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MAGAZINE
LA SALUTE NATURALE RACCONTATA DAGLI ESPERTI
n. 59
Periodico mensile – Anno VII, numero 59/2017 – €
Poste Italiane - Sped. in A.P. DL 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, LO/MI
3,90
GENNAIO 2017
MAGAZINE
LE ERBE INVERNALI Curiamoci seguendo lo zodiaco
R DOSSIE
a i g o l o d Iri pecchio Iride, s po del cor nima e dell’a
BUONUMORE A TAVOLA
DALLE HAWAII
I SEGRETI DEL TIMO
Depressione, alcuni cibi la prevengono
Lomi Lomi, massaggio spirituale
Tutti gli usi di una pianta d’eccezione
RICETTA DELL’AYURVEDA
LE ESSENZE DEL PERDONO PREVENIRE L’INFLUENZA
CHYAWANPRASH, L’EFFETTO RICOSTITUENTE DI UN POTENTE RASAYANA
METTIAMOCI ALLE SPALLE CRUCCI E ARRABBIATURE CON ESTRAGONE E LITSEA
VIRUS IN FUORIGIOCO CON L’OMEOPATIA (SENZA EFFETTI COLLATERALI)
UN DONO DELLE API. Scegliamo il miele imparando a leggere le info in etichetta
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Dossier
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Introduzione all’Iridologia
IRIDOLOGIA Gli occhi come specchio del corpo e dell’anima Una disciplina antichissima e in continua evoluzione. L’iride ci informa sulle nostre condizioni psicofisiche: anche per poter correre ai ripari in tempi utili. Barbara Gabrielli
e lo leggo negli occhi…” Quante volte abbiamo detto o sentito queste parole! Quegli occhi che tutti noi abbiamo almeno una volta osservato con attenzione, da cui abbiamo imparato a conoscere o ad essere conosciuti nel profondo, sono per l’Iridologo non solo lo specchio, ma il libro dell’anima e della nostra salute... L’iride è una scansione della nostra situazione psico-fisica di cui è possibile una lettura immediata, analogica.
“T
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Introduzione
pag. 46
Le informazioni ricavate dalla lettura dell’iride
pag. 48
Le costituzioni iridee
pag. 51
Le principali scuole iridologiche
pag. 52
Una finestra sull’anima
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Iridologia di coppia
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Il messaggio positivo in iridologia
pag. 58
Esempi di lettura
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Dossier
Ogni iride è unica Per decodificare le informazioni espresse dall’iride occorre però conoscerne il linguaggio. L’Iridologia ha già trovato numerose chiavi di accesso per “decriptare” ciò che l’iride esprime di noi, e da un secolo sta lavorando per rendere questi codici oggettivi e scientifici. Molti sono ancora da scoprire, altri sono attualmente oggetto di studio dei percorsi di ricerca iridologica. Non è un processo facile: non esiste al mondo alcuna iride uguale a un’altra. Neppure la vostra iride sinistra è uguale a quella destra! In Gran Bretagna si sta pensando di sostituire l’impronta digitale (replicabile) con lo scanner dell’iride, proprio per le sue caratteristiche di unicità assoluta.
Uno sguardo che arriva dal profondo L‘occhio incomincia a formarsi intorno al 18° giorno dal concepimento; entro il 43° giorno è addirittura già delineato il Bordo Corona o Collaretto, quel tratto più o meno sottile, a volte colorato diversamente rispetto al resto dell’iride che rappresenta una zona riflessa fondamentale per la nostra salute: quella del nostro personale e unico sistema gastro-intestinale. Da sempre gli occhi hanno esercitato un grande fa-
Leggenda o realtà? Segni di traumi fisici impressi nell’occhio. Secondo quanto viene raccontato da von Peczely – il padre dell’Iridologia moderna – osservando una civetta dalla zampa spezzata, ebbe l’intuizione di porre in relazione la frattura con un segno evidente nell’iride dell’animale. Da quel giorno incominciò ad osservare le iridi dei suoi pazienti e a porre in relazione le loro patologie con i segni riscontrati. Leggenda? Forse. Posso però testimoniare che la mia gattina, arrivata a casa all’età di tre mesi, fratturata tre volte in quaranta giorni (era stata allevata con amore, ma in una casa buia), a pochi mesi dalle fratture presentava un segno scuro e profondo nella zona riflessa corrispondente agli arti inferiori della mappa iridologica degli organi. Per la cronaca, Bebè – una micia Thai – lungi dall’essere stata abbattuta come mi era stato consigliato, ha 13 anni e sta bene (grazie anche alle cure naturali). Io, quindi, ci credo.
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scino su di noi e a ragion veduta: all’iride arriva una rete di terminazioni nervose provenienti dal Sistema Nervoso Centrale e dal Sistema Limbico, la parte del nostro cervello che elabora tutte le emozioni. Capiamo allora perché uno sguardo possa cambiare il “destino” di una relazione interpersonale!
Il nostro Sé più autentico A volte ci poniamo delle domande su noi stessi o ci troviamo di fronte alla necessità di acquisire delle chiavi interpretative che ci guidino nella direzione di una scelta importante o di un cambiamento di vita. Con l’analisi iridologica il nostro Sé più autentico e più profondo si manifesta. L’iride parla: racconta i bisogni più profondi, i desideri, le sofferenze fisiche e le aspirazioni interiori. Ci avverte se ci stiamo allontanando dal nostro progetto evolutivo personale, se è la nostra creatività che sta soffrendo in questo momento, se il peso che sentiamo è dovuto a un retaggio culturale “doveristico” che, nonostante l’età adulta, riesce ancora ad inibire sogni, aspirazioni e bisogno di libertà. L’iridologia è uno strumento meraviglioso che richiede grande capacità e forte responsabilità. Provo profondo rispetto per chi viene da me: mostrare la propria iride è come mettersi a nudo, come spogliarsi fisicamente, psicologicamente e spiritualmente.
Che cos’è l’iridologia? L’Iridologia è una tecnica che ci permette, attraverso l’esame della parte anteriore dell’occhio (pupilla, iride, vasi sclerali e sclera, cioè la parte “bianca”), di formulare delle ipotesi sullo stato di salute fisica e sul benessere psico-emotivo della persona esaminata. Anagraficamente è una tecnica antichissima (3000 anni!), ma relativamente giovane dal punto di vista della sperimentazione: da cento anni c’è stata una raccolta sistematica di casi che sta aumentando continuamente per convalidare in modo sempre più scientifico la mappa delle varie zone riflesse. Va sottolineato che secondo la legislazione italiana, al momento, è vietato definire l’Iridologia una tecnica “diagnostica”. Possiamo però affermare che, attraverso l‘osservazione dell’iride, siamo in grado di formulare ipotesi fondate sugli aspetti costituzionali dell’organismo, cioè sulla genetica della persona esaminata, e sulle tossine accumulate a causa di alimentazione e stili di vita sfavorevoli alla salute, cioè sull’ epigenetica che la caratterizza.
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Introduzione all’Iridologia
UNA LUNGA STORIA ALLE SPALLE ià 3000 anni fa antichi libri di medicina ayurvedica e scritti caldei riportavano le prime osservazioni sull’occhio e sull’iride. In seguito, i cambiamenti dell’occhio in relazione allo stato di salute furono studiati nel 400 a.C. da Ippocrate, il padre della Medicina, che utilizzava l’osservazione dell’iride per motivi diagnostici.
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✔
Paracelso nel XVI secolo dice dell’Iridologia: “Considerate con quale finezza il corpo abbia impresso la propria anatomia nell’immagine dell’occhio…”. E ancora, a metà del 1700 la topografia dell’iride e dell’occhio venivano utilizzate in Cina dalla Medicina tradizionale per la diagnosi delle malattie.
✔
L’iridologia moderna nasce quasi duecento anni dopo, con la pubblicazione della prima mappa iridologica nel 1886 da parte del medico ungherese Ignatz von Peczely.
✔ Nei primi decenni del Novecento, in Svezia, Nils Liljequist fu uno dei più importanti studiosi dell’iride. All’età di otto anni aveva subìto due fratture accidentali alle costole e aveva notato che si erano manifestati dei segni scuri sull’iride. Pastore di una comunità
numerosa, ebbe modo di osservare che alcuni farmaci provocavano cambiamenti di colore dell’iride per la loro azione tossica: era frequente in quel tempo dare ai bambini come calmante e leggero sonnifero il papavero. Liljequist notò che l’iride dei bambini a cui veniva somministrata da tempo la papaverina cambiava colorazione intorno alla pupilla, gli altri bambini invece non presentavano alcuna alterazione cromatica. Da questa osservazione, egli formulò l’ipotesi che la zona iridea di colore alterato fosse quella dell’assorbimento, cioè dello stomaco e dell’ intestino.
In alto, la mappa iridologica di von Peczely. In basso, antiche mappe diagnostiche secondo i dettami della Medicina tradizionale cinese.
✔ Da quel momento Liljequist decise di verificare la consistenza della sua ipotesi su tutti i casi in osservazione. Dopo cento anni l’Iridologia ha la certezza che quella sia davvero la zona riflessa del sistema gastro-
intestinale. In seguito egli studiò gli effetti dell’uso indiscriminato sull’iride e su tutto l’organismo anche di altri “farmaci” come lo iodio e l’arsenico, dando così un contributo importante non solo
all’Iridologia, ma anche alla Medicina ufficiale. Nel 1893 egli pubblicherà un testo di iridodiagnosi con dodici tavole a colori di coppie di iridi, e un atlante con 258 disegni in bianco e nero.
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Dossier
Le informazioni ricavate dalla lettura dell’iride Un vero e proprio check-up: i segni sull’iride segnalano la predisposizione ad alcune malattie. Nel caso si passa ad una prevenzione mirata.
Iridologia è una tecnica di indagine non invasiva. Tengo a sottolineare che non è “iridomanzia”: a volte l’iridologo è sfidato a fare diagnosi al buio riguardo a patologie passate o attuali, ma l’iridologo non è né un mago né un indovino e non fa mai diagnosi di tumore né diagnosi differenziale per l’individuazione di patologie.
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Come può aiutarci? Campo di elezione dell’Iridologia è invece la prevenzione. Il check up iridologico è indirizzato a
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chiunque voglia fare prevenzione attiva per mantenere il proprio stato di benessere psicofisico o abbia deciso di affidarsi alla medicina olistica nell’intento di trovare una soluzione naturale ai propri disagi fisici e/o psicoemotivi. Le occasioni per far ricorso a questa consulenza possono essere di diverso tipo: il desiderio di avere un figlio, l’avere raggiunto un traguardo di età, la decisione di dedicare più tempo e attenzioni a se stessi, il voler affrontare in serenità gli anni più maturi. L’obiettivo è anche la comprensione del messaggio espresso dall’insieme dei sintomi.
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Introduzione all’Iridologia
Come si svolge una seduta iridologica Dopo un colloquio, l’analisi avviene tramite l’iridoscopio, un apparecchio fornito di lenti ad ingrandimenti fino a 40X. Le immagini vengono poi “fermate”, riportate con programma specifico su computer e commentate. Con gli ingrandimenti è possibile evidenziare molti segni di diversa natura, ognuno dei quali fornisce all’iridologo precise informazioni di natura fisica e psichica. L’indagine iridologica viene poi affiancata da tutto il ventaglio delle tecniche naturopatiche.
La lettura iridologica costituzionale
Siamo predisposti a qualche malattia?
L’incontro prevede la valutazione del “terreno” individuale, cioè di tutte quelle caratteristiche costituzionali che determinano la resistenza o la propensione alla malattia, caratteristiche differenti per ciascuno di noi. È possibile valutare lo stato di benessere psiconeuroendocrino della persona e il suo quantum energetico o vitalismo, cioè la capacità di ritornare in equilibrio. L’iridologo può anche constatare l’equilibrio acidobase dell’organismo che se alterato può portare a patologie croniche e degenerative, dall’artrosi al cancro, dall’ipertensione al diabete, alla colite.
Attraverso l’analisi iridologica possiamo anche Capire quale carico tossinico ci riguarda e lo stato energetico degli organi deputati allo smaltimento di tale carico, cioè quali sono gli organi più forti e quali necessitano di più attenzioni. L’iridologia non ci dice quali malattie avremo in futuro; ci evidenzia soltanto una predisposizione, a volte ereditata, a incorrere in certi squilibri piuttosto che in altri. Segnala quali sono gli organi e apparati che necessitano di sostegno terapeutico e di un adeguato stile di vita. Dà indicazioni anche sulla predisposizione ad allergie e intolleranze ad alcuni alimenti (latte e latticini, glutine, zuccheri, lieviti) e segnala un’eventuale ipersensibilità alle influenze elettromagnetiche.
Scoperte impreviste A volte, dall’analisi iridologica emergono aspetti che durante il colloquio iniziale non sono neppure stati citati. Alle domande dell’iridologo, piano piano, la persona porta a coscienza molti altri elementi che possono aver causato tensioni interne e alla manifestazione di sintomi. Dell’iride si può analizzare proprio tutto, fino al minimo dettaglio, portando così alla luce informazioni che la persona non ricordava e di cui non era consapevole.
Infine, passiamo ai fatti Inoltre, è chiaramente evidente attraverso l’iride la natura delle problematiche intestinali, le alterazioni della flora intestinale (disbiosi) sia di tipo fermentativo sia di tipo putrefattivo. È in questo modo che l’iridologia ci sprona a lavorare sulla prevenzione intelligente e personalizzata. Le informazioni ricavate dall’iride possono infatti essere interpretate e suggerire lo stile di vita, l’alimentazione, l’attività fisica più adatti a seconda delle caratteristiche costituzionali.
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Di che costituzione iridea siamo? Sono tre e rivelano alcune nostre vulnerabilità. Ma per l’iridologo ci sono altri importanti segni da indagare.
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he cosa intendiamo per “aspetti costituzionali”? La costituzione è geneticamente determinata, è legata all’ereditarietà ed è l’espressione delle potenzialità biologiche che ci appartengono; essa costituisce l’impronta genetica che ci caratterizzerà per tutta la vita.
● ematogena o marrone, ● linfatica o azzurro/blu/grigia, ● di colore intermedio o mista. Da un punto di vista strettamente anatomico, il colore di base dell’iride è l’azzurro. Se l’iride appare marrone ciò è dovuto alla presenza di cellule che producono pigmenti di colore marrone di varia gradazione, dal nocciola al marrone scuro.
Primo: il colore Per capire a quale costituzione apparteniamo, l’iridologo prende in esame il colore di fondo dell’iride:
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Non destino ma predisposizione Appartenere ad una determinata costituzione (“ema-
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Introduzione all’Iridologia
togena”, “linfatica” o “mista”) ci predispone più facilmente a particolari patologie, ma non significa che tali problemi si manifesteranno necessariamente: noi possiamo modificare questa predisposizione con scelte alimentari e stile di vita favorevoli. Una strategia coltivata ormai anche dalla Medicina ufficiale.
La diatesi rivelata Secondo l’Iridologia classica tedesca (l’Autrice si è formata in questa scuola, ndr), riceviamo importanti informazioni anche dalle Disposizioni e dalle Diatesi dell’iride esaminata. Le disposizioni descrivono le diverse modalità con cui si dispongono le fibre del “tessuto” irideo e sono, come le costituzioni, genetiche. Descrivono la diatesi segni quali colorazioni aggiunte al colore di base, pigmenti, “sbiancamenti”, “anelli” o “archi” e “tofi” (piccoli “batuffoli tondeggianti“) che circondano la superficie dell’iride.
Rischio colesterolo Per esempio, un anello bianco giallastro alla periferia del bordo irideo o “gerontoxon” è indice della diatesi colesterinica, della tendenza cioè a deposita-
re i grassi nei vasi arteriosi e a ridurre di conseguenza il lume, lo spazio utile per la circolazione del sangue. Quando il colesterolo depositato nei vasi si ossida e/o quando vi è un’infiammazione, si formano ateromi con conseguenze pericolose per la salute (infarto, aterosclerosi…). Questo non significa che i valori del colesterolo saranno necessariamente alterati: l’analisi iridologica evidenzia una tendenza ed è così in grado di fare prevenzione attiva in anticipo anche di molti anni.
Tanti segni da interpretare A queste conoscenze va aggiunta l’analisi della zona pupillare e relative possibili alterazioni, delle zone riflesse di organi e apparati del sistema endocrino sul piano irideo, di altri segni strutturali – quali lacune, raggi iridei e anelli di contrazione – dei pigmenti e delle eterocromie, dei vasi sclerali e di molto altro. E questo solo per citare alcuni aspetti dello studio dell’iride a livello organico! Sorprende davvero che alcuni terapeuti, medici e non, si definiscano iridologi dopo tre week-end di formazione!
LA TOPOGRAFIA DELL’IRIDE
IRIDE DESTRA
IRIDE SINISTRA La mappa di Siegfried Rizzi, caposcuola dell’Iridologia italiana: è tuttora utilizzata dagli iridologi di tutto il mondo.
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LINFATICA, EMATOGENA E MISTA: CHE COSA CI RACCONTANO? cco alcuni esempi di come in Iridologia vengono utilizzate le osservazioni relative all’appartenenza a una costituzione piuttosto che a un’altra al fine di gestire al meglio le proprie specificità in merito alle scelte alimentari e di stile di vita.
E
✔ La costituzione linfatica Nella costituzione “linfatica”, composta da iridi di colore azzurro-blu-grigio, si riscontra un’iperattività del sistema linfatico con facile infiammazione delle mucose (cistiti, bronchiti, gastriti, stomatiti, congiuntiviti, coliti…), delle sierose (artriti, sinoviti, pleuriti, borsiti…), e un’iperattività del sistema immunitario: allergie, intolleranze alimentari e ambientali Nei bambini linfatici, al minimo raffreddamento noteremo molto muco, catarro e tosse. Sarà auspicabile allora ridurre drasticamente o eliminare del tutto i latticini e utilizzare come fonte di calcio il pesce, in modo particolare il pesce azzurro e i pesci “grassi”, ad esempio il salmone fresco anche se di allevamento (se garantito senza estrogeni ed antibiotici), le noci, le mandorle, le brassicacee (broccoli, cavoli, cavolini di Bruxelles) e le verdure a foglia verde. Il tutto condito con limone e olio extravergine di oliva. Negli adulti e negli anziani, il pericolo potrà essere l’acidità dei tessuti con
conseguente infiammazione sistemica dell’organismo e demineralizzazione (osteoporosi nelle donne in pre e post menopausa) e artriti dolorose. Come iridologo e heilpracktiker/naturopata suggerisco, per quanto riguarda l’alimentazione, di ridurre le proteine animali e di scegliere legumi a basso tenore di purine ( la parte “più acida” delle proteine) quali ceci e piselli, e di utilizzare anche proteine da quinoa, sorgo e amaranto.
✔ La costituzione ematogena Per quanto riguarda la costituzione ematogena, che comprende iridi dal marrone scuro al nocciola, l’Iridologia rileva statisticamente una maggior frequenza di patologie del sistema ghiandolare (problemi alla tiroide, per esempio), del sangue (anemie o diminuzione dei globuli bianchi e/o rallentamento del circolo sanguigno con conseguenti problemi circolatori) e dell’apparato digerente, in modo particolare fegato e intestino, ipercolesterolemia, ipo/iperglicemia,
Come si diventa iridologi Personalmente, dopo un corso triennale di studi in Naturopatia e Iridologia naturopatica, ho frequentato un anno di sola Iridologia con Lucio Birello e Daniele Lo Rito, docenti di Iridologia multidimensionale di fama internazionale. Ho poi seguito tutti i livelli di formazione dell’ASSIRI, l’Associazione Iridologica Italiana, completandoli con l’esame di iscrizione al-
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sindrome metabolica (iperglicemia e ipertensione insieme). Per chi ha questa costituzionalità sarà fondamentale sostenere un’attività fisica aerobica almeno tre volte alla settimana per circa un’ora e alimentarsi con cereali in chicco privi di glutine come riso integrale, miglio, sorgo, avena, grano saraceno (che non è un cereale).
✔ La costituzione mista L’Iridologia definisce di costituzione “mista o biliare” le iridi che appaiono “verdastre o cangianti”: in questo caso lo stroma irideo è in parte azzurro, in parte beige/nocciola o marrone/arancio. Questa costituzione ha predisposizioni simili all’iride linfatica o ematogena secondo il colore preponderante. La caratteristica dominante è una predisposizione alle problematiche digestive soprattutto enzimatiche (che spesso coinvolgono il pancreas) e difficoltà epato-biliari. Saranno frequenti le calcolosi alla colecisti, la disbiosi (cioè la preponderanza di batteri intestinali sfavorevoli), con alterazione della funzionalità intestinale. Utile iniziare il pasto con una verdura cruda ben masticata ed evitare fritti e grassi cotti in generale.
l’Albo interno. L’ASSIRI è stata fondata da Siegfried Rizzi, autore di una famosa topografia iridea considerata un riferimento da numerosi iridologi di tutto il mondo (si veda la mappa, ndr). L’Associazione divulga gli studi di Iridologia più avanzati anche in campo internazionale. Luise Stricker, la “leggendaria” segretaria del dottor Rizzi, organizza ancor oggi seminari e congressi. (www.assiri.it).
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Introduzione all’Iridologia
Le principali scuole iridologiche Non solo tedeschi e anglo-americani: anche noi italiani abbiamo una scuola prestigiosa, nota anche all’estero. La scuola italiana
pionieristici studi di Ignaz Von Peczely e di Nils Liljequist, nell’Ottocento, hanno portato alla nascita di numerose scuole di Iridologia. Ci limitiamo a parlare di tre scuole, tra le più importanti.
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La scuola tedesca Una delle scuole più antiche e prestigiose è sicuramente quella tedesca. Nacque nel 1885 con E. Felke che pose in rilievo l’importanza delle costituzioni iridee con particolare riferimento alla psicosomatica. Joseph Deck, suo allievo, si dedicò alla ricerca clinica in ambito ospedaliero, mettendo in correlazione segni iridei e malattie d’organo. Fu autore di una mappa topografica che Rizzi, il primo iridologo italiano di grande fama, utilizzò e approfondì. Un altro studioso tedesco molto importante per la storia dell’Iridologia fu Josef Angerer che integrò all’Iridologia lo studio della biochimica (nelle variazioni cromatiche) e dei vasi della sclera.
La scuola anglo-americana Non è possibile non citare il dottor Bernard Jensen, forse uno dei più grandi studiosi di Iridologia al mondo. Medico chirurgo, si specializzò in chiropratica nel 1929. Nella sua Clinica in California, Jensen studiò in modo particolare l’iride in relazione alle scelte alimentari e adottò dei protocolli
che prevedevano oltre ad un regime alimentare specifico, la detossinazione dell’intestino, vero fulcro della salute. Chiamato a insegnare Iridologia in Cina e in Malesia, fu chiamato dal governo thailandese a dirigere un reparto ospedaliero. La sua mappa iridologica è una delle più ricche e aggiornate in campo scientifico.
In Italia, oltre a Luigi Costacurta, fondatore di una scuola di Naturopatia igienista, va ricordato l’altoatesino Siegfried Rizzi, omeopata, agopuntore e – grazie a Deck e Angerer – iridologo. Dal 1969 al 1987, data della sua prematura scomparsa – nuotatore esperto, scomparve al largo delle Canarie a causa di pericolose correnti – riuscì a raccogliere e classificare oltre ottomila immagini iridologiche. Rizzi ha fondato l’Associazione iridologica Italiana (ASSIRI). Ricordiamo, inoltre, Padre Emilio Ratti, medico chirurgo e missionario in Congo (nella foto in alto a sinistra, ndr): grande esperto anche di fitoterapia. Molti altri iridologi italiani andrebbero citati, primi tra tutti Lucio Birello e Daniele Lo Rito, entrambi ricercatori nel campo dell’Iridologia multidimensionale.
Da leggere Tra i libri da consultare c’è sicuramente “L’iride specchio del bilancio acido-base” di padre Emilio Ratti. Un testo che ha fatto scuola insieme a “L’occhio, specchio del corpo e della mente” e “Ansia, depressione, insonnia dell’iride”. Di Daniele Lo Rito e Lucio Birello consigliamo “Manuale di iridologia di base” e di Angelo Santorelli “Semeiotica dell’iride”.
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L’occhio, una finestra sull’anima L’iride rivela la situazione psico-energetica di ogni persona: si può risalire ai conflitti all’origine del disagio.
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Introduzione all’Iridologia
INFORMAZIONI UTILI PER LE SCELTE LAVORATIVE L’Iridologia può rispondere a domande sull’orientamento lavorativo e sulle modalità educative. Accade spesso che un giovane adulto sia incerto sulla scelta del lavoro che lo impegnerà negli anni futuri. A volte la conoscenza di sé e delle proprie attitudini è scarsa, oppure le proprie aspirazioni sono fortemente influenzate dall’ambiente circostante. L’analisi iridologica evidenzia le caratteristiche costituzionali più autentiche che possono essere messe in relazione alle qualità richieste dal percorso professionale che si intende percorrere. Considerando le organizzazioni aziendali, militari o sportive, l’esigenza è quella di formare un organigramma con persone dalle “giuste” caratteristiche a seconda dei diversi ruoli, posizioni e realtà da affrontare. Ad esempio, nella scelta di posizioni di grande responsabilità, l’iridologo può evidenziare i candidati che, per proprie caratteristiche costituzionali, hanno una soglia di resistenza allo stress molto elevata e sono i più adatti a ricoprire la posizione assegnata e a ottenere con più sicurezza i risultati richiesti.
volte viviamo delle tensioni emotive profonde, più o meno manifestate a chi vive vicino a noi. Talvolta esse sono dovute ad esperienze negative che fanno scattare rabbia, tristezza, frustrazione ed altre energie distruttive. A volte il disagio interiore è dovuto a stress, senso di inadeguatezza, sconforto riguardo alle proprie aspettative deluse. Tutto ciò porta a sentirsi “stranieri ovunque siamo”, in disarmonia con noi stessi e con chi ci è vicino…Ma l’iride, attraverso le alterazioni della circolarità della pupilla, ci parla proprio delle aspirazioni e delle emozioni più profonde.
A
Rivelare tensioni e conflitti psico-emotivi In questi frangenti l’iride è di grande aiuto nel portare a coscienza la provenienza autentica di ciò che noi percepiamo come “malessere”. La ricerca italiana, per primi Lucio Birello e Daniele Lo Rito, sta facendo ricerca da quasi vent’anni sulle correlazioni tra alcuni segni iridologici e le caratteristiche psico-emozionali individuali. Al momento l’Iridologia si può già avvalere
di una griglia interpretativa che correla le alterazioni della circolarità della pupilla con la struttura della psiche studiata da S. Freud e C.G. Jung. La finalità di questa mappa è l’individuazione e la comprensione delle tensioni psichiche profonde derivate da stress non risolti.
Un valido aiuto per combattere lo stress Lo stress cronico causa un aumento di cortisolo circolante nel sangue il quale a sua volta porta nel lungo periodo a patologie molto frequenti quali l’indebolimento generale del Sistema immunitario, l’ipertensione arteriosa, il diabete, le ulcere gastro-duodenali, l’osteoporosi, la stanchezza cronica. Ecco perché per mantenerci in salute – oltre ad alimentazione e stili di vita favorevoli – è importante imparare a gestire lo stress nel modo più adatto alla nostra costituzionalità fisica ed emotiva: meditazione, yoga, tecniche respiratorie, pittura, musica o canto. Con l’analisi iridologica possiamo capire quali tecniche sono più vicine alla nostra sensibilità e alle nostre esigenze emotive al fine di riuscire a gestire efficacemente queste difficoltà.
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Dossier
Cronorischio®
Il nostro passato scritto sull’iride L’iride imprime su di sé il film della nostra vita. Possiamo leggere il periodo, l’età in cui vi sono stati i cambiamenti che “l’intelligenza biologica” ha registrato sull’iride come determinanti nel mettere a dura prova il nostro equilibrio fisico e/o psico-emotivo. Parliamo in questo caso del Cronorischio® ideato
da Daniele Lo Rito che può evidenziare un cambiamento importante della nostra vita, uno stress lavorativo, un evento traumatico come l’abbandono, la perdita, la violenza. Con il Cronorischio®, infatti, sveliamo avvenimenti molto delicati e significativi nello sviluppo della personalità dell’individuo. Potendo individuare
Scontato? Non proprio: a volte, nella vita privata e/o lavorativa, ci ritroviamo prigionieri di sovrastrutture mentali o effettive che ci limitano e non ci permettono di avere una chiara visione di quello di cui abbiamo veramente bisogno. L’Iridologia, attraverso l’analisi psico-energetica della persona, è un valido aiuto a questo scopo.
il “tempo” in cui si è verificato l'evento o uno degli eventi scatenanti lo squilibrio fisico e/o psichico si possono ipotizzare sinergie di estremo interesse tra iridologo e psicoterapeuta, iridologo e omeopata, iridologo e medico di fiducia allopatico. Una presa di coscienza importante può richiedere un
supporto psicologico o psicoterapico di counseling. Ho riscontrato personalmente nella mia attività quanto sia importante poter offrire un ascolto qualificato al cliente. Per questo motivo ho ritenuto di aggiungere le competenze di counseling psicosintetico alla mia formazione di iridologo.
che portano ad un senso di inadeguatezza, timidezza o aggressività compensative. Tutto questo trova corrispondenze sull’iride e spesso è necessario un adeguato supporto psicologico per elaborare e trasformare le difficoltà in opportunità di crescita e di autorealizzazione.
Ristabilire l’equilibrio energetico Qual è la vera causa del disagio? L’iride è di grande aiuto nel portare a coscienza la provenienza autentica di ciò che noi percepiamo come “malessere”. Esso può derivare da un eccessivo senso del dovere che ci schiaccia e ci rende rigidi, o da un progetto evolutivo personale che non stiamo rispettando. Un atro tipo di rettificazione pupillare è in rapporto a tensioni che derivano dall’ambiente esterno, lavorativo o amicale a diversi livelli. Sono anche individuabili i blocchi della componente istintuale, pulsionale, che partono dall’inconscio e parlano del bisogno di dar voce alla propria “libido”, alla propria creatività, alla necessità di evolvere attraverso nuove esperienze. Vi sono anche forti tensioni interiori inespresse che originano dalla non accettazione di alcune parti di noi
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È chiaro che se queste tensioni vengono vissute, in modo più o meno consapevole per molto tempo, senza dare loro una dignità, porteranno a sintomi anche importanti. Il sintomo, desidero ricordare, è l’unico modo in cui la nostra individualità somato-psichica si esprime. Sopprimere un sintomo senza ricercarne la causa significa far tacere il nostro corpo, interrompere la comunicazione tra i nostri livelli energetici che, quando sono in armonia, possono mantenerci in uno stato di equilibrato benessere. “L’Iridologia è la finestra dove la visione della Medicina olistica diventa comprensibile”, diceva Jensen, uno dei padri dell’Iridologia. Non è sufficiente curare il singolo organo o apparato (magari solo sintomaticamente): la salute è il risultato di un buon equilibrio tra il sistema PNEI e le nostre emozioni.
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Introduzione all’Iridologia
Un’altra opportunità: l’Iridologia di coppia Un’altra applicazione: penetrare nella scatola nera dei rapporti affettivi. O nelle dinamiche di gruppo. uardarsi negli occhi e vivere felici per sempre. Un sogno? Forse, ma è almeno in parte realizzabile: un altro ambito in cui stiamo formulando ipotesi confermate da casi sempre più numerosi è, infatti, l’Iridologia di coppia. In questo percorso di ricerca consideriamo i segni iridologici che forniscono informazioni riguardo gli aspetti temperamentali derivati da costituzioni, disposizioni e diatesi, dalle conoscenze della Medicina tradizionale cinese (con le valenze psicoemotive degli organi) e dalla neurofisiologia relativa ai neurotrasmettitori che innervano l’iride modificando le dinamiche pupillari.
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Conoscere meglio il partner Questa consulenza si rivolge a giovani coppie che sentono l’esigenza di capire le caratteristiche più profonde del partner (che a volte emergono solo dopo anni di convivenza) e di conoscere preventivamente su quali aspetti sarà importante lavorare perché la coppia possa durare nel tempo. In altre parole questa branca dell’Iridologia si occupa non solo della compatibilità tra i due partner, ma anche di come nutrire energeticamente nel tempo il rapporto a due.
Demotivati e in crisi profonda È un utile strumento anche per le
coppie demotivate quando alcune caratteristiche individuali possono rendere più difficile il rapporto di coppia nonostante l’amore provato per il partner. È un aiuto prezioso per le coppie in cui uno dei partner sta vivendo forti cambiamenti, coppie che credono ancora nella possibilità di continuare insieme il cammino. L’obiettivo è la comprensione profonda dell’altro in tutti i suoi aspetti fisici, psicoemotivi ed energetici. La comprensione genera accettazione attiva, desiderio di superamento dei problemi, volontà di ritrovare un cammino comune. Non rassegniamoci.
Per i gruppi L’iridologo aiuta la coppia a ritrovare una nuova energia. Se c’è un’energia forte ed armonizzante la coppia si mantiene nel tempo ed evolve. Questa tipologia di analisi si applica a tutte le situazioni in cui, per raggiungere l’obiettivo desiderato, è fondamentale il buon funzionamento della relazione tra i componenti di un gruppo: team di lavoro, squadre sportive, organizzazioni militari.
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Dossier
Il messaggio positivo in iridologia È importante non allarmare il cliente: bisogna invece instaurare un circolo virtuoso di pensieri positivi. a studi fatti in Inghilterra, riportati dall’iridologo John Andrews, sappiamo che l’incontro con l’iridologo esercita una suggestione sulla psiche (effetto placebo o nocebo) fino a diciotto mesi dopo la sessione. Quante volte sono arrivati da me clienti spaventati da incontri con altri professionisti! È necessario sottolineare che nessun iridologo serio fa diagnosi certa di patologia. È vero, però, che fino a pochi anni fa, come insegna l’Iridologia tedesca classica, il colloquio iridologico si fermava su sintomi ed eventualità di patologie attuali e/o future con conseguenze negative (a volte devastanti su soggetti ipersensibili), sulla serenità e sulla qualità della vita.
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tempo offro una lettura dei segni che l’iride mostra (fisici e psico-energetici) anche in senso positivo utilizzando i concetti che stanno alla base della Medicina tradizionale cinese, come l’equilibrio delle polarità yin-yang, l’equilibrio della funzione dell’organo o dell’elemento corrispondente. Ogni organo ha una caratteristica energetica individuale e una colorazione emotiva specifica. Per esempio, un’alterazione nell’area fegato sull’iride non indicherà soltanto una sofferenza delle cellule epatiche, ma anche un eccesso di energia yang (collera più o meno trattenuta) nel fegato. Altri organi hanno una colorazione emotiva diversa: il rene ci indica la paura, il polmone la tristezza, il cuore la (mancanza di) gioia e il pancreas il bisogno di dolcezza e di giustizia.
Anche sul versante psico-energetico La preziosa lezione della Cina Come terapeuta credo sia importante che il cliente diventi per prima cosa consapevole del senso di quanto gli sta accadendo a un livello PNEI (psico-neuro-endocrinoimmunologico). Nello stesso
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Per comunicare questi messaggi è necessario avere alla base un’ottima preparazione in Iridologia Classica e buone conoscenze di Psicologia, al fine di poter offrire un ascolto qualificato anche sull’aspetto psico-energetico del problema. Per questo motivo ho aggiunto il counseling alle mie competenze. È strategico individuare e comunicare la potenzialità positiva del segno al cliente per stimolare il processo di guarigione che è sempre un processo di evoluzione trasformativa. Anche su
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Introduzione all’iridologia
questi aspetti sta lavorando da tempo la ricerca iridologica contemporanea, in particolare con Lucio Birello e Daniele Lo Rito.
Risolvere le disarmonie L’iridologo, quindi, vedendo i segni che indicano una possibile problematica del fegato, si occupa con delicatezza psicologica e precisione terapeutica dell’aspetto fisico; al tempo stesso propone al cliente di incanalare, “concretizzare” la sua “energia fegato” in un programma che riattivi i suoi stimoli esistenziali dandogli fiducia e lo aiuti a portare a consapevolezza quelle energie interne o ambientali che sono in disarmonia con il suo programma di autorealizzazione. Quando ci si sente compresi nel profondo e si ha fiducia nella possibilità di raggiungere finalmente i propri obiettivi esistenziali si instaura un circolo virtuoso di potenziamento della salute attraverso il Sistema limbico.
Il pensiero influenza la biologia Secondo il neurofisiologo Bruce Lipton, infatti, attraverso i pensieri la mente può controllare i nostri geni e la stessa Psico-neuro-endocrinoimmunologia (la corrente più all’avanguardia sulla salute) ha dimostrato che anche i pensieri, se negativi, sono in grado di innescare cascate ormonali capaci di indebolire il sistema immunitario e di predisporci alla patologia. In quest’ottica l’incontro con l’iridologo multidimensionale diventa un momento propositivo e prezioso per il proprio futuro in salute e benessere.
Relazione soggettiva, ma quale non lo è? Alcuni potrebbero obiettare che l’Iridologia multidimensionale dipenda in modo eccessivo dalla soggettività del terapeuta. A questo rispondo che ogni relazione è, per definizione, soggettiva. Non esiste “la relazione” in senso astratto. Per questo motivo nessun terapeuta, nessun iridologo – medico o non medico – è uguale a un altro: ciò che “arriverà” a un cliente in termini di “scienza e coscienza” nel colloquio con Barbara Gabrielli, iridologo multidimensionale, sarà diverso da quanto il cliente potrà ricavare da un altro/a terapeuta. Lo stesso accade per gli incontri tra medico allopatico e paziente: quanti clienti sono arrivati da me con cure terapeutiche (farmaci, non parole) differenti per lo stesso problema? Concordo sul fatto che, purtroppo, in campo iridologico la ricerca è insufficiente: ricchi sponsor quali le industrie farmaceutiche non hanno interesse a sovvenzionare la nostra ricerca. Ma ci stiamo lavorando lo stesso, con passione e umiltà. Ringrazio i miei maestri Padre Emilio Ratti, Lucio Birello e Daniele Lo Rito, esempi costanti nella mia pratica terapeutica.
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Dossier
Esempi di lettura dell’iride Le tre costituzioni a una prima lettura iridologica. Dall’esame emergono subito alcune vulnerabilità psicofisiche. Iride linfatica (azzurra o grigio-azzurra) Predisposizione all’infiammazione delle mucose (stomatiti, gastriti, bronchiti, cistiti, ecc.), delle sierose con allergie, congiuntiviti e artriti. Spesso c’è iperattività immunitaria: febbri elevate, ipertrofia dei linfonodi, allergie e intolleranze. La presenza di tofi (diatesi essudativa) indica un debole sistema di drenaggio tossinico con ritenzione di liquidi, accumulo di acidi nei tessuti. Il Bordo Corona ristretto e la pupilla miotica indicano un soggetto riservato, poco incline a comunicare pensieri personali e sentimenti.
Iride ematogena (marrone) Costituzione in cui il metabolismo epatico è spesso in difficoltà nel captare ed eliminare tossine, farmaci, ormoni. Spesso vi è carenza di ferro e vitamina B12. In questa iride è presente la diatesi vegetativo-spastica: tendenza a nervosismo, irritabilità, ipersensibilità a stimoli fisici e psichici, ansia, insonnia, spasmi a tutti i livelli, colon irritabile. Il sistema neurovegetativo innerva organi, ghiandole, muscolatura liscia e striata, miocardio. Ecco che, in questo caso, si avranno dolori precordiali, spasmi delle coronarie, angina.
Iride mista (verde o cangiante) Costituzione predisposta alle difficoltà di entrambe le iridi precedenti con prevalenza delle problematiche tipiche della costituzione prevalente (“azzurra” o “marrone”). È peculiare l’insufficiente produzione di enzimi da parte del pancreas, e di bile da parte del fegato. Tipica la disbiosi (alterazione della flora intestinale con prevalenza di batteri sfavorevoli) con frequente meteorismo, difficoltà digestive, alvo alterno, dolori addominali e scarso assorbimento di vitamine. In questo caso si aggiunge l’ipersensibilità nervosa dovuta alla diatesi vegetativo-spastica.
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