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MAGAZINE
LA SALUTE NATURALE RACCONTATA DAGLI ESPERTI
n. 52
MAGGIO 2016
MAGAZINE
Periodico mensile – Anno VI, numero 52/2016 – €
Poste Italiane - Sped. in A.P. DL 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, LO/MI
3,50
CAMBIO DI STAGIONE Il Ritucharya e lo yoga del risveglio Il menù primaverile Svolta a tavola: sette giorni di dieta detox PRESSIONE BASSA Le piante che vengono in aiuto
Rigermogliamo! Una miniera di enzimi ed energia: guida all’autoproduzione
AROMATERAPIA
ALIMENTI FERMENTATI
IL GIRAMONDO
RISOLLEVIAMO L’UMORE CON LE ESSENZE DI PINO, MANDARINO E BASILICO
PREPARIAMO IN CASA LA GIARDINIERA, IL DOSA INDIANO E L’IDROMELE
APRE I BATTENTI CITY ZEN, UN’OASI DI PACE NEL CENTRO DI MILANO
SULLE ALI DI PSICHE. Dopo l’Effetto Mozart ora si indaga sulla musica di Bach
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Sommario NUTRIZIONE NATURALE pag. 14 Una svolta a tavola,
leggerezza e vitalità pag. 20 Prebiotici anti-allergia
IL MONDO DELLE ERBE pag. 22 Pressione bassa,
le erbe vengono in aiuto pag. 28 La fitoterapia cinese
contro le allergie pag. 32 Gli aromi del buonumore
LE ALTRE MEDICINE
I NOSTRI AMICI ANIMALI pag. 70
Cavalli sotto stress, aiutiamoli con l’agopuntura
pag. 50 Ritucharya, prepararsi
alla primavera con l’Ayurveda pag. 56 Risvegliamo il corpo
con lo Yoga pag. 62 Biodinamica
craniosacrale, il mare dentro di noi
PREPARIAMOLO IN CASA pag. 72
Giardiniere e idromele, il fermento è per tutti!
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DOSSIER
Rigermogliamo!
RUBRICHE
Introduzione: intervista all’esperto L’autoproduzione: istruzioni per l’uso Un concentrato di principi nutritivi Sinfonia di sapori, i germogli in cucina
Il periscopio pag. 8
Sulle ali di Psiche pag. 12
Ci salverà un fiore pag. 36
Scoperte in soffitta pag. 38
Omeopatia in azione pag. 66
Il giramondo pag. 76
Le ricette del mese pag. 80
Il mercato della salute pag. 82
Libri pag. 86
Web trend pag. 89
Annunci olistici pag. 90
L’ultima domanda pag. 98
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Aromaterapia
Stefania La Badessa
GLI AROMI DEL BUONUMORE Il morale è sotto i tacchi? Tre essenze per risollevarsi: mandarino, basilico e pino silvestre.
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C
on l’arrivo della stagione primaverile non è raro sentire aleggiare quella tipica sensazione di spossatezza, fisica e psicologica, caratterizzata da una perdita di tono generale ed energia. La routine quotidiana sembra farsi più pesante, gli ostacoli più difficili da superare e gli sbalzi d’umore diventano una costante. Lasciarsi andare alla stanchezza, alla mancanza di stimoli e all’astenia generalizzata può talvolta sfociare subdolamente in veri e propri stati depressivi. Possiamo reagire dedicandoci a un’attività fisica, rispettando un’alimentazione più sana e ricorrendo ad alcuni integratori naturali tonico-adattogeni come Eleuterococco, Ginseng, Rhodiola e Schisandra (vedi anche a pagina 22, ndr). Ma anche l’aromaterapia si rivela di grande utilità.
Il naso, porta del cervello Non bisogna dimenticare che uno dei metodi per arrivare in modo diretto ed efficace al sistema limbico – che potrebbe essere definito “centro di comando” del cervello in stretta relazione con la gestione di emozioni, ricordi, ma anche intuito e pulsioni sessuali – risiede nel meccanismo fisiologico dell’odorato. Le note aromatiche dei profumi favoriscono gli stati d’animo positivi (come quelli negativi): attraverso le terminazioni nervose olfattive le essenze possono infatti raggiungere il cervello, amplificando o ripristinando lo stato di benessere e il buonumore.
Mandarino per ritrovare il bambino che è in noi Originario dell’Asia orientale, il mandarino (Citrus reticulata) è una pianta arbustiva ampiamente diffusa anche nelle regioni calde dell’Europa. L’azione benefica sull’umore caratterizza la maggior parte delle essenze ottenute dagli agrumi – quali arancio amaro, limone e bergamotto – ma nel caso del mandarino le vibrazioni allegre delle sue note aromatiche risultano particolarmente blande e delicate, tanto da farne un’essenza che ben si adatta anche alla gravidanza e alla
prima infanzia. La sua fragranza dolce e allegra risolleva il morale, distende i nervi e attiva il buonumore, risultando quasi capace di svegliare il bambino che è in ciascuno di noi. Ci invita al gioco e alla spensieratezza. Al tempo stesso è un ottimo calmante dell’agitazione notturna e favorisce il buon sonno: a tale scopo è sufficiente applicarne 1-2 gocce, con una leggera frizione, sulle tempie o sulla nuca.
Buonumore, pronto uso Per utilizzare in modo pratico le essenze descritte nell’articolo è sufficiente raccoglierne 2-3 gocce in un fazzoletto di cotone, dal quale inalare poi l’aroma durante la giornata, secondo necessità. È possibile aggiungere 8-10 gocce nel diffusore di aromi per conferire tono ed energia agli ambienti in cui si soggiorna o si lavora, evitando di preferenza la zona notte. Indicata anche l’aggiunta di 10-12 gocce a un cucchiaino di miele o a una manciata di sale grosso, che potranno poi essere adeguatamente disciolti nell’acqua calda della vasca da bagno, per allontanare la stanchezza e favorire il flusso di nuove energie, con effetti al tempo stesso tonificanti e riequilibranti sul sistema nervoso.
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Aromaterapia
Nei bambini è preferibile evitare l’uso interno e procedere con l’applicazione locale – con un leggero massaggio circolare sulla regione addominale – di qualche goccia di essenza diluita in olio vegetale.
● In rari casi l’applicazione sulla pelle può dare fenomeni di sensibilizzazione. Se utilizzata per via orale l’essenza di mandarino può causare sonnolenza e, nei soggetti sensibili, irritazione gastrica. L’uso orale è controindicato in gravidanza e nei bambini piccoli.
Basilico il re del buonumore Considerato in molte parti del mondo come una pianta sacra e magica, capace al tempo stesso di scacciare gli influssi negativi e gli spiriti cattivi, il basilico (Ocimum basilicum) rappresenta il “re” indiscusso
dei giardini e dei balconi durante la bella stagione: lo stesso nome della pianta farebbe infatti riferimento all’antico termine di origine greca “basilikòs”, ossia “regale”. Le sue proprietà toniche, sfruttate per via olfattiva e quindi in aromaterapia, contribuiscono a innalzare il
tono dell’umore e conferiscono a chi ne inala il profumo penetrante una sensazione di benessere generale, utile anche per alleviare l’ansia e dare sollievo contro l’emicrania nervosa. Viene definita essenza “cefalica” perché capace di agire direttamente sul cervello,
Basilico e mandarino
per stomaco, intestino(e un anti-cellulite...) Oltre agli effetti sull’umore, le essenze di mandarino e basilico sono utili anche contro alcuni disturbi intestinali. MANDARINO. Aggiungete 1-2 gocce in un infuso tiepido di camomilla o melissa: favorisce la digestione e calma gli spasmi dando sollievo contro coliche e singhiozzo. BASILICO. Stimola la digestione, attenua i crampi e le emicranie nervose e digestive: combatte il “senso di pienezza” tipico del dopo-pranzo. Contribuisce a ridurre i processi di fermentazione fornendo sollievo da gonfiori e meteorismo. Rilassando la muscolatura delle pareti
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dell’apparato gastrointestinale, esplica anche un’azione antispasmodica, utile contro i crampi.
E per la cellulite? Diluita in olio base, l’essenza di mandarino può essere applicata sulla pelle per favorire il riassorbimento degli edemi e il drenaggio linfatico, rivelando un’interessante azione anticellulite: ● 3-4 gocce diluite in un cucchiaino di olio vegetale. A tale scopo lo si può utilizzare anche per via orale: ● 2-3 gocce in un cucchiaino di miele, bevendo poi un bicchiere d’acqua.
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stimolandone le funzioni a tutti i livelli: la sua energia è in grado di cancellare la stanchezza, allentare le tensioni, “sollevare lo spirito” nelle crisi depressive, allontanando la malinconia e conferendo la giusta dose di coraggio nei momenti di panico. È l’essenza indicata quando si vuole risvegliare la memoria, favorire la prontezza di comprensione e la precisione della risposta. Utilissima quindi prima di un esame o di un incontro di lavoro importante. Aggiunta all’acqua del bagno, ha il potere di allontanare la stanchezza e favorire il recupero di nuove energie.
● L’uso è sconsigliato in gravidanza e nei bambini di età inferiore ai due anni.
Pino silvestre un talento “maschile” L’aroma penetrante e balsamico del pino silvestre (Pinus sylvestris) è profondamente legato all’universo maschile: il suo tronco robusto – dalle forti radici, ma capace di raggiungere grandi altezze – sembra quasi voler dare una rappresentazione tangibile dell’energia della terra che si slancia verso il cielo, divenendo così un chiaro simbolo della capacità rigeneratrice della natura sulle forze vitali dell’uomo. Quest’olio essenziale, trasparente, quasi incolore possiede note balsamiche inconfondibili, con una leggera punta di speziato. Particolarmente benefico per la salute delle vie respiratorie,
CURIOSITÀ
Pino per i maschietti Jean Valnet (nella foto), medico francese considerato il “padre” della fitoterapia e dell’aromaterapia moderne, suggeriva l’essenza di pino come rimedio per l’impotenza maschile, soprattutto nei casi in cui quest’ultima è la conseguenza dell’ansia e di una gestione disordinata delle risorse psicofisiche.
grazie alle sue proprietà antisettiche, antinfiammatorie, balsamiche ed espettoranti, può rappresentare un ottimo rimedio nel trattamento di tosse, mal di gola e raffreddore: lo si usa a tale scopo negli appositi evaporatori e umidificatori per ambiente, alla dose di 3-4 gocce in poca acqua o per massaggi e frizioni, dopo opportuna diluizione al 10% in olio base (ad esempio di mandorle), da effettuare sulla schiena e sul torace. Ma al di là della specifica azione balsamica, questa essenza possiede anche sorprendenti proprietà toniche, capaci di rigenerare sia la forza fisica, sia l’umore nei momenti difficili: oltre a riattivare la forza vitale, è indicata per ritrovare coraggio, tenacia e voglia di vivere, favorendo il ridimensionamento dei piccoli e grandi problemi che possono affliggere la vita di tutti i giorni.
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Dossier
RIGERMOGLIAMO! Una miniera di enzimi e di energia, ma anche una delizia per il palato: perché non provare ad autoprodurli? Ne abbiamo parlato con l’esperto.
n alimento sorprendente: per qualità nutrizionali e ricchezza di sapori i germogli dovrebbero essere presi seriamente in considerazione. Non stupisce che un numero sempre maggiore di persone si dedichi con entusiasmo alla produzione casalinga. Che cos’hanno di così speciale? Ce lo spiega Tommaso Radice, che ha trasformato la sua passione per i germogli in un’attività imprenditoriale.
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Tutta la vitalità del vegetale pag. 40
Introduzione: intervista all’esperto pag. 44
L’autoproduzione: istruzioni per l’uso pag. 46
Un concentrato di principi nutritivi pag. 48
Sinfonia di sapori, i germogli in cucina
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«Intanto – osserva – mangiamo tutta la piantina, radici comprese, e in questo modo approfittiamo di una vasta gamma di nutrienti. Inoltre, importantissimo, i germogli prodotti in casa non vanno incontro a processi di ossidazione come accade agli ortaggi: oggi può capitare di mangiare verdure raccolte 4-5 giorni prima. È un alimento impoverito. I germogli, invece, li raccogliamo mantenendo integra la piantina, e questo rallenta l’attività vegetativa, non uccidiamo il nostro vegetale che può continuare a respirare. Se li mettiamo in frigo si conservano ottimamente fino a una settimana».
Un’incredibile ricchezza nutrizionale Si possono far germogliare tante varietà di semi ma non le Solanacee (melanzane, peperoni, pomodori) ed è sconsigliato l’impiego di fagioli borlotti, azuki, ceci: i legumi di grandi dimensioni. Per il resto è un mondo da scoprire. Per alcuni germogli esistono anche le tabelle nutrizionali: ad esempio fagiolo mun-
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Dossier
Chi è TOMMASO RADICE? «Ingegnere davanti a un computer – racconta Tommaso – un bel giorno ho sentito il richiamo della Natura. Ho dato le dimissioni per iniziare coi germogli una nuova vita». Da qui nasce un’attività imprenditoriale tutta incentrata sui germogli. Sul suo sito trovate tutto quello che serve: ● le vaschette di germogli già pronti (con possibilità di spedizione); ● i sacchetti di vari tipi di semi; ● il germogliatore di vetro e a tre livelli. www.germogliamo.it
go (soia), erba medica, lenticchie e ravanello. Scopriamo così che il germoglio di ravanello è una fantastica fonte di vitamina C ed E, che quello di lenticchie è ricco di proteine, che gli omega 3 si trovano soprattutto nel ravanello ma anche nell’erba medica e nelle lenticchie. Forse il germoglio più completo dal punto di vista nutrizionale è l’erba medica: troviamo vitamine, minerali, tanti enzimi che aiutano la digestione e la quercetina, un potente antinfiammatorio. “Erba medica” non a caso…
La girandola dei sapori «Poi, non ti aspetteresti di trovare in una piantina un sapore così intenso», continua Radice. «I sapori variano da germoglio a germoglio: quelli di ravanello, porro, senape e rucola hanno un sapore intenso, il porro è addirittura piccante. Altri – come l’erba medica e il fieno greco – sono più delicati al palato. Per le persone cui piace cucinare o per i buongustai è una vera scoperta. I germogli si accompagnano benissimo anche con i piatti tradizionali della cucina italiana. Pensiamo alla pasta cacio e pepe (vedi la ricetta a pagina 49): si sposa in modo fantastico con i germogli di porro. A Roma, dove abito, un importante ristorante al Testaccio li ha inseriti nel menù per qualche tempo».
Abbinamenti culinari «Oppure, consiglio di provare i germogli dal sapore intenso, come il crescione e il ravanello, con i piatti di pre-
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valente sapore dolce. Ad esempio, se faccio un risotto o una vellutata di zucca, uso questi germogli per fare da contrasto. I germogli di fieno greco, invece, sono l’ideale per i panini: provate a grigliare una verdura, aggiungete un po’ di hummus di ceci o lenticchie insieme a questi germogli. Sono croccanti, il panino… decolla. Ormai – spiega Tommaso – se ne sono accorti anche i ristoranti: tra i miei clienti ho ristoranti vegani o vegetariani, crudisti ma anche gli “stellati” tradizionali che li cucinano col pesce. C’è chi li mette nei panini, sulla pizza al taglio, su un piatto di carne o di pasta. Caso per caso si sceglie il germoglio dal gusto più appropriato».
Il potere degli enzimi Altro punto di forza: i germogli, con i loro enzimi, rendono i piatti più digeribili. Se, ad esempio, prepariamo l’hummus di ceci, il legume con la cottura perde una parte di enzimi e nutrienti e il peso della digestione deve essere sostenuto dal nostro organismo. Se, però, aggiungiamo una manciata di germogli (in particolare erba medica o fieno greco) riusciamo ad assimilare meglio i legumi. «Consiglio invece di usare i germogli di broccolo o ravanello insieme ai cavoli cotti», aggiunge Tommaso Radice. «Se faccio una pasta e broccoli la cottura degrada gli enzimi dei broccoli che permettono di assimilare il sulforafane: sappiamo che questa sostanza è oggi indicata per le sue proprietà preventive. Ebbene, se a fine
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Rigermogliamo!
cottura aggiungo al piatto i germogli crudi di Crucifere, ottengo tutto l’enzima che serve per assimilare il sulforafane. In questo modo vado a potenziare i benefici nutrizionali dei broccoli cotti».
Germogliatori e barattoli: che differenza c’è?
Più biodisponibili dei semi «Nell’ambito di un’alimentazione Veg va sottolineato il fatto che i germogli sono più ricchi di nutrienti dei semi. E soprattutto hanno un contenuto nutrizionale più equilibrato. C’è tutto quello che serve, senza eccessi. Inoltre, il germoglio ha una biodisponibilità elevatissima: cioè i suoi nutrienti si rendono davvero disponibili alle nostre cellule. Spesso non ci si pensa ma i semi non sono fatti per essere mangiati. Il seme vuole proteggersi dagli attacchi esterni, tra cui i nostri acidi gastrici. Infatti, il seme è “sigillato” dall’acido fitico, che è un antidigestivo. La germinazione rimuove l’acido fitico e predigerisce gli alimenti. Ciò significa maggiore digeribilità e maggiore assimilazione delle sostanze contenute nei germogli».
Attenti alla potenza germinativa Un ultimo fattore da tenere presente: la qualità dei semi che acquistiamo per farli germogliare è molto importante. «I semi che metto in vendita – spiega Tommaso – sono prodotti da un fornitore di lunga esperienza: non usa nemmeno i trattamenti previsti dal bio ma solo particolari tecniche agronomiche. Li facciamo analizzare per assicurarci che non ci siano batteri patogeni: la germogliazione infatti può aumentare la carica batterica. È necessario verificare che non vi sia alcun rischio di contaminazione. Infine, io i semi li ho selezionati, ovvero nel tempo ho conservato quelli con la più alta potenza germinativa. A volte, infatti, possiamo trovare semi vecchi o conservati male che magari iniziano a germinare ma poi la crescita si blocca».
✔La produzione casalinga di germogli è alla portata di tutti. Occorre però dotarsi di uno strumento: il germogliatore. In alternativa non è vietato usare il classico barattolo di vetro ma solo per alcuni tipi di semi (fagiolo mungo, fieno greco o lenticchia). Ci si espone, però, a un maggior rischio di sviluppare muffe.
✔«Il
rovesciare: non è un’operazione naturale. Il germoglio deve crescere come in Natura: con le radici verso il basso. Infatti, i germogli coltivati in barattolo si conservano in frigo al massimo per due giorni mentre con un buon germogliatore durano anche per una settimana perché sono cresciuti in modo sano».
✔Tra i prodotti sul mercato, più professionali, troviamo il germogliatore a tre livelli e quello in vetro. Entrambi offrono, secondo l’esperto, le caratteristiche migliori: quello a tre livelli poi è dotato di un sistema di areazione tra un vassoio e l’altro e fessure adeguate per far scolare l’acqua. Il rischio muffa si riduce al minimo.
germogliatore – spiega Tommaso Radice – dovrebbe offrire le condizioni ideali perché il germoglio possa crescere in naturalezza. Acqua, luce e areazione sono decisive. Il barattolo? Ha senso mettere una pianta sotto una cappa di vetro? Il barattolo, poi, tutte le volte che innaffio lo dovrei
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Le altre medicine
BIODINAMICA CRANIOSACRALE
MARE a NOI
Il
na casa in fondo al mare, attraversata dalle correnti, con tutte le finestre e le porte aperte: questa è una delle più famose metafore della Biodinamica Craniosacrale. È stata scritta da Adah Strand Sutherland, moglie di William G. Sutherland, l’osteopata statunitense riconosciuto come padre della nostra disciplina.
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La metafora si riferisce al fatto che siamo tutti immersi nella stessa sostanza, attraversati e modellati da quello che in Biodinamica Craniosacrale è conosciuto come il Respiro della Vita: una forza vivificante, che porta in sé qualcosa di sacro, origina dalla quiete più profonda e si esprime come luce e vibrazione, generando dei ritmi lenti che ci sostengono.
La casa in fondo all’oceano
Torniamo a sentire il respiro della vita
La casa rappresenta ognuno di noi, attraversati dalle maree nelle profondità dell’oceano: per questo le porte e le finestre sono aperte. La luce all’interno è accesa. È luce liquida perché sono proprio i nostri fluidi a trasportare la forza vitale.
Quando, nella sessione di Biodinamica Craniosacrale, sperimentiamo la sua presenza è difficile trovare le parole per descriverlo. Percepiamo un grande senso di pace e di spazio, possiamo sentire un profondo senso di compassione e di interconnessione. Di-
In superficie la tempesta, ma sul fondo del mare la quiete più profonda. Così nelle nostre vite: la quiete è dentro di noi. E si può raggiungere aprendoci al Respiro della vita… Luisa Brancolini 62
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Il Respiro della Vita è come una casa in fondo all’oceano con tutte le finestre e le porte aperte. Siamo fermi nel Mare intorno a Noi, che continua a muoversi dentro, attraverso, intorno e oltre… anche se siamo fermi ADAH STRAND SUTHERLAND
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Le altre medicine
La storia di Natalia William Sutherland IL PADRE DELLA BIODINAMICA CRANIOSACRALE Intorno alla fine dell’Ottocento l’osteopata americano William Sutherland (nella foto) fece un’importante scoperta: le ossa del cranio possiedono una mobilità ciclica. Si accorse poi che tutto il corpo è coinvolto in questi movimenti ciclici ponendo così le basi della Biodinamica Craniosacrale. Col proseguire della pratica e della ricerca è risultato evidente che questi flussi interni o “maree interne” sono collegati, non solo alla salute fisica, ma anche alla salute mentale ed emotiva. Attraverso l’ascolto di questi movimenti ritmici, gli operatori in Craniosacrale possono facilitare il cambiamento nelle zone di restrizione del movimento che potrebbero dar luogo a disturbi e malattie.
ventiamo testimoni della sua funzione creativa, facciamo esperienza di una radianza che apre il nostro cuore e ci porta a comprendere che la separazione tra gli esseri è solo un’illusione. Queste forze che ci attraversano, modellandoci, hanno la qualità di inter-connetterci. La vita è relazionale e siamo tutti inter-dipendenti. Fin dai primissimi momenti di vita cerchiamo relazioni empatiche per soddisfare i nostri bisogni di base. Il nostro senso dell’essere e dello stare bene dipen-
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«COME UN FIORE CHE SI APRE» ● Quando Natalia iniziò il suo percorso di Biodinamica Craniosacrale aveva 35 anni e desiderava prendersi maggiore cura di sé, si sentiva poco in forma, gonfia e sempre in tensione. ● Fin dalle prime sessioni, come operatore, avevo notato uno schema di iper-lavoro, che comprendeva pasti irregolari o consumati in fretta, molto sport, tante attività interessanti, ma poco riposo. Al contatto percepivo una sensazione di densità nella zona dell’osso sacro, di tensione in tutta la
parte destra del corpo e freddo diffuso. La sua tendenza era quella di perdersi totalmente nei pensieri e nelle reazioni, scollegandosi dal corpo. ● Durante la quinta sessione, sprofondammo in una quiete che non avevo ancora percepito nel suo sistema, ma dopo pochi minuti Natalia iniziò a sentire un dolore alla gamba destra. La guidai a stare con le sensazioni e a trovare un senso di agio nel resto del corpo che la aiutasse a rimanere presente a queste sensazioni così intense e sgradevoli. Il dolore alla gamba
dono dalle modalità con cui questi bisogni vengono corrisposti.
In risonanza con il bambino dentro di noi
Riscoprire l’accoglienza amorevole Se un bambino viene accolto amorevolmente e supportato, ma soprattutto riconosciuto dai genitori o dai caregiver nella sua capacità di amare, sarà in grado di creare un senso di se stesso, svilupperà un attaccamento sicuro e potrà riconoscere la natura delle relazioni che incontra nella vita. Mentre, se un bambino fa esperienze che lo sopraffanno, come quelle di rifiuto e di abbandono, o comunque non viene creato intorno a lui un campo di accoglienza e sostegno sufficientemente buono fin dalla primissima infanzia, può sviluppare una percezione ristretta della realtà, pensieri ripetitivi, comportamenti difensivi e difficoltà nelle relazioni.
Le ferite irrisolte e i bisogni non riconosciuti dell’infanzia si mostrano spesso durante le sessioni di Biodinamica Craniosacrale. Per questo motivo la psicologia pre e perinatale è diventata un fattore importante nella nostra pratica. Si è scoperto che le esperienze relazionali che il ricevente ha sperimentato da piccolo, con i genitori o con il caregiver, risuonano con il campo di relazione accogliente, recettivo e di sostegno instaurato e mantenuto dall’operatore momento dopo momento, durante tutta la sessione.
Oltre le barriere individuali Creare un campo di relazione sicuro ed empatico, è il punto di partenza di tutto il nostro lavoro. Come operatori impariamo ad incontrare l’altro da uno spazio di
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lentamente passò e tutto il suo corpo si assestò in uno stato di calma. Alla fine della sessione Natalia mi mostrò una lunga cicatrice sulla coscia e mi disse che anni prima era caduta dal motorino. ● Durante l’ottava sessione, mi accorsi che la zona dell’osso sacro manifestava più vitalità. Quando allargai lo sguardo percettivo oltre le pareti della stanza, ci immergemmo in una grande quiete. Potevo sentire tutto il suo corpo fluido respirare attraversato da onde che arrivavano e poi tornavano all’orizzonte. Natalia si stava permettendo di abbandonarsi al flusso delle sensazioni piacevoli. ● Natalia raccontò di aver
sentito un senso di calore nell’addome, abbinato a un intenso benessere; ne aveva definito anche il colore: dorato. Lo paragonò ad un fiore che si apriva, mi colpì la dolcezza con cui mi riferì queste parole e potei percepire un senso di amorevolezza verso se stessa. ● Lavorammo ancora insieme per diversi mesi, da principio una volta alla settimana e successivamente ogni due. Natalia durante il percorso approfondì le sue capacità di ascolto, imparò a lasciarsi andare, a rallentare e a dedicarsi quotidianamente dei momenti piacevoli.
quiete, in modo rispettoso, inoltre sviluppiamo la capacità di stare completamente nel presente, con consapevolezza. Quando ci approfondiamo in questo stato di presenza silenziosa, ci rendiamo conto che la presenza che si manifesta in noi stessi è uguale a quella che si manifesta nei riceventi, ed è da questa base che emerge l'interconnessione empatica da essere ad essere. Thich Nhat Hanh, monaco zen vietnamita, poeta e costruttore di pace, chiama questo stato naturale “inter-essere”.
Il nostro lavoro di operatori riguarda il trovare un modo di stare con il ricevente, accompagnandolo mentre si riconnette con la quiete e con l’interezza. Il ricevente può contattare una parte profonda di se stesso, più integra, più risorsificata, che gli permette di trasformare le emozioni e i traumi trattenuti nel corpo, riacquisire il suo potere personale e affrontare la quotidianità in modo più consapevole e presente. Il fondo del mare è un luogo di quiete dal quale possiamo osservare le onde da una certa distanza, senza sentirci coinvolti dai ritmi caotici e dove possiamo essere in contatto con le correnti più profonde e lente.
Osservare le onde dalla quiete Durante la sessione, mentre sosteniamo il ricevente con un campo di relazione empatico e sintonizzato, avviene una risonanza, una sinergia silenziosa: in questo modo i processi di auto-guarigione si manifestano naturalmente.
Riconnettersi con i ritmi lenti della Sorgente È un luogo dal quale possiamo osservare che anche noi siamo come
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Liberamente tratto dal libro “Biodinamica Craniosacrale basata sulla Mindfulness, in 12 passi.” Paolo B. Casartelli e Luisa Brancolini (Red Edizioni)
le onde del mare, perché siamo la manifestazione di qualcosa di più grande che non può essere creato e nemmeno distrutto, che è libero dal nascere e dal morire. È un principio universale che si manifesta come salute innata in tutti gli esseri. Secondo la Biodinamica Craniosacrale, in ogni organismo vivente c’è un’intelligenza che lo ha generato e che continua a crearlo in ogni stadio della vita: la salute nella sua forma più originaria è l’espressione della creatività dell’universo. Il nostro corpo viene costantemente rigenerato e guarito dalle stesse forze biodinamiche che lo hanno creato. Ricevere sessioni è un modo per facilitare la riconnessione con queste forze trasportate dai ritmi lenti, con la quiete, che è la nostra Sorgente, e con una profonda verità: la salute non è mai persa.
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Il giramondo
CITY ZEN Un’oasi di pace nel centro di Milano 76
Anita Prestinai
centri olistici crescono un po’ come i funghi. In fondo basta poco: uno spazio ampio e un po’ di soldi, una parvenza di autorevolezza, qualche specializzazione più millantata che vera – tanto non controllerà mai nessuno le credenziali – e il gioco è fatto. A noi questo genere di offerta non interessa minimamente. Quello che invece ci piace proporre ai nostri lettori è qualcosa che misceli con sapienza preparazione documentata, interazione e collaborazione tra operatori olistici e medici, tanto cuore, passione e intenti umanitari. Ecco allora che il centro City ZEN è destinato a diventare a pieno titolo il “nostro” centro olistico. Scopriamolo insieme, guidati in questo viaggio dalla sua fondatrice, Carol Brumer.
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A cinquant’anni la svolta Statunitense, manager nel campo finanziario, Carol, residente in Italia da venticinque anni, decide che il compimento del cinquantesimo anno d’età richieda una svolta radicale alla pro-
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pria vita. Entra in contatto con la Fondazione Francesca Rava (vedi box a pagina 78) e ne rimane affascinata. Inizia così a viaggiare nei paesi in cui la Fondazione svolge le sue attività, occupandosi di fund raising e rapporti con le istituzioni. Inoltre, si avvicina al mondo del benessere naturale: Yoga, meditazione e arti olistiche diventano attività irrinunciabili. Ecco allora l’idea lungimirante: coniugare il volontariato alla nuova passione per il prendersi cura di se stessa.
Marito e figli danno l’ok Carol ha una grande fortuna: la sua famiglia! La riunisce una sera e comunica le sue intenzioni: aprire a Milano un centro olistico di nuova concezione, che non abbia fini di lucro ma versi tutti i guadagni alla Fondazione Francesca Rava. Marito e figli rimangono colpiti dal suo entusiasmo e accettano di buon grado. Adesso viene il difficile: trovare un posto all’altezza e, ancor più di difficile, coinvolgere maestri yoga e operatori olistici qualificati e che si appassionino al progetto. A chi rivolgersi per assemblare il team? Ecco che entrano in scena due pezzi da novanta – Davide Monguzzi e Tyler Micocci – a cui viene affidato il compito.
Si fa presto a dire operatori olistici “Ci sono due aspetti che ho considerato al momento di scegliere gli operatori olistici da coinvolgere nel progetto City ZEN”, ci spiega Davide Monguzzi,
Alcune immagini del Centro. Qui a fianco, da sinistra a destra: Tyler Micocci, Carol Brumer e Davide Monguzzi
CHE COSA OFFRE IL CENTRO OLISTICO CITY ZEN Tutti i servizi sono proposti in un ambiente molto curato e spazioso, situato in pieno centro città: sale luminose, spazi silenziosi per trattamenti individuali, zone comuni calde e accoglienti.
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Corsi: Yoga, meditazione, healing arts Una ricca gamma di corsi di Yoga, meditazione e healing arts si svolgeranno nelle tre ampie sale e negli studi del centro per sei giorni settimana. I corsi di Yoga comprendono Hatha, Vinyasa, Ashtanga, Anusara, Kundalini, Hot Yoga, Acro Yoga, Restorative, Yin e Yoga Basic. Le sessioni di meditazione
guidata sono basate su temi come la gestione dello stress, la gratitudine, e la cura di sé. Seminari, letture di gruppo e workshops introducono i clienti alle varie discipline olistiche. Consulenza e trattamenti All’interno di quattro studi dedicati saranno offerte sessioni individuali di Ayurveda, Medicina tradizionale cinese, agopuntura, shiatsu, nutrizione, osteopatia, riflessologia plantare, rebirthing, counseling, coaching, biodinamica craniosacrale, pranopratica e massaggi di vario tipo. Seminari, workshop ed eventi Le pratiche fisiche, spirituali e meditative quotidiane sono
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completate da seminari, workshop, presentazioni e letture di gruppo. Inoltre, organizziamo numerosi eventi per coinvolgere e sostenere la nostra comunità; corsi a donazione libera, serate musicali e a tema per la raccolta di fondi, donazione di abbonamenti City ZEN per aste di beneficenza. Shop Spazio di vendita dove trovare abbigliamento e accessori yoga, prodotti biologici per il corpo e altro ancora. Tea Lounge e libreria Spazio di relax lettura e ristoro che offre una ampia selezione di libri, te, succhi naturali e snack bio.
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Il giramondo
City ZEN a favore della Fondazione Francesca Rava La Fondazione Francesca Rava aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo, tramite adozioni a distanza, progetti, attività di sensibilizzazione sui diritti dei bambini, volontariato, e rappresenta in Italia l’organizzazione umanitaria internazionale Nuestros Pequeños Hermanos (I nostri piccoli fratelli), fondata nel 1954 da Padre W. B. Wasson, che da allora salva migliaia di bambini orfani e abbandonati nelle sue case e ospedali in America latina. Come ha voluto strenuamente Carol Brumer, il 100% dei profitti di City ZEN saranno devoluti alla Fondazione affinché vengano impiegati per sostenere i bambini disagiati nel mondo. Per info: www.nph-italia.org
Insegnanti Yoga non ci si improvvisa Grande spazio al City ZEN è riservato allo Yoga, che viene proposto in svariate forme. Ma poiché l’offerta di maestri è ampia e valutarne le reali capacità non è semplice, ci voleva un esperto in grado di scegliere il meglio. “Ho iniziato a praticare yoga all’età di 18 anni e oggi, che di anni ne ho 42 e da 15 insegno, sono felice di mettere a servizio di City ZEN tutta la mia esperienza”, ci racconta Tyler Micocci, a cui Carol ha affidato l’impegnativo lavoro di selezionare i candidati più validi. “La scelta è ricaduta su 25 maestri, con esperienze di insegnamento che vanno dai 5 ai 20 anni. Quello che offre City ZEN è davvero sorprendente: dai metodi più classici – Hatha, Vinyasa, Ashtanga – a quelli più specifici – Restorative, Yin, Acro, Kundalini – senza dimenticare i corsi basic, ideati per chi si avvicina per la prima volta allo Yoga. Al venerdì sera e al sabato mattina, spazio al Dhana Yoga: i nostri insegnanti propongono lezioni a offerta libera, il cui ricavato viene interamente devoluto in beneficenza”.
Un luogo speciale alla portata di tutti
nome storico del mondo olistico milanese e persona di grande spessore umano. “La prima cosa è il rispetto delle leggi italiane riguardo le attestazioni e la formazione professionale dei candidati; ho puntato quindi solo su operatori bionaturali seri e dalle credenziali ineccepibili, esperti in discipline che nel corso degli anni hanno evidenziato enormi potenzialità nel campo del benessere. La seconda cosa è l’impegno a rispettare i ruoli tra medici e operatori: nel Centro, se un cliente è alla ricerca di un riequilibro energetico verrà indirizzato a un operatore olistico, se invece vuole una diagnosi più profonda ci sono i medici” ci tiene a sottolineare Davide. “L’obiettivo finale è quindi quello di orientare il cliente a una visione integrata. Ed è questo il punto di forza di City ZEN: mentre in molti centri olistici si lavora a compartimenti stagni, qui si favorisce lo scambio di conoscenze ed esperienze, con una concreta interazione che garantisce ottimi risultati”.
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Con tali presupposti e con tutta la passione messa nel progetto, l’apertura di City ZEN non poteva essere che un successo. E così è stato: nel weekend di inaugurazione, all’inizio di marzo, oltre mille persone hanno varcato la porta del Centro per conoscerne l’offerta e valutarne la qualità. “Quando ho visto tutta quella gente”, ci racconta ancora emozionata Carol, “sono stata felice di vedere che l’idea che mi ha spinto a realizzare City ZEN era stata capita: offrire uno spazio aperto in cui fosse possibile trovare un po’ di serenità nel centro di Milano. Il mio desiderio è che tutti, principianti ed esperti, si sentano a proprio agio in una comunità accogliente, nata con lo scopo di promuovere il benessere individuale e sociale”. Oggi il Centro è decollato, la proposta è davvero ampia e variegata, i lettori de L’altra medicina magazine saranno accolti con un occhio di riguardo…
Info e contatti
via San Francesco City ZEN si trova a Milano, in d’Assisi 15. ra, l’offerta Per conoscere gli orari d’apertu numeri ai are fon tele ti, cos i dettagliata e 1; 209 email 02.36632090 oppure 02.3663 t en.i info@cityzen.it; www.cityz