LA DOMUS MEDICA DEL TERZO MILLENNIO
IN QUESTO NUMERO
HA per il corpo: “Profhilo® Body”, il trattamento innovativo per contrastare il rilassamento cutaneo
BIOJUVE™: innovazione per la cura del bioma cutaneo
I benefici dell’acido ialuronico da 200kda nella skin quality
Filler per Lui: proporzioni e mascolinizzazione
Agopuntura ed elettro-agopuntura nel dolore cronico persistente
ANNO XXIV - periodico di informazione scientifica a diffusione mirata
n. 71 maggio-agosto 2024, anno XXIV - Aut. Tribunale Bologna n. 7071 del 05/12/2000 - Sped. a.p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Poste Italiane Dir. Comm. Imprese E/R Spedizione riservata ai soli abbonati non acquistabile in edicola. In caso di mancata consegna, restituire all’editore che si impegna a pagare la relativa tassa c/o CMP di Bologna - Contiene I.P. 71
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Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 7071 del 05/12/2000
Direttore responsabile: Marco Montanari
Coordinamento scientifico:
Bruno Giacomo Carrari, Maurzio Cavallini, Domenico D’Angelo, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Federica Lerro, Fabio Marini, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Antonio Monti, Franco Paolini, Maurizio Priori, Paola Rosalba Russo.
Hanno collaborato:
Chiara Botti, Giovanni Botti, Grazielle Capra, Davide De Rossi, Maria Cristina D’aloiso, Roberta D’Emilio, Mario Forzanini, Alessandro Frullini, Salvatore “Piero” Fundarò, Dora Intagliata, Federica Lerro, Fabio Marini, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Vittoria Neri, Franco Paolini, Maurizio Priori, Ilaria Proietti, Nerlep Kaur Rana, Simone Ugo Urso, Michela Zazzaron.
Segreteria di redazione: VALET s.r.l.
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Immagine & comunicazione: Elisa Fantini - elisa.fantini@valet.it
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Diffusione Nazionale: Medici specialisti in: anestesia e rianimazione, angiologia e flebologia, chirurgia generale, chirurgia plastica, dermatologia, dietologia, endocrinologia, fisiatria, malattie reumatiche, medicina sportiva e patologia vascolare, centri di medicina e chirurgia estetica, estetica medica, medici di base, studi privati di agopuntura e mesoterapia, infermieri professionali, ambulatori di chiroterapia, fisioterapia, fisiokinesiterapia e massaggi, centri estetici, poliambulatori, case di cura e cliniche private, direttori sanitari: A.S.L., ospedali, stabilimenti termali, associazioni e istituzioni sanitarie, istituti scientifici e di ricerca, docenti e corsisti Divisione Didattica VALET: CPMA e CEDA.
SOMMARIO
Distribuzione: 140.000 copie PAGINA ARTICOLI 71 LA DOMUS MEDICA DEL TERZO MILLENNIO periodico di informazione scientifica a diffusione mirata ANNO XXIV - MAGGIO-AGOSTO 2024 PAGINA Aumentare la sicurezza del trattamento iniettivo delle labbra con filler 5 Chirurgia Estetica ed Energy Based Device: sinergia vincente 8 HA per il corpo: “Profhilo® Body”, il trattamento innovativo per contrastare il rilassamento cutaneo 10 Trend evolutivi dei sistemi Laser frazionati non ablativi 12 BIOJUVE™: innovazione per la cura del bioma cutaneo 15 I benefici dell’acido ialuronico da 200kda nella skin quality 19 Insufficienza venosa arti inferiori 22 Filler per Lui: proporzioni e mascolinizzazione 24 Agopuntura ed elettro-agopuntura nel dolore cronico persistente 28 Cicatrici ipertrofiche: trattamento combinato non chirurgico 30 La CHAC Tecnology introduce una nuova era di soluzioni iniettabili 32 Beka 36: soluzione cutanea eubiotica 34 PEFS e adiposità localizzata: dalle iniezioni sciogligrasso alle tecnologie 36 La scleroterapia delle teleangectasie 40 Master Class CPMA-VALET - LE LABBRA 18 L’unione fa la forza 25 Perché CPMA-VALET? 26 Sclerotherapy & Venous Ablation 2024 38 DICA 25: Speciale 25° Congresso SIES 2024 42 SIES Awards - Grazie, CPMA-Valet! 46 Il piacere della ricerca 47 25° Congresso SIES 2024 - La parola alle Companies 48 RUBRICHE & SPECIALI
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MEDICINA ESTETICA
Dr. Salvatore “Piero” Fundarò
Specialista in Chirurgia Generale, Chirurgia Plastica - Modena e Bologna
Membro del Comitato Scientifico SIES
Docente CPMA - VALET - Bologna
LAUMENTARE LA SICUREZZA
DEL TRATTAMENTO INIETTIVO
DELLE
LABBRA CON FILLER
Questo è uno dei trattamenti più eseguiti al mondo, in quanto costituisce un elemento estetico fondamentale nell’armonizzazione volumetrica del volto
’aumento volumetrico del labbro con filler a base di acido ialuronico è uno dei trattamenti più eseguiti al mondo, in quanto costituisce un elemento estetico fondamentale nell’armonizzazione volumetrica del volto e pertanto è frequentemente richiesto dalle pazienti. A causa della sua frequente esecuzione, è una delle aree maggiormente soggette a inoculo intravasale accidentale di filler, che può portare a complicanze gravi come la necrosi tissutale e la cicatrizzazione deturpante. È pertanto importante ridurre al minimo la possibilità di embolizzazione arteriosa. Ciò si ottiene anche attraverso un’approfondita conoscenza del sistema arterioso delle labbra, che possa orientare adeguatamente le modalità di inoculo.
ANATOMIA DELLE LABBRA
I limiti anatomici del labbro superiore sono compresi tra i due solchi nasolabiali, il margine inferiore del naso e il bordo del vermiglio superiore. Il labbro inferiore si trova tra i due solchi della marionetta, il bordo del vermiglio e la linea labio-mentale orizzontale.
Nell’ambito del suo spessore si possono distinguere cinque strati anatomici:
1) cute;
2) tessuto adiposo sottocutaneo o compartimenti adiposi superficiali; 3) muscolo orbicolare della bocca; 4) tessuto adiposo profondo; 5) mucosa.
La cute ha caratteristiche simili a quelle normalmente presente nel volto e presenta follicoli piliferi, ghiandole sudoripare e sebacee [1]. Al di sotto della cute si colloca il tessuto adiposo superficiale, che è suddiviso in vari compartimenti adiposi superficiali delimitati da sottili setti,
nell’ambito dei quali decorrono i vasi sanguigni [2]. Il muscolo orbicolare della bocca si trova sotto il tessuto adiposo superficiale, che pertanto lo separa dalla cute. Esso è un muscolo sfinterico che circonda l’orifizio orale. È per lo più costituito da fibre dipendenti di un ampio gruppo di muscoli mimici bucco-labiali che convergono verso le commissure labiali. In corrispondenza con il vermiglio, il muscolo giunge in vicinanza della superficie cutanea in quanto il grasso sottocutaneo si riduce di spessore. Il grasso profondo si colloca immediatamente al di sotto del muscolo ed è presente sia a livello del vermiglio che del labbro cutaneo. Tale strato è anche denominato sottomucoso, e descritto come tessuto fibrocollagenico ed elastico contenente tessuto adiposo, vasi sanguigni, nervi, ghiandole salivari e tessuto linfatico. Il quinto strato è costituito dalla mucosa, che consiste in un epitelio squamoso stratificato non-cheratinizzato [3] che ricopre la parte interna delle labbra. La porzione del labbro che si estende dalla cute esterna del labbro alla mucosa interna è denominata vermiglio. Il tessuto superficiale che lo ricopre è un epitelio squamoso stratificato e fortemente vascolarizzato. Esso non presenta gli annessi cutanei tipici della cute delle labbra, quali follicoli piliferi e ghiandole sudoripare e sebacee. Il tipico colore rosso del vermiglio è derivato dalla scarsità di melanociti e dall’alta densità di vascolarizzazione. La transizione con la mucosa umida interna è definita dalla presenza di ghiandole salivari sottomucose e dalla scomparsa della tramatura cutanea [1]. La vascolarizzazione della labbra è principalmente assicurata dall’arteria labiale superiore (ALS) e inferiore (ALI), entrambe branche
dell’arteria facciale (AF). L’approfondita conoscenza dell’anatomia di tali arterie è utile a ridurre il rischio di inoculo involontario intravasale di filler. In questo articolo riassumiamo le principali caratteristiche anatomiche evinte dalla letteratura, che possono suggerire particolari accortezze iniettive al fine di rendere sempre più sicuro il trattamento iniettivo delle labbra.
ANATOMIA DELL’ARTERIA
LABIALE SUPERIORE (ALS)
L’ALS è un ramo che origina dall’arteria faciale (Fig. 1). In letteratura [4, 5] si trovano dati inerenti alla sua posizione rispetto la commissura labiale concordante. Essa si colloca nel 72,5% o 78,6% dei casi in posizione craniale rispetto alla commissura labiale, nel 21,4% o 27,7% dei casi a livello della commissura. Solo uno studio [6] colloca l’origine dell’ALS inferiormente la commissura nel 70% dei casi. Importante anche sottolineare che l’AF decorre lateralmente alla commissura a una distanza variabile tra 1,5, e 1,2 cm e che essa in tale posizione forma un’ansa che si superficializza significativamente. L’ALS penetra nel vermiglio a livello della giunzione tra i segmenti, laterale e interme -
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Fig.1: Arteria Labiale Superiore
dio, dell’emilabbro e attraversando il muscolo orbicolare della bocca raggiunge il piano sottomucoso [7]. L’ALS, una volta entrata nell’ambito del labbro, ha un decorso tortuoso e da essa derivano rami settali superficiali e profondi.
La profondità di decorso è un elemento anatomico fondamentale da tenere in considerazione. Lee [8] individua l’ALS nel 77,2% dei casi a livello sottomucoso, nel 18,7% dei casi a livello intramuscolare e nel 2,1% dei casi sottocutaneo.
Numerosi studi confermano tale collocazione confermando una netta prevalenza del decorso profondo sottomucoso. In una review di letteratura Smizadeh et Al. [9] riassumono le profondità dell’ALI nella seguente modalità: 75,9% sottomucosa, 24,1% intramusculare, 0,9% sottocutanea.
La modifica del piano anatomico è stata descritta da Cotofana [10], inerentemente l’ALS, nel 29% dei casi dissecati.
ANATOMIA DELL’ARTERIA
LABIALE INFERIORE (ALI)
Anche l’ALI, come l’ALS, è una branca dell’AF; secondo Al-Hoqail e Meguid, nel 28,6% dei casi condivide un tronco comune con l’ALS [5] L’origine di questa arteria rispetto la commissura labiale è descritta in modo non univoco in letteratura. Pinar riporta i seguenti posizionamenti rispetto la commissura: superiore nell’8%, stesso livello nel 22% e inferiore nel 70%. Al-Hoqail invece descrive i seguenti posizionamenti: superiore 21,4%, stesso livello 35,7% e inferiore 42,9%. Secondo Tantasit [7], l’ALI penetra il vermi-
glio a livello del segmento intermedio dell’emilabbro in una posizione generalmente più mediale dell’ALS. La profondità dell’ALI è descritta prevalentemente sottomucosa (63,7% - 87%) in varie publicazioni (4,10,11,12). Altre profondità in cui può decorrere l’ALI sono a livello intramuscolare (13% - 28,5%) o a livello sottocutaneo (0% - 3,1%).
La review di letteratura proposta da Smizadeh et Al. [9] riassume così le profondità dell’ALI: 77% sottomucosa, 18% intramusculare, 2%. Cotofana [10] riporta la modifica del piano anatomico dell’ALI nel 32% dei casi dissecati. Sia per l’ALS che per l’ALI sono descritte varianti anatomiche quali la presenza di doppie arterie collocate in piani anatomici differenti, monolateralità, cambiamento di piano anatomico durante il loro decorso.
ONSIDERAZIONI
ANATOMICHE E TECNICHE INIETTIVE nnumerevoli tecniche di trattamento sono state descritte nel corso degli anni ed è presente una costante evoluzione. L’estrema variabilità delle modalità d’inoculo rende difficoltoso adottare accorgimenti standardizzati al fine di ridurre il rischio di inoculo intravasale. È tuttavia possibile individuare accorgimenti ge -
neralizzati da adottare come anche aree anatomiche a maggior rischio di embolizzazione arteriosa, che devono essere trattate con particolare cura. Il trattamento della regione laterale della bocca (rughe commissurali) deve essere eseguito con cautela, in quanto a 1,5/1,2cm dalla commissura decorre l’AF, che in tale posizione si superficializza in modo significativo formando un’ansa frequentemente riscontrata nelle dissezioni anatomiche.
• Il trattamento della porzione laterale del vermiglio superiore deve tenere conto del fatto che l’ALS si distacca dall’AF prevalentemente al di sopra della commissura e che penetra il vermiglio al confine tra la parte laterale e quella intermedia dell’emilabbro. Nella porzione laterale del labbro, l’arteria si colloca frequentemente in posizione più superficiale in quanto non ha ancora raggiunto il piano di decorso sottomucoso, ma invece è in fase di approfondimento e sta attraversando il muscolo orbicolare della bocca. Ciò determina un maggior rischio di iniezione intravasale del filler.
• L’ALI si distacca dall’AF più frequentemente al di sotto della commissura labiale o con minore frequenza allo stesso livello della
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Fig.2: Arteria Labiale Inferiore
Fig. 3: tecniche di inoculo del vermiglio orizzontali
corso teorico-pratico
INESTETISMI DEL VOLTO: FILLER CORSO BASE
commissura stessa. Essa penetra il vermiglio più medialmente rispetto all’ALS. L’ALI presenta solitamente un calibro minore rispetto all’ALS. Le possibilità di inoculo intravasale nell’area laterale del vermiglio inferiore sembrano pertanto minori rispetto al labbro superiore.
• Sia l’ALS che l’ALI decorrono prevalentemente nel piano profondo sottomucoso (75,9% e 77% rispettivamente). Ciò rende assolutamente rischioso l’iniezione di filler dal versante interno del labbro come descritto in alcune tecniche. La prossimità delle arterie dal piano mucoso labiale interno rende maggiormente possibile l’inoculo intravasale. Tale approccio interno è pertanto sconsigliato.
• L’inoculo intramuscolare espone a un rischio moderato, ma comunque significativo, di embolizzazione arteriosa, in quanto l’ALS e l’ALI possono collocarsi in tale piano anatomico nel 24,1% e 18% dei casi.
• Il piano con minor possibilità di complicanza vascolare è quello sottocutaneo, in quanto la presenza delle arterie labiali è rara (0,9% e 2%). È comunque bene rammentare che tale possibilità è presente, che ci sono incidenze di variabili anatomiche significative e che la modifica del piano anatomico è stata possibile nel 29% dei casi per l’ALS e 32% dei casi per l’ALI.
• L’ALS e l’ALI hanno un decorso tortuoso ma sempre parallelo alla fibre del muscolo orbicolare della bocca. Le tecniche d’inoculo orizzontali che prevedono l’inserimento dell’ago orientato nella stessa direzione dell’arteria potrebbero incrementare la possibilità di iniet-
Obiettivo del corso
Introdurre ai concetti ed alle applicazioni di base del trattamento con filler di rughe e solchi del volto. Particolare attenzione viene rivolta allo studio e alla conoscenza dell’anatomia della cute, dei diversi tipi di filler presenti sul mercato, delle tecniche di impianto ed alla gestione di eventuali complicanze. Grazie ai supporti video ed alla sessione pratica dei docenti su pazienti, il discente al termine del corso sarà in grado di eseguire il trattamento base.
DIDATTICA A CURA DI: Dr. Salvatore “Piero” Fundarò Dr.ssa Paola Rosalba Russo
DATA DEL CORSO: 1ª Edizione - 17 Maggio 2024 2ª Edizione - 20 Settembre 2024
CREDITI ECM: 6 crediti (previa compilazione del test)
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tare il filler intravasale, in quanto la direzione dell’ago corrisponde alla direzione del vaso. Le tecniche d’inoculo verticali, invece, si eseguono inserendo l’ago in direzione perpendicolare al decorso delle arterie labiali e pertanto, teoricamente, potrebbero ridurre la possibilità di iniezione intravasale.
• La variabilità anatomica del decorso delle arterie labiali rende impossibile prevedere con certezza il livello nel quale esse decorrono. Lo studio ecografico dell’anatomia delle arterie labiali consente di incrementare significativamente la conoscenza delle caratteristiche anatomiche vascolari di ogni singolo paziente e, conseguentemente, di aumentare il livello di sicurezza del trattamento iniettivo. Una valutazione ecografica condotta con sonda adeguata, prima di eseguire il primo trattamento in una nuova paziente, è assolutamente consigliata in modo da approfondire il pattern di vascolarizzazione individuale. ◼
RIFERIMENTI
1. Piccinin MA, Zito PM. Anatomy, Head and Neck, Lips. [Updated 2023 Jun 5]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan-. Available from: https:// www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK507900/ 2. Pessa JE, Rohrich RJ. Facial anatomy. Clinical anatomy of the face.QMP St. Louis, Missouri 2012.
3. Groeger S, Meyle J. Oral Mucosal Epithelial Cells. Front Immunol. 2019;10:208.
4. Pinar YA, Bilge O, Govsa F. Anatomic study of the blood supply of perioral region. Clin Anat. 2005;18(5):330-339.
5. Al-Hoqail RA, Meguid EM. Anatomic dissection of the arterial supply of the lips: an anatomical and analytical approach. J Craniofac Surg. 2008;19(3):785-794.
6. Loukas M, Hullett J, Louis RG Jr, et al. A detailed observation of variations of the facial artery, with emphasis on the superior labial artery. Surg Radiol Anat.2006;28(3):316-324.
7. Tansatit T, Apinuntrum P, Phetudom T. Cadaveric assessment of lip injections: locating the serious threats. Aesthetic Plast Surg. 2017;41(2):430-440.
8. Lee SH, Gil YC, Choi YJ, Tansatit T, Kim HJ, Hu KS. Topographic anatomy of the superior labial artery for dermal filler injection. Plast Reconstr Surg. 2015;135(2):445-450.
9. Samizadeh S, Pirayesh A, Bertossi D. Anatomical Variations in the Course of Labial Arteries: A Literature ReviewAesthetic Surgery Journal 2019, Vol 39(11) 1225–1235.
10. Cotofana S, Pretterklieber B, Lucius R, et al. Distribution pattern of the superior and inferior labial arteries: impact for safe upper and lower lip ugmentation procedures. Plast Reconstr Surg. 2017;139(5):1075-1082.
11. Ahmadi SK, Rahpeyma A, Rezvani HN. Vermilion lower lip cross flap - an anatomic study on 22 fresh cadavers.Ann Maxillofac Surg. 2012;2(2):107-110.
12. Schulte DL, Sherris DA, Kasperbauer JL. The anatomical basis of the Abbé flap. Laryngoscope. 2001;111(3):382-386.
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Fig. 4: tecniche di inoculo del vermiglio verticali
La chirurgia plastica ed estetica ha subito significative evoluzioni tecnologiche e metodologiche negli ultimi decenni, conducendo a una trasformazione profonda della specialità. Questi progressi, alimentati dal costante avanzamento tecnologico, hanno anche modellato le tendenze culturali attuali, rese accessibili ai pazienti attraverso i media. A Villa Bella Clinic da oltre 40 anni ci occupiamo di Chirurgia Estetica, in modo particolare di chirurgia del volto, della mammella e del contorno corporale, con migliaia di interventi svolti e grande soddisfazione nostra e dei nostri pazienti.
Recentemente, si è registrata una crescente domanda di procedure efficienti, sicure e tempestive, in linea con l’evoluzione delle aspettative dei pazienti. In molti casi i pazienti non manifestano inestetismi tali da richiedere interventi chirurgici immediati e l’attuale panorama terapeutico non invasivo è vasto e in costante evoluzione.
Sebbene i trattamenti iniettivi abbiano avuto un ruolo predominante in passato nel ringiovanimento cutaneo e nel rimodellamento corporeo, le tecnologie elettromedicali stanno guadagnando sempre maggiore rilevanza. Pertanto, la crescente domanda da parte dei pazienti di trattamenti non invasivi e con breve tempo di recupero ci ha spinti a selezionare con cura le alternative terapeutiche all’avanguardia, in grado di rispondere alle loro esigenze.
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Gli inestetismi corporei sono spesso multifattoriali. Ad esempio, la PEFS (panniculopatia edemato-fibrosclerotica) è caratterizzata da un’infiam-
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mazione cronica degenerativa del tessuto adiposo sottocutaneo e da un processo fibrotico che coinvolge strutture trabecolari e setti di tessuto connettivo, suddividendo il tessuto adiposo in lobi. Pertanto, l’anamnesi dettagliata del paziente e una valutazione accurata del protocollo terapeutico sono essenziali per sfruttare al meglio la sinergia tra diverse metodologie.
Per contrastare la PEFS adottiamo Lysiwave, un dispositivo medico che utilizza microonde a 2.45GHz per penetrare in profondità nei tessuti. Questo dispositivo favorisce la riduzione della componente adiposa e migliora l’elasticità dei setti fibrosi e in aggiunta viene impiegata la Carbossiterapia, per stimolare il drenaggio linfatico.
Nei casi più gravi, dove è necessario un intervento chirurgico, è consigliato un ciclo preventivo di trattamento con microonde. Questo serve ad ammorbidire i setti fibrosi, facilitando l’intervento chirurgico e assicurando risultati più soddisfacenti per il paziente.
Per ottimizzare la silhouette in specifiche aree corporee, come l’addome o la regione trocanterica, consideriamo non solo le caratteristiche del tessuto adiposo, ma anche lo stato di tonicità muscolare. In molti casi proponiamo un protocollo che combina l’adipocitolisi delle microonde o della criolipoliscultura con l’azione ipertrofica e iperplasica indotta nel muscolo dalle onde elettromagnetiche ad alta intensità di Medisculpt Questa combinazione amplifica gli effetti rimodellanti, garantendo un risultato più armonioso per il paziente. Inoltre, la stimolazione muscolare per induzione magnetica è utilizzata anche per potenziare il trofismo dei glutei, migliorando l’estetica e armo -
nizzando il solco sottogluteo e l’esterno coscia. Come alternativa alla liposuzione, per adiposità localizzate di lieve o media entità, il trattamento Cryoliposculpt offre risultati significativi in poche sedute (solitamente 2-3). Questa terapia prevede l’aspirazione dell’adiposità attraverso i quattro manipoli del dispositivo e il successivo congelamento a -10°C. Una caratteristica distintiva di questo metodo risiede nel brevetto dell’azienda produttrice, denominato TissueActive, che prevede un’emissione “random” di correnti elettriche durante il tempo di trattamento. Questo aiuta a prevenire effetti indesiderati e dolore post-trattamento, preservando il trofismo tissutale e il microcircolo locale. Nei protocolli di tightening cutaneo per aree come braccia o interno coscia, spesso combiniamo Skintite con le microonde di Lysiwave
Questa combinazione stimola la produzione di elastina e collagene endogeno. In aggiunta, Medisculpt viene utilizzato per tonificare tricipiti e adduttori, completando così un approccio integrato per ottenere risultati ottimali.
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Dr.ssa Chiara Botti & Dr. Giovanni Botti
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L’APPROCCIO
NON CHIRURGICO AL VISO
La nostra gamma di trattamenti per il ringiovanimento del viso si avvale anche delle potenzialità della radiofrequenza, ma in diverse varianti più recenti. La piattaforma Coaxmed One offre tre applicatori distinti: Ablaze (RF monopolare), Endoshape (RF bipolare) e Skintite (RF frazionata ad aghi). Questa versatilità ci consente di trattare un’ampia gamma di pazienti, dai casi di invecchiamento cutaneo medio-severo a quelli che mirano alla prevenzione dell’invecchiamento. Di recente, il trattamento con Skintite, che unisce la radiofrequenza al microneedling, è uno dei più richiesti. Con soli 3-6 trattamenti si ottiene un miglioramento significativo del tono e della texture cutanea, con una riduzione delle rughe superficiali di viso e collo. Una peculiarità importante di Skintite, che lo distingue da comuni tecnologie simili, è il sistema vacuum personalizzabile, che garantisce un comfort ottimale durante il trattamento, aspetto fondamentale per le terapie non invasive.
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Il crescente interesse per le soluzioni non invasive richiede un’approfondita integrazione nella pratica clinica quotidiana. L’approccio terapeutico inizia con una dettagliata valutazione dell’inestetismo, seguita da un percorso terapeutico che sfrutta la sinergia degli Energy Based Device. Talvolta questo processo richiede un impegno temporale e la collaborazione attiva del paziente, che viene sempre incoraggiato a mantenere uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata. L’evoluzione continua nel campo della medicina estetica è evidente anche dalla crescente letteratura scientifica che supporta l’efficacia degli elettromedicali per il trattamento di comuni inestetismi. Di conseguenza, nuovi protocolli terapeutici vengono regolarmente aggiunti alla nostra offerta per garantire ai pazienti le migliori opzioni disponibili. In sintesi, ci impegniamo costantemente nella ricerca e nell’applicazione delle tecnologie e dei protocolli terapeutici più avanzati per garantire ai nostri
pazienti trattamenti personalizzati, sicuri e all’avanguardia, rispondendo efficacemente alle loro esigenze di rimodellamento corporeo, tonificazione muscolare e ringiovanimento del volto.
Per questi scopi abbiamo intravisto in Biotec Italia Medical un partner tecnologico affidabile e competente, capace di colmare l’importanza di avere un unico riferimento per tutto quanto concerne l’utilizzo di tecnologie per la medicina estetica. ◼︎
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Il processo naturale di invecchiamento della pelle, che inizia già a partire dai 25 anni di età, è la causa del più comune inestetismo, il rilassamento cutaneo
Cronoaging e photoaging provocano la perdita di elasticità dei tessuti epidermici e il calo costante e progressivo dei livelli di collagene, la proteina più importante per la qualità e la tonicità della pelle del nostro corpo. Il collagene, infatti, funge da vera e propria impalcatura per la nostra pelle, in quanto compone i tessuti connettivi sottocutanei garantendo sostegno e idratazione agli strati epidermici superficiali che si mostreranno turgidi e luminosi fintanto che il nostro organismo produce acido ialuronico e le componenti della matrice extracellulare in dosi adeguate. Il rilassamento cutaneo è tuttavia causato da fattori ulteriori, oltre alla fisiologica riduzione della produzione di collagene, quali: l’esposizione diretta e non protetta ai raggi ultravioletti del sole, che accelerano drasticamente il processo di invecchiamento della pelle; la predisposizione genetica, che può essere determinante per avere una pelle di buona qualità; i significativi sbalzi di peso, soprattutto se repentini, che provocano la formazione di una pelle in eccesso dopo che si è ridotto il tessuto adiposo presente nella regione; gli stili di vita errati che influenzano la salute della pelle, contribuendo a peggiorare la qualità dei tessuti epidermici; menopausa e post-gravidanza.
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A seguito del rilassamento cutaneo sulle regioni più delicate del corpo come l’addome, le braccia, il décolleté e le gambe si possono formare rughe, pelle cadente e perdita di definizione dei lineamenti. La Medicina Estetica moderna ha dato la possibilità di correggere questi inestetismi con nuove soluzioni non invasive o minimamente invasive, senza rischi operatori e degenza post intervento,
con protocolli ambulatoriali rapidi e poco impegnativi. Tra le più recenti novità introdotte, spicca un prodotto con caratteristiche uniche brevettato dalla nota azienda IBSA, Profhilo® Body: un acido ialuronico iniettabile innovativo specificatamente indicato per il trattamento della lassità cutanea su diverse zone del corpo e capace di unire il biorimodellamento a un effetto tensore e superidratante. Solitamente si pensa all’acido ialuronico come “gel” riempitivo, il classico filler per rimodellare volumi e contorni del viso e di alcune zone del corpo. Profhilo® Body riesce a fare di più, grazie alla sua formula brevettata in cui è presente acido ialuronico ad alto e basso peso molecolare. Questa formulazione stabilizzata termicamente, senza l’uso di agenti chimici, permette una duplice azione sui tessuti: idratante e bio-rigenerante per la componente a
basso peso molecolare, rassodante e di sostegno al derma per la componente ad alto peso molecolare (che stimola la produzione di collagene ed elastina).
AREE D’INTERESSE
Molte aree possono trarre beneficio da Profhilo® corpo, tra cui l’addome, il dorso delle braccia, il petto, il collo, le ginocchia e il dorso delle mani, migliorando l’elasticità della pelle e minimizzando la comparsa di linee sottili, rughe e lassità cutanea. Il trattamento consiste in due sedute a distanza di 30 giorni l’una dall’altra. Gli effetti ottenuti sono visibili sin da subito, ma per apprezzare il risultato finale è necessario attendere dalle due alle quattro settimane dopo il trattamento. Il numero di sessioni da effettuare sarà deciso in ogni caso assieme al proprio medico, in base ai risultati ottenuti a seguito di ogni seduta.
MODALITÀ D’USO
Tra i principali vantaggi del trattamento, vi è che gli effetti sono di lunga durata, anche se non permanenti. La durata degli effetti varia in concomitanza con vari fattori come il tipo di pelle, gli stili di vita adottati e l’età, con risultati che si potranno rendere evidenti sino a dodici mesi successivi alla conclusione del protocollo. Il prodotto funziona da vero e proprio bioristrutturante. Una volta introdotto nel sottocute grazie a piccole iniezioni pressoché indolori, Profhilo® Body agisce tra gli strati epidermici per circa 28 giorni, durante i quali stimola tipologie diverse di collagene ed elastina mediante il progressivo rilascio di acido ialuronico ultra puro. La procedura prevede l’utilizzo della tecnica BAP (bio aesthetic points), impiegata nello specifico per trattare le regioni delle braccia, dell’addome e
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MEDICINA ESTETICA
IBSA
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delle gambe effettuando le iniezioni in dieci punti specifici individuati mediante uno schema ben preciso. Il trattamento si esegue durante una seduta ambulatoriale di circa 15/30 minuti a seconda delle aree da trattare e non richiede alcuna attività preparatoria o l’utilizzo di anestetici in quanto il fastidio sofferto è quello di una comune terapia mesoterapica. Al termine è possibile riprendere le normali attività, tenendo conto che su pelli particolarmente delicate potrebbe comparire un lieve gonfiore transitorio e piccole ecchimosi. Profhilo® Body dona un duplice effetto: nell’immediato si nota maggior turgore e idratazione profonda della pelle e nei giorni successivi l’acido ialuronico diffuso nei tessuti espleta un’azione di rinnovamento dermico, che migliora il tono e l’elasticità della cute in modo duraturo. Dopo il trattamento si applica sull’area trattata un patch, che ha funzione lenitiva e idratante. Si prosegue con un trattamento di mantenimento a casa, utilizzando una specifica crema rimodellante e tonificante, pensata per ottimizzare e mantenere i risultati ottenuti. Entrambi i prodotti body parth e crema corpo sono inclusi all’interno del Kit Profhilo® Body. Profhilo® Body è controindicato se il rilassamento cutaneo superficiale è eccessivo; in questi casi è invece possibile valutare tecniche combinate o alternative diverse, dopo aver effettuato un’accurata visita in studio.
PROFHILO® BODY KIT CONTIENE
• 2 trattamenti iniettabili PROFHILO® BODY,
• 1 confezione contenente 4 BODY PATCH - PROFHILO® FIGURA,
• 1 flacone da 150ml di CREMA CORPO - PROFHILO® FIGURA.
PROFHILO® BODY
SIRINGA DA 3 ML
(3,2% - 96 mg/3 ml).
L’unico trattamento iniettabile specificatamente indicato per il trattamento della lassità cutanea del corpo e particolarmente indicato per la zona brachiale, l’addome e le zone maggiormente colpite da questa patologia. PROFHILO® BODY è caratterizzato da Complessi Ibridi Cooperativi Stabili (HCC) ad alto e basso peso molecolare di Acido Ialuronico Ultrapuro ad alta concentrazione, prodotti utilizzando un processo di produzione termica unico e innovativo brevettato da IBSA, la Tecnologia NAHYCO®
PROFHILO® FIGURA
BODY PATCH
(confezione da 4 cerotti in bustina singola). Destinato a lenire e idratare la pelle di varie zone del corpo dopo trattamenti estetici. Contiene Acido Ialuronico ad alto e basso peso molecolare, Salvia Haenkei - un estratto vegetale brevettato per fonire proprietà antiossidanti, Arnica Montana - per lenire e dare sollievo e Escinaper ridurre il gonfiore prevenendo un eccessivo accumulo di liquidi che può portare alla formazione di edemi, Estratto di Ananas - per ripristinare la condizione naturale della pelle. Uno studio clinico ha dimostrato un aumento del 33% dell’idratazione della pelle e una diminuzione dell’11% dell’irritazione cutanea entro un’ora dall’utilizzo.
PROFHILO® FIGURA
CREMA CORPO
(flacone airless da 150 ml). Crema modellante e rassodante multiattiva da applicare tra le due sedute di trattamento. Ripristina tono ed elasticità, idratando in profondità. Contiene un complesso di acidi ialuronici a basso e alto peso molecolare, in alta concentrazione e Matrixyl® 3000, la combinazione di due peptidi che favorisce il rimodellamento dei tessuti e aiuta a ripristinare la vitalità delle funzioni cellulari. Il flacone airless consente il pieno utilizzo del contenuto, una migliore igiene e protezione del prodotto, nonché un’erogazione precisa e senza sprechi. Uno studio clinico ha dimostrato un aumento dell’idratazione cutanea (+42%), dell’elasticità (R2+6% e R5+9%) e un miglioramento della compattezza cutanea (52%) 28 giorni dopo l’inizio del trattamento. L’autovalutazione dei pazienti variava da molto buona a eccellente in una serie di parametri di efficacia, tra cui idratazione (100%), elasticità (100%) e fermezza (87%).◼︎
PER INFORMAZIONI
ibsadermaitalia ibsa_derma_italia www.ibsaderma.it
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Prof. Fabio Marini
MEDICINA ESTETICA
Specialista in Chirurgia Vascolare, Medicina e Chirurgia Estetica
Laserchirurgia,
Docente Università di Sassari
Docente CPMA - VALET - Bologna
Membro del Comitato Scientifico SIES
NTREND EVOLUTIVI DEI SISTEMI LASER FRAZIONATI NON ABLATIVI
Maggiore efficacia e minore invasività: ecco che cosa viene richiesto oggi alle tecnologie laser
ell’era frenetica in cui viviamo, l’evoluzione dei trattamenti laser si orienta sempre più verso soluzioni efficaci che limitano i tempi di recupero per i nostri pazienti. La crescente richiesta di metodiche non invasive, quindi laser frazionati non ablativi, è un riflesso di questa esigenza, poiché permette di trattare una vasta gamma di problematiche cutanee senza compromettere la vita quotidiana. Le lunghezze d’onda non ablative, con relativa affinità all’acqua, hanno la capacità di risolvere efficacemente le sfide legate alla pigmentazione cutanea, dalla lentigo solare al melasma, condizioni che spesso causano frustrazione ai pazienti. Il meccanismo d’azione, è basato sul cosiddetto “melanin shuttle”, consente di eliminare i melanosomi intrappolati anche a livello profondo nel derma. La radiazione elettromagnetica non ablativa frazionata agisce sui cheratiniciti contenenti agglomerati melanosomici, inducendo un riscaldamento controllato che attraverso la formazione di MEND (Microscopic Epidermal Necrotic Debris) favorisce la migrazione del pigmento dagli strati più profondi verso la superficie, favorendone l’allontanamento attraverso l’esfoliazione. I laser che utilizzano lunghezze d’onda non ablative riescono a trattare efficacemente anche l’invecchiamento, la rugosità e il rilassamento cutaneo.
LA FOTOTERMOLISI SELETTIVA
La Fototermolisi Selettiva rappresenta un concetto chiave nei trattamenti laser, in particolare quando si parla di lunghezze d’onda non ablative che penetrano in profondità nella pelle. Queste lunghezze d’onda non ablative mirano a stimolare il fibroblasto, la cellula responsabile della produzione di fibre elastiche e collagene. Attraverso la Fototermolisi Selettiva e l’uso delle lunghezze d’onda non ablative, è possibile innescare una stimolazione mirata dei fibroblasti. Questo processo è essenziale per il ringiovanimento e il rassodamento della pelle, per la sua elasticità e compattezza. In questo modo, la Fototermolisi Selettiva e le lunghezze d’onda non ablative si combinano per promuovere un meccanismo fondamentale per ottenere risultati efficaci nei trattamenti laser per il ringiovanimento cutaneo. Anche la pelle seborroica, caratterizzata da eccessiva produzione di sebo, può beneficiare notevolmente dei laser frazionati non ablativi. Questi trattamenti contribuiscono a ridurre il numero delle ghiandole sebacee riducendo l’eccesso di sebo e a migliorare l’aspetto della pelle grassa, riducendo il diametro dei pori dilatati per una texture più uniforme.
RILASSAMENTO CUTANEO
Il rilassamento cutaneo del viso e del corpo è un’altra indicazione in cui i laser frazionati non ablativi si distinguono. Grazie alla loro capacità di penetrare in profondità nei tessuti, questi trattamenti stimolano il fibroblasto e creano una stimolazione termica controllata, che favorisce il rassodamento della pelle. Infine, i laser frazionati non ablativi sono utilizzati con successo anche nel trattamento le striae distensae possono essere ridotte in modo significativo con sedute
Laser Dido 1470 frazionato non ablativo 4 sedute 60 giorni
relativamente ridotte. In conclusione, i laser frazionati non ablativi rappresentano una risorsa preziosa per i medici che desiderano offrire ai propri pazienti trattamenti efficaci e sicuri per una vasta gamma di condizioni cutanee. Grazie alla loro versatilità e alla capacità di fornire risultati tangibili, queste tecnologie continuano ad essere una opzione sicura in dermatologia estetica. L’evoluzione delle me-
Laser diodo 1470 nm FNA
4 sedute 3 biostimolazioni con HA 18%, CaHa 0.01%, Pro. - Lys.
Laser diodo 1470 frazionato non ablativo
Laser diodo 1470 nm FNA
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nm si presenta come una scelta promettente per soddisfare le esigenze dei pazienti moderni, offrendo risultati evidenti e un recupero rapido. È nostro compito abbracciare queste innovazioni e garantire ai nostri pazienti la migliore esperienza possibile.
FORMAZIONE
IN LASER CHIRURGIA
È di fondamentale importanza comprendere il ruolo cruciale della formazione nell’utilizzo delle tecnologie laser avanzate. La carenza di formazione pratica nelle strutture universitarie è un problema diffuso, soprat-
PRINCIPI DI LASER IN MEDICINA ESTETICA:
CAMPI DI APPLICAZIONI
Obiettivo del corso
In queste sessioni affronteremo i principi fondamentali e le applicazioni della tecnologia laser in medicina estetica, dermatologia e chirurgia vascolare. Analizzeremo inizialmente la fisica delle radiazioni laser e il loro meccanismo d’interazione con i tessuti biologici, esplorando gli effetti fotochimici, fototermici e fotomeccanici. Vedremo quali lunghezze d’onda sono utilizzabili in campo medico e quali cromofori vengono eccitati. Approfon-
tutto per quanto riguarda l’uso pratico delle tecnologie laser. Troppo spesso i titoli accademici risultano privi di una formazione pratica adeguata, lascian do i medici alle prese con una curva di apprendimento più ripida quando si tratta di utilizzare le tecnologie la ser in sala operatoria. Per i giovani medici e coloro che si avvicinano alla
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Quando si formulano prodotti topici per trattare le malattie della pelle e affrontare la salute generale della pelle e la cosmesi, tradizionalmente la maggior parte dell’attenzione si pone su come ogni singolo ingrediente possa influenzare la struttura, la funzione e la salute degli elementi cutanei umani. Questo include sia i componenti cellulari (cheratinociti, fibroblasti, cellule dendritiche, ecc.) che strutturali (composizione extracellulare, funzione di barriera, ecc.) della pelle. Sebbene queste siano considerazioni importanti nella formulazione di prodotti cutanei topici, ciò che è stato relativamente poco apprezzato fino a poco tempo fa sono gli effetti di tali ingredienti e formulazioni sul microbiota cutaneo e come possano influenzare la microflora cutanea, che a sua volta può avere un impatto sulla salute generale della pelle in modo acuto e cronico. Le strategie di formulazione hanno lentamente iniziato a cambiare di recente, poiché il modo in cui gli ingredienti topici possono influenzare indirettamente la pelle attraverso il microbiota è diventato un’area di maggiore interesse. Tale cambiamento è dovuto in parte a un crescente corpo di prove che rafforzano l’idea che il corpo umano dipende dalla simbiosi con il suo microbiota cutaneo.
INNOVAZIONE PER LA CURA DEL BIOMA CUTANEO
Direttamente dalla casa madre di SkinPen®, arriva la prima tecnologia con batteri vivi per la cura completa del bioma cutaneo per la salute e la vitalità ottimale della pelle
La pelle umana ospita milioni di microrganismi per centimetro quadrato che secernano costitutivamente abbondanti quantità di piccole molecole, carboidrati, peptidi ed enzimi che influiscono direttamente sulla salute della pelle, sia positivamente che negativamente. L’importanza di influenzare l’intero bioma cutaneo (vale a dire, la combinazione delle cellule ospiti umane, del microbiota e del loro ambiente), quindi, diventa molto più saliente da considerare quando si formulano prodotti cutanei topici. Per questo motivo gli scienziati hanno iniziato a concentrarsi non solo sulla composizione di qualsiasi microbiota cutaneo e sulla sua associazione con la salute o la malattia della pelle, ma anche sulla modulazione dei costituenti del microbiota attraverso ingredienti topici e su come ciò possa influenzare la salute della pelle.
GLI STUDI CLINICI DI BIOJUVE™ (XYCM42)
Negli ultimi cinquant’anni, le innovazioni nella cura topica della pelle sono derivate dalla ricerca sugli effetti degli ingredienti sulla salute e l’estetica della pelle umana. Molecole come alfa idrossiacidi, beta idrossiacidi, retinoidi, acido ialuronico e derivati dell’acido ascorbico si sono dimostrate efficaci e indispensabili nei regimi di cosmesi quotidiana. Tuttavia, l’impatto di questi ingredienti sul microbiota cutaneo è stato trascurato, con il rischio di compromettere involontariamente i benefici della cura della pelle tramite la creazione di uno stato disbiotico cutaneo.
Recentemente, uno studio ha evidenziato il potenziale benefico di specifici ceppi batterici, come il Cutibacterium acnes (C. acnes), nella salute e nell’aspetto della pelle.
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BIOJUVE™:
Dr.ssa Ilaria Proietti
MEDICINA ESTETICA
Specialista in Dermatologia e Venereologia – Latina
Questo studio ha focalizzato l’attenzione su XYCM42, un ceppo derivato dalla sottospecie C. acnes defendens , che ha dimostrato di favorire un ambiente cutaneo sano. Crown Aesthetics, una divisione di Crown Laboratories, ha condotto una ricerca pluriennale per esaminare l’efficacia di questo ceppo nella skincare quotidiana, culminata nel lancio del prodotto BIOJUVE™.
Gli studi, condotti in vitro e in vivo su donne tra i 18 ei 70 anni in quattro sedi negli Stati Uniti, hanno dimostrato miglioramenti significativi nell’aspetto e nella salute della pelle dopo l’uso regolare dei prodotti contenenti il ceppo defendens. I risultati includono un miglioramento della texture, dell’idratazione, del tono della pelle e una riduzione delle rughe e delle occhiaie sotto gli occhi.
La soddisfazione dei partecipanti è stata alta, con il 90% che ha riportato benefici positivi nell’aspetto e nella sensazione della pelle.
L’INEGUAGLIABILE TECNOLOGIA XYCROBE™
La tecnologia Xycrobe™ è unica nel suo genere, contiene batteri vivi e sfrutta il potere di un ceppo vivo di C. acnes defendens per ottimizzare la salute della pelle.
Questi batteri vivi secernono una miscela (Bioessentials™) di estremo beneficio per la pelle e il suo microbioma.
I Bioessentials™ sono un insieme impareggiabile di potenti proteine, acidi grassi, polipeptidi, antiossidanti e altro ancora, testati clinicamente, che contribuiscono a ridurre gli effetti dannosi delle patologie
cutanee croniche come rossori e infiammazioni spesso non visibili sulla superficie cutanea, a combattere i fattori di stress ossidativo e a promuovere una produzione equilibrata di pigmento e sebo nella pelle.
PROTOCOLLO BIOJUVE™
I prodotti della linea BIOJUVE™ lavorano insieme in modo unico per sostenere e potenziare la tecnologia vivente degli Xycrobe, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per migliorare in modo significativo l’aspetto di texture, tono, linee sottili, rughe e fotodanni in appena una settimana. Il protocollo è composto da 4 referenze:
• Prebiotico: BIOJUVE™ Conditioning Cleanse (per la detersione della pelle mattina e sera): contiene zucchero arabinosio, un prebiotico specifico di Xycrobe™ studiato per preparare la pelle agli Xycrobes del Living Biome Essentials Serum. Contiene inoltre un agente detergente e una miscela di aminoacidi che aiutano la barriera cutanea nell’idratazione.
• Probiotico: DUO BIOJUVE™ Living Biome Essentials Serum + BIOJUVE™ Activating Mist (applicazione la sera dopo la detersione) Il siero BIOJUVE™ Living Biome Essentials Serum è la formula che contiene gli Xycrobes incapsulati in microcristalli disidratati. Questa tecnologia di batteri vivi è stata progettata per ribilanciare e potenziare il microbioma cutaneo con il risultato di migliorare l’aspetto delle rughe più marcate, delle linee sottili, della texture, del tono, del fotodanneggiamento e di un colorito comples-
sivamente spento e poco luminoso. BIOJUVE™ Activating Mist incluso nel duo agisce come attivatore della tecnologia Xycrobe™ presente in Living Biome Essentials Serum.
• Postbiotico: BIOJUVE™ Biome Support Complex (si applica la mattina dopo la detersione) è una miscela di estratti di proteine derivate da batteri, polipeptidi e antiossidanti che aiutano a sostenere e potenziare la tecnologia Xycrobe™ presente in Living Biome Essentials Serum.
• Protezione: BIOJUVE™ Hydrating Barrier Cream: leggera e idratante, è disponibile in due versioni: per pelle da normale a secca e da normale a grassa. Entrambe le versioni sono state progettate per potenziare le prestazioni del siero BIOJUVE™ Living Biome Essentials, proteggendo la tecnologia Xycrobe™ dalle alterazioni causate dagli ingredienti comuni presenti nel trucco e nelle creme solari.
CONCLUSIONI
Questa linea di Skin Biome Care, innovativa, ha dimostrato efficacia clinica nel miglioramento della skinquality e dei segni dell’aging, ma date le caratteristiche dei prodotti sul miglioramento del microbioma cutaneo, potrebbero essere promettenti nella gestione di condizioni patologiche cutanee come acne e rosacea. ◼
RIFERIMENTI
Rhee MS, Alqam ML, Jones BC, Phadungpojna S, Day D, Hitchcock TM. Characterization of a live Cutibacterium acnes subspecies defendens strain XYCM42 and clinical assessment as a topical regimen for general skin health and cosmesis. J Cosmet Dermatol. 2022;00:115. doi: 10.1111/jocd.15510
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BASELINE SETTIMANA 1 SETTIMANA 4 SETTIMANA 8
Fig. 1: Paziente donna di 57 anni. Tipo di pelle Fitzpatrick: I
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Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena
Coordinatrice del Comitato Scientifico SIES e Scuola CPMA VALET - Bologna
LFiller, tossina botulinica off label, trattamenti biostimolanti ed energy device: quale trattamento utilizzare per ottenere il miglior risultato?
e labbra rivestono una grande importanza dal punto di vista dell’immagine del volto intero, basti pensare al loro significato di sensualità, al fatto che da esse vengono pronunciate parole e suoni che possono essere piacevoli o al contrario negativi, e inoltre alla caratteristica e caratterizzazione di genere, di età, di etnia. Negli anni, l’estetica delle labbra si è modificata: negli Anni 90 si utilizzavano materiali molto rigidi per gonfiare a dismisura, cercando di rendere più attrattive le labbra, ovviamente ottenendo risultati spesso spiacevoli; in seguito le tecniche avanzate, i materiali sempre più innovativi e di qualità, uniti alla conoscenza anatomica sempre più precisa, hanno permesso di ottenere risultati sempre migliori nella correzione dei difetti delle labbra, naturalmente se utilizzati da professionisti competenti e aggiornati.
LA TEORIA E LA PRATICA
È proprio con questo grande convincimento, e cioè che è necessaria la formazione di professionisti che siano capaci di ottenere il meglio dall’utilizzo dei materiali corretti, dalla conoscenza anatomica e dalla tecnica, che abbiamo creato le master class. Unire teoria e pratica, veder agire tanti colleghi più esperti, lavorare in diretta in piccoli gruppi prima su manichino e poi su modelle e/o modelli, porta facilmente a padroneggiare queste abilità. E, prima ancora, la grande difficoltà sta nel capire l’esigenza del singolo volto, determinando il giusto trattamento per ogni paziente. E quindi: quale metodica utilizzare? Filler, tossina botulinica off label, trattamenti biostimolanti, energy device, altro? Questo sarà da stabilire in ogni singolo caso. Resta il fatto che l’esigenza assoluta deve essere quella della sicurezza nei trattamenti, e la giusta curva di apprendimento aiuta a costruire la competenza di esecuzione. ◼︎
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LE LABBRA
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Dr.ssa Ilaria Proietti
MEDICINA ESTETICA
Specialista in Dermatologia e Venereologia – Latina
L’acido ialuronico (HA) riveste un ruolo fondamentale nel mantenere l’integrità del tessuto epiteliale e della cute: nella forma ad alto peso molecolare, è responsabile dell’idratazione tessutale, mentre nella forma a basso peso molecolare (come, ad esempio, 200kDa) promuove il miglioramento della skin quality . Una gestione integrata con acido ialuronico auto-crosslinkato iniettivo e topico da 200kDa si è dimostrata efficace nel trattamento di alterazioni infiammatorie della cute sensibile e reattiva, come nel caso della rosacea eritematosa, promuove il miglioramento della skin quality . La rosacea, infatti, è una patologia cutanea infiammatoria cronica a eziologia multifattoriale, che può presentarsi con molteplici segni e sintomi come arrossamenti, eritema, teleangectasie e papule. Nella forma clinica eritematosa, la pelle dei pazienti si presenta sottile, sensibile e disidratata. Sebbene i trattamenti primari siano spesso rappresentati da antibiotici per via orale e terapie locali, rimane la necessità di approcci alternativi per una gestione cosmetica e terapeutica ottimale a lungo termine.
L’HA A BASSO PESO MOLECOLARE
L’acido ialuronico è una sostanza promettente, nella gestione di questa condizione cutanea. L’acido ialuronico nella sua forma ad alto peso molecolare (HMW-HA, dall’inglese High Molecular Weight HA ) è una componente ubiquitaria della matrice extracellulare del derma; in presenza di infiammazione o lesioni tissutali, viene depolimerizzato in frammenti di acido ialuronico a basso peso molecolare (LMW-HA, ovvero Low Molecular Weight HA ).
I BENEFICI DELL’ACIDO IALURONICO DA 200KDA NELLA SKIN QUALITY
Gestione integrata con acido ialuronico auto-crosslinkato iniettivo e topico da 200kDa nel trattamento di alternazioni infiammatorie di skin quality della cute sensibile e reattiva
BIOSTIMOLANTE
200kDa HA auto-crosslinkato
• Ringiovanimento
• Turgore
• Elasticità
I frammenti di LMW-HA sono biologicamente attivi, come dimostrato dalla loro capacità di attivare i meccanismi di difesa immunitaria innata e promuovere la produzione di citochine antinfiammatorie. Nel 2013, Schlesinger et al. hanno pubblicato uno studio che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di un topico contenente acido ialuronico del peso molecolare 200kDa alla concentrazione dello 0,2% nel trattamento della rosacea, con miglioramenti clinici obiettivabili dopo 12 settimane.
HYAL SYSTEM ACP
Hyal System ACP è un gel a base di HA da 200kDa auto-crosslinkato, cioè stabilizzato senza l’aggiunta di alcun agente chimico estraneo. Una volta iniettato nel derma, a seguito dell’azione delle esterasi, l’HA autocrosslinkato rilascia gradualmente la frazione di HA da 200kDa. Quest’ultima è associata a molteplici vantaggi nel contesto della biostimolazione cutanea, come è stato dimostrato da diversi studi.
Infatti, Hyal System ACP si è dimostrato efficace per il ringiovanimento del viso in 22 soggetti che hanno sperimentato un significativo recupero dell’elasticità e del turgore della pelle del viso. È stato inoltre dimostrato che fornisce una riduzione significativa, persistente e obiettiva delle rughe del décolleté fino a 120 giorni dopo la prima iniezione. In particolare, l’HA con un peso molecolare di 200kDa ha dimostrato attivazione dei fibroblasti e dei cheratinociti basali.
BIOSTIMOLAZIONE
I fibroblasti sono le cellule responsabili della produzione di collagene, elastina, acido ialuronico ad alto peso molecolare e altri componenti della matrice extracellulare (ECM), che sono fondamentali per mantenere l’elasticità, la resistenza e la compattezza della pelle.
CHERATINOCITI
* differenza statisticamente significativa rispetto al controllo (P ≤ 0.05)
Il diagramma a scatola e baffi dell’incorporazione di [3H]-timidina come marker dell’attività proliferativa di fibroblasti dermici umani nativi (NHDF) e cheratinociti dermici umani nativi (NHKC), misurata in n-volte rispetto al controllo dopo un tempo di incubazione di 24 h (n=6). Adattamento di Wohlrab J et al., J Cosmet Dermatol. 2013; 12(1):36-40
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FIBROBLASTI 6 * * * * 5 4 0.1 mg/ml 0.1 mg/ml 10 mg/ml 1 mg/ml 3 N-volte rispetto al controllo 2 1 0
ACP
I cheratinociti basali sono le cellule che si trovano nello strato basale dell’epidermide e sono responsabili della rigenerazione dell’epidermide stessa. Attraverso la stimolazione dei cheratinociti basali, si ottiene il miglioramento della texture, della luminosità e della capacità di risposta a stress ambientali, tipicamente diminuite nei pazienti affetti da rosacea. Due pazienti di sesso femminile di 41 e 62 anni, affette da rosacea eritematosa, fototipo II secondo Fitzpatrick, sono state trattate con Hyal System ACP (1 fiala per lato del viso) e con Connettivina® crema (mattina e sera a domicilio per 30 giorni). Le pazienti hanno mostrato miglioramento della skin quality e riduzione delle red areas obiettivate con Vectra H1 imaging system (Canfield Scientific, NJ USA).
LENTO RILASCIO DI HA
Il meccanismo di rilascio di Hyal System ACP avviene tramite l’azione di enzimi chiamati esterasi, che sono naturalmente presenti nella pelle. Questi ultimi degradano lentamente l’HA, permettendo il graduale rilascio di frammenti più piccoli nell’ambiente circostante. Questo approccio consente di mantenere costantemente una concentrazione efficace di HA a livello cutaneo per un periodo prolungato, ottimizzando così i suoi effetti biologici. Hyal System ACP, grazie al sistema a lento rilascio di LMW-HA (circa 200kDa), attivato dall’azione di esterasi, rappresenta un’innovativa tecnologia nel campo della medicina estetica fornendo così un prolungato effetto biostimolante nel derma. L’HA a basso peso molecolare è particolarmente interessante anche quando presente nel prodotto topico domiciliare. Infatti, rispetto alle molecole di HA di peso molecolare più elevato, LMW-HA penetra più facilmente lo strato corneo dell’epidermide, e quindi migra all’interno della cute. Una volta rilasciato, l’HA può interagire con le cellule del derma, promuovendo l’idratazione, la rigenerazione e la produzione di collagene ed elastina, contribuendo così a migliorare l’aspetto generale della cute e riducendo i segni dell’invecchiamento e della xerosi cutanea. L’idratazione fornita dalla natura idrofila di LMW-HA con-
sente di influenzare il comportamento cellulare, incluse la migrazione e l’attivazione delle cellule del sistema immunitario (leucociti), delle cellule del tessuto connettivo (fibroblasti) e delle cellule endoteliali. L’interazione con la matrice extracellulare crea una rete tridimensionale che fornisce supporto strutturale per i proteoglicani. I proteoglicani sono molecole costituite da una proteina centrale con catene laterali di glicosaminoglicani, tra cui l’acido ialuronico. Questa rete proteoglicanica è strettamente associata al collagene e conferisce resistenza ed elasticità ai tessuti. L’interazione tra questi componenti della matrice extracellulare contribuisce alla stabilità e alla funzionalità dei tessuti, oltre a svolgere un ruolo fondamentale nella regolazione dei processi biologici, come la migrazione cellulare e la comunicazione intercellulare.
CONCLUSIONI
I risultati ottenuti in questa esperienza su un campione ridotto di pazienti, suggeriscono che la combinazione tra l’infiltrazione di Hyal System ACP e la applicazione domiciliare di Connettivina® crema abbia un ruolo promettente nella gestione di pazienti affetti da rosacea, condizione patologica caratterizzata da alterazioni infiammatorie di skin quality . Negli studi, l’acido ialuronico a basso peso molecolare possiede la capacità di normalizzare la risposta infiammatoria cutanea. Inoltre, la capacità di attivare il rilascio di HA tramite l’azione di esterasi offre un approccio più mirato e controllato rispetto ai tradizionali sistemi di rilascio, consentendo un adattamento personalizzato alle esigenze specifiche della pelle e una maggiore efficacia nel trattamento di condizioni cutanee come secchezza, perdita di tono e assottigliamento cutaneo. Ulteriori ricerche con campioni
più ampi e periodi di follow-up più lunghi sono necessarie per confermare questi risultati e confermare il profilo di efficacia e sicurezza a lungo termine nella gestione dei pazienti con alterazioni infiammatorie di skin quality ◼
RIFERIMENTI
Van Zuuren EJ, Arents BWM, van der Linden MMD, Vermeulen S, Fedorowicz Z, Tan J. Rosacea: New Concepts in Classification and Treatment. Am J Clin Dermatol. 2021 Jul;22(4):457-465. doi: 10.1007/s40257-02100595-7. Epub 2021 Mar 23. PMID: 33759078; PMCID: PMC8200341.
Marinho, A.; Nunes, C.; Reis, S. Hyaluronic Acid: A Key Ingredient in the Therapy of Inflammation. Biomolecules 2021, 11, 1518. https://doi.org/10.3390/biom11101518 Schlesinger TE, Powell CR. Efficacy and tolerability of low molecular weight hyaluronic acid sodium salt 0.2% cream in rosacea. J Drugs Dermatol. 2013 Jun 1;12(6):664-7. PMID: 23839183.
Jieyu Zhu, Xudong Tang, Yan Jia, Chi-Tang Ho, Qingrong Huang,Applications and delivery mechanisms of hyaluronic acid used for topical/ transdermal delivery – A review,International Journal of Pharmaceutics,Volume 578,2020, 119127
Alessandrini A, Di Bartolo C, Pavesio A, Pressato D. ACP gel: a new hyaluronic acid-based injectable for facial rejuvenation. Preclinical data in a rabbit model. Plast Reconstr Surg. 2006 Aug;118(2):341-6. doi: 10.1097/01. prs.0000227686.95099.58. PMID: 16874199. A. Di Pietro, D. M. Colombo and N. Giordan, “Facial Wrinkles Correlation and Skin Rejuvenation (Biostimulation) by Auto-Cross-Linked Hyaluronic Acid,” Journal of Plastic Dermatology, Vol. 3, No. 2, 2007, pp. 5-13.
Alessandrini A, Tretyakova K. The Rejuvenating Effect and Tolerability of an Auto-CrossLinked Hyaluronic Acid on Décolletage: A Pilot Prospective Study. Aesthetic Plast Surg. 2018 Apr;42(2):520-529. doi: 10.1007/s00266-0171022-9. Epub 2017 Dec 7. PMID: 29218478 Wohlrab J, Wohlrab D, Neubert RH. Comparison of noncross-linked and cross-linked hyaluronic acid with regard to efficacy of the proliferative activity of cutaneous fibroblasts and keratinocytes in vitro. J Cosmet Dermatol. 2013 Mar;12(1):36-40. doi: 10.1111/jocd.12024. PMID: 23438140.
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Photo Courtesy - Dr.ssa Ilaria Proietti
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Dr. Mario Forzanini
ANGIOLOGIA & FLEBOLOGIA
Specialista in Chirurgia Vascolare - Brescia
Docente CPMA VALET - Bologna
L’insufficienza venosa (IV) degli arti inferiori è definita come una difficoltà del ritorno del sangue dalle zone declivi al cuore. Può essere causata da una patologia vascolare flebologica determinata da vene varicose del sistema superficiale o da insufficienze valvolari del sistema profondo; in questo caso si parla di IV organica, in quanto la causa risiede nel deterioramento della parete venosa. In molti casi, però, esiste (o coesiste) un sovraccarico funzionale del sistema venoso e linfatico legato ad alterazioni posturali; il sangue defluisce dalle gambe per effetto della pompa muscolare, soprattutto surale, che può essere alterata da una scorretta postura deambulatoria legata a difetti del piede, ginocchio, anca, schiena. Anche
INSUFFICIENZA
VENOSA ARTI INFERIORI
Una valida alternativa alle procedure flebologiche in uso, che ha relegato la chirurgia a un ruolo marginale, almeno nelle sue forme tradizionali come lo stripping
difetti visivi o dentari possono causare alterazioni della funzione delle masse muscolari degli arti inferiori. In questo caso si parla di IV funzionale posturale.
I PRINCIPALI SINTOMI
Sia nella IV organica che nella IV funzionale posturale, i sintomi si presentano nello stesso modo e sono legati alla stasi flebolinfatica.
• Edema declive, soprattutto serale;
• Sensazione di pesantezza delle gambe;
SALUTE & BELLEZZA
2018
• Irrequietezza delle gambe e crampi;
• Disestesie (sensazioni di calore, formicolio, bruciore);
• Prurito;
• Capillari dilatati nella zona malleolare e dei piedi.
Nella IV funzionale posturale si associano spesso disturbi tipici come ipercheratosi plantari, metatarsalgie, gonalgia, rachialgia. La diagnosi è essenzialmente clinica: in un paziente va valutata la presenza di edema, varici, dermatite da stasi. Ma il pazien-
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Stimolazione muscolare
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te va valutato anche in ortostasi per segnalare piedi piatti, alluce valgo, piede cavo, ginocchia valghe o vare, iperestensione delle ginocchia, atteggiamenti posturali scorretti.
L’IMPORTANZA
DELL’ECODOPPLER
Un ecodoppler venoso è fondamentale per confermare o escludere patologia venosa organica e misurare il diametro delle vene gemellari, tipicamente aumentato in ortostasi nei casi di IV funzionale, come dimostrato da studi condotti su campioni di popolazione con alterazioni posturali in assenza di varici (sindrome delle varici senza varici).
La terapia dell’insufficienza venosa degli arti inferiori è determinata dalla causa:
• Correzione delle patologie varicose primitive, ove possibile, con scleroterapia o tecniche endovascolari.
• Elastocompressione, prevalentemente con calza elastica di gradazione adeguata.
• Integratori flebotropi, soprattutto nel periodo estivo.
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INSUFFICIENZA VENOSA (propedeutico a Scleroterapia delle Varici)
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DATE DEL CORSO: 18-19 Ottobre | 8-9 Novembre 2024
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• Movimento in acqua, sempre utile nella IV.
• Eventuale studio posturale statico e dinamico con correzione osteopatica o con ortesi plantari in materiale flebolinfodinamico.
SCOPO DEL CORSO
Chi si avvicina alla FLEBOLOGIA deve conoscere non solo i principi della terapia, ma anche i presupposti anato-
mici e funzionali che ne stanno alla base. La clinica e la semeiotica sono indispensabili.
L’ecodoppler ci fornisce poi indicazioni morfologiche e soprattutto emodinamiche necessarie al corretto iter terapeutico.
SALUTE & BELLEZZA 2018
Questo è in sintesi lo scopo del corso di insufficienza venosa, propedeutico ai corsi specifici sulla scleroterapia che sono seguenti. ◼
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FILLER PER LUI: PROPORZIONI
E MASCOLINIZZAZIONE
I trattamenti a base di acido ialuronico sono sempre più richiesti dai pazienti uomini di qualsiasi fascia di età. Obiettivo principale: ridefinire le linee secondo i canoni della bellezza maschile
Negli ultimi anni, la nostra società ha vissuto un importante cambiamento nell’approccio alla bellezza maschile. Fin da giovani, gli uomini sono sempre più attenti alla propria immagine e alla cura di sé e tematiche come la skincare , la Medicina e la Chirurgia Estetica non sono più considerate come esclusiva dell’universo femminile. Lo confermano alcune ricerche a livello internazionale: il 40% degli uomini dichiara il proprio interesse a sottoporsi a un trattamento di medicina estetica, mentre la quota di pazienti di sesso maschile è cresciuta del 18% a livello globale fra il 2020 e il 2023.
Nella mia personale esperienza clinica, riscontro che gli uomini rappresentano ormai il 20% delle persone che si rivolgono a me, dato poco più alto della media nazionale che si attesta attorno al 16%-18%, in crescita. Cambiano anche le caratteristiche anagrafiche e le motivazioni che spingono queste persone ad approcciarsi ai trattamenti di Medicina Estetica.
Se fino a un po’ di tempo fa si trattava soprattutto di 40-60enni che chiedevano di intervenire su problematiche direttamente legate all’invecchiamento, adesso il pubblico si è allargato fino a comprendere anche i giovani (nonché giovanissimi sotto i 18 anni, che personalmente però non tratto e ai quali consiglio di rimandare di qualche anno il primo approccio con la Medicina Estetica). Questo perché il nuovo trend emergente riguarda il rimodellamento del viso e la mascolinizzazione di alcune aree, esigenza che risulta valida trasversalmente per tutte le fasce d’età.
RINOFILLER CHE PASSIONE!
I filler dermici a base di acido ialuronico si prestano bene a soddisfare questo tipo di richieste, tanto che, sempre secondo dati internazionali, gli uomini rappresentano ormai il 13,5% di chi si sottopone a questi trattamenti. Fin dalla giovane età risulta avere un grande appeal la procedura nota come “rinofiller”, che permette di correggere il profilo nasale in modo non chirurgico, mediante l’iniezione di sostanze riempitive: un’alternativa sempre più apprezzata alla rinoplastica, naturalmente qualora non ci sia necessità di intervenire su problemi funzionali. Più che per trattare i singoli inestetismi, comunque, i filler dermici vengono utilizzati per rispondere a una generale richiesta di ridefinire contorni e proporzioni del volto, sia per contrastare i fisiologici effetti del tempo, sia per rientrare nei canoni percepiti della bellezza maschile, nel segno dell’equilibrio e dell’armonia. Inoltre questi trattamenti iniettivi possono essere una soluzione per rimodellare e ridurre alcuni problemi patologici sia congeniti sia acquisiti a seguito di interventi o patologie.
Di quali proporzioni stiamo parlando? Un esempio è la dimensione del mento, uno degli elementi che più differenziano uomini e donne. In queste ultime è più stretto, idealmente compreso fra i punti la proiezione delle due linee verticali che partono dai lati del naso e arrivano al profilo mandibolare.
Negli uomini, invece, la linea di proiezione deve partire dagli angoli della bocca e proseguire fino a definire la larghezza ideale del mento, che risulta anche più dritto e meno arrotondato rispetto a quello femminile. Per correggere la zona del mento e della mandibola solitamente si utilizzano filler di diversa consistenza, viscosità e durezza, più o meno malleabili, mediante la tecnica multilayer , in modo da ridefinire l’angolo mandibolare e dare al mento una proiezione ottimale.
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MEDICINA ESTETICA
Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena
DIFFERENZE MORFOLOGICHE
Di questa e di tante altre differenze morfologiche uomo-donna gli specialisti in Medicina Estetica devono tenere conto quando devono procedere a riproporzionare e armonizzare i tratti del volto. Ma non è l’unico aspetto da considerare, poiché le differenze di genere determinano anche il modo in cui si manifestano i processi di invecchiamento.
Negli uomini il riassorbimento di ossa, muscoli e articolazioni dovuto al progredire dell’età avviene, in particolare, portando a una retrazione mandibolare del terzo inferiore e a una riduzione della rima buccale e dell’arcata sopraccigliare. Tali zone, assieme al terzo medio del volto, sono quelle che più di tutte risentono esteticamente di questo riassorbimento, ed è qui che andremo tipicamente a intervenire mediante l’iniezione di filler di varia densità, reologia e consistenza, con lo scopo di “sostituire” le strutture che si sono riassorbite. Anche in questo caso la tecnica più utilizzata è la multilayer, che prevede l’intervento sui compartimenti adiposi sia statici, sia dinamici (profondi e superficiali).
Per quanto riguarda in particolare il terzo medio, tipicamente si aggiunge un terzo “livello” volto alla biorivitalizzazione: parliamo dunque del protocollo MLT3.1 tramite il quale, riducendo al massimo i punti di accesso, iniettiamo tre prodotti dalla diversa composizione, a diversi livelli di profondità, per ottenere un’azione sinergica di supporto strutturale, effetto liftante dinamico e ridensificazione
ampiezza dell’area da trattare rispetto agli uomini. La biorivitalizzazione mediante i filler, inoltre, può essere un procedimento indicato anche per il terzo superiore e la zona degli occhi, in abbinamento all’utilizzo della tossina botulinica; meno frequente è il suo utilizzo per il terzo inferiore in quanto, negli uomini, la presenza della barba già di per sé determina un migliore tono cutaneo.
UOMINI SCRUPOLOSI
Infine, per quanto riguarda i trattamenti dedicati alle labbra, è importante evitare la femminilizzazione dei tratti, la tipica forma “a cuore” che è indicata per le donne ma non per gli uomini; il tutto, però, preservando la dinamicità e la sinuosità dei movimenti. Ecco perché in questa zona si utilizzano filler estremamente morbidi, anche più di ciò che è normalmente richiesto per i trattamenti femminili.
Esaurita questa panoramica delle possibilità offerte dai filler per il rimodellamento del volto maschile, concludo con un focus sulla dermocosmesi Nella mia esperienza, gli uomini risultano scrupolosi nel seguire le indicazioni del medico per quanto riguarda i trattamenti domiciliari e ben disposti a seguire routine skincare a completamento dei trattamenti (in alcuni casi addirittura anche più delle donne). Inoltre, se in passato prediligevano soprattutto trattamenti “one shot” , oggi sono molto più propensi a farsi seguire con trattamenti programmati del tempo.
leata per migliorare la propria immagine, aumentare la sicurezza di sé e acquistare attrattività nel mondo del lavoro.
Nell’interpretare al meglio questa domanda – che ha ancora grandi potenzialità di crescita – gli specialisti hanno sempre più frecce al proprio arco, i filler dermici in primis , per proporre ai pazienti soluzioni personalizzate e dall’effetto naturale, in grado di far sentire le persone “pienamente se stesse” . A ogni età e in ogni fase della vita. ◼
RIFERIMENTI
1 - Connor S, et al. Perceptions and Interpretation of Contemporary Masculinities in Western Culture: A Systematic Review. Am J Mens Health. 2021;15(6):15579883211061009.
2 - Keaney TC. ‘‘Man-some’’: A Review of Male Facial Aging and Beauty. J Drugs Dermatol. 2017;16(6):91–93.
3 - Data on file. Future Market Insights. Playbook. Dermal Fillers Market: Global Industry Analysis. 2023.
4 - de Maio M. Ethnic and Gender Considerations in the Use of Facial Injectables: Male Patients. Plast Reconstr Surg. 2015;136(5 Suppl):40S–43S.
5 - Keaney TC. ‘‘Man-some’’: A Review of Male Facial Aging and Beauty. J Drugs Dermatol. 2017;16(6):91–93.
6 - Data on file. Future of Skin Research Male Report. 2021.
7 - Nevin T, et al. The science of masculine beauty: Key principles and strategies for male aesthetic enhancement. J Phil Dermatol Soc. 2023. ISSN 2094-201X.
8 - de Maio M. Ethnic and Gender Considerations in the Use of Facial Injectables: Male Patients. Plast Reconstr Surg. 2015;136(5 Suppl):40S–43S.
Del resto, si tratta tipicamente di persone con un’alta capacità di spesa, dalla vita sociale ricca, che vedono -
9 - Toledo Avelar LE, et al. Aging and Sexual Di_ erences of the Human Skull. Plast Reconstr Surg Glob Open. 2017;5(4):e1297.
10 - Wisniewski JD, et al. Facial rejuvenation: combining cosmeceuticals with cosmetic procedures. Cutis. 2014;94(3):122–126.
11 - Faivre J, et al. Advanced Concepts in Rheology for the Evaluation of Hyaluronic Acid-Based So_ Tissue Fillers. Dermatol Surg. 2021;47(5):e159–e167.
PER INFORMAZIONI
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Dr.ssa Paola Molinari
Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena
Coordinatrice del Comitato Scientifico SIES e Scuola CPMA VALET - Bologna
Non è mai semplice distribuire le percentuali di merito, in casi del genere, e allora non facciamolo. Però il fatto che CPMA-VALET e SIES, ciascuno nei propri ambiti, lavorando in sinergia siano arrivati a livelli straordinari è sotto gli occhi di tutti. Dottoressa Paola Molinari, dall’alto della sua posizione gerarchica (responsabile della Scuola e componente del Comitato Scientifico SIES), ci spiega come la collaborazione CPMA-SIES porti frutti così importanti?
«La SIES (Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica) è da sempre impegnata nella divulgazione delle ultime novità e degli aggiornamenti nel campo della Medicina e della Chirurgia Estetica e svolge un ruolo fondamentale nei rapporti internazionali, favorendo lo scambio di conoscenze, esperienze e best practice; ha quindi ruolo di “collante” e spinge alla crescita sia i medici estetici già affermati sia i futuri medici estetici. Il CPMA (Centro Postuniversitario della Medicina Ambulatoriale) ha una storia di 40 anni di attività nel campo della formazione. Grazie alla sua esperienza consolidata ha sviluppato programmi di alta qualità in continua evoluzione, per preparare a fare della Medicina Estetica la propria professione. La collaborazione tra SIES e CPMA ha portato a risultati di grande livello nel campo dello sviluppo professionale della Medicina Estetica: le due realtà svolgono ruoli complementari e si integrano efficacemente, e sono orgogliosa di contribuire al successo di entrambe! Stima, rispetto, amicizia tra le figure che rappresentano le due realtà, di conseguenza sinergia: un ambiente favorevole alla crescita e all’innovazione».
L’UNIONE
FA LA FORZA
La SIES, da sempre impegnata nella divulgazione delle ultime novità e degli aggiornamenti nel campo della Medicina e della Chirurgia Estetica, unita alla forza di CPMA e alla sua storia di quarantennale attività nel campo della formazione. Il risultato non può che essere un successo...
Una storia di successo si scrive di giorno in giorno, ma se lei dovesse individuare le tre pietre miliari della storia CPMA-VALET, quali indicherebbe?
«Molto difficile stilare una classifica, in oltre 40 anni di attività le tappe sono state finora molte e tutte di grande importanza, ma se dovessi sceglierne solo tre ecco che cosa metterei in evidenza. 1. La didattica in moduli tematici. Questa innovazione/ idea di sviluppare programmi didattici personalizzati per gli allievi, con un approccio “su misura” per adattare la formazione alle specifiche esigenze e competenze degli allievi, ha portato a un percorso formativo efficace e mirato, in linea con i tempi sempre più stringenti del mondo scientifico moderno. 2. La creazione del Poliambulatorio Multimed. La scuola Valet, grazie a questo arricchimento, è passata da semplice centro formativo ad autentico training center. Assistere a trattamenti in diretta, come è possibile solo in ambiente sanitario dedicato, ha consentito e consente sempre più ai discenti di acquisire competenze attraverso l’osservazione e l’interazione con professionisti esperti sul campo. 3. La scelta di far eseguire i trattamenti direttamente ai medici partecipanti ai corsi su manichino e su propri pazienti, sotto la
guida dei tutor per garantire un ambiente sicuro. Questo permette agli allievi di mettere subito in pratica le competenze e le conoscenze trasmesse durante il corso, per sviluppare la sicurezza necessaria per la pratica professionale».
L’evoluzione scientifica nel vostro campo è in continuo movimento: con l’aggiornamento continuo dei vostri corsi, riuscite a tenere il passo della scienza?
«Grazie alla stretta collaborazione con i membri del comitato scientifico SIES e alla loro capacità di raccogliere le più recenti innovazioni scientifiche nel campo della Medicina Estetica, il CPMA è in grado di sviluppare corsi che riflettono le esigenze e le tendenze attuali del settore. Questi corsi non solo forniscono una solida base teorica, ma si concentrano anche sull’aspetto pratico, con l’obbiettivo che i partecipanti escano dall’aula con competenze e abilità direttamente applicabili nella pratica professionale. In definitiva, grazie alla sinergia tra SIES e CPMA, le informazioni e le conoscenze raccolte durante congressi internazionali e nazionali, studio, revisioni scientifiche e lavoro sul campo, vengono trasformate in corsi di formazione attuali, attenti e pratici».
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Perché qui avrai l’opportunità di crescere professionalmente insieme ad altri professionisti provenienti da tutta Italia, ma anche di imparare da soli con l’aiuto di docenti esperti, di fama internazionale, che trasmetteranno nozioni tecniche, indicazioni e capacità di inquadramento.
I moduli tematici teorico-pratici offerti dalla scuola ti permetteranno di acquisire una preparazione completa sull’argomento, mentre i singoli corsi monotematici ti forniranno conoscenze e tecniche su trattamenti specifici come filler, tossina botulinica, biostiomolanti, l’applicazione di tecnologie, metodiche flebologiche e di medicina antalgica integrata.
E la parte pratica? Non manca di certo! I docenti mostreranno dal vivo o con filmati tutto ciò che hanno illustrato in teoria, per darti la base pratica necessaria per iniziare subito a esercitare
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SCANSIONA
Dr. Franco Paolini
Medico Chirurgo - Roseto degli Abruzzi (TE)
Rappresentante SIES Abruzzo - Marche - Molise
Docente CPMA VALET - Bologna
Con la legge 15 marzo 2010, n. 38, l’Italia ha sancito il diritto di ogni cittadino di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. La terapia del dolore è definita come “L’insieme di interventi diagnostici e terapeutici volti a individuare e applicare alle forme morbose croniche idonee e appropriate terapie farmacologiche, chirurgiche, strumentali, psicologiche e riabilitative, tra loro variamente integrate, allo scopo di elaborare idonei percorsi diagnostico-terapeutici per la soppressione e il controllo del dolore”. Come si inserisce l’agopuntura (e l’elettro-agopuntura) nella terapia del dolore?
1) È una medicina tradizionale e complementare – quindi un atto medico - che presuppone un intervento diagnostico, compreso quello di esclusione, e un intervento terapeutico (Agopuntura). Per quanto nella Medicina basata sulle evidenze (Evidence-Based Medicine) spesso tali trattamenti hanno un basso grado di raccomandazione, ciò che fa la differenza per chi pratica l’agopuntura, da anni, è la competenza clinica individuale.
2) È un approccio olistico al paziente, che coinvolge soma e psiche.
3) In letteratura scientifica, molti sono gli articoli che ne caldeggiano l’utilizzo in quanto ha mostrato, tra l’altro, di poter ridurre la necessità di assunzione di farmaci antidolorifici.
STIMOLAZIONE ELETTRICA
L’integrazione dell’Agopuntura con la stimolazione elettrica degli aghi (elettro-agopuntura) è praticata da decenni non solo per la terapia del dolore ma anche per la induzione di analgesia per interventi chirurgici (Fig. 1). I più comuni apparecchi elettro-
ED ELETTRO-AGOPUNTURA NEL DOLORE CRONICO PERSISTENTE
Nel 2010, l’Italia ha sancito il diritto di ogni cittadino di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore
stimolatori per agopuntura utilizzano una corrente elettrica con forma d’onda simile a quella utilizzata per la TENS (Stimolazione Elettrica Nervosa Transcutanea), un’onda quadra bifasica modificata nella fase negativa in quanto non quadrata ma triangolare (onda cinese) (Figg. 2 e 3)
Questo accorgimento rende più difficoltoso l’adattamento del nervo alla corrente, permettendo tempi più lunghi perché il nervo possa adattarsi a non percepire più la corrente anche alla massima erogazione di intensità dell’elettrostimolatore, inducendo così analgesie pi ù efficaci. Il range di frequenze più utilizzate vanno da 1 a 100 Hz. Si sapeva da tempo che le basse frequenze (da 2 a 20 Hz) inducevano analgesia in tempi più lunghi ma più duraturi e che alte frequenze (80-100 Hz) inducono analgesie più veloci ma meno durature.
CONTRO IL DOLORE CRONICO
Oggi si conferma che l’elettro-agopuntura allevia il dolore infiammatorio cronico sia nella componente sensoriale che nella componente affettiva, e inibisce il dolore infiammatorio e neuropatico in modo più efficace a 2-10 Hz che a 100 Hz. Sembrerebbe che nel dolore acuto e in quello cronico siano rispettivamente interessati recettori oppioidi diversi e che il coinvolgimento differenziale di questi recettori potrebbe essere dovuto a cambiamenti nella sensibilità dei recettori durante il dolore persistente.
Fig. 1: elettrostimolatore per agopuntura
Intensità
Figg. 2 e 3
Tempo
Per questo articolo ho tratto spunto da un’unica pubblicazione, una revisione che sintetizza 206 citazioni bibliografiche per fornire un quadro generale di come l’elettro-agopuntura allevia il dolore attraverso meccanismi periferici e centrali del corpo e per dimostrare che un certo numero di sostanze chimiche bioattive sono coinvolte nell’inibizione del dolore. Benché datata (2014), è di pubblica consultazione e fa comprendere come siano vari e complessi i meccanismi coinvolti.
IL BLOCCO DEL DOLORE
La pubblicazione sintetizza che l’elettro-agopuntura esplica la sua azione di blocco del dolore attivando una varietà di sostanze chimiche bioattive attraverso Meccanismi periferici, Meccanismi spinali e Meccanismi
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TERAPIA ANTALGICA AGOPUNTURA
+ -
+ -
Intensità Tempo
sovra-spinali. L’effetto e i meccanismi dell’agopuntura e della elettro-agopuntura sul dolore persistente sono stati studiati utilizzando modelli animali e studiando su questi il dolore da infiammazione provocata, ma anche il dolore neuropatico, viscerale e quello correlato al cancro. L’elettro-agopuntura ha indotto nella sede infiammata il rilascio di oppioidi endogeni da linfociti, monociti/macrofagi e granulociti; gli oppioidi, a loro volta, hanno attivato i recettori sulle terminazioni nervose periferiche per sopprimere la nocicezione, desensibilizzando i nocicettori periferici e riducendo le citochine proinfiammatorie sia a livello periferico che nel midollo spinale (Fig. 4)
MECCANISMI PERIFERICI
A livello periferico, l’elettro-agopuntura attiva le fibre nervose simpatiche e queste farebbero aumentare l’oppioide endogeno nel sito infiammatorio, con inibizione del dolore. Gli oppioidi periferici, pertanto, sembra svolgano un ruolo centrale nell’inibizione del dolore. Inoltre, l’elettro-agopuntura potrebbe diminuire la COX-2, abbassando così i livelli di PGE2 e alleviando il dolore. Oltre agli oppioidi, sembrano essere coinvolti anche citochine, cannabinoidi, Prostaglandine, CRF, Adenosina, Serotonina, il fattore di crescita nervoso (NGF) e Bradichinina.
MECCANISMI SPINALI
L’elettro-agopuntura sembra interrompa la trasmissione di input nocivi a livello spinale con il coinvolgimento di oppioidi spinali, serotonina, norepinefrina, glutammato, cellule gliali/ citochine e molecole segnale. Inibisce l’attivazione delle cellule gliali spinali e diminuisce le citochine proinfiammatorie IL-1β, IL-6 e TNF-α nel
midollo spinale per alleviare il dolore. Alcuni studi dimostrano che l’elettroagopuntura inibisce la trasmissione di messaggi nocivi a livello spinale smorzando le attività dei recettori del glutammato. Studi hanno mostrato il coinvolgimento della serotonina e della norepinefrina nell’inibizione del dolore. L’elettro-agopuntura ha attivato i neuroni del nucleo raphe magnus (NRM) contenenti serotonina e i neuroni del locus coeruleus contenenti norepinefrina, che proiettano al midollo spinale. È stato osservato che la serotonina spinale, la norepinefrina e gli oppioidi lavorano di concerto nell’azione dell’elettro-agopuntura ma i meccanismi della loro interazione non sono ancora chiari.
MECCANISMI SOPRASPINALI
Nei meccanismi sopraspinali, molti nuclei, tra cui il nucleo raphe magnus, il PAG, il locus coeruleus, l’arcuato, l’area preottica, il nucleo submedio, l’habenulare, l’accumbens, il caudato, l’area settale e l’amigdala, sono coinvolti nell’analgesia dell’agopuntura. L’elettro-agopuntura inibisce la dimensione sensoriale del dolore, producendo un effetto antinocicettivo. Gli oppioidi attivano anche il sistema inibitorio discendente, i cui principali neurotrasmettitori sono la serotonina e la norepinefrina.
CONCLUSIONI
In sintesi, gli studi hanno dimostrato che nei corrispondenti modelli animali l’elettro-agopuntura ha alleviato significativamente il dolore infiammatorio, neuropatico, oncologico e viscerale. L’elettro-agopuntura induce gli oppioidi endogeni a inibire il dolore e, se utilizzata in aggiunta alla terapia con oppioidi, può ridurre i dosaggi necessari
corso teorico-pratico
Fig. 4: immagine esemplificativa tratta dal riferimento bibliografico
per il controllo del dolore. L’elettroagopuntura induce il rilascio di 5-HT (serotonina) spinale e norepinefrina e il trattamento con elettro-agopuntura ha mostrato di poter aumentare l’effetto degli inibitori della ricaptazione della serotonina, consentendo così di ridurre i farmaci per il controllo del dolore. In uno studio, a pazienti è stata somministrata agopuntura/elettroagopuntura in aggiunta all’inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina Paroxetina e solo dal 5,7 all’8,9% ha necessitato di un aumento del dosaggio, significativamente meno di quelli trattati con paroxetina da sola (22,9%). L’utilizzo di Etoricoxib in aggiunta all’agopuntura ha dimostrato di essere più efficace dell’Etoricoxib con agopuntura fittizia o Etoricoxib da solo per il trattamento del dolore causato dall’osteoartrosi del ginocchio. L’agopuntura/elettro-agopuntura ha dimostrato la sua utilità nel trattamento del dolore cronico persistente e, in aggiunta alle diverse tipologie di terapie farmacologiche, permette un minor dosaggio di queste con meno effetti collaterali. ◼
RIFERIMENTI
AGOPUNTURA DI SINTESI FUNZIONALE
Obiettivo del corso
Realizzazione di una sintesi estrema del costrutto teorico dell’Agopuntura Cinese finalizzata alla immediata applicabilità nel campo delle principali affezioni dolorose articolari. L’insegnamento di nozioni di Riflessologia Auricolare e di Craniopuntura doterà i discenti della capacità di agire efficacemente nella risoluzione dei blocchi articolari acuti.
DIDATTICA A CURA DI: Dr. Franco Paolini
DATA DEL CORSO: 15-16 Novembre 2024
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Ruixin Zhang, Lixing Lao, Ke Ren, Brian M Berman. Mechanisms of acupuncture-electroacupuncture on persistent pain. Review Anesthesiology. 2014 Feb;120(2):482-503.
doi: 10.1097/ALN.0000000000000101. PMID: 24322588 PMCID: PMC3947586
DOI: 10.1097/ALN.0000000000000101. Free PMC article.
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Dr.ssa Nerlep Kaur Rana
Specialista in Anestesiologia e Rianimazione, Medico Estetico - Lugano (CH) a cura di Graziella Capra
Giornalista, specializzata in Medicina e Chirurgia Estetica - Milano MEDICINA
La crescita anomala di una cicatrice è dovuta a un cronico processo infiammatorio del derma reticolare che risulta in un eccessivo deposito di collagene, spesso innescato da traumatismi, ustioni, riparazione post chirurgica, vaccinazioni, piercing, acne, herpes zoster. In generale, l’infiammazione recede con il tempo, ma alcuni fattori quali la predisposizione genetica (vedi la sindrome di Rubinstein Taybi), il sesso femminile, la gravidanza, l’ipertensione e l’obesità, così come la localizzazione in regioni del corpo sottoposte a forze di stiramento, nonché il consumo di alcool, favoriscono la formazione di cicatrici ipertrofiche. Le cicatrici ipertrofiche non rappresentano soltanto un problema estetico, bensì anche funzionale, risolvibile chirurgicamente oppure con trattamenti di medicina estetica. Personalmente, propongo un trattamento multimodale utilizzando:
• PRX-T33: biorivitalizzante senza aghi contenente acido tricloroacetico e perossido di idrogeno.
• PRP: plasma ricco di piastrine ottenuto previa centrifugazione del sangue del paziente
• Ozono: radicale libero dell’ossigeno con effetto antinfiammatorio e sbiancante.
• Microneedling: tecnica che stimola il processo di riparazione naturale profonda dei tessuti attraverso microfori.
PRX-T33
Il PRX-T33 è un gel costituito da acido tricloroacetico al 33% modulato con H2O2 in combinazione con acido cogico al 5%. Formulazione che consente di sfruttare al meglio l’azione ristrutturante del tricloroacetico, acido che agisce in profondità, attivando
CICATRICI IPERTROFICHE: TRATTAMENTO COMBINATO NON CHIRURGICO
Lesioni profonde e ben visibili sulla pelle, il risultato della risposta cutanea a un danno di varia natura.
La loro evoluzione patologica sono le cicatrici ipertrofiche e i cheloidi
un processo di rigenerazione dermica senza provocare effetti irritativi in superficie.
PRP
PRP (plasma ricco di piastrine) è un concentrato di fattori di crescita in grado di stimolare la rigenerazione dei tessuti. Il sangue prelevato dal paziente viene centrifugato; il surnatante, ovvero il plasma ricco di piastrine, viene aspirato e iniettato nelle zone desiderate.
OZONO
L’ozono è una forma arricchita dell’ossigeno (O3) è blu e ha un odore particolare. L’ozono migliora il microcircolo dei capillari, ha un effetto antinfiammatorio schiarente.
MICRONEEDLING
È un dispositivo a microaghi che, penetrando nella parte più superficiale del derma a profondità controllate, stimola i fibroblasti a produrre collagene ed elastina. Questa tecnica consente anche di veicolare negli strati superficiali della pelle diverse sostanze come l’acido ialuronico libero e il PRP, gel arricchito di piastrine.
LA SEDUTA TIPO
Dopo un’accurata anamnesi del paziente e documentate con fotografie della cicatrice, la cute viene disinfettata e detersa con la P solution, che permette di uniformare il pH del tessuto sia della cicatrice che quello della cute sana circostante. Il trattamento con PRX-T33 viene eseguito con una spatola per favorire la penetrazione del prodotto. In genere si eseguono tre passaggi. Il prodotto viene deterso con garze imbevute d’acqua. La fase successiva prevede le iniezioni di PRP. Utilizzo aghi 30G
Cicatrice dopo 2 mesi e 4 sedute
12mm, la scelta dipende dalla durezza e dalla profondità della cicatrice. Eseguo iniezione sul bordo della stessa. La fase successiva prevede il microneedling: il settaggio è a 1,5-2mm con tre passaggi in diverse direzioni. Il trattamento è ben tollerato perché la cicatrice è frequentemente insensibile. Termino la seduta con iniezioni di ossigeno-ozono a 4-5 gamma di concentrazione. È importante verificare che il paziente non percepisca dolore in sede di iniezione. L’ozono ha numerosi effetti benefici: antinfiammatori, biorivitalizzanti e sbiancante.
I RISULTATI
Il mio protocollo prevede circa dieci sedute, anche se dopo tre-quattro i pazienti riscontrano un miglioramento sia sul piano estetico e sia sul piano funzionale. La cicatrice risulta infatti meno visibile e il colorito si uniforma al tessuto circostante. Frequentemente le disestesie percepite si riducono e la cicatrice diventa morbida al tatto nonché mobile rispetto ai piani sottostanti. Al termine del ciclo delle sedute è possibile proporre un laser non ablativo tipo Erbium glass 1540 nm, oppure ablativo tipo laser CO2, per ottenere un risultato definitivo. ◼
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ESTETICA
Cellbooster® è una linea di iniettabili composta da acido ialuronico naturale e molecole naturali note, come aminoacidi e vitamine, ma si distingue da tutte le altre formulazioni in commercio grazie alla sua tecnologia esclusiva. La Chac Tecnology, infatti, si basa sull’interazione supramolecolare fra le molecole naturali selezionate e i gruppi funzionali dell’HA, consentendo di creare nuovi e diversificati complessi macromolecolari di materiale biologicamente attivo.
Questa tecnologia brevettata offre i seguenti vantaggi:
1) creazione di complessi stabilizzati senza l’impiego di reagenti chimici;
2) maggiore resistenza alle ialuronidasi;
3) Slow release delle molecole funzionali;
4) maggiore biodisponibilità, efficacia e durata degli effetti.
Tutte le formulazioni Cellbooster® contengono 18 mg di acido ialuronico stabilizzato da attivi che si differenziano a seconda dell’obiettivo terapeutico, sono disponibili in confezioni da 6 flaconi da 3 ml ciascuna e sono registrate come medical devices di Classe III. Ecco una breve descrizione dei quattro complessi brevettati.
CELLBOOSTER® GLOW
È indicato per ridurre le iperpigmentazioni, potenziare le difese naturali della pelle e prevenire il photoaging. Oltre a un apporto equilibrato di aminoacidi e di acido ialuronico stabilizzato, che permette di nutrire e idratare la cute a lungo, la formulazione si caratterizza per il glutatione in associazione alla vitamina C che, per il loro forte potere anti-ossidante, mi-
LA CHAC TECNOLOGY
INTRODUCE UNA NUOVA ERA DI SOLUZIONI INIETTABILI
Le quattro formulazioni Cellbooster®, sviluppate e prodotte da Suisselle, azienda svizzera specializzata nella ricerca cellulare e acido ialuronico, confermano clinicamente i vantaggi di questa innovazione tecnologica
rano a inibire la sintesi di melanina e proteggono le membrane cellulari dal danno ossidativo (Fig. 1).
CELLBOOSTER® LIFT
È un complesso di ringiovanimento e ogni attivo della formulazione contribuisce a contrastare gli effetti dell’invecchiamento cutaneo, quali rughe e cedimenti: per esempio, le vitamine B2, C, E e la biotina proteggono le cellule dai radicali liberi e dallo stress ossidativo ambientale e sostengono i processi di rigenerazione tissutale, favorendo un corretto turnover cellulare, il complesso di aminoacidi e l’acido ialuronico sinergicamente idratano in profondità la pelle, migliorandone l’elasticità e la compattezza in quanto favoriscono la sintesi di neocollagene (Fig. 2)
CELLBOOSTER® SHAPE
È indicato per ridurre i depositi di grasso localizzato, la ritenzione idrica e i gonfiori. Grazie al meccanismo
d’azione della L-Carnitina, potenziata dalla Vit. C, le cellule adipose non vengono danneggiate e non si crea infiammazione, la L-carnitina è infatti un aminoacido metabolicamente attivo che mobilita i trigliceridi contenuti nelle cellule adipose e la sua funzione di trasportatore consente agli acidi grassi di penetrare nei mitocondri per essere degradati e produrre energia tramite il processo di ossidazione. Inoltre questo aminoacido normalizza i processi metabolici, stabilizza le membrane cellulari e contribuisce alla normalizzazione dell’equilibrio idro-salino, presentando pertanto un effetto drenante e decongestionante (Fig. 3)
CELLBOOSTER® HAIR
Questo complesso aiuta a contrastare le alterazioni qualitative e quantitative dei capelli e a normalizzare il cuoio capelluto. Contiene acido ialuronico stabilizzato da aminoacidi, vitamine del gruppo B e due minerali,
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Fig. 1: pre e post trattamento con Cellbooster® GLOW - Courtesy Dr. Mehmet Ugur Karabat
ESTETICA
Medico Estetico - Padova
MEDICINA
Fig. 2: pre e post trattamento con Cellbooster® LIFT - Courtesy Dr. Mesut Aydin
lo zinco e il rame, che vengono rilasciati in tempi diversi per assicurarne l’efficacia. La formulazione stimola la ricrescita, rinforza la struttura dei ca-
pelli e ne previene la caduta e l’incanutimento. Può essere utilizzata da sola o in combinazione con altre procedure come PRP, carbossiterapia e
anche come trattamento di preparazione al o post trapianto. Casi clinici, protocolli e chiarimenti ulteriori sul Mode of Action di questi innovativi complessi macromelocolari iniettabili sono stati presentati e verranno aggiornati durante le sessioni scientifiche congressuali (Fig. 4) ◼︎
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VIDEO TECNICHE DI INIEZIONE DISTRIBUITO DA
Fig. 4: Dr. Davide De Rossi durante la LIVE session, SIES 2024. Il trattamento dei capelli con Cellbooster® HAIR
Fig. 3: pre e post trattamento con Cellbooster® SHAPE - Courtesy Dr.ssa Claudia Cattaneo
SELTEC MEDICAL
Ricerca & Sviluppo
MEDICINA ESTETICA
Quante pazienti ci chiedono un prodotto da utilizzare a casa in modo che possano migliorare la propria pelle o mantenere il risultato del trattamento eseguito in ambulatorio? Molte di loro, a fine trattamento o durante la consulenza in ambulatorio, chiedono spesso un prodotto che possa aiutarle a mantenere il risultato del trattamento nel tempo come peeling, dermapen, laser o altri trattamenti estetici sulla pelle o che possa risolvere problematiche riguardanti tonicità, imperfezioni cutanee, problemi di acne, cicatrici post acneiche. Con la crescente richiesta di trattamenti estetici e con la crescente attenzione nel produrre prodotti performanti per la nostra pelle che diano risultati non solo estetici ma anche curativi, nasce l’idea di un concetto, di un siero che non è un siero ma una vera e propria rivoluzione in ambito medico-estetico. Dopo anni di ricerca e sviluppo, i nostri ricercatori sono riusciti a sintetizzare uno dei trattamenti più innovativi del mercato estetico domiciliare. BeKa 36 è una miscela di composti completamente biocompatibile che riesce a trasformare una semplice applicazione domiciliare in un vero e proprio percorso rigenerativo cellulare. Un brevetto all’avanguardia di un siero che, tramite associazione di cheratina e acido ialuronico e zuccheri, riesce a stimolare il sistema immunitario cutaneo con una serie di importanti risultati per il benessere del nostro più importante biglietto da visita, ossia la pelle.
LA RIVOLUZIONE
I punti cardine di questa innovativa soluzione in ambito estetico, che sta portando una vera e propria rivoluzione nei trattamenti domiciliari e non solo, possono essere così riassunti:
• Eccellente anti-age, migliora visibilmente tono ed elasticità;
BEKA 36 SOLUZIONE CUTANEA EUBIOTICA
Benvenuti nell’era della Medicina Estetica domiciliare
• migliora visibilmente le cicatrici post-acneiche;
• favorisce i processi di riparazione della pelle danneggiata, in caso di arrossamenti, di sovraesposizioni al sole;
• è efficace sulle occhiaie;
• è ottima anche per le pelli giovani e impure, migliora la grana della pelle, riduce i pori dilatati e previene le cicatrici da acne e imperfezioni;
• rivitalizza il sistema di difesa della pelle dall’interno;
• ottima soluzione post trattamento estetico per la rigenerazione della pelle
Insomma tutto ciò che finora non era disponibile per i pazienti.
IL PROTOCOLLO
Il protocollo prevede una semplice applicazione al giorno per 50/60 giorni, ma i risultati estetici sono già
visibili e percepibili dopo pochi giorni. Si è arrivati a un protocollo realmente semplice ed efficace, come ci spiega il dottor Francesco Calvani. «I pazienti sono realmente colpiti dalla rapidità d’azione del siero e trovano un beneficio stabile e duraturo nel tempo. Il protocollo prevede un trattamento professionale e uno domiciliare con una terapia che dura circa 3 mesi e ripetibile dopo due mesi. L’applicazione è facilissima, non unge, non lascia la pelle pastosa e sporca, si assorbe rapidamente e produce un effetto senza eguali. La maggior parte dei pazienti che la prova non torna indietro e quasi sempre abbandona completamente la sua skincare tradizionale. Si è raggiunto un livello tale di purezza e fluidità che ha portato la skincare a un livello superiore». BeKa 36 è disponibile solo tramite prescrizione medica ◼
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Dr.ssa Dora Intagliata
Medicina e Chirurgia Estetica
Dietologia e Nutrizione
Member of American Academy of Aesthetic and Antiaging Medicine
Rappresentante Regionale SIES Sicilia
APEFS E ADIPOSITÀ LOCALIZZATA:
DALLE INIEZIONI SCIOGLIGRASSO ALLE TECNOLOGIE
Un viaggio nel mondo della tradizione medica guardando all’innovazione. Le tendenze degli ultimi anni hanno dettato il nostro modo di essere, di vestirci e di curarci
l giorno d’oggi, avere un corpo bello e in forma è moda. Tuttavia, non è solo la moda a indurre le donne di qualunque età a trascorrere ore e ore in palestra, o a esaurirsi dietro diete detox e a rivolgersi a noi medici e chirurghi estetici. Infatti, un corpo ben “mantenuto” è anche segno di buona salute. Per noi medici estetici, trattare il corpo è sempre una bella sfida, non facile e dai risultati non sempre certi, soprattutto quando si tratta di PEFS e adipe lo -
È un dato di fatto che la PEFS sia una patologia multifattoriale e che la sua terapia presupponga la cura nella piena totalità della patologia stessa per poter avere risultati soddisfacenti. Allo stato attuale, sono numerosissime le tecniche di terapia che possono essere adoperate per la cura della PEFS e dell’adiposità localizzata, dalle terapie iniettive (vedi carbossiterapia, mesoterapia e intralipoterapia), alle terapie che sfruttano le tecnologie più avanzate come radiofrequenza, ultrasuoni focalizzati, laser, onde d’urto, microonde. Certamente, per il trattamento della cellulite la terapia per eccellenza più adoperata è la Mesoterapia, terapia medica iniettiva storica nata oltre 70 anni fa dalla genialità del dottor Pistor, il quale fin da subito capì le enormi potenzialità di questo atto medico minimamente invasivo. Nel tempo, grazie anche a una maggior conoscenza farmacologia e dei meccanismi di azione, tanti sono stati i principi attivi adoperati per svolgere questa terapia; ancora oggi, a ogni congresso, si palesano nuovi cocktail farmacologici per effettuare una mesoterapia efficace e dai risultati certi.
FFETTI COLLATERALI
ra i principi attivi più adoperati ricordiamo il meliloto, la carnitina, il silicio organico. Solitamente è una tecnica molto utile negli stadi 1 e 2 di PEFS, mentre nelle stadiazioni più avanzate risulta efficace in combinazione alla carbossiterapia. Nonostante la mesoterapia sia una metodica molto semplice, sicura e indolore, non dobbiamo dimenticare che può indurre effetti collaterali e che esistono delle controindicazioni a essa, prima fra tutte la gravidanza e l’allattamento. Seppur minimo il ri-
schio di incorrere in effetti collaterali indesiderati, questo dovrebbe essere sempre considerato. Per quanto concerne l’adiposità localizzata, non è possibile non menzionare le “iniezioni sciogli grasso”, cioè l’intralipoterapia, tecnica più che collaudata e adoperata da molti anni. Tale tecnica prevede l’iniezione diretta di una soluzione nello strato di grasso sottocutaneo, ipoderma, in grado di determinare apoptosi.
Le sostanze più adoperate per indurre apoptosi grazie alla tecnica dell’intralipoterapia sono diverse tra le più conosciute ricordiamo Foasfatidilcolina, acido Desossicolico, acido Ascorbico e Ferro Ferrico. Negli ultimi anni sono stati sviluppati anche studi scientifici in merito all’uso di enzimi quali lipasi, liasi e collagenasi, che sembrano essere attualmente la svolta verso il futuro.
LA TECNOLOGIA AVANZA
Ma nell’ambito dell’adipe localizzato, la tecnologia ormai fa da padrona; moltissime, infatti, sono le tecniche adoperate, ciascuna con peculiarità diverse, ma accomunate dall’obiettivo comune di indurre apoptosi e permettere l’eliminazione dell’adipe. Tra le più conosciute vi sono:
• Criolipolisi. Tecnica di raffreddamento controllato, che utilizza temperature di congelamento (da 0 a -13 °C) per colpire e distruggere le cellule adipose. In questo modo, le cellule adipose (adipociti) che si trovano nel tessuto sottocutaneo, essendo sensibili al raffreddamento, sono sottoposte a un processo di cristallizzazione, a cui segue una lisi spontanea, lenta e graduale (apoptosi).
• Radiofrequenza. Tecnica di riscaldamento controllato per mezzo di
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ESTETICA
MEDICINA
onde di radiofrequenza in grado di colpire le cellule di grasso. Le apparecchiature di radiofrequenza adoperate per la riduzione dell’adipe localizzato lavorano a temperature uguali o maggiori di 45° C, temperatura necessaria per indurre l’apoptosi degli adipociti. Lo stimolo esterno induce oscillazioni degli adipociti; tali oscillazioni inducono attrito tra le cellule tale da creare un riscaldamento. Tale alterazione innesca la cascata di eventi che portano all’apoptosi.
• Ultrasuoni focalizzati. L’energia del fascio ultrasonoro ad alta intensità si propaga all’interno di numerose regioni del corpo umano e, se opportunamente focalizzata, può produrre un incremento locale della temperatura in pochi secondi. I dispositivi HIFU prendono di mira il tessuto adiposo utilizzando energia ad alta intensità, causando in primis coagulazione termica, che porta successivamente all’apoptosi delle cellule adipose.
• Laserlipo. Tecnica più vicina alla chirurgia, ma pur sempre tecnica ambulatoriale, che prevede l’utilizzo del laser Nd:Yag per sciogliere rapidamente il tessuto adiposo negli accumuli localizzati e dare più tono alla pelle.
CHIRURGIA ALLEATA
Come si è potuto constatare il Body countour è un mondo ricco e affascinante, che può essere approcciato sia dal giovane medico sia dal medico estetico più esperto.
Grazie alla possibilità di combinare diverse tecniche fra loro, inoltre, i risultati diventano sempre più evidenti e alcune volte quasi alla pari di risultati che in passato era possibile ottenere solo con interventi di chirurgia estetica.
Queste procedure però non dovrebbero essere considerate sostitutive della chirurgia, quest’ultima infatti rimane una valida alleata in presenza di accumuli adiposi eccessivi o in presenza di importanti lassità cutanee. Per questa ragione la Valet ha introdotto un nuovissimo corso dal titolo “PEFS e adiposità localizzata: corso teorico-pratico e tutoring per il trattamento dei dismorfismi corporei”; grazie a questo nuovo corso, completamente rimodulato, tutti i discenti saranno in grado di apprendere il giusto approccio, dalla diagnosi alla clinica, per trattare la PEFS e l’adipe localizzato.◼
RIFERIMENTI
Molecular Biology of the Cell (textbook) (5th ed.). Garland Science. p. 1115. Apoptosis Interest Group (1999). “About apoptosis”. Retrieved 2006-12-15.
Biotecnología Aplicada 23: 1–10. Dejean LM, Martinez-Caballero S, Manon S, Kinnally KW (February 2006). “Regulation of the mitochondrial apoptosis-induced channel, MAC, by BCL2 family proteins”.
Biochim. Biophys. Acta 1762 (2): 191–201. Gao Yan Wei Qiang Chen ShiHai, The effect of local injection with vitamin C to adipocytes apoptosis, Journal of Chinese Medicine Research, 2009 Vol. 9 No. 6 pp. 325-329 Sakagami H, Satoh K, Ohata H, Takahashi H, Yoshida H, Iida M, Kuribayashi N, Sakagami T, Momose K, Takeda M., Relationship between ascorbyl ra-
PEFS E ADIPOSITÀ LOCALIZZATA
corso teorico-pratico
Corso teorico-pratico e tutoring per il trattamento dei dismorfismi corporei
Obiettivo del corso
L’obiettivo principale del nostro corso sulla Infiltrazione Endocutanea (I.D.T.) è fornire ai partecipanti una solida comprensione dei concetti fondamentali e delle applicazioni pratiche di questa tecnica medica. Attraverso le lezioni teoriche e le sessioni pratiche, i partecipanti acquisiranno competenze e conoscenze essenziali per utilizzare correttamente la I.D.T. Esploreremo anche argomenti come la farmacologia generale, il trattamento di adiposità localizzate, le allergie da farmaci e le considerazioni medico-legali. L’obiettivo finale è quello di formare professionisti capaci di applicare la I.D.T. in modo sicuro ed efficace per il beneficio dei pazienti.
DIDATTICA A CURA DI: Prof. Maurizio Ceccarelli
Dr.ssa Dora Intagliata
DATA DEL CORSO: 13-14 Settembre 2024
CREDITI ECM: 12 crediti (previa compilazione del test)
RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI
SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it
dical intensity and apoptosis-inducing activity, Anticancer Res. 1996 Sep-Oct;16(5A):2635-44
Terri Sundquist, M.S., Rich Moravec, B.S., Andrew Niles, M.S., Martha O’brien, Ph.D., And Terry Riss, Ph.D., Timing Your Apoptosis Assays, Cell Notes Issue 16 2006.
Trattamento degli eccessi adiposi per apoptosi degli adipociti - maurizio ceccarelli & coll. International centre for study and research in aesthetic and physiological medicine. Laser-assisted lipolysis: a review. Tarek M Fakhouri 1, Abdel Kader El Tal, Ayad E Abrou, David A Mehregan, Frank Barone. Dermatol Surg. 2012 Feb;38(2):155-69. doi: 10.1111/j.1524-4725.2011.02168.x. Epub 2011 Oct 20.
Cryolipolysis for fat reduction and body contouring: safety and efficacy of current treatment paradigms. Ingargiola MJ, Motakef S, Chung MT, Vasconez HC, Sasaki GH.Plast Reconstr Surg. 2015 Jun;135(6):1581-1590.
Mesotherapy for local fat reduction. Jayasinghe S, Guillot T, Bissoon L, Greenway F.Obes Rev. 2013 Oct;14(10):780-91.
Review of non-invasive body contouring devices for fat reduction, skin tightening and muscle definition. Mazzoni D, Lin MJ, Dubin DP, Khorasani H.Australas J Dermatol. 2019
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Dr. Alessandro Frullini
Responsabile scientifico Sclerotherapy 2024 | Presidente onorario AFI – Associazione Flebologica Italiana Scientific Director Sclerotherapy 2024 | Honorary President of AFI – Italian Phlebological Association
Un nuovo appuntamento a Bologna per Sclerotherapy, il più importante evento flebologico italiano. Negli anni questo congresso è cresciuto costantemente fino a diventare leader per quello che riguarda l’aggiornamento del flebologo e la promozione dell’idea di una vera comunità flebologica italiana. Il grande successo delle edizioni passate ha reso ormai imprescindibile la presenza a Bologna di tutti quelli che si occupano delle patologie venose per un vero aggiornamento e per conoscere tutte le novità del settore. Come sempre concentreremo l’attività al mattino in una sola sala mentre nel pomeriggio ci sarà spazio per workshop e sedute monotematiche. Anche in questa edizione sarà disponibile la traduzione simultanea in inglese per aprire il congresso a un confronto internazionale. Ti aspettiamo quindi a Bologna per Sclerotherapy 2024 e ti invitiamo a mandare il tuo contributo sotto forma di abstract perché, come sempre, lo Sclerotherapy è la casa della flebologia italiana.
TEMI PRINCIPALI
Malattia venosa cronica
L’insufficienza venosa
L’ulcera venosa
Le teleangectasie
La scleroterapia
La schiuma sclerosante
L’ablazione termica
La chiusura venosa con colla
HIFU
Terapia emodinamica e non emodinamica dell’insufficienza venosa
La terapia elastocompressiva
La trombosi venosa
L’anatomia venosa
Le terapie ibride
La documentazione fotografica della patologia
La terapia medica delle patologie flebologiche
La riabilitazione flebologica
L’edema
Il linfedema
La classificazione dell’insufficienza venosa
Scleroterapia delle emorroidi
SEDE DELL’EVENTO | VENUE
SAVOIA HOTEL REGENCY
Via del Pilastro, 2, 40127 - Bologna (Italy)
SEGRETERIA SCIENTIFICA
AFI - Associazione Flebologica Italiana
Piazza Caduti di Pian d’Albero, 20 Figline e Incise Valdarno (FI) info@associazioneflebologica.it
A new appointment in Bologna for Sclerotherapy, the most important Italian phlebological event. Over the years, this congress has grown steadily to become a leader in the updating of phlebologists and in the promotion of the idea of a real Italian phlebological community. The great success of the past editions has made it essential to have all those who deal with venous diseases in Bologna for a real update and to learn about all the news in the sector.
As always, we will concentrate the activity in the morning in a single room, while in the afternoon there will be space for workshops and monothematic sessions. Also in this edition, simultaneous translation into English will be available to open the congress to an international confrontation. We look forward to seeing you in Bologna for Sclerotherapy 2024 and invite you to send your contribution in the form of an abstract because, as always, Sclerotherapy is the home of Italian phlebology.
MAIN TOPICS
Chronic venous disease
Venous insufficiency
Venous ulcer
Teleangectasias
Sclerotherapy
Sclerosing foam
Thermal ablation
Venous closure with glue
HIFU
Hemodynamic and non-hemodynamic therapy of venous insufficiency
Elastocompression therapy
Venous thrombosis
Venous anatomy
Hybrid therapies
Photographic documentation of the pathology
Medical therapy of venous disorders
Phlebological rehabilitation
Edema
Lymphedema
The classification of venous insufficiency
Sclerotherapy of haemorroids
CREDITI ECM | CME CREDITS
In fase d’accreditamento ECM In the process of CME accreditation
COORDINAMENTO SEGRETERIA SCIENTIFICA
SCIENTIFIC SECRETARIAT COORDINATION
Elisa Bertocchi - Segreteria VALET Secretariat elisa.bertocchi@valet.it
GESTIONE ISCRIZIONI
REGISTRATION MANAGEMENT
Lea Rozzarin - Segreteria VALET Secretariat lea.rozzarin@valet.it
CONTATTI CON GLI SPONSOR
CONTACTS WITH SPONSORS
Segreteria VALET Secretariat
Tel. +39 051 63 88 334
segreteria@valet.it
HOTEL & ACCOMODATION
Samanta Bandini - Bologna WELCOME
Tel. +39 335 59 81 669 - sbandini@bolognawelcome.it
Traduzione simultanea Simultaneous translation
Associazione Flebologica Italiana
www.sclerotherapy.it PARTECIPA ATTIVAMENTE, INVIA IL TUO ABSTRACT! | PARTICIPATE ACTIVELY, SEND YOUR ABSTRACT!
SAVE THE DATE
Associazione Flebologica Italiana
Dr. Alessandro Frullini
ANGIOLOGIA & FLEBOLOGIA
Specialista in Chirurgia Vascolare
Presidente Onorario AFI
Figline e Incisa in Val D’Arno (FI)
Resp. Modulo Angiologico CPMA VALET - Bologna
Una delle terapie flebologiche più richieste è la scleroterapia delle teleangectasie (o, come viene chiamata dai pazienti, “la scleroterapia dei capillari” ). La malattia venosa cronica (MVC) è una condizione molto frequente e, in molti studi clinici, si è visto che quasi il 60% dei giovani o degli adulti sono portatori di teleangectasie (Fig. 1). Queste rappresentano il primo stadio della malattia venosa (il cosiddetto C1), ma difficilmente possono provocare sintomi in questa fase. Anche se asintomatiche, comunque, sono un inestetismo molto evidente, specialmente in una società come la nostra nella quale le gambe sono sempre più in evidenza: la moda, il tatuaggio e lo sport sono alcune delle tendenze che hanno reso sempre più visibili le gambe; un chiaro inestetismo come la presenza di vene varicose o di teleangectasie richiede sempre più frequentemente un trattamento estetico, oltre che funzionale.
TERAPIA INDOLORE
Le teleangectasie sono segno di una difficoltà di circolo venoso: il paziente può facilmente verificarlo premendo con un dito per qualche secondo sul capillare visibile. Al mo mento del rilascio della pressione per qualche secondo la cute non mostrerà il capillare che in seguito si riempirà nuovamente dimostrando il ristagno di sangue in quella sede. La terapia delle teleangectasie è sostanzialmente di tipo sclerosan te, cioè con iniezioni che chiudono la vena malata e ridistribuiscono il sangue nelle vene normali. Si tratta di una terapia di riconosciu ta efficacia e praticamente indolore. Bisogna mettere in guardia, comun que, i pazienti dai falsi messaggi
LA SCLEROTERAPIA
DELLE TELEANGECTASIE
Una delle terapie flebologiche più richieste è quella contro la malattia venosa cronica (MVC), una condizione molto frequente che interessa quasi il 60% delle persone
corso teorico-pratico
LA PATOLOGIA VASCOLARE DEGLI ARTI INFERIORI:
DIAGNOSI E CURA DELL’INSUFFICIENZA VENOSA
Corso pratico sulla diagnostica con ecocolordoppler e terapia sclerosante
Obiettivo del corso
Fornire gli elementi di base e i fondamentali per un corretto inquadramento clinico e strumentale delle disarmonie corporee. Fisiopatologia, inquadramento clinico e classificazioni della PEFS, delle adiposità localizzate, degli abitus corporei e delle disarmonie legate alle alterazioni dei rapporti tra le masse corporee. Ha valore di propedeuticità per tutti gli altri corsi a contenuto prettamente terapeutico, poiché fornisce gli strumenti adeguati per effettuare una corretta diagnosi medico-estetica indispensabile per impostare un adeguato protocollo terapeutico.
DIDATTICA A CURA DI: Dr. Alessandro Frullini
DATA DEL CORSO: 27 Settembre 2024
CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test)
RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI
SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it
che si trovano sul web: le vene non si possono rigenerare. Chi lo afferma lo fa solo per attirare pazienti, una trappola da cui bisogna stare
alla larga per affidarsi alle evidenze scientifiche, le uniche che possono assicurare il corretto trattamento delle teleangectasie. ◼︎
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NOVITÀ 2024 - MEDICINA ESTETICA - MODULO CORPO BASE
Fig. 1: teleangectasie ben visibili nell’arto inferiore
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Congresso
Comitato Scientifico SIES
Le interviste
DICA 25
Pubblichiamo una carrellata di interviste ad alcuni membri del Comitato Scientifico SIES, organizzatore, insieme a VALET, del Congresso Internazionale di Medicina e Chirurgia Estetica SIES, tenutosi lo scorso febbraio al Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna
ORGOGLIOSI DEL CADAVER LAB
Maurizio Priori
Il 25º Congresso Internazionale
SIES è andato oltre le nostre più rosee aspettative. Noi pensavamo di aumentare di circa il 10% le presenze rispetto all’edizione 2023 e invece siamo arrivati al 20% in più, quindi siamo estremamente contenti. Speriamo che guerre, terremoti, pandemie e cataclismi vari ci permettano di organizzare il 26º Congresso, in modo da poter confermare questo trend positivo. Restando a quest’anno, non posso fare altro che ringraziare tutti. Ringrazio i relatori, tutti i partecipanti, lo staff VALET, il comitato scientifico, tutti i coordinatori regionali e chiedo a tutti di sforzarsi ancora per migliorare questo evento e in generale le attività e gli eventi della SIES. Unica nota non felice, le presenze dall’estero. Purtroppo, causa guerre, quest’anno sono state molto rare, comunque inferiori al periodo prima della pandemia e anche all’anno scorso. Avevamo un buon numero di partecipanti dall’estero, in particolare dall’Est, ma con quello che accade in Ucraina non potevamo aspettarci di più. Sul piano puramente scientifico, credo che il top sia stato toccato durante la sessione Cadaver Lab, davvero molto interessante. Era la prima volta che succedeva in una sala del Congresso appositamente adibita: poter mostrare i punti da reperire per praticare l’iniezione ha portato valore aggiunto a tutti i partecipanti.
LA TOSSINA BOTULINICA CHE VERRÀ
Roberta D’Emilio
(la dottoressa Roberta D’Emilio è una grandissima professionista, esperta di tutto quello che riguarda la Medicina Estetica, ma soprattutto di tossina botulinica, e da quest’anno fa parte del Comitato Scientifico SIES).
Innanzitutto, grazie per questo invito da parte di tutto il resto del Comitato scientifico: abbiamo condiviso obiettivi comuni che spero riusciremo a mantenere. Saranno quelli di un’offerta formativa e di aggiornamento di grande livello per quello che mi riguarda: noi donne siamo in realtà spesso e volentieri l’obiettivo di questo tipo di procedure e quindi mi sembra corretto che ce ne occupiamo in prima persona. Nei corsi che facciamo e che faremo sempre di più (ne abbiamo uno in cantiere proprio con il team tossina botulinica che presto tireremo fuori come programmazione e lavoro), ci stiamp impegnando molto. Le sessioni di quest’anno, al Congresso, sono state particolarmente interessanti perché hanno dato molto spazio a quelle che sono le novità sulla tossina botulinica. Soprattutto, stiamo aprendo la mente anche al botulino di tipo funzionale, che ci serve per meglio fare quello estetico.
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APPUNTAMENTO AL 2025...
Paola Molinari
CCome tutti gli anni, anche stavolta il giorno prima dell’apertura del Congresso il pensiero è stato “questa è l’ultima, non ne faccio più. È troppo pesante, troppo faticoso, tutto troppo difficile. Troppi inghippi, problemi, cose da coordinare. Da sistemare”. Invece eccomi qui, basta solo fare il giro e vedere le facce soddisfatte e l’entusiasmo dei colleghi, degli espositori e di chi in qualche modo si è speso per far andare tutto bene, e il “brutto pensiero” sparisce. Quindi vi confesso che sono già pronta per la nuova avventura, per il 26esimo, per il Congresso dell’anno prossimo. Quest’anno la grandissima novità è stata quella del Live Injection con il paziente in presenza. E Cadaver Lab, sempre nella sala senatoria, accanto alla precedente, per cui l’incrocio di professionisti e di attenzioni diverse ai vari aspetti dei nostri trattamenti è stato entusiasmante. E poi la medicina rigenerativa, la medicina della menopausa, tutte tematiche fortemente sentite, che richiamano fortemente l’attenzione di tanti colleghi. E poi la parte di medicina legale e puramente legale, che è sempre di più una parte importante della nostra professione. Quindi anche lì, con l’avvocato Lerro e il dottor Rocchi, che è il medico legale, e un gruppo di professionisti attenti a queste problematiche abbiamo fatto quello che si chiama il sold out nella sala piena per discutere di tutte queste problematiche che in effetti sono molto, molto importanti. Quindi, appuntamento al 2025, a una salute sempre più legata alla bellezza, allo stare bene sia in senso psicologico che in senso di equilibrio con se stesse, stare bene anche proprio in salute. Ci sarete anche voi, giusto?
AL SERVIZIO DEGLI ASSOCIATI
Federica Lerro
Diciamo che dei 25 anni di vita del Congresso SIES, 19 li posso testimoniare in via diretta. Il primo anno della mia partecipazione a questa manifestazione, avvenuto proprio qui a Palazzo dei Congressi, eravamo eravamo “piccoli”, occupavamo uno spazio molto più ridotto, ma già c’era una partecipazione molto vivace. Quando siamo cresciuti e diventati grandi, molto più grandi, siamo tornati in questa cornice meravigliosa. Il mio lavoro, in questi anni, è stato intriso della nostra associazione e ricordo chiaramente tutti i passaggi, anche istituzionali, e tutte quelle iniziative che si sono poi tramutate spesso in piccoli diritti acquisiti per la Medicina Estetica. Proprio a quel congresso di 19 anni fa, Maurizio Priori, dopo una mia relazione, mi domandò la disponibilità a ricoprire il ruolo di ufficio legale dell’associazione. E abbiamo iniziato facendo qualcosa che facciamo ancora oggi, in maniera molto più strutturata: la consulenza ai soci. Questa è un’attività che svolgiamo con grandissimo piacere e anche grande orgoglio. In questi anni abbiamo ricevuto tantissime comunicazioni, risposto a infinità di quesiti, abbiamo predisposto documenti sull’analisi del rischio in Medicina Estetica. Per quanto mi riguarda, voglio ringraziare il Comitato Scientifico, con cui mi confronto su moltissimi temi, e la Valet, perché è la nostra casa e senza la loro organizzazione, così puntuale ed eccellente, noi non avremmo avuto il luogo dove poter svolgere questo lavoro.
IL BELLO DEL “LIVE”
Maria Cristina D’Aloiso
La prima partecipazione al SIES? Direi una ventina di anni fa. Fu il mio primo congresso di Medicina Estetica internazionale, quindi ho un caro ricordo legato a questa manifestazione, che è sempre stata al passo con i tempi e con le aspettative scientifiche. È qui che colleghi da tutto il mondo che portano il loro expertise, la loro pratica, la loro ricerca e la loro innovazione. I trattamenti live eseguiti durante la kermesse rappresentano sempre quella marcia in più che caratterizza il SIES. Poter vedere le terapie eseguite da colleghi così bravi ci dà nuovi spunti, nuovi stimoli e ci insegna tanto. Perché noi siamo qui anche per imparare, per studiare, e il Congresso ci insegna nuove tecniche, nuove modalità di approccio alle terapie.
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L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE
Simone Ugo Urso
La mia prima volta al Congresso SIES? Parliamo di 15, 16 anni fa. Era un’esperienza, all’epoca, perché noi flebologi, tra virgolette, eravamo i “cugini poveri” dei colleghi della Medicina Estetica nell’ambito della stessa famiglia. Ed era sempre un’emozione partecipare a quei congressi. Adesso, grazie al passaggio delle primavere, abbiamo raggiunto un certo livello di maturità e quindi il nostro bagaglio culturale è cresciuto, basti pensare che io adesso sono referente per l’ecografia del viso in Medicina Estetica alla Scuola di Bologna e questo mi riempie di gioia e di orgoglio, perché la “famiglia VALET” ha creduto nel mio progetto e mi ha sostenuto sempre. Al Congresso abbiamo dato la possibilità a tutti di avere in mano una sonda ecografica e di portarla sul viso e vedere effettivamente quello che succede. Abbiamo ricevuto relazioni importantissime, segno che i colleghi in sala hanno seguito con molto interesse.
DALLA SICILIA CON AMORE
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a mia prima volta al SIES è stata nel lontanissimo 2009, quindi tantissimi anni fa, al Centergross, alle porte di Bologna. E fu un innamoramento a prima vista. Ricordo una sessione bellissima di Paola Molinari che ti trasmetteva quella passione, quella verve che poi mi ha fatto veramente innamorare del mio lavoro. Quindi per me questa è casa, su questo non si discute, è amore. Il mio percorso? Ho iniziato a frequentare la scuola VALET, da lì mi sono avvicinata alla SIES e non mi sono mai più fermata, nel senso che ho iniziato a inviare le mie relazioni e ogni anno ne ho sempre presentata qualcuna, tanto che alla fine sono stata ammessa all’interno del Comitato Scientifico e questo è stato l’onore più grande della mia vita professionale. Oggi sono responsabile della Sicilia (dal 2017), abbiamo fatto tantissime cose nella mia regione, dall’albo professionale all’attivazione di corsi, all’attivazione di decreti regionali. Il Congresso SIES, in defnitiva, non è solamente tre giorni di kermesse, ma è veramente far parte di una squadra ed essere parte di una grande famiglia che ti dà le risposte ai quesiti più semplici che puoi avere giornalmente.
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SIAMO SCIENZA, COSCIENZA E STRATEGIA TERAPEUTICA
Giorgio Maullu
Ho avuto la fortuna di essere presente al primo anno e ci sono anche oggi, quindi posso dire che le ho vissute tutte in prima persona, le 25 edizioni del Congresso Internazionale SIES di Medicina e Chirurgia Estetica. Noi di SIES siamo cresciuti come una famiglia, inizialmente con le difficoltà di una branca che ai più era sconosciuta e soprattutto non aveva il clamore che ha oggi. Quindi sono stati anni difficili ma intensi. Oggi la nostra è diventata una disciplina importantissima, tant’è che i congressi di medicina estetica in tutto il mondo fanno il pienone, e questo vuol dire crescita scientifica, crescita strutturale e anche crescita di divulgazione di popolo. L’importanza del Congresso sta nel vedere le metodiche a confronto in diretta, capire come si approccia il problema e anche le diversità d’approccio diventano un patrimonio culturale indispensabile per un medico che vuole essere al top della condizione attuale. In particolare, stiamo puntando molto sulla medicina rigenerativa, nella quale crediamo molto per avere risultati migliori, più efficaci, ma soprattutto sicurezza dei trattamen-
ti e riproducibilità. L’organismo umano è complesso, composito e subisce l’età delle fasi di vita delle decadi, per cui pensare di avere la pastiglia magica o il trattamento magico è follia. Esiste nei sogni. Qui al SIES, scienza, coscienza e strategia terapeutica si incontrano, si trovano le modularità adattabili a quelle che sono le esigenze attuali, ma anche in base a quello che l’organismo in quel momento è in grado di ricevere. La Medicina Estetica non è nata ieri o trent’anni fa. È connessa con l’uomo perché l’aspetto fisico, il mantenersi in forma è sempre stato un obiettivo. L’unica “medicina” era il mangiar bene, dormire e non avere attività voluttuarie importanti: tutto questo ti dava pelle bella, fresca, luminosa, anche se avevi un’età avanzata. Oggi che abbiamo addirittura un arsenale per mantenerci in queste condizioni, andiamo a tralasciare soprattutto la cosa più importante, la benzina che tutti i giorni noi introduciamo nel nostro organismo. Per farlo star bene serve la corretta alimentazione, che è quello che insegniamo alla Scuola di Bologna.
MAIN SPONSORS
NOZZE D’ARGENTO IN GRANDE STILE
Michela Zazzaron
Mi fate una domanda che non va mai posta a una donna: da quanti anni? Perché tocca andare indietro nel tempo? Detto questo, fuori dallo scherzo, ricordo la mia prima volta in cui presentai un caso particolarmente complicato, in seguito a una paralisi facciale causa tossina botulinica. Il tempo è passato... E se anche per me queste sono le nozze d’argento con la Medicina Estetica, sono sempre contenta di essere presente, di essere invitata a organizzare sessioni e a portare il mio contributo. Quest’anno abbiamo visto particolarmente il trend della medicina rigenerativa e conservativa. Certamente la rigenerazione è un approccio conservativo e molto rispettoso della fisiologia non solo dell’organo pelle, ma di tutto il paziente come sistema complesso da analizzare. Devo dire che il confronto con i colleghi è sempre positivo, anche per argomenti che sono di là dall’essere sviluppati, ma per cui gli umori vanno sempre condivisi e per cui noi proiettiamo anche le nostre speranze future.
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DIAMOND SILVER GOLD BRONZE
Awards
Vittoria Neri
Medico Estetico - Padova
NGRAZIE, CPMA-VALET!
La volontà di approcciare il mondo della Medicina Estetica, con la consapevolezza di entrare nell’ambito di una vera e propria specialità medica, mi ha spinta a frequentare i corsi della scuola di Bologna. Poi è arrivato il Premio Di Donato...
ell’arco degli anni di studio presso l’Università di Medicina e Chirurgia, ho avuto la fortuna di maturare una chiara e precisa idea del mio futuro come medico: diventare specialista in Medicina e Chirurgia Estetica. Intraprendere un percorso di formazione strutturato, per poter diventare un professionista di questo settore, è risultato un elemento imprescindibile per acquisire le competenze che oggigiorno mi accompagnano nella quotidiana routine lavorativa.
La volontà di approcciare il mondo della Medicina Estetica, con la consapevolezza di entrare nell’ambito di una vera e propria specialità medica, è ciò che mi ha spinta a frequentare i corsi della scuola CPMA-VALET nella loro interezza. Oggi più che mai, ritengo che i diversi moduli (Viso base e avanzato, Corpo base e avanzato) siano un punto di partenza indispensabile sia per il medico che decide di intraprendere questa disciplina in esclusiva ed ex novo, sia per il medico già specialista che decide di ampliare le proprie conoscenze e competenze.
RINOFILLER A NUDO
Rigore scientifico, approccio clinico, serietà nel processo diagnostico e nella programmazione dei successivi trattamenti: sono i valori cui mi attengo ogni giorno, che mi sono stati trasmessi dal mio modello di ispirazione (la dottoressa Paola Molinari) e che ho ritrovato in CPMAValet. Il rispetto di questi principi mi ha accompagnato negli anni della scuola, nel superamento dell’esame e nella esposizione della mia tesi “Rinofiller: un’opzione di trattamento complementare per pazienti precedentemente sottoposti a rinoplastica chirurgica” al Congresso SIES 2024.
Il naso, essendo al centro del volto, rappresenta a tutti gli effetti un elemento cardine dell’estetica del viso, tant’è che rinosettoplastica chirurgica e rinofiller sono fra gli interventi più richiesti. Il rinofiller è notoriamente un trattamento molto complesso e delicato; la scelta di esplorare la sua applicazione nell’ambito post-chirurgico è stata dettata dalla volontà di dare una risposta al numero crescente di pazienti che, seppur già operato, richiede ulteriori miglioramenti o modifiche a livello nasale. La stesura della tesi sopracitata è frutto di tre anni di studi, nei quali ho raccolto desideri, paure e risultati di pazienti già sottoposti a rinoplastica chirurgica che, per correggere difetti residui o indotti dalla chirurgia stessa, non potevano o non desideravano sottoporsi nuovamente a un intervento.
TRATTAMENTI COMPLEMENTARI
Rinoplastica chirurgica e rinofiller non sono trattamenti antinomici, bensì complementari. Il rinofiller ha precise indicazioni, controindicazioni e limiti; la scelta dei pazienti idonei, la pianificazione della tecnica iniettiva, la scelta del prodotto e le quantità impiegate, sono elementi fondamentali per ottenere un ottimo risultato. Il rinofiller post-chirurgia nasale si colloca nel piccolo spazio fra la chirurgia plastica e la medicina estetica, dove un pool di pazienti sempre più numeroso avanza richieste di ulteriori miglioramenti: piccole imperfezioni residue, perdita di proiezione della punta, asimmetrie e difetti conseguenti a chirurgie eccessivamente demolitive, comparsa di “pseudo-gibbo” e progressione del fisiologico aging dei tessuti nasali.
In tutti questi casi, risultano ancora più importanti la corretta selezione del paziente, del prodotto da utilizzare e della tecnica iniettiva. Devono essere trattati solamente pazienti con difetti correggibili con rinofiller, mentre devono essere scartati pazienti che necessitano di ulteriore correzione chirurgica o/e che presentano difetti funzionali. La tecnica iniettiva va pianificata e adattata al singolo caso, con ago o con cannula, ma tenendo in considerazione alcuni elementi fondamentali di sicurezza: piccole quantità di prodotto, cannule di diametro non inferiore a 22G o 23G, iniezioni con ago profonde e
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Dr.ssa
lungo la linea mediana, manovre di sicurezza (pinch e compressione) con la mano non dominante. È stato impiegato un filler ad elevato G’, contenente acido ialuronico cross-linkato con concentrazione 25mg/ml, grado di modifica con BDDE del 10.0% e lidocaina allo 0.3%.
RISCHIO COMPLICANZE
Dal momento che i nasi post-chirurgici presentano un elevatissimo rischio di complicanze vascolari, la scelta di un prodotto che permette di ottenere eccellenti risultati con piccole quantità iniettate, e che ha una durata ampiamente superiore ai 12 mesi, ha permesso di mantenere un ottimo profilo di sicurezza. Elevata coesività e alta resistenza alla compressione, ottima capacità liftante, precisione nella correzione ottenuta e stabilità nel tempo dei risultati ottenuti, sono caratteristiche vincenti nel rinofiller post-chirurgico. Chiaramente il rischio zero in medicina estetica non esiste, soprattutto nel rinofiller e ancora di più nel rinofiller post-chirurgico, ma la conoscenza dell’anatomia, la selezione corretta del paziente e il giusto prodotto impiegato possono fare la differenza nel profilo di sicurezza di
Awards
Dr.ssa Ilaria Proietti
UOC Dermatologia ‘Daniele Innocenzi’ - ASL Latina Sapienza Università di Roma - Polo Pontino
Squesto trattamento. Dunque, la combinazione sinergica tra chirurgia nasale e rinofiller rappresenta un’alternativa completa e personalizzata per soddisfare le esigenze dei pazienti desiderosi di ottenere un risultato estetico ottimale.
Aver avuto l’onore di relazionare a un congresso importante come SIES 2024, nonché di concorrere per l’assegnazione del Premio Di Donato, portando un argomento così delicato e complesso, è stato per me motivo di orgoglio e di grande emozione, un’ulteriore conferma che la strada intrapresa è giusta e che un valido percorso di studi è la base imprescindibile per attuare al meglio questa professione.
Ancora più esplosiva l’emozione nell’essere premiata fra le tante, e altrettanto brillanti, relazioni esposte dagli amici e colleghi. Se da un lato il Premio Di Donato ha sancito la fine del mio percorso come studentessa presso la scuola CPMA-VALET, dall’altro ha stabilito l’inizio della mia crescita personale come medico estetico formato, competente, consapevole, in continua crescita, in costante miglioramento e sempre alla ricerca di nuove conoscenze.
IL PIACERE
DELLA RICERCA
ono specialista in dermatologia e medico estetico presso la UOC di dermatologia universitaria e mi occupo, nella mia attività clinica e di ricerca, di gestire le diverse condizioni patologiche cutanee come malattie infiammatorie (acne, rosacea, psoriasi, dermatite atopica, fotodanneggiamento) attraverso prescrizioni farmacologiche e cosmetologiche ambulatoriali e domiciliari.
Essendo sempre stata appassionata della ricerca e della scoperta di nuovi approcci per migliorare la salute e l’aspetto della pelle dei miei pazienti, ho visto il Congresso di Bologna come un’opportunità imperdibile per condividere le mie esperienze con altri esperti del settore e così anche quest’anno ho presentato al SIES 2024 diversi reports di attività attraverso la proposta di 3 abstracts. Ho ricevuto dapprima l’approvazione per la comunicazione orale di due topics e solo dopo un mese la mail dove mi veniva comunicato che un lavoro, “Innovativi Agenti Topici e Terapie Enzimatiche nel Miglioramento della Qualità della Pelle: Esplorando il Potenziale della Skin Revision“, era stato selezionato tra le relazioni permanenti e avrei dovuto inviare un poster e la registrazione della relazione mediante un contributo audio-video in modo da poter concorrere al Premio Follador
In particolare, grazie all’utilizzo delle maschere enzimatiche ambulatoriali DMK sono riuscita a trattare infiammazioni, macchie solari e addirittura edemi perioculari. Purtroppo, per ragioni familiari ho dovuto lasciare il Congresso sabato mattina molto presto: quando ho ricevuto il messaggio di dover raggiungere l’aula per la premiazione ho provato una forte emozione e subito dopo ho ricevuto innumerevoli messaggi e complimenti da parte dei colleghi presenti.
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Vi presentiamo MG-EXO-SKIN™ & EXOSKIN™ i nuovi prodotti irrinunciabili della gamma Dp Dermaceuticals™.
Gli esosomi, l’ultima scoperta scientifica nel campo della cura della pelle, hanno la straordinaria capacità di inviare segnali alle cellule per attivare il rinnovamento cutaneo.
È stato dimostrato che gli esosomi:
• stimolano il naturale processo di riparazione della pelle;
• favoriscono la produzione di nuovo collagene ed elastina;
• minimizzano l’aspetto delle cicatrici e del tono e della consistenza della pelle non uniforme;
• ringiovaniscono e rigenerano per un colorito più giovane.
Gli esosomi di Dp Dermaceuticals™ sono:
• Di provenienza etica: senza cellule, derivati animali e DNA;
• Purificati, biomimetici;
• I più puri, i più giovan e i più potenti;
• Compatibili con l’essere umano. questo grazia all’altissima concentrazione, una veicolazione di oltre 13.000.000 di esosomi al secondo durante il trattamento
Seventy BG è una società attiva dal 2005 nello sviluppo di dispositivi medici professionali e cosmeceutici innovativi nell’ambito della medicina estetica (SEVENTY HYAL 2000, AELLAS NANOPEEL & SKINPROJECT)
Fornisce agli specialisti di medicina estetica strumenti per favorire il benessere della pelle con azioni di ringiovanimento cutaneo grazie alla sua partnership con:
• CAREGEN, società coreana, leader globale nella ricerca, sviluppo e commercializzazione di Peptidi Biomimetici (iniettabili: REVOFIL, AQUASHINE, PROSTROLANE, CG STYLER 600, DR CYJ Hair Filler).
• JAPAN BIO PRODUCTS, azienda giapponese presente worldwide con prodotti farmaceutici e dispositivi medici (fili JBP V LINE, JBP NANONEEDLE & NANOCANNULE).
• V Lift PRO: fili in PDO di bioristrutturazione e trazione per il soft lifting di viso e corpo.
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