Italia Reale gennaio febbraio 2014

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ITALIA REALE

-Periodico del movimento politico “Italia Reale - Stella e Corona”-

Casella Postale N. 937 – 16100 Genova Centro – CCP intestato a «Italia Reale» n.1012593792 Codice IBAN: IT63M0760101400001012593792. Codice Bic. BPPIITRRXXX.

(Anno XLVIII – No. 01)

Gennaio - Febbraio 2014

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Sommario

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Principi Morali Se non si rispettano si distruggono le società di Danilo Quinto (Corrispondenza Romana) Dicembre 2013 Monti e Letta. Letta e Monti. I due, come un sol uomo, hanno dimostrato in che condizioni è possibile ridurre un paese, fino a qualche settimana fa ottava potenza economica del mondo, ora estromessa. Ciascuno di noi può commettere errori, ma la differenza tra coloro che sono in buona fede e coloro che marciano nella direzione opposta, è quella di ammetterli o meno. Chi ha sponsorizzato, prima il “governo tecnico” e poi il “governo delle larghe intese” – ci riferiamo a precisi e autorevoli ambienti cattolici – dovrebbe fare pubblica ammenda del disastro che ha concorso a determinare. Il raddoppio negli ultimi due anni del numero degli italiani che soffrono la fame, le 50mila famiglie costrette ad abbandonare la casa perché non hanno i soldi per pagare il mutuo, l’aumento del 25% dei disoccupati, le 200 imprese che mediamente al giorno sono costrette a fallire, la creDirettore Responsabile Alberto Conterio email alberto.conterio@hotmail.com Recapito «Italia Reale» Casella Postale N. 937 16100 - Genova Centro Autorizzazione n.10/2013 Del 20/12/2013 Tribunale di Genova Precedenti autorizzazioni n.1879 del 17/05/1967 n.2292 del 06/12/1972 del Tribunale di Torino Editore Serel International srl Via Domenico Fiasella n°3/14 16121 Genova tipografia: MECA srl via Ponte Vexina 1 16036 Recco (Ge) La Direzione del Mensile è presso l’Editore

scita del debito pubblico di 200 miliardi, la riduzione del Pil del 3,0%, le 400 mila partite Iva che sono scomparse, rappresentano disastri strutturali difficilmente rimediabili. Tutto è stato fatto, in questi due anni, per rispondere ad un potere estraneo alla sovranità del nostro Paese e non si è stati in grado di promuovere una sola riforma seria. Si è vissuti alla giornata, senza un’idea, un progetto che potesse risollevare la situazione. Non quella economica, perché questa è solo una conseguenza inevitabile della voragine morale e civile della nostra comunità nazionale. Si è agito solo per ossequiare il potere dei gruppi para-massonici che comandano l’economia e la finanza dell’Europa e del mondo, disinteressandosi della persona umana e della famiglia, alla quale non si è fornito alcun aiuto o sostegno. Più il Paese si lacerava nella povertà, più si arricchiva una parte sempre più piccola della popolazione: l’esatto contrario della giustizia sociale. Con l’unico strumento a disposizione di questa cultura, l’aumento delle tasse, che sono le più alte in Europa e ormai sono giunte ad un livello di insopportabilità eccezionale. Mentre si aumentavano le tasse, si è aiutato con un prestito di 4 miliardi di euro, ancora da restituire, il Monte dei Paschi. Si è straparlato di riduzione della spesa pubblica e non si è neanche riusciti a eliminare il finanziamento pubblico dei partiti, che hanno patrimoni immensi, come dimostra il caso di Alleanza Nazionale, il cui simbolo vale - si dice - 260 milioni di euro o della Margherita, attorno ai cui tesori si è giocata una partita oscura e per certi versi ancora da chiarire. Mentre 350 mila lavoratori in cassa integrazione rimangono senza sussidio e si stima che più di 4 milioni di persone non saranno in grado di celebrare il Natale e gli italiani sono alle prese nel tentativo di comprendere le

22 scadenze fiscali dei prossimi 60 giorni, per sanare il debito pubblico si propone di vendere le spiagge ai privati! Quello che sta avvenendo era già stato profetizzato nell’enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI. Se la politica non distingue quello che è umano da quello che umano non è – com’è accaduto con il governo Monti (che emana una direttiva perché nelle scuole medie si insegni la teoria del gender) e come accade con il governo Letta (che non dice una parola sulla legge sull’omofobia, che lede in modo gravissimo la libertà religiosa e che si appresta a sostenere la direttiva europea che suggerisce agli Stati di insegnare ai bambini da 0 a 4 anni il piacere della masturbazione) – non è possibile vedere i bisogni reali in cui vive l’uomo. Sono i principi morali a connotare le società, non quelli economici. Se i primi vengono meno, le società muoiono, si auto-distruggono. È quello che sta avvenendo in Italia – e in Europa – a causa di una secolarizzazione di due secoli, che ha inciso profondamente nell’anima umana.

Il Direttore di «Italia Reale» si presenta… Politica – pagina 2

Panorama politico di Giancarlo Vittucci Righini Politica europea – pagina 6

Clandestini: Una verità taciuta

della Redazione Economia – pagina 7

Uscire dall’Euro si può! di Gianni Leonini Dall’Estero – pagina 9

Le difficoltà dei Cristiani in Europa di Angelo Mossone Ambiente – pagina 11

Ambientalismo ideologico di Angelo Mossone

Breve riflessione sull’attuale Costituzione e sulla Democrazia Origine e causa dello sfascio d’oggi

di Pio Pierucci Qualche tempo fa lessi un articolo che, parlando dell’imbarbarimento della politica nazionale, indicava come causa il fatto che dal dopoguerra ad oggi, il livello culturale dei politici italiani era assai calato. Scendendo nei dettagli, veniva argomentato che alla Costituente del 1946, dalla quale nacque l’odierna Costituzione repubblicana, oltre il 70% dei partecipanti era in possesso di un Diploma di Laurea, e questo nonostante vi fosse stata una guerra mon-

diale ad aver interrotto o rallentato il percorso degli studi di molti di essi, mentre oggi (dati riferiti alla legislatura precedente l’attuale in corso) tale percentuale è caduta al 42%! È solo discorrendo qualche tempo dopo con un amico che all’improvviso ho avuto una «rivelazione» in proposito. In questo Paese, dove anche per fare l’operatore ecologico (un tempo si dicevo lo spazzino) è necessario produrre dei titoli, cioè dimostrare di avere una istruzione minima o addirittura avere un diploma professionale, l’odierna Costituzione, che in


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molti dipingono come la «più bella del mondo», permette agli analfabeti (e a sentir parlare alcuni degli attuali politici, viene il dubbio che lo siano davvero) di candidarsi alle elezioni per essere nominato Deputato o Senatore. E siccome tutti teniamo famiglia e le retribuzioni dei politici italiani sono le migliori al mondo, il ballo abbia inizio… tutti di corsa a candidarsi ovunque! Compreso ciò, resta facile intuire perché dal 1946 ad oggi, ad ogni passaggio elettorale, ad ogni nuova legislatura e ad ogni nuovo governo, l’Italia sia rotolata sempre più in basso, fino alla melma attuale. Perché in un Paese dove i giornali, la radio e la televisione controllano l’opinione pubblica, anche una scimmia può effettivamente diventare Deputato o Senatore. Le responsabilità partono dunque ancora una volta dal giorno infausto in cui Casa Savoia è stata estromessa dal nostro Paese, e appartengono tutte alle regole fondamentali della Democrazia utopica, forgiate dai “Padri costituenti” di questa repubblica, che recitano: tutti hanno uguali diritti e il popolo è sovrano, spetta alla maggioranza dettare le regole. Quando in “Italia” la Democrazia fu inventata da Carlo Alberto di Savoia, Re di Sardegna nel marzo del 1848, lo Statuto Albertino, che la regolava, era tutt’altra carta costituzionale e, seppur migliorabile come ogni novità, non presentava almeno questi

grossolani abbagli. A fare da barriera contro gli avventurieri e la dittatura dell’opinione pubblica pilotata due semplicissimi articoli: L’Articolo 33 stabiliva che i Senatori erano nominati dal Re, scelti da una serie di persone che ne avevano titolo per i loro particolari incarichi già svolti in seno alle Istituzioni o per palese merito personale e l’Articolo 50, che stabiliva che le funzioni di Senatore e di Deputato non davano diritto ad avere retribuzioni e indennità. Ciò può sembrare poco democratico pensando all’utopia e alla demagogica degli amici repubblicani, ma serviva a creare un circolo virtuoso, dove non trovavano spazio gli analfabeti e gli approfittatori, nemici… questi si della Democrazia pratica, quella vera, che è chiamata ogni giorno a decidere in nome dei cittadini sull’interesse e l’avvenire degli stessi. Con questi “ostacoli”, avrebbero trovato spazio nelle Istituzioni persone come Scillipoti, la Minetti o Renzo Bossi detto “il Trota” ? Facile dare una risposta, e si comprende come, con lo Statuto Albertino, una Nazione appena nata come l’Italia, sia potuta diventare in pochi lustri una potenza mondiale, e come, con la Costituzione del 1948, nello stesso lasso di tempo, la nostra povera Patria sia sprofondata a livelli vergognosi da terzo mondo. Un famoso artista italiano direbbe: «meditate gente, meditate!»

Politica interna

Difendere il contante per difendere la libertà dei cittadini

La pericolosità dei pagamenti elettronici di Gianni Leonini Le motivazioni che devono spingerci a difendere il contante sono tutte legate alla conservazione della libertà dei cittadini. Occorre portare il nostro grido di protesta e dolore all’attenzione della gente comune. Il tempo stringe. Eliminare o limitare il contante è un grave atto contro le libertà dei cittadini, perché significa affidarsi a canali elettronici tenuti sotto controllo da poche entità, che si troverebbero ad avere il monopolio dei mezzi di transazione finanziaria di ogni cosa. La moneta elettronica è assolutamente lecita, molto utile e comoda, ma deve rimanere una libera scelta, non può essere un obbligo. Eliminare o limitare il contante è un regalo enorme alle banche e alla finanza che guadagnano su tutti i pagamenti, salvo appunto quelli in contanti. Affidarsi ai canali elettronici significa altresì dover sottostare al pagamento di commissioni a ogni atto: 100 euro in contanti

dopo 100 passaggi di mano in mano, restano 100 euro, mentre 100 euro elettronici dopo 100 passaggi sono diventati 45 euro!!! 55 euro sono “svaniti” nel nulla, anzi no, sono finiti nei forzieri delle banche. Eliminare o limitare il contante, significa perdere la proprietà diretta e materiale dei propri risparmi che diventano virtuali, e sotto controllo altrui, azzerando il diritto alla riservatezza. Spiati 24 ore su 24, saremo soggetti non solo ad un controllo passivo, ma anche arbitrario, alla mercé di qualunque evoluzione sociopolitica del futuro. Si otterrà soltanto un fiorente mercato nero, in cui ancora una volta a trarre i profitti maggiori saranno i più furbi e violenti. Voler combattere l’evasione è una scusa, perché il contante è utilizzato solo marginalmente in modo illegale. La vera evasione al contrario passa attraverso i canali elettronici delle stesse banche; questa è la verità!

Politica

Panorama politico

Le novità: Matteo Renzi al PD e “i Forconi” di Giancarlo Vittucci Righini ITALIA Da segnalare le primarie del Partito Democratico vinte trionfalmente da Matteo Renzi, Sindaco di Firenze, che con circa il 68% dei voti ha battuto agevolmente gli altri due candidati Gianni Cuperlo ex segretario nazionale dei giovani comunisti (18%) e Pippo Civati (14%) altro candidato della sinistra. Si tratta di una svolta importante perché finalmente ha perso il comando la vecchia guardia, proveniente dal PCI e dalla CGIL, a cominciare da D’Alema e Bersani, nonché la componente catto-comunista a cominciare da Rosy Bindi e compagni.

Renzi che appare come l’uomo nuovo della politica italiana non ha perso tempo e seduta stante ha nominato la nuova segreteria del partito, costituita complessivamente da sei suoi seguaci, da tre seguaci di Franceschini, da due di Veltroni e da uno solo di Civati. Si tratta di giovani esponenti del Partito, 5 uomini e 7 donne che insieme al nuovo Segretario dovrebbero dare un’impronta nuova al PD. Renzi ha anche offerto la presidenza a Cuperlo, suo principale antagonista che dopo vari tentennamenti ha accettato. Il programma del Sindaco di Firenze appare chiaro. Tenere sotto pressione il Governo di Enrico Letta, accusato di essere immobilista, realizzare una nuova legge elettorale che favorisca i maggiori partiti e giungere al più presto al rinnovo del Parlamento. Per realizzare questo piano ha però bisogno di giungere ad un accordo con Forza Italia ed il Movimento 5 Stelle. A sua volta Silvio Berlusconi sta riorganizzando su tutto il territorio i club di Forza Italia (sono già diverse migliaia) e si prepara alle elezioni politiche che si augura prossime. Allo stesso tempo rassicura i candidati rimastigli fedeli impegnandosi a ripresentarli, e si preoccupa di fare terra bruciata attorno ai transfughi del Nuovo Centrodestra di Alfano.

Ma si tratta di un gioco pericoloso, poiché ove non si presentassero uniti, ogni voto al NCD è un voto sottratto al centrodestra, che invece per tentare di vincere ha bisogno dell’apporto compatto di tutte le forze moderate. Infine il movimento cosiddetto dei “Forconi” che si è diffuso a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale e che esprime la riprovazione e la rabbia di molti, troppi Italiani, stufi di una politica inconcludente, succube dei dettami dell’U.E., che si concretizza in una pressione fiscale sempre più asfissiante ed insopportabile. Ne fanno parte molte categorie di persone dalle origini più svariate che hanno come simbolo la bandiera tricolore e che non consentono alle bandiere rosse di mescolarsi a loro. Purtroppo nelle masse pacifiche si sono infiltrati provocatori appartenenti a gruppi estremisti che ne approfittano per provocare incidenti, creare blocchi stradali e aggredire le Forze dell’Ordine. Purtroppo molte attività in tutti i settori sono state costrette a chiudere con gravi danni per l’economia nazionale già in grave difficoltà, per di più in un periodo nel quale di solito si verifica una ripresa delle attività soprattutto commerciali. EUROPA Germania La Cancelliera Angela Merkel prosegue le trattative con l’SPD che pretende l’adozione di un salario minimo di € 8,50 all’ora, ma uno studio della Deutsche Bank afferma che in questo caso molte piccole e medie imprese entrerebbero in difficoltà e che si verificherebbe una perdita tra i 450.000 ed 1 milione di posti di lavoro. La cosiddetta grossa coalizione tra i due maggiori partiti tedeschi è anche messa in pericolo dalla votazione del programma di governo da parte degli iscritti al partito socialdemocratico. Inghilterra In particolare a Londra il radicalismo islamico sta prendendo un piede sempre maggiore. Ronde di estremisti musulmani che invitano le studentesse a portare il velo, nelle carceri intimidazioni ai detenuti che si nutrono con carne di maiale, infiltrazioni nelle Università. A volte aggressioni contro chi beve bevande alcoliche.


ITALIA REALE Gennaio - Febbraio 2014 Belgio Il partito fiammingo (N. Va) propone la creazione di uno stato federale (fiamminghi al Nord Bruxelles e valloni al Sud, Bruxelles regione a statuto speciale). Il governo centrale dovrebbe rinunciare alla gestione delle tasse e limitarsi alla “difesa”, alla politica di asilo ed all’attribuzione della nazionalità belga. Fortunatamente il Belgio è una Monarchia che costituisce un collante tra le varie regioni. Russia La Russia sta esercitando pressioni sul governo ucraino affinché non sottoscriva un accordo di associazione con l’U.E. La politica di Putin è quella di evitare di trattare con l’U.E. e di limitarsi ad entrare in contatto con i singoli capi di governo o meglio ancora con i rappresentanti delle principali aziende europee. La Russia ha adottato la politica dell’integrazione economica eurasiatica, l’unione doganale estesa a Bielorussia e Kazakistan, che entro il 2015 dovrebbe comprendere anche altri Stati già appartenenti all’Unione Sovietica compresa l’Ucraina. AMERICA Panama A causa dei mancati pagamenti da parte del Governo di sinistra del Venezuela, ormai in stato fallimentare, il fatturato del Canale di Panama è calato di oltre il 10%. Il cambio ufficiale del bolivar, la moneta ufficiale del Venezuela, è di 6,4 per un dollaro ma al mercato nero è di ben 50 bolivar per un dollaro, con conseguente grave crisi per le aziende operanti nel settore. Equador Il Presidente Rafael Correa, leader della sinistra è stato rieletto per la 3a volta, con il 56% dei voti. La Corte di giustizia dell’Equador ha condannato la Società petrolifera statunitense Chevron al pagamento di 20 miliardi di dollari per inquinamento. La Società ha fatto ricorso alla Corte dell’Aia. America Latina Per effetto della minore influenza degli Stati Uniti che ne condizionava a proprio vantaggio l’economia, gli Stati del Sud America stanno conseguendo ottimi risultati. La crescita prevista nel 2014 per il Messico è del 3,5%, per la Columbia è del 3,9% con la disoccupazione ai minimi, il Perù dopo il Cile è la nazione più apprezzata dalle agenzie di rating, la Bolivia ha avuto una crescita superiore al 7%, il Paraguay una crescita del 13,6%.

Fanno eccezione il Brasile dove si è verificato uno scandalo che ha coinvolto i vertici del Partito dei Lavoratori (sinistra) della Presidente Roussef. L’aumento del Pil è stato solo del 2,5% e l’Argentina ha prosciugato le riserve in valuta estera con cambio clandestino che è il doppio di quello ufficiale. AFRICA La situazione in Libia è sempre più ingarbugliata. Oltre 1700 bande armate si contendono il potere. In particolare Ibrahim Al Jathran con i suoi 17.000 uomini si è impadronito del 60% del petrolio nella regione orientale e ricopre attualmente l’incarico di comandante della «Guardia degli impianti petroliferi». A luglio ha bloccato l’esportazione del petrolio la cui produzione si è ridotta del 50% con un conseguente danno di 5 miliardi di dollari. ASIA Medio Oriente Il recente accordo nucleare tra Stati Uniti e Iran potrà influire in modo positivo sull’intero Medio Oriente soltanto nel caso che vengano coinvolte anche Arabia Saudita e Israele. Siria Le truppe lealiste con l’appoggio di Hezbollah stanno gradatamente prendendo il sopravvento sui ribelli che si combattono tra di loro in quanto le milizie islamiche e i terroristi di Al Qaida mirano ad annientare i gruppi armati dell’opposizione laica. Stati Uniti e Inghilterra hanno cessato i rifornimenti di armi ai ribelli per evitare che se ne impadroniscano gli estremisti, come è avvenuto di recente. Arabia Saudita e Paesi del Golfo I loro governi temono che l’accordo nucleare Usa-Iran rafforzi l’influenza iraniana sulle minoranze sciite dei vari Paesi. Israele e Palestina Il capo del governo israeliano Netanyahu ha dichiarato che l’accordo con l’Iran è un errore storico, e teme di non potere più contare sull’appoggio americano. È probabile che a farne le spese sia il processo di pace con i palestinesi. Cina Il colosso comunista persevera nella politica aggressiva di rivendicazione di un gruppo di piccole isole finora appartenute al Giappone. In allarme anche Taiwan, Corea del Sud, Filippine e Usa. Ma la Cina stia attenta perché stuzzicare i giapponesi è un gioco che a lungo andare potrebbe diventare estremamente pericoloso.

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Alcune novità per la Continuità di un ideale Il nuovo Direttore si presenta…

Gentilissime lettrici e gentili lettori, come eravate stati avvisati nei precedenti numeri di Italia Reale, da questo mese il nostro giornale presenta alcune novità. La novità più importante è che abbiamo cambiato Editore, e in conseguenza di ciò, e con l’obiettivo di rivedere i costi, cambia anche il formato del giornale. L’altra novità, è rappresentata dal nuovo Direttore… il sottoscritto!

Non credo di riuscire a rendervi partecipi della mia apprensione e agitazione al riguardo. Anche solo pensare di poter sostituire l’Avvocato Vittucci Righini è per me un esercizio difficile. È quindi con grossa difficoltà emotiva che oggi mi trovo a stare «dall’altra parte» del giornale. Ringrazio lo stesso Roberto Vittucci Righini Direttore di questa testata per 47 anni e il nostro Presidente Massimo Mallucci per la fiducia che hanno riposto in me. Non resta che rimboccarsi le maniche e fare del nostro meglio! In questi ultimi anni di perdurante crisi, non solo economica ma di valori soprattutto, il lavoro del Direttore di Italia Reale è stato eroico. Nella ristrettezza dei mezzi, nel continuo ricambio generazionale dei monarchici italiani, e attraverso uno stravolgimento tecnico e culturale dell’informazione rappresentato dalla rete internet, questo periodico ha continuato ad uscire regolarmente ogni anno. Italia Reale è e rimane l’unica pubblicazione mensile edita da monarchici per tutti i cittadini italiani, rappresentando per «noi» che ci riconosciamo nella monarchia e in Casa Savoia l’unico vero appuntamento unitario su cui possiamo contare. In esso sappiamo di poter far presenti le nostre opinioni, le nostre critiche, denunce e ricerche, domande e risposte. Se in questi ultimi anni, la nostra testata si è maggiormente soffermata su argomenti di carattere storico, è successo perché con l’estromissione dalla politica attiva di tutti i monarchici autentici (a viso aperto… disse

Sua Maestà Umberto II) mancava obiettivamente la motivazione a proporre e ad esplorare argomenti politici e sociali. Da oggi al contrario, con il rinato Partito politico di Italia Reale Stella e Corona, questa opportunità non la lasceremo cadere nel vuoto. Sarà quindi cura di questa Redazione, dedicare nel tempo sempre più spazio ai piccoli e grandi fatti della politica nazionale e internazionale che hanno ricadute pratiche o che potrebbero averne, sulla nostra sovranità nazionale, le nostre tradizioni, il nostro credo e il nostro stesso modo di essere italiani, sicuri che questi, sono i valori principalmente riconducibili all’idea monarchica dello stato che proponiamo. Agli articoli che pubblicheremo, saranno abbinate opinioni, riflessioni e osservazioni sull’argomento trattato, perché servano da spunto ad aprire un dialogo diretto con i lettori, nell’intento di renderVi maggiormente partecipi alla stesura stessa del giornale. Sono convinto infatti che “il giornale”, soprattutto il nostro, non debba essere una lettura muta, ma una occasione in più per scambiare tra noi notizie, idee e opinioni. Credo che questo dovrà essere il nostro maggior sforzo, la nostra missione, con l’obiettivo di ottenere un giornale maggiormente vivo e interessante per tutti. La linea editoriale che Italia Reale proporrà, non potrà quindi che essere vicina alle difficoltà dei lavoratori italiani, in favore della vita sempre, in appoggio alle famiglie naturali e alle loro vicissitudini, in difesa dei valori del nostro credo cristiano, così come sarà orgogliosamente controcorrente nei confronti della standardizzazione verso il basso imposta dall’europeismo, dalla globalizzazione, dalle multinazionali e dalle lobby della finanza mondiale. Molto sentiti, ambiente ed ecologia, troveranno un loro spazio con articoli idonei a ricondurre questo argomento a ciò che deve essere, cioè un discorso tecnico, non una visione metafisica o religiosa. Da queste pagine inoltre, non perderemo la buona abitudine di proporre pagine di Storia. Storia con la esse maiuscola, con l’intento senza vanità, di fornire le basi per una memoria storica nazionale condivisa fondata sulla verità guardando oltre l’opportunismo politico oggi imperante. Continueremo insomma ad essere le sentinelle del passa-


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to, perché come ha scritto recentemente il Prof. A.G. Richey, Storico Irlandese: «La conoscenza della verità non può mai essere pericolosa, l'ignoranza sì, e ancora più pericolosa una conoscenza parziale della Verità Storica, perché di essa potrebbero servirsi politicanti senza scrupoli per influenzare le passioni delle loro vittime, traendole in inganno con ricostruzioni distorte del passato.» Detto questo, Vi porgo i migliori auguri da parte mia e della Redazione per l’anno nuovo appena iniziato e auguro a tutti buona lettura sperando vivamente di non deludervi. Il Direttore Alberto Conterio Costume politico

Incredibile! S’indigna perché non la chiamano “Onorevole” Offesa perché sulla busta a lei indirizzata c’era scritto “dottoressa” e non “onorevole”, Marilina Intrieri, deputato dell’Ulivo tra il 2006 e il 2008 e attuale Garante per l’infanzia della Regione Calabria, ha rispedito al mittente il documento della prefettura di Crotone che l’autorizzava a visitare i minorenni del Centro richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto. «Mi viene attribuito il titolo accademico e non quello di onorevole che mi compete nella mia qualità di deputato della XV legislatura» ha protestato l’Intrieri con il malcapitato funzionario. …incredibile!

Aforisma…

«Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre» Oriana Fallaci

Politica interna

L'Italia ingovernabile Necessario più che mai il ritorno del Re e la presenza del Partito dei Monarchici di Massimo Mallucci Si è ormai consolidata una "Democrazia senza popolo", nel senso che la maggior parte degli elettori diserta le urne e non crede più ad un sistema che ha consolidato una oligarchia arrogante, diffuso insicurezza e corruzione. Il clima che stiamo vivendo ci regala omicidi, rapine, furti, estorsioni. In certe zone la criminalità è incontrollabile e lo Stato non riesce a difendere i cittadini nemmeno dai banditi da strada. L'unico reato veramente perseguibile è quello fiscale. A questo proposito è bene ricordare le decine di morti suicidi a causa della pressione del fisco, resa insopportabile. I giornali ne hanno riportato notizia con il contagocce, ma si tratta di piccoli imprenditori, piccoli commercianti, artigiani, onesti lavoratori, che non potevano più sopportare di vedere la loro vita ed i loro sforzi distrutti da un fiscalismo esoso che giova soltanto a quell'impero virtuale che è l'Europa dell'euro e alle banche centrali. A fronte di tanto sfascio, la classe politica sembra voler varare riforme che non toccano minimamente i privilegi consolidati in tutti questi anni. Si parla di abolire le province, mantenendo, però, le regioni, veri e propri carrozzoni che hanno moltiplicato le corruzioni e le spese folli della politica centrale. Noi monarchici abbiamo sempre proposto l'accorpamento delle province, considerando anche i legami storici e culturali, nella prospettiva di decentrare i servizi sul territorio e non poltrone e potere partitico. Senza toccare i propri privilegi, i politici continuano a parlare di diminuire il numero dei parlamentari e dei senatori. Sarebbe meglio mantenere la più vasta diversificazione delle idee e diminuire gli stipendi, con tutti gli annessi e connessi. Il popolo ha perso la propria "Sovranità", in quanto non può più votare liberamente come vuole. Liste bloccate, listini, coalizioni che si rompono e si rifanno, rendono impossibile il ricambio. La Sovranità perduta «è quella però che riguarda la libertà della Patria», non più autonoma ma soggetta al volere di un potere virtuale Europeo. Il parlamento europeo, oltre ad essere un'utopia, è una vera e propria impostura, un pericolo per le economie dei singoli Stati ma, so-

prattutto, per le famiglie e di chi lavora onestamente. Jerome Seguin aveva giustamente scritto: «l'artificiale costruzione europea ci è stata imposta come trampolino di lancio per le forze mondialiste, identificabili nell'alta finanza e nelle società, più o meno segrete ed estremamente potenti: come il B'nai B'rith, e il Bilder Berg». In nome della libertà questo sistema, ormai asfittico, apre le carceri a migliaia di detenuti, mantiene il patteggiamento della pena nel processo penale, non si vergogna delle condanne irrisorie per i responsabili di delitti orrendi. Insomma, si aprono le carceri e si chiudono i Tribunali. Oltre trenta piccoli Tribunali di provincia che funzionavano perfettamente e costituivano un presidio del territorio, sono stati, infatti, chiusi per una precisa volontà degli ultimi burocrati (di staliniana memoria) che ci governano. Intanto il prodotto interno lordo, reale, del nostro Paese è sceso, rispetto al 2007 del 9,1%. Il reddito pro-capite è diminuito dell'11,5%. La produzione industriale vede una diminuzione del 24,6%, mentre i senza lavoro stanno raggiungendo circa gli 8 milioni di persone. Dato gravissimo, per una repubblica fondata sul lavoro, è anche lo stato di povertà delle persone, circa 5 milioni di italiani vivono al di sotto del minimo vitale. Le mense dei poveri si affollano sempre di più. Viviamo «una eco-

nomia di guerra» in tempo di pace. In una situazione come questa i Monarchici di Stella e Corona ripropongono l'assoluta necessità di eleggere una Costituente, più ampia possibile, per ricostruire il Paese e rifondare lo Stato. All'orizzonte non può che esserci una Monarchia, capace di restituirci stabilità, sicurezza, dignità nazionale e identità, in Europa e nel mondo. Politica interna

Il carrozzone della spesa pubblica Enti locali Spa, 15 miliardi all'anno di Alberto Conterio C’era una volta l’IMU, e il governo ha fatto salti mortali per coprire il costo della sua eliminazione, per poi farli fare a noi salti, in quanto alla fine l’IMU s’è pagata eccome. Mai, neppure per un momento, s’è pensato a tagliare la spesa pubblica. Una somma impressionante che costa allo Stato 830 miliardi di euro l’anno. Solo le partecipate a livello locale, ci costano la bellezza di 15 miliardi di euro all'anno. Municipalizzate, consigli di am-


ITALIA REALE Gennaio - Febbraio 2014 ministrazione, poltrone e poltroncine gravano da sempre sulle casse dell'erario e sulle tasche degli italiani. L’ultimo censimento pubblicato in ottobre su «Libero», registra 7800 società pubbliche: un numero cresciuto dell’8% rispetto dallo scorso anno, destinato a crescere ancora... Solo i consiglieri di amministrazione sono 19 mila, gli addetti in generale 300 mila circa. Un terzo delle società ha un bilancio passivo. Una legge prevedeva che le società che fatturassero il 90% direttamente all’ente controllante (come praticamente fan tutte quelle comunali) fosse eliminata per evitare conflitti d’interesse, ma di proroga in proroga la legge non è mai stata applicata. E come poteva esserlo? Le partecipate sono la valvola di sfogo della partitocrazia, dove tutti i trombati di qualsiasi livello e competizione elettorale, trovano comunque un poltrona, uno scranno, uno gabellino anche. Signori miei, tutti teniamo famiglia no? Alle volte una di queste “cadreghe” come si dice da noi in Piemonte, vale più di un seggio in Provincia o Regione… controlli? Nessuno! Nonostante tutti gli indicatori segnalino una situazione a rischio, la "grande macchina improduttiva", "la multinazionale della partitocrazia", come l'ha definita il «Sole 24 ore» continua ad essere foraggiata dai contribuenti. A pesare soprattutto sono gli stipendi di chi lavora nella galassia delle aziende comunali, municipalizzate, regionali e provinciali. Un tesoretto che sciupiamo ogni anno, pagato di tasca nostra, che equivale al gettito di diverse IMU messe assieme. Le privatizzazioni tanto pubblicizzate da ogni governo in carica, restano sempre a metà, scaricando i costi di galleggiamento di aziende che hanno spesso i bilanci in rosso sulle spalle dei contribuenti. Questo insieme di società e imbrogli, pesa come cinque stabilimenti Fiat messi insieme, ma, oltre a poltrone e raccomandazioni, non fabbrica nulla o quasi. I servizi “prodotti” in realtà, stanno in piedi solo perché i loro prezzi vengono decisi senza avere un confronto e una concorrenza. Sempre il «Sole 24 ore» ha fatto i conti in tasca a questo pachiderma pubblico che paralizza spesso il mercato e fa lievitare la pressione fiscale. Si scopre così che il vero male dell'amministrazione italiana non sono le Province, come si vuol far credere alla gente (che noi di Italia Reale - Stella e Corona abbiamo più volte difeso facendone una nostra bandiera elettorale) ma proprio le aziende che sono legate a tutti gli enti pubblici. Il governo è stato costretto negli ultimi tempi ad un aumento delle acci-

se sulla benzina (ancora) per mettere insieme 1 miliardo e 600 milioni di euro, necessari a rispettare il tetto del deficit sotto il 3 per cento, quando sarebbe stato sufficiente un piccolo taglio a questo vergognoso spreco perché quella cifra venisse “trovata” senza maggior aggravio per i cittadini, e a beneficio di tutte le future generazioni. Non serve la manovrina signor Ministro Saccomanni, serve coraggio!

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Politica interna

Porcellum: illegittimità della politica italiana Totale fallimento repubblicano!

di Roberto Rizzo La Corte Costituzionale ha stabilito che la legge elettorale vigente (il cosiddetto Porcellum) è incostituzionale, e quindi sono illegittimi anche il Presidente della Repubblica, il Governo, il Parlamento, la Corte Costituzionale, e tutte gli atti normativi prodotti dopo questa legge. Con un comunicato la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza – sia per la Camera che per il Senato – alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. Inoltre la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali “bloccate”, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza. (…) Per evitare il blocco totale della Repubblica – l’incostituzionalità della legge elettorale impedirebbe al Parlamento di legiferare – la Corte ha aggiunto che «il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali». In questo modo la Corte Costituzionale ha statuito che la decorrenza degli effetti giuridici della sentenza dipende dalla pubblicazione della motivazione, cioè il Parlamento non è ancora illegittimo fin quando le motivazioni della sentenza saranno pubblicate. Non sono un esperto di Diritto Costituzionale, ma è una affermazione straordinaria, in quanto l’efficacia delle sentenze della Corte in genere opera con effetto retroattivo.

Dalla incostituzionalità della legge elettorale del 2005 ne segue che sono, se non giuridicamente, almeno moralmente incostituzionali tutti i Parlamenti eletti con quel sistema: quello del 2006 (maggioranza Unione), quello del 2008 (maggioranza Pdl-Lega) e soprattutto quello attuale, uscito dalle elezioni del 24-25 febbraio. Inoltre sono incostituzionali il Presidente della Repubblica Napolitano, rieletto dai parlamentari incostituzionali, grazie ai voti dei deputati Pd-Sel eletti dal premio di maggioranza ora cassato, il Governo Letta, che a Montecitorio gode di una vasta maggioranza grazie al premio ora caduto, e i parlamentari, in particolare i deputati eletti con l’assegnazione del premio di maggioranza. Pochi si sono resi conto della gravità della situazione in cui è caduta questa repubblichetta: ormai tutto il sistema repubblicano è fuorilegge. Devo dire che fa sorridere constatare che colui che dovrebbe essere il garante della costituzione repubblicana sia incostituzionale al quadrato, il Presidente della Repubblica è delegittimato in quanto eletto per 2 volte da un Parlamento illegittimo… La beffa è che anche la composizione attuale della Corte Costituzionale è anticostituzionale perché costituita per 1/3 da nominati dal Parlamento e per 1/3 da nominati dal Presidente della Repubblica, eletto dal Parlamento. Faccio notare che nonostante si sapeva benissimo che il “Porcellum” era incostituzionale, tutti i parlamentari si comportavano come se fosse legittimo, fino alla suprema protervia di Napolitano che un Parlamento e un Governo illegittimi riscrivessero la Costituzione. Infatti il Presidente della Repubblica Napolitano (eletto due volte da un parlamento illegittimo) ha addirittura nominati al-

5 cuni presunti “saggi”, anch’essi quindi incostituzionali, che hanno screditato se stessi e, se ce fosse ancora bisogno, l’intera Repubblica. A questo punto è chiaro che qualunque riforma sarebbe viziata dallo stesso peccato originale, e quindi si spera che questi parlamentari non facciano “altre porcate” e che si dimettano in fretta. Dubito però che si comportino in questa maniera, ormai in questa Repubblica si è quasi perso ogni minima dignità. Visto che questo Parlamento non può più legiferare, e che qualunque nuova legge elettorale sarebbe frutto di un Parlamento illegittimo, l'unica soluzione costituzionale potrebbe consistere in un autoscioglimento del Parlamento e l'elezione di un nuovo parlamento sulla base di una legge elettorale precedente, basata sul sistema proporzionale. In questo modo non ci sarebbe un vuoto legislativo in fatto di legge elettorale, e solo un nuovo Parlamento potrà modificare eventualmente la legge elettorale. P.S. In una Monarchia l’incostituzionalità di una legge elettorale non cade anche sul Re, come invece avviene in una Repubblica dove anche il Presidente, eletto dai parlamentari, perde legittimità. Se al Quirinale ci fosse un Re, con questa legge elettorale incostituzionale il Governo e il Parlamento sarebbero illegittimi, ma perlomeno avremmo sempre un capo di stato legittimo che garantisce continuità allo Stato e che, senza subire la pressione dei parlamentari (illegittimi), può sciogliere il Parlamento, una volta risolto il problema della legge elettorale.

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ITALIA REALE Gennaio - Febbraio 2014 Manifestazioni ed eventi

Principe Eugenio di Savoia Il Palazzo d’inverno apre al pubblico Gioiello barocco fino a 2007 sede di un ministero della Redazione Si è aperto il 17 ottobre scorso a Vienna, il Palazzo d'inverno del principe Eugenio di Savoia (1663-1736). Per la prima volta i suoi sontuosi saloni barocchi sono stati visibili al pubblico in occasione del 350° anniversario della nascita dell'illustre principe sabaudo che fu grande generale dell'esercito asburgico e squisito mecenate. Eretto fra il 1697 e il 1724 nel centro di Vienna, il Winterpalais, di cui lo stesso Eugenio fu committente, divenne una nuova dependance del Belvedere, sua residenza estiva. Tra i saloni di gala più noti ci sono il Salone azzurro, con il soffitto affrescato da Louis Dorigny, il Salone rosso, con ritratti in grandezza naturale degli imperatori asburgici Giuseppe I, Carlo VI e del principe Eugenio in sella al suo destriero preferito, il magnifico Gabinetto dorato, con i suoi specchi ed il suo prezioso soffitto, nonché il Salone dei dipinti delle battaglie. «È' un omaggio al principe, il più

bel regalo di compleanno che gli potessimo fare perché il palazzo era stato costruito per il pubblico, per gli invitati», ha commentato la direttrice del Belvedere, Agnes Husslein-Arco, nel corso di una conferenza stampa. Fino all'inizio dei restauri nel 2007 utilizzato dal ministero delle Finanze austriaco, il Palazzo di inverno è un autentico gioiello architettonico dell'epoca barocca. Gli arredamenti, rivisitati dai successivi proprietari, presentano una varietà di pezzi dell'epoca del Principe Eugenio e di quella dell'Imperatrice Maria Teresa (1717-1780) che l'edificio acquisì nel XVIII secolo. Il Palazzo d'inverno esporrà gratuitamente al pubblico fino al 27 aprile 2014, dipinti, mobili, armi appartenute al Principe, di cui circa la metà della collezione del Belvedere. Il pezzo di maggior valore è la collana dell'Ordine del Toson d'oro appartenuta a Eugenio. In futuro i saloni di gala del Winterpalais saranno destinati ad un nuovo utilizzo ed ospiteranno mostre di storia e di arte contemporanea.

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