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Periodico mensile – Anno V, numero 39/2015 – €
Poste Italiane - Sped. in A.P. DL 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, LO/MI
3,50 – Canton Ticino chf 7,00
MARZO 2015
MAGAZINE
LA SALUTE NATURALE RACCONTATA DAGLI ESPERTI
n. 39 MAGAZINE
Cuore
Salviamolo con il metodo Ornish
Curarsi con le gemme Provale contro la cellulite e i ristagni
Dormi male? Fiori di Bach: scegli quello che fa per te
Aroma
Dossier
TERAPIA
RIFLESSOLOGIA Guida pratica ai massaggi vietnamiti per il volto
Le cinque essenze da tenere in casa
ALLA SCOPERTA DEL KUZU RIMEDI PER LA FEBBRE
PAST LIFE THERAPY
EFFETTO ALCALINIZZANTE, LA MACROBIOTICA PROPONE LA SUA RADICE
QUANDO L’IPNOSI SI IMBATTE IN VITE PRECEDENTI
INDIA, AFRICA, CINA: COME LA CURANO SENZA RICORRERE AI FARMACI?
PREPARIAMOLO IN CASA. Formaggi vegetali: ecco come produrre il Silken tofu
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Sommario NUTRIZIONE NATURALE pag. 12 La dieta salvacuore pag. 18 Kuzu, la radice
della macrobiotica pag. 22 Batata rossa:
buona e salutare, che volete di pi첫?
IL MONDO DELLE ERBE pag. 24 La gemmoterapia
anti-cellulite pag. 28 Le erbe del gatto
LE ALTRE MEDICINE
OMEOPATIA pag. 72
I rimedi omeopatici contro il morbillo
pag. 76
Un signore Manganum silicicum
pag. 56 Past life therapy
e ipnosi regressiva
pag. 62 Biotransenergetica,
il segreto del benessere integrale pag. 68 Rimedi anti-febbre
in giro per il mondo
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pag. 40
DOSSIER
DIEN CHAN Riflessologia facciale vietnamita Le basi e la storia Una tecnica che ripristina la circolazione energetica
RUBRICHE
Guida ai massaggi semplificati
Il periscopio pag. 8
Sulle ali di Psiche pag. 10
Ci salverĂ un fiore pag. 31
Aromaterapia pag. 34
Scoperte in soffitta pag. 38
I nostri amici animali pag. 78
Prepariamolo in casa pag. 80
Le ricette del mese pag. 82
Il mercato della salute pag. 85
Libri e web trend pag. 86
Annunci olistici pag. 90
L’ultima domanda pag. 98
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Nutrizione naturale
Daniele Magni
BATATA ROSSA: buona e salutare, che volete di più? Ipomoea batatas è un alimento davvero sorprendente: contiene una quantità di sostanze benefiche per la salute come raramente si trova in Natura. Per non parlare della buccia, un vero toccasana in ottica anti-diabete… cordiamoci la classica e rassicurante patata, regina di tanti piatti della nostra tradizione culinaria. Ipomoea batatas, infatti, ha ben poco da spartire, dal punto di vista botanico, con la patata classica: oltre ad appartenere a famiglie diverse – la patata alle Solanacee e la batata alle Convolvulacee –, la batata rossa non è propriamente un tubero, come la patata, bensì una radice tuberosa dalle mille forme, varietà e dimensioni. Conosciamola meglio...
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Cittadina del mondo Sono proprio singolari i viaggi compiuti nel corso dei secoli dalla instancabile batata! E molte sono le tracce lasciate lungo il percorso che consentono di comprenderne meglio gli spostamenti. Di sicuro c’è che tre secoli prima dell’arrivo di Colombo sul continente americano la batata aveva già fatto abbon-
dantemente parlare di sé, entrando nella dieta quotidiana delle popolazioni messicane, andine e caraibiche, per poi attraversare l’oceano e raggiungere Polinesia e Filippine, fino a sbarcare in Europa.
Quante proprietà deliziose Ma lasciamo da parte le origini, torniamo a occuparci di quello che davvero ci interessa di più... La batata rossa è infatti un alimento straordinario dal punto di vista nutritivo: pensate che il Center for Science in the public interest – un’importante associazione statunitense che ha come obiettivo quello di informare correttamente sulle scelte alimentari – la colloca al primo posto assoluto nella classifica degli alimenti più salutari! In effetti, le caratteristiche nutrizionali della batata sono notevoli: fibre in abbondanza, tanti sali minerali importanti (potassio, manganese, fosforo e calcio i più rappresentati), un contenuto stra-
Falle spazio nel tuo orto Non è sempre facile trovare le batate nei negozi e anche il prezzo a volte può scoraggiare… Si può quindi provare a coltivarla, considerando che l’auto-produzione si presenta piuttosto semplice e che il nostro paese ha caratteristiche climatiche che ben si prestano alla crescita di queste radici tuberose. Il periodo migliore per la semina è marzo-aprile, quando le temperature non scendono più – si spera! – sotto i 10 gradi. Si possono interrare germogli o piccoli pezzi di radice, l’importante sarà avere a disposizione un terreno soffice e avere la costanza di innaffiarlo costantemente e con abbondanza. Verso la fine dell’estate, sotto un fitto fogliame, troverete belle sorprese…
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Cruda, cotta o in estratto La cosa migliore è fare come in Giappone: la batata rossa viene consumata regolarmente cruda, buccia compresa, e in grandi quantità. Ottima anche cotta, in innumerevoli versioni e ricette. L’ultima opzione è quella ricorrere agli estratti fitoterapici, che peraltro non sembrano al momento disponibili in Italia: ci sono siti online giapponesi che vendono il prodotto sotto forma di estratto ma non ce la sentiamo di consigliarvi questa scelta, sempre meglio il negozio biologico di fiducia e la batata fresca…
ordinario di vitamine A e C e un buon apporto di vitamina B6. Tutto questo è relativo alla polpa della batata rossa, ma se ci occupiamo della buccia ne scopriamo delle belle…
un’interessante diminuzione della glicemia a digiuno, dell’emoglobina glicosilata (un parametro che indica la concentrazione di glucosio nel sangue sul lungo periodo) e addirittura del colesterolo.
La buccia scaccia diabete
Come cucinare la batata
È proprio il rivestimento esterno della batata rossa ad aver catalizzato l’attenzione di ricercatori e nutrizionisti di tutto il mondo. Nella buccia si trova infatti una sostanza, il caiapo, in grado sia di limitare la comparsa del diabete di tipo 2 sia di migliorarne il decorso in soggetti che hanno già sviluppato la malattia. Le evidenze sono emerse da uno studio condotto ormai una decina di anni fa – ma i cui risultati sono stati confermati da studi successivi – nel quale i 62 soggetti coinvolti, tutti affetti da diabete di tipo 2, erano stati suddivisi in due gruppi e sottoposti all’assunzione di 4 grammi al giorno di caiapo oppure placebo. Ebbene, dopo 12 settimane di trattamento, nei pazienti che assumevano caiapo si era registrato
Ci possiamo davvero sbizzarrire nell’utilizzo a tavola della batata rossa. Inoltre abbiamo scoperto che fa bene, quindi inseriamola senza pensarci troppo nella nostra dieta (se non si esagera non fa nemmeno ingrassare!). Ma non entriamo nel dettaglio di ricette più o meno impegnative e sofisticate: tenete presente che la batata rossa può sostituire egregiamente la “cugina” patata e, in molto casi, la zucca, a cui peraltro assomiglia per quanto riguarda il sapore. Quindi gnocchi, risotti, puré, contorni deliziosi… c’è solo l’imbarazzo della scelta. Inoltre – e questo è il tocco in più – la batata rossa può essere tranquillamente consumata cruda (ottima nelle insalate) e rigorosamente NON sbucciata!
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Aromaterapia
Stefania La Badessa
I MAGNIFICI CINQUE Sono tra gli oli essenziali più utilizzati in famiglia, e li teniamo in casa per diverse evenienze. Quali scegliere, e quando?
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li oli essenziali possiedono diverse attività curative prettamente “fisiche” riconosciute e confermate scientificamente (da quella antimicrobica all’antidolorifica, balsamica ed espettorante) ma, per via olfattiva, riescono anche ad esercitare molteplici attività sul sistema nervoso, favorendo equilibrio e benessere. È bene quindi tenere una piccola scorta di oli essenziali, sempre a portata di mano, per poter intervenire sui piccoli inconvenienti quotidiani – dal raffreddore all’eritema – capaci al tempo stesso di influenzare positivamente, per via olfattiva, corpo e mente. Si tratta di 5 oli essenziali prevalentemente sicuri e ben tollerati, adatti ad un uso familiare, modificando semplicemente il dosaggio per i pazienti più piccoli e gli anziani.
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i batteri può essere anche vantaggiosamente impiegata per via orale, alla dose di 2 gocce per tre volte al dì in un cucchiaino di miele, in caso di processi infettivi come influenza e raffreddore. Indicata anche per uso locale – aggiungendone 3 gocce in mezzo bicchiere d’acqua – allo scopo di contrastare infezioni ed infiammazioni della bocca e della gola (afte, gengiviti, mal di gola).
Problemi digestivi e depurazione
1. Lavanda L. angustifolia, L. officinalis, L. hybrida Rappresenta in realtà un’essenza “jolly”, da tenere a portata di mano per le sue molteplici proprietà, da quella antisettica e antimicotica a quella digestiva, lenitiva della pelle e calmante dei disturbi mestruali.
Per staccare la spina Le sue note aromatiche – diffuse nell’ambiente o aggiunte all’acqua calda della vasca da bagno – sono capaci di infondere serenità e relax, favorendo – a livello mentale – equilibrio, calma e chiarezza. È l’essenza indicata per chi non riesce a “staccare la spina”: il suo aroma favorisce la calma interiore e il relax necessario per schiarire le idee e riuscire a dominare i pensieri.
Pura sulla pelle Grazie alle sue proprietà antisettiche e rigeneranti dei tessuti, la lavanda (Lavandula angustifolia e officinalis)
costituisce un rimedio rapido in caso di ferite, piaghe, punture di insetti, eritemi allergici e solari, eczemi. Grazie alla sua estrema tollerabilità cutanea è una delle poche essenze applicabili anche sulla pelle, nelle più diverse manifestazioni infettive e infiammatorie che possono colpire la cute.
Grazie alla sua capacità di stimolare la funzionalità del fegato e dell’apparato gastrointestinale è in grado di favorire non solo la digestione, ma anche l’eliminazione delle tossine e quindi la depurazione del sangue. A tale scopo si utilizzerà per via orale, sempre 2 gocce 3 volte al dì.
2. Limone Citrus limon Bastano poche gocce di quest’essenza su un fazzoletto, o nel diffusore per ambienti, per ritrovare vigore ed energia, favorire la concentrazione e la memoria, “alleggerire” il fisico e la mente.
Disinfezione aromatica Si tratta di un’essenza polivalente, caratterizzata da un efficace potere battericida, che la rende un ottimo presidio per la disinfezione – per mezzo degli appositi diffusori o lampade – dei luoghi ad alto rischio di contagio, come le scuole o gli ospedali. La sua efficacia contro
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Aromaterapia
IDEA PRATICA Per avere sempre a portata di mano l’essenza più indicata alla specifica situazione, è possibile versarne 2-4 gocce all’interno di un fazzoletto di cotone, da portare in tasca o in borsa, dal quale inspirare l’aroma di tanto in tanto nel corso della giornata.
3. Camomilla Matricaria chamomilla Calmante naturale per eccellenza, la camomilla è una delle essenze più indicate per alleviare irritazioni e malumore, tensioni emotive e agitazione. Si tratta di un’essenza indicata a chi tende a spazientirsi
facilmente, somatizzando le tensioni a livello gastrointestinale.
Diffusa nella stanza dei bambini Di utilizzo sicuro anche nei più piccoli, la camomilla può – utilizzata nel diffusore per aromi direttamente nella loro stanza – favorire il rilassamento e il riposo dei bambini più irrequieti, irritati dalla dentizione o dalle coliche gassose.
Lenitiva e antisettica per la pelle Grazie al suo contenuto di azulene, quest’olio essenziale possiede proprietà antinfiammatorie, lenitive e decongestionanti utili nel trattamento di tutti gli arrossamenti della pelle, anche quella più delicata. Grazie alla sua capacità di limitare la proliferazione batterica, trova applicazione anche in caso di
processi infettivi della cute. In soluzione in poche gocce con acqua depurata rappresenta un rapido antisettico per piaghe e ulcerazioni, mentre in soluzione in olio base può essere un valido trattamento in caso di eczemi, dermatite seborroica e da contatto, infiammazioni in genere ed eritemi solari.
4. Eucalipto Eucalyptus globulus Rappresenta sicuramente una tra le essenze più note e ha una relazione molto stretta con l’apparato respiratorio: Il suo particolare aroma balsamico è in grado di favorire la respirazione e l’ossigenazione dei tessuti dell’intero organismo, stimolando l’espettorazione e calmando le irritazioni bronchiali.
Un balsamo per l’apparato respiratorio Rappresenta il rimedio ideale per il trattamento di raffreddore, influenza, sinusite e bronchite: lo si può utilizzare per diffusione con le apposite lampade, alla
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dose di circa 8 gocce per ambienti di media grandezza, ma lo si può vantaggiosamente impiegare anche per inalazione o per realizzare unguenti balsamici (bastano poche gocce in olio base).
Contro i dolorini e la sinusite Diluito in olio base di arnica (2 gocce in un cucchiaio di olio) può tornare utile quando si intende contrastare dolori articolari e reumatici, grazie al suo effetto antidolorifico e antinevralgico. Per alleviare i sintomi della sinusite, si possono versare 2 gocce di eucalipto e 1 goccia di lavanda in un fazzoletto, inalando poi da quest’ultimo profondamente al mattino e alla sera.
5. Rosmarino Rosmarinus officinalis Si tratta dell’essenza ideale per favorire la chiarezza di idee, infondendo al tempo stesso sensazioni di fiducia ed equilibrio spirituale. La sua
!
Qualche precauzione
azione tonica torna utile nei momenti di instabilità emotiva e tensione nervosa, quando nella vita c’è bisogno di “farsi forza”, ritrovando il vigore necessario per affrontare compiti gravosi.
convalescenza. Poche gocce nel diffusore sono l’ideale quando si vuole tenere la mente ben sgombra per portare a termine un lavoro impegnativo, ritrovando concentrazione e freschezza psico-fisica.
Anti stress e fatica Rappresenta una delle essenze più indicate per stimolare l’organismo in situazioni stressanti o di affaticamento, ma anche nei cambi di stagione, nei casi di debolezza psicofisica o semplicemente in
Indolenzimenti muscolari Massaggi e frizioni con quest’essenza, diluita in olio base (ad esempio 5 ml in 100 ml di olio), possono essere utili nel trattamento degli indolenzimenti muscolari.
È BENE RICORDARE SEMPRE CHE:
✔ Alcuni oli essenziali, se utilizzati puri, possono causare irritazione. È consigliabile quindi diluirli al momento dell’uso in un olio base come quello di mandorle o di calendula, oppure in una crema neutra, acquistata in farmacia o erboristeria; ✔ soprattutto i meno esperti dovrebbero evitare l’assunzione orale senza aver prima chiesto consiglio al proprio medico di famiglia;
✔ particolare attenzione è richiesta con i bambini: da evitare l’uso orale e, per molti oli essenziali, anche l’applicazione sulla pelle. Ricorrere solo ai più sicuri, con un dosaggio ridotto e diluito. ✔ la qualità dell’olio essenziale fa la differenza: è bene acquistare prodotti di qualità ad un costo leggermente più sostenuto, evitando gli estratti scadenti ottenuti con metodi estrattivi potenzialmente dannosi per l’ambiente e la salute (per l’impiego di solventi chimici).
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Dossier
Dien Chan Riflessologia facciale vietnamita
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pag. 42
Dien Chan, le basi e la storia
pag. 46
Per ripristinare la circolazione energetica
pag. 50
I massaggi semplificati
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Ecco un’altra riflessologia, questa volta viene dal Vietnam. Il concetto di fondo è sempre lo stesso: in una parte del nostro organismo è riassunto l’insieme. E ogni parte è in diretta comunicazione col resto del corpo. Va detto che, ormai, in vari modi anche la scienza medica convenzionale percorre queste strade. Ma il linguaggio è completamente diverso. L’origine è il pensiero taoista del Celeste Impero, cioè l’antica Cina (“celeste” perché questa conoscenza proviene dal Cielo). In quel luogo, e a quei tempi, è staUna tecnica to sviluppato un framework concettuale estremamente sofisticato, ma basato “gentile” che si sull’esperienza. Dalle nostre parti ancopratica in assoluta ra poco è stato recepito ufficialmente, forsicurezza. Nel se solo l’agopuntura. Ma c’è molto altro. Di riflessologie ne sono state inventate tante. Passandole in rassegna, incontriamo la riflessologia del piede con le sue mappe e le sue scuole, alcune anche ispirate all’India. L’auriculoterapia è un altro tipo di riflessologia, rinnovata in Occidente grazie ad alcuni teorici francesi.
nostro volto sono inscritte tutte le parti del corpo: stimolando gli appositi punti possiamo intervenire su vari tipi di disturbi.
Anche l’iridologia si ispira alla riflessologia. Confluisce in quella che noi chiamiamo “naturopatia”. L’idea è la stessa: guardando l’iride abbiamo informazioni su ciò che accade nel resto del corpo. Presto entreremo anche su questa riflessologia, vorremmo farlo dando la parola a esperti in grado di mediare i contenuti apertamente. Poi c’è la mano, una riflessologia meno conosciuta. Intanto, cominciamo a entrare nella riflessologia del viso. Esiste da molto tempo, ma è rinata in Vietnam. 41
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I nostri amici animali
Mauro Dodesini
O S A C IL E DUK
Quanti guai per questo cagnolino… Problemi di vario tipo, ma li risolviamo sempre con lo stesso rimedio omeopatico.
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uke è un bellissimo bulldog di 2 anni. A 4 mesi, da poco adottato, presenta una rinite cronica che va costantemente aggravandosi con punte febbrili. Inizialmente, migliora dopo un
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trattamento antibiotico ma il problema si ripresenta dopo la sospensione del farmaco. Poi non reagisce più al trattamento, tossisce e vomita.
Ecco il maschietto alfa La patologia non si risolve
benché sia stato visto da ben quattro veterinari; il proprietario decide quindi di intraprendere una terapia omeopatica, come “ultima spes”. Accade sovente quando le terapie tradizionali non sortiscono alcun effetto. Alla prima visita omeopatica, nel
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settembre 2012, appare chiaro a tutti che Duke, nonostante abbia solo 4 mesi e mezzo, è un maschio Alfa, dominante e sicuro di sé, aperto e determinato, accetta o richiede le coccole solo quando vuole lui.
Geloso e un gran mangione! È molto geloso della proprietaria quando viene abbracciata, la considera il suo punto di riferimento e la cerca dandole la zampa quando non sta bene e ha bisogno di essere rassicurato. Le sagome nere lo inquietano. È un gran mangione, ingurgita tutto quello che trova. Non gli piacciono pane e pasta, ma ha una predilezione per i formaggi freschi e l’anguria. Vomita solo di notte… quando i proprietari non lo lasciano entrare in camera loro.
La prescrizione del rimedio Tossisce, sembra soffocare e poi vomita: 5-6 episodi nella notte. Sembra un vomito doloroso. Nell’ottica dei dati raccolti gli prescrivo il rimedio omeopatico adatto alla sua patologia e alle caratteristiche individuali (aggiungo un fitoterapico specifico). Dopo 15 giorni di terapia è vivacissimo, vorace e di ottimo umore, temperatura normale. È migliorato; persistono alcuni episodi di tosse notturna con vomito, ma sembra solo saliva.
Ops, quando si dice la rogna… Duke recupera velocemente e non ha più avuto alcun problema respiratorio. A questo punto, però, compaiono due aree iperemiche sulla testa e sulla coscia con rarefazione del pelo. L’esame della cute risulta
positivo a Demodex, si tratta quindi di “rogna demodettica”. Duke è sempre bellissimo, vivacissimo. Decidiamo di aumentare la potenza del rimedio, che finora è andato benissimo, per rinforzare le difese immunitarie e operiamo specifiche applicazioni locali contro la rogna.
Peggioramento del carattere Alla prima somministrazione della potenza più alta del rimedio Duke dorme per oltre 6 ore: il sonno è un fattore prognostico molto positivo della giustezza della medicina. A febbraio 2013 il nostro cagnolino continua a stare bene. Emerge, invece, qualche problema con il carattere: cerca sempre la rissa e tenta di montare tutte le femmine che incontra. Se i proprietari lo trattengono è peggio, sembra
un toro infuriato: si è già fatto ferire il collo da un pastore tedesco con cui ha litigato.
Un caso emblematico Costantemente sotto rimedio omeopatico – sempre lo stesso ma con una diversa potenza – Duke torna ad essere più tranquillo e gestibile: si è comportato bene anche a una esposizione internazionale dove è stato a contatto con rottweiler, doberman, alani e boxer per più di 6 ore. L’interesse specifico di questo caso, emblematico della terapia omeopatica, sta nel fatto che un solo rimedio – il rimedio omeopatico costituzionale di Duke – ha risolto brillantemente tutte le patologie che si sono presentate nel tempo ristabilendo sempre con successo il suo equilibrio energetico.
Gli altri problemi di Duke risolti dallo stesso rimedio
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Nel luglio 2013 vengo interpellato perché Duke manifesta delle crisi convulsive. Mentre sta dormendo si sveglia improvvisamente, inizia a correre e ad agitarsi moltissimo, abbatte tutto ciò che trova sul suo percorso poi si ferma generalmente in piedi e inizia a salivare in maniera esagerata. Si riprende dopo qualche carezza. La potenza più alta del rimedio sortisce il suo effetto anche questa volta e le crisi si risolvono definitivamente.
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A luglio 2014 Duke non assumeva il rimedio dal novembre 2013 ed era sempre stato bene. A questo punto si manifesta una zoppia. L’ortopedico interpellato pone la diagnosi di rottura del crociato e consiglia un intervento sulla testa della tibia. Riprendiamo la terapia omeopatica e la patologia si risolve. Molto migliorato, tende sempre a risparmiare un pochino la zampa, ma adesso corre, salta e gioca.
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