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Periodico mensile – Anno VII, numero 68/2017 – €

n. 68 MAGAZINE

Gli oli essenziali per studenti in crisi Poste Italiane - Sped. in A.P. DL 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, LO/MI Prima immissione: 20 ottobre 2017

3,90

NOVEMBRE 2017

MAGAZINE

LA SALUTE NATURALE RACCONTATA DAGLI ESPERTI

OLIO DI PALMA Guida pratica per il consumatore

Dossier

Elettroagopuntura, una grande storia di medicina naturale NUOVA CURA DELLA LUCE PRATICA VIETNAMITA FOTOTERAPIA AURICOLARE: ILLUMINA IL CERVELLO E VINCI LA STANCHEZZA

RIEQUILIBRIO ENERGETICO

NATUROPATIA VIBRAZIONALE, VINH XUAN, UN’ARTE MARZIALE PER COLTIVARE SI PUÒ AGIRE SUI CHAKRA ANCHE CON I FIORI DI BACH IL NOSTRO BENESSERE

PREPARIAMOLI IN CASA. Zuppe e brodi macrobiotici contro i rigori dell’inverno


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Sommario NUTRIZIONE NATURALE pag. 16 Olio di palma:

è davvero pericoloso? pag. 22 Iperparatiroidismo:

proteggiamo le ossa pag. 26 Le zucche secondo

la dietetica cinese

IL MONDO DELLE ERBE pag. 30 I rimedi naturali

per la terza età pag. 34 Acqua di Radicchio

a difesa dell’intestino

LE ALTRE MEDICINE

SULLE ALI DI PSICHE pag. 12

pag. 60 Naturopatia Vibrazionale,

al lavoro sulle energie pag. 66 Vinh Xuan DN,

un insegnamento dal Vietnam pag. 72 Illuminiamo il cervello

per vincere la stanchezza

Un viaggio di guarigione in Amazzonia

AROMATERAPIA pag. 36

Essenze per studenti sotto tono


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pag. 46

DOSSIER

Riscopriamo l’Elettroagopuntura Una grande storia della medicina naturale ● Che cos’è e cosa

fa l’Elettroagopuntura ● La storia del dottor

Voll e del dottor Hermann ● Quando la causa risiede

RUBRICHE

nei focolai

Il periscopio

I nostri amici animali pag. 76

pag. 8

Attualità

Prepariamolo in casa pag. 78

pag. 10

Ci salverà un fiore

Le ricette del mese

pag. 40

Scoperte in soffitta pag. 44

pag. 82

Libri

Web trend pag. 86

Scelti per voi pag. 89

Annunci olistici pag. 90

L’ultima domanda pag. 84

pag. 98


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Nutrizione naturale

OSSA A RISCHIO

Quando il problema riguarda le paratiroidi

Cereali: in forma integrale sono consigliati in caso di iperparatiroidismo.

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M

arina è una signora cinquantenne che si presenta nel mio studio perché vuole “imparare a mangiare meglio”. Dopo la menopausa avvenuta 3 anni fa ha progressivamente incrementato il suo peso e non è più riuscita a ritornare snella come prima. Durante il nostro colloquio si lamenta anche di un senso di stanchezza costante, in parte imputato a stress: la signora, oltre al lavoro di insegnante, spende il suo tempo ad accudire il padre anziano.

Umore basso, dolcetti in eccesso Marina ha una struttura corporea esile con un discreto accumulo di tessuto adiposo attorno al punto vita e ai fianchi, una postura un po’ incurvata e il passo non molto spedito. Mi spiega che spesso le capita di assopirsi la sera davanti al televisore ma poi di non riuscire più ad avere una buona qualità di sonno quando finalmente si corica. Per questo motivo il suo umore è spesso variabile con una certa tendenza al pessimismo. Questo stato d’animo è in parte concausa dell’aumento di peso, visto che per tirarsi su di morale mangia, in particolare la sera, dolciumi, creme dolci e cioccolato al latte in quantità da lei definite “discrete”. Non pratica alcun tipo di attività fisica.

Dietro c’era già una diagnosi Prima di approfondire l’analisi della sua alimentazione le chiedo se assume delle medicine o se ha malattie o altri disturbi da segnalarmi. A Marina, in effetti, è stata prescritta una preparazione a base di vitamina D a seguito di una

diagnosi di iperparatiroidismo che, a quanto mi racconta, ha coinvolto due delle quattro paratiroidi. In pratica queste ghiandole producono troppo ormone paratiroideo (paratormone, in sigla: PTH). La paziente assume la vitamina in dosi elevate perché, in corso di iperparatiroidismo, la D si riduce in quanto l’eccesso di paratormone favorisce la sua degradazione a livello renale. È stato necessario che facessi la domanda: “Ha problemi di salute?”. Capita spesso che i pazienti non raccontino spontaneamente i loro problemi di salute o se soffrono di patologie concomitanti. Conoscere la storia del paziente è, invece, molto importante per impostare un corretto regime dietetico. Non sempre i disturbi sono banali e le malattie concomitanti possono essere molto impegnative, come nel caso di questa signora di mezza età.

È necessaria la vitamina D Perché i medici le hanno prescritto la vitamina D? Perché è una vitamina fondamentale per mantenere stabili i livelli di calcio e fosforo: favorisce, infatti, l’assorbimento del calcio nell’intestino e l’assimilazione del fosforo necessario per la formazione delle ossa. Ciò è importante in particolare nell’iperparatiroidismo poiché, in questo caso, l’osso si impoverisce di calcio e fosforo aumentando il rischio di fratture ossee (osteoporosi). La supplementazione di vitamina D, inoltre, riduce il paratormone senza influenzare il calcio nel sangue o la sua escrezione a livello urinario.

Iperparatiroidismo: una dieta appropriata aiuta a prevenire le conseguenze della malattia. Dobbiamo normalizzare i livelli di calcio, fosforo e vitamina D. Elisabetta Ravera 23


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Nutrizione naturale

Prescrizioni dietetiche su misura In base a queste considerazioni cliniche stilo una dieta che non sia troppo ricca di calcio (ce n’è già tanto nel sangue… e tende a diminuire nelle ossa), normalizzando il suo rapporto con il fosforo. Puntiamo anche a incrementare i livelli di vitamina D. Per quest’ultima scegliamo alimenti che la apportino: soprattutto pesci come sgombro, salmone, spada, tonno, trota, molluschi e crostacei. E anche l’uovo, soprattutto il tuorlo.

Marina, però, elimino il latte vaccino e i latticini e non la carico di cibi troppo ricchi di calcio. Come abbiamo detto ne ha già troppo nel sangue.

Integrale e tanta verdura e frutta Le consiglio, invece, i cereali integrali – come il riso integrale, Venere e riso rosso – verdure e frutta con generosità, più porzioni di pesce e di carni bianche come pollo e tacchino, mentre le carni rosse sono limitate a una sola volta la settimana, anche seguendo le preferenze alimentari della mia

Puntiamo decisamente sul fosforo Serve anche più fosforo che è distribuito con generosità in natura: ne sono ricchi i cereali integrali, la crusca di riso, i semi come quelli di zucca, girasole, lino e sesamo, i formaggi – in particolare pecorino, caprino, gruviera e grana – la frutta secca come anacardi, pistacchi e noci; anche i legumi contengono un buon quantitativo di fosforo.

Le paratiroidi sono quattro ghiandole che si trovano nel collo in prossimità della tiroide.

Niente latte vaccino per Marina il calcio è ben rappresentato nei latticini – latte, formaggi e yogurt – in tarassaco, rucola, basilico, negli sgombri, polpi, ostriche, gamberi e granchi. Ma anche nei fagioli, in particolare i cannellini, nel cioccolato al latte e nelle mandorle. Nella dieta di

BRUTTO AFFARE

Quando impazzisce il “semaforo” del calcio L’iperparatiroidismo è una condizione morbosa che interessa le ghiandole paratiroidi. Queste sono 4 ghiandole situate nel collo a ridosso della tiroide. Sono ghiandole importanti perché la loro funzione è quella di controllare i livelli di calcio nel corpo grazie all’escrezione di un

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ormone chiamato paratormone (PTH). Le paratiroidi e il loro ormone funzionano come un “semaforo” regolando il traffico del calcio: quando i valori nel sangue sono troppo bassi, il PTH li normalizza. Se invece sono troppo alti, allora il semaforo diventa rosso per il PTH, perché non c’è più

necessità di aumentare i livelli di calcio circolante. Sembra tutto molto semplice e ben orchestrato – e lo è – ma quando interviene una condizione morbosa chiamata iperparatiroidismo, il traffico impazzisce. Nell’iperparatiroidismo infatti, si verifica una

iperattività di una o più ghiandole paratiroidi, che iniziano a produrre troppo PTH indipendentemente dalle richieste dell’organismo. Che cosa succede allora? I livelli del calcio nel sangue aumentano, le ossa si indeboliscono perché perdono questo


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paziente. I legumi sono stati comunque integrati nella dieta, ma non più di due volte la settimana. Infine le uova hanno trovato il loro posto come alternativa proteica.

Si vedono i primi miglioramenti Sto seguendo la mia paziente ormai da qualche mese. Continua la terapia medica ed è sotto controllo da uno specialista per quanto riguarda il suo problema di base; dal punto di vista nutrizionale ha progressivamente ridotto i “punti critici”, ha iniziato a fare qualche piccolo esercizio fisico , come camminare ogni giorno per almeno mezz’ora. Non si stanca più come una volta, si sente maggiormente ricca di energia, dorme meglio la notte e il tono dell’umore è contestualmente migliorato. Segue il suo regime dietetico senza più “pasticciare” e ha abolito le abitudini dannose come quelle di rimpinzarsi di dolci.

minerale (il PTH fa uscire il calcio dalle ossa), i reni che filtrano il sangue vengono intasati dal calcio e alla lunga possono formarsi calcoli e una sofferenza di tutto l’emuntorio renale. Ma non finisce qui: il traffico aumentato di calcio influisce anche sul fosforo, altro

I SINTOMI E LE TERAPIE DELL’IPERPARATIROIDISMO Quando le paratiroidi funzionano troppo o male, le ossa tendono a indebolirsi. Inoltre, ci si sente più stanchi e i muscoli – altra parte del corpo che è influenzata dal calcio – lavorano male, contribuendo al senso di affaticamento. Possono essere presenti disturbi dell’umore, la pressione arteriosa può alzarsi e, a lungo andare, si possono sviluppare dei calcoli a livello renale. La cura di questa malattia è spesso chirurgica, con la eliminazione delle ghiandole mal funzionanti, ma se la situazione e il quadro clinico sono ritenuti meno gravi, si può tentare con il trattamento medico, in particolare vitamina D e alendronato per prevenire le fratture ossee.

minerale importante per la salute delle ossa (e non solo). Il fosforo viene eliminato più del dovuto dal rene e quindi una sua riduzione fa venire meno il suo ruolo di supporto per le ossa: nello specifico si forma meno idrossiapatite, sostanza indispensabile per la struttura ossea che

diventa così meno resistente (osteopenia e osteoporosi). In condizioni normali se i livelli di fosforo si alzano troppo interviene il paratormone che riduce questi valori a vantaggio del calcio. Calcio e fosforo sono quindi legati tra loro da un preciso rapporto e

questo ménage viene regolato proprio dal paratormone. Ricapitolando: nel caso di iperparatiroidismo non adeguatamente trattato il calcio è abnormemente elevato nel sangue e se ne perde molto nelle urine (calciuria) mentre il fosforo risulta molto ridotto.

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Il mondo delle erbe

I rimedi naturali per la terza età Ben tollerati e utilissimi contro vari acciacchi. Aiutano a ritrovare energia, tengono lontane ansie, insonnie e depressioni. Bene anche per la circolazione e le articolazioni dolenti. Stefania La Badessa

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itoterapia e integratori naturali nella terza età: possono dare un importante contributo sotto vari punti di vista. Il loro impiego – se regolato dal buon senso e sostenuto dalla consulenza del proprio medico – si rivela prezioso nel trattamento delle piccole patologie geriatriche, poiché consente di affrontare e spesso risolvere molti problemi,

in modo delicato e rispettoso degli equilibri dell’organismo. Grazie alla sua elevata tollerabilità, la cura naturale a base d’erbe medicinali viene spesso accettata ed attuata di buon grado, prestandosi, al contempo, ad essere eventualmente integrata per sostenere una terapia farmacologica già in atto, della quale aumenta l’efficacia e consolida i risultati. Una risorsa da non sottovalutare.

Prima di tutto: ritrovare l’energia e la voglia di fare Per intervenire in modo generico su benessere, forza vitale ed energia ricorriamo alcune piante medicinali specifiche di cui sono note le valenze tonificanti a livello fisico e mentale. Tra queste ritroviamo piante versatili come l’Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus): rinforza la capacità di adattamento del-

Che prodotto scegliamo? Le piante di cui parliamo in queste pagine possono essere utilizzate per via orale sia in forma di estratto secco (capsule o compresse), sia in forma di gocce

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(estratto idroalcolico) al dosaggio suggerito dal professionista della salute interpellato. È importante che le modalità di assunzione siano disegnate su misura

per ogni singolo caso. Per quanto riguarda i rimedi naturali antinfiammatori, ci si avvale di estratti e gocce per via orale ma anche di applicazioni locali con pomate, gel oppure oli. Otteniamo

così un rapido sollievo in caso di articolazioni dolenti, nel caso di una caduta o di piccoli incidenti domestici, spesso dovuti a una perdita momentanea dell’equilibrio.


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Il mondo delle erbe

Ginko: per i disturbi della circolazione

drome ansiosa – insieme all’Escolzia, hanno proprietà “ipnoinducenti “ (capaci cioè di indurre il sonno): favoriscono l’addormentamento ed evitano quei fastidiosi risvegli precoci.

l’organismo a stimoli psicofisici esterni “sfavorevoli” come ansia, fatica, freddo, caldo, stress. Migliora le funzioni cerebrali, il sistema circolatorio e influenza favorevolmente il metabolismo. L’Eleuterococco risulta peraltro caratterizzato da un’azione specifica nei confronti del recupero di funzioni cognitive come la memoria e la concentrazione, ed è anche un immunostimolante (più resistenza alle infezioni...).

Soccorso verde per l’umore nero

Rodiola, Schisandra e Pappa reale Meno note ma comunque efficaci la Rodiola (Rhodiola rosea) e la Schisandra (Schisandra chinensis): la prima sembrerebbe poter vantare – oltre all'azione energetica e adattogena (favorisce l’adattamento alla situazione psicofisica attuale) – la capacità di riequilibrare il tono dell’umore, mentre dall'estratto dei frutti della seconda ci si possono aspettare non solo proprietà tonico-energetiche ma anche antistress e ansiolitiche. Da non dimenticare, infine, la Pappa reale. Ricco di vitamine e sali minerali, aminoacidi e sostanze altamente nutritive, questo prodotto dell’alveare, assicura vigore ed energia anche nei soggetti più debilitati, risultando utile anche in fase di convalescenza dopo un lungo periodo di malattia. Oltre a svolgere un’azione rinvigorente, questi rimedi naturali influenzano positivamente lo stato di benessere della persona anziana e sono dotati anche di azione antiossidante, fondamentale per contrastare gli effetti negativi sull’organismo legati all’aumento dei radicali liberi, tipico dell’età avanzata.

Per migliorare l’umore e scacciare le ansie Interveniamo in modo dolce e fisiologico su insonnia e ansie ricorrendo alle piante caratterizzate da effetti ansiolitici e sedativi, come la Melissa, il Tiglio, la Passiflora e la Valeriana. Queste ultime due – oltre ad essere utili in caso di sin-

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Più mirate al miglioramento del tono dell’umore e quindi utili nei casi di lieve depressione, caratterizzata da esaurimento, irritabilità, malinconia, sbalzi d’umore, stanchezza e disturbi del sonno, sono la Griffonia simplicifolia e l’Iperico (Hypericum perforatum). Per assicurarsene i benefici è però essenziale costanza nell’assunzione prevedendo una giusta durata del trattamento.

Proteggere il cuore e la circolazione In virtù della sua attività di protezione a livello dei vasi sanguigni, e delle proprietà fluidificanti del sangue, il Ginko (Ginkgo biloba) può risultare utile per migliorare lo stato generale della circolazione sia a livello cerebrale che a livello dell’orecchio interno, risultando particolarmente indicato nel trattamento degli acufeni, problematica abbastanza frequente in età avanzata. Questa pianta è preziosa anche come coadiuvante nell’insufficienza cerebrovascolare, soprattutto in caso di un deficit dell’attenzione e della memoria, nelle sindromi vertiginose, nelle retinopatie e nell’aterosclerosi (e sue manifestazioni). Già dopo 3-6 settimane di utilizzo costante si colgono i primi miglioramenti. Risultati interessanti sono stati ottenuti anche in presenza di disfunzione erettile e sui risvolti psicologici in caso di demenza. Ne consegue un miglioramento complessivo della qualità di vita della persona anziana.

Per il benessere delle articolazioni

Iperico: quando l’umore è sotto i tacchi

Quando si parla del “peso degli anni”, in molti casi sono proprio le strutture di sostegno del nostro organismo – come ossa e articolazioni – a


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subirne i peggiori effetti. Dolori e infiammazioni rendono difficile anche i movimenti più semplici, aprendo la strada a una forma di invalidità che tende a colpire soprattutto le ginocchia ma che non risparmia le dita e le mani. Non mancano le soluzioni naturali in grado di fornire un sollievo efficace e duraturo. Ricordiamo l'Artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) ricco di principi attivi dotati di proprietà antireumatiche e antinfiammatorie simili a quelle di molti farmaci tradizionali, ma decisamente meglio tollerati sul lungo periodo. Si può ricorrere per lo stesso motivo al Ribes nero, all’ Uncaria tomentosa o alla Boswellia serrata. Sono tutte piante antinfiammatorie indicate nel tratta-

No all’automedicazione

La cautela è d’obbligo Considerato il consistente numero delle patologie che possono interessare la terza età, non è raro che nel soggetto anziano si faccia spazio la convinzione di potersi rivolgere a metodi di cura complementari, diversi dal farmaco. Si tratta, però, di un’arma a doppio taglio: se da un lato un integratore naturale potrebbe consentire un approccio più delicato al trattamento dei piccoli disturbi tipici della terza età, dall’altro, l’inserimento di un rimedio naturale nell’ambito di una terapia farmacologica in atto potrebbe rappresentare un rischio potenziale. È bene quindi evitare l’automedicazione per non incorrere in pericolose interazioni con i farmaci assunti quotidianamente. Pensiamo all’Iperico: viene percepito come un’innocua “piantina” ma può interferire con molti farmaci alterandone la concentrazione in circolo e quindi l’efficacia. Particolare cautela è richiesta anche nell’uso del Ginko per i suoi effetti sulla fluidità del sangue. Prudenza soprattutto se ci sono disturbi della coagulazione o se si assumono farmaci antiaggreganti e/o anticoagulanti.

Artiglio del diavolo: sollievo nei dolori reumatici mento dei reumatismi cronici, nell’artrite reumatoide, nell’osteo-artrosi e nei dolori articolari in genere. È vero: la loro azione è più lenta rispetto al farmaco di sintesi, occorre aspettare più a lungo, possono però essere assunte anche per lunghi periodi, senza dar luogo a effetti indesiderati soprattutto a livello gastrico.

Quando serve un pronto soccorso Da non dimenticare, infine, l’Arnica. Ne approfittiamo per agire in “pronto soccorso” su ematomi, distorsioni e indolenzimenti muscolari. Non di rado è consigliato accompagnare l’Arnica con oli essenziali come quello di Rosmarino, Eucalipto e Ginepro.

È altrettanto importante non sospendere terapie farmacologiche in corso nella convinzione di sostituire il farmaco con qualcosa di meno dannoso. Infine, l’età avanzata coincide con una minore efficienza fisica e una fisiologica riduzione della funzionalità di molti organi e apparati che possono così risultare più sensibili a un integratore anche quando è naturale. Dosaggio e modalità di somministrazione vanno quindi stabiliti, caso per caso, dal proprio medico curante. Per questo motivo non diamo, questa volta, le dosi indicate per ogni rimedio.


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Dossier

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Fabio Fioravanti


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RISCOPRIAMO l’Elettroagopuntura Una grande storia della medicina naturale

SOMMARIO pag. 46

Che cos’è e cosa fa l’Elettroagopuntura

pag. 52

La storia del dottor Voll e del dottor Hermann

pag. 56

Quando la causa risiede nei focolai

Vi invitiamo a conoscere un metodo diagnostico e terapeutico tuttora in uso ma non ancora abbastanza valorizzato. Sono tanti i retroscena e le possibili applicazioni. Ricostruiamo il tutto grazie al dottor Franco Bruni, tra i primissimi in italia a occuparsi di questa materia. Siamo convinti che valga la pena riscoprire queste preziose esperienze coltivate negli anni da bravi professionisti, di mente aperta, che intendono curare le persone al meglio delle loro possibilità. E che, quando vedono i benefici di un nuovo metodo, non si tirano indietro anche quando non rientra nell’ambito del convenzionale. L’Elettroagopuntura può contare ormai su una “storia” decennale di tutto rispetto che sarebbe davvero un peccato lasciar cadere nell’oblìo: accendiamo dunque i riflettori sulle persone che, anche oggi, la praticano e sui pazienti che ne usufruiscono. Il lavoro di “ripescaggio” è uno dei compiti che ci proponiamo su questo giornale.


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Le altre medicine

Vinh Xuan DN Un insegnamento dal Vietnam Molto più di un’arte marziale. La pratica offre varie tecniche per armonizzare mente e corpo. Obiettivo: portare benessere nelle nostre vite. Davide Nucera

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e pensiamo ad un evento felice della vita prestando attenzione al nostro corpo, possiamo notare che il flusso del respiro diventa più ampio e che i nostri muscoli tendono a distendersi; al contrario, quando il pensiero va a momenti di vita difficoltosi o spiacevoli, sperimentiamo una respirazione meno profonda e una contrazione muscolare.

Dal corpo alla mente Allo stesso modo il nostro corpo può influenzare lo stato mentale. Uno studio recente ha dimostrato che se proviamo a pensare al futuro, stando seduti con la schiena dritta, avremo di sicuro una visione molto più ottimistica di ciò che ci aspetta. Questo meccanismo di influenza reciproca tra mente e corpo è stato l’obiettivo di indagine di qualsiasi cultura sin dall’inizio dei tempi. Tuttavia, nono-

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stante l’importanza di una buona sincronizzazione tra mente e corpo al fine di un miglior benessere, nella frenesia del mondo moderno e industrializzato tale avvenimento risulta sempre più difficoltoso.

Le nascita del Vinh Xuan DN Ecco allora che il Vinh Xuan, antica pratica psicofisica di origine sino-vietnamita viene oggi adottata anche in Occidente, come valido strumento per migliorare le nostre vite. La leggenda narra che quest’arte nacque intorno al XVII secolo d.C. dall’intuizione di una monaca cinese la quale riuscì a sintetizzare le antiche forme di movimento dei monaci taoisti sulla circolazione del Qi (energia vitale) all’interno dei canali energetici corporei e le antiche conoscenze marziali legate al tempio di Shaolin. La conoscenza del Vinh Xuan in Italia si deve ad un maestro viet-

Una sessione di Vinh Xuan: in primo piano l’Autore dell’articolo.

namita conosciuto come Bac Qui (Ngo Si Qui) il quale negli anni ‘90, accolse in Vietnam alcuni italiani appassionati di arti marziali, facendo scoprire loro che quest’arte andava ben oltre la tecnica lottatoria.

Ottenere la Primavera Il Vinh Xuan, infatti, si presentava come un valido modello di filosofia di vita pratica che implicava un


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addestramento fisico, mentale e spirituale, al fine di preservare l'armonia con se stessi, con gli altri e con il mondo. È intriso del sapere millenario cinese. In lingua italiana il termine Vinh Xaun può essere tradotto come “ottenere la primavera”. La primavera racchiude in sé la forza vitale della rinascita e della fioritura. Metaforicamente, quindi, il praticante di Vinh Xuan può “ottene-

re”, attraverso una pratica mirata e continuativa, lo stimolo di questa forza vitale all’interno di sé.

Sincronizzare mente e corpo In quanto esseri umani, abbiamo capacità motorie e fisiologiche comuni a tutti, mentre come singoli individui siamo dotati di movimenti e reazioni uniche e personali, segnate dal nostro vissuto e dalle nostre emozioni. Dobbiamo

tenerne conto. Uno degli obiettivi del Vinh Xuan DN è anche quello di ristabilire un miglior contatto col mondo esterno affinando percezione, reazione, sensibilità ed equilibrio. Stress, impegni, pensieri ridondanti, possono causare una distonia tra mente e corpo facendoceli percepire come due realtà differenti. Con la pratica creiamo una miglior sincronizzazione tra mente-corpo. Ma come si ottiene

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Le altre medicine

La meditazione in movimento Meditazione è uno stato di consapevolezza, ❋ Lachiarezza, attenzione e concentrazione che, nel Vinh Xuan DN, avviene attraverso la pratica delle forme (sequenze di movimento preimpostate). Questo tipo di meditazione ha origini antichissime e combina le capacità acquisite attraverso gli esercizi di Daoyin, di Qi Gong e del sistema nervoso con la filosofia cinese dello yin/yang, del movimento dei 5 elementi, dei 5 animali e delle 5 emozioni. avviene per l’attore quando, per ❋ Come ottenere credibilità scenica deve entrare nel personaggio vivendo le sue stesse emozioni, allo stesso modo il praticante di Vinh Xuan DN, eseguendo questa particolare meditazione dinamica stimola l’atto creativo suggestionando se stesso attraverso le caratteristiche fisiche e

spirituali di 5 animali (tigre, leopardo, gru, serpente, drago). Gli antichi maestri, infatti, ritenevano che l’uomo deve ricercare lo spirito del drago, lo scheletro della tigre, i muscoli del leopardo, i tendini della gru e il respiro del serpente.

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TIGRE/METALLO forza delle ossa e dei muscoli, coraggio. LEOPARDO/LEGNO forza dei tendini, flessibilità mentale. GRU/TERRA equilibrio, concentrazione e fermezza di decisione. SERPENTE/ACQUA fluidità di movimento, adattamento. DRAGO/FUOCO unisce tutte le caratteristiche precedenti: è l'intenzionepensiero che diventa azione.

Esercizi marziali. la Primavera? Attraverso un sapiente allenamento e una mirata disciplina nella padronanza del corpo, nella gestione della respirazione e nel controllo del sistema nervoso.

La padronanza del corpo Il primo aspetto prevede l’apertura delle “9 perle” principali del nostro corpo (collo, spalle, gomiti, polsi, vita, bacino, anche, ginocchia, caviglie): si tratta di esercizi motori, armoniosi, fluidi e naturali

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che favoriscono – oltre alla mobilità e alla flessibilità articolare – l’armonizzazione tra gli organi interni, l’aumento della capacità polmonare, lo stimolo della produzione ormonale, apportando una miglior coordinazione tra interno ed esterno del corpo.

Controllo della respirazione Il secondo aspetto è orientato a uno specifico lavoro di sincronizzazione tra il movimento del corpo, l’atto respiratorio e la visua-

lizzazione mentale. L’obiettivo è quello di far fluire senza ostacoli la forza vitale “Qi” all’interno del corpo. In Oriente questo tipo di lavoro è conosciuto con il nome di Qi Gong (lavoro sull’energia vitale): dona una piacevole sensazione di benessere sin dai primi approcci facendo percepire al praticante nuove forze, rendendo il suo corpo e la sua mente rilassati e di buon umore. Inoltre, l'allenamento costante nel porre attenzione al respiro risulta uno strumento molto utile nella gestione delle situazioni improvvise di ansia o panico. Il riprendere contatto col proprio respiro equivale a calmare la mente, tornando padroni delle proprie emozioni.

L’auto-massaggio Apprendere una buona coordinazione motoria e respiratoria, non è tuttavia sufficiente se non si conquista anche una buona padronanza del sistema nervoso. A tal riguardo il Vinh Xuan DN utilizza particolari esercizi di derivazione marziale (senza perseguirne il fine lottatorio). Questi esercizi, eseguiti in coppia si propongono di migliorare la


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presenza mentale, l’autocontrollo e la resilienza fisica e mentale. Anche quest'ultimo aspetto, risulta funzionale per una miglior conoscenza dei punti forti e di quelli deboli del nostro corpo. L’auto-massaggio favorisce una miglior circolazione della forza vitale nel nostro corpo, sollecitando la capacità di autoregolazione e autoriparazione.

La filosofia alla base il Vinh Xuan DN è influenzato sia dalle tre grandi filosofie del pensiero cinese (Taoismo, Buddismo e Confucianesimo), sia dal pensiero occidentale. A grandi linee possiamo riconoscere al suo interno aspetti pratici del Taoismo nella cura del corpo, del Buddismo per l’aspetto mentale e meditativo e del Confucianesimo nel comportamento sociale e nella ritualità. Ma non mancano riferimenti al “conosci te stesso” di Socrate, a

Al lavoro sulla respirazione. “l’uomo è misura di tutte le cose” di Protagora o al “Giusto Mezzo” di Aristotele. Coniugando l’antica saggezza orientale e occidentale con i bisogni attuali dell’uomo moderno, ci poniamo l’obiettivo di orientare il praticante verso una miglior presa di coscienza del proprio ben-essere. Ognuno di noi è l’unico e speciale protagonista della propria vita.

Dall’Estremo Oriente al mondo occidentale Davide Nucera (che firma l’articolo) incontra il Vinh Xuan nel 1998 quando, dopo aver terminato gli studi universitari in Filosofia e aver intrapreso un percorso come operatore del benessere e del massaggio, entra in contatto con il gruppo di ricerca italiano. Nel 2006, a seguito di un significativo viaggio studio sul Vinh Xuan in Oriente, decide di aprire la sua scuola a Milano. Oggi, la scuola di Vinh Xuan DN è una realtà ancora presente nel nostro paese e sempre più persone si stanno avvicinando alla pratica di questa affascinante arte. Contatti: www.vinhxuan.net info@vinhxuan.net

Esercizi motori per la padronanza del corpo.

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I nostri amici animali

Gemma Astolfo

Gli animali prevedono i terremoti?

Il sisma ha colpito in modo imprevedibile. Era il 2011 in Virginia. Gli animali dello zoo locale hanno iniziato ad agitarsi mezz’ora prima della scossa. Come facevano a saperlo? i è sempre pensato che gli animali siano dotati di un sesto senso. Addirittura una capacità precognitiva che consente loro di “predire” eventi disastrosi come i terremoti, le frane o le alluvioni. Ma tutto questo rientrava nel campo della pura aneddotica: verità o leggenda? Nel 2011, però, è arrivato un potente terremoto di magnitudo 5,8 Richter in Virginia sulla costa orientale degli Stati Uniti. E da quelle parti, poco più a nord dall'epicentro, c'è uno zoo famosissimo.

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Che cosa sta succedendo? Mezz’ora prima che si scatenasse il terremoto, gli

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inservienti dello Smithsonian's National Zoo in Washington D.C., hanno iniziato a cogliere strani comportamenti tra gli animali ospitati. Tutto è stato anche registrato da alcune telecamere di servizio. I lemuri lanciavano segnali d'allarme, apparentemente senza motivo: strano – si erano detti i responsabili dello zoo – perché si agitano così tanto? Ma non solo i lemuri.

Nervosismo tra anatre, castori e scimmie «Molte specie hanno risposto in modi diversi», spiega Brandie

Flamingo

Smith curatrice della sezione mammiferi dello zoo. «Alcuni si sono portati in aree più sicure: anatre e castori hanno preso posizione nel loro laghetto, le scimmie si sono arrampicate sul loro albero, lo fanno sempre quando c'è una situazione di pericolo».

Ci si mettono anche i Flamingos... Un ampio spettro di reazioni soprattutto tra gli uccelli e alcuni primati. «Per esempio – continua la Smith – i fenicotteri rosa (Flamingos), poco prima della scossa, si sono riuniti e sono rimasti rannicchiati in gruppo durante il terremoto.


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Le grandi scimmie avevano sospeso le loro normali attività. Anche gli elefanti hanno mostrato comportamenti anomali, tipicamente di allerta, e questo l’avevamo visto l'anno precedente quando era arrivato un terremoto di intensità minore».

spiaggia. Tutti si chiedevano perché. Così facendo ha salvato la sua vita e anche quella della bambina Amber Owen che si trovava lì in vacanza e che, per fortuna, era a cavalcioni dell’elefantina.

L'elefante Ning Nong salva la bambina

C’è anche chi comincia a chiedersi se questi animali possano funzionare come campanello d’allarme nelle aree ad alto rischio sismico. L’Association of Seismology and Physics of the Earth’s Interior ha stilato una lista di “casi” in cui gli animali sembravano proprio aver previsto l’evento. Ma soprattutto ci si chiede: come fanno a saperlo? Colgono delle strane vibrazioni? Oppure cambiamenti dell’umidità dell’aria, anomalie magnetiche ed elettriche? Queste sono le ipotesi al vaglio. La scienza moderna cerca spiegazioni convenzionali, com’è giusto che sia. Ma se ci trovassimo di fronte, invece, ad una facoltà precognitiva vera e propria, un inedito “sesto senso” indipendente dai soliti dati fisici? Oh già, prematuro parlarne ...

Sappiamo però che gli elefanti sono molto sensibili alle vibrazioni sul terreno: usano questo mezzo anche per comunicare tra loro. È possibile che si siano accorti che stava

L'elefante Ning Nong con la bambina succedendo qualcosa sotto terra? Che stava per arrivare il terremoto? Non è la prima volta che gli elefanti hanno dato prova di saper prevedere eventi sismici. È accaduto anche in Thailandia: qualche minuto prima del disastroso tsunami del 2004, l'elefante Ning Nong ha smesso di fare il suo mestiere (trasportare turisti) e si è portato lontano dalla

Che cosa c’è dietro a tutto questo?

Brandie Smith

C A N I T E L E PAT I C I

Il caso di Pamela e del suo cagnolino C’è dell’altro. Il ricercatore inglese Rupert Sheldrake – che da molti anni persegue la teoria dei “campi morfici” – ha fatto degli esperimenti. Soprattutto sui cani. Casi di telepatia e precognizione tra animale e proprietario. Uno dei quali eclatante. La signora Pamela Smart aveva adottato un cane (Jaytee). Pamela tornava a casa in orari imprevisti, a causa del suo lavoro. Ogni giorno non sapeva nemmeno lei quando sarebbe tornata. Insieme al gruppo di Sheldrake, però, ha accettato di montare alcune telecamere nel suo appartamento. Così si è visto che quando lei, al lavoro (a chilometri di distanza), diceva a se stessa “Beh, basta per oggi, torniamo da Jaytee”, nello stesso esatto momento il cagnolino che si trovava a casa manifestava inequivocabili comportamenti. Abbandonava la cuccia e si metteva alla finestra ad aspettare il ritorno di Pamela, pregustando il prossimo arrivo della sua amica e scodinzolando moltissimo. Tutto registrato sulle telecamere e sul cronometro. Una cosa tuttora inspiegabile.

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