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Frontex Plus non sostituirà Mare Nostrum. Alfano in trappola. Migranti a rischio /Migranti e rifuggiati

FRONTEX PLUS NON SOSTITUIRÀ MARE NOSTRUM. ALFANO IN TRAPPOLA. MIGRANTI A RISCHIO.

di Fulvio Vassallo Paleologo

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Proprio mentre in Libia anche le Nazioni Unite denunciano sequestri, torture stupri ed uccisioni ai danni (anche) dei migranti presenti in quel paese, l’Unione Europea conferma che le nuove operazioni Triton programmate dall’agenzia Frontex avranno una consistenza assai modesta, a seconda di come i paesi dell’Unione contribuiranno con uomini e mezzi, e soprattutto si collocheranno a ridosso delle acque territoriali italiane (1).

Triton non sarà dunque una missione che sostituirà Mare Nostrum, che attualmente opera salvataggi a 80 miglia dalla costa libica, talvolta anche più a sud, e oltre cento miglia ad est-sudest di Malta, come i salvataggi operati dalla nave della Guardia Costiera Diciotti.

Ormai le navi italiane, avvalendosi sempre più spesso della collaborazione di navi commerciali, rispondono alle chiamate di soccorso che provengono dalla zona SAR (ricerca e salvataggio) maltese e libica, ed intervengono al fine di salvare migliaia di vite umane che altri, soprattutto le autorità maltesi, abbandonano al loro destino, per volontà politica o per carenza di mezzi. Ma ci sono anche migranti che rifiutano di essere soccorsi e sbarcati a Malta, dove li attendono procedure violente di identificazione e mesi di detenzione amministrativa. Dunque la maggior parte dei salvataggi viene ancora operata dalle navi militari italiane o con il loro coordinamento. Almeno, rispetto al passato, sono cessati i conflitti di competenza tra le autorità maltesi e quelle italiane. E forse è anche meglio così se consideriamo le critiche sulla detenzione amministrativa dei migranti a Malta che la commissaria uscente Malmstroem (che non sarà riconfermata nel suo incarico, sembra) ha rivolto al governo maltese, nel corso della sua recente visita a La Valletta (2).

Una visita del tutto ignorata dai media italiani, anche perché rendeva evidente la trappola nella quale è caduto Alfano (e l’intero governo italiano) nella notte tra l’incontro di “esperti” della Commissione Europea a Roma il 25 agosto, ed il successivo incontro di Bruxelles il 26 agosto, quando persino la conferenza stampa è stata rinviata di quasi un’ora perché non si trovava evidentemente un’ intesa neppure sulle dichiarazioni da rendere ai giornalisti. Una conferenza stampa che si è interrotta bruscamente con una scusa risibile (gli aerei che partivano) dopo la prima domanda “scomoda” di un giornalista.

Adesso purtroppo rimane da attendersi un inasprimento delle prassi applicate dalla polizia italiana, anche nella identificazione attraverso le impronte digitali, perché è questo tema che è stato utilizzato a Bruxelles per mettere Alfano alle corde. E probabilmente è in arrivo una ulteriore stretta nelle attività di indagine a carico di presunti scafisti, magari anche minorenni. Sono questi gli argomenti “forti” che rimangono ad Alfano ed al governo per presentarsi ancora una volta a Bruxelles e nelle capitali europee per sollecitare un maggiore impegno nelle missioni Triton di Frontex Plus. La sparata sulla distruzione a terra delle imbarcazioni usate dagli scafisti è durata lo spazio di un mattino.

Vedremo comunque come andranno questi rimorchi nel mare in burrasca che caratterizza i mesi invernali, ore preziose sottratte alle operazioni si ricerca e soccorso in mare, forse un ennesimo alibi per ridurre la portata operativa delle missioni Mare Nostrum, in parte già attuato per effetto dei lunghi trasferimenti verso i porti di Napoli, Salerno e Taranto, decisi dal ministero dell’interno. Trasferimenti via mare che si potrebbero evitare, se si ripristinassero i ponti aerei dalla Sicilia verso le altre regioni italiane, come si faceva nel 2008. Un modo per rendere più efficaci le missioni residue di Mare Nostrum fino a novembre, un modo per evitare forse altre stragi, che in questi mesi potrebbero ripetersi.

Quello che è certo comunque è che Frontex Plus con le missioni Triton, ammesso che partano alla fine di novembre, come promesso dalla Malmstroem, non sostituirà le missioni di Mare Nostrum. Si può prevedere un maggiore ricorso alle azioni di salvataggio delle navi mercantili, dove non siano presenti mezzi militari o della guardia costiera, ma in questo caso il rischio di “incidenti” è molto più elevato, a causa anche del tipo dei mezzi di cui sono dotate le petroliere ed i cargo. Per questa volta è andata bene. Si vede che le navi di Mare Nostrum non sono riuscite ad arrivare e si è delegato il salvataggio ad una nave commerciale.

Anche questo intervento di salvataggio è stato operato a decine di miglia ad est di Malta, non a sud di Lampedusa, come alcuni media continuano a ripetere. Ormai chi può, ed ha i mezzi per pagare, parte dall’Egitto e cerca di evitare il passaggio attraverso la Libia, un passaggio che può rivelarsi mortale.

Considerata la situazione in Libia e negli altri paesi di transito non c’è da attendere un aumento del numero dei migranti che partono da quel paese, perché l’esperienza insegna che quando la situazione sul terreno degenera la libertà di movimento dei migranti e degli stessi trafficanti diminuisce (come si evince dal blocco delle partenze da Zuwara).

Senza l’apertura di canali umanitari, che potrebbe significare tante cose, dal rilascio di visti per un ingresso legale protetto, al ricongiungimento familiare extra UE al trasferimento assistito nell’ UE di persone già riconosciute dall’UNHCR come meritevoli di protezione, o altre forme di ingresso legale per minori non accompagnati e donne vittime di abusi, ci sara’ soltanto un aumento esponenziale delle vittime delle violenze in libia e dei morti in mare.

Una prospettiva che dobbiamo cercare di allontanare accrescendo la forza delle reti di solidarietà e moltiplicando i canali di comunicazione, fino alla creazione di un vero e proprio Osservatorio sulle migrazioni nel Mediterraneo, in modo da esercitare una pressione sempre maggiore sui governi e sulle agenzie dell’Unione europea, per mettere fine a queste politiche di morte alle frontiere.

(1) - http://www.avvenire.it/Cronaca/Documents/JOU%20Concept%20on%20EPN-TRITON%20%282%29.PDF

(2) - http://www.independent.com.mt/articles/2014-09-04/news/no-big-announcement-to-make-on-discussions-held-today-on-migration-malmstrom-6460932096/?utm_ source=twitterfeed&utm_medium=twitter

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