Una guida conoscitiva.Il fiume Sabato

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Progetto:

IL CORRIDOIO ECOLOGICO FLUVIALE DEL SABATO

“Tra i Sic i corridoi ecologici” Le connessioni del paesaggio nelle discontinuità antropiche un’azione coordinata ed integrata di proposta scientifica, culturale e di educazione ambientale per la valorizzazione dell’aree protette della Rete Natura 2000 in Irpinia

Un contributo per la costruzione della rete ecologica campana tra SIC, ZPS, Parchi naturalistici.

Realizzato nell’ambito del:

PSR 2007-2013 mis.323 tip.a) Regione Campania “Sviluppo e , tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” Iniziative di sensibilizzazione ambientale miranti alla diffusione ed alla condivisione delle esigenze di tutela delle aree Natura 2000 e dei siti di grande interesse paesaggistico


INDICE La lettura conoscitiva del territorio:

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un percorso di visita La cartografia di studio del territorio:

p.11

i caratteri fisico-naturalistici Lo stato ambientale del Sabato:

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la qualitĂ delle acque fluviali La fruizione del territorio: le azioni di animazione territoriale

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l’Irno, il Picentino ed appunto il Sabato.

La lettura conoscitiva del territorio: un percorso di visita

Il fiume Sabato con un bacino imbrifero di 460 kmq, in irpinia ha un percorso lungo circa 60 km, di cui 40 km scorrono in provincia di Avellino, prima di riversare le sue acque presso la città di Benevento, nel Calore Irpino come affluente di sinistra.

a cura di Paola Maria Guerriero

Quasi il 90 % del bacino idrografico per una superfi-

foto archivio AdT Irpinia

cie totale di circa 400 kmq ricade nella provincia di Avellino, il restante 10% nel beneventano. Le sorgenti sono situate tra gli 800 e i 1000 metri e sono localizzate al Varco Colle della Finestra (1010 m.s.l.m) sul versante del massiccio del Monte Acellica perfettamente opposto alle sorgenti del Calore Irpino che in linea d’aria distano pochi metri. Nasce quindi, nel cuore del Parco Naturalistico

L’ambiente naturalistico e paesaggistico di riferimento

Regionale dei Monti Picentini. Area protetta istituita

Lo scenario dei Picentini – al confine tra le province di

di Salerno, per una superficie complessiva di quasi

Salerno ed Avellino, ma ancora prossimo alla grande

63.000 ettari di cui 33.500 ettari in Irpinia.

area metropolitana di Napoli cui si connette median-

Il Sabato attraversa, per i primi chilometri, una valle

te le due autostrade, la A16 per Bari e la A3 Salerno-

montana priva di insediamenti; in questo tratto ha le

Reggio Calabria ed una rete di belle strade – segna il

caratteristiche morfologiche di un torrente montano.

punto in cui l’Appennino campano, dopo il Taburno, il

Più a valle, nella zona dei boschi di Serino, vi

Camposauro ed il Partenio, si innalza verso i duemila

confluiscono numerosi valloni provenienti dai vari

metri, proponendo a chi ne percorre i luoghi, pano-

versanti del Massiccio del Terminio senza, però, fargli

rami montani, vette e sentieri comparabili a quelli

assumere il carattere di fiume perenne in quanto

abruzzesi e calabri, addirittura con suggestioni pre-

non più alimentato da sorgenti continue, a causa

alpine. Dai Picentini nasce la gran parte dei maggiori

dello sfruttamento delle stesse per gli usi idropota-

fiumi campani, tra i quali il Sele, il Calore, il Tusciano,

bili, oltre che per la stessa natura geologica del letto

nel 2003 tra le più estese in Italia. Interessa 30 comuni dislocati tra la provincia di Avellino e quella

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del fiume, perfettamente calcarea e che quindi “come

Avellino e dove le portate cominciano ad essere

una spugna” sembra assorbire l’acqua che in realtà

più costanti nel tempo per l’apporto di numerosi

scorre in subalveo, nel sottosuolo. Qui si osservano

affluenti minori come il Torrente San Lorenzo, il Rio

diversi torrenti e valloni (Serralonga, Serra di Lace-

Vergine, il torrente Salzola, il Vallone Chiusa. Accoglie

rone, Bosco, Sgaiuola) alimentati da sorgenti e con

anche le acque di scarico provenienti dall’impianto di

pareti e costoni fortemente pendenti. Tra queste inci-

depurazione a servizio di numerosissimi comuni rica-

sioni torrentizie sono molto importanti, in termini di

denti nella valle del Sabato, e localizzato nel territorio

apporto d’acqua, i suggestivi Valloni del Matrunolo e

di Manocalzati.

dell’Olmo che intercettano il Sabato pochi chilometri

Seguendo il corso del Fiume, fin verso il confine con

a monte dell’abitato di Serino.

il beneventano, attraverso prima la S.S. 7 e poi la

Nel tratto medio alto del fiume affiorano le importan-

S.S. 371 che costeggia il fiume, si raggiunge Altavilla

ti sorgenti Acquaro Pelosi (di Serino) ed Urciuoli (di

Irpina. Alla sinistra del fiume Sabato, nella Media

Santo Stefano) con una capacità di circa 1500-2000

Valle, su tre colli, attorniata da boschi e dal verde che

litri al secondo e le sorgenti di Sorbo-Salza con una

caratterizza l’area fluviale, Altavilla Irpina presenta

capacità di 200-400 litri al secondo che soddisfano

ordinate campagne coperte prevalentemente da

le esigenze idriche della città di Avellino ed in parte

vigneti e noccioleti, ma non mancano cereali ed

della città di Napoli.

alberi da frutta. Questa è patria del Greco di Tufo, un

Dopo i primi chilometri il Sabato cambia aspetto: non

altro grande vino di cui , dal 2003, anno in cui si fregia

scorre più su terreni calcarei bensì su quelli alluvio-

della denominazione d’Origine Controllata e Garan-

nali. A ridosso del comune di S. Michele di Serino il

tita, può vantare l’Irpinia insieme al Fiano di Avellino

fiume comincia ad acquistare il carattere tipico di un

ed al Taurasi.

corso fluviale grazie al rilascio in alveo dell’esubero

Un esteso ed antico insediamento industriale: l’ASI Pianodardine

delle captazioni delle sorgenti “Acquaro-Pelosi”. A valle dell’abitato di S. Michele di Serino, il fiume Sabato comincia ad essere perenne grazie all’apporto del torrente Barre.

L’agglomerato industriale di Pianodardine è uno degli

Da Serino ad Atripalda il fiume attraversa la prima

insediamenti più densi della provincia di Avellino e si

delle due ampie valli del suo corso, caratterizzata

sviluppa lungo il corso del fiume Sabato con anda-

da un paesaggio agricolo ricco di appezzamenti a

mento nord-sud. Occupa quasi per intero la valle

noccioleto, che assumono un’importanza strategica

fluviale tra gli abitati di Atripalda, Avellino, Pratola

per l’economia campana dovuta anche al fatto che la

Serra e Prata di Principato Ultra, considerato che

maggior parte delle superfici interessate insistono su

è lungo circa 7 km e largo mediamente 700 mt, in

aree le cui caratteristiche dell’ambiente fisico sono

un’area golenale che varia tra i 500 mt ed il chilometro

tali da non consentire – facilmente - alternative pro-

di larghezza.

duttive paragonabili a quelle di tale coltura.

L’Area Asi (Aree di Sviluppo Industriale) Pianodardine

In questo tratto, già nella parte pedemontana nelle

è una delle prime quattro realizzate nel territorio

campagne di Serino, il Sabato scorre all’interno di

Provinciale grazie alla Legge 634 del 29/7/1957.

sponde per lo più artificiali costituite da gabbionate e

Già negli anni sessanta, l’area industriale era carat-

muri in cemento armato non di recente realizzazione

terizzata dalla presenza di un rilevante stabilimento

e spesso soggette a gravi fenomeni di erosione o

industriale della Fiat, l’attuale FMA che ha generato la

scalzamento al piede.

crescita di un tessuto industriale di piccole e piccolis-

Dopo la strettoia di Atripalda il fiume entra nella

sime imprese che operano nell’indotto.

seconda valle ove si trova il nucleo industriale di

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La maggiore specializzazione dell’ASI è proprio nella

del territorio in termini di innovative strategie di svi-

presenza di imprese che occupano quasi il 30% degli

luppo socio-economico che puntino essenzialmente

addetti ed operano nel settore della fabbricazione di

sull’ambiente, lo sviluppo rurale e la valorizzazione,

autoveicoli ed altri mezzi di trasporto. Un altro 30%

anche in chiave turistica, degli aspetti enogastro-

circa è legato alla presenza di imprese operanti nei

nomici. Si passa dalle colline ammantate dai vigneti

settori della fabbricazione di macchine ed apparecchi

del Greco di Tufo e del Fiano di Avellino, alle vette ed

meccanici oltre che di produzione e trasformazione di

agli scorci naturalistici del Parco Regionale dei Monti

metalli e loro leghe. Rilevante è anche la presenza di

Picentini. Nel bacino idrografico del Sabato ricade an-

imprese per la fabbricazione di macchine per uffici ed

che il Parco Naturalistico del Partenio per la parte che

elaboratori. L’agglomerato, esteso per 245 ettari, con

affaccia sulla valle fluviale oltre che tutto il complesso

una saturazione insediativa dei lotti industriali pari

paesaggistico della conca di Avellino con le colline

a circa l’80%. , risente fortemente della presenza del

che ne fanno da corona. Da questa panoramica let-

Fiume Sabato, che in alcuni punti dell’agglomerato

tura conoscitiva viene sacrificata la descrizione della

potrebbe essere attentamente salvaguardato in chia-

città capoluogo, Avellino, che pure presenta luoghi di

ve ambientale anche per riequilibrare e riqualificare

interesse artistico e storico degni di una visita come

la stessa area industriale, attraverso aree di ricompo-

la Cripta del Duomo, il Carcere Borbonico, il maestoso

sizione ecologica. La restante asta fluviale, che attra-

affresco (6,30 x 22 mt) del “Murale della Pace” collo-

versa la zona industriale, è fortemente compromessa

cato nella chiesa di San Francesco alla Ferrovia, vera

e ingabbiata in argini artificiali cementizi ed in parte

opera d’arte contemporanea realizzato a metà degli

anche rettificata e cementata nell’alveo.

anni sessanta del novecento.

Territorio: la cultura locale, l’ambiente antropizzato.

I luoghi storici del lavoro e della “Gente senza Storia”: Altavilla irpina

Le escursioni lungo il fiume Sabato, consentono di

Elemento di spicco di Altavilla Irpina, a metà strada

poter optare per la visita ai centri che coronano la

tra Benevento ed Avellino, è il Museo delle Genti

valle fluviale. Si segnalano alcune peculiarità, certa-

Senza Storia.

mente non esaustive del complesso dei valori storico,

Il Contenitore culturale è ubicato nella cripta della

architettonici, culturali ambientali che ogni comune

Chiesa Collegiata dell’Assunta, la quale è un impo-

del bacino imbrifero porta in dote alla valorizzazione

nente fabbrica che mostra una pianta a croce latina

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con tre navate interne, cupola centrale e cripta, con

altavillese S.Alberico Crescitelli, sita al C.so Garibaldi

l’annessa torre campanaria su tre livelli che occupa

n. 10, è stato allestito un interessante museo che

un intero settore dell’antistante piazza.

raccoglie numerose reliquie della vita altavillese di

Il Museo della Gente Senza Storia è un’attrazione

Alberico Crescitelli. Lungo il percorso museale viene

unica del panorama museale campano; si articola in

illustrata la vita missionaria in Cina fino all’estremo

quattro sale oltre la sala d’ingresso, rispettivamente

sacrificio lì avvenuto nel 1900; fu santificato nel 2000.

dedicate alla sezione archeologica, al costume popo-

Il rapporto tra fiume, lavoro degli uomini, produt-

lare ottocentesco, all’età medievale, ai parati liturgici

tività e benessere sociale ad Altavilla Irpina ha per

del clero altavillese ed alle memorie delle miniere di

esempio caratterizzato, dalla fine del XIX secolo, la

estrazione di zolfo. La sala più importante è quella

nascita e la crescita dell’Industrie minerarie per la

riservata ai preziosi tessuti della prima metà del XIX

estrazione dello zolfo.

secolo recuperati in occasione dello svuotamento del

Alla fine del XIX secolo, intorno alla metà del de-

cimitero dei poveri, la cosiddetta “Terra Santa”, utiliz-

cennio 1860-1870, la scoperta di giacimenti di zolfo

zato fra il 1700 e il 1840, situato nei locali sottostanti

trasformò radicalmente questo centro agricolo,

l’attuale cripta della Chiesa Collegiata di Altavilla

molto attivo, affiancando alle “cartiere e gualchiere

Dai corpi dei defunti, mummificati naturalmente,

messe in moto dal fiume”, una miniera di zolfo estesa

senza un’identificazione e quindi senza generalità

fino al limitrofo Comune di Tufo. Le miniere giaccio-

anagrafiche, gente comune (contadini, artigiani,

no sulla riva destra del fiume Sabato. L’estrazione, la

piccoli commercianti), senza storia, appunto, furono

lavorazione e la commercializzazione del minerale

recuperati da una equipe di esperti del settore una

divenne così importante per l’economia di Altavilla,

cinquantina di abiti e di completi di adulti (femminili

da assorbire ben 588 operai nel 1894 e successiva-

e maschili) e di bambini risalenti ad un periodo com-

mente fino ad un migliaio.

preso tra il 1790 e il 1840, oltre a numerosi frammenti

Dopo la prima guerra mondiale la produzione annua

tessili miracolosamente scampati alla distruzione

complessiva era di circa 50 mila tonnellate, pari al

provocata di solito dagli acidi della decomposizione.

3% di quella mondiale. Oggi, purtroppo, l’estrazione

Vista la singolarità ed il valore storico, i reperti raccol-

non viene più effettuata a causa degli alti costi ma

ti, considerati unici nel loro genere, furono recuperati

continua la lavorazione in superficie dove viene

in un piccolo laboratorio di restauro del tessuto.

utilizzato lo zolfo che in altre parti d’Italia si ottiene

Diversi i luoghi ed i monumenti notevoli da visitare

come sottoprodotto nella raffinazione del petrolio.

ad Altavilla Irpina tra cui: il Palazzo Comitale, costitu-

Dell’antico impianto restano gran parte delle vecchie

ito in epoca aragonese per volere dei de Capua sui re-

strutture, dei capannoni, delle turbine, della centrale

sti del preesistente castello medievale; non lontano

idroelettrica per cui una visita allo stabilimento offre

dalla Chiesa Madre, in piazza Tiglio, si trova una delle

molti spunti di interesse soprattutto per il fatto che

torri del circuito murario del castrum ricostruito dopo

le miniere di zolfo di Altavilla, insieme con quelle di

l’assedio postovi da Ruggiero II; la Chiesa dell’Annun-

Tufo, rappresentano, specie per l’Irpinia, uno degli

ziata completamente rifatta sul finire del Seicento; il

esempi più importanti di archeologia industriale

Monastero Verginiano situato all’ingresso del paese, della seconda metà del XVII secolo, che oggi ospita gli uffici comunali. La costruzione fu voluta dal Cardinale Orsini (futuro Papa Benedetto XIII), che visitò più volte la fabbrica, come testimonia una lastra con iscrizione collocata a destra dell’ingresso principale del monastero. Inoltre presso la casa natale del Santo

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Castelli inespugnabili e carceri penali: Montefusco

la Chiesa e convento suore Domenicane - (Sec. XVII);

Ai confini tra l’Irpinia e il Sannio, su un colle isola-

Vaglio - (Sec. XVII) dominata dall’alta torre campa-

la Chiesa Madonna del Carmine e Monastero - (Sec XVII - XVIII); la Chiesa Palatina di San Giovanni del naria con orologio civico. Il pavimento è in ceramica

to a 705 metri d’altezza, è posizionato il borgo di

settecentesca e conserva affreschi notevoli, alcuni

Montefusco. Dalle alture di Monte Gloria, osserva-

quattrocenteschi. Ancora l’Oratorio di San Giacomo -

torio privilegiato sul territorio circostante, tra verdi

(Sec. XII) e il Convento Padri Cappuccini con cella di

campagne si gode uno spettacolare panorama a

Padre Pio - (Sec. XVII), complesso seicentesco dove si

perdita d’occhio sulla valle del Sabato e le pianure

conservano il pregevole altare in granito rosso e gli

di San Giorgio del Sannio. Il paese è davvero denso

affreschi settecenteschi realizzati dall’artista Alberto

di testimonianze storico architettoniche. Su tutte il

Sforza. Suggestivo per il chiostro, il convento è altresì

Castello - Carcere Borbonico (Sec. IX - XIV) edificio

interessante per il devoto, in quanto conserva la cella

di epoca longobarda, che ha subito ampliamenti e

ove ha dimorato san Pio da Pietrelcina.

rimaneggiamenti durante la dominazione sveva e quella angioina. In epoca aragonese divenne palazzo

I luoghi antichi del cristianesimo: Prata P.U. ed Atripalda

del tribunale e Tribunale della Regia Udienza Provinciale del Principato Ultra a partire dal XIV secolo. Dal 1851, Ferdinando II lo destinò ai soli patrioti antiborbonici rendendolo famoso come carcere politico. La

Merita una visita irrinunciabile, Prata Principato Ultra

durezza estrema delle condizioni dei detenuti resero

con le innumerevoli chiese tra cui la più interessante è

l’ergastolo montefuscano tristemente famoso, tanto

la Basilica Paleocristiana della Santissima Annunziata

da meritarsi il soprannome di Spielberg dell’Irpinia.

che riveste una particolare importanza nella storia

Da visitare, ancora nel cuore del centro storico, la

dell’Arte e del Cristianesimo. La Basilica dell’Annun-

Chiesa di San Bartolomeo, edificio duecentesco,

ziata, dedicata all’Annunciazione della Beata Vergine

che conserva altresì le colonne di San Bartolomeo.

Maria, si erge a ridosso di una collina di tufo, non lon-

Inoltre si possono ammirare la Chiesa di San

tano dalla stazione ferroviaria di Prata. Recentemente

Francesco - (Sec XVI) che si fregia di un raffinato

restaurata e studiata come prestigiosissima testimo-

portale e, all’interno, di straordinarie opere d’arte,

nianza di età longobarda, è molto interessante perché

quali tele settecentesche e due lunette quattrocen-

conserva avanzi di una catacomba paleocristiana e

tesche su legno dorato di S. Apollonio e San Biagio.;

una basilica probabilmente del sec. VI, monumenti tra

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i più antichi e pregevoli della Campania. L’interno si

museo della Soprintendenza.

caratterizza in un’abside dall’originale pianta ellittica,

Di particolare interesse è il parco archeologico

scavata nel tufo, restaurata, forse del sec. VII; nel fon-

dell’antica Abellinum. Questa sorgeva su una collina

do, la sedia vescovile e, sopra, una nicchia semicirco-

denominata Civita, lungo la riva sinistra del fiume Sa-

lare, con affresco della Madonna orante e santi che

bato. Il centro fu racchiuso nel I sec. a.C. da una cinta

recenti studi ritengono databile al sec. VIII.

muraria in opera reticolata quasi integralmente con-

La città di Atripalda è da sempre identificata come

servata, preceduta da un ampio fossato. Nella zona

la “città del Sabato”. Conserva uno dei luoghi più

nord-orientale è ancora ben visibile una domus di età

rilevanti e densi di memoria storica e religiosa dell’in-

imperiale. Il complesso monumentale ha il carattere

tera Campania. La Crypta dello Specus Martyrum,

di una ricca dimora patrizia per le dimensioni e per la

catacomba (coemeterium) paleocristiana, su cui si

ricercatezza delle decorazioni degli ambienti e delle

edificò l’impianto. La cripta presenta volte schiacciate

suppellettili venute alla luce durante gli scavi.

e colonnine tortili in stile romanico. Nella catacomba,

L’alta valle del Sabato: i borghi del serinese

all’interno della cappella del tesoro, vennero seppellite, nel IV secolo, chiuse in urne di bronzo dorate e bustile, reliquie di diciannove martiri cristiani vittime delle persecuzione sotto l’imperatore Diocleziano

Nel serinese, alle pendici dei monti che costituiscono

(304-312 D.C.). In due cappelle distinte, si trovano i

il Parco naturalistico dei Picentini, da non perdere

sepolcri di S. Ippolisto e di S. Sabino e il suo diacono S.

una visita nel comune di Santa Lucia di Serino che

Romolo. Vero gioiello della Cripta, è il Cristo Pantocra-

diede i natali al medico Santo Giuseppe Moscati. Il

tore, affresco che rappresenta un Cristo che benedice,

paese, situato sulle pendici del Monte Faggeto, con-

racchiuso in una mandorla sorretta da due angeli,

serva intatto il centro storico, dove si trova la casa

sulla parete di un catino absidale databile al 1300.

natale del Santo: Palazzo Moscati, e una caratteristica

Adiacente allo Specus, in cui si accede dall’esterno ma

fontana maiolicata a tre cannoli, situata al centro del

anche dalla Chiesa superiore di Sant’Ippolisto, fu re-

paese. Da vedere: la Chiesa dei SS. Apostoli Pietro

alizzata nel 1728 , la Cappella del Tesoro. Costruzione

e Paolo, dove sono custoditi dipinti del Mari e del

di forma circolare, sormontata da una cupola ellittica

Ricciardi, una importante tela di scuola napoletana

raccordata al tamburo mediante compositi ornati in

e le statue, in cartapesta, di S. Lucia e della Madonna

stucco, la cupola è affrescata riccamente dalla mano

del Rosario; il Monastero di Santa Maria della Sanità,

di Michele Ricciardi.

adorna di pregiati affreschi parietali, mosaici e dipinti

Interessante da visitare il Complesso monumentale

firmati da illustri autori tra cui il Vaccaro, il Ricciardi e

conventuale di Santa Maria delle Grazie, oggi sede

Ferdinando Sanfelice. Sulle sponde del Fiume Sabato,

municipale, con all’interno la sorprendente Cappella

si segnala il Parco Acquatico di San Michele di Serino,

dei Confrati, con un ciclo di affreschi realizzato nel ter-

con laghetto artificiale, con possibilità di relax e

zo decennio del XVII secolo per esaltare le gesta della

piacevoli escursioni nell’intorno.

famiglia Caracciolo, feudatari dell’epoca. Il Portale del-

Il borgo di San Michele di Serino, completamente

la Cappella, a cui si accede dal chiostro del Convento,

ricostruito a seguito del sisma del 1980, conserva

è un bell’esempio di artistico portale in pietra arenaria

la sua memoria storica grazie ad un’opera unica nel

di epoca rinascimentale.

suo genere: il plastico dell´antico paese che è opera

Nella piazza principale della cittadina, oltre la riva

di artigiani locali, Aldo Sarno e Carmine Spagnuolo.

del fiume Sabato, a chiusura prospettica della nuova

Finissima e precisa opera di fedele riproduzione

piazza mercato, recentemente riprogettata, c’è la

dell´originario paese ante terremoto. Risale agli

ottocentesca Dogana dei Grani, oggi sede di mostre e

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anni immediatamente successivi al sisma del 1980

ambientale, anche di testimonianza sociale e cultu-

ed è stato consegnato nel mesi di luglio del 1990; è

rale. Il Forno Hoffmann è la struttura più significativa,

attualmente visibile nei locali sottostanti la chiesa

circolare, a maglia strutturale radiocentrica, a doppio

parrocchiale.

anello: il funzionamento era “a volta mobile”. Nella Frazione di San Felice, vi è una piccola chiesa,

Paesaggi rurali: Grottolella e Capriglia Irpina

a navata unica, nata come piccola cappella alla fine

Il centro storico di Grottolella, col suo antico castello

realizzato durante i lavori di restauro del 2007.

del settecento; è caratterizzata da un prezioso ed originale pavimento mosaicato in maiolica artigianale

di origine longobarda, domina un territorio caratte-

Il Monte Partenio e Mamma Schiavona: il santuario di Montevergine

rizzato da una diversificazione di colture che variano il paesaggio rurale come vigneti (siamo nella zona D.O.C.G. del Fiano di Avellino), noccioleti, uliveti, meleti. Diverse installazioni e scultore urbane del ma-

Nella parte occidentale dell’Irpinia, il Sic Dorsale dei

estro Giovanni Spinello, restituiscono una fruizione

Monti del Partenio coincide in larga parte con il pe-

del borgo medievale intrisa di visioni e segni legati

rimetro del Parco del Partenio, che istituito nel 2002,

alla migliore arte contemporanea che può esprimere

ha un estensione complessiva di 14.870 ettari ed

la Campania.

interessa 22 comuni collocati in tutte le province cam-

Le piazze del borgo di Capriglia Irpina, invece,

pane con l’esclusione della sola provincia di Salerno.

consentono uno sguardo su panorami totalizzanti,

Il Parco presenta complessivamente una varietà di

dalla conca di Avellino, al massiccio del Partenio, al

sentieri naturalistici che coprono circa 110 km in

Vesuvio, ai Monti Picentini e dalla piazza San Nicola

Irpinia, dei 210 totali dell’intero parco, molti segnalati

fino alla piana di Benevento ed ai Monti del Taburno.

secondo le indicazioni internazionali dei segnavia

Nel contesto paesaggistico caprigliese si impone l’im-

biancorossi del CAI, tali da permetterne la fruizione

ponente sagoma della Ex Fornace di Laterizi. Area

con una certo orientamento. Inoltre possono essere

di estrazione dell’argilla e di successiva produzione

percorse tre tappe del Sentiero Italia, - un itinerario

di mattoni e laterizi chiusa nel 1982 per il fallimento

escursionistico che dalla Sicilia, lungo la dorsale

della azienda; da allora è in continuo e perenne stato

appenninica risale l’Italia per 900 km, fino alle Alpi

di abbandono e degrado, a dispetto del suo signifi-

- dalla n°89 alla n° 91 per 31 km totali: il Sentiero dei

cativo e suggestivo valore oltre che architettonico ed

Pellegrini lungo il percorso Alvanella –Summonte; il

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Sentiero dell’Alta Via dei Monti di Avella lungo il per-

attenzione l’antica cappella imperiale voluta dagli

corso Summonte-Sopra L’ Arenella-Monte di Avella-

Angiò come loro cappella gentilizia; essa ha ospitato

Piano di Rapillo –dove da un piccolo belvedere sul

la tavola della Madonna nera di Montevergine fino

Monte Ciesco Bianco (m 1582) si può abbracciare con

alla costruzione della nuova Basilica. Imperdibile è la

lo sguardo la vista dai Picentini ai Lattari, da Capri ad

visita al Museo Diocesano Abbaziale dove si possono

Ischia e Procida, dal Vesuvio alla Piana di Caserta, dal

ammirare pezzi unici della storia dell’arte, come l’an-

Taburno al Matese; il Sentiero della Fonte del Mafa-

tico trono abbaziale ed il Cristo ligneo schiodato del

riello lungo il percorso Piano di Rapillo – Mafariello-S.

XIII secolo, le argenterie liturgiche, paramenti antichi,

Martino Valle Caudina.

la quadreria del monastero (con un vastissimo reper-

Le escursioni lungo i sentieri naturalistici possono

torio iconografico della Madonna), antichi sarcofagi

essere stimolate ulteriormente dalla presenza di im-

lapidei (sec. XII –XV) e la mostra permanente dei

portanti aree di accoglienza come la Località Acqua-

presepi nel mondo. L’opera che però vale la salita al

fidia a Mercogliano; (a 1370 metri slm) c’è il Campo

santuario di Montevergine, per soli motivi artistici, è

Maggiore, un suggestivo altopiano con la presenza

certamente la Madonna detta di San Gugliemo del

anche di un rifugio che funge da area ristoro e sosta.

XII secolo, tempera su tavola (230 x 98 cm). E’ la prima

Un sentiero naturalistico, in un’ora e mezza collega il

immagine della Madonna venerata a Montevergine

Campo Maggiore con un altro pianoro ricco di flora

giunta fino ai giorni nostri. Iconograficamente è del

e fauna ed acque oligominearli con la sorgente detta

tipo frontale, raffigurata nelle vesti di imperatrice,

di San Giovanni: il Campo di Summonte (o di San Gio-

mentre allatta con il seno esposto. La testa, dipinta

vanni), raggiungibile grazie ad un sentiero ambienta-

su una superficie circolare distinta e sovrapposta alla

le anche dal centro storico di Summonte.

tavola, conferisce austerità e movimento al dipinto

Sul Monte Partenio è predominante come attrazio-

medievale.

ne turistico religiosa il Santuario di Montevergine,

Alle pendici del Partenio: Mercogliano, Ospedaletto, Summonte

fondato da San Guglielmo da Vercelli (1085-1142) agli inizi del XII secolo. L’Abbazia deve la sua origine non ad un evento miracoloso, ma allo spirito ascetico e profondamente mariano del suo fondatore che

Il Borgo di Summonte conserva simbolicamente

l’inculcò fortemente ai suoi discepoli. Nella Basilica

la cosiddetta “antenna” del Parco Naturalistico del

nuova, aperta al culto nel 1961, in un grandioso

Partenio: la Torre Medievale, appartenente all’antico

trono di preziosi marmi, è visibile l’immagine della

complesso castellare dei Malerba, signori norman-

Madonna di Montevergine, che misura 4,60 x 2,38

ni. La struttura difensiva, su un pianoro roccioso

metri ed è dipinta su tavola di peso di circa 10 q.li.

era posta al centro di un borgo fortificato, in cui si

Essa è della fine del XIII secolo ed è da attribuire al

accedeva da almeno tre porte, compreso l’Arco di San

Montano d’Arezzo. E’ certamente la più grande fra le

Nicola, ancora conservato. L’area castellare ospita il

antiche icone della Madonna esistenti. Il Santuario

Museo Civico e la Collezione Submontis Medievalia

è raggiungibile anche con la panoramica funicolare

che da al visitatore la possibilità di rivivere attraverso,

che impiega da Mercogliano soli sette minuti. Lon-

armature, armi, oggetti, ambienti, la storia e la vita

gitudunalmente alla Basilica nuova, si trova l’antica

del Castello in epoca tardomedievale. Nella Piazza

Basilica barocca (inizi del XVI secolo). E’ un capolavoro

principale del paese, imponente è l’Albero di Tiglio,

di architettura, ricca di preziosi stucchi dorati del 700.

inserito fra gli alberi monumentali d’Italia, di circa

In essa spicca il ricchissimo altare maggiore in marmi

240 anni di età, con fusto di 8 metri di circonferenza

policromi, il coro del 1573, l’antico organo, il superbo

e 34 metri di altezza.

ciborio del XII secolo. Tra i tesori d’arte merita

9


Sempre ai piedi del Monte Partenio, sul versante

L’edificio della Dogana Vecchia di epoca rinascimen-

orientale del massiccio montuoso, il comune di

tale, in prossimità della Porta dei Santi (XII sec.), la

Ospedaletto d’Alpinolo è meta dei numerosi pellegri-

chiesa di SS. Pietro e Paolo (XII sec.), la Chiesa di San

ni che si recano in visita alla Madonna di Montever-

Francesco (XVII sec.) e la Chiesa della SS. Concezione

gine. La Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo, cuore ne-

(XVII sec.) nella parte alta di Capocastello, merita-

vralgico della struttura urbanistica dell’antico casale,

no una visita anche per le opere d’arte custodite,

riporta la stratificazione dei lavori di ristrutturazione

come la tela del pittore fiammingo Aert risalente al

che l’hanno interessata a seguito dei terremoti che si

1586 conservata nella Chiesa di San Giovanni (XVI

sono succeduti. Fondata a metà XIV sec. l’impianto at-

sec.). Sulle pareti delle case del borgo medievale, si

tuale a tre navate, si deve alla ricostruzione a seguito

possono ammirare Murales di epoca contemporanea.

del sisma del 1805. Dopo il sisma del 1980 l’inter-

Il culmine artistitico della città di Mercogliano è uno

vento del designer di fama internazionale Riccardo

dei capolavori assoluti di epoca tardo barocca cam-

Dalisi, ne mutò profondamente l’aspetto, interno ed

pana, il Palazzo Abbaziale del Loreto, costruito nelle

esterno. Recentemente la facciata è stata riconfigu-

forme attuali dopo il terremoto del 1732 su disegno

rata, riportando come su una pagina incisa i segni

del grande architetto, pittore e scultore napoletano

dei restauri. All’interno un olio su tela del XVIII sec.

Antonio Vaccaro, e completato nel 1749, con alcune

di Michele Ricciardi, sospeso a travi in ferro colorate,

modifiche rispetto ad una serie di eccessi architetto-

vetrate istoriate del maestro contemporaneo Perotti

nici e decorativi tipicamente rococo’, da Michelangelo

da Vietri, un magnifico presepe artistico napoletano.

Di Blasio. Si può visitare il suggestivo e monumentale

La vera sorpresa, da sola motivo di visita culturale, è

cortile-giardino interno a pianta ottogonale con lati

però la Cappella della Congrega del SS.Rosario, con

rettilinei ed altri curvi, l’atrio d’ingresso affiancato

un artistico coro ligneo seicentesco.

alla portineria ed alla farmacia con una collezione

Proseguendo sulla S.S.374 verso Avellino, si giunge a

di vasi di maioliche, il grande salone delle riunioni

Mercogliano che conserva tutt’ora il primato di luogo

e la Cappella riccamente decorata al primo piano,

cardine per l’ospitalità turistica nel Parco del Partenio.

l’Archivio Storico di Montevergine con un pavimento

Il suo centro antico Capocastello è fatto di stretti

maiolicato con un coloratissimo fregio centrale e le

vicoli che si aprono improvvisamente su slarghi urba-

scaffalature pregiate in radica di noce oltre alla Biblio-

ni e belvederi panoramici, con innumerevoli chiese

teca Monumentale con pergamene antichissime ed

dislocate lungo le strade ripide ed avvolgenti e

oltre 24 Codici Verginiani e 33 Incunaboli datati fino

palazzi nobiliari con artistici portali in pietra calcarea.

al 1210.

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Avellino e STS A8 Partenio a dominante naturalistica. Ad ogni STS è associata una matrice di indirizzi strategici da perseguire. Si evidenziano gli indirizzi che costituiscono una scelta di rilevante valore strategico da rafforzare ed in particolare per l’STS A8 Partenio: A.1. Interconnessione infrastrutturale, B.1 Difesa della biodiversità, B.2 Valorizzazione Territori marginali, B.4 valorizzazione patrimoni culturali e paesaggio, B.5 Recupero aree dismesse, C.2 Rischio sismico, E.2a Attività produttive per lo sviluppo - agricolo – Sviluppo di filiere, E.2b Attività produttive per lo sviluppo - agricolo - Diversificazione territoriale. Per il sistema urbano di Avellino, che interessa il capoluogo di provincia e la città di Atripalda, viene indicato, come

La cartografia di studio del territorio: i caratteri fisico - naturalistici

scelta strategica prioritaria da consolidare l’indiriz-

a cura di Luca Battista

e Serino); gli indirizzi che costituiscono una scelta

zo D.2 Riqualificazione e messa a norma della città. Infine, la parte alta del bacino imbrifero del Fiume Sabato ricade nel STS C3 Solofrana che coincide con il Distretto Industriale della Concia (Solofra, Montoro di rilevante valore strategico da rafforzare sono: A.1 Interconnessione infrastrutturale, B.1 Difesa della biodiversità, C.2 Rischio sismico, E.2b Attività produttive per lo sviluppo- agricolo - Diversificazione territoriale,

Aspetti territoriali e paesistici

oltre gli indirizzi strategici - ritenuti prioritari e da consolidare - più direttamente connessi alle aree ed

La descrizione delle qualità del territorio di riferimen-

alle attività di tipo industriale come B.5 Recupero

to del fiume Sabato è stata sviluppata in un appro-

aree dismesse e E.1 Attività produttive per lo sviluppo

fondimento, che per quanto preliminare, ha collocato

industriale.

il bacino idrografico del corridoio fluviale oggetto di

La Comunità Montana del Partenio – Vallo Lauro,

studio in una più ampia cartografia tematica. Le car-

interessa alcuni territori comunali ricadenti nel bacino

tografie sono state elaborate in particolare a partire

imbrifero del corridoio ecologico fluviale, in particola-

da quelle allegate al Piano Territoriale Regionale della

re quelli collocati alle pendici del massiccio montuoso

Campania, adottato e vigente con legge regionale

del Partenio. La Terminio-Cervialto interessa i comuni

n. 13 del 13 ottobre 2008, oltre che di altri piani e

ricadenti nella parte alta del valle fluviale.

programmi.

Il corso fluviale del Sabato ricade nell’ambito territo-

Gli inquadramenti territoriali in particolare evidenzia-

riale dell’Autorità di Bacino Nazionale Liri Garigliano

no le seguenti specificità.

Volturno.

Il corridoio ecologico “da potenziare” Sabato, nell’am-

Nell’ambito della programmazione europea legata

bito del 3° Quadro Territoriale del Piano Territoriale

al Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, i territori

Regionale attraversa ben tre Sistemi Territoriali di Svi-

comunali interessati dal bacino idrografico ricado-

luppo ed in particolare STS C3 Solofrana a dominante

no nella macroarea C, ovvero aree caratterizzate da

rurale-manifatturiera, nel STS D2 Sistema Urbano di

specializzazione agricola ed agroalimentare e processi

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di riqualificazione dell’offerta.

ne complessiva di 686 ha, con altitudine media di 670

La lettura del carattere del paesaggio è stata restituita

m s.l.m. (min. 667 m s.l.m. / max. 680 m s.l.m.). Il sito

principalmente analizzando gli aspetti caratteristici

è un’ampia depressione glaciale dei Monti Picentini,

e confrontando i tematismi cartografati legati alle

interessata da estesi fenomeni carsici. Abbondanti

risorse naturalistiche ed agroforestali, all’uso agricolo

precipitazioni nel corso dell’anno generano particola-

del suolo, alla dinamica evolutiva temporale della

rissime zone umide. La Piana è caratterizzata da una

copertura dei suoli, alle unità strutturali di paesaggio.

grande caverna naturale apertasi con il terremoto del

Si delinea così, la sintesi del sistema territoriale rurale

1456, le acque che dai ghiacciai montani scendono a

ed aperto o carta dei paesaggi.

valle confluiscono in un torrente sotterraneo di notevole vastità che alimenta i pozzi di Cassano.

Gli aspetti ecologici sono stati analizzati attraverso le

Il Monte Mai Monte Monna (SIC IT8050027) ha un’

relazioni intercorrenti con la Rete Natura 2000 (SIC +

estensione complessiva di 10116 ha di cui 2655 ha in

ZPS) e le aree a Parco Naturalistico Regionale e a Parco

Irpinia (26%). Ha un’ altitudine media di 1200 m s.l.m.

Urbano di Interesse Regionale. In particolare le aree

(min. 500 m s.l.m. / max. 1607 m s.l.m.) Il sito, rilievo

della Rete Natura 2000 che ricadono in parte o total-

carbonatico con fenomeni carsici, è caratterizzato da

mente nel bacino idrografico del Sabato sono quelli

estesi castagneti cedui e da frutto ed è ben rappre-

che in particolare afferiscono ai parchi Naturalistici dei

sentata la vegetazione rupestre. Interessanti comunità

Picentini e del Partenio.

di chirotteri e anfibi. Rischi potenziali per la conser-

Il Monte Terminio (SIC IT8040011), come sito appar-

vazione della biodiversità derivano da una eccessiva

tenente alla Rete Natura 2000, ha una estensione

antropizzazione e dal diboscamento.

complessiva di 9.359 ha, con il 97% che ricade in ir-

Queste aree, si sovrappongono in particolare con

pinia, con altitudine media di 1.400 m s.l.m. (min. 500

la Zona Protezione Speciale per gli Uccelli Picentini

m s.l.m. / max. 1.806 m s.l.m.). Il sito è un massiccio

(ZPS IT8040021) estesa 63.727 ha. di cui 33410 ha in

carbonatico tipico dell’Appennino campano. Presenta

Irpinia (52%)

valli fluviali incise sul versante occidentale e tratti di

Ancora tra I SIC interessanti il bacino idrografico

fiumi montani oltre che rilevanti fenomeni carsici. La

del Sabato vanno segnalati i Boschi di Montefusco

vulnerabilità è legata ai rischi potenziali dovuti ad un

(SIC IT8040020), Pietra Maula (SIC IT8040017) ed in

eccessivo sfruttamento del territorio per l’allevamento

particolare la Dorsale dei Monti del Partenio che si

e per l’agricoltura. Eccessiva captazione d’acqua che

sovrappone in buona parte con la perimetrazione del

non garantisce il deflusso minimo vitale dei fiumi e

Parco Naturalistico Regionale del Monte Partenio.

l’immissione di pesci, aliena agli habitat di riferimento.

Il Sic Dorsale di Monti del Partenio (SIC IT8040006) ha

Pressione del turismo.

un’ estensione complessiva di 15641 ha.di cui 11045

Il Monte Tuoro (SIC IT8040012), ha una estensione

ha in Irpinia (70%). Ha un’ altitudine media di di 1200

complessiva di 2188 ha, con altitudine media di

m s.l.m. (min. 500 m s.l.m. / max. 1598 m s.l.m.).

1200m s.l.m. (min. 800 m s.l.m. / max. 1432 m s.l.m.).

Il sito è geologicamente caratterizzato da una dorsale

Il sito è un massiccio calcareo appenninico, a tratti

appenninica vicina alla pianura nolana caratterizzata

coperto da materiale vulcanico, con estesi fenomeni

da cime calcaree con ampie coperture di materiali vul-

carsici e glaciali. La vulnerabilità è legata ai rischi

canici ed altopiani glaciali fortemente carsificati, con

potenziali dovuti ad un eccessivo sfruttamento del

elevati livelli di precipitazioni.

territorio per l’allevamento e per l’agricoltura. Pressio-

Estese faggete, imponenti castagneti sino a 700-800

ne del turismo che sta favorendo un aumento della

m e boschi misti che rivestono pendii e cime; presen-

rete stradale.

za di praterie di alta e bassa quota. Importanti comu-

La Piana del Dragone (SIC IT8040014) ha una estensio-

nità di chirotteri e di anfibi e rettili con la presenza di

12


tipica avifauna nidificante come il Falco pellegrino e

INQUADRAMENTI GENERALI.

svernante come il nibbio reale.

Il Rapporto con il territorio provinciale e le aree

La Vulnerabilità è legata ai rischi potenziali dovuti ad

della Rete Natura 2000

un eccessivo sfruttamento del territorio per l’alle-

vamento oltre che all’ aumento della rete stradale a

Sistema aree naturalistiche Rete Natura 2000 Sic-Zps

scopi turistici.

Nell’ambito delle aree nodali o centrali unite poten-

Sistemi Territoriali di Sviluppo PTR Regione Cam-

zialmente dal corridoio fluviale del Sabato va segnala-

pania Comunità Montana, Distretti Industriali e

to il parco urbano di interesse regionale denominato

Macroaree PSR 2007-2013

“Materdomini”, ad Aiello del Sabato. Il sistema di parchi urbani di interesse regionale assume un ruolo strategico di laboratorio privilegiato per la sperimen-

LE MAPPE TEMATICHE.

tazione di un nuovo approccio metodologico, finaliz-

La conoscenza del bacino imbrifero.

zato a concretizzare azioni di sviluppo sostenibile in

armonia con le vocazioni dei luoghi e con le tradizioni

Bacino idrografico, comuni interessati, popolazione e superficie agricola

delle comunità locali. Il Parco Materdomini di Aiello del Sabato, interessa una vasta area boschiva, ai con-

fini col comune di Solofra. Il parco urbano dichiarato

Morfologia, reticolo idrografico ed aree ad elevata complessità ecosistemica

di Interesse Regionale ai sensi della L.R.17/2003, è caratterizzato da notevoli emergenze ambientali, come densi boschi di castagno. Nel complesso il par-

Uso agricolo (fonte: PTR Campania, 2008)

Risorse naturalistiche ad agroforestali (fonte: PTR Campania,2008)

co urbano interessa un’area boschiva di circa 75 ettari ed un’ulteriore area di circa 12000 mq nei pressi della

frazione denominata Tavernola San Felice coincidente

Dinamiche della copertura delle terre 1960 -2002 (fonte: PTR Campania,2008)

con il Giardino storico di Villa Preziosi e la parte più ri-

levante del giardino storico di Villa Lina, in località San

Unità strutturali di paesaggio (fonte: PTR Campania,2008)

Raffaele compreso la Chiesa “rurale” detta proprio di

San Raffaele. Il futuro economico e fruitivo del parco è

Sistema territoriale rurale ed aperto (fonte: PTR Campania,2008)

legato ad un rilevante progetto di realizzazione di una Butterfly House, una casa delle farfalle vero e proprio ecomuseo vivente. Tutte le cartografie, comprese quelle non pubblicate in questo capitolo, sono pub-

Elaborazioni cartografiche

blicate sul sito web sabato corridoioecologico.it e su

a cura di Eleonora Giaquinto

www.corridoioecologico.it

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SISTEMA TERRITORIALE RURALE ED APERTO

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Gli indicatori di monitoraggio I dati delle campagne di monitoraggio (in ottemperanza alle disposizioni normative nazionali, tra cui il D.Lgs 152/1999) effettuate dall’Arpac in particolare nel periodo 2002-2006, alla base del Piano Tutela delle Acque della Regione Campania e poi confluite nel Piano di Gestione delle Acque del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, consentono di ottenere la classificazione di buona parte dei corpi idrici monitorati in base agli indicatori previsti nel D.Lgs 152/99. Gli indici utilizzati per la classificazione dello stato di qualità dei corsi d’acqua sono: l’Indice Biotico Esteso (I.B.E.); il Livello Inquinamento da Macrodescrittori (L.I.M.); lo Stato Ecologico dei Corsi d’Acqua (S.E.C.A.), un indice che confronta il

Stato ambientale del Sabato: la qualità delle acque fluviali

risultato del LIM con quello dell’IBE ed il valore peggiore determina la classe di appartenenza che varia in cinque classi dall’Elevato al Pessimo. Lo Stato Ambientale dei Corsi d’Acqua (S.A.C.A.) è un indice che sintetizza i dati relativi all’inquinamento

a cura di Luca Battista

chimico-fisico e alle alterazioni dell’ecosistema dei corsi d’acqua. Viene determinato incrociando il SECA, con lo Stato Chimico (S.C.C.A.), il quale esprime invece l’eventuale presenza nelle acque di sostanze chimiche pericolose, persistenti e/o bioaccumulabili. Lo S.C.C.A. si esprime rispetto al valore soglia di riferimento. Il fiume Sabato, affluente del Calore presso Benevento, origina da alcune emergenze sorgentizie al Varco Colle della Finestra, sul Monte Acellica, sul versante praticamente opposto e simmetrico dei gruppi sorgentizi del Calore Irpino. Il fiume Sabato secondo quanto previsto dall’Allegato I alla Parte Terza del D.Lgs. 152/06 e dalle successive modifiche introdotte dal D.M. 131/08 è classificato secondo i criteri di significatività come corso d’acqua naturale di secondo ordine o superiore con bacino imbrifero >400 kmq. La pendenza media dell’alveo è nel tratto montano, fino a Serino, circa del 3,5 %, poi da Atripalda a Tufo-Altavilla il fiume ha pendenze impercettibili pari allo 0,35%. Le portate caratteristiche dell’intera asta fluviale sono circa pari a 1000 m3/s,

25


per la piena e per un tempo di ritorno pari a 100 anni,

comportare effetti a breve e lungo termine sulle

mentre per le portate medie (a Ceppaloni), si hanno

comunità biologiche associate al corpo idrico di rife-

valori prossimi a 2,3 m3/s.

rimento. I restanti tratti fluviali presentano un SACA

Le stazioni di monitoraggio, ubicate tutte in zone

scarso e cioè si rilevano alterazioni considerevoli dei

urbanizzate, palesano livelli di inquinamento dei ma-

valori degli elementi di qualità biologica del tipo di

crodescrittori cospicui che riflettono una leggera ma

corpo idrico superficiale, e le comunità biologiche

costante diminuzione della qualità man mano che ci

interessate si discostano sostanzialmente da quelle

si avvicina all’immissione nel fiume Calore. Con ogni

di norma associate al tipo di corpo idrico superficiale

probabilità la qualità delle acque viene compromessa

inalterato. La presenza di microinquinanti, di sintesi

già a valle del nucleo industriale di Avellino e peggio-

e non di sintesi, è in concentrazioni da comportare

ra ulteriormente allorché le acque vengono impe-

effetti a medio e lungo termine sulle comunità biolo-

gnate dagli scarichi urbani della città di Benevento. Il

giche associate al corpo idrico di riferimento.

fiume Sabato soffre una cattiva gestione della risorsa

Nel tratto superiore del fiume e fino alla città di Atri-

idrica (il tratto superiore è completamente asciutto),

palda, attraversa aree vulnerabili ai nitrati di origine

un notevole carico inquinante veicolato nell’alveo

agricola ed ai fitofarmaci. Quindi, il corso fluviale

ed una profonda alterazione dell’ambiente fisico.

ha elevate probabilità di rischio inquinamento, in

Quando attraversa l’abitato di Atripalda (AV), l’alveo

particolare per il disequilibrio generale del bilancio

di questo corso d’acqua è completamente cemen-

idrico sotterraneo e per potenziali fattori di criticità di

tificato perdendo così la possibilità di “comportarsi”

tipo chimico, in particolare contaminazioni da NO3.

da corso d’acqua naturale. Lo scarso numero di taxa

I nitrati derivano da inquinanti fecali e cioè dagli

riscontrati e la totale assenza di organismi poco tol-

escrementi animali e dai residui alimentari.

leranti l’inquinamento nelle tre stazioni confermano

Lo stato di rischio potenziale del fiume – rispetto

infatti le condizioni di alterazione registrate dal LIM,

ad agenti inquinanti - è quindi classificato nel Piano

che conferiscono al fiume uno stato complessivo che

Gestione Acque del Distretto Idrografico probabile

evolve da sufficiente a scadente e pessimo. Quindi

fin oltre il nucleo industriale di Avellino, e presenta

Lo stato Ecologico del Fiume - secondo i dati forniti

da Prata al confine provinciale una classificazione di

dall’ARPAC - dopo un tratto montano in Classe 2, e

rischio certo.

quindi con moderati sintomi di alterazione, passa, oltre Serino e fino a Benevento, in una Classe 4 che significa Ambiente Molto Alterato.

CARTOGRAFIA DI SINTESI.

Lo Stato Ambientale (S.A.C.A) complessivo risulta

diversificato a secondo dei tratti e delle funzioni

Qualità dei corsi fluviali. Stato ecologico, tratti a rischio, aree di criticità e vulnerabilità ambientali

antropiche che caricano il territorio di riferimento

e fonti puntuali di inquinamento

dell’asta fluviale. Nel tratto montano fino a Serino e •

poi da Prata a Tufo, lo Stato Ambientale è sufficiente cioè i valori degli elementi della qualità biologica

Strutture Storico archeologiche del paesaggio e stato ambientale dei corsi d’acqua (SACA) (fonte:

per quel tipo di corpo idrico si discostano moderata-

Piano Gestione Acque, Distretto Idrografico

mente da quelli di norma associati allo stesso ecotipo in condizioni non disturbate. I valori mostrano segni

Appennino Meridionale2010 + PTR Regione

di alterazione derivanti dall’attività umana e sono

Campania)

sensibilmente più disturbati che nella condizione di “buono stato”. La presenza di microinquinanti, di

Elaborazioni cartografiche

sintesi e non di sintesi, è in concentrazioni da non

a cura di Eleonora Giaquinto

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Economia dell’ambiente - Facoltà di Scienze Economiche e Aziendali (SEA) Università del Sannio- Benevento). I temi trattati sono: - valore degli interventi nel trasformare il territorio; - valore della qualità dell’ambiente, delle aree antropizzate ed agricole; - investimento e produttività dell’investimento; - aumento del valore dell’attività agricola ed imprenditoriale delle varie attività Acqua in cammino: La percezione del paesaggio tra le aree della Rete Natura 2000 ed i corridoi fluviali. Escursioni naturalistiche: Serino, alle sorgenti del Sabato. Dalla Tana del ghiro al varco colle della fine-

La fruizione del territorio: le azioni di animazione territoriale

stra (sen. E1) . Sabato 17 settembre 2011. Acqua Sonante Concerti tra i fiumi irpini. Incontri musicali. Serino: località tana del ghiro: “RusticaxBand + maestro Pasquale Innarella” concerto-evento. Sabato 17 settembre 2011.

a cura di Luca Battista

Altavilla Irpina: In treno alle miniere di zolfo ed al fiu-

Concerti in aree di pregio naturalistico, escursioni,

me Sabato. Museo della gente senza storia. Concerto per arpa e flauto – Duo Rubino D’Amore. Domenica

workshop tecnico scientifici, attività di percezione del

16 ottobre 2011

paesaggio con i bambini, rappresentano il complesso

Una mappa affettiva. La percezione del paesaggio

delle attività programmate e quindi realizzate nel

tra suoni, colori ed odori: il coinvolgimento delle

progetto eseguito nell’ambito del PSR 2007-2013

scuole. Serino. Il sentiero n°129 del fiume Saba-

Misura 323 “Sviluppo, tutela e riqualificazione del

to – Località Fontana del Lontro. Scuola primaria

patrimonio rurale” Tip.a., la cui tipologia esecutiva

2° Circolo Didattico Via Roma -Avellino Escursione

comprende iniziative di sensibilizzazione ambienta-

naturalistica. Attività didattica Laboratorio di pittura

le miranti alla diffusione ed alla condivisione delle

e schedatura “affettiva”. 8 giugno 2011

esigenze di tutela delle aree natura 2000 e dei siti di grande pregio naturale. Per il Corridoio fluviale

Inoltre sono stati elaborati altri materiali multimediali

del Fiume Sabato l’integrato programma di azioni di

Documentario: Irpinia terra di acque, il fiume Sabato.

sensibilizzazione, promozione e workshop scientifici

Regia e sceneggiatura Sergio Bilotta, montaggio

che riguarda l’intera Rete dei Corridoi ecologici flu-

Gianluca Santi, testi a cura di Luca Battista, realizza-

viali irpini, ha realizzato – in luoghi diversi, identitari,

zione DreamLight srl, produzione Amici della Terra

riconoscibili e diffusi sul territorio di riferimento del

Irpinia 2011. Dvd/CD contenente i materiali tecnico

corridoio fluviale del Sabato - le seguenti azioni.

scientifici prodotti durante i workshop, le gallerie

Workshop: Economia dell’ambiente; Manocalzati

fotografiche ed i video reportage di tutte le attività di

“Castello di San Barbato” Borgo San Barbato,14 e 15

animazione, oltre alla cartografia tematica elaborata.

settembre 2011. Relatori intervenuti: prof. Giuseppe

Tutto il materiale in qualsiasi forma prodotto è stato

Marotta Economia ed estimo rurale - (Facoltà di

raccolto e reso fruibile sul sito sabato.corridoioeco-

Scienze Economiche e Aziendali (SEA) Università

logico.it che è relazionato al portale dedicato www.

del Sannio- Benevento) prof.ssa Concetta Nazzaro

corridoioecologico.it.

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Progetto:

IL CORRIDOIO ECOLOGICO FLUVIALE DEL SABATO

“Tra i Sic i corridoi ecologici” Le connessioni del paesaggio nelle discontinuità antropiche un’azione coordinata ed integrata di proposta scientifica, culturale e di educazione ambientale per la valorizzazione dell’aree protette della Rete Natura 2000 in Irpinia

Un contributo per la costruzione della rete ecologica campana tra SIC, ZPS, Parchi naturalistici.

Realizzato nell’ambito del:

PSR 2007-2013 mis.323 tip.a) Regione Campania “Sviluppo e , tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” Iniziative di sensibilizzazione ambientale miranti alla diffusione ed alla condivisione delle esigenze di tutela delle aree Natura 2000 e dei siti di grande interesse paesaggistico


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