Capitolo 1 Psicologia della guida
Primo Lorenzi
Tra mito e psiche Il tempo, la morte e l’aldilà, il simposio, l’identità femminile, il mistero della creazione, il dramma della scelta.
Collana
Tra Mito e Psiche
Alpes Italia srl – Via G. Romagnosi, 3 – 00196 Roma tel./fax 0639738315 – e-mail: info@alpesitalia.it – www.alpesitalia.it
Tra mito e psiche © Copyright Alpes Italia srl - Via Romagnosi, 3 – 00196 Roma, tel./fax 06-39738315 I edizione, 2020 Primo Lorenzi, è psichiatra e psicoterapeuta. Ha lavorato e insegnato presso la Clinica Psichiatrica dell’Università di Firenze. È docente a contratto presso l’Università di Pisa e insegna in varie scuole di psicoterapia. Autore di numerose pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali e di varie monografie di argomento psicopatologico. Per Alpes ha già pubblicato “Donne e dee” (2011) sulle strutture psicologiche che governano la relazionalità femminile; “Sul Viaggio e il viaggiare” (2014), un’analisi antropologica dell’esperienza del viaggio; “La follia di Oreste” (2015) una riflessione sul personaggio mitologico di Oreste e sul problema del matricidio, “Arianna” (2016) dalla vicenda mitica alla sindrome clinica, con Riccardo Zerbetto e infine “La dipendenza amorosa” (2018) da Orfeo alle nuove dipendenze..
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Indice generale
Introduzione ............................................................................................. VII
Tempo olimpico e tempo misterico La percezione del tempo nel mondo antico 1.Percepire il tempo............................................................................. 1 2.La percezione del tempo nel mondo antico...................................... 3 3.Il tempo olimpico............................................................................. 4 4.L’origine delle cose (teogonia e cosmogonia olimpica)...................... 9 5.L’esperienza del tempo nella religiosità misterica............................... 11
Il simposio, origini e sviluppi 1.Dal pasto comune al simposio.......................................................... 17
2.Dal simposio dionisiaco alla “coena dominis” cristiana...................... 25
Di madre in figlia: la via di Elettra 1.Il nucleo problematico...................................................................... 27 2.Identificazione e separazione............................................................. 28 3.Di madre in figlia; di figlia in madre................................................. 31 4.Prospettive edipiche diverse.............................................................. 33 5.La sfida del “terzo”............................................................................ 35
III
Tra mito e psiche 6. “Elettre”.......................................................................................... 36 7. Il rapporto con la madre.................................................................. 39 8. Il padre e la figura del “terzo”........................................................... 41 9. Percorsi psicoevolutivi..................................................................... 42 - Il riassorbimento................................................................................. - Il Principe Azzurro............................................................................. - La cesura violenta...............................................................................
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10. Oltre gli Atridi.............................................................................. 44
Orfeo e l’inelaborabilità della perdita amorosa 1.Nuclei tematici del mito di Orfeo..................................................... 53 2.Valore ermeneutico delle immagini mitologiche............................... 55 3.“Perdite” amorose............................................................................. 56 4. Fisiologia del legame amoroso......................................................... 60 5. La vicenda mitica............................................................................ 62 6. Il mito di Orfeo e il lutto amoroso.................................................. 66 7. Risvolti clinici................................................................................. 68
Il Dilemma di Edipo 1. Scegliere.......................................................................................... 71 2. L’illuminazione di Delfi .................................................................. 75 3. La Sfinge......................................................................................... 77 4. Il dilemma di Tiresia....................................................................... 80 5. L’accecamento................................................................................. 81 6. Eteocle e Polinice............................................................................ 83
IV
Indice generale 7. Maschile-femminile......................................................................... 83 8. La parabola di Edipo....................................................................... 86 9. La scelta radicale.............................................................................. 88
Ierogamie 1.Ierogamie e creazione....................................................................... 91 2.I due principi cosmogonici: quello maschile e quello femminile....... 93 3.La prima ierogamia.......................................................................... 94 4.Ouranos e Gea................................................................................. 96 5.La creazione della bellezza................................................................ 99 6.La natura che si concede................................................................... 103
Verso l’Ade 1.L’incontro con la morte.................................................................... 105 2.L’icona della morte........................................................................... 107 3.Sfuggire la morte: Gilgamesh e Sisifo................................................ 110 4.La via della religiosità misterica........................................................ 115 5.Heracle, Asclepio e Orfeo................................................................. 116 6.Un luogo oltre la morte: l’Ade.......................................................... 117 7.Una nuova cosmologia..................................................................... 122 8.Le porte dell’Ade.............................................................................. 125 9.Gli accessi all’Ade più famosi............................................................ 128 - Il necromanteion di Orfeo sull'Ebro..................................................... - Il necromanteion alla foce dell’Acheronte in Trespozia...........................
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Tra mito e psiche - Il capo Tenàro.................................................................................... 133 - Le paludi di Lerna............................................................................. 133 -Un passato cicladico: l’isola santuario di Keros....................................... 134 - L’agorà di Trezene............................................................................... 135 - Il plutonium di Eleusi......................................................................... 136 - Cozzo Matrice ed il lago di Pergusa in Sicilia....................................... 137 - L’Averno ............................................................................................ 139 - Hierapolis.......................................................................................... 139 10.Perché scendere nell’Ade?............................................................... 139 Riferimenti bibliografici essenziali...................................................
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Introduzione Se vogliamo capire chi siamo è quasi inevitabile pensare alla nostra infanzia e ricercare lì le radici, le determinati, i canovacci, che sostanziano il nostro comportamento attuale. Allo stesso modo se vogliamo capire l’attualità, se vogliamo evitare di perderci in presentismo1 senza storia, è sempre opportuno riflettere sui momenti in cui si sono costruite le travi portanti della nostra civiltà. Del mondo antico siamo infatti tutti figli, come siamo figli del bambino che siamo stati. Gli schemi di base del nostro pensiero sono stati gettati lì e sempre lì sono state abbozzate le risposte che ancora oggi si ripropongono nel nostro vivere quotidiano. La grande elaborazione mitologica ha poi fornito delle risposte (o degli schemi di risposta) che ancor oggi mantengono tutto il loro potere evocativo. Del resto la stessa psicologia è nata da una riflessione sul mito, sulle tipologie divine e sui loro corrispettivi umani. Il riferimento va all’opera seminale “Caratteri” di Teofrasto, che fu successore di Aristotele al Liceo di Atene (Teofrasto, 1989). Ma ben prima di quest’opera c’era stata tutta la grande costruzione mitologica usata per significare molti momenti della vita e molti snodi critici del destino umano. E a questa opera composita e monumentale che molti cultori della mente si sono richiamati, in tutte le epoche. La psicologia e la psicopatologia, quando si sono rifondate come scienze moderne, vi hanno attinto a man bassa, per caratterizzare
1 Indichiamo con questo termine la tendenza a vivere nel presente dimenticando la tradizione. Un atteggiamento sempre rintracciabile nella storia, ma che sta assumendo un portato drammatico da quando si accompagna al fenomeno della globalizzazione. Che, a sua volta, veicola la tendenza a recidere i legami con il territorio. L’effetto combinato delle due tendenze facilita l’instaurarsi di una consapevolezza identificativa di tipo puntiforme. Sostanzialmente sradicata dal contesto e quindi pronta a cambiamenti di marcia, di attitudini, di sensibilità improvvisi e dirompenti. Alla lunga capaci di costituire anche una seria minaccia alla coesione sociale (McKinnon N, 2003).
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Tra mito e psiche “complessi”2 e “sindromi”3. Ecco dunque il “Complesso di Edipo”, quello di Elettra, la “Sindrome di Medea” e quella di Procuste, solo per citarne alcune. Senza contare le caratteristiche di Ebe, la coppiera degli dei, che sono servite agli specialisti di fine 800 ad illustrare un particolare aspetto delle patologie che poi verranno chiamate schizofreniche. In questo volume ho raccolto una serie di “spigolature” su temi di antropologia del mondo antico che ho indagato usando essenzialmente la lente psicopatologica e con lo scopo di aggiungere un contributo a quello di eminenti filologi, storici, archeologi. Il particolare contatto fra mito e psiche è diventato il fil rouge che unisce i vari capitoli e giustifica anche il titolo dato al volume. Le tematiche affrontate sono diverse, ma tutte accomunate da questo particolare punto di vista. Che potremo riassumere nella ricerca insistita dei momenti e dei modi in cui, i temi centrali dello psichismo umano, sono stati definiti ed offerti ad una consapevolezza dichiarativa. Spesso fornita attraverso efflorescenti ed immaginifici racconti mitici. Così, nel primo capitolo, viene portata avanti una indagine sulle modalità di fare esperienza del tempo che furono proprie del mondo antico e che qui vengono indicate come “tempo olimpico” e “tempo misterico”. Per poi toccare il tema del “simposio” (Cap. II), delle sue determinanti e significati antichi, fino alle trasformazioni storiche e ricadute attuali. Più prettamente psicopatologico è il terzo capitolo indicato come “La via di Elettra”, ove, partendo dalla figura della figlia di Agamennone, si indagano le vicissitudini e le difficoltà di identificazione – separazione che, ad ogni passaggio generazionale, investono il rapporto fra madre e figlia nel cammino accidentato verso la costruzione dell’identità femminile. La figura di Orfeo permetterà un’indagine sulle perdite amorose e sulle forze che muovono l’amore passionale (Cap. IV). Fino ad avanzare, in 2 La parola viene mediata dal tedesco Komplex per indicare l’agglutinazione di determinanti psichici che si formano e fissano durante il primo periodo psicoevolutivo. Proprio per la loro arcaicità i “complessi” sono caratterizzati da situazioni emotive ambivalenti e contrastanti. Il loro sviluppo e la loro, sempre parziale, elaborazione arrivano a influenzare il nostro comportamento adulto, spesso con assenza o scarsa consapevolezza da parte del soggetto. In qualche modo rappresentano un fondo umbratile a cui ricondurre molte condotte adulte così da costituire una specie di invarianza nella estrema variabilità dei nostri comportamenti. 3 La “sindrome” indica un insieme di fenomeni (sintomi) che “vanno insieme” (dal greco: συν + δρομος).
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Introduzione uno stretto rimando al mito, l’idea di una sostanziale inelaborabilità di ogni perdita amorosa. Il mito di Edipo (Cap. V) invece fornirà l’occasione per mettere a fuoco il tema della scelta, basilare per capire molti comportamenti umani. Ne cercheremo le costanti e le varianti ripercorrendo la storia di Edipo in uno stretto rimando ad alcuni testi letterari che sono senz’altro da annoverare fra i vertici dello spirito umano. Un capitolo, il sesto, sarà dedicato alle “ierogamie”, ovvero al modo fascinoso ed immaginifico di concepire lo sviluppo della creazione che fu proprio della cosmogonia antica. Infine nell’ultimo capitolo (“Verso l’Ade”) prenderemo in considerazione il tema della morte visto come il drammatico incontro con l’”altro assoluto” che pone in scacco la possibilità stessa di sentirsi demiurghi della realtà. Anche qui cercheremo di delineare la particolare risposta che fu propria degli antichi e di come essa sia stata fondamentale per definire scelte religiose e visioni del mondo che si ritrovano anche nell’attualità. Come vedremo ogni indagine sull’uomo ci riporta al mondo antico ed ogni approfondimento sul mondo antico diventa, per questa via, di cogente attualità. Occorre solo cercare di coglierne le connessioni sfruttando al massimo il distacco che, il diverso contesto storico e l’altissimo valore estetico, rendono possibile. Buona lettura.
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