Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane 2014-2018

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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane 2014-2018

Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane 2014-2018 Studio sullo stato ed evoluzione del settore



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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane 2014-2018 Studio sullo stato ed evoluzione del settore


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Comitato Tecnico-Scientifico

Patrizia Apostoli

Giovanni Simonelli

dottore commercialista e revisore contabile

dottore commercialista e revisore contabile

Rosa Billone

Maria Elena Russo

dottore commercialista e revisore contabile

Servizio Studi Ufficio Promozione Imprese e Territorio Camera di Commercio di Brescia

Simona Cherubini dottore commercialista e revisore contabile

Francesco Landriscina dottore commercialista e revisore contabile

Grazia Savelli dottore commercialista e revisore contabile

INIZIATIVA COFINANZIATA E PATROCINATA DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI BRESCIA

Enrico Massardi ANCE Brescia


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

Sommario

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Prefazione dei presidenti L’edilizia bresciana supera le difficoltà e si prepara alle sfide del futuro _ 5 Uno studio rigoroso di particolare utilità per l’economia bresciana _ 6 Un settore in crescita, attento a sostenibilità ed economia circolare _ 7

09

51

Nota metodologica per l’analisi economico-patrimoniale

55

La struttura patrimoniale aggregata Impieghi _ 58 Fonti _ 60 Analisi della composizione dei Mezzi Propri _ 61 Analisi dell’andamento dei Mezzi di Terzi _ 67 Analisi per divisione ATECO2007 dei Mezzi di Terzi _ 69

Introduzione La struttura organizzativa territoriale delle imprese edili bresciane _ 12 Le imprese esaminate ai fini dell’analisi economicopatrimoniale _ 13

17

Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

75

Analisi ABC _ 79 Andamento del Margine Operativo Lordo (MOL) _ 85 L’andamento del Reddito Operativo _ 89 L’andamento della Redditività Finanziaria _ 90 L’analisi relativa alle divisioni ATECO _ 92 Andamento del Reddito ante imposte e del Risultato economico aggregato _ 100 Analisi della redditività tramite gli indici di bilancio, il ROA _ 105 Analisi della redditività tramite gli indici di bilancio, il ROE _ 109

La struttura organizzativa delle imprese edili _ 25 Imprese individuali dal 2012 al 2018 _ 26 Società di persone dal 2012 al 2018 _ 27 Società di capitali dal 2012 al 2018 _ 28 Imprese classificate in altre forme dal 2012 al 2018 _ 29 Il Comparto delle costruzioni bresciano, lombardo e italiano: un confronto _ 31 L’andamento a livello regionale e nazionale del comparto delle costruzioni: un confronto territoriale _ 32

37

La redditività aggregata

115

Conclusioni

117

Appendice Classificazione ATECO2007

La struttura produttiva e occupazionale del settore edile bresciano L’andamento degli addetti e delle imprese attive del settore edile nel periodo 2012-2017 _ 41 Gli addetti nelle divisioni di attività economica del settore delle costruzioni _ 42 L’andamento degli addetti per forma giuridica delle imprese del settore delle costruzioni _ 45 L’andamento dei dipendenti delle imprese attive del comparto delle costruzioni _ 49


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L’edilizia bresciana supera le difficoltà e si prepara alle sfide del futuro Ingegner Massimo Angelo Deldossi Presidente Ance Brescia

Nel presentare l’Analisi economica-finanziaria delle imprese edili bresciane tra il 2014 e il 2018, esprimo anzitutto l’apprezzamento per il Gruppo di professionisti che ha intensamente lavorato in questi ultimi mesi, analizzando con competenza una grande quantità di dati. A tal proposito ringrazio l’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Brescia e la Camera di commercio di Brescia, per aver affiancato la nostra Associazione in questa iniziativa, utile per verificare lo stato dell’arte di uno dei settori economici chiave della realtà locale e nazionale. Lo studio evidenzia, fra il resto, un aspetto non indifferente: diminuiscono le imprese individuali e le società di persone e crescono le società di capitali. Si tratta di un segnale di crescita e di maggiore stabilità di un settore che ha vissuto una profonda e in molti casi lacerante trasformazione tra la fine del primo decennio del nuovo secolo, sino a quasi tutto il secondo decennio. Come scoprirete nella prima parte dell’Analisi, le serie storiche del periodo tra il 2012 e il 2018 evidenziano come il comparto delle costruzioni abbia registrato una tendenza discendente sia a livello regionale sia nazionale, sia pure con diverse intensità. Nel confronto è evidente che il comparto bresciano ha seguito un ritmo decrescente superiore rispetto alla media lombarda e nazionale. Da sottolineare, al contempo, come il settore nella nostra provincia presenti oggi capacità di azione e d’innovazione di particolare rilevanza, tanto da essere considerato un valido benchmark di riferimento a livello nazionale. Insieme alle ancora tante criticità che il nostro mondo vive, dovute anche a cause esogene e non solo endogene, un dato di certo non trascurabile emerge con chiarezza: nel corso del quinquennio esaminato dall’Analisi, l’aggregato relativo al Valore della Produzione, considerando come valore base quanto rilevato nel 2014, si è incremento di quasi il 41 per cento, passando da oltre 2 miliardi e 400 milioni di euro a più di 3 miliardi e 430 milioni di euro. Molto resta da fare per ridare al settore il ruolo che merita, la crescita dello stesso dipende soprattutto da decisioni politiche e dal generale andamento economico del Paese. Di sicuro gli imprenditori bresciani del settore, dei quali Ance Brescia è un’orgogliosa rappresentante, sono attivamente impegnati e attrezzati per affrontare le nuove sfide che li attendono.

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Uno studio rigoroso di particolare utilità per l’economia bresciana Dottor Michele de Tavonatti Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Brescia

Quando è stato proposto al Consiglio dell’Ordine di collaborare con Ance Brescia nella redazione del presente studio, ho immediatamente accettato, sollecitando la creazione di un apposito Gruppo di lavoro composto da diverse professionalità che potesse affiancare i responsabili dell’Associazione e della Camera di commercio di Brescia in questa iniziativa. Del Gruppo di lavoro che è stato costituito in seno all’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Brescia fanno parte i Colleghi: Patrizia Apostoli, Rosa Billone, Simona Cherubini, Francesco Landriscina, Grazia Savelli e Giovanni Simonelli. A loro va il ringraziamento per l’elevata professionalità e la rara disponibilità che, unitamente agli sforzi profusi dagli altri tecnici che hanno composto il team, hanno consentito di realizzare il pregevole studio che viene sottoposto alla vostra attenzione. Lo studio si propone di raccogliere dati statistici, economici e patrimoniali del settore delle costruzioni della provincia di Brescia per esporre una loro elaborazione ragionata, destinata a tutti gli operatori economici che hanno interessi in e verso il settore in esame. Lo studio è suddiviso in due parti. Un primo spazio dedicato a descrivere le caratteristiche della struttura imprenditoriale, l’andamento demografico e la dinamica del settore delle costruzioni nel periodo 20122018 e una seconda parte dove sono analizzati i dati andamentali economici e patrimoniali del settore bresciano delle costruzioni nel periodo 2014-2018. Pur nella consapevolezza delle difficoltà tecniche degli argomenti trattati e delle inevitabili approssimazioni derivanti dalla aggregazione di dati non omogenei, il documento che è stato prodotto può essere considerato un utile strumento per interpretare l’andamento del settore delle costruzioni della nostra provincia e una fonte di informazioni alla quale le imprese del settore e gli altri operatori economici potranno fare riferimento.

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Un settore in crescita, attento a sostenibilità ed economia circolare Ingegner Roberto Saccone Presidente Camera di Commercio di Brescia

L’edilizia è, da sempre, uno dei settori trainanti dell’economia, al punto che monitorarne l’andamento e le prospettive significa, di fatto, ricavare importanti informazioni sulla situazione economica generale e sulle sue possibili evoluzioni. Peraltro, a testimonianza della sua capacità di guardare al futuro, l’edilizia è anche uno dei settori in cui si stanno maggiormente consolidando le nuove frontiere della sostenibilità e dell’economia circolare, considerato che sta notevolmente crescendo l’attenzione e la sensibilità alla realizzazione di processi e prodotti costruttivi ecocompatibili, con progettazioni sempre più versatili e materiali riciclabili. Per la provincia di Brescia il settore edile assume poi un’importanza determinante: basti pensare che il 15% delle imprese iscritte al Registro delle Imprese appartiene a tale settore. Per questo motivo, Camera di commercio ed Ance Brescia hanno deciso di sviluppare ulteriormente la propria ultra trentennale collaborazione nelle attività di studio del settore, dando vita, anche con il prezioso contributo dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Brescia, a un nuovo progetto sistematico di analisi economico-finanziaria delle imprese edili – che trova importante realizzazione nella presente pubblicazione – ampliando la raccolta dei dati statistico/economici, con un esame che si estende a tutti i bilanci delle imprese del settore costruzioni, depositati presso il Registro delle Imprese. Dopo periodi sicuramente non facili, alcuni importanti studi di analisti ed esperti del settore evidenziano che il prossimo triennio sarà caratterizzato, a livello nazionale, da una stabile ripresa delle costruzioni: ristrutturazioni, riqualificazioni e, in misura minore, nuova edilizia residenziale e non residenziale, vedono consolidare significativi segnali di ripresa. Con la pubblicazione della “Analisi economico-finanziaria delle imprese edili, studio sullo stato ed evoluzione delle imprese bresciane operanti nel settore delle costruzioni edili”, l’intento è pertanto quello di fornire, a chi opera nell’edilizia, uno strumento utile a interpretare il quadro attuale e possibilmente, percepire verso quali trend si sta indirizzando un settore che rappresenta un importante volano per l’intera economia, in grado com’è di trainare un indotto estremamente ricco e variegato di imprese.

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Introduzione


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Introduzione

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Con l’“Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane 2014-2018” riprende la pubblicazione dell’indagine, sviluppata fino al 2016 dal professor Renato Camodeca e da Ance Brescia, che aveva per oggetto l’analisi delle condizioni di economicità delle imprese edili, rette in forma di società di capitali, associate al Collegio Costruttori – Ance Brescia. A partire dal presente lavoro, la fattiva collaborazione instaurata tra Ance Brescia, Camera di commercio di Brescia e Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Brescia ha consentito di sviluppare l’indagine economico-finanziaria che vi viene presentata, non limitandola alle imprese associate ad Ance Brescia - Collegio Costruttori, bensì allargandola a tutte le imprese del settore edile della provincia di Brescia. Nella parte iniziale, lo studio si arricchisce con una serie di dati e di informazioni presenti nel Registro delle Imprese della Camera di commercio di Brescia, mediante i quali si vogliono descrivere le caratteristiche della struttura imprenditoriale, l’andamento demografico e la dinamica del settore delle costruzioni nel periodo 2012-20181 senza, tuttavia, avere le pretese di costituire un’indagine congiunturale. L’analisi prende a riferimento le società iscritte nel Registro delle Imprese di Brescia, appartenenti al settore “F COSTRUZIONI”, ripartito nelle tre divisioni: “F41 Costruzione di edifici”, “F42 Ingegneria civile”, “F43 Lavori di costruzione specializzati” secondo l’attuale classificazione delle attività economiche ATECO20072,3, indipendentemente dalla forma giuridica assunta. Nella seconda parte, lo studio prosegue illustrando l’andamento congiunto economico e patrimoniale delle imprese edili bresciane nel quinquennio 2014-2018, utilizzando la tecnica dell’analisi di bilancio applicata all’aggregato dei valori dei bilanci delle imprese tenute alla pubblicità legale dei conti. In questa seconda parte, l’Analisi mira a descrivere il quadro generale del settore delle costruzioni della provincia di Brescia, pur con le inevitabili approssimazioni, derivanti sia dall’utilizzo di dati aggregati, sia dalla impossibilità di reperire dati raffrontabili per tutte le categorie di imprese. Di conseguenza, le elaborazioni hanno riguardato le società di capitali suddivise, laddove ritenuto opportuno, per scaglioni di Valore della Produzione.

1 L’approfondimento strutturale e demografico delle imprese edili bresciane è stato esteso anche agli anni 2012 e 2013 al fine di meglio rappresentare il trend che lo ha interessato e per dare continuità di analisi rispetto all’ultimo Rapporto pubblicato (2012-2016). 2 La classificazione delle attività economiche ATECO2007 è una tipologia di classificazione adottata dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico. Si veda l’apposita scheda Classificazione ATECO2007 in appendice. 3 Le attività esercitate ricomprese nel settore F Costruzioni sono riportate nell’allegato in calce al presente lavoro.


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Introduzione

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La struttura organizzativa territoriale delle imprese edili bresciane Le aziende edili che risultano iscritte nel Registro delle Imprese di Brescia al 31 dicembre di ogni anno, possono essere classificate a seconda della loro forma giuridica come da Tabella 1. I dati della Tabella si riferiscono alle sole imprese attive. Nel conteggio non sono state considerate le imprese sospese, inattive, con procedure concorsuali, in scioglimento o liquidazione e cessate. Tabella 1: Numero delle sole imprese attive iscritte, appartenenti alla Categoria “F” Costruzioni, divise per forma giuridica dfa

2014 2015 2016 2017 2018

società di capitali

società di persone

imprese individali

altre forme

totale

3.519 3.566 3.582 3.627 3.718

2.405 2.306 2.224 2.130 2.048

11.666 11.284 10.994 10.869 10.556

123 117 103 100 98

17.713 17.273 16.903 16.726 16.420

Fonte: Infocamere - Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Nel capitolo seguente, per una più completa illustrazione dei dati, verranno considerate tutte le imprese registrate nei repertori camerali ricomprendendo quelle attive, inattive, sospese, in scioglimento o liquidazione, con procedure concorsuali. Per l’intero settore delle costruzioni si è voluta analizzare la struttura imprenditoriale e le dinamiche demografiche che lo hanno caratterizzato nel periodo 2012-2018 prendendo a riferimento tutte le imprese registrate nei repertori camerali alla fine di ciascun anno considerato.


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Introduzione

Le imprese esaminate ai fini dell’analisi economico-patrimoniale L’analisi economico patrimoniale si è basata sui dati contabili relativi alle imprese del settore esaminato nel periodo 2014-2018. Considerato, però, che solamente le società di capitali sono tenute legalmente alla pubblicità dei conti, è stato necessario limitare lo studio dei dati di bilancio riferendolo unicamente a queste ultime. Nella Tabella seguente vengono riportati i dati presenti nella Banca dati Stockview-Infocamere di fonte Registro Imprese della CCIAA di Brescia relativi alle società di capitali attive suddivise per classi di Valore della Produzione. Tabella 2: Società di capitali attive, appartenenti alla Categoria “F” Costruzioni, divise per classi di Valore della Produzione Valore della Produzione

società di capitali 31/12/2014

società di capitali 31/12/2015

società di capitali 31/12/2016

società di capitali 31/12/2017

società di capitali 31/12/2018

425 33 1.405 473 477 438 155 79 19 8 7 3.519

691 48 1.284 455 450 411 129 67 15 8 8 3.566

728 48 1.297 451 467 358 137 65 20 5 6 3.582

844 31 1.235 461 424 391 145 64 21 5 6 3.627

929 30 1.216 440 448 402 151 64 27 6 5 3.718

Valore della Produzione assente Valore della Produzione negativo Fino a 250 mila/euro 250-500 mila/euro 500 mila-1 milione/euro 1-2,5 milione/euro 2,5-5 milione/euro 5-10 milione/euro 10-25 milione/euro 25-50 milione/euro più di 50 milione/euro Totale iscritte

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Sono stati definiti i seguenti criteri di rilevazione: x le società di capitale attive appartenenti al settore “F Costruzioni” secondo la classificazione ATECO2007, che hanno condotto tale attività economica in via esclusiva o principale. x che abbiano presentato almeno un bilancio nel periodo considerato; x che abbiano un Valore della Produzione disponibile (anche se negativo).

Sulla scorta di tali criteri il numero dei bilanci esaminati per ciascuno degli anni considerati è riportato nella Tabella 3. Tabella 3: Numero dei bilanci esaminati (2014-2018) ad

N. bilanci

2014

2015

2016

2017

2018

Totale

2.304

2.443

2.563

2.671

2.670

12.651


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Introduzione

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Confrontando il numero dei bilanci esaminati relativi alle società di capitali con il numero delle imprese attive nel settore delle costruzioni sotto forma di società di capitali, è possibile calcolare i tassi di copertura: 1. Tasso di copertura “1”, ottenuto rapportando: (a) il numero dei bilanci esaminati depositati dalle imprese attive selezionate con i criteri di cui sopra; (b) al totale delle società di capitali attive iscritte nei repertori camerali alla fine di ciascuno degli anni considerati. Tabella 4: Tasso di copertura “1”: Numero bilanci delle imprese attive esaminate/Numero delle Società di capitali attive iscritte nei registri della CCIAA di Brescia alla fine di ciascuno degli anni considerati

2014 2015 2016 2017 2018

Bilanci delle società di capitali attive esaminati (a)

Società di capitali attive iscritte nei repertori della CCIAA (b)

Tasso di copertura % a/b

2.304 2.443 2.563 2.671 2.670

3.519 3.566 3.582 3.627 3.718

65,5 68,5 71,6 73,6 71,8

(Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia)

Dai dati si evince che l’analisi ha riguardato in media oltre il 70% delle Società di capitali del settore edile iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Brescia. 2. Tasso di copertura “2”, ottenuto rapportando: (a) il numero dei bilanci esaminati depositati dalle imprese attive selezionate con i criteri di cui sopra; (b) al totale delle società di capitali attive iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Brescia per cui è disponibile il Valore della Produzione per ciascuno degli anni considerati1. Tabella 5: Tasso di copertura “2”: Bilanci delle imprese attive esaminate/Numero delle Società di capitali attive iscritte nei registri della CCIAA di Brescia alla fine di ciascuno degli anni considerati che hanno depositato il bilancio

2014 2015 2016 2017 2018

Bilanci delle società di capitali attive esaminati (a)

Bilanci delle società di capitale attive iscritte nei repertori della CCIAA con Vpd disponibile (c)

a/c

2.304 2.443 2.563 2.671 2.670

3.094 2.875 2.854 2.783 2.789

74,5 85,0 89,8 96,0 95,7

(Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia)

1

Le imprese che presentano un Valore della Produzione non disponibile equivalgono alle imprese che non hanno depositato il bilancio. Le motivazioni del mancato deposito sono riconducibili alle seguenti casistiche: imprese di nuova costituzione, imprese che per una o più annualità non hanno presentato il bilancio e per le quali sono in corso procedure interne di verifiche e di controllo.


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Introduzione

Dalla Tabella 5 si evince che l’analisi ha riguardato in media circa il 90% delle Società di capitali del settore edile iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Brescia che nel periodo in esame hanno depositato il bilancio. L’elaborazione ha comunque riguardato un’enorme mole di dati contabili, estrapolati dai bilanci delle società di capitali operanti nel settore edile bresciano. Tali criteri hanno ridotto il numero di bilanci elaborati da 18.012 a 12.651. Successivamente, si è provveduto a individuare i principali indicatori che meglio rappresentano i profili della struttura economico patrimoniale delle imprese esaminate. Sia pure con le limitazioni che meglio verranno illustrate in seguito, il lavoro svolto può essere ritenuto: z un’utile indicazione per l’individuazione di benchmark di settore a rilevanza locale, di cui le singole imprese edili potranno disporre per un raffronto con le proprie risultanze di bilancio; z un supporto per gli operatori economici interessati al settore edile bresciano, siano essi istituti finanziari, industrie manifatturiere o pubbliche amministrazioni.

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Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico


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Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

Attraverso i numeri presenti nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Brescia, si vogliono descrivere le caratteristiche della struttura imprenditoriale, l’andamento demografico e la dinamica del settore delle costruzioni nel 2012-2018. L’analisi prende a riferimento le imprese registrate1 appartenenti al settore “F COSTRUZIONI” ripartito nelle tre divisioni: “F41 Costruzione di edifici”, “F42 Ingegneria civile”, “F43 Lavori di costruzione specializzati” secondo l’attuale classificazione delle attività economiche ATECO20072. I dati annuali più aggiornati presenti negli archivi camerali, al momento della stesura del presente approfondimento, riferiscono di oltre 18.000 imprese edili registrate a fine 2018 che rappresentano il 15% delle attività economiche della provincia bresciana. Una quota considerevole che evidenzia quanto il settore delle costruzioni rappresenti un’importante realtà nell’ambito del sistema economico locale. La disaggregazione per divisione di attività descrive un settore composto per il 66% da imprese che operano nei lavori di costruzioni specializzati (rientrano nella divisione F43 le attività relative alla demolizione e preparazione del cantiere edile; all’installazione di impianti elettrici, idraulici, ed altri lavori di costruzione e installazione; al completamento e finitura di edifici; e ad altri lavori di costruzione). Il 33% è composto dalle imprese che svolgono attività di costruzione di edifici (divisione F41). Il restante 1% opera nelle attività di ingegneria civile (rientrano nella divisione F42 le attività di costruzione di strade e ferrovie e la costruzione di opere di pubblica autorità).

Grafico 1: Composizione del settore delle costruzioni per divisione di attività economica a fine 2018

z 66%

z 33%

z 1%

F 43 Lavori di costruzione specializzati

F 41 Costruzione di edifici

F 42 Ingegneria civile

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

1

Le imprese registrate nei repertori camerali contano al loro interno: attive, inattive, sospese, in scioglimento o liquidazione, con procedure concorsuali. 2 La classificazione delle attività economiche ATECO2007 è riportata in appendice.


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Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

È un settore composto di micro e piccole imprese dove oltre il 95% ha meno di dieci addetti e che rispecchia la struttura fortemente molecolarizzata che caratterizza il comparto a tutti i livelli territoriali: in Lombardia la quota di aziende fino a nove addetti è pari al 96,1% e sale al 96,5% in Italia. Negli ultimi anni il comparto edile ha conosciuto un periodo di forte ridimensionamento dovuto alla lunga crisi economica che ha colpito il sistema imprenditoriale nel complesso seppure con differenti intensità. In questo contesto il settore delle costruzioni è quello che maggiormente ha risentito degli effetti della lunga crisi economica, dal 2012 al 2018 hanno cessato l’attività più di 2.100 imprese corrispondenti a una riduzione dell’11%, una flessione percentuale sensibilmente più elevata rispetto al calo del 3% che ha caratterizzato l’intero sistema imprenditoriale nello stesso periodo. La contrazione della base imprenditoriale si spiega attraverso l’analisi dei flussi di natalità e mortalità imprenditoriale. Dall’osservazione delle serie storiche dei tassi di natalità è evidente il calo progressivo di questo indicatore per tutto il sistema edile bresciano. La natalità è passata dal 6,2% del 2012 al 5,5% del 2018, un trend discendente che mette in evidenza la difficoltà a intraprendere un’attività. Per il settore edile il tasso di natalità è più contenuto rispetto alla media del sistema imprenditoriale e in progressivo calo fino al 2016, anno in cui raggiunge il suo valore minimo pari al 3,5%. Segue fino al 2018 una fase di aumento ad evidenziare una ripresa dell’iniziativa imprenditoriale. Analizzando con maggiore grado di dettaglio emerge che tali dinamiche hanno interessato tutte le divisioni seppur con intensità diverse. Le attività di costruzioni di edifici presentano un tasso di natalità mediamente più basso dell’intero comparto. Nel 2016 hanno raggiunto il minimo storico del 2,3% a cui è seguito un recupero fino al 2018 anno in cui il valore si è attestato al 3,0%. Le attività dei lavori specializzati, rientranti nella divisione F43, nel periodo osservato hanno presentato valori del tasso di natalità mediamente più alti dell’intero settore edile, ricalcando, tuttavia, il trend discendente fino al 2016 seguito da un leggero recupero fino al 2018. Sul fronte della mortalità d’impresa l’analisi della serie storica mette in evidenza un andamento progressivamente decrescente del valore del tasso di cessazione per l’intero sistema imprenditoriale bresciano. Per il settore edile il valore del tasso di mortalità oscilla tra il 7,0% e il 5,7% assumendo un andamento fluttuante caratterizzato da una crescita dal 2012 al 2015 cui segue una fase di stabilità nel 2016 e 2017 per poi tornare ad aumentare nel 2018. Andamento comune a tutte le divisioni del comparto delle costruzioni. Ad incidere sulla capacità di tenuta sul mercato sono stati i numerosi fallimenti che complessivamente nel periodo osservato sono stati circa 560 corrispondenti al 28 % del totale. Le dinamiche della nati-mortalità delle imprese si sintetizzano nel tasso di turnover netto (dato dalla differenza tra il tasso di natalità e mortalità) che misura la “vivacità” imprenditoriale. Per il settore edile il valore del tasso di turnover si è mantenuto negativo nel corso del periodo osservato.

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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

L’indebolirsi dell’iniziativa economica associata alla difficoltà di resistenza sul mercato hanno ridotto la base imprenditoriale del comparto delle costruzioni e la sua incidenza sul sistema produttivo locale che è passata dal 16,5% del 2012 al 15,2% del 2018. Il sistema imprenditoriale nel suo complesso, sebbene si sia ridotto nella sua consistenza, è stato sostenuto dalle dinamiche espansive dei servizi che hanno modificato la struttura imprenditoriale bresciana. Osservando la composizione settoriale nel tempo è evidente la continua diminuzione del peso delle imprese agricole e il ridimensionamento delle imprese manifatturiere accanto alle costruzioni. Il processo di terziarizzazione ha interessato, con intensità diverse, le strutture imprenditoriali lombarde e anche nazionali.

Tabella 6: Andamento delle imprese registrate in CCIAA - Settore costruzioni “F”

Settore delle Costruzioni

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

20.148

19.664

19.221

18.865

18.508

18.336

18.016

Fonte Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Tabella 7: Imprese delle Costruzioni per divisioni ATECO2007

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

F 41 Costruzione di edifici

F 42 Ingegneria civile

F 43 Lavori di costruzione specializzati

Totale

7.183 6.976 6.716 6.476 6.300 6.153 6.017

165 169 165 174 174 173 169

12.800 12.519 12.340 12.215 12.034 12.010 11.830

20.148 19.664 19.221 18.865 18.508 18.336 18.016

F 41 Costruzione di edifici

F 42 Ingegneria civile

F 43 Lavori di costruzione specializzati

Totale

35,7 35,5 34,9 34,3 34,0 33,6 33,4

0,8 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9

63,5 63,7 64,2 64,7 65,0 65,5 65,7

100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Tabella 8: Incidenza percentuale sul totale

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

22

Grafico 2: Andamento del tasso di natalitĂ imprenditoriale del settore edile e dell'universo imprese bresciane 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 2012

z Universo imprese

2013

2014

z Costruzioni

2015

2016

2017

2018

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Grafico 3: Andamento del tasso di mortalitĂ imprenditoriale del settore edile e dell'universo imprese bresciane 12,00 11,00 10,00 9,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 2012 z Universo imprese

2013 z Costruzioni

2014

2015

2016

2017

2018

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

23

Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

Grafico 4: Andamento delle imprese registrate in CCIAA - Settore costruzioni “F� 20.500 20.000 19.500 19.000 18.500 18.000 17.500 17.000 16.500 2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Grafico 5: Trend delle imprese registrate in provincia di Brescia 22.000

123.000

21.500

122.000

21.000 121.000

20.500

120.000

19.500 19.000

119.000

18.500 118.000 18.000 117.000

17.500 17.000

116.000 2012

2013

2014

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

2015

2016

z Universo imprese

2017

2018

z Costruzioni


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Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

24

Grafico 6: Composizione per settore di attivitĂ economica delle imprese bresciane

8,9

2012

13,9

8,4

2018

0% z Agricoltura

13

10%

20%

16,5

22

15,2

30%

z AttivitĂ manifatturiere

38

21,8

40%

50%

z Costruzioni

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

41,6

60%

70%

z Commercio

80%

90% z Altri servizi

100%


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Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

La struttura organizzativa delle imprese edili L’analisi della struttura organizzativa mette in evidenza che il settore edile è composto da un universo di piccole realtà imprenditoriali, poco strutturate dal punto di vista organizzativo. Caratterizzato per la netta preponderanza delle imprese individuali che a fine 2018 contano circa il 60% del totale a fronte del 49% della media dell’intero sistema produttivo locale. Un continuo impulso a questa forma si deve all’iniziativa economica dei cittadini stranieri, in particolare extracomunitari. Le imprese straniere, infatti, nel 2018 rappresentano il 15,6% delle imprese edili, l’11,0% sono extracomunitarie. Le società di capitale rappresentano il 26,1% delle imprese edili, corrispondenti a oltre 4.700 imprese; meno consistenti sono le società di persone che concentrano il 13,1% del totale. Appena l’1% delle imprese delle costruzioni sono organizzate sotto altre forme giuridiche.

Grafico 7: Composizione del comparto Costruzioni a seconda della forma

z 59,8%

z 13,1%

Imprese individuali

Società di persone

z 26,1%

z 1%

Società di capitali

Altre forme

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Tabella 9: Ripartizione delle imprese per natura giuridica 2012-2018 Classi di Natura giuridica

Società di capitali Società di persone Imprese individuali Altre forme Totale

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

4.338 2.900 12.692 218 20.148

4.407 2.825 12.219 213 19.664

4.399 2.699 11.928 195 19.221

4.492 2.610 11.571 192 18.865

4.526 2.521 11.280 181 18.508

4.584 2.440 11.135 177 18.336

4.704 2.358 10.777 177 18.016

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia


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Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

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26

Andamento delle imprese individuali bresciane dal 2012 al 2018 La forma organizzativa più semplice come la ditta individuale è quella storicamente più diffusa nel settore delle costruzioni. Le scarse barriere all’entrata e la pratica del subappalto la rendono ancora più attraente nella divisione F43 dei lavori di costruzione specializzati, dove il 74,4% delle imprese opera come ditta individuale. Pur rimanendo la forma giuridica in assoluto prevalente, nell’ultimo decennio ha segnato una progressiva contrazione che ne ha diminuito la consistenza. Con riferimento al periodo osservato, nel 2018 si contano 10.777 ditte individuali ben 1.915 unità in meno in confronto al 2012. Ad incidere significativamente sul dato negativo è stata la chiusura di 1.189 ditte individuali attive nei lavori di costruzione specializzati (F43) e di 716 imprese delle costruzioni di edifici (F41). Il calo della numerosità ha ridotto l’incidenza sul totale di tale forma organizzativa che è passata dal 63% del 2012 al 60% del 2018.

Tabella 10: Andamento delle imprese individuali 2012-2018 aaa

Imprese individuali

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

12.692

12.219

11.928

11.571

11.280

11.135

10.777

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Grafico 8: Andamento delle imprese individuali

13.000 12.500 12.000 11.500 11.000 10.500 10.000 9.500 2012

2013

2014

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

2015

2016

2017

2018


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27

Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

Andamento delle società di persone bresciane dal 2012 al 2018 Le società di persone sono una forma organizzativa che rappresenta nel settore edile il 13% del totale. Nel periodo osservato hanno registrato un trend discendente che ha assottigliato la loro base imprenditoriale. Nel 2018 si contano 2.358 società di persone, 542 in meno rispetto al 2012. Calo su cui ha pesato la chiusura di 357 società di persone operanti nella costruzione di edifici (F41), divisione quest’ultima in cui tale forma è più diffusa.

Tabella 11: andamento delle società di persone 2012-2018 sdfsdf

Società di persone

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2.900

2.825

2.699

2.610

2.521

2.440

2.358

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Grafico 9: Andamento delle società di persone

3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 2012

2013

2014

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

2015

2016

2017

2018


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Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

28

Andamento delle società di capitali bresciane dal 2012 al 2018 Nel 2018 più di un quarto delle imprese bresciane del settore sono organizzate sotto forma di società di capitale, in valore assoluto sono 4.704 imprese. Il periodo osservato mette in evidenza un progressivo aumento di tale forma che ha riguardato prevalentemente la divisione dei lavori di costruzione specializzati (F43). Tabella 12: Andamento delle società di capitali 2012-2018 fsdf

Società di capitali

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

4.338

4.407

4.399

4.492

4.526

4.584

4.704

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Grafico 10: Andamento delle società di capitali

4.800 4.700 4.600 4.500 4.400 4.300 4.200 4.100 2012

2013

2014

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

2015

2016

2017

2018


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29

Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

Andamento delle imprese bresciane classificate in altre forme dal 2012 al 2018 Nelle altre forme rientrano i consorzi e le società cooperative bresciane che sono organizzazioni giuridiche molto poco diffuse nel settore edile, contano, infatti, nel 2018 appena 177 imprese. Come per le altre organizzazioni hanno segnato un calo rispetto al 2012 di 41 unità.

Tabella 13: Andamento delle imprese classificate in altre forme 2012-2018

Altre forme

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

218

213

195

192

181

177

177

2016

2017

2018

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Grafico 11: Andamento delle imprese classificate in altre forme

250 200 150 100 50 0 2012

2013

2014

2015

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Dalla sintesi delle dinamiche sopra esposte emerge che negli ultimi anni il settore edile bresciano, accanto al sensibile ridimensionamento della propria base imprenditoriale, ha segnato una significativa trasformazione della struttura organizzativa con il diffondersi di modelli di gestione più strutturati, come le società di capitali che subentrano progressivamente alle forme giuridiche più semplici quali ad esempio le società di persone e le ditte individuali.


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Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

30

Grafico 12: Trend della struttura per natura giuridica del settore delle costruzioni bresciano (2012-2018) 1,1

1,1

1,0

1,0

1,0

1,0

1,0

14,4

14,4

14

13,8

13,6

13,3

13,1

21,5

22,4

22,9

23,8

24,5

25

26,1

63

62,1

62,1

61,3

60,9

60,7

59,8

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

100% 80% 60% 40% 20% 0%

z Imprese individuali

z SocietĂ di capitali

z SocietĂ di persone

z Altre forme


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Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

Il Comparto delle costruzioni bresciano, lombardo e italiano: un confronto Dal confronto territoriale è evidente che la struttura organizzativa semplice in cui la ditta individuale è la forma giuridica prevalente è comune a tutti i livelli. L’incidenza delle imprese individuali nel sistema bresciano (59,8%) è in linea con la media lombarda (59,6%) e superiore rispetto alla media nazionale (56,7%). Le forme più strutturate come le società di capitale sono più diffuse nel contesto nazionale dove la loro incidenza è del 28,3%. La quota delle società di capitale bresciana (26,1%) è più vicina alla media lombarda (26,7%). Grafico 13: Composizione per classi di natura giuridica delle imprese del settore delle costruzioni (anno 2018)

100%

1,0

2,7

3,6

13,1

11

11,4

26,1

26,7

28,3

59,8

59,6

56,7

Brescia

Lombardia

Italia

80% 60% 40% 20% 0%

z Imprese individuali

z Società di capitali

z Società di persone

z Altre forme


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Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

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L’andamento a livello regionale e nazionale del Comparto delle costruzioni: un confronto territoriale Dall’analisi delle serie storiche nel periodo dal 2012 al 2018 emerge che il comparto delle costruzioni ha seguito un trend discendente sia a livello regionale che nazionale, sebbene con diverse intensità. Nel confronto è evidente che il comparto bresciano ha seguito un ritmo decrescente superiore rispetto alla media lombarda e nazionale.

Tabella 14: Andamento delle imprese edili in Lombardia 2012-2018 dfasd

Imprese in Lombardia

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

156.921

153.914

152.085

150.549

149.333

148.193

146.527

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Grafico 14: Andamento delle imprese edili in Lombardia 158.000 156.000 154.000 152.000 150.000 148.000 146.000 144.000 142.000 140.000 2012

2013

2014

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

2015

2016

2017

2018


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33

Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

Tabella 15: Andamento delle imprese edili in Italia 2012-2018 df

Imprese in Italia

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

894.028

875.598

861.744

851.696

843.433

836.715

830.531

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Grafico 16: Andamento delle imprese del comparto costruzioni in Italia 900.000 890.000 880.000 870.000 860.000 850.000 840.000 830.000 820.000 810.000 2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Grafico 17: Andamento delle imprese del settore delle costruzioni (numero indice anno base 2012=100)

105

100

95

90

85

80 2012 z Brescia

2013

2014 z Lombardia

2015

2016

2017 z Italia

2018


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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VEZZA D’OGLIO VIONE

PONTE DI LEGNO TEMÙ

MONNO INCUDINE

EDOLO

SONICO

CORTENO GOLGI MALONNO BERZO DEMO

PAISCO LOVENO

SAVIORE DELL’ADAMELLO CEVO

SELLERO

CEDEGOLO

CAPO DI PONTE

CEVO

PASPARDO

ONO SAN PIETRO

CIMBERGO

CERVENO

LOZIO

NIARDO

MALEGNO

BORNO

CETO

BRA ONE

LOSINE

OSSIMO

BRENO . ATE C CIVID

PIANCOGNO ANGOLO TERME

BRENO

BERZO INFERIORE

ESINE

BIENNO

DARFO BOARIO TERME

GIANIC

O

PIAN

BAGOLINO

ARTOGNE

CAM

UNO

LIMONE SUL GARDA

COLLIO TREMOSINE

BOVEGNO PISOGNE MAGASA

ANFO

PEZZAZE IRMA PERTICA BASSA

ZONE

TAVERNOLE SUL MELLA

MARMENTINO

LAVENONE

VALVESTINO IDRO

MARONE

LA TISO MON

MURA

LODRINO

SALE MARASINO

GARDONE VAL TROMPIA

MARCHENO

ISEO

PARATICO

LUMEZZANE

BRIONE CORTEFRANCA

CAPRIOLO

PROVAGLIO D’ISEO

MONTICELLI BRUSATI

AGNOSINE

OME

NAVE

O CELLATICA

FRANCIACORTA

COL LEB EAT

COLOGNE PONTOGLIO

PADERNO

CAZZAGO SAN MARTINO

VILLANUOVA SUL CLISI

VALLIO

OLE NUV

MUSCOLINE

BRESCIA

RONCADELLE

NUVOLERA

PREVALLE

NTO

CHIARI

SAN FELICE DEL BENACO PUEGNAGO DEL GARDA

PAITONE BOTTICINO

OSPITALETTO

ROVATO

CALVAGESE DELLA RIVIERA

TRAVAGLIATO CASTREZZATO

BRANDICO

ROCCAFRANCA CORZANO

ORZIVECCHI

MAIRANO

IO IGL

PONCARALE

PADENGHE SUL GARDA

AZZANO CAPRIANO MELLA DEL COLLE

BORGOSATOLLO CALCINATO

CASTENEDOLO MONTIRONE

LONATO

DESENZANO DEL GARDA

SIRMIONE

LONGHENA BAGNOLO MELLA

SAN PAOLO

MONTICHIARI

GHEDI

BARBARIGA

ORZINUOVI

MANERBA DA GAR SUL GARDA DEL A Z ZE SOIANO IGA DEL LAGO MON GARDA DEL

PEN

NAV

FLERO

DELLO

POMPIANO

BEDIZZOLE

MAZZANO

POL

ENO

LOGRATO

DIO

TRENZANO

COMEZZANO CIZZAGO

VILLACHIARA

REZZATO CASTELMELLA

MACLO

RUDIANO

TORBOLE CASAGLIA

BERLINGO

CASTELCOVATI

S. Z

URAGO D’OGLIO

SALÒ

GAVARDO

SERLE

CASTEGNATO

COCCAGLIO

NO CIA VOL ROÈ

BOVEZZO

GUSSAGO

RODENGO SAIANO

ERBUSCO

PALAZZOLO SULL’OGLIO

SABBIO CHIESE

ODOLO

CAINO CONCESIO

PASSIRANO

GARDONE RIVIERA

VILLA CARCINA

ADRO

TOSCOLANO MADERNO

VOBARNO

PRESEGLIE

SAREZZO

POLAVENO

PROVAGLIO VALLE SABBBIA

BARGHE

BIONE

GARGNANO

TREVISO BRESCIANO

VESTONE

CASTO

SULZANO

TIGNALE

CAPOVALLE

PERTICA ALTA

POZZOLENGO

OFFLAGA

BORGO SAN GIACOMO VEROLAVECCHIA VEROLANUOVA QUINZANO D’OGLIO

CALVISANO

LENO

MANERBIO

CARPENEDOLO

BASSANO BRESCIANO CIGOLE SAN GERVASIO BRESCIANO

PONTEVICO

PAVONE MELLA

VISANO

ISORELLA GOTTOLENGO

REMEDELLO

MILZANO ALFIANELLO

PRALBOINO

GAMBARA

SENIGA FIESSE

ACQUAFREDDA


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

Comune Imprese registrate Acquafredda 17 Adro 136 Agnosine 19 Alfianello 27 Anfo 6 Angolo Terme 38 Artogne 56 Azzano Mella 43 Bagnolo Mella 132 Bagolino 47 Barbariga 34 Barghe 25 Bassano Bresciano 28 Bedizzole 186 Berlingo 69 Berzo Demo 28 Berzo Inferiore 54 Bienno 57 Bione 19 Borgo San Giacomo 79 Borgosatollo 122 Borno 54 Botticino 127 Bovegno 31 Bovezzo 66 Brandico 24 Braone 15 Breno 71 Brescia 2.137 Brione 11 Caino 13 Calcinato 266 Calvagese della Riviera 45 Calvisano 167 Capo di Ponte 31 Capovalle 9 Capriano del Colle 53 Capriolo 197 Carpenedolo 213 Castegnato 106 Castelcovati 161 Castel Mella 103 Castenedolo 171 Casto 14 Castrezzato 183 Cazzago San Martino 177 Cedegolo 18 Cellatica 60 Cerveno 6 Ceto 28 Cevo 12 Chiari 392 Cigole 10 Cimbergo 16 Cividate Camuno 49

35

Le imprese edili bresciane: morfologia e andamento demografico

Coccaglio Collebeato Collio Cologne Comezzano-Cizzago Concesio Corte Franca Corteno Golgi Corzano Darfo Boario Terme Dello Desenzano del Garda Edolo Erbusco Esine Fiesse Flero Gambara Gardone Riviera Gardone Val Trompia Gargnano Gavardo Ghedi Gianico Gottolengo Gussago Idro Incudine Irma Iseo Isorella Lavenone Leno Limone sul Garda Lodrino Lograto Lonato del Garda Longhena Losine Lozio Lumezzane Maclodio Magasa Mairano Malegno Malonno Manerba del Garda Manerbio Marcheno Marmentino Marone Mazzano Milzano Moniga del Garda Monno Monte Isola

170 35 40 108 81 166 110 59 31 275 66 325 68 152 118 45 149 65 31 89 56 228 323 42 74 203 23 2 2 108 59 6 253 15 13 60 276 5 4 9 192 36 2 32 26 45 92 154 49 5 39 151 42 37 11 30

Monticelli Brusati Montichiari Montirone Mura Muscoline Nave Niardo Nuvolento Nuvolera Odolo Offlaga Ome Ono San Pietro Orzinuovi Orzivecchi Ospitaletto Ossimo Padenghe sul Garda Paderno Franciacorta Paisco Loveno Paitone Palazzolo sull’Oglio Paratico Paspardo Passirano Pavone del Mella San Paolo Pertica Alta Pertica Bassa Pezzaze Pian Camuno Pisogne Polaveno Polpenazze del Garda Pompiano Poncarale Ponte di Legno Pontevico Pontoglio Pozzolengo Pralboino Preseglie Prestine Prevalle Provaglio d’Iseo Provaglio Val Sabbia Puegnago sul Garda Quinzano d’Oglio Remedello Rezzato Roccafranca Rodengo-Saiano Roe’ Volciano Roncadelle Rovato Rudiano

71 407 93 10 43 92 28 63 53 14 58 36 18 207 39 189 30 60 55 1 36 310 74 6 91 46 74 9 9 35 94 122 32 54 44 65 39 73 146 63 39 27 1 95 113 15 72 88 46 121 111 90 76 94 381 144

Sabbio Chiese Sale Marasino Salo’ San Felice del Benaco San Gervasio Bresciano San Zeno Naviglio Sarezzo Saviore dell’Adamello Sellero Seniga Serle Sirmione Soiano del Lago Sonico Sulzano Tavernole sul Mella Temu’ Tignale Torbole Casaglia Toscolano-Maderno Travagliato Tremosine sul Garda Trenzano Treviso Bresciano Urago d’Oglio Vallio Terme Valvestino Verolanuova Verolavecchia Vestone Vezza d’Oglio Villa Carcina Villachiara Villanuova sul Clisi Vione Visano Vobarno Zone Piancogno

40 45 148 51 21 68 118 16 21 17 44 139 27 16 25 26 53 35 82 128 249 52 161 9 101 27 4 81 42 41 35 96 13 91 17 23 113 16 78

Fonte: Stockview-Infocamere su dati Registro Imprese della CCIAA di Brescia

Totale

18.016


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La struttura produttiva e occupazionale del settore edile bresciano


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

La struttura produttiva e occupazionale del settore edile bresciano

Per meglio comprendere la struttura produttiva di un settore economico è necessario esaminarne la dimensione occupazionale. Sulla base dei dati ISTAT le elaborazioni di seguito riportate descrivono la struttura occupazionale, l’andamento degli addetti e delle imprese attive del settore delle costruzioni nel periodo 2012-2017 (ultimo dato disponibile)1. Nel 2017 le imprese bresciane attive nel settore delle costruzioni sono 13.016 e occupano 36.635 addetti così ripartiti: il 67,9% lavora nella divisione F43 dei lavori di costruzione specializzati, il 27,2% nella divisione F41 della costruzione di edifici e il restante 4,9% nella divisione F42 dell’ingegneria civile. Più della metà degli addetti è occupato nelle società di capitali e oltre il 30% lavora nelle costruzioni come imprenditore individuale. Le piccole imprese (da 0 a 9 addetti) assorbono il 61,2% degli addetti; il 27,5% lavora nelle imprese di medie dimensioni (10-49 addetti) e appena il 9,9% è occupato nelle grandi imprese edili (50-249 addetti). Nel complesso il numero degli addetti delle costruzioni rappresenta l’8,9% del totale degli addetti dell’intero sistema imprenditoriale bresciano.

Grafico 18: Ripartizione degli addetti nel settore delle costruzioni per divisioni di attività in provincia di Brescia (anno 2017)

z 67,9%

z 4,9%

Lavori di costruzione specializzati

Ingegneria civile

z 27,2% Costruzioni edifici Fonte: ISTAT

1

I dati relativi alle imprese attive illustrati nel presente capitolo sono di fonte Istat estratti dal Registro Statistico Asia e per tale ragione differiscono da quelli riportati negli altri capitoli della presente analisi. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota metodologica consultabile sul sito dell’Istat.

39


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

La struttura produttiva e occupazionale del settore edile bresciano

Grafico 19: Ripartizione degli addetti nel settore delle costruzioni per classi di natura giuridica in provincia di Brescia (anno 2017)

z 50,5%

z 17,8%

SocietĂ di capitale

SocietĂ di persone

z 31%

z 0,7%

Imprenditore individuale, libero professionista e lavoratore autonomo

Altre forme

Fonte: ISTAT

Grafico 20: Ripartizione degli addetti nel settore delle costruzioni per classi dimensionali delle imprese in provincia di Brescia (anno 2017)

z 61,2%

z 9,9%

0-9 addetti

50-249 addetti

z 27,5%

z 1,3%

10-49 addetti

250 e piĂš addetti

Fonte: ISTAT

40


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La struttura produttiva e occupazionale del settore edile bresciano

L’andamento degli addetti e delle imprese attive del settore edile nel periodo 2012-2017 Nel periodo preso in esame il settore delle costruzioni ha subito un forte ridimensionamento che si è tradotto nella perdita di oltre 2.000 imprese (-13,7%) e 8.500 addetti (-18,9%). Mettendo a confronto l’andamento delle imprese edili attive e dei relativi addetti è evidente che il trend decrescente delle imprese si è riflesso sull’occupazione con maggiore intensità dal 2012 al 2015. Dal 2016 le imprese hanno continuato il percorso discendente mentre gli addetti hanno invertito la rotta segnando un incremento dell’1,8% sul 2017.

Grafico 21: Andamento delle imprese attive e degli addetti nel settore delle costruzioni in provincia di Brescia

50.000

15.500

47.500

15.000

45.000 14.500 42.500 14.000 13.500

40.000 37.500

15.078

35.000

13.000

14.200

13.818

12.500

32.500 13.413

13.215

13.016

12.000

30.000 27.500 25.000

11.500 2012

z Imprese attive nelle costruzioni

2013

2014

z Addetti costruzioni

2015

2016

2017

Fonte: ISTAT


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La struttura produttiva e occupazionale del settore edile bresciano

Gli addetti nelle divisioni di attività economica del settore delle costruzioni L’analisi per divisioni di attività mette in evidenza che il ridimensionamento strutturale ha coinvolto tutti i segmenti di cui il settore edile è composto, ma con intensità diverse. La divisione F41 delle costruzioni di edifici ha subito la flessione più marcata, in sei anni ha perso oltre 1.000 imprese e 5.900 addetti. Il calo è stato costante fino al 2016, dal 2017 ha segnato una ripresa dell’occupazione con un incremento dell’1,8%. La divisione F42 dell’ingegneria civile replica le dinamiche con un aumento degli addetti nel 2017 del 6,0% rispetto all’anno precedente. La divisione F43 dei lavori di costruzione specializzati, a cui corrisponde la maggiore concentrazione occupazionale, pur segnando una sensibile contrazione della base imprenditoriale (-1.004 imprese attive in sei anni) ha reagito con un calo in termini di addetti (-2.382) meno intenso. Calo attenuato dalla fase di ripresa occupazionale iniziata nel 2016 che ha portato a 24.872 il numero medio annuo degli addetti del comparto nel 2017, ma che ancora non ha recuperato la consistenza del 2012 (27.253 il valore medio annuo). Tali dinamiche interne hanno modificato la composizione degli addetti della divisione F41 delle costruzioni. Gli addetti che lavorano nella divisione F43 dei lavori di costruzione specializzati hanno aumentato la loro incidenza passando dal 60,4% del 2012 al 67,9% del 2017. All’opposto gli addetti attivi nella divisione F41, costruzione di edifici, sono passati da una quota del 35,2% del 2012 a 27,2% del 2017.

Grafico 22: Andamento delle imprese attive e degli addetti del comparto F41 costruzione di edifici in provincia di Brescia 16.500 14.500 12.500 10.500 8.500

15.908 13.414

6.500

11.982 10.187

2.500

4.042

3.710

3.479

9.978

9.805

4.500 3.280

3.121

2.998

500 2012 z Imprese attive

2013 z Addetti

2014

2015

2016

2017 Fonte: ISTAT


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La struttura produttiva e occupazionale del settore edile bresciano

Grafico 23: Andamento delle imprese attive e degli addetti del comparto F42 ingegneria civile in provincia di Brescia

2.000 1.750 1.500 1.250 1.000

1.983

1.961

1.941

1.811

1.786

1.685

750 500 250 0

2012 z Imprese attive

118

117

2013

107 2014

118 2015

112 2016

105 2017

z Addetti

Fonte: ISTAT

Grafico 24: Andamento delle imprese attive e degli addetti del comparto F43 lavori di costruzione specializzati 30.000 27.500 25.000 22.500 20.000 17.500 27.253

25.622

15.000

24.391

24.872

24.509

24.321

12.500 10.000 7.500

10.919

10.372

10.232

10.015

9.982

9.913

5.000 2012 z Addetti

z Imprese attive

2013

2014

2015

2016

2017 Fonte: ISTAT


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La struttura produttiva e occupazionale del settore edile bresciano

Grafico 25: Composizione degli addetti nel settore delle costruzioni per divisione di attivitĂ in provincia di Brescia

100%

4,4

4,8

5,1

5,0

4,7

4,9

35,2

32,7

31,3

28,0

27,2

27,2

62,5

63,7

67,0

68,1

67,9

60,4

2012

2013

2014

2015

2016

2017

90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%

z F41 Costruzioni edifici

z F42 Ingegneria civile

z F43 Lavori di costruzione specializzati

Fonte: ISTAT


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La struttura produttiva e occupazionale del settore edile bresciano

L’andamento degli addetti per forma giuridica delle imprese del settore delle costruzioni I dati per forma giuridica mostrano che il ridimensionamento degli addetti ha coinvolto tutte le classi di organizzazione, con flessioni più marcate per l’imprenditoria individuale e per le società di persone. L’analisi combinata per forma organizzativa e divisioni di attività economica conferma che la riduzione degli addetti delle imprese individuali e delle società di persone ha interessato tutti i segmenti. Gli addetti delle società di capitali hanno presentato dinamiche differenziate. Nelle divisioni F41 costruzione di edifici e nella F42 dell’ingegneria civile gli addetti hanno seguito un trend decrescente dal 2012 al 2015, dal 2016 hanno invertito la tendenza con l’aumento degli addetti che tuttavia sono rimasti ai livelli inferiori al 2012. La divisione F43 dei lavori di costruzione specializzati dopo una prima flessione occupazionale che ha interessato il periodo 2012 -2014 ha cambiato rotta dal 2015 segnando incrementi che hanno portato a 10.102 il valore medio annuo degli addetti contro i 9.332 del 2012. Ne discende che la ripresa occupazionale del settore edile iniziata dal 2016 è stata trainata dall’aumento degli addetti delle società di capitale della divisione dei lavori di costruzione specializzati (F43). Le dinamiche sopra esposte hanno modificato la composizione interna degli addetti del settore delle costruzioni. Gli addetti che lavorano nelle società di capitale hanno aumentato la loro incidenza passando dal 46,0% del 2012 al 50,5% del 2017.

Grafico 26: Andamento degli addetti delle imprese individuali, liberi professionisti del settore delle costruzioni della provincia di Brescia

11.874,27 10.892,07

2.722,49

2012 z F41 Costruzione di edifici

10.485,59

10.149,49

9.974,25

9.802,68

2.203,33

1.973,84

1.832,81

1.680,39

1.522,02

2013

2014

2015

2016

2017

z F43 Lavori di costruzione specializzati

Fonte: ISTAT


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La struttura produttiva e occupazionale del settore edile bresciano

Grafico 27: Andamento degli addetti delle societĂ di persone del settore delle costruzioni della provincia di Brescia

5.961,93 5.570,22 5.211,44

5.096,80

4.979,81

4.818,96

2.045,12

1.810,92

1.624,43

2015

2016

2017

3.121,18 2.546,02

2012

2.293,26

2013

z F41 Costruzione di edifici

2014

z F43 Lavori di costruzione specializzati

Fonte: ISTAT

2012 z F41 Costruzioni edifici

2014

z F42 Ingegneria civile

10.101,89 1.541,36

1.638,84 2015

1.667,14

6.748,21

9.846,24 6.224,21

6.090,96 1.793,92

1.747,86 2013

9.013,14

8.624,96

7.590,44

9.045,16

1.689,10

8.470,78

9.332,25

9.766,13

Grafico 28: Composizione degli addetti delle societĂ di capitali del settore delle costruzioni in provincia di Brescia

2016

z F43 Lavori di costruzione specializzati

2017 Fonte: ISTAT


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

47

La struttura produttiva e occupazionale del settore edile bresciano

Grafico 29: Composizione degli addetti delle costruzioni per classi di natura giuridica delle imprese in provincia di Brescia 1,2

0,9

0,6

0,9

0,5

0,7

46,0

47,0

47,0

46,1

47,9

50,5

20,4

20,1

19,8

20,0

19,2

17,8

32,4

32,0

32,6

33,1

32,4

31,0

2012

2013

2014

2015

2016

2017

100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%

z Imprenditore individuale, libero professionista e lavoratore autonomo

z SocietĂ di persone

z SocietĂ di capitale

z Altre forme

Fonte: ISTAT


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La struttura produttiva e occupazionale del settore edile bresciano

L’andamento dei dipendenti delle imprese attive del comparto delle costruzioni I lavoratori dipendenti del settore edile bresciano nel 2017 sono 21.328 e rappresentano il 58,2% degli addetti. Il 76,6% è inquadrato come operaio. La forma contrattuale più diffusa è quella a tempo indeterminato (83,4%). Dall’analisi della serie storica del periodo 2012-2017 emerge una dinamica speculare a quella vista per il complesso degli addetti. Relativamente alla tipologia contrattuale nel periodo osservato è aumentato il ricorso a forme meno stabili; la quota di lavoratori a tempo determinato è passata, infatti, dall’11,2% del 2012 al 16,6% del 2017.

Grafico 30: Andamento dei dipendenti delle imprese attive del settore edile bresciano 30.000 25.000 20.000 15.000

26.843 23.683

21.752

20.297

20.345

21.328

2014

2015

2016

2017

10.000 5.000 2012

2013

Fonte: ISTAT

Grafico 31: Andamento dei dipendenti delle imprese attive nelle costruzioni per tipologia di contratto 100% 11,2

10,7

10,9

10,4

12,0

88,8

89,3

89,1

89,6

88,0

2012

2013

2014

2015

2016

90%

16,6

80% 70% 60% 50% 40%

83,4

30% 20% 10% 0%

z Tempo indeterminato

z Tempo determinato

2017 Fonte: ISTAT


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Nota metodologica per l’analisi economico-patrimoniale

In questa seconda parte, come anticipato nell’introduzione, l’analisi è stata condotta esaminando i bilanci di tutte le imprese che: 1) sono attive; 2) appartengono al settore “F Costruzioni” secondo la classificazione ATECO2007; 3) hanno condotto tale attività economica in via esclusiva o principale; 4) hanno presentato almeno un bilancio nel periodo considerato; 5) hanno un Valore della Produzione disponibile (anche se negativo). Sulla base dei criteri di selezione sopra esposti sono stati elaborati 12.651 bilanci depositati nel periodo 2014-2018. L’indagine, poi, è stata approfondita utilizzando gli stessi criteri di selezione, ma focalizzando l’attenzione sulle imprese che hanno presentato il bilancio in tutti i cinque esercizi presi in considerazione. Questo avrebbe consentito di prendere in esame 9.980 bilanci anziché 12.651. Dal confronto dei dati è emerso che la riduzione del numero di bilanci avrebbe ridotto il numero delle osservazioni, ma non avrebbe modificato in modo rilevante i valori aggregati presi in considerazione. Pertanto, l’analisi è stata condotta esaminando i 12.561 bilanci delle imprese che rispondevano ai criteri di selezione sopra indicati. Dai dati esposti nella Tabella 16 appare evidente come le imprese analizzate rappresentino in modo significativo il panorama provinciale del settore edile e questo anche rammentando quanto esposto nei capitoli precedenti relativamente all’incidenza delle società di capitali sull’intero settore (oltre un quarto delle imprese che impiegano più del 50% degli addetti).

Tabella 16: Principali valori economici delle imprese suddivise in funzione del tipo di bilancio depositato Imprese con bilancio ordinario (A)

2014

2015

2016

2017

2018

Valore della Produzione (1.000/euro)

946.105

1.008.624

1.005.316

1.186.465

1.252.165

Valore Aggiunto (1.000/euro)

295.444

303.970

319.159

371.617

410.230

Patrimonio Netto Totale (1.000/euro)

964.852

949.107

627.903

722.789

739.239

Utile/Perdita (1.000/euro)

-27.409

-24.327

-5.367

19.415

40.961

74

68

68

69

68

Imprese con bilancio abbreviato–micro (B)

2.014

2.015

2.016

2.017

2.018

Valore della Produzione (1.000/euro)

Bilanci esaminati

1.489.036

1.560.257

1.766.113

1.958.084

2.180.516

Valore Aggiunto (1.000/euro)

380.686

405.351

436.356

494.417

544.198

Patrimonio Netto Totale (1.000/euro)

809.474

815.768

868.089

982.295

967.731

Utile/Perdita (1.000/euro)

-4.2876

-37.993

35.999

45.749

64.265

2.230

2.375

2.495

2.602

2.602

2.014

2.015

2.016

2.017

2.018

2.435.142

2.561.121

2.771.429

3.144.550

3.432.682

676.129

709.322

755.515

866.034

954.428

1.774.326

1.764.874

1.495.992

1.705.084

1.706.971

-69.926

-62.320

30.632

65.163

105.226

2.304

2.443

2.563

2.671

2.670

Bilanci esaminati Totale imprese (A+B)

Valore della Produzione (1.000/euro) Valore Aggiunto (1.000/euro) Patrimonio Netto Totale (1.000/euro) Utile/Perdita (1.000/euro) Bilanci esaminati


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

52

Nota metodologica per l’analisi economico-patrimoniale

Con riferimento all’esercizio 2018, ad esempio, delle 3.718 Società di capitali attive iscritte nel Registro imprese di Brescia, sono stati esaminati 2.670 bilanci, che fanno riferimento ad altrettante società che realizzano un Valore della Produzione di 3.432.682 ed un valore aggiunto di 954.428. Le microimprese1 e le imprese che possono presentare il bilancio in forma abbreviata2 generano dal 60% al 64% del Valore della Produzione, mentre il restante è attribuibile a imprese di medio-grandi dimensioni che hanno depositato il bilancio in forma ordinaria. Proseguendo in ulteriore dettaglio, di seguito viene esposta la Tabella 17 che indica i bilanci considerati, con separata indicazione di quelli presentati in forma ordinaria e suddivisi per divisione ATECO2007.

Tabella 17: Distribuzione percentuale per divisione ATECO2007 Bilanci esaminati

Imprese F41 % sul totale

Bilanci esaminati

Imprese F42 % sul totale

2014

1.383 (di cui ord. 28)

60%

74 (di cui ord. 14)

3%

2015

1.444 (di cui ord. 25)

59%

76 (di cui ord. 14)

3%

2016

1.497 (di cui ord. 25)

58%

80 (di cui ord. 14)

3%

2017

1.549 (di cui ord. 26)

58%

82 (di cui ord. 14)

2018

1.517 (di cui ord. 25)

57%

84 (di cui ord. 14)

Anno

TOTALE

7.390 (di cui ord. 129)

396 (di cui ord. 70)

Imprese F43 % sul totale

TOTALE

847 (di cui ord. 32)

37%

2.304 (100%)

923 (di cui ord. 29)

38%

2.443 (100%)

986 (di cui ord. 29)

38%

2.563 (100%)

3%

1.040 (di cui ord. 29)

39%

2.671 (100%)

3%

1.069 (di cui ord. 29)

40%

2.670 (100%)

Bilanci esaminati

4.865 (di cui ord. 148)

12.651 (100%)

Pur rammentando che le imprese con bilancio “micro” sono presenti solamente dal 2016 e che queste, prima di tale data, erano facoltizzate alla redazione del bilancio in forma abbreviata, dalla Tabella sopra esposta si evidenzia una larga presenza di imprese che non redigono il bilancio in forma ordinaria (97,26%), a fronte di imprese di maggiore dimensione tenute a più stringenti obblighi informativi, che assommano al 2,74% del totale. È possibile notare un progressivo aumento delle imprese appartenenti alla divisione F43, che passano dal 37% al 40% delle imprese considerate, e una corrispondente riduzione delle imprese appartenenti alla divisione F41, che si riducono dal 60% al 57%. Le imprese appartenenti alla divisione F42 appaiono stabili, intorno al 3% del campione, nel periodo considerato, in aumento in valore assoluto e, in particolare, con una presenza di imprese di medio grandi dimensioni.

1

Dall’esercizio 2016 sono considerate Microimprese le imprese che presentano almeno due dei seguenti requisiti per due esercizi successivi: Totale attivo stato patrimoniale: euro 175.000; Ricavi di vendite e prestazioni: euro 350.000; Media dipendenti occupati durante l’esercizio: 5. 2 Possono redigere il bilancio in forma abbreviata le imprese che presentano almeno due dei seguenti requisiti per due esercizi successivi: Totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 4.400.000 euro; Ricavi delle vendite e delle prestazioni: 8.800.000 euro; Dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 50 unità.


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

Nota metodologica per l’analisi economico-patrimoniale

53

Quali sono i limiti della presente analisi? 1) la natura della ricerca e la composizione della popolazione esaminata; 2) l’analisi del bilancio, per indici e flussi, riconosciuta dalla comunità scientifica è stata elaborata per l’esame ex post degli effetti economici, patrimoniali e finanziari prodotti dalle operazioni gestionali di una singola impresa e, al più, utilizzata per confrontare tra loro i bilanci di più imprese dello stesso settore; 3) l’applicazione di tale metodologia di analisi presenta criticità che sono tanto maggiori quanto più ampio è il numero di aziende esaminato: 4) l’orizzonte temporale considerato (termine che per le imprese spesso comporta il passaggio dalla redazione del bilancio in forma abbreviata a quello in forma ordinaria e viceversa, oppure comporta l’introduzione di normative che modificano i criteri di redazione del bilancio); 5) i flussi di imprese che entrano o escono dalla popolazione esaminata, perché si modificano nella struttura societaria (trasformandosi da società di capitale a società di persone e viceversa) oppure a causa della normale natalità/mortalità; 6) l’attività effettivamente esercitata dalle aziende considerate. Inoltre, bisogna tenere conto: z dell’insufficienza e della mancanza di omogeneità dei dati disponibili, dovuta al diverso dettaglio informativo a cui sono tenute le società di capitali (e che dipende dal “Valore della Produzione”, dell’attivo e del numero di dipendenti impiegato); z della necessità di svolgere un lavoro che abbia natura divulgativa. Con queste necessarie premesse è stato possibile sviluppare l’analisi mettendo in evidenza solamente gli indicatori economico-patrimoniali e sviluppando alcune considerazioni e interpretazioni che potessero abbracciare l’intero novero delle aziende esaminate. Così, gli indicatori ed i ratios evidenziati nell’Analisi possono fornire solo un generale quadro delle condizioni economiche delle imprese edili negli aspetti reddituali e patrimoniali. Nelle pagine seguenti verrà esposto lo svolgimento dell’attività partendo dai dati aggregati utilizzati. Seguirà l’analisi dell’aspetto patrimoniale aggregato, al fine di fornire utili informazioni sul grado di capitalizzazione, sugli investimenti e sul ricorso a mezzi di terzi delle imprese oggetto dell’analisi. Infine, l’analisi degli aspetti economici riguarderà indicatori e considerazioni attinenti all’andamento del Valore della Produzione e della marginalità della popolazione esaminata.


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La struttura patrimoniale aggregata


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

57

La struttura patrimoniale aggregata

Per procedere all’analisi della struttura patrimoniale del campione dei bilanci oggetto del presente approfondimento, è necessario preliminarmente riclassificare e percentualizzare i prospetti di Stato Patrimoniale aggregati. Tale elaborazione ha portato alla compilazione della Tabella 18.

Tabella 18: Struttura Patrimoniale delle società 2014-2018

ATTIVO Crediti vs soci

Importo

2014 % su capitale investito

Importo

2015 % su capitale investito

Importo

2016 % su capitale investito

Importo

2017 % su capitale investito

Importo

2018 % su capitale investito

1.843

0,02%

2.636

0,03%

2.189

0,03%

2.016

0,02%

1.958

0,02%

3.541.586

42,4%

3.637.987

43,4%

3.349.800

38,8%

3.465.727

39,3%

3.403.239

39,2%

Immobilizzazioni immateriali

63.947

0,8%

65.995

0,8%

68.277

0,8%

58.096

0,7%

58.551

0,7%

Immobilizzazioni Finanziarie

520.576

6,2%

507.053

6,0%

545.698

6,3%

596.937

6,8%

587.126

6,8%

4.126.109

49,4%

4.211.035

50,2%

3.963.775

46,7% 4.048.916

46,6%

256.550

3,1%

313.184

3,7%

442.302

5,1%

497.846

Liquidità differite

1.545.894

18,5%

1.535.543

18,3%

1.975.165

22,9%

2.053.359

Rimanenze

2.380.860

28,5%

2.283.599

27,2%

2.217.499

41.068

0,49%

41.443

0,49%

42.342

49,8%

4.679.497

54,1% 4.694.275

100,0% 8.643.272

100,0% 8.815.035

Immobilizzazioni materiali

Attivo Fisso Netto Liquidità immediate

Ratei e risconti Attivo Circolante

4.226.215

50,6%

4.176.405

Capitale Investito

8.352.324

100,0%

8.387.440

Importo

% su totale fonti

Importo

PASSIVO

% su totale fonti

45,9% 4.120.760

5,6%

594.392

6,8%

23,3% 2.050.448

23,6%

25,7% 2.096.893

23,8%

1.945.913

22,4%

0,49%

0,50%

46.953

0,54%

53,3%

4.639.664

53,4%

100,0% 8.688.580

100,0%

44.161

Importo

% su totale fonti

Importo

3.249.876

% su totale fonti

Importo

% su totale fonti

36,9%

3.149.542

36,2%

Passività correnti

3.201.581

38,3%

3.146.861

37,5%

3.161.713

36,6%

Passività consolidate

3.376.417

40,4%

3.475.705

41,4%

3.985.567

46,1% 3.860.077

43,8% 3.832.067

44,1%

Mezzi di Terzi

6.577.998

78,8% 6.622.566

79,0%

7.147.280

82,7%

80,7%

6.981.609

80,4%

21,0%

1.495.992

17,3% 1.705.084

19,3%

1.706.971

19,6%

100,0% 8.643.272

100,0% 8.815.035

100,0% 8.688.580

100,0%

Mezzi Propri

1.774.326

21,2%

1.764.874

Totale fonti

8.352.324

100,0%

8.387.440

Valori in migliaia di euro

I dati esposti in Tabella inducono alle considerazioni che seguono.

7.109.951


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

58

La struttura patrimoniale aggregata

Impieghi Nel periodo 2014-2018 il Capitale Investito cresce del 4%, passando da 8.352.324 mila euro del 2014 a 8.688.580 mila euro del 2018. Tale incremento, nonostante ad una prima lettura possa risultare poco significativo, se analizzato con attenzione, evidenzia variazioni importanti e addirittura divergenti, con riferimento alle due principali macro-voci che lo compongono: Attivo Fisso Netto (o Capitale Fisso) e Attivo Circolante. Emerge un decremento delle immobilizzazioni (immateriali, materiali e finanziarie), pari all’1,8%, compensato, tuttavia, da un incremento significativo del circolante, pari al 9,8% e di entità tale da garantire un incremento generale del valore complessivo dell’attivo aziendale. Nel quinquennio analizzato, la struttura del Capitale Investito ha subito mutamenti, essendo variata la struttura patrimoniale: se, infatti, posto il Capitale Investito pari a 100, nel 2014 l’Attivo Circolante (Rimanenze, Crediti, Disponibilità Liquide) rappresentava il 50,6% e il Capitale Fisso (Immobilizzazioni) il 49,4%, nel 2018 l’Attivo Circolante incide per il 53,4% e il Capitale Fisso per il 46,6%. Si registra che l’andamento della voce Immobilizzazioni si è mantenuta pressoché costante a fronte di un incremento delle spese sostenute per il godimento di beni di terzi (leasing, noleggi e locazioni) di poco più del 24% nel quinquennio.

Grafico 32: Composizione delle immobilizzazioni (2014-2018) 100%

1,55%

1,57%

12,62%

12,04%

85,83%

86,39%

2014

2015

1,72%

1,41%

1,45%

13,77%

14,49%

14,50%

84,51%

84,10%

84,05%

2016

2017

2018

95%

90%

85%

80%

75%

z Immobilizzazioni materiali

z Immobilizzazioni immateriali

z Immobilizzazioni finanziarie


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

59

La struttura patrimoniale aggregata

L’Attivo Circolante, invece, è cresciuto, seppure in maniera non omogenea all’interno delle voci che lo compongono. Tabella 19: Composizione dell’attivo circolante das

2014

2015

2017

2016

2018

Rimanenze

2.380.860

56,34%

2.283.599

54,68%

2.217.499

47,39%

2.096.893

44,67%

1.945.913

41,94%

Crediti

1.504.411

35,60%

1.486.909

35,60%

1.915.818

40,94%

1.980.109

42,18%

1.980.320

42,68%

256.550

6,07%

313.184

7,50%

442.302

9,45%

497.846

10,61%

594.392

12,81%

84.395

2,00%

92.713

2,22%

103.878

2,22%

119.427

2,54%

119.038

2,57%

4.226.216

100,00%

4.176.405

100,00%

4.679.497

100,00%

4.694.275

100,00%

4.639.664

100,00%

Disponibilità liquide Altri crediti Attivo Circolante

Grafico 33: Composizione dell’attivo circolante (2014-2018)

100%

2%

2%

2%

3%

3%

6%

7%

9%

11%

13%

41%

42%

90% 80% 36%

36%

70%

43%

60% 50% 40% 30%

56%

55% 47%

45%

42%

2016

2017

2018

20% 10% 0% 2014 z Rimanenze

z Crediti

2015

z Disponibilità liquide

z Altri crediti

Analizzandolo si constata che: il valore delle Rimanenze è diminuito di circa il 18%, passando da 2.380.860 mila euro nel 2014 a 1.945.913 mila euro nel 2018; il valore dei Crediti è aumentato del 32%, muovendo da 1.504.411 mila euro nel 2014 a 1.980.320 mila euro nel 2018; il valore delle Disponibilità Liquide è cresciuto del 132%, muovendo da 256.550 mila euro nel 2014 a 594.392 mila euro nel 2018. Si può affermare, quindi, che l’Attivo Circolante, non solo è aumentato di valore, ma è anche variato nella propria composizione, migliorando la tipologia dei suoi valori di attivo. Infatti: è diminuito il peso delle Rimanenze, la cui liquidabilità (ossia l’attitudine a tramutarsi in liquidità), di norma, risulta sottoposta a condizioni incerte; è aumentato il peso delle Disponibilità Liquide e dei Crediti.


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

60

La struttura patrimoniale aggregata

Fonti Le voci del passivo indicano le politiche di finanziamento adottate dalle imprese analizzate. Nella Tabella che segue viene indicato il Rapporto di Indebitamento ovvero il quoziente fra Mezzi di Terzi e Mezzi Propri. Rapporto di indebitamento =

(Passività a breve + Passività a lungo) (Mezzi propri)

Tabella 20: Rapporto di indebitamento ff

Rapporto di indebitamento

2014

2015

2016

2017

2018

3,71

3,75

4,78

4,17

4,09

I valori vanno da 3,71 del 2014 a 4,09 del 2018, mostrando, chiaramente, come le fonti di finanziamento delle imprese edili provengono in misura preponderante da terzi. Per analizzare più in dettaglio le politiche di finanziamento, si può costruire l’indice di incidenza dei mezzi di terzi sul totale delle Fonti (ovvero del Capitale investito), determinato da: Indice di incidenza dei mezzi di terzi sul totale delle fonti = no riepilogati nella seguente Tabella 21.

Mezzi di terzi Capitale investito

i cui risultati so-

Tabella 21: Indice di incidenza dei mezzi di terzi sul totale delle fonti ff

Mezzi di terzi sul totale delle fonti

2014

2015

2016

2017

2018

78,8%

79,0%

82,7%

80,7%

80,4%

Nel periodo osservato, risulta che circa l’80% del totale delle fonti proviene da terzi, evidenziando una situazione di indebitamento costante e strutturale. Nel quinquennio, inoltre, nonostante l’incidenza dei mezzi di terzi sul totale passivo sia variata in misura modesta [ad esclusione degli anni 2016 e 2017 ove si segnala un incremento, poi parzialmente riassorbitosi nel 2018], in valore assoluto i mezzi di terzi sono aumentati di 404.450 mila euro, mentre i mezzi propri sono diminuiti di 67.355 mila euro. Appare allora interessante allo scopo di fornire ulteriori elementi di valutazione per analizzare più nel dettaglio la composizione dei Mezzi Propri nel quinquennio.


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

61

La struttura patrimoniale aggregata

Analisi della composizione dei Mezzi Propri L’analisi del Patrimonio Netto, pur considerando i limiti della presente aggregazione, può essere utile per meglio capire la sua composizione, la sua incidenza nella determinazione di altri indici ed il grado di capitalizzazione dell’intero comparto. La Tabella 22 mostra l’aggregato percentualizzato per anno. Tabella 22: composizione del Patrimonio Netto iou

Capitale sociale

2.014

%

2.015

%

2.016

%

2.017

%

2.018

%

740.831

41,77%

737.765

41,80%

586.765

39,22%

624.356

36,62%

561.483

32,89%

di cui: Versamenti soci in c/capitale di cui: Versamenti in c/futuro aumento di capitale di cui: Versamenti in c/capitale di cui: Versamenti a copertura perdite Riserva da sovrapprezzo

18.871

-

18.744

-

266

- -

170 9.556

- -

1 10.137

- -

63.532 126.297 15.670 58.506

- - - 3,30%

49.129 154.858 14.850 57.124

- - - 3,24%

9.673 24.394 27 47.559

- - 3,18%

23.164 1.437 42.413

- - 2,49%

23.641 1.395 26.929

- - 1,58%

Riserva di rivalutazione

182.628

10,30%

170.652

9,67%

168.346

11,25%

165.495

9,71%

156.825

9,19%

20.772

1,17%

22.474

1,27%

23.943

1,60%

24.818

1,46%

26.929

1,58%

1,24%

21.088

1,41%

19.782

1,16%

21.826

1,28%

68,18% 1.149.324

67,33%

Riserva legale Riserva statutaria Altre riserve Copertura parziale perdita di esercizio

21.327

1,20%

21.881

924.827

52,11%

991.688

22

0,00%

22

Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi

-

-

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (+/)

-

-

Riserva azioni proprie Utile/perdita a nuovo Utile/perdita di esercizio TOTALE PATRIMONIO NETTO

56,19% 1.039.911 0,00%

69,51% 1.162.521

22

0,00%

1.936

0,11%

22

0,00%

-

- - 292.834

-19,57%

-252.236

-14,79%

-252.188

-14,77%

-

-

-0,46%

-6.872

-0,40%

-6.873

-0,40%

-6.875

873

0,05%

873

0,05%

-

-

-

-

-

-

- 105.534

-5,95%

-175.283

-9,93%

-122.565

-8,19%

-142.292

-8,35%

- 82.531

-4,83%

-3,94%

- 62.320

-3,53%

30.632

2,05%

65.163

3,82%

105.226

6,16%

100,00% 1.706.971

100,00%

- 69.926 1.774.326

100,00% 1.764.874

100,00% 1.495.992

100,00% 1.705.085

Valori in migliaia di euro

Nella Tabella 22, inoltre, vengono evidenziate, come un “di cui” della voce Capitale Sociale tutte le riserve che sono state iscritte in funzione di operazioni sul capitale sociale e che, pertanto, acquistano natura di indisponibilità per utilizzi diversi dall’aumento di capitale o dalla copertura di perdite. Per esprimere una valutazione sui Mezzi Propri è indispensabile specificare che, a causa delle modifiche legislative intervenute nel periodo in esame, dall’esercizio 2016 trovano allocazione nel Patrimonio Netto anche alcune poste rettificative1-2, per lo più di natura valuta1

La Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi accoglie le variazioni di fair value degli strumenti finanziari derivati generatesi nell’ambito di coperture di flussi finanziari attesi, al netto degli eventuali effetti fiscali differiti. Come previsto dall’articolo 2426, comma 1, numero 11-bis, del codice civile: “le riserve di patrimonio che derivano dalla valutazione al fair value di derivati utilizzati per la copertura di flussi finanziari attesi di un altro strumento finanziario o di un’operazione programmata non sono considerate nel computo del patrimonio netto per le finalità di cui agli articoli 2412, 2433, 2442, 2446 e 2447 e, se positivi, non sono disponibili e non sono utilizzabili a copertura delle perdite”. 2 La Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio accoglie, in detrazione del patrimonio netto, il costo di acquisto delle azioni proprie secondo quanto disciplinato dall’articolo 2357-ter del codice civile.


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

62

La struttura patrimoniale aggregata

tiva, che non consentono una immediata confrontabilità dello stock di mezzi propri tra i diversi periodi considerati. Tali poste incidono significativamente (tra il 15% ed il 20%) sul valore assoluto del patrimonio netto aggregato come mostra la Tabella 23. Tabella 23: Poste rettificative introdotte dal 2016 sa

Patrimonio Netto aggregato

2014

1.774.326

Poste rettificative introdotte dal 2016

-

%

2015

%

2016

- 1.764.874

- 1.495.993

-

-

-

-299.708

%

2017

%

- 1.705.085 -20,03%

-259.108

- 1.706.971 -15,20%

(valori in migliaia di euro)

Come è possibile notare, il Patrimonio Netto complessivo ha avuto un andamento altalenante tra il 2014 ed il 2018, segnando il minimo nel 2016 principalmente a causa dell’effetto della introduzione delle citate poste rettificative. Nonostante ciò, si nota che, proprio a partire dal 2016, l’aggregato segna la presenza di un utile delle imprese, crescente fino al 2018 ed una riduzione complessiva dello stock di perdite pregresse. Al contrario dell’andamento generale del Patrimonio Netto, la voce Capitale Sociale nel quinquennio considerato si è ridotta progressivamente, passando da 740.831 mila euro a 561.486 mila euro, con utilizzo delle riserve indisponibili concentrato nell’esercizio 2016. Sostanzialmente invariate sono le altre voci di Patrimonio Netto, tra le quali vengono evidenziate le riserve da rivalutazione, che diminuiscono in valore assoluto, da 182.628 mila euro del 2014 a 156.825 mila euro del 2018, ma che si mantengono intorno al 10% del Patrimonio Netto nel periodo considerato.

Grafico 34: Andamento del patrimonio netto (2014-2018)

1.800.000 1.600.000 1.400.000 1.200.000 1.000.000 1.774.326

1.764.874

800.000

1.705.085

1.706.971

2017

2018

1.495.993

600.000 400.000 200.000 0 Valori in migliaia di euro

2014

2015

2016

2018

-259.061

%

-15,18%


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

63

La struttura patrimoniale aggregata

Altrettanto degno di evidenza è il cambiamento intervenuto nella composizione del patrimonio netto. Il Capitale Sociale nel 2014 rappresenta il 41,77% del Patrimonio Netto complessivo e tale percentuale, progressivamente e costantemente, diminuisce sino al 2018 raggiungendo il 32,89%. Il decremento del capitale sociale è compensato dalla voce Altre riserve, che cresce progressivamente dal 52,11% del 2014 al 67,33% del 2018.

Grafico 35: Composizione dell’attivo circolante (2014-2018) 100% 90%

33%

40%

37%

39%

42%

50%

42%

52%

60%

56%

70%

67%

68%

70%

80%

0% -10% -20% 2014 z Utile/Perdita di esercizio z Utile/Perdita a nuovo z Capitale sociale z Riserva da sovrapprezzo z Riserva di rivalutazione

2015

2016

2017

z Riserva legale z Riserva statutaria z Altre riserve z Riserva per azioni di copertura dei flussi finanziari attesi Fonte: ISTAT

2018

6%

9% 2% 1%

2%

-5% -15%

4%

10% 1% 1%

2%

-8% -15%

2%

2% 1%

3%

-8% -20%

10% 1% 1%

3%

-4% -10%

1% 1%

3%

-4% -6%

10%

10%

20%

11%

30%


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

64

La struttura patrimoniale aggregata

L’osservazione del Patrimonio Netto per tipologia di bilancio presentato (O = ordinario; A = abbreviato e/o micro) e per divisione ATECO2007 è riportata nella Tabella 24. Tabella 24: Patrimonio Netto suddiviso per divisione ATECO2007 e per tipologia di bilancio (O = ordinario, A = abbreviato e/o micro) Anno

2014

2015

2016

2017

2018 dsf

Imprese F41 % sul totale

Imprese F42 % sul totale

Imprese F43 % sul totale

O

537.447

338.967

88.438

A

611.697

31.084

166.693

Tot.

1.149.145

O

557.841

A

606.218

Tot.

1.164.059

O

572.087

A

640.573

Tot.

1.212.659

O

587.511

A

735.002

Tot.

1.322.513

O

621.783

A

693.331

Tot.

1.315.114

65%

370.051

21%

281.884 313.579 -60.248 -26.471

309.804

386.750

868.089 21%

1.495.992

431.380

982.295 23%

1.705.084 967.731

25%

1.706.971

100% 90% 45,62%

46,22%

70%

58,03%

57,61%

56,69%

41,97%

42,39%

43,31%

2016

2017

2018

60% 50% 40% 30%

54,38%

53,78%

20% 10% 0% 2014 z Ordinari

2015

z Abbreviati e/o micro

100,00%

739.239

Grafico 36: Composizione del patrimonio netto a seconda che la società rediga un bilancio ordinario o semplificato e micro

80%

100,00%

722.789

240.391 -2%

100,00%

627.903

190.988

34.009 -39.524

1.764.874

212.290 0%

-73.533 77%

815.768 16%

174.459

35.003 -4.179

287.237

100,00%

949.107

193.740 -2%

-39.181 77%

1.774.326

116.064

33.776 81%

809.474 14%

177.855 18%

% sul totale

964.852

109.383

31.695 66%

255.130

TOTALE

100,00%


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65

La struttura patrimoniale aggregata

Grafico 37: Composizione del patrimonio netto a seconda della divisione ATECO2007 100% 80%

14,38%

16,28%

20,86%

17,77%

64,77%

65,96%

20,71%

22,68%

25,27%

77,56%

77,04%

60% 81,06%

40% 20% 0%

-1,77%

-0,25%

2016

2017

-2,32%

-20% 2014 z F41

2015

z F42

2018

z F43

Le imprese appartenenti alla divisione F41 (costruzione edifici) costituiscono la parte più rilevante del patrimonio netto aggregato in ogni esercizio considerato e presentano un patrimonio netto in crescita costante. La stessa dinamica di crescita è presentata anche nelle imprese appartenenti alla divisione F43 (lavori di costruzione specializzati), che partecipano alla formazione del patrimonio netto aggregato nella misura del 14% nel 2014 fino al 25% nel 2018. Per le meno numerose imprese appartenenti alla divisione F42 (ingegneria civile), si registra una drastica riduzione del patrimonio netto da attribuire principalmente alle imprese di medio grandi dimensioni. Ad analoghe conclusioni si giunge osservando il Risultato di esercizio aggregato e suddiviso per divisione ATECO2007 e tipologia di bilancio presentato (O = ordinario, A = abbreviato e/o micro), come riassunto nella Tabella 25. Tabella 25: Risultato d’esercizio suddiviso per divisione ATECO2007 e per tipologia di bilancio Anno

2014

Imprese F42 % sul totale

Imprese F43 % sul totale

TOTALE

O

13.051

-47.289

7.189

-27.049

A

-51.905

981

8.047

-42.876

Tot.

-38.854

O

28.370

2015

A

-50.167

Tot.

-21.797

O

28.175

2016

A

12.075

Tot.

40.250

O

26.391

2017

A

15.567

Tot.

41.958

O

42.490

A

25.632

Tot.

68.122

2018 dsf

Imprese F41 % sul totale

(valori in migliaia di euro)

56%

-46.308

66%

-65.961 553 35%

-65.408

-33.121 -33.024

70.128

100%

45.749 76%

65.163

100%

40.961

38.536 -31%

30.632 19.415

31.593

97 65%

49.820

100%

35.999 118%

27.805 -41%

-62.320 -5.367

22.016

2.377 -26.615

36.041

100%

-37.993 -40%

21.679 -149%

-28.992 65%

24.885

-69.926 -24.327

14.361

2.245 -45.659

-22%

11.621 105%

-47.903 131%

15.237 13.264

% sul totale

64.265 66%

105.226

100%


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67

La struttura patrimoniale aggregata

Analisi dell’andamento dei Mezzi di Terzi Come riportato in precedenza, è evidente come la crescita del capitale investito, è stata finanziata mediante ricorso all’indebitamento. A livello aggregato negli esercizi 2014 e 2015 il comparto edile ha registrato perdite rispettivamente di 69.926 mila euro e 62.320 mila euro, per poi recuperare nel 2016 con un utile di 30.632 mila euro e nel 2017 con utili di 65.163 mila euro; tuttavia è grazie agli utili dell’esercizio 2018, pari a 105.226 mila euro, se la media della redditività del quinquennio risulta essere positiva. L’incremento delle passività è determinato: da un decremento dei mezzi propri, pari al 4%, che passano da 1.774.326 mila euro a 1.706.971 mila euro; da un incremento dei mezzi di terzi, pari al 6%, che passano da 6.578.000 mila euro a 6.981.609 mila euro. Con riferimento alle fonti esterne di finanziamento, è necessario effettuare un’analisi di dettaglio, al fine di comprendere l’orizzonte temporale nel quale dette passività sono destinate a tramutarsi in un’uscita di cassa per valutare in maniera puntale la qualità e la struttura dell’indebitamento. Nella Tabella 26 si riporta il dettaglio della composizione per “scadenza” delle passività: Tabella 26: Composizione per “scadenza” delle passività Descrizione

2014

2015

2016

2017

2018

Passività a breve (Mezzi Terzi)

3.201.580

3.146.861

3.161.713

3.249.875

3.149.542

Passività a medio-lungo (Mezzi Terzi)

3.376.420

3.475.704

3.985.568

3.860.074

3.832.067

Patrimonio Netto (Mezzi Propri)

1.774.326

1.764.874

1.495.992

1.705.084

1.706.971

Totali

8.352.326

8.387.440

8.643.273

8.815.034

8.688.580

(valori in migliaia di euro)

La configurazione della struttura finanziaria può essere analizzata tramite la variazione in percentuale delle passività correnti “a breve” e delle passività consolidate “a medio-lungo”. Nel quinquennio, le passività a breve (cioè con scadenza entro 12 mesi) sono diminuite dell’1,6%, mentre le passività a medio-lungo sono aumentate del 13%. Considerando che le passività a medio/lungo termine dovrebbero essere destinate a finanziare l’attivo immobilizzato, tale risultato va valutato positivamente in quanto si è avvicinato, in valore assoluto, al valore dell’Attivo Fisso Netto. In sintesi, nonostante le imprese abbiano finanziato l’incremento del Capitale Investito ricorrendo a fonti di finanziamento di terzi, sono riuscite ad approvvigionarsi assumendo impegni nel medio-lungo periodo. Ciò viene confermato dall’indice di “Composizione dell’indebitamento”, determinato dal seguente rapporto: Composizione dell’indebitamento =

Passività a medio-lungo Mezzi di terzi

Tabella 27: Composizione dell’indebitamento asd

Composizione dell’indebitamento

2014

2015

2016

2017

2018

51%

52%

56%

54%

55%


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La struttura patrimoniale aggregata

Come si può constatare si è verificata una crescita dell’incidenza delle passività consolidate sul totale dei Mezzi di Terzi, dal 51% del 2014 al 55% del 2018. Tale politica di finanziamento ha permesso di migliorare l’equilibrio finanziario complessivo, inteso come la modalità con cui le imprese hanno affrontato il sostenimento degli investimenti in attività immobilizzate. Questo miglioramento è misurabile con gli indici di copertura dell’attivo immobilizzato (cd. Attivo Fisso Netto), dati dai seguenti rapporti: indice di struttura primario

=

indice di struttura secondario =

Mezzi propri Immobilizzazioni Mezzi propri + Passività a lungo Immobilizzazioni

Tabella 28: Grado di Copertura dell’Attivo Fisso Netto di primo livello (o indice di Struttura Primario, o auto copertura del capitale fisso) asd

indice di struttura primario

2014

2015

2016

2017

2018

0,43

0,42

0,38

0,41

0,42

Poiché il risultato di tale indice è inferiore all’unità, emerge che i mezzi propri hanno finanziato solamente in parte gli investimenti in beni durevoli. Ciò detto, al fine di verificare l’esistenza di un equilibrio patrimoniale-finanziario in relazione alle scadenze, si rende necessario determinare l’indicatore di secondo livello. Tabella 29: Grado di Copertura dell’Attivo Fisso Netto di secondo livello (o indice di Struttura Secondario) asd

indice di struttura secondario

2014

2015

2016

2017

2018

1,25

1,24

1,38

1,35

1,37

Tale indice, essendo superiore all’unità, mostra che le fonti a medio/lungo termine (passività consolidate e mezzi propri) non solo finanziano integralmente il capitale fisso, ma per l’eccedenza anche una parte del capitale circolante.


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

69

La struttura patrimoniale aggregata

Analisi per divisione ATECO2007 dei Mezzi di Terzi Di seguito si riporta un’analisi dei Mezzi di Terzi condotta per dimensione dell’impresa e per divisione ATECO2007. Il totale dell’esposizione a breve termine, per le imprese della divisione F41, incide mediamente in maniera significativa, con una percentuale, sul totale dell’esposizione a breve dell’intero comparto edile, e varia dal 68% del 2014 al 64% del 2018. All’interno della divisione F41 le imprese di minori dimensioni manifestano una esposizione a breve più elevata della media, che in certi anni supera il 70%. Dalla Tabella emerge come anche la divisione F41, in linea con la tendenza dell’intero comparto, nel quinquennio, mostra una riduzione costante, sia pure modesta, dell’esposizione a breve. Le imprese della divisione F42 poco numerose e con alcuni soggetti di medio-grandi dimensioni, hanno una esposizione a breve alquanto contenuta, assestandosi per tutto il quinquennio intorno ad una media del 10%. Le imprese della divisione F43 partecipano all’esposizione a breve del comparto con una percentuale media che va dal 22% del 2014 al 26% nel 2018, manifestando però un aumento continuo, sia pure non elevato; le imprese di minori dimensioni hanno una esposizione a breve maggiore della media del settore.

Tabella 30: Passività a breve (con scadenza entro 12 mesi) hg

2014

2015

2016

2017

2018 dsf

fgh

Imprese F41 % sul totale

Imprese F42 % sul totale

Imprese F43 % sul totale

O

872.155

246.992

343.239

A

1.303.654

64.523

371.018

Tot.

2.175.809

O

858.832

A

1.288.649

Tot.

2.147.481

O

902.960

A

1.247.644

Tot.

2.150.604

O

912.904

A

1.241.266

Tot.

2.154.170

O

860.487

A

1.168.610

Tot.

2.029.097

(valori in migliaia di euro)

68%

311.514

10%

188.292 267.232 168.533 242.492

216.531 298.990

821.455

100,00%

1.798.405 25%

3.249.875

100,00%

1.411.690

486.783 10%

3.161.713 1.451.471

334.672

82.459 64%

818.492

100,00%

1.768.307 24%

473.513 9%

3.146.406 1.393.406

344.980

83.626 277.213

768.617

100,00%

1.772.142 23%

446.703 8%

193.587 66%

732.148

3.201.581 1.374.719

321.913

73.960 68%

1.739.195 22%

404.552 8%

% sul totale

1.462.386

327.596

78.941 69%

714.257

TOTALE

1.737.852 26%

3.149.542

100,00%


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

70

La struttura patrimoniale aggregata

Grafico 38: Passività a breve a seconda che le società redigano un bilancio ordinario o abbreviato e/o micro 120% 100% 80%

54,32%

56,32%

55,93%

55,34%

55,18%

45,68%

43,69%

44,7%

44,66%

44,82%

2014

2015

2016

2017

2018

60% 40% 20% 0%

z Ordinari

z Abbreviati e/o micro

L’esposizione a medio/lungo termine è rappresentata in misura preponderante dalle aziende della divisione F42, fra le quali hanno un peso importante quelle che realizzano opere infrastrutturali di durata protratta nel tempo e spesso di valore rilevante. Il trend del settore nel quinquennio è in costante crescita con un incremento percentuale di 13 punti sul totale delle passività a medio lungo termine. Si noti che le imprese della divisione F42 di minori dimensioni viceversa presentano incidenza di debiti a medio termine assai modesta (2% costante). Risultano poco esposte a medio lungo termine le imprese della divisione F43 con un’incidenza media costantemente intorno al 6%. In sintesi, emerge come le imprese della divisione F42 sono quelle che assorbono maggiormente l’indebitamento a lungo, con una percentuale media sul totale che ammonta al 49% nel 2014 e si aumenta fino al 62% nel 2018. Tuttavia, al proprio interno vi sono sensibili differenze fra le imprese con bilancio ordinario e quelle con bilancio abbreviato: le prime hanno, sia in termini assoluti che percentuali, una esposizione molto inferiore alla media del settore mentre le seconde molto superiore alla media.


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La struttura patrimoniale aggregata

Tabella 31: Passività a lungo (con scadenza maggiore di 12 mesi) per divisione ATECO2007 hg

2014

2015

2016

2017

2018 dsf

fgh

Imprese F41 % sul totale

Imprese F42 % sul totale

Imprese F43 % sul totale

TOTALE

O

201.661

1.609.586

106.227

1.917.473

S

1.298.100

33.370

126.636

1.458.105

T

1.499.761

O

268.018

S

1.211.736

T

1.479.753

O

266.653

S

1.206.576

T

1.473.228

O

217.237

S

1.131.549

T

1.348.786

O

188.622

S

1.022.827

T

1.211.449

44%

1.642.955

49%

1.722.624 1.755.783

2.263.815 2.295.197 2.350.733 2.379.437

241.181

3.860.074

100%

2.624.830

155.706 62%

100%

1.310.256 6%

85.475

28.704 32%

216.091

3.985.568 2.549.819

147.324 59%

100%

1.381.672 6%

68.767

31.382 35%

248.651

3.475.704 2.603.896

141.834 57%

100%

1.383.584 7%

106.817

33.263 2.263.688

240.168

3.375.579 2.092.120

138.690 50%

2.230.425 37%

7%

101.478

33.159 43%

232.862

% sul totale

1.207.237 6%

3.832.037

100%

(valori in migliaia di euro)

Grafico 39 - Composizione delle passività a lungo a seconda che le società redigano un bilancio ordinario o abbreviato e/o micro 120% 100% 80%

43,20%

39,81%

34,67%

33,94%

31,50%

60,19%

65,33%

66,6%

68,50%

2015

2016

2017

2018

60% 40% 56,80% 20% 0% 2014 z Ordinari

z Semplificati o micro

Si è voluto ricalcolare anche il grado di copertura dell’Attivo fisso netto di primo e di secondo livello, seguendo il medesimo metodo di suddivisione per divisioni ATECO2007 e per tipologia di bilancio.


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La struttura patrimoniale aggregata

Tabella 32: Grado di Copertura dell’Attivo Fisso Netto di primo livello (o indice di Struttura Primario, o auto copertura del capitale fisso) per divisione ATECO2007 rtet

2014

2015

2016

2017

2018

Imprese F41

Imprese F42

O

0,48

0,18

Imprese F43

1,11

A

0,74

0,62

1,01

Tot.

0,59

0,19

1,04

O

0,48

0,15

1,16

A

0,76

0,56

1,01

Tot.

0,6

0,16

1,06

O

0,49

-0,04

1,08

A

0,80

0,59

1,07

Tot.

0,61

-0,02

1,07

O

0,52

-0,02

1,30

A

0,88

0,55

1,14

Tot.

0,67

-0,002

1,21

O

0,57

-0,04

1,31

A

0,88

0,65

1,26

Tot.

0,7

-0,02

1,28

Emergono sensibili differenze fra le tre divisioni ATECO2007: mentre la divisione F43 presenta un indice superiore all’unità, e ciò significa che i mezzi propri non solo hanno finanziato completamente i beni durevoli ma in parte anche il capitale circolante, la divisione F42 presenta livelli molto bassi di incidenza dei mezzi propri sul capitale investito. Da ultimo la divisione F41 ha finanziato solo in parte (dal 59% al 70%) gli investimenti in beni durevoli. Tabella 33: Grado di Copertura di secondo livello rtet

2014

2015

2016

2017

2018

Imprese F41

Imprese F42

Imprese F43

O

0,66

1,04

2,44

A

2,31

1,28

1,78

Tot.

1,36

1,04

2,00

O

0,72

1,04

2,23

A

2,27

1,14

1,79

Tot.

1,35

1,04

1,95

O

0,72

1,32

2,07

A

2,29

1,17

2,92

Tot.

1,36

1,31

2,6

O

0,71

1,26

1,82

A

2,24

1,04

1,93

Tot.

1,36

1,25

1,88

O

0,75

1,27

1,90

A

2,17

1,21

2,07

Tot.

1,34

1,27

2,00

Il grado di copertura di secondo livello (Tabella 33) è mediamente superiore all’unità per tutte e tre le divisioni; ciò significa che le fonti di finanziamento a medio/lungo termine (passività consolidate e mezzi propri) non solo finanziano integralmente il capitale fisso ma, per l’eccedenza, anche una parte del capitale circolante. La divisione F43 presenta una migliore capitalizzazione rispetto alle altre due.


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La redditivitĂ aggregata


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La redditività aggregata

L’analisi della redditività si pone l’obiettivo di apprezzare l’attitudine dell’impresa a generare nel tempo risorse sufficienti a remunerare i fattori produttivi impiegati nella gestione: investimenti, capitale di terzi, capitale proprio. La costruzione degli indici atti allo scopo parte dalla riclassificazione dello stato patrimoniale secondo il criterio funzionale e del conto economico a valore aggiunto, in quanto tali indici hanno, almeno al numeratore o al denominatore, un valore economico. Prima di addentrarsi nell’analisi degli andamenti degli indici costruiti, si è ritenuto interessante analizzare l’andamento del valore aggregato del Valore della Produzione e dei ricavi nel corso del quinquennio 2014/2018. Gli aggregati del Valore della Produzione e dei ricavi registrati nel quinquennio 2014/2018 sono riassunti nella seguente Tabella:

Tabella 34: Valore della Produzione e ricavi 2014-2018 2014

2015

2016

2017

2018

Valore della Produzione

2.435.142

2.561.121

2.771.429

3.144.550

3.432.682

Ricavi

2.278.064

2.543.933

2.630.943

3.044.042

3.238.695

Si è quindi provveduto a confrontare nel grafico seguente le variazioni occorse ai due valori aggregati nel quinquennio in esame ottenendo il grafico seguente.

Grafico 40: Andamento dei ricavi e del Valore della Produzione (2014-2018) 4.000.000

3.000.000

2.000.000

1.000.000

0 2014 z Valore della Produzione

2015

2016

2017

2018

z Ricavi

Nel corso del quinquennio in esame, l’aggregato relativo al Valore della Produzione, considerando come valore base quanto rilevato nel 2014, ha avuto un incremento totale pari al 40.96% passando da euro 2.435.142 mila a euro 3.432.682 mila.


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La redditività aggregata

Nella Tabella sottostante sono sintetizzati gli incrementi annuali percentuali. Tabella 35: Variazione percentuale del Valore della Produzione

Valore della Produzione

2014

2015

2016

2017

2018

0

5,173%

8,212%

13,463%

9,163%

Per quanto concerne l’andamento del valore aggregato dei ricavi, l’incremento registrato, considerando come anno base quanto rilevato nel 2014, ha segnato un aumento pari al 42.17%, passando da euro 2.278.064 mila a euro 3.238.695 mila. Nella Tabella sottostante sono sintetizzati gli incrementi annuali percentuali. Tabella 36: Variazione percentuale dei ricavi

Ricavi

2014

2015

2016

2017

2018

0

11,67%

3,42%

15,70%

6,39%

Come si può evincere dai dati sopra riportati, l’incremento di entrambi i valori aggregati non segue una logica proporzionale, bensì per entrambi gli esercizi con crescita inferiore alla media registrata sono stati il 2016 ed il 2018.


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La redditività aggregata

Analisi ABC L’andamento del Valore della Produzione può essere ulteriormente esaminato mediante la tecnica cosiddetta “ABC”, la quale consente di entrare nel merito della composizione del dato aggregato, raggruppando le società analizzate per classi. Abbiamo provveduto ad effettuare suddetta analisi considerando ogni esercizio del quinquennio, partendo dal 2014. Analisi ABC relativa all’esercizio 2014 Per l’esercizio 2014, si è considerato il campione delle società pari a 2.304, provvedendo a dividerlo relativamente al Valore della Produzione (Valore della Produzione), creando le seguenti classi: 1. Valore della Produzione maggiore di 50 ml di euro 2. Valore della Produzione compreso tra 20 e 50 ml di euro 3. Valore della Produzione compreso tra 10 e 20 ml di euro 4. Valore della Produzione compreso tra 5 e 10 ml di euro 5. Valore della Produzione compreso tra 1 e 5 ml di euro 6. Valore della Produzione inferiore a 1 ml di euro Successivamente si è calcolato il Valore della Produzione rappresentativo per ogni classe, considerando la somma dei Valori della Produzione relativi alle singole società che compongono la classe stessa. Si è poi calcolato le relative percentuali di rappresentanza considerando il valore del campione, sia in termini di numerosità (ossia 2.304) che di Valore della Produzione aggregato (ossia 2.435.142 mila euro). Nello specifico, si avrà relativamente all’esercizio 2014: Tabella 37: analisi ABC anno 2014 Valore della Produzione aggregato

2.435.142

n. società nel campione

2304 N. società cumulato

%

Valore della produzione cumulata

15,15%

5

0,22%

368.980

15,15%

9,25%

12

0,52%

594.115

24,40%

148.030

6,08%

23

1,00%

742.145

30,48%

344.095

14,13%

74

3,21%

1.086.240

44,61%

874.119

35,90%

509

22,09%

1.960.359

80,50%

474.783

19,50%

2304

100,00%

2.435.142

100,00%

N. società

%

Valore della produzione

%

maggiore 50 ml

5

0,22%

368.980

20 - 50 ml

7

0,30%

225.134

10 - 20 ml

11

0,48%

5 - 10 ml

51

2,21%

1 - 5 ml

435

18,88%

1795

77,91%

Valore della Produzione

sotto 1 ml

Come si evince dalla Tabella precedente, il maggior numero delle imprese facenti parte del campione, per numerosità è quello relativo alle società che presentano un Valore della Produzione inferiore a 1 milione di euro, con numerosità pari a 1.795 unità, pari al 77.91%.

%


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La redditività aggregata

Se si considerasse il Valore della Produzione rappresentato, la classe predominante nell’esercizio 2014 sarebbe quella relativa alle società con Valore della Produzione compreso tra 1 e 5 milioni di euro, rappresentando il 35.90% del Valore della Produzione aggregato.

Grafico 41: Ripartizione del Valore della Produzione (anno 2014) con la tecnica ABC

Valore della Produzione cumulata

120% 100,00%

100% 80%

80,50%

60% 44,61%

40%

30,48% 24,40% 15,15%

20% 0 0

20%

40%

60%

80%

100%

120%

Percentuale delle società cumulate

Analisi ABC relativa all’esercizio 2015 Ripercorrendo la medesima metodologia evidenziata nel paragrafo precedente, per quanto riguarda il 2015, si evidenzia quanto segue: Tabella 38: Analisi ABC anno 2015 Valore della Produzione aggregato

2.561.121

n. società nel campione

Valore della Produzione

2.443

N. società

%

Valore della produzione

%

N. società cumulato

%

Valore della produzione cumulata

%

maggiore 50 ml

4

0,17%

311.842

12,18%

4

0,16%

311.842

12,18%

20 - 50 ml

9

0,39%

297.081

11,60%

13

0,53%

608.923

23,78%

10 - 20 ml

16

0,69%

204.817

8,00%

29

1,19%

813.740

31,77%

5 - 10 ml

54

2,34%

365.206

14,26%

83

3,40%

1.178.946

46,03%

1 - 5 ml sotto 1 ml

427

18,53%

899.643

35,13%

510

20,88%

2.078.589

81,16%

1933

83,90%

482.531

18,84%

2443

100,00%

2.561.121

100,00%

Come si evince dalla Tabella precedente, il maggior numero delle imprese facenti parte del campione, per numerosità è quello relativo alle società con Valore della Produzione inferiore a 1 milione di euro, con numerosità pari a 1.933 unità, pari al 83.90%. Si conferma quindi la composizione prevalente registrata nel 2014.


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La redditività aggregata

Se si considerasse il Valore della Produzione rappresentato, la classe predominante nell’esercizio 2015 sarebbe quella relativa alle società con Valore della Produzione compreso tra 1 e 5 milioni di euro, rappresentando il 35.13% del Valore della Produzione aggregato. Si conferma quindi il dato evidenziato nell’esercizio 2014.

Grafico 42: Ripartizione del Valore della Produzione (anno 2015) con la tecnica ABC

Valore della Produzione cumulata

120% 100,00%

100% 80%

81,16%

60% 46,03%

40%

31,77% 23,78% 12,18%

20% 0 0

20%

40%

60%

80%

100%

120%

Percentuale delle società cumulate

Analisi ABC relativa all’esercizio 2016 Ripercorrendo la medesima metodologia, per quanto riguarda l’anno 2016, si evidenzia quanto segue: Tabella 39: Analisi ABC anno 2016 Valore della Produzione aggregato

2.771.429

n. società nel campione

Valore della Produzione

2563 Valore della produzione

%

N. società cumulato

%

Valore della produzione cumulata

%

N. società

%

maggiore 50 ml

5

0,20%

357.511

12,90%

5

0,20%

357.511

12,90%

20 - 50 ml

8

0,31%

250.162

9,03%

13

0,51%

607.673

21,93%

10 - 20 ml

19

0,74%

255.952

9,24%

32

1,25%

863.625

31,16%

5 - 10 ml

58

2,26%

389.270

14,05%

90

3,51%

1.252.895

45,21%

502

19,59%

1.022.045

36,88%

592

23,10%

2.274.940

82,09%

1971

76,90%

496.489

17,91%

2563

100,00%

2.771.429

100,00%

1 - 5 ml sotto 1 ml

Come si evince dalla Tabella precedente, il maggior numero delle imprese facenti parte del campione, per numerosità è quello relativo alle società con Valore della Produzione inferiore a 1 milione di euro, con numerosità pari a 1.971 unità, pari al 76.90%. Si conferma quindi la composizione prevalente registrata nel 2014 e nel 2015.


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La redditività aggregata

Se si considerasse il Valore della Produzione rappresentato, la classe predominante nell’esercizio 2016 sarebbe quella relativa alle società con Valore della Produzione compreso tra 1 e 5 milioni di euro, rappresentando il 36.88% del Valore della Produzione aggregato. Si conferma quindi il dato evidenziato nell’esercizio 2014 e nel 2015.

Grafico 43: Ripartizione del Valore della Produzione (anno 2016) con la tecnica ABC

Valore della Produzione cumulata

120% 100,00%

100% 80%

82,09%

60% 45,21%

40%

31,16% 21,93% 12,90%

20% 0 0

20%

40%

60%

80%

100%

120%

Percentuale delle società cumulate

Analisi ABC relativa all’esercizio 2017 Ripercorrendo la medesima metodologia evidenziata nel paragrafo precedente, per quanto riguarda il 2017, si evidenzia quanto segue: Tabella 40: Analisi ABC anno 2017 Valore della Produzione aggregato

3.144.550

n. società nel campione

Valore della Produzione

maggiore 50 ml 20 - 50 ml

2671 Valore della produzione

N. società

%

6

0,22%

367.083

13

0,49%

421.426

Valore della produzione cumulata

N. società cumulato

%

11,67%

6

0,22%

367.083

11,67%

13,40%

19

0,71%

788.509

25,08% 34,15%

%

%

10 - 20 ml

21

0,79%

285.417

9,08%

40

1,50%

1.073.926

5 - 10 ml

59

2,21%

419.530

13,34%

99

3,71%

1.493.455

47,49%

1 - 5 ml

540

20,22%

1.119.706

35,61%

639

23,92%

2.613.162

83,10%

2032

76,08%

531.388

16,90%

2671

100,00%

3.144.550

100,00%

sotto 1 ml

Come si evince dalla Tabella precedente, il maggior numero delle imprese facenti parte del campione, per numerosità è quello relativo alle società con Valore della Produzione inferiore a 1 milione di euro, con numerosità pari a 2.032 unità, pari al 76.08%. Si conferma quindi la composizione prevalente registrata nel 2014, nel 2015 e nel 2016.


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

83

La redditività aggregata

Se si considerasse il Valore della Produzione rappresentato, la classe predominante nell’esercizio 2017 sarebbe quella relativa alle società con Valore della Produzione compreso tra 1 e 5 milioni di euro, rappresentando il 35.61% del Valore della Produzione aggregato. Si conferma quindi il dato evidenziato nell’esercizio 2014, nel 2015 e nel 2016.

Grafico 44: Ripartizione del Valore della Produzione (anno 2017) con la tecnica ABC

Valore della Produzione cumulata

120% 100,00%

100% 80%

83,10%

60% 47,49%

40%

34,15% 25,08%

20%

11,67% 0 0

20%

40%

60%

80%

100%

120%

Percentuale delle società cumulate

Analisi ABC relativa all’esercizio 2018 Ripercorrendo la medesima metodologia evidenziata nel paragrafo precedente, per quanto riguarda il 2018, si evidenzia quanto segue: Tabella 41: Analisi ABC anno 2018 Valore della Produzione aggregato n. società nel campione

Valore della Produzione

maggiore 50 ml 20 - 50 ml

2670

N. società

%

Valore della produzione

%

N. società cumulato

%

Valore della produzione cumulata

%

4

0,15%

264.307

7,70%

4

0,15%

264.307

7,70%

18

0,67%

628.065

18,30%

22

0,82%

892.372

26,00%

10 - 20 ml

27

1,01%

363.699

10,60%

49

1,84%

1.256.071

36,59%

5 - 10 ml

62

2,32%

414.194

12,07%

111

4,16%

1.670.264

48,66%

575

21,54%

1.230.746

35,85%

686

25,69%

2.901.010

84,51%

1984

74,31%

531.671

15,49%

2670

100,00%

3.432.682

100,00%

1 - 5 ml sotto 1 ml

Come si evince dalla Tabella precedente, il maggior numero delle imprese facenti parte del campione, per numerosità è quello relativo alle società con Valore della Produzione inferiore a 1 milione di euro, con numerosità pari a 1.984 unità, pari al 74.31%. Si conferma quindi la composizione prevalente registrata nel quadriennio precedente.


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La redditività aggregata

Se si considerasse il Valore della Produzione rappresentato, la classe predominante nell’esercizio 2018 sarebbe quella relativa alle società con Valore della Produzione compreso tra 1 e 5 milioni di euro, rappresentando il 35.85% del Valore della Produzione aggregato. Si conferma quindi il dato evidenziato nel quadriennio precedente.

Grafico 45: Ripartizione del Valore della Produzione (anno 2018) con la tecnica ABC

Valore della Produzione cumulata

120% 100,00%

100%

84,51%

80% 60% 48,66% 40%

36,59% 26,00%

20%

7,70% 0 0

20%

40%

60%

80%

100%

120%

Percentuale delle società cumulate

In conclusione, l’analisi ABC fornisce uno spaccato sulla composizione dell’intera popolazione nel periodo 2014/2018 evidenziando che la maggior parte del Valore della Produzione del comparto edile è realizzato dalle società con Valore della Produzione compreso tra 1 e 5 ml di euro come evidenziato in Tabella 42. Tabella 42: Percentuale del Valore della Produzione realizzato da società con Valore della Produzione compreso tra 1-5 mln - 2014-2018

Valore della Produzione 1- 5 ml

2014

2015

2016

2017

2018

35,90%

35,13%

36,88%

35,61%

35,85%

Per quanto riguarda la numerosità delle classi, le società con Valore della Produzione fino ad 1 milione di euro rappresentano la classe più popolata, come risulta dalla Tabella 43. Tabella 43: Percentuale della Classe di società più popolata (2014-2018)

Valore della Produzione inferiore a 1 ml

2014

2015

2016

2017

2018

77,91%

83,90%

76,90%

76,08%

74,31%


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La redditività aggregata

Andamento del Margine Operativo Lordo (MOL) Uno degli indicatori fondamentali da tenere sotto controllo per monitorare lo stato di salute di un’azienda è il Margine Operativo Lordo (MOL o EBITDA). Si tratta di un parametro presente nel conto economico che indica la redditività legata alla gestione operativa. Il margine Operativo Lordo fornisce una buona approssimazione del flusso di cassa operativo dell’azienda e consente di fare stime realistiche sulle risorse finanziarie disponibili. È un dato utile in fase di analisi perché permette di vedere se la gestione operativa dell’azienda sta generando ricchezza o meno. Per calcolare il MOL è necessario escludere dal Conto Economico: z Ammortamenti e svalutazioni z Risultato della gestione finanziaria z Risultato della gestione straordinaria z Imposte di esercizio Ossia schematizzando, il MOL si calcolerà nel seguente modo: + + + = – – – = – =

ricavi di esercizio variazione rimanenze semilavorati e prodotti incrementi immobilizzazioni per lavori interni contributi in conto esercizio Valore della Produzione acquisti variazione materie prime spese per servizi e godimento beni di terzi Valore Aggiunto costi del personale Margine Operativo Lordo (MOL o EBITDA)

Si è quindi provveduto a elaborare i valori aggregati anno per anno. I risultati sono riassunti nella Tabella 44: Tabella 44: Composizione del MOL (2014-2018) 2014

2015

2016

2017

2018

Ricavi di esercizio

2.278.064

2.543.933

2.630.943

3.044.042

3.238.695

Valore della Produzione Valore Aggiunto – Costi del personale = Margine Operativo Lordo (MOL o EBITDA)

2.435.142 676.129 422.533 253.596

2.561.121 709.322 448.023 261.298

2.771.429 755.515 486.921 268.595

3.144.550 866.034 536.921 329.113

3.432.682 954.428 586.928 367.501

A livello aggregato il MOL è aumentato di qualche punto percentuale toccando il picco più elevato nel 2018. L’esercizio in cui si è rilevato il più alto incremento rispetto a quanto registrato nell’esercizio precedente risulta essere il 2017, con un aumento pari al 23% rispetto al valore del 2016.


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La redditività aggregata

Tabella 45: Andamento del MOL (2014-2018)

Margine Operativo Lordo

2014

2015

2016

2017

2018

253.596

261.298

268.595

329.113

367.501

0%

3%

3%

23%

12%

Variazione rispetto esercizio precedente

Grafico 46: Margine operativo lordo

400.000 350.000 300.000 250.000 200.000 367.501 329.113

150.000 253.596

261.298

268.595

2014

2015

2016

100.000 50.000 0 2017

2018

Per analizzare quale sia stata la causa di tale variazione, si è provveduto a considerare l’andamento dei ricavi di vendita, dei costi della produzione e del costo del personale nel periodo temporale considerato. Relativamente ai ricavi delle vendite, le variazioni rilevate sono sintetizzate nella seguente Tabella: Tabella 46: Andamento dei ricavi di esercizio (2014-2018)

Ricavi di esercizio Variazione rispetto esercizio precedente

2014

2015

2016

2017

2018

2.278.064

2.543.933

2.630.943

3.044.042

3.238.695

0%

12%

3%

16%

6%

I ricavi delle vendite sono aumentati anche se non con una percentuale di incremento costante; l’incremento annuale minore si è registrato nel corso del 2016 in cui le vendite sono aumentate solamente del 3%; mentre l’esercizio successivo l’incremento evidenziato è pari al 16% rispetto ai valori riscontrati nell’anno precedente.


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La redditività aggregata

Per quanto riguarda i costi della produzione, le variazioni rilevate sono sintetizzate nella Tabella 47: Tabella 47: Andamento dei costi di produzione (2014-2018)

Costi della produzione

2014

2015

2016

2017

2018

1.759.012

1.851.799

2.015.914

2.278.516

2.478.253

0%

5%

9%

13%

9%

Variazione rispetto esercizio precedente

Anche i costi della produzione sono aumentati anche se non con una percentuale di incremento costante; l’incremento annuale minore si è registrato nel corso del 2015 in cui suddetti costi sono aumentate solamente del 5%; mentre nel 2017 l’incremento evidenziato è pari al 13% rispetto ai valori riscontrati nell’anno precedente. Altra variabile da considerare per analizzare l’andamento del MOL è relativa ai costi del personale, che nel periodo considerato hanno subito le variazioni evidenziate nella Tabella 48. Tabella 48: Andamento dei costi del personale (2014-2018)

Costi del personale Variazione rispetto esercizio precedente

2014

2015

2016

2017

2018

422.533

448.023

486.921

536.921

586.928

0%

6%

9%

10%

9%

I costi per il personale dipendente sono aumentati in modo non costante negli esercizi considerati, evidenziando un picco nel 2017 con un incremento rispetto all’esercizio precedente del 10%; mentre l’incremento minore si è avuto nel corso del 2015. Grafico 47: Confronto tra ricavi, costi della produzione, costi del personale e MOL 3.500.000 3.000.000 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0 2014 z Ricavi di esercizio

2015

z Costi di produzione

2016 z Costi del personale

2017

2018

z Margine operativo lordo


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La redditività aggregata

È interessante considerare i rapporti MOL su ricavi delle vendite e su Valore della Produzione in quanto suddetta percentuale evidenzia maggiormente l’andamento della redditività dell’impresa. Il rapporto MOL/Valore della Produzione ha avuto un leggero aumento dal 2014 al 2018 passando dal 10.41% al 10.71%. Analogo andamento ha avuto il rapporto MOL/Ricavi che, nel periodo considerato, è passato dal 11.13% al 11.35%.

Tabella 49: Andamento MOL/Valore della Produzione e MOL/ricavi (2014-2018)

MOL / Valore della Produzione MOL / Ricavi

2014

2015

2016

2017

2018

10,41% 11,13%

10,20% 10,27%

9,69% 10,21%

10,47% 10,81%

10,71% 11,35%


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La redditività aggregata

L’andamento del Reddito Operativo1 Andamento oscillante anche per quanto concerne il Reddito Operativo, che nel periodo in esame è passato da euro 126.346 mila del 2014 a euro 247.449 mila nel 2018, con un incremento del 96%, con un picco negativo nel 2016 in cui si è assestato in euro 113.245 mila, registrando un decremento del 10% rispetto al valore del 2014. Tabella 50: Andamento del reddito operativo (2014-2018)

Reddito Operativo

2014

2015

2016

2017

2018

126.346

247.449

147.669

113.245

209.884

Variazione rispetto all’esercizio precedente

17%

-23%

85%

18%

Variazione rispetto all’anno base 2014

17%

-10%

66%

96%

Grafico 48: Andamento del reddito operativo (2014-2018)

250.000 200.000 150.000 247.449 209.884

100.000 50.000

126.346

147.669 113.245

0 2014

2015

2016

2017

2018

Volendo poi confrontare i dati di cui sopra con l’andamento del Valore della Produzione, si evince il seguente andamento: Tabella 51: Andamento del reddito operativo sul Valore della Produzione

Reddito Operativo/Valore della Produzione

2014

2015

2016

2017

2018

5%

6%

4%

7%

7%

Anche suddetto rapporto segue il trend generale evidenziato dal MOL e dal Valore della Produzione, ossia tende a migliorare dal 2014 al 2018 raggiungendo però il minimo nel corso dell’esercizio 2016.

1 Reddito Operativo (EBIT) è la differenza tra ricavi netti ed il complesso delle spese operative sostenute, ammortamenti ed accantonamenti del periodo, senza tenere conto di oneri finanziari e straordinari.


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La redditività aggregata

L’andamento della Redditività Finanziaria Risulta interessante analizzare anche l’andamento generale del comparto della gestione finanziaria e l’evoluzione dei valori che hanno assunto le poste che la compongono, ossia proventi e oneri finanziari. In generale il comparto della gestione finanziaria evidenziava nel 2014 un valore aggregato negativo pari a euro –160.852 mila per arrivare nel 2018 a presentare un saldo aggregato negativo pari a euro –82.745 mila con un decremento assoluto pari al 49%. Contrariamente a quanto evidenziato nel paragrafo precedente, l’esercizio in cui si registra un decremento maggiore di tale importo negativo è il 2016 con un decremento rispetto ai dati del 2014 dell’84%. Tabella 52: Andamento della gestione finanziaria 2014-2018

Risultato della Gestione Finanziaria Variazione rispetto all’esercizio precedente Variazione rispetto all’esercizio base 2014

2014

2015

2016

2017

2018

-160.852 -

-147.187 -8% -8%

-25.865 -82% -84%

-84.048 225% -48%

-82.745 -2% -49%

Grafico 49: Andamento del risultato della gestione finanziaria 2014

2015

2016

2017

2018

-84.048

-82.745

0 -25.865 -20.000 -40.000 -60.000 -80.000

-160.852

-147.187

-100.000 -120.000 -140.000 -160.000 -180.000

Nello specifico, per poter analizzare le cause di suddetto andamento è necessario esaminare disgiuntamente i valori aggregati delle due voci che lo compongono, ossia proventi e oneri finanziari. L’andamento dei proventi finanziari dal 2014 al 2018, nonostante la flessione registrata nel 2015 e nel 2017, è caratterizzato da un aumento percentuale pari al 211%, passando da euro 17.686 mila nel 2014 a euro 54.936 mila nel 2018.


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91

La redditività aggregata

Tabella 53: Andamento dei Proventi finanziari 2014-2018 2014

Proventi finanziari

17.686

2015

2016

2017

2018

54.936

14.352

116.441

50.738

Variazione rispetto all’esercizio precedente

-19%

711%

-56%

8%

Variazione rispetto all’esercizio base 2014

-19%

558%

187%

211%

Grafico 50: Andamento dei proventi finanziari 140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0 2014

2015

2016

2017

2018

L’andamento degli oneri finanziari evidenzia un decremento del 23% dal 2014 al 2018, passando da un valore aggregato pari a euro 178.537 mila a euro 137.681 mila. L’esercizio con decremento maggiore si attesta essere il 2017 con uno scostamento negativo del 25% rispetto a quanto registrato nel 2014. Tabella 54: Andamento degli Oneri finanziari 2014-2018

Oneri finanziari

2014

2015

2016

2017

2018

178.537

161.538

142.306

134.786

137.681

Variazione rispetto all’esercizio precedente

-10%

-12%

-5%

2%

Variazione rispetto all’esercizio precedente

-10%

-20%

-25%

-23%

Grafico 51: Andamento degli oneri finanziari 200.000 180.000 160.000 140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0 2014

2015

2016

2017

2018


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La redditività aggregata

L’analisi relativa alle divisioni ATECO Si è ritenuto interessante applicare l’analisi condotta nei paragrafi precedenti ad ogni divisione del Comparto “Costruzioni” in modo da poter comprendere meglio le diverse dinamiche delle imprese che lo compongono. Come si espliciterà meglio nel prosieguo dell’analisi, ogni divisione presenta caratteristiche diverse e nel corso del quinquennio ha avuto andamenti e variazioni a volte discrepanti. L’analisi relativa alla divisione ATECO2007 F41 In prima istanza è stata considerata la divisione ATECO2007 F41. Il MOL relativo ha evidenziato un incremento dal 2014 al 2018 pari al 33%, passando da 112.366 mila euro nel 2014 a 149.451 mila euro nel 2018.

Tabella 55: Andamento del MOL - divisione ATECO2007 F41 2014

2015

Ricavi di esercizio

1.007.959

1.061.555

1.099.418

1.269.598

1.310.989

Valore della Produzione

1.043.481

1.059.487

1.204.549

1.356.256

1.446.480

266.051 153.685 112.366

288.572 158.092 130.481

290.233 171.200 119.033

325.704 182.303 143.401

341.442 191.992 149.451

variazione rispetto all’esercizio precedente

16,12%

-8,77%

20,47%

4,22%

variazione rispetto all’anno base 2014

16,12%

5,93%

27,62%

33,00%

Valore Aggiunto – Costi del personale = Margine Operativo Lordo (MOL o EBITDA)

2016

2017

Grafico 52: Margine operativo lordo (MOL o EBITDA) - divisione ATECO2007 F41 160.000 140.000 120.000 100.000 80.000 130.481

60.000

143.401

149.451

2017

2018

119.033

112.366 40.000 20.000 0 2014

2015

2016

2018


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La redditività aggregata

Il rapporto MOL/Valore della Produzione ha invece subito una lieve contrazione, passando dal 10.77% al 10.33%, per via dell’aumento maggiore in termini percentuali del Valore della Produzione; al contrario il rapporto MOL/Ricavi ha registrato un leggero aumento in percentuale, passando dall’11.15% all’11.40%. Tabella 56: Andamento MOL/Valore della Produzione e MOL/Ricavi - divisione ATECO2007 F41 2014

2015

2016

2017

2018

MOL / Valore della Produzione

10,77%

12,32%

9,88%

10,57%

10,33%

MOL / Vendite

11,15%

12,29%

10,83%

11,29%

11,40%

Relativamente al Risultato Operativo, l’andamento nel quinquennio in considerazione è il seguente: Tabella 57: Andamento Reddito Operativo - divisione ATECO2007 F41

Costi della produzione Risultato operativo Valore della Produzione Risultato operativo/Valore della Produzione

2014

2015

2016

2017

2018

1.019.209 24.271 1.043.481 2,33%

992.428 67.059 1.059.487 6,33%

1.197.410 7.140 1.204.549 0,59%

1.281.128 75.128 1.356.256 5,54%

1.361.432 85.048 1.446.480 5,88%

Come si evince, dai dati riportati nella precedente Tabella, anche il Risultato operativo ha registrato un evidente aumento passando dal 24.271 mila euro nel 2014 a 85.048 mila euro nel 2018. Così come il rapporto Risultato operativo sul Valore della Produzione, che è passato dal 2,33% del 2014 al 5,88% del 2018. Grafico 53: Risultato operativo - divisione ATECO2007 F41 90.000 80.000 70.000 60.000 50.000 85.048

40.000

75.128 67.059

30.000 20.000 10.000

24.271 7.140

0 2014

2015

2016

2017

2018


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La redditività aggregata

In merito all’andamento dei Proventi e Oneri finanziari, emerge quanto segue: Tabella 58: Andamento della gestione finanziaria - divisione ATECO2007 F41 2014

2015

2016

2017

2018

46.256

Proventi finanziari

14.216

13.679

112.767

40.360

Oneri finanziari

55.626

48.590

39.663

34.910

31.516

-41.410

-34.910

73.104

5.450

14.740

Variazione rispetto all’esercizio precedente

-15,70%

-309,41%

-92,54%

170,44%

Variazione rispetto all’anno base 2014

-15,70%

-276,54%

-113,16%

-135,59%

Risultato della Gestione Finanziaria

Evidente l’aumento dei proventi finanziari aggregati di settore che sono passati da 14.216 mila euro registrati nel 2014 a 46.256 mila euro del 2018; tendenza opposta hanno avuto gli oneri finanziari che sono diminuiti nel quinquennio 2014/2018, passando da 55.626 mila euro registrati nel 2014 a 31.516 mila euro del 2018. Conseguentemente anche il risultato della gestione finanziaria ha beneficiato di tali variazioni, registrando una performance positiva che consente di passare dal risultato negativo del 2014 pari a euro -41.410 mila euro a 14.740 mila euro del 2018. Analisi relativa alla divisione ATECO2007 F42 Anche la divisione F42 ha evidenziato un aumento in termini di ricavi di esercizio evidente nel quinquennio in esame, passando da 288.647 mila euro del 2014 a 418.016 mila euro del 2018. Questo trend ha avuto effetti positivi anche in termini di aumento sia del Valore della Produzione, che si è attestato in 439.583 mila euro nel 2018 contro i 288.647 mila euro del 2014, sia del Valore aggiunto, passando da 134.643 mila euro del 2014 a 161.854 mila euro del 2018. Nonostante l’aumento del costo del personale che è passato da 44.826 mila euro del 2014 a 58.939 mila euro del 2018, il trend positivo dei ricavi e del Valore della Produzione ha consentito anche un aumento del MOL del settore che è passato da 89.817 mila euro del 2014 a 102.915 mila euro del 2018 con un aumento in percentuale pari al 14,58%. Tabella 59: Andamento Reddito Operativo - divisione ATECO2007 F42 2014

2015

Ricavi di esercizio

288.647

345.235

Valore della Produzione

366.909

365.750

Valore Aggiunto – Costi del personale = Margine Operativo Lordo (MOL o EBITDA)

134.643 44.826 89.817

105.598 44.484 61.114

-31,96% -31,96%

Variazione rispetto all’esercizio precedente Variazione rispetto all’anno base 2014

2016

2017

2018

317.409

397.589

418.016

318.708

393.898

439.583

111.099 42.827 68.272

141.763 50.365 91.398

161.854 58.939 102.915

11,71% -23,99%

33,87% 1,76%

12,60% 14,58%


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La redditività aggregata

Grafico 54: Margine operativo lordo (MOL o EBITDA) - divisione ATECO2007 F42

120.000 100.000 80.000 60.000 102.915 40.000

91.398

89.817 68.272

61.114 20.000 0 2014

2015

2016

2017

2018

I trend positivi di cui sopra hanno avuto un effetto decrementale nei rapporti MOL su Valore della Produzione e MOL su Vendite che hanno visto una contrazione del valore. Infatti, MOL/Valore della Produzione è passato dal 24,48% del 2014 al 23,41% del 2018, mentre MOL/Vendite è passato da 31,12% del 2014 al 24,62% del 2018. Tabella 60: Andamento MOL/Valore della Produzione e MOL/Ricavi - divisione ATECO2007 F42 2014

2015

2016

2017

2018

MOL / Valore della Produzione

24,48%

16,71%

21,42%

23,20%

23,41%

MOL / Vendite

31,12%

17,70%

21,51%

22,99%

24,62%

Anche il Risultato operativo è stato trainato dagli aumenti evidenziati precedentemente ed è passato da 53.037 mila euro del 2014 a 54.084 mila euro del 2018. Tabella 61: Andamento Reddito Operativo - divisione ATECO2007 F42

Costi della Produzione Risultato Operativo Valore della Produzione Risultato Operativo/Valore della Produzione

2014

2015

2016

2017

2018

313.871

349.556

285.547

345.037

385.499

53.037

16.194

33.161

48.862

54.084

366.909

365.750

318.708

393.898

439.583

14,46%

4,43%

10,40%

12,40%

12,30%

Contrariamente a quanto rilevato nel settore F41, nel settore oggetto di analisi i proventi finanziari aggregati hanno evidenziato una contrazione passando da 1.889 mila euro del 2014 a 684 mila euro del 2018. Mentre relativamente agli oneri finanziari, si è evidenziato un decremento, portando l’aggregato di settore da 107.598 mila euro del 2014 a 92.733 mila euro del 2018.


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La redditività aggregata

Questa diminuzione ha contribuito al miglioramento del risultato della gestione finanziaria che ha registrato una variazione del 12,92% partendo da -105.709 mila euro del 2014 a -92.049 mila euro del 2018. Tabella 62: Andamento della gestione finanziaria - divisione ATECO2007 F42 2014

Proventi finanziari Oneri finanziari Risultato della Gestione Finanziaria

2015

2016

2017

2018

1.889

-814

1.619

1.022

684

107.598

98.430

90.272

85.248

92.733 -92.049

-105.709

-99.243

-88.653

-84.226

variazione rispetto all’esercizio precedente

-6,12%

-10,67%

-4,99%

9,29%

variazione rispetto all’anno base 2014

-6,12%

-16,14%

-20,32%

-12,92%

Analisi relativa alla divisione ATECO2007 F43 Anche la divisione F43 ha registrato un evidente aumento in termini di ricavi aggregati, che sono passati da 981.459 mila euro del 2014 a 1.509.690 mila euro del 2018. Questo trend positivo ha trainato anche il Valore della Produzione, che si è attestato nel 2018 in 1.546.619 mila euro contro i 1.024.752 mila euro del 2014 e conseguentemente sul Valore aggiunto che ha raggiunto 451.132 mila euro nel 2018 partendo da 275.436 mila euro del 2014. Il comparto ha inoltre registrato un evidente aumento dei costi del personale, che sono passati da 203.811 mila euro del 2014 a 310.417 mila euro del 2018, segno evidente dell’incremento della forza occupazionale. Il MOL ha registrato un aumento in percentuale del 96,46% nel quinquennio 2014-2018, passando da 71.624 mila euro del 2014 a 140.715 mila euro del 2018. Tabella 63: Andamento del MOL - divisione ATECO2007 F43 2014

Ricavi di esercizio Valore della Produzione Valore Aggiunto – Costi del personale = Margine Operativo Lordo (MOL o EBITDA) Variazione rispetto all’esercizio precedente Variazione rispetto all’anno base 2014

2015

2016

2017

2018

981.459

1.137.143

1.214.116

1.376.854

1.509.690

1.024.752

1.135.884

1.248.172

1.394.395

1.546.619

275.436 203.811 71.624

315.152 225.891 89.261

354.184 254.420 99.764

398.567 281.817 116.750

451.132 310.417 140.715

24,62% 24,62%

11,77% 39,29%

17,03% 63,00%

20,53% 96,46%


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La redditività aggregata

Grafico 55: Margine operativo lordo (MOL o EBITDA) - divisione ATECO2007 F43

160.000 140.000 120.000 100.000 80.000 140.715 60.000 40.000

116.750

99.764

89.261 71.624

20.000 0 2014

2015

2016

2017

2018

Trend positivo anche per i rapporti MOL su Valore della Produzione, che è passato dal 6.99% al 9.10% nel 2018, e MOL su Vendite, che è passato dal 7.30% al 9.32%. Tabella 64: Andamento MOL/Valore della Produzione e MOL/Ricavi - divisione ATECO2007 F43

MOL / Valore della Produzione MOL / Vendite

2014

2015

2016

2017

2018

6,99% 7,30%

7,86% 7,85%

7,99% 8,22%

8,37% 8,48%

9,10% 9,32%

Anche il Risultato operativo ha evidenziato un aumento passando dal 4.79% del 2014 al 7,00% del 2018. Tabella 65: Andamento Reddito Operativo - divisione ATECO2007 F43

Costi della Produzione Risultato Operativo Valore della Produzione Risultato Operativo/Valore della Produzione

2014

2015

2016

2017

2018

975.716 49.037 1.024.752 4,79%

1.071.467 64.417 1.135.884 5,67%

1.175.228 72.944 1.248.172 5,84%

1.308.501 85.894 1.394.395 6,16%

1.438.302 108.317 1.546.619 7,00%

Grande sferzata positiva relativamente ai proventi finanziari, che hanno toccato 7.996 mila euro nel 2018 partendo da 1.581 mila euro del 2014; leggero decremento degli oneri finanziari, che si sono attestati a 13.432 mila euro nel 2018 contro i 15.313 mila euro del 2014. Conseguentemente, anche se permane un risultato della gestione finanziaria negativo, il tale gap è


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La redditività aggregata

diminuito del 60.42% nel quinquennio in esame, passando da -13.732 mila euro a -5.435 mila euro del 2018. Tabella 66: Andamento della gestione finanziaria - divisione ATECO2007 F43

Proventi finanziari Oneri finanziari Risultato della Gestione Finanziaria variazione rispetto all’esercizio precedente variazione rispetto all’anno base 2014

2014

2015

2016

2017

2018

1.581 15.313 -13.732

1.486 14.519 -13.033 -5,09% -5,09%

2.055 12.371 -10.316 -20,85% -24,88%

9.356 14.628 -5.272 -48,90% -61,61%

7.996 13.432 -5.435 3,10% -60,42%

Confronto generale Si è ritenuto significativo confrontare per ogni variabile considerata pocanzi la composizione del valore aggregato evidenziato nel quinquennio, considerato a seconda della divisione ATECO2007 di appartenenza, delle società che compongono il campione. Come si evince dalla Tabella seguente, relativamente alla composizione dei ricavi, il settore preponderante nel 2014 era quello appartenente alla divisione F41 che rappresentava il 44.25%, mentre già dal 2015 vi è stato uno sviluppo preponderante della divisione F43, che si attesta al 46.61% nel 2018. Tabella 67: Suddivisione dei Ricavi secondo la divisione ATECO2007 Ricavi

2014

2015

2016

2017

2018

40,48%

F41

44,25%

41,73%

41,79%

41,71%

F42

12,67%

13,57%

12,06%

13,06%

12,91%

F43

43,08%

44,70%

46,15%

45,23%

46,61%

Grafico 56: Suddivisione dei Ricavi secondo la divisione ATECO2007 3.500.000 3.000.000 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0

2014 z F41

z F42

2015 z F43

2016

2017

2018


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La redditivitĂ aggregata

Medesimo andamento si è registrato se si considera come variabile il Valore della Produzione: preponderante, anche se di poco, nel 2014 era la divisione F41, che rappresentava il 42.85% per poi cedere il passo già dal 2015 alla divisione F43, che nel 2018 rappresentava il 44.34%. Tabella 68: Suddivisione del Valore della Produzione secondo la divisione ATECO2007 Valore della Produzione

2014

2015

2016

2017

F41

42,85%

41,37%

43,46%

43,13%

F42

15,07%

14,28%

11,50%

12,53%

F43

42,08%

44,35%

45,04%

44,34%

Grafico 57: Composizione del Valore della Produzione per codice ATECO2007 3.500.000 3.000.000 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0 2014 z F41

z F42

2015 z F43

2016

2017

2018


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La redditività aggregata

Andamento del Reddito ante imposte e del Risultato economico aggregato Per avere un quadro di insieme più completo ed articolato possibile, la presente analisi non può prescindere da considerare l’andamento complessivo del Reddito ante imposte e del conseguente Risultato economico aggregato. Nel corso del periodo considerato, il comparto “Costruzioni” ha evidenziato un periodo di crescita e di aumento conseguente della redditività. I valori che ne hanno maggiormente risentito sono stati il Reddito ante imposte, che è passato da un aggregato pari a euro -37.579 mila nel 2014 a euro 158.517 mila nel 2018 e il conseguente Risultato economico aggregato che ha registrato un incremento passando da euro -70.000 mila del 2014 a euro 105.226 mila nel 2018.

Tabella 69: Andamento del Reddito ante imposte

Reddito ante imposte

2014

2015

2016

2017

2018

-37.579

158.517

-29.945

74.645

115.058

Variazione rispetto all’esercizio precedente

-20%

-349%

54%

38%

Variazione rispetto all’esercizio base 2014

-20%

-299%

-406%

-522%

Grafico 58: Andamento del Reddito ante imposte 160.000 140.000 120.000 100.000 80.000

158.517

60.000

115.058

40.000

74.645

20.000 0 -20.000

-37.759

-29.945

2014

2015

-40.000 2016

2017

2018

Tabella 70: Andamento del Risultato economico aggregato

Risultato economico aggregato Variazione rispetto all’esercizio precedente Variazione rispetto all’esercizio base 2014

2014

2015

2016

2017

2018

-70.000

-62.320 -11% -11%

30.632 -149% -144%

65.163 113% -193%

105.226 61% -250%


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La redditività aggregata

Grafico 59: Andamento del Risultato economico aggregato 120.000 100.000 80.000 60.000

105.226

40.000

65.163

20.000

30.632

0 -20.000 -40.000

-70.000

-62.320

2014

2015

-60.000 -80.000 2016

2017

2018

Analisi relativa alla divisione ATECO2007 F41 La divisione F41 ha seguito il trend generale del comparto Costruzioni evidenziando un miglioramento in termini di Reddito ante imposte, passando da -15.142 mila euro del 2014 a 94.412 mila euro del 2018. Tabella 71: Andamento Reddito ante imposte divisione ATECO2007 F41 2014

Reddito ante imposte

2015

2016

2017

2018

-15.142

6.383

69.669

70.479

94.412

Variazione rispetto all’esercizio precedente

-142,15%

991,47%

1,16%

33,96%

Variazione rispetto all’esercizio base 2014

-142,15%

-560,09%

-565,45%

-723,50%

Grafico 60: Andamento Reddito ante imposte divisione ATECO2007 F41 100.000 80.000 60.000 94.412

40.000

69.669

70.479

2016

2017

20.000 6.383 0

-15.142

-20.000 2014

2015

2018


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La redditività aggregata

Il trend positivo del comparto si evince anche analizzando le variazioni occorse al Risultato economico aggregato che si attesta a 68.122 mila euro nel 2018, con un aumento sostanziale rispetto a quanto registrati nel 2014, in cui era pari a -38.928 mila euro. Tabella 72: Andamento Risultato economico aggregato - divisione ATECO2007 F41 2014

Risultato economico aggregato

2015

-38.928

2016

2017

2018

-21.797

40.250

41.958

68.122

Variazione rispetto all’esercizio precedente

-44,01%

-284,66%

4,24%

62,36%

Variazione rispetto all’esercizio base 2014

-44,01%

-203,39%

-207,78%

-274,99%

Grafico 63: Andamento Risultato economico aggregato - divisione ATECO2007 F41

80.000 60.000 40.000

68.122

20.000

40.250

41.958

2016

2017

0 -21.797 -20.000

-38.928

-40.000 2014

2015

2018

Analisi relativa alla divisione ATECO2007 F42 Anche la divisione F42 ha registrato un miglioramento delle proprie perfomance, anche se non in modo così rilevante come la divisione F41; il Reddito ante imposte ha registrato un leggero miglioramento passando da -55.321 mila euro del 2014 a -38.015 mila euro del 2018, con una riduzione in percentuale pari al 31.28%. Tabella 73: Andamento Reddito ante imposte - divisione ATECO2007 F42

Reddito ante imposte

2014

2015

2016

2017

2018

-38.015

-55.321

-81.866

-55.537

-35.382

Variazione rispetto all’esercizio precedente

47,98%

-32,16%

-36,29%

7,44%

Variazione rispetto all’esercizio base 2014

47,98%

0,39%

-36,04%

-31,28%


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

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La redditività aggregata

Grafico 62: Andamento Reddito ante imposte - divisione ATECO2007 F42 2014

2015

2016

2017

2018

-35.382

-38.015

0 -10.000 -20.000 -30.000

-55.321

-40.000

-55.357 -81.866

-50.000 -60.000 -70.000 -80.000 -90.000

Il trend lievemente positivo della divisione si è riflesso anche nell’andamento del Risultato economico aggregato che ha evidenziato un miglioramento del 28,69%, passando da -46.308 mila euro del 2014 a -33.024 mila euro del 2018. Tabella 74: Andamento Risultato economico aggregato - divisione ATECO2007 F42

Risultato economico aggregato

2014

2015

2016

2017

2018

-33.024

-46.308

-65.408

-45.659

-26.615

Variazione rispetto all’esercizio precedente

41,25%

-30,19%

-41,71%

24,08%

Variazione rispetto all’esercizio base 2014

41,25%

-1,40%

-42,53%

-28,69%

Grafico 63: Andamento Risultato economico aggregato - divisione ATECO2007 F42 2014

2015

2016

2017

2018

0 -10.000 -20.000 -30.000 -40.000 -50.000 -60.000 -70.000

-26.615 -45.659

-46.308 -65.408

-33.024


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La redditività aggregata

Analisi relativa alla divisione ATECO2007 F43 Anche la divisione F43 ha registrato un evidente aumento, migliorando le proprie performance del 210%, passando da 32.885 mila euro registrati nel 2014 a 102.120 mila euro del 2018. Tabella 75: Andamento del Redddito ante imposte - divisione ATECO2007 F43 2014

Reddito ante imposte

2015

2016

2017

2018

102.120

32.885

45.538

60.514

79.961

Incremento rispetto all’esercizio precedente

38,48%

32,89%

32,14%

27,71%

Incremento rispetto all’esercizio base 2014

38,48%

84,02%

143,16%

210,54%

Grafico 66: Andamento del Redddito ante imposte - divisione ATECO2007 F43 120.000 100.000 80.000 60.000

102.120

40.000 20.000

32.885

79.961

60.514

45.538

0 2014

2015

2016

2017

2018

Questo incremento si riflette anche sul Risultato economico aggregato, che ha evidenziato un incremento del 360% nel quinquennio, passando da 15.237 mila euro del 2014 a 70.128 mila euro del 2018. Tabella 76: Andamento Risultato economico aggregato - divisione ATECO2007 F43

Risultato economico aggregato

2014

2015

2016

2017

2018

15.237

24.885

36.041

49.820

70.128

Variazione rispetto all’esercizio precedente

63,32%

44,83%

38,23%

40,76%

Variazione rispetto all’esercizio base 2014

63,32%

136,54%

226,98%

360,26%

Grafico 65: Andamento Risultato economico aggregato - divisione ATECO2007 F43 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 70.128 30.000 49.820 20.000 10.000

36.041 24.885 15.237

0 2014

2015

2016

2017

2018


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La redditività aggregata

Analisi della redditività tramite gli indici di bilancio - il ROA Onde poter esprimere giudizi più specifici sulla redditività del comparto, si è provveduto all’esame dei seguenti rapporti: a) il rendimento del capitale investito nell’attività corrente (ROA), articolato nelle sue determinanti tipiche (redditività delle vendite e rotazione del capitale investito); b) il rendimento del capitale proprio (ROE). Il ROA misura la redditività delle attività ed è dato dal rapporto tra reddito netto e attività totali (o capitale investito). È altresì definito come Return on Assets. Tale indice è indicativo di quanto le attività totali dell’azienda vengano utilizzate efficientemente. Nel calcolo è sicuramente preferibile adottare un valore delle attività totali dato dalla media dei valori contabili di inizio e fine esercizio. Tale misura è influenzata dai problemi associati alla leva finanziaria e alle aliquote fiscali, a differenza del ROI (ottenuto dal rapporto tra reddito operativo e capitale investito) che consente di superare tali limiti1. Il Return on Assets è un valore percentuale. Per comprenderne importanza e significato, esso deve essere messo a confronto con i valori dei tassi d’interesse delle banche nazionali. In tal caso: ROA > Interesse Banche: le attività stanno fruttando ROA < Interesse Banche: l’azienda non genera abbastanza valore Nel periodo in esame suddetto indice è aumentato passando dal 1.51% rilevato nel 2014 al 2.85% del 2018. Si è quindi registrato un aumento della redditività delle aziende del comparto nel corso del quinquennio in esame. Tabella 77: Andamento del ROA

EBIT Totale attivo

2014

2015

2016

2017

2018

126.346

147.669

113.245

209.884

247.449

835.2326

838.7440

864.3273

881.5034

868.8580

1,51%

1,76%

1,31%

2,38%

2,85%

ROA

Grafico 66: Andamento del ROA 3,00% 2,50% 2,00% 1,50%

2,85% 2,38%

1,00% 1,51%

1,76%

2014

2015

0,50%

1,31%

0

1

Da Borsa Italiana.

2016

2017

2018


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La redditività aggregata

L’unico esercizio in flessione risulta essere il 2016, che ha visto una riduzione abbastanza evidente della redditività aziendale. L’incremento della redditività nel periodo considerato è più evidente se lo si confronta, esercizio dopo esercizio, con l’andamento del tasso di interesse bancario armonizzato. Per completare l’analisi, si è provveduto ad analizzare il valore del tasso di interesse delle banche nazionali (dato statistico raccolto da Banca d’Italia2) negli esercizi che vanno dal 2014 al 2018. Da suddetta analisi si evince quanto segue: 1. Esercizio 2014: l’andamento dei tassi di interesse è stato all’insegna del decremento passando da un 3.7964% rilevato a fine gennaio 2014 al 3.494% secondo la rilevazione del 31.12.2014; 2. Esercizio 2015: l’andamento dei tassi di interesse rispecchia in generale l’andamento in calo se si considera la singolarità di un picco in aumento nel mese di febbraio; si è infatti passati dal 3.4612% della rilevazione al 28.02.2015 al 3.0075% del 31.12.2015; 3. Esercizio 2016: l’andamento dei tassi di interesse nel corso dell’esercizio 2016 ha visto un sostanziale calo passando dal 2.9492% del gennaio 2016 al 2.4959% del dicembre 2016; 4. Esercizio 2017: anche nel corso del 2017 sostanzialmente si è rilevato un andamento decrescente dei tassi stessi passando dal 2.5202% della rilevazione di gennaio al 2.2909% di fine dicembre 2017; si conferma il trend evidenziato in quasi tutti gli esercizi precedenti; 5. Esercizio 2018: l’andamento dei tassi di interesse ha seguito il trend delineato nell’esercizio precedente: è infatti diminuito passando dal 2.2212% rilevato il 31.01.2018 al 2.0642% rilevato il 31.12.2018, con un decremento percentuale pari al 7.07%. Grafico 67: Andamento del tasso di interesse bancario armonizzato nel quinquennio 2014-2018 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5

2018-11-30

2018-07-31

2018-09-30

2018-03-31

2018-05-31

2017-11-30

2018-01-31

2017-07-31

2017-09-30

2017-05-31

2017-01-31

2017-03-31

2016-11-30

2016-07-31

2016-09-30

2016-03-31

2016-05-31

2015-11-30

2016-01-31

2015-07-31

2015-09-30

2015-05-31

2015-01-31

2015-03-31

2014-11-30

2014-07-31

2014-09-30

2014-05-31

2014-01-31 2

2014-03-31

0

Base dati statistica Banca d’Italia “Tassi di interesse bancari sui prestiti in euro a famiglie e società non finanziarie: consistenze” (ww.infostat.bancaditalia.it).


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La redditività aggregata

Confrontando i tassi di interesse bancari medi armonizzati con il valore del ROA per i singoli esercizi si evince che l’indice di redditività sia inferiore negli esercizi fino al 2017, esercizio nel quale lo scostamento è pari solo ad un punto percentuale; nel 2018 si evidenzia invece un indice di redditività superiore al tasso di interesse bancario medio armonizzato. Tabella 78: Confronto ROA e tasso di interesse bancario medio armonizzato (2014-2018) 2014

2015

2016

2017

2018

Tasso interesse bancario medio armonizzato

3,68%

3,18%

2,71%

2,37%

2,14%

ROA

1,51%

1,76%

1,31%

2,38%

2,85%

Grafico 68: Confronto ROA e tasso di interesse bancario medio armonizzato (2014-2018) 4,00% 3,50% 3,00% 2,50% 2,00%

3,68% 3,18%

1,50%

2,85%

2,71%

1,00% 1,51%

2,37%

2,38%

1,76%

2,14%

1,31%

0,50% 0 2014

2015

2016

2017

2018

Analisi dell’indice ROA per divisioni ATECO2007 Suddividendo i valori del campione in base alla classificazione ATECO2007, si ottengono i seguenti risultati: Tabella 79: Andamento del ROA per divisione ATECO2007 e del comparto 2014

2015

2016

2017

2018

F41 - ROA

0,50%

1,40%

0,15%

1,56%

1,87%

F42 - ROA

2,28%

0,69%

1,34%

1,90%

2,05%

F43 - ROA

4,08%

5,11%

5,50%

6,04%

7,25%

ROA COMPARTO

1,51%

1,76%

1,31%

2,38%

2,85%

La divisione trainante in termini di ROA è l’F43, che evidenzia un 7.25% nel 2018. Suddetta tendenza è costante in ogni esercizio del quinquennio.


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La redditivitĂ aggregata

Grafico 69: Andamento del ROA per divisione ATECO2007 e del comparto

8,00% 7,00% 6,00% 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0 2014 z F41 - ROA

2015 z F42 - ROA

2016 z F43 - ROA

2017 z ROA comparto

2018


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La redditività aggregata

Analisi della redditività tramite gli indici di bilancio - il ROE Il ROE (Return on Equity) è un quoziente che esplicita il rendimento conseguito dall’impiego del capitale, esprimendo la remunerazione che un’azienda è in grado di fornire ai soggetti conferenti capitale di rischio. ROE =

Reddito netto di esercizio Mezzi propri

Il ROE (Return on equity), ottenuto dal rapporto tra reddito netto d’esercizio e mezzi propri, evidenzia la redditività netta dei mezzi propri, considerando pertanto – a differenza del ROA che si ferma al Risultato operativo – la gestione nel suo complesso, dalla operativa alla finanziaria, dalla corrente non operativa alla straordinaria. L’interpretazione del quoziente in parola richiede particolari cautele logiche e metodo-logiche; esso, infatti, nel caso di specie risente: a) dell’aggregazione di un numero considerevole di imprese appartenenti al campione, con conseguenti dinamiche compensative; b) della qualità complessiva dei bilanci depositati, in particolare con riferimento all’influsso sempre decisivo delle norme tributarie nel processo di calcolo del reddito ai fini civilistici; c) infine, dell’attendibilità complessiva del dato rappresentato dai mezzi propri, in un settore ove le politiche di capitalizzazione impropria operate per il tramite di finanziamenti infruttiferi dei soci risultano relativamente diffuse. Non va poi trascurato l’effetto complessivo, sul quoziente in commento, delle componenti straordinarie, soprattutto nei casi in cui esse si manifestino soltanto in alcuni degli anni presi a riferimento per la formulazione dell’analisi. Nel corso del quinquennio in esame, il reddito netto dell’esercizio, come evidenziato nei paragrafi precedenti, ha avuto un incremento del 250% rispetto all’anno base di riferimento, ossia il 2014. Tabella 80: Andamento del Risultato Economico Aggregato

Risultato economico aggregato

2014

2015

2016

2017

2018

105.226

-70.000

-62.320

30.632

65.163

Variazione rispetto all’esercizio precedente

-11%

-149%

113%

61%

Variazione rispetto all’esercizio base 2014

-11%

-144%

-193%

-250%

Relativamente ai mezzi propri definiti come capitale sociale e riserve, più utili, meno perdite, l’analisi svolta sul campione considerato evidenzia una compressione del valore, segnando un decremento del 3.80% nel 2018 rispetto ai valori rilevati nel 2014. Si evidenzia un decremento significativo nel corso del 2016, dove il valore ha toccato il valore minimo storico del quinquennio evidenziando una perdita in percentuale del 15.24% rispetto all’esercizio precedente e del 15.69% rispetto all’anno base 2014.


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La redditività aggregata

Tabella 81: Andamento dei Mezzi Propri

Mezzi propri

2014

2015

2016

2017

2018

1.706.971

1.774.326

1.764.874

1.495.992

1.705.084

Variazione rispetto all’esercizio precedente

-0,53%

-15,24%

13,98%

0,11%

Variazione rispetto all’esercizio base 2014

-0,53%

-15,69%

-3,90%

-3,80%

Grafico 70: Andamento dei Mezzi Propri 1.800.000 1.750.000 1.700.000 1.650.000 1.600.000 1.550.000

1.774.326

1.764.874 1.705.084

1.706.971

2017

2018

1.500.000 1.450.000 1.495.992 1.400.000 1.350.000 2014

2015

2016

Anche l’andamento del ROE ha quindi subito un andamento altalenante del corso del quinquennio, partendo da un valore negativo nei primi due esercizi ed invertendo la rotta a partire dal 2016. Tabella 82: Andamento del ROE

ROE

2014

2015

2016

2017

2018

-3,95%

-3,53%

2,05%

3,82%

6,16%

Grafico 70bis: Andamento del ROE 8,00% 6,00% 4,00% 2,00%

3,82%

6,16%

2017

2018

2,05% 0 -2,00%

-3,95%

-3,53%

2014

2015

-4,00% 2016


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La redditività aggregata

Analisi dell’indice ROE per divisioni ATECO2007 Abbiamo ritenuto interessante analizzare l’andamento del ROE generale del comparto Costruzioni confrontandolo con l’andamento dello stesso indice considerando distintamente le singole divisioni che lo compongono. Tabella 83: Andamento del ROE dell’intero comparto

Mezzi propri Risultato economico aggregato ROE

2014

2015

2016

2017

2018

1.774.326

1.764.874

1.495.992

1.705.084

1.706.971

-70.000

-62.320

30.632

65.163

105.226

-3,95%

-3,53%

2,05%

3,82%

6,16%

Considerando la divisione F41, come già evidenziato nel capitolo relativo all’andamento del Patrimonio netto che rappresenta i mezzi propri dell’azienda, si è registrato un aumento in percentuale del 14%, passando da 1.149.145 mila euro a 1.315.144 mila euro. Stante l’aumento del Risultato economico aggregato, anche il rapporto tra gli stessi, ossia il ROE, ha mostrato un evidente miglioramento passando da un valore negativo, il -29.52% del 2014 al 19.31%. Tabella 84: Andamento del ROE - divisione ATECO2007 F41 DIVISIONE F41

Mezzi propri

2014

2015

2016

2017

2018

1.315.114

1.149.145

1.164.059

1.212.659

1.322.513

Risultato economico aggregato

-38.928

-21.797

40.250

41.958

68.122

ROE

-29,52%

-53,40%

30,13%

31,52%

19,31%

Grafico 71: Andamento dei Mezzi Propri - divisione ATECO2007 F41 1.350.000 1.300.000 1.250.000 1.200.000 1.150.000 1.100.000

1.322.513

1.315.114

2017

2018

1.212.659 1.149.145

1.164.059

2014

2015

1.050.000 2016

La divisione F42 ha invece registrato un trend differente: i mezzi propri hanno evidenziato un forte decremento passando da 370.051 mila euro del 2014 a -39.524 mila euro del 2018. Contrariamente invece il Risultato economico aggregato ha segnato un leggero miglioramento passando da -46.308 mila euro del 2014 a -33.024 mila euro del 20183. 3 Il ROE del settore ha registrato un evidente incremento passando dal -7.99% al 1.20%, anche se il dato relativo agli esercizi 2016, 2017 e 2018 risulta ridondante in quanto positivo solo perché rapporto tra due valori negativi.


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La redditivitĂ aggregata

Tabella 85: Andamento del ROE - divisione ATECO2007 F42 2014

2015

2016

2017

2018

Mezzi propri

370.051

313.579

-26.471

-4.179

-39.524

Risultato economico aggregato

-46.308

-65.408

-45.659

-26.615

-33.024

-7,99%

-4,79%

ROE

Grafico 72: Andamento dei Mezzi Propri - divisione ATECO2007 F42 400.000 350.000 300.000 250.000 200.000

370.051 313.579

150.000 100.000 50.000 0

-26.471

-4.179

-39.524

2016

2017

2018

-50.000 2014

2015

La divisione F43 ha mostrato un incremento sostanziale sia in termini di mezzi propri, che sono passati da 255.130 mila euro registrati nel 2014 a 431.380 mila euro del 2018, sia del Risultato economico aggregato, che si è attestato in 70.128 mila euro nel 2018 contro 15.237 mila euro del 2014. Il ROE invece ha subito una contrazione passando dal 16.74% del 2014 al 6.15% del 2018. Tabella 86: Andamento del ROE - divisione ATECO2007 F43

Mezzi propri

2014

2015

2016

2017

2018

255.130

287.237

309.804

386.750

431.380

Risultato economico aggregato

15.237

24.885

36.041

49.820

70.128

ROE

16,74%

11,54%

8,60%

7,76%

6,15%


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La redditività aggregata

Grafico 73: Andamento dei Mezzi Propri - divisione ATECO2007 F43 450.000 400.000 350.000 300.000 250.000 431.380

200.000

386.750

150.000 255.130

287.237

309.804

100.000 50.000 0 2014

2015

2016

2017

2018

Volendo confrontare i dati parziali dei settori analizzati con l’andamento generale del comparto, possiamo osservare gli andamenti altalenanti dell’indice considerato, che evidenzia l’eterogeneità delle società che compongono il comparto Costruzioni. Tabella 87: Confronto tra ROE di comparto con ROE per divisione ATECO2007 2014

2015

2016

2017

2018

F41 - ROE

-29,52%

-53,40%

30,13%

31,52%

19,31%

F42 - ROE

-7,99%

-4,79%

F43 - ROE

16,74%

11,54%

8,60%

7,76%

6,15%

ROE

-3,95%

-3,53%

2,05%

3,82%

6,16%

Grafico 74: Confronto tra ROE di comparto con ROE per divisione ATECO2007 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0% -10,00% -20,00% -30,00% -40,00% -50,00% -60,00% 2014 z F41 - ROE

2015 z F42 - ROE

2016 z F43 - ROE

2017 z ROE

2018


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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

Conclusioni

Dall’insieme delle informazioni contenute nella presente Analisi emerge il quadro complessivo del settore delle costruzioni della provincia di Brescia nel periodo 2014-2018 e un importante dataset, composto anche da elaborazioni che consentono al lettore una personale valutazione dei dati andamentali. È un quadro dal quale, pur in presenza ancora di elementi negativi indotti dalla lunga crisi vissuta dal comparto a livello nazionale, e in modo ancora più accentuato nella provincia bresciana, si possono notare segnali di una ripresa, seppure ancora timida ed incerta. In particolare, è dal 2016 che si registra un’inversione di tendenza di molti significativi indicatori che si presentano in crescita. Dal punto di vista occupazionale al riguardo si rammentano: z l’inversione della tendenza negativa negli addetti impegnati, che vede un +1.8% del 2017 rispetto al 2016, anche se analizzando il dato nel dettaglio si nota che l’aumento è determinato principalmente dagli addetti del settore dei lavori di costruzione specializzati e del settore della costruzione di edifici, mentre segna il passo il settore dell’ingegneria civile; z l’aumento dei dipendenti assunti a tempo indeterminato, che dal 2016 al 2017 passano dal 12% al 16.6% della forza lavoro. Dal punto di vista economico e patrimoniale vengono evidenziati: z la crescita degli impieghi tra il 2014 ed il 2018, anche se nel 2018 è presente una flessione rispetto all’anno precedente; z la costante crescita dei mezzi propri delle aziende appartenenti alle divisioni ATECO2007 F41 e F43, a fronte di una drastica riduzione dei mezzi propri delle aziende appartenenti alla divisione F42, che giunge a determinare la riduzione dell’intero settore esaminato; z la costante crescita del Valore della Produzione (+40.96% del 2018 su base 2014) e del margine operativo lordo aggregato; z l’andamento oscillante dell’indice che rappresenta il Margine sulle vendite che, nel periodo considerato, diminuisce, fino a raggiungere il minimo del 10.21% nel 2016, per poi ristabilirsi intorno all’11.35% nel 2018, riportandosi sui valori del 2014; z analogo andamento oscillante del Risultato operativo che vede nel 2016 il punto di mimino ed una ripresa fino al 2018; z l’inversione di tendenza del Risultato economico aggregato, che inizia a registrare utili dal 2016, nonostante le imprese appartenenti alla divisione ATECO2007 F42 continuino a segnare rilevanti perdite;

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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

Conclusioni

z il confronto tra l’indice di redditività del capitale investito (ROA) ed il tasso di interesse bancario medio armonizzato, dal quale si nota che solo nel 2018 il ROA supera il valore del tasso medio armonizzato a seguito del combinato effetto dell’aumento del primo e della riduzione del secondo. Dal punto di vista dimensionale, nel periodo considerato permane la prevalenza di imprese con un Valore della Produzione inferiore al milione di euro (tra il 74.31% e l’83.90%), mentre sono le imprese con un Valore della Produzione compreso tra 1 e 5 milioni di euro che generano il 35% circa della stessa grandezza.

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Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane | 2014-2018

APPENDICE Classificazione ATECO2007

La classificazione delle attività economiche ATECO è una tipologia di classificazione adottata dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico. Si tratta di una classificazione alfa-numerica con diversi gradi di dettaglio: le lettere individuano il macro-settore economico mentre i numeri (da due fino a sei cifre) rappresentano le specifiche articolazioni e sottocategorie dei settori stessi. L’attuale classificazione, in vigore dal 1° gennaio 2008, è l’ATECO2007 che è stata approvata dall’ISTAT in stretta collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, le Camere di Commercio ed altri Enti, Ministeri ed associazioni imprenditoriali interessate. Con i codici ATECO2007, viene pertanto adottata la stessa classificazione delle attività economiche per fini statistici, fiscali e contributivi, in un processo di semplificazione delle informazioni gestite dalle pubbliche amministrazioni e istituzioni. F

COSTRUZIONI

41

COSTRUZIONE DI EDIFICI

43.21.01 Installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione (inclusa manutenzione e riparazione) 43.21.02 Installazione di impianti elettronici (inclusa manutenzione e riparazione) 43.21.03 Installazione impianti di illuminazione stradale e dispositivi elettrici di segnalazione, illuminazione delle piste degli aeroporti (inclusa manutenzione e riparazione) 43.22.01 Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria (inclusa manutenzione e riparazione) in edifici o in altre opere di costruzione 43.22.02 Installazione di impianti per la distribuzione del gas (inclusa manutenzione e riparazione) 43.22.03 Installazione di impianti di spegnimento antincendio (inclusi quelli integrati e la manutenzione e riparazione) 43.22.04 Installazione di impianti di depurazione per piscine (inclusa manutenzione e riparazione) 43.22.05 Installazione di impianti di irrigazione per giardini (inclusa manutenzione e riparazione)

41.10.00 Sviluppo di progetti immobiliari senza costruzione

43.29.01 Installazione, riparazione e manutenzione di ascensori e scale mobili

41.20.00 Costruzione di edifici residenziali e non residenziali

43.29.02 Lavori di isolamento termico, acustico o antivibrazioni

42

43.29.09 Altri lavori di costruzione e installazione nca

INGEGNERIA CIVILE

42.11.00 Costruzione di strade, autostrade e piste aeroportuali

43.31.00 Intonacatura e stuccatura

42.12.00 Costruzione di linee ferroviarie e metropolitane

43.32.01 Posa in opera di casseforti, forzieri, porte blindate

42.13.00 Costruzione di ponti e gallerie

43.32.02 Posa in opera di infissi, arredi, controsoffitti, pareti mobili e simili

42.21.00 Costruzione di opere di pubblica utilità per il trasporto di fluidi

43.33.00 Rivestimento di pavimenti e di muri

42.22.00 Costruzione di opere di pubblica utilità per l’energia elettrica e le telecomunicazioni

43.34.00 Tinteggiatura e posa in opera di vetri

42.91.00 Costruzione di opere idrauliche

43.39.09 Altri lavori di completamento e di finitura degli edifici nca

42.99.01 Lottizzazione dei terreni connessa con l’urbanizzazione

43.91.00 Realizzazione di coperture

42.99.09 Altre attività di costruzione di altre opere di ingegneria civile nca

43.99.01 Pulizia a vapore, sabbiatura e attività simili per pareti esterne di edifici

43

43.11.00 Demolizione

43.99.02 Noleggio di gru ed altre attrezzature con operatore per la costruzione o la demolizione

43.12.00 Preparazione del cantiere edile e sistemazione del terreno

43.99.09 Altre attività di lavori specializzati di costruzione nca

LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI

43.13.00 Trivellazioni e perforazioni

43.39.01 Attività non specializzate di lavori edili (muratori)


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