DIETOTERAPIA
Prof. Giorgio Maullu Specialista in Scienza dell’Alimentazione - Sassari Coordinatore e Docente Master di II Livello Università di Sassari - Membro CRISMENC Coordinatore regionale SIES Sardegna Docente CPMA - VALET - Bologna
L
’Ambiente in cui gli esseri viventi vivono incide in maniera importante sullo stile e sulla qualità di vita di tutti gli esseri viventi, compreso l’uomo. Esso infatti, passando dalla posizione quadrupede che viveva sugli alberi a quella di bipede al suolo, circa due milioni di anni fa, ha iniziato a variare la propria alimentazione adattandola a quello che il nuovo ambiente permetteva come disponibilità con una dieta principalmente composta da radici, erba e frutti, e probabilmente vegetariana con piccole quantità di insetti. Quando nel ramo evolutivo si è presentata la variabile di Neanderthal, che si alimentava oltre che con radici e frutti anche con la carne delle prede che cacciava, questo uomo aveva già raggiunto una grande evoluzione strumentale, essendo capace di generare e gestire il fuoco. Tale scoperta permetteva di poter cuocere la carne e anche il resto dei vegetali e ciò ha iniziato a cambiare sostanzialmente la qualità e quantità di microbi intestinali. Il salto di qualità, però, è molto più recente, circa 10.000 anni fa con la scoperta dell’agricoltura da parte dell’Uomo Sapiens, che aveva preso il posto del Neanderthal, arrivando fino ai nostri giorni con la variante di Sapiens Sapiens. In sintesi, l’evoluzione che si è avuta, ha modificato nel corso di migliaia di anni l’adattabilità di tutte le specie viventi, compreso, per quello che interessa la nostra disciplina, la nutrizione, il macro e microbiota.
L’UNIVERSO MICROBICO
L’universo microbico è oggi finalmente oggetto di studi raffinati sempre in ulteriore approfondimento e rappresenta il punto di partenza per avere una sana e corretta alimentazione. Questo lungo excursus si è reso necessario per
80
LA CONSAPEVOLEZZA DEL VOLERE: NUTRIRSI DI BENESSERE Compito importante da parte di chi si interessa di nutrizione nel senso più ampio del termine è riprendere la ricerca dell’equilibrio tra il consumo e la sostenibilità del mercato, al fine di salvaguardare soprattutto la salute affermare un concetto molto importante e gravoso che ci deve far riflettere. Nel corso delle migliaia di anni di evoluzione, la natura (e solamente la natura) ha fatto il suo corso permettendo alle specie viventi di avere una grande adattabilità e un corretto bilanciamento prede/predatori. Da quando l’uomo moderno, con la rivoluzione industriale e di conseguenza il progresso tecnologico, ha iniziato a modificare tutto il suo modus vivendi verso il profitto, in appena 200 anni sta mettendo in serio pericolo di sopravvivenza l’intero pianeta. E il modo di alimentarsi è la sua trasformazione più importante in questo pericoloso vortice consumistico. Compito importante da parte di chi si interessa di nutrizione nel senso più ampio del termine è riprendere la ricerca dell’equilibrio tra il consumo e la sostenibilità del mercato, al fine di salvaguardare soprattutto la salute. Infatti, per il profitto si sta sacrificando e adulterando la qualità del cibo che si ingerisce e di conseguenza stanno aumentando le malattie gastrointestinali. Un esempio per tutti. Fin dall’antica Roma, tutta l’Italia meridionale (isole comprese) era considerata il granaio dell’Impero. Venivano coltivate diverse specie di grano duro con pochissime quantità di glutine. Oggi si importa quasi tutto il grano dal Canada e altri Paesi che hanno selezionato grano ad alta resa per ettaro, ma che contengono ingenti quantità di glutine. Il risultato è che oggi un elevatissimo numero di persone lamentano una sindrome celiaca pur senza avere la malattia vera e propria, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita.
LE BUONE ABITUDINI
Considerando la gravità del problema, è chiaro a tutti che ognuno di noi
deve fare la propria parte e il modo di alimentarsi diventa fondamentale. Purtroppo la disparità delle possibilità economiche vede ancora ai giorni nostri migliaia di persone che muoiono di fame e migliaia che si ammalano e muoiono per un eccesso di alimentazione. La possibilità di confrontarsi con queste tematiche particolarmente impellenti e importanti è data come sempre grazie alla VALET CPMA di Bologna, che permette ai colleghi desiderosi di approfondire in maniera razionale e critica la Nutrizione Clinica, di entrare in un mondo affascinante, e stimolante per la propria professione, aggiungendo anche un miglioramento della propria qualità di vita oltre a quella dei propri pazienti. Lo studio e la valutazione del sistema microbico intestinale diventa il compito principale da studiare, al fine di modificarlo qualora vi siano delle anomalie dei rapporti in percentuale tra i vari ceppi batterici, considerando che la maggior parte sono saprofiti e pertanto collaboranti per l’omeostasi del nostro organismo. La vitamina K è l’esempio più eclatante. Inoltre, l’assunzione degli alimenti va studiata adeguando qualità, quantità e proporzione dei componenti, gluci-