Il valore del Paesaggio VAL DEI MOCHENI Fierozzo, 8.11.16
ANDREA OMIZZOLO, planner & researcher EURAC Research, Istituto per lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio
, 'valore del paesaggio', prima prova maturitĂ 2016.
Come ci immaginiamo le Alpi‌
3
Come spesso sono…
4
DOVE VI TROVATE Qualche riferimento utile
Le Alpi
Le Alpi
Sicuri?
Le Alpi Quali? Le aree di Interesse
Strategia Macroregionale Alpina - EUSALP
La strategia per la macroregione alpina si estende su un’area di 450.000 kmq, ha una popolazione di 75 milioni di abitanti e un Pil di oltre 3.000 miliardi di euro. Raccoglie 48 tra Regioni, Länder e Cantoni di Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Slovenia, Svizzera. EUSALP si concentra su quattro ambiti di intervento fondamentali: •crescita economica e innovazione, •mobilità e connettività, •ambiente ed energia, •governance. Obiettivo finale: creare un'area di cooperazione in materia di ricerca e innovazione, sostegno alle PMI, mobilità, turismo, tutela ambientale e gestione delle risorse energetiche.
Spazio Alpino Programma transnazionale di “Cooperazione Territoriale Europeaâ€? Contribuendo alla strategia EU 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, fornisce agli stakeholder un contesto per sviluppare, testare, implementare e coordinare nuove idee e progetti. Il programma interessa un'area di quasi 450.000 km quadrati e una popolazione di circa 70 milioni di persone, rappresentando una delle regioni piĂš diversificate d'Europa.
La Convenzione delle Alpi
o promoting sustainable development in the Alpine area; o protecting the interests of the people living in the Alps; o embracing the environmental, social, economic and cultural dimensions of the Alps.
La Convenzione delle Alpi
8 stati
13,6 ml. di ab.
9 protocolli
+ UE
190.600 km2
2 dichiarazioni
The Convention is a framework that sets out the basic principles of all the activities of the Alpine Convention and contains general measures for the sustainable development in the Alpine region. In the Protocols, concrete steps to be taken for the protection and sustainable development of the Alps are set out. Signed and ratified Protocols are legaly binding in the Contracting party.
La Convenzione delle Alpi I protocolli contengono misure specifiche di attuazione dei principi previsti dalla Convenzione quadro e le iniziative concrete da intraprendersi per la protezione e lo sviluppo sostenibile delle Alpi. •
Pianificazione territoriale e sviluppo sostenibile (pdf)
• Protezione della natura e tutela del paesaggio (pdf) • • • • • •
Agricoltura di montagna (pdf) Foreste montane (pdf) Turismo (pdf) Energia (pdf) Difesa del suolo (pdf) Trasporti (pdf)
Sono stati inoltre approvati due protocolli supplementari, • il Protocollo sulla Composizione delle controversie (pdf ) • l Protocollo di adesione del Principato di Monaco (pdf) alla Convenzione delle Alpi. Oltre ai protocolli, nel novembre 2006 sono state redatte due dichiarazioni dei Ministri • Dichiarazione Popolazione e cultura (pdf) • Dichiarazione sui cambiamenti climatici (pdf)
LA DIMENSIONE EUROREGIONALE
IL TURISMO NELLE ALPI Dati utili alla discussione
Il turismo nelle Alpi é una risorsa
• 60-80 milioni turisti/anno secondo OCSE, 100 milioni secondo CIPRA • Indotto: 50 miliardi €/anno > oltre il 30% dal Paesaggio • Da fase pioneristica dal primo ‘800 a sviluppo del turismo di massa anni ‘50 – ’70
...ma non solo
Passo Gardena, 1953
Fonte: Panoramio
Passo del Tonale
Fonte: Skyscrapercity
22 Passo Costalunga
Fonte: EURAC/Matthias Wagner
Pitztal (Tirol)
Fonte: Convenzione delle Alpi
Un esempio: la Val di Sole
Marilleva 1400
Terzolas, biblioteca del Centro Studi per la Val di Sole
Diversi tipi di impatto del turismo Economia Effetti positivi
Effetti negativi
Impulso per agricoltura e artigianato
Declino della produzione tradizionale
Creazione di nuove attrazioni turistiche
Lavori non qualificati
Creazione di impiego
Dipendenza da un unico settore SocietĂ
Effetti positivi
Effetti negativi
Modernizzazione della famiglia
Scomparsa culture locali
Ampliamento orizzonte sociale
Aumento disuguaglianze reddito Ambiente
Effetti positivi Valorizzazione risorse ambientali Educazione del visitatore Aumento di risorse per tutela 24
Effetti negativi Danneggiamento / distruzione delle risorse naturali sulle quali l‘offerta turistica si basa
Fonte: Pechlaner (2008) Basato su Shaw/Williams (2002)
Cosa intendo per Turismo Sostenibile Riguarda: •
Orientamento verso la tutela della natura
•
Responsabilità sociale
•
Integrazione delle comunità locali in qualsiasi operazione riguardante lo sviluppo turistico
•
Condivisione dei benefici economici.
Economia
Ambiente
Società
" Fa riferimento ad altri settori, quali, ad esempio, la pianificazione territoriale e il trasporto a fini turistici Comitato delle Regioni dell’Unione Europea
La catena dei servizi turistici sostenibili
Informazione pre-trip
Aspettative
soddisfazione
Esperienze concrete
Informazione on-trip Organizzazione e gestione di eventi
Trasporto da, per e nella destinazione Gestione delle strutture ricettive e di ristorazione
Origine dei prodotti
Gestione degli impatti delle attivitĂ sportive e ricreative
Fonte: adattato da Bieger 2002; Freyer 2009; Weiermair et al. 2006
Qualche dato in piĂş
Attività predilette in montagna Principali attività svolte durante la giornata Relax/svago
3615
Trekking
3520
Osservazione flora/fauna
2690
Breve passeggiata
1952
Picnic o pranzo in rifugio/agritur
1838
Via ferrata
359
Arrampicata/alpinismo
254
Evento culturale
203
Visita guidata
162
Mountain bike
131
Cicloturismo
90
Attività di studio e/o lavoro
68
0
500
1000
1500
Domanda 4.1, N= 1.610, Missing values= variabili in base ad attività non scelte.
2000
2500
3000
3500
4000
29
Aspettative riconoscimento Dolomiti UNESCO
Fattore di aspettativa
Media
Straordinaria bellezza del paesaggio
4,75
Salvaguardia delle risorse naturali
4,72
TranquillitĂ e silenzio
4,20
Caratteristiche geologiche straordinarie
3,98
Aspetti storici e culturali
3,91
Prodotti tipici
3,80
30
Domanda 4.3 c – h, n= 6.110
Importanza e soddisfazione Dolomiti UNESCO Confronto fra importanza e soddisfazione 1. Bellezza del paesaggio e dell'ambiente circostante 2. Stato di conservazione 5 12. Mezzi alternativi all'auto dell'ambiente, pulizia aria e privata 4,5 acqua 11. Conoscenza da parte degli operatori della tematica Dolomiti
4
3. Pulizia dell'area e raccolta rifiuti
3,5 3 2,5
10. Presenza di prodotti tipici nella ristorazione
4. Manutenzione e sicurezza dei sentieri
2
5. Competenza e cortesia del personale in area UNESCO
9. Servizi igienici adeguati 8. Parcheggi adeguati e ben organizzati
6. Silenzio e possibilitĂ di stare in solitudine 7. Elementi informativi adeguati e plurilingue Soddisfazione
Importanza
31
Missing values:(1I)=168, (1S)=259; (2I)=163, (2S)=264; (3I)= 172, (3S)=297; (4I)=204, (4S)=372; (5I)429, (5S)=1189; (6I)=168, (6S)=279; (7I)192, (7S)=470; (8I)=335, (8S)=1100; (9I)=305, (9S)=949; (10I)=433, (10S)=1546, (11I)=1115, (11S)=3313; (12I)=656, (12S)=3355.
Aspettative Dolomiti UNESCO Le aspettative di Operatori e Turisti Salvaguardia delle risorse naturali 5 4
4,73 3,52
3
Aspetti geologici 4,35 straordinari 3,98
4,20 TranquillitĂ e silenzio 3,17
2 1 0
3,13 3,81
4,76 4,75
Bellezza del paesaggio
3,50
3,91 Operatori (n = 1.123) Turisti (n = 5.921)
Aspetti culturali e storici
Prodotti tipici
(Valori Medi, 1 = Per niente d'accordo, 5 = Molto d'accordo)
32
PER VOI IL PAESAGGIO È… discutiamone assieme
ESPERIENZE Di turismo alternativo nelle Alpi
Esperienze di turismo e paesaggio
Nel corso di una stagione invernale vengono effettuate tra le 200.000 e le 300.000 escursioni, alle quali prendono parte da 14.000 a 20.000 persone
SLITTINO Percorso comune a tutti i territori di montagna sia Alpi che Appennino che‌
RSA4
Discussione
Alpine Pearls Rete alpina di 29 localitĂ che promuovono congiuntamente vacanze ecocompatibili, con particolare attenzione alla mobilitĂ dei turisti Fonte: http://www.alpine-pearls.com/it/
41
Nationalpark Berchtesgaden e turismo accessibile “Un parco per tutti” • Accesso senza barriere architettoniche in tutta l’area del parco. Servizio sviluppato nel 2007, ma ancora attivo. • Iniziativa locale. Gli stakeholders sono associazioni locali di persone con disabilità, gruppi di azione locale, l’associazione regionale Oberbayern e alcuni comuni dell’area. (Weiß, M., Favilli, F., Streifeneder, T., Seidel, D., Vinci, A. & S. Stranz, 2012) Fonte: http://www.nationalpark-berchtesgaden.de/
42
Alto Adige per tutti • Turismo accessibile e attento alle diverse forme di disabilità (motoria, sensoriale, e intolleranze alimentari)
43
SostenibilitĂ economica: creare prodotti turistici
Segmenti 1. Mountain bikes 2. Bici da corsa 3. Cicloturismo 4. Freeride 5. E-bike Fonte immagini : http://www.bikehotels.it/it/bike-hotels.html; http://www.vitalpina.info/it/hotels-alto-adige/1-0.html
44
SvizzeraMobile • 1998 ➔ • 2004 ➔
“La Svizzera in bici” “SvizzeraMobile”
• Partner di SvizzeraMobile • Confederazione svizzera • cantoni svizzeri • imprese private locali e multinazionali
45
Il primo progetto turistico condiviso tra i territori del Parco Il primo grande progetto turistico “da Parco” Il primo progetto turistico estivo targato “Dolomiti”
•
Segnaletica di divieto sui sentieri che intersecano il DBB.
49
QUALE VALORE? per chi?
Il valore é quello sei servizi offerti dal Paesaggio I Servizi Ecosistemici sono bene comune/collettivo ll Millennium Ecosystem Assessment (MEA, 2005) • ha definito i servizi ecosistemici (ecosystem services) come quei “benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano". The Economics of Ecosystems and Biodiversity (TEEB, 2008) ha reso chiaro che gli ecosistemi forniscono un supporto indispensabile alla qualità di vita di un territorio attraverso beni e funzioni naturalmente erogati
Risoluzione del Parlamento Europeo del 20 aprile 2012 • La perdita della biodiversità̀ ha avuto effetti economici devastanti per la società̀ in quanto sinora questi costi non sono stati integrati adeguatamente nelle politiche economiche e nelle altre politiche • La vera chiave non è la strategia ma, piuttosto, le riforme della politica agricola e della pesca e il quadro finanziario multi annuale (MFF) Strategia della UE sulla Biodiversità̀ > 2020 > Obiettivo 2 “Preservare e ripristinare gli ecosistemi e i loro servizi “ - Entro il 2020 preservare e valorizzare gli ecosistemi e i relativi servizi mediante l’infrastruttura verde e il ripristino di almeno il 15% degli ecosistemi degradati.
•
Azione 5: migliorare la conoscenza degli ecosistemi e dei relativi servizi nell’UE
•
Azione 6: definizione delle priorità̀ volte a ripristinare gli ecosistemi e promuovere l’uso delle infrastrutture verdi
•
Azione 7: garantire che non si verifichino perdite nette di biodiversità̀ e di servizi ecosistemici
La Strategia Nazionale sulla Biodiversità Obiettivo strategico 1 Entro il 2020 garantire la conservazione della biodiversità, intesa come la varietà degli organismi viventi, la loro variabilità genetica ed i complessi ecologici di cui fanno parte, ed assicurare la salvaguardia e il ripristino dei servizi ecosistemici al fine di garantirne il ruolo chiave per la vita sulla Terra e per il benessere umano. Obiettivo strategico 2 Entro il 2020 ridurre sostanzialmente nel territorio nazionale l’impatto dei cambiamenti climatici sulla biodiversità, definendo le opportune misure di adattamento alle modificazioni indotte e di mitigazione dei loro effetti ed aumentando le resilienza degli ecosistemi naturali e seminaturali. Obiettivo strategico 3 Entro il 2020 integrare la conservazione della biodiversità nelle politiche economiche e di settore, anche quale opportunità di nuova occupazione e sviluppo sociale, rafforzando la comprensione dei benefici dei servizi ecosistemici da essa derivanti e la consapevolezza dei costi della loro perdita.
La Direttiva 2000/60/CE (DQA) • prevede che gli obiettivi di qualità, stabiliti dalla direttiva stessa, debbano conseguirsi anche attraverso l’attuazione di una idonea politica dei prezzi dell’acqua che incentivi un uso razionale della risorsa idrica e che, tenendo conto del principio chi inquina paga, ...chi usa paga...assicuri il recupero dei costi, compresi quelli ambientali e della risorsa (DECRETO 24 febbraio 2015, n. 39). La Direttiva Alluvioni 2007/60/CE (FD) • Istituisce un quadro metodologico per la valutazione e gestione del rischio di alluvioni e prevede l’attuazione di quattro fasi di attività secondo scadenze prestabilite: Valutazione preliminare del rischio di alluvioni, Individuazione delle zone a rischio potenziale di alluvioni, Mappatura della pericolosità e del rischio di alluvioni (DIC 2013) e Predisposizione dei piani di gestione del rischio di alluvioni (DIC 2015)
Il Capitale Naturale Il patrimonio di risorse fisiche e biologiche disponibili, da cui derivano i servizi fondamentali per la vita offerti dagli ecosistemi.
I benefici offerti all’uomo dal Capitale Naturale Tangibili ed Intangibili‌
Molto tangibili
I Servizi Ecosistemici (SE) Carta di Siracusa, 2010)
Servizi di sostentamento
Servizi di fornitura
Dispersione e ciclizzazione dei nutrienti
cibo (sotto forma di colture, alimenti disponibili allo stato selvatico, spezie, ecc.)
Dispersione dei semi
Acqua
Servizi di regolazione/controllo
Sequestro del carbonio e regolazione del clima
Formazione del suolo
Prodotti di uso farmaceutico, biochimico e industriale
Energia (idroelettrica, biomasse, ecc.
Ispirazione culturale, intellettuale e spirituale
Decomposizione dei rifiuti ed eliminazione degli elementi tossici Depurazione di acqua e aria
Produzione primaria
Servizi culturali
Esperienze ricreative (incluso l’ecoturismo)
Impollinazione delle colture
Controllo delle specie nocive e delle malattie
Scoperte scientifiche
Il riconoscimento del valore economico dei SE OBIETTIVO
sviluppo sostenibile benessere umano
NECESSITÀ
Riconoscimento da parte della politica del valore economico degli SE nel breve, medio e lungo periodo
Il riconoscimento del valore economico non comporta necessariamente l’esatta valutazione economica del singolo servizio fornito dai sistemi naturali
comporta il riconoscimento della relazione esistente tra servizi ecosistemici, sviluppo economico, qualità della vita ed equità sociale.
Valore per chi? Dove? La scelta delle giuste relazioni
Il Peso dei Servizi del Paesaggio Terrazzato (Gravagnuolo, 2014)
Il vantaggio reciproco: come funziona
Sfida
Le modalitĂ di gestione e di governance delle relazioni esistenti tra territori manutentori / produttori di funzioni ecologiche e quindi di servizi ecosistemici e territori fruitori, sono ancora oggetto di discussione e la legge 221/2015 cerca di offrire opportunitĂ per una piĂš efficace perequazione territoriale.
Le opportunità offerte dalla Green Economy
La GREEN ECONOMY è il risultato di un sistema che valorizza e investe nel Capitale Naturale, riducendo in modo significativo i rischi ambientali e la carenza di risorse (UNEP, Programma delle Nazioni Unite per la Tutela Ambientale). • è un investimento strategico anche sul fronte della competitività. Ben il 37,4% delle imprese che investono in tecnologie green vantano una presenza sui mercati esteri, contro il 22,2% di quelle che non investono • La competitività richiede anche una buona dose di capacità innovativa. Il 37,9% delle imprese che realizzino eco-investimenti hanno introdotto nel 2011 innovazioni di prodotto o di servizio, a fronte del 18,3% riferito alle imprese che non investono nella green economy. • La GREEN GROWTH è il mezzo con cui l'attuale economia può fare la transizione verso un'economia sostenibile. GREEN GROWTH significa promuovere la crescita economica e lo sviluppo, garantendo nel contempo che le risorse naturali continuano a fornire le risorse e i servizi ambientali sui quali il nostro benessere si basa (OCSE 2011)
Le opportunità offerte dalla Legge 221/2015, art. 70 (Delega al Governo per l’introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ecosistemici e ambientali)
Il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, uno o più decreti legislativi per l’introduzione di un sistema di pagamento dei servizi ecosistemici e ambientali (PSEA).
Le opportunità offerte dalla Legge 221/2015, art. 70 (Delega al Governo per l’introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ecosistemici e ambientali)
principi per l’attuazione • prevedere che il sistema di PSEA sia definito quale remunerazione di una quota di valore aggiunto derivante, secondo meccanismi di carattere negoziale, dalla trasformazione dei servizi ecosistemici e ambientali in prodotti di mercato, nella logica della transazione diretta tra consumatore e produttore, ferma restando la salvaguardia nel tempo della funzione collettiva del bene; • prevedere che il sistema di PSEA sia attivato, in particolare, in presenza di un intervento pubblico di assegnazione in concessione di un bene naturalistico di interesse comune, che deve mantenere intatte o incrementare le sue funzioni; • prevedere che nella definizione del sistema di PSEA siano specificamente individuati i servizi oggetto di remunerazione, il loro valore, nonché i relativi obblighi contrattuali e le modalità di pagamento;
Le opportunità offerte dalla Legge 221/2015, art. 70 (Delega al Governo per l’introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ecosistemici e ambientali)
principi per l’attuazione • prevedere che siano in ogni caso remunerati i seguenti servizi: fissazione del carbonio delle foreste e dell’arboricoltura da legno di proprietà demaniale, collettiva e privata; regimazione delle acque nei bacini montani; salvaguardia della biodiversità delle prestazioni ecosistemiche e delle qualità paesaggistiche; utilizzazione di proprietà demaniali e collettive per produzioni energetiche; • prevedere che nel sistema di PSEA siano considerati interventi di pulizia e manutenzione dell’alveo dei fiumi e dei torrenti; • prevedere che sia riconosciuto il ruolo svolto dall’agricoltura e dal territorio agroforestale nei confronti dei servizi ecosistemici, prevedendo meccanismi di incentivazione attraverso cui il pubblico operatore possa creare programmi con l’obiettivo di remunerare gli imprenditori agricoli che proteggono, tutelano o forniscono i servizi medesimi;
Le opportunità offerte dalla Legge 221/2015, art. 70 (Delega al Governo per l’introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ecosistemici e ambientali)
principi per l’attuazione • coordinare e razionalizzare ogni altro analogo strumento e istituto già esistente in materia; prevedere che beneficiari finali del sistema di PSEA siano i comuni, le loro unioni, le aree protette, le fondazioni di bacino montano integrato e le organizzazioni di gestione collettiva dei beni comuni, comunque denominate; • introdurre forme di premialità a beneficio dei comuni che utilizzano, in modo sistematico, sistemi di contabilità ambientale e urbanistica e forme innovative di rendicontazione dell’azione amministrativa; • ritenere precluse le attività di stoccaggio di gas naturale in acquiferi profondi
Le opportunitĂ di Pagamento per gli SE (PES) e quasi PES
I vantaggi dei PES, quasi PES e PEAS Gli approcci e gli strumenti propri dei servizi ecosistemici potrebbero offrire valore aggiunto agli attori di un territorio che diventerebbe più resiliente
Azioni necessarie: • individuare UNITA’ ECOLOGICO/ECONOMICHE FUNZIONALI (ambiti di gestione, bacini idrogeografici, ecoregioni, ... Ma anche a scala piú piccola) in cui sviluppare il processo di valutazione e gestione delle risorse, • Innescare processi di perequazione territoriale d’area su base ecosistemica; • Sostenere i processi di dipendenza tra prodotti tipici di qualità e territorio • Integrazione di azioni tra i settori di governo del territorio con finalità di mantenimento delle funzioni ecologiche e delle risorse; • Comprendere gli effetti potenziali sulle funzioni ecologiche e le relative dipendenze e considerare le interazioni alle diverse scale per evitare gli impatti del fuori scala; • Comprendere come le popolazioni locali possono influire e/o dipendere dalle funzioni ecologiche dei Paesaggi Terrazzati ed ampliarne i benefici; • Collaborare e comunicare con le autorità e le comunità attraverso un processo trasparente anche partecipato; • Fiscalità nuova.
Le domande da porsi cercando la giusta misura da adottare L'desione alla misura sará facoltativa o obbligatoria?
Quali sono gli attori chiave coinvolti?
Chi é il destinatario del beneficio pratico della misura?
Come sono coinvolti gli attori?
Quale approccio si intende usare?
Che tipologia di partenariato si ipotizza?
Quale tipo di finanziamento é previsto?
Come sono coinvolti i cittadini?
É replicabile?
Gli obiettivi possono essere raggiunti anche con altre misure o strumenti?
Quale é il valore aggiunto apportato?
Quali sono i benefici ambientali ipotizzati?
Quale é il territorio di potenziale applicazione?
Si prevedono posti di lavoro aggiuntivi?
A quali obiettivi generali risponde la misura?
Troppo complesso? Suggerimento: introdurre… • azioni di sistema • azioni integrate • azioni collettive
Approccio usato anche per le Aree Interne
Schema obiettivi della SNAI, Fonte: IMERA Sviluppo
I vantaggi di interventi integrati
I vantaggi di una azione collettiva territoriale Ambientali • Maggiore efficacia per obiettivi ambientali su scala territoriale; • Maggiore partecipazione dei beneficiari nella definizione dei vari interventi Socio-economici • Creazione di capitale sociale ed istituzionale; • Effetto domino; • Maggiore fiducia e reciprocità; • Nuovi modelli di governance territoriali; • Stimolo per innovazioni tecniche e gestionali; • Partecipazione di aziende di piccole dimensione a PSR; • Sviluppo di nuove relazioni, reti di conoscenza, scambi di esperienze; • Opportunità di mercato comuni basate su interessi condivisi. Es. Marketing
Una buona strategia
• Gestire i fenomeni piuttosto che subirli • Convogliare la crescente “presenza/pressione” dei turisti verso percorsi compatibili, anticipando i tempi. • Conciliare l’attrattività turistica con la compatibilità ambientale.
Andrea Omizzolo andrea.omizzolo@eurac.edu
EURAC Istituto per lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio