ARTIGLIERIA PESANTE CONTRO LA PEFS
MEDICINA ESTETICA
Dr. Daniele Donnamaria Chirurgo Estetico - Viareggio - Roma Dr.ssa Francesca Papa Medico Estetico - Roma
L
a cellulite rappresenta un inestetismo che colpisce milioni di donne. Il termine scientifico che la identifica è “Pannicolopatia Edemato Fibro Sclerotica” (PEFS), una vera e propria patologia che interessa il pannicolo adiposo sottocutaneo, ricco di cellule lipidiche. Si assiste infatti, a partire dalla pubertà e a seguito dell’azione ormonale, a un aumento del volume delle cellule adipose e, negli spazi intracellulari, all’accumulo di liquidi in eccesso. Per cellulite si intende quindi un insieme di alterazioni a livello del tessuto connettivo e di quello adiposo. È uno stato infiammatorio che attraversa diversi stadi, da quello principalmente “edematoso” a quello “fibrosclerotico”, con fenomeni di organizzazione fibrotica dei tessuti interessati. Diversi studi hanno dimostrato la genesi multifattoriale della cellulite, identificando tra le diverse cause le alterazioni del microcircolo, l’azione degli estrogeni sul tessuto adiposo, lo stress ossidativo fino alla componente genetica.
La cellulite rappresenta un inestetismo che colpisce milioni di donne. Oltre alla Chirugia Estetica, possono scendere in campo tecniche meno invasive: segnaliamo Alidya, il primo dispositivo medico a marchio CE con specifica indicazione al trattamento, che agisce sui diversi meccanismi patogenetici della stessa Nell’ambito della Medicina e Chirurgia Estetica, oggi esistono diverse possibili terapie per contrastare efficacemente la cellulite. Nei casi in cui non sia indicato il trattamento chirurgico, i metodi semi o non invasivi da poter considerare sono diversi, alcuni dei quali prevedono l’utilizzo di macchinari o la somministrazione localizzata di sostanze che vanno ad agire sui meccanismi responsabili della cellulite: la cavitazione, gli ultrasuoni, la radiofrequenza, l’elettrolipolisi, la crioscultura, la laserterapia, l’ozonoterapia, la pressoterapia, il linfodrenaggio, la carbossiterapia, la mesoterapia.
CARBOSSITERAPIA
La carbossiterapia serve a riequilibrare la microcircolazione quando la stessa è alterata. La carbossiterapia esplica i suoi effetti interferendo principalmente con i fattori che regolano a breve termine il flusso ematico locale. Le indicazioni cliniche della carbossiterapia interessano diverse branche della patologia medica: la cellulite, l’invecchiamento cutaneo, la psoriasi. L’azione riabilitativa della microcircolazione torna vantaggiosa nel trattamento della cellulite perché agisce sulla componente vascolare alterata che caratterizza la fisiopatologia microcircolatoria della PEFS. L’aumento del flusso ematico tessutale locale favorisce inoltre la lipolisi, in quanto con un maggiore apporto di ossigeno vengono favoriti i processi ossidativi degli acidi grassi.
LIPOSCULTURA
La liposcultura ultrasonica esterna, detta anche cavitazione, è una tecnica impiegata per la riduzione non 30
chirurgica delle aree di accumulo di grasso attraverso l’utilizzo di ultrasuoni a bassa frequenza (40-200 Khz). Queste onde sonore hanno una frequenza superiore a quelle mediamente udibili dall’orecchio umano. L’applicazione degli ultrasuoni a bassa frequenza nel campo della Medicina Estetica si basa sulle proprietà termiche, meccaniche, biologiche, biochimiche e di cavitazione che hanno le onde sonore sul tessuto adiposo. Esse, penetrando nei tessuti, cedono parte della loro energia sotto forma di calore. L’innalzamento della temperatura locale determina un aumento della microcircolazione e un aumento di volume delle cellule adipose (effetto termico). Le variazioni di pressione prodotte determinano alterazioni a livello della membrana cellulare, alterandone la permeabilità e liberando così i lipidi contenuti all’interno della cellula (effetto biologico e biochimico). L’utilizzo di ultrasuoni transdermici è sicuro, efficace, non invasivo e indolore. La mesoterapia consiste nell’iniezione intradermica di farmaci, la quale viene effettuata tramite sottilissimi aghi, di circa 4-6 mm.
MESOTERAPIA
La somministrazione intradermica appare molto più vantaggiosa rispetto a quella sistemica: infatti, mentre quest’ultima necessita del raggiungimento di una concentrazione plasmatica minima che garantisca l’effetto terapeutico, attraverso la mesoterapia l’iniezione permette non solo di raggiungere i distretti con una dose inferiore, ma anche di ridurre i tempi d’attesa per far sì che