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2.7 Il Progetto del 2006
EXCURSUS STORICO
2.7
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IL PROGETTO DEL 2006
Il progetto finale è un connubio tra l’insediamento urbano e strategie ambientali. Le due principali preesistenze, l’ex ingresso e la pensilina, hanno vincolato profondamente il progetto.
La pensilina, attribuito all’ingegnere Pier Luigi Nervi, struttura con archi in cemento armato che copre un area coperta di circa 6000 mq, aveva un significato iconico divenendo sito di vita pubblica.
Il piano prevede anche un collegamento diretto con Villa Angeletti, che è ospitante l’unica fonte d’acqua nel quartiere: il canale Navile.
Un altro collegamento fondamentale è previsto con la nuova stazione dell’alta velocità, sia a rapporto urbano quale raccordo dei principali mezzi (autobus e taxi), sia a livello nazionale quale snodo fondamentale di tutte le tratte alta velocità.
Annessa alla stazione, è in fase conclusiva anche la navetta che connette la stazione con l’aeroporto: il People Mover.
E’ a partire da queste preesistenze e dalle idee espresse nel Laboratorio Mercato, che vengono adottate delle strategie progettuali pronte a perseguire due obiettivi: la sostenibilità sociale e la sostenibilità ambientale nel nuovo comparto.
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Nell’intento progettuale è centrale il parco pubblico all’interno dell’area, che deve fungere da collegamento tra il nuovo insediamento e quello storico.
All’interno si concentrano le principali attività pubbliche previste dal progetto e definito dalla rete viaria nell’area. Il parco ruota attorno alle preesistenze, in particolare la pensilina Nervi, che ha funzione di piazza coperta.
Il sistema di viabilità viene ridisegnato privilegiando i collegamenti ciclabili su quelli pedonali basandosi sulla rete infrastrutturale dei quartieri limitrofi.
Le edificazioni nell’area sono destinate “a edilizia non convenzionale e in parte a edilizia libera” e servono per garantire diverse popolazioni ed economie che dovrebbero integrarsi con la storica Bolognina. Sono previste circa 1200 residenze, non vincolate ad un unico progetto, anzi al contrario possono avere massima libertà di differenziazione.
L’idea è quella di ricreare una quartiere dentro al quartiere mantenendo i luoghi “pubblici” attorno al parco e al centro un mix di abitazioni che al ricreano il clima cittadino e di quartiere.
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EXCURSUS STORICO
All’energia viene data grande importanza per la prima volta con un testo “Norme Energetiche di Attuazione del Piano” che serve da base per la progettazione in tutta la città. Il testo confronta “l’equilibrio tra i requisiti obbligatori e consigliati, relazionandosi con le risorse economiche pubbliche e con il mercato edilizio che andrà ad attuare il nuovo insediamento” 1 .
In generale il Piano mostra le prerogative tecniche ed impiantistiche riguardanti diversi aspetti:
Centrale di cogenerazione alimentata a gas metano a servizio dell’intero insediamento e distribuzione delle reti impiantistiche in cunicoli tecnologici.
Riutilizzo dei terreni derivanti dagli scavi degli interrati per costruire la collina di collegamento con Villa Angeletti;
Certificazione energetica degli edifici sulla base dei criteri Casaclima. In particolare, tutti gli edifici privati dovranno essere almeno classe C (70 kWh/mqanno), tutti gli edifici pubblici classe B (50 kWh/mqanno) ad eccezione della scuola che dovrà essere classe A (30 kWh/mqanno);
1 Ginocchini e Tartari, 2007