Collana Itinerari del sapere
Brunella Lottero
Come una specie di sorriso
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© Copyright Alpes Italia srl - Via G. Romagnosi, 3 – 00196 Roma, tel./fax 06-39738315 II edizione, 2019 Brunella Lottero (1955), fa la giornalista e scrive libri: Bimba, ed. Rusconi, Semi di senape, ed. Simonelli, Tu gli anni e le torte, seconda edizione ed. Voglino, Fratello senza Peccato, Paolo Sorba editore e Taddarita, con Luca Salici.
Immagine di copertina: Foto di Brunella Lottero.
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Ringrazio e ho i miei buoni motivi: Tilde Pajno e Agostina Natoli Pier Mancuso, Agostino Zappia, Bruno Brancher e Clelio Pratelli, Piero Bianuc ci, Mirta Da Pra Pocchiesa, Lucio Salvini, Emergency e zia Maria Franca, Alessandro, Mimosa e Viola.
III
“Poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuoco di legna perché l’aria azzurra diventi casa chi sarà a raccontare chi sarà sarà chi rimane io seguirò questo migrare seguirò questa corrente di ali”. da Khorakhané
IV
Prefazione Bimba è una donna randagia, libera e sola, e scrive alle sue lontananze. Alle sue mancanze. Mentre le sta crescendo dentro una vita nuova, una bambina (lei sa che sarà una bambina) assai più importante del padre transitato per un attimo e subito svanito, Bimba chiama a raccolta le persone che ha amato, che ama e che le sono state sottratte perché “alla vita piace passare la spugna”, questa vita un po’ cattiva e un po’ distratta. Bimba chiede aiuto a chi è lontano e non può sentirla: l’amica Mariù, l’amato Fabrizio De André appena partito a tradimento per l’ultimo viaggio. Mariù è un medico di Emergency, e forse assomiglia all’Andrea della canzone di De André: s’è persa e non sa tornare. Oppure non vuole, o magari non può. Bimba le abita la casa, le annaffia le piante sul terrazzo, ne indossa gli abiti, si lascia coccolare dall’Amelia che è molto più di una donna di servizio che lava, stira e cucina, molto più di una vicina di casa con la porta sempre aperta: Amelia è il calore di una famiglia desiderata e mai avuta (ora arriva una bambina, d’accordo, ma una grande famiglia è un altro tipo di sogno), oppure perduta troppo presto, quando la madre di Bimba se ne andò di casa che lei aveva dodici anni e il padre vegeta da un trentennio sotto shock. Per farsi raccontare la più bella delle storie (una mamma, un papà che vive dentro la tivù ma almeno c’è, due ragazzi sempre sudati di partite di pallone e lezioni di italiano incomprensibili), Bimba va da Amelia e si rianima, o almeno così sembra. Ma può essere anche il contrario: vedere le altrui presenze e ricchezze, toccarle ma non saperle nostre, spalanca la voragine delle assenze. Però Bimba è tenace, ci crede, vive di “pancia” e non solo per la figlia che le cresce dentro. Con il contrappunto continuo di De André, i cui testi delle canzoni (Bimba non ha dubbi e dice: poesie) intervengono nel romanzo e gli prestano un po’ di voce, per la malinconia o la consolazione di tutte le anime, non solo di quelle salve. Quando è triste, Bimba ricorda i colori di Lipari e la narrazione procede quasi a frammenti, assai visiva, sempre assai emotiva. Ci sono ritorni ma di più partenze, bancarelle del mercato, paesi da immaginare, pioggia e un cimitero in cui riposa un poeta. Ma c’è anche la fantasia della vita, sempre più ricca di quella delle V
persone. Così Bimba riceve una proposta di lavoro da uno strano personaggio-chiave, un ingegnere quasi cieco e quasi sordo che sta rannicchiato in una mansarda fatta tana: dopo avere passato la vita a misurare, con ossessione vana, ora ha deciso di catalogare, dunque di ricordare. Bimba sarà i suoi occhi, ma poi scopre che è soprattutto le sue orecchie, organi in ascolto di chi era semplicemente, terribilmente solo. Ma due solitudini non si sommano, si elidono. E non alla maniera banale delle storie d’amore improbabili: è la vita invece, a soccorrere le attese e le nostalgie. Ecco dunque una casa che aveva appartamenti distanti, sopra e sotto, che poi diventano vicini per far cadere anche i muri tra gli esseri umani. E così, come canta Fabrizio De André, un poeta mai davvero perduto: si volta la carta.
Maurizio Crosetti
VI
A Fabrizio De AndrĂŠ e ad Emergency
VII