Introduzione
Francesco Orzi
Perché il pollo ha attraversato la strada? Decido io o il mio cervello? Considerazioni di neuroscienza sulla percezione di libera scelta
Collana I territori della Psiche diretta da Doriano Fasoli Board scientifico: Alberto Angelini, Andrea Baldassarro, Nicoletta Bonanome, Marina Breccia, Carla busato Barbaglio, Nelly Cappelli, Giuseppina Castiglia, Domenico Chianese, Cristiana Cimino, Antonio Di Ciaccia, Roberta Guarnieri, Lucio Russo, Marcello Turno, Adamo Vergine
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© Copyright Alpes Italia srl - Via Romagnosi, 3 – 00196 Roma, tel./fax 06-39738315 ISBN: 9788865313442 I edizione, 2021 Francesco Orzi: Già Professore Ordinario di Neurologia e Direttore di Reparto Neurologico in Ospedale Universitario de La Sapienza – Università di Roma. Autore di pubblicazioni scientifiche di ricerca di base e clinica, in ambito neuroscientifi co. Referee per numerose riviste internazionali di neuroscienze. Autore di articoli e libri di divulgazione scientifica. In copertina: Illustrazione di Franco Maria Cordelli
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Introduzione
Indice generale Introduzione ................................................................................................ VII Decido io o il mio cervello? ................................................................................. 1 Riformulare la domanda ..................................................................................... 7 Atti volontari e non ............................................................................................. 9 Prima l’azione e poi la decisione di compierla? .................................................. 15 Tra scienza e filosofia ........................................................................................... 19 Azioni volontarie verso azioni generate da stimoli ............................................. 21 Alcuni elementi essenziali di neurobiologia .................................................. 21 Complicazione e complessità ......................................................................... 25 Il caos in noi ................................................................................................... 27 Il caos non basta ............................................................................................ 29 Il mondo classico è un’illusione ...................................................................... 30 Perché il pollo attraversa la strada? ..................................................................... 37 Storie di donne e uomini ..................................................................................... 45 Charles ........................................................................................................... 47 Violenza: colpa o malattia? ..................................................................... 48 Phineas Gage ................................................................................................. 55 Un’area cerebrale per la morale? ............................................................. 57 Michael .......................................................................................................... 59 Inibizione e Controllo ............................................................................. 59 Jacqui ............................................................................................................. 65 Agency ...................................................................................................... 69 Hans ............................................................................................................ 73 Se non sono io deve essere qualcun altro ................................................. 75 Diane ............................................................................................................ 77 Un solo io, molti io, o nessun io? ............................................................. 78 James Thurber ................................................................................................ 83 Realtà e immaginazione .......................................................................... 83 Kate e Maggie Fox ......................................................................................... 87 Mesmerismo e Ipnosi ............................................................................... 90
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Perché il pollo ha attraversato la strada? Virginia Tighe ................................................................................................ 95 Effetti Placebo ......................................................................................... 97 John ............................................................................................................ 103 Il Circuito del Reward ............................................................................. 104 Pina ............................................................................................................ 109 Volontà e azione senza nesso ................................................................... 111 Paolo ............................................................................................................ 115 Come è facile perdere la testa .................................................................. 116 BIBLIOGRAFIA .................................................................................................. 123
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Introduzione
“What is left over if I subtract the fact that my arm goes up from the fact that I raise my arm?” Ludwig Josef Johann Wittgenstein (1889 – 1951)
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Introduzione
INTRODUZIONE Quello che noi chiamiamo volontà, decisione, libera scelta o responsabilità corrisponde a una realtà che appartiene al mondo dell’esperienza soggettiva e non riusciamo a darne una definizione operativa. Ci sfugge soprattutto cosa sia quell’io che noi percepiamo come autore delle scelte e degli atti che ne conseguono. Nell’affrontare questi argomenti esiste quindi un problema metodologico di fondo, essendo praticamente impossibile soddisfare uno dei requisiti basilari dell’indagine scientifica: oggettivare, replicare e possibilmente misurare le osservazioni. Filosofi discernono sul significato di volontà, se riguardi principalmente l’atto di decidere inteso come fenomeno mentale prima dell’azione o se si riferisca invece all’intenzione come fenomeno separato dalla volontà stessa e separato anche dalla decisione. Si interrogano se la volontà sia “qualcosa” che può solo inibire un atto volontario e non generarlo o se la volontà sia del tutto indipendente dall’azione. E ancora: se il senso morale sia separato dalla scelta volontaria; quale sia il significato di responsabilità morale; se ci sia spazio per la responsabilità in una biologia deterministica in assenza di libertà (Roskies, 2010). Un approccio per affrontare l’argomento dal punto di vista neurobiologico consiste nell’usare modelli, situazioni cioè che possano rappresentare almeno un surrogato di quanto effettivamente costituisce l’oggetto d’indagine. I modelli come tali sono necessariamente riduttivi e imperfetti. Per esempio, si può ridurre il problema della scelta volontaria a un paradigma sperimentale in cui lo stesso atto motorio è prodotto da uno stimolo esterno rispetto a uno generato spontaneamente. Nelle due condizioni si cerca di valutare quali siano le differenze in termini d’attivazione delle aree cerebrali e da qui si può tentare di individuare le aree che sottendono la decisione o volontà all’origine dell’atto motorio. Vedremo comunque i limiti di questo approccio per sottolinearne l’inadeguatezza.
VII
Perché il pollo ha attraversato la strada? Per queste intrinseche difficoltà e per il punto di vista, che vuole essere neurobiologico e non certamente filosofico, abbiamo preferito presentare anche storie. Sono storie vere di donne e uomini, che rappresentano condizioni in cui il legame tra volontà e azione è compromesso e le due entità sembrano avere una loro autonomia. Quello che chiaramente si evince da queste storie è la fragilità del nostro volere. Nei commenti su ciascuna di queste storie abbiamo speculato sulla difficoltà di interpretare il libero arbitrio (quello che intuitivamente intendiamo come tale) all’interno di quello che attualmente sappiamo della neurobiologia e della materia fisica. Nasce la tentazione d’attribuire alcune funzioni della mente a “qualcos’altro” o “qualcun altro”. Ma cercheremo di dare esempi di come tale tendenza sia fallace, di quanto facilmente ci faccia fare errori nell’attribuire la presenza di un io che decide dove l’io non c’è. Rimane quindi il forte dubbio che le nostre decisioni e scelte non siano effettivamente tali e che il nostro libero arbitrio sia un’illusione. Oltre ad alimentare un dubbio, queste storie ci danno comunque un insegnamento, che potrebbe perfino cambiare la nostra vita di ogni giorno, le nostre tendenze o interessi: di fronte a un comportamento diverso o deviante dobbiamo trattenerci dal giudicare. Dobbiamo invece cercare di capire. E se il comportamento deviante è criminale, di certo l’individuo e la società civile hanno il diritto e il dovere di difendersi, avendo ben presente la differenza tra punizione e recupero.
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