Libretto Ukulele Scout

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...con l’Ukulele!


T A B


L’UKULELE

ACCORDATURA E NOTE Ci sono vari mezzi per aiutarti ad accordare il tuo ukulele: quello più semplice è probabilmente l’accordatore elettronico: percepisce il suono della corda che stai suonando e indica il nome della nota corrispondente più vicina segnalando anche con una lancetta se il suono è più grave o acuto: sarà quindi quindi immediato capire se devi tendere la corda (girando il pirolo della meccanica corrispondente in senso orario) per salire nella scala oppure rilasciar la (senso antiorario) per scendere. In alternativa potresti provare con un pianoforte o cercare su internet i suoni delle singole corde, quello che dovrai fare è far coincidere il suono emesso con quello del tuo ukulele. Un ultimo metodo suggerito consiste nell'utilizzare un diapason che produce un LA (A) e accordare la prima corda, poi dovrai far coincidere il suono delle corde a vuoto con il suono prodotto dalla corda premuta nella posizione corrispondente secondo lo schema presentato qui a lato. Abituati fin da subito ad esercitare le orecchie in modo che diventino presto il tuo accordatore affidabile che non scarica mai le batterie. N.B. L'ukulele comet utti gli strumentid i tradizione anglofona utilizza un diverso modo di chiamarele note già diffuso nella Grecia antica. A = LA · B = SI · C = DO · D = RE · E = MI · F = FA · G = SOL La tastiera dell'ukulele ha un numero variabile di tasti: ogni tasto corrisponde ad una nota come indicato nello schema della pagina a fianco. Le corde a vuoto corrispondono alle note G - C - E - A


POSIZIONE

MANO DESTRA

1. Distendi il braccio e posiziona l'ukulele sull'avanbraccio. 2. Ora porta il braccio al petto tenendo la paletta leggermente alzata. N.B. Al contrario dello chitarra, l'ukulele non si suono sopra la buca ma all'attacco della tastiera.

POSIZIONE

1. 2. 3. 4.

MANO SINISTRA

Posiziona il pollice al centro del manico. Apri la mano. Inarca la mano come se dovessi raccogliere dell'acqua. Posiziona le dita sopra la tastiera mantenedo l’inarcatura.

N.B. Controlla che il manico non appoggi sulla parte interna della mano e che questa rimanga ben inarcata. Il pollice dovrà aiutare le altre dita contrapponendosi con un po' di forza per creare l'appoggio e sostenere lo strumento. Con il tempo la posizione del pollice potrà cambiare ma questa posizione è ideale per imparare. Non devi mai usare tanta forza ma sempre la minima indispensabile per creare un bel suono. Esercita fin da subito leggerezza, scioltezza e agilità.


RITMO

MANO DESTRA

1. Immagina di avere un chiodo piantato nel gomito che, come un perno, lo fissa all'ukulele. 2. Muovi il braccio su e giù come fosse un tergicristallo, con un movimento ampio (senza toccare le corde, non è ancora il momento!). 3. Ora tieni la mano morbida e con il dito indice colpisci le corde facendo attenzione ad usare l'unghia per suonare le corde in GIÙ e il polpastrello per suonare in SU. GIÙ (DOWNSTROKE): con l'unghia suona tutte e quattro le corde partendo dal'alto in basso. N.B. Usa esclusivamenlte l’unghia piatta evitando di inclinare il dito colpendo la parte di pelle. SU (UPSTROKE): con la punta del polpastrello suona tutte e quattro le corde partendo dal basso verso l'alto. Questi sono i due movimenti fondamentali per suonare (STRUMMING), GIÙ e SU: la combinazione di questi movimenti ci aiuterà a rendere più interessanti le nostre canzoni. Ti presentiamo di seguito alcuni esempi di ritmi che vanno esercitati ripetendoli all'infinito fino ad automatizzarli. N.B. Per rendere più semplice l'apprendimento prova a cantare il ritmo prima di eseguirlo con l'ukulele. I ritmi 2-3-4 non sono molto semplici quindi se non ti riescono subito non disperare: potrai impararli con la pratica.


ACCORDI

MANO SINISTRA

Parlando di accordo intediamo il suono prodotto quando suoniamo più note simultaneamente con tutte e 4 le corde. Ogni corda produce infatti una nota e la sovrapposizione di più note produce un particolare suono chiamato accordo. Noterete che per ogni accordo aggiungeremo o toglieremo alcune dita sulla tastiera modificando la combinazione di note. Presentiamo nelle prossime pagine gli accordi che compongono il giro armonico di DO. Il giro armonico è una sequenza di accordi costruito secondo specifiche regole matematiche e fisiche che al momento non serve conoscere. Prima di scendere nel pratico ancora alcune indicazioni: per rendere più semplice l'esecuzione degli accordi immagina di iniziare una strana partita di battaglia navale in cui ti sarà richiesto di posizionare le dita secondo alcune coordinate:

3° 4°

4ª 3ª 2ª 1ª 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12°

DITA: nell'ukulele le dita vengono numerate dall'indice al mignolo da 1° al 4°. Il pollice servirà unicamente come appoggio e non viene numerato. CORDE: si contano dalla 1^ alla 4^ partendo dalla corda più in basso. A-1^ E-2^ C-3^ G-4^ TASTI: si contano per ogni corda partendo dal primo tasto cioè quello subito dopo il capotasto fino alla fine della tastiera. La corda a vuoto viene numerata con lo 0.


CHART È il momento di iniziare! Vi presentiamo un pratico modo di rappresentare gli accordi chiamato CHART: si tratta di un disegno stilizzato della nostra tastiera (vedi l’esempio dell’accordo di DO nell’immagine a lato) dove i pallini neri corrispondo alle dite da posizionare nei tasti, sulle corde in cui non è presente il pallino si dovrà suonare la corda a vuoto.

N.B. Gli accordi che troveremo d'ora in avanti differiscono non solo per la nota principale che darà il nome all'accordo stesso, ma potranno avere un simbolo o una lettera affianco al nome: cercheremo di spiegare di volta in volta il loro significato e come incidono sul suono. GIRO DI DO ACCORDO DI C

DO

Coordinate: 1ª

corda

3° dito

tasto

Questo accordo viene definito maggiore: non sono presenti simboli dopo il nome dell'accordo. Per impratichirti prova a cantare "Fra Martino Campanaro": questa famosa canzone si può suonare tenendo lo stesso accordo suonato a "RITMO 1" come presentato nelle pagine precedenti.

ACCORDO DI Am

LAm

Coordinate: 1ª 4ª

corda

2° dito

tasto

La "m" dopo la A significa "minore". Gli accordi minori hanno un caratere più malinconico e triste rispetto agli accordi maggiori che esprimono invece felicità.


ACCORDO DI F

FA

Coordinate:

ACCORDO DI G7

SOL7

corda

2° dito

tasto

corda

1° dito

tasto

Coordinate: 1ª

corda

3° dito

tasto

corda

1° dito

tasto

corda

2° dito

tasto

Il "7" dopo la G significa "settima". Questi accordi hanno una funzione precisa: in questo caso quella di riportare all'accordo principale del giro, C.

N.B. L’accordo di G7 ci permette di suggerire un nuovo concetto sulla posizione della mano sinistra.

immagine 1

Per produrre gli accordi, nella maggior parte dei casi, sarà necessario tenere la mano perpendicolare alla tastiera, come da immagine 1. Ma alle volte sarà necessario inclinare la mano fino a toccare, con la parte interna della stessa, la paletta, permettendo alle dita di posizionarsi correttamente sulla tastiera senza fatica, come da immagine 2.

immagine 2


Nelle prossime pagine troverai alcune canzoni con gli accordi!

ChissĂ se le conosci?

Buon divertimento!

per Ukulele

edizione 2.0

con seicentocinquanta dilettevoli motivetti corredati di accordi sempliďŹ cati per ukulele

E ora... bando alle ciance, è il momento di iniziare!!!

nuovo


ADATTAMENTO DI “FALCO RANDAGIO� A. GHETTII

SU MELODIA DEL CANTO DI NATALE “DANS Lâ€™ĂˆTABLE OU T’ADOREâ€?

ESPLORATORI E GUIDE - AGI ASCI AGESCI

CANTO DELLA PROMESSA

Rit.

STROFA FSE

Di sopra alle frontiere, tendo la man l’Europa dei Fratelli, è nata giĂ .

Rit.

Leale alla mia Legge sempre sarò, se la tua man mi regge io manterrò!

Rit.

Apostolo tuo sono per tuo amor, agli altri di me dono vo’ fare ognor.

Rit.

Fedele al tuo volere, sempre sarò di Patria il mio dovere, adempirò.

CGFNJ

F C La giusta e retta via C G7 mostrami Tu F C e la promessa mia C G7 accogli, GesĂš.

C G Dinanzi a voi m’impegno sul mio onor C G C C7 e voglio esserne degno per Te, o Signor.

•

7UD ERVFKL SUDWL YHUGL H ºXPL con l’acqua e con il sole, col vento oppure con l’aria lieve, nella calda estate o con la neve, quanti passi fatti assieme allegria di una fatica ancor piÚ meravigliosa perchÊ... fatta con te...

Lo zaino è fatto tutto è pronto e un nuovo giorno è sorto già e con il ritmo dei nostri passi il nostro tempo misureremo poi di nuovo sul sentiero solitario e silenzioso testimone di fatiche di chi... in alto vuole andar...

Un sorso d’acqua fresca e poi l’orizzonte di nuovo davanti a noi senza piÚ limiti ed ore ci fermeremo col morir del sole, per poi star davanti al fuoco in una notte con la luna a pregar le stelle e il vento di... portarci fortuna...

a C G F

TRA BOSCHI, PRATI VERDI E FIUMI PAOLO SOGARO

Am C 7UD ERVFKL SUDWL YHUGL H ºXPL G Am con l’acqua e con il sole, C col vento oppure con l’aria lieve, G Am F nella calda estate o con la neve, C quanti passi fatti assieme G Am F allegria di una fatica C G ancor piÚ meravigliosa perchÊ... Am G Am G fatta con te...

•


DANZA LA VITA

C F G a

*SECONDA VOCE

Cammina con lo zaino sulle spalle Cammina con lo zaino sulle spalle la fatica aiuta a crescere la fatica aiuta a crescere nella condivisione nella condivisione

Cammina sulle orme del Signore, non solo con i piedi ma usa soprattutto il cuore. Ama chi è con te

2 VOLTE

C F G C Danza la vita, al ritmo dello Spirito. Oh! Spirito che riempi i nostri Am F G C Danza, danza al ritmo che c’è in te. cuor. Danza assieme a noi

C F C F C F C F Canta e cammina, canta e cammina. G Am Se poi, credi non possa bastare D F G segui il tempo, stai pronto e...

Canta come cantano i viandanti *canta come cantano i viandanti non solo per riempire il tempo, non solo per riempire il tempo, Ma per sostenere lo sforzo Ma per sostenere lo sforzo

C F C F Canta con la voce e con il cuore, C F C F con la bocca e con la vita, C F C F canta senza stonature, C F C F la veritĂ del cuore.

•

INSIEME ADATTAMENTO DA “ENSEMBLE� DI W. LEMIT

Rit.

Insieme abbiamo appreso ciò, che il libro non addita, abbiam compreso che l’amor è il senso della vita.

Rit.

Insieme abbiam portato un dĂŹ, lo zaino che ci spezza, LQVLHPH DEELDP JRGXWR DOÂşQ del vento la carezza.

G C Insieme, insieme, F G C e il motto di fraternitĂ . F G C Insieme nel bene, crediam.

C Insieme abbiam marciato un dÏ, per strade non battute, G LQVLHPH DEELDP UDFFROWR XQ ºRU C G C sull’orlo di una rupe.

•

2 VOLTE

C G F

Danza la vita, al ritmo dello Spirito. Oh! Spirito che riempi i nostri Danza, danza al ritmo che c’è in te cuor. Danza assieme a noi

Canta e cammina, canta e cammina. Se poi, credi non possa bastare segui il tempo, stai pronto e...


STRADE DI CORAGGIO

DI M. LODI E M. COSTANTINI - ROUTE NAZIONALE R/S 2014 - SAN ROSSORE

C G È giunta l’ora, Am F è giunto il momento C G di essere protagonisti Am F del nostro tempo, C G la strada è la stessa Am F anche se siamo lontani C G servire è la sfida, Am F il futuro è domani C G affrontiamo con coraggio Am F ogni salita C G F diritti al futuro sulle strade C della nostra vita.

C F G a

C F C G Cammino con la saggezza del viaggiatore C F C G e vivo con gli occhi di un sognatore Am F C G la felicità non è un semplice traguardo Am F C G ma la direzione del nostro sguardo

C F C G Sento nel profondo un desiderio nascere C F C G è la voglia di partire che continua a crescere Am F C G verso l’orizzonte possiam camminare Am F C G ricorda che solo chi sogna può volare.

Rit.

La promessa che orgogliosi portiamo nel cuore ci ricorda che a ogni istante dobbiam dar colore l’idea di un cambiamento possiam realizzare se siamo uniti nulla ci può fermare e io non sono ancora stanco di pensare C G che noi questo mondo Am F lo possiam cambiare!

Sentiamo che l’amore non è mai abbastanza a tutti vogliam gridare che c’è ancora speranza a chiunque incontriamo vogliam far capire che il nostro stile è sempre “pronti a servire”!

Viviamo per l’oggi, il futuro è sullo sfondo sporchiamo le nostre mani in questo mondo non si può più stare fermi ad aspettare il nostro sorriso ha ancora molto da dare.

Rit.

Insieme, la bellezza della condivisone le semplici emozioni di una canzone insieme, costruiamo un mondo migliore liberiamo il futuro col coraggio nel cuore.

Un cielo stellato, un fuoco e il suo calore ogni momento ha un suo dolce sapore vediamo in lontananza una stella brillare FHUWH]]D GL TXDOFXQR D FXL SRWHUVL DҬLGDUH


chi è solo. C G Cuore, prendi questo mio cuore, F fa che si spalanchi al mondo C germogliando per quegli occhi G F che non sanno pianger più.

Sei tu lo spazio che desidero da sempre, so che mi stringerai e mi terrai la mano. Fa che le mie strade si perdano nel buio ed io cammini dove cammineresti Tu. 7X VRҬLR GHOOD YLWD prendi la mia giovinezza con le contraddizioni e le falsità.

C F G a

C G Mani, prendi queste mie mani, F fanne vita, fanne amore C G braccia aperte per ricevere

• MANI C F G C Vorrei che le parole mutassero in preghiera F Am F G e rivederti o Padre che dipingevi il cielo. C F G C Sapessi quante volte guardando questo mondo F Am F G C vorrei che tu tornassi a ritoccarne il cuore. Am G F C Vorrei che le mie mani avessero la forza F C G per sostenere chi non può camminare. Am G F C Vorrei che questo cuore che esplode in sentimenti F C F G diventasse culla per chi non ha più madre. DAVY CROCKETT ADATTAMENTO DA “THE BALLAD OF DAVY CROCKETT”

Rit.

Nei tristi giorni della siccità, state a sentire che cosa vi fa: spara bum! bum! alle nubi lassù lui le bucò e l’acqua cascò giù.

Rit.

A dodici anni la mamma lasciò dopo di che un orso incontrò l’orso capì che era in gamba e perciò IHFH XQ LQFKLQR H SRL VH OD ºOz

F C Viva! Davy Crockett G C gran cacciatore del West!

C F C Questa è la storia di un american D G che combattè vincendo gli indian; C F Dm dopo dì che un bisonte ammazzò C G7 lo cucinò e intier se lo mangiò.

C F D G d N

Mani, prendi queste nostre mani fanne vita fanne amore, braccia aperte per ricevere chi è solo. Cuori, prendi questi nostri cuori fa che siano testimoni che Tu chiami ogni uomo a far festa con Dio.

Rit.

Strumento fa che sia per annunciare il Regno a chi per queste vie Tu chiami Beati.


UN FALCO

DI F. BATTIATO “ED DE JOY”

CFG

Rit.

Un falco volava nel cielo un mattino e verso il sole mi indicava il cammino un falco che un giorno era stato colpito ma no, non è morto, era solo ferito.

Rit.

Fiumi mari e boschi mossi dal vento luna su luna i miei capelli d’argento e quando era l’ora dell’ultimo sonno partivo dal campo per non farvi ritorno.

Rit.

Le tende rosse vicino al torrente la vita felice tra la mia gente e quando il mio arco colpiva lontano sentivo l’orgoglio di essere indiano.

Rit.

)LXPL PDUL H ERVFKL VHQ]D FRQºQH i chiari orizzonti e le verdi colline e quando partivo per un lungo sentiero partivo ragazzo e tornavo guerriero.

Eha, eha, eha, eha, eha, eh!

F E allora eha, eha, eha! C E allora eha, eha, eha!

C F Un falco volava nel cielo un mattino G C ricordo quel tempo quando ero bambino F io lo seguivo nel rosso tramonto G C dall’alto di un monte vedevo il suo mondo.

CAPPELLONE BLUES DI L. PALERMO

Cad NF

AD LIBITUM SFUMANDO

Caaapo... non lo saprai maaai quel che combineremo... e forse sarà un blues, blues cappellone blues, sarà un blues, blues, cappellone blues...

È tardi e dopo il fuoco ci mandi dritti in tenda, è l’ora delle streghe chissà cosa ci aspetta...

Caaapo... così ci chiameraaai col tuo fischietto orribile... che non è proprio un blues, blues, cappellone blues, non è un blues, blues cappellone blues.

( TXDQGR WX FL ºVFKL ci entri dritto in testa, LR TXHO ºVFKLHWWR VDL dove lo butterei...

C Am C Am F G7 Caaapo... così ci sveglieraaai C Am F F G7 con la tua voce stridula... C Am G7 che non è proprio un blues, blues, C Am F G7 cappellone blues, non è un blues, blues F G7 cappellone blues.

C Am E quando il giorno spunta Dm G7 sentiamo la tua voce, C Am è una “grande gioia”, Dm G7 è l’ora della sveglia.


LA STORIA DELLA “PULCE DANZANTE” Di solito la storia viene prima, ma noi invece vogliamo metterla alla fine di questo breve libretto introduttivo e usarla come saluto e augurio per un futuro sorridente e canterino con il tuo nuovo ukulele. Devi sapere che nella seconda metà dell’Ottocento, circa 20.000 lavoratori portoghesi si trasferirono nelle Hawaii per lavorare nei campi di canna da zucchero. Esattamente il 25 Agosto del 1879 il Ravenscrag, una nave carica di emigranti provenienti da Madeira, attraccò a Honolulu, nella Hawaii. Appena sbarcato, un musicista portoghese, Joao Fernandez, decise di festeggiare a modo suo l’arrivo a destinazione dopo un noioso viaggio durato mesi. Spacchettò il suo braguinha (uno strumento portoghese a cinque corde nonno dell’ukulele) e tutto felice e contento si mise a suonare e cantare per i connazionali; gli indigeni hawaiani rimasero affascinati dallo strumento, incantati dal suo soave suono. Fortuna volle che assieme a Fernandez, sul Ravenscrag, ci fossero altri tre portoghesi, abili liutai: Manuel Nunes, Jose do Espirito Santo e Augusto Dias. Per farla breve i quattro, dalla combinazione della braguinha di Madeira e del rajão, iniziarono a costruire un piccolo nuovo strumento: a quattro corde come il rajão, accordate come le ultime corde della braguinha. Il successo fu immediato e la richiesta del nuovo strumento sul territorio hawaiano schizzò alle stelle. Ci sono molte teorie su come l’ukulele prese questo strano nome; la versione più attendibile narra che un ufficiale inglese di talento, tale Edward Purvis, che frequentava la corte del Re hawaiano Kalakua, avesse imparato a suonare in modo perfetto uno dei piccoli strumenti a quattro corde costruiti dai portoghesi. Durante una festa a corte il sovrano hawaiano chiese a Purvis di suonare qualcosa per le loro altezze. Il successo di Purvis fu enorme, così enorme che associarono il suo nome allo strumento. Si, perchè Purvis, rispetto ai corpulenti hawaiani, era gracile e di minuta costituzione, così smunto che gli avevano dato il soprannome di “Pulce Danzante” che in hawaiiano si dice “uku-lele”. La popolarità dell’ukulele crebbe in modo incontrollabile, una delle sorelle del Re Kalakua, Liliuokolani, compose la famosa canzone “Aloa Oe”, che divenne una specie di inno nazionale segreto per gli hawaiani. Da quel giorno tutti si misero a suonare l’ukulele, nelle feste, nelle celebrazioni, insomma ogni occasione era buona per divertirsi con la piccola pulce danzante. Il suo suono magico diventò parte stessa del folkore nazionale hawaiano. Dal 1915 agli anni ‘40 il successo dell’ukulele e della musica hawaiana invase tutti gli Stati Uniti, tanto che per inaugurare l’apertura del Canale di Panama si pensò di celebrare l’evento con esibizioni di cultura e folklore della Hawaii, che fino ad allora erano rimaste sconosciute al resto del mondo. Improvvisamente tutta l’America fu invasa da ukulele e spartiti di canzoni hawaiane: era scoppiata la “Uke-Mania”. Dai piccoli Boy-Scout alle stelle di Hollywood, dai musicisti della “Tin Pan Alley” a Marilyn Monroe fino ad arrivare a Elvis Presley ma anche l’ex scout John Lennon, Paul McCartney e l’astronauta statunitense Neil Armstrong: gli appassionati di ukulele erano, e sono, dovunque!


CREDITI E RINGRAZIAMENTI Metodo di Ukulele - i primi passi di Luca Scaldo e Daniela Gaidano nuovo SCANZONIERE per Ukulele di Alex Cendron e Andrea Sordi mercatinodellukulele.it Cooperativa Veneta Scout


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