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Periodico mensile – Anno V, numero 41/2015 – €

Poste Italiane - Sped. in A.P. DL 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, LO/MI

3,50 – Canton Ticino chf 7,00

MAGGIO 2015

MAGAZINE

LA SALUTE NATURALE RACCONTATA DAGLI ESPERTI

n. 41 MAGAZINE TANGO OLISTICO La danza che cambia la vita

NUTRIZIONE NATURALE I benefici dei cibi fermentati

Water therapy Le cascate che curano il respiro

Il mondo delle erbe I due volti dell’Aloe vera

Dossier Piante e fiori contro le allergie Una guida all’impiego

Aroma TERAPIA Oli essenziali nella vasca da bagno: relax assicurato

IN VACANZA CON NOI!

PREVENZIONE A TAVOLA

SCOPERTE IN SOFFITTA

CI VEDIAMO IN SUD TIROLO PER LA PRIMA EDIZIONE DELLA RESPIRACTION WEEK

DIETA MIND: I DIECI CIBI CHE PROTEGGONO LA FUNZIONE CEREBRALE

DALLE ACQUE MIRABILI ALL’INVENZIONE DELL’ACQUA DI COLONIA

SULLE ALI DI PSICHE. Assillati dal mondo digitale? La pratica Zen viene in aiuto


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Sommario NUTRIZIONE NATURALE pag. 14 I batteri dell’intestino:

gli alleati della salute pag. 18 Alimenti fermentati,

un gradito ritorno pag. 22 MIND Diet: i dieci cibi

più amati dal cervello

IL MONDO DELLE ERBE pag. 26 I molteplici volti

dell’Aloe vera pag. 32 Un bel bagno

con oli essenziali

OMEOPATIA

LE ALTRE MEDICINE pag. 64 Waterfall therapy, curare

il respiro con le cascate d’acqua

pag. 68 La via del tango olistico

pag. 74

Atomic woman, il rimedio al plutonio

pag. 78

La malattia di Otto il Bassotto


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pag. 42

DOSSIER

I rimedi contro le ALLERGIE Allergia ai pollini, curiamola con le piante Allergie primaverili, le soluzioni naturali Le precauzioni alimentari Quando il problema origina nella psiche

RUBRICHE

Un aiuto concreto anche dai probiotici

Il periscopio

Prepariamolo in casa pag. 80

pag. 8

Sulle ali di Psiche

Le ricette del mese pag. 82

pag. 10

Scoperte in soffitta

Il mercato della salute

pag. 36

RespirAction Week pag. 38

pag. 85

Libri pag. 86

Web trend pag. 89

Annunci olistici pag. 90

L’ultima domanda pag. 98


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Nutrizione naturale

I BATTERI dell’intestino: gli alleati della salute

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Partecipano al funzionamento del nostro organismo. E se li trattiamo male apriamo le porte a obesità, allergie, ansie e depressioni. Attenzione quindi a ciò che mangiamo. Fabio Fioravanti

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iamo abituati a pensare alla flora batterica intestinale come a un insieme di ospiti la cui azione si limita all’intestino. Le cose però sono molto diverse. «Da qualche anno abbiamo scoperto che in realtà noi usiamo in vari modi i geni di questi batteri, che sono disponibili, per così dire, in “comodato d’uso”. In pratica nella nostra pancia è presente un secondo genoma, che chiamiamo microbioma», ci spiega Fabio Piccini, medico, psicanalista e fondatore del Progetto Microbioma Italiano, un progetto di ricerca co-gestito dalle Università di Urbino e di Ancona.

Effetti sul peso corporeo Ma che lavoro svolgono esattamente questi batteri? «Il loro ruolo principale nell’uomo è quello di modulare la gestione delle risorse energetiche», continua Piccini. «Non sorprende perché i mitocondri, le centrali energetiche presenti in ogni cellula del nostro corpo, erano in origine batteri, così come i cloroplasti che troviamo nelle cellule vegetali. Ne deriva che, se modifichiamo il microbioma, possiamo rendere un individuo più grasso o più magro. Lo dimostrano esperimenti compiuti sugli animali. I geni di questi batteri ordinano all’intestino di assumere maggiori quantità di nutrienti, modulando ad esempio l’appetito. Questo apre un campo affascinante della ricerca biomedica».


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Nutrizione naturale

Chi è Fabio Piccini? Nato a Rimini, è medico e psicanalista e ha conseguito un dottorato in scienza della nutrizione. Ha lavorato come tutor e docente a contratto per l’Università di Bologna e come ricercatore a contratto per l’Università di Stoccolma. Attualmente dirige il Progetto Microbioma Italiano. Su questo tema ha pubblicato: Alla Scoperta del Microbioma Umano. Seguitelo anche sulla pagina Facebook dedicata al Progetto. www.facebook.com/microbiomaitaliano

Le ricadute sull’umore Il microbioma, poi, pare influire sull’umore modulando l’attività del sistema nervoso viscerale. «Teniamo presente che l’intestino è il maggior produttore di serotonina nel corpo e la serotonina regola il tono dell’umore. Disturbi come ansia e depressione potrebbero conseguire al perturbamento della flora batterica», ricorda Piccini. Dalle ricerche preliminari

Per partecipare al Progetto Microbioma Italiano Se, dopo aver letto questo articolo, intendete sostenere il Progetto Microbioma Italiano, c’è un modo molto semplice per farlo: partecipare personalmente. È una delle primissime iniziative italiane di “Citizen Science”: i volontari possono ordinare online l’apposito Gut Kit, procedere all’auto-prelievo e inviare il campione al laboratorio di analisi. Si dovrà rispondere inoltre a un questionario. Il tutto ovviamente coperto dalla privacy.

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e precliniche emerge che è addirittura possibile trasferire l’ansia da un soggetto all’altro attraverso il passaggio del microbioma.

Alterazioni immunitarie Ma c’è di più. «I batteri addestrano il nostro sistema immunitario sin dai primi anni di vita. Infatti, quando bombardiamo i batteri intestinali con ripetuti cicli di

Il costo? Poche decine di ✔ euro. In cambio si riceverà il

considerarlo tale) ma potrebbe diventarlo proprio grazie al Progetto Microbioma Italiano. Il partecipante, poi, sarà continuamente aggiornato sui risultati della ricerca con inviti a webinars, chat su Twitter e Google Plus. Come ulteriore incentivo, il partecipante riceve alcuni coupon che può distribuire ad amici e colleghi: se qualcuno aderisce, al partecipante viene restituito il 20% del costo dell’analisi. Nel giro di 4 passaggi si recupera interamente l’investimento. Perché non provare? Tutte le informazioni sul sito:

risultato dell’analisi e una serie di tabelle per cominciare a farsi un’idea dello stato di salute del nostro microbioma. Le tabelle mostreranno che tipo di microbioma possiamo attenderci se siamo vegani, o se seguiamo la dieta Paleo, o ancora se ci lasciamo andare al cibo spazzatura e se alziamo troppo il gomito. Inoltre, vengono identificate tutte le specie batteriche esistenti nell’intestino, comprese quelle che potrebbero essere associate ad alcune malattie. Sia chiaro, a oggi questo non è ancora un test diagnostico (manca infatti una maitaliano.org base sufficiente di dati per http://progettomicrobio


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antibiotici, aumenta il rischio di sviluppare gravi alterazioni immunitarie: i bambini pesantemente trattati con antibiotici nei primi tre anni di vita tendono a sviluppare problematiche allergiche, disturbi immunitari di vario tipo o problemi metabolici come l’obesità». Per tutti questi motivi è stato avviato anche in Italia il Progetto Microbioma Italiano, sulla falsariga dello Human Microbiome Project; lo scopo è quello di raccogliere informazioni che potrebbero rivelarsi estremamente utili anche a livello clinico.

La dieta è decisiva Quello che mangiamo influisce sulla composizione della flora batterica. Ovvero, la dieta seleziona determinate specie batteriche a spese di altre. «La buona notizia è che possiamo modificare la composizione batterica in soli 3-4 giorni cambiando la dieta», osserva il ricercatore. «Potremmo pensare di adottare una dieta più salutare, favorevole alla crescita di batteri associati ad esiti migliori per la salute (si veda qui a fianco, ndr). Stiamo esplorando, ma già sappiamo che alcuni batteri si trovano solo in persone con determinati tumori o malattie infiammatorie intestinali, o negli obesi, o nei pazienti colpiti da patologie immunitarie. L’obiettivo è quello di sfavorire la crescita di questi batteri favorendo la loro “sostituzione” da parte di batteri più salutari. La dieta è uno strumento per farlo ma c’è anche una cattiva notizia: la dieta salutare deve essere seguita in modo persistente perché, se riprendiamo a mangiare male, la flora batterica torna quella di prima in pochi giorni».

Trapianti di batteri intestinali Si parla, anche, di trapianti microbici. Se alcuni tipi di batteri influiscono così profondamente sull’organismo umano, si sta esplorando la possibilità di trasferire da una persona all’altra la flora batterica con obiettivi terapeutici o preventivi. Non esiste rischio di rigetto, poiché il nostro sistema immunitario è abituato ad avere a che fare con essi e non risponde a questo tipo di trapianti scatenando risposte immunitarie. Sono già in fase di avanzata sperimentazione umana trapianti di questo tipo. Negli Stati Uniti, per esempio, è già stato autorizzato uno studio sui trapianti di batteri intestinali nei bambini autistici. Ed è ormai divenuto routinario il trapianto di batteri in alcune gravi patologie intestinali.

Buone scelte alimentari per un microbioma in salute L’alimentazione fa la differenza anche sulla flora batterica intestinale. Per mantenerla sana, possiamo seguire due semplici regole: ● «Mangiare tantissime verdure fibrose (carciofi, porri, cardi, broccoli, cavoletti di Bruxelles, ecc.) evitando di lavarle con l’amuchina, come a volte accade», spiega Fabio Piccini. «Non disinfettiamole. Se la verdura è cresciuta in campagna, se è biologica, e di provenienza locale e stagionale è inutile e controproducente esagerare nel lavarla. La terra contiene batteri utili, anche se sempre meno, che non dobbiamo considerare come nostri nemici». ● «Riscoprire i cibi fermentati. Scegliamo lo yogurt bianco senza aggiunta di conservanti o altre sostanze. Ma c’è tutto un mondo da scoprire, ad esempio le verdure fermentate col sale, a partire dalla banale giardiniera (che in Corea si chiama Kimchi). Se poi vi aggiungo lattobacilli la giardiniera diventa simile a un buon yogurt; provate anche il kefir d’acqua, o il the Kombucha, o il miso, o il tempeh, o i sauerkraut».

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Scoperte in soffitta

Gemma Astolfo

L’Acqua di Colonia In realtà, è un prodotto italiano e inizialmente si usava come medicinale: una delle tante “Acque mirabili” dell’epoca.

volte, con aria di sufficienza, si pensa all’Acqua di Colonia come a un profumo ormai in disuso, superato da altri prodotti dell’industria profumiera. Grave errore. In realtà, l’Acqua di Colonia appartiene a un’antica tradizione, quella delle Aquae Mirabilis, e ha poco a che vedere con la città teutonica. L’inventore, Giovanni Paolo Feminis (1660-1736), era italiano e si serviva di essenze floreali dei suoi luoghi natali, cioè la Val Vigezzo e la Valle d’Ossola: si trovano nella provincia italiana del Verbano-Cusio-Ossola.

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Da medicina a profumo di lusso Fu lui a inventare l’Acqua di Colonia, città dove era emigrato. Poco noto è il fatto che inizialmente il prodotto era commercializzato come un medicinale, comprovato dall’Università di Colonia. Dopo la morte di Feminis l’impresa passò nelle mani del compaesano Giovanni Antonio Farina. Il prodotto, diffuso come Eau de Cologne (i francesi erano grandi consumatori di profumi), conobbe da subito un enorme successo in tutta Europa, e sarà imitato da un gran numero di distillatori, liquoristi, profumieri e confettieri. Di quest’Acqua, infatti, esistono numerose ricette. Anche a Colonia continua la produzione protetta dall’indicazione geografica (IGP).

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Guerre commerciali Ma non è detto che sia proprio quella originale poiché, attualmente, in Val d’Ossola i discendenti di Farina la producono con la dizione “La Classica”. Potete trovarla su questo sito: www.ilporticosantamariama ggiore.it Si trattò, all’epoca, di un vero e proprio segreto industriale, con tanto di spionaggio e ricorso ai giudici per dirimere le contese. Tutti volevano l’Acqua di Colonia originale ma qual era esattamente? Anche oggi i produttori non rendono nota la loro formula in etichetta. Un giardino mediterraneo Sappiamo che quest’Acqua incontrò i gusti del pubblico perché il profumo era più gradevole e delicato rispetto ai pesanti profumi dell’epoca: a quei tempi si usavano infatti sostanze odorifere di derivazione animale, che tuttora qualcuno trova sgradevoli, come lo zibetto (derivato dalle secrezioni di un piccolo felino africano) e il Muschio animale (si trae dalle ghiandole di alcuni cervi). Al confronto, l’Acqua di Colonia, con le sue essenze agrumate, ricordava gli aromi sprigionati da un giardino mediterraneo... e il profumarsi diventò una uso elegante, non solo un mezzo per mascherare la scarsa igiene.

Il mondo dell’Aqua mirabilis Con il termine “Aqua mirabilis” si intendeva, a partire dal Cinquecento, un’acqua alcolica cui si attribuivano proprietà medicinali. L’Acqua di Colonia è uno di questi prodotti, e si avvale del ricercato aroma del bergamotto, ma non è certamente l’unica. In origine, si ritenevano acque curative e gli speziali si sbizzarrivano nel crearne di sempre nuove da immettere sul mercato. Alcune entrarono nelle farmacopee dell’epoca (ci raccomandiamo: non bevete l’Acqua di Colonia...). Ricordiamo l’Acqua melissa dei carmelitani (ancora prodotta) o l’Aqua imperialis, un popolare drink dell’epoca a base di cremor tartaro e limone. O ancora le acque ritenute in grado di prevenire la diffusione della peste tra cui l’Aqua bezoar e l’Aqua epidemica: quest’ultima si preparava infondendo nello spirito di vino parti di Angelica, Imperatoria, Ruta e altre erbe.

Profumo per nobili e ricchi L’Acqua di Colonia si diffuse inizialmente nelle corti europee, dove l’arte profumiera era molto apprezzata. Ne fecero uso personalità importanti come Johannes Goethe, Napoleone Bonaparte e la regina Vittoria d’Inghilterra. Profumo di distinzione, destinato ai nobili e ai ricchi borghesi, l’Acqua di Colonia fece ben presto scuola e, in breve, vennero create altre acque con il loro brand. Tra queste l’Acqua di Genova, creata per la Casa Reale di Savoia, e l’Acqua di Parma, inventata ai primi del Novecento con un’indicazione particolare: profumare i fazzoletti degli uomini.

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RespirAction Week

a cura della redazione

18-25 luglio 2015

Vieni in vacanza con

L’ALTRA MEDICINA MAGAZINE

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ndiamo subito al sodo: L’altra medicina magazine organizza una settimana di benessere basata su relax, esperienze piacevoli e… respiro a pieni polmoni! L’appuntamento è nelle Valli di Tures e Aurina, dal 18 al 25 luglio. Grazie alla collaborazione del dottor Vincenzo Di Spazio, medico con una forte impronta olistica, e di Katharina Willeit, direttrice dell’Azienda turistica di Campo Tures, è (quasi) tutto pronto per la prima edizione della RespirAction Week, una settimana che si prospetta entusiasmante e ricca di offerte esclusive. Ma andiamo con ordine.

Perché le Valli di Tures e Aurina La scelta delle Valli di Tures e Aurina non è casuale: queste valli possono essere descritte come ambienti dall’aria pulita: niente traffico di transito, niente stress, nessun inquinamento in-

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dustriale… solo aria pura, acqua chiara e trasparente direttamente dalle montagne. Inoltre, la presenza sul territorio del Centro climatico Predoi (vedi box a destra), una delle gallerie terapiche più riuscite d’Europa, rende la Valle Aurina un luogo “magico” e irripetibile.

I vantaggi Abbiamo riservato per i nostri lettori una serie di vantaggi imperdibili! Alberghi a prezzi scontati (vedi a pagina 38), escursioni guidate gratuite alle cascate di Riva e a castel Tures, area olistica con trattamenti gratuiti, cinque conferenze su tematiche legate al buon respiro, un’entrata gratuita al Centro Climatico Predoi (da prenotare con almeno tre settimane di anticipo), area espositiva, abbonamento semestrale gratuito a L’altra medicina magazine e gadget offerti dai nostri sponsor. Aderisci alla nostra proposta, ci divertiremo!


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Iscriviti alla prima edizione della RespirAction Week. Sarà un modo per conoscerci e per passare insieme una settimana indimenticabile a tutto benessere.

Copyright: © Tourist Info Sand in Taufers/Campo Tures

IL CENTRO CLIMATICO PREDOI

Situato nella Valle Aurina, in provincia di Bolzano, è l’unico centro in Italia nel quale ci si possa sottoporre alla speleoterapia, che consiste in un particolare approccio alle malattie respiratorie caratterizzato dalla permanenza in caverne. ● Alla galleria climatica si accede salendo su un trenino che si addentra per circa un chilometro all’interno della miniera. Una volta raggiunta la grotta, per la comitiva – non più di 24 persone alla volta – comincia il trattamento. Si inizia con una ventina di minuti di esercizi respiratori, a cui seguono due ore di relax, durante le quali la respirazione passiva consente di ottenere i benefici propri della permanenza in caverna. ● «L’efficacia della speleoterapia è legata al particolare microclima», spiega il dottor Di Spazio, direttore medico del Centro. «Nelle caverne l’umidità relativa dell’aria si avvicina al 100 per cento, permettendo così di respirare un’aria purissima e pressoché sterile. La temperatura varia da 8 a 10 gradi Celsius per cui, nonostante l’aria sia quasi completamente satura di vapore acqueo, contiene pochissima acqua. ● Quando l’aria, inspirando, si riscalda ai 37 gradi della temperatura corporea, si ricarica ancora di tantissima acqua. Quest’acqua, durante il passaggio attraverso le vie respiratorie, viene ora sottratta alle mucose che spesso, a causa delle infiammazioni croniche o dell’asma bronchiale, sono gonfie. In tal modo il gonfiore si riduce e la persona può respirare più liberamente». ● La terapia in caverna garantisce quindi benefici immediati per l’apparato respiratorio ed è indicata per chi soffre di pollinosi allergica, enfisema, asma allergico, broncopneumopatia cronica». L’iscrizione alla Respiraction Week comprende anche un’entrata gratuita al Centro Climatico Predoi.

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RespirAction Week

Main sponsor

Come partecipare

È molto semplice: acquista la nostra card nominativa (costo 60 euro) e potrai usufruire delle molte proposte esclusive riservate agli iscritti. Puoi pagare con Paypal direttamente dal sito www.respiractionweek.it oppure versare 60 euro con bonifico bancario intestato a Viola Edizioni srl, via Carducci 17, 20123 Milano. Iban: IT98R0623001627000044805227, causale: Respiraction week 2015, specificando anche nome, cognome e indirizzo mail.

ALBERGHI E APPARTAMENTI Sono molte le strutture alberghiere che hanno aderito al nostro progetto, offrendo ai nostri iscritti un prezzo di favore. Altre se ne aggiungeranno (monitorate costantemente il sito internet www.respiractionweek.it). Quando chiamerai per “bloccare” la stanza, presentati come partecipante alla Respiraction Week e prenota al prezzo scontato riservato ai nostri iscritti.

✔ Hotel Royal Molini di Tures Telefono 0474.678212; info@royal-budroni.com www.royal-budroni.com

✔ Hotel Alte Mühle Campo Tures Telefono 0474.678 077; info@alte-muehle.it www.alte-muehle.it

✔ Alphotel Stocker Campo Tures Telefono 0474.678113; info@hotelstocker.com www.hotelstocker.com

✔ Wanderhotel Drumlerhof Campo Tures Telefono 0474.678 068; info@drumlerhof.com www.drumlerhof.com

✔ Hotel Berger Riva di Tures Telefono 0474.672507; info@hotelberger.it www.hotelberger.it

✔ Feldmilla designhotel Campo Tures Telefono 0474.677100;

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info@feldmilla.com www.feldmilla.com

✔ Hotel Tubris Campo Tures Telefono 0474.678488; info@tubris.com www.tubris.com

✔ Garni Zimmerhofer Campo Tures Telefono 0474.678 271 www.garni-zimmerhofer.it

✔ Naturresidence Mair zu Hof Campo Tures telefono 0474.678098; info@mairzuhof.com www.mairzuhof.com

✔ Apparthotel Central Campo Tures Telefono 0474.679062; info@apparthotelcentral.com www.apparthotelcentral.com

✔ Villa Calluna Campo Tures Telefono 0474.678038; info@villacalluna.com www.villacalluna.com

Le conferenze

per voi

PER SAPERNE DI PIÙ E PER ISCRIVERTI www.respiractionweek.it, oppure scrivi a info@laltramedicina.it

Il “pacchetto” di offerte imperdibili per i nostri iscritti prevede anche cinque conferenze. LUNEDÌ 20 luglio Salute e medicina ambientale • Dottor Vincenzo Di Spazio MARTEDÌ 21 luglio Titolo in via di definizione MERCOLEDÌ 22 luglio Omeopatia: ci si può fidare di questa “acqua fresca”? • Dottoressa Antonella Ronchi GIOVEDÌ 23 luglio Sfumature emotive della respirazione: fiori di Bach e maestria delle emozioni. Percorso teoricoesperienziale • Dottor Sergio Laricchia VENERDÌ 24 luglio Respiro e salute: il Pranayama • relatore da definire

I NOSTRI PARTNER Un sincero ringraziamento anche ai nostri partner: Azienda turistica di Campo Tures, Centro Climatico Predoi, Shiatsu Amico Loft di Legnano, DB Communication, Olistic Map. Altri amici si aggiungeranno.


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Un alleato per cartilagini e pelle Il metilsulfonilmetano (MSM) è la forma naturale dello zolfo organico. MSM è associato alla vitamina C che contribuisce alla normale formazione del collagene per la funzione di ossa, cartilagini e pelle.

Zolfo organico

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Dossier

per cento: percentuale di bambini italiani colpiti da allergie. Il trend è in crescita.

I rimedi contro le ALLERGIE Teniamole sotto controllo con le erbe, i fiori e gli alimenti pag. 44

Allergia ai pollini, curiamola con le piante

pag. 50

Allergie primaverili, le soluzioni naturali

pag. 54

Le precauzioni alimentari

pag. 56

pag. 60

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Quando il problema origina nella psiche Un aiuto concreto anche dai probiotici


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euro all’anno: costo medio per paziente della malattia allergica in Italia. Nei casi gravi 4-5 mila euro.

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auto per cento abitanti. Italia in testa alla classifica europea: lo smog aggrava le allergie.

Molti lettori ci hanno chiesto di trattare il tema allergie. Diciamo subito che la medicina naturale – intesa come disciplina che si ispira direttamente a ciò che si trova là fuori, in Natura – ha molto da dire al proposito. E, in effetti, “quella” è stata per millenni l’unica “farmacia” a disposizione. Nel tempo, sono stati scritti ponderosi trattati, celebrati tanti congressi e, ultimamente, si riscontra un rinnovato interesse per questo tipo di approccio alle allergie. È anche un esercizio di ricostruzione di antichi saperi e rimedi troppo celermente riposti in soffitta. Dalla scutellaria Partiamo dall’inizio. Nel nome stesso di allergia, di derivazione greca, è riposto il suo significato: “allos” (altro) ed “ergon” (azione). In pratica, una re-azione eccessiva a ciò che è estraneo. Lo diciamo anche nella lingua corrente, per esempio: “sono allergico a questa o quella situazione o persona”. C'è qualcosa che il nostro corpo/mente non accetta reagendo a volte in modo scomposto. E creando problemi.

al farfaraccio, dal fungo Reishi alla perilla: le piante in grado di contrastare questo tipo di disturbo non mancano di certo. Un aiuto concreto anche da probiotici e fiori di Bach.

Possiamo essere allergici anche a sostanze naturali (ad esempio i pollini delle piante) ma laddove si genera il problema, molto spesso c’è anche la soluzione. Per questo apriamo il dossier con la fitoterapia. Se ci sono piante cui siamo allergici, ci sono anche piante che risolvono.

Sempre tra i rimedi naturali non mancano le possibilità di integrazione. Conosciamo così altre piante come il fungo Reishi, il Ribes nigrum o la perilla, molto usata in Cina. Occhio, poi, all’alimentazione: se siamo allergici, seguiamo alcune semplici regole. E non dimentichiamo i probiotici (cioè i batteri) su cui si sta concentrando la ricerca anche nelle nostre università. Infine, entriamo sui fiori di Bach: in questo caso si interviene sugli aspetti emozionali e psicologici. 43


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Le altre medicine

WATERFALL THERAPY Curare il respiro con le cascate d’acqua

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espirare in prossimità di una cascata può generare effetti positivi sulla salute? La micronebulizzazione di milioni di goccioline d’acqua che si infrangono con enorme potenza e velocità sulle rocce è in grado di sortire effetti curativi? Iniziamo a saperne qualcosa in più. Il particolare clima salubre della cascata deriva dalla elevata concentrazione di piccoli ioni a carica negativa: nelle abitazioni si registra una concentrazione di circa 100 ioni per cm3, nell'aria di città di circa 200, nelle località marine e montane sale circa a 5000 ioni.

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Una bella cascata ci piace a prescindere. È un incanto della Natura e avrete notato che una parte di noi in quei luoghi si sente meglio. Ora anche la medicina si sta interessando e propone una nuova pratica. Vincenzo Di Spazio

Gli austriaci si accorgono che si respira meglio Nel 2012, un team di studiosi austriaci ha analizzato gli effetti della terapia delle cascate, la cosiddetta Waterfall Therapy, in un gruppo di 54 bambini asmatici che hanno soggiornato per 21 giorni in un campo estivo montano. La metà di essi (27) è stata esposta per un’ora al giorno all’aerosol naturale della cascata e l’altra metà no: i risultati della ricerca clinica hanno dimostrato un significativo miglioramento dei parametri respiratori, dell’attività immunitaria e dei valori infiammatori nel gruppo sottoposto a Waterfall Therapy (J Asthma. 2012 49: 830-8).

Come praticare la terapia Per ottenere un effetto positivo sulla salute dei nostri polmoni è consigliabile praticare la Waterfall Therapy per un’ora al giorno e per una durata di almeno dieci giorni. L’inalazione dell’aerosol naturale può essere rinforzata con facili esercizi di vocalizzazione, come l’AEIOU Training, già illustrato nel numero 38 (febbraio 2015) di questa rivista. La vocalizzazione deve essere eseguita in


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Le altre medicine

ACQUE DI VITA: un’idea ancestrale Non solo nella nostra ma in tutte le culture l’acqua è simbolo ancestrale di nascita, morte e resurrezione, memoria storica e biologica del nostro pianeta: il fluire della vita di ogni creatura è imprescindibile dall’essenza primordiale di questo elemento che permea la Terra.

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Nelle tradizioni di molti popoli l’acqua è fonte primaria della Creazione come nel caso di questa leggenda polinesiana, ripresa da Mircea Eliade nell’opera “Trattato di storia delle religioni”: «All’inizio non c’erano che le acque primordiali immerse nelle tenebre cosmiche. Dall’immensità dello spazio dove si trovava, Io, il dio supremo, espresse il desiderio di uscire dal suo riposo. Subito apparve la luce. Poi egli riprese: “Che le acque si separino! Che i cieli si formino! Che la terra sia!”».

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«Attraverso le parole cosmogoniche di Io – scrive ancora Eliade – il mondo venne all’esistenza ed è per questo motivo che, presso i polinesiani, queste stesse parole sono usate nel rito destinato a donare fecondità a una donna sterile, per combattere l’impotenza e la vecchiaia, per rallegrare un cuore triste (e in generale in tutte le circostanze dolorose), per ispirare coloro che compongono dei canti».

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Il legame di questo elemento con la vita si esprime anche attraverso la tradizione religiosa delle acque “miracolose” che svolgono nel contempo un ruolo di purificazione dal male e di cura delle malattie. Da tempo immemore anche la medicina apprezza le sue indubbie qualità terapeutiche: non a caso già in epoca romana le cure idropiniche svolgevano un ruolo fondamentale nel trattamento di diverse patologie come i disturbi cutanei e le affezioni artro-reumatiche.

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piedi, visualizzando la parte anatomica (torace e polmoni); si prende aria (inspirazione), poi s’intona come un mantra la sequenza vocalica (AEIOU) durante l’espirazione. L’emissione sonora non deve mai superare il tempo naturale di espirazione (la durata dipende dall’età e dalle condizioni psicofisiche) e viene ripetuta per circa due minuti (nei bambini un minuto); l’esercizio vocalico viene eseguito all’inizio e al termine della sessione di Waterfall Therapy.

L’equipaggiamento Si consiglia di indossare abbigliamento sportivo da montagna adeguato alle temperature stagionali, pedule da escursione e giacca impermeabile; è consigliabile inoltre l’uso di tappi per le orecchie in modo da ridurre la rumorosità della cascata e facilitare il rilassamento psicofisico.

Dove si inizia a praticare? Ovviamente, ogni cascata – se noi ci avviciniamo ad essa con rispetto – offre i suoi benefici. Anche in Italia, però, si comincia a guardare a questo dono della Natura come a un ausilio terapeutico. Accade in Alto Adige, nei pressi di Campo Tures, dove si trovano le cascate di Riva. Si tratta di tre cascate immerse in uno scenario alpino selvaggio e incontaminato. Quella situata più in alto spicca per la considerevole altezza del salto (circa 42 metri) e per questo motivo è quella con maggiori proprietà benefiche per la salute respiratoria.

Valle Aurina, un’Italia da conoscere Le Valli di Tures e Aurina (in tedesco Tauferer Ahrntal) costituiscono una meravigliosa area vacanze a nord della Val Pusteria e alle spalle di Brunico. Si tratta della zona più a nord d’Italia, oltre


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Una delle tre cascate di Riva: in questo luogo si pratica la Waterfall Therapy.

Appuntamento con la salute naturale: la prima RespirAction Week

Quest’estate, dal 18 al 25 luglio, la rivista L’altra medicina magazine lancia un evento speciale dedicato alla salute di corpo, mente e spirito nelle Valli di Tures e Aurina, Alto Adige: è un esperimento che abbiamo deciso di sostenere soprattutto perché ci ha colpito la bellezza naturale di questi luoghi, un territorio del nostro Paese da scoprire. Ma anche perché abbiamo verificato la serietà e la competenza di chi si occupa delle iniziative locali di medicina bioclimatica. In Valle Aurina sono presenti anche le cascate di Riva (nella foto a fianco) e l’unico centro italiano di speleoterapia, all’interno di un’antica miniera di rame. Segui le notizie sul nostro sito internet dedicato a questa iniziativa. www.respiractionweek.it

Laghi, torrenti e cascate, anche solo in fotografia

che della Provincia Autonoma di Bolzano. Con un’estensione di circa 630 km², essa si espande dal paese di Gais (nei pressi di Brunico), passando per le località di Campo Tures e Aurina, raggiungendo infine Predoi. All’interno di questa valle sono incluse quelle minori di Selva Molini e Riva. Per ulteriori approfondimenti si può consultare il sito www.tures-aurina.it

Quando praticare la terapia delle cascate Quando le acque s’ingrossano dopo il disgelo invernale e prima dei grandi freddi si colloca il periodo migliore per praticare la Waterfall Therapy; insieme alla speleoterapia essa rappresenta una forma di prevenzione naturale e atossica che può rinforzare la salute delle nostre vie respiratorie. Ma l’acqua riserva sempre nuove sorprese.

Di recente è stata realizzata un’interessante, seppur insolita, ricerca clinica all’interno di una struttura sanitaria oncologica americana: a tale scopo sono stati coinvolti 80 pazienti affetti da tumore per valutare i possibili effetti curativi generati dall’esposizione a immagini fotografiche. Solo immagini d’acqua: torrenti, laghi, onde del mare e cascate. Al termine dell’indagine sono emersi dati molto significativi: i pazienti hanno manifestato un alto gradimento percettivo per le immagini legate al tema dell’acqua come il tramonto lacustre (76%), i torrenti montani (66%) e le cascate d’acqua (66%). Le conclusioni dello studio suggeriscono quindi l’importanza dell’uso di immagini a contenuto naturale come supporto curativo e strategia distrattiva nei pazienti sottoposti a ospedalizzazione. In particolare, le fotografie di paesaggi dominati dall’elemento acqua possono contribuire positivamente al benessere psicofisico delle persone alle prese con malattie tumorali. Ma questa semplice pratica può essere di beneficio per tutti.

Per saperne di più sulla medicina climatica

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Per chi è interessato ad approfondire il tema della medicina climatica, in tutte le principali librerie digitali è disponibile l’ebook Speleoterapia: azione e cura di Vincenzo Di Spazio, autore di questo articolo. L’idea di fondo è che alcuni luoghi, con il loro particolare clima, possano apportare benefici per la salute. Un’idea antica che ritroviamo in India, Cina e in tante altre culture mediche nel mondo. E anche da noi, sebbene ad un certo punto sia stata prematuramente dismessa: oggi però la disciplina sta tornando al centro dell’attenzione ed è esplorata a livello universitario. L’esposizione alle cascate rientra in questo contesto, così come il soggiorno nel cuore della montagna, la “speleoterapia”, sempre per le patologie respiratorie, ma in generale per il benessere.

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