7 minute read
La consapevolezza del volere: nutrirsi di benessere
from Numero 64
Prof. Giorgio Maullu Specialista in Scienza dell’Alimentazione - Sassari Coordinatore e Docente Master di II Livello Università di Sassari - Membro CRISMENC Coordinatore regionale SIES Sardegna Docente CPMA - VALET - Bologna
L’Ambiente in cui gli esseri viventi vivono incide in maniera importante sullo stile e sulla qualità di vita di tutti gli esseri viventi, compreso l’uomo. Esso infatti, passando dalla posizione quadrupede che viveva sugli alberi a quella di bipede al suolo, circa due milioni di anni fa, ha iniziato a variare la propria alimentazione adattandola a quello che il nuovo ambiente permetteva come disponibilità con una dieta principalmente composta da radici, erba e frutti, e probabilmente vegetariana con piccole quantità di insetti. Quando nel ramo evolutivo si è presentata la variabile di Neanderthal, che si alimentava oltre che con radici e frutti anche con la carne delle prede che cacciava, questo uomo aveva già raggiunto una grande evoluzione strumentale, essendo capace di generare e gestire il fuoco. Tale scoperta permetteva di poter cuocere la carne e anche il resto dei vegetali e ciò ha iniziato a cambiare sostanzialmente la qualità e quantità di microbi intestinali. Il salto di qualità, però, è molto più recente, circa 10.000 anni fa con la scoperta dell’agricoltura da parte dell’Uomo Sapiens, che aveva preso il posto del Neanderthal, arrivando fino ai nostri giorni con la variante di Sapiens Sapiens. In sintesi, l’evoluzione che si è avuta, ha modificato nel corso di migliaia di anni l’adattabilità di tutte le specie viventi, compreso, per quello che interessa la nostra disciplina, la nutrizione, il macro e microbiota.
L’UNIVERSO MICROBICO L’universo microbico è oggi finalmente oggetto di studi raffinati sempre in ulteriore approfondimento e rappresenta il punto di partenza per avere una sana e corretta alimentazione. Questo lungo excursus si è reso necessario per affermare un concetto molto importante e gravoso che ci deve far riflettere. Nel corso delle migliaia di anni di evoluzione, la natura (e solamente la natura) ha fatto il suo corso permettendo alle specie viventi di avere una grande adattabilità e un corretto bilanciamento prede/predatori. Da quando l’uomo moderno, con la rivoluzione industriale e di conseguenza il progresso tecnologico, ha iniziato a modificare tutto il suo modus vivendi verso il profitto, in appena 200 anni sta mettendo in serio pericolo di sopravvivenza l’intero pianeta. E il modo di alimentarsi è la sua trasformazione più importante in questo pericoloso vortice consumistico. Compito importante da parte di chi si interessa di nutrizione nel senso più ampio del termine è riprendere la ricerca dell’equilibrio tra il consumo e la sostenibilità del mercato, al fine di salvaguardare soprattutto la salute. Infatti, per il profitto si sta sacrificando e adulterando la qualità del cibo che si ingerisce e di conseguenza stanno aumentando le malattie gastrointestinali. Un esempio per tutti. Fin dall’antica Roma, tutta l’Italia meridionale (isole comprese) era considerata il granaio dell’Impero. Venivano coltivate diverse specie di grano duro con pochissime quantità di glutine. Oggi si importa quasi tutto il grano dal Canada e altri Paesi che hanno selezionato grano ad alta resa per ettaro, ma che contengono ingenti quantità di glutine. Il risultato è che oggi un elevatissimo numero di persone lamentano una sindrome celiaca pur senza avere la malattia vera e propria, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita.
LE BUONE ABITUDINI Considerando la gravità del problema, è chiaro a tutti che ognuno di noi deve fare la propria parte e il modo di alimentarsi diventa fondamentale. Purtroppo la disparità delle possibilità economiche vede ancora ai giorni nostri migliaia di persone che muoiono di fame e migliaia che si ammalano e muoiono per un eccesso di alimentazione. La possibilità di confrontarsi con queste tematiche particolarmente impellenti e importanti è data come sempre grazie alla VALET CPMA di Bologna, che permette ai colleghi desiderosi di approfondire in maniera razionale e critica la Nutrizione Clinica, di entrare in un mondo affascinante, e stimolante per la propria professione, aggiungendo anche un miglioramento della propria qualità di vita oltre a quella dei propri pazienti. Lo studio e la valutazione del sistema microbico intestinale diventa il compito principale da studiare, al fine di modificarlo qualora vi siano delle anomalie dei rapporti in percentuale tra i vari ceppi batterici, considerando che la maggior parte sono saprofiti e pertanto collaboranti per l’omeostasi del nostro organismo. La vitamina K è l’esempio più eclatante. Inoltre, l’assunzione degli alimenti va studiata adeguando qualità, quantità e proporzione dei componenti, gluci-
di, lipidi e protidi, al fine di garantire la giusta carica energetica di cui necessita l’organismo umano. Eccessi o difetti dei componenti, senza tener conto del dispendio energetico dell’organismo, porta inevitabilmente ad alterazioni di peso che possono andare verso l’obesità o la malnutrizione. In quest’ottica diviene anche importante il tempo dedicato all’assunzione e la varietà dei cibi che si introducono. Per esempio, la dieta mima-digiuno altro non è che il modo di alimentazione che si aveva nel mondo agropastorale intorno agli Anni 50/60 e in tempi ancora più remoti a circa 10.000/8.000 anni fa. L’introduzione alimentare iniziava subito dopo la sveglia, si eseguiva un intenso lavoro muscolare durante tutto il giorno durante il lavoro manuale, poi a pranzo si introduceva la quantità calorica maggiore e si riprendeva il lavoro fino al calar del sole. Alle prime ombre della sera veniva fatta una cena frugale e dopo si andava a dormire per almeno 7/8 di sonno. Chiaramente oggi tutte queste condizioni sono completamente mutate sia nella quantità e qualità dei cibi introdotti, quasi tutti adulterati e preparati dalla grande industria, sia nell’attività fisica lavorativa, drasticamente ridotta a vantaggio di un’attività sedentaria e nevrotica, sia nella qualità e durata del sonno, che è sempre più breve e più spezzettato. È ovvio che tali condizioni determinano una variazione notevole del proprio metabolismo e un’alterazione del microbiota con un’esponenziale crescita delle malattie metaboliche soprattutto nei Paesi più industrializzati, quali diabete, iperlipidemia e dislipedemia, e le conseguenze nefaste di complicanze quali ictus, infarti e malattie immunitarie sistemiche e dell’apparato digerente.
BISOGNA SAPER SCEGLIERE Oggigiorno per ovviare a una presa di coscienza importante sul proprio organismo, si cercano le scorciatoie dietetiche per raggiungere il peso forma, senza però mai raggiungere la stabilità se non si prende di petto la volontà di modificare lo stile di vita. Un sonno regolare e continuo, oltre a dare ristoro, diventa fondamentale nel mantenere i livelli di glicemia nel sangue attraverso il glucagone, mentre se il sonno è alterato continua a circolare cortisolo che stimola l’insulina per cui si accumula invece di consumarsi. Per ultimo, si pensi alla differenza tra le specie vegetali trattate chimicamente per poterle conservare, rispetto a quelle prodotte naturalmente. Le prime, per un effetto di marketing, sono perfette e senza difetti e inducono la clientela a scegliere quella lucida e perfettamente uguale, mentre la natura predilige il contrario, più esteticamente sono brutte, maggiormente sono buone e sane perché un simile aspetto ha una motivazione difensiva nei confronti degli animali predatori; si pensi ancora alla qualità della carne derivata dagli allevamenti intensivi, piena di ormoni, antibiotici, sostanze stimolanti e sono animali che mai hanno fatto nella loro breve vita un passo, rispetto a quella derivata da allevamenti allo stato brado, che hanno invece sviluppato le masse muscolari e il sistema immunitario in modo naturale. Ovvio che chi si ciba della prima categoria, per tanti motivi anche spesso indipendentemente dalla propria volontà, in un certo senso diventa contaminato ed esposto a problematiche sanitarie rispetto a chi può alimentarsi in modo naturale. Un esempio: negli Anni 90, in Giappone si verificò un menarca precoce di più di 3 anni in bambine di una regione in cui l’economia era prevalentemente composta da allevamenti intensivi di bovini a cui somministravano dosi elevatissime di estrogeni. Tali estrogeni assorbiti dalla digestione della carne furono in grado di modificare in maniera importante l’organismo delle bambine prebuberi. Queste considerazioni sono sufficienti, credo, a far capire quanto l’alimentazione e l’ambiente siano importanti per la salute del nostro organismo, e di come la nostra volontà debba essere stimolata a eliminare le cattive abitudini. Intraprendere un percorso nutrizionale corretto permette inoltre di migliorare TUTTE le problematiche estetiche che spesso vengono trattate con le migliori tecnologie e prodotti d’avanguardia, ma che molte, senza una precisa valutazione nutrizionale, non permettono di raggiungere il risultato voluto e/o previsto. In questo affascinante viaggio che la VALET mette a disposizione, nel mondo della nutrizione, la meta che si raggiunge è la CONSAPEVOLEZZA del fare e del volere. Solo diventando consapevoli nel nostro agire potremo arrivare agli obiettivi preposti. Vi aspettiamo numerosi! ◼︎
SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE (propedeutico a Dietoterapia dell’Obesità)
Obiettivo del corso Fornire una preparazione completa nel campo della Scienza dell’Alimentazione, dalle nozioni di biochimica e di fisiologia della nutrizione alla digestione, assorbimento, trasporto e trasformazioni biochimiche dei nutrienti energetici, con particolare attenzione al reale fabbisogno energetico (basale e di riposo; di utilizzazione degli alimenti; di svolgimento delle comuni attività di vita, professionali e sportive), fino ad arrivare alla personalizzazione della dieta.
DIDATTICA A CURA DI: Prof. Giorgio Maullu DATE DEL CORSO: contatta la Segreteria
CREDITI ECM: 26,8 crediti (previa compilazione del test)
RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it