Ma tu mi ami?

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Introduzione

Claudia Menichelli, Andrea Vitale

Ma tu mi ami?

Alpes Italia srl – Via G. Romagnosi, 3 – 00196 Roma tel./fax 06-39738315 – e-mail: info@alpesitalia.it – www.alpesitalia.it

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© Copyright Alpes Italia srl - Via G. Romagnosi, 3 - 00196 Roma, tel./fax 06-39738315

I edizione, 2020

Andrea Vitale (Roma, 1962), psicologo e psicoterapeuta, è stato per anni didatta in una Scuola di specializzazione in psicoterapia psicoanalitica di Roma e docente di Psicologia all’Università di Tor Vergata. Attualmente si dedica alla professione e conduce Lapsus, un laboratorio di psicologia e psicoterapia dedicato all’approfondimento delle segrete condizioni attraverso cui, nella vita di ogni giorno, l’inconscio influenza il modo di legarsi agli altri, nelle amicizie e nel rapporto di coppia. Con Alpes ha pubblicato Fatemalefratelli (2019). Claudia Menichelli, psicologa, psicoterapeuta, impegnata nella professione, si occupa da anni delle tematiche connesse ai legami familiari e al disagio sociale.

Copertina: Chiara Manenti, Gli innamorati (2010).

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Introduzione

Indice generale Introduzione................................................................................................ IX A che serve l’amore?............................................................................... IX L’amore serve per costruire nuovi individui............................................ X Perchè non a tutti riesce d’amare? .......................................................... XI La paura di essere soli............................................................................. XII

I La lunga strada dell’amore 1. L’origine dell’amore.................................................................................. 1 L’amore tra adulti................................................................................... 1 L’amore fra un bambino e un adulto ..................................................... 2 Cosa accade quando un adulto non corrisponde le esigenze del bambino?. 3 2. Il Romanticismo del DNA........................................................................ 4 Siamo organismi che fanno copie di sé................................................... 4 I due piani della vita ............................................................................. 5 3. Il lavoro degli amanti............................................................................... 7 Il lavoro dell’amore................................................................................ 7 La socialità: avvicina-allontana............................................................... 7

II Gli impulsi nell’amore 1. Tre impulsi per due comandi.................................................................... 11 Attaccamento, colpa, diffidenza, aggressività.......................................... 11 Un acceleratore e un freno .................................................................... 12 Ma quelli sono amici o nemici?............................................................... 13

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Ma tu mi ami? 2. Gli impulsi e lo sviluppo.......................................................................... 14 Necessità ed esperienza........................................................................... 14 Da attaccamento a schiavitù .................................................................. 15 La colpa................................................................................................. 15 La diffidenza ......................................................................................... 16 L’aggressività.......................................................................................... 17 Gli amori sono tutti uguali..................................................................... 18 3. Gli ingredienti dell’amore fra due adulti................................................. 18 Sorpresa: L’aggressività è una forza centripeta......................................... 18 Alcuni possibili scenari politici............................................................... 19

III Le personalità guidate dalla diffidenza 1. Sento che non mi ama.............................................................................. 21 La persona che amo è............................................................................. 21 … Fredda e meschina ............................................................................ 22 … Si trincera dietro mille scuse?............................................................ 23 Perché non riesce ad amarmi? ................................................................ 23 La diffidenza è un meccanismo infernale................................................ 24 2. Ma io ti amo............................................................................................. 25 Conviene per caso anche a me non amare?............................................. 25 Sono infelice perché mi ama.................................................................. 26 Sembrava un fallimento invece era un successo...................................... 27 Chi non spinge per realizzare una coppia è mosso dalla diffidenza ......... 27

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Indice generale

IV Le personalità guidate dall’aggressività 1. Una vendetta nascosta e velenosa............................................................. 29 L’aggressività tende a restare nascosta..................................................... 29 Una vendetta a scoppio ritardato............................................................ 30 2. Le strategie dell’aggressività..................................................................... 31 Ferire in modo nascosto e duraturo........................................................ 31 La persona che amo mi fa davvero soffrire.............................................. 32 Un elenco di azioni aggressive................................................................ 33 Reiterazione dell’azione lesiva e assenza di pentimento........................... 34 3. Vittime o coimputati?............................................................................... 35 La persona che amo è davvero irritante.................................................. 35

V Le personalità guidate dalla sessualità 1. La sessualità è un impulso minore........................................................... 37 La sessualità entra in scena a giochi fatti................................................. 37 Orgasmo femminile e diffidenza............................................................ 38 Sessualità e aggressività........................................................................... 39 2. La sessualità può essere un’esca?............................................................... 40 Perché dire sì al sesso e no all’attaccamento?........................................... 40 Niente carinerie dopo l’amplesso............................................................ 41 3. Com’è fatta la vostra sessualità?................................................................ 42 Col sesso si costruiscono tante relazioni, non la felicità.......................... 42

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Ma tu mi ami?

VI Un sistema per misurare l’amore 1. Venti comportamenti come zero celsius................................................... 43 L’amore si misura in potenza degli impulsi............................................. 43 I venti comportamenti che compongono un rapporto di coppia............ 44 Come va interpretato l’elenco?............................................................... 46 2. Una tabella per tradurre le cifre in giudizi............................................... 48 La Tabella dei Valori.............................................................................. 48 L’indice di correzione dell’aggressività................................................... 49 Una tipologia verosimile....................................................................... 50

VII La quantificazione di costi e benefici 1. Perchè agisce così?.................................................................................... 53 Il tradimento: costi e benefici................................................................. 53 Tre scenari possibili................................................................................ 54 2. Costi e benefici delle quattro personalità................................................ 56 È peggio avere a che fare con una personalità diffidente o aggressiva?..... 56 Personalità guidate dall’attaccamento..................................................... 57 Personalità guidate dalla diffidenza......................................................... 58 Personalità guidate dall’aggressività........................................................ 59 Personalità guidate dalla sessualità.......................................................... 59 3. Quali sono le personalità peggiori?.......................................................... 60 Una classifica per le personalità............................................................. 60 Il saldo tra costi e benefici misura l’umore............................................. 61

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Indice generale

VIII Dimmi come ama e ti dirò chi è 1. Le persone diffidenti amano così............................................................. 63 Una coppia che non decolla................................................................... 63 Tre esiti inconfondibili........................................................................... 64 2. Le persone aggressive amano così............................................................ 65 Se questo è l’uomo dei sogni….............................................................. 65 I valori di un individuo aggressivo......................................................... 66 3. Le personalità guidate dalla sessualità..................................................... 67 Fine settimana di sesso e lunedì tristi..................................................... 67 Tanto sesso pochi sentimenti................................................................. 67 4. Le regole generali per capire quanto vi ama............................................ 69 La valutazione si fa tenendo alla mente gli obiettivi degli impulsi........... 69

IX Dimmi come ama e ti dirò chi sei 1. Osservate il vostro modo di amare........................................................... 71 Rovesciamo la prospettiva...................................................................... 71 Vedo bene che lui è aggressivo, ma allora perché lo accetto?................... 72 Diffidenza vuol dire essere terrorizzati dalle mani tese............................ 73 Le persone lontane offrono una garanzia speciale .................................. 74 2. Ecco un modo d’amare davvero singolare................................................ 75 Un marito per due................................................................................. 75 Diffidenza e aggressività stavolta hanno lasciato tracce visibili................ 76

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Ma tu mi ami?

X Dimmi chi ami e ti dirò chi sei 1. Osservate la persona che amate................................................................ 81 Una via più facile all’introspezione......................................................... 81 Un amore molto formale........................................................................ 82 Quando la diffidenza regna sovrana........................................................ 83 2. Non innamorarsi non è un errore............................................................ 84 L’uomo impossibile è un alibi per non innamorarsi................................ 84 Eleonora vuole l’adrenalina.................................................................... 85 Costi e benefici di una politica sentimentale suicida............................... 87 Osservate i vostri impulsi alo specchio................................................... 88

XI Farsi amare meglio si può? 1. Tramutare la diffidenza in attaccamento.................................................. 91 Un congedo ottimistico......................................................................... 91 Aut aut................................................................................................... 91 Una legge infernale................................................................................ 92 Digiuni e cattive maniere....................................................................... 93 2. Liberarsi dalla paura di essere rifiutati............................................ 95 Ritornare al passato................................................................................ 95 Chi ha sbagliato si deve scusare.............................................................. 96 Sia fatta finalmente la selezione dei buoni.............................................. 97 Sicuri si nasce, insicuri si diventa, sicuri si ritorna.................................. 98 Bibliografia.................................................................................................. 101

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Introduzione

L’amore è una “cosa meravigliosa”, come spesso sentiamo dire, oppure, come sostiene Hermann Hesse, serve solo per misurare la nostra capacità di resistere al dolore? Dato che soffrire non può essere una cosa meravigliosa, è chiaro che si tratta di due verità inconciliabili. Il mistero diventa poi ancor più fitto quando a queste due posizioni ne aggiungiamo una terza, tanto logica quanto impopolare: l’amore serve per far soffrire. Se in una coppia esiste uno che soffre, l’altro deve per forza essere sadico. Non del tutto, d’accordo, ma almeno un po’ sì. Nel corso del libro tenteremo di dimostrare che l’amore è in realtà ognuna di queste tre cose. È sia un modo per stare bene, che un modo per stare male, che un modo per far stare male. Però per cominciare dobbiamo prendere la questione da un diverso punto di vista, e cercare la risposta a due domande: a che serve l’amore? Perché non riesce a tutti? Questo ci aiuterà a portare a termine il compito che ci siamo prefissi scrivendo questi capitoli: aiutarvi a capire come è fatta la persona che amate, o che vorreste amare. Aiutarvi a scoprire se è veramente animata da buone intenzioni oppure se il suo comportamento non nasconda dell’altro. Il libro naturalmente viene buono anche per indagare se stessi, ma questo è un altro discorso in quanto l’introspezione non è un esercizio sempre facile, soprattutto quando si parla di sentimenti.

A che serve l’amore? L’amore, come lo intendiamo solitamente, è quello fra un uomo e una donna. In realtà l’amore è un dispositivo neurofisiologico concepito per tenere legati due individui. Noi lo usiamo a tutte le età: da piccoli amiamo i nostri genitori, da giovani amiamo un compagno, da adulti i IX


Ma tu mi ami? figli. L’amore è sempre quello: io sono legato a te. Cambia il ruolo che recitiamo e se proprio vogliamo essere fiscali possiamo dire che il vero, unico, amore è quello di noi bambini. Solo quello è attaccamento puro, sto con te perché sono assolutamente incapace di stare da solo. Da giovani a questa forza centripeta si aggiunge il sesso, e quando diventiamo genitori all’amore si affianca il desiderio di accudimento. L’amore, quello vero, è un fatto da bambini. Dopo di allora, è una minestra riscaldata, un condominio di impulsi. Premesso questo, diciamo pure che non siamo spinti a unirci per assaporare le gioie dell’amore, ma per ottenere che il Dna che custodiamo nel corpo (metà del Dna custodito nelle cellule germinali) proceda a replicazione. L’amore, da questo punto di vista, è uno strumento neurologico concepito per farci fare un lavoro: il lavoro è fare alcune copie di noi stessi, l’amore un adesivo che ci aiuta a restare attaccati a un altro lavoratore il tempo necessario a tirar su due o tre figli.

L’amore serve per costruire nuovi individui Questo naturalmente è il dettato biologico dell’amore, la ragion d’essere voluta dal Dna. In effetti, guardando all’amore non vediamo una ricetta per fare copie, ma una fonte di piacere e sofferenza. Quando pensiamo a quanto siamo soli e al bisogno disperato che abbiamo di un’anima gemella, non immaginiamo neppure lontanamente ciò che stiamo facendo. Non ci pare di porre la prima pietra per la costruzione di quell’edificio che si chiama “nuovo individuo”. Sì, sappiamo che dal desiderio di un altro nascerà un’unione e da questa, probabilmente, dei figli. Ma non vediamo alcun nesso tra l’amore che ci brucia nel cuore a sedici anni e i nipoti che ci tengono la mano quando quarant’anni dopo passeggiamo in un parco. Eppure quei bambini sono l’edificio compiuto. L’ultimo anello di una catena che partendo dal nostro ardente desiderio di non essere soli, reca ai figli dei nostri figli.

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Introduzione È probabile che questa immagine dell’amore vi giunga nuova. Questo dipende dal fatto che non siamo abituati a pensare alla vita al modo in cui lo fanno, da molti decenni, i biologi dell’evoluzione. Nella loro ottica l’amore è infatti una delle tante soluzioni possibili al problema generale di fare copie di sé. Non è per esempio diverso nel contenuto dal feromone che le farfalle maschio usano per attrarre le femmine, o dal canto dell’usignolo. È solo uno dei tanti espedienti inventati dal Dna per sopravvivere nel tempo passando attraverso gli individui che costruisce. Se vi pare che sia uno strumento vincente, non dimenticate che è all’opera da appena alcuni milioni di anni, e su scala geologica si tratta di un batter di ciglia. Alcuni batteri, per dirne una, ottengono la loro replicazione fondandosi su strumenti molto diversi: non sono romantici, non sono sociali... hanno solo deciso di restare piccolissimi, tanto piccoli da volare da una mucosa all’altra degli organismi grossi e sociali. Questa è sicuramente una ricetta vincente, perché funziona da tre miliardi di anni. L’amore sarà pure una cosa soggettivamente meravigliosa. Resta il fatto che tra le trovate inventate per fare copie di sé è un parvenu.

Perché non a tutti riesce d’amare? Chiudiamo questa prima finestra sull’amore e apriamone un’altra, che ce lo mostra da tutt’altro verso. Noi psicologi continuamente mettiamo le mani su macchine da amore incapaci di funzionare. Se qualcuno ci chiedesse in cosa consistono i disturbi psicologici, la risposta sarebbe: nell’incapacità di amare, di fidarsi, di affrontare serenamente una relazione, di tendere una mano in attesa che qualcuno la stringa. È per questo che siamo stati spinti a credere che l’amore non sia solo: “Diamoci spontaneamente la mano”; se fosse realmente così facile amare, non esisterebbero tante persone a cui questo incantesimo non riesce mai, o riesce veramente male. L’amore deve essere qualcosa di più, deve avere un muro invisibile che molti non riescono a valicare.

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Ma tu mi ami? Tutti i rapporti fra individui sono rapporti di forza, e anche l’amore è uno di questi: riesce solo a coloro che possiedono una certa forza. Quando diciamo: quel tale è insicuro e per questo non riesce a trovarsi una ragazza, dovremmo essere più espliciti: è sicuro di non riuscire a trovare una ragazza. L’amore non sempre è così facile perché è sufficiente che io sia un filino meno forte del mio contraente, e avrò la peggio. La difficoltà, naturalmente, sta tutta in una convinzione radicata nell’animo di ciascuno di noi: se la persona che amo o che vorrei amare mi rifiuta, sono perduto. Come vedremo nel corso del libro, per un adulto il rischio di star solo è infinitamente meno grave che per un bambino. Noi trasciniamo nell’età adulta tutte le impressioni che maturiamo da piccoli, e assieme all’educazione e al rispetto che ci vennero insegnati quando eravamo bambini, trasportiamo anche le paure infantili. Quando un adulto dichiara di non volersi avventurare in una relazione, quando soggiace al timore del rifiuto, commette un errore di valutazione. Giudica rischiosissimo aprire il proprio cuore a un altro adulto sulla scorta di un pregiudizio infantile.

La paura di essere soli Per un bambino è drammatico restare solo; scoprire per esempio che mamma e papà sono usciti e la casa è vuota, produce in lui una reazione neurofisiologica pari a quella che un adulto proverebbe scoprendosi naufrago nell’oceano. Questa sensibilità vertiginosa fa sì che i bambini guardino con occhi diversi alle relazioni e alla necessità di stare uniti. Non tutti i bambini hanno la fortuna di avere dei genitori premurosi, che riconoscono le loro esigenze di organismi follemente assetati di attenzione. Quando da piccoli la loro febbrile necessità di avere sempre qualcuno al fianco, ovvero di non restare mai soli, ovvero di amare in modo pieno, quando questa esigenza viene calpestata, in tutto o in parte, allora si creano le premesse per un malefico sortilegio: costoro si trasformeranno in

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Introduzione adulti che temono di amare. La loro sensibilità violentata viaggerà negli anni e continuerà a fargli dubitare dell’opportunità di attendersi qualcosa da qualcuno. Per il resto della vita non potranno fare a meno di sperare di amare. Per il resto della vita avranno paura di lasciarsi andare. Tutti i rapporti sono basati sulla forza. Un rapporto può essere un fatto molto piacevole; ciò non toglie che si fonda sulla forza. La forza, in amore, vuol dire essenzialmente: non ho paura di restare solo. Chiunque non ne possieda a sufficienza, resterà sempre ai margini del consorzio degli affetti, esitante e insoddisfatto. Speriamo che questo non vi spaventi: la paura di amare è una malattia che può essere curata, e alla fine del libro parleremo dei rimedi esistenti.

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