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Seventy Hyal 2000 Body System: multilayer synergy for skin firmness

Dr. Lucio Miori Specialista in Dermatologia e Venereologia, Medico Estetico Peschiera del Garda (VR)

Sistema integrato per la tonificazione del corpo: sinergia tra acido ialuronico, tape kinesiologico e fili in PDO

La lassità cutanea è una condizione caratterizzata dalla perdita del normale tono cutaneo. Il rilassamento può essere causato da diversi fattori e, dal punto di vista istologico, riflette una riduzione del contenuto di collagene, la proteina che fornisce struttura, spessore e resistenza alla pelle; di elastina, che aiuta la pelle a tornare nella sua posizione originale dopo essere stata allungata; di tessuto adiposo, presente negli strati cutanei profondi, che fornisce protezione termica, meccanica e modella i volumi. La lassità cutanea è la forma più esplicita e inequivocabile di invecchiamento causato da fattori interni, cioè di natura genetica, metabolica e ormonale. Un’altra causa importante è data dalle modificazioni corporee che si hanno con il sovrappeso per un tempo sufficientemente lungo da danneggiare le fibre di collagene ed elastina, in modo da non permettere alla pelle di adattarsi alle nuove forme corporee dopo la perdita di peso. La stessa cosa accade durante la gravidanza, quando la pelle si espande sull’addome e l’aspetto comune è la presenza di grinze e uno sgradevole effetto di “caduta della pelle“ che può interessare anche altri distretti come quello delle braccia. L’inestetismo peggiora notevolmente con l’associazione di pannicoli localizzati di grasso e/o di cellulite e in tal caso, oltre al problema estetico, spesso si associano disturbi del microcircolo. Questo aspetto rende difficile il trattamento di queste aree se non con interventi invasivi, spesso in associazione a pratiche chirurgiche (addominoplastica o brachioplastica).

IL POTERE DELLA BIOSTIMOLAZIONE Tra le varie proposte trova un razionale il ricorso a una rapida ed efficace soluzione cardine della Medicina Estetica qual è la biostimolazione, procedimento utile ad attivare biologicamente le funzioni anaboliche del fibroblasto, in particolare la produzione di collagene di tipo III, elastina e acido ialuronico. Lo scopo è quello di ripristinare il naturale equilibrio della pelle idratandola in profondità e restituendo elasticità, tono, compattezza ai tessuti e luminosità alla cute già a partire da poche ore dopo il trattamento. Le aree maggiormente soggette a questa evidente lassità sono soprattutto l’addome nell’area periombelicale e le braccia, dove il tessuto segnato dal tempo necessita, per l’ottenimento del risultato, di un’azione omeostatica rapida e che produca successivamente un’azione di stimolo. Per questo scopo si fa preferire l’apporto di un acido ialuronico (HA) ad alto PM come quello del Seventy Hyal 2000, per il trattamento delle aree in oggetto, in quanto si introduce nel piano cutaneo impoverito HA più simile a quello che dovrebbe essere naturalmente presente. Il protocollo prevede immediatamente dopo l’apporto qualitativamente e quantitativamente utile di HA l’azione ancora poco conosciuta nella Medicina Estetica del taping kinesiologico e, a distanza di tempo, quello invece più consolidato dei fili di stimolazione in Polidiossanone (PDO).

MATERIALI E METODI Il taping elastico è stato ideato nel 1973 da un chiropratico giapponese, nel 1988 utilizzato alle Olimpiadi di Seoul e divulgato negli Usa e solo nel 1998 è stato introdotto in Europa. La superficie corporea coperta dal taping elastico forma convoluzioni (grinze) nella pelle che aumentano lo spazio interstiziale e riducono la pressione creando un “volano“ di azioni che conferiscono al corpo la capacità di autoregolarsi biomeccanicamente. Il suo meccanismo d’azione prevede schematicamente 3 fasi: 1. La prima azione è data dalla pelle, che viene sollevata meccanicamente dal nastro (grinze): lo spazio che si crea tra le grinze riduce la pressione interstiziale. 2. La seconda si ottiene attraverso il movimento corporeo. Sollevando la pelle in modo ondulatorio, il tape amplifica l’effetto di stiramento/ contrazione: si ottiene una migliore scorrevolezza dei filamenti tra le cellule interstiziali e le fibre del connettivo. 3. La terza azione è la funzione conduttrice del tape: si provvede a una più veloce conduzione della linfa e dei liquidi lungo le strutture nella direzione desiderata. Il nastro può essere fatto al 100% di cotone, di nylon, di SETA Synthetic, di Lycra e senza latex, con elasticità variabile sopra il 30-40-70% della sua lunghezza, è traspirante, impermeabile, dotato di adesivo acrilico attivato dal calore della pelle, ipoallergico e resistente più giorni quando applicato sulla cute. Quando viene applicato la cute deve essere pulita, asciutta e depilata. Conviene sgrassare sempre con soluzione alcolica per permettere una migliore adesività, in modo da persistere fino a 4-5 giorni. L’elasticità del tape è del 40% come quella della cute (10 cm allungandosi fino a 14 cm), dopo qualche minuto dall’applicazione non si sente più la presenza del nastro che sulla carta è pre-teso al 10%. La colla del nastro deve essere attivata tramite uno strofinamento longitudinale, oppure un tamponamento per riscaldare la zona bendata e facilitare l’adesività. Subito dopo l’applicazione, il ritorno elastico del tape posizionato a zero tensione sul piano cutaneo formerà “convoluzioni“ tissutali per effetto “riavvolgimento“, attivando l’azione “re-

coil technique”. Si possono consigliare alcuni movimenti di allungamento della zona bendata per favorire la comparsa della plicatura. Successivamente, a distanza di circa 30 giorni, vengono inseriti, nel piano cutaneo trattato con HA e Tape kinesiologico, fili in PDO, i VLift PRO Screw, così definiti perché presentano il filo arrotolato sull’asse dell’ago portante.

PROTOCOLLO & RISULTATI Il razionale del Seventy Hyal 2000 Body System è quello di introdurre una buona quota per area da trattare di HA (60 mg per zona pari a 2 fiale da 2ml di 15 mg/ml di HA ad alto PM): • 4 fiale per le braccia; • 2 fiale per l’addome. Si consiglia di praticare 20 boli da 0,2 ml partendo il più possibile in prossimità del cavo ascellare per le braccia con ago da 30G e 10 boli da 0,4 ml per l’area sovraombelicale (oppure 20 da 0,2 ml se l’area da trattare è maggiore). Lo schema prevede di tenersi a circa 3 cm di distanza per ogni bolo, distribuiti su 4 file parallele e inseriti in modo alternato (vedi schema Fig. 1). Successivamente al trattamento iniettivo, si posizionano sul braccio e/o sull’addome tre strisce di cerotto taping kinesiologico di lunghezza adeguata, a partire dalla porzione inferiore del braccio verso l’alto in senso obliquo, in modo da intersecare, incrociando, le linee di lassità, oppure dall’alto verso il basso sull’addome, tenendo la cute ben distesa, così da esercitare una leggera modalità compressiva (vedi schema Fig. 2). Il taping verrà rimosso dopo 5-7 giorni. Un successivo trattamento identico al primo sarà eseguito dopo 20-30 giorni e si ipotizzano due cicli di trattamenti all’anno, modificabili per numero di sedute e tempo di richiamo in base alla lassità riscontrata. Per ottimizzare il risultato, si integra il protocollo con i fili VLift PRO Screw di stimolazione dopo 1 mese dall’ultima seduta: • 10 fili screw per ciascun braccio; • 10 fili screw per l’addome. L’inserimento dei fili va eseguito cercando il maggior numero di incroci (vedi schema Fig. 3). CONSIDERAZIONI Il Sistema integrato di HA e Tape risulta efficace nel ripristinare l’impoverimento tessutale di HA, grazie al suo apporto iniettivo in quantità e PM adeguati alla problematica, e nel produrre al tempo stesso una stimolazione dermica grazie alle funzionalità intrinseche della tecnica taping, in grado di creare aree di decompressione, di aumentata disponibilità vascolare, di maggiore scorrevolezza delle fibre connettivali. Si contribuisce contemporaneamente a una favorevole e ottimale distribuzione dell’HA iniettato e si ottimizza in modo temporale la degradazione dell’HA, in modo da apportare nell’area target frammenti di HA a differenti PM. Le conoscenze sul Taping elastico dopo circa 35 anni di applicazioni pratiche hanno aperto un viatico da esplorare con nuovi canali di sviluppo, in particolare si può considerarlo un valido ausilio alle tecniche di ridensificazione dermica in quanto il corpo umano si è rivelato molto ricettivo alla loro applicazione. L’applicazione del taping determina uno stiramento della pelle, con conseguente trazione sulle fibre connettivali che sono in connessione con le cellule endoteliali, in modo da mantenere pervio il lume dei capillari ematici e linfatici. Di questo processo ne beneficia ovviamente anche il derma, attraverso un processo di stimolazione meccanica continua e un’aumentata capacità di mantenere un corretto equilibrio idro-vascolare. L’integrazione dei fili in PDO con HA favorisce un effetto di stimolo maggiore, in quanto prolunga nel tempo l’azione di rigenerazione. Il filo in PDO è un prodotto strutturalmente solido e quindi non in grado di diffondere, a differenza dell’HA, che diffonde prevalentemente in modo orizzontale nel derma (seguendo le fibre di collagene). I risultati prodotti e il razionale di ogni singolo Dispositivo Medico utilizzato confermano e avvalorano il loro impiego in un Sistema integrato di tonificazione del corpo. ◼︎

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