Amoena4Life Edizione 2020 - IT

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AMOENA4LIFE amoena.it

OLTRE A UN BAGNO CALDO Cosa significa davvero avere cura di sè

DI NUOVO ME STESSA La storia di Rosarie

45° ANNIVERSARIO Amoena festeggia 45 anni a fianco delle donne

PRENDERSI CURA di se stessi per prendersi cura degli altri

FOCUS:

prendersi cura di se stesse per migliorare il benessere fisico e mentale

Edizione 2020


INSERZIONE

EDITORIALE Cara lettrice, il 2020 sarà un anno speciale per Amoena, perché festeggeremo il nostro 45o compleanno. Da 45 anni sosteniamo le donne nel loro percorso di lotta al tumore al seno (ne parliamo a pagina 18), non solo con prodotti innovativi e confortevoli, ma anche con informazioni utili e storie di altre donne che possono essere fonte di ispirazione. Da sempre, il nostro obiettivo è incoraggiarti e restituirti fiducia in te stessa. Questo numero della nostra rivista è dedicato all’importante tema della cura di sé. Non stiamo parlando di sfizi occasionali, come un weekend alle terme o un massaggio: la vera cura di sé è fatta di attenzioni costanti, ascolto consapevole delle proprie esigenze e capacità di accettarle. E la cura di sé deve diventare parte integrante della nostra vita quotidiana. A pagina 4 trovi alcuni consigli. REGGISENO INTEGRATO!

L A SICUREZZA TI FA BELL A Possiamo garantirtelo, con i nostri capi pensati per la vita di tutti i giorni.

La storia di Rosarie ti potrà essere d’ispirazione: la trovi a pagina 12. Scoprirai cosa l’ha aiutata a guardare avanti dopo la diagnosi del tumore al seno e il successivo intervento chirurgico, e cosa significa per lei prendersi cura di sé nella vita di tutti i giorni. A pagina 24 c’è poi un interessante articolo sullo Yin Yoga, che ti farà conoscere questo prezioso mix di consapevolezza del corpo e auto-riflessione. Ti spiegheremo alcuni esercizi semplici e delicati, che potrai integrare nella tua routine quotidiana. Ti auguriamo buona lettura e restiamo come sempre a disposizione per ascoltare le tue opinioni.

Con affetto, La redazione di Amoena4Life

Il top Valletta è disponibile in diversi colori. Scopri tutto l‘abbigliamento con taschine su amoena.it 2


INDICE DEGLI ARGOMENTI

Focus: prendersi cura di se stesse per migliorare il benessere fisico e mentale

OLTRE A UN BAGNO CALDO 04

Pagina 12 Di nuovo me stessa

Cosa significa davvero avere cura di sè

ESALTA LA TUA BELLEZZA 07 Consigli di make up

INCONTRO CON NICOLETTA ZORZAN 08 Donne con la D maiuscola

DI NUOVO ME STESSA 12 Intervista a Rosarie

INTERVENTO AL SENO (E NON SOLO) 16 Destreggiarsi tra ferretti, spalline &co. nel ritorno alla quotidianità

Pagina 04 Oltre a un bagno caldo

AUGURI AMOENA! 18 45 anni di sostegno alla fiducia delle donne in se stesse

PRENDERSI CURA 22 di se stessi per prendersi cura degli altri

CURA DI SÉ E RIGENERAZIONE 24 CON LO YIN YOGA Proviamo insieme qualche esercizio

Pagina 24 Rigenerarsi con lo Yin Yoga

PORTACI CON TE! AMOENA4LIFE amoena.it

OLTRE A UN BAGNO CALDO Cosa significa davvero avere cura di sè

DI NUOVO ME STESSA La storia di Rosarie

45° ANNIVERSARIO Amoena festeggia 45 anni a fianco delle donne

PRENDERSI CURA di se stessi per prendersi cura degli altri

FOCUS:

prendersi cura di se stesse per migliorare il benessere fisico e mentale

amoena.it

Edizione 2020

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OLTRE A UN BAGNO CALDO: Esistono molti modi per prendersi CURA DI SÉ A tutte noi piace concederci qualcosa di speciale di tanto in tanto. Prendersi cura di sé può avere effetti quasi magici se si riesce ad essere costanti e a far sì che quei piacevoli momenti diventino parte della nostra routine quotidiana. Negli ultimi anni, i livelli di stress sono cresciuti di pari passo con la consapevolezza che possiamo fare qualcosa per arginarli: ecco allora che la cura di sé è diventata un movimento mondiale, un tema di tendenza. Gli studi scientifici non fanno che confermare l’importanza dell’aver cura di se stessi. Nel 2018, ad esempio, la Mental Health Foundation del Regno Unito ha svolto un’indagine sui livelli di stress nella nazione. Il 74% degli intervistati ha detto di essere così stressato da provare un senso di sopraffazione e pensare di non farcela. Aggiungendo al mix una diagnosi di tumore, la conclusione è chiara: prendersi cura di sé non è un lusso, ma un imperativo per la salute.

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UN REGGISENO CONFORTEVOLE AIUTA A TRARRE IL MEGLIO DAL TUO TEMPO LIBERO COME TI PRENDI CURA DI TE STESSA? Abbiamo chiesto alle lettrici di Amoena4Life cosa intendono per “cura di sé”, e le risposte sono state davvero eterogenee e interessanti; eccone alcune:

è una forma di cura di sé. Vuoi passare una giornata in una spa? Dovresti proprio, per il bene

Per un momento tutto tuo davvero senza stress, assicurati di indossare un reggiseno o un top che ti dia comfort e sostegno.

della tua salute. Tuttavia, una volta trovata la sua “nuova normalità”, la vita ti riproporrà l’eterno problema del poco tempo libero, per non parlare del non poter mangiare troppi dolci! “Non è tutto bagni coi sali e torta al cioccolato”,

Una giornata in una spa e un massaggio Un po’ di tempo da sola!

afferma Brianna Wiest, autrice del libro I Am the Hero of My Own Life (Sono l’eroe della mia vita). Il punto è fare della cura di te un’abitudine che si inserisca armoniosamente nella tua routine quotidiana.

Fare un sonnellino Una giornata fra donne, con taglio di capelli, manicure, pranzo al ristorante e shopping Un libro, cioccolato fondente e un bel bagno caldo Coccolarsi è una buona cosa, soprattutto dopo gli interventi e i trattamenti antitumorali. Nessuno può negare che quei piccoli (e grandi) piaceri siano meritati. Vuoi mangiare un gelato (ora che ha di nuovo un buon sapore)? Sì,

Reggiseno morbido Kitty

Senza cuciture, chiusure o gancetti, questo reggiseno con taschine è morbido e confortevole. L’ideale per riposare. Disponibile nei colori magenta o rosa nudo, nelle taglie dalla S alla 2XL.

LA VERITÀ? PER PRENDERSI CURA DI SÉ OGNI GIORNO SERVE IMPEGNO Il libro di Wiest suggerisce che a volte la cura di sé debba essere “non bella”. Anche attività poco affascinanti come il controllo delle spese possono essere una forma di cura di sé, se alleviano lo stress legato ai soldi. Obbligarti a sudare in palestra non è certamente un lusso da spa, ma è necessario. Ally Morrison, Program Director della statunitense Image Reborn (un’associazione no profit che si occupa di tumore al seno), aggiunge: 5

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Le clienti Amoena sanno che questo è il top perfetto per comfort, stile e morbido sostegno. Sia in casa che fuori! E con tutta la comodità di un reggiseno con taschine integrato. Top Valletta, taglie dalla 36 alla 54 europea.


Inizia e concludi la giornata con gratitudine per le piccole cose

La cura di sé vera e continua non richiede un’intera giornata

Cura di sé significa prendersi il tempo necessario per ascoltare il proprio corpo e il proprio cuore, con comprensione. Nella nostra società, spesso sentiamo la pressione di dover essere i migliori, i primi a

Rendi delicato il passaggio dal lavoro a casa, magari creando un mini-rituale come bere una tazza di tè o lavarti il viso prima di iniziare a cucinare o pulire

di riposo, né deve essere qualcosa di epocale, ma deve piuttosto migliorare ciò che già esiste: la tua vita, bella e unica.

Spegni i dispositivi digitali e dedica del tempo ai tuoi familiari, amici e vicini Scrivi con regolarità un diario, ad esempio la domenica mattina

svegliarsi e gli ultimi ad andare a letto. [Ma] a volte dobbiamo fermarci quando siamo stanchi. Quando ci prendiamo il tempo per quello di cui abbiamo bisogno, riusciamo anche a essere più di aiuto per gli altri” E allora, come si fa a trasformare la cura di sé in un’abitudine quotidiana? Ecco

Goditi una passeggiata nella natura: libera la mente e fa bene al corpo Scegli cibo buono Fermati, anche solo per un breve momento, ogni giorno

qualche semplice idea.

LETTURA RILASSANTE Annullare le distrazioni digitali e sedersi a leggere è un modo semplice per prendersi cura di sé. Ecco alcune letture consigliate.

Il linfedema dopo il cancro: stile compresso

Happier Now - How to Stop Chasing Perfection and Embrace Everyday Moments

di Anna Maisetti

di Nataly Kogan

Da tempo Anna lavora per sostenere chi, come lei, deve convivere con il linfedema. Dopo aver aperto il suo canale instagram, ha deciso di raccontare e condividere la sua storia anche attraverso un libro: un libro che aiuta a sentirsi meno soli, a trovare coraggio e amore per le cose veramente importanti; e a capire che la vita è un’avventura che vale la pena vivere.

Con questa toccante storia personale, Kogan spiega che “cercare la ‘grande felicità’” è un inseguimento non solo inutile, ma anche dannoso. Lei ha imparato a fare tesoro dei piccoli momenti di felicità e ad essere più compassionevole verso se stessa. Il libro contiene alcuni semplici esercizi per volersi bene che tutti possono provare.

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A: Z Z E L L E B UA T A L SA E T L R E P ESA P U AKE M I D I CHE L N G A I , A D I CONS D PLEN S E R P M E IO M E H SERE S C A L L O DE D O I R E P L ciglia NE acciglia e opr terapia, s pelli. Ecco allora i io m e h c Durante la stessa sorte dei ca ere il tuo n e t n a m la r tist pe subiscono ake-up ar ile momento. m n u i d fic consigli questo dif in e h c n a fascino

Sopracciglia

Le mie sopracciglia si sono diradate, cosa posso fare? Se vuoi farle apparire più folte, disegna delicatamente piccoli tratti con una matita per sopracciglia, poi usa un gel colorato per modellare e fissare le sopracciglia.

Le sopracciglia incorniciano il viso dandogli carattere, espressività e definizione.

Ho perso le sopracciglia. Cosa posso fare? Disegnale interamente con uno stencil per sopracciglia abbinato a una polvere per sopracciglia. Il look sarà più naturale di quello che otterresti cercando di ricreare ogni singolo pelo con una matita. Suggerimento: usa una foto scattata prima della chemioterapia per ricreare la forma naturale - oppure provane una nuova!

Ciglia Le ciglia definiscono gli occhi, facendoli apparire più grandi e più giovani. La chemioterapia può causare una perdita parziale o completa delle ciglia, che possono anche diventare più sensibili. Cosa devo valutare quando uso il mascara? Il mascara è perfetto per donare volume alle ciglia sottili. Per ridurre al minimo il rischio di infezioni, pulisci periodicamente lo scovolino con acqua e sapone, oppure usa scovolini monouso. In più, sostituisci il mascara almeno ogni tre mesi. Durante l’applicazione, concentrati sulla radice delle ciglia per un look intenso, poi porta delicatamente lo scovolino fino alle punte. Puoi anche applicare il mascara con la punta dello scovolino fra le ciglia per infoltirle. Evita i mascara waterproof, perché sono più difficili da rimuovere e quindi più dannosi per le tue ciglia.

A meno che i tuoi colori naturali non siano molto scuri, scegli un mascara marrone piuttosto che nero per un look morbido e naturale. Ho perso tutte le ciglia, come posso sostituirle? Prova le ciglia finte, disponibili in piccoli ciuffetti o come set completi. Ricorda però che la chemio può rendere gli occhi secchi e sensibili, quindi la colla delle ciglia finte potrebbe irritarli. Prima di provare, è meglio consultare il tuo team medico. Come alternativa, usa una matita kohl morbida per disegnare dei puntini lungo l’attaccatura delle ciglia, poi collegali con movimenti leggeri con l’aiuto di un cotton fioc. È un trucchetto che puoi usare anche se hai le ciglia e vuoi dare loro un look più pieno. Puoi anche usare un ombretto e un pennellino sottile per disegnare la linea delle ciglia.

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Evita le tonalità rosse o verdi, perché mettono in evidenza gli occhi arrossati.

Il tocco finale Punta sulla freschezza dell’incarnato per far splendere i tuoi occhi. Usa un correttore per coprire le ombre sotto gli occhi e attenuare i rossori, poi aggiungi un po’ di fard e un bel rossetto per donare luce a tutto il tuo viso.


INCONTRO CON NICOLETTA ZORZAN Donne con la D maiuscola

Cara Nicoletta, con Amoena ci conosciamo già da almeno un anno. È iniziato tutto tramite facebook e grazie al tuo grande impegno per l’associazione di cui sei presidente, Sicilia Donna Onlus. Ci racconti un po’ di voi? Sono una manager in senologia e presidente di Sicilia Donna di Avola, un’Associazione dedicata alla prevenzione e presa in carico delle Donne operate al seno. All’inizio il nostro unico grande obiettivo era la prevenzione. Abbiamo lavorato tantissimo per informare, educare, divulgare e sensibilizzare l’opinione pubblica contro il tumore della mammella e devo sottolineare con un’ottima risposta. Da qualche anno abbiamo iniziato a sostenere e a prendere in carico le Donne colpite dalla malattia e in trattamento. Abbiamo intrapreso un percorso comunicativo altamente qualificato e offriamo un’assistenza psiconcologica continua, ma soprattutto

lavoriamo per intercettare criticità, richieste, bisogni, indicazioni che aiutino a migliorare la qualità della vita delle Donne affette da una malattia così complessa. Tuttavia mi rendo conto che parlare apertamente della propria malattia rimane ancora adesso uno scoglio difficile da superare. E lo è ancora di più ogni tentativo di dimostrare come la propria femminilità modificata e volutamente nascosta possa invece diventare simbolo di liberazione del peso che portano il corpo e l’anima a causa di un tumore! Quello che vogliamo fare è aiutare le nostre “farfalle” (così chiamiamo le Donne che affrontano il tumore) a non smettere mai di credere in loro stesse. Lo scorso maggio avete organizzato un grande evento ad Avola, all’insegna della sensibilizzazione. Per noi è stato veramente 8

emozionante e vi siamo grati di averci coinvolto nella vostra iniziativa. Cosa ti è rimasto impresso di quelle giornate? Di quelle giornate mi è rimasta impressa la felicità di una giovane Donna “ modella”, i suoi occhi lucidi e la leggerezza, la semplicità con cui ha percorso la passerella, proprio come una farfalla in volo... e poi la platea: una folla incredula e meravigliata dalla forza che ognuna di loro trasmetteva attraverso gli sguardi, nei gesti, nei passi, dando in quel momento una lezione di vita ad una comunità purtroppo molto spesso lontana. Una grande sorpresa è stata il concorso rivolto agli studenti, Portami Le Parole: ci hanno regalato delle lettere calde, piene di consapevolezza e di un amore tanto profondo, per Donne che sono madri, sorelle… Farfalle. E non ultimi gli uomini: talmente emozionati, tanti con gli occhi lucidi, quel giorno hanno


ammirato il coraggio e la forza di tante Donne che il destino ha voluto farfalle.

ogni giorno per realizzare ogni mezzo per farci sentire sempre Donne.

C’è una fotografia della sfilata che ci è piaciuta particolarmente… Si può dire che parla molto di te?

Sei una donna molto impegnata, eppure riesci a dedicare moltissimo tempo ed energie alla tua associazione Sicilia Donna Onlus e in generale alle altre donne. Qual è il messaggio alla base di tutto il tuo lavoro, con cui cerchi di raggiungere tante donne?

Sì non amo le foto, ma questa rappresenta secondo me il senso di quel giorno. Non il mio viso in primo piano, ma le braccia aperte in segno di vittoria; con quel costume avevo mostrato la mia persona davanti a tutti liberandomi di ogni “vergogna nel sapermi senza un’ala”. Avevo vinto la battaglia, quella dei pregiudizi! Avevo liberato altre farfalle, avevo dimostrato che il cancro era stato sconfitto, almeno nel suo intento di annullare la nostra femminilità. E la prova siete voi, che vi siete emozionate, che avete ascoltate le nostre paure e i nostri bisogni, e lavorate

Sapete, mia madre ha subito una mastectomia bilaterale e da qualche mese non c’è più. Sono fiera come qualsiasi figlia lo è della propria madre, ma nel mio caso forse un po’ di più, oltre ogni ragionevole legame biologico. Avevamo la stessa taglia di reggiseno, mi sono ammalata più o meno alla stessa età, ho avuto lo stesso tumore e attualmente indosso quella protesi che usava Lei. Una protesi Amoena. Come mi ha insegnato lei cerco di

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ricostruire la mia femminilità! il mio messaggio? Credere sempre nella propria capacità di trovare una soluzione, sapere che non dobbiamo mai avere paura di volare. Sapere che siamo supportate, che quello che chiediamo lo troviamo in chi ascolta le parole del nostro cuore e auguro a tutte le Donne di liberarsi da ogni senso di colpa e di combattere contro l’emarginazione della solitudine. Noi siamo farfalle libere, possiamo ricostruire le nostra ali in ogni momento, così come in ogni momento possiamo vivere la nostra femminilità.

Per entrare in contatto con Nicoletta e le farfalle di Sicilia Donna: associazionesd2018@gmail.com Facebook: SICILIA DONNA Onlus


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CODICE/NOME PRODOTTO AMOENA _____________________________ TAGLIA ______________________________ Avvertenze per il consumatore: il presente buono sconto è utilizzabile alla cassa al momento dell’acquisto di un prodotto tessile Amoena per una spesa minima di 35,00 €. IVA INCLUSA e non è cumulabile con altri. Il buono sconto è strettamente personale e non può essere duplicato, riutilizzato, venduto o acquistato. Avvertenze per il rivenditore: il rivenditore sconterà 5,00 € sull’acquisto di un prodotto tessile Amoena ai consumatori che presenteranno questo buono.Per ottenere il rimborso, il rivenditore deve inviare copia del documento fiscale attestante la vendita (scontrino, ricevuta o fattura) unitamente al presente buono sconto integro in tutte le sue parti entro il 25 settembre 2020 all’indirizzo AMOENA ITALIA SRL, via Modigliani 25/27 - 20090 Segrate (MI). Non saranno rimborsati buoni sconto non integri o non compilati in ciascuna loro parte o che presenteranno segni di alterazione o manomissione. Amoena Italia srl non procederà con il rimborso in caso di frode. Si prega di tenere copia cartacea di tutti i coupon e documenti fiscali spediti.

Amoena is a registered trademark of Amoena Medizin-Orthopädie-Technik GmbH. 10 ©2020 All rights reserved Amoena Medizin-Orthopädie-Technik GmbH, 83064 Raubling, Germany


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DI NUOVO ME STESSA Come psicoterapeuta, Rosarie Coleman sa bene quanto sia importante prendersi cura di sĂŠ. Come donna che ha affrontato il tumore piĂš volte, ha esperienza personale delle sfide da vincere durante le terapie e la guarigione.

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Rosarie vive a Cork, nell’Irlanda sudoccidentale, ha 62 anni e ha ricevuto la sua prima diagnosi di tumore a 30 anni, quando era incinta di suo figlio minore. I medici le rimossero un melanoma maligno sotto anestesia generale e la tennero poi tenuta sotto attenta osservazione per i mesi successivi. A distanza di 18 anni, nel 2006, Rosarie notò una rientranza in una mammella e scoprì un nodulo. “Ero un operatore sanitario e, tra le altre cose, collaboravo con l’ospedale locale per un progetto di sensibilizzazione sulla salute”, afferma. “Interagivo spesso con infermieri specializzati in ambito senologico, ma non avevo mai considerato che avrei potuto avere io stessa un tumore al seno. Mi limitavo a ignorare l’eventualità, perché avevo paura”. Alla sorella minore era appena stato diagnosticato un tumore al seno, e questo amplificò la paura di Rosarie. La biopsia evidenziò un tumore di grado 3, grande 5 cm e che richiedeva un intervento chirurgico. Alla mastectomia completa fecero seguito sei mesi di chemioterapia, poi due anni di

trattamento sperimentale con Herceptin. Cinque anni dopo l’intervento chirurgico, Rosarie si sottopose a ricostruzione con lembo TRAM (ossia con parte di muscolo e grasso prelevati dall’addome). Purtroppo, però, ci furono delle complicazioni: “Si formò un coagulo di sangue nella mammella ricostruita e fu necessario rimuoverlo con un altro intervento chirurgico. Poi arrivò un’infezione da MRSA, con mesi di trattamento e follow-up”. Per colpa di quelle complicazioni, il seno ricostruito era ora più piccolo di quello naturale. In più, nello stesso periodo Rosarie scoprì che il tumore aveva nuovamente colpito sua sorella. “Il mio oncologo suggerì dei test genetici, che sapevo avrebbero generato delle discussioni”. Infatti, non tutti i fratelli e le sorelle di Rosarie (13 in totale) volevano conoscere la propria eventuale predisposizione genetica allo sviluppo di un tumore. Rosarie risultò positiva al gene BRCAII e, poco dopo l’arrivo dei risultati, ad altre due sue sorelle fu diagnosticato un tumore al seno. Rosarie decise di sottoporsi a

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ooforectomia (asportazione delle ovaie) e, nel 2012, a mastectomia sul lato destro, abbinata a un’immediata ricostruzione con lembo LAT. “Temevo di dover affrontare altre complicazioni”, dice, “ma invece è stata un’esperienza molto diversa”.

PRENDERSI CURA DI SÉ

Rosarie ha sempre creduto nell’importanza del dedicarsi tempo e cure, e portare avanti le sue abitudini è stato importante per il suo recupero fisico ed emotivo. Mangia in modo sano, cercando di evitare i cibi zuccherati. Ama camminare, fa yoga e tai chi: “Mi tiene in forma e mi dà tempo per rallentare e ascoltare ciò che succede nel mio corpo”. Inoltre, presta sempre la massima attenzione a eventuali cambiamenti nel suo corpo e si fa controllare rapidamente in caso di dubbi. Recentemente, nella sua routine di cura personale sono arrivate le coppette compensative. “Dopo la ricostruzione, avevo un problema di asimmetria: a destra avevo il mio seno naturale e a sinistra quello ricostruito, che non


INSERZIONE

A MIO AGIO NEL MIO CORPO

L’asimmetria dei seni è una condizione piuttosto comune. Per molte donne è di origine congenita (naturale, più o meno pronunciata, o dovuta ad anomalie come la sindrome di Poland), in altri casi può comparire in seguito ad un intervento chirurgico.

TROPPO SPESSO IL DISAGIO CHE PUÒ COMPORTARE UN’ASIMMETRIA MAMMARIA VIENE SMINUITO E DEFINITO “SOLO UN PROBLEMA ESTETICO”. Da sempre Amoena è impegnata per restituire a ogni donna una perfetta e naturale simmetria, che la faccia sentire a suo agio nel proprio corpo.

riempiva la coppa del reggiseno. Sono andata avanti così per un bel po’ di tempo, perché non sapevo di poter usare una protesi parziale. Quando ho scoperto queste coppette compensative, tutto è cambiato. Le indosso sempre, fanno una gran differenza per la mia silhouette”. Ora che ha un seno meno prosperoso di prima, Rosarie può scegliere tra molti modelli di reggiseno. “Posso indossare spalline sottili e scegliere tra i modelli più sfiziosi, che adoro. Ovviamente cerco anche la comodità, e con Amoena non manca mai. Indosso i suoi reggiseni sportivi quando mi alleno e mi piace anche il top Valletta con spalline sottili”. Rosarie è sicura che i reggiseni e le coppette compensative l’abbiano aiutata a tornare

com’era prima della diagnosi. “Prima del tumore, mi sentivo molto a mio agio nel mio corpo ed ero sicura di me”, afferma. “Durante le terapie ho perso parte di quella sicurezza, ma adesso sto tornando me stessa e apprezzo di nuovo il mio corpo”. Il suo consiglio alle donne colpite dal tumore al seno? Dare priorità a se stesse e alla propria guarigione. “Cercate di fare cose che vi fanno sentire bene e circondatevi di persone capaci di assistervi e sostenervi. Un’altra cosa importante è parlare ed esprimere le proprie emozioni. Più parliamo e più capiamo, e più sono le possibilità di essere capite. Non mollate, credete in voi stesse e ricordatevi sempre che ce la farete”.

“Lo Yoga e il Tai Chi mi tengono in forma e mi danno il tempo per rallentare e ascoltare ciò che succede nel mio corpo.”

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CON TE AD OGNI PASSO Da sempre vogliamo fare una differenza nella vita delle donne fornendo loro ogni mezzo per ritrovare fiducia in se stesse - anche dopo un intervento al seno. Per questo ti siamo vicini anche con contenuti e articoli selezionati che possano esserti d’aiuto in qualsiasi momento del tuo percorso.

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IL REGGISENO IDEALE DOPO UN INTERVENTO AL SENO (E NON SOLO) Destreggiarsi tra ferretti, spalline &co. nel ritorno alla quotidianità Il reggiseno senza ferretto Isadora di Amoena è perfetto per i seni più abbondanti: le sue spalline sono ampie e morbide, ed è disponibile fino alla coppa G

La fisioterapista Silvia Lunardon ci guida nella scelta del reggiseno perfetto Perché è così importante scegliere correttamente il reggiseno, specialmente dopo un intervento al seno? Un reggiseno giusto può evitare molti fastidi, oltre a problemi di gonfiore o linfedema di braccio, seno e torace laterale (dopo l’uso del reggiseno specifico per il post operatorio). Vediamo insieme le cose importanti da ricordare quando si sceglie un nuovo reggiseno in queste situazioni, in 4 punti:

1. W le spalline larghe! Distribuiscono il peso del seno (specialmente se molto abbondante) in maniera più efficace, facilitando una migliore postura di torace e spalle e lasciando maggiore libertà alla circolazione linfatica nella zona

delle spalle, che può essere indispensabile per evitare la comparsa di linfedema al braccio. Come riconoscerle? Non lasciano quasi nessun segno sulle spalle, quando togli il tuo reggiseno; quando lo indossi, hai la sensazione di essere ben sostenuta e riesci spontaneamente a mantenere le spalle più aperte e una postura migliore.

2. Fascia sottoseno: più alta è meglio! Se è dell’altezza giusta, non stringe come un laccio sotto all’ascella o al seno, ma distribuisce la compressione sul torace dando contenzione e sostegno senza sacrificare la circolazione linfatica. In più, non tende a infilarsi nella piega naturale tra ascella e seno, 16

dove in alcuni casi può trovarsi la cicatrice dell’intervento (che va protetta da possibili sfregamenti continui). Bonus: una fascia alta si muove molto poco durante il giorno e non tende a scivolare verso l’alto sulla schiena, è quindi più comoda e ci evita di doverla rimettere a posto di continuo. 3. Il dilemma del ferretto: meglio con o senza? Il ferretto, generalmente, esercita una pressione molto localizzata e può rendere più difficile il passaggio linfatico tra seno e addome, con il rischio di favorire o peggiorare un linfedema della mammella. Come fare allora? L’ideale è scegliere un reggiseno senza ferretto né coppe, ma esistono soluzioni possibili anche per


chi ha bisogno di un reggiseno che dia più forma al seno; in questo caso, è meglio preferire i reggiseni senza ferretto ma con le coppe preformate o, in alternativa, quelli senza ferretto né coppe ma con le taschine per inserire delle eventuali coppette compensative (adatte anche a chi vuole correggere esteticamente una asimmetria tra i due seni). 4. Un mondo senza cuciture. Se il seno non è eccessivamente abbondante e non ci sono necessità assolute di “dare forma” al seno, vale assolutamente la pena di provare i reggiseni senza cuciture. Questi modelli non presentano né ferretti, né coppe, né stecche laterali; le spalline sono sempre larghe e la fascia al torace è alta. Esteticamente, possono ricordare i modelli per lo sport, ma con la differenza che non comprimono come questi ultimi, poiché non hanno il compito di sostenere e contenere sotto sollecitazione così intensa. Danno sostegno e una forma naturale al seno, rispettano la circolazione linfatica e anche la postura delle spalle e della schiena ne beneficiano. Bonus: sono perfetti per essere indossati tutto il giorno senza fastidi, anche in viaggio.

essere indossati di notte, quando è fondamentale che gli indumenti non stringano eccessivamente.

Il modello Amy di Amoena è come una seconda pelle: senza cuciture, gancetti o ferretto, e dotato di taschine bilaterali. Disponibile in rosa pastello o nero.

I FONDAMENTALI DA NON DIMENTICARE Di notte, liberi tutti! Generalmente si consiglia di non indossare il reggiseno anche di notte, perché i reggiseni per uso diurno potrebbero provocare o peggiorare il gonfiore della zona sotto all’ascella, a lato del torace o del seno. Eccezioni - Se preferisci dormire con la contenzione del reggiseno (con o senza protesi) oppure il tuo specialista di riferimento ti ha consigliato di dormire con il reggiseno, la cosa più importante è scegliere il reggiseno adeguato a questo uso. Esistono, infatti, reggiseni con una struttura studiata appositamente per

Se hai dubbi sull’uso del reggiseno di notte, parlane con il tuo specialista (medico o fisioterapista): è la persona che conosce più a fondo la tua situazione e può consigliarti nel modo migliore. Attenzione! Questo punto non vale per i reggiseni da post operatorio: questi vanno indossati giorno e notte per il tempo indicato dal tuo chirurgo.

Nota:

questi sono suggerimenti che possono valere, in generale, per tutti. Se, però, vuoi un’indicazione personalizzata per il tuo caso, confrontati anche con il tuo fisioterapista di riferimento.

Scegli il reggiseno della tua VERA taglia è più facile di quanto pensi! Per trovare la tua taglia reale, i numeri indispensabili sono due: la misura della tua circonferenza sottoseno (ti darà la tua taglia) e della tua circonferenza seno (ti darà la tua coppa), entrambe in centimetri. Con queste due misure, potrai capire quale taglia di reggiseno è la tua, consultando le tabelle di conversione specifiche. Suggerimento: puoi trovare queste tabelle anche su www. amoena.it (Informazioni / Guida alle taglie) o rivolgerti a personale di vendita specializzato, per prendere le tue misure e trovare la taglia corretta. Silvia Lunardon

Il modello Magdalena SBP di Amoena presenta una fascia molto alta che dona sostegno, comfort, e una perfetta silhouette. 17

Silvia Lunardon Fisioterapista @fisio_lymphology


45

anni di sostegno alla fiducia delle

donne in se stesse Nel 2020 Amoena celebra il suo 45° compleanno. Dal 1975, molte cose sono cambiate per le donne con diagnosi di tumore al seno, e Amoena ha continuato a evolversi e a innovarsi per rispondere alle loro esigenze. Vediamo allora alcuni dei principali traguardi che abbiamo raggiunto.

Lee è il nostro modello di reggiseno per l’anniversario (articolo 44540)

Fin dalle origini, Amoena ha puntato a diventare

La sede centrale di Amoena è a Raubling, un bel paese di montagna in Baviera. Il nostro fondatore Cornelius

una realtà globale, con una rete di distribuzione che

Rechenberg ha inventato la prima protesi mammaria in

raggiunge oltre 80 Paesi in tutto il mondo. Come

silicone mentre studiava ingegneria tecnologica delle

pionieri del settore, abbiamo sempre unito le più recenti

materie plastiche all’università.

conoscenze scientifiche a una profonda comprensione delle esigenze delle donne colpite da tumore al seno, per

Preoccupato dal poco sostegno su cui potevano contare le donne dopo una mastectomia, decise di

creare una gamma di protesi, coppette compensative,

trovare una soluzione migliore rispetto alle imbottiture

lingerie e abbigliamento capace di aiutare le donne

improvvisate e alle scomode protesi mammarie in

a sentirsi ancora sicure di sé e femminili dopo una

gomma che all’epoca si usavano per ricreare la silhouette

mastectomia. Se le nostre clienti trovano i nostri prodotti

femminile. La sua invenzione ha trasformato la vita delle donne in tutto il mondo e resta il prototipo per tutte le

confortevoli e facili da indossare è perché in fase

protesi e le coppette compensative odierne.

di progettazione lavoriamo a stretto contatto con le

UNA STORIA DI INNOVAZIONE 1975

1992

1996

Cornelius Rechenberg, il nostro fondatore, inventa la protesi in silicone creando Amoena

Amoena presenta la sua prima gamma di lingerie con taschine

In risposta alle richieste delle donne di tutto il mondo, Amoena inventa i costumi da bagno con taschine

1984

1994

Amoena presenta la prima protesi in silicone a doppio strato

Nasce Amoena Life, la prima rivista pensata per le donne che lottano con un tumore al seno o che l’hanno sconfitto

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donne operate, effettuando test scrupolosi su comfort e adattabilità alle differenze individuali: di intervento e di stile di vita. Siamo orgogliosi di spostare sempre in avanti i confini della creatività, e di aver dato vita a oltre quarant’anni di materiali, prodotti e metodi di produzione brevettati.

FARE LA DIFFERENZA NELLA VITA DELLE DONNE Amoena non è solo un’azienda internazionale, ma

La sede centrale a Raubling, Germania

proponiamo una serie di risorse tra cui una piattaforma online dove le donne possono condividere le proprie

anche una comunità che si impegna ad aiutare le donne

esperienze e sostenersi a vicenda. Il nostro forum, “Il

nel ritrovare sia la fiducia in se stesse che una miglior

giorno in cui l’ho scoperto” [ilgiornoincuilhoscoperto.

qualità di vita. Il tumore al seno è una sfida enorme e

it], contiene articoli, casi di studio e informazioni

noi vogliamo che tu possa contare su di noi ad ogni tuo

sanitarie per ogni fase del tuo percorso. Parallelamente,

passo.

la nostra newsletter Amoena4Life è un punto di

Progettiamo con sensibilità i nostri prodotti

riferimento costante per le donne affette da tumore al

affinché rispondano alle tue esigenze: dalle protesi

seno. Se non sei ancora iscritta, contattaci all’indirizzo

realizzate a mano, alla lingerie, ai costumi da bagno,

amoenatirichiama@amoena.com

all’abbigliamento sportivo e per il tempo libero e ai

Da 45 anni sosteniamo le donne nel ritrovare fiducia in se stesse, e continueremo sempre a farlo.

foulard. Il nostro sostegno non si ferma qui: per aiutarti ad affrontare il percorso dalla diagnosi alla terapia e oltre,

Le donne di oltre 80 Paesi scelgono i prodotti Amoena

2008

2014

2020

Amoena presenta le protesi con tecnologia termostabilizzante Comfort+, che aiuta a mantenere costante la temperatura corporea

La nuova gamma Amoena di indumenti e abbigliamento sportivo con taschine è l’unica collezione nel suo genere

45° anniversario Amoena

1998

2009

2019

Amoena presenta la sua rivoluzionaria linea di protesi autoadesive

Viene presentata la linea Energy, con il 30% in più di materiale Comfort+ per la massima gestione del calore

Arriva la tecnologia brevettata Amoena Adapt Air


PRENDERSI CURA DI SE STESSI PER PRENDERSI CURA DEGLI ALTRI

Partner, familiari e amici delle donne colpite da tumore al seno si trovano ad assumere un ruolo difficile e complesso: devono essere infermieri, assistenti e fonti di sostegno. Vediamo allora l’importanza di gestire lo stress per evitare la sindrome della “compassion fatigue”. Di Beth Leibson “Quando mia figlia Lindsey era

lei, sul prendermi cura di lei. Non

In quattro casi su cinque, una

nel periodo delle terapie, passavo

pensavo per niente a me stessa”.

persona che affianca una persona

tutto il giorno con lei, ogni giorno”,

Barbara era come anestetizzata,

colpita da un tumore afferma di

racconta Barbara. “La lasciavo

inconsapevole delle emozioni che

sentirsi stressata e ansiosa.

solo quando dovevo fare la doccia

si stavano accumulando dentro di

o mangiare qualcosa, e solo se

lei.

c’era un’altra persona che potesse

Secondo il National Cancer Institute (USA), queste persone si

Un giorno, inaspettatamente,

trovano ad affrontare una doppia

stare con lei - suo padre o suo

urlò contro uno dei medici della

sfida: da un lato la malattia,

cugino. Anche quando andavo in

figlia. Fu un chiaro campanello

dall’altro le responsabilità

bagno, lasciavo la porta aperta e

d’allarme.

dell’assistenza.

facevo molto, molto velocemente”. Barbara non si prendeva

Purtroppo, Barbara non è la

E spesso non sono consapevoli

sola in questa condizione. Come

dello stress che tutto questo

nemmeno un minuto per se

evidenziato da uno studio del

genera. “Spesso chi assiste un

stessa, né per leggere un libro né

2007, chi assiste un malato di

malato di tumore entra nel

per una passeggiata o per quattro

tumore ha alte probabilità di

mio ufficio dicendo ‘Sono in

chiacchiere con un’amica. “Ero del

cadere in depressione e vittima

imbarazzo, non sono io quello

tutto focalizzata sullo stare con

dell’ansia, quanto il malato stesso.

che ha il cancro’”, spiega Laura

20


Mosiello. “Dimenticano che

che possono essere considerati

devono innanzitutto prendersi

dei sintomi a cui fare attenzione.

cura di se stessi, per potersi

Come si legge nel libro About

occupare di un’altra persona”.

Caring for Family or Friends

LO STRESS DA MULTITASKING E DA SENSO DI COLPA

with Cancer, scritto da Hara e

“Molto dello stress deriva dal multi-tasking”, afferma Richard Hara, dottore in servizio sociale

dalla dottoressa in servizi sociali Susannah L. Rose, i segni di esaurimento, o “compassion fatigue” sono vari: •

irritabilità;

problemi legati al sonno (nel senso di faticare ad

oncologico e professore presso la

addormentarsi o di dormire

Columbia University di New York. “Chi assiste un malato fa tutti i lavori di casa, gestisce impegni e attività, cucina, accompagna alle visite mediche e interagisce con il sistema sanitario, il tutto mantenendo la propria vita professionale. A volte fa addirittura un secondo lavoro, per compensare il mancato stipendio del paziente”, aggiunge Hara. Mosiello, dottoressa in servizio sociale oncologico presso Cancer and Careers, un’associazione no profit di New York. Mosiello fornisce consulenza sia ai pazienti che alle persone che li assistono. “Mi dicono di essere esausti, arrabbiati e spaventati”, dice Mosiello. “Ma che comunque si sentano, non può essere peggio di come si sente il paziente’”. La verità è che il tumore colpisce chi affianca il paziente tanto quanto il paziente stesso. Però il paziente è ‘autorizzato’ a scavare nei propri sentimenti difficili, per il fatto stesso di essere malato. Chi lo assiste, invece, pensa che il suo compito sia tenere duro, e se lo auto-impone. “Molti non si concedono il permesso di stare male”, spiega

Senso di colpa e affaticamento sono frequenti. “Spesso queste persone pensano che se non fanno una cosa, se

troppo); •

perdita di interesse verso le attività;

isolamento sociale;

sensi di colpa e ansia ricorrenti.

Meditare, fare una passeggiata quotidiana, mangiare cibi sani e trascorrere un po’ di tempo con altri amici e familiari sono alcuni semplici modi di alleviare lo stress. In più, esistono specifici gruppi di sostegno.

non cambiano un vaso da notte o non cucinano un pasto, significa

Se una persona manifesta una

che non sono d’aiuto”, afferma

o più di queste condizioni, deve

Mosiello.

prendere coscienza della propria

Allora si tengono sempre occupati, in un turbinio di attività,

situazione e cercare di capire come gestire lo stress.

considerando un atto di egoismo il

Assistere una persona malata

prendersi del tempo per se stessi.

può portare anche gratificazioni

I CAMPANELLI D’ALLARME DELL’ESAURIMENTO

inaspettate: molte persone

A volte chi assiste un paziente è così preso dal cucinare, dal

acquisiscono nuove competenze, una maggiore comprensione di se stesse e una relazione più forte con la persona assistita. Ma per vivere a pieno i benefici

programmare, dal pulire e

del prendersi cura di un’altra

dal controllare il budget che

persona, occorre innanzitutto

nemmeno si accorge del proprio

prendersi cura di se stessi.

stress. Esistono però alcuni segnali 21


PAZZE PER

IL COTONE!

Naturale, ipoallergenico, delicato e traspirante: da sempre il cotone presenta diversi benefici che lo rendono uno dei materiali più amati e ricercati. Per questo lo abbiamo scelto per molti dei nostri modelli di reggiseno con taschine.

LEE senza ferretto

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DISEGNATO IN OCCASIONE DEL 45° ANNIVERSARIO AMOENA


Spalline regolabili, apertura frontale, senza ferretto, senza cuciture, coppe modellate e taschine bilaterali: abbiamo pensato a tutto!

TANYA Senza ferretto

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MODELLI IN COTONE

Scopri tutti gli altri modelli con alta percentuale di cotone, come Frances, Jasmin, Nora e Ruth! Li trovi su amoena.it

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LO SAPEVI? Il cotone biologico rispetta l’ambiente e viene coltivato seguendo le regole dell’agricoltura biologica: senza fitofarmaci, pesticidi, erbicidi, fertilizzanti chimici o OGM. Il risultato è una fibra di cotone pura al 100% 23


Cura di sé e rigenerazione con lo YIN YOGA

di Lisa Einhauser

Lo Yin Yoga è una pratica relativamente nuova nel mondo dello yoga. Gli elementi del classico Hatha Yoga incontrano le basi della teoria dei meridiani insegnati dalla medicina cinese tradizionale. Lo Yin Yoga si focalizza in particolare su relax e calma, e in più insegna tecniche di percezione del proprio corpo e autoriflessione. A differenza dello yoga più incentrato sull’elemento Yang, attivo e dinamico, questo tipo di yoga passivo non riscalda il tessuto muscolare né lo rafforza o allunga. Il suo scopo è piuttosto quello di allenare il tessuto fasciale, le articolazioni e i legamenti nel rispetto della loro fisiologia. Per via della loro composizione, queste strutture reagiscono in modo molto specifico alle pressioni (compressioni) o alle trazioni (tensioni) prolungate. Per questo, durante una sessione di Yin Yoga si assume solo un numero limitato di posizioni, che però vanno mantenute per vari minuti con calma e auto-consapevolezza, e i muscoli si rilasseranno il più possibile.

IL DELICATO YIN YOGA PUÒ AGEVOLARE IL PROCESSO DI GUARIGIONE Nelle pazienti affette da tumore al seno, spesso l’intervento chirurgico colpisce fortemente i muscoli e il tessuto fasciale anche a livello fisiologico. Fino a oggi, per il post-intervento si prescriveva innanzitutto il riposo, ma ora sappiamo che un allenamento delicato e mirato può influire positivamente sul processo di guarigione e prevenire complicazioni come il linfedema.

24


INSERZIONE

Con lo Yin Yoga, per l’appunto,

del corpo. Allenarti troppo poco

si esegue un lavoro mirato sulle

riduce l’efficacia dello Yin Yoga a

strutture fasciali, rigenerandole

tutti i livelli, ma allenarti troppo

e quindi migliorando flessibilità e

causa agitazione e irrequietezza.

mobilità. L’effetto è positivo anche sul sistema linfatico, che viene stimolato. In modo molto simile a ciò che avviene con l’agopressione, lo Yin Yoga influisce direttamente sui canali energetici e gli organi: armonizza ed energizza tutto il corpo e attiva il sistema nervoso parasimpatico. In questo modo, corpo e mente raggiungono più facilmente un livello più profondo di relax, pace interiore e serenità.

RITROVARE UNA MIGLIORE ARMONIA COL PROPRIO CORPO La diagnosi di tumore al seno e le conseguenti terapie aprono ferite spesso profonde a livello mentale ed emotivo. Lo Yin Yoga può aiutarti a riscoprire il tuo corpo e le tue esigenze, e anche ad accettare gli eventi senza cadere in modo automatico e inconscio in pensieri negativi. Poiché le ferite emotive lasciano cicatrici anche sui tessuti fasciali, lo Yin Yoga può contribuire alla guarigione psicologica, oltre che a quella fisiologica. Prima di iniziare a praticare Yin Yoga, consulta un medico o un terapista. Se hai dubbi o domande sulle posizioni dello Yin Yoga,

PRIMA DI INIZIARE L’ALLENAMENTO Trova un paio di minuti tranquilli, in cui nessuno ti disturbi e il tuo cellulare possa restare spento. Non importa se non hai i supporti e i blocchi specifici per lo yoga, possono bastare coperte, cuscini e libri. Fai esercizio su

LISA EINHAUSER, insegnante di yoga certificata. | lovelysita.com Lisa scopre per la prima volta l’Hatha Yoga 15 anni fa, in India. Quello che l’ha affascinata è la semplicità dell’insegnamento, l’effetto diretto sul corpo e sulla mente e le possibilità di sviluppo personale attraverso l’allenamento. Ottenute le necessarie qualifiche, dal 2015 Lisa insegna Yin Yoga e Vinyasa. Oltre alle varie tecniche, Lisa dedica particolare attenzione anche alla filosofia che anima lo yoga.

una base stabile, ad esempio il pavimento, con una coperta o un tappetino da yoga. Una musica piacevole può aiutarti a rilassarti e con una candela potrai creare una piccola isola di relax nella tua vita quotidiana. Inizia con allenamenti brevi

ABBIGLIAMENTO SPORTIVO AMOENA

(circa 2 minuti) e osserva come reagisce il tuo corpo. Più a lungo mantieni una posizione, più devi essere lenta e consapevole quando la lasci. Dopo essere stato sollecitato, infatti, il tessuto ha bisogno di tempo per tornare al suo stato iniziale. Cerca il più possibile di non coinvolgere i muscoli. Mentre esegui gli esercizi, osserva il tuo respiro e le sensazioni del tuo corpo. In questo modo, riporterai l’attenzione sul “qui e ora” e toglierai l’energia ai pensieri in gran parte inconsci e incessanti.

inizia con alcune lezioni insieme a un istruttore qualificato. All’inizio dovrai mantenere ogni asana per circa 2 minuti, che dovranno poi aumentare lentamente e gradualmente nel Completo senza cuciture Grigio melange Reggiseno sportivo (44581) & Leggins (44582)

rispetto dei limiti di sopportazione

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YIN YOGA ESERCIZIO Esercizio 1

POSIZIONE DEL BAMBINO RUOTATA CON GINOCCHIA DIVARICATE (DESTRA E SINISTRA) Siediti sui talloni e divarica le ginocchia il più possibile, senza che risulti fastidioso. Piegati lentamente in avanti e ruota la parte alta del corpo verso destra fino a quando la spalla sinistra e la tempia sinistra non sono appoggiate a terra. Puoi puntellare il braccio destro vicino al viso, distenderlo lungo la testa o portarlo dietro alla schiena verso la coscia sinistra. Ripeti l’esercizio sul lato sinistro. Poi, sdraiati a pancia giù.

Esercizio 2

POSIZIONE DELLA SFINGE Sdraiata a pancia giù, appoggia a terra gli avambracci e i palmi delle mani, tenendo i gomiti sotto alle spalle. Tieni il torace aperto e lascia che la colonna vertebrale si pieghi leggermente all’indietro. Puoi tenere la testa abbassata davanti a te, con la fronte appoggiata a un blocco, un cuscino, una coperta piegata o qualcosa di simile. Tieni i piedi divaricati leggermente più larghi rispetto alle tue anche, specie se avverti una forte compressione nella parte bassa della schiena. Rilassati a pancia in giù per qualche secondo.

Esercizio 3

POSIZIONE DI APERTURA DEL CUORE Se hai le ginocchia sensibili, metti sotto una coperta. Porta le anche al di sopra delle ginocchia (posizione del tavolo) e muovi lentamente le mani in avanti finché la fronte non tocca il pavimento. Lascia che lo sterno vada verso terra. Se le dita iniziano a formicolare, allarga di più le braccia. Passa alla posizione del bambino.

Esercizio 4

POSIZIONE DEL BRUCO Da seduta, piegati in avanti curvando la schiena. Se hai problemi alla parte bassa della schiena, mantieni diritta la regione lombare e curva soltanto la parte alta della schiena. Appoggia la fronte sul supporto. Puoi allargare i piedi fino all’ampiezza delle anche, con le dita verso l’esterno o verso l’interno. Puoi anche tenere le mani aperte con i palmi verso l’alto. Sdraiati sulla schiena.

Puoi trovare più esercizi su amoena.it/YinYoga 26


INSERZIONE

Ayon, nero/bianco Tankini (71116) Slip a vita alta (71118)

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Amoena4Life 2020 | amoena.com | Editore: Amoena Medizin-Orthopädie-Technik GmbH, Kapellenweg 36, 83064 Raubling | Editore: Simone Widmann | Collaboratori: Lee Thrash, Christina Relf, Lisa Einhauser, Monika Gutezeit | Direttrice artistica e Design: Bela Weiss | Fotografia: Rosarie Coleman, Simone Widmann, Adobe Stock, Unsplash | Pubblicazione a stampa: G. Peschke Druckerei GmbH - Parsdorf b. München | Contatto: info@amoena.com | Tutti i diritti riservati. È severamente vietata la riproduzione o l’uso dei contenuti con qualsiasi mezzo senza la previa autorizzazione scritta dell’editore. Questo opuscolo è distribuito a rivenditori e strutture mediche. Amoena non può essere ritenuta responsabile di errori illustrativi o tipografici. Sebbene sia stato fatto tutto il possibile per garantire l’accuratezza delle informazioni contenute in questa rivista, l’editore non può essere ritenuto responsabile di qualsiasi utilizzo o affidamento sull’accuratezza di tali informazioni. Le informazioni fornite non sostituiscono le cure professionali e non devono essere usate per diagnosticare o curare un problema di salute o una malattia. In caso di problemi di salute reali o sospetti, occorre rivolgersi al proprio medico. Nessuna responsabilità per manoscritti non richiesti.


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Per ulteriori informazioni:

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Le protesi mammarie, i reggiseni post-operatori, la lingerie e i costumi da bagno con taschine bilaterali di Amoena sono dotati di marchio CE. ID 9911 - 01/20

Amoena is a registered trademark of Amoena Medizin-Orthopädie-Technik GmbH. ©2020 All rights reserved Amoena Medizin-Orthopädie-Technik GmbH, 83064 Raubling, Germany


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