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Editoriale

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Buone notizie!

Buone notizie!

Editoriale

di Liliana Maniscalco

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Finalmente ci siamo. Per tanti anni Amnesty International in Sicilia ha progettato di potere offrire, attraverso il suo Centro di Documentazione ed Educazione ai Diritti Umani “Peter Benenson”, news agli iscritti della biblioteca, agli associati, ai docenti della sua rete e a tutti i simpatizzanti che, nel corso del tempo, hanno manifestato interesse verso l’organizzazione e le sue iniziative.

Esse rappresentano indiscutibilmente un completamento dei servizi che la struttura eroga già sul territorio siciliano in tema di educazione, cultura, archivistica e biblioteconomia dei diritti umani. Oggi, sebbene in forma non troppo cadenzata, perché compatibile con le attività di una redazione di volontari, diamo principio alla diffusione dei temi e delle questioni di cui si occupa l’associazione anche con il primo numero di “Voci”, rivista aperiodica dedicata a temi, attività e percorsi a protezione della integrità e della dignità della persona.

Tutto secondo un ordine logico e insito nella natura di questo movimento, si potrebbe dire, considerando che l’atto di nascita di Amnesty International è ancora stampato a chiare lettere sulle pagine dell’Observer del 28 maggio 1961 quando Peter Benenson, che poi divenne il fondatore di una comunità mondiale di milioni di difensori dei diritti umani, gente comune per la gente comune, porta sotto le luci della ribalta più oscura due giovani studenti universitari che, per avere brindato alla libertà delle colonie portoghesi, Salazar dittatore, vengono incarcerati, con un atto dall’ingiustizia più palese. Grazie ad una lettera al direttore della testata, Benenson rivela al mondo l’esistenza e la storia dei prigionieri dimenticati - coloro che in ragione delle proprie opinioni e delle proprie appartenenze identitarie erano stati arrestati senza avere mai usato la violenza o averne invocato l’uso - e lancia la sua prima campagna “Appello per l’amnistia” dando vita ad un effetto domino internazionale e forse inimmaginabile anche per lui.

Tuttavia qualche novità rispetto alla consuetudine c’è. Il “Benenson” ha infatti recentemente costituito un comitato di esperti che si propone, tra i suoi obiettivi, anche quello di donare la propria competenza alla tutela e alla lotta alle violazioni attraverso questo che speriamo si riveli strumento di semplice e immediata fruibilità.

Alcuni degli autori di cui leggerete gli scritti sono attivisti di sempre che, con il passare degli anni, hanno approfondito la conoscenza della situazione geopolitica di una data zona del mondo o dello stato di diritto relativo al rispetto di una particolare categoria di persone e hanno assunto la posizione di specialisti sulla propria materia all’interno della sezione nazionale del movimento, finendo poi per diventare esperti fortemente rappresentativi.

Altri sono figure non amnestiane docenti universitari,internazionalisti, componenti del mondo del volontariato e della società civile, appassionati e studiosi di discipline umane che si spendono, a prescindere dal cappello sotto cui agiscono, utilizzando i metodi più diversi e partendo dalle opinioni più disparate, per un mondo dove “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”.

Vi invitiamo a seguire la divulgazione di “Voci” per scoprire chi sono queste persone, che ringraziamo per il loro essere al nostro fianco, che ad alto tasso di motivazione e a titolo completamente gratuito che agiranno anche attraverso altri canali, oltre a questo che vi presentiamo nella sua prima veste.

Il comitato, infatti si adopererà in altre attività. Fornirà strumenti ai docenti di ogni ordine e grado per portare i diritti umani nella quotidianità dei loro gruppi di apprendimento, sosterrà l’attività di conferenza che è rivolta alla cittadinanza, erogando interventi pubblici nell’ambito di iniziative di Amnesty International e pubblicherà ulteriori occasionali approfondimenti sul sito del Centro di documentazione in una sezione appositamente realizzata, www.amnestysicilia.org.

Il comitato animerà, in buona sostanza, ancora e ancora il dibattito sui diritti umani accendendo i riflettori sulle questioni più pregnanti.

In particolare, attraverso “Voci”, punterà lo sguardo del lettore su fatti dell’attualità internazionale, sui prodotti culturali, come libri, riviste, film e produzioni artistiche in genere, che trattino i diritti umani, sulla lettura che le varie discipline, come l’antropologia, la sociologia o la psicologia, danno dei fenomeni connessi alla tutela e alle violazioni, sulle metodologie educative e sulle iniziative di Amnesty International sul territorio siciliano.

Speriamo che questo prodotto possa dare un apporto reale agli interessati e agli operatori della cultura perché si possa, con certosina quotidianità, contribuire al cambiamento necessario per un rispetto fattivo dal primo all’ultimo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, del 1948, un documento tanto fondante per l’epoca contemporanea, quanto purtroppo al momento ancora gravemente disatteso nei principi cardine.

Buona lettura.

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