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La “seconda prima volta”
from Numero 65
La pandemia ci aveva costretti alla didattica a distanza, però lo scorso 18 marzo CPMA-VALET ha riaperto le porte delle proprie aule, riportando alla normalità l’attività della Scuola di Bologna
Dice che la prima volta non si scorda mai. Vero: ciascuno di noi porta nel cuore la sua “prima volta” indimenticabile.
Il caso di CPMA-VALET, però, è più complesso. Perché la prima volta in cui abbiamo accolto docenti e discenti nelle nostre aule ci riporta a una quarantina d’anni fa, quando la Scuola di Bologna aprì i battenti per aggiornare medici e chirurghi estetici provenienti da tutta Italia (e anche dall’estero…).
Ma CPMA-VALET ha anche una “seconda prima volta”, molto più recente, che non dimenticherà mai. È successo lo scorso 18 marzo con il corso di Filler Base, il primo corso del Modulo Viso: quel giorno, dopo un paio d’anni di cosiddetta “didattica a distanza” o comunque mista, di live session rigorosamente “da remoto”, le porte della nostra Scuola, terminata l’emergenza dettata dalla situazione pandemica, ha potuto riaprire completamente le porte delle aule e riabbracciare non solo virtualmente i tanti medici che da sempre ci onorano della loro stima.
Una “seconda prima volta” che ha rappresentato la ripartenza ufficiale là da dove si era momentaneamente interrotta la nostra missione: aggiornamento teorico condito da una ricca parte pratica, per dare modo ai medici di essere in grado di utilizzare subito, all’interno dei loro ambulatori, le nuove tecniche imparate in aula confrontandosi con colleghi esperti – i docenti, appunto – che quelle tecniche già ben conoscono.
Eravamo emozionati noi, erano emozionati i discenti, ma in fondo è stato come suturare uno “strappo didattico” e ripartire (quasi) come se nulla fosse successo. Insomma, da oggi possiamo aggiungere un motto alla collana della saggezza popolare: La seconda prima volta non si scorda mai...