Maria Stanzione Modàfferi, Mario Donadio (a cura di)
Una psicoanalista inattuale e futurista La voce e la parola di Anna Maria Galdo
Collana i Territori della Psiche diretta da Doriano Fasoli Board Scientifico: Alberto Angelini, Andrea Baldassarro, Nicoletta Bonanome, Marina Breccia, Carla Busato Barbaglio, Nelly Cappelli, Giuseppina Castiglia, Domenico Chianese, Cristiana Cimino, Antonio Di Ciaccia, Riccardo Galiani, Roberta Guarnieri, Lucio Russo, Marcello Turno, Adamo Vergine
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© Copyright Alpes Italia srl Via G. Romagnosi, 3 – 00196 Roma, tel./fax 0639738315 I edizione, 2021
Maria Stanzione Modàfferi (Mavi) neurologo e psicoanalista, Membro Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytical Association; vive e lavora a Napoli. Coordina dal 2010 un gruppo di studio sul rapporto tra cinema e psicoanalisi: DENTRO L’IMMAGINE. Ha curato Le figure del vuoto, 2012, Borla; Nostalgia d’infinito, esplorazioni psicoanalitiche sul sentimento oceanico, 2018, Guaraldi; Oltre. Il senso di infinito a partire dal “Sentimento Oceanico”, 2019, Alpes, e “Tra” questa immensità, 2020, Guaraldi. Tra i lavori: “Dal caos alla scrittura: Margaret Little”, 2012, F. Angeli; “Terra-Mare psicoanalitica. Illusione, credenza, fede, delirio: limiti e confini”, 2017, F. Angeli; “Perché l’oceano”, 2018, Guaraldi; “Soggetti dell’Oltre. Infinito terminabile e interminabile”, 2019, Alpes; “Relazioni e transiti ‘tra’ poesia e psicoanalisi”, 2020, Guaraldi. Mario Donadio laureato in Medicina, membro Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana e dell’IPA, vive e lavora a Napoli. È stato ricercatore presso il Dipartimento di scienze relazionali e della comunicazione dell’Università di Napoli. Ha co-curato Il Controtransfert (Liguori Editore, 1986) e Psicoanalisi e teoria della cultura. Riflessioni su un classico: Il disagio della civiltà (Borla, 2003). Tra i lavori: “Psicoanalisi e preistoria: intersezioni possibili nella ricerca della specificità umana” (M. Donadio e F. Giusti), in Psicoanalisi e teoria della cultura (Borla, 2003).
RINGRAZIAMENTI Si ringrazia Francesco Napolitano per l’amorevole sostegno durante il viaggio.
In copertina: Foto dal repertorio di famiglia.
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Itinerario del viaggio Inizio
Invito al viaggio di Maria Stanzione Modàfferi........................................................... IX
Prima tappa Partenza Intervista ad Anna Maria Galdo di Mirella Galeota.............................................................................. 3 Ricordo di un’intervista di Silvana Lombardi.......................................................................... 9 Nota Personale alle interviste di Mario Donadio.............................................................................. 13
Seconda tappa Mavi e Mario Il lungo in-contro. “Procurati un maestro e bevi con sete le sue parole” di Maria Stanzione Modàfferi........................................................... 17 Nuvole d’incertezza di Mario Donadio.............................................................................. 31 A partire da Leonardo di Mario Donadio.............................................................................. 37
III
Una psicoanalista inattuale e futurista
Terza tappa Dimensioni Non è questo il tuo tempo di Patrizia Cupelloni......................................................................... 49 A quattro mani di Fausta Ferraro e Diomira Petrelli................................................. 55 Una memoria di Anna Maria Galdo di Celestino Genovese......................................................................... 65 In ricordo di Anna Maria Galdo di Rossana Gentile............................................................................. 67 Supervisione di Francesco Napolitano.................................................................... 71 Narcisismo e memoria traumatica: la funzione dei ricordi traumatici di Ciro Paudice.................................................................................. 79 Anna Maria Galdo psicoanalista, collega e amica di Luigi Rinaldi.................................................................................. 99 Anna Maria Galdo, una poetessa di Sarantis Thanopulos...................................................................... 107 Il metodo psicoanalitico e il rischio dell’interpretazione di transfert di Gemma Zontini............................................................................. 111
Quarta tappa Orme Ricordo di Anna Maria Galdo di Pantaleone D’Ostuni..................................................................... 121 Un’amicizia di Paola ............................................................................................ 125
IV
Itinerario del viaggio AMG (Anna Maria Galdo e Ad Maiorem Gloriam) di Giuseppe Merlino........................................................................... 127 Semplice ricordo di Fiorella Petrì.................................................................................. 129 Foto ricordo di Gemma Trapanese......................................................................... 131
Fine Al-largo di Maria Stanzione Modàfferi........................................................... 137
Equipaggio .................................................................................... 141
V
Ad Anna Maria per i cento anni dalla sua nascita
VII
Inizio Invito al viaggio di Maria Stanzione Modàfferi Mia bambina, sorella mia, Pensa alla dolcezza Di andare laggiù a vivere insieme! Amare a piacimento Amare e morire Nel paese che ti assomiglia! 1
La biografia o il ritratto di uno psicoanalista possono prendere le mosse dalla lettura delle sue opere ma quest’operazione, confinata nello studio della parola scritta, a tratti ipostatica e nemica della vita, è destinata a de-cadere e perdere quell’essere sulla bocca proprio della trasmissione del sapere psicoanalitico. Allora ricaviamo il suo profilo dalle tracce vive lasciate nell’altro, anelli di una catena che riceve e trasmette di bocca in bocca, di un DNA invisibile, dove i timbri, la voce, la parola e il pensiero ne rappresentano il progetto genetico che gli sopravvive, tuttavia, con la forza dei fossili e delle pitture rupestri, fedeli messaggeri del passato. Originale mescolanza di raffinate stravaganze, Anna Maria Galdo è stata una psicoanalista inattuale e futurista, dotata di uno sguardo lieve e profondo sulle cose del mondo. Il suo pensiero, mai banale, è piuttosto una pratica del pensiero, condizione che ha che fare con l’ascolto e dove l’incessante apertura alla perdita, la messa a rischio delle proprie certezze e di se stessi avviano un continuo movimento verso la conoscenza. Il genoma (da γίγνομαι) della Galdo e dell’intera sapienza psicoanalitica esprime appieno quel divenire contenuto nell’etimologia della parola. Anna Maria per pensare ha bisogno di un interlocutore che colloca, con pervicacia, in un luogo d’instabilità e disagio, abitato da dubbi e domande e tuttavia pabulum ideale per ri-creare, pur nell’alveo della tradizione, nuova psicoanalisi. Il disagio dell’interlocutore è in relazione con la perdita, sia pure parziale, del confine identitario – simile a quella avvertita da Freud alla vista del Partenone – e con il fare di continuo il vuoto dentro di sé durante l’atto conoscitivo. 1 Baudelaire C., “L’invito al viaggio” in: I fiori del male (traduzione di Sabino Chialà, Monaco di Bose, 2006).
IX
Una psicoanalista inattuale e futurista
Se la stabilità di un genoma è messa in tensione da perdite e mutazioni, tuttavia garanti di evoluzione e adattamento, la profonda solidità statuaria di Anna Maria rimane nei nostri occhi accanto alla caduca levità del suo pensiero. Anna Maria scrive poesie, lì dove la parola incarna la posizione in caduta e luttuosa della conoscenza, effimera e dolorosa come la “pioggia che cade sulla terra scura a primavera” . Il ritratto della Galdo prende forma dalla voce dell’altro: colleghi, amici e allievi ciascuno portatore, nel proprio genoma, di un suo ricciolo dubbioso. 2
2 Rilke R.M. (1922), “Decima Elegia” in: Fachinelli E. (a cura di), Su Freud, Adelphi, Milano, 2012.
X
Inizio - Invito al viaggio
Foto: “passi” (corrimano verso lo studio) scatto di Mavi.
XI