uno specifico conto corrente denominato “coldiretti pro-terremotati” (iBan: it 74 n 05704 03200 000000127000) dove indirizzare la raccolta di fondi.

APPUNTAMENTI NEI MERCATI DOVE SI È SVOLTA LA DISTRIBUZIONE DELLE CACIOTTE Mercato di Campagna Amica piazza castello - cAsAle monferrAto Mercato di Campagna Amica piazza libertà - AlessAndriA Mercato di Campagna Amica corso crimea - AlessAndriA Mercato di Campagna Amica piazza gavino lugano - tortonA n°10 • nOV/dic 2016| AGRICOLTURA A.

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ATTUALITÀ|premiazione razza piemontese mostra nazionale dei bovini

37a Mostra Nazionale Bovini di razza Piemontese vince Andrea Giaroli DA Ingegnere A Super AllevAtore. grAnDe SoDDISfAzIone per Il rISultAto rAggIunto

inque anni fa ha deciso di cambiare vita e mettere nel cassetto la laurea di ingegnere elettronico per dedicarsi alla sua passione così ha investito tutta la liquidazione per costruire una nuova stalla da 40 animali. e così, da semplice hobby, quello dell’allevamento è diventato il suo unico mestiere. una sfida premiata quella di andrea giaroli, 47 anni, di fraconalto, piccolo centro appenninico dell’alessandrino al confine con la provincia di genova, ha vinto il primo premio assoluto alla 37° mostra nazionale dei bovini di razza piemontese, svoltasi al miac dei ronchi di cuneo. ha trionfato con la mucca «o-pamela», splendido esemplare di 9 anni di età, «figlia d’arte» dell’ex toro campione zaffiro. alla pronuncia del verdetto, giaroli è scoppiato in lacrime. «non ci posso credere - ha detto -.vincere nella patria della piemontese, superare aziende che hanno fatto la storia di questa razza, è qualcosa di indescrivibile. Quasi mi vergogno. Dedico questo premio a mia moglie Silvia, ai miei figli valentina e Mario che hanno sempre creduto in me». una decisione appoggiata dalla famiglia, dunque, e così ha realizzato questa stalla

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dove trovano posto 40 capi esclusivamente di razza piemontese, tutti rigorosamente iscritti al libro genealogico. una ventina i capi macellati all’anno anche se la richiesta sta aumentando.“si sta creando una rete importante - ha aggiunto giaroli - i consumatori sono sempre alla ricerca

della qualità e della rintracciabilità del prodotto. i miei animali sono alimentati senza mangimi industriali, solo con una miscela di cereali che realizzo personalmente”. per dovere di cronaca, la campionessa riserva è risultata «teglia» dei fratelli delsoglio di fossano.a seguire, sul ring sono saliti i campioni delle categorie dei tori. il successo è andato a «uruc», 1.112 chili, dell’allevamento di valerio pagani di como, che già aveva vinto l’anno scorso la finale assoluta delle vacche con «pioppa». il suo toro «riserva» è risultato «zico», di marco vignolo di morozzo, allevatore che ha vinto il prestigioso trofeo «amedeo damiano» per i migliori piazzamenti nelle diverse categorie. di fronte ad animali tutti di assoluto livello, i giudici piergiorgio depetris e franco serra hanno faticato non poco per assegnare i titoli del toro più prestante e delle bovine dalle forme più armoniose. fra i giovani torelli ha vinto z-pippo di guido rattalino di chieri, che ha superato zingaro di mario caffer di cavour. fra le manze l’ha spuntata valvola, presentata da marco vignolo di morozzo, che ha battuto sul filo di lana zambia dei fratelli delsoglio di fossano.

PREMIO AUTOCHTONA AWARDS

Premiata azienda Coldiretti ul prossimo numero di “agricoltura alessandrina” ci occuperemo dei vini premiati con gli Autochtona Awards dalla rassegna “autochtoni che passione!”, che si è svolta a Bolzano in occasione della tredicesima edizione del forum nazionale dei vini autochtoni. hanno partecipato piemonte,veneto, emilia romagna, marche e alto adige. per quanto riguarda la provincia di alessandria il premio è stato assegnato all’azienda agricola di giovanni daglio, nel tortonese, socio coldiretti. nel dettaglio parleremo dell’azienda daglio e del colli tortonesi doc timorasso cantico 2014 assegnato per la sezione “miglior vino Bianco”. in giuria sommelier di fama internazionale e esperti del “gambero rosso”.

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Agricoltura Alessandrina

giornata del ringraziamento |ORGANIZZAZIONE

a murisengo il ‘grazie dei camPi’della coldiretti Provinciale di alessandria

“cibo, acqua e salute sono beni inalienabili” Si sono ritrovati centinaia di imprenditori agricoli provenienti da ogni parte della provincia per ringraziare il Signore. Si è svolto nell’ambito della Fiera del Tartufo

l ringraziamento della coldiretti alessandrina si è celebrato il giorno della conclusione dell’anno santo a murisengo nell’ambito della 49esima edizione della fiera nazionale del tartufo, che ha visto il mondo dei campi riuniti tra riflessione e aggregazione tra le colline della valcerrina dove si sono ritrovati centinaia di imprenditori agricoli provenienti da ogni parte della provincia per ringraziare il signore per il raccolto ricevuto e per quello auspicato nei mesi futuri. la funzione religiosa è stata concelebrata dal vescovo della diocesi di casale monferrato mons. alceste catella, da don elio barbuio parroco di sant’antonio e da mons. ivo piccinini consigliere ecclesiastico provinciale coldiretti. “cibo, acqua e salute sono beni inalienabili. la sovranità alimentare al centro di tutto - ha affermato mons. Alceste catella - noi dobbiamo “coltivare e custodire” nel senso più letterale dei termini perché lavorare la terra è un impegno formativo ed educativo indispensabile per una sana nutrizione che recupera la sobrietà delle tradizioni alimentari, apre spazi di diversificazione a favore delle produzioni tipiche locali e risponde alle domande della società civile”. con un pensiero alle vittime del terremoto del centro italia e ai terremoti che scuotono ogni giorno le coscienze dell’anima. presenti autorità civili e militari e i vertici della coldiretti alessandrina, il presidente roberto paravidino e il direttore leandro grazioli accompagnati dalla giunta, che ha condiviso quest’ importante occasione di riflessione sui problemi che il mondo rurale sta affrontando con determinazione e fermezza. sono le sfide in atto per favorire un ritorno alla terra, in particolare dei giovani, un fenomeno che in italia mostra segnali arricchiti da una splendida capacità innovativa, sia nei prodotti che nei processi, contribuendo a quella diversificazione dell’agricoltura che abbraccia forme di agricoltura sociale e civica, che introducono la “reciprocità” nell’agire economico.“coldiretti ha una progettualità ben precisa, una traiettoria per il futuro, il nostro impegno a difesa del vero Made in Italy, per garantire redditività alle aziende mettendo al centro la persona. - ha affermato il presidente provinciale roberto paravidino - l’agricoltura può offrire molto in questo contesto economico non facile a tutti i livelli, tutti quanti insieme dobbiamo però continuare a ricercare con il sistema aziendale artigianale, commerciale e industriale contratti di filiera dove ciascuno abbia un ruolo normato e remunerato con il giusto beneficio a tutti con sicura rintracciabilità e valore al prodotto che ne deriva”. sono numerose le sfide di oggi, di coloro che vogliono vivere in una positiva relazione con la terra, corrispondendo alla vocazione divina in una pratica di cura e di custodia. “per la valcerrina e il comune di murisengo orgoglio e soddisfazione poter ospitare il grazie dei campi - ha aggiunto mauro

I

nella foto il solenne momento dell’offertorio, da tutta la provincia sono stati realizzati cestini contenenti i prodotti del territorio. sotto la fanfara dei bersaglieri ha accolto i fedeli dopo la funzione religiosa. molti i brani eseguiti per rendere omaggio al momentodi festa e di riflessione che contraddistingue coldiretti.

bianco presidente coldiretti per la zona di cerrina - puntando sulla multifunzionalità, la nostra agricoltura dovrà essere in grado di dare luogo a produzioni congiunte, con nuovi modelli di sviluppo, capaci di rispondere adeguatamente alle attese del paese. e’ fondamentale che anche il lavoro agricolo e rurale si caratterizzi per una rinnovata e chiara consapevolezza etica, all’altezza delle sfide sempre più complesse del tempo presente. in questo tempo di crisi, un segnale positivo è rappresentato dal ritorno all’impresa agricola dei giovani, che sentono questo lavoro come una “vocazione”, che dona loro dignità e piena valorizzazione”. riflessioni aperte alla ricerca di nuove soluzioni lungo tutta la filiera alimentare: dalla produzione al consumo, fino ai “nuovi stili di vita”. solo così sarà possibile garantire che la terra possa continuare a produrre cibo per tutti, oggi e per le generazioni future. consapevoli che nelle situazioni di stallo i problemi non si risolvono vivendo la nostalgia del passato, quanto, piuttosto, proiettandosi, in una sorta di nostalgia del futuro, la sfida storica in quest'era di globalizzazione, consisterà allora nel trovare un'articolazione del locale nel mondiale: fare in modo che si possa ritrovare un luogo di identità dove la persona riacquisti i propri diritti, ritrovi unità familiare e solidarietà sia in campo economico, sociale che rurale. a partire dalla cosiddetta sovranità alimentare e dal primario diritto al cibo, rafforzando il ruolo dei coltivatori, incoraggiando i mercati locali e regionali, denunciando le politiche monopolistiche delle

nella foto il presidente paravidino durante la premiazione alla rassegna della 49a edizione fiera nazionale del tartufo a murisengo.

grandi industrie agro-alimentari e promuovendo il benessere della famiglia rurale. suggestivo il momento dell’offertorio e la benedizione dei mezzi agricoli, per l’occasione accompagnata dalla fanfara dei carabinieri. mezzi agricoli che, come ha ricordato mons. ivo piccinini “servono per la fatica quotidiana, per lavorare la terra e per donare alla comunità il bisogno al proprio sostentamento”. emozione e commozione durante il ricordo dell’indimenticato massimo taverna, giovane dirigente della coldiretti alessandrina, improvvisamente scomparso pochi mesi fa, presidente e fondatore della cooperativa “fresche terre di scrivia”.

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ORGANIZZAZIONE|etichettatura grano Agricoltura Alessandrina

coldiretti

Bene etichetta pasta, grano estero in un pacco su tre con annuncio si festeggia dieta mediterranea

etichettatura di origine obbligatoria per il grano usato per produrre la pasta risponde alle richieste di 8 italiani su 10 che la ritengono necessaria per smascherare l’inganno del prodotto straniero spacciato per italiano in una situazione in cui un pacco di penne e spaghetti su tre contiene prodotto straniero senza che si sappia. È quanto afferma il presidente della coldiretti roberto moncalvo in occasione dell’invio a Bruxelles del decreto per l’introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta il paese di coltivazione del grano per la produzione della pasta. un provvedimento, anticipato agli agricoltori della coldiretti, che festeggia il sesto compleanno dall’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’unesco avvenuta il 17 novembre 2010. si tratta - sottolinea moncalvo - di una necessità per fermare le speculazioni che nell’ultimo anno in piena campagna hanno provocato il crollo del prezzo del grano duro destinato alla pasta che viene pagato in italia anche 18 centesimi al chilo

con un calo netto del 38 per cento rispetto allo scorso anno, su valori ben al di sotto dei costi di produzione e un “crack” da 700 milioni di euro per il granaio italia. in pericolo - precisa moncalvo - non ci sono solo la produzione di grano e la vita di oltre trecentomila aziende

agricole che lo coltivano ma anche un territorio di 2 milioni di ettari a rischio desertificazione e gli alti livelli qualitativi per i consumatori garantiti dalla produzione Made in Italy. l’italia - ricorda la coldiretti - è il principale produttore europeo di grano duro, destinato alla pasta con 4,9 milioni di tonnellate su una superficie coltivata pari a circa 1,3 milioni di ettari che si concentra nell’italia meridionale, soprattutto in puglia e sicilia che da sole rappresentano il 42% della produzione nazionale, seguite dalle marche. nonostante ciò sono ben 2,3 milioni di tonnellate di grano duro che arrivano dall’estero in un anno senza che questo venga reso noto ai consumatori in etichetta. l’81 % dei consumatori italiani - conclude la coldiretti - ritiene che la mancanza di etichettatura di origine nella pasta possa essere ingannevole sulla base della consultazione pubblica on line sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal ministero delle politiche agricole che ha coinvolto 26.547 partecipanti sul sito del ministero delle politiche agricole.

sono ben 2,3 milioni di tonnellate di grano duro che arrivano dall’estero e di queste oltre la metà per un totale di 1,2 milioni di tonnellate arrivano dal canada, con note marche che lo usano in maniera esclusiva facendone addirittura un elemento di distintività. un paradosso - spiega coldiretti - se si pensa che il prodotto canadese non solo è trattato con il glifosate, il prodotto fitosanitario sospettato di essere cancerogeno oggi vietato in italia, ma arriva nel nostro paese giù vecchio di un anno, visto che nel paese nordamericano la raccolta avviene in settembre. ma le speculazioni colpiscono ormai tutte le filiere - rileva la coldiretti -, con il crollo dei prezzi pagati agli agricoltori, a partire da quella del latte. un allevatore deve venderne quattro litri per acquistare un quotidiano in edicola. a favorire le speculazione sui prodotti italiani è la mancanza dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza per tutti i prodotti alimentari che consente di spacciare come Made in Italy prodotti importati dall’estero. l’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della coldiretti che con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge

n.204 del 3 agosto 2004. da allora molti risultati sono stati ottenuti anche in europa ma - continua la coldiretti - l’etichetta resta anonima per circa la metà della spesa dai salumi ai succhi di frutta, dalla pasta al concentrato di pomodoro, dai sughi pronti fino alla carne di coniglio. il risultato è che due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all'estero, ma anche un pacco di pasta su tre è fatto con grano straniero senza indicazione in etichetta, come pure i succhi di frutta, mentre il 10% del pomodoro trasformato in italia usa come materia prima concentrato proveniente dalla cina, anche qui all’insaputa dei cittadini. “in questi anni, grazie al pressing di coldiretti, sono stati fatti alcuni importanti passi avanti, sia in italia che in europa, a cominciare dal recente decreto per l’etichettatura di origine obbligatoria per il latte e dei suoi derivati presentato dal governo” ha dichiarato il presidente della coldiretti, roberto moncalvo, nel sottolineare che “serve ora completare il percorso e assicurare una completa trasparenza dell’informazione ai consumatori estendendo l’obbligo dell’etichetta d’origine a tutti gli alimenti in commercio”.

L

CONSUMI

Coldiretti contadini umiliati

I

movimenti finanziari e le strategie speculative che trovano nel chicago Board of trade il punto di riferimento del commercio mondiale delle materie prime agricole, le cui quotazioni dipendono sempre meno dall’andamento reale della domanda e dell’offerta, hanno provocato nel giro di un anno il crollo del prezzo del grano duro destinato alla pasta che è praticamente dimezzato (43%) mentre si registra un calo del 19 per cento per quello del grano tenero destinato alla panificazione con i compensi degli agricoltori che sono tornati ai livelli di 30 anni fa. il risultato è che oggi il grano duro per la pasta - continua la coldiretti viene pagato sotto i 18 centesimi al chilo mentre quello tenero per il pane è sceso addirittura ai 16 centesimi al chilo, su valori al di sotto dei costi di produzione e con un “crack” da 700 milioni di euro per il granaio italia. in pericolo - precisa la coldiretti - non ci sono solo la produzione di grano e la vita di oltre trecentomila aziende agricole che lo coltivano ma anche un territorio di 2 milioni di ettari a rischio desertificazione e gli alti livelli qualitativi per i consumatori garantiti dalla produzione Made in Italy. l’italia - ricorda la coldiretti - è il principale produttore europeo di grano duro, destinato alla pasta con 4,8 milioni di tonnellate su una superficie coltivata, pari a circa 1,3 milioni di ettari ma

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Bando vigneti |ORGANIZZAZIONE

[pagina a cura di valerio scarrone]

Bozza del Bando regionale per la presentazione delle domande di assegnazione dell'idoneità alle superfici vitate ai fini della rivendicazione delle Denominazioni di Origine Gavi premessA la regione piemonte - direzione agricoltura - settore colture agrarie emana un bando per la presentazione delle domande di assegnazione dell’idoneità alle superfici vitate ai fini della rivendicazione della denominazione di origine gavi, secondo quanto previsto dalla disciplina dell’iscrizione dei vigneti allo schedario viticolo ai fini dell’idoneità alla rivendicazione delle denominazioni di origine, approvata con deliberazione della giunta regionale n. dgr n.58 - 2854 del 7 novembre 2011. 1.ADEMPIMENTI RELATIVI AL FASCICOLO i soggetti interessati devono in primo luogo costituire o aggiornare il proprio fascicolo aziendale nell’ambito dell’anagrafe agricola del piemonte presso un centro di assistenza agricola (di seguito C.A.A.) o un ufficio della pubblica amministrazione seguendo le istruzioni riportate e mediante compilazione dei moduli presenti nella pagina: http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/agricoltura 2.PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA può essere presentata tramite un c.a.a. a cui il beneficiario ha mandato dallo stesso beneficiario previo accreditamento ai servizi on-Iine del sistema informativo agricolo piemontese (siap), secondo le modalità operative presenti in pagina: http://www.regione.piemonte.itlagri/siap/mod_siap.htm in entrambi i casi la domanda va predisposta e presentata, utilizzando la procedura informatizzata di compilazione predisposta dalla regione piemonte nell’ambito del siap, accessibile attraverso la sezione sistema piemonte all’indirizzo:http://www.sistemapiemonte.itlcms/pa/agricoltura/servizi/70-estirpazione-eimpianto-vigneti una domanda durante la fase di compilazione e presentazione deve superare le seguenti fasi: “bozza”: in questo stato la domanda viene compilata e può essere modificata; completata la fase di compilazione della domanda si effettua la “stampa definitiva”, “stampata”: la domanda stampata deve essere controllata da parte del richiedente e trasmessa per mezzo della procedura informatica, “trasmessa”: la domanda deve essere trasmessa all’ufficio dell’amministrazione competente. si completa la fase di presentazione (la stampa della dichiarazione non è prova di presentazione della domanda) esclusivamente con la trasmissione per mezzo della procedura informatica. per il conduttore che si avvale dell'assistenza del c.a.a. la stampa della dichiarazione, successiva alla trasmissione, debitamente firmata e completa degli allegati richiesti, deve essere archiviata dal c.a.a. nel suo fascicolo. il conduttore che non si avvale dell’assistenza del c.a.a. deve inviare al settore colture agrarie della regione piemonte, successivamente alla trasmissione telematica, la stampa della domanda, debitamente firmata e completa degli allegati richiesti. 3.SCADENZE i termini di presentazione sono i seguenti: apertura del bando entro mese di novembre 2016, con scadenza in gennaio 2017 (60 giorni di apertura). come data di presentazione fa fede la data trasmissione telematica sul portale siap. 4.INTERVENTI AMMISSIBILI gli interventi ammissibili sono: il reimpianto (inteso come riconversione da superficie da estirpare da altra idoneità oppure reimpianto da autorizzazione già in portafoglio aziendale - ovviamente non derivante da estirpo di gavi o da diritto a gavi); il nuovo impianto (utilizzando un’autorizzazione per nuovo impianto derivante da bando nazionale 1% della superficie vitata nazionale); la pratica del sovrainnesto non è consentita.all’atto della domanda, la superficie oggetto della richiesta deve già essere presente sul fascicolo aziendale del richiedente e deve avere le caratteristiche previste dal disciplinare

di produzione del gavi docg. non sono ammesse al bando le domande: inerenti i vigneti a cortese impiantati prima della presentazione della domanda sprovviste della relativa autorizzazione all’impianto. sulla base del programma triennale presentato dal consorzio tutela del gavi, la denominazione interessata e le superfici prestabilite sono le seguenti: gavi docg: superficie massima annua iscrivibile a cortese atto a gavi docg:

2017 = 10 ettari / 2018 = 10 ettari superficie massima annua iscrivibile per azienda: 0,5 ettari. la superficie massima richiesta dall’azienda per la d.o. gavi non può eccedere la superficie massima iscrivibile indicata (ovvero 0,5 ettari). 5.PRIORITÀ i requisiti di priorità devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda. le priorità che andranno a formare il punteggio della graduatoria sono le seguenti:

priorità

punteggio

a

coltivatore diretto (cd) o imprenditore agricolo professionale (iap) con età compresa fra i 18 (compiuti) e i 40 anni (ancora da compiere)

3

b

coltivatore diretto (cd) o imprenditore agricolo professionale (iap) diverso dalla priorità a)

2

c

viticoltore del gavi docg che svolge anche attività di imbottigliatore della d.o. (compresi i soci delle Cooperative) che ha imbottigliato negli ultimi 2 anni solari oltre il 70% del totale delle uve gavi docg vinificate.

5

d

viticoltore del gavi docg che svolge anche attività di imbottigliatore della d.o. (compresi i soci delle Cooperative) che ha imbottigliato negli ultimi 2 anni solari meno del 70% del totale delle uve gavi docg vinificate.

3

e

azienda con domanda precedentemente non accolta, benché presentata 1 punto correttamente e inserita come conforme nella graduatoria degli anni pre- per ogni anno cedenti. di esclusione

a ciascuna domanda verrà assegnato un punteggio complessivo ottenuto dalla somma di tali punteggi. per l’azienda che ha presentato domanda nella campagna precedente e ha ricevuto l’assegnazione della superficie verranno assegnati zero punti indipendentemente dal possesso dei requisiti riportati in tabella. cd e iap sono definiti ai sensi dei decreti legislativi nn.99/2004 e 101/2005, come specificato nelle “istruzioni per l’applicazione delle normative connesse ai d.lgs nn.99/04 e 101/05” approvate con deliberazione della giunta regionale n.107-1659 del 28 novembre 2005. le società di persone, di capitale e cooperative sono considerate iap, quando lo statuto preveda l’esercizio in modo esclusivo dell’attività agricola, come definita dall’art.2135 del codice civile e quando il n° minimo di soci che sono in possesso individualmente dei requisiti di iap sono i seguenti: •Soc. di persone semplici e in nome collettivo: almeno un socio, •Soc. di persona in accomandita semplice: almeno un socio accomandatario, •Soc. cooperative e di capitali: almeno un amministratore. pertanto nel quadro “Dichiarazioni”, andrà indicato il cuaa del possessore dei requisiti di coltivatore diretto (cd) o imprenditore agricolo professionale (iap). in caso di omessa o errata indicazione del cuaa non verranno assegnati i punti relativi a questo requisito. i punteggi riferiti alla priorità e) sono cumulabili negli anni; a parità di punteggio verrà data la precedenza al richiedente più giovane, facendo riferimento alla data di nascita. 6.ISTRUTTORIA l’istruttoria verrà effettuata dal settore colture agrarie della regione piemonte che procederà a rideterminare il punteggio di priorità autoattribuito dai richiedenti in fase di domanda. in particolare per la qualifica del requisito di cd o iap sarà richiesta la verifica agli uffici inps competenti; a tal fine per garantire il perfezionamento della graduatoria nei tempi utili al procedimento si adotta il principio del silenzio assenso per confermare il punteggio autoattribuito sulla qualifica di cd o iap. l’eventuale punteggio autoattribuito in domanda da parte di azienda assegnataria di superfici nell’anno precedente viene azzerato. l’esito dell'istruttoria, le eventuali esclusioni dal successivo inserimento in graduatoria,

Sui prossimi numeri pubblicheremo gli aggiornamenti con le date dei singoli bandi

verranno comunicate direttamente alle aziende dal settore colture agrarie. 7.GRADUATORIA REGIONALE le domande per la d.o. gavi, presentate e risultate conformi a seguito di istruttoria, andranno a costituire una graduatoria regionale, che sarà prodotta dal siap. le domande verranno inserite in graduatoria in ordine decrescente di punteggio assegnato. nel caso di domanda conforme - che si trova in ultima posizione in graduatoria - la cui superficie non sia completamente ricompresa nel tetto massimo annuale previsto per la d.o. si ammette l’intera superficie. il settore colture agrarie, con propria determinazione, approva la graduatoria delle domande conformi, entro il 31 marzo 2017.tali domande saranno ammesse alla procedura di riconoscimento dell’idoneità, secondo quanto previsto dalla ogr 38-4016 del 11.6.2012, secondo l’ordine di tale graduatoria fino al raggiungimento della superficie massima annua iscrivibile, prevista dal bando. 8.RINUNCE eventuali rinunce totali da parte della aziende incluse in graduatoria determineranno uno scorrimento della graduatoria stessa. il settore colture agrarie aggiornerà la graduatoria e la pubblicherà nel Bollettino ufficiale della regione piemonte con valore di notifica alle nuove aziende assegnatarie. eventuali superfici derivanti da rinunce parziali ritornano nella disponibilità del consorzio e verranno riassegnate nel bando successivo, purché nello stesso periodo di programmazione. 9.ITER DI ISCRIZIONE entro 30 giorni successivi alla pubblicazione della graduatoria, le aziende dovranno presentarsi alla sede degli uffici provinciali del settore agricoltura per avviare l’iter di l’iscrizione della superficie con l’idoneità alla rivendicazione della denominazione, secondo le disposizioni regionali del potenziale produttivo viticolo approvate con dgr n. 30-4016 del 11.06.2012. il termine massimo per effettuare il reimpianto o l’impianto è il 31 luglio dell’anno successivo al bando; entro il 31 luglio del terzo anno successivo al bando deve essere avviato l’iter d’iscrizione della superficie con idoneità alla rivendicazione. in caso di mancato intervento nei tempi la superficie ritorna nella disponibilità del consorzio per i bandi futuri, purché nello stesso periodo di programmazione.

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Agricoltura Alessandrina

EPACA|novità previdenziali

LA PENSIONE

InvaLIDI

CIvILI

Chi sono i soggetti interessati? possono essere interessati tutti i soggetti in età lavorativa tra i 18 3 i 65 anni affetti da malattie e menomazioni permanencti o croniche di natura fisica e/o psichica ed intellettiva che abbiano una riduzione della capacità lavorativa non inferiore al terzo. anche i minori di diciotto anni affetti da ma-

lattie e menomazioni permanenti che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età rientrano nella categoria degli assistibili. infine, i cittadini ultra sessantacinquenni affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche possono ottenere l’indennità di accompagnamento qualora necessitino di assistenza continua per incapacità a compiere gli atti della vita e/o impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore.

la documentazione da presentare a corredo della relativa domanda è costituita dal certificato medico su modulo inps (telematico), dal codice fiscale e dalla carta d’identità del richiedente. si ricorda che dal 01 aprile 2010 la presentazione delle domande d’invalidità civile avviene “esclusivamente” tramite programma telematico inps. tale procedura, disponibile presso il patronato epaca, consente di dialogare con l’inps e ridurre i tempi di attesa per ottenere le pensioni agli invalidi civili.

IMPORTANTE

al fine di velocizzare la trattazione di queste istanze, invitiamo tutti gli interessati ad avvalersi della professionalità del patronato epaca di coldiretti che, coadiuva dai consulenti medicolegali e legali convenzionati, garantiranno l’assistenza in merito alla gestione di queste pratiche in ogni fase, dalla prima istanza sino al ricorso medico legale.

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per l’attribuzione della pensione agli invalidi civili sono presi in considerazione soltanto i redditi personali del richiedente e gli stessi, per l’anno scorso, non devono superare €4.800,38 se riferiti all’invalidità parziale e €16.532,10 se attinenti all’invalidità totale. l’indennità di accompagnamento è erogata indipendentemente dalle condizioni economiche dell’interessato.

importi mensili prestAzione

importi

limite di reddito

invalidità civile parziale (dal 74% al 99%)

€279,47 mensili

€4.800,38 annui

invalidità civile totale (100%)

€279,47 mensili

€16.532,10 annui

indennità di accompagnamento

€512,34 mensili

______

IL COntenutO DeLLe buste aranCIOnI “Inps”

Che documenti devono essere inoltrati a corredo della domanda?

Quali sono i limiti di reddito?

l’inps, istituto nazionale della previdenza sociale, h attivato la campagna informativa delle cosiddette “buste arancioni” saranno quelli con gestioni assicurative legate al fondo dei lavoratori dipendenti (anche domestici), quelle speciali dei lavoratori autonomi come ad esempio coltivatori diretti, artigiani, commercianti e gestioni separate. l’invio delle “buste arancioni” sarà effettuato in più spedizioni ed è rivolto agli assicurati inps per le diverse classi di età. il calcolo elaborato per l’interessato tiene conto della legge in vigore e si basa su: - età; - storia lavorativa; - retribuzione/reddito dell’interessato.

tipo contributo

all’interno della busta arancione (chiamata così per l’iniziativa simile della svezia negli anni novanta) ci saranno sostanzialmente tre informazioni: (vedere esempi sottostanti). 1. l’estratto conto contributivo maturato fino ad oggi, cioè la quantificazione dei versamenti che risultano accreditati finora all’inps: i lavoratori potranno controllare i contributi che sono stati loro versati e segnalare eventuali anomalie.

estratto conto contributivo utile ai fini della pensione

l’estratto conto contributivo utilizzato per il calcolo della sua pensione futura unisce quanto le è stato accreditato presso inps e quanto presumibilmente potrà maturare proseguendo l’attuale attività lavorativa fino al momento della pensione (contributi simulati).

contributi accreditati Ago in questa tabella sono elencati i contributi a lei accreditati.

contributi utili alla pensione

periodo

(in settimane)

retribuzione o reddito

dal

al

al diritto

al calcolo

lavoro dipendente

01/01/1987

31/12/1987

52

52

€ 9.855,55

servizio militare

01/01/1988

31/12/1988

52

52

€ 9.900,00

lavoro dipendente

01/01/1989

31/12/1989

52

52

€ 10.000,00

lavoro dipendente

01/01/1990

31/12/1990

52

52

€ 10.200,00

2. la simulazione dell’importo del primo assegno della propria pensione futura: in particolare saranno indicate anche la prima data utile per avere diritto alla pensione di vecchiaia, una stima dell’ultima retribuzione e il tasso di sostituzione, cioè il rapporto tra l’importo dell’ultima retribuzione e il primo assegno.

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[pagine a cura di marino ravera]

novità previdenziali |EPACA

La previsione della Sua pensione il calcolo della pensione tiene conto della normativa in vigoree si basa su tre fondamentali elementi: l’età, la storia lavorativa e la retribuzione/reddito. di seguito troverà la decorrenza, l’importo previsto della pensione e il suo rapporto con l’ultima retribuzione stimata. gli importi futuri sono espressi a prezzi costanti ai valori monetari del 2015. 3. i contributi futuri simulati: una stima teoria dell’inps sui contributi futuri calcolati in base all’attuale lavoro.

I Suoi contributi futuri simulati in questa sezione le mostriamo la contribuzione futura che è stata stimata da inps in abse al suo profilo lavorativo. le sottolineiamo che il risultato può variare in rapporto all’andamento della sua futura vita lavorativa. per esempio, in caso di interruzioni del rapporto di lavoro la sua contribuzione potrebbe essere inferiore e, di conseguenza, l’importo della pensione più basso di quello stimato. Attenzione tutte le informazioni contenute nella busta arancione avranno un valore “indicativo”: con il tempo potrebbero, infatti, cambiare le regoe di accesso al pensionamento, la propria carriera lavorativa e anche “l’andamento dell’economia italiana, a cui è agganciata la rivalutazione dei montanti contributivi accantonati dai lavoratori”. gli uffici del patronato epAcA di coldiretti sono a disposizione per la consulenza in merito alla verifica delle “buste arancioni”.

pensione di vecchiaia

01/06/2023

1- data di pensionamento

€643,57

2- previsione pensione mensile lorda 3- stima ultima retriBuzione lorda o reddito percepito

€1.651,00 39%

4- tasso di sostituzione

tipo contributo

contribuzione teorica

contributi utili pensione

periodo

(in settimane)

dal

al

al diritto

al calcolo

retribuzione o reddito

01/08/2015

31/12/2015

21

12

€ 4.729

01/01/2016

31/12/2016

52

29

€ 11.828

01/01/2017

31/12/2017

52

29

€ 11.946

01/01/2018

31/12/2018

52

29

€ 12.066

01/01/2019

31/12/2019

52

29

€ 12.187

01/01/2020

31/12/2020

52

29

€ 12.308

01/01/2021

31/12/2021

52

29

€ 12.431

01/01/2022

31/12/2022

52

29

€ 12.556

01/01/2023

31/05/2023

22

13

€ 5.365

notA bene si ricorda che le verifiche che vengono fatte correttamente sulle posizioni assicurative inps dal parte dei nostri operatori si basano sugli elementi presenti nelle banche dati inps, rivolgetevi con fiducia nei nostri uffici.

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ATTUALITÀ|terranostra/campagna amica ETICHETTA nutrizionale

LABORATORIO DIDATTICO in camera di commercio

Entra in vigore la tabella nutrizionale.

GIALLO COME COLDIRETTI, GIALLO COME IL MIELE, GIALLO COME IL LACABON

Allargata l’esenzione alle piccole imprese

partire dal 13 dicembre entra in vigore l’obbligo della dichiarazione nutrizionale sull’etichetta degli alimenti, che si aggiunge alle altre indicazioni obbligatorie per gli alimenti previste dal reg. ue 1169/2011. la dichiarazione nutrizionale obbligatoria dovrà indicare il valore energetico e le quantità di grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale oltre ad altre indicazioni volontarie come amido, vitamine, fibre... Questo obbligo deve essere applicato a tutti i prodotti preimballati, non si applica pertanto ai prodotti venduti sfusi oppure preincartati al momento della vendita. Questa parte del regolamento è molto difficile da applicare per l’azienda agricola perché i prodotti non sono standardizzati: essi sono realizzati artigianalmente, fatti con i metodi tradizionali, con materie prime che cambiano in ragione della stagione... il risultato è che il contenuto nutrizionale dei prodotti finali varia. per poter fornire informazioni nutrizionali corrette, i produttori dovrebbero controllare i nutrienti dei loro prodotti in diversi momenti nel corso dell'anno, e utilizzare etichette diverse secondo i risultati ottenuti. la maggior parte di loro non sarebbe in grado di sostenerne i costi. sono comunque esentati dall’obbligo della dichiarazione nutrizionale: • i prodotti non trasformati che comprendono un solo ingrediente o una sola categoria di ingredienti; • i prodotti trasformati che sono sottoposti unicamente a maturazione e che comprendono un solo ingrediente o una sola categoria di ingredienti; • le piante aromatiche, le spezie e le loro miscele; • gli alimenti confezionati in piccoli contenitori (superficie maggiore minore di 25 mq). una circolare ministeriale del 16 novembre

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ha poi allargato l’esenzione dall’obbligo della dichiarazione nutrizionale ai prodotti offerti in vendita diretta dal produttore agricolo nel caso di: - fornitura diretta, cioè quando la cessione avviene senza l'intervento di intermediari; - Azienda di piccole dimensioni, cioè che occupa meno di 10 persone o realizza un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro; - livello locale della vendita che riguarda pertanto il territorio provinciale e delle provincie con termini; - vendita al dettaglio direttamente al consumatore. ciò comporta l’esclusione delle imprese che hanno le caratteristiche di microimprese come sopra definito e che vendono i loro prodotti al consumatore finale e a distributori locali che vendono a loro volta al consumatore finale (quindi ristoranti e distributori locali), nell’ambito della provincia dove ha sede l’imprese e nelle province contermini. e’ importante che i consumatori siano adeguatamente informati affinchè possano acquistare consapevolmente per prendere le loro decisioni in fase di acquisto, ma i consumatori che cercano il prodotto agricolo e artigianale nella maggior parte dei casi sono consumatori interessati alle modalità di produzione, non standardizzate, che non comprano prodotti di azienda agricola per il valore nutrizionale, ma con la certezza di acquistare un alimento unico e prezioso. per questi prodotti, l’etichettatura nutrizionale obbligatoria non è una soluzione, a causa delle difficoltà di fornire informazioni accurate, è solo un ulteriore costo. Per info Segreteria Terranostra: 0131-235891 luisa.bo@coldiretti.it

AGRICOLTURA A. |n°10 • nOV/dic 2016

lla camera di commercio, in occasione della festa di san Baudolino, giuseppe pitarresi e vincenzo leone hanno condotto un laboratorio didattico per far vivere ai numerosi partecipanti, l’intera filiera, dal miele al dolcetto più tipico di alessandria e, sicuramente più caratteristico del natale e di santa lucia. ma perché dedicare un laboratorio a questo primordiale lecca lecca? Questa piccola e locale filiera alimentare è stata inserita all’interno del progetto didattico “Giallo come il miele” dell’associazione amici ed ex allievi del liceo scientifico galilei di alessandria che in rete con coldiretti, istituto ciampini-Boccardo di novi, l’istituto comprensivo Bovio-cavour di alessandria, il Benvenuto cellini di valenza e il nervifermi sta attivamente operando, in maniera trasversale, per divulgare i principi basilari di una sana alimentazione (e non solo) ai ragazzi alessandrini. “Giallo come il miele”, ha permesso di aumentare tra i ragazzi coinvolti la consapevolezza di quanto può essere più semplicemente racchiuso in un barattolo di miele, l’ingrediente essenziale del dolce tipico esclusivamente alessandrino il “lacabon”, coinvolgendoli in un’attività multidisciplinare attraverso lo studio della ricetta di preparazione, delle tradizioni locali, del packaging... il bastoncino di zucchero e miele, quasi scomparso nel vivere comune dei giovani, che ignorano la sua esistenza o lo considerano una roba da “matusa” è invece un lecca lecca naturale, senza conservanti ne additivi, una lunga caramella che oggi è solo una de.co nei cassetti comunali, in attesa di diventare uno dei prodotti simbolo del territorio alessandrino, già annoverato tra i principali produttori di miele a livello nazionale.

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terranostra/campagna amica |ATTUALITÀ

AGRITURISMO cascina spazzarini

E’PERIODO DI TARTUFO? ...CASCINA SPAZZARINI!

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uando si parla di agriturismo, si pensa solitamente ad una cascina immersa nella campagna, cascina spazzarini si trova, invece, nel cuore di una piccola frazione di montagna, in una delle valli più belle della nostra provincia, la Val Borbera, popolata da poche famiglie, ma dove le peculiarità gastronomiche ne fanno la principale ricchezza e meta turistica per appassionati gourmet. e’ forse l’atmosfera retrò che rende affascinante questo ristoro agrituristico di Molo Borbera, luogo di ritrovo per gli abitanti della valle e tappa obbligata per gli appassionati di funghi e tartufi, soprattutto in autunno. Bruno trifolau, commerciante, intenditore di tartufi come nessuno, è un riferimento non solo in provincia e, con i suoi lagotti, già a partire dall’estate è a caccia di tartufo nero e poi di bianco, sino alle primavera, perchè il denominatore comune a cascina spazzarini è: tartufo. cascina spazzarini è un’azienda agricola dalle tante peculiarità e l’allevamento bovino rappresenta il principale indirizzo aziendale sul quale si fonda la ristorazione ma, anche solo guardando le innumerevoli testimonianze di personalità del cinema e dello spettacolo, immortalate con Bruno e con i

suoi tartufi, in una vera e propria mostra fotografica alle pareti dell’ingresso, non si può non capire che è il tartufo il principale

protagonista in tavola a Cascina Spazzarini. per cui, anche se per il portafoglio non è certo l’annata migliore e, secondo le credenze popolari il tartufo era considerato il cibo del diavolo e delle streghe, ricco di veleno e di sostanze tossiche che portavano alla morte, in nome delle ormai riconosciute proprietà rimineralizzanti ed afrodisiache che, possono potenzialmente provocare un particolare stato di benessere, come non concedersi una bella grattatina magari sui tajarin ai funghi porcini?

Spazzarini Bruno 15060 Borghetto Borbera Molo Borbera Fraz. Molo Via Borghetto 25 Tel./Fax +39 0143 638730

la ricetta del mese Ingredienti per la pasta: •400 di farina bianca; •2 uova+3 tuorli; •1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva; •20gr di farina di mais; •1 pizzico di sale. Ingredienti per il condimento: •2 cucchiai di olio di oliva; •70gr circa di burro; •mezzo bicchiere di marsala; •1 cipolla piccola; •4 cucchiai di conserva di pomodoro; •4 funghi porcini freschi belli grossi e sodi; •1 rametto di timo; •4 cucchiai di prezzemolo fresco tritato; •sale e pepe q.b. Ingredienti per finire: •1 manciata di parmigiano grattugiato; •sale, pepe e farina bianca.

Primo

tAJArin Ai funghi porcini

preparazione:

in una spianatoia versare le farine, rompere le uova, aggiungere olio e sale, impastare bene la pasta fin quando non avrete ottenuto un bell’impasto omogeneo e compatto non appiccicoso, fate riposare per due o 3 ore ricoprendo la pasta con un canovaccio. passato il tempo riprendete a lavorare la pasta per almeno 10 minuti, stendetela molto fine e lasciatela riposare per almeno 40 minuti, infarinatela bene, arrotolatela e tagliatela molto finemente, infarinate i tajarin e lasciateli asciugare per qualche ora. per il sugo prendete una padella e mettete a soffriggere in olio di oliva e burro la cipolla tritata, il timo, unite i funghi il pepe e il sale e irrorate il tutto di marsala, fate evaporare e poi aggiungete la salsa di pomodoro, appena il sugo si sarà rappreso spegnete la fiamma aggiungete i tagliolini del parmigiano e amalgamate bene, servite il tutto caldo. Borghetto Borbera molo Borbera - fraz. molo via Borghetto 25 - tel./fax +39 0143 638730

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ATTUALITÀ|informativa salute

in collaborazione con www.gruppocdc.it

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldirettiepaca e c.d.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. c.d.c. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regionale: a torino, Biella, cuneo, novara, vercelli e verbania. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la tessera associa-

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tiva coldiretti / epaca, oppure tramite il ssn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali coldiretti-epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri c.d.c. e con assoluto rispetto della

privacy, il socio, tramite il pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

a questo punto è possibile somministrare per via orale boli successivi di diverse consistenze (liquido, semiliquido, semisolido, solido) preventivamente colorati con colorante alimentare blu e seguirne il decorso durante le fasi di deglutizione, documentando eventuali problematiche di aspirazione nelle vie aeree o ristagno.

ripetuti anche in determinate posture (es.capo flesso o ruotato).

TEMA DEL MESE

LA DISFAGIA: COME RICONOSCERLA chi ha una disfagia può avere i seguenti disturbi: - tosse, soprattutto in coincidenza con la deglutizione; - voce gorgogliante; - febbre; - residui alimentari in bocca e possibile fuoriuscita di cibo dal naso; - risveglio notturno per eccessi di tosse e soffocamento; - perdita di peso non spiegata.

a seconda della situazione clinica e anatomica è possibile far eseguire al paziente atti deglutitori

in presenza di questi sintomi si deve consultare per tempo il proprio medico. e’ importante infatti sottoporsi a una diagnosi precoce per trattare il disturbo fin dai primi segnali: se non trattata, la disfagia può causare complicanze gravi. la valutazione del paziente disfagico si esegue mediante l’introduzione attraverso le fosse nasali di un endoscopio a fibre ottiche flessibile collegato a una telecamera ad alta risoluzione, a sua volta collegata a un computer che, attraverso un software dedicato, consente il salvataggio e l'archiviazione delle immagini acquisite. durante l’esecuzione dell’esame, che non richiede preparazione né anestesia, il fibroscopio rimane posizionato a livello del cavo rinofaringeo, senza che il paziente avverta particolare disagio.

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AGRICOLTURA A. |n°10 • nOV/dic 2016

torino centro torino centro torino centro torino mirafiori torino san donato torino san paolo torino santa rita torino vallette lucento moncalieri rivoli venaria reale Asti biella cuneo novara novara verbania vercelli

la procedura diagnostica è particolarmente indicata negli esiti della chirurgia maggiore del capo collo, durante il recupero funzionale e si rivela fondamentale in caso di patologie neurologiche post acute (esiti di ictus o emorragie) o croniche e progressive (morbo di parkinson, sla, sm),

via cernaia, 20 via antonio fabro 12/b via raimondo montecuccoli 5f via don grazioli 11/a via livorno38/d via villarbasse 27/a piazza santa rita 8 corso toscana 139/1 via martiri della libertà 11 via fratelli piol 63 via iv novembre 16 corso galileo ferraris 4/a via antonio Bertodano 11 piazza duccio galimberti 4 via san francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via sergio Bocci 11 via san cristoforo 10

10122 torino 10122 torino 10122 torino 10137 torino 10144 torino 10138 torino 10136 torino 10151 torino 10024 moncalieri 10098 rivoli 10078 venaria reale 14100 asti 13900 Biella 12100 cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 verbania 13100 vercelli


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lutti|ATTUALITÀ

LUTTI

Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti, che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

✟1934 - Luglio 2016 ✟

✟09/03/1924 - 15/11/2016 ✟

Ciao Graziella

Non solo Donne Impresa ma tutta la Coldiretti provinciale di Alessandria sente il profondo senso di vuoto che ha lasciato Graziella Chiapponi Boccaccini. Alla sua famiglia l’abbraccio più grande. Una famiglia bella, numerosa di cui lei parlava tanto, con orgoglio. Raccontava i successi, i problemi, la quotidianità. Sempre con soddisfazione! Era la cosa più importante e lei era al centro: moglie, mamma, nonna. Una famiglia che la impegnava tanto, ma lei nonostante tutto trovava sempre il tempo per un’altra grande famiglia “la Coldiretti”. Ha sempre partecipato attivamente alle battaglie sindacali, alle iniziative, ai progetti. E’ lì che l’ho conosciuta e da lei ho imparato tanto! Ha fatto parte di Donne Impresa Coldiretti o Movimento Femminile come lo chiamava ancora lei che lo ha visto nascere e per oltre vent’anni ha tenuto le relazioni con la Consulta Pari Opportunità del Comune di Alessandria e oggi il suo impegno era con l’Associazione Provinciale Pensionati. Graziella ha dato tanto anche per il suo paese, Pontecurone, di cui andava fiera: ricordiamo La Coldiretti tutta si unisce al dolore delle famiglie Chiapponi e Boccaccini, la sua famosa zuppa di cipolle, la sua torta di patate e le spugne di luffa che regalava a tutti con soddisfazione. Una donna generosa che per la scomparsa della cara ha dato il suo contributo alla società sempre in maniera propositiva e concreta. Per noi è stata un punto di riferimento importante. Con Dirigente di Pontecurone la certezza che da lassù non ci abbandonerà e che continuerà a guidare le nostre scelte, la salutiamo e la ringraziamo.

gRAzIELLA

La Coldiretti esprime sentite condoglianze a Marino Ravera, Direttore EPACA Provinciale, e famiglia, per la scomparsa della cara suocera

gIUSEPPINA TAvERNA ✟

Ci stringiamo al dolore delle famiglie Mazza e Maragnano, per la scomparsa della cara

ELENA MAzzA Socia di Valenza

✟03/12/1926 - 28/11/2016 ✟

La Coldiretti tutta si unisce al dolore della famiglia Camurati, per la perdita del caro

fERNANDO CAMURATI Socio di San Salvatore

LEGGE 426/98 - Bonifica di interesse nazionale

Contributi per la rimozione di coperture in cemento/amianto l fabbricato deve essere situato in uno dei comuni del territorio dell’ex usl 76: alfiano natta, altavilla m.to, Balzola, Borgo s.martino, Bozzole, camagna m.to, camino, casale m.to, castelletto merli, cella monte, cereseto, cerrina m.to, coniolo, conzano, frassinello m.to, frassineto po, gabiano, giarole, mirabello m.to, mombello m.to, moncalvo, moncestino, morano sul po, murisengo, occimiano, odalengo grande, odalengo piccolo, olivola, ottiglio, ozzano m.to, palazzolo vercellese, pomaro, pontestura, ponzano m.to, rosignano m.to, sala m.to, san giorgio m.to, serralunga di crea, solonghello, terruggia, ticineto, treville, trino, valmacca, vignale m.to, villa-

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deati, villamiroglio, villanova m.to. il fabbricato deve essere in regola con le norme urbanistiche, il manto di copertura rimosso deve essere smaltito nella apposita discarica comunale di casale monferrato, non sono accettate richieste di contributo per lavori già eseguiti al momento della presentazione della domanda. alla domanda va allegata fotografia della copertura esistente. il calcolo provvisorio del contributo sarà eseguito dopo la verifica delle domande e l’inserimento in un graduatoria. il contributo definitivo sarà ricalcolato e liquidato alla fine dei lavori, dopo le verifiche previste a consuntivo delle spese dimostrate. ammontare del contributo: il

contributo è calcolato in via provvisoria con il forfait di 30,00 euro/metro quadrato di superficie di cemento-amianto da rimuovere. la domanda va consegnata allo sportello unico amianto in comune a casale, via mameli 10, 1° piano dal 20 ottobre 2016 al 20 gennaio 2017. chi ha già presentato la richiesta con i bandi precedenti (anni 2005-2007-2009-2011-2015) non deve consegnare nulla. dopo il 20 gennaio 2017 saranno esaminate tutte le richieste e sarà formato un elenco degli assegnatari o graduatoria. per maggiori in formazioni rivolgersi agli uffici coldiretti o sportello unico amianto tel.0142.444211.

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ATTUALITÀ|mons. ivo piccinini a colloQuio con il consigliere ecclesiastico

IL VERO MIRACOLO...

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omenica 13 novembre la coldiretti ha celebrato a murisengo col vescovo alceste catella la giornata del ringraziamento. e lo ha fatto nella solenne eucaristia della domenica. il vescovo ci ha ricordato che ogni eucaristia come ogni liturgia è rendimento di grazie. seminare e raccogliere, far crescere e coltivare è un grazie continuo: perchè i frutti della terra e il cibo è di tutti e per tutti. È la prima condizione essenziale per una famiglia grande come tutta la comunità umana. il natale viene a dirci che sulla terra ci è assicurato oltre al cibo anche l’amore di dio. un dio che viene a mettere la sua tenda in mezzo a quella degli uomini e a farci vivere del suo

amore. il vero miracolo non è camminare sull’acqua o per aria, ma sulla terra dove tutto è un miracolo: l’alba, l’azzurro, i colori, i bambini... su questa terra, dice il papa, siamo fatti per stare con gli altri e per scoprire la ricchezza della diversità. ha scritto il vescovo e martire san cipriano: dal momento che il mondo odia il cristiano, perchè ami chi ti odia e non segui piuttosto cristo, che ti ha redento e ti ama? perchè non vivi questo miracolo quotidiano? Buon natale a tutti i costruttori di pace, a tutti gli umili e a tutti i poveri della terra. Buon natale a quanti credono nell’amore del signore. mons. don ivo

SICUREZZA SUL LAVORO

“Patentino trattori”: partiti i corsi in tutta la provincia ono in pieno svolgimento i corsi per la sicurezza alla guida di trattrici agricole per coloro che, nei mesi scorsi, avevano preceduto alla pre-iscrizione. il rischio di incidenti, specialmente per le difficili e reali situazioni in cui ci si trova giornalmente a ope-

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rare è sempre particolarmente elevato. avere una buona conoscenza dei mezzi meccanici utilizzati, insieme a una più che buona conoscenza delle situazioni operative in cui si svolge l’attività lavorativa è fondamentale: per questo motivo inipa alessandria ha posto in calendario questi corsi

AGRICOLTURA A. |n°10 • nOV/dic 2016

formativi, riservati a chi sia in grado di autocertificare la propria esperienza pregressa di almeno due anni negli ultimi dieci nella guida dei trattori agricoli o forestali a ruote e a cingoli. tale autocertificazione rappresenta prerequisito essenziale al fine della partecipazione e fa parte della documentazione relativa a ognipartecipante.


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