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Spedizione in A.P. - 45% - art. 2, comma 20/B - legge 662/96. Contiene I.P. Filiale di Torino - n.ro 7/12 Vivalda Editori, Torino.

Siracusa / California / Lecco / Alto Adige Tessa / Croazia / Arco 2012

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PER ARRIVARE CON UN BALZO AD ASSICURARE L’ARRAMPICATA COME SPORT OLIMPICO - E PIÙ IN GENERE LA MONTAGNA COME RISORSA PER IL FUTURO - SAREBBE NECESSARIA DETERMINAZIONE, CAPACITÀ E CUORE PARI A QUELLI DI RAMONET CHE ANCORA UNA VOLTA AD ARCO HA LASCIATO TUTTI A BOCCA APERTA (FOTO P. DROZˇ DZˇ )

Pensieri di fine estate. Olimpiadi e Paraolimpiadi di Londra 2012: durante i giochi è venuta spontanea la domanda se l’arrampicata sportiva non sarebbe degna di avere un posto in questa vetrina mondiale dello sport. Si tratta di una pratica che dal punto di vista dell’educazione fisica, dell’allenamento, della disciplina del corpo e della mente supera probabilmente molte di quelle che abbiamo ammirato. Paradossalmente dopo la spinta dell’IFSC e l’iscrizione nel luglio scorso tra le discipline candidate a far parte delle Olimpiadi dal 2020, l’attenzione sull’argomento è calata proprio nell’anno olimpico e ci viene naturale richiamarla. Anche perché giunge notizia che le discipline concorrenti siano decisamente agguerrite e paiono al momento favorite. 22 agosto: è scattato il cosiddetto “Earth Overshoot Day” e dopo soli otto mesi l’umanità aveva già esaurito il reddito naturale che il Pianeta mette a disposizione per l’intero anno. Il bilancio della Terra è andato in rosso ed è iniziata la fase del debito. Sulla questione ambientale il panorama si conferma sconfortante e le montagne rappresentano la luce di allarme, che si accende a intermittenza sempre più ravvicinata, rispetto ai cambiamenti climatici. Le croci che sono crollate, com’è accaduto sulla vetta dell’Ortles, denunciano il rapido evolversi di un fenomeno che qualcuno si ostina ancora a descrivere come naturale. Recuperare lo spread tra risorse disponibili e consumi dell’umanità sarà impresa ben più difficile del già faticoso cammino che si è imposto per ridurre quello del bilancio pubblico.

Rimuovere o esorcizzare la realtà rischia, in questo caso, di rubarci il futuro. Inizio settembre: la montagna rilancia. Il Presidente nazionale dell’Uncem (l’Unione Nazionale dei Comuni, Comunità ed Enti Montani) suggerisce di guardare con attenzione alla fibrillazione che sta portando alla nascita di una serie di aggregazioni e movimenti culturali e politici che attraversano l’arco alpino, germogliando sulle ceneri di Province in odore di soppressione e di Comunità Montane in bilico. Il cemento? Rivendicazioni che si concretizzano prevalentemente nella gestione delle risorse idriche e dell’energia. Ma all’orizzonte c’è anche la proposta di un patto tra 27 regioni europee per la “macroregione” alpina che probabilmente, nel progetto dei promotori, dovrebbe sostituire l’altro patto, già definito ma da tempo al passo: la Convenzione delle Alpi. Sfida interessante se saprà coniugare gli interessi locali con la dimensione globale e soprattutto se confermerà la necessità di uno sviluppo imperniato su quella sostenibilità che sino ad oggi ha ostacolato la sopra richiamata Convenzione. Se invece si scatenerà soltanto una competizione economica tra territori, incapace di mutare i paradigmi di uno sviluppo destinato a scontrarsi con i limiti della crescita, allora la sfida sarà persa in partenza. La montagna, come vuole il detto, avrà partorito il classico topolino. PAG. 1 /

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sommario 284 ANNO 2012

1 / editoriale

di Valter Giuliano

news 6 / competizioni

ARCO ROCK MASTER FESTIVAL 2012 di Giulio Caresio 10 / spedizioni UN’ESTATE SULLE VETTE D’ASIA di Veronica Balocco 12 / brevi

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> IN COPERTINA Luca Passini, attivissimo Ragno di Lecco, surfa sulle onde della falesia Nome e Cognome, Siracusa Patrimonio dell'Unesco per le sue ricchezze storiche e archeologiche, il Siracusano può anche diventare un nuovo luogo cult della scalata grazie alle sue splendide formazioni calcaree (foto P. Bagnara)

24 / i classici di Alp - letteratura

62 / SCHEDA GIALLA

FRANCIS FOX TUCKETT PRIMO BIVACCO IN VETTA AL VISO… di Daniele Jalla

66 / una splendida giornata

28 / arrampicata I Ragni di Lecco a Siracusa

UNA MINIERA DI CANYON E STRAPIOMBI DA SCOPRIRE di Fabio Palma 38 / SCHEDA GIALLA

14 / manifestazioni IL GRANDE SENTIERO HABITAT, CULTURE, AVVENTURE di Maurizio Panseri e Alberto Valtellina

42 / boulder Sognando California

16 / libri L’ISOLA CHE C’È di Flaviano Bessone

50 / SCHEDA GIALLA

18 / libri segnalazioni 22 / ritratti di Alp

THIS WILL DESTROY YOU: CHRISTIAN KLUCKER di Daniela Zangrando

SUI BOULDER NEI DINTORNI DELLA CITTÀ DEGLI ANGELI di Lucas Preti

54 / arrampicata Lario multipitch!

SULLE ORME DEGLI UOMINI LIBERI a cura di Paolo Campagnoli 68 / escursionismo Croazia: il Parco nazionale di Paklenica

TRA GOLE, MONTAGNE E MARE di Luca Bridda 73 / SCHEDA GIALLA 76 / escursionismo Il Parco naturale Gruppo di Tessa

CIME, ACQUE, FORESTE, SENTIERI E PERCORSI UMANI di Alberto Campanile 86 / SCHEDA GIALLA 92 / vetrina

BREVE VIAGGIO TECNICO-STORICO SULLE PARETI LECCHESI di Eugenio Pesci

Adriano Carnati si riposa, nel bel mezzo di una lunghezza, in una delle tombe a mezz'altezza del Grottone di Re Lucertola, Siracusa (foto P. Bagnara)

Sisifo felice «È facile essere felici in Sicilia, ma è un’operazione che richiede un adattamento biologico oltre che culturale: bisogna imparare a vivere il tempo alla maniera siciliana». Francine Prose Sicilian Odyssey, 2003

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BREAKING NEWS _

NEWS

ARCO 2012

L’ARENA DI ARCO DURANTE LA SFIDA DELLO SPEED

SOPRA SACHA DI GIULIAN INFORTUNATA ALLA MANO SINISTRA E UN MOMENTO DELL’EMOZIONANTE FINALE DEL DUEL TRA JAKOB SCHUBERT E ADAM ONDRA (FOTO P. DROZˇ DZˇ )

CLASSIFICHE ROCK MASTER 2012 LEAD

BOULDER

DUEL

DONNE 1 Angela Eiter 2 Christine Schranz 3 Evgenia Malamid 4 Jenny Lavarda 5 Barbara Bacher

AUT AUT RUS ITA AUT

DONNE 1 Alex Puccio 2 Mélissa Le Nevé 3 Katharina Saurwein 4 Juliane Wurm 5 Olga Iakovleva

USA FRA AUT GER RUS

DONNE 1 Dinara Fakhritdinova 2 Angela Eiter 3 Evgenia Malamid 4 Barbara Bacher

UOMINI 1 Ramón Julian Puigblanque 2 Jakob Schubert 3 Jorg Verhoeven 4 Mikhail Chernikov 5 Adam Ondra

ESP AUT NED RUS CZE

UOMINI 1 Dmitrii Sharafutdinov 2 Rustam Gelmanov 2 Klemen Becan 4 Jakob Schubert 4 Lucas Preti

RUS RUS SLO AUT ITA

SPEED RUS AUT RUS AUT

UOMINI AUT 1 Jakob Schubert 2 Adam Ondra CZE 3 Mario Lechner AUT 4 Ramón Julian Puigblanque ESP

DONNE 1 Alina Gaydamakina 2 Yuliya Levochkina 3 Natalia Titova 4 Kseniya Polekhina 5 Monika Prokopiuk

RUS RUS RUS RUS POL

UOMINI 1 Leonardo Gontero 2 Sergei Sinitcyn 3 Libor Hroza 4 Stanislav Kokorin 5 Jedrzej Komosinski

ITA RUS CZE RUS POL


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NEWS arrampicata di GIULIO CARESIO

ROCK MASTER FESTIVAL AWARDS AL FEMMINILE A DI GIULIAN E STÖHR EITER E RAMONET: SESTO TRIONFO NEL LEAD SPEED: STORICA VITTORIA DI LEONARDO GONTERO l Rock Master di Arco è sempre particolare, sempre diverso. Anche quando un paio di settimane dopo ci sono i mondiali dell’IFSC a Parigi. Anche quando piove a dirotto, si bagnano le macchine fotografiche e si fatica sotto l’ombrello (è sembrato di rivivere l’atmosfera del Melloblocco) a tenere lo sguardo alzato verso chi arrampica. È lo spirito a fare la differenza. È la “famiglia” che si ritrova ogni anno per celebrare la sua festa. Certo un po’ di sole avrebbe fatto piacere a tutti, specie nel weekend di chiusura. E lo sposalizio tra RockMaster e Mondiali dell’anno scorso ha amplificato numeri, sensazioni, gioia e condivisione. Ma l’essenziale è che Arco conserva la sua autenticità e l’anima che la contraddistingue. A partire dai due premi che vengono assegnati qui ogni anno e vissuti un po’ come gli “Oscar dell’arrampicata” a livello internazionale: il Salewa Rock Award assegnato al climber che più si è distinto nell’attività in falesia e il La Sportiva Competition Award attribuito all’atleta che maggiormente si è messo in luce nel circuito delle gare. La giuria, di cui come ALP siamo felici di far parte, è costituita dalle più prestigiose testate di settore a livello mondiale (21 riviste da 14 nazioni), e ha l’arduo compito di individuare due vincitori nel piccolo gruppo di “nominati” tra cui di anno in anno diventa sempre più difficile scegliere per la qualità assoluta e sempre più alta degli atleti. Per questo è importante ricordare tutti coloro che nella fase di selezione sono stati scelti e hanno ricevuto la “nomination”, già di per sé un riconoscimento del massimo valore. Per il Salewa quest’anno erano in lizza: Sacha Di Giulian, Dave Graham, Adam Ondra, Iker Pou e Daniel Woods. Per il La Sportiva: Kilian Fischhuber, Jakob Schubert e Anna Stöhr. Entrambi i premi in questa stagione si colorano di rosa. Il primo va alla straordinaria Sacha Di Giulian capace di confermare le sue doti al vertice dell’arrampicata femminile salendo due 9a lavorati (Pure Imagination ed Era Vella) e un 8b+ (Maskoking) a vista. È lei il futuro. È invece Anna Stöhr, Campionessa del Mondo Boulder, vincitrice nel 2011 della Coppa del Mondo Lead (per la seconda volta) e seconda nella Combinata del Campionato del Mondo, a vincere con il suo sorriso e la sua eleganza l’Oscar delle competizioni. Significativo il fatto che in lizza per il Salewa 3 atleti su 5 fossero statuinitensi, mentre per il La Sportiva 3 su 3 fossero austriaci. Una cosa è sicura, nel nostro Paese ancora troppo poco si investe sulle potenzialità di questo magnifico sport (specie in età scolare), nonostante il Rock Master e molte altre realtà ed esperienze legate al verticale siano nate proprio in Italia. Ad Arco è stato poi un piacere particolare incontrare Iker Pou, rientrato dalla sua spedizione a Baffin per portare da veterano sul palco del Rock Master quell’energia infaticabile, positiva, contagiosa e trainante che trasmette il suo spirito e il suo altissimo livello sempre al vertice del verticale.

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LE PREMIAZIONI DEGLI AWARD: SOPRA SACHA DI GIULIAN CON LUCA DRAGONI PER IL SALEWA ROCK AWARD E SOTTO ANNA STÖHR CON GIULIA DELLADIO PER IL LA SPORTIVA COMPETITION AWARD.

A SINISTRA TRE GIGANTI CHIACCHIERANO: IKER POU, STEFAN GLOWACZ E ADAM ONDRA (FOTO G. CARESIO)

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UNA MINIERA DI CANYON E STRAPIOMBI DA SCOPRIRE testo di FABIO PALMA foto di PIETRO BAGNARA

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ControAlfano Versante: sud-est, al sole in inverno, all’ombra dopo le 14 da aprile

Difficoltà: da 6a a 8a Chiodatura: a spit Avvicinamento: 15 min circa dall’auto, in bella macchia mediterranea, con l’Etna a fare da sfondo, e canyon vari a contorno. Da Canicattini Bagni, arrivando da Siracusa, si attraversa tutto il paese fino ad un bivio con fontana sulla sinistra. Prendere la discesa a destra e poi subito a sinistra per ponte Alfano (SP86, indicazione Agriturismo S. Alfano). A 2,2 km dal ponte c’è a destra una stradina in corrispondenza di un grosso ulivo, la si percorre tutta (circa 5 km) fino alla sterrata per parcheggiare alla prima curva. Si scende lungo la sterrata fino a una sbarra verde, e poi per cento metri fino a imboccare un varco in corrispondenza di una curva, e il gioco è fatto. Falesia non gigantesca (comunque sui cento metri di larghezza...) ma molto varia, con tiri su tacche e gocce taglienti, di muro verticale o appena strapiombante, e altri a forte strapiombo, spettacolari, con volteggi a 45° (sulla destra della falesia). Al primo impatto visivo ricorda molto certe falesie sarde della zona di Dorgali. Tutte le vie (salvo le due segnate di 15 m) sono tra i 25 e i 32 m, ecco-

vele da sinistra a destra: 1. Ghost rider (7c) 2. Smooth criminal (7a) 3. Once was Naica (progetto, 15 m) 4. Travel room (7b, 15 m) 5. Il povero idealista (7c) 6. Bella monella (7b) 7. Reggae sound (7b) 8. Impact factor (7c) 9. Talento puro (7c+) 10. Confusione di mani (8a) 11. Carpe diem (7a+) 12. Il cannoniere (7b) 13. Save the wildcat (7b+) 14. A volte è meglio non sapere (7a) 15. Ragusan DOP (6c+) 16. Dribbling (6c) 17. Miss K. Lurina (6b+) 18. Thunderdome (7b) 19. Bolts from hell (6c) 20. Indecisione fatale (6c) 21. Baby Godzilla (6c) 22. Fagiolino (6a)

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Grottone di re lucertola Versante: sud

Difficoltà: da 4a a 8a Chiodatura: a spit Avvicinamento: 15 min circa dall’auto. Stesse indicazioni di ControAlfano fino alla sbarra verde, da dove il grottone già mozza il fiato... Si lascia la curva del varco di ControAlfano sulla

destra, si scende di altri cinquanta metri, poi curva a destra e si scavalca il muro a secco sulla sinistra. Si percorre il pianoro dirigendosi verso sinistra per poi scendere lungo il sentiero e risalire dalla parte opposta. Che dire… ambiente superbo, dal punto di vista naturale e anche archeologico. Superato lo stupore per le tombe preistoriche scavate ad altezze da punti di domanda,

si comincia a scalare sulla destra su muri a gocce perfetti (ci si può sempre fermare dopo 15-20 metri, su gradi inferiori a 6c) che verso la fine si impennano leggermente con concrezioni e roccia grigia o rossa da pelle d’oca. Il grottone vero e proprio è ovviamente strapiombante a grandi stalattiti, mentre sui lati le vie sono su strapiombi sui 20° massimo, con movimenti sempre eleganti. PAG. 39 /

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testo di LUCAS PRETI

SOGNANDO

Sui boulder nei dintorni della Città degli Angeli

La CALIFORNIA è molto diversa da come ce la fanno sognare, è un posto spigoloso, con i senzatetto accampati sui marciapiedi davanti alle ville delle star del cinema. Una terra dai mille contrasti, un mondo che ami oppure detesti.

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Ma è anche la terra che ha visto i primi passi sui blocchi di grandi personaggi come John Gill “la mosca umana”, Royal Robbins e Yvon Chouinard, per non parlare degli habitué della Coppa del Mondo boulder Chris Sharma e Alex Puccio.

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Hollywood, Los Angeles | Boulderwood (“D” line) Questo scatto spiega la linea che ho scalato sulla lettera D della famosa scritta. Avvicinamento (20 min.) dal basso superando una recinzione abbattuta. Si rischia di essere arrestati poiché le lettere sono tappezzate di telecamere e ovviamente sarebbe vietato avvicinarvisi. Una volta arrivati, stupisce la dimensione della scritta: tra le linee orizzontali all’interno della “D” ci sta una persona in piedi. La via è superfacile: partendo da dietro la lettera si prosegue sulle traversine in acciaio fino al bordo superiore. Per scendere si può usare la scala a pioli (foto L. Preti)

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Das Bergfestival Il Festival della Montagna 20 - 27 October 2012 Brixen / Bressanone Dolomites (I)

Il Festival della Montagna International. Mountain.Summit. è un’avventura in mezzo alle Dolomiti. Gli amanti delle montagne provenienti da varie parti del mondo discutono, vivono, festeggiano e osservano lo spazio vitale “montagna”. Un festival da vivere e farvi emozionare. www.IMS.bz

Photo: ©Nicolas & Olivier Favresse; Graphic Design: Arno Dejaco, Arinoteles.com

Gerlinde Kaltenbrunner (AUT) & Ralf Dujmovits (GER), Josune Bereziartu (ESP) & Rikar Otegui (ESP), Hervè Barmasse (ITA) & Marco Barmasse (ITA), Steve Swenson (USA) & Mark Richey (USA), Florian Riegler (ITA) & Martin Riegler (ITA), Nicolas Favresse (BEL) & Olivier Favresse (BEL), Eneko Pou (ESP) & Iker Pou (ESP), Edurne Pasaban (ESP) & Asier Izagirre (ESP), Reinhold Messner (ITA), Toni Lamprecht (GER), Ines Papert (GER) ...


testo di EUGENIO PESCI

Multipitch!

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Parco Nazionale di Paklenica

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testo di LUCA BRIDDA foto di LUCA BRIDDA e ILARIA D’AGORD

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testo e foto di ALBERTO CAMPANILE

IL PARCO NATURALE

Gruppo di Tes s a Cime, acque, foreste, sentieri e percorsi umani Quello del più grande dei parchi naturali dell’Alto Adige è un territorio spesso selvaggio, che spazia dai vigneti di fondovalle ai ghiacciai eterni, dai masi aggrappati a ripidi pascoli perfettamente falciati ai rifugi nascosti tra le pieghe dei monti, dai frutteti ai laghi incastonati

come gemme azzurre tra lunari pietraie d’alta quota. Ma la sua vera ricchezza è l’acqua: qui torrenti impetuosi nascono da ghiacciai sempre meno eterni e danno vita a cascate, piccole o grandiose come quella di Parcines che precipita da una parete di granito alta ben 97 metri.

A SINISTRA IL BIVACCO GUIDO LAMMER (2698 M), SOLITARIA COSTRUZIONE AI PIEDI DELLA FORCELLA DEI LAGHI DI LATTE

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SOTTO DURANTE LA SALITA DAL RIFUGIO HOCHGANG AL BIVACCO LAMMER SI GODE DI UNO SPLENDIDO PANORAMA NELLA PAGINA A FIANCO NEI PRESSI DEL BIVACCO GUIDO LAMMER

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