FRANCESCA ANDRONICO – ANDREA OLIVIERI
Esperienze di viaggio Il diario di un marinaio
Un testo tra mito, letteratura, psicologia, psicoanalisi e vita vissuta a bordo di una nave da crociera
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Francesca Andronico: Psicologa e Psicoterapeuta, dal percorso professionale poliedrico in diversi ambiti della disciplina. Attualmente Consigliera di Indirizzo Generale all’ENPAP e Coordinatore NETWORK TERRITORIALE dell’Ordine Psicologi Lazio dal 2014. Formatrice, ho sviluppato i format sulle Competenze Trasversali per l’avviamento professionale su www.formazionecontinuainpsicologia.it. Dal 2006 mi occupo di abilitazione alla professione con il CORSO di PREPARAZIONE all’ESAME DI STATO www.esamedistatopsicologia.it in partenrship con Liquid Plan. Appassionata di viaggi, di culture e lingue straniere, lavoro con utenti stranieri, grazie alle mie competenze linguistiche in Inglese, Spagnolo e Portoghese, ho svolto l’Erasmus in Spagna e partecipato a tre Congressi Internazionali. I modelli teorici che mi hanno ispirato nel mio percorso professionale sono la PSICOLOGIA DI COMUNITÀ e la GRUPPOANALISI, credo fortemente nel valore della collettività, le frasi che mi rappresentano di più sono “ED È SUBITO RETE” e “PIÙ LAVORO PER TUTTI”, in un mondo fortemente orientato alla competizione ed all’esclusione ritengo che sia invece bisogno di condivisione e di valori e di buone prassi, nella comunità professionale degli Psicologi. CONTATTI: • Cell: 331.7152476 Mail: dr.andronicof@gmail.com Web: www.studiopsicologicoandronico.it • Profilo Facebook: Francesca Andronico | Facebook Linkedin: Dottssa Andronico Francesca | LinkedIn • Pagina Facebook: Francesca Andronico – Psicologa Formatrice | Facebook • Twitter: @DrAndronicoF Instagram: dr.francesca_andronico1
Andrea Olivieri: Nato e cresciuto a Genova, studente di Liceo Classico, Ingegnerie Chimico. Lavoratore per mantenermi agli studi, sono stato animatore turistico prima nei villaggi, poi in hotel, e poi a bordo di navi da crociera. Non sarei mai riuscito a terminare l’Università se non avessi trovato questa forma di equilibrio non equilibrato tra il tempo trascorso a studiare e le stagioni a bordo delle navi. Il mio carattere introspettivo, meditabondo e ombroso, mescolato con uno studio sterile e totalizzante, stava delineando una personalità pericolosamente solitaria e poco sociale. Il potere taumaturgico della vita a bordo, il contatto forzato con tante persone e la necessità di esprimermi in forma completa ed energica unito agli studi all’Estero, ho svolto l’Erasmus in Spagna, sono servite a darmi quella spinta e quella determinazione che mi hanno portato a completare gli studi. Successivamente ho preso un anno sabbatico per dedicarlo alla navigazione invernale nei Caraibi ed in Sud America. Nel giro di un anno, grazie al titolo di studio importante, all’esperienza sulle navi, ed alla passione per quello che facevo, sono stato promosso tre volte e sono diventato Direttore di Crociera, a 27 anni, uno dei più giovani in Europa e forse nel mondo. Ho solcato vari mari, visto moltissime terre, e conosciuto popoli che non sapevo esistessero. A 32 anni ho preso un MBA presso la University of Southern California di Los Angeles. Dopo due anni di studi, spezzato nel morale e nel portafoglio, avevo bisogno di riprendere il largo per riconciliarmi con il mare e con le finanze. Giusto per non essere superficiale, avevo bisogno di confrontarmi con il lavoro a terra in ufficio come responsabile intrattenimento per compagnie di navi da crociera: mi sono fermato per cinque anni, due in Svizzera e tre a Shanghai. Poi il richiamo del mare mi ha riportato al mio elemento naturale. E sono tornato a navigare. Oggi ho 45 anni; si dice che il salino del mare invecchia il ferro e lo trasforma in ruggine…per me ha avuto l’effetto contrario…mi ha mantenuto giovane nell’ animo e nella persona, permettendomi di dedicare la massima cura alla serenità di spirito. CONTATTI: • Pagina Facebook: Andrea Olivieri – International Host Cruise Director | Facebook • Linkedin: Andrea Olivieri | LinkedIn
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INDICE PREFAZIONE (F. Andronico) “La nascita del testo” .................................................................................................................
INTRODUZIONE (F. Andronico) “Il Diario di Bordo tecnica narrativa e psicologica” – Il Diario di Bordo in Narrativa................................................................................................ – Il Diario di Bordo in Psicologia .................................................................................................
Cap. 1 (Francesca Andronico) “Il Personaggio del Marinaio tra mito e psicoanalisi” Il viaggio come esperienza esistenziale nel mito, un’interpretazione psicologica della storia di Ulisse ..... Cap. 2 (Francesca Andronico) “Psicologia del Viaggio” Il viaggio ed il viaggiatore secondo una prospettiva psicologica .........................................................
Cap. 3 (Francesca Andronico – Andrea Olivieri) “La vita a bordo di una nave da crociera” L’esperienza della Crociera storia e vita vissuta da parte dell’equipaggio e da parte del passeggero ....... 3.1. Principali Compagnie di Navi da Crociera............................................................. 3.2. Storia del Turismo Crocieristico .............................................................................. 3.3. La vita a bordo prospettiva del passeggero............................................................ 3.4. La vita a bordo prospettiva dell’equipaggio .......................................................... Cap. 4 (Andrea Olivieri) “Il Diario di Bordo del Direttore di Crociera” Apertura Diario di Bordo ............................................................................................................ 4.1. Vita sulla nave ............................................................................................................. 1. Torcida Brasileira .................................................................................................... 2. Intervista al Comandante ...................................................................................... 3. Nozze e anniversari ............................................................................................... 4. Come le navi sulle spiagge del Pakistan............................................................... 5. In memoria di ......................................................................................................... 6. “Che cosa c’e’ nella stanza 237, Tony?” ............................................................. 7. Il portoghese non paga… .................................................................................... 4.2. Storie di Passeggeri .................................................................................................... 1. Lo stretto necessario .............................................................................................. 2. Urla nel silenzio....................................................................................................... 3. Scafisti e contrabbandieri....................................................................................... 4. Come i pinguini di Madagascar ............................................................................ 5. Incomunicabilità...................................................................................................... 6. Condizioni meteo.................................................................................................... 7. Usque tandem?........................................................................................................
VII IX X 1 7 15 16 20 31 35 39 40 40 41 42 43 44 45 46 47 47 47 48 49 50 50 51
III
Psicologo: Casi di Neuropsicologia e Psicologia dell’Età Evolutiva 4.3. Storie del protagonista............................................................................................... 1. Un buon non compleanno… .............................................................................. 2. Tombola!!!!!!! ........................................................................................................... 3. Mondi paralleli ........................................................................................................ 4. Me and Michael ...................................................................................................... 5. O maior espetáculo da Terra ................................................................................ 6. La fucking favela Villa 31 de Retiro .................................................................... 7. Con te partirò ......................................................................................................... Chiusura Diario di Bordo.............................................................................................................
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SITOGRAFIA ..............................................................................................................................
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BIBLIOGRAFIA ........................................................................................................................
IV
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COLLANA “Psycho-SMART”: STRUMENTI PER STUDENTI E PROFESSIONISTI A cura di Francesca Andronico*
La collana “Psycho-SMART”: nasce con l’intento di raccogliere una serie di volumi dedicati agli studenti ed ai professionisti che siano “SMART”, ovvero brevi, evocativi, tecnici e di facile impiego, insomma al passo con i tempi. L’Obiettivo che avevo in mente quando ho ideato questa collana, è stato quello di coinvolgere i lettori attraverso una serie di testi che presentano la disciplina in maniera snella, asciutta, concreta, ma non per questo sminuendone il valore scientifico ed accademico. Il Target principale a cui si rivolge sono gli studenti di psicologia e discipline sanitarie coloro i quali si affacciano alla professione ed i giovani professionisti che hanno necessità di strumenti fruibili e di facile consultazione, la collana può essere anche apprezzata dai non addetti ai lavori per la sua caratteristica di immediatezza e di facile comprensione dei concetti esposti.
All’interno della Collana sono inseriti i testi della Dott.ssa Francesca Andronico sulla PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO, un testo per ogni prova, sulla base della sua esperienza maturata dal 2006 ad oggi nella formazione per l’abilitazione alla professione, ha infatti organizzato e diretto il CORSO di PREPARAZIONE all’ESAME DI STATO e svolto attività di SUPERVISIONE E ORIENTAMENTO ALL’AVVIAMENTO PROFESSIONALE presso il suo studio, dal 2020 tutti i materiali didattici relativi all’ABILITAZIONE PROFESSIONALE si trovano sul portale www.esamedistatopsicologia.it format realizzato in partnership con la società di formazione Liquid Plan, mentre quelli relativi al TRAINING ALLA PROFESSIONE sul portale www.formazionecontinuainpsicologia.it alla sezione START-UP PROFESSIONALE.
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PREFAZIONE “La nascita del testo” (Francesca Andronico)
“Nave senza nocchiero in gran tempesta” Dante, Purgatorio, 1316
La barca di Dante, Eugène Delacroix, 1822 Musée du Louvre di Parigi
L’idea del libro nasce per raccogliere le avventure vissute sulla nave dal “Marinaio” Andrea Olivieri che racconta a Francesca Andronico, psicologa e scrittrice, come in un “racconto onirico” le sue storie. La scrittura del diario di bordo per uno scrittore non professionista è come affrontare il mare per un aspirante capitano di vascello, che sente di non avere a disposizione una barca abbastanza solida; per riuscire nell’impresa, il capitano, necessita dunque di un “nocchiero”, un navigatore più esperto che possa orientare il suo viaggio, fornendogli le coordinate e correggendo la rotta. Allo stesso modo, per chi, come il “Marinaio” Andrea, intraprende per la prima volta il racconto e la scrittura delle proprie “avventure”, è necessaria la figura di un intervistatore che orienta il percorso e fornisce gli elementi tecnici necessari alla buona riuscita dell’opera. La metafora della barca e del viaggio in mare, rende bene l’idea dello stato d’animo del nostro Marinaio nella scrittura del testo, qualunque individuo che si trova per la prima volta ad affrontare da solo il mare, anche se ha studiato i principi di navigazione, non si sente pronto ad essere solo di fronte ad un elemento tanto incerto come quello dell’acqua del mare. Il nocchiero, come accade per Dante nel passaggio in purgatorio, è una figura rassicurante che con la sua esperienza può aiutare il giovane navigatore anche nei momenti di tempesta. Il mare rappresenta simbolicamente l’inconscio ed il mondo delle emozioni, e spesso, anche se si hanno gli strumenti è difficile prevedere l’emersione di contenuti inconsci a forte valenza emotiva, l’incontro con una Psicologa ed una scrittrice, risulta essere elemento importante per il Marinaio, chi si appresta per la prima volta a raccontare di sé attraverso le pagine di un libro (Neroni, Andronico, 2011).
VII
INTRODUZIONE “Il Diario di Bordo tecnica narrativa e psicologica” (Francesca Andronico)
“Non viaggio mai senza il mio diario. Bisogna sempre avere qualcosa di strabiliante da leggere…” Oscar Wilde, The importance of being Earnest, 1895
La partenza degli Argonauti, De Chirico, 1922 Collezione Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte. Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli Torino
Il Diario di Bordo in narrativa
In narrativa la tecnica del diario, è rappresentata da un testo, in cui lo scrittore espone le vicende personali e provate, secondo un percorso temporale, l’etimologia della parola deriva dal latino, (dies = giorno) e significa letteralmente registro giornaliero, nel quale l’autore annota giorno per giorno avvenimenti più significativi della sua vita, le sue esperienze, le sue riflessioni, i suoi sentimenti e i suoi stati d’animo. Il diario è una produzione narrativa scritta in prima persona dall’autore per motivi personali, tra i quali possiamo annoverare la volontà di raccogliere frammenti di vita, stati d’animo, per ricordare eventi ed emozioni legate ad essi, la pubblicazione del diario consente di divulgare la narrazione al pubblico dei lettori, che possono immedesimarsi nel protagonista delle storie e vivere insieme a lui le avventure che propone (Bonifazi, 1986). Da un punto di vista stilistico il diario presenta alcune caratteristiche peculiari: È diviso in brani, in base all’aneddoto che racconta, è scritto in forma colloquiale e per tanto riporta formule di saluto, in quanto chi scrive è anche il protagonista delle storie, nella stesura dunque sono riportati anche i suoi stati d’animo e le sue riflessioni, pertanto la narrazione può risultare non sempre scorrevole, di solito è scritto in forma colloquiale e può pertanto contenere abbreviazioni e forme stilistiche confidenziali (Dotti Martinengo, 1997). Di solito, essendo una narrazione personale, la tipologia testuale fa emergere il mondo interno dell’autore, che scrive le sue riflessioni per ricordare a sé stesso gli aneddoti che gli sono accaduti, il temine diario indica anche il registro cartaceo dove l’autore appunta le sue riflessioni, pertanto, i blog personali, rappresentano la formula moderna di tenuta di un diario attraverso il canale informatico.
IX
Esperienze di viaggio In letteratura sono descritte due forme particolari di diario, quello di viaggio e quello di bordo, nel primo racconta di sé in relazione alle esperienze vissute durante il percorso, annotando perlopiù riflessioni, aneddoti e curiosità dei paesi che si trova a visitare; nel secondo, specifico dei racconti di viaggio sulle navi, l’autore racconta prevalentemente episodi legati alla vita di bordo (Scrivano, 2014).
Il Diario di Bordo in Psicologia
Il diario è uno strumento di raccolta dati, con livello di strutturazione non elevato che viene impiegato in psicologia prevalentemente come mezzo di osservazione esperienziale. Al suo interno vengono raccolti in forma descrittiva, utilizzando la narrazione degli eventi, tutte quelli informazioni ritenute importanti ai fini della ricerca, della comprensione e della rendicontazione degli eventi oggetto di una ricerca o di un intervento psicologico. La raccolta dei dati viene fatta attraverso l’osservazione, in psicologia l’osservazione non è una analisi asettica e pura del soggetto bensì il risultato di un incontro tra l’osservatore, col suo sistema di riferimento, (modello teorico e strumenti diagnostici) e le sue esperienze passate e presenti (storia personale), ed il fenomeno osservato. Per tale motivo è impensabile poter condurre un’osservazione totalmente scevra delle variabili personali di chi osserva, ma è necessario, dopo un approfondito lavoro su sé stessi, di servirsi di tali variabili per condurre un’osservazione più accurata della realtà che si vuole osservare (Andronico, 2020). Come scriveva Bion (1972, p. 47) “Il problema fondamentale dell’osservazione è l’oggettività. A questa oggettività ci si accosta attraverso il mondo interno dell’osservatore, che non va inteso come un registratore indifferente di eventi, ma un insieme di pensieri e di sentimenti che entrano nel processo cognitivo e il cui codice di lettura può essere ampio, aperto alle possibilità e al diverso o viceversa, chiuso e pregiudicante”. L’osservazione non è solo una mera registrazione di stimoli esterni che provengono dal fenomeno osservato, ma una creazione che nasce dall’incontro tra il mondo interno di chi osserva e la realtà esterna. L’osservazione psicologica non può fondarsi dunque solo sul guardare o capire ma deve fondarsi anche sull’essere ed il sentire, essa deve contemplare l’intuizione e l’introspezione (Perron, 1997). Secondo Postic e De Ketele (1993, p. 34) Il diario è una tecnica di osservazione narrativa e retrospettiva che consiste nel descrivere nel linguaggio abitualmente usato le proprie attività o quelle degli altri, la narrazione fa riferimento a una determinata sequenza temporale che coincide con il periodo di osservazione. Il testo scritto deve contenere tutti gli elementi utili per poter ricostruire le sequenze temporali, per la riflessione a posteriori sull’esperienza e per la comprensione di aspetti particolari della realtà studiata (Caputo, 2011). L’aspetto della rilevazione è determinato non a priori, ma è scandito dalla sequenza temporale, le informazioni trascritte sotto forma di diario sono utili quando è necessario sviluppare un pensiero su un’esperienza fatta. La sua di un diario deve essere fatta sempre secondo un piano longitudinale, una precisa sequenza degli eventi di modo da valutarne l’evoluzione dinamica così facendo è possibile sviluppare una riflessione sul lavoro svolto che ponga in luce i risultati raggiunti e le eventuali carenze. Il diario di bordo, è una forma particolare di diario, in cui vengono annotati oltre alla rendicontazione delle esperienze anche commenti, interpretazioni, riflessioni, dell’osservatore circa il fenomeno osservato. Strumento principe della ricerca-azione di Lewin (1946), che vede nell’osservazione partecipata uno strumento di lettura della realtà, in cui l’osservatore è allo stesso tempo spettatore e protagonista dell’esperienza vissuta (Andronico, 2017). Il diario di bordo viene usato nella progettazione come strumento che permette la registrazione dei dati durante lo svolgimento dell’intervento, rappresenta un indicatore di processo, in quanto viene compilato a ogni fase del progetto, per questo motivo viene usato nella progettazione per la valutazione in itinere (Andronico, 2018).
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