Numero 73

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LA DOMUS MEDICA DEL

TERZO MILLENNIO

IN QUESTO NUMERO

Pazienti “perennial”: alla ricerca di una seconda giovinezza

Trattamento innovativo dell’alopecia con esosomi HLA-G immunotolleranti

Expert Trainings, Il fascino delle Masterclass

La diagnosi ecografica veloce in Medicina Estetica: FacEcoFast

ANNO XXV - periodico di informazione scientifica a diffusione mirata

Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 7071 del 05/12/2000

Direttore responsabile: Marco Montanari

Coordinamento scientifico:

Bruno Giacomo Carrari, Maurzio Cavallini, Domenico D’Angelo, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Federica Lerro, Fabio Marini, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Antonio Monti, Franco Paolini, Maurizio Priori.

Hanno collaborato:

Martina Bianchini, Lucia Calvisi, Simone Cameli, Sara Cavezzi, Attilio Cavezzi, Roberto Colucci, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Dora Intagliata, Dania Janniello, Dania Janniello, Federica Lerro, Corri Matthews, Giorgio Maullu, Lucio Miori, Paola Molinari, Marco Montanari, Daniele Morini, Franco Paolini, Michela Piludu, Francesco Scarpa, Simone Ugo Urso.

Segreteria di redazione: VALET s.r.l.

Via dei Fornaciai 29/b - 40129 Bologna Tel. 051.63.88.334 - Fax 051.32.68.40 - segreteria@valet.it - www.valet.it

Immagine & comunicazione: Elisa Fantini - elisa.fantini@valet.it

Realizzazione grafica: Matteo Nuti - matteo.nuti@valet.it

Stampa:

Poligrafici il Borgo s.r.l. - Via del Litografo, 6 - Bologna

È vietata la riproduzione, totale o parziale, di ogni contenuto di questa pubblicazione senza esplicita autorizzazione dell’editore. Tutti i punti di vista espressi in questo periodico sono quelli dei rispettivi autori e non riflettono necessariamente quelli delle imprese alle quali appartengono, dell’editore e delle istituzioni. Nulla intende rappresentare un consiglio o una raccomandazione su cure e metodiche; l’editore non da garanzie sui protocolli terapeutici citati e non riconosce alcuna responsabilità su eventuali danneggiamenti causati da nozioni riportate sulla rivista. La rivista è spedita in abbonamento postale. I dati anagrafici dei soggetti interessati alla spedizione della presente rivista provengono da elenchi pubblici e vengono trattati in conformità a quanto previsto dal “Codice Privacy” (GDPR. 2016/679). Le finalità del trattamento riguardano la spedizione in abbonamento postale della presente rivista, di altre pubblicazioni, invio di cataloghi ed eventuali altre comunicazioni inerenti le attività promosse dal titolare del trattamento. L’interessato può in qualsiasi momento richiedere informazione sul trattamento dei propri dati, ottenere modifiche od opporsi in tutto o in parte, facendone richiesta via fax, lettera o e-mail, al titolare del trattamento. II titolare del trattamento è VALET S.r.l. - Via dei Fomaciai, 29/b40129 Bologna (BO). Alla data della presente pubblicazione, il Responsabile del trattamento è il Sig. Daniele Morini. L’informativa integrale, completa di finalità, modalità del trattamento, diritti dell’interessato e soggetti a cui potrebbero essere comunicati i dati, è consultabile sul sito www.valet.it alla sezione Privacy.

Diffusione Nazionale: Medici specialisti in: anestesia e rianimazione, angiologia e flebologia, chirurgia generale, chirurgia plastica, dermatologia, dietologia, endocrinologia, fisiatria, malattie reumatiche, medicina sportiva e patologia vascolare, centri di medicina e chirurgia estetica, estetica medica, medici di base, studi privati di agopuntura e mesoterapia, infermieri professionali, ambulatori di chiroterapia, fisioterapia, fisiokinesiterapia e massaggi, centri estetici, poliambulatori, case di cura e cliniche private, direttori sanitari: A.S.L., ospedali, stabilimenti termali, associazioni e istituzioni sanitarie, istituti scientifici e di ricerca, docenti e corsisti Divisione Didattica VALET: CPMA e CEDA.

Distribuzione:

PAGINA

MEDICINA ESTETICA

Specialista in Dermatologia

e Venereologia - Cagliari

Membro del Comitato Scientifico SIES

Docente CPMA - VALET - Bologna

La prima visita a un paziente nel nostro ambulatorio è un momento fondamentale per instaurare quel rapporto di fiducia ed empatia indispensabile per il nostro lavoro, dobbiamo pertanto dedicarle il giusto tempo. Non tutti i pazienti sono uguali, c’è chi è più ansioso, chi più timoroso, chi più deciso e chi invece si avvicina per la prima volta a questo mondo, pertanto nostro compito e dovere è ascoltare, visitare, valutare il programma terapeutico più idoneo per il paziente anche alla luce delle sue aspettative e ovviamente spiegargli il tipo di percorso che abbiamo pensato per lui, che sarà sempre unico e personalizzato, con tutti i pro e contro che esso comporta.

IL PAZIENTE CONSAPEVOLE

Ricordiamoci sempre, infatti, che la scelta del nostro paziente di eseguire o meno un trattamento, deve essere sempre una scelta consapevole, ma questo è ancora più vero in ambito estetico, dove sicuramente noi doniamo un benessere psicologico enorme, aspetto ovviamente da non trascurare, ma non stiamo eseguendo dei trattamenti in emergenza, per cui è

IL MEDICO ESTETICO: DALLA PRIMA VISITA

AL PERCORSO DI TRATTAMENTO

L’approccio con il paziente rappresenta un momento cruciale: spesso richiede più tempo dell’atto medico in se stesso

SCALA DI GLOGAU: 28-35 anni — 35-50 anni — 50-65 anni — 65-75 anni

indispensabile che la persona che abbiamo di fronte abbia ben compreso che stiamo eseguendo un atto medico e che quindi, per quanto praticato da un professionista esperto nella metodica, non è ovviamente, come tutti gli atti medici, esente dal rischio di complicanze.

LE CARATTERISTICHE

DELLA CUTE

Durante la prima visita, per poter impostare correttamente un programma sul mio paziente, mi soffermo sempre a valutare le caratteristiche della cute, analizzando sia il fototi-

po che il Glogau. Entrambi, infatti, sono predittivi di quella che sarà la risposta a qualunque trattamento di Medicina Estetica, sia esso peeling, biostimolazione, filler, tossina botulinica o medical device. Va da sé, infatti, che una cute con un fototipo basso e un Glogau avanzato, sarà una pelle molto sottile, sensibile, reattiva, nella quale si dovrà procedere con estrema cautela, pena la comparsa di evidenti ecchimosi, piuttosto che di rossori marcati. Oppure, per esempio, una cute con Fitzpatrick più elevato, è ugualmente una cute sulla quale sia con trattamenti fisici che chimici, ma in realtà anche iniettivi, come dimostra un lavoro appena pubblicato, siamo più a rischio di insorgenza di iperpigmantazioni post-infiammatorie. Da buona dermatologa, inoltre, per me è fondamentale osservare tutti i tipi di “macchie” presenti sulla pelle, classificarle e discernere quelle che sono di natura benigna, dunque trattabili con metodiche estetiche, come il melasma, le lentigo solari e le cheratosi seborroiche, da quelle che di natura benigna non sono, come gli epiteliomi baso e spino cellulari o peggio ancora il melanoma, e che dunque impongono un trattamento completamente diverso.

Dr.ssa Lucia Calvisi

MOMENTO CRUCIALE

In conclusione, la prima visita nel nostro ambulatorio rappresenta veramente un momento cruciale, spesso richiede più tempo dell’atto medico in se stesso, anche perché dovremo fornire al paziente tutte le spiegazioni e le norme del post-trattamento, compresa una skincare adeguata. Questi passaggi, infatti, sono assolutamente indispensabili per garantire il pieno successo del trattamento, stabilire un rapporto fiduciario con il paziente che si deve sentire accolto a 360 gradi e minimizzare il più possibile il rischio di complicanze. ◼

IL MEDICO ESTETICO:

DALLA PRIMA VISITA AL PERCORSO DI TRATTAMENTO

Obiettivo del corso

Mettere il medico estetico nelle condizioni di poter effettuare una visita completa in modo da poter inquadrare il proprio paziente, porre una corretta diagnosi dffrenziale di eventuali lesioni dermatologiche e di saper impostare un corretto programma terapeutico.

DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Lucia Calvisi

DATA DEL CORSO: 7 Febbraio 2025

CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI

SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

25 MILIARDI DI BIOSOMI

BIOMIMETICI

MILIARDI DI MOTIVI

SCALA DI FITZPATRICK

Dr.ssa Dora Intagliata

Medicina e Chirurgia Estetica

Dietologia e Nutrizione

Member of American Academy of Aesthetic and Antiaging Medicine

Rappresentante Regionale SIES Sicilia

Docente CPMA-VALET

LUN PERCORSO INNOVATIVO CONTRO LA CELLULITE

Il corso di Semeiotica del Corpo e Terapie Avanzate proposto da CPMA rappresenta per i medici una reale opportunità di crescita nel campo della Medicina Estetica e della Salute in generale

P ERCHÉ UN CORSO

DI SEMEIOTICA DEL CORPO?

Partecipare a un corso di Semeiotica del Corpo significa sviluppare la capacità di interpretare i segni e i sintomi fisici legati a specifiche condizioni, apprendere e valutare dettagli come la consistenza del tessuto adiposo, la presenza di edemi, fibrosi e altri segni che indicano differenti stadi della cellulite o altre problematiche connesse. Acquisire queste competenze porta a individuare con precisione la causa e la gravità della condizione, permettendo così di scegliere il trattamento più adatto e di ottenere risultati più efficaci. L’obiettivo del corso di semeiotica è offrire una formazione completa, che permetta ai partecipanti di:

ƒ Comprendere le Cause della Cellulite e patologie connesse.

a cellulite, tecnicamente nota come PEFS (Panniculopatia Edemato-Fibro-Sclerotica), rappresenta una sfida che va oltre la semplice estetica, poiché le cause che la inducono sono spesso legate a molteplici fattori fisiologici e genetici. È una condizione che si manifesta con un aspetto della pelle irregolare, a buccia d’arancia, causata da una combinazione di fattori che interessano tessuti e vasi sanguigni. Sebbene sia comunemente vista come un problema estetico, la cellulite ha radici profonde nella struttura del tessuto sottocutaneo ed è influenzata da molteplici cause, che vanno oltre il semplice accumulo di grasso. Grazie allo studio della patologia cellulitica, allo studio del tessuto sottocutaneo e adiposo, siamo in grado di interpretare e individuare con precisione i segni della cellulite, fare diagnosi e ottenere una base solida per trattamenti medici più efficaci e personalizzati.

ƒ Approfondire le Tecniche Diagnostiche: il corso fornirà una formazione pratica e teorica sulle tecniche di valutazione, come la termografia e l’ecografia per l’analisi dei tessuti, utili per determinare il tipo di intervento più adatto a ciascun caso.

Imparare l’Applicazione di Terapie Avanzate: si approfondiranno le metodiche storiche e maggiormente utilizzate come mesoterapia e carbossiterapia, senza dimenticare le metodiche avanzate come radiofrequenza, ultrasuoni, linfodrenaggio, strumenti all’avanguardia per trattare la cellulite in modo mirato e sicuro.

Sviluppare Competenze Multidisciplinari: il corso abbraccia un approccio integrato, che unisce elementi di Medicina Estetica e discipline complementari come la nutrizione, per supportare un percorso di miglioramento completo.

C OMPETENZE PRATICHE

Grazie al grande spazio dedicato alla pratica, i partecipanti non solo acquisiranno competenze teoriche, ma potranno immediatamente mettere in atto le tecniche apprese durante il corso. Sotto la guida di esperti, verranno eseguite esercitazioni su modelli reali o simulazioni che permetteranno di familiarizzare con le procedure, come l’uso di strumentazioni specifiche, tecniche di manipolazione, e valutazioni cliniche. Questa esperienza pratica è progettata per dare ai medici la sicurezza necessaria per applicare subito le terapie apprese, consentendo loro di intervenire sui propri pazienti in modo sicuro e competente già alla fine del corso.

La formazione pratica intensiva fornisce quindi un vantaggio significativo, aiutando i partecipanti a costruire una solida base di abilità operative e a integrare rapidamente le nuove tecniche nella propria pratica professionale.

LA VISITA DI MEDICINA ESTETICA: DALLA DIAGNOSI AL PROTOCOLLO DI CURA. SEMEIOTICA CLINICA E STRUMENTALE. ANALISI COMPOSIZIONE CORPOREA

(propedeutico a PEFS e adiposità localizzata)

Obiettivo del corso

Fornire gli elementi di base e i fondamentali per un corretto inquadramento clinico e strumentale delle disarmonie corporee. Fisiopatologia, inquadramento clinico e classificazioni della PEFS, delle adiposità localizzate, degli abitus corporei e delle disarmonie legate alle alterazioni dei rapporti tra le masse corporee. Ha valore di propedeuticità per tutti gli altri corsi a contenuto prettamente terapeutico, poiché fornisce gli strumenti adeguati per effettuare una corretta diagnosi medico- estetica indispensabile per impostare un adeguato protocollo terapeutico.

DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Dora Intagliata

DATA DEL CORSO: 17 Gennaio 2025

CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test)

PEFS

E ADIPOSITÀ LOCALIZZATA:

CORSO TEORICO-PRATICO E TUTORING PER IL TRATTAMENTO DEI DISMORFISMI CORPOREI

Obiettivo del corso L’innovazione nel Rimodellamento del Corpo: il futuro della bellezza senza Chirurgia. Il nuovo corso sulla PEFS e le adiposità localizzate ha come obiettivo quello di fornire competenze teoriche e pratiche per diagnosticare e trattare efficacemente PEFS e adiposità localizzata, integrando tecniche non invasive e invasive attraverso un approccio multidisciplinare e il supporto di tutoring esperto. I partecipanti saranno in grado di sviluppare fin da subito le abilità nella diagnosi differenziale tra PEFS e altre patologie similari ed utilizzare tutte le tecniche, anche le più innovative per curare qualsiasi tipo di dismorfismo corporeo.

DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Dora Intagliata

DATE DEL CORSO: 14 Marzo 2025

CREDITI ECM: 12 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI

SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

O PPORTUNITÀ DI CRESCITA

Inoltre, questo corso non solo prepara a migliorare la pratica professionale, ma rappresenta una reale opportunità di crescita nel campo della Medicina Estetica e della Salute in generale. Accrescendo le proprie competenze, i partecipanti potranno distinguersi in un mercato competitivo, offrendo ai propri pazienti un servizio completo e aggiornato. Partecipare al Corso di Semeiotica Corpo e al successivo corso sulla terapia della PEFS, in sintesi, significa... ƒ Aumentare la propria visibilità come professionista esperto nel-

la lotta contro la cellulite e nella cura del benessere fisico.

ƒ Fare parte di un network di specialisti del settore, con cui condividere esperienze, confrontarsi e restare aggiornati sulle novità del settore.

ƒ Arricchire il proprio profilo con una certificazione riconosciuta, che testimonia l’impegno verso l’aggiornamento continuo e l’eccellenza professionale.

Noi siamo pronti a rivoluzionare la vostra pratica e a farvi fare un passo in avanti nella carriera, e voi? ◼

MEDICINA ESTETICA

Direttore

DermapenWorld™ è orgogliosa di partecipare a una collaborazione clinica tra i principali scienziati, medici professionisti e specialisti mondiali della cura della pelle della Corea del Sud. Dopo aver ottenuto i diritti di licenza esclusivi per 20 anni di ricerca e sviluppo, vediamo che gli esosomi EXO-GROW ed EXO-SKIN di Dp Dermaceuticals™ sono adatti sia per il mercato al dettaglio della cura della casa che per i prodotti di livello professionale, affrontando in modo olistico non solo i problemi della pelle, ma anche quelli dei capelli, del cuoio capelluto, del ringiovanimento delle unghie e della salute interiore. La tecnologia di base di Dp Dermaceuticals™ EXOSOME IT-HLA-G-EXO™ si basa sulle cellule più giovani, potenti e sicure del liquido amniotico, con caratteristiche di TOLLERANZA IMMUNITARIA brevettate in esclusiva mondiale e accreditate dal governo coreano e dalla FDA giapponese. Questa tecnologia brevettata è stata anche insignita del premio NET [New Excellent Technology] conferito dal Ministro della Scienza coreano. Il suo meccanismo e la sua sicurezza ne consentono l’utilizzo sia a livello topico che clinico. È dimostrato che gli esosomi di Dp Dermaceuticals™ prevengono il rigetto immunitario durante la comunicazione cellulacellula.

Gli esosomi e le altre cellule riceventi assicurano risultati continui grazie alle migliaia di proteine di segnale delle vescicole extracellulari che penetrano e lavorano sul processo di rigenerazione e riparazione cellulare. Nei paesi in cui questo potente componente umano non è autorizzato, questa formula viene creata biomimeticamente per fornire un approccio completamente sintetizzato che

TRATTAMENTO INNOVATIVO

DELL’ALOPECIA CON ESOSOMI HLA-G IMMUNOTOLLERANTI

Una caratteristica unica distingue i nostri dagli altri esosomi, in quanto offrono naturalmente la risposta immunitaria nella pelle e creano un ambiente favorevole alla crescita dei capelli

comprende proteine, peptidi, fattori di crescita, aminoacidi, coenzimi, vitamine e minerali e complessi di ceramide. Si tratta di una copia della formula originale e della bioscienza per ottenere risultati replicabili. A differenza di altri prodotti a base di esosomi, Dp Dermaceuticals™ non utilizza derivati animali come l’FCS (siero bovino) per la coltura degli esosomi e il DMSO per la conservazione dei prodotti, per evitare tossicità e rigetto immunitario.

PROPRIETÀ ESCLUSIVE

DI IT-HLA-G-EXO™

ƒ Dimensioni per facilitare la penetrazione.

ƒ Biocompatibilità in quanto vescicole di derivazione cellulare, sono altamente biocompatibili.

ƒ Stabilità perché la membrana bilayer lipidica protegge il loro contenuto dalla degradazione.

ƒ Maggiore assorbimento cellulare.

ƒ Risultati superiori con IT-HLA-GEXO™.

ƒ Puntamento specifico per le cellule. Consegna mirata perché, progettato per colpire tipi di cellule e tessuti specifici, consente una consegna precisa degli esosomi alle aree ber-

saglio, riducendo al minimo l’esposizione sistemica e i potenziali effetti collaterali.

MECCANISMO D’AZIONE

DI IT-HLA-G-EXO™

IT-HLA-G-EXO™ modula la risposta immunitaria del cuoio capelluto, riducendo l’attività delle cellule fagiche che attaccano i follicoli piliferi, riducendo così l’infiammazione e prevenendo la miniaturizzazione dei follicoli piliferi.

ƒ Riduzione delle citochine pro-infiammatorie: gli esosomi IT-HLAG-EXO™ possono ridurre i livelli di citochine pro-infiammatorie come TGF-β e IL-6, che sono elevate nell’alopecia e inibiscono la crescita dei capelli.

ƒ Promozione della rigenerazione dei follicoli piliferi: interagendo con la via di segnalazione Wnt/ β-catenina, IT-HLA-G-EXO™ può promuovere la rigenerazione e la crescita dei follicoli piliferi, contrastando gli effetti di miniaturizzazione del DHT.

ƒ Effetti antinfiammatori: le proprietà antinfiammatorie di ITHLA-G-EXO™ contribuiscono a ridurre l’infiammazione del cuoio

Alopecia maschile prima e dopo trattamento di microneedling con IT-HLA-G-EXO™

capelluto, un fattore importante nell’alopecia. Questa riduzione dell’infiammazione può rallentare o addirittura invertire la miniaturizzazione dei follicoli piliferi, con conseguente miglioramento della densità e della crescita dei capelli.

UNA RIVOLUZIONARIA

BIOSCIENZA

Vi presentiamo la collezione EXOGROW di Dp Dermaceuticals™, la risposta anti-età alla cura dei capelli. Dp Dermaceuticals™ EXO-GROW è una collezione di trattamenti per capelli clinicamente testati che sfrutta la più recente bioscienza K-Beauty per aiutare a migliorare l’aspetto della perdita di capelli. Va oltre le singole ciocche per nutrire il cuoio capelluto e i follicoli, ridurre l’infiammazione e migliorare lo spessore dei capelli.

La collezione EXO-GROW presenta EXO-GROW COMPLEXA™, una miscela brevettata di proteine, peptidi e ceramidi all’interno di una formula brevettata di bioscienza. Testato da dermatologi: sviluppato in esclusiva con esperti di bioscienze. Dermatologicamente testato e approvato dai medici. Senza crudeltà: prodotti non testati sugli animali. Nessuna sostanza chimica tossica: senza pa-

rabeni, ftalati, siliconi, formaldeide o solfati. Equilibrio ottimale del pH: ogni prodotto è creato con il perfetto equilibrio del pH, per garantire le condizioni ottimali del follicolo pilifero e del cuoio capelluto per favorire la crescita dei capelli. Formule certificate e premiate: formula certificata dalla KFDA per la prevenzione della perdita di capelli, certificazione e testata della FDA giapponese e premio per la nuova tecnologia eccellente. Esclusiva formula brevettata K-Beauty Bioscience che include esosomi immunotolleranti che producono risultati continui senza effetti di plateau. Ancora più sicuro con la valutazione di non irritazione: campagna di studi clinici a 30 Specialisti in Dermatologia e Perdita di Capelli = 0% Indice Internazionale di Irritazione Cutanea. (Scala 0= ✔️ 0,25= NON-IRRITAZIONE. 1.00 = LIEVE IRRITAZIONE, 2.50 = MODERATA IRRITAZIONE, 4.00 = FORTE IRRITAZIONE)

POTENZIATE GLI EFFETTI

DI IT-HLA-G-EXO™

CON DERMAPEN 4™

Il microneedling, in particolare con dispositivi come la Dermapen 4™, è una tecnica che prevede la creazione di microlesioni controllate sulla pelle. Questo processo può stimolare

la crescita dei capelli e trattare varie forme di alopecia attraverso diversi meccanismi. Di seguito viene spiegato come il microneedling Dermapen può essere utilizzato per trattare l’alopecia sulla base delle informazioni fornite.

La crescita dei capelli avviene in un ciclo composto da diverse fasi distinte, ciascuna caratterizzata da processi biologici diversi. La comprensione di queste fasi è fondamentale per capire condizioni come l’alopecia e i meccanismi alla base dei potenziali trattamenti. Il ciclo di crescita dei capelli è suddiviso in quattro fasi principali: Anagen, Catagen, Telogen ed Exogen.

1. Fase Anagen: la fase di crescita

2. Fase Anagen : è il periodo di crescita attiva del ciclo del capello.

3. Fase Catagenica: la fase di transizione

4. Fase Telogen: la fase di riposo

5. Fase Esogena: la fase di eliminazione.

La comprensione di queste fasi è fondamentale nello studio di condizioni di perdita dei capelli come l’alopecia, nonché nello sviluppo di trattamenti che mirano a prolungare la fase Anagen o a stimolare la transizione da Telogen ad Anagen. Trattamenti come la gamma di esosomi immuno-tolleranti di Dp Dermaceuticals™ - EXO-GROW e il microneedling sono studiati per il loro potenziale nel promuovere la crescita dei capelli influenzando queste fasi.

CONCLUSIONI

Il microneedling con la Dermapen può trattare varie forme di alopecia, migliorando la somministrazione e l’efficacia degli agenti terapeutici, promuovendo l’angiogenesi, rilasciando fattori di crescita e rompendo il tessuto cicatriziale. Questi meccanismi creano complessivamente un ambiente favorevole alla ricrescita dei capelli e alla salute dei follicoli, affrontando le cause alla base della perdita di capelli in diversi tipi di alopecia.In conclusione, gli esosomi IT-HLA-G-EXO™ rappresentano un approccio promettente al trattamento dell’alopecia grazie alle loro caratteristiche e ai loro vantaggi unici. Gli esosomi, in quanto vesci-

Alopecia femminile prima e dopo trattamento di microneedling con IT-HLA-G-EXO™

cole di dimensioni nanometriche, offrono un mezzo efficace per veicolare agenti terapeutici alle cellule bersaglio della pelle.

Gli esosomi IT-HLA-G-EXO™, in particolare, derivano da cellule staminali immunotollerate e contengono HLA-G, consentendo di modulare la risposta immunitaria e di creare un ambiente favorevole alla crescita dei capelli e al ringiovanimento della pelle.

Le applicazioni sul campo degli esosomi IT-HLA-G-EXO™ nei prodotti cosmetici per i pazienti affetti da alopecia e per i fornitori di servizi di cura della pelle sono vaste e offrono soluzioni non invasive, mirate e potenzialmente di lunga durata. Il meccanismo d’azione di questi esosomi comprende la modulazione immunitaria, la riduzione delle citochine pro-infiammatorie, la promozione della rigenerazione del follicolo pilifero e gli effetti antinfiammatori. L’efficacia degli esosomi IT-HLAnel veicolare ingredienti

VUOI APPROFONDIRE?

inquadra il QR-CODE e chiedi l’articolo completo con tutti i contenuti:

ƒ Fasi e cicli della crescita del capello

ƒ Fattori scatenanti della perdita del capello

ƒ Forme di alopecia, trattamento e potenziamento con immagini

ƒ Protocolli

stabilità, al targeting specifico per le cellule e al maggiore assorbimento cellulare. Rispetto agli esosomi derivati da altre fonti, come animali o piante, gli esosomi IT-HLA-G-EXO™ offrono una tolleranza immunitaria superiore, compatibilità con le cellule umane, scalabilità, coerenza e conformità normativa. Mentre la ricerca continua a svelare il pieno potenziale degli esosomi IT-HLA-GEXO™ nella gestione dell’alopecia, i fornitori di prodotti per la cura della pelle e i pazienti possono aspettarsi prodotti innovativi e scientificamen

fornendo soluzioni efficaci, non invasive e di lunga durata per le persone affette da alopecia.

CONTRO LA CADUTA DEI CAPELLI DermapenWorld™, l’azienda di microneedling numero 1 al mondo, è orgogliosa di presentare una collezione di prodotti per capelli completamente funzionali e basati sulle prestazioni, per supportare sia i professionisti (tricologi, chirurghi dei capelli, specialisti clinici e della cura dei capelli) sia i professionisti della cura dei capelli a casa propria, per ottimizzare i risultati dei

SIES DAY

IL SORRISO SULLE LABBRA

Ancora una volta il SIES Day ha rappresentato non solo un’anticipazione del grande Congresso di febbraio, ma anche una giornata ricca di approfondimenti

Anche quest’anno, il SIES Day è stato un vero e proprio trionfo di innovazione, scambio di conoscenze e crescita professionale! Come ogni anno, questo evento introdotto dal presidente SIES Maurizio Priori ha rappresentato non solo un’anticipazione del grande Congresso di febbraio, ma anche una giornata ricca di approfondimenti, aggiornamento e ispirazione per tutti noi, medici professionisti della Medicina Estetica. La sua realizzazione è stata possibile grazie alla sinergia di tante forze: dei medici presenti in sala ad ascoltare e partecipare in primis, del Comitato Scientifico SIES, ma anche degli staff di Valet CPMA e dell’ambulatorio Multimed (da cui sono stati effettuati i trattamenti in

to a creare quel clima di crescita collettiva che rende il SIES Day tanto speciale.

BELLEZZA NATURALE

È stato individuato un argomento di grande attualità: il trattamento delle labbra. Le labbra sono da sempre un simbolo di bellezza e sensualità, ma negli ultimi anni l’interesse per il loro trattamento è esploso: sia boomers che gen X, millennials e addirittura gen Z – generazioni di pazienti più maturi e più giovani – richiedono risultati che esaltino la naturale bellezza del proprio viso, con interventi che non alterino, ma armonizzino le forme. Il desiderio di ottenere labbra piene e ben definite, ma sempre naturali e proporzionate, è diventato una zienti e una gestione più precisa delle tecniche infiltrative. La possibilità di visualizzare in tempo reale le strutture sottocutanee, i vasi sanguigni e le zone più sensibili, ha permesso ai medici di pianificare con maggiore accuratezza ogni singolo intervento a completamento degli studi analitici su cadavere comunque fondamentali, minimizzando i rischi e ottimizzando i risultati.

dottor Ronel proprio trattamento filler live ha sottolinon stravolgere la forma naturale delle , ma di migliorarne la definizione e la pienezza in modo armonico con il resto del viso; il dottor Francesco Calvani ha mostrato una tecnica indiretta per la correzione delle labbra median-

La giornata fondamentale della Medicina Estetica

te impianto endo orale di un filler idoneo a sostegno dell’orbicolare della bocca: la sua sessione dal vivo ha dimostrato come la precisione e la conoscenza anatomica possano fare la differenza. Un’altra proposta interessante è stata presentata dal dottor Fabio Marini, che ha utilizzato la combinazione di laser e filler per ottenere un effetto sinergico di ringiovanimento. L’uso del laser, combinato con il riempitivo, ha permesso di migliorare la texture della pelle e ridurre le rughe sottili, ottenendo un effetto tonificante e luminoso senza interventi invasivi.

IL CONTROLLO ECOGRAFICO

Un momento clou è stato l’intervento del dottor Piero Fundarò, che ha approfondito l’uso della tossina botulinica off label con controllo ecografico nell’area labiale e perilabiale, più in generale nel terzo inferiore del volto e nel collo. Questo approccio consente di individuare il muscolo bersaglio del trattamento con maggiore precisione, riducendo i rischi e ottimizzando i risultati, in particolare in zone del viso dove è richiesta una gestione molto accurata della tossina. La verifica ecografica del trattamento pianificato offre un monitoraggio in tempo reale. La dottoressa Teresa Lacava ha portato il suo contributo con una tecnica multipunto per la correzione delle rughe fini del prolabio, una zona che spesso viene trascurata, ma che gioca un ruolo

fondamentale nell’armonia com plessiva del viso e ha mostrato come, con piccoli interventi mira ti, scegliendo di utilizzare prodotti ridensificanti e filler dinamici, si possano ottenere risultati sor prendenti, ripristinando freschez za e morbidezza alla zona del sorriso. La invece utilizzato i fili stimolanti per il medesimo obiettivo, mostrando come questo trattamento non invasivo possa essere efficace per tonificare e ringiovanire la zona del periorale, ottenendo un effetto lifting naturale. La pratica dell’intervento, come per gli altri colleghi, è stata mostrata in diretta, permettendo ai partecipanti di seguire passo dopo passo la procedura. In un altro momento

e massima precisione. Questo approccio è fondamentale soprattutto in pazienti che hanno già ricevuto trattamenti in passato, come accade frequentemente nei nostri ambulatori. L’ecografia, infatti, consente di visualizzare le strutture sottocutanee e i materiali eventualmente già presenti, riducendo al minimo la possibilità di complicanze e ottimizzando i risultati finali.

COL SUPPORTO NON CONDIZIONANTE DI

due letture magistrali che han no aperto la giornata con temi fondamentali per la pratica della Medicina Estetica.

La dottoressa Michela Piludu ha parlato dell’importanza della conoscenza dell’anatomia e dell’uso dell’ecografia in Medicina Estetica, con particolare attenzione alla sicurezza e alla precisione nelle iniezioni. La dottoressa Dora Intagliata ha invece trattato il tema dell’assessment

e armonia del volto, enfatizzando l’importanza di una visione globale nella pianificazione dei trattamenti estetici. L’avvocato Federica Lerro ha poi concentrato il suo intervento sull’intelligenza artificiale, che ormai pervade sempre più anche il nostro settore e che sarà oggetto di una bellissima sessione al Congresso Internazionale SIES di febbraio, con l’obbiettivo di insegnarci ad utilizzarla al meglio.

MASSIMA CONDIVISIONE

Ma, alla fine, la cosa più gratificante e importante del SIES Day 2024 è stata la possibilità di divertirsi, condividendo esperienze, idee e approcci tra colleghi. La giornata si svolge ogni anno con un ritmo coinvolgente, alla “moda SIES”, alternando parti teoriche di alto livello scientifico e di avanguardia alle pratiche dal vivo, dove ogni partecipante può osservare, imparare e, appunto, divertirsi. Vedere i diversi approcci di ogni relatore, che pur partendo da tecniche simi-

li ha portato il proprio tocco personale, adattando le soluzioni alle specifiche esigenze del paziente, è stimolante ed entusiasmante. In fondo, è proprio questo il vero spirito dell’evento: apprendere, aggiornare o consolidare le proprie conoscenze, con entusiasmo, con un’anticipazione carica di aspettative per il Congresso di febbraio, che promette di essere sempre più ricco e coinvolgente. ◼

LE TECNOLOGIE CHE

DEFINISCONO L'ECCELLENZA

Spot a forma quadrata che ottimizza e copre in modo sicuro ogni cent imetro della pelle trattata, offrendo una vasta scelta di dimensioni 27x27mm il più grande e veloce della categoria

Impugnatura ergonomica avanzata integra un aspiratore di fumi e aria refrigerata per una maggiore sicurezza e un comfort superiore

Maggior Efficacia tecnologia BLEND X mira al follicolo pilifero a due profondità

:Yag
Alexandrite (755nm)

N3D LASELIFT, LA NOVITÀ DI BIOTEC ITALIA

PER IL RINGIOVANIMENTO CUTANEO

Un nuovo protocollo avanzato, con l’utilizzo della piattaforma laser Xlase Plus, per risultati naturali visibili sin dalla prima seduta e tempi di recupero minimi MEDICINA

ell’avanzato panorama della Medicina Estetica, le innovazioni tecnologiche offrono soluzioni sempre più sofisticate per il ringiovanimento cutaneo. Tra le procedure più promettenti, emerge il protocollo 3D LASELIFT, sviluppato da Biotec Italia Medical. Questa innovativa procedura utilizza due lunghezze d’onda, 1064nm e 2940nm, applicabili sulla piattaforma Xlase Plus certificata FDA, per risultati straordinari in modo non invasivo.

COME FUNZIONA IL 3D LASELIFT

Combinando le potenzialità di due tecnologie laser avanzate, il protocollo 3D LASELIFT agisce a più livelli della pelle, migliorandone la texture, stimolando la produzione di collagene e riducendo i segni visibili dell’invecchiamento.

OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO 3D

LASELIFT

Il protocollo sfrutta le proprietà uniche delle sorgenti laser Nd:Yag con lunghezza d’onda 1064nm ed Er:Yag con 2940nm in modalità frazionata, per ottenere un ringiovanimento cutaneo completo e duraturo. 1064nm (Nd:YAG): questa lunghezza d’onda penetra in profondità nel derma, stimolando il collagene e migliorando la texture della pelle. È particolarmente efficace per trattare imperfezioni vascolari e pigmentate, migliorando elasticità e tono cutaneo. 2940nm (Er:YAG): questa lunghezza d’onda agisce sugli strati più superficiali della pelle, riducendo le rughe sottili, stimolando il turnover cellulare e migliorando la luminosità della pelle. È ideale per il resurfacing cutaneo senza compromettere la fisiologica funzione barriera della pelle e abbattendo i rischi di iper pigmentazione post infiammatoria tipica del laser CO2.

lifting naturale, migliorando l’elasticità e riducendo le rughe. I pazienti possono già apprezzare i risultati immediatamente, con tempi di recupero brevissimi» .

Anche il dottor Lucio Miori, stimato e rinomato dermatologo e medico estetico, ha espresso entusiasmo per il trattamento: Con il 3D LASELIFT, sfruttiamo entrambe le lunghezze d’onda per lavorare a livello profondo e superficiale, ottenendo luminosità e freschezza con grande soddisfazione dei pazienti» .

Inoltre, la dottoressa Dania Janniello, apprezzato ed esperto medico estetico, ha dichiarato: «Il protocollo 3D LASELIFT offre un lifting naturale senza interventi invasivi. I risultati sono davvero sorprendenti: i miei pazienti notano un evidente ringiovanimento e miglioramenti continui, con un’attenzione particolare alla tonicità e al volume della pelle. I risultati sono visibili fin dalla prima seduta, rendendo il trattamento particolarmente apprezzato» .

iverse testimonianze positive da parte di esperti confermano l’efficacia del 3D LASELIFT

Il dottor Francesco Scarpa, noto medico estetico esperto laserista, ha dichiarato: Questo protocollo combina in modo efficace due lunghezze d’onda per un effetto

UN TRATTAMENTO COMBINATO EFFICACE E PERSONALIZZABILE Il protocollo 3D LASELIFT rappresenta un’opzione avanzata e versatile per il ringiovanimento cutaneo. Grazie alla sua efficacia, sicurezza e tempi di recupero estremamente ridotti, il protocollo ha ricevuto il plauso sia dei medici estetici che dei pazienti. I risultati, visibili già dopo le prime sedute, rendono il 3D LASELIFT una soluzione ideale per chi cerca un ringiovanimento naturale e duraturo. ◼

Nd:YAG
Dr.ssa Eleana Ferrari
Lato Dx trattato
Dr. Francesco Scarpa Lato Sx trattato
Dr.ssa Dania Janniello Lato Dx trattato
Dr. Lucio Miori
Lato Dx trattato

PAZIENTI “PERENNIAL”: ALLA RICERCA DI UNA SECONDA GIOVINEZZA

L’approccio all’invecchiamento sta cambiando. La Medicina Estetica punta sul full face basato sulla tecnica MLT 3.1 e sui trattamenti integrati per ottenere armonia nelle proporzioni e una pelle fresca e sana

Nel panorama della Medicina Estetica moderna, la figura della paziente “perennial” emerge come simbolo di un nuovo approccio all’invecchiamento. La parola perennial è nata per definire quelle celebrità che sembrano non invecchiare mai, mantenendo una freschezza naturale che non riguarda solo l’aspetto fisico, ma proprio un’attitudine che le vede costantemente impegnate, attive, rilevanti. Naturalmente, le persone comuni non fanno la stessa vita delle celebrities; possiamo però senz’altro dire che negli studi degli specialisti in Medicina Estetica entrano, sempre di più, pazienti che condividono l’idea che il passare del tempo possa essere affrontato all’insegna di un nuovo equilibrio: senza trascurarsi, ma anche senza cadere in eccessi volti a nascondere i segni dell’età sotto interventi dal sapore falso e posticcio. Chi è, dunque, la paziente perennial che incontriamo nella nostra pratica? Parliamo al femminile perché si tratta nella stragrande maggioranza di donne: attive, prossime o già entrate in menopausa, che vogliono mantenere una vita piena e dinamica. Questa fase della vita porta con sé cambiamenti fisiologici significativi: diminuzione dei

Approccio scientifico basato su profonde conoscenze anatomiche e orientato alla sicurezza e soddisfazione del paziente

livelli ormonali, perdita di tonicità cutanea e modifiche nei volumi del viso. Per questa categoria di pazienti, la Medicina Estetica diventa parte integrante di un percorso più ampio, che include alimentazione bilanciata, attività fisica, supporto farmacologico e trattamenti estetici mirati: non si tratta semplicemente di contrastare i segni del tempo, ma di abbracciare uno stile di vita che unisce cura del corpo, della mente e dell’aspetto fisico.

APPROCCIO

“FULL FACE”

Per dare una risposta completa e personalizzata alle esigenze delle perennial occorre adottare un approccio “full face”: interventi mirati su diverse aree del viso, con l’obiettivo di ripristinare volumi perduti e migliorare la qualità della pelle, mantenendo un risultato naturale e proporzionato. Il cuore del trattamento del terzo medio [1] del volto è la tecnica MLT 3.1, evoluzione delle metodiche tradizionali per l’utilizzo dei filler. La chiave è l’approccio multilayer, che lavora su più strati anatomici: pelle, compartimenti adiposi superficiali e profondi. Il primo step riguarda il ripristino volumetrico profondo: utilizzando filler ad alta densità, studiati specificamente per questo tipo di intervento, si agisce sui compartimenti adiposi statici profondi per ripristinare il supporto strutturale e migliorare la proiezione degli zigomi. La tecnica prevede iniezioni profonde, con punto di accesso laterale sotto il canto dell’occhio, utilizzando un ago e facendolo scorrere sovraperiosteo, fino a raggiungere i comparti adiposi profondi ove si rilasciano piccoli boli.

TECNICA A VENTAGLIO

Per un effetto liftante a livello intermedio utilizziamo filler formulati per aree dinamiche, riuscendo così a ottenere un effetto di sollevamento, man-

Immagine a puro scopo illustrativo. L’esatto piano iniettivo nei diversi compartimenti adiposi e strati dipende dalla valutazione del paziente e dai suoi bisogni

tenendo la naturale mobilità del volto. La tecnica a ventaglio, eseguita con cannula, garantisce una distribuzione uniforme del prodotto dinamico, a livello dei comparti adiposi superficiali. Infine, la ridensificazione dermica superficiale dà il tocco finale [2]: si tratta di vero e proprio “beauty booster” che migliora la luminosità, l’idratazione e la texture cutanea, con l’effetto di stimolare anche la produzione di collagene e acido ialuronico; anche questo viene distribuito con una cannula a ventaglio [3] e ha l’importante compito di preservare l’acido ialuronico impiantato e prolungare la efficacia del trattamento fatto. Con la sapiente combinazione di tutti i fattori in gioco (area da trattare, prodotto giusto e tecnica appropriata), la tecnica MLT 3.1 consente di trattare il terzo medio con un risultato armonico e naturale, integrandosi perfettamente con eventuali altri trattamenti localizzati in diverse aree del viso. Esempio tipico è rappresentato dalle labbra e dalla regione periorale, zona del volto dove l’armonia e il rispetto delle proporzioni

Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena

mazione di rughe statiche e perdita di elasticità. Anche qui, l’approccio olistico è fondamentale. Per dare volume e definizione alle labbra utilizzeremo quindi filler a bassa densità che aiutano a ridefinire i contorni e ad aumentare il volume in modo discreto. L’obiettivo, in questa zona delicata e sempre in movimento [5], è preservare la naturalezza del sorriso.

FILLER E BIOSTIMOLAZIONE

Le rughe periorali beneficiano dell’azione dei filler e della biostimolazione, combinati ad esempio con trattamenti peeling, che contribuiscono a rigenerare il derma e migliorare l’elasticità cutanea, riducendo la profondità delle rughe e donando luminosità. Altro focus riguarda il terzo inferiore del volto: mandibola e collo. La perdita di definizione del profilo mandibolare è uno dei segni più evidenti dell’invecchiamento. Per contrastare questo fe-

filtrazione di filler più rigidi in profondità a livello del mento e dell’angolo mandibolare, e di filler a tecnologia dinamica più superficialmente lungo la linea mandibolare e al prejoule, permette di mitigare il cedimento e la lassità e di ridefinire i contorni del volto. Il trattamento sempre più associato ai filler è quello con tossina botulinica, ma abbiamo anche opzioni come i fili di trazione, oppure tecnologie come radiofrequenza e laser endodermico che migliorano la tonicità dei tessuti molli, offrendo un effetto lifting senza interventi invasivi. Sul fronte dell’idratazione e della rigenerazione cutanea, biostimolazione e carbossiterapia sono trattamenti complementari essenziali per migliorare la qualità della pelle e prolungare gli effetti.

TUTTE POSSONO SOGNARE

Abbiamo dunque un ampio ventaglio di possibilità per offrire a ogni pazien-

guire nel tempo. Fondamentale, se si vuole ottenere quella che veramente potremmo definire una “seconda giovinezza”, naturale e senza eccessi, è infatti seguire una strategia che comprende cicli di trattamenti e sedute di mantenimento, senza mai dimenticare l’importanza della skincare, che dovrebbe essere sempre consigliata dallo specialista in base alle esigenze della paziente. Seguire gli appropriati protocolli a casa è importante subito dopo i trattamenti per minimizzare il rischio di effetti indesiderati, ma non solo, consente nella pratica quotidiana di potenziare gli effetti dei trattamenti e di prolungarne la durata. Insomma, invecchiare non è più una condanna e alla vita attiva e stimolante che tutti noi vogliamo condurre può abbinarsi anche una rinnovata giovinezza a livello estetico, grazie a soluzioni integrate, personalizzate e non invasive. Un sogno non certo riservato solo alle star: oggi possiamo accompagnare le donne in una fase cruciale della loro vita, aiutandole a vivere l’età matura con sicurezza. Non più, e non solo, correggendo ciò che non piace, ma anche e soprattutto valorizzando la bellezza naturale. ◼︎

RIFERIMENTI

1 - Trévidic P. et al. Injection Guidelines for Treating Midface Volume Deficiency With Hyaluronic Acid Fillers: The ATP Approach (Anatomy, Techniques, Products) in “Aesthetic Surgery Journal”, agosto 2022.

2 - Fanian F, et al. In vivo injection of oligonutrients and high molecular weight hyaluronic acid – results of a randomized controlled trial, “Aesthetic Medicine”, dicembre 2017.

3 - Majewska L. Synergy of stabilized and nonstabilized hyaluronic acid soft tissue fillers in skin density and skin thickness enhancement, “Dermatol Ther”, novembre 2022.

4 - VernerI–DmitrievaI Expert 2 Expert. Anatomy & lip enhancement. Master collection Vol4. Chapter6-7.2013.

5 - Michaud T, Gassia V, Belhaouari L. Facial dynamics and emotional expressions in facial aging treatments. J Cosmet Dermatol. 2015; 14 (1): 9-21.

PER INFORMAZIONI

Prima e dopo 1 mese dal trattamento con protocollo MLT 3.1
Prima e dopo 1 mese dal trattamento con protocollo MLT 3.1

Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Modena

Coordinatrice del Comitato Scientifico SIES e e Direttore Scuola CPMA VALET - Bologna

Icorsi interattivi teorico-pratici sono pensati per offrire ai partecipanti un equilibrio perfetto tra conoscenze teoriche e competenze pratiche, con l’intento di sviluppare una comprensione profonda e pratica delle patologie e delle tecniche mediche relative a un’area in particolare. Nell’ultimo mese sono state organizzate in particolare due masterclass, a numero chiuso, una relativa al terzo medio e ai volumi e una al terzo inferiore con attenzione particolare al profilo mandibolare e al collo. La parte teorica ha fornito le basi scientifiche e le conoscenze necessarie per affrontare poi le problematiche cliniche presentate, e durante le sessioni live in collegamento dal Poliambulatorio Multimed gli esperti intervenuti hanno mostrato su paziente le tecniche proposte. I colleghi partecipanti, suddivisi in piccoli gruppi, hanno potuto fare esperienza

IL FASCINO DISCRETO

DELLE MASTERCLASS

Due giornate a numero chiuso, una relativa al terzo medio e ai volumi e una al terzo inferiore con attenzione particolare al profilo mandibolare e al collo

e supervisione di tutor che li hanno guidati passo dopo passo, rispondendo a domande, correggendo errori e ottimizzando le tecniche in tempo reale. Nel pomeriggio sono proseguite le sessioni pratiche negli ambulatori MultiMed, dove i partecipanti hanno potuto stare di nuovo fianco a fianco con i tutor durante i trattamenti live. In aggiunta, è stata offerta la possibilità di partecipare a sessioni oneto-one, dove ogni medico ha potuto trattare una propria modella con la supervisione diretta di un tutor. In dettaglio, ecco il resoconto delle due giornate coordinate dalla dottoressa Paola Molinari.

ECOGRAFIA, UNA GRANDE ALLEATA

La Masterclass Avanzata sul Trattamento del Terzo Medio del Volto del 26 ottobre 2024 si è aperta con l’in

che ha fornito una panoramica anatomica dettagliata e ha poi fornito un approfondimento sulla tecnica iniettiva per il trattamento del terzo medio del volto. Ha spiegato come le aree zigomatiche-malari siano cruciali per conferire definizione e struttura al viso e come l’uso di filler visco-elastici possa ripristinare i volumi in modo naturale. Il dottor Quercia ha anche trattato la visione estetica globale, enfatizzando come ogni intervento sul terzo medio debba essere parte di un piano di trattamento full face, in cui il trattamento di una sola area non comprometta l’armonia complessiva del viso. Il dottor Simone Ugo Urso, in collegamento da remoto con la dottoressa Molinari, ha proseguito con un focus sull’utilizzo dell’ecografia come strumento diagnostico per una pianificazione precisa del trattamento: permettendo di visualizzare in tempo reale le strutture anatomiche, consente di pianificare le iniezioni in modo sicuro, riducendo al minimo i ridottoressa Paola Molinari ha poi messo l’accento su complicanze durante i trattamenti del terzo medio del volto, come l’ino le reazioni avverse ai filler, mostrando come riconoscere tempestivamente e trattare le complicanze in modo efficace, ma soprattutto come prevenirle anche grazie all’impiego di questa tecnologia in

E TECNICA MULTILAYER

dottoressa Francesca Nocetti ha trattato l’importanza dell’assessment pre-trattamento, illustrando come una corretta valutazione delle caratteristiche fisiche ed estetiche del paziente sia alla base di ogni trattamento di successo. Ha anche parlato delle per il trattamento

del terzo medio, dalle iniezioni superficiali a quelle più profonde, e ha dato indicazioni su come scegliere il tipo di filler più adatto per ogni esigenza. L’assessment accurato del paziente è un passaggio fondamentale per garantire che ogni trattamento risponda alle aspettative del paziente senza compromettere l’armonia del viso. Durante il trattamento live ha spiega to passo dopo passo come effettuare le iniezioni in modo sicuro e preciso, ottimizzando i risultati e mantenendo l’armonia del viso. La dottoressa Tere sa Lacava ha poi mostrato in diretta la sua tecnica multilayer per la corre zione dei volumi nell’area zigomati co-malare. Utilizzando filler a diversi strati, ha spiegato come ridare volu me e definizione a questa zona, mi gliorando l’espressività del viso senza alterarne la naturale morfologia. La tecnica multilayer, infatti, consente di trattare le diverse profondità sottocu tanee in modo graduale, ottenendo un effetto naturale e bilanciato.

PROFILO NASALE E… GIURIDICO

L’avvocata Federica Lerro, da remo to, ha trattato un tema essenziale: gli aspetti assicurativi e giuridici pratica della Medicina Estetica. Ha chiarito le responsabilità legali legate agli interventi estetici, le normative in vigore e come tutelarsi da possibili problematiche legali, dalla scelta dei prodotti ai trattamenti su pazienti. Un intervento che ha fornito ai parteci panti strumenti utili per operare in si curezza e in conformità con le norma tive. Il dottor Salvatore Piero Fundarò ha presentato un filmato che mostrava il trattamento del profilo nasale con l’uso di filler, fornendo un interessante approfondimento sulle tecniche di correzione estetica del naso senza interventi chirurgici. Questo ha arricchito la giornata con un altro aspetto fondamentale della Medicina Estetica, dando un’ulteriore panoramica sulle possibilità offerte dai filler per il miglioramento dei profili facciali.

LINEA MANDIBOLARE E COLLO

La Masterclass sul trattamento della linea mandibolare e del collo si è invece svolta con successo il 22 novembre 2024, subito prima del Sies Day 2024 del giorno successivo. Il corso si è concentrato sul trattamento avanzato della jawline e delle sue proble-

programma con i dettagli della giornata, moderata dalla dottoressa Paola Molinari.

L’ANATOMIA

DELLA ZONA MANDIBOLARE

Il dottor Salvatore Piero Fundarò e il dottor Simone Ugo Urso, con la collaborazione della dottoressa Michela Piludu, hanno condotto una sessione approfondita sull’anatomia della zona

mandibolare, utilizzando sia l’approccio da cadavere che l’ecografia. L’uso dell’ecografia in tempo reale sul volto di una modella di eccezione, l’avvocato Lerro, ha permesso ai partecipanti di vedere la posizione delle strutture anatomiche più delicate, come i nervi e i vasi sanguigni, in modo da pianificare con maggiore sicurezza le iniezioni in questa area critica. Successivamente, avvocata Federica Lerro ha trattato legali e assicurativi della Medicina Estetica, fornendo informazioni sulla gestione delle immagini, essenziali per essere in linea e rispondere correttamente alle richieste normativogiuridiche in continuo cambiamento. dottor Renato Muccioli Caha presentato il posizionamento di fili di trazione sul contorno del volto, prima in teoria poi in pratica dal vivo, mostrando come effettuare il trattamento in modo sicuro ed efficace. I partecipanti hanno potuto osservare i dettagli della procedura, il posizionamento dei materiali e la gestione delle aspettative del paziente e la dottoressa

processo di invecchiamento influisce in modo particolare sul terzo inferiore del volto e di conseguenza i trattamenti estetici devono essere personalizzati. Ha effettuato in diretta un trattamento filler sulla linea mandibolare di una paziente e, durante la pratica, ha illustrato come scegliere il tipo di filler o prodotto più adatto a seconda delle caratteristiche del paziente, per garantire risultati naturali ed equilibrati.

LOTTA AL BRUXISMO

La dottoressa Carlotta Bortoletti ha presentato la tecnica di rivitalizzazione con polinucleotidi e acido ialuronico, indicata per il trattamento del volto e del collo, illustrando i principi teorici alla base dell’approccio e come si inserisce nell’arsenale di trattamenti

trattamento del muscolo massetere, una tecnica che permette di ridefinire l’area mandibolare. Durante la sessione ha spiegato le tecniche di iniezione e la gestione dei risultati, che includono anche la riduzione di bruxismo e il miglioramento della proporzione del volto.

DALLA TEORIA ALLA PRATICA

Dopo il pranzo, entrambi i corsi prevedevano come già detto il laboratorio pratico dove i partecipanti a piccoli gruppi hanno avuto la possibilità di provare le tecniche proposte su manichini iniettabili, sotto la supervisione diretta dei tutor, e a seguire hanno seguito una rotazione negli ambulatori, dove ogni gruppo ha avuto la possibilità di osservare diversi trattamenti

VISUALIZZA LE OPZIONI DI TRATTAMENTO

CREA UN LINGUAGGIO VISIVO CONDIVISO

CREA L’AVATAR 3D

DEL TUO PAZIENTE IN POCHI SECONDI

Dr. Alessandro Frullini

ANGIOLOGIA & FLEBOLOGIA

Specialista in Chirurgia Vascolare

Presidente Onorario AFI

Figline e Incisa in Val D’Arno (FI)

Resp. Modulo Angiologico CPMA VALET - Bologna

La malattia venosa cronica (MVC) è una delle patologie più frequenti nei Paesi europei: si calcola che circa la metà degli adulti in Italia sia portatrice di MVC. La malattia può manifestarsi in vario modo e, classicamente, si suddivide in sei stadi, secondo quella che si chiama classificazione CEAP. Si riconosce infatti uno stadio C1 caratterizzato dalla presenza di teleangectasie (i cosiddetti “capillari”, anche se la definizione è impropria), lo stadio C2 dove sono presenti delle varici e il C3 quando l’arto si gonfia, formando quello che si chiama edema. Inoltre, esiste lo stadio C4 che è caratterizzato dalla presenza di alterazioni cutanee (le pigmentazioni per esempio), il C5 che comprende una storia di ulcera venosa ormai guarita e, infine, il C6, che rappresenta la situazione più grave nella quale si evidenzia un’ulcera aperta da più o meno tempo. Si comprende quindi che questa patologia può alterare in modo significativo la qualità della vita dei pazienti.

NON È “SOLO” UN PROBLEMA

ESTETICO

Nei primissimi stadi prevale sicuramente l’aspetto estetico ma, via via che il processo patologico si aggrava, gli aspetti più propriamente clinici di vengono prevalenti, fino ad arrivare a condizioni decisamente pericolose. Purtroppo, tra i pazienti (e spesso an che tra i medici senza una specifica formazione flebologica) prevale l’idea che “le vene sono solo un problema estetico”. I dati invece parlano chia ro: il rischio di una trombosi venosa superficiale è molto aumentato nei portatori di varici e, in questi casi, un paziente su quattro progredisce verso una ben più grave trombosi venosa profonda. La moderna flebologia per mette oggi risposte adeguate in tutti gli stadi della malattia venosa croni

LA MALATTIA VENOSA CRONICA E LA QUALITÀ DELLA VITA

La MVC è una delle patologie più frequenti nei Paesi europei: si calcola che circa la metà degli adulti in Italia ne soffra

INSUFFICIENZA VENOSA (propedeutico a Scleroterapia delle Varici)

Obiettivo del corso

corsi teorico-pratici

Uno stage base che permette di acquisire le nozioni principali sulla malattia varicosa, sul tromboembolismo venoso, sulla metodica eco(color)Doppler, sull’edema e la elastocompressione, il tutto finalizzato a una gestione ottimale del paziente flebopatico e del proprio ambulatorio flebologico più in generale.

DIDATTICA A CURA DI: Dr. Alessandro Frullini

DATE DEL CORSO: Settembre 2025

CREDITI ECM: 22,3 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI

SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

ca, dai casi più semplici alle condizioni più complesse. Anche per le varici di grandi dimensioni è oggi possibile effettuare trattamenti non chirurgici con l’iniezione ecoguidata di schiuma sclerosante, un procedimento che si effettua in ambulatorio, senza necessità di anestesia o di ricovero.

IL FLEBOLOGO MODERNO

Tutto questo si è reso possibile dall’affermarsi della figura del flebologo

Solo un flebologo completamente formato potrà consigliare ai pazienti la giusta terapia per quello specifico caso. ◼

PER INFORMAZIONI

è a disposizione dei pazienti per informare sulle possibilità terapeutiche più moderne al sito istituzionale: www.associazioneflebologicaitaliana.it

A) Insufficienza della vena grande safena destra. Presenza di varici di grandi dimensioni Ottimo risultato dopo iniezione di schiuma sclerosante sotto guida ecodoppler

Direttore Responsabile de L’Ambulatorio Medico - Bologna

Ufficio Stampa VALET - SIES - AFI

Sono passati più di quarant’anni da quando – nei favolosi anni Ottanta –VALET mosse i suoi primi passi: da una splendida intuizione del professor Antonio Monti alla perfetta macchina organizzativa guidata da Daniele Morini ne è passata, di acqua sotto i ponti. Proviamo a “quantificarla” quest’acqua, Daniele?

«Per non affogare, in questo “oceano” largo quarant’anni, servirebbe… Mosè, uno che con l’acqua ha sempre avuto ottimo feeling. Uscendo dallo scherzo, basta pensare all’evoluzione di Medicina e Chirurgia

Estetica in questi decenni. Con un pizzico d’orgoglio, posso dire che CPMA – il “braccio didattico” di VALET – questa evoluzione l’ha vissuta da protagonista non cavalcando il movimento della Medicina e Chirurgia

Estetica, ma contribuendo in maniera importante allo sviluppo del settore».

VALET, in questi anni, ha accompagnato migliaia di medici verso il perfezionamento professionale nell’ambito della Medicina Estetica. Quanto è stato difficile reperire i migliori professionisti a cui affidare i vostri corsi?

«Inutile nasconderlo: siamo stati bravi e fortunati. Bravi a scegliere i “pionieri”, ovvero i professionisti che hanno dato lustro alla nostra Scuola, e fortunati perché grazie ai nostri corsi sono cresciuti alcuni bra

I NOSTRI PRIMI QUARANT’ANNI

Valet e CPMA festeggiano un compleanno importante. L’amministratore delegato Daniele Morini rivive questa straordinaria storia di successo strizzando l’occhio a quello che sarà il futuro...

Si può dire che l’incontro, sul finire degli anni Novanta, con SIES (Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica) ha fatto bene… a entrambi? Visto dal di fuori, sembra un “matrimonio d’interesse” perfettamente riuscito…

«VALET-CPMA è cresciuta, SIES pure, fungendo l’una da traino per l’altra e viceversa. Un matrimonio perfettamente riuscito, quindi. Quanto all’“interesse”, abbiamo a cuore lo stesso: il futuro di Medicina e Chirurgia Estetica. Non voglio però dimenticare l’altro connubio perfettamente riuscito con AFI (Associazione Flebologica Italiana), grazie al quale abbiamo organizzato corsi di formazione e aggiornamento di altissimo livello, oltre al congresso biennale SCLEROTHERAPY che è diventato il riferimento, non solo nazionale, per chi si dedica alla flebologia».

Nel corso degli anni, VALET – mantenendo comunque altissima la qualità dei Corsi proposti da CPMA – ha affinato pure competenze speciali che oggi mette a disposizione anche di altri soggetti interessati all’organizzazione di eventi medici: perché una Società Scientifica fa bene ad appoggiarsi a voi per organizzare il proprio evento?

«Perché è il nostro mestiere, perché sappiamo che cosa serve per trasformare

VALET, forte del proprio nome, trova sempre la location giusta per ogni evento, prova ne sia il Palazzo dei Congressi di Bologna dove da anni organizzate il Congresso SIES. È follia ipotizzare, nell’ottica di un’espansione dell’attività organizzativa, la creazione di un VALET CONGRESS CENTER che possa accogliere anche tutte le vostre manifestazioni?

«Sarebbe un investimento importante, un ulteriore salto di qualità e non nego che ci abbiamo pensato e ci pensiamo tuttora. Valet è una società sana, che basa le proprie radici sulla formazione e l’aggiornamento. La sede attuale, realizzata nel 1996 e allora ritenuta sovradimensionata rispetto alle esigenze, oggi è diventata decisamente “stretta”: oltre 1.000 metri di aule, oltre 500 metri di Poliambulatorio e Day Surgery non sono più sufficienti per le prospettive future dell’azienda. Quindi devo dire che al momento il VALET CONGRESS CENTER, come l’hai definito tu, è un progetto, un’idea che non è comunque lontana dalla realtà.. »

VALET, oggi, è una quarantenne in splendida forma. Se volgi lo sguardo al passato, c’è una cosa che ti fa sorridere?

«Un sorriso di compiacimento, per la precisione, pensando che né il professor Monti né il sottoscritto, quarant’anni fa, potevamo ipotizzare uno sviluppo così importante».

E se guardi al futuro, che cosa vedi?

«Quarant’anni fa avrei sorriso, se qualcuno mi avesse pronosticato un percorso così appagante. Oggi mi metto… avanti con il lavoro e sorrido pensando alla risposta che verrà data a questa domanda fra una quarantina d’anni, confidando nel fatto che la nuova generazione è ormai pronta a prendere le redini dell’attività...».

Daniele Morini e il Prof. Antonio Monti

Partecipare alla scuola di Bologna vuol dire entrare a far parte di un gruppo, vuol dire crescere professionalmente insieme, ma anche imparare a lavorare da soli con punti di riferimento di altissimo livello provenienti da tutta Italia.

La Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica di Bologna, per questo, offre numerosi moduli didattici, composti da corsi monotematici teorico-pratici (anche frequentabili singolarmente) di immediato apprendimento, con Docenti che trasmetteranno nozioni tecniche, indicazioni, capacità di inquadramento, sicurezza.

I moduli, incentrati su grandi aree tematiche, permettono di acquisire una completa preparazione sull’argomento, mentre i singoli corsi si concentrano su specifiche tecniche e trattamenti più nel dettaglio, come filler iniettabili, tossina botulinica, applicazione di tecnologie.

In tutti, la parte pratica, quella che si impara rubando con gli occhi: i Docenti mostreranno dal vivo o con filmati quanto hanno illustrato in teoria.

L’obiettivo è infatti quello di formare futuri colleghi e di fornire basi soprattutto pratiche per iniziare subito a esercitare.

QUALI SONO I PUNTI DI FORZA DEL VALET TRAINING CENTER

UNA SCUOLA SOLIDA CON OLTRE 40 ANNI DI ESPERIENZA

Il Training Center VALET, con la propria Scuola di Medicina Estetica CPMA, Centro Postuniversitario della Medicina Ambulatoriale si basa su radici profonde, frutto di oltre 40 anni di attività nel settore. Questa consolidata esperienza rappresenta una garanzia di qualità e autorevolezza per i professionisti che scelgono di intraprendere il percorso formativo.

FORMAZIONE VALET: L’ECCELLENZA È

IL NOSTRO OBIETTIVO

La proposta formativa VALET è studiata per accompagnare i partecipanti verso il raggiungimento dell’eccellenza. Attraverso un’analisi approfondita dello sviluppo della Medicina Estetica, i corsi teorico-pratici offrono una preparazione altamente specializzata, fondata sulla supervisione e sulla collaborazione di un team di docenti dal profilo scientifico riconosciuto.

CONDIVISIONE DELLA CULTURA DELLA MEDICINA ESTETICA

La Scuola VALET è orientata alla diffusione della cultura della Medicina Estetica. A completamento della formazione, i partecipanti hanno la possibilità di assistere a comunicazioni di ricerche e studi clinici presentati in congressi scientifici e workshop, per mantenere un costante aggiornamento sulle più recenti innovazioni del settore.

Dr.ssa Paola Molinari
Direttore Scuola
CPMA - VALET

FLESSIBILITÀ E PRATICITÀ

AL SERVIZIO DELL’ALLIEVO

La Scuola VALET offre la massima libertà di formazione, con la possibilità di scegliere tra moduli tematici e corsi monotematici, in base alle proprie esigenze di tempo e disponibilità. Ogni percorso prevede una combinazione di lezioni teoriche e sessioni pratiche, per un apprendimento immediato e concreto delle tecniche.

UN TEAM DIDATTICO DI ECCELLENZA

L’equipe didattica della Scuola VALET è composta da professionisti di prestigio, selezionati dal Comitato Scientifico per garantire un’esperienza formativa di alto livello. Inoltre, il percorso è riconosciuto con Crediti ECM per la formazione continua in Medicina.

PERCHÉ AVVICINARSI

ALLA MEDICINA ESTETICA

La Medicina Estetica rappresenta un ambito in continua espansione, con una domanda in costante aumento da parte dei pazienti. Formarsi in questo campo permette ai medici di ampliare significativamente il proprio portafoglio di servizi, offrendo trattamenti innovativi, altamente richiesti e con un elevata opportunità di crescita economica della professione.

AGGIORNAMENTO CONTINUO E APPROCCIO INNOVATIVO

I corsi VALET si contraddistinguono per un approccio estremamente pratico e innovativo, che consente di rimanere costantemente aggiornati sulle ultime tendenze e tecnologie del settore. Ciò garantisce ai medici una preparazione all’avanguardia, in grado di soddisfare le esigenze più moderne dei pazienti.

SUPPORTO E COLLABORAZIONE DI UN TEAM DI ESPERTI

La Scuola VALET mette a disposizione dei partecipanti un team di docenti altamente qualificati, composto da medici e ricercatori di fama nazionale ed internazionale. Questo supporto garantisce un percorso di apprendimento completo e di elevata qualità, favorendo lo sviluppo di competenze nel settore.

In sintesi, un percorso formativo presso la Scuola VALET rappresenta un investimento strategico per i medici, che potranno ampliare le proprie opportunità professionali, diversificare i propri servizi e acquisire un riconoscimento distintivo nel mercato della Medicina Estetica.

Centro Post-Universitario

Medicina Ambulatoriale

Da più di 40 anni , una didattica chiara che ha permesso a migliaia di medici di mantenersi aggiornati grazie a docenti selezionati e a strumenti d’insegnamento e di comunicazione moderni

Dal 2009, la Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica è diventata “Quadriennale”, strutturata quindi in 4 moduli didattici tematici composti da 200 ore cadauno volta composti da corsi monotematici teorico-pratici, di immediato apprendimento.

Il discente può decidere di frequentare l’intero modulo tematico oppure il singolo corso monotematico

Il diploma quadriennale di frequenza alla Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica viene rilasciato al conseguimento dei quattro moduli didattici :

„ Modulo VISO base

„ Modulo VISO avanzato

„ Modulo CORPO base

„ Modulo CORPO avanzato

Per gli iscritti ai Moduli è prevista l’iscrizione gratuita alla SIES

(Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica) della durata di un anno solare.

Centro

DEDUCIBILITÀ FISCALE: COSTO D’ISCRIZIONE E SPESE FORMATIVE

La fatturazione avviene all’iscritto o alla ragione sociale indicata all’atto dell’iscrizione. Il costo d’iscrizione può essere totalmente dedotto ai sensi dell’art. 9 della L.81/2017 (Jobs Act). Sarà possibile dedurre anche le spese di viaggio e soggiorno sostenute per poter partecipare al corso di formazione professionale.

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LA SCUOLA PER TUTTI

Angiologi, pediatri appassionati di Medicina Estetica, cardiologi, dermatologi, anestesisti, odontoiatri, medici di base che vogliono ampliare le proprie conoscenze e il loro raggio d’azione: CPMA si conferma il luogo ideale per chi vuole recitare un ruolo importante nella professione

Un rito di passaggio: questo è, in sintesi, il significato di un esame scolastico. Un rito a cui dovremmo essere abituati, dal momento che cominciamo a sostenere esami fin dalla più tenera età, alla Scuola Primaria. Invece no: anche dopo la Maturità, la Laurea, la Specializzazione, l’esame conserva intatto il suo fascino da “dentro o fuori” , la suspense regna sovrana, come testimoniano alcuni discenti

CPMA-VALET che lo scorso 14 dicembre si sono trovati di fronte la Commissione per l’esame di fine anno…

BOLOGNA POLO D’ATTRAZIONE

Q uando si inizia un percorso scolastico, la vicinanza fisica della scuola – inutile nasconderselo – incide parecchio sulla scelta.

Nel nostro caso, invece, le aule vengono gremite da “studenti” provenienti davvero da ogni dove: che sia il Veneto ( Nicola Meneghin da Treviso, Stefania Padovan ed Edoardo Purpura da Padova), l’Emilia Romagna ( Giovanni Carotenuto , Efisio Roberto Fancello e Nadezhda Lazukina da Bologna, Massimo Paglierini da Modena), la Toscana ( Laura Di Maso da Pisa), la Lombardia ( Federico Inselvini da Brescia, Elena Shadrina da Milano), la Sardegna ( Alice Melis da Cagliari e Federica Addis ), le Marche ( Ilaria Rossiello ) o la Calabria ( Bruno Manduca da Paola, Cosenza), CPMA-VALET accoglie discenti che l’hanno preferita ad altri a prescindere dalla “comodità” di raggiungimento…

I MOTIVI DELLA SCELTA

Siamo ovviamente orgogliosi di questa preferenza che ci viene accordata anche se Bologna non è sempre la località più… vicina da raggiungere, ma l’orgoglio – se possibile – addirittura aumenta quando i nostri discenti specificano per quale motivo hanno scelto CPMAVALET . Nell’Era dell’apparenza che supera la sostanza, dei social che indirizzano le scelte, delle ricerche

facili in Rete, in Via dei Fornaciai, a Bologna, domina il… passa parola. Chi frequenta i nostri corsi, i nostri moduli, infatti, non si fa irretire da un sito internet intrigante o da una “moda” passeggera: si basa sull’esperienza diretta di medici che, una volta terminato il percorso, consigliano la nostra Scuola ai propri colleghi. E la cosa che inorgoglisce fino alla completa soddisfazione è che i nostri discenti confermano

a loro volta le buone “voci” che li avevano portati qui, tanto che chi ha “chiuso” un ciclo (il modulo Viso Base, per dirne uno) ne riapre immediatamente un altro (il modulo Viso Avanzato), perché se è vero –Eduardo docet – che gli esami non finiscono mai, pure la conoscenza non vuole limiti.

CHE COSA PIACE

E CHE COSA… MANCA

Che si tratti di Flebologia, Viso o Corpo, il coro è unanime: della strategia didattica di CPMA-VALET piacciono l’ambiente ( « Ci sentiamo a nostro agio, è come essere in famiglia » è il coro unanime) e la strategia didattica, che abbina le

nozioni teoriche a una ricca parte pratica, con gli “studenti” – affiancati dai nostri bravissimi insegnanti – che possono mettere in pratica quanto imparato per poi riproporlo nel proprio ambulatorio. Tant’è vero che alla domanda “che cosa aggiungereste ai nostri corsi?” scatta – all’unisono – un altro coro: « Se fosse possibile, vorremmo ancora più pratica » . Angiologi, pediatri appassionati di Medicina Estetica, cardiologi, dermatologi, anestesisti, odontoiatri, medici di base che vogliono ampliare le proprie conoscenze e il loro raggio d’azione: la nostra platea è vasta, variegata e soprattutto soddisfatta. E tu, che stai leggendo, che cosa aspetti? Il nostro nuovo anno “scolastico” sta

Nicola Meneghin Stefania Padovan Edoardo Purpura
Giovanni Carotenuto Efisio Roberto Fancello Nadezhda Lazukina Massimo Paglierini
Laura Di Maso Federico Inselvini Elena Shadrina Alice Melis Federica Addis Ilaria Rossiello Bruno Manduca

Dr. Franco Paolini

TERAPIA ANTALGICA

Medico Chirurgo - Roseto degli Abruzzi (TE)

Rappresentante SIES Abruzzo - Marche - Molise

Docente CPMA VALET - Bologna

La mesoterapia, o Intradermo Terapia Distrettuale (IDT), rappresenta un metodo terapeutico localizzato che consente la somministrazione di farmaci direttamente nel tessuto dermico. Tra le molecole maggiormente impiegate, il Piroxicam si distingue per il suo elevato potere antinfiammatorio, analgesico e la sua lunga emivita. Analizziamo nel dettaglio i dati farmacocinetici e farmacodinamici di questa molecola, enfatizzando la razionalità dell’uso di dosi ridotte in Mesoterapia.

Le preparazioni iniettabili di Piroxicam utilizzate in mesoterapia sono disponibili in fiale contenenti 20 mg di principio attivo in 1 ml di soluzione iniettabile. Ogni fiala contiene circa 36,3 × 10 19 molecole (trentasei miliardi di miliardi), un quantitativo estremamente elevato rispetto alle necessità di un trattamento localizzato.

Per ottimizzarne l’uso, si ricorre a diluizioni che consentono di ottenere una quantità di soluzione adeguata al trattamento mirato della zona cutanea interessata. Considerando il razionale della riduzione della dose basata sui principi di farmacodinamica e farmacocinetica, è possibile utilizzare una quantità minima di farmaco che garantisca una distribuzione uniforme, un’efficace

LA MESOTERAPIA:

FARMACOCINETICA E RAZIONALE SCIENTIFICO PER IL PIROXICAM

Per ottimizzarne l’uso, si ricorre a diluizioni che consentono di ottenere una quantità di soluzione adeguata al trattamento mirato della zona cutanea interessata

penetrazione nel tessuto dermico e la saturazione dei recettori. Per una seduta di mesoterapia, è sufficiente impiegare 4 mg di Piroxicam (pari a 1/5 della fiala), diluiti in 7-10 ml di soluzione fisiologica (0,9% NaCl). Il Piroxicam agisce inibendo selettivamente e non selettivamente gli enzimi ciclossigenasi (COX-1 e COX2), bloccando la produzione di prostaglandine responsabili del dolore e dell’infiammazione.

FARMACODINAMICA

I recettori COX-2 presenti nel derma sono altamente saturabili con concentrazioni farmacologiche minime:

ƒ Concentrazione efficace (EC50): 2-5 µg/ml di tessuto.

ƒ Concentrazione massima raggiunta localmente (mesoterapia con 4 mg di Piroxicam diluiti in 10 ml): 20-50 µg/ml nel tessuto intradermico, sufficiente a saturare oltre il 90% dei recettori COX-2.

Con dosaggi superiori, la risposta farmacologica non aumenta significativamente (effetto plateau), ma cresce il rischio di effetti collaterali sistemici. La dose di 4 mg in Mesoterapia si dimostra quindi sufficiente per ottenere la saturazione completa dei recettori cellulari, garantendo il massimo effetto terapeutico senza sprechi o rischi aggiuntivi.

LA FARMACOCINETICA DEL PIROXICAM

Durata dell’effetto 6-12 ore 8-12 ore

Clearance sistemica Alta Trascurabile

FARMACOCINETICA

MESOTERAPICA

L a somministrazione intradermica del Piroxicam modifica significativamente il suo comportamento farmacocinetico rispetto alla somministrazione sistemica (Tabella)

Il rilascio lento dal derma e l’assorbimento graduale permettono al farmaco di agire localmente per diverse ore, senza picchi plasmatici che potrebbero causare tossicità.

I VANTAGGI DELLA DILUZIONE

La diluizione in 7-10 ml di soluzione fisiologica non solo facilita la distribuzione del farmaco nel distretto trattato, ma garantisce anche una penetrazione uniforme. Questo migliora l’azione terapeutica senza richiedere dosaggi maggiori.

RIDUZIONE DEGLI EFFETTI COLLATERALI SISTEMICI

La quantità di Piroxicam introdotta nel circolo sistemico è minima, riducendo drasticamente il rischio di effetti collaterali come irritazioni gastrointestinali, rischio di nefrotossicità e alterazioni cardiovascolari.

CONCENTRAZIONE

LOCALIZZATA ELEVATA

L’iniezione diretta nel derma garantisce concentrazioni farmacologiche elevate nel distretto trattato (oltre 100 µg/g nei tessuti), permettendo un’efficacia terapeutica duratura senza sovraccaricare altri organi.

SOSTENIBILITÀ FARMACOLOGICA

L’uso di quantità ridotte di farmaco, come dimostrato dai 7,26 miliardi di miliardi di molecole attive per seduta, evita sprechi e riduce i costi, mantenendo risultati clinici equivalenti.

Dipartimento TERAPIA ANTALGICA integrata

OBIETTIVO DEL DIPARTIMENTO

La Riflessoterapia poggia sul concetto di “riflesso” inteso come risposta a uno stimolo. La stimolazione di punti diversi costituisce un unico messaggio per il S.N.C. che elabora una risposta unica, precisa e sempre uguale per il tipo di stimolazione. Le tecniche riflessoterapiche sono esemplarmente pluridisciplinari: mobilizzazioni riflessogene vertebrali e articolari, agopuntura di sintesi funzionale, mesoterapia mirata (chimiopuntura), kinesiologia (diagnostica, riflessogena, bioenergetica). Contestualmente, vengono fornite nozioni sull’uso di sostanze terapeutiche (naturali e/o farmacologiche) in mesoterapia mirata e di punti importanti di meridiani di agopuntura e bioenergetica.

sistemico, consente di massimizzare l’efficacia terapeutica, minimizzando gli effetti collaterali. Questa tecnica rappresenta un modello di medicina personalizzata e sostenibile, adatta a un’ampia gamma di pazienti e condizioni cliniche. Grazie alla sua capacità di utilizzare in modo mirato il numero enorme di molecole presenti anche in dosi minime, la Mesoterapia rappresenta anche un modello ideale per un trattamento efficace e sicuro, una rivoluzione nel trattamento localizzato delle patologie.

Promuovere l’uso della Mesoterapia non significa solo migliorare la salute dei pazienti, ma anche contribuire a una visione moderna della medicina, dove l’efficacia si sposa con la responsabilità verso l’ambiente. ◼

RIFERIMENTI

• Goodman & Gilman’s, “The Pharmacological Basis of Therapeutics” 13ª edizione.

• Martinez L. et al., “Pharmacokinetics of Piroxicam in Localized Therapy” Journal of Drug Delivery Science and Technology, 2009.

• C. Bombardieri et al., “Clinical Pharmacokinetics of Piroxicam in Different Delivery Forms”, Clinical Rheumatology, 1985.

• Bergström et al., “Receptor Occupancy as a Measure of Drug Efficacy” Trends in Pharmacological Sciences, 2010.

Controllare l’infiammazione locale già dopo 1-2 sedute. Evitare gli effetti collaterali osservati con la terapia sistemica (ad esempio, gastralgia, nausea, o alterazioni della funzionalità epatica).

CONCLUSIONI

L’efficacia della Mesoterapia è di mostrata da diversi studi clinici che evidenziano come 4 mg di Piroxicam per seduta, diluiti in soluzione fisiologica, siano sufficienti per: ƒ Ridurre il dolore riferito dai pazienti (riduzione media del 5070% sulla scala VAS).

L’impiego di 4 mg di Piroxicam diluiti in 7-10 ml di soluzione fisiologica nella Mesoterapia antalgica rappresenta un approccio razionale ed efficace per il trattamento localizzato del dolore e dell’infiammazione. L’azione diretta sul sito patologico, combinata con il ridotto impatto

• SIMI (Società Italiana di Mesoterapia), “Linee Guida per la Pratica della Mesoterapia”, 2010.

• Peretti G. & Mazzocchi M., “Trattamenti Localizzati in Medicina Estetica: Mesoterapia e Intralipoterapia”, McGraw-Hill Education, Milano, 2016.

• Alexandre M. et al., “Mesotherapy: Theoretical and Practical Aspects of a Controversial Technique”, Clinics in Dermatology, 2008.

• ** Jynto - Questa immagine è stata creata con Discovery Studio Visualizer., CC0, https://commons.wikimedia.org/w/index. php?curid=20264988

CORSI MONOTEMATICI

DIETOTERAPIA

Prof. Giorgio Maullu

Specialista in Scienza dell’Alimentazione - Sassari

Coordinatore e Docente Master di II Livello Università di Sassari - Membro CRISMENC

Coordinatore regionale SIES Sardegna

Docente CPMA - VALET - Bologna

Purtroppo oggi nel mondo sono attivi ben 56 conflitti, il numero più alto mai registrato dalla fine della Seconda guerra mondiale. È il dato che emerge dall’edizione 2024 del Global peace, pubblicato a giugno dall’Institute for Economics & Peace. L’Indice, principale indicatore mondiale della pace, utilizza 23 indicatori qualitativi e quantitativi provenienti da fonti attendibili e misura lo stato di pace di 163 Stati e territori considerando tre ambiti: il livello di sicurezza e protezione sociale, la portata dei conflitti interni e internazionali, il grado di militarizzazione. Questo agghiacciante risultato fa capire immediatamente quali ripercussioni dirette si hanno a livello dell’approvvigionamento e della produzione delle derrate alimentari. Altro dato altrettanto drammatico e preoccupante è quello relativo ai dati forniti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che attesta che il numero di persone obese nel mondo è raddoppiato a partire dal 1980: nel 2014 oltre 1,9 miliardi di adulti erano in sovrappeso, tra cui oltre 600 milioni obesi.

I PERICOLI DELL’OBESITÀ

Obesità e sovrappeso, prima considerati problemi dei soli Paesi ricchi, sono in aumento anche nei Paesi a basso e medio reddito, specialmente negli insediamenti urbani, e sono ormai riconosciuti come veri e propri problemi di salute pubblica: in Africa il numero di bambini in sovrappeso od obesità è quasi raddoppiato dai 5,4 milioni del 1990 ai 10,6 milioni nel 2014; nel 2014, quasi la metà dei bambini sotto i 5 anni di età in sovrappeso viveva in Asia. Nel 2014, circa 41 milioni di bambini sotto i 5 anni di età erano in sovrappeso od obesi.

LA NUTRIZIONE ALLA LUCE

DELLE INNOVAZIONI DI OGGI

L’Organizzazione mondiale della sanità attesta che il numero di persone obese nel mondo è raddoppiato a partire dal 1980: nel 2014, oltre 1,9 miliardi di adulti erano in sovrappeso, tra cui oltre 600 milioni obesi

L’obesità è un fattore di rischio per una serie di condizioni e patologie croniche, come le malattie ischemiche del cuore, l’ictus, l’ipertensione arteriosa, il diabete tipo 2, le osteoartriti e alcuni tipi di cancro (corpo dell’utero, colon e mammella). Nella Regione europea dell’Oms, nel 2013, oltre il 50% della popolazione adulta era in sovrappeso e oltre il 20% obesa. Dalle ultime stime fornite dai Paesi Ue emerge che il sovrappeso e l’obesità affliggono, rispettivamente, il 30-70% e il 10-30% degli adulti. La pubblicazione “Country profiles on nutrition, physical activity and obesity in the 53 WHO European Region Member States (2013)”, che comprende i dati di 53 Paesi compresa l’Italia (stime Oms 2008), mostra come la prevalenza di sovrappeso tra gli adulti di sesso maschile vari da un valore minimo del 31% in Tajikistan a un massimo del 72% della Repubblica Ceca, mentre – fra le donne – dal 31% del Tajikistan al 64% della Turchia.

L’ECCESSO PONDERALE

TRA BAMBINI E GIOVANI

Le stime riguardo l’obesità infantile mostrano che il numero di bambini in sovrappeso all’interno dell’Europa è cresciuto costantemente tra il 1990 e il 2008. Oltre il 60% dei bimbi in sovrappeso prima della pubertà sarà in sovrappeso anche nella prima età adulta e questo è ancor più grave se si considera che l’obesità infantile è un fattore di rischio per malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, problemi ortopedici e muscoloscheletrici, disordini psicologici, ecc. L’aspetto che più ci tocca da vicino è l’Italia, patria della dieta mediterranea, ma dove la situazione, paradossalmente, è ancora più drammatica. Infatti, secondo il rapporto Osservasalute 2016 (Figg 1-2), che fa riferimento ai risultati dell’Indagine Mul-

Fig. 1: rapporto Osservasalute 2016

tiscopo dell’Istat “Aspetti della vita quotidiana”, emerge che, in Italia, nel 2015, più di un terzo della popolazione adulta (35,3%) è in sovrappeso, mentre una persona su dieci è obesa (9,8%); complessivamente, il 45,1% dei soggetti di età ≥18 anni è in eccesso ponderale. Come negli anni precedenti, le differenze sul territorio confermano un gap Nord-Sud in cui le regioni meridionali presentano la prevalenza più alta di persone maggiorenni obese (Molise 14,1%, Abruzzo 12,7% e Puglia 12,3%) e in sovrappeso (Basilicata 39,9%, Campania 39,3% e Sicilia 38,7%) rispetto a quelle settentrionali (obese: PA di Bolzano 7,8% e Lombardia 8,7%; sovrappeso: PA di Trento 27,1% e Valle d’Aosta 30,4%).

L’impennata della percentuale di sovrappeso e obesità, ovviamente comporta un aumento delle patologie a loro connesse come le malattie dismetaboliche, dibete mellito in primis, cardiovascolari con Ictus ed infarto, e non ultimo, le patologie neoplastiche. La buona notizia è arrivata da qualche anno dall’industria farmaceutica, dove sono state messe a punto delle molecole molto efficaci per contrastare sia il sovrappeso che l’obesità.

L’AIUTO DEI FARMACI

Una classe di questi farmaci, comprende varie sostanze che sono un analogo dell’ormone GLP-1, attra-

verso i recettori presenti a livello enterico, aiutando cosi a tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue, favorendo la secrezione di insulina e riducendo quella di glucagone; rallentare lo svuotamento gastrico, aumentando così il senso di sazietà. Questa categoria di farmaci è in grado di ottenere cali ponderali mediamente tra l’8 e il 15% nei pazienti che lo utilizzano, naturalmente con risposte variabili che possono essere minori, ma anche molto maggiori. Gli effetti collaterali di questi farmaci si manifestano spesso a carico dell’ap parato digerente, ma non sono quasi mai tali da dover interrompe re il trattamento. Tra questi, nausea, a volte vomito e disturbi dell’alvo. La tirzepatide è il ca postipite di una nuova classe di farmaco che agisce sia sugli stessi re cettori enterici dei prece denti citati (GLP-1), sia su altri recettori di un altro “gastro-enterormone” chiamato GIP (Fig. 3) anch’esso coinvolto nella secrezione di insulina. Per questa sua caratteristica, ha un duplice effetto e

non dà la sensazione di nausea. In particolare, l’impiego del farmaco per 88 settimane ha consentito di ottenere un calo ponderale medio del 26% rispetto al peso di partenza, con una perdita di peso assoluta di circa 28 kg; oltre la metà dei soggetti arruolati nello studio ha ottenuto un calo ponderale superiore al 25%. Tali dati e percentuali risentono in ogni caso, sempre, una variabilità individuale.

NON ESISTE LA POZIONE MAGICA

Ma, c’è un “ma”! Questi farmaci non sono la panacea, una pozione magica e soprattutto non sono una scorciatoia per eludere il cambiamento comportamentale e la presenza del medico. Infatti l’omeostasi dell’organismo umano è un delicato e complesso equilibrio tra assunzione alimentare, stile di vita, sistema ormonale, genetica ed epigenetica e microbiota. Questo più semplicemente per dire che il modo di vivere ha delle implicazioni notevoli anche sulle risposte che il nostro organismo regala. Infatti, per fare un semplice esempio, la drastica diminuzione dell’attività fisica e l’eccessiva introduzione di alimenti non salutari, ossia ricchi di edulcoranti e conservanti, soprattutto nei bambini comportano lo stimolo di geni che propendono a far aumentare il tessuto adiposo giallo (deputato all’accumulo di trigliceridi) a discapito del tessuto adiposo bruno (deputato alla termogenesi dell’organismo). Un altro grave problema è l’adulterazione dei cibi con sostanze ormono-simili o antibiotici, o molto peggio, mangiare la carne di animali allevati con farine derivate. Nel caso dell’impiego degli ormoni-simili, l’impatto diretto sull’organismo è stato quello di vedersi abbassato il periodo di pubertà nei bambini anche di 3 anni rispetto al normale.

Fig. 3: Struttura 3D del polipeptide inibitore gastrico (GIP) utilizzando i dati PDB 2obu [1]

Fig. 2: rapporto Osservasalute 2016

Questa pratica, per fortuna messa al bando, continua a essere utilizzata da personaggi con pochi scrupoli, in molte parti del mondo.

Altra assurdità è l’utilizzo di tantissimi pesticidi che si trovano negli ortaggi, vietati in Italia ma non in certi Paesi da cui si importa e che grazie alla grande distribuzione mondiale ci troviamo, magari a nostra insaputa, sulle nostre tavole.

LA SCUOLA E “DOTTOR GOOGLE”

Allora verrebbe da chiedersi: se questo è il panorama mondiale, che cosa si può fare? La risposta è molto semplice: si può fare tutto e bene. Basta riappropriarsi delle proprie capacità di pensiero, evitare “dottor Google” e affidarsi a professionisti seri e competenti, che non devono essere per forza oggetto di like, ma che operano con scrupolo, dedizione, scienza e coscienza.

La Scuola VALET-CPMA di Bologna da oltre 40 anni propone percorsi formativi focalizzati su tutte le tematiche attuali in Medicina Estetica, integrando la Nutrizione Umana, senza tralasciare il patrimonio internistico della Medicina Italiana.

Una visione così ampia e completa permette ai medici che la frequentano di avere un orizzonte culturale operativo a 360°. Infatti nei due moduli dedicati alla Nutrizione Umana si analizzano gli alimenti, le loro caratteristiche strutturali ed energetiche, il loro metabolismo e le loro interazioni. Si prenderà in esame l’insieme del microbiota intestinale, le proprie funzioni, peculiarità e an-

PRINCIPI DI DIETOLOGIA (propedeutico a obesità)

corsi teorico-pratici

Dalla fisiologia della nutrizione alla prescrizione dietoterapica. Pratica su casi clinici Obiettivo del corso

Fornire una preparazione completa nel campo della Scienza dell’Alimentazione, dalle nozioni di biochimica e di fisiologia della nutrizione alla digestione, assorbimento, trasporto e trasformazioni biochimiche dei nutrienti energetici, con particolare attenzione al reale fabbisogno energetico (basale e di riposo; di utilizzazione degli alimenti; di svolgimento delle comuni attività di vita, professionali e sportive), fino ad arrivare alla personalizzazione della dieta.

DIDATTICA A CURA DI: Prof. Giorgio Maullu

Dr.ssa Emanuela Spiga

DATE DEL CORSO: 11-12 Aprile 2025

CREDITI ECM: 22 crediti (previa compilazione del test)

OBESITÀ: STRUMENTI DI VALUTAZIONE E PROTOCOLLI DIETOTERAPICI

Obiettivo del corso

Far acquisire ai corsisti le conoscenze teorico-applicative di base per formulare diete personalizzate nei confronti di pazienti in eccesso ponderale.

DIDATTICA A CURA DI: Prof. Giorgio Maullu

Dr.ssa Emanuela Spiga

DATE DEL CORSO: 23-24 Maggio 2025

CREDITI ECM: 22 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI

SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

che le patologie a esso connesso per comprendere bene le relazioni connesse all’assorbimento intestinale. Si valuterà l’aspetto della composizione corporea con le tecnologie più idonee, al fine di seguire le modificazioni dei vari compartimenti corporei in senso del raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Tecnologie semplici ma allo stesso tempo indispensabili per una corretta stadiazione. Senza entrare nel campo della psichiatria e della psicologia, si valuterà come approcciare una terapia dietetica con pazienti spesso con un vissuto difficile e quasi sempre affetti da più patologie. Come preparare e somministrare una terapia dietetica e soprattutto come farla diventare compliante nel lungo tempo. Infatti si utilizzeranno le strategie operative efficaci per incidere sulla correzione dello stile di vita, che rappresenta sempre l’ostacolo più difficile da superare. E in questi casi, anche come collaborare

con le figure di psichiatra e psicologo, quando le condizioni di salute del paziente lo richiedono. Arrivati a questo punto è abbastanza chiaro capire che “perdere peso” non è l’obiettivo principale, ma mantenere il peso ottenuto modificando gli stili corretti finora assunti. Per ottenere questo serve senz’altro applicazione e volontà da parte del paziente, ma anche sostegno e supporto da parte del medico che, grazie alla sua competenza, capacità di adeguarsi al caso in esame, con l’aiuto delle tecnologie e, quando servono anche dei farmaci, permetterà di arrivare al punto prefissato e di rimanervi. ◼

RIFERIMENTI:

1] Alana, I., Malthouse, J.P.G., O`harte, F.P.M., Hewage, C.M. (2007) The bioactive conformation of glucose-dependent insulinotropic polypeptide by NMR and CD spectroscopy Proteins 68: 92-99

Dr. Simone Ugo Urso

Specialista in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso, Medico Estetico - Bologna

Fondatore Eco109 Face Ultrasonography - Ricerca e Formazione

Docente CPMA VALET - Bologna

NDELLA CARBOSSITERAPIA E DELL’ECOGRAFIA

AD ALTA FREQUENZA

Due strumenti che stanno guadagnando particolare attenzione, dispositivi che migliorano di molto la qualità delle prestazioni offerte ai pazienti

el panorama attuale della Medicina Estetica, la crescente domanda di trattamenti non invasivi e altamente efficaci ha spinto i professionisti a integrare tecnologie avanzate nei propri studi. Due strumenti che stanno guadagnando particolare attenzione sono la macchina per la carbossiterapia e la sonda ecografica ad alta frequenza.

Questi dispositivi non solo migliorano la qualità delle prestazioni offerte ai pazienti, ma contribuiscono anche a elevare il profilo professionale del medico, rendendolo più competitivo e allineato alle ultime innovazioni nel settore.

LA CARBOSSITERAPIA

È una tecnica terapeutica che utilizza l’anidride carbonica (CO2) iniettata nel tessuto sottocutaneo per trattare vari inestetismi e problematiche estetiche, tra cui il grasso localizzato, la cellulite e l’invecchiamento cutaneo. L’azione del CO2 stimola il microcircolo e induce una vasodilatazione che migliora l’ossigenazione dei tessuti, favorendo non solo un effetto lipolitico, ma anche un significativo miglioramento dell’aspetto cutaneo. L’anidride carbonica sottocutanea palpebrale migliora il trofismo tessutale e riduce l’edema, così come nel decollettè e in tutte le lassità cutanee. Avere a disposizione una mac-

china di carbossiterapia nello studio medico permette al professionista di offrire un trattamento versatile e molto richiesto dai pazienti, rispondendo così a una delle principali esigenze del mercato estetico contemporaneo.

Cenni protocolli terapeutici e applicazioni

Obiettivo del corso

L’obiettivo del corso è di mettere il medico estetico nelle condizioni di poter utilizzare una metodica terapeutica – la Carbossiterapia – inquadrando correttamente i vari aspetti clinici ed il suo corretto uso. Il corso inoltre permetterà di imparare a sfruttarne tutte le potenzialità tecniche, utilizzandola come tecnica a solo oppure integrandola con altri trattamenti. La Carbossiterapia, pertanto, consente di implementare le capacità di trattamento e di applicazione sia per gli inestetismi del viso sia per il profilo corporeo, garantendo risultati rapidi ed apprezzabili in maniera significativa. Il corso sarà teorico e soprattutto pratico, sarà illustrata la metodica con prove pratiche in diretta e sarà possibile visionare filmati esplicativi e dimostrativi.

DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Paola Molinari

Dr. Simone Ugo Urso

DATE DEL CORSO: 18 Gennaio 2025

CREDITI ECM: 6 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI

SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

LA SONDA ECOGRAFICA

AD ALTA FREQUENZA

Questo è uno strumento fondamentale per la valutazione dei tessuti cutanei e sottocutanei. Grazie alla sua capacità di fornire immagini dettagliate in tempo reale, l’ecografia consente ai medici di analizzare la struttura e la composizione del tessuto, identificare le aree da trattare con precisione e monitorare i risultati durante e dopo i trattamenti. Questo non solo migliora la sicurezza delle procedure, ma consente anche di personalizzare i protocolli terapeutici in base alle specifiche necessità del paziente.

SINERGIA UNICA

Possedere entrambi gli strumenti nello studio medico crea una sinergia unica, che permette al professionista di ottimizzare i risultati dei trattamenti. Iniziare con un’analisi ecografica dettagliata permette di stabilire una baseline precisa, identificando chiaramente le aree di intervento e le condizioni del tessuto adiposo prima della carbossiterapia. Durante il trattamento, l’ecografia consente di monitorare in tempo reale la diffusione del gas, assicurando che venga somministrato in modo uniforme e preciso. Questo ap-

proccio non solo massimizza l’efficacia della terapia, ma aumenta anche la fiducia del paziente nel trattamento, poiché possono vedere il proprio medico utilizzare tecnologie avanzate e metodologie basate su evidenze. Inoltre, l’integrazione di queste tecnologie nel proprio studio non rappresenta solo un vantaggio pratico, ma anche un elemento di marketing. I pazienti sono sempre più informati e cercano studi medici che utilizzano tecniche innovative e strumenti all’avanguardia. La disponibilità di macchine di carbossiterapia e sonde ecografiche ad alta frequenza può quindi diventare un fattore decisivo nella scelta del professionista, aumentando il numero di pazienti e contribuendo alla fidelizzazione degli stessi. Infine, investire in tecnologia all’avanguardia dimostra un impegno continuo verso la formazione e l’aggiornamento professionale. I medici che si dotano di strumenti moderni e partecipano a corsi di formazione specifici sui loro utilizzi sono percepiti (a ragione…) come più competenti e professionali. Questo non solo aumenta la fiducia dei pazienti, ma consente anche di posizionarsi come leader nel proprio campo, attrarre collaborazioni e opportunità di networking con altri professionisti.

A) Stato di edema della palpebra inferiore

B) Miglioramento del sottocute dopo 5 sedute

C) Ripristino del sottocute

ELEMENTO STRATEGICO

In sintesi, la presenza di una macchina di carbossiterapia e di una sonda ecografica ad alta frequenza nello studio di un professionista della Medicina Estetica non è solo una questione di attrezzature, ma un elemento strategico che può fare la differenza nella qualità delle prestazioni offerte, nella soddisfazione dei pazienti e nella crescita professionale. Investire in queste tecnologie rappresenta un passo fondamentale per chiunque desideri eccellere in un settore in continua evoluzione e offrire ai propri pazienti trattamenti sicuri, efficaci e innovativi. ◼

A
B
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MEDICINA ESTETICA

Dr. Salvatore “Piero” Fundarò

Specialista in Chirurgia Generale, Chirurgia Plastica - Modena e Bologna

Membro del Comitato Scientifico SIES

Docente CPMA - VALET - Bologna

TECNICA

INIETTIVA

DI PRECISIONE NEL TRATTAMENTO

DEL

VOLTO CON TOSSINA BOTULINICA

La tecnica iniettiva di precisione si avvale di tutte le variabili che possono ottimizzare l’efficacia del trattamento con tossina botulinica, al fine di ottimizzarne i risultati. tra cui oltre 600 milioni obesi

In pratica è finalizzata ad aumentare la durata e la potenza della tossina, oltre che migliorare i risultati estetici e diminuire contemporaneamente gli effetti collaterali e le complicanze. Per poter ottenere questo risultato, è necessario individuare le variabili che possono influenzare l’efficacia della tossina botulinica e utilizzarle per eseguire un inoculo di precisione.

Secondo Huang et. Al [1] le principali variabili sono:

ƒ Le caratteristiche della neurotossina.

ƒ La zona dove si esegue la somministrazione.

ƒ La dose.

ƒ La concentrazione.

ƒ Il volume iniettato.

ƒ La localizzazione, la forma, la profondità e le dimensioni del muscolo trattato.

Per pianificare e attuare un trattamento, è necessario conoscere approfonditamente il farmaco utilizzato e l’anatomia dell’area trattata, riuscire a eseguire un’approfondita valutazione della mimica del paziente e modificare la tecnica d’iniezione [2]

FARMACO UTILIZZATO

Ciascuna tossina botulinica tipo A ha caratteristiche peculiari che la distinguono dalle altre presenti in commercio, rendendole unica e peculiare secondo composizione, quantità di neurotossina effettivamente contenuta nella fiala, modalità di calcolo delle unità, dimensioni e peso molecolare del complesso proteico, caratteristiche della composizione chimica del farmaco, attività biologica espressa, ph, modalità di conservazione, rischio di sviluppare

Ecografia del muscolo zigomatico maggiore. L’area lineare ipoecogena (colore nero) rappresenta il muscolo zigomatico maggiore. È pertanto possibile individuarne il decorso e la sua profondità per aumentare la precisione d’inoculo.

risposte antigeniche, indicazioni di utilizzo approvate, area di distribuzione, etc. Sulla base di tale elenco, risulta chiaro che ogni tossina dovrà essere utilizzata con modalità specifiche da individuarsi anche sulla base dell’esperienza di utilizzo

clinico. In particolare è da ricordare che la proteina BoNT-A ha un peso molecolare unico e uguale in tutte le preparazioni di 150 kDa, ma attorno a essa sono presenti quantità e tipologie variabili di proteine accessorie non tossiche (NAP) che rendono il

complesso proteico differente per ciascuna tossina in commercio. In un solo tipo di BoNT-A non sono presenti le NAP, ma unicamente la parte attiva di 150 kDa. In base alla quantità di proteine accessorie presenti, il peso molecolare del complesso proteico varia da 150 kDa a 500-900 kDa fino a 900 kDa. Si sa per certo che dopo la diluizione, la neurotossina si dissocia rapidamente dalle proteine complessanti e che molti autori ritengono che il peso molecolare non influenzi l’attività biologica e le proprietà farmacologiche della BoNT-A [3-4]. Peraltro è innegabile che le differenze molecolari influiscano su molti aspetti quali disponibilità biologica, conservazione, stabilità, etc.

ANATOMIA

DELL’AREA TRATTATA

L’adeguata conoscenza dell’anatomia dei muscoli è imprescindibile dal trattamento con tossina botulinica. Inoltre, una buona conoscenza della distribuzione delle placche motorie (MEP) dei muscoli mimici [5] è di fondamentale supporto per individuare le aree anatomiche dove l’efficacia dell’inoculo di tossina botulinica sia ottimizzato. Oltre allo studio e all’approfondimento anatomico, oggi il medico iniettore può avvalersi dell’ecografia al fine di definire con maggior certezza le specifiche anatomiche di

IMPIEGO DELLA TOSSINA BOTULINICA - CORSO BASE

Obiettivo del corso

Introdurre alla conoscenza dei concetti e delle applicazioni di base del trattamento delle rughe mimiche del terzo superiore del volto. Particolare attenzione viene rivolta allo studio e alla conoscenza dell’anatomia dei muscoli mimici interessati, al meccanismo di azione della tossina botulinica, alle metodiche d’inoculo e alla gestione di eventuali complicanze. Grazie ai supporti video ed alla sessione pratica dei docenti su pazienti, il discente al termine del corso sarà in grado di eseguire il trattamento base.

DIDATTICA A CURA DI: Dr. Salvatore “Piero” Fundarò

DATA DEL CORSO: 4 Aprile 2025

CREDITI ECM: 6 crediti (previa compilazione del test)

IMPIEGO DELLA TOSSINA BOTULINICA - CORSO AVANZATO

Obiettivo del corso

Introdurre alla conoscenza dei concetti e delle applicazioni del trattamento delle rughe mimiche. Saranno approfonditi l’anatomia dei muscoli mimici interessati, il meccanismo di azione della tossina botulinica di tipo A e B, le metodiche d’inoculo e la gestione di eventuali complicanze. Il corsista, grazie ai supporti video e alla sessione pratica dei docenti su pazienti, al termine del corso sarà in grado di eseguire il trattamento avanzato.

DIDATTICA A CURA DI: Dr. Salvatore “Piero” Fundarò

DATA DEL CORSO: Ottobre 2025

CREDITI ECM: 6 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI

SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

ogni singolo paziente, individuando eventuali variabili e specifiche anatomiche che sarebbero passate inosservate senza il supporto ecografico. La

possibilità di definire al meglio l’anatomia del muscolo, calcolando la sua profondità ed estensione, consente una maggiore precisione di somministrazione e quindi una maggior efficacia [6]. Una maggior quantità di tossina botulinica raggiungerà infatti le terminazioni nervose, dove potrà determinare in modo ottimale il blocco della liberazione di acetilcolina.

VALUTAZIONE

DELLA MIMICA DEL PAZIENTE

Questa fase è fondamentale, in quanto consente di comprendere l’interazione tra anatomia dei muscoli ed espressioni mimiche dell’individuo in trattamento.

La capacità di correlare le caratteristiche delle rughe mimiche con la funzione dei muscoli permette di ottimizzare la somministrazione del farmaco; occorre pertanto appropriarsi di specifiche metodiche di analisi espressiva che consentano un’appropriata interpretazione della mimica. A supporto di tale fase, recentemente è stato ri-

proposto l’utilizzo dell’elettromiografia portatile che consente di porre una correlazione certa tra l’attività elettromiografica e la mimica del paziente. Tale supporto risulta essere estremamente utile soprattutto nel trattamento dei muscoli mimici di più difficile interpretazione e ad alto rischio di complicanze correlate a un inoculo non adeguatamente eseguito.

TECNICA D’INOCULO

La scelta delle modalità di somministrazione si basa sulle valutazioni eseguite tenendo conto delle tre variabili precedentemente analizzate. La tipologia del farmaco utilizzato, l’approfondita conoscenza della muscolatura e l’analisi della mimica del paziente, consentiranno di individuare le modalità di somministrazione più adeguate.

Le tecniche iniettive sono molteplici e in base alla caratteristica anatomica del muscolo e alla distribuzione del MEP possono subire modifiche e adeguamenti atti a ottimizzare il raggiungimento delle placche motorie da parte della tossina botulinica. In particolare, si potrà modificare la

profondità di inoculo (intradermico, sottocutaneo, intramuscolare), la diluizione della tossina (standard, ridotta o aumentata), il volume inoculato per singolo punto di somministrazione, la distribuzione degli inoculi [7]. Tutte queste variabili condurranno a effetti differenti che, se supportati da adeguate considerazioni precedenti al trattamento, porteranno a un’ottimizzazione dei risultati.

Nell’ambito del corso di fine Congresso SIES 2025, tutti questi aspetti saranno presi in considerazione e approfonditamente analizzati. Tramite dimostrazioni pratiche, le innovative tecnologie di supporto quali l’ecografia del volto e l’elettromiografia portatile verranno mostrate e discusse con i partecipanti al corso. Sarà un momento di scambio di esperienze, al fine di attuare le buone pratiche della Medicina Estetica di precisione al trattamento del volto con tossina botulinica. ◼

RIFERIMENTI:

1. Huang W, Foster JA, Rogachefsky AS. Pharmacology of botulinum toxin. J Am Acad Dermatol. 2000;43 (2) :249–259.

2. Boone B. Botulinum Toxin in Aesthetic Medicine. European Handbook of Dermatological Treatments. Springer Berlin Heidelberg: 2015:1089–1106.

3. Eisele KH, Fink K, Vey M, Taylor HV. Studies on the dissociation of botulinum neurotoxin type A complexes. Toxicon. 2011;57 (4) :555–565.

4. Frevert J. Pharmaceutical, biological and clinical properties of botulinum neurotoxin type A products. Drugs R D. 2015;15 (1) :1–9.

5. Happak W, Liu J, Burggasser G, Flowers A, Gruber H, Freilinger G. Human facial muscles: dimensions, motor endplate distribution and presence of muscle fibers with multiple motor endplates. Anat Rec. 1997 Oct;249 (2) :276-84.

6. Kim HJ et Al. Ultrasonographic Anatomy of the Face and Neck for Minimally Invasive Procedures. Springer Nature Singapore 2021.

7. Shaari CM, Sanders I. Quantifying how location and dose of botulinum toxin injections affect muscle paralysis. Muscle Nerve. 1993 Sep;16 (9) :964-9.

ECOGRAFIA

Le sonde lineari ad alta frequenza (18-20 MHz), connesse a tablet o smartphone, sono ormai diventate strumenti indispensabili, la cui diffusione è facilitata dalla disponibilità globale dei software. Questa tecnica consente una perfetta interazione tra medico e paziente, migliorando l’efficacia dei trattamenti attraverso una valutazione ecografica in tempo reale. Non c’è da sorprendersi, dunque, che l’ecografia si stia imponendo come uno strumento diagnostico imprescindibile in ogni ambulatorio di Medicina Estetica, sebbene in Italia sia ancora limitato il numero di professionisti che la praticano. L’immagine ecografica che appare sullo schermo viene elaborata mediante un software che converte in impulsi elettrici le onde ultrasonore di ritorno, che attraversano i tessuti e si traducono in pixel, generando così un’immagine ecografica dettagliata. La qualità dell’immagine dipende dalle proprietà degli echi che attraversano i vari tessuti: i tessuti che non riflettono gli ultrasuoni appaiono come immagini anecoiche (scure, tipiche dei liquidi come siero e sangue); i tessuti con una densità elevata, come l’osso, i legamenti e le strutture coinnettivali, restituiscono un’immagine iperecogena (bianca), mentre quelli a densità intermedia, come il tessuto adiposo e muscolare, sono caratterizzati da immagini ipoecogene (grigie). Infine, vi sono tessuti che riflettono in modo uniforme gli echi, dando luogo a immagini isoecogene (grigio chiaro) come la ghiandola Parotide.

INDAGINE IL “PASSATO”

L’ecografia del volto del paziente, in particolare, consente di identificare trattamenti iniettivi precedentemente eseguiti e di visualizzare la presenza di sostanze come l’acido Ialuronico,

LA DIAGNOSI ECOGRAFICA

VELOCE IN MEDICINA ESTETICA: FACECOFAST

I dispositivi ecografici di ultima generazione, compatti, portatili e sempre più accessibili dal punto di vista economico, rappresentano una vera e propria innovazione nel panorama della Medicina Estetica

l’Idrossiapatite di Calcio, l’olio di silicone, tutti i metacrilati, l’acido Polilattico etc.. Questa capacità diagnostica permette al medico di scegliere il trattamento più appropriato e sicuro per ogni paziente, minimizzando i rischi e migliorando i risultati estetici. Un altro importante impiego dell’ecografia riguarda la mappatura vascolare, fondamentale per evitare eventi vascolari indesiderati, sia gravi che minori, durante i trattamenti iniettivi.

La possibilità di utilizzare l’ecografia per la gestione precisa delle complicanze acute e tardive è un ulteriore vantaggio che consente di intervenire con tempestività e ridurre al minimo l’impiego di farmaci come l’ialuronidasi. L’ecografia, infatti, fornisce una guida precisa durante le procedure, riducendo il rischio di danni ai tessuti e migliorando la sicurezza complessiva del trattamento.

IL METODO FACECOFAST

In ambito diagnostico, la prima visita è cruciale per acquisire una conoscenza approfondita del paziente, della sua storia clinica, delle patologie pregresse, della terapia farmacologica in corso e per raccogliere dati preziosi attraverso un’anamnesi accurata. Tuttavia, oggi esiste un “valore aggiunto” significativo che va oltre la semplice anamnesi: la FacEcoFast, una tecnica rapida (FAST) che, attraverso lo studio ecografico e la mappatura vascolare (ecocolordoppler), fornisce un primo approccio diagnostico preciso e immediato.

Comunemente, il viso viene suddiviso in tre macroaree: il terzo superiore (dal sopracciglio al capillizio), il terzo medio (dal labbro superiore al sopracciglio) e il terzo inferiore (dalla regione mentoniera al labbro superiore).

Il metodo FacEcoFast consiste in una serie di scansioni orizzontali e verticali predefinite e standardizzate, che si avvalgono di precisi riferimenti anatomici per ogni compartimento analizzato. L’esplorazione ecografica inizia dal terzo inferiore e procede verso il terzo superiore. Tale esplorazione è possibile grazie alla conoscenza dell’anatomia del viso e alle competenze tecniche dell’operatore, in quanto l’ecografia è un esame altamente operatore-dipendente e richiede un’accurata formazione per l’acquisizione della metodologia “no touch”, che prevede il corretto posizionamento della sonda sulla pelle senza comprimere i tessuti sottostanti, onde evitare alterazioni nell’immagine ecografica.

STRUMENTO DI GRANDE VALORE

Durante questa esplorazione ecografica, il medico potrebbe imbattersi in varianti anatomiche vascolari, come nel caso dell’arteria facciale o angolare, o in accumuli di acido ialuronico

Dr.ssa Michela Piludu
Specialista in Chirurgia Generale, Medico Estetico - Cagliari Trainer Eco109

collocati in piani errati rispetto alla loro reologia, oppure in noduli di metacrilato, che presentano un pattern ecografico specifico caratterizzato da artefatti chiamati “a coda di cometa”. In casi più gravi, è possibile riscontrare la presenza di infiltrazione di olio di silicone, che può causare un sovvertimento totale della struttura tessutale. Un recente studio multicentrico, condotto dal gruppo Eco109, ha evidenziato come l’arteria angolare, nel suo percorso attraverso lo spazio piriforme, non sia sempre superficiale, ma talvolta adesa al periostio, una condizione che richiede particolare attenzione durante un trattamento iniettivo Gun Shot . L’ecocolordoppler, utilizzando una sonda lineare ad alta frequenza, è in grado di identificare il decorso di quest’arteria, permettendo di evitare complicanze come l’embolizzazione o la compressione causata dal prodotto iniettato. La FacEcoFast, quindi, si configura come uno strumento di

ECOGRAFIA IN MEDICINA ESTETICA

Obiettivo del corso

corsi teorico-pratici

Il corso di Ecografia in Medicina Estetica vuole far conoscere un nuovo modo di approcciare l’esame clinico e diagnostico nel rapporto tra il medico ed il paziente. In questi ultimi anni l’esame ecografico, in quanto esame non invasivo, indolore e poco costoso, ha affiancato quasi tutte le branche della medicina moderna. In Medicina Estetica sta muovendo i primi passi, ma da subito si sta delineando il suo importante ruolo anche in questo settore. L’approccio ecografico ci consente di valutare in maniera precisa ed in vivo l’anatomia e la struttura dei tessuti superficiali sia del corpo sia del viso; soprattutto per quest’ultimo ci consente di poter identificare e mappare il sistema vascolare e tutte le sue varianti anatomiche, di identificare la posizione e la struttura dei muscoli e di valutare lo stato di invecchiamento dei compartimenti adiposi superficiali e profondi. Un corretto esame ecografico ci permette quindi di lavorare con un alto coefficiente di sicurezza soprattutto nei trattamenti iniettivi evitando le più fastidiose complicanze, di raffinare le tecniche di esecuzione con trattamenti ecoguidati ed infine di valutare i risultati ottenuti.

DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Paola Molinari - Dr. Simone Ugo Urso

Dr. Salvatore “Piero” Fundarò

DATE DEL CORSO: 9 Maggio 2025

CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test)

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI

SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

grande valore, in grado di fornire al medico un approccio rapido, semplice e preciso durante la prima visita. Si ispira al metodo EcoFast, utilizzato in medicina d’urgenza per rilevare emorragie all’interno della cavità addominale, ma adattato al nostro campo, permettendo una valutazione rapida e mirata delle strutture anatomiche del viso.

APPROCCIO CONSAPEVOLE

Il corso teorico-pratico di ecografia del viso in Medicina Estetica ha l’obiettivo di fornire ai medici un approccio più preciso e consapevole all’anatomia del paziente, permettendo di mappare il sistema vascolare, le varianti

anatomiche, la posizione dei muscoli, lo stato di invecchiamento dei compartimenti adiposi superficiali e profondi. L’ecografia consente di valutare la presenza di trattamenti precedenti, prevenire complicanze e gestire in sicurezza gli eventi avversi, guidando i trattamenti iniettivi con estrema precisione. Infine, l’adozione di questa metodica rafforza la professionalità del medico agli occhi del paziente, migliorando il rapporto di fiducia, sempre più indispensabile in una disciplina come la Medicina Estetica, che sta cercando di affermarsi come un settore altamente professionale e meritevole di grande attenzione per la salute psico-fisica del paziente. ◼

ECO109

GRUPPO DI RICERCA SCIENTIFICA E FORMAZIONE

E. Calabria, M. Cazzulani, A. Franceschelli, B. Genovese, P. Molinari, G. Mosti, M. Piludu, S. U. Urso, M. Zuccaro

Con il D.M. n.232/2023, si inserisce un fondamentale tassello mancante alla piena attuazione della Legge n.24/2017 la quale, nel disciplinare ex novo la materia della sicurezza delle cure e della responsabilità sanitaria, ha introdotto, tra le novità caratterizzanti la riforma, proprio l’obbligo di coprire i rischi correlati all’esercizio delle professioni e delle attività sanitarie. La previsione di una copertura assicurativa della responsabilità sanitaria completa, infatti, almeno in linea teorica la messa in sicurezza del nuovo “sistema” del rischio clinico, così come disegnato dalla legge di riforma e connotato dalla sua duplice vocazione protettiva (della serenità di azione dei professionisti della sanità, da un lato, e della sicurezza delle cure e dei pazienti, dall’altro). Invero, l’obbligo di copertura del rischio, per come disciplinato dal decreto attuativo, dovrebbe contribuire, direttamente o indirettamente, alla soddisfazione di gran parte degli obiettivi di fondo posti a fondamento della Legge “Gelli” . Tra questi: la tutela del più libero e sereno svolgimento dell’attività sanitaria da parte degli operatori del settore, i quali, potendo contare sulla copertura assicurativa, vivranno con meno apprensione – e minor propensione “difensiva” – la minaccia di aggressioni risarcitorie al proprio patrimonio; il che contribuisce a promuovere, anziché frenare, lo svolgimento delle attività di cura, socialmente essenziali ma endemicamente rischiose; la protezione dei pazienti e dei loro eventuali diritti risarcitori, la cui soddisfazione è garantita da un lato dalla capienza patrimoniale dell’impresa

LA COPERTURA ASSICURATIVA

DELLA RESPONSABILITÀ SANITARIA

Il nostro Ufficio Legale e il nostro Consulente Assicurativo sono a disposizione dei Soci per offrire consulenza gratuita sui prodotti assicurativi riservati ai soci SIES

assicurativa – aggredibile in via diretta e tenuta, per legge, a rispettare severi parametri di solvibilità – e dall’altro dalle “analoghe misure” di copertura del rischio, misure che riguardano le strutture sanitarie che abbiano scelto la via dell’autoritenzione parziale o totale del rischio, nel medesimo rispetto dei medesimi obiettivi di effettività delle garanzie di copertura; l’adozione di modelli organizzativi tali da garantire la miglior sicurezza delle cure (e del paziente) e fondati su un’efficiente gestione e prevenzione del rischio; non vi è dubbio che quanto più e quanto meglio l’assicurato (sia esso struttura o singolo esercente) sia in grado di dimostrare di aver accuratamente presidiato i propri rischi e la propria organizzazione (aziendale o libero professionale), tanto più facilmente potrà reperire coperture assicurative a condizioni di premio favorevole. In questo senso la moderna assicurazione della responsabilità civile assume

rato a contenere i fattori di rischio e soltanto successivamente ad indennizzare eventuali sinistri.

L’ASSICURAZIONE “GIUSTA”

Pochi sono, a tutt’oggi, i players assicurativi effettivamente disposti a impegnarsi in un settore, quello della responsabilità sanitaria, che registra andamenti tecnici influenzati da una sinistrosità sovente importante, specie in taluni scenari operativi forieri di rischi piuttosto significativi. In assenza dei decreti attuativi, pubblicati lo scorso 1 marzo 2024, gli obblighi assicurativi (e di coperture tramite analoghe misure per le strutture) sono rimasti sino a oggi declinati soltanto sulla carta: le polizze assicurative hanno continuato, nella sostanza, a essere proposte secondo i modelli in uso nella prassi, mentre la maggior parte delle strutture non ha dato vita a più stringenti sistemi di gestione del rischio né di accantonamento di -

Avv. Federica Lerro
Studio Legale SIES e AFI - Roma Membro del Comitato Scientifico SIES

Questi i massimali minimi di garanzia per gli esercenti le professioni sanitarie previsti dal Decreto: per gli esercenti le professioni sanitarie che non svolgono attività chirurgica, ortopedica, anestesiologica e parto, massimale non inferiore a 1 milione di euro per sinistro e massimale per ciascun anno non inferiore al triplo del massimale per sinistro; per gli esercenti le professioni sanitarie che svolgono attività chirurgica, ortopedica, anestesiologica e parto, massimale non inferiore a 2 milioni di euro per sinistro e massimale per ciascun anno non inferiore al triplo del massimale per sinistro.

E SE CESSO L’ATTIVITÀ?

Quanto all’efficacia temporale, la garanzia assicurativa è prestata nella forma “claims made”, operando per le richieste di risarcimento presentate per la prima volta nel periodo di vigenza

di “ultrattività” della copertura di 10 anni per fatti verificatisi nel periodo di efficacia della polizza. L’ultrattività è estesa agli eredi e non è assoggetta bile alla clausola di disdetta. Il di recesso dell’assicuratore non può essere fatto valere durante il periodo di vigenza o di ultrattività della poliz za, ma solo – prima della scadenza – in caso di reiterata condotta gravemente colposa dell’esercente la professione sanitaria per più di un sinistro, accer tata con sentenza definitiva che abbia comportato il pagamento di un risar cimento del danno. Infine, si chiarisce che gli assicuratori avranno due anni di tempo per adeguare i contratti ai nuovi requisiti minimi.

Il nostro Ufficio Legale e il nostro Consulente Assicurativo sono a di sposizione dei Soci per offrire consu lenza gratuita sugli aspetti assicurati vi e sui prodotti assicurativi riservati ai soci SIES.

Vi aspettiamo al Congresso Interna zionale SIES 2025 allo Stand dedicato e per le consulenze 1x1 che saranno prenotabili a partire dall’1 febbraio

C AT E G O R I A 1 :

Filler, Seffiller, Tossina botulinica-Botox, Peeling chimico, Microdermoabrasione, Mesoterapia, Trattamenti laser non invasivi, Radiofrequenza, Carbossiterapia, Drenaggio linfatico, Pressoterapia, Cavitazione medica, Dermopigmentazione, Scleroterapia, Criolipolisi, PRP (Plasma ricco di piastrine) iniezioni e terapia rigenerativa, Biostimolazione cutanea autologa e lipofilling con gel piastrinico, Ozonoterapia, Ossigenoterapia, Peeling cutanei superficiali, medi e profondi, Trattamento chimico fisico di teleangectasie e rami reticolari, Fili di biostimolazione riassorbibili, Fili di sostegno riassorbibili, Needing, Intralipoterapia, Elettroporazione, Utilizzo della ialuronidasi, LESC (es lipo emulsione cutanea), Tecnologia HIFU, Tecnologia al plasma e per la sublimazione dermica (es Plexe, East, etc .), Acido laluronico

C AT E G O R I A 2 :

Trattamenti laser endovenosi, Rimozione Laser dei tatuaggi, Q-Switch per rimozione macchie, Laser medicali ed altre tecnologie elettromedicali per stimolazione lipolitica esterna o lipoclasia mediante fibra ottica e altre tecnologie elettrottiche, Laser lipolisi, IPL "Intense Pulsed Light" Laser Vascolari, Fleboterapia rigenerativa tridimensionale (TRAP).

C AT E G O R I A 3 :

Lifting non chirurgico con fili riassorbibili, Terapia laser vaginale, Radiofrequenza vaginale, Terapia ormonale

C AT E G O R I A 4 :

O-shot/P-shot, trattamento per l'incontinenza urinaria, Thermi Va, Liposuzione non chirurgica in anestesia locale

C AT E G O R I A 5 : Seffihair, Trapianto di capelli.

Dr. Attilio Cavezzi

Specialista in Chirurgia Vascolare - San Benedetto del Tronto (AP)

Docente CPMA-VALET

con Martina Bianchini, Roberto Colucci, Sara Cavezzi, Simone Cameli

Eurocenter Venalinfa - San Benedetto del Tronto (AP)

Negli ultimi anni si è registrato un notevole aumento della ricerca scientifica sulla metodica dell’analisi della Variabilità della Frequenza Cardiaca (Heart Rate Variability, HRV) in qualità di strumento per valutare una serie di parametri inerenti a diverse attività umane e lo stato del sistema neurovegetativo. Nel solo motore di ricerca scientifico Pubmed, riferimento fondamentale per la letteratura biomedica, le pubblicazioni contenenti il termine “Heart Rate Variability” (HRV) sono passate da 182 nel 1990 a 1.620 alla fine del 2018 [1],

L’ANALISI DELLA VARIABILITÀ DELLA FREQUENZA

CARDIACA (HRV)

Un esame fondamentale nella medicina integrata della longevità

confermando un crescente interesse riguardante questa tecnica che permette di studiare l’attività del sistema nervoso autonomo (SNA). Parallelamente, si è registrato un aumento nell’utilizzo di dispositivi di biofeedback basati sulla HRV, in virtù del fatto che le tecnologie indossabili e questi dispositivi di facile impiego possono consentire di ottenere informazioni utili per modulare le attività quotidiane, quindi per migliorare lo stile di vita, la nutrizione, l’attività fisica/sportiva, il benessere e la salute.

Lo SNA è costituito da una finissima rete di collegamenti neuronali che permeano tutto l’organismo umano e che regolano in modo indipendente dalla volontà una gamma amplissima di funzioni psico-organiche. Le due branche principali del SNA sono il sistema ortosimpatico e quello parasimpatico, o vagale; dall’omeodinamica/equilibrio tra queste due branche deriva la infinita molteplicità delle attività della nostra unità mente-corpo. Semplificando, potremmo dire che il sistema parasimpatico è responsabile del riposo, soprattutto notturno, della digestione, dell’anabolismo in generale, della quiete psico-organica. Il sistema ortosimpatico, invece, risponde al principio del “lotta o fuggi” davanti a uno stress di qualsivoglia natura, governa soprattutto le attività diurne, quindi ha un’attività principalmente catabolica.

L’IMPORTANZA DI MONITORARE

Moltissimi studi scientifici hanno dimostrato come il test della analisi della variabilità della frequenza cardiaca (HRV) si sia dimostrato estremamente affidabile per misurare lo stato di equilibrio/disequilibrio tra questi due sistemi.

La funzionalità del SNA è a sua volta correlata alla esposizione quotidiana a diversi tipi di stressor, il che comporta continui cambiamenti della HRV che possono essere monitorati con i dispositivi attuali, mettendo così in luce gli effetti di perturbazioni chimiche/fisiche/psicologiche, interne e/o esterne, sull’organismo umano. Inoltre, tramite l’analisi della HRV è possibile monitorare adeguatamente gli effetti di eventuali interventi sul profilo nutrizionale e inerenti allo sti-

le di vita dell’individuo finalizzati a ristabilire una sana omeodinamica dei processi psico-organici (ad esempio attività fisica, respirazione, restrizione calorica, digiuno, nutrienti specifici, esposizione termica, meditazione, ecc.).

La HRV è la variazione battito-battito degli intervalli temporali tra le contrazioni cardiache [2], cioè la distanza tra le fasi sistoliche, che nei soggetti sani risulta variabile secondo gli eventi esogeni ed endogeni dell’organismo [3]. Algoritmi specifici vengono utilizzati per calcolare gli intervalli tra i picchi R-R, generando sequenze numeriche e permettendo di ricavare grafici, indici e rapporti.

Un cuore sano non batte come un metronomo, ma possiede invece dinamiche complesse, in cui si alternano periodi di accelerazione del battito, con diminuzione dell’intervallo RR, e periodi di decelerazione, con aumento dell’intervallo RR. Gli intervalli tra i battiti cardiaci che presentano variazioni significative nella loro dinamica indicano un’efficace attività dello SNA, il che comporta il raggiungimento della stabilità attraverso il cambiamento. Al contrario, un soggetto ipo-adattabile ai cambiamenti e agli stressor quotidiani (quindi con una ridotta resilienza psico-fisica), mostra regolarità e bassa complessità, rispondendo in modo inefficace a variazioni ambientali, endogene, psicologiche, fisiche, chimiche, ecc. [4]. È importante ricordare come la letteratura internazionale abbia chiaramente dimostrato che una riduzione dell’HRV rappresenta un fattore di rischio rilevante per le patologie croniche degenerative (diabete, obesità, patologia aterosclerotica cardio-cerebrovascolare, malattie autoimmunitarie e neurodegenerative, neoplasie, ecc.) e soprattutto per la mortalità precoce [5]

L’ATTIVITÀ VAGALE

All’interno dell’equilibrio funzionale dello SNA, riveste un ruolo primario l’attività vagale, dimostratasi indispensabile in termini di salute, vuoi per le note attività anti-infiammatorie del sistema parasimpatico, vuoi per la sua azione di “freno” sul sistema ortosimpatico, che viceversa iperattiva l’asse dello stress.

Così, una disautonomia con ipotono vagale è stata in vari studi scientifici correlata a un aumento di mortalità [6], il che ha portato i professionisti della salute a prestare un’attenzione crescente alle varie tecniche di stimolazione vagale nei soggetti affetti da un sovraccarico allostatico tipico dello stress cronico. Dal punto di vista psicologico, la perdita di variabilità della HRV è conseguenza di una rigidità emotiva, caratterizzata dalla tendenza a rispondere a un’ampia gamma di situazioni che si verificano nel corso della giornata con una risposta stereotipata: tristezza, ansia, diffidenza, rabbia, ecc.

Una simile condizione denota un declino della resilienza psico-fisica e un aumento della vulnerabilità allo stress psico-sociale, biofisico/biochimico, con l’instaurazione di una condizione di stress cronico (distress). Questa condizione si traduce in modelli alterati di meccanismi biochimici psiconeuroendocrinoimmunologici (PNEI), il tutto con un impatto negati-

un ruolo centrale nei processi di senescenza cellulare e di invecchiamento, verosimilmente in misura maggiore rispetto a fattori molto più noti quali l’alimentazione e l’attività fisica. Per questo motivo, la capacità mostrata dal test HRV di analizzare l’adattabilità individuale allo stress (la resilienza appunto) fa di questo esame un cardine diagnostico nella medicina integrata della longevità. L’analisi dell’HRV può in definitiva documentare le conseguenze psicologiche e biologiche del distress, della disregolazione PNEI, delle malattie cronicodegenerative e dei processi di aging, mettendo in luce una progressiva riduzione dell’HRV nel corso della vita, soprattutto in soggetti con una bassa resilienza psico-organica [8, 9]

ESAME DELLA VARIABILITÀ

DELLA FREQUENZA CARDIACA Il test HRV prende in esame misurazioni dei vari parametri nel dominio del tempo e nel dominio delle frequenze cardiache. Gli indici dell’HRV più utili

TABELLA 1 - PARAMETRI PRINCIPALI DEL TEST HRV

SDNN, espressione numerica della coordinazione fra l’azione dei rami ortosimpatico e parasimpatico dello SNA

RMSSD, espressione dell’azione del sistema parasimpatico-vagale

Range medio della frequenza cardiaca (MHRR), indica la variabilità del battito cardiaco durante ciascun ciclo respiratorio

Banda a Bassissima Frequenza (VLF), espressione soprattutto dell’attività simpatica e direttamente correlata ad attività di termoregolazione corporea e al ciclo ormonale

Banda a Bassa Frequenza (LF), indice di attività simpatica e di ipo-adattabilità allo stress

Banda ad Alta Frequenza (HF), rappresenta i cambiamenti più rapidi dovuti all’attività parasimpatica (quindi prevalentemente benefica per la salute umana)

vo sulla salute e sull’invecchiamento [7]. Giova ricordare che la letteratura scientifica più recente sta mostrando come la resilienza psico-fisica giochi

dal punto di vista clinico-scientifico [10] sono riportati nella Tabella 1. L’esame HRV routinariamente prevede un’analisi basale, a riposo, della durata

corso teorico-pratico

MEDICINA INTEGRATA DELLA LONGEVITÀ

Obiettivo del corso Acquisire le nozioni di base sui meccanismi dell ́invecchiamento e delle patologie croniche degenerative, sulle possibilità dei provvedimenti della medicina integrata e sulle relative nuove frontiere diagnostico-terapeutiche.

DIDATTICA A CURA DI: Dr. Attilio Cavezzi

DATA DEL CORSO: contatta la Segreteria

CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test)

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SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it

di 5 minuti e in corso di respirazione diaframmatica guidata di 1 minuto. Nella Figura 1, a destra, è descritta una tipologia di report grafico/qualiquantitativo di un esame HRV durante le due fasi principali dell’esame standard. A questa tipica modalità di investigazione possono poi affiancarsi ulteriori tipologie di indagini solitamente basate su sensori corporei di vario tipo, che prendono in esame per un tempo più lungo (anche di alcuni giorni) la variabilità che si riscontra nei vari parametri del test HRV. Come abbiamo sopra evidenziato, la scienza PNEI ha chiaramente messo in luce la stretta relazione (positiva e negativa) tra mente e corpo, la patogenicità dell’iperattivazione dell’asse dello stress nell’insorgenza e nell’evoluzione di malattie cronicodegenerative a tutti i livelli [11, 12]. In questo ambito così complesso delle risposte individuali psico-biologiche agli infiniti stressor quotidiani, il ruolo dello SNA è fondamentale e il test HRV rappresenta il metodo elitario per investigare queste variazioni e quindi la resilienza del soggetto. Il test HRV ha trovato sempre maggiore applicazione in numerosissime condizioni in ambito medico, ma anche in ambito sportivo e di monitoraggio dei tanti provvedimenti salutogeni utilizzabili nella scienza biomedica. La Tabella 2, in basso a destra, riporta le principali indicazioni all’esecuzione di un test HRV.

CONCLUSIONI

In conclusione, le evidenze di letteratura mostrano come una maggiore variabilità della frequenza cardiaca sia associata a una migliore salute, a un buon equilibrio dello SNA, a un migliore stato metabolico e cardiovascolare, a una minore incidenza di patologie croniche degenerative e a un migliore invecchiamento, con una ridotta mortalità precoce. Esiste oggigiorno un interesse crescente dei professionisti della salute e del benessere verso la metodica HRV, in virtù della sua capacità di valutare la resilienza psicofisica e lo SNA e soprattutto nell’ottica di una medicina integrata della longevità e di un approccio olistico al benessere della persona [13]. ◼

Fig. 1: report grafico/quali-quantitativo di un esame HRV

RIFERIMENTI

1. [link: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/ pubmed/?term=heart+rate+variability]

2. Shaffer F. & Venner J. Heart Rate Variability anatomy and physiology. Biofeedback 2013; 41 [1], 13-25.

3. Task Force of the European Society of Cardiology and the North America Society of Pacing and Electrophysiology [1996]. Heart rate variability: standards of measurement, physiological interpretation, and clinic use. Circulation, 93, 1043-1065.

4. Lehrer P., Eddie D. Dynamic processes in regulation for biofeedback and biobehavioral interventions. Psychophysiol Biofeedback 2013; 38 [2]: 143-55.

5. Lehrer P.M. Biofeedback training to increase heart rate variability. In: P.M. Lehrer, R.M. Woolfolk & W.E. Sime (Eds). Principles and practice of stress management (3rd ed.). The Guilford press 2007 New York.

6. Thayer F., Yamamoto S., Brosschot J.F. The relationship of autonomic imbalance, heart rate variability cardiovascular disease risk factors. J Cardiol 2010; 145 [2]: 375-376.

7. Cavezzi A., Ambrosini L., Quinzi V., Colucci R., Colucci E. Psychoneuroendocrineimmunology (PNEI) and longevity Heal Ag Res 2018, 7,12.

8. Zeng Y., Shen K. Resilience Significantly

Contributes to Exceptional Longevity. Curr Gerontol Geriat Res 2010:525693.

9. Calabrese EJ., Dhawan G., Kapoor R., Iavicoli I., Calabrese V. What is hormesis and its relevance to healthy aging and longevity? Biogerontology. 2015;16[6]:693–707.

10. Colucci R., Di Ionna G., Cavezzi A. Heart Rate Variability: An Overview and a Few Immediate/Short-Term Assessments. Heart and Mind 2[4]:111-18, Oct–Dec 2018.

11. Steffen PR., Austin T., DeBarros A., Brown T. The Impact of Resonance Frequency Breathing on Measures of Heart Rate Variability, Blood Pressure, and Mood. Front. Public Health 2017, 5:222.

12. Van Diest I., Verstappen K., Aubert AE., Widjaja D., Vansteenwegen D., Vlemincx E. Inhalation/Exhalation ratio modulates the effect of slow breathing on heart rate variability and relaxation. Appl Psychophysiol Biofeedback. 2014 Dec;39(3-4):171-80.

13. Cavezzi A., Ambrosini L., Colucci R., Ionna GD., Urso SU. Aging in the Perspective of Integrative Medicine, Psychoneuroendocrineimmunology and Hormesis. Curr Aging Sci. 2020;13[2]:82.

Ringraziamenti: ringraziamo Giuseppe Di Ionna per il suo contributo fondamentale alla nostra formazione in questo ambito

TABELLA 2 - INDICAZIONI AL TEST DELL’HRV

Diagnostica del sistema neurovegetativo (SNA)

Malattie croniche degenerative: diabete, obesità, malattie autoimmunitarie, malattie cardiovascolari e neurodegenerative, neoplasie, disturbi dell’umore

Diagnostica della resilienza psico-biologica e monitoraggio di provvedimenti mirati a migliorare resilienza, sistema PNEI

Invecchiamento non salutare

Monitoraggio di attività fisica agonistica/amatoriale

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