Numero 64

Page 1

L A DOMUS

MEDICA

DEL TERZO MILLENNIO ANNO X XII - periodico di informazione scientifica a dif fusione mirata

64

IN QUE STO NUMERO Una scelta fondamentale In alto i glutei! Trattamento del melasma e PIH Peeling dermatologici: parliamone con gli esperti! Rimodellare il profilo mandibolare senza bisturi n. 64 gennaio-aprile 2022, anno XXII - Aut. Tribunale Bologna n. 7071 del 05/12/2000 - Sped. a.p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Poste Italiane Dir. Comm. Imprese E/R Spedizione riservata ai soli abbonati non acquistabile in edicola. In caso di mancata consegna, restituire all’editore che si impegna a pagare la relativa tassa c/o CMP di Bologna - Contiene I.P.



64

LA DOMUS MEDICA DEL TERZO MILLENNIO periodico di informazione scientifica a diffusione mirata ANNO XXII - GENNAIO-APRILE 2022

SOMMARIO

Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 7071 del 05/12/2000

ARTICOLI

Direttore responsabile: Marco Montanari

Nuovi orizzonti per la tossina botulinica ETHEREA-MX® “un centro laser completo” e tecnologicamente evoluto in un’unica piattaforma Peeling dermatologici: parliamone con gli esperti!

11

Rejuve: la bioricerca dermocosmetica al servizio del medico

14

Una scelta fondamentale Kleresca + Modula FLE: la nuova terapia per il trattamento dell’acne Trattamento del melasma e PIH

17

Acne, non ti temo!

26

Artiglieria pesante contro la PEFS

30

Coordinamento scientifico: Bruno Giacomo Carrari, Maurzio Cavallini, Domenico D’Angelo, Maria Pia De Padova, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Federica Lerro, Fabio Marini, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Antonio Monti, Franco Paolini, Maurizio Priori, Paola Rosalba Russo. Hanno collaborato: Samer Al Jalbout, Rozina Ali, Nicoletta Banzola, Matteo Basso, Chiara Bonomi, Cesare Brandi, Maurizio Cavallini, Maurizio Ceccarelli, Antonino De Pasquale, Emanuela Di Lella, Luigi Di Rosa, Daniele Donnamaria, Maria Cristina D’Aloiso, Eleana Ferrari, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Alessandro Gennai, Fabio Marini, Giorgio Maullu, Lucio Miori, Paola Molinari, Francesca Negosanti, Franco Paolini, Francesca Papa, Carmela Pisano, Ferdinando Rossano, Francesco Sacco, Paola Tarantino, Simone Ugo Urso, Massimiliano Vandi, Simona Varì. Segreteria di redazione: VALET s.r.l. Via dei Fornaciai 29/b - 40129 Bologna Tel. 051.63.88.334 - Fax 051.32.68.40 - segreteria@valet.it - www.valet.it Immagine & comunicazione: Elisa Fantini - elisa.fantini@valet.it Realizzazione grafica: Matteo Nuti - matteo.nuti@valet.it Stampa: Poligrafici il Borgo s.r.l. - Via del Litografo, 6 - Bologna È vietata la riproduzione, totale o parziale, di ogni contenuto di questa pubblicazione senza esplicita autorizzazione dell’editore. Tutti i punti di vista espressi in questo periodico sono quelli dei rispettivi autori e non riflettono necessariamente quelli delle imprese alle quali appartengono, dell’editore e delle istituzioni. Nulla intende rappresentare un consiglio o una raccomandazione su cure e metodiche; l’editore non da garanzie sui protocolli terapeutici citati e non riconosce alcuna responsabilità su eventuali danneggiamenti causati da nozioni riportate sulla rivista. La rivista è spedita in abbonamento postale. I dati anagrafici dei soggetti interessati alla spedizione della presente rivista provengono da elenchi pubblici e vengono trattati in conformità a quanto previsto dal “Codice Privacy” (GDPR. 2016/679). Le finalità del trattamento riguardano la spedizione in abbonamento postale della presente rivista, di altre pubblicazioni, invio di cataloghi ed eventuali altre comunicazioni inerenti le attività promosse dal titolare del trattamento. L’interessato può in qualsiasi momento richiedere informazione sul trattamento dei propri dati, ottenere modifiche od opporsi in tutto o in parte, facendone richiesta via fax, lettera o e-mail, al titolare del trattamento. II titolare del trattamento è VALET S.r.l. - Via dei Fomaciai, 29/b - 40129 Bologna (BO). Alla data della presente pubblicazione, il Responsabile del trattamento è il Sig. Daniele Morini. L’informativa integrale, completa di finalità, modalità del trattamento, diritti dell’interessato e soggetti a cui potrebbero essere comunicati i dati, è consultabile sul sito www.valet.it alla sezione Privacy. Diffusione Nazionale: Medici specialisti in: anestesia e rianimazione, angiologia e flebologia, chirurgia generale, chirurgia plastica, dermatologia, dietologia, endocrinologia, fisiatria, malattie reumatiche, medicina sportiva e patologia vascolare, centri di medicina e chirurgia estetica, estetica medica, medici di base, studi privati di agopuntura e mesoterapia, infermieri professionali, ambulatori di chiroterapia, fisioterapia, fisiokinesiterapia e massaggi, centri estetici, poliambulatori, case di cura e cliniche private, direttori sanitari: A.S.L., ospedali, stabilimenti termali, associazioni e istituzioni sanitarie, istituti scientifici e di ricerca, docenti e corsisti Divisione Didattica VALET: CPMA e CEDA. Distribuzione: 140.000 copie

Cover Photo di Arsham Hagani da Pexels

PAGINA

8

20 23

Rimodellare il profilo mandibolare senza bisturi Terapia Autologa Rigenerativa in Medicina Estetica: SEFFILLER Bio-rimodellamento non invasivo delle lassità cutanee con la radiofrequenza monopolare capacitiva Seventy Hyal 2000 Body System: multilayer synergy for skin firmness Biostimolazione ibrida per un rimodellamento 3D La Medicina Rigenerativa è la nuova terapia per il futuro della nostra pelle In alto i glutei!

5

33 ®

36 38 45 48 52 54

Carbossiterapia: il ruolo fondamentale dell’Alta Tecnologia Come prendersi cura dell’espressione più autentica di sempre: il sorriso La grande bellezza Protocollo IN-OUT per la cura della pelle, l’approccio integrato per contrastare lo stress ossidativo It’s baby skin in a bottle Sinclair Pharma: scienza e innovazione al servizio della Medicina Estetica Addio borse e occhiaie

56

La cellulite e la biostimolazione “Caterpillar Twister”: una nuova tecnica nel posizionamento dei fili di sospensione La consapevolezza del volere: nutrirsi di benessere

76

RUBRICHE & SPECIALI

Digital SIES DAY(s) - Altro giro, altro successo! Perché CPMA? SCLEROTHERAPY 2021, una conferma e una rinascita Il piacere di tornare a scuola SIES 2DAYs - Il giro del Mondo di SIES

58 60 64 70 72 74 78 80 PAGINA

40 41 51 69 69


4


MEDICINA ESTETICA

Dr. Salvatore “Piero” Fundarò Specialista in Chirurgia Generale, Chirurgia Plastica - Modena e Bologna Membro del Comitato Scientifico SIES Direttore Sanitario Poliambulatorio MultiMed Bologna Docente CPMA - VALET - Bologna

NUOVI ORIZZONTI PER LA TOSSINA BOTULINICA L’arrivo di nuove tossine sul mercato europeo sembra essere finalmente un evento che si realizzerà nel 2022 per almeno due nuove formulazioni

O

ltre 200 anni fa, Justinus Kerner suggerì gli ipotetici utilizzi in campo medico della tossina causa della letale intossicazione alimentare definita botulismo (nome derivato dal latino “botulus” che significa salsiccia, che era una frequente fonte di intossicazione). Da quella prima geniale intuizione, numerosi passi avanti e scoperte scientifiche si sono succedute, come forse non si era mai visto per altri farmaci. Ciò ha portato a nuove e numerose molecole e indicazioni cliniche che spaziano in numerosi campi della medicina. Dai primi utilizzi in campo oculistico, che avevano determinato la denominazione commerciale di “Oculinum”, si è poi passati a un progressivo allargamento delle indicazioni grazie a un’incredibile evoluzio-

ne della ricerca e numerosissimi studi scientifici. Attualmente la tossina botulinica è utilizzata da vari specialisti in diversi settori: urologia, terapia del dolore e della cefalea, neurologia, dermatologia ed estetica.

QUATTRO FORMULAZIONI

La prima formulazione autorizzata dall’FDA nel 1989 per un utilizzo medico è stata la Onabotulinumtoxin A (Botox) e a seguire sono state registrate altre molecole fino a un totale di quattro formulazioni “FDA-approved” disponibili nel mercato americano e altre in fase di approvazione. Le quattro formulazioni disponibili sono l’Onabotulinumtoxin-A (Botox), Abobotulinumtoxin–A (Dysport), Incobotulinumtoxin-A (Xeomin) e Rimabotulinumtoxin-B (Myobloc/Neurobloc. Dopo l’approvazione americana, le stesse tossine botuliniche sono state registrate anche in Europa, ma con nomi commerciali e quantità di unità contenute differenti: Vistabel/Vistabex 50U, Azzalure 125Us e Bocouture 50U. Solo recentemente in Europa sono state approvate le formulazioni Vistabel/Vistabex e Bocouture da 100U. Le richieste autorizzative di nuove tossine presso l’FDA americana sono comunque continuate, soprattutto in conseguenza dell’ingresso di nuovi produttori principalmente di nazionalità coreana.

Alcune di esse hanno ottenuto l’accettazione della Biologic License Application (BLA), mentre altre sono comunque in fase avanzata di approvazione. Come è stato in passato, l’approvazione americana anticipa sempre l’arrivo anche in Europa di nuove tossine, ed è presumibile che anche questa volta si verifichi la stessa successione temporale. A dire il vero, in modo ufficioso ci è già stata data notizia dell’imminente arrivo di almeno due tossine botuliniche sul mercato europeo.

ANTI-RUGHE

Le due tossine che hanno già il BLA dell’FDA per la correzione delle rughe glabellari sono la Prabobotulinumtoxin-A e la Daxibotulinumtoxin-A. La prima molecola è prodotta dalla farmaceutica coreana Daewoong Pharm e già venduta in numerosi Paesi con il nome commerciale di Nabota, mentre negli Usa è commercializzata con il nome di Jeuveau. Le sue caratteristiche principali dichiarate dal produttore sono l’alta purificazione, ottenuta grazie un procedimento brevettato, e la rapida insorgenza d’azione (onset in due giorni nell’85% dei pazienti). Il peso molecolare della Prabobotulinumtoxin-A è di 900 kDA e pertanto è presumibile che sia simile alla Onabotulinumtoxin-A. 5


Similitudine sicuramente riscontrata su base molecolare, ma ancora da verificare per quanto concerne le sue caratteristiche cliniche, in quanto attualmente non ancora utilizzabile in Europa. La Daxibotulinumtoxin-A, prodotta dalla farmaceutica americana Revance, ha alcuni aspetti innovativi che la rendono particolarmente interessante. È infatti costituita da una molecola di tossina botulinica purificata di 150 kDa, priva di additivi ma contenente un peptide brevettato denominato RTP004, un peptide a catena lineare costituito da una catena principale con due proteine che fungono da dominio di trasduzione. Tale molecola ha un’elevata affinità con la tossina botulinica grazie alla carica positiva della catena principale. L’effetto che tale peptide dovrebbe avere è quello di garantire la completa attivazione della tossina al momento della sua diluizione. La caratteristica clinica della Daxibotulinumtoxin sembra essere una maggiore durata dell’effetto, fino a 24 settimane. Altra tossina botulinica in fase di approvazione negli USA ed in Europa è la Letibotulinumtoxin-A, prodotta dalla coreana Hugel e commercializzata in vari Paesi con il nome di Botulax. È costituita da una tossina botulinica altamente purificata di 900 kDa e alcuni studi sostengono una struttura molecolare simile all’Onabotulinumtoxin-A. Per quanto riguarda l’efficacia della Letibotulininumtoxin-A, ulteriori studi sono necessari per poter dare un giudizio più approfondito. Sicuramente la pratica clinica dopo la sua introduzione in Europa potrà svelare maggiormente le caratteristiche di tale tossina. 6

LA NOVITÀ

L’ultima nuova formulazione probabilmente in arrivo in Europa è la Abobotulinumtoxin-A in forma liquida, che non necessita pertanto di attivazione. Per quanto concerne le caratteristiche molecolari, la tossina botulinica liquida è identica a quella che già utilizziamo in forma liofilizzata. Anche le caratteristiche cliniche

di efficacia e sicurezza sono sovrapponibili alla formulazione in polvere. L’aspetto innovativo consiste infatti nell’essere una tossina ready-to-use. I vantaggi che questa caratteristica potrà determinare saranno probabilmente da verificarsi con la pratica clinica. L’arrivo di nuove tossine sul mercato europeo sembra essere finalmente un evento che si realizzerà nel 2022 per almeno due nuove formulazioni. Ciò renderà ancora maggiore la possibilità di scelta per i medici utilizzatori e per i pazienti che potranno usufruire di tossine con nuove caratteristiche. È presumibile che il 2022 sarà un anno pieno di novità e stimoli, che consentiranno di incrementare ulteriormente la comprovata efficacia della tossina botulinica in campo estetico. ◼︎ Foto di cottonbro su Pexels

corso teorico-pratico

IMPIEGO DELLA TOSSINA BOTULINICA - CORSO BASE

Obiettivo del corso Introdurre alla conoscenza dei concetti e delle applicazioni di base del trattamento delle rughe mimiche del terzo superiore del volto. Particolare attenzione viene rivolta allo studio e alla conoscenza dell’anatomia dei muscoli mimici interessati, al meccanismo di azione della tossina botulinica, alle metodiche d’inoculo e alla gestione di eventuali complicanze. Grazie ai supporti video ed alla sessione pratica dei docenti su pazienti, il discente al termine del corso sarà in grado di eseguire il trattamento base. DIDATTICA A CURA DI: Dr. Salvatore “Piero” Fundarò - Dr.ssa Paola Rosalba Russo Dr.ssa Michela Zazzaron DATE DEL CORSO: contatta la Segreteria CREDITI ECM: 6 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it


Polinucleotidi-HPT®

Highly Purified Technology RA ATA SOP CCILIARE C R A PEBRA SUPERIO PAL RE

PA LP

O ERN T S E A N GOLO

EBRA IN FERIORE

La base della

RIGENERAZIONE

Periocular PN-HPT®

Polinucleotidi-HPT® per rivitalizzare il tuo sguardo.

www.mastelli.it – www.mastelliacademy.it – dirmed@mastelli.com 7


MEDICINA ESTETICA

Prof. Fabio Marini Specialista in Chirurgia Vascolare, Chirurgian Estetica - Skin Laser Clinic Pescara e San Benedetto del Tronto (AP)

ETHEREA-MX® “UN CENTRO LASER COMPLETO” E TECNOLOGICAMENTE EVOLUTO IN UN’UNICA PIATTAFORMA

Una piattaforma laser completa in grado di fornire al medico il supporto tecnologico ideale per poter trattare al meglio una vasta gamma di inestetismi e patologie dermatologiche

E

thereaMX® è una tecnologia nata da un progetto e dall’esperienza di un board scientifico costituito da key opinion leader internazionali, riconosciute personalità del mondo della laserchirurgia e grazie all’impegno economico di una società multinazionale, VYDENCE Medical USA, che ha produzioni e distribuzioni in diversi Stati. Attualmente, nel mondo si contano quasi 10.000 dispositivi installati, certificati dai numerosi riscontri in letteratura scientifica, indice di garanzia, efficacia e accertata affidabilità. Questi argomenti non sono assolutamente trascurabili, soprattutto nel confronto con tutte quelle imitazioni tecnologiche “home made”, malamente prodotte e assemblate ancora peggio, con materiali scadenti e potenzialmente pericolosi. Con EthereaMX®, l’alta qualità del prodotto è inoltre garantita dall’eccellente purezza e controllo assoluto dell’emissione, caratteristiche indispensabili onde evitare danni biologici e cutanei causati dalla distribuzione spuria e irregolare dell’energia. L’aggettivo che più si addice a questa moderna piattaforma è racchiusa in una parola: versatilità. L’idea vincente è il concetto di modularità, ovvero offrire diversi tipi di laser ed EBD che possono integrarsi in trattamenti sinergici tra di loro in un unico dispositivo compatto, caratterizzato dal design innovativo e armonico corredato da un ampio schermo digital-touch, per una gestione facile e intuitiva dei parametri.

EVOLUZIONE CONTINUA

EthereaMX® è in continua evoluzione, con la possibilità di implementare la piattaforma in base alle proprie esigenze e alla variabilità dei mute8

voli trend di richiesta da parte dei pazienti. I diversi moduli laser possono essere acquistati e integrati in momenti diversi, in modo tale da poter plasmare l’investimento economico al Financial Plan personale, in una completa autonomia nella gestione dell’acquisto. EthereaMX® è una piattaforma ad alta potenza che supporta in modo performante ben sette laser con lunghezze d’onda differenti, che consentono allo specialista la possibilità di trattare più di 70 indicazioni cliniche dermatologiche ed estetiche differenti, approvate dal FDA* statunitense. EthereaMX® rappresenta lo strumento ideale per chi vuole avvicinarsi al mondo dei Laser nel campo della Medicina e Chirurgia Estetica e Dermatologica, assicurando risultati certi ed efficaci con un investimento progressivo e personalizzato, con la garanzia di avere al proprio fianco un’azienda che fornisce al medico specialista una formazione tecnologica ottimale unita a un’assistenza tecnica impeccabile. EthereaMX® gestisce tramite un sistema a inserzione rapida i seguenti LASER & EBD. IPLSQ®, “all-in-one”: in un unico manipolo è possibile inserire con estrema facilità la dotazione completa di filtri cut-off compresi tra 400, 540, 580, 640 e 695nm, con possibilità di variare l’impulso tra i 5 e 100 ms, per garantire tanta potenza quando necessaria ed estrema sicurezza quando richiesta. La testina in zaffiro è di ampia superficie e il sistema di raffreddamento può essere regolato a ben cinque livelli, per la massima protezione dell’epidermide e la prevenzione di effetti collaterali. Per gestire tanta energia, fluenze superiori a 33 J/cm2, essa viene erogata con una “square-wave” (onda quadra), quin-

di con potenza costante e distribuzione uniforme dell’energia in assenza di pericolosi ACROMA-QS® Nd-YAG 1064nm-KTP 532nm Q-switched. La maggior parte dei laser sul mercato, con caratteristiche simili, utilizzano per la generazione dell’energia una singola ROD. ACROMA-QS®, per poter disporre di un livello di energia nettamente maggiore, possiede ben due laser RODS generator che si traducono in 1500 mJ di energia, che consente al medico specialista di poter lavorare a frequenze elevate utilizzando spots di diametro ampio sino a 7mm (1064nm), 5mm (532nm) oppure di 9 mm, 100 mtz/cm2.

MOLTEPLICI UTILIZZI

Oltre che alla classica rimozione dei tatuaggi e delle pigmentazioni, con questa tecnologia utilizzando spot larghi e basse energie si hanno indicazioni terapeutiche per pori dilatati, cute seborroica, rugosità, atonia cutanea. LongPulse® Nd:YAG 1064nm, con questo laser, frutto di una perfetta combinazione di diametro degli spots/energia/fluenza e ampiezza di impulso, è possibile effettuare il trattamento di lesioni vascolari sia del viso che degli arti inferiori, epilazione laser anche per fototipi più scuri. Con


“Pulse duration Dynamics” si può effettuare inoltre il Thermal Peeling Rejuvanation e trattare l’Onicomicosi. Possibilità di variare gli spot da 2,3,6,9 mm con fluenze sino 500 J/ cm2. DualMode® 2940 nm Er:YAG, tanta energia in singolo o doppio impulso frazionale e ablativo per resurfacing, ritidosi medio-severe, laserpeel, esiti cicatriziali, cheratosi e per il trattamento di tutte le lesioni pigmentate benigne. Dispone inoltre di manipoli intra-orale per l’inner lift ed endo-vaginale per l’atrofia e l’incon-

tinenza. GoSmooth® Erbium-Glass 1540 nm, tecnologia riconosciuta in tutto il globo come il gold standard per il ringiovanimento non ablativo, disponibile con spots square size da 100 o 400 mtz/cm2. Si possono trattare inoltre discromie, esiti cicatriziali, smagliature, skin toning e whitening. ProDeep® 1340 nm Nd:YAP, una vera e propria esclusiva sul mercato. EthereaMX® presenta questa interessantissima lunghezza d’onda sempre per il ringiovanimento non ablativo frazionato e, grazie alla sua

peculiare caratteristica curva di assorbimento dell’acqua, riesce a portare lo stimolo termico-coagulativo più in profondità sino al livello sub-dermico, con notevole incremento dell’effetto tightening. Intense-IR® 850-1800 nm infrarosso “stamping” o “in-motion”, gold standard per i trattamenti di tightening di viso, collo e corpo. Nessuna controindicazione per il fotototipo o per l’esposizione al sole, metodica completamente indolore e senza “downtime” per la capacità che possiede questa tecnologia, unica nel suo genere, di poter raffreddare la cute sia immediatamente prima che dopo l’emissione della energia infrarossa. ◼︎

9


Save the Date

L’ ES S E N Z A E L’ ES I S T E N Z A D E L L E F O R M E 10

updates su www.siescongress.eu


MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Francesca Negosanti Dr.ssa Nicoletta Banzola Specialiste in Dermatologia e Venereologia - Bologna

PEELING DERMATOLOGICI: PARLIAMONE CON GLI ESPERTI!

La dottoressa Francesca Negosanti e la dottoressa Nicoletta Banzola, specialiste in dermatologia e venereologia, ed esperte in Medicina Estetica, ci parlano della loro visione e della loro esperienza con i peeling chimici

D

ottoressa, in quale tipologia di pazienti utilizza il peeling nel suo ambulatorio? «Utilizzo i peeling chimici in diverse tipologie di pazienti, dagli adolescenti con acne o seborrea, alle giovani donne con melasma, fino alle persone più adulte con problemi di lentigo solari o alterazioni legate al fotoinvecchiamento, come cheratosi o rughe attiniche. Se devo citare le aree in cui ho maturato maggiore esperienza nell’utilizzo del peeling, direi sicuramente acne e aging.»

pio filler e tossina botulinica, di cui i pazienti sentono parlare e leggono dappertutto. Quindi in genere è un trattamento che raramente ci viene spontanemente richiesto, ma viene sempre ben accettato dal paziente, se spiegato e proposto nel modo giusto, come possibilità per migliorare l’aspetto globale della pelle, la sua compattezza e luminosità. Dal nostro punto di vista inoltre, è un ottimo strumento per fidelizzare il paziente nel tempo, visto che richiede diverse sedute.»

A proposito di invecchiamento, il peeling è un trattamento antiage molto richiesto dai pazienti? «Certamente è un trattamento meno noto e diffuso rispetto ad altri in medicina estetica, come ad esem-

Che tipo di peeling predilige? «Ho provato molte tipologie di peeling in questi anni, dai medi – profondi ai più superficiali, dai classici monoingrediente con salicilico, glicolico, TCA, ai composti con misce-

le di acidi al loro interno. Devo dire che generalmente prediligo i peeling combinati; il plus di combinare agenti chimici distinti in un singolo peeling è quello di aumentare l’efficacia e la tolleranza rispetto all’utilizzo separato di ogni agente. In questo modo, abbassando le concentrazioni dei singoli acidi, si riescono comunque ad ottenere risultati significativi sfruttando la sinergia delle loro azioni. Facciamo un esempio concreto; se combino un acido salicilico ad una concentrazione intorno al 20% ad altri acidi, come il piruvico o il retinoico, riesco ad ottenere un effetto paragonabile a quello di un salicilico singolo al 30 %, ma con meno rischi e un profilo di tollerabilità maggiore per il paziente.» Quali sono gli effetti collaterali più comuni da temere quando si effettua un peeling? «Sicuramente l’effetto indesiderato più comune è l’iperpigmentazione post-infiammatoria, che può essere scatenata o peggiorata dalla fotoesposizione. Questo è un rischio legato perlopiù a pazienti con fototipo scuro, dal 3 in su. Per tale motivo in genere interrompo i trattamenti peeling in estate, e consiglio comunque, tutto l’anno, una fotoprotezione alta nel post-trattamento.» Quanto tempo occorre aspettare tra una seduta e l’altra di peeling? «Questa è una domanda molto frequente quando si parla di peeling; la verità è che non c’è un tempo predefinito corretto per tutti i tipi di peeling. In generale, per dare un’indicazione di massima, tra le 2 e le 4 settimane, in base al tipo di peeling 11


ti consenta di ottenere un effetto più blando e superficiale, magari con una sola applicazione, o di raggiungere un effetto più importante e visibile, qualora sia applicato più volte nella stessa seduta, o in sedute ravvicinate. Inoltre, per ragioni diverse, non ultima quella del costo, un giovane medico dovrebbe iniziare a farsi esperienza con un peeling versatile, che possa essere utilizzato per diverse indicazioni, da quelle puramente estetiche alle condizioni dermatologiche più complesse.»

utilizzato ma anche alla condizione dermatologica da trattare e al tipo di pelle del paziente.» Utilizza il peeling da solo, o lo combina ad altri trattamenti? «Da dermatologa, considero il peeling uno strumento del mio armamentario terapeutico, da combinare insieme ad altri. Ad esempio, lo utilizzo in combinazione con laser o luci pulsate nel delle cicatrici da acne, insieme a trattamenti schairenti come idrochinone o acido retinoico per il melasma, o lo inserisco all’interno di un trattamento complesso, anche farmacologico, per l’acne in fase attiva. Certo quando il peeling viene inserito all’interno di un protocollo terapeutico, serve una certa dose di esperienza per scegliere la tempistica dell’applicazione, per distanziare in modo corretto le sedute, e ovviamente per scegliere la composizione di acidi giusta per il tipo di patologia o inestetismo che si intende trattare. Il rischio può essere quello di over-trattare una pelle già stressata da dei farmaci topici, come ad esempio può avvenire nell’acne con i retinoidi. In questi casi, l’occhio e l’esperienza del dermatologo è fondamentale.» Utilizza il peeling come biostimolante? «Certo, alcuni peeling sono degli ottimi biorivitalizzanti. Ci sono acidi come il retinoico che, inseriti in formulazioni composte per il peeling, 12

riescono a stimolare i fibroblasti a produrre neocollagene ed elastina, e quindi hanno un effetto cosiddetto “dermoplastico”. Negli ultimi mesi ho sviluppato un protocollo di trattamento, chiamato “Bright & Boost”, in cui ho combinato un peeling composto a base di salicilico, piruvico e retinoico, con due ingredienti schiarenti, Lumiskin e Sepiwhite, insieme ad un hydrobooster iniettivo contenente acido ialuronico libero e glicerolo. Ho diviso il trattamento in una fase di attacco e una di mantenimento, separate dai mesi estivi, con intervalli regolari di due settimane tra la seduta di peeling e quella della biostimolazione iniettiva. Devo dire che l’effetto sulla qualità della pelle, in termini di idratazione, texture e compattezza, oltre che di luminosità della pelle, è stato veramente soddisfacente. In un momento in cui la medicina estetica si concentra più sulla “skin quality” e su un approccio globale alla salute della pelle, piuttosto che sulla correzione del singolo inestetismo, soluzioni come questo protocollo sono un’ottima possibilità da offrire ai pazienti.» Che tipo di peeling consiglierebbe ad un giovane medico che si approccia per la prima volta a questo strumento? «Un medico che per la prima volta si trova ad utilizzare peeling, dovrebbe sceglierne uno estremamente sicuro e prevedibile nell’azione. Un peeling maneggevole che

Esiste un peeling “ideale” ? «Direi che non esiste un peeling ideale per tutte le indicazioni, ma esiste sicuramente il peeling più adatto per il singolo paziente con una specifica necessità. Se dovessi però scegliere una caratteristica imprescindibile per un peeling, sceglierei la sicurezza e la maneggevolezza.» Per finire, ci dica un trucco da consigliare ai meno esperti per eseguire un buon peeling. «Sembra banale, ma il primo passo per eseguire un buon trattamento peeling è un’accurata pulizia della pelle prima dell’applicazione dell’acido. Possiamo applicare il peeling più efficace del mondo, ma se prima non abbiamo tolto dalla pelle tutto il sebo, le impurità, i residui di trucco o di smog, quel peeling non ci darà mai l’effetto atteso, perchè non riuscirà a penetrare e ad esplicare i suoi effetti. Una corretta detersione pre-peeling è talmente importante che oggi esistono delle soluzioni specifiche, adatte a pelli grasse o secche, formulate proprio per detergere e uniformare il pH prima dell’applicazione del peeling.» ◼︎

PER INFORMAZIONI

RELIFE Italia Srl Via Alessandro Marchetti 13 - 50131 Firenze www.relifecompany.it


Definisse Filler ™

La bellezza di ogni momento.

Scopri di più su relifecompany.it Iscriviti ora a www.relife-icme.com Materiale ad esclusivo uso dei sigg. medici

Seguici su

IT21024

Come scienza e arte sono inestricabilmente intrecciate in medicina estetica, la XTR™ Technology conferisce una matrice 3D di acido ialuronico stabile ed elastica per ottenere un risultato sicuro, efficace e prevedibile.

13


MEDICINA ESTETICA

BIOTEC ITALIA Ricerca e Sviluppo

REJUVE: LA BIORICERCA DERMOCOSMETICA AL SERVIZIO DEL MEDICO

I laboratori Rejuve Cliniceuticals mettono la biochimica al servizio della cosmesi medica, creando formule innovative ad alta concentrazione di principi attivi per la rigenerazione e il ringiovanimento della pelle LA STORIA

Il progetto di dermocosmesi medica Rejuve nasce nel 2010. La ricerca e la tecnologia all’avanguardia che la contraddistinguono si sviluppano in un importante laboratorio italiano, con standard elevatissimi per garantire l’innovazione continua dei prodotti e dei processi. Lo studio e la sperimentazione dei ricercatori Rejuve, condotti in collaborazione con diversi Istituti Universitari italiani ed esteri, esplorano la natura, la chimica e la scienza della pelle, alla ricerca di formule inedite, a volte rivoluzionarie, per un benessere della pelle completo e naturale, che duri nel tempo. Proteine, amminoacidi, vitamine, derivanti zuccherini, cellule staminali di origine vegetale (totipotenti, quindi capaci di riparare qualsiasi tipo di tessuto), fluorocarburi e oli vegetali ricchi in principi attivi e proteine, sono alcuni dei componenti principali che contraddistinguono i prodotti cliniceutici Rejuve. Una delle maggiori sfide nella preparazione di formulazioni futuristiche è l’utilizzo di principi attivi che traggono vantaggio dalle proprietà uniche della nanotecnologia, per penetrare più in profondità nella pelle ed esplicare la propria funzionalità sulle cellule.

CHE COSA CI DISTINGUE

La gamma di cliniceuceutici Rejuve è stata sapientemente progettata con i più recenti principi attivi provenienti dalla scienza medica e dalla natura, per proteggere, nutrire, rivitalizzare e ristrutturare la pelle. I prodotti cliniceuceutici Rejuve sono destinati esclusivamente alla distribuzione in cliniche mediche o comunque sempre consigliati dal medico, dopo un’attenta anamnesi della pelle. Formulati con ingredienti biologici certificati, ove possibile non geneticamente modificati, e attivi puri di altissima qualità, 14

per i massimi risultati clinici in assenza di irritazioni e sensibilizzazioni. • Privi di glicole propilenico. • Privi di oli minerali. • Privi di parabeni e altri sistemi di conservazione aggressivi. • Privi di fragranze artificiali. • Privi di ingredienti di origine animale. • Non testati su animali solo persone.

IL PROCESSO PRODUTTIVO

Ogni materia prima viene selezionata in qualità farmaceutica o comunque nella sua versione superiore e più purificata, concentrata in formule di ultima generazione, efficace e caratterizzata dalla massima tollerabilità cutanea. Approfonditi controlli in laboratorio testano la performance cosmetica e funzionale, ma anche la piacevolezza, gli aromi e la morbidezza di ciascun prodotto. Avanzata ricerca cosmetica, in sinergia con il rigore della scienza medica, risvegliano nella pelle del viso e del corpo, l’ideale splendore.

I DUE INDIRIZZI ALLA BASE DELLA RICERCA DERMOCOSMETICA MEDICA

Descrittivo: Identifica le sostanze e mette in luce relazioni ed effetti nei processi vitali metabolici. Interventista: Utilizza le conoscenze acquisite per migliorare i processi vitali per la biotecnologia.

logie, come ad esempio il melanoma. La Medicina Estetica si pone quindi a un livello complementare rispetto alla chirurgia estetica: prevenzione e correzione degli inestetismi sono una valida alternativa all’approccio chirurgico, che viene riservato ai casi realmente necessari. Grazie alla Medicina Estetica, il medico cura le imperfezioni e i segni del tempo, ma in complemento: seguire a casa una corretta skin care routine, specifica per il tipo di pelle e di problematica, è fondamentale per evitare effetti indesiderati, tipici di prodotti di scarsa qualità o non idonei. Negli ultimi anni, la comunità scientifica ha confermato che il fotoinvecchiamento deve essere trattato con un’efficace cura della pelle e con adeguata fotoprotezione. Le procedure chirurgiche cosmetiche non avranno il loro risultato ottimale e i prodotti cliniceutici sono diventati parte integrante di questo processo.

KIT: I TRATTAMENTI D’URTO

I prodotti agiscono sinergicamente ed energicamente, mirati ad affrontare problemi specifici della pelle. Che si tratti di sensibilizzazione, acne, rughe o macchie scure, i Kit Rejuve affrontano i problemi comuni della

L’ESPERIENZA MEDICO-ESTETICA A COMPLETAMENTO DELLA SCIENZA BIOCHIMICA

La Medicina Estetica non è solo “correttiva”, ma anche “preventiva” quando interviene sui comportamenti errati del paziente in termini di stile di vita, cura della pelle, abitudini alimentari. Il trattamento degli inestetismi procede infatti di pari passo con la prevenzione di determinate pato-

Dr.ssa Eleana Ferrari Medico Chirurgo - Nutrizionista - Biochimico


Trattamento con Kit Acneclear System

pelle aiutandola a ristabilire le migliori condizioni, mantenendola sana. Trattamenti domiciliari con effetti che sono visibili dopo il completamento del normale processo di rinnovamen-

Trattamento con Kit Acneclear System

to cutaneo, ovvero dopo circa quattro settimane. Formulato utilizzando ingredienti clinicamente testati e di comprovata efficacia, questo kit di trattamento possiede potenti proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, lenisce la pelle arrossata e infiammata e genera sollievo alla congestione dell’acne anche quando in fase attiva. Inoltre, protegge e ripara la pelle dall’invecchiamento precoce mantenendo il giusto equilibrio idro-lipidico senza privarla dall’idratazione. Questo sistema innovativo utilizza eccipienti di ultima generazione per supportare la funzione barriera della pelle, per accelerare la riparazione del DNA e l’attività antinfiammatoria, riducendo al minimo i danni causati dai raggi UV e minimizzando reazioni cutanee. Lo schiarimento della pelle con l’innovativo sistema LENTIGO® combatte l’iperpigmentazione e il melasma attraverso un sistema brevettato, la cui efficacia è comprovata da numerose pubblicazioni scientifiche, che in maniera equilibrata e non aggressiva è in grado di prevenire, trattare e risolvere queste problematiche. ◼︎

Trattamento con Kit Whitening System

Trattamento con Kit Whitening System

LA BIORICERCA PRODUCE GRANDI RISULTATI I laboratori Rejuve Cliniceuticals, mettono la biochimica al servizio della cosmesi creando formule innovative ad alta concentrazione di principi attivi per la rigenerazione e il ringiovanimento della pelle.

KIT/01

INTENSIVE REPAIR

KIT/02

Trattamento domiciliare post laser-peeling-ablativo

REJUVENATION SYSTEM Trattamento domiciliare contro l’ageing cellulare

KIT/03

KIT/04

ACNECLEAR SYSTEM

WHITENING SYSTEM Trattamento domiciliare contro le macchie

Trattamento domiciliare per combattere l’acne

WWW.REJUVECLINICEUTICALS.COM

15


16


MEDICINA ESTETICA

ALLERGAN AESTHETICS Ricerca e Sviluppo

I

medicinali a base di tossina botulinica di tipo A (BoNT-A) sono farmaci biologici, in quanto il principio attivo BoNT-A è derivato dalla fermentazione di un sistema biologico, il batterio clostridium botulinum. I principi attivi dei medicinali biologici differiscono da quelli dei prodotti di sintesi chimica per molti aspetti: essi consistono infatti di molecole di maggiori dimensioni, presentano elevata complessità strutturale, una diversa stabilità del prodotto finale e profilo delle impurezze. I processi di produzione dei farmaci biologici sono caratterizzati dall’uso dei sistemi viventi, con la possibilità di variazioni strutturali rilevanti nel prodotto finale che possono dar luogo a differenze importanti a livello immunogenico [1]. La caratterizzazione dei farmaci biologici, per la variabilità intrinseca delle molecole e la complessità delle tecniche di produzione che vedono coinvolti sistemi viventi, è particolarmente difficile e non può prescindere dal processo di produzione [2]. Pertanto, i prodotti disponibili a base BoNT-A sono diversi e non interscambiabili [3], hanno un diverso profilo clinico e devono essere usati a differenti dosaggi perché presentano curve dose/risposta non sovrapponibili. Ciò ha delle implicazioni sull’efficacia, la durata dell’effetto e la possibilità del verificarsi di eventi avversi [2]. In virtù delle complessità strutturali e biochimiche, sensibilità alle metodiche di produzione e difficoltà nel caratterizzare a pieno l’attività dei prodotti biologici, la produzione di questa classe di medicinali è descritta come “il prodotto è il processo di produzione” [2].

IL PROCESSO DI PRODUZIONE

Lo sviluppo del processo per la produzione della tossina botulinica di tipo A è da attribuirsi al lavoro pionieristico di Edward Schantz e del

UNA SCELTA FONDAMENTALE Le tossine botuliniche non sono tutte uguali: affrontiamo il tema della loro non interscambiabilità

suo gruppo [2]. Il ceppo batterico di Hall fu quello individuato come più adatto alla produzione della neurotossina per le sue caratteristiche ottimali di crescita in condizioni controllate su terreni semplici e per la quantità elevata e costante di tossina prodotta. Segue poi un processo di estrazione dei prodotti della fermentazione, step di filtrazioni (per evitare la contaminazione con altri prodotti batterici) e di successiva purificazione della tossina (per cristallizzazione). Nel caso del processo di produzione di OnabotulinumtoxinA (OnaBontA), questo è caratterizzato da passaggi ben precisi e specifici, ovvero: 1. Lo stesso ceppo di C. botulinum di Hall è stato utilizzato fin dall’inizio della produzione Commerciale [4, 5]. 2. Il processo di fermentazione è condotto in condizioni strettamente controllate per la coltivazione del C. botulinum, con controlli effettuati durante la produzione [3]. 3. Un metodo di precipitazione con etanolo per estrarre la parte proteica della tossina dalla soluzione [4, 5]. 4. Utilizzando il procedimento di purificazione per cristallizzazione si isola un complesso omogeneo costituito solo dalla tossina da ~900 kDa [4, 5]. 5. Il complesso purificato viene sciolto in una soluzione salina sterile contenente albumina sierica umana (HSA; l’eccipiente) filtrata poi sterilmente prima dell’essiccamento sotto vuoto. 6. L’essiccamento sottovuoto per consentire la conservazione di OnaBonTA tra 2-8°C. 7. Il flaconcino di OnaBonTA viene quindi confezionato, etichettato e testato prima del rilascio per lo stoccaggio e la distribuzione [2, 6].

I processi di produzione differiscono per ciascuna delle formulazioni, pertanto ogni azienda produce un farmaco differente e non interscambiabile rispetto alle altre specialità farmaceutiche a base di BoNT-A.

LA POTENZA DEL PRODOTTO

La potenza delle varie tossine si esprime in termini di unità (U). Un aspetto importante, dal punto di vista del dosaggio farmacologico, riguarda il fatto che, data la suddetta non interscambiabilità tra le diverse preparazioni, non esiste parità tra una U di una specialità rispetto all’altra. La potenza del prodotto OnaBonTA è misurata in unità specifiche di Allergan, le Unità Allergan [3]. Quando si sceglie una tossina botulinica è fondamentale considerare che le tossine botuliniche differiscono, rendendosi uniche e non interscambiabili, per [3, 10-14]: • Dose necessaria. • Tecniche di misurazione della potenza. • Proteine accessorie. • Dimensioni molecolari e strutture 3D. • Proprietà chimico-fisiche. • Attività. • Durata dell’effetto. • Profilo di sicurezza. Esiste, in rete, un’offerta di prodotti non registrati che vengono offerti direttamente al consumatore o al medico. Nel 2007, un prodotto disponibile nella Repubblica Popolare Cinese (CNBTX-A; Nanfeng Medical Science and Technology Development Company, Shijiazhuang, People’s Republic of China), privo anche di foglietto illustrativo, veniva proposto come contenente 55 unità per fiala. Una volta testato in laboratorio, si è verificato che in realtà corrispondeva a 243U di Allergan [15]. In aggiunta, se un simile prodotto 17


COMPOSIZIONE

La neurotossina (tossina botulinica di tipoA) fa parte di un complesso molecolare che include le proteine accessorie*,* Il core della neurotossina è responsabile del rilassamento muscolare. Le proteine accessorie forniscono protezione e stabilità alla proteina del nucleo della neurotossina2,4,5.

La composizione di OnaBonTA

fosse stato erroneamente somministrato in sostituzione di un farmaco legalmente autorizzato, si sarebbero potuti verificare seri problemi di tossicità [16].

MISURE DI SICUREZZA

Per scongiurare contraffazioni e garantire pazienti e clinici, Allergan ha messo a punto misure di sicurezza addizionali che consistono nell’apposizione di un sigillo di garanzia contenente il logo Allergan argento translucido su entrambi i lembi superiore e inferiore del cartone, la presenza di un film olografico sull’etichetta del flaconcino visibile sotto una lampada da tavolo e, infine, la presenza sull’etichetta del flaconcino di adesivi staccabili, con il numero di lotto e la data di scadenza del prodotto. Questi possono essere apposti sulla cartella clinica del paziente ai fini della tracciabilità. L’esperienza accumulata in numerosi anni di utilizzo 18

di Tossina botulina di tipo A sia nel campo estetico che in quello terapeutico è stata analizzata da Anish Mohindru e dai suoi collaboratori con una ricerca bibliografica condotta su nove database mondiali [17]. Sono stati identificati oltre 4.200 articoli analizzati singolarmente per riconoscere i vari brand di BoNT-A. Gli studi condotti con la BoNT-A di Allergan, in campo estetico e non, sono di gran lunga prevalenti. Questa estesa esperienza di ricerca clinica si riflette sul fatto che, fra tutte le preparazioni di BoNT-A, la tossina botulinica di Allergan ha la più ampia gamma di indicazioni terapeutiche registrate sia in Europa che negli Stati Uniti. ◼︎ BIBLIOGRAFIA 1. P.J Declerck. Biologicals and biosimilars: a review of the science and its implications. GaBI Journal 2012;1(1):13-6. 2. Schantz EJ, Johnson EA. Properties and use of botulinum toxin and other micro-

bial neurotoxins in medicine. Microbiol Rev. 1992;56(1):80-99. 3. Vistabex® RCP. 4. Allergan®. Dati archiviati. Processo di produzione di VISTABEX Vistabex. INT/0179/2015(2). Febbraio 2018. 5. Brin MF, James J, Maltman J. Biologics. 2014;8: 227-241. 6. Pickett A, Perrow K. Journal of Drugs in Dermatology. 2010;9(9). 1085-1091. 7. Botulinum Toxin Type A Allergan - Approvazione FDA. 1989. 8. Lange DJ, Rubin M, Greene PE, Kang UJ, Moskowitz CB, Brin MF, Lovelace RE, Fahn S. Distant effects of locally injected botulinum toxin: a double-blind study of single fiber EMG changes. Muscle Nerve 1991; 14:672-5. 9. Olney RK, Aminoff MJ, Gelb DJ, Lowenstein DH. Neuromuscular effects distant from the site of botulinum neurotoxin injection. Neurology 1988; 38: 1780-3. 10. Wenzel R et al. J Clin Pharmacol Ther. 2007; 32(4):387– 402. 11. Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto BonTA Ipsen Ltd. 12. Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto BonTA Merz Pharma UK Ltd. 13. Pickett AM. J R Soc Med. 1994; 87(11):719; 6. Naumann M et al. J Neural Transm. 2012; 120(2):275–90. 14. Jankovic J et al. Botulinum Toxin: Therapeutic Clinical Practice and Science. Saunders/Elsevier, Philadelphia, PA, 2009. 15. Benedetto D., Anthony V. Int. J Dermatology 1999;38:641-45. 16. Hunt T, Clarke K. Potency of the botulinum toxin product CNBTX-A significantly exceeds labeled units in standard potency test. J Am Acad Dermatol 2008; 58(3): 517–8. doi: 10.1016/j.jaad.2007.11.015. 17. Mohindru A., Bulloch S., Kronfeld N., James C. Analysis of clinical and non-clinical, 15 peer-reviewed published studies investigating the use of commercially available botulinum toxins: An online literature review. Second International Congress on Treatment of Dystonia, 9-12 May, Hannover, Germany Poster P033.

PER INFORMAZIONI

www.allerganaesthetics.it


The power of confidence. Mostrare appieno la propria bellezza, somigliare a chi sentiamo di essere realmente, migliora la fiducia in noi stessi. In Allergan Aesthetics, Azienda parte del Gruppo AbbVie, investiamo nella ricerca scientifica per creare prodotti e tecnologie che guidano l’innovazione nella medicina estetica.

Scopri di più su Allerganaesthetics.it | allerganbeauty.it | allergancrio.it

IT-NPR-2150008. Materiale ad uso stampa. © 2021 Allergan Aesthetics, an AbbVie company. All rights reserved.

19


MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Maria Cristina D’Aloiso Medico Estetico - Padova Membro del Comitato Scientifico SIES

KLERESCA + MODULA FLE: LA NUOVA TERAPIA PER IL TRATTAMENTO DELL’ACNE La nuova piattaforma Modula FLE utilizza l’Energia Luminosa Fluorescente Kleresca per il trattamento dell’acne mediante protocolli personalizzati

L

’acne è un problema comune che impatta negativamente sulla qualità della vita. Soffrire di acne può essere doloroso, non solo a causa delle lesioni cutanee, ma anche per il disagio del dover convivere con questa malattia della pelle. Si tratta di una patologia caratterizzata da diverse condizioni cliniche evolutive, è tipica degli adolescenti con una fase di regressione attorno ai 20-22 anni, in alcuni casi può persistere fino ai 25-30 e può presentarsi anche in età adulta. Al di là dei classici trattamenti sistemici, la moderna dermatologia ora può mettere in campo una nuova tecnologia per il trattamento dell’acne: la luce fluorescente.

PERCHÉ LA LUCE?

La luce è la porzione dello spettro elettromagnetico visibile dall’occhio umano ed è compresa tra 400 e 700 nanometri di lunghezza d’onda e, come tutte le onde elettromagnetiche, interagisce con la materia e quindi anche con la nostra pelle. A seconda della lunghezza d’onda, la luce penetra in modo diverso, raggiungendo un insieme variabile di elementi biologici.

CHE COS’È LA FOTOBIOMODULAZIONE?

Con questo termine s’intende la modulazione dell’attività biologica attraverso gli stimoli luminosi, con i quali è possibile innescare reazioni fotofisiche e fotochimiche nella pelle. I mitocondri nelle cellule cutanee convertono la luce in energia che viene utilizzata per attivare specifici geni che regolano la velocità con cui le cellule si rinnovano, riparano e crescono, ma non solo; la fotobiomodulazione accelera l’attività enzimatica, il trasporto di elettroni e 20

aumenta la produzione di adenosina trifosfato intracellulare. La luce lavora in sinergia con i cromofori, ovvero atomi capaci di conferire colorazione a una sostanza. Alcuni cromofori sono fotoconvertitori, in quanto convertono la luce assorbita in altre lunghezze d’onda o addirittura in altro tipo di energia. Particolari gruppi di cromofori, in grado di generare colorazione fluorescente, sono chiamati fluorofori.

PERCHÉ UTILIZZARE LA LUCE FLUORESCENTE?

La FLE (Fluorescent Light Energy) richiede un basso livello di energia, è fotobiomodulatrice, riesce a interagire con la cellula in maniera superiore rispetto alla luce LED e copre un amplissimo spettro di lunghezze d’onda, interagendo così con diversi recettori dell’epidermide e del derma. Stimola l’attività cellulare e normalizza le funzioni cutanee come i meccanismi di guarigione e riparazione. Ha effetto antinfiammatorio, stimola il microcircolo e la produzione di collagene. Non ultimo, è una tecnologia non distruttiva, non fotosensibilizzante ed eseguibile anche d’estate.

Le sedute sono rapide, permettono un immediato reinserimento sociale e possono inserirsi in un percorso terapico che prevede diversi trattamenti.

COME AGISCE SULL’ACNE?

L’acne è una patologia a patogenesi multifattoriale. Il suo punto di attacco è il follicolo pilosebaceo delle aree seborroiche del volto, della zona anteriore del dorso e delle spalle. Fra le cause dell’insorgenza, possiamo indicare predisposizione genetica, un incremento della produzione di sebo con maggiore recettività delle ghiandole sebacee agli androgeni, la cheratinizzazione (ovvero l’ostruzione del dotto sebaceo) e la flogosi del follicolo pilosebaceo, indotto dall’idrolisi dei trigliceridi per attivazione enzimatica del propionibacterum acnes e di altri microorganismi normalmente presenti nel follicolo. L’utilizzo di Kleresca con la nuova piattaforma FLE interviene in un’ottica di multi-azione: agisce contro i diversi fattori responsabili dell’acnee promuove la produzione di collagene, attenuando i segni delle cicatrici e garantendo effetti di lunga durata. I processi biologici della


Acne pre e post trattamento con sistema Modula FLE

pelle vengono stimolati attraverso la combinazione della luce a Led blu e di un gel la cui formulazione contiene un fluoroforo brevettato con uno specifico profilo energetico che lo rende efficace sull’acne infiammatoria e sulle sue conseguenze quali comedoni chiusi e aperti, papule, pustolee cistisebacee. Viene quindi esercitata una potente azione anti infiammatoria, batteriostatica e si normalizza l’attività cellulare.

Si riducono le lesioni attive con un migliorato processo di cicatrizzazione. Kleresca si può usare in monoterapia o in combinazione con i trattamenti sistemici e può essere un’alternativa di trattamento ideale per i pazienti che non possono, non vogliono o non rispondono ai trattamenti sistemici.

COME AVVIENE LA SEDUTA?

Si applica un gel che contiene il fluoroforo brevettato FLUOSINA A (rimane

TECH

sulla superficie e non viene assorbito) e, come nella naturale fotosintesi, le onde luminose generate da una lampada multi Led interagiscono con il gel fotoconvertitore. Durante il trattamento può esserci lieve prurito sulle zone più secche o non integre al momento dell’applicazione. Il paziente percepisce una sensazione di calore intenso causata dalla luce che è vicina al viso. Alla rimozione del gel nei fototipi chiari può comparire rossore nella zona trattata, nei fototipi scuri può manifestarsi una sorta di “falsa abbronzatura” per l’ossidazione della melanina residua presente. Il trattamento dell’acne con Kleresca + Modula FLE viene generalmente percepito come un trattamento piacevole. Gli studi clinici hanno dimostrato un ottimo profilo di sicurezza e un’elevata efficacia terapeutica: 9 pazienti su 10 hanno ottenuto miglioramenti di almeno 1 grado IGA; più di metà dei pazienti ha riportato miglioramenti dell’acne maggiore o uguale di 2 gradi IGA e 1 paziente su 3 ha ottenuto una cute libera o quasi libera da lesioni. ◼︎

NOL

OGY

The Science of Skin

FB Dermatology è un’azienda biotecnologica italiana che offre soluzioni brevettate innovative ed esclusive, ed aspira a cambiare i fondamenti della rigenerazione tessutale, della dermatologia e della medicina estetica. La nostra innovativa tecnologia FLE rappresenta una modalità d’azione unica che ci permette di creare un nuovo standard di riferimento nel settore a beneficio dei pazienti di tutto il mondo. Con una vocazione verso soluzioni all’avanguardia incentrate sul paziente, FB Dermatology crede nello sviluppo collaborativo con professionisti sanitari esperti e partner biotecnologici che apportino competenze di punta.

www.fb-dermatology.com

21


22


MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Rozina Ali Chirurgo Plastico ed Estetico - Londra

I

l melasma e l’iperpigmentazione post-infiammatoria (PIH) sono tra i disturbi della pelle più comuni nella società e possono colpire fino al 5O% di alcune popolazioni. Il melasma è prevalentemente diffuso nelle donne con fototipi più scuri III-V sulla scala Fitzpatrick. L’eziologia del melasma rimane sconosciuta, tuttavia l’esposizione al sole, la gravidanza e l’uso di contraccettivi orali sono fattori scatenanti ben noti. Si ritiene che lo sviluppo del melasma sia influenzato da molti fattori, tra cui gli ormoni e la genetica. La PIH è una malattia acquisita sempre più comune che segue l’infiammazione endogena della pelle o altre lesioni.

TRATTAMENTO DEL MELASMA E PIH ll melasma e l’iperpigmentazione post-infiammatoria (PIH) sono tra i disturbi della pelle più comuni. Ecco come trattarli al meglio...

Uno studio ha rilevato che l’incidenza di PIH nei pazienti con acne e con pelle di colore è del 65,3% tra gli afroamericani, del 52,7% tra gli ispanici e del 47,4% tra gli asiatici [1]. Questi disturbi possono causare notevoli disagi psicosociali e una marcata riduzione della qualità della vita delle persone colpite. Il Melasma e l’iperpigmentazione post-infiammatoria sono difficili da trattare e i protocolli di trattamento comportano il monitoraggio degli eventuali fattori scatenanti ambientali, un’elevata protezione solare quotidiana, nonché agenti topici come l’idrochinone o agenti sistemici come l’acido tranexamico. Più recentemente sono state utilizzate altre modalità

come laser, micro-needling e peeling chimici, con vari livelli di successo. Nella mia pratica, ho iniziato a utilizzare un nuovo laser Nd:YAG a impulsi brevi chiamato Aerolase® Neo® Elite (Aerolase lnc., Tarrytown, NY, USA).

SELEZIONE E PREPARAZIONE DEL PAZIENTE

Uno dei principali vantaggi di Neo® Elite è la sicurezza e l’efficacia su tutti i fototipi di pelle grazie all’impulso molto breve di 650 microsecondi (0,65 millisecondi): è possibile usarlo in sicurezza su gran parte dei pazienti. La preparazione è fondamentale e sono vigile nel garantire che l’area da trattare non sia scottata dal sole e non abbia altre irritazioni. Se un paziente sta assumendo farmaci fotosensibilizzanti, come Isotretinoina, consiglio un consulto dermatologico prima di iniziare il trattamento. Inoltre, chiedo ai miei pazienti di interrompere l’uso dei retinoidi topici almeno 72 ore prima del trattamento e sconsiglio di utilizzare questa tecnologia sui pazienti che soffrono di lupus o altri disturbi autoimmuni sensibili alla luce.

TRATTAMENTO

Prima del trattamento, detergo a fondo l’area target e valuto attentamente la pelle del paziente per accertare il fototipo, la qualità, l’idratazione e il pigmento, poiché ciò influenzerà come impostare i paramentri del laser e quali cambiamenti mi aspetto di vedere durante l’esecuzione. Per tutti i pazienti imposto il dispositivo a impulsi da 650ms e utilizzo una lente collimata da 6 mm. Per i miei pazienti con fototipi cutanei I-III il dispositivo è impostato su un livello di energia tra 6 e 8, che ha una fluenza di 21-28J/ cm2. Per i miei pazienti con fototipi cutanei IV-VI utilizzo un’impostazione di energia inferiore, tipicamente

23


®

aerolase

36 Indicazioni Terapeutiche approvate dalla FDA Aerolase Neo® Elite il laser da 0,65 ms e 1064 nm

Lesioni vascolari

Nevo flammeo

Emangiomi

Verruche comuni

Teleangectasie

Rosacea

Lago venoso

Vene gambe

Vene varicose

Poikilodermia

Lesioni cutanee benigne

Cicatrici

Strie

Psoriasi

Placche psoriasi

Acne

Macchie

Lentigo Solaris

Macchie caffelatte

Cheratosi seborroica

Nevi

Cloasma

Verruche plantari

Fibrosi

Cheratosi

Lesioni pigmentate

Rughe perioculari

Rughe periorali

Epilazione

Pseudofollicolite della barba

Cicatrici ipertrofiche

Cheloidi

Emostasi

Tutti i fototipi

Il

Ulcere da decubito

Paziente con melasma: dopo 4 trattamenti Aerolase e 1 peeling leggero (per gentile concessione della Dott.ssa Roberta del Campo)

la modalità 3-6, che ha una fluenza di 1-21J/cm2. Eseguo da cinque a sei passaggi di impulsi non sovrapposti sull’area da trattare; il mio obiettivo è vedere un cambiamento del colore nell’area interessata, uno scurimento (pigmento profondo) o uno schiarimento (pigmento superficiale), a seconda della profondità della pigmentazione. Informo sempre i miei pazienti che l’area trattata può apparire più scura per due o tre settimane 24

Coagulazione di tessuti molli

dopo il trattamento, ma svanirà naturalmente. Questo processo può essere velocizzato facendo un peeling chimico superficiale subito dopo ogni trattamento Aerolase®. Un protocollo completo comporterà da tre a cinque sessioni, distanziate di tre o quattro settimane l’una dall’altra.

ASSISTENZA POST-TRATTAMENTO

Informo i miei pazienti che possono tornare alle normali attività subito dopo il trattamento, con la raccomandazione di utilizzare una pro-

Il

tezione solare UVA/UVB ad ampio spettro (SPF minimo 30) e/o misure di protezione solare fisica (cappello, occhiali da sole). Un buon regime di cura della pelle è sicuramente un’integrazione essenziale a questo trattamento, raccomando quindi sempre l’uso di prodotti domiciliari di skincare appropriati per migliorare i risultati. ◼︎ RIFERIMENTI [1]. Taylor SC,Cook-Bolden F, Rahman Z, Strachan D. Acne Vulgaris in pelle di colore.J Am Acad Dermato/ 2002;46(2):S106.


36 CERTIFICAZIONI

Neo Elite ®

LO STATO DELL’ARTE NELLA TECNOLOGIA LASER

TUTTO IN

1 SOLO MANIPOLO

• TRATTAMENTI SENZA DOLORE • PAZIENTI SODDISFATTI • RISULTATI CHE DURANO NEL TEMPO

Scopri di più

25


ACNE, NON TI TEMO!

MEDICINA ESTETICA Dr. Matteo Basso & Dr.ssa Emanuela Di Lella Specialisti in Dermatologia e Venereologia - Roma Docenti CPMA VALET - Bologna

I

mmaginiamo il dermatologo moderno appassionato di molecole peeling come un “piccolo chimico”. Ricordate? “Il piccolo chimico” era un gioco degli Anni 80 grazie al quale impavidi ragazzini si destreggiavano nella creazione di “magiche” e improbabili pozioni. Il dermatologo moderno appassionato di peeling, oggi sfrutta la chimica di molecole conosciute e studiate per indurre un danno calcolato e selettivo di epidermide e derma (papillare e/o reticolare). Le creme e i peeling sono realmente chimica: oseremmo definirle una “congestione calcolata” di chimica e arte. Già, perché un pizzico di genialità e creatività serve nel mondo delle serie e rigorose molecole che curano la pelle. Noi abbiamo le armi, noi dobbiamo usarle e, soprattutto, combinarle nel modo migliore… Grazie alle caratteristiche delle molecole che utilizziamo, possiamo personalizzare le nostre strategie terapeutiche. Insomma, il dermatologo può permettersi di giocare (sempre secondo scienza e coscienza, ovviamente) a un “piccolo chimico” dei grandi, sfruttando i benefici che la chimica ci propone. E in tutto questo, l’acne? Oggi la terapia dell’acne è profondamente cambiata, rispetto a trent’anni fa, innanzitutto perché è cambiata la visione socio-dermatologica della malattia: il dermatologo capisce oggi che si trova davanti, nella maggior parte dei casi, adolescenti che chiedono aiuto, non solo per i “brufoli” in senso lato, ma soprattutto per gli effetti desocia-

Il dermatologo moderno è un “piccolo chimico” che può avvalersi di molecole peeling in grado di risolvere ogni tipo di problema. L’importante è essere preparati a usarle... lizzanti che l’acne provoca. Ecco che l’acne, anche nella sua forma più lieve, non è più sottovalutata e ormai il dermatologo se ne occupa in maniera approfondita e oculata. La terapia oggi è mirata anche alle fasi iniziali comedoniche, al fine di evitare il peggioramento, quasi sempre evolutivo, se non si interviene; in trent’anni sono comparsi nuovi farmaci, oltre agli antibiotici, ovvero tante molecole in grado di agire sia in fase comedonica (solo comedoni), sia in fase papulo-pustolosa (comedoni+lesioni papulo-pustolose), sia in fase nodulo cistica (comedoni, papulo-pustole, cisti e noduli). I peeling oggi sono tra i protagonisti della terapia dell’acne e grazie alla scienza abbiamo tante molecole peeling a disposizione per la cura dell’acne anche in fase attiva.

CHE COS’È IL PEELING?

Una forma accelerata e controllata di esfoliazione indotta dall’uso di una o più sostanze caustiche applicate sulla pelle. Ciò provoca, a seconda della molecola utilizzata e del tempo di applicazione, una parziale o totale distruzione dell’epidermide e danno controllato al derma papillare e reticolare. I peeling, inoltre, grazie alla loro velocità di azione e alla loro ciclicità, contribuiscono a migliorare la famosa compliance, ovvero il rapporto di fiducia che si instaura con il paziente, che viene da noi, con diagnosi di acne, dopo numerose autoprescrizioni o lunghe terapie domiciliari senza, di solito, aver ottenuto risultato e che,

ACNE: DEFINIZIONE E LESIONI ELEMENTARI

26

Malattia infiammatoria cronica che coinvolge unità pilosebacea: inizia con una eccessiva ipercheratinizzazione dello sbocco follicolare e con una eccessiva produzione del sebo e la formazione del comedone (aperto o chiuso). La successiva colonizzazione batterica da parte del Propionibacterium acnes+Corynebacterium acnes induce la formazione delle papulopustole. Nel caso l’infezione peggiori avremo la formazione di noduli e cisti che caratterizzano casi di acne gravi che culminano nell’acne conglobata ove le cisti si uniscono in flemmoni grandi, dolenti e deturpanti. Le macchie e le cicatrici e i cheloidi sono la conseguenza dell’infiammazione e dell’acne escoriata-autotraumatizzata.

dunque, manifesta sconforto e delusione. Tale fiducia permette anche di rispettare correttamente le terapie domiciliari che di solito sono malviste e mal seguite dagli adolescenti. Grazie infatti ai peeling ambulatoriali, non è necessario prescrivere tanti prodotti topici, ma solo pochi e mirati da utilizzare a casa. Il peeling migliora anche la compliance di terapie sistemiche con retinoidi a cui il peeling può essere tranquillamente associato, nella sua forma soft o modulata (scarsa aggressività e combinato con sostanze biostimolanti/idratanti/antiossidanti). Gli acidi più utilizzati sono ovviamente i lipofili (particolare affinità per la ghiandola sebacea). Le molecole idrofile, prevalentemente cheratolitiche, come l’acido glicolico, sono in grado di ridurre drasticamente la formazione dei tappi di cheratina, coinvolti prepotentemente nella patogenesi dell’acne. Quindi possiamo utilizzarli come peeling di apertura e nei prodotti domiciliari. Oggi il mondo dei peeling è fatto di peeling combinati (più molecole insieme) e di peeling modulati (abbinati a sostante antiossidanti o biostimolanti o schiarenti), ovvero il dermatologo più che scegliere un’unica molecola per curare l’acne utilizza un complesso di molecole acide e antiossidanti in modo da poter agire pienamente sul follicolo pilo-sebaceo, target principale della malattia, in modo da migliorare l’integrità di tutta la pelle.

COME SI UTILIZZANO I PEELING NELL’ACNE?

Per poter utilizzare i peeling nell’acne, occorre capire alcuni concetti di chimica: ciò è importante non solo per ottenere buoni risultati, ma anche per evitare effetti collaterali. 1. Qual è il meccanismo patogenetico dell’acne?


2. Qual è la solubilità della molecola che vogliamo utilizzare: molecola idrofila o molecola lipofila? 3. Qual è il pH della soluzione peeling? 4. Qual è il peso molecolare della molecola che vogliamo utilizzare? 5. Qual è il pKa della molecola che vogliamo utilizzare? 6. Che cos’è un peeling nanotecnologico?

MECCANISMO PATOGENETICO DELL’ACNE

Non potremmo certo parlare qui di tutta l’eziopatogenesi dell’acne, perché servirebbero pagine e pagine per poter capire una malattia così clinicamente polimorfa ed eziopatogeneticamente multifattoriale. Il dermatologo deve infatti valutare quali possibili multiple cause descritte in Tabella 1 inducano: A - L’iperproduzione di sebo a livello delle ghiandole sebacee. La produzione di sebo è tipicamente regolata da ormoni androgeni: inizia con la pubertà, coincidendo con i picchi secretori degli ormoni della crescita (GH) e dell’Insulin like growth factor (IGF-1) che, oltre a incrementare il sebo, incrementa l’ipercheratinizzazione dell’infundibolo. B - La colonizzazione del Propionibacterium Acnes, difteroide anaerobio responsabile della reazione flogistica (induce secrezione di

citochine proinfiammatorie TNF-α. IL-1β, IL-8 e una lipasi che idrolizza i trigliceridi presenti nel sebo a glicerolo, utilizzato come substrato per la crescita batterica) e ad acidi grassi liberi che contribuiscono alla formazione del comedone e all’ulteriore produzione di citochine infiammatorie. C - L ’abnorme cheratinizzazione a livello del follicolo (tappo cheratinico) indotta da IGF-1. D - Infiammazione e rilascio di citochine. Tutto ciò provoca le lesioni elementari dell’acne descritte in Tabella e in Figura 1.

MOLECOLE IDROFILE E MOLECOLE LIPOFILE

Una molecola idrofila ha la capacità di assorbire o trattenere acqua al suo interno o sulla sua superficie. Una molecola liposolubile ha affinità per i lipidi nei quali si può sciogliere grazie a interazioni intermolecolari note come forze di Van der Waals. Utilizziamo oggi un’ampia gamma di molecole peeling per la cura dell’acne: • Acido Glicolico-idrofilo • Acido Salicilico-lipofilo • Acido Piruvico-lipofilo • Acido Mandelico-lipofilo • Soluzione di Jessner-lipofilo • Acido Tricloroacetico-lipofilo • Acido Retinoico-lipofilo

CHE COSA SCEGLIERE?

Secondo quanto specificato nell’eziopatogenesi dell’acne, una molecola liposolubile ha maggior affinità per il follicolo pilosebaceo rispetto a una molecola non liposolubile. Quindi non ci sono dubbi sulla scelta da fare: molecole lipofile! La nostra lunga esperienza sulla terapia di pazienti acneici ci ha portato ad affermare che i trattamenti peeling eseguiti soprattutto con molecole liposolubili velocizzano la guarigione dell’acne per vari motivi: in primis l’uso dei peeling è in grado di ottenere, grazie a una potente azione cheratolitica, sebo-regolatrice e antisettica, una più rapida risoluzione della fase infiammatoria, dell’iper-seborrea e una forte riduzione della iper-cheratinizzazione.

CONOSCERE IL PH

Quando parliamo ai nostri studenti di peeling facciamo loro sempre una domanda: “Siete veramente sicuri di conoscere il peeling che state per applicare sulla pelle del vostro paziente?”. Purtroppo non bastano le informazioni riguardanti la molecola che si sceglie e la sua concentrazione. Sarebbe opportuno conoscere anche il pH della soluzione che state utilizzando. Il pH esprime la concentrazione degli ioni idrogeno (logaritmo negativo) della soluzione peeling e l’acidità della soluzione e più il pH è basso (vicino allo 0), più la soluzione

CAUSE DELL’ACNE Genetica: tipo e quantità di sebo, sensibilità cutanea, tendenza all’iperproliferazione cheratinocitaria. Sebo: miscela complessa e variabile di lipidi; risulta aumentato e di qualità alterata. La sua produzione è controllata dagli androgeni (organi riproduttivi, surreni), che a livello della pelle sono attivati dall’α reduttasi di tipo II. La produzione di sebo può essere influenzata da malattie (denutrizione, malattie ghiandolari, Parkinson), è ridotta da alcuni farmaci (estrogeni, anti-androgeni, vitamina-A...), è aumentata da altri (testosterone, progesterone con proprietà androgeno-simile, fenotiazine…). Geni e pubertà: eccesso di sebo e cheratina a livello del follicolo pilo-sebaceo → ostruzione → microcomedone, poiproliferazione della flora batterica (Propionibacterium acnes e Corynebacterium acnes (→ produzione diversi enzimi (lipasi, proteasi, fosfatasi) che possono convertire i trigliceridi del sebo in acidi grassi favorenti ulteriore colonizzazioni batteriche. Stress Dieta: cibi alto indice glicemico, latte vaccino. Sebo: alogeni, androgeni, difenilidantoina, fenobarbital, isoniazide, litio, psoraleni, rifampicina, thiourea, zolfo, Vit B12 in realtà danno peggioramento solo in alcuni pazienti, pertanto si suppone una reazione idiosincrasica. Gli steroidi inducono una tipica acne molto infiammatoria e poco comedonica. Androgeni e gonadotropine aumentano la seborrea.

Fig. 1: tipico aspetto clinico di acne polimorfa eruttiva adolescenziale

Sole: l’esposizione al sole in genere ha un effetto benefico → effetto anti-batterico e antiinfiammatorio degli UV, ma al miglioramento della fase estiva segue il peggioramento autunnale… effetto rebound.

27


Fig. 2: evoluzione di acne infiammatoria con polimorfismo eruttivo. Prima del trattamento, subito dopo il trattamento con peeling con acido salicilico 25% e, nella foto a destra, dopo due sedute peeling. Drammatica riduzione della fase infiammatoria (scomparsa di lesioni nodulari e cistiche, solo una lesione papulo-pustolosa residua) dopo solo due sedute peeling (30 giorni!). La paziente non è stata sottoposta ad alcuna terapia sistemica né a terapie antibiotiche

è acida e aggressiva. Il pH è determinato dal chimico che formula la soluzione peeling e quindi determinante nell’aggressività dell’acido. Un peeling all’acido glicolico al 70% a pH 5 avrà sicuramente un’aggressività inferiore a un peeling all’acido glicolico al 70% a pH 1,8. Tutto chiaro?

IL PESO MOLECOLARE

Il peso molecolare di una molecola ci fa capire le sue dimensioni e dunque le sue capacità penetrative. In che modo? Tra le molecole peeling esistono molecole con alto peso molecolare e molecole con basso peso molecolare. Le molecole con basso peso molecolare hanno maggiore capacità penetrativa rispetto a molecole ad alto peso molecolare. Ad esempio, l’acido retinoico è una molecola molto piccola che riesce addirittura sotto forma di maschera peeling a superare tutta l’epidermide ed entrare nel derma “agganciandosi” a recettori di membrana e nucleari di cheratinociti dello strato basale e di fibroblasti del derma. Ad esempio, l’acido salicilico è una molecola di maggiori dimensioni e rimane, infatti, in superficie, quando applicata sulla pelle: la sua attività peeling è svolta grazie alla sua azione cheratolitica, antisettica e seboregolatrice per elevata affinità con il follicolo pilo-sebaceo. Il pK acido esprime la forza di un acido e quindi è espressione della sua aggressività: conoscere il pKa (più è vicino allo 0 e più indica che un acido è forte) è dunque molto utile per capire, insieme 28

agli altri parametri, che cosa abbiamo in mano e che cosa “spennelliamo” sulla nostra paziente.

NANOTECNOLOGIA

Questo è un capitolo molto interessante. Oggi il mondo della chimica è stato stravolto dalla nanotecnologia, che ha permesso di cambiare le carte in tavola sul mondo peeling… e non solo. La scoperta che una “molecolona”, ovvero una molecola ad alto peso molecolare, potesse essere inserita in una nanoparticella (nano!), ovvero una particella più piccola di uno spazio inter-cheratinocitario (lo spazio tra un cheratinocita e l’altro è nell’ordine di micron), permette la penetrabilità della “molecolona” attraverso la barriera epidermica senza alcun ostacolo. Dunque, con la nanotecnologia anche l’acido ialuronico, la “molecolona” per eccellenza nel mondo della Medicina Estetica, penetra fino al derma! Quindi, di fronte a un peeling nanotecnologico, bisogna aspettarci facile penetrabilità e dunque… attenzione!

peeling giusti, la giusta programmazione delle sedute, la terapia domiciliare. Così come quando eravate... bambini, ancora oggi giocherete al “piccolo chimico” della dermatologia, ma stavolta con tutte le conoscenze dovute… Affascinante, no? ◼︎ RIFERIMENTI 1. Sutaria Amita H, Masood Sadia SJ. Acne vulgaris. StatPearls - NCBI Bookshelf. CRC Press; 2019. Available at: https://europepmc.org/ article/med/29083670. 2. Thiboutot D, Zaenglein A. Pathogenesis, clinical manifestations, and diagnosis of acne vulgaris. UpToDate. 2015;1–51. Available at: https://www.uptodate.com/contents/pathogenesis-clinical-manifestations-and-diagnosisof-acne-vulgaris.

CONCLUSIONI

Queste note sono l’ABC per l’esecuzione di un peeling a regola d’arte e per evitare effetti collaterali spiacevoli. La conoscenza perfetta di un acido ne consente il controllo sulla pelle dei vostri pazienti. Ricordate dunque che nel mondo peeling è tutto nelle vostre mani: dopo un’accurata anamnesi e diagnosi del vostro paziente, dovete scegliere un peeling o più

Fig. 3: drastica riduzione della fase infiammatoria con sedute di Jessner peeling


3. Yazici K, Baz K, Yazici AE, Köktürk A, Tot S, Demirseren D, et al. Disease specific quality of life is associated with anxiety and depression in patients with acne. J Eur Acad Dermatology Venereol. 2004 Jul;18(4):435–9. Available at: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/ pubmed/15196157. 4. Klassen AF, Newton JN, Mallon E. Measuring quality of life in people referred for specialist care of acne: Comparing generic and diseasespecific measures. J Am Acad Dermatol. 2000 Aug;43(2 I):229–33. Available at: https:// www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10906643. 5. Dalgard F, Gieler U, Holm JØ, Bjertness E, Hauser S. Self-esteem and body satisfaction among late adolescents with acne: Results from a population survey. J Am Acad Dermatol. 2008 Nov;59(5):746–51. Available at: https:// www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19119094. 6. Webster GF, Leyden JJ, Nilsson UR. Complement activation in acne vulgaris: Consumption of complement by comedones. Infect Immun. 1979;26(1):183–6. Available at: https://www. ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC414592. 7. Stathakis V, Kilkenny M, Marks R. Descriptive epidemiology of acne vulgaris in the community. Vol. 38, Australasian Journal of Dermatology. Blackwell Publishing; 1997. p. 115–23. Available at: https://onlinelibrary.wi-

corso teorico-pratico

APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE AL TRATTAMENTO DELL’ACNE

Obiettivo del corso L’acne è una patologia multifattoriale, erroneamente considerata specifica di giovani e adolescenti: in realtà è prerogativa anche di donne adulte; lo stile di vita dell’ultimo anno ha inoltre portato numerosi cambiamenti, in particolare alla cute del volto, esacerbando questa patologia in pazienti predisposti. Questo corso si pone come obbiettivo la analisi dell’acne e dei principi fondamentali su cui si basano le terapie più comuni ed attuali per correggerla, o meglio, controllarla: correzione e modulazione della secrezione di sebo, azione cheratolitica e riduzione dell’ispessimento a livello del follicolo pilosebaceo, azione antisettica e conseguente trattamento della flora cutanea e delle lesioni infiammatorie. Si prenderanno in esame le indagini cliniche e strumentali per un corretto inquadramento, e successivamente i trattamenti topici o sistemici; come ormai consueto per i corsi VALET-CPMA sarà possibile seguire una selezione di casi in pratica per approfondire le metodiche ambulatoriali. DIDATTICA A CURA DI: Dr. Matteo Basso - Dr.ssa Emanuela Di Lella DATA DEL CORSO: contatta la Segreteria CREDITI ECM: 6 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

ley.com/doi/abs/10.1111/j.1440-0960.1997. tb01126.x. 8. Collier CN, Harper JC, Cafardi JA, Cantrell WC, Wang W, Foster KW, et al. The preva-

lence of acne in adults 20 years and older. J Am Acad Dermatol. 2008 Jan;58(1):56–9. Available at: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/ pubmed/17945383

HAIR GLOW SHAPE LIFT Il modo naturale per esaltare la bellezza Sono i primi PRODOTTI INIETTABILI STABILIZZATI MARCATI CE SUL MERCATO (DISPOSITIVI MEDICI DI CLASSE III) sviluppati con la TECNOLOGIA BREVETTATA CHAC.

MILANO - Tel. +39 02 48012331 www.medpharm.it - www.medpharmgroup.it 29 info@medpharm.it


ARTIGLIERIA PESANTE CONTRO LA PEFS

MEDICINA ESTETICA

Dr. Daniele Donnamaria Chirurgo Estetico - Viareggio - Roma Dr.ssa Francesca Papa Medico Estetico - Roma

L

a cellulite rappresenta un inestetismo che colpisce milioni di donne. Il termine scientifico che la identifica è “Pannicolopatia Edemato Fibro Sclerotica” (PEFS), una vera e propria patologia che interessa il pannicolo adiposo sottocutaneo, ricco di cellule lipidiche. Si assiste infatti, a partire dalla pubertà e a seguito dell’azione ormonale, a un aumento del volume delle cellule adipose e, negli spazi intracellulari, all’accumulo di liquidi in eccesso. Per cellulite si intende quindi un insieme di alterazioni a livello del tessuto connettivo e di quello adiposo. È uno stato infiammatorio che attraversa diversi stadi, da quello principalmente “edematoso” a quello “fibrosclerotico”, con fenomeni di organizzazione fibrotica dei tessuti interessati. Diversi studi hanno dimostrato la genesi multifattoriale della cellulite, identificando tra le diverse cause le alterazioni del microcircolo, l’azione degli estrogeni sul tessuto adiposo, lo stress ossidativo fino alla componente genetica.

La cellulite rappresenta un inestetismo che colpisce milioni di donne. Oltre alla Chirugia Estetica, possono scendere in campo tecniche meno invasive: segnaliamo Alidya, il primo dispositivo medico a marchio CE con specifica indicazione al trattamento, che agisce sui diversi meccanismi patogenetici della stessa Nell’ambito della Medicina e Chirurgia Estetica, oggi esistono diverse possibili terapie per contrastare efficacemente la cellulite. Nei casi in cui non sia indicato il trattamento chirurgico, i metodi semi o non invasivi da poter considerare sono diversi, alcuni dei quali prevedono l’utilizzo di macchinari o la somministrazione localizzata di sostanze che vanno ad agire sui meccanismi responsabili della cellulite: la cavitazione, gli ultrasuoni, la radiofrequenza, l’elettrolipolisi, la crioscultura, la laserterapia, l’ozonoterapia, la pressoterapia, il linfodrenaggio, la carbossiterapia, la mesoterapia.

CARBOSSITERAPIA

La carbossiterapia serve a riequilibrare la microcircolazione quando la stessa è alterata. La carbossiterapia esplica i suoi effetti interferendo principalmente con i fattori che regolano a breve termine il flusso ematico locale. Le indicazioni cliniche della carbossiterapia interessano diverse branche della patologia medica: la cellulite, l’invecchiamento cutaneo, la psoriasi. L’azione riabilitativa della microcircolazione torna vantaggiosa nel trattamento della cellulite perché agisce sulla componente vascolare alterata che caratterizza la fisiopatologia microcircolatoria della PEFS. L’aumento del flusso ematico tessutale locale favorisce inoltre la lipolisi, in quanto con un maggiore apporto di ossigeno vengono favoriti i processi ossidativi degli acidi grassi.

LIPOSCULTURA

La liposcultura ultrasonica esterna, detta anche cavitazione, è una tecnica impiegata per la riduzione non 30

chirurgica delle aree di accumulo di grasso attraverso l’utilizzo di ultrasuoni a bassa frequenza (40-200 Khz). Queste onde sonore hanno una frequenza superiore a quelle mediamente udibili dall’orecchio umano. L’applicazione degli ultrasuoni a bassa frequenza nel campo della Medicina Estetica si basa sulle proprietà termiche, meccaniche, biologiche, biochimiche e di cavitazione che hanno le onde sonore sul tessuto adiposo. Esse, penetrando nei tessuti, cedono parte della loro energia sotto forma di calore. L’innalzamento della temperatura locale determina un aumento della microcircolazione e un aumento di volume delle cellule adipose (effetto termico). Le variazioni di pressione prodotte determinano alterazioni a livello della membrana cellulare, alterandone la permeabilità e liberando così i lipidi contenuti all’interno della cellula (effetto biologico e biochimico). L’utilizzo di ultrasuoni transdermici è sicuro, efficace, non invasivo e indolore. La mesoterapia consiste nell’iniezione intradermica di farmaci, la quale viene effettuata tramite sottilissimi aghi, di circa 4-6 mm.

MESOTERAPIA

La somministrazione intradermica appare molto più vantaggiosa rispetto a quella sistemica: infatti, mentre quest’ultima necessita del raggiungimento di una concentrazione plasmatica minima che garantisca l’effetto terapeutico, attraverso la mesoterapia l’iniezione permette non solo di raggiungere i distretti con una dose inferiore, ma anche di ridurre i tempi d’attesa per far sì che


una azione principalmente tonificante ed elasticizzante sulla cute. Non occorre anestesia, il trattamento è indolore e nelle zone trattate si inietteranno piccole quantità di prodotto sottoforma di pomfi in modo da avere un rilascio lento nel tempo e un’azione più prolungata nei tessuti. Possono essere necessarie più sedute, dalle 7 alle 12 con cadenza settimanale.

È ARRIVATO ALIDYA

il farmaco espleti la propria attività. I farmaci utilizzati variano in base al tipo di patologia che si desidera trattare e nel caso della cellulite, a seconda dello stadio in cui si presenta. Si possono utilizzare sostanze ad azione antiedemigena, capillaroprotettiva, sostanze ad azione lipolitica, oppure prodotti che esplichino

Con la stessa tecnica si può iniettare nel mesoderma un nuovo prodotto, chiamato Alidya, il primo dispositivo medico a marchio CE con specifica indicazione al trattamento della cellulite, che agisce sui diversi meccanismi patogenetici della stessa, dalla rimozione degli elementi metallici accumulati nell’interstizio, al miglioramento dell’ossigenazione cellulare, passando per una ristrutturazione della matrice extracellulare tramite catene aminoacidiche. Attraverso questo dispositivo medico, possiamo migliorare notevolmente il quadro clinico delle pa-

zienti e contrastare l’evoluzione del processo infiammatorio, evitando l’insorgenza della sclerosi adiposa. È specificamente formulato per la prevenzione e il trattamento della distrofia ginoide, agendo tramite un meccanismo di solubilizzazione e rimozione di elementi tossici extracellulari, di ripristino dell’omeostasi cellulare, che clinicamente si traduce nel miglioramento delle zone affette da cellulite (aumento del tono della pelle, correzione dei volumi, sensazione di sollievo e riduzione della ritenzione). Il trattamento con Alydia prevede un minimo di 7 applicazioni nell’area prescelta fino a un massimo di 12 sedute, da eseguire settimanalmente, prevedendo 1-2 fiale a ogni sessione a seconda dell’estensione della zona da trattare. ◼︎

PER INFORMAZIONI

www.marllor.com - www.alidya.com

31


Abilast

®

Linea dermoattiva a base di un complesso di ACIDI BOSWELLICI brevettati, con azione:

P IDRATANTE P LENITIVA P ELASTICIZZANTE

Aiuta la rigenerazione cellulare ristabilendo lo stato fisiologico, prevenendo l’elastosi con meccanismi anti-radicali 32

Specialist s.r.l a Socio Unico - Viale Ortles, 12 - 20139 Milano - Tel. 02 262 916 856 - Fax 02 240 118 0


RIMODELLARE IL PROFILO MANDIBOLARE SENZA BISTURI

MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena

I filler di acido ialuronico offrono la possibilità di valorizzare il viso maschile e femminile con un risultato naturale. Conoscenza anatomica, scelta dei gel e tecnica iniettiva con approccio multi-layer fanno la differenza

L

a sezione inferiore del viso è una delle aree che prima di altre, e in modo più evidente, può manifestare i segni dell’invecchiamento. La percezione dei primi segni di cedimento e rilassatezza dei tessuti, oltre che di eventuali disarmonie, è ancora più accentuata oggi che il terzo inferiore del volto è costantemente in primo piano nel proliferare di foto, selfie e videoconferenze. Ed è un fenomeno che, seppur con caratteristiche e motivazioni diverse, riguarda le donne come gli uomini. Per le prime, che sono alla ricerca di conferme e sicurezze nelle relazioni e sul lavoro, l’idea di femminilità e di freschezza è associata a un mento piccolo e arrotondato e a un contorno mandibolare definito, che risulta più magro e accattivante. Gli uomini invece (che sono sempre di più: rappresentano l’8% dei pazienti che si sottopongono a trattamenti di Medicina Estetica, +27% in vent’anni; in Italia, sugli oltre 950mila trattamenti praticati ogni anno, circa il 12% ha avuto come destinatari pazienti uomini) sono alla ricerca di affermazione soprattutto in campo lavorativo e la percezione di se stessi come “mascolini”, sportivi e giovani passa attraverso l’esaltazione dei caratteri sessuali secondari tipici del volto maschile, come appunto zigomi, mento e profilo mandibolare. Le parole d’ordine sono: angoli e definizione. Rispetto al volto femminile, infatti, quello maschile presenta un mento più largo, piatto e prominente, con una mandibola più ampia e protrusa, sia per la struttura ossea, sia per la diversa conformazione del muscolo masseterico, più largo rispetto a quello femminile.

generi si verifica uno svuotamento dei comparti adiposi profondi del terzo medio, unito al riassorbimento di osso e muscolo e – a livello superficiale – alla perdita di volume e ridistribuzione dei cuscinetti di grasso, che causa il cosiddetto “effetto bulldog” o “effetto marionetta”: il contorno inferiore del volto assume una forma ovalare, perde di definizione e si accentua la ruga orogeniena, la cosiddetta “ruga della tristezza” o “piega amara”, che dà al viso un aspetto stanco e invecchiato. La concomitanza di tutti questi fattori, unita alla complessità anatomica dell’area presa in esame che è, lo ricordiamo, un’area dinamica, e alla necessità di tenere in considerazione le differenze fra i generi in termini di anatomia, desideri e aspettative verso il trattamento estetico (ma sempre con il tratto comune della ricerca di un effetto naturale, dove la mano del medico risulta “invisibile”), fa sì che intervenire sul terzo inferiore del volto richieda solide competenze e accorgimenti specifici.

UN NUOVO CAPITOLO

L’utilizzo dei filler a base di acido ialuronico ha permesso di scrivere un capitolo tutto nuovo nella storia dei trattamenti per la ridefinizione del profilo mandibolare. Queste procedure sono sempre più richieste per il loro carattere minimamente invasivo, l’assenza di tempi di recupero e la bassissima incidenza di effetti indesiderati. Inoltre questi filler sono interessati da naturali processi di riassorbimento da parte dell’organismo e pertanto i loro effetti, seppure di lunga durata, non sono permanenti. Ciò fa sì che vengano associati all’idea di un trattamento di bellezza che operi in sintonia con il corpo e permetta di non stravolgere i tratti del volto, ma di valorizzarne la naturale bellezza (o di ripristinarla, nel caso l’esigenza specifica sia quella di contrastare i segni dell’invecchiamento). Come si procede, dunque, nel rimodellare il profilo inferiore del volto con i filler di acido ialuronico? Quello che posso descrivere è l’approccio che io predi-

PROCESSO NATURALE

Il naturale processo di invecchiamento presenta aspetti in comune fra uomini e donne: in entrambi i 33


ligo in base ai miei studi e alla mia esperienza. È un approccio che si può definire “multi-layer”, perché si basa sulla somministrazione di materiali diversi, a diversi livelli di profondità e secondo un ordine e delle tecniche precise, in modo da ottenere effetti complementari tra loro, che concorrono a un risultato finale sempre personalizzato in base alle caratteristiche, all’età e agli obiettivi di ogni paziente.

COME PROCEDERE

Più nel dettaglio, abbiamo la necessità di intervenire sia in profondità, a livello sovra e periosteo, per “mimare” la proiezione dell’osso, sia a livello superficiale, sottocutaneo, per ottenere un “effetto lifting”. A livello profondo procederemo con un impianto di filler ad alta proiezione, che agisce come “puntello” e ha un effetto trazione sul profilo mandibolare, contrastandone il cedimento; nei pazienti uomini, in particolare, queste infiltrazioni hanno anche lo scopo di definire e aumentare l’angolo mandibolare e rendere più squadrato il mento per favorire, appunto, quell’effetto maggiormente “mascolino” che si ricerca. A livello sottocutaneo, invece, prediligeremo filler dinamici, che si distribuiscono meglio e conferiscono un aspetto più liscio e compatto ai tessuti, pur preservando la naturale mobilità ed espressività di questa parte del volto. 34

Quest’ultimo è un aspetto che mi preme infatti sottolineare: molto spesso i pazienti arrivano dal medico con un’idea dei risultati che vogliono ottenere basata sui classici selfie, ritratti del viso scattati di tre quarti; ma si tratta di una visione molto parziale, “in 2D”, quando il volto in realtà non solo è tridimensionale (e quindi la proiezione di mandibola e labbra va valutata correttamente anche di profilo), ma è addirittura “in 4D”, perché si aggiunge la dimensione della dinamicità. Ecco perché per me è importantissimo procedere alla valutazione preliminare del paziente in posizione statica e in posizione dinamica, perché un effetto che ci sembra “bello” nelle foto può diventare innaturale con i movimenti del volto. Le conoscenze anatomiche e l’esperienza dello specialista giocano una parte fondamentale nel pianificare correttamente un intervento che è, sì, minimamente invasivo, ma che può comunque presentare alcune criticità, in quanto nell’area che prendiamo in esame sono presenti nervi, ghiandole (ad esempio la parotide, nell’angolo della mandibola e sotto al trago) e vasi, in particolare l’emergenza dell’arteria facciale, che se coinvolta può dare rischi di tipo ischemico.

FATE LA SCELTA GIUSTA

Anche le competenze nella scelta dei materiali iniettabili e nelle tecniche di iniezione fanno una grossa differenza.

Per l’impianto profondo mi oriento sull’approccio ad ago con un filler particolarmente rigido ad “alto G’” e alta coesività; la tecnica che utilizzo è quella “a colonna” con accesso laterale, in modo da riprodurre la proiezione ossea. In superficie utilizzo invece una cannula, eseguendo l’impianto con tecnica lineare antero-retrograda e a ventaglio, utilizzando un gel volumizzante dinamico e malleabile caratterizzato da “stretch” e “strength” ottimali; dopo un iniziale momento di edema, infatti, assume la consistenza dei tessuti naturali, segue i movimenti del volto e, in definitiva, non si sente e non si nota, per un risultato finale assolutamente armonico e personalizzato, che valorizza appieno i tratti unici di ogni paziente. ◼︎ RIFERIMENTI 1 - Plastic Surgery Statistic Report - 2019 2 - Rapporto Isaps 2017 (International Society of Aesthetic Plastic Surgery) 3 - Aronson, Elliot. 1999. The Social Animal. New York: Worth Publishers, Inc; Cowley, Geoffrey. The biology of beauty. Newsweek. 1996 (127): 60-67 4 - Cunningham, M.R., Roberts, A.R., Barbee, A.P.& Druen,P.B. Their ideas of beauty are,on the whole, the same as ours’: consistency and variability in the cross cultural perception of female attractiveness. J.Pers.Soc.Psychol.1995.68,261–279. 5 - Janssen I, Heymsfield SB, Wang ZM, Ross R. Skeletal muscle mass and distribution in 468 men and women aged 18-88 yr. J Appl Physiol

(1985).2014.

15;116(10):1342;

Weeden JC, Trotman CA, Faraway JJ. Threedimensional analysis of facial movement in normal adults: influence of sex and facial shape. Angle Orthod 2001 Dec; 71(6):525. 6 - Toledo Avelar LE, Cardoso MA, Santos Bordoni L, de Miranda Avelar L, de Miranda Avelar JV. Aging and Sexual Differences of the Human Skull. Plast Reconstr Surg Glob Open. 2017 Apr 27;5(4):e1297. doi: 10.1097/ GOX.0000000000001297. 7 - Cotofana S. et al., 2016. Facial Plast Surg. 32:253-260 8 - Toledo Avelar LE. et al., 2017. Plast Reconstr Surg Glob Open. 5(4):e1297


ILLUMINA

IL TUO SGUARDO

REDENSITY2 THE

EXCELLENCE

OF

SWISS

DA 9 ANNI IL PRIMO E UNICO PRODOTTO SPECIFICATAMENTE PROGETTATO PER TRATTARE I SOLCHI SOTTO OCULARI. 1-3

SCIENCE

1. Berguiga M, Galatoire O. Tear trough rejuvenation: a safety evaluation of the treatment by a semi-crosslinked Hyaluronic Acid filler. Orbit, 2017; 36 (1):22-26. 2. Fonte di dati interna. Distribuzione di TEOSYAL® PureSense Redensity 2 dal 2012 al 2020: 1'011'774 scatole. 3. TEOSYAL® PureSense Redensity 2 – Foglietto illustrativo.

www.teoxane.com/it

35


TERAPIA AUTOLOGA RIGENERATIVA IN MEDICINA ESTETICA: SEFFILLER®

MEDICINA ESTETICA

Dr. Alessandro Gennai Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica- Bologna e Milano

Questo protocollo ha assunto un ruolo centrale perché ringiovanisce il volto rigenerando i tessuti e ripristinando i volumi persi senza “tirare” la pelle

L

a cura e prevenzione dell’aging del viso è uno dei capisaldi della Medicina Estetica. La Terapia Autologa Rigenerativa (TAR) ha assunto un ruolo centrale in tutti i moderni protocolli di medicina antiaging, perché ringiovanisce il volto rigenerando i tessuti e ripristinando i volumi persi senza “tirare” la pelle. La TAR sfrutta le grandi risorse del nostro tessuto adiposo, che si è rivelato uno dei tessuti con la più alta concentrazione in cellule stromali (SVF), fibroblasti (cellule che producono collagene), cellule staminali (ADSCs) e fattori di crescita (GF). Questo grande patrimonio cellulare oggi viene sfruttato nelle più moderne terapie antiaging. L’efficacia di tali trattamenti è garantita dal grande potere rigenerativo e riparativo di queste cellule e la sicurezza è garantita dal fatto che al paziente vengono iniettate proprie cellule e non sostanze estranee. Grazie a queste grandi potenzialità, la terapia autologa rigenerativa (TAR) negli ultimi anni ha trovato indicazioni in moltissimi campi medici (Medicina Estetica, Chirurgia Plastica, Ortopedia, Ginecologia, Vulnologia, Proctologia), trial di ricerca e pubblicazioni scientifiche.

LA TAR IN MEDICINA ESTETICA

Oggi la Terapia Autologa Rigenerativa è diventata il trattamento d’elezione nei più avanzati centri di Medicina Estetica (https://my.seffiller. com/#contatti) grazie all’innovativo sistema dispositivo SEFFILLER® (https://seffiller.com), che rende la metodica eseguibile dal medico estetico nel proprio ambulatorio. Il dispositivo include la guida brevettata che permette il prelievo in modo standardizzato, sicuro, efficace e facile del tessuto adiposo; inoltre SEFFILLER® 36

è un dispositivo medico che include tutto il materiale utile a tale procedura e tutto rigorosamente monouso, per rendere la procedura sicura anche in ambiente ambulatoriale.

CONCETTI DELLA METODICA SEFFILLER PER TAR IN MEDICINA ESTETICA

Il dispositivo SEFFILLER® ha permesso di rendere la TAR una terapia standardizzata, efficace, semplice e fattibile in ambiente ambulatoriale, quindi di diffondere tale terapia nei centri di Medicina Estetica avanzata. Concetti fondamentali per eseguire correttamente la TAR: • Prelevare il tessuto nel modo meno traumatico possibile per il tessuto stesso. • Il prelievo è nel piano superficiale (SAT: Superficial Adipose Tissue) per ottenere un tessuto adiposo più ricco in termini di cellule stromali (SVF) e staminali mesenchimali (ADSCs). • Prelievo di cluster cellulari contenenti adipociti, tessuto stromale (SVF) e cellule staminali mesenchimali (ADSCs) di dimensioni ridotte, per favorirne l’attecchimento nel sito ricevente. • Minima manipolazione del tessuto prelevato per conservare la maggior vitalità cellulare possibile ed evitare l’utilizzo di dispositivi per la frammentazione tissutale, rendendo così la metodica più rapida e meno costosa. • Procedura il meno traumatica possibile per il paziente e per ridurre al minimo le complicanze da prelievo quali ematomi, sieromi, infezioni e irregolarità cutanee. • Tessuto da impiantare sufficientemente fluido da poter essere innestato con aghi o cannule sottili, in

modo di minimizzare il trauma per il sito ricevente. • Il volto ha aree con cute e sottocute di spessore diverso, quindi è necessario avere disponibilità di tessuto da iniettare con diverse fluidità. Da questi concetti nasce la metodica e il dispositivo SEFFILLER® con le seguenti caratteristiche: • Include la guida che permette di eseguire la procedura in modo sicuro, semplice ed efficace. La guida brevettata SEFFILLER® impedisce alla cannula di penetrare nel sottocute oltre i 15 mm e guida la cannula al prelievo del tessuto adiposo sottocutaneo alla profondità di 15 mm. • Include la microcannula SEFFI (Superficial Enhanced Fluid Fat Injection) con fori di aspirazione da 0,8 mm per prelevare i cluster cellulari già delle dimensioni idonee all’innesto, senza necessità di manipolazione. Include tutto il materiale necessario per prelievo e preparazione con materiale tutto monouso per garantire massima sicurezza.

PROCEDURA

La procedura è estremamente semplice e si esplica in 40-50 minuti: prevede infiltrazione della zona di prelievo (addome, area trocanterica Diverso spessore cutaneo e sottocutaneo nelle diverse aree del viso


Fasi del prelievo guidato

o fianchi) con soluzione anestetica (20-30ml); dopo 10 minuti si procede al prelievo di cluster di tessuto adiposo con sistema guida/cannula/siringa con autoblocco stantuffo. Dopo il lavaggio del tessuto per decantazione, si esegue una fluidificazione a seconda delle aree da trattare, poi si trasferisce il tessuto in siringa da 3 ml per l’innesto a mezzo di ago o microcannula.

AREE DI TRATTAMENTO

Le zone di elezione sono l’area perioculare per aprire e rinfrescare lo sguardo, la zona malare zigomatica, l’area periorale (codice a barre e linee della marionetta), il contorno delle labbra, il profilo della mandibola per ridefinire i contorni del viso, il trattamento antiaging delle mani.

Pre - Post 6 mesi - Post 3 anni

MEDICAZIONE

Non è richiesta alcuna medicazione per il viso, in quanto l’utilizzo dell’ago o della cannula per l’innesto non richiede il posizionamento di punti di sutura o cerotti medicati. Per la zona di prelievo viene posizionato un cerotto tipo Steri Strip sui fori di ingresso della cannula e viene eseguita una leggera compressiva. La paziente può fare la doccia e truccarsi già dal giorno dopo. Ecchimosi possono essere presenti nelle aree trattate, ma solitamente di modesta entità, che si risolvono spontaneamente nell’arco di pochi giorni.

MANTENIMENTO

Qualsiasi terapia medica o chirurgica per il ringiovanimento del volto non può essere considerata come unico trattamento, semplicemente perché il tempo continua a scorrere e l’in-

vecchiamento procede! La paziente deve sapere che la Terapia Autologa Rigenerativa non è una semplice tecnica di aumento di volume (altrimenti facilmente sostituibile con i tanti filler in commercio), ma è una vera e propria terapia medica antiaging: infatti, grazie alle ADSC, otteniamo una stimolazione rigenerativa che continua nel tempo e che necessita di periodici trattamenti. Entità e frequenza dei trattamenti dipendono dalla situazione iniziale e dallo stile di vita della paziente: mediamente il secondo trattamento viene da noi programmato tra i quattro mesi e un anno dal primo SEFFILLER®. Tale concetto deve essere ben illustrato alla paziente, al fine di far comprendere le grandi e uniche potenzialità della Terapia Autologa Rigenerativa con metodica SEFFILLER®. ◼︎

La nuova era della

TERAPIA AUTOLOGA RIGENERATIVA (TAR) IN MEDICINA ESTETICA

IL MEDICO PUÒ ESEGUIRE LA TAR NEL PROPRIO AMBULATORIO CON LA GAMMA DI DISPOSITIVI SVILUPPATI PER DIVERSE INDICAZIONI

Per la Medicina Estetica

Per la terapia dell’alopecia androgenetica

Per la GSM e ringiovanimento genitale funzionale ed estetico

Per il trattamento tessutale

www.seffiller.com

www.seffihair.com

www.sefficare.com

www.sefficare.com

Via delle Lame, 98 - 40122 Bologna (Italy) - +39.051.02.17.454 - info@seffiline.com - www.seffiline.com 37


MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Carmela Pisano Medico Estetico Acaia Medical Center - Roma

BIO-RIMODELLAMENTO NON INVASIVO DELLE LASSITÀ CUTANEE CON LA RADIOFREQUENZA MONOPOLARE CAPACITIVA

L’approccio odierno della Medicina Estetica è orientato a una medicina rigenerativa, ovvero a proporre trattamenti sinergici che rispettino l’unicità del paziente e che abbiano come obiettivo quello di armonizzare il viso in modo naturale, senza stravolgere la fisionomia

L

’approccio odierno della Medicina Estetica è orientato a una medicina rigenerativa, ovvero a proporre dei trattamenti sinergici che rispettino l’unicità del paziente e che abbiano come obiettivo quello di armonizzazione il viso in modo naturale, senza stravolgere la loro fisionomia. Nel caso di ringiovanimento cutaneo, uno degli inestetismi che i pazienti desiderano contrastare è la lassità cutanea e la perdita dei volumi. Benché ci siano indicazioni precise per cui è meglio sottoporsi a un lifting chirurgico piuttosto che ad altre metodiche, alcune persone non desiderano alcuna chirurgia o non desiderano avere un periodo di convalescenza in cui essere limitati nello svolgimento delle proprie attività lavorative e sociali. Per questo, tra i trattamenti non invasivi che ho scelto di proporre ai miei pazienti vi è il trattamento non invasivo con Thermage FLX® (Solta Medical®), un dispositivo medico che sfrutta una tecnologia a radiofrequenza unipolare che, in una sola seduta di trattamento, aiuta a levigare e rassodare la pelle, riducendo rughe e lassità cutanea e favorendo un aspetto naturalmente più giovane. Thermage FLX® rappresenta la quarta generazione della tecnologia a radiofrequenza Thermage®, pioniere nel trattamento rassodante della pelle non invasivo dal 2002, con più di 18 anni di utilizzo clinico. È adatto a tutti i tipi di pelle e ha ricevuto l’approvazione FDA per 38

il trattamento non invasivo della lassità cutanea di tutte le aree del corpo e viso, compresa la zona perioculare e palpebrale. Il trattamento con Thermage FLX®, che si esegue seguendo scrupolosamente le linee guida operative, favorisce una contrazione immediata del collagene e il suo rimodellamento successivo mediante un riscaldamento profondo, uniforme e volumetrico sull’intera area trattata: il meccanismo crea un gradiente termico inverso, tale per cui l’epidermide è costantemente raffreddata, mentre l’energia a radiofrequenza induce un riscaldamento profondo nel derma.

DUE RISPOSTE Trattamento con Thermage FLX®

Il riscaldamento endogeno induce due risposte: la prima è una denaturazione delle fibre di collagene che,

Vista frontale del prima e dopo ottenuto in seguito al trattamento palpebrale con Thermage FLX®


Diverse viste del prima e dopo ottenuto in seguito al trattamento combinato con radiofrequenza monopolare Thermage FLX® e filler HA cross-linkato

accorciandosi, regalano un immediato effetto tensorio per una pelle più compatta, tesa e luminosa; la risposta secondaria (e più importante) si può osservare gradualmente nei mesi successivi ed è data dalla produzione di nuovo collagene, con ridensificazione dei tessuti (neocollagenesi). La metodica consente di ottenere risultati molto naturali, in relazione all’età e allo stile di vita del paziente, alla risposta individuale alla sintesi indotta di nuovo collagene e alla tecnica di trattamento usata. Inoltre, il trattamento Thermage

ni di qualità della pelle, riduzione della lassità cutanea e ripristino dei volumi, con un evidente effetto di distensione delle rughe e della lassità cutanea. ◼︎

PER INFORMAZIONI

www.solta.com | www.thermage.com

PER RITROVARE LA VERA IMMAGINE DI SÉ. Thermage FLX® è un dispositivo medico CE 0344 TRM-IT-2011-1494 - Materiale ad esclusivo uso dei Sigg Medici.

A pioneer in non-invasive skin tightening *

FLX® può essere eseguito stand-alone o in associazione ad altri trattamenti sinergici, consentendo di ottenere risultati ottimizzati evidenti in termini di ripristino dei volumi e tensione della pelle. Un esempio di trattamento complementare che utilizziamo in ACAIA è quello iniettivo (esempio filler HA cross-linkato VyCross, Allergan, con metodo MD-code), dopo 3-4 settimane dal trattamento Thermage FLX®. La combinazione dei due trattamenti consente di ottenere risultati soddisfacente e ottimizzati sia in termi-

UN SOLO TRATTAMENTO1,2 RISULTATI IMMEDIATI E DURATURI3 TRATTAMENTO DI PIÙ AREE

FASTER Viale Martesana 12 20055 Vimodrone (MI) Tel. 02 27.40.73.00 www.solta.com

ALGORITHM

EXPERIENCE

* Pioniere nel trattamento non invasivo della lassità cutanea. 1. M. Fritz et al. Radiofrequency treatment for middle and lower face laxity. Arch Facial Plast Surg. Nov-Dec 2004;6(6):370-3. 2. E. Finzi, A. Spangler. Multipass vector (mpave) technique with non-ablative radiofrequency to treat facial and neck laxity Dermatol Surg. 2005 Aug;31(8 Pt 1):916-22. 3. R. Fitzpatrick et al. Multicenter study of noninvasive radiofrequency for periorbital tissue tightening. Lasers Surg Med. 2003;33(4):232-42.

39 ®/TM sono marchi registrati di Bausch Health Companies Inc. o società affiliate. ©2020 Bausch Health Companies Inc. o società affiliate.


ALTRO GIRO, ALTRO SUCCESSO! Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena Membro del Comitato Scientifico SIES Coordinatrice Scientifica della Scuola CPMA VALET - Bologna

Febbraio 2020: tutto è pronto per il Congresso SIES. Poi emerge la pandemia che ci costringe a fare marcia indietro anche con i SIES Days. E allora abbiamo creato un nuovo format, che ha avuto grande successo...

È

l’inizio di un nuovo anno, la seconda edizione dei SIES Digital Days appartiene alla storia più che alla cronaca ed è quindi giunta l’ora di tirare le somme. Iniziati in piena pandemia, quando era impensabile aggiornarsi in presenza, abbiamo continuato a proporli anche quando c’è stata la possibilità di ritrovarsi e la risposta, francamente, è stata inaspettata, a partire proprio dall’affluenza, al di sopra di ogni immaginazione in tutti gli incontri del sabato pomeriggio. Probabilmente la formula che abbiamo adottato, con relatori eccellenti e tematiche che spaziavano in tutti gli ambiti della Medicina Estetica, ha invitato a proseguire nella fidelizzazione al progetto noi tutti “storici” SIES e ha avvicinato alla nostra Società Scientifica nuovi soci, che hanno superato la distanza “fisica” grazie ai supporti digitali. Sede del nostro progetto e dei nostri “studios” sono ovviamente stati la VALET e il Poliambulatorio Mutimed a Bologna, sempre pronti ad accoglierci sia nelle presentazioni teoriche che nelle dimostrazioni pratiche all’interno dei suoi ambulatori dedicati.

L’IMPORTANZA DEL CONFRONTO

La voglia di continuare ad aggiornarsi e di confrontarsi e crescere insieme ha fatto nascere il progetto SIES Digital Days in un periodo buio e impegnativo per tutti: la seconda edizione è stata la conferma che questo nuovo livello di comunicazione è diretto, efficace e di altissimo livello. I tutors inizialmente erano i docenti della Scuola di Medicina Estetica di Bologna o individuati tra i componenti del Comitato Scientifico o i referenti regionali Sies, poi la scelta si è allargata anche ad amici, colleghi, professionisti di riferimento nel panorama italiano e straniero. L’aspetto più accattivante è il ritmo delle due ore di Digital Sies Day: incalzante, incessante. I colleghi chiamati a fare da tutor al Multimed rappresentano la propria tecnica - da sempre la nostra forza è la condivisione anche delle applicazioni pratiche, senza segreti – e, da casa, con un filo diretto, chi ha dubbi o vuole approfondire può chiedere o discutere o suggerire, comunicare. Ed ecco così tante novità, metodiche di applicazione di filler, tossina botulinica, biostimolanti, nuove e vecchie tecnologie con comprovati risultati, nuovi e vecchi farmaci e medical devices, tanti “how I do it”, tante proposte: la curiosità e la voglia di approfondire ulteriormente ci unisce sempre più! Con la certezza di rivederci alle prossime edizioni informatiche, l’appuntamento è fissato IN PRESENZA per febbraio a Bologna, all’annuale Congresso Internazionale SIES! ◼

IL PROGETTO DIGITAL SIES DAY(s) È STATO REALIZZATO ANCHE GRAZIE AL SUPPORTO NON CONDIZIONANTE DI

40


I.P.

DIVISIONE DIDATTICA


La Grande Bellezza è un’occasione in più Si fa presto a parlare di crisi, ma la crisi non è uguale per tutti. È vero, è sempre più difficile trovare un lavoro stabile: lo era prima che infuriasse la pandemia, figuriamoci oggi. È la crisi: non solo italiana, neanche europea, bensì mondiale. Poi, per fortuna, in questo periodo buio c’è comunque l’eccezione, che pur non facendo la regola merita di essere portata alla luce. Perché in mezzo a tanti settori che boccheggiano, colpiti al cuore dalle conseguenze del Covid-19, esistono anche settori che la crisi la vivono in maniera più soft: Medicina e Chirurgia Estetica, per esempio. Già, perché mentre le cifre ufficiali ci raccontano di contrazione dei consumi, di crescita zero e catastrofi economiche del genere, le stesse cifre ufficiali ci dicono che sempre più persone si rivolgono al medico e al chirurgo estetico per migliorare in primo luogo la percezione che hanno di loro stessi. Perché stare bene con se stessi significa stare bene tout court, come ampiamente dimostrato. E il bello è che se un tempo – agli albori di Medicina e Chirurgia Estetica – erano soprattutto le donne ad affollare gli ambulatori, oggi gli uomini rivendicano le… pari opportunità, nel senso che un numero crescente di maschietti ha preso l’abitudine di recarsi negli studi medici per rallentare lo scorrere del tempo o correggere qualche difettuccio ritenuto insopportabile. Ecco quindi spalancarsi davanti ai medici nuove opportunità. Per farlo al meglio, ovvero per essere sempre aggiornati sulle tecniche innovative e sugli ultimi prodotti proposti dalle aziende del settore, esiste una sola strada, che il medico già ben conosce: il continuo aggiornamento. VALET CPMA informa e fa crescere le conoscenze dei medici da oltre un quarantennio, aggiornando a sua volta i metodi di insegnamento, dotandosi delle tecnologie più innovative e delle professionalità necessarie. Da noi, all’esauriente parte teorica, da sempre viene affiancata una parte pratica che consente a chi frequenta i nostri corsi di “toccare con mano” le varie casistiche, in modo da poter essere immediatamente operativi una volta rientrati nel proprio ambulatorio. Imparo e lavoro, insomma, un po’ come succedeva nelle botteghe dell’arte che hanno reso il nostro Paese uno splendido museo a cielo aperto. Gli artisti di un tempo, i medici di oggi: in fondo, in entrambi i casi stiamo parlando di Grande Bellezza…

42

Scelgo CPMA, la Scuola di Bologna perché… … Negli ultimi quarant’anni ha formato ottimi medici provenienti da tutta Italia … La Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica è strutturata in moduli didattici tematici … Ogni modulo è composto da corsi monotematici teorico-pratici di immediato apprendimento

… Una volta usciti dall’aula, si riescono ad applicare in ambulatorio le tecniche imparate … Posso decidere di frequentare l’intero modulo tematico o il singolo corso monotematico … I corsi si tengono nel weekend e non intralciano la mia attività professionale

Scelgo Medicina e Chirurgia Estetica perché… … È il settore che ha ancora oggi i maggiori margini di diffusione … I pazienti non sono “malati”, ma persone che desiderano stare bene con loro stessi … Non devo stravolgere la mia attività abituale per ampliare i miei orizzonti

… La gente vuole sempre più spesso eliminare gli inestetismi … Anche nei momenti di crisi, questo segmento ha continuato a crescere … Posso coniugare nel mio ambulatorio il Bene e il Bello


Un po’ di STATISTICA Procedure di Medicina e Chirurgia Estetica in Italia (stima annuale 2019 statistiche SIES) Tossina Botulinica

284.000

Acido Ialuronico

260.000

Trattamenti Tecnologici Corpo

83.000

Epilazione Laser

35.000 eeling Chimici P 29.000

Procedure complessive 1.045.000 nel 2018 | 1.115.000 nel 2019

Procedure per tipo

Procedure per genere

800 000

1000000

70 0 000

800000

600 000 500 000

600000

400 000

400000

300 000 20 0 000

200000

100 000 0 PROCEDURE

PROCEDURE

di MEDICINA ESTETICA

di CHIRURGIA ESTETICA

0


I nostri SUPPORTERS aggiornato al 6 dicembre 2021

La Scuola CPMA si avvale del contributo non condizionante delle seguenti aziende:

Main Sponsors

Sponsors

Contatti DIVISIONE DIDATTICA

VALET - Provider standard ECM n° 1328

Via dei Fornaciai, 29/b - 40129 - Bologna (Italy) Tel +39 051 63 88 334 - 051 02 16 405 - 051 32 01 70

www.VALET.it info@VALET.it


MEDICINA ESTETICA

Dr. Lucio Miori Specialista in Dermatologia e Venereologia, Medico Estetico Peschiera del Garda (VR)

SEVENTY HYAL 2000 BODY SYSTEM: MULTILAYER SYNERGY FOR SKIN FIRMNESS

Sistema integrato per la tonificazione del corpo: sinergia tra acido ialuronico, tape kinesiologico e fili in PDO

L

a lassità cutanea è una condizione caratterizzata dalla perdita del normale tono cutaneo. Il rilassamento può essere causato da diversi fattori e, dal punto di vista istologico, riflette una riduzione del contenuto di collagene, la proteina che fornisce struttura, spessore e resistenza alla pelle; di elastina, che aiuta la pelle a tornare nella sua posizione originale dopo essere stata allungata; di tessuto adiposo, presente negli strati cutanei profondi, che fornisce protezione termica, meccanica e modella i volumi. La lassità cutanea è la forma più esplicita e inequivocabile di invecchiamento causato da fattori interni, cioè di natura genetica, metabolica e ormonale. Un’altra causa importante è data dalle modificazioni corporee che si hanno con il sovrappeso per un tempo sufficientemente lungo da danneggiare le fibre di collagene ed elastina, in modo da non permettere alla pelle di adattarsi alle nuove forme corporee dopo la perdita di peso. La stessa cosa accade durante la gravidanza, quando la pelle si espande sull’addome e l’aspetto comune è la presenza di grinze e uno sgradevole effetto di “caduta della pelle“ che può interessare anche altri distretti come quello delle braccia. L’inestetismo peggiora notevolmente con l’associazione di pannicoli localizzati di grasso e/o di cellulite e in tal caso, oltre al problema estetico, spesso si associano disturbi del microcircolo. Questo aspetto rende difficile il trattamento di queste aree se non con interventi invasivi, spesso in associazione a pratiche chirurgiche (addominoplastica o brachioplastica).

IL POTERE DELLA BIOSTIMOLAZIONE

Tra le varie proposte trova un razionale il ricorso a una rapida ed efficace soluzione cardine della Medicina

Estetica qual è la biostimolazione, procedimento utile ad attivare biologicamente le funzioni anaboliche del fibroblasto, in particolare la produzione di collagene di tipo III, elastina e acido ialuronico. Lo scopo è quello di ripristinare il naturale equilibrio della pelle idratandola in profondità e restituendo elasticità, tono, compattezza ai tessuti e luminosità alla cute già a partire da poche ore dopo il trattamento. Le aree maggiormente soggette a questa evidente lassità sono soprattutto l’addome nell’area periombelicale e le braccia, dove il tessuto segnato dal tempo necessita, per l’ottenimento del risultato, di un’azione omeostatica rapida e che produca successivamente un’azione di stimolo. Per questo scopo si fa preferire l’apporto di un acido ialuronico (HA) ad alto PM come quello del Seventy Hyal 2000, per il trattamento delle aree in oggetto, in quanto si introduce nel piano cutaneo impoverito HA più simile a quello che dovrebbe essere naturalmente presente. Il protocollo prevede immediatamente dopo l’apporto qualitativamente e quantitativamente utile di HA l’azione ancora poco conosciuta nella Medicina Estetica del taping kinesiologico e, a distanza di tempo, quello invece più consolidato dei fili di stimolazione in Polidiossanone (PDO).

MATERIALI E METODI

Il taping elastico è stato ideato nel 1973 da un chiropratico giapponese, nel 1988 utilizzato alle Olimpiadi di Seoul e divulgato negli Usa e solo nel 1998 è stato introdotto in Europa. La superficie corporea coperta dal taping elastico forma convoluzioni (grinze) nella pelle che aumentano lo spazio interstiziale e riducono la pressione creando un “volano“ di azioni che conferiscono al corpo la capacità di autoregolarsi biomeccanicamente. Il suo

meccanismo d’azione prevede schematicamente 3 fasi: 1. La prima azione è data dalla pelle, che viene sollevata meccanicamente dal nastro (grinze): lo spazio che si crea tra le grinze riduce la pressione interstiziale. 2. La seconda si ottiene attraverso il movimento corporeo. Sollevando la pelle in modo ondulatorio, il tape amplifica l’effetto di stiramento/ contrazione: si ottiene una migliore scorrevolezza dei filamenti tra le cellule interstiziali e le fibre del connettivo. 3. La terza azione è la funzione conduttrice del tape: si provvede a una più veloce conduzione della linfa e dei liquidi lungo le strutture nella direzione desiderata. Il nastro può essere fatto al 100% di cotone, di nylon, di SETA Synthetic, di Lycra e senza latex, con elasticità variabile sopra il 30-40-70% della sua lunghezza, è traspirante, impermeabile, dotato di adesivo acrilico attivato dal calore della pelle, ipoallergico e resistente più giorni quando applicato sulla cute. Quando viene applicato la cute deve essere pulita, asciutta e depilata. Conviene sgrassare sempre con soluzione alcolica per permettere una migliore adesività, in modo da persistere fino a 4-5 giorni. L’elasticità del tape è del 40% come quella della cute (10 cm allungandosi fino a 14 cm), dopo qualche minuto dall’applicazione non si sente più la presenza del nastro che sulla carta è pre-teso al 10%. La colla del nastro deve essere attivata tramite uno strofinamento longitudinale, oppure un tamponamento per riscaldare la zona bendata e facilitare l’adesività. Subito dopo l’applicazione, il ritorno elastico del tape posizionato a zero tensione sul piano cutaneo formerà “convoluzioni“ tissutali per effetto “riavvolgimento“, attivando l’azione “re45


coil technique”. Si possono consigliare alcuni movimenti di allungamento della zona bendata per favorire la comparsa della plicatura. Successivamente, a distanza di circa 30 giorni, vengono inseriti, nel piano cutaneo trattato con HA e Tape kinesiologico, fili in PDO, i VLift PRO Screw, così definiti perché presentano il filo arrotolato sull’asse dell’ago portante.

PROTOCOLLO & RISULTATI

Il razionale del Seventy Hyal 2000 Body System è quello di introdurre una buona quota per area da trattare di HA (60 mg per zona pari a 2 fiale da 2ml di 15 mg/ml di HA ad alto PM): • 4 fiale per le braccia; • 2 fiale per l’addome. Si consiglia di praticare 20 boli da 0,2 ml partendo il più possibile in prossimità del cavo ascellare per le braccia con ago da 30G e 10 boli da 0,4 ml per l’area sovraombelicale (oppure 20 da 0,2 ml se l’area da trattare è maggiore). Lo schema prevede di tenersi a circa 3 cm di distanza per ogni bolo, distribuiti su 4 file parallele e inseriti in modo alternato (vedi schema Fig. 1). Successivamente al trattamento iniettivo, si posizionano sul braccio e/o sull’addome tre strisce di cerotto taping kinesiologico di lunghezza adeguata, a partire dalla porzione inferiore del braccio verso l’alto in senso obliquo, in modo da intersecare, incrociando, le linee di lassità, oppure dall’alto verso il basso sull’addome, tenendo la cute ben distesa, così da esercitare una leggera modalità compressiva (vedi schema Fig. 2). Il taping verrà rimosso dopo 5-7 giorni. Un successivo trattamento identico al primo sarà eseguito dopo 20-30 giorni e si ipotizzano due cicli di trattamenti all’anno, modificabili per numero di sedute e tempo di richiamo in base alla lassità riscontrata. Per ottimizzare il risultato, si integra il protocollo con i fili VLift PRO Screw di stimolazione dopo 1 mese dall’ultima seduta: • 10 fili screw per ciascun braccio; • 10 fili screw per l’addome. L’inserimento dei fili va eseguito cercando il maggior numero di incroci (vedi schema Fig. 3).

46

CONSIDERAZIONI

Il Sistema integrato di HA e Tape risulta efficace nel ripristinare l’impoverimento tessutale di HA, grazie al suo apporto iniettivo in quantità e PM adeguati alla problematica, e nel produrre al tempo stesso una stimolazione dermica grazie alle funzionalità intrinseche della tecnica taping, in grado di creare aree di decompressione, di aumentata disponibilità vascolare, di maggiore scorrevolezza delle fibre connettivali. Si contribuisce contemporaneamente a una favorevole e ottimale distribuzione dell’HA iniettato e si ottimizza in modo temporale la degradazione dell’HA, in modo da apportare nell’area target frammenti di HA a differenti PM. Le conoscenze sul Taping elastico dopo circa 35 anni di applicazioni pratiche hanno aperto un viatico da esplorare con nuovi canali di sviluppo, in particolare si può considerarlo un valido ausilio alle tecniche di ridensificazione dermica in quanto il corpo umano si è rivelato molto ricettivo alla loro applicazione. L’applicazione del taping determina uno stiramento della pelle, con conseguente trazione sulle fibre connettivali che sono in connessione con le cellule endoteliali, in modo da mantenere pervio il lume dei capillari ematici e linfatici. Di questo processo ne beneficia ovviamente anche il derma, at-

traverso un processo di stimolazione meccanica continua e un’aumentata capacità di mantenere un corretto equilibrio idro-vascolare. L’integrazione dei fili in PDO con HA favorisce un effetto di stimolo maggiore, in quanto prolunga nel tempo l’azione di rigenerazione. Il filo in PDO è un prodotto strutturalmente solido e quindi non in grado di diffondere, a differenza dell’HA, che diffonde prevalentemente in modo orizzontale nel derma (seguendo le fibre di collagene). I risultati prodotti e il razionale di ogni singolo Dispositivo Medico utilizzato confermano e avvalorano il loro impiego in un Sistema integrato di tonificazione del corpo. ◼︎ corso teorico-pratico

BODY RESHAPING

la gestione del grasso corporeo dal punto di vista medico e chirurgico. Dalla mesoterapia alla laserlipolisi e management nutrizionale associato

DIDATTICA: DATA: CREDITI ECM:

Dr.ssa Elena Fasola contatta la Segreteria 13 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI CPMA - VALET Div. Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 www.valet.it - info@valet.it


47


MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Simona Varì Medico Estetico - Anagni (FR)

BIOSTIMOLAZIONE IBRIDA PER UN RIMODELLAMENTO 3D Come ottenere un risultato a livello di biostimolazione cutanea abbinando le caratteristiche di un soft filler e di un biostimolante a base di acido ialuronico, aminoacidi e antiossidanti

L

a biostimolazione è uno dei trattamenti più richiesti dalle pazienti che frequentano i nostri studi medici. Il concetto di biostimolazione solitamente non prevede l’impiego di un acido ialuronico crosslinkato, che normalmente viene impiegato per effettuare trattamenti correttivi, come ad esempio il riempimento tramite filler (della durata media di 4/6 mesi). Nessuno aveva mai pensato di usare un acido ialuronico ad alto peso molecolare crosslinkato con BDDE per un trattamento biostimolante proprio perché tali formulazioni solitamente prevedono un’alta concentrazione di acido ialuronico (dai 20 ai 25 mg/ ml), privando il prodotto dell’attività idratante e biostimolante di uno ialuronico a bassa concentrazione. Oggi, grazie al lancio sul mercato di un nuovo prodotto chiamato RRS® HA Long Lasting, da parte di Skin Tech Pharma Group, azienda di origine spagnola conosciuta a livello mondia-

le, abbiamo la possibilità di offrire ai nostri pazienti un’innovativa tipologia di trattamento, ovvero una “Biostimolazione ibrida”, per ottenere un rimodellamento 3D.

CHE COSA SI INTENDE PER “BIOSTIMOLAZIONE IBRIDA”?

Grazie alla particolare formulazione del prodotto RRS® HA Long Lasting, abbiamo la possibilità di effettuare un trattamento che combina l’azione riempitiva meccanica a breve/medio termine, all’azione biostimolante e rimodellante. Da qui nasce la definizione di “Biostimolazione ibrida”.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO?

Come anticipato, RRS® HA Long Lasting ha proprietà uniche nel suo genere: ha una base di acido ialuronico a bassa concentrazione (7mg/ml), di origine non animale, a elevato peso molecolare, crosslinkato con BDDE con tecnologia UnHeating, stabilizzato da un tampone protettivo a base di aminoacidi ed antiossidanti, in siringa preriempita da 3ml.

CHE COSA SI INTENDE PER TAMPONE PROTETTIVO?

Il tampone protettivo è composto da aminoacidi con proprietà antiossidanti e idratanti, svolge anche il ruolo di osmolita stabilizzando il polimero di acido ialuronico, migliorando il processo di impianto del polimero e riducendo le manifestazioni di reazioni avverse associate allo stress osmotico nell’area di utilizzo del prodotto. In parole semplici, gli amminoacidi, in un tampone protettivo, hanno la funzione principale di proteggere l’acido ialuronico. 48

I VANTAGGI E L’UNICITÀ DELLA TECNOLOGIA UNHEATING (UHI) DI RRS HA LONG LASTING Il crosslinkaggio dell’acido ialuronico avviene tramite l’utilizzo di una tecnologia denominata “UnHeating” (senza shock termico), brevettata dalla Skin Tech Pharma Group stessa, ovvero un nuovo processo tecnologico di creazione di acido ialuronico altamente stabilizzato, resistente alla degradazione e allo stress, mantenendo la lunghezza del polimero specificata e garantendo una reologia ottimale. Gli antiossidanti nel tampone protettivo proteggono l’acido ialuronico e aiutano a controllare il trauma previsto e lo stress ossidativo, come parte della reazione post-impianto.

QUALI SONO LE INDICAZIONI?

È raccomandato per il fotoinvecchiamento cutaneo e le sue conseguenze che includono elastosi cutanea, lassità cutanea e rughe e altre imperfezioni cutanee dermatologiche ed estetiche correlate con un livello molto elevato di sicurezza e risultato duraturo. RRS® HA Long Lasting è perfetto anche per la correzione dell’idratazione cutanea di lunga durata. Pertanto, il prodotto sarà utile ed efficace per i pazienti con cambiamenti della pelle legati all’età o per coloro che cercano la prevenzione dei sintomi dell’invecchiamento legati al sole. RRS® HA Long Lasting occupa una posizione intermedia tra i filler standard che ripristinano il volume della pelle e i biorivitalizzanti che idratano efficacemente la pelle.

QUAL È L’ASPETTO INNOVATIVO CHIAVE DI RRS HA LONG LASTING? Ricapitolando, RRS® HA Long Lasting ha diversi vantaggi competitivi.


nuovo modo di utilizzare il prodotto. Anche il volume di 3 ml rappresenta un grande vantaggio. Tutto questo rende il prodotto molto ricercato e in grado di soddisfare tutte le aspettative dei pazienti.

CONCLUSIONI

In primo luogo, l’uso di nuove tecnologie per la creazione di reticolazione altamente purificata dell’acido ialuronico, con rilascio graduale di oligomeri (frammenti di HA di dimensioni ottimali per l’idratazione della pelle) durante la sua naturale degradazione

da parte delle ialuronidasi. In secondo luogo, un tampone protettivo che agisce come soluzione antiossidante e osmolita, che aiuta a ridurre le complicanze post-iniezione e migliora il processo di impianto del polimero; ultimo, ma non meno importante, il

RRS® HA Long Lasting è una svolta evolutiva nella tecnologia. RRS® HA Long Lasting è eccellente nel raggiungimento di vari obiettivi. È sicuro e facile da impiantare ed è anche un prodotto con un eccezionale effetto di lunga durata. Aspetti come l’armonia del risultato, il rapporto qualità-prezzo e la compatibilità con altri metodi sono approvati e accettati dagli specialisti della Medicina Estetica. RRS® HA Long Lasting non ha concorrenti in termini di composizione, processo di produzione e tecnologie in esso incorporate. Il tasso di soddisfazione dei pazienti è elevatissimo, perché vedono subito un risultato apprezzabile e duraturo e non vedono l’ora di effettuare di nuovo il trattamento... ◼︎

49


50


Dr. Alessandro Frullini Specialista in Chirurgia Vascolare Presidente Onorario AFI - Figline e Incisa in Val D’Arno (FI) Docente CPMA VALET - Bologna

SCLEROTHERAPY 2021, UNA CONFERMA E UNA RINASCITA Una sfida vinta, l’organizzazione di un evento tanto complesso e partecipato (450 medici presenti) in un momento così complicato...

o sappiamo tutti: questi ultimi L anni sono stati terribili da un punto di vista sanitario, economico

ma anche sul lato umano. Infatti, questa pandemia ha colpito pure il nostro settore, con inevitabili ripercussioni sulla nostra attività di medici e, allo stesso tempo, ci ha precluso buona parte della socialità che da sempre ha fatto parte della nostra dimensione. L’Associazione Flebologica Italiana ha cercato di ovviare a questa situazione organizzando eventi online e mediante la propria chat ha consentito un continuo scambio di informazioni scientifiche, ma anche e soprattutto il quotidiano incontro della nostra comunità flebologica. Sclerotherapy 2021 è arrivato lo scorso settembre come una boccata d’aria fresca: un evento che ha raccolto finalmente 450 persone a Bologna è stato salutato da tutti come il segno di una rinascita attesa da tanto (troppo) tempo. Inutile dire che organizzare di questi tempi un evento così grande e complesso è stata una sfida, ma per fortuna posCONTRIBUTI

Si ringraziano le seguenti Aziende per il contributo non condizionante

PLATINUM SPONSOR

GOLD SPONSOR

SPONSOR

piesse arma

siamo dire che la sfida è stata vinta su tutti i fronti. Moltissime le novità presentate al congresso, che ha visto un’elevatissima qualità scientifica delle relazioni, con un interesse della platea che è rimasto vivo fino all’ultima relazione. Possiamo dirlo a voce alta: siamo tornati, ma forse è meglio dire che non ce ne siamo mai andati veramente. L’AFI c’è sempre stata e i suoi soci se ne sono certamente resi conto. ◼ 51


MEDICINA ESTETICA

Dr. Antonino De Pasquale Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Catania Dr. Luigi Di Rosa Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Palermo

LA MEDICINA RIGENERATIVA È LA NUOVA TERAPIA PER IL FUTURO DELLA NOSTRA PELLE

Nell’uomo sono stati individuati ben 28 tipi diversi di proteine appartenenti alla famiglia del collagene, che hanno tutte in comune almeno un dominio a tripla elica

I

l collagene è un pilastro fondamentale della nostra pelle: rappresenta da solo dal 26% al 35% [1] del contenuto proteico del nostro organismo ed è la proteina più abbondante del corpo umano. Gli studi più recenti che riguardano la fisiologia della matrice extracellulare hanno infatti dimostrato chiaramente che il collagene non deve essere inteso solo come una “impalcatura” di sostegno, ma ha una funzione attiva nella regolazione e nel mantenimento dell’omeostasi di numerosi tipi di cellule, attraverso messaggeri intra ed extra cellulari come ad esempio le matrikine, che interagendo con specifici recettori regolano processi fondamentali come la proliferazione la differenziazione ma anche l’apoptosi cellulare. Il collagene, quindi, è in grado di contrastare i fenomeni di degenerazione cellulare, stimolando la rigenerazione del tessuto connettivo dermico e ipodermico attraverso complessi meccanismi di attivazione fibroblastica e di neocollagenesi [2, 3, 4]. Per tanti anni abbiamo portato avanti il concetto di Bioristrutturazione e Biostimolazione della cute attraverso numerose molecole, tra le quali l’acido ialuronico è stato il più utilizzato, grazie alle sue capacità di ripristino della struttura e di idratazione profonda. Oggi, grazie al collagene, possiamo compiere un ulteriore passo in avanti nelle strategie antiaging del viso e del corpo.

dell’infiltrazione di collagene risiede proprio nella stimolazione della rigenerazione del tessuto connettivo sia dermico che ipodermico, attraverso un meccanismo di stimolazione fibroblastica mediato dal collagene di tipo I che esercita un’azione diretta sui fibroblasti, i quali rispondono con produzione di nuova matrice extracellulare, nuovo collagene, nuova elastina e nuovi glicosaminoglicani endogeni (tra cui l’acido ialuronico).

UN’ARMA IN PIÙ

Prima e dopo trattamento con Karisma

Il collagene appare quindi come uno dei componenti di cui è fatta la giovinezza stessa. Infatti, tutti i trattamenti antiage sono sempre stati finalizzati, in un modo o nell’altro, ad aumentare la produzione di collagene. Il razionale 52

IL COLLAGENE “NATIVO”

KARISMA è composto da collagene “nativo”, che conserva le stesse caratteristiche fisico-chimiche del collagene umano, cioè la stessa sequenza e composizione aminoacidica ed è ottenuto attraverso la tecnica del DNA ricombinante (Recombinant Human Collagen), che consiste nell’inserimento di una porzione di DNA codificante in un vettore (plasmide) al fine di inserirlo in un organismo ospite, in questo caso il baco da seta, scelto proprio perché non possiede capacità allergizzanti nei confronti dell’uomo. Il DNA codificante verrà ricombinato con quello dell’organismo ospite, che comincerà a produrre la proteina di nostro interesse. Inoltre, la metodologia di biosintesi non crea scarti di lavorazione, come ad esempio i radicali liberi, conferendo al prodotto un rischio bassissimo di reazioni avverse o immunogene, con una somiglianza con il collagene

endogeno del 99,9%. Un’altra caratteristica fondamentale di KARISMA è il fatto di essere composto di solo una delle tre catene di collagene, la catena alfa-1, perché questo conferisce al presidio una maggiore capacità di idratazione e, contemporaneamente, l’assenza delle altre due catene aminoacidiche, mimando la presenza di collagene danneggiato o incompleto, una volta iniettato, promuove la sintesi endogena di ulteriore collagene, l’attivazione piastrinica e quella fibroblastica determinando l’inizio del processo di rigenerazione dermo-connettivale caratteristico di questo prodotto, che lo fa rientrare a pieno titolo tra i nuovi devices per la Medicina Rigenerativa, sia in ambito estetico, sia in quelli più propriamente ricostruttivi, come quello vulnologico, delle ulcere cutanee e cartilagineo. Le catene alfa-1 sono immerse in una matrice di carbossimetilcellulosa, un polisaccaride idrosolubile derivato dalla cellulosa, che l’uomo non può metabolizzare per l’assenza dello specifico enzima di digestione (cellulasi) che conferisce al prodotto un’elevata stabilità meccanica permettendo una semplice estrusione pur rimanendo completamente riassorbibile per degradazione indiretta e totale, inoltre inibisce l’azione della ialuronidasi e aiuta a preservare l’acido ialuronico. Nella formulazione di KARISMA è presente anche acido ialuronico ad alto peso molecolare di origine fermentati-


derma superficiale che su quello profondo, sia sui volumi che sulle piccole rughe superficiali, consentendo di sollevare e ridefinire i lineamenti.

DUE SEDUTE “RIPETIBILI”

Prima e dopo trattamento con Karisma a 5 mesi

va (> di 3 milioni di Dalton), che non solo contribuisce a conferire capacità idratante a questo presidio, ma stimola la proliferazione dei fibroblasti, delle cellule endoteliali e dei cheratinociti e favorisce la neoangiogenesi, contribuendo insieme al collagene alla formazione della matrice extracellulare, accelerando i processi di rigenerazione.

TRE È MEGLIO DI UNO

La sinergia dei tre elementi è in grado di ottenere un effetto riempitivo immediato, grazie alla carbossimetiilcellulosa e all’acido ialuronico, e una bioristrutturazione endogena progressiva, grazie all’azione combinata del collagene umano e dell’acido ialuronico. KARISMA, incrementa la produzio-

ne di procollagene tipo 1C-peptide nei fibroblasti. Questa tipologia di peptidi facilita l’avvolgimento delle molecole di procollagene in una conformazione a tripla elica all’interno del reticolo endoplasmatico. I frammenti peptidici che derivano dai processi di clivaggio di KARISMA si comportano come matrikine, determinando generazione di nuova ECM e degradazione delle strutture più vecchie come il collagene, che quando invecchia diventa più rigido, inducendo rilassamento e perdita di elasticità cutanea. Grazie alle caratteristiche reologiche del prodotto, KARISMA può essere iniettato nel derma mediante l’uso di siringhe preriempite dotate di aghi da 27G, consentendo di lavorare a diverse profondità sia sul

Il trattamento prevede l’esecuzione di due sedute distanziate 30 giorni l’una dall’altra ed è possibile ripetere l’intero ciclo a distanza di 4/6 mesi dall’ultima seduta. Di fondamentale importanza il rispetto della frequenza delle sedute, in quanto il protocollo è stato studiato seguendo l’andamento naturale del turn-over cellulare, che avviene normalmente ogni 28 giorni. Con KARISMA è possibile eseguire trattamenti iniettivi sul collo, viso, mani e decolleté, ma in generale è possibile, a discrezione del medico, utilizzare il prodotto in tutte le zone ipotoniche del corpo che necessitano di una rigenerazione dermica profonda. ◼︎

BIBLIOGRAFIA E CASI CLINICI

53


IN ALTO I GLUTEI!

MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Paola Tarantino Medicina Estetica e Dermatologia Milano - Napoli - Cerignola

L

e tendenze indicano una crescente domanda di miglioramento estetico dei glutei e attualmente non esiste alternativa all’aumento del gluteo che sia iniettabile o chirurgico. Ho studiato la fattibilità della terapia del campo elettromagnetico focalizzato ad alta intensità (HIFEM) per il rimodellamento dei glutei: 20 donne hanno fatto 4 sessioni HIFEM (della durata di 30 minuti) incentrate sui muscoli glutei. Ho valutato i soggetti al basale, dopo l’ultimo trattamento e ai follow-up a un mese e tre mesi. La valutazione comprendeva la misurazione del peso, il livello di comfort del trattamento e la soddisfazione per il risultato ottenuto. Il punteggio di soddisfazione medio dopo il quarto trattamento è stato di 7,2 ± 1,84 ed è aumentato a un mese (7,4 ± 1,79) e a tre mesi (7,8 ± 1,95). Il livello di comfort dopo l’ultimo trattamento era di 8,3 ± 1,9, mentre il cambiamento di peso è stato insignificante. Nessuno dei soggetti ha riportato disagio. Le fotografie digitali hanno mostrato un miglioramento estetico nella maggior parte dei pazienti, attraverso una migliore forma e volume dell’area trattata, un sollevamento generale dei glutei e una riduzione della lassità muscolare.

Elettromagnetismo focalizzato ad alta intensità (HIFEM) utilizzato per il sollevamento non invasivo del gluteo

Suggeriamo che il dispositivo è adatto per l’aumento del gluteo non invasivo in alternativa alle procedure chirurgiche.

sono state scattate immediatamente dopo l’ultimo trattamento, durante il follow-up di un mese e il follow-up di tre mesi.

INTRODUZIONE

RISULTATI

La tecnologia di campo elettromagnetico focalizzato ad alta intensità (HIFEM) utilizza i principi della stimolazione magnetica. Si basa sull’applicazione di campi magnetici in rapida evoluzione, che generano correnti elettriche nel tessuto sottostante, dove depolarizza i motoneuroni e provoca contrazioni muscolari tetaniche, condizione altamente stressante che innesca cambiamenti nella muscolatura. Il protocollo di trattamento è composto da quattro sessioni. È importante che le sessioni siano ravvicinate (non meno di 48 ore e non oltre 72 ore tra un trattamento e l’altro). Importante è il posizionamento dell’applicatore sopra il nervo gluteo inferiore, per una stimolazione omogenea. Una volta trovata la posizione corretta dell’applicatore, l’intensità è stata aumentata fino alla soglia di tolleranza del paziente ed è stata ulteriormente regolata fino ad arrivare al 100% della potenza. Il tempo di trattamento è stato di 30 minuti. Misurazioni del peso e fotografie digitali

Tutti i soggetti reclutati hanno completato i quattro trattamenti con Emsculpt, unica apparecchiatura che utilizza la tecnologia HIFEM. La figura mostra un lieve miglioramento della forma e del volume dei glutei immediatamente dopo il trattamento. Il cambiamento più vistoso, rispetto al basale, può essere visto nella foto scattata un mese dopo il trattamento, che mostra glutei sollevati e più tonici, con volume significativamente aumentato. La foto di follow-up a tre mesi mostra la forma del gluteo più sollevato e il volume che è continuato ad aumentare. Inoltre, i soggetti hanno trovato i trattamenti confortevoli e nessuno dei pazien-

Le fotografie sono state scattate al basale (a sinistra), dopo il 4o trattamento (al centro a sinistra), durante il follow-up di un mese (al centro a destra) e il follow-up di tre mesi (a destra). Le fotografie illustrano progressi graduali nella forma dei glutei 54


Fotografie di una donna di 25 anni scattate al basale (a sinistra), dopo il 4° trattamento (al centro) e dopo 3 mesi (a destra)

ti ha riportato disagio durante i trattamenti. La variazione media di peso è stata insignificante, mentre il dolore muscolare (molto lieve) era presente solo dopo la prima sessione di trattamento e su pochi soggetti trattati, ma si è risolto entro 24 ore. Non sono stati segnalati eventi avversi o effetti collaterali.

DISCUSSIONE

L’analisi dei risultati dello studio suggerisce che la tecnologia HIFEM è adatta per il sollevamento e il miglioramento estetico dei glutei, con trattamenti sicuri e confortevoli per il paziente. I punteggi per tutte le coppie di foto analizzate (“prima-dopo” e “prima del follow-up”) erano sulla scala tra “Migliorato” e “Molto migliorato”, indicando che l’a-

spetto dei glutei era notevolmente migliorato. L’esame visivo delle fotografie indica che il trattamento con la tecnologia HIFEM potrebbe non indurre grandi cambiamenti volumetrici, rispetto all’innesto di grasso o alle protesi al silicone, ma piuttosto indurre un effetto rassodante, che corregge lo sgradevole aspetto cadente in un aspetto sollevato e sportivo. La figura mostra l’effetto tonificante dei trattamenti. La differenza principale può essere vista quando ci si concentra sulla piega glutea e sulla fessura intergluteo, il gluteo al posttrattamento. I glutei sono sollevati e più sodi e danno l’impressione di un aspetto più pieno.

CONCLUSIONE

La forma e il volume dei muscoli sono fattori cruciali per la creazione di con-

torni simmetrici, con un potenziale miglioramento dell’aspetto di un corpo più solido e snello. Questo ha posto le basi per un miglioramento estetico totale della forma del corpo. La tecnologia HIFEM ha mostrato la sua capacità di miglioramento estetico dei glutei. I marcati miglioramenti osservati nelle fotografie suggeriscono che i trattamenti HIFEM per i glutei rappresentano un’alternativa adeguata alle procedure attuali ◼︎

PER INFORMAZIONI

BTL Italia s.r.l. Tel. 02 80012394 - 089 9954450 www.btlaestheticsitalia.com

Immagini digitali di due pazienti che mostrano il sollevamento complessivo del gluteo accoppiato con l’elevazione della piega glutea e un aspetto più compatto e più sportivo dopo il trattamento 55


MEDICINA ESTETICA

Prof. Cesare Brandi Chirurgo Plastico, Prof. AggregatoRicercatore, Docente Master di Medicina Estetica, dell’Università di Siena e Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Università di Siena

D

alla nascita della Medicina Estetica in Francia nel 1973, per intuizione del dottor Jean Jacques Legrand, endocrinologo di Parigi, e il suo affermarsi in Italia per merito del professor Carlo Alberto Bartoletti, fondatore della prima società italiana di medina estetica (SIME), diverse sono state le metodiche di trattamento proposte. Per alcune di queste, e in particolare per la Carbossiterapia, si è visto il passaggio dal “mondo funzionale” a quello “estetico”. In particolare, sono stati i meccanismi di azione in ambito vascolare quelli che hanno provocato questo passaggio che, tra l’altro, ha comportato la possibilità di trasferire il trattamento dall’ambito termale a quello ambulatoriale. Questo è stato reso possibile dalla nascita di apparecchiature dedicate alla somministrazione, per via sottocutanea, dell’anidride carbonica. Le prime apparecchiature, in realtà, erano poco più di riduttori di pressione. Tale necessità nasceva dall’essere il gas contenuto in bombole in un alto regime pressorio e a bassa temperatura. Solo alla fine degli Anni 90 dello scorso secolo sono state rese disponibili apparecchiature che potevano essere certificate, in casse IIb, in base alle normative europee. Questo ha reso possibile la nascita della ricerca scientifica e di un diverso modo di intendere la terapia che, dal 1995, nell’ambito della SIME da parte del dottor Parassoni, aveva preso il nome di Carbossiterapia.

IL MOMENTO DELLA SVOLTA

La ricerca scientifica è stata a sua volta fonte di innovazioni tecnologiche, che da un lato hanno reso più sicuro ed efficace il trattamento e dall’altro permesso di introdurre una nuova e più moderna “filosofia applicativa” secondo i canoni della Medicina Este56

CARBOSSITERAPIA: IL RUOLO FONDAMENTALE DELL’ALTA TECNOLOGIA Conoscere le possibilità che ci offre oggi la A.T. ci consente di lavorare in assoluta sicurezza ed efficacia e di ottenere risultati prima impossibili tica di precisione con l’introduzione di sempre più efficaci e sicuri protocolli applicativi. Tutto questo viene oggi definito come “Alta Tecnologia” che, anche in una terapia apparentemente semplice e intuitiva ha portato a notevoli innovazioni tecnologiche. Con l’apparecchiatura Carbo2®Hp della DTA medical, queste innovazioni sono oggi giunte a un alto livello tecnologico che ha consentito, tra l’altro, la nascita di nuovi ed efficaci protocolli applicativi. Una delle variabili, che tra l’altro entra in gioco nello stimolare una sintomatologia algica durante il trattamento, è legata alla soprariportata bassa temperatura con cui il gas sublima. Inizialmente a tale situazione era stato posto rimedio, con variabili risultati, provando a riscaldare, tramite serpentine poste sui sistemi interni di erogazione, il gas. Con la Carbo2®Hp della DTA medical, il sistema è stato completamente rivoluzionato, prevedendo la presenza di un contenitore in cui preriscaldare l’anidride carbonica. In questo modo, tramite un sistema brevettato, gestito da algoritmi di controllo, è stato inoltre possibile prevedere un ulteriore sistema di sterilizzazione del gas mediante raggi UV, reso ancora più efficace dalla presenza di tre differenti sistemi di filtraggio. Un’altra fondamentale innovazione tecnologica della Carbo2®Hp della DTA medical è stata quella di introdurre un sistema di propulsione regolato non da pompe peristaltiche, ma da valvole proporzionali ad altissima velocità (speed up).

L’adattabilità del flusso di erogazione del gas alle resistenze incontrate nel sottocute è garantita da un processore A.I.F. (Artificial Intelligence Feedback). Questo sistema brevettato di feed back di temperatura e pressione consente uno scollamento controllato. Non si tratta, inoltre, solo di una modifica legata alla tipologia del controllo, ma anche - e questo è un dato fondamentale - alla tempistica con cui questo avviene. Nelle precedenti tecnologie, il controllo dei vari parametri si sviluppava in un tempo che veniva calcolato nell’ordine dei minuti, mentre la Carbo2®Hp della DTA medical consente di ridurlo a soli 15 secondi.

GRANDI BENEFICI E ALTI FLUSSI

Questo ha due evidenti e fondamentali ricadute: da un lato permette un più fine adattamento e un reale controllo delle modalità applicative; dall’altro consente di poter variare in tempo reale, senza dovere spegnere e riaccendere l’apparecchiatura, tutti i parametri (flusso, temperatura) che sono alla base delle modalità applicative della metodica e della sua adattabilità alla sensibilità dei pazienti, con netta riduzione della sintomatologia algica. È in base a queste innovazione che è stato reso possibile introdurre nell’ambito delle modalità applicative della Carbossiterapia gli “Alti Flussi” e collegare a essi i “Nuovi Protocolli” (C. R. T. - Carboxytherapy Remodeling Treatment e A.R.P.A. - Aesthetic Rivitalization Protocol Antiaging).

Viso pre e post: Carbossiterapia Alti Flussi e terapia integrata protocollo A.R.P.A.


Capelli pre e post: 4 trattamenti di Carbossiterapia

Con il termine “Alti Flussi” si intende l’utilizzo di flussi che, superando i “tradizionali 50cc/15sec (non si ci riferisce più al minuto…), arrivano, secondo una graduazione legata alle finalità che si intendono raggiungere e correlate alla

sensibilità e condizione dei tessuti, a 150cc/15 sec. La possibilità di “scollare” e di indurre lipolisi in maniera efficace, sicura e senza dolore, è una delle innovazioni che l’alta tecnologia della Carbo2®Hp della DTA medical consen-

Dorso pre e post: Carbossiterapia Alti Flussi e terapia integrata protocollo C.R.T.

®

te. Nell’ottica della Medicina Estetica di precisione, la “diagnosi” è il fondamento della nostra azione terapeutica, che avviene scegliendo le tecnologie a nostra disposizione, eventualmente, da associare alla Carbossiterapia, con le modalità applicative legate alla disponibilità di Alta Tecnologia, alla conoscenza delle finalità terapeutiche e dalla corretta scelta delle modalità applicative. Il ruolo del medico estetico diventa un po’ quello di direttore di orchestra che sceglie, in base alla sinfonia che intende ottenere, non solo gli strumenti più adatti, ma anche come suonarli (non si sfrutta solo l’azione “indiretta” del gas, ma quando questa serve e nelle modalità desiderate anche quella “diretta”…) e integrarli. Le innovazioni tecnologiche introdotte dalla Carbo2®Hp della DTA medical consentono così un differente modo di intendere l’estetica, sia del corpo che del viso, raggiungendo risultati in precedenza impossibili e di sfruttare appieno le possibilità estetiche, e anche funzionali, di una “vecchia” ma per altri motivi assolutamente moderna terapia, la Carbossiterapia. ◼︎

®

INDUSTRIA 4.0

®

Gli strumenti CARBO2 rientrano nella normativa INDUSTRIA 4.0 per il controllo in remoto beneficiando del credito d’imposta previsto

57


MEDICINA ESTETICA

Dr. Ferdinando Rossano Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica - Caserta

COME PRENDERSI CURA DELL’ESPRESSIONE PIÙ AUTENTICA DI SEMPRE: IL SORRISO Migliorare il viso ripristinando i volumi persi e riducendo visibilmente le rughe intorno alla bocca

Q

uanti ne abbiamo evitati, di sorrisi, in quest’ultimo periodo? Molti, forse troppi. Ma il momento di sottrarsi a questa timida emozione è terminato, anzi è ora di recuperarli e iniziare anche a prendersi cura di tutta l’area del terzo inferiore. Sorridere è un movimento impercettibile che non costa sforzi, tuttavia nell’azione del sorriso si attivano ben 12 muscoli del viso, divisi in sei coppie: muscolo elevatore dell’angolo della bocca, muscolo elevatore del labbro superiore, muscolo orbicolare dell’occhio, muscolo risorio, muscolo zigomatico maggiore, muscolo zigomatico minore. Come rendere il sorriso ancora più bello? Curando la zona del “terzo inferiore” che interessa l’area peribuccale e le rughe perilabiali (nasolabiali, le linee della marionetta, il codice a barre), andando a ridefinire la mandibola e appunto le labbra. Con il passare del tempo, a causa di repentini dimagrimenti o di una non corretta esposizione ai raggi solari, il volto è sottoposto a un forte stress e a una conseguente perdita di volumi che portano alla formazione di solchi, più o meno profondi, in diffe-

58

renti zone del viso. La buona notizia è che esista una soluzione per questa problematica. Le rughe possono essere trattate con l’utilizzo di filler dermici a base di acido ialuronico, che vengono iniettati nell’area interessata dall’inestetismo, migliorando in maniera visibile la zona. L’obiettivo non è tornare indietro negli anni, ma valorizzare la propria naturale bellezza. Il mercato offre diversi prodotti in questo ambito, tra questi l’ampia gamma dei filler NEAUVIA permette di trattare i diversi inestetismi con un prodotto specifico per ogni area del volto.

L’ALLEATO PER LE RUGHE: L’ACIDO IALURONICO

L’acido ialuronico è un disaccaride presente in tutti i tessuti connettivi umani, compresa la cute. Questa molecola è essenziale per la formazione della matrice di collagene, di fibre elastiche e per il mantenimento dell’idratazione cutanea. È una sostanza, normalmente presente nel corpo umano, che aiuta il derma a mantenere l’idratazione e i volumi naturali. Parte dell’acido ialuronico presente nell’organismo viene eliminato naturalmente per poi rigenerarsi (neocollagenesi); tuttavia, con il passare dell’età, la quantità di acido ialuronico si riduce, provocando invecchiamento cutaneo con la conseguente formazione di inestetismi e rughe. L’acido ialuronico contenuto nei filler viene utilizzato con diversi obiettivi: • Ripristinare i volumi. • Ricreare contorni armonici al volto. • Eliminare imperfezioni o asimmetrie. • Donare volume alle labbra. • Levigare/ridurre le rughe. I filler sono composti da acido ialuronico cross-linkato reticolato con il polimero PEG, una sostanza chimica sicura, in grado di legare tra loro

le catene di acido ialuronico. Senza questa modificazione chimica, l’acido ialuronico sarebbe rapidamente riassorbito dai tessuti nel giro di 24 ore. Il composto così cross-linkato, assume la forma di un idrogel. I filler di acido ialuronico sono reversibili: con il passare del tempo la sostanza iniettata verrà gradualmente riassorbita dalla pelle. Che cosa accade alle zone trattate, in questo caso? L’acido ialuronico contribuisce alla formazione di elastina e alla produzione attiva di collagene, pertanto anche dopo il suo riassorbimento, non regredirà mai a uno stadio antecedente al trattamento. La durata degli effetti che si ottengono con i filler di acido ialuronico NEAUVIA può variare a seconda delle diverse tipologie di pelle, da cinque mesi fino a un anno. I fattori che possono influenzare questa variabilità sono il fumo, lo stress, un’alimentazione sregolata e in generale lo stile di vita di ciascuno. La gamma di filler NEAUVIA fornisce al medico diversi strumenti che, grazie a proprietà chimico-fisiche quali viscosità, durezza, spessore e concentrazione di acido ialuronico, permettono di soddisfare al meglio le esigenze estetiche.

LE DIFFERENTI ZONE DA POTER TRATTARE

Le rughe da poter trattare sono diverse, ma quelle della zona periorale che accompagnano il sorriso sono principalmente tre: le rughe nasogeniene, le rughe della marionetta e le rughe del codice a barre. Queste ultime sono definite anche rughe del fumatore, in quanto si accentuano particolarmente nei soggetti fumatori e sono quelle che si formano al di sopra delle labbra. Si presentano come tante rughe sottili verticali, proprio per questo motivo vengono anche definite rughe del codice a barre. Correggere questo


inestetismo è possibile grazie all’inoculazione di acido ialuronico, che rimpolpa e migliora le rughe perilabiali. Il risultato che si ottiene è un effetto naturale, senza accentuare il gonfiore delle labbra e senza rendere il labbro superiore prominente rispetto a quello inferiore, questo anche grazie alla presenza di aminoacidi nei filler NEAUVIA. Il trattamento prevede il riempimento delle rughe, una a una, con un risultato davvero sorprendente. Le rughe della marionetta, invece, sono solchi lineari che, partendo dagli an-

goli della bocca, si estendono in basso verso la mandibola e contribuiscono ad attribuire un’espressione triste al volto. Simili a questi solchi sono le rughe nasolabiali, rughe che partono dai lati del naso e corrono verso il basso, percorrendo i lati delle labbra. Queste possono essere presenti già per conformazione del viso, ma sono quelle che maggiormente si accentuano sorridendo e anche in questo caso per correggerle ci viene in aiuto il filler di acido ialuronico, con una differente viscosità. Infine, le protagoniste del sorriso sono sicuramente le labbra e da protagoniste non possono che avere un filler specificamente dedicato. Il chirurgo plastico individuerà la tecnica più adatta al paziente, alla tipologia di labbra di partenza e al risultato che vorrebbe ottenere. Complici le mode e i filtri dei social network, il filler labbra è in assoluto uno dei trattamenti più richiesti, con risultati finali che possono essere a cuore, con contorni definiti, con un leggero avvallamento centrale, super volumizzate. Sicuramente alla base di questo trattamento c’è l’aumento del volume, l’eversione

LA RIVOLUZIONE N E L M E R C AT O D E I F I L L E R ACIDO IALURONICO

del labbro, la definizione dell’arco di Cupido, la ridefinizione dei contorni, la correzione di asimmetrie. Ma la regola base affinché tutti i trattamenti riescano bene è quella di affidarsi a mani esperte. Quindi, non toglierti il piacere di sorridere per evitare la comparsa di rughe; a ogni problematica c’è un rimedio e la nostra soluzione oggi ci viene fornita da NEAUVIA, la scelta più sicura per migliorarsi senza effetti collaterali imprevisti. ◼︎

A BASE DI Prodotti con particolari proprietà termodinamiche, meccaniche e reologiche, con un alto profilo di sicurezza e tollerabilità e che si integrano nei tessuti in maniera ottimale.

O GNI

FILLER NEAUVIA È STATO PROGETTATO CON SPECIFICHE CARATTERISTICHE PER RISPONDERE AD UN ’ AMPIA VARIETÀ DI ESIGENZE ESTETICHE .

I filler NEAUVIA si basano su una TECNOLOGIA SMART CROSS LINKING che utilizza il PEG come agente cross linkante. Il PEG è un noto polimero, ampiamente utilizzato nel mercato dei farmaci, che vanta un alto profilo di sicurezza.

Per saperne di più visita i nostri siti www.neauvia.it e www.neauviashop.it i nostri profili social oppure scrivici all’indirizzo neauvia.italia@neauvia.com

59


LA GRANDE BELLEZZA

MEDICINA ESTETICA

Prof. Maurizio Ceccarelli Specialista in Patologia Generale, Medico Estetico - Roma

L

a Medicina Estetica ha lo scopo di migliorare l’aspetto del paziente, preoccupandosi essenzialmente del miglioramento della bellezza. Sappiamo però che la bellezza è un concetto estetico che varia seguendo la moda. Oggi, come medici, dobbiamo spostare il nostro canone di bellezza da una bellezza di moda a una bellezza naturale. La bellezza naturale è rappresentata dal rispetto delle Proporzioni Auree o Costanti di Fidia. Queste sono rappresentate matematicamente dal Rapporto di 1,618 (Fibonacci 1200), un rapporto di misure che viene riconosciuto dai nostri sensi come “bello”.

LA MASCHERA DI MARQUARDT

Su queste basi, l’industria, quando deve costruire un prodotto che debba piacere agli acquirenti, lo costruisce nel rispetto del Rapporto Aureo (carta di credito, pacchetto sigarette, iPad, etc.).Questo ci dice che la “vera” bellezza deve essere una bellezza naturale, cioè deve rispettare il Rapporto Aureo. Leonardo da Vinci, nel 1400, riportò sul corpo umano e sul volto il Rapporto Aureo, dimostrando la “vera” bellezza. Oggi, Stephen Marquardt, chirurgo estetico statunitense, ha riportato i

60

Siamo passati dalle Proporzioni Auree a canoni che variano al cambiar delle mode. È giunto il momento che il Medico Estetico imponga il proprio canone di bellezza, passando da una bellezza di moda a una bellezza naturale rapporti aurei del volto in un computer, descrivendo una maschera, maschile e femminile, che va sovrapposta al volto dei pazienti per determinare le correzioni necessarie per raggiungere la “vera” bellezza. La Medicina Estetica deve trasformarsi in Medicina Fisiologica per riportare il concetto di bellezza naturale nell’aspetto dei nostri pazienti. Il nostro lavoro di armonizzazione estetica si rivolge sia allo schema corporeo sia al volto.

LOTTA ALLA “CELLULITE”

Come detto, il termine “cellulite” viene comunemente utilizzato per indicare un aumento di volume a livello della faccia supero esterna della coscia. Mantenendo il termine improprio di “cellulite”, possiamo distinguere: • La cellulite morfologica • La cellulite distrofica La cellulite morfologica indica le alterazioni a livello trocanterico che dipendono da problemi morfologici, come l’accentuazione ossea dell’habitus ginoide o l’ipotonia del muscolo gluteo. La cellulite distrofica comprende sia l’eccesso adiposo localizzato, sia la panniculopatia edemato-fibro-sclerotica.

DIAGNOSI DIFFERENZIALE

Dunque, è evidente l’importanza di una diagnosi differenziale tra le varie situazioni elencate per programmare il trattamento più indicato al quadro clinico. La diagnosi differenziale è ancora più necessaria in caso di trattamenti ad azione lipoclasica con la distruzione, dunque, del tessuto adiposo. Vediamo come approcciare queste situazioni per ottenere, dalla visita, un corretto trattamento. S’inizia con la valutazione antropometrica. Con

questo termine indichiamo una serie di misure utili a determinare: • Diametro Biomerale e Bitrocanterico = Habitus • Peso e Altezza = B.M.I. • Massa Grassa, Massa Magra, Massa Acquosa = Composizione Corporea • Area Muscolare Braccio = Massa Muscolare. L’habitus si differenzia in ginoide, caratterizzato da un diametro bitrocanterico maggiore del diametro biomerale, e androide, caratterizzato da un diametro biomerale maggiore del diametro bitrocanterico. Il termine ginoide ci dice che questa strutturalità è caratteristica della donna. Oggi la variazione dei canoni estetici porta all’esaltazione delle strutturalità anatomiche delle modelle anglosassoni, caratterizzate da un habitus androide, cioè mascolino.


L’indice di massa corporea è una formula matematica ricavata dal rapporto tra il peso espresso in chili e il quadrato dell’altezza espresso in metri. Il valore ottenuto indica normalità, sovrappeso o obesità. Bisogna precisare, però, che non indica esclusivamente un eccesso di grasso: si potrebbe infatti trattare di un eccesso di massa muscolare come avviene, ad esempio, in alcuni bodybuilders. Indica perciò solo un rapporto alterato tra il peso e l’altezza del soggetto. La composizione corporea ci consente invece di determinare la massa grassa, la massa magra e la massa acquosa e di rapportarle ai valori normali del paziente per riarmonizzare la sua figura. La massa grassa può essere facilmente calcolata con l’uso della plicometria. Nei soggetti normali, si usa la Plicometria secondo Durnin. Questa prevede la misura della plica bicipitale, tricipitale, sottoscapolare e sovrailiaca. La somma delle pliche misurate è riportata su una tabella che indica, in rapporto al valore determinato, la percentuale di grasso totale in base al sesso e all’età dei pazienti. La massa magra può essere facilmente calcolata con un sistema indiretto, che rapporta l’area muscolare del braccio alla reale quantità di muscolo del corpo del paziente. L’A.M.A. si calcola inserendo in una formula matematica la plica bicipitale, la plica tricipitale e la circonferenza mediana del braccio. Il valore ottimale dell’A.M.A. è di 68 cm2 per l’uomo e di 39 cmq per la donna. Una giusta quantità di massa muscolare mantiene il trofismo del muscolo gluteo, impedendo lo scivolamento dello stesso per gravità. L’ipotonia muscolare non determina solo la fuoriuscita laterale di una massa volumetrica, ma anche lo stiramento dei tralci fibrosi che uniscono la cute alla fascia muscolare, con formazione di una pseudo buccia di arancia.

ALTRE VALUTAZIONI

La massa acquosa può essere determinata strumentalmente con l’impedenzometria. Questo strumento misura la resistenza che il corpo oppone al passaggio della corrente elettrica.

La misura dell’acqua totale, cioè il Total Body Water, può essere fatta anche determinando il valore ematico della natriemia e rapportandolo ai valori normali del contenuto idrico e del sodio ematico. Normalmente il Total Body Water è uguale al 60% del peso corporeo e il valore normale della natriemia è di 140 mEq. Il calcolo matematico rapporta il valore normale della natriemia con TBW teorico al valore repertato della natriemia e al TBW del paziente. Un’altra importante valutazione della nostra paziente “cellulitica” è la valutazione dello stato del sistema venoso e linfatico degli arti inferiori. Il sistema linfatico e il sistema venoso sono responsabili del ritorno circolatorio. Il linfatico raccoglie i liquidi dai tessuti e li versa nel sistema venoso. Primo controllo da effettuare, in questa valutazione, è la verifica della capacità contenitiva delle valvole delle safene, che si effettua semplicemente, con un’indagine doppler. L’esame obiettivo prosegue con alcune manovre. La palpazione delle interruzioni della fascia muscolare in corrispondenza delle vene perforanti, che sarà rilevata dal paziente, in caso di stasi venosa, con un dolore determinato dall’eccessiva distensione della fascia. Con la mano vengono poi raccolti i tessuti della faccia interna del ginocchio e viene effettuata una leggera compressione. In caso di edema, le terminazioni sensitive, già compresse, sono ulteriormente stimolate, generando una sensazione di dolore nel paziente. Stabilita la presenza di una panniculopatia da stasi venolinfatica, è molto importante individuare lo stadio evolutivo. Questo perché il trattamento della PEFS risponde solo nei primi stadi della patologia.

L’AIUTO DELL’ECOGRAFIA

Questo studio si attua con una ecografia effettuata con sonda lineare da 3 MHz. Si osserva il tessuto compreso tra la linea iperecogena della fascia muscolare e la doppia linea iperecogena della cute. In questo spazio è compreso l’ipoderma, con i suoi fasci vascolo-connettivali. Le misurazioni sono qualitative e quindi possono essere rilevate in qualsiasi distretto.

Si preferisce stabilire alcuni punti di repere fissi, per poter tornare su uno stesso preciso settore a verificare la risposta di un trattamento. Un repere è il malleolo interno, 5 cm sopra il condilo. L’altro è a livello del ginocchio, in corrispondenza dei legamenti crociati. L’ultimo è in corrispondenza della testa del femore. All’osservazione ecografica: • Il tessuto adiposo, non alterato dal punto di vista circolatorio, si presenta con una ecogenicità uniforme e con i tralci connettivali lineari e di spessore costante. • Il tessuto adiposo nella panniculopatia in fase edematosa si presenta con un’ecogenicità diminuita (nero dell’acqua) e con i tralci connettivali ondulati e di spessore variabile. • Il tessuto adiposo nella panniculopatia in fase fibrotica si presenta con un’ecogenicità aumentata (bianco delle fibre) e con i tralci connettivali ondulati e di spessore variabile. • Il tessuto adiposo nella panniculopatia in fase sclerotica si presenta con un’ecogenicità da parenchima (epatizzazione del tessuto adiposo), con i tralci connettivali frammentati e ispessiti e con la presenza di micro e macro-noduli. Nel regolare lo scambio dei liquidi tessutali, la principale funzione è svolta dal sistema linfatico. Si tratta di un sistema di circolazione di liquidi con particolarità istologiche uniche. Il sistema linfatico nasce a dita di guanto dagli spazi intercellulari. Filamenti fibrosi iniziano a convogliare i liquidi in una direzione. Da questi filamenti gemmano cellule endoteliali che, unendosi su due lati, danno origine al capillare linfatico. Infatti, l’aumento del volume perivasale dovuto all’edema allontana il filamento dal capillare, aprendo come una botola la cellula endoteliale e variando la grandezza dei pori. In questo modo, acqua e proteine possono essere drenati. Importante è anche ricordare la presenza delle stazioni linfonodali processazione della linfa - che portano a un rallentamento fisiologico del flusso linfatico, la cui pressione interna è di 30-40 mm Hg. 61


Collegata alla funzionalità venolinfatica sono la postura e l’appoggio plantare. La pianta d’appoggio si verifica su un podoscopio a fluorescenza. L’impronta deve evidenziare le cinque dita; il primo dito deve proseguire con il retro dell’impronta formato da avampiede, istmo e retropiede. La regolarità prevede che la larghezza dell’istmo sia uguale a un terzo della larghezza massima dell’avampiede. Un istmo più stretto caratterizza un piede cavo, più largo un piede piatto. La regolarità dell’appoggio plantare influisce sulla suola venosa del Lejar presente nella pianta del piede.

L’IMPORTANZA DELLA CUTE

Passando al volto, procediamo con la valutazione dello stato fisiologico della cute, sia per individuare i danni da foto e da crono aging, sia per programmare interventi di tipo restitutivo e/o correttivo. La cute può presentarsi normale, disidratata, sensibile o seborroica. Spesso i vari biotipi si sommano o si presentano in modo diverso nei vari distretti del volto.

Il fototipo cutaneo ci indica la capacità di resistenza della cute ai raggi solari. I parametri necessari alla diagnosi di fototipo sono: 1. Il colore della pelle. 2. Il colore dei capelli. 62

3. La presenza di efelidi. 4. L’eventuale eritema da esposizione solare. 5. L’intensità dell’abbronzatura. La scala europea dei fototipi è quella del Cesarini (dermatologo francese), che prevede 6 possibilità che vanno dalla pelle bianca e i capelli rossi (particolarmente sensibile al danno solare) alla pelle scura con capelli neri (resistente al danno solare). Osserviamo poi le irregolarità della cute per programmare il giusto trattamento. Le pieghe, dovute a un cedimento muscolo cutaneo che si evidenzia in conseguenza della gravità. Tipico esempio è l’accentuazione dei solchi nasogenieni. Queste rughe richiedono un trattamento correttivo basato sull’elevazione del tessuto caduto o sulla riduzione dello spessore della piega. Le rughe di espressione, conseguenti alla ripetuta sollecitazione cutanea per l’attivazione dei muscoli mimici. Le rughe glifiche rappresentano un’accentuazione della normale tramatura della pelle, conseguente all’aumento di spessore della cute nel photoaging. Le grinze sono pieghe cutanee dovute a compressione da particolari posizioni. Un esempio sono le pieghe del sonno, che compaiono per la compressione della cute sul cuscino. Le increspature rappresentano una “plissatura” conseguente alla perdita delle fibre di ancoraggio della cute con i piani profondi. Caratteristiche della cute anziana anche non fotoesposta. È importante osservare anche la presenza di macchie pigmentate, spesso conseguenti a un danno da photoaging. L’osservazione delle pigmentazioni cutanee dev’essere completata sotto la luce di Wood (ultravioletta), che consente di differenziare le macchie epidermiche (aumentano d’intensità alla luce di Wood) da quelle dermiche (diminuiscono d’intensità alla luce di Wood). L’osservazione consente anche di rilevare la presenza di couperose, un inestetismo presente nelle pelli sensibili e determinato da ectasie venulari. Supporto alla valutazione clinica della cute è la valutazione strumentale. Il corneometro misura lo stato d’idratazione dell’epidermide, valore

in diretto rapporto con lo stato d’idratazione del derma. Il sebometro misura la produzione di sebo. Infine, per valutare la sensibilità cutanea, si esegue il test di sensibilità. Questo è eseguito ponendo una goccia di acido lattico al 12% su una guancia e una goccia di acqua distillata sull’altra. Le cuti sensibili lamentano bruciore su ambedue i lati.

VARIAZIONI GENETICHE

Completiamo la valutazione diagnostica con lo studio delle variazioni genetiche studiando principalmente un polimorfismo a singolo nucleotide (Single Nucleotide Polymorphism o SNP). Lo studio degli SNPs è molto utile, poiché variazioni anche di singoli nucleotidi possono influenzare i processi metabolici del nostro organismo. In particolare, si valuta: • Superossido dismutasi 2: è un enzima antiossidante, responsabile della detossicazione di specie reattive dell’ossigeno (ROS), attraverso la conversione dei radicali dell’ossigeno in idrogeno perossido. • Glutatione S-transferasi m1: è un enzima appartenente a una famiglia di enzimi detossificanti che catalizzano la coniugazione di varie molecole tossiche con il glutatione, rendendole meno reattive e più facilmente eliminabili dall’organismo. • Catalasi: è un enzima coinvolto nella detossicazione della cellula da specie reattive dell’ossigeno. • Interleuchina 6: è una citochina pro-infiammatoria secreta da macrofagi e linfociti T, che è coinvolta nella regolazione delle risposte immunitarie e nella regolazione della risposta infiammatoria sia di fase acuta sia di fase cronica. L’infiammazione ha un ruolo importante nei


processi d’invecchiamento e nella patogenesi dell’arteriosclerosi. • Fattore di necrosi tumorale (TNFalfa): è una citochina pro-infiammatoria coinvolta nell’infiammazione. • Interleuchina 10: è una citochina antinfiammatoria che inibisce il rilascio delle citochine pro-infiammatorie (come TNF alfa) durante lo sviluppo delle risposte infiammatorie. • Collagene di tipo 3 alfa1: il collagene e la principale proteina del tessuto connettivo disposti sotto forma di fibrille molto resistenti. Nell’uomo sono stati identificati numerosi tipi di collagene. I più importanti sono quelli di tipo I, II e III. In particolare, il collagene di tipo III è l’elemento più importante della matrice extracellulare. • Proteina della matrice extracellulare emilina1: le fibre elastiche sono composte per il 90% da una rete di microfibrille di elastina e da molecole che consolidano l’organizzazione nel suo insieme. • Acido ialuronico sintetasi (HAS1): |

corso teorico-pratico

IL MEDICO ESTETICO: DALLA PRIMA VISITA AL PERCORSO DI TRATTAMENTO

Obiettivo del corso Il medico estetico in formazione verrà messo nelle condizioni ideali per effettuare una visita completa, per inquadrare il proprio paziente e saper impostare un corretto programma terapeutico. DIDATTICA A CURA DI: Prof. Maurizio Ceccarelli DATA DEL CORSO: contatta la Segreteria CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

è un gene che codifica per una proteina che sintetizza acido ialuronico, una delle componenti fondamentali dei tessuti connettivi dell’uomo. La sua concentrazione nei tessuti del corpo tende a diminuire con l’avanzare dell’età e quindi è per questo che una sua mancanza determina un indebolimento della pelle, promuovendo la formazione di rughe e inestetismi.

• Stromelisina-1 o metalloproteina-

si di matrice di tipo 3 (MMP3): è una proteoglicanasi. Essa è secreta assieme ad altre metallo-proteinasi e degrada i componenti maggiori della matrice. La MMP3 è indotta dalle citochine infiammatorie. Tutti gli stimoli che causano infiammazione sono in questo modo causa di invecchiamento precoce della pelle. ◼︎

Body Products

Body Products Body Products

HYAcorp MLF 1

Body Products

FINE LINES HYAcorp MLF 1

HYAcorp MLF 2

BODY LINE FILLER PERIORBITAL AREA INDICATION HANDS, CALVES, HYAcorp Feel BODY

INDICATION

NON-CROSS-LINKED HA: 2MG CROSS-LINKED HA: 20MG DEEP WRINKLES

NON-CROSS-LINKED HA: 2MG CROSS-LINKED HA: 20MG

SALUTE & BELLEZZA

SYRINGE SIZE SUPERFICIAL TO 10.0ML

10.0ML HANDS, CALVES, BODY CONCAVE DEFORMITIES

MEDIUM WRINKLES HYAcorp Feel

CANNULA 22G

*Only empirical values. Duration depends on several factors (injection site, depth of injection, enzyme equipment of the patient) and is therefeore individual.

20 22

**Stabilization by cross-linking with BDDE. The BDDE specification in HYAcorp is <0,001 mg/ml.

ADVISED

CANNULA 22G

SYRINGE SIZE

BUTTOCKS

10.0ML

ADVISED

BENEFITS LIP AUGMENTATION • Hyaluronic acid sodium salt: 2 MG RESHAPING AND RESTORATION DURATION* HYAcorp Lips • Cross-linked hyaluronic acid UP TO 18 MONTHS OF LOST VOLUME AND CONTOUR sodium salt: 20 MG JAWLINE • Sodium Chloride: 6,9 MG HYAcorp Face • Water for injection ad: 1 ML STABILIZATION** CONCENTRATION PER ML • Particle size: 300-500 µM YES NON-CROSS-LINKED HA: 2MG CHIN • Presentation: 10 ml syringe HYAcorp Face

SYRINGE SIZE

ADVISED CANNULA 18G

NON-CROSS-LINKED HA: 2MG CROSS-LINKED HA: 20MG

SYRINGE SIZE 10.0ML

INDICATION BUTTOCKS

ADVISED

RESHAPING DURATION*

UP TO 18 MONTHS

UP TO 18 MONTHS

STABILIZATION**

STABILIZATION**

BENEFITS

YES

HYPODERMIS

*Only empirical values. Duration depends on several factors (injection site, depth of injection, enzyme equipment of the patient) and is therefeore individual.

**Stabilization by cross-linking with BDDE. The BDDE specification in HYAcorp is <0,001 mg/ml.

CONCENTRATION PER ML

DURATION*

MILANO - Tel. +39 10.0ML 02 48012331 www.medpharm.it *Only empirical values. Duration depends on - www.medpharmgroup.it several factors (injection site, depth of injection, info@medpharm.it enzyme equipment of the patient) and is therefeore individual.

HYAcorp MLF 2

CANNULA 18G

INJECTION DEPTH

HYPODERMIS

RESHAPING AND RESTORATION OF LOST VOLUME AND CONTOUR

CANNULA 18G

CROSS-LINKED HA: 20MG

INJECTION DEPTH

SYRINGE SIZE 10.0ML

INDICATION

CANNULA HYAcorp22G Feel

BENEFITS Hyaluronic acid AND sodium salt: 2 MG RESHAPING RESTORATION DURATION* Cross-linked acid OF LOST hyaluronic VOLUME AND CONTOUR UP TO 18 MONTHS sodium salt: 20 MG Sodium Chloride: 6,9 MG Water for injection ad: 1 PER ML ML STABILIZATION** CONCENTRATION Particle size: 500-800 µM YES NON-CROSS-LINKED HA: 2MG Presentation: 10 ml syringe HYPODERMIS

NON-CROSS-LINKED HA: 2MG CROSS-LINKED HA: 20MG

ADVISED PERIORAL AREA

ADVISED

INJECTION DEPTH

CONCENTRATION PER ML

HYAcorp Face

INDICATION SYRINGE SIZE

CROSS-LINKED HA: 20MG

RESHAPING AND RESTORATION OF LOST VOLUME AND CONTOUR

HYAcorp MLF 2

CONCENTRATION PER ML

• • • •

BENEFITS BENEFITS

CHEEK AUGMENTATION HYAcorp Face CONCENTRATION PER ML

HYAcorp MLF 1

BUTTOCKS

BUTTOCKS

RESHAPING AND RESTORATION OF LOST VOLUME AND CONTOUR

RESHAPING AND RESTORATION OF LOST VOLUME AND CONTOUR

2018

INDICATION

REVITALIZATION BENEFITS HYAcorp Fine

BENEFITS

HYAcorp MLF 2 INDICATION

CONCAVE DEFORMITIES

HANDS, CALVES, BODY CONCAVE DEFORMITIES

• •

|

HYAcorp Fine

|

|

**Stabilization by cross-linking with BDDE. The BDDE specification in HYAcorp is <0,001 mg/ml.

AND RESTORATI OF LOST VOLUME AND CONT

YES

CONCENTRATION PER ML

NON-CROSS-LINKED HA: 2M CROSS-LINKED HA: 20MG

INJECTION DEPTH HYPODERMIS

SYRINGE SIZE 10.0ML

*Only empirical values. Duration depends on several factors (injection site, depth of injection, enzyme equipment of the patient) and is therefeore individual.

21 **Stabilization by cross-linking with BDDE. The

BDDE specification in HYAcorp is <0,001 mg/ml.

ADVISED

63 21


MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Francesca Negosanti Specialista in Dermatologia e Venereologia, Direttore Sanitario di Villa Bella Bologna, Presidente SILD, Società Italiana Laser in Dermatologia Dr.ssa Chiara Bonomi Medico Estetico - Villa Bella - Bologna

PROTOCOLLO IN-OUT PER LA CURA DELLA PELLE, L’APPROCCIO INTEGRATO PER CONTRASTARE LO STRESS OSSIDATIVO La consapevolezza di quello che possiamo fare per il benessere del nostro corpo è sicuramente alla base del prendersi cura di sé

I

danni provocati alla nostra pelle e al nostro corpo dall’esposizione solare, dall’inquinamento e dallo stress sono ben noti. Per questo è fondamentale prendersene cura a 360 gradi, con un approccio integrato che sia ben studiato e fondato su un razionale scientifico e clinico. Una possibile soluzione per contrastare lo stress ossidativo è il protocollo IN-OUT proposto da una innovativa startup italiana Mitochon Dermocosmetics. Il protocollo IN-OUT è stato sviluppato sulla base della ricerca scientifica degli ultimi anni, che vede il mitocondrio protagonista dei meccanismi di aging cutaneo: tale protocollo consiste nel prendersi cura della pelle sia dall’interno sia dall’esterno, sfruttando i sistemi antiossidanti che contrastano i processi di degradazione mitocondriale [1]. Come è possibile ottenere tutto questo? Il protocollo IN-OUT prevede 2 step. Il primo è lo step IN, ovvero l’assunzione di un integratore alimentare multifunzionale per supportare dall’interno i processi metabolici che regolano il benessere della cute e in generale del nostro organismo. Infatti, la pelle è l’organo più esteso del nostro organismo, quindi se quest’ultimo è in salute ne beneficia anche la pelle stessa; il secondo è lo step OUT, pensato per agire in sinergia con l’integratore, applicando sulla cute una formulazione topica ad alta concentrazione di principi attivi.

LA FORMULA INNOVATIVA

In particolare, il protocollo IN prevede l’assunzione di MITOFAST®, un integratore alimentare formulato in modo innovativo, che si differenzia per la scelta di dosaggi mediamente elevati e funzionali dei principi attivi per ottenere un concreto beneficio clinico. Inoltre, 64

non è comune trovare nella medesima formulazione due importanti antiossidanti quali il Coenzima Q10 (100mg), fondamentale per la respirazione cellulare, e il Resveratrolo (40 mg), antiossidante e antinfiammatorio di estrazione naturale, importante per il sistema nervoso centrale, il cuore, l’apparato muscolo scheletrico e la pelle. All’interno della formulazione troviamo anche la NAC (N-Acetilcisteina), precursore del glutatione, il più importante antiossidante prodotto dal nostro organismo. È presente inoltre la NAG (N-Acetilglucosamina), precursore dell’acido ialuronico, che la comunità scientifica riconosce più idonea dello stesso acido ialuronico per ottenere un’azione antiaging, in quanto viene meglio assorbita. Infine, la Vitamina C ad azione antiossidante e antiaging che, se associata a una corretta dieta bilanciata, aiuta a non incorrere nel rischio di sovradosaggio e l’Acido Folico fondamentale per la replicazione cellulare. L’integratore alimentare MITOFAST® si caratterizza per la presenza di principi attivi antiossidanti scientificamente ben selezionati e che agiscono a più livelli cellulari. Inoltre, gli stessi principi attivi sono resi più facilmente biodisponibili nel circolo ematico grazie alla formula orosolubile. Fig. 1: Coenzima Q10 µg/dL T0 5.52 vs T1 15.66 (p<0.001)**

LO STUDIO CLINICO MITOFAST (PROTOCOLLO IN)

Al fine di dimostrare clinicamente il vantaggio della formulazione orosolubile, l’azienda MITOCHON Dermocosmetics ha voluto indagare proprio l’assorbimento dell’integratore MITOFAST® effettuando uno studio clinico che ha coinvolto l’Ospedale policlinico Maggiore e il CNR dell’Ospedale Niguarda di Milano [2]. Lo studio, condotto su 29 persone sane che hanno assunto due bustine al giorno di MITOFAST® lontano dai pasti per quattro settimane, ha dimostrato che, grazie alla formulazione orosolubile, i principi attivi presenti nell’integratore vengono assorbiti e possono svolgere la loro azione di scavenging, ovvero di “spazzini”, dei radicali liberi dell’ossigeno. In particolare, l’aumento di tre volte del dosaggio di Coenzima Q10 basale (Fig. 1) [2] e il mantenimento della concentrazione di vitamina C e di glutatione ossidato dimostrano come la formulazione orosolubile, abbinata al corretto dosaggio dei principi attivi, sia una solida scelta razionale per combattere lo stress ossidativo.

LO STUDIO CLINICO MITOCHON (PROTOCOLLO OUT)

Altrettanto importante è il secondo step, OUT, che prevede l’utilizzo del siero concentrato MITOCHON® da applicare su pelle detersa prima dell’emulsione giorno e/o dell’emulsione notte, al fine di completare la skincare routine. Il siero concentrato multifunzione è stato pensato come un boost con proprietà idratanti, elasticizzanti, antiossidanti e antirughe grazie alla scelta dei principi attivi e alla tecnologia brevettata P.AS.S.(Permeable


A

B

Fig. 2

A) Prima del trattamento; B) Miglioramento texture cutanea dopo 4 mesi di utilizzo del siero multifunzionale Mitochon. Foto scattate con Visia

AntioxydantS System)*, che ne garantisce la stabilità e il corretto assorbimento. Il coenzima Q10, il glutatione e la vitamina C contribuiscono a ridurre l’azione dannosa dei radicali liberi sulla pelle, una delle principali cause di invecchiamento cutaneo. La formulazione contiene inoltre la NAG (N Acetilglucosamina), precursore dell’acido ialuronico che ne stimola la produzione endogena. Al fine di validare clinicamente l’efficacia della linea topica MITOCHON®, è stato effettuato uno studio clinico su 20 volontari di età tra i 35 e i 65 anni che ha dimostrato di ridurre le rughe fino

al 50% (test Antera 3D) [3]. Inoltre, in uno studio su un campione di pelle irradiato con raggi UVA, volto a valutare la capacità del siero di prevenire l’attività pro-ossidante, è stata dimostrata una riduzione pari al 71% dei radicali liberi nel campione pre-trattato con il siero MITOCHON® rispetto al controllo (HCT vs Vit E) (Fig. 2) [3].

CONCLUSIONI

Possiamo quindi concludere che il protocollo IN e OUT proposto dall’azienda MITOCHON Dermocosmetics sia un approccio corretto e clinicamente validato per combattere in

modo sinergico lo stress ossidativo, prevenendo così l’aging cutaneo con una soluzione integrata innovativa ed efficace. ◼︎ RIFERIMENTI 1) Mitochondria as a therapeutic target for common pathologies. Michael P. Murphy and Richard C. Hartley Nature Reviews - Drug Discovery Vol: 17 (2018); 865. 2) Assorbimento e azione antiossidante dell’integratore MITOFAST®: studio pilota. L. Vigna, N. Baronchelli, C. Della Noce, F. Napolitano, A. Piontini. Pharmanutrition and Functional Foods, Anno VI, N. 3 – Settembre 2021. 3) Data on company file; *Patent pending.

65


S.I.H. TECHNOLOGY

INNOVATION IN VAGINAL REJUVINATION

VAGINAL

FULL

KIT

ATTIVA Gynè rappresenta la vera innovazione nel Ringiovanimento Vaginale grazie alla sua tecnologia brevettata. Il Dispositivo Medico ATTIVA® (Subdermal Induced Heat Technology) dispone inoltre di manipoli e cannule per il trattamento endodermico ed esodermico di viso e corpo. L’esclusivo doppio controllo della temperatura garantisce la massima efficacia e sicurezza del trattamento. www.temamedicina.com

SINCE 1985

T E M A M E D I C I N A s r l • V i a d e i F o r n a c i a i 2 9 E • 4 0 1 2 9 - B O L O G N A - I TA LY 66

T E L + 3 9 0 5 1 0 8 2 8 5 5 9 • w w w. a t t i v a r f . c o m • w w w. t e m a m e d i c i n a . c o m • i n f o @ t e m a m e d i c i n a . c o m


TERAPIA ANTALGICA

Dr. Franco Paolini Medico Chirurgo - Roseto degli Abruzzi (TE) Rappresentante SIES Abruzzo - Marche - Molise Docente CPMA VALET - Bologna

IL CORSO DI AGOPUNTURA DI SINTESI FUNZIONALE ANTALGICA Una tecnica utile anche nei dolori e sintomi da causa oncologica? Scopriamolo insieme...

ll’inizio di ogni corso di Agopuntura di Sintesi funzionale Antalgica, esordisco puntualizzando che è strutturato per far conoscere da quali aspetti teoretici tragga origine l’Agopuntura, come questi aspetti abbiano un riscontro oggettivo nel mondo della Natura, compresa quella Umana, e come ciò abbia portato nel tempo allo sviluppo della Medicina Tradizionale Cinese. Sottolineo il fatto che è stato strutturato perché si possa già dal termine del corso dare risposte terapeutiche nei dolori prettamente articolari e su base artrosico-degenerativa. È questo target che permette di acquisire le informazioni strettamente necessarie e i pochi punti di agopuntura da conoscere per poter effettuare un trattamento agopunturale antalgico mirato ed efficace. Includendo nozioni essenziali e pratiche di tecniche agopunturali complementari, quali la Riflessologia Auricolare e la Craniopuntura, è possibile allargare il campo d’azione terapeutico anche verso il trattamento delle Cefalee e i blocchi articolari acuti. Non ho mai esteso tale possibilità al dolore oncologico e al complesso corteo sintomatologico a esso correlato, nonostante le informazioni contenute nel corso permettano di trattare anche questi. Perché ciò è possibile? Molti dei pochi punti di agopuntura che è necessario imparare in questo corso sono anche utilizzati in campo oncologico.

IL DOLORE ONCOLOGICO

È doverosa la premessa che, nella letteratura scientifica, l’agopuntura nel trattamento del dolore oncologico ha una raccomandazione di grado C, quindi bassa. Ciò nonostante, viene spesso utilizzata in individui in terapia con inibitori delle aromatasi in cui altre terapie standard, come analgesici ed esercizio fisico, si sono dimostrate

Foto di RODNAE Productions da Pexels

A

inefficaci. Viene utilizzata per trattare il dolore nei pazienti oncologici, in particolare il dolore causato dal tumore stesso e dalla chirurgia. È suggerita dagli esperti dell’American College of Chest Physicians per il trattamento del dolore correlato al cancro e della neuropatia post chemioterapia nei pazienti con cancro del polmone, specialmente quando i trattamenti antidolorifici standard sono inefficaci o non ben tollerati. È anche suggerita dall’American Society of Clinical Oncology nel trattamento del dolore cronico, non solo nelle donne durante e dopo il trattamento del cancro al seno, ma anche in tutti i sopravvissuti al cancro. Il dolore oncologico può essere: • Somatico. • Viscerale. • Misto. • Neuropatico.

Le “Linee guida - TERAPIA DEL DOLORE IN ONCOLOGIA” mostrano la strategia di gestione del dolore ancora basato (dal 1986 - OMS) essenzialmente sul trattamento farmacologico con: 1) FANS e Paracetamolo nel dolore lieve. 2) Oppioidi deboli per il dolore lievemoderato associato o meno con i farmaci 1. 3) Oppioidi forti per il dolore moderato-severo associato o meno ai farmaci 1. I farmaci 1 e 2 vengono adeguati fino ad aggiustamenti posologici massimali oltre i quali non vi è azione terapeutica aggiuntiva, ma solo aumenti degli effetti collaterali (effetto tetto). Si giunge fino alle tecniche antalgiche più invasive e alle cure palliative.

MORTALITÀ RIDOTTA

Se di cancro oggi si muore molto meno rispetto al passato è grazie ai 67


farmaci antitumorali. Tra gli effetti collaterali dei trattamenti oncologici trattabili con l’agopuntura vi sono i dolori da radio e chemioterapia, dolori post operatori e artralgie secondarie, la nausea, il vomito, la diarrea, le alterazioni della sensibilità da neuropatia, la xerostomia e i disordini dell’umore. Quali sono i punti di agopuntura insegnati nel corso che possono essere utili anche nella gestione dei sopra citati sintomi? Per le artralgie secondarie, i punti sono quelli insegnati nel corso. Vediamo quali tra questi, specificatamente per gli altri sintomi: • Nausea e Vomito – 6 Maestro del Cuore, 36 Stomaco 3 Fegato, 20 Vaso Governatore. • Vampate di calore e disturbi vasomotori – Stessi punti utilizzati nella nausea in aggiunta a 3 Rene, 7 Cuore, 6 Milza e 9 Milza. • Diarrea - 20 Vaso Governatore, Yintang (punto extra), 3 Fegato, 36 Stomaco e 6 Milza. • Stanchezza – 36 Stomaco, 6 Milza e 3 Rene. • Disordini dell’umore - 7 Cuore – Yintang.

LA RIFLESSOLOGIA AURICOLARE

A ben osservare, si nota come alcuni punti sono ricorrenti in diversi sintomi. Un grande aiuto viene dalla Riflessologia Auricolare. L’agopuntura auricolare è risultata efficace nel ridurre il dolore dei pazienti sottoposti a chemioterapia. Alcuni dati scientifici, però, non confermano con certezza l’efficacia dell’agopuntura auricolare nel controllo del dolore post-operatorio. Dati non certi ma promettenti indicano di effettuare studi più accurati per poterne verificarne incontestabilmente l’efficacia. La Craniopuntura è ben nota per la sua applicabilità nel campo dei disturbi motori e sensitivi. Spesso viene usata anche in associazione all’elettrostimolazione degli aghi. Va da sé che in portatori di pace maker non va effettuata alcuna elettrostimolazione. Tutti i pazienti oncologici possono essere trattati con l’agopuntura? Vi sono abbozzi di linee guida per determinare l’idoneità del paziente oncologico al trattamento agopunturale, che non 68

AGOPUNTURA DI SINTESI FUNZIONALE

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Realizzazione di una sintesi estrema del costrutto teorico dell’Agopuntura Cinese finalizzata alla immediata applicabilità nel campo delle principali affezioni dolorose articolari. L’insegnamento di nozioni di Riflessologia Auricolare e di Craniopuntura doterà i discenti della capacità di agire efficacemente nella risoluzione dei blocchi articolari acuti. DIDATTICA A CURA DI: Dr. Franco Paolini DATE DEL CORSO: contatta la Segreteria CREDITI ECM: 27,5 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

dovrebbe essere raccomandato in una delle seguenti condizioni: a) Conta assoluta dei neutrofili inferiore a 500/μL. b) Conta piastrinica inferiore a 25.000/μL. c) Stato mentale alterato. d) A ritmie cardiache clinicamente significative. Il corso di Agopuntura di Sintesi Funzionale Antalgica è un sintetico corso di tre giorni che apre gli orizzonti del medico alla possibilità di intervenire efficacemente sui dolori articolari cronici… e altro ancora. ◼︎ RIFERIMENTI • Magdalena Kocot-Kępska, Renata Zajączkowska, Jing Zhao, Jerzy Wordliczek, Przemysław J. Tomasik, Anna PrzeklasaMuszyńska. “The role of complementary and alternative methods in the treatment of pain in patients with cancer – current evidence and clinical practice: a narrative review”. Contemp Oncol (Pozn). 2021; 25(2): 88–94. Published online 2021 May 7. doi: 10.5114/ wo.2021.105969. • AIOM – Associazione Italiana di Oncologia

Medica. “Linee guida - TERAPIA DEL DOLORE IN ONCOLOGIA”. Aggiornamento Ottobre 2018. • F. Ceccherelli. “Efficacia dell’agopuntura nella prevenzione e nel trattamento della nausea e del vomito postoperatori” - 29 gennaio 2014. https://www.airas.it • Ruela LO, Iunes DH, Nogueira DA, Stefanello J, Gradim CVC. “Effectiveness of auricular acupuncture in the treatment of cancer pain: randomized clinical trial”. Rev Esc Enferm USP. 2018;52:e03402. DOI: http://dx.doi. org/10.1590/S1980-220X2017040503402. • Usichenko T. I.; Lehmann Ch.; Ernst E. “Auricular acupuncture for postoperative pain control: a systematic review of randomised clinical trials”. Anaesthesia, 2008, 63, pages 1343– 1348 doi:10.1111/j.1365-2044.2008.05632. • Weidong Lu , David S Rosenthal. “Recent advances in oncology acupuncture and safety considerations in practice” - Curr Treat Options Oncol. 2010 Dec;11(3-4):141-6. doi: 10.1007/ s11864-010-0126-0. • Shun Fa Jiao, Tsoi Nam Chan. “Head Acupuncture of Dr. Shun Fa Jiao” – 2020. Editore Lulu. com ISBN-13 : 978-1716688195. • “Elementi Essenziali di Agopuntura Cinese” - Istituto Paracelso. 2002. ISBN/EAN: 453024.


ESAMI CPMA

IL PIACERE DI TORNARE A SCUOLA Chiusa la dolorosa parentesi della didattica “mista” (parte in presenza e parte online), CPMA – VALET torna all’antico: riprendono i corsi in aula e nel Poliambulatorio Multimed...

C

i siamo risparmiati la pantomima dei banchi con le rotelle, però anche la Scuola CPMA – VALET, i suoi docenti e i suoi discenti hanno “pagato” il prezzo della pandemia. Quando si chiuderanno i battenti del Congresso SIES, in febbraio si riapriranno in maniera convinta e definitiva, nel rispetto delle norme che ad esempio regolano le aule universitarie, le porte della nostra Scuola, volta ad aggiornare i medici su tutte le tecniche presenti in Medicina e Chirurgia Estetica. Non più didattica in parte “a distanza” e in parte “in presenza”: tutti in aula per seguire passo passo l’evoluzione scientifica nel nostro campo. E allora, alla vigilia di questa ripartenza, abbiamo cercato di fare il punto della situazione coinvolgendo alcuni docenti partendo – noblesse oblige – da Paola Molinari, che della Scuola è anche coordinatrice.

PAOLA MOLINARI

Dottoressa Molinari, quanto è importante seguire un percorso viso e corpo per un approccio globale ai trattamenti che si possono fare in Medicina Estetica? «Non è importante: è addirittura indispensabile, perché consente al medico che ha predisposizione e formazione universitaria di aggiungere quello che si può definire “lavoro sul campo”, vedendo all’opera medici più esperti che mettono a disposizione dei colleghi i propri “segreti del mestiere”. Perché proprio questa, da sempre, è stata la nostra caratteristica peculiare: la pratica. Così, una volta usciti dall’aula, i nostri discenti possono replicare nel proprio ambulatorio quello che hanno visto fare al Poliambulatorio Mutimed».

all’interno del Modulo Viso Avanzato, il corso di Ecografia del viso tenuto dal dottor Simone Urso: «Siamo nell’Era della Flebologia Moderna, il livello si alza in continuazione e una corretta ecografia del viso è fondamentale per individuare tessuto, muscoli, varianti anatomiche, stratificazioni magari dovute alla sovrapposizione di trattamenti. L’ecografia guida il medico nella ricerca del trattamento più adatto per ogni singola zona, un vantaggio che ci viene offerto dalla tecnologia e del quale davvero non possiamo fare a meno».

MASSIMILIANO VANDI

Il lavoro del medico si svolge all’interno dell’ambulatorio, ovvio, ma come può il medico stesso allargare la cerchia dei propri pazienti? Una domanda non banale, alla quale risponde il Corso di Marketing Ambulatoriale tenuto da Massimiliano Vandi, dottore in Scienze Psicologiche: «Il medico deve avere visibilità, acquisire credibilità e infine ottenere la fiducia dei propri pazienti. E tutto questo non è semplicissimo, in un mondo di tuttologi come quello in cui viviamo. Così, durante il corso spieghiamo come costruire un rapporto con il paziente, come creare empatia con chi viene in ambulatorio per risolvere un problema. Alcuni medici sono convinti di risolvere la questione con una presenza su Facebook o Instagram, ma i social networks sono solo l’ultimo passo di un cammino molto più complesso. I medici più giovani, “nativi digitali” o quasi, questo l’hanno capito da subito e affollano il corso, con la prospettiva di creare un valore duraturo per il proprio ambulatorio». ◼

SIMONE UGO URSO

Ormai da decenni CPMA – VALET completa la formazione di medici e chirurghi estetici con i propri corsi, ma ovviamente – come comanda la Scienza – non in maniera statica, bensì aggiornandosi continuamente per offrire ai propri “allievi” nuove soluzioni, sempre più sicure, sempre più indispensabili (per citare la dottoressa Molinari). È in questo solco, per esempio, che recentemente è stato aggiunto,

Moduli e Corsi

CPMA

www.valet.it 69


IT’S BABY SKIN IN A BOTTLE

MEDICINA ESTETICA

303 PHARMA Ricerca e Sviluppo

S

kin Up, uno straordinario e innovativo dispositivo per l’atomizzazione a ultrasuoni di sostanza anche medicali, in grado di erogare sulla pelle principi attivi, ovunque si voglia e in qualsiasi momento della giornata. Ecco una delle più importanti novità che 303Pharma presenterà al 23° Congresso SIES 2022. Sempre attenta alla collaborazione con aziende che privilegino sicurezza, innovazione e supporto scientifico nella loro attività, nasce la collaborazione strategica con Phil Pharma, proprietaria di Skin Up e detentrice dei brevetti italiano, europeo e a breve anche statunitense, che vedrà le due società sempre più impegnate nell’offerta al mercato di soluzioni dermocosmetiche altamente tecnologiche e completamente “made in Italy”. La peculiarità di Skin Up è insita nella sua tecnologia ultrasonica, che ha la capacità di far penetrare maggiormente gli attivi nello strato corneo della pelle creando un potente mix che vede il suo utilizzo sia nella beauty routine quotidiana che nel coadiuvare terapie mediche alla risoluzione di problemi dermatologici. Come dimostrato dai test scientifici (DISTAV di Genova), la tecnologia ultrasonica di Skin Up permette ai principi attivi micronebulizzati di attraversare l’epidermide penetrando fino al derma, in quanto è in grado di erogare fluidi che, trasformati in microparticelle, penetrano con grande efficacia e rapidità senza lasciare la pelle unta o bagnata. Grazie al contributo di importanti centri cosmetologici e di noti professionisti, sono state realizzate preparazioni dermocosmetiche che rispondono alle diverse esigenze dei trattamenti anti-aging semplifi70

La pelle del viso è la più delicata, nonché quella più scrutata, sia da te sia dagli altri. Per questo motivo è importante curarla e mantenerla in salute. Il nuovo Skin Up consente di raggiungere un risultato importante e difficilmente eguagliabile cando, migliorando e rendendo più efficace e sicura la loro applicazione. Ecco che il concetto di “cosmesi tecnologica” in Skin Up assume un carattere determinante e qualificante rispetto alle sue prestazioni in un settore dove questi aspetti rivestono sempre più importanza.

LA SICUREZZA DELLE SOLUZIONI

Non trascurabile ed ennesimo punto di forza, l’aspetto della sicurezza nell’applicazione delle soluzioni dato che, evitandone il contatto mani-pelle-prodotto, si elimina anche l’eventuale possibilità di contaminazione che sarebbe poi trasferita sulla cute. Il dispositivo è stato calibrato per un’erogazione di quindici secondi ad applicazione, rispondendo alla necessità di proporre uno standard d’uso che traduca la frequenza d’utilizzo e il tempo di nebulizzazione in un vero e proprio protocollo, fattore determinante per le applicazioni in cosmesi, ma ancora di più nell’ambito derma- tologico, dove sono allo studio nuove e interessanti applicazioni. Proprio per rafforzare il suo taglio tecnol o g i co / i n n ova tivo e rispondere alle esigenze dettate dalle nuove frontiere della Medicina Estetica, grazie alla partnership delle due aziende sono allo studio nuove formulazioni, che prevedono l’impiego di un nuovissimo collagene “biotech”, Neosilk®, catena polipeptidica alpha1 del collagene ricombinante di tipo I, ideale per il ringiovanimento della matrice extracellulare del derma.

NEOSILK® ESCLUSIVA DI 303 PHARMA

Questa sostanza, esclusiva di 303 Pharma, è già stata utilizzata nella realizzazione e certificazione di dispositivi medici di classe III: iniettabili, nella Medicina Estetica e in ortopedia; topici, su cute lesa, per il trattamento di ulcere croniche. Le sue caratteristiche di massima biocompatibilità e sicurezza, nonché le dimostrate capacità rigenerative, vedranno il suo impiego per Skin Up in formulazioni nella Medicina Estetica per l’ottenimento immediato di un effetto distensivo delle rughe, compattezza e massima idratazione del derma. Inoltre, l’impiego combinato di Skin Up e Neosilk® in dermatologia fornirà ai professionisti del settore un nuovo e indispensabile strumento per affrontare il trattamento di manifestazioni cutanee che possono turbare la sicurezza nelle relazioni sociali di chi vi è affetto, sempre supportati da specialisti di massimo livello con i quali si possa fornire l’evidenza scientifica dell’attività dichiarata. Inizia quindi una nuova era, nella quale oltre alla cura del corpo grazie a prodotti e macchinari sempre più


Schema riassuntivo: l’erogazione atomizzata a ultrasuoni di sostanze anche medicali, in grado di erogare sulla pelle principi attivi, ovunque si voglia e in qualsiasi momento della giornata

sofisticati, potremo occuparci del “fitness per la pelle”, con un approccio professionale di alto livello che sposi l’high-tech a protocolli sicuri e mirati. Imparando a ritagliarci quotidianamente un piccolo spazio personale, ci regalerà la soddisfazione di vedere migliorare la nostra immagine. Questa nuova avventura parte oggi con la focalizzazione sul viso, collo e decolleté, ma prevede a seguire altre applicazioni per diverse regioni del corpo. Sempre grazie

alla tecnologia ultrasonica, le aziende prevedono l’introduzione di trattamenti idratanti, tonificanti e per la risoluzione degli inestetismi tipici di queste aree. Con grande serietà e professionalità, le due aziende seguono un percorso evolutivo e di sviluppo che tenga in massima considerazione l’approccio olistico alla persona (Body, Soul, Mind), laddove il totalizzante stato di benessere possa essere raggiunto nel massimo rispetto e nella cura di

ogni singolo aspetto qualificante il destinatario della proposta terapeutica, sempre meno paziente e sempre più interlocutore attivo e consapevole. ◼︎

PER SAPERNE DI PIÙ

303pharma.com/neosilk

71


MEDICINA ESTETICA

SINCLAIR PHARMA Ricerca e Sviluppo

SINCLAIR PHARMA: SCIENZA E INNOVAZIONE AL SERVIZIO DELLA MEDICINA ESTETICA L’azienda – presente da anni in molti Paesi - a luglio 2021 ha deciso di aprire una sede commerciale in Italia, ad Arcore (MB)

S

inclair Pharma è un’azienda multinazionale dedicata alla Medicina Estetica che vanta un portfolio di tecnologie differenziate e complementari con focus sui dispositivi iniettabili e sulle apparecchiature elettromedicali (EBD). Con la sua gamma di prodotti, l’azienda intende allinearsi a quelle che sono le richieste crescenti dei medici e dei loro pazienti per trattamenti completi, minimamente invasivi, di alta qualità ed efficacia e dal risultato naturale e duraturo. Con sede a Londra, Sinclair ha una stabile presenza commerciale in molti Paesi europei, Brasile, Usa, Messico, Emirati Arabi, Russia, Corea del Sud, oltre a una rete capillare internazionale di distributori, con oltre 500 dipendenti in tutto il mondo. Per i prossimi anni, l’azienda sta pianificando l’entrata in nuovi mercati e il lancio di ulteriori linee di prodotti.

L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE: IL SINCLAIR COLLEGE

Scopo di Sinclair Pharma è fornire i più alti standard di formazione e supporto medico-scientifico continuativo, lavorando in collaborazione con i medici per fornire ai pazienti risultati clinici senza pari e i più elevati standard di sicurezza del settore. I training ai medici sono al centro di tutte le attività di Sinclair Pharma, che ha sviluppato un processo di formazione molto strutturato, con workshop pratici 1-to-1 che vengono affiancati a specifici training online come webinar, realtà aumentata, sessioni di anatomia, workshop sui cadaveri. Questo processo di formazione è supportato dai nostri trainer, che rimangono a disposizione dei discenti per guidarli nelle procedure, garantendo risultati efficaci e sicuri 72

per i pazienti. Sinclair Pharma offre al medico una risorsa educativa online unica e totalmente gratuita per supportare la sua formazione sulla pratica in Medicina Estetica e fornire ulteriori servizi per lo sviluppo dell’ambulatorio: il Sinclair College. Registrandosi al sito www.sinclair-college.com sarà infatti possibile avere accesso illimitato a numerosi contenuti che variano dall’anatomia alle procedure iniettive, alla tecnologia dei prodotti, alla comunicazione strategica per l’ambulatorio.

IL PORTFOLIO DI PRODOTTI SINCLAIR PHARMA IN ITALIA • MaiLi: un’ampia gamma di filler a

base di acido ialuronico, sviluppati e prodotti in Svizzera, che sfruttano un processo di produzione brevettato e innovativo. • Ellansé: il filler a base di microsfere di policaprolattone, prodotto in Olanda, che rigenera i volumi in maniera naturale e duratura, stimolando la produzione di collagene. Pz.1: pre e post trattamento con MaiLi

• Silhouette Soft: ampia gamma di

fili riassorbibili prodotti in America e basati sull’innovativa tecnologia dei coni. • Perfectha: il filler dermico a base di HA, prodotto in Francia, che offre risultati efficaci e sicuri.

MAILI E LA NUOVA TECNOLOGIA OXI-FREE™

Dallo scorso luglio, il portfolio di prodotti iniettabili Sinclair Pharma si è ampliato grazie a MaiLi, filler a base di Acido Ialuronico prodotto in Svizzera. MaiLi è una gamma completa di quattro varianti monofasiche, contenenti lidocaina, che sfruttano la potenza dell’innovativa tecnologia brevettata Oxi-Free™. La tecnologia Oxi-Free™ fa sì che il cross-linking dell’Acido Ialuronico ad alto peso molecolare avvenga in atmosfera inerte e con una bassa concentrazione di BDDE, preservando lunghe catene di Acido Ialuronico. Questo processo permette di ottenere un gel elastico e malleabile, che


in più rispetto al leader di mercato*. Allo stesso tempo, è possibile utilizzare il 24% in meno di gel, rispetto al leader di mercato, per ottenere lo stesso effetto volumizzante**. MaiLi è progettato per il trattamento di perdite di volume, delle linee sottili, delle depressioni cutanee medie, delle rughe profonde, ma anche per il ripristino dell’area periorbitale e periorale. I risultati degli studi disponibili indicano che le labbra trattate con MaiLi mantengono il risultato stabile fino a 12 mesi* ◼︎

Pz.2: pre e post trattamento con MaiLi

si muove e si flette, seguendo i naturali movimenti del volto, con una struttura simile a quella di una molla (“Smart Spring”). La scienza Smart Spring fa sì che i nuovi filler MaiLi agiscano come una “Molla Intelligente” che risponde alle pressioni e alle sollecitazioni, mantenendo volume, proiezione e lunga durata. MaiLi ha un compor-

tamento simile al tessuto cutaneo: è morbido, flessibile e si adatta ai movimenti muscolari e alle espressioni facciali, dando quindi al paziente una sensazione di naturalezza, rispetto a quella lasciata da altri filler più rigidi. Maili Extreme si è dimostrato un riempitivo volumizzante e versatile, con un tasso di proiezione del 34%

* Dati in archivio ** Indagine Clinica: rispetto a Juvéderm® Voluma, è richiesto il 24% in meno di prodotto di MaiLi Extreme per gli stessi risultati nel trattamento dell’area zigomatica. Dati in archivio.

PER INFORMAZIONI

sinclairpharma.com - sinclair-college.com

73


ADDIO BORSE E OCCHIAIE

MEDICINA ESTETICA

Dr. Samer Al Jalbout Specialista in Dermatologia e Venereologia, Medico Estetico - Ravenna

La soluzione per il trattamento dell’area periorbitale si chiama Sunekos200

F

ino a poco tempo fa, il trattamento dell’area perioculare rappresentava un limite nel campo della Medicina Estetica. Se la richiesta era ed è ancora molto alta da parte dei pazienti, la proposta invece da parte nostra, esperti del settore, non era all’altezza. In effetti, essendo una zona anatomicamente complessa, richiedeva un prodotto peculiare che consentisse di migliorare il difetto estetico - principalmente occhiaie e borse - senza aumentare gli effetti collaterali, non trascurabili in questo comparto. Per rispondere a tale richiesta, lo sviluppo biochimico ha elaborato un prodotto, Sunekos200, mirato alla stimolazione della matrice extracellulare. Si tratta di un’associazione di acido ialuronico libero a basso peso molecolare e di un pool di aminoacidi che permettono di stimolare e rigenerare nuovi fibroblasti, che andranno a produrre collagene (di cui anche il tipo IV) ed elastina. Questo trattamento, avendo come obiettivo il riequilibrio della matrice extracellulare, è unico nel suo genere. In effetti, gli studi clinici hanno messo in evidenza che nel corso di protocolli di 3 sessioni a distanza di 15 giorni, già dopo i primi 15 giorni si evidenzia una apprezzabile riduzione del profilo delle rughe ed un significativo ispessimento della cute perioculare.

74

IL TRATTAMENTO

Lo schema iniettivo è innovativo. La zona perioculare viene a sua volta divisa in due zone: • nella zona A del canto esterno vengono eseguite iniezioni superficiali retrograde; • nella zona B si eseguono due iniezioni a bolo in profondità a contatto con il periostio. Il trattamento dura pochi minuti, non necessita di anestetico e ha un’eccellente tollerabilità da parte del paziente (che non avverte bruciore).

Durante le sedute successive si è potuto apprezzare un miglioramento dell’idratazione cutanea profonda, ancora presente a sei mesi dalla prima seduta, nonché un incremento della tonicità cutanea e in generale un miglioramento dell’estetica globale del volto. Un concreto aiuto, insomma, per donare ai nostri occhi la freschezza e la luminosità di un tempo. Il terzo superiore del viso riveste un ruolo estetico fondamentale, essendo la cornice degli occhi, organo essenziale per interagire e trasmettere emozioni.


Questo aspetto viene maggiormente sottolineato in quest’era del covid con l’utilizzo della mascherina. In tal senso, la presenza di borse o di occhiaie conferiscono al viso un aspetto stanco e invecchiato. È proprio per questo motivo che la ricerca clinica nel mondo estetico, stimolata dalla richiesta dei pazienti e dei medici per avere a disposizione uno strumento efficace ma sicuro, ha permesso di sviluppare Sunekos200.

L’ARMA VINCENTE

Nella mia attività quotidiana, almeno una volta su tre la richiesta del pa-

ziente interessa la zona perioculare. Prima dell’arrivo di Sunekos200, le proposte da parte mia erano abbastanza limitate: da un lato, correggere le occhiaie con i filler classici comporta un rischio di edemizzazione anti estetico che potrebbe durare mesi; dall’altro, nel caso contrario, ovvero in presenza di borse, c’erano pochi strumenti a disposizione prima di pensare a un approccio chirurgico. Proprio per questo motivo Sunekos200 diventa un’arma vincente a doppio livello, consentendo al medico estetico di eseguire trattamenti

mirati ed efficaci e al paziente di ottenere ottimi risultati con un altissimo profilo di sicurezza. ◼︎

PER INFORMAZIONI

WEBINAR COMPLETO inquadra il QR Code e scopri Sunekos200

75


MEDICINA ESTETICA

ITALFARMACIA Comitato Scientifico

LA CELLULITE E LA BIOSTIMOLAZIONE Una patologia multifattoriale, in grado di colpire in varia misura tutte le componenti, cellulari e acellulari, dell’epidermide, del derma e del sottocutaneo

L

a cellulite è una patologia multifattoriale in grado di colpire in varia misura tutte le componenti, cellulari e acellulari, dell’epidermide, del derma, del sottocutaneo, asincronicamente, cronicamente, imprevedibilmente e subdolamente evolutiva e, con molta probabilità, assimilabile a una patologia degenerativa. Una serie di evidenze suggerisce che, nelle donne candidate alla cellulite, la pelle, barriera selettivamente permeabile ai flussi energetici, metabolici e informazionali tra l’ambiente esterno e quello interno dell’organismo, per effetto dell’interazione tra fattori endogeni (esempio: stili di vita non salutari, stress, patologie concomitanti) ed esogeni (di natura fisica, tipo radiazioni elettromagnetiche, chimica, come inquinamento ambientale, e biologica, ovvero virus, batteri), andrebbe incontro a fenomeni focali di ipossia. Quest’ultima, a sua volta, darebbe origine a una sequenza di eventi che, attraverso la microacidosi e il rilascio di metalli di transizione dalle rispettive proteine (carrier/deposito), condurrebbe inesorabilmente a una condizione di di-stress ossidativo. Le concomitanti o successive alterazioni del microcircolo e della matrice extracellulare darebbero ragione dell’impronta reattiva prima e degenerativa dopo, della malattia.

CAUSE E MECCANISMI

L’apparente pleiomorfismo anatomopatologico e clinico della cellulite sarebbe da ascriversi alle differenti modalità di interazione tra fattori individuali (genetici) e ambientali (stili di vita), ovvero a variazioni nella sequenza degli eventi patogenetici sopra citati. Siccome sia il sistema nervoso sia la pelle non solo derivano dallo stesso foglietto embrionale (l’ectoderma), ma sono anche tra gli organi più

76

A

suscettibili all’insulto ossidativo. Poco è stato fatto finora per capire fino in fondo la natura della cellulite, che colpisce in tutto il mondo milioni di donne: molte energie sono state spese sui tentativi di curarla, spesso con esiti incerti o non riproducibili. Noi, gruppo scientifico di Italfarmacia, sosteniamo che non si può pretendere di curare una patologia se non se ne conoscono bene le cause e i meccanismi e per questo motivo prendiamo le distanze

da tanti approcci che di terapeutico hanno ben poco o quasi nulla, quando vagliati secondo i criteri della medicina basata sull’evidenza. Per questo motivo abbiamo investito maggiori risorse per approfondire aspetti finora negletti nell’eziopatogenesi della cellulite, quali ad esempio i principali pathway coinvolti, ovvero l’impatto del microbioma/virioma, dei polimorfismi genetici (troppo pochi quelli finora valutati) o dell’epigenetica.

B


C

La cellulite vista e studiata al microscopio elettronico (A), al microscopio ottico (B) e con l’RMN (C), ci ha permesso di poter fare della considerazioni terapeutiche attraverso l’utilizzo di una soluzione con acido ascorbico e ascorbil palmitato, ma soprattutto attraverso la biostimolazione nelle zone interessate da cellulite con gli Skin B e OX a seconda dell’età della paziente trattata

APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE

Utilizzando più approcci, abbiamo capito diverse cose di una patologia per definizione multifattoriale e, come tale, candidata a un approccio multidisciplinare. Per decenni, molti studiosi che si sono occupati di cellulite hanno cercato di classificarla, come il

genere umano ha pensato per secoli che la terra fosse al centro dell’universo e solo nell’ultimo secolo ha imparato a convivere con l’idea che vive in un’area indefinita dell’universo, in una galassia stagnante contenuta in un universo di grandezza inimmaginabile, anche gli studiosi della cellulite

LINE

hanno iniziato a capire negli ultimi anni le caratteristiche degenerative della patologia, quindi l’impossibilità di una classificazione al momento definita. Oggi, per chi studia la cellulite, sta per cambiare nuovamente la prospettiva dell’evoluzione della patologia, dovendo ricollocare l’universo cellulite nel cosmo di una patologia multifattoriale in grado di colpire in varia misura tutte le componenti, cellulari e acellulari, dell’epidermide, del derma e del sottocute, asincronicamente, cronicamente, imprevedibilmente e subdolamente evolutiva e, con molta probabilità, assimilabile a una patologia degenerativa, come scritto all’inizio dell’introduzione. Questo ci porta a capire che è importante ciò che è già stato dimostrato, ma non si arriverà mai a una vera e nuova scoperta se non si va oltre. La scienza ci rende umili, le scoperte passate, i barlumi di scoprire nuove verità, oggi incredibili dal punto di vista scientifico, potrebbero rivelarsi poi reali, una volta compreso tutto quanto, attraverso una reale dimostrazione scientifica e non empirica. ◼︎

Sempre primi, per il tuo benessere!

BIOSTIMOLAZIONE SKIN LINE L'ANTI AGEING STRUTTURALE DA OGGI SI PUÒ ESSERE “GIOVANI” A TUTTE LE ETÀ! SCOPRI I RIVOLUZIONARI PROTOCOLLI DI ITALFARMACIA: BIOBOTULINO® E BOTULINONeeDLING ™

www.italfarmacia.com ITALFARMACIA srl Via di Tor Sapienza, 7 00155 Roma

Tel. el. +39 06 45441800 0 Fax ax +39 06 45441801 1 info@italfarmacia.com nfo@italfarmacia.com m

77


MEDICINA ESTETICA

Dr. Francesco Sacco Specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale Salerno

“CATERPILLAR TWISTER”: UNA NUOVA TECNICA NEL POSIZIONAMENTO DEI FILI DI SOSPENSIONE

Tecnica personale sviluppata nell’intento di assicurare un forte ancoraggio dei fili, composti in P(LA/CL)HA, per ottenere risultati estetici a lungo termine ottimali e soddisfacenti, con aumento di densità ed elasticità del tessuto dermico

I

l sollevamento dei tessuti del viso con fili di sospensione, o di trazione, rappresenta un trattamento di Medicina Estetica minimamente invasiva specificamente strutturato per donne e uomini che desiderano combattere i segni di perdita di tonicità dei tessuti molli che possono apparire già dai 30 anni. Questa metodica ormai riconosciuta, rodata e utilizzata da molti medici permette di ottenere un effetto di sollevamento nei tessuti, tale da ripristinare una maggiore definizione dell’ovale del volto, conferendogli un aspetto più fresco e giovanile, evitando così il ricorso precoce a interventi chirurgici molto più invasivi e nel contempo, in persone dai 35 ai 55 anni, creare una struttura di sostegno per contrastare la lassità fisiologica che con il tempo si creerà. L’evoluzione tecnologica nella manifattura dei fili ci ha permesso, negli ultimi anni, di utilizzare dispositivi con caratteristiche a più lento riassorbimento e con un maggior effetto visibile sulla texture della trama cutanea. La mia esperienza con l’utilizzo dei fili è partita anni addietro con i fili in PDO, poi gli svariati trattamenti eseguiti nell’ambito della mia specialità di chirurgia maxillo facciale mi hanno portato a ricercare nuove soluzioni e tecniche per migliorarne le performance e semplificarne l’applicazione.

LA RIVOLUZIONE CORRE SUL FILO

L’avvento dei nuovi fili di Aptos mi ha trovato pronto a mettere in pratica quello che avevo maturato in anni di esperienza, poiché ho trovato in questo nuova metodica una gamma di fili di qualità adatta a un’evoluzione sia 78

nella grande semplicità di utilizzo sia nella sicurezza, il tutto con un grande rapporto professionale di collaborazione con gli inventori, estremamente sensibili e disponibili alle nuove tecniche per implementare i risultati già ottimi ottenuti. I fili di sospensione Visage HA di Aptos, utilizzati con questa mia tecnica, sono di ultima generazione e composti da P(LA/CL) HA, ovvero polimeri di acido polilattico + caprolattone + acido ialuronico, con proprietà di riassorbimento graduale, dato dal caprolattone, da 18 a 24 mesi e approvati dalla FDA americana. I fili sono lunghi 19 cm, presentano un nuovo modello con ancore multidirezionali, tagliate al laser, che assicurano l’ancoraggio ai tessuti in modo tale da esercitare la giusta trazione nell’area ptosica da sollevare. Essi vengono inseriti nel sottocute per mezzo di cannule smusse brevettate da 23G. Le cannule sono estremamente maneggevoli e disegnate in modo tale da non traumatizzare i tessuti nell’atto dell’inserimento e non tagliare il filo qualora si voglia creare un’ansa all’atto dell’inserzione: tutto questo aumenta la duttilità della tecnica implantare. La composizione del filo, con l’aggiunta di acido ialuronico,

evita l’infiammazione che mediamente si può avere in occasione del posizionamento dei fili, crea un effetto immediato sul rimodellamento dei tessuti e permette al paziente di tornare alla propria vita sociale praticamente subito dopo il trattamento. Produce inoltre un aumento più rapido e intensivo di elastina e una sua maggior presenza attorno al filo impiantato, così da implementare una migliore qualità del tessuto dermico circostante, favorendo la precoce attivazione della collagenesi, il rapido recupero, l’aumento di densità ed elasticità del derma.

IL RAGGIUNGIMENTO DEL RISULTATO

Lo studio preliminare al trattamento del viso deve essere rigoroso ed è un requisito fondamentale per raggiungere l’obbiettivo clinico prefissato. Ritengo che si debba essere franchi con le nostre pazienti e non si debbano creare false illusioni: la candidata (o il candidato) ideale per il trattamento con i fili non deve presentare un eccessivo appesantimento del tessuto; nel caso di trattamento “fox eyes” e stiramento del tessuto cervicale, con bande platismatiche accentuate,


è necessario trattare l’area 15 giorni prima con tossina botulinica, in modo da bloccare gli impulsi nervosi che attivano i muscoli, impedendo così la loro contrazione e di conseguenza un cedimento precoce sia del filo che del tessuto. Il trattamento è semplice e ben tollerato dai pazienti, la durata è in genere è di circa 20/30 minuti. Nella prima fase operatoria si pratica una blanda anestesia locale con vasocostrizione, utilizzando una cannula dedicata da 23G lunga 8 cm già inserita nella confezione, contestual-

mente si ha uno scollamento preventivo del tessuto predisponendo così l’inserimento delle cannule già precaricate dei fili. Il posizionamento dei fili deve eseguirsi nel sottocute, subito al di sotto del derma, ma al di sopra della fascia muscolare. I setti fibrosi che delimitano i compartimenti adiposi del nostro viso saranno i punti di ancoraggio da ricercare per posizionare le ancore multidirezionali dei fili Visage HA. Per ottenere un’uniforme trazione dei tessuti ptosici del volto, senza formare ar-

tificialmente linee di tensione antiestetiche, è necessario creare una solida rete di fili intrecciati tra loro. Le novità della tecnica consistono in un nuovo metodo di fissazione dei fili per creare una solida rete, ottenendo una maggior stabilità dell’ancoraggio, riducendo il peso dei tessuti trazionati, e uno specifico intreccio per aumentare ancor più l’ancoraggio tissutale. Si effettua così l’applicazione di vettori contrapposti con partenza da differenti punti di inserzione per il terzo medio del viso, si attuano doppi passaggi per trazionare i tessuti para e sub-mandibolari e del terzo superiore del collo con ulteriori punti punti di inserzione posti inferiormente all’attaccatura del lobo auricolare. Questa tecnica, messa a punto con i fili Visage HA, rappresenta la sintesi delle mie esperienze maturate in anni di utilizzo di questi dispositivi, approdando a una codificazione e semplificazione di quei vari passaggi tecnici che rendono il risultato estetico finale sempre più standardizzato, duraturo e aderente ai desideri del paziente. ◼︎

79


DIETOTERAPIA

Prof. Giorgio Maullu Specialista in Scienza dell’Alimentazione - Sassari Coordinatore e Docente Master di II Livello Università di Sassari - Membro CRISMENC Coordinatore regionale SIES Sardegna Docente CPMA - VALET - Bologna

L

’Ambiente in cui gli esseri viventi vivono incide in maniera importante sullo stile e sulla qualità di vita di tutti gli esseri viventi, compreso l’uomo. Esso infatti, passando dalla posizione quadrupede che viveva sugli alberi a quella di bipede al suolo, circa due milioni di anni fa, ha iniziato a variare la propria alimentazione adattandola a quello che il nuovo ambiente permetteva come disponibilità con una dieta principalmente composta da radici, erba e frutti, e probabilmente vegetariana con piccole quantità di insetti. Quando nel ramo evolutivo si è presentata la variabile di Neanderthal, che si alimentava oltre che con radici e frutti anche con la carne delle prede che cacciava, questo uomo aveva già raggiunto una grande evoluzione strumentale, essendo capace di generare e gestire il fuoco. Tale scoperta permetteva di poter cuocere la carne e anche il resto dei vegetali e ciò ha iniziato a cambiare sostanzialmente la qualità e quantità di microbi intestinali. Il salto di qualità, però, è molto più recente, circa 10.000 anni fa con la scoperta dell’agricoltura da parte dell’Uomo Sapiens, che aveva preso il posto del Neanderthal, arrivando fino ai nostri giorni con la variante di Sapiens Sapiens. In sintesi, l’evoluzione che si è avuta, ha modificato nel corso di migliaia di anni l’adattabilità di tutte le specie viventi, compreso, per quello che interessa la nostra disciplina, la nutrizione, il macro e microbiota.

L’UNIVERSO MICROBICO

L’universo microbico è oggi finalmente oggetto di studi raffinati sempre in ulteriore approfondimento e rappresenta il punto di partenza per avere una sana e corretta alimentazione. Questo lungo excursus si è reso necessario per

80

LA CONSAPEVOLEZZA DEL VOLERE: NUTRIRSI DI BENESSERE Compito importante da parte di chi si interessa di nutrizione nel senso più ampio del termine è riprendere la ricerca dell’equilibrio tra il consumo e la sostenibilità del mercato, al fine di salvaguardare soprattutto la salute affermare un concetto molto importante e gravoso che ci deve far riflettere. Nel corso delle migliaia di anni di evoluzione, la natura (e solamente la natura) ha fatto il suo corso permettendo alle specie viventi di avere una grande adattabilità e un corretto bilanciamento prede/predatori. Da quando l’uomo moderno, con la rivoluzione industriale e di conseguenza il progresso tecnologico, ha iniziato a modificare tutto il suo modus vivendi verso il profitto, in appena 200 anni sta mettendo in serio pericolo di sopravvivenza l’intero pianeta. E il modo di alimentarsi è la sua trasformazione più importante in questo pericoloso vortice consumistico. Compito importante da parte di chi si interessa di nutrizione nel senso più ampio del termine è riprendere la ricerca dell’equilibrio tra il consumo e la sostenibilità del mercato, al fine di salvaguardare soprattutto la salute. Infatti, per il profitto si sta sacrificando e adulterando la qualità del cibo che si ingerisce e di conseguenza stanno aumentando le malattie gastrointestinali. Un esempio per tutti. Fin dall’antica Roma, tutta l’Italia meridionale (isole comprese) era considerata il granaio dell’Impero. Venivano coltivate diverse specie di grano duro con pochissime quantità di glutine. Oggi si importa quasi tutto il grano dal Canada e altri Paesi che hanno selezionato grano ad alta resa per ettaro, ma che contengono ingenti quantità di glutine. Il risultato è che oggi un elevatissimo numero di persone lamentano una sindrome celiaca pur senza avere la malattia vera e propria, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita.

LE BUONE ABITUDINI

Considerando la gravità del problema, è chiaro a tutti che ognuno di noi

deve fare la propria parte e il modo di alimentarsi diventa fondamentale. Purtroppo la disparità delle possibilità economiche vede ancora ai giorni nostri migliaia di persone che muoiono di fame e migliaia che si ammalano e muoiono per un eccesso di alimentazione. La possibilità di confrontarsi con queste tematiche particolarmente impellenti e importanti è data come sempre grazie alla VALET CPMA di Bologna, che permette ai colleghi desiderosi di approfondire in maniera razionale e critica la Nutrizione Clinica, di entrare in un mondo affascinante, e stimolante per la propria professione, aggiungendo anche un miglioramento della propria qualità di vita oltre a quella dei propri pazienti. Lo studio e la valutazione del sistema microbico intestinale diventa il compito principale da studiare, al fine di modificarlo qualora vi siano delle anomalie dei rapporti in percentuale tra i vari ceppi batterici, considerando che la maggior parte sono saprofiti e pertanto collaboranti per l’omeostasi del nostro organismo. La vitamina K è l’esempio più eclatante. Inoltre, l’assunzione degli alimenti va studiata adeguando qualità, quantità e proporzione dei componenti, gluci-


di, lipidi e protidi, al fine di garantire la giusta carica energetica di cui necessita l’organismo umano. Eccessi o difetti dei componenti, senza tener conto del dispendio energetico dell’organismo, porta inevitabilmente ad alterazioni di peso che possono andare verso l’obesità o la malnutrizione. In quest’ottica diviene anche importante il tempo dedicato all’assunzione e la varietà dei cibi che si introducono. Per esempio, la dieta mima-digiuno altro non è che il modo di alimentazione che si aveva nel mondo agropastorale intorno agli Anni 50/60 e in tempi ancora più remoti a circa 10.000/8.000 anni fa. L’introduzione alimentare iniziava subito dopo la sveglia, si eseguiva un intenso lavoro muscolare durante tutto il giorno durante il lavoro manuale, poi a pranzo si introduceva la quantità calorica maggiore e si riprendeva il lavoro fino al calar del sole. Alle prime ombre della sera veniva fatta una cena frugale e dopo si andava a dormire per almeno 7/8 di sonno. Chiaramente oggi tutte queste condizioni sono completamente mutate sia nella quantità e qualità dei cibi introdotti, quasi tutti adulterati e preparati dalla grande industria, sia nell’attività fisica lavorativa, drasticamente ridotta a vantaggio di un’attività sedentaria e nevrotica, sia nella qualità e durata del sonno, che è sempre più breve e più spezzettato. È ovvio che tali condizioni determinano una variazione notevole del proprio metabolismo e un’alterazione del microbiota con un’esponenziale crescita delle malattie metaboliche soprattutto nei Paesi più industrializzati, quali diabete, iperlipidemia e dislipedemia, e le conseguenze nefaste di complicanze quali ictus, infarti e malattie immunitarie sistemiche e dell’apparato digerente.

BISOGNA SAPER SCEGLIERE

Oggigiorno per ovviare a una presa di coscienza importante sul proprio organismo, si cercano le scorciatoie dietetiche per raggiungere il peso

SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE (propedeutico a Dietoterapia dell’Obesità)

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Fornire una preparazione completa nel campo della Scienza dell’Alimentazione, dalle nozioni di biochimica e di fisiologia della nutrizione alla digestione, assorbimento, trasporto e trasformazioni biochimiche dei nutrienti energetici, con particolare attenzione al reale fabbisogno energetico (basale e di riposo; di utilizzazione degli alimenti; di svolgimento delle comuni attività di vita, professionali e sportive), fino ad arrivare alla personalizzazione della dieta. DIDATTICA A CURA DI: Prof. Giorgio Maullu DATE DEL CORSO: contatta la Segreteria CREDITI ECM: 26,8 crediti (previa compilazione del test) RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

forma, senza però mai raggiungere la stabilità se non si prende di petto la volontà di modificare lo stile di vita. Un sonno regolare e continuo, oltre a dare ristoro, diventa fondamentale nel mantenere i livelli di glicemia nel sangue attraverso il glucagone, mentre se il sonno è alterato continua a circolare cortisolo che stimola l’insulina per cui si accumula invece di consumarsi. Per ultimo, si pensi alla differenza tra le specie vegetali trattate chimicamente per poterle conservare, rispetto a quelle prodotte naturalmente. Le prime, per un effetto di marketing, sono perfette e senza difetti e inducono la clientela a scegliere quella lucida e perfettamente uguale, mentre la natura predilige il contrario, più esteticamente sono brutte, maggiormente sono buone e sane perché un simile aspetto ha una motivazione difensiva nei confronti degli animali predatori; si pensi ancora alla qualità della carne derivata dagli allevamenti intensivi, piena di ormoni, antibiotici, sostanze stimolanti e sono animali che mai hanno fatto nella loro breve vita un passo, rispetto a quella derivata da allevamenti allo stato brado, che hanno invece sviluppato le masse muscolari e il sistema immunitario in modo naturale.

Modello 3D della molecola di glucagone

Ovvio che chi si ciba della prima categoria, per tanti motivi anche spesso indipendentemente dalla propria volontà, in un certo senso diventa contaminato ed esposto a problematiche sanitarie rispetto a chi può alimentarsi in modo naturale. Un esempio: negli Anni 90, in Giappone si verificò un menarca precoce di più di 3 anni in bambine di una regione in cui l’economia era prevalentemente composta da allevamenti intensivi di bovini a cui somministravano dosi elevatissime di estrogeni. Tali estrogeni assorbiti dalla digestione della carne furono in grado di modificare in maniera importante l’organismo delle bambine prebuberi. Queste considerazioni sono sufficienti, credo, a far capire quanto l’alimentazione e l’ambiente siano importanti per la salute del nostro organismo, e di come la nostra volontà debba essere stimolata a eliminare le cattive abitudini. Intraprendere un percorso nutrizionale corretto permette inoltre di migliorare TUTTE le problematiche estetiche che spesso vengono trattate con le migliori tecnologie e prodotti d’avanguardia, ma che molte, senza una precisa valutazione nutrizionale, non permettono di raggiungere il risultato voluto e/o previsto. In questo affascinante viaggio che la VALET mette a disposizione, nel mondo della nutrizione, la meta che si raggiunge è la CONSAPEVOLEZZA del fare e del volere. Solo diventando consapevoli nel nostro agire potremo arrivare agli obiettivi preposti. Vi aspettiamo numerosi! ◼︎ 81


Dr. Maurizio Cavallini Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Milano Vicepresidente SIES Docente CPMA VALET - Bologna

S

IES Two Days è stata una nuova e affascinante esperienza congressuale proposta dalla nostra Società Scientifica non solo per l’alto profilo degli interventi che si sono succeduti ma anche per la formula innovativa su sfondo internazionale: in due giorni si è infatti svolto un “Giro del mondo”, avendo attivato alcune sessioni monotematiche con ospiti provenienti dai diversi continenti che hanno dato vita a una sessione asiatica, una europea e una centro-sudamericana. Tutto questo per offrire ai partecipanti visioni diverse, con esperienze che rispondono a tradizioni e culture scientifche diverse, adattate alle diverse etnie ed esigenze di mondi differenti. Si è così parlato di tossina botulinica, fili, filler, peeling e di altre metodiche proprie del mondo della Medicina Estetica. Un appuntamento, questo, che vuole diventare un incontro annuale di confronto su esperienze differenti, mediato dal Comitato Scietifico SIES in Italia.

elenco aggiornato al 25 settembre 2021

82

IL GIRO DEL MONDO DI SIES


Come per qualsiasi procedura medica, chiedi al tuo medico di fiducia se la procedura Emsculpt Neo® è adatta alle tue esigenze. Nell’UE Emsculpt Neo® è destinato al trattamento dell’obesità mediante riduzione del grasso attraverso stimolazioneneuromuscolare,lipolisi indotta da radiofrequenza eaumentodelflussosanguigno. ©2021 BTL Group. Tutti idiritti riservati. BTL®,EMSCULPT NEO® edEMSCULPT® sonomarchi registrati negli Stati Uniti d’America, nell’Unione Europea o in altri paesi. I prodotti, i metodi di produzione o l’utilizzo possono essere soggetti a uno o più brevetti statunitensi o esteri o domande in attesa di registrazione. Marchi EMSCULPT®, EMSCULPT NEO®, EMSELLA®, EMTONE®,EMBODY®eHIFEM®fannopartedella famiglia diprodotti EM ™. * Dati in archivio.

899-79EMCNFAAA4IT100, Emsculpt_Neo_LF_FAA_A4_IT100

inBody Shaping I risultati e l’esperienza del paziente possono variare.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Addio borse e occhiaie

3min
pages 74-75

“Caterpillar Twister”: una nuova tecnica nel posizionamento dei fili di sospensione

4min
pages 78-79

Sinclair Pharma: scienza e innovazione al servizio della Medicina Estetica

4min
pages 72-73

La consapevolezza del volere: nutrirsi di benessere

7min
pages 80-84

It’s baby skin in a bottle

4min
pages 70-71

Come prendersi cura dell’espressione più autentica di sempre: il sorriso

5min
pages 58-59

Protocollo IN-OUT per la cura della pelle, l’approccio integrato per contrastare lo stress ossidativo

11min
pages 64-68

La Medicina Rigenerativa è la nuova terapia per il futuro della nostra pelle

5min
pages 52-53

Carbossiterapia: il ruolo fondamentale dell’Alta Tecnologia

5min
pages 56-57

In alto i glutei

4min
pages 54-55

SCLEROTHERAPY 2021, una conferma e una rinascita

1min
page 51

Biostimolazione ibrida per un rimodellamento 3D

4min
pages 48-50

Seventy Hyal 2000 Body System: multilayer synergy for skin firmness

7min
pages 45-47

Digital SIES DAY(s) - Altro giro, altro successo

2min
page 40

Perché CPMA?

2min
pages 41-44

Bio-rimodellamento non invasivo delle lassità cutanee con la radiofrequenza monopolare capacitiva

3min
pages 38-39

Terapia Autologa Rigenerativa in Medicina Estetica: SEFFILLER®

5min
pages 36-37

Rimodellare il profilo mandibolare senza bisturi

6min
pages 33-35

Acne, non ti temo

13min
pages 26-29

Peeling dermatologici: parliamone con gli esperti

5min
pages 11-13

Kleresca + Modula FLE: la nuova terapia per il trattamento dell’acne

5min
pages 20-22

Artiglieria pesante contro la PEFS

4min
pages 30-32

Nuovi orizzonti per la tossina botulinica

5min
pages 5-7

ETHEREA-MX® “un centro laser completo” e tecnologicamente evoluto in un’unica piattaforma

4min
pages 8-10

Una scelta fondamentale

6min
pages 17-19
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.