Gravidanza e nascita

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Paola B. Bovo

Gravidanza e nascita Scoperte, applicazioni e interventi del Neo-Funzionalismo

Prefazione di Santo Di Nuovo

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Paola B. Bovo, Neuropsichiatra, Psicoterapeuta. Fondatrice, Didatta e Supervisore della SEF Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale, riconosciuta dal MIUR nelle sedi di Napoli, Catania, Padova, Roma e Trieste. Dal 2013 Responsabile della sua Direzione. Trainer Didatta in Italia e in altri paesi. Si è interessata alle ricerche sulla gravidanza, parto e nascita sin dal 1975, e ha sviluppato le applicazioni della terapia Funzionale nel settore pre e post-natale. Conduce regolarmente un gruppo settimanale per gestanti di Benessere in gravidanza e preparazione al parto. È tra i soci fondatori dell’ANPEP, e membro del relativo Comitato Tecnico-Scientifico. È tra le fondatrici e membro del Direttivo dell’associazione Onda Rosa. È socia dell’European Association for Body-Psychotherapy (EABP), e membro del suo Scientific Commettee. È tra le fondatrici dell’Associazione Italiana per la Psicoterapia Corporea (AIPC). Ha più di 25 pubblicazioni ed è autrice del libro “Benessere Madre-Bambino” della Collana Neo-Funzionalismo.

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Indice Prefazione di Santo Di Nuovo............................................................. VII Introduzione..................................................................................... XI Capitolo 1 Storia ed epistemologia del Metodo Funzionale in gravidanza.....

1

Gli inizi......................................................................................... 1

Il pensiero Funzionale.................................................................... 2

Capitolo 2 La fecondazione ............................................................................... 7 Premesse........................................................................................ 7

Considerazioni mediche e psicologiche.......................................... 7

Il ruolo dello stress in ottica Funzionale nei casi di infertilità.......... 11

Sessualità e infertilità di coppia...................................................... 15

Infertilità e modificazioni nella struttura del Sé.............................. 17

Dalla diagnosi all’intervento integrato: possibili strategie di intervento 19

Conclusioni................................................................................... 21 Capitolo 3 La gravidanza .................................................................................... 23 Introduzione.................................................................................. 23

Gestazione e modificazioni del Sé.................................................. 24

Dalla gestante al bambino.............................................................. 26

La donna inizia a diventare madre.................................................. 29

La percezione dei movimenti del feto e la relazione madre-bambino............................................................................. 29

III


Gravidanza e Nascita. Scoperte, applicazioni e interventi del Neo-Funzionalismo

Capitolo 4 Lo sviluppo biologico del feto ........................................................ 31

Lo sviluppo del feto....................................................................... 31

Le aree delle ricerche...................................................................... 32

Lo sviluppo percettivo del feto e sue reazioni................................. 33

Sistema motorio (ma non puramente motorio).............................. 35

Memoria e apprendimento............................................................. 36

Trasmissione degli stati emotivi materni......................................... 37

Stress in gravidanza e comportamenti nocivi.................................. 38

Conclusioni................................................................................... 39

Capitolo 5 L’intervento Funzionale nella prevenzione perinatale ................... 41

Le nuove conoscenze e il Modello Funzionale................................ 41

L’importanza del massaggio neonatale............................................ 47

I padri............................................................................................ 47

La prevenzione............................................................................... 48

La Metodologia Funzionale............................................................ 49

Gli effetti....................................................................................... 50

Capitolo 6 La nascita della vita psichica: il Sé prenatale e post-nascita .............. 53

Gli stati del Sé prenatale................................................................. 53

Il Sé dopo la nascita....................................................................... 54

Il Sé neonatale: il contributo di Stern............................................. 55

Coscienza e autocoscienza.............................................................. 56

Psicologia Funzionale del Sé........................................................... 57

IV


Indice Capitolo 7 Il parto .................................................................................................. 63

Il sistema ricevente e la nascita....................................................... 63

L’attesa e il parto............................................................................ 64

Dopo la nascita.............................................................................. 65

Metodi di intervento per la nascita................................................. 65

Conclusioni................................................................................... 67

Capitolo 8 Il neonato................................................................................................ 69

Il corpo del bambino e la relazione con l’esterno............................ 69

Il disagio neonatale in ottica Funzionale........................................ 69

Esperienze di Base e Funzionamenti di fondo caratteristici della relazione genitori-bambino................................ 76

Conclusioni................................................................................... 77

Capitolo 9 I neogenitori............................................................................................

79

I neogenitori.................................................................................. 79

Che cosa vuol dire diventare padre?................................................ 79

Il “parto” dei neopapà.................................................................... 81

In che modo un padre “presente” influisce sulla tranquillità psico-fisica della mamma e, quindi, del bambino?.......................... 81

La figura del padre incide in modo “specifico” sullo sviluppo del bambino?........................................................... 82

Collegamenti fra i disfunzionamenti dei padri e quelli dei figli....... 83

V


Gravidanza e Nascita. Scoperte, applicazioni e interventi del Neo-Funzionalismo

Capitolo 10 L’efficacia dell’intervento Funzionale: la ricerca...............................

85

Il neonato buono........................................................................... 85

Conclusioni................................................................................... 94

Il disagio neonatale........................................................................ 95

Conclusioni................................................................................... 102 Bibliografia....................................................................................... 105

VI


Prefazione di Santo Di Nuovo1

«L’evoluzione a individuo psicologico, emotivo e sociale, di quel gomitolo di eredità biologiche che è il piccolo del genere umano» – secondo la definizione di Graham Music2 – è l’oggetto del libro che ho il piacere di presentare. La storia dell’individuo neo-nato parte, retrospettivamente, dalla fecondazione e dalla vita in utero, fino al trauma della nascita e al periodo post-natale. Questa storia può essere letta dal vertice dell’essere che così comincia la sua vita nel mondo, ma anche da quello di chi deve prendersene cura: il concepimento, la gravidanza, il parto, le prime fasi di accudimento. Ripercorrendo questa storia Paola Bovo evidenzia – in modo semplice e chiaro, ma teoricamente ed empiricamente fondato – un principio generale: natura e cultura sono inscindibilmente connessi nell’origine della vita, e la scienza psicologica è essenziale per comprendere e per migliorare questa connessione. Da questo principio derivano alcuni corollari, che pure vengono esemplificati nel libro. Il primo riguarda l’epigenetica, che dimostra come il “gomitolo di eredità biologiche” di un individuo possa mutare non nella struttura ma nella funzionalità, sulla base di stimoli esterni: una sorta di “imprinting genetico” si realizza mediante le stimolazioni (positive o talvolta, purtroppo, negative) attivabili prima, durante e dopo la nascita. Nella attuazione di questo imprinting l’intervento psicologico è di primaria importanza. Il secondo aspetto da evidenziare riguarda il Sé che emerge, e «viene alla mente» secondo la bella espressione di Damasio3. L’autore descrive il passaggio dal proto-sé (non conscio) alla coscienza nucleare e poi ancora alla coscienza estesa che attraverso la memoria autobiografica registra e attualizza le esperienze passate. Il proto-sé si fonda su sentimenti primordiali di esistenza che hanno le loro basi nel tronco encefalico, mentre l’emersione progressiva del Sé nucleare attua le relazioni all’interno dell’organismo e quelle dell’organismo con gli oggetti esterni, con le conseguenti modificazioni a livello sia cognitivo che emozionale. Il sé autobiografico, che impegna le aree corticali, consente la riflessione conoscitiva relativa sia al passato 1 Ordinario di Psicologia nell’Università di Catania. 2 G. Music, Nature culturali. Attaccamento e sviluppo socioculturale, emozionale, cerebrale del bambino. Tr. it. Roma: Borla 2013 (cit. p. 15). 3 A. Damasio, Il sé viene alla mente, tr. it. Milano: Adelphi, 2012.

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Gravidanza e Nascita. Scoperte, applicazioni e interventi del Neo-Funzionalismo

che al futuro e la programmazione delle azioni nella relazione col mondo circostante. La mente cosciente diventa “io sociale”. Anche in questo caso, la prospettiva è di costante integrazione fra neurobiologia e psicologia, che consente lo sviluppo della coscienza di sé, a partire da quella corporea fino all’auto-coscienza che impegna la riflessione su sé-nel-mondo. Gli studi delle neuroscienze hanno confermato l’esistenza di una coscienza precoce, di tipo percettivo, fin dai primi giorni di vita, avvalendosi della possibilità di valutare direttamente le attività cerebrali, con ciò andando oltre gli studi sull’orientamento attentivo basati sulla fissazione di target visivi come i volti. La coscienza si realizza costantemente nel rapporto con il contesto in cui l’individuo si trova, costituito non solo da elementi naturali ma da altre menti che interagiscono con lui, per cui la coscienza va studiata in termini intersoggettivi e di ‘mente estesa’: il senso di sé deriva dalla comunicazione interpersonale e dalla sensazione di essere presi in considerazione dagli altri. Un bambino, fin dalla nascita, ma addirittura prima della nascita, è e si sente in un certo modo quando si trova ad interagire con certe persone e situazioni, e questo – come bene è esemplificato nei diversi capitoli di questo libro – coinvolge in una unità integrata i livelli corporei, neurofisiologici, cognitivi ed emotivi4. La dimensione del sé verso gli altri fonda l’identità nella comunicazione e nella relazione: il Sé emergente sta in una relazione costante, prima di tipo simbiotico poi sempre più individuato, con un “altro-da-sé”: l’utero materno prima della nascita, poi chi si prende cura del neo-nato, lo nutre e lo accudisce. Una componente importante del libro è la descrizione di un progetto di ricerca che l’autrice svolge da anni sulla possibilità che, tramite l’intervento Funzionale in gravidanza, si verifichino effetti positivi non solo nella madre ma anche nel neonato, che assume le caratteristiche del “Neonato Buono”; progetto che include anche – a fini preventivi – l’individuazione di segni precoci del disagio neonatale. Ultimo aspetto (ma non per importanza) che mi piace segnalare in questa presentazione è il riferimento costante alla dimensione psicologica della comprensione e dell’intervento. I temi connessi alla nascita (fertilità/infertilità, prevenzione dei rischi in gravidanza, salute del feto, parto ‘assistito’, disturbi post-partum, allattamento) tendono nelle culture occidentali contemporanee ad essere riportati prevalentemente alla sfera sanitaria. Invece per le ragioni sopra esposte questi temi sono anche di pertinenza delle scienze psicologiche e sociali, se è vero che la nascita è un evento culturale 4 M. Ammaniti e V. Gallese, La nascita dell’intersoggettività. Lo sviluppo del sé tra psicodinamica e neurobiologia, Milano: Cortina 2014.

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Prefazione oltre che biologico, come dimostrano i ‘riti di passaggio’, le prescrizioni sociali e i tabù a essa connessi, le diverse norme sulla riproduzione tipiche dei diversi contesti5. Gli aspetti psicologici vengono spesso ridotti a componente marginale, periferica e di ‘supporto’ della salute riproduttiva, così si trovano studi sugli eventi fisiopatologici della riproduzione scissi da quelli che ne analizzano i vissuti soggettivi e gli aspetti relazionali, riproducendo quel dualismo corpo-mente che teoricamente sembrerebbe superato. Il ciclo connesso alla riproduzione porta con sé una serie di stressors che sono insieme biologici, psicologici e sociali. Intervenire su di essi in modo mirato ma multimodale è essenziale per realizzare quanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato: «la salute riproduttiva è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto assenza di malattia o infermità». Paola Bovo, di formazione medica ma esperta di psicologia e Psicoterapia Funzionale, propone un approccio di intervento integrato psicofisico e psicosociale al ‘venire alla vita’: testimonianza di una lunga esperienza professionale che rendono il testo quasi un “Sé terapeutico” che raggiunge il lettore.

5 A.Scopesi, P. Viterbori P., Psicologia della maternità, Roma: Carocci, 2003.

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Introduzione

Le scoperte più recenti sulla vita del piccolo umano prima della nascita, nell’utero materno, hanno fatto avanzare enormemente le conoscenze che avevamo rispetto alle capacità che si riteneva il bambino possedesse all’inizio. Le ecografie tri- e quadri-dimensionale ci hanno restituito delle immagini fino a qualche anno fa impensabili su come è già il bambino in quel primo periodo della sua vita. Il piccolino già si succhia il dito, si accarezza, si tocca il viso, si stropiccia gli occhi, dando piacere a se stesso, sbadiglia, gioca dondolandosi con piccole scivolatine. È anche in grado di analizzare le armoniche musicali (riconoscendo il timbro di voce della madre) e sa pure calcolare il tempo. Infatti, se gli si fa sentire una voce vicina a lui tutte le sere alla stessa ora, lui a quell’ora esatta mostra con i suoi movimenti insoliti di aspettare questo momento di contatto e vibrazione importante. E le ultime scoperte fatte sui gemelli ci hanno rivelato che, incredibilmente, il bambino già nell’utero materno cerca il contatto con l’altro, ha movimenti intenzionali verso l’altro, socializza e gioca con l’altro gemello. A maggior ragione, è sempre più chiaro che dopo la nascita abbiamo di fronte un sistema complesso, un individuo pieno e completo, in grado di avere un rapporto profondo e diretto con l’ambiente, con le persone che sono intorno a lui. Il bambino è un organismo integrato, un organismo, cioè, in cui i molteplici sistemi (cognitivo, emotivo, neurologico, endocrino, neurovegetativo, ma anche sensoriale, motorio ed espressivo) già sono tutti presenti e profondamente interconnessi ed inscindibili tra di loro. Il bambino all’inizio non è un foglio di carta bianca, né un sistema incompleto non integrato, chiuso in un mondo suo, oppure totalmente contenuto all’interno del mondo e del pensiero materno. Al contrario, il bambino si rapporta chiaramente e direttamente agli adulti, li guarda negli occhi, li tocca, sorride loro. E si rapporta proprio con quel determinato adulto, si rapporta in modo evidente e in modo differente con la madre, il padre, con i fratelli, con gli altri. Distingue perfettamente il Sé dall’altro. Comunica, entra in contatto, richiede attenzione. Non è solo oggetto passivo delle cure dell’adulto, ma è già dall’inizio molto attivo, capace di avere una profonda influenza sull’ambiente. Inoltre, ha già i suoi gusti e le sue preferenze, ha già una sua personalità. E tutto questo ci dà nuove ed importanti indicazioni su come rapportarsi a lui prima della nascita (benessere in gravidanza per la madre e il bambino), ma soprattutto dopo la nascita, nei primi periodi e anche successivamente. XI


Gravidanza e Nascita. Scoperte, applicazioni e interventi del Neo-Funzionalismo

Queste incredibili scoperte ci fanno capire anche le modalità con cui un bambino si sviluppa. Oggi sappiamo che non è agli inizi un essere corporeo e vegetativo, un essere che solo successivamente diventa pensante e capace di intelligenza. Al contrario, come abbiamo già visto, il bambino è sempre corpo e mente insieme, è da subito un sistema cosciente, integrato, completo. Tutto questo ci dà chiarezza sui suoi bisogni fondamentali, cioè quei bisogni che devono essere tutti soddisfatti se si vuole che il bambino si sviluppi in modo pieno, realizzando tutte le sue potenzialità e restando pienamente e profondamente integrato. Si tratta di calore, di nutrimento, di essere all’interno di qualcosa che avvolge. Si tratta anche di curiosità, di esplorazione, di manipolazione. Parliamo anche di espressione, di espansione, di movimento. E anche di amore e sensualità. Senza queste direzioni di sviluppo la vita è praticamente inesistente, è solo un sopravvivere. Ma il bambino, un essere mente-corpo, un essere complesso ed integrato, si muove nel mondo, fa esperienze e, interagendo con l’ambiente, deve vedere questi suoi bisogni fondamentali realizzati concretamente. Se guardiamo questo essere complesso che interagisce con un ambiente complesso (e questa è la visione del Neo-Funzionalismo), possiamo senz’altro dire che esistono delle esperienze che non sono come le altre, esperienze molto particolari e speciali che il bambino deve attraversare in modo positivo per poter mantenere il livello di benessere profondo di cui ha bisogno. Luciano Rispoli (fondatore del Neo-Funzionalismo) le ha individuate (e va continuando ad individuarle sempre meglio) e le ha definite Esperienze di Base del Sé. Le ha studiate a fondo per comprenderne le caratteristiche e le modalità di svolgimento durante tutto lo sviluppo evolutivo. Si tratta di esperienze che possiamo distinguere chiaramente nella vita del bambino, esperienze che rendono possibile la soddisfazione dei suoi bisogni fondamentali. Parliamo, dunque, di Essere Tenuti e Contenuti, di Protezione, di Essere Presi e Portati, di Ricevere, di Essere Amati, di Essere Visti, Compresi e Apprezzati. Ma si tratta anche di esperienze più attive come Prendere, Cambiare l’altro, Portare l’altro dalla propria parte, Affrontare; e ancora di Dare, Amare, così come di Esplorare, Percepire; e infine di Benessere, Armonia, Calma, Controllo (non solo duro, ma anche morbido e allentato). L’aver individuato questi elementi essenziali della vita del bambino, il loro modo di svolgersi durante il periodo evolutivo, ci dà grande chiarezza innanzitutto a livello di prevenzione. Il Neo-Funzionalismo ci ha mostrato, in modo preciso e dettagliato, che non si tratta di amare o non amare il piccolo, non si tratta di rimproverarlo o lasciarlo fare: queste sono categorie troppo ampie e generiche. Le Esperienze di Base, invece, ci danno indicazioni inequivocabili su come aiutare i bambini a stare bene, perché

XII


Introduzione

tutte le Esperienze devono essere attraversate dal bambino in modo pieno e positivo, aiutato appunto dagli adulti, al fine di prevenire inevitabili alterazioni. Le alterazioni all’inizio non sono ancora disturbi e sintomi, ma sono pienamente evidenti in una visione Funzionale. Se permangono diventano problemi e sintomi. Ma, ancora una volta, la conoscenza approfondita delle Esperienze di Base ci permetterà di capire dove si collochino veramente le alterazioni, quali Esperienze siano carenti, alterate, danneggiate. E questo ci offre linee guida molto precise anche nella cura e nell’intervento con l’infanzia, a tutti i livelli e a tutte le età, per un’efficacia sempre maggiore e per risultati sempre più profondi e stabili.

Un po’ di storia

Con il progredire negli anni della ricerca, vecchi termini e vecchi concetti appaiono inadeguati e superati. Rispoli propone un termine in grado di descrivere meglio il concetto fondamentale di una nuova teoria generale che integri aspetti mentali e corporei. Nasce il termine “Funzionale”, all’inizio non facilmente accettato dagli altri terapeuti collaboratori del gruppo, ma alla fine rivelatosi molto appropriato. L’evoluzione teorica e metodologica posteriore darà un nuovo nome alla Scuola di formazione nel 1983: Scuola Europea di Formazione in Psicoterapia Funzionale corporea. Un momento fondamentale di sviluppo sarà rappresentato dal primo Simposio Internazionale incentrato su Reich, celebrato a Napoli nel novembre 1987: “W. Reich storia di una rimozione”, in occasione del 30° anniversario della sua morte. In questo Simposio comincia a prendere forma un’altra svolta: un interessante progetto di creazione, in ambito europeo e internazionale, di una nuova area nella psicoterapia: “l’Area Psico-corporea”, che Paola Bovo e Luciano Rispoli contribuiscono a mandare avanti, impegnandosi in prima persona. Cercavano il riconoscimento sociale e istituzionale della Psicoterapia corporea come area nuova e specifica della Psicologia Clinica. Così inizieranno ad organizzare numerosi Congressi, per promuovere il confronto scientifico fra tutti quei modelli e gruppi che nell’intervento terapeutico includono le tecniche corporee. Uno degli obiettivi principali è promuovere una costruzione teorica e un’analisi delle metodologie specifiche della psicoterapia corporea basati sulla ricerca scientifica, in questa nuova area troppo frammentata e che sembra accogliere forme, approcci, teorie e tecniche molto diverse. Con Estrada Villa in occasione del I Congresso internazionale di Psicoterapia Corporea in Mexico, nel dicembre 1987, si crea il Comitato Scientifico Internazionale per la Psicoterapia Corporea. Il Comitato è costituito dagli Istituti e dalle Scuole di formazione che si sono resi promotori sia del XIII


Gravidanza e Nascita. Scoperte, applicazioni e interventi del Neo-Funzionalismo

I Simposio Internazionale di Napoli su Wilhelm Reich dell’ottobre 1987, sia del primo Congresso Internazionale di Psicoterapia corporea, tenutosi in Mexico nel dicembre 1987. Seguiranno gli anni ’90 di grande espansione, di confronto tra approcci teorici, di diversificazione di Scuole e movimenti della Psicoterapia, di Congressi nazionali italiani e internazionali, di lotta per il riconoscimento dalla legge italiana dell’esercizio della psicoterapia, di grandi cambiamenti nel mondo della psichiatria, dell’antipsichiatria, della chiusura in Italia dei manicomi con la legge Basaglia, di creazione di Scuole di formazione per psicoterapeuti e del loro riconoscimento istituzionale, con la finalità di aumentare il livello scientifico della formazione dello psicoterapeuta. Paola e Luciano parteciperanno attivamente alle associazioni nazionali e internazionali di Psicoterapia corporea: AIPC Associazione Nazionale per la Psicoterapia Corporea e la EABP European Association for Body-Psychotherapy. Luciano sarà Segretario Regionale della SIPs (Società Italiana di Psicologia), Segretario Nazionale della Divisione di Psicologia Clinica della stessa SIPs, primo Presidente della Società che da essa si è formata (la Società Italiana di Psicologia Clinica e Psicoterapia), e membro del suo Comitato Scientifico. È stato eletto nel primo Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Campania, dal 1993 al 1996. Luciano scrisse nel 1991: “L’Area della Psicoterapia Corporea è andata ridefinendosi, riconoscendosi e consolidandosi in questi ultimi anni. Questo processo ha subito in particolare una maggiore accelerazione dal 1987 ad oggi, anni nei quali si sono avviati i più importanti Congressi a carattere Internazionale sia in Europa che in America: il Simposio Internazionale di Napoli nel 1987; i Congressi Internazionali di Psicoterapia Corporea... del Messico e Montreal (1987, 1990); quelli Europei di Davos, Seefeld e Lindau (1987, 1989, 1991); i Congressi di Somatoterapia di Parigi, Montevideo e Strasburgo (1989, 1990, 1991); il congresso di Psicoterapia Corporea di Napoli (1990).”1 I Congressi continueranno ma questo tentativo di costruzione dell’Area Psico-corporea non porterà i risultati sperati, e un successivo evolversi delle teorie e metodologie della Psicoterapia Funzionale lo porterà ad abbandonare l’aggettivo “corporea”, per sottolineare con forza un approccio specifico del rapporto corpo-mente, che va al di là dell’uso di tecniche “corporee” in psicoterapia. All’inizio del nuovo millennio, nel 2000, la Scuola sarà riconosciuta dal Ministero dell’Università e Ricerca Scientifica italiano, con Decreto Ministeriale. Grazie al perseverante lavoro di Paola Bovo nell’allacciare i rapporti istituzionali, e accanto a Luciano Rispoli e ai loro collaboratori, la Scuola 1 Luciano Rispoli, Comitato scientifico internazionale per la psicoterapia corporea, S.I.F. Napoli, gennaio 1991.

XIV


Introduzione

continua a crescere e si espande in diverse città italiane. Oggi la Scuola, che da più di 30 anni forma psicoterapeuti, si chiama Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale, e la società scientifica che la sostiene con la ricerca e la formazione continua dei suoi membri è la SIF: Società Italiana di Psicoterapia Funzionale, fondata da Luciano Rispoli e da lui presieduta sino all’anno 2008. Paola Bovo si è occupata di studi sull’aggressività e la forza delle donne, sulla gravidanza e il parto, sulla prevenzione della salute di mamma e figlio da prima della nascita, nella difesa del parto senza violenza di fronte al crescente ed esagerato uso del parto cesareo. Ha organizzato e collaborato ad iniziative innovative come un servizio territoriale con ambulatorio, interventi domiciliari, collaborazione con istituti scolastici, negli anni precedenti alla legge 180, e creato un Centro riabilitativo per pazienti donne con accluso day-hospital psichiatrico all’interno dell’Ospedale Psichiatrico (CSTD: Centro Socio Terapico Donne). Ha contribuito allo sviluppo della Psicoterapia Funzionale con la sua vita e il suo lavoro, promuovendo i cambiamenti nel mondo della psichiatria e della psicoterapia in Ospedale Psichiatrico, non fermandosi agli elenchi di sintomi, etichette, interpretazioni, nomi di psicofarmaci – tanto amati solitamente dagli psichiatri – per non lasciare le persone che chiamiamo “malati” sole con la loro sofferenza.

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