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Artiglieria pesante contro la PEFS
from Numero 64
Dr. Daniele Donnamaria Chirurgo Estetico - Viareggio - Roma Dr.ssa Francesca Papa Medico Estetico - Roma
MEDICINA ESTETICA
ARTIGLIERIA PESANTE CONTRO LA PEFS
La cellulite rappresenta un inestetismo che colpisce milioni di donne. Oltre alla Chirugia Estetica, possono scendere in campo tecniche meno invasive: segnaliamo Alidya, il primo dispositivo medico a marchio CE con specifica indicazione al trattamento, che agisce sui diversi meccanismi patogenetici della stessa
La cellulite rappresenta un inestetismo che colpisce milioni di donne. Il termine scientifico che la identifica è “Pannicolopatia Edemato Fibro Sclerotica” (PEFS), una vera e propria patologia che interessa il pannicolo adiposo sottocutaneo, ricco di cellule lipidiche. Si assiste infatti, a partire dalla pubertà e a seguito dell’azione ormonale, a un aumento del volume delle cellule adipose e, negli spazi intracellulari, all’accumulo di liquidi in eccesso. Per cellulite si intende quindi un insieme di alterazioni a livello del tessuto connettivo e di quello adiposo. È uno stato infiammatorio che attraversa diversi stadi, da quello principalmente “edematoso” a quello “fibrosclerotico”, con fenomeni di organizzazione fibrotica dei tessuti interessati. Diversi studi hanno dimostrato la genesi multifattoriale della cellulite, identificando tra le diverse cause le alterazioni del microcircolo, l’azione degli estrogeni sul tessuto adiposo, lo stress ossidativo fino alla componente genetica. Nell’ambito della Medicina e Chirurgia Estetica, oggi esistono diverse possibili terapie per contrastare efficacemente la cellulite. Nei casi in cui non sia indicato il trattamento chirurgico, i metodi semi o non invasivi da poter considerare sono diversi, alcuni dei quali prevedono l’utilizzo di macchinari o la somministrazione localizzata di sostanze che vanno ad agire sui meccanismi responsabili della cellulite: la cavitazione, gli ultrasuoni, la radiofrequenza, l’elettrolipolisi, la crioscultura, la laserterapia, l’ozonoterapia, la pressoterapia, il linfodrenaggio, la carbossiterapia, la mesoterapia.
CARBOSSITERAPIA La carbossiterapia serve a riequilibrare la microcircolazione quando la stessa è alterata. La carbossiterapia esplica i suoi effetti interferendo principalmente con i fattori che regolano a breve termine il flusso ematico locale. Le indicazioni cliniche della carbossiterapia interessano diverse branche della patologia medica: la cellulite, l’invecchiamento cutaneo, la psoriasi. L’azione riabilitativa della microcircolazione torna vantaggiosa nel trattamento della cellulite perché agisce sulla componente vascolare alterata che caratterizza la fisiopatologia microcircolatoria della PEFS. L’aumento del flusso ematico tessutale locale favorisce inoltre la lipolisi, in quanto con un maggiore apporto di ossigeno vengono favoriti i processi ossidativi degli acidi grassi.
LIPOSCULTURA La liposcultura ultrasonica esterna, detta anche cavitazione, è una tecnica impiegata per la riduzione non chirurgica delle aree di accumulo di grasso attraverso l’utilizzo di ultrasuoni a bassa frequenza (40-200 Khz). Queste onde sonore hanno una frequenza superiore a quelle mediamente udibili dall’orecchio umano. L’applicazione degli ultrasuoni a bassa frequenza nel campo della Medicina Estetica si basa sulle proprietà termiche, meccaniche, biologiche, biochimiche e di cavitazione che hanno le onde sonore sul tessuto adiposo. Esse, penetrando nei tessuti, cedono parte della loro energia sotto forma di calore. L’innalzamento della temperatura locale determina un aumento della microcircolazione e un aumento di volume delle cellule adipose (effetto termico). Le variazioni di pressione prodotte determinano alterazioni a livello della membrana cellulare, alterandone la permeabilità e liberando così i lipidi contenuti all’interno della cellula (effetto biologico e biochimico). L’utilizzo di ultrasuoni transdermici è sicuro, efficace, non invasivo e indolore. La mesoterapia consiste nell’iniezione intradermica di farmaci, la quale viene effettuata tramite sottilissimi aghi, di circa 4-6 mm.
MESOTERAPIA La somministrazione intradermica appare molto più vantaggiosa rispetto a quella sistemica: infatti, mentre quest’ultima necessita del raggiungimento di una concentrazione plasmatica minima che garantisca l’effetto terapeutico, attraverso la mesoterapia l’iniezione permette non solo di raggiungere i distretti con una dose inferiore, ma anche di ridurre i tempi d’attesa per far sì che
il farmaco espleti la propria attività. I farmaci utilizzati variano in base al tipo di patologia che si desidera trattare e nel caso della cellulite, a seconda dello stadio in cui si presenta. Si possono utilizzare sostanze ad azione antiedemigena, capillaroprotettiva, sostanze ad azione lipolitica, oppure prodotti che esplichino una azione principalmente tonificante ed elasticizzante sulla cute. Non occorre anestesia, il trattamento è indolore e nelle zone trattate si inietteranno piccole quantità di prodotto sottoforma di pomfi in modo da avere un rilascio lento nel tempo e un’azione più prolungata nei tessuti. Possono essere necessarie più sedute, dalle 7 alle 12 con cadenza settimanale.
È ARRIVATO ALIDYA Con la stessa tecnica si può iniettare nel mesoderma un nuovo prodotto, chiamato Alidya, il primo dispositivo medico a marchio CE con specifica indicazione al trattamento della cellulite, che agisce sui diversi meccanismi patogenetici della stessa, dalla rimozione degli elementi metallici accumulati nell’interstizio, al miglioramento dell’ossigenazione cellulare, passando per una ristrutturazione della matrice extracellulare tramite catene aminoacidiche. Attraverso questo dispositivo medico, possiamo migliorare notevolmente il quadro clinico delle pazienti e contrastare l’evoluzione del processo infiammatorio, evitando l’insorgenza della sclerosi adiposa. È specificamente formulato per la prevenzione e il trattamento della distrofia ginoide, agendo tramite un meccanismo di solubilizzazione e rimozione di elementi tossici extracellulari, di ripristino dell’omeostasi cellulare, che clinicamente si traduce nel miglioramento delle zone affette da cellulite (aumento del tono della pelle, correzione dei volumi, sensazione di sollievo e riduzione della ritenzione). Il trattamento con Alydia prevede un minimo di 7 applicazioni nell’area prescelta fino a un massimo di 12 sedute, da eseguire settimanalmente, prevedendo 1-2 fiale a ogni sessione a seconda dell’estensione della zona da trattare. ◼︎
PER INFORMAZIONI
www.marllor.com - www.alidya.com