Marostica: analisi territoriale trasporti

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Area urbana porzione del Comune di Marostica Rappresentazione cartografica CTR | scala 1:5000 ST Spazio Totale 1 207 169,191 m2

Campi agricoli e aree industriali esclusi 94 168,8967 m 2 -7,8%

Università IUAV di Venezia Corso di Laurea triennale dell’Architettura A.A. 2011/12

in

Scienze

Corso di Trasporti urbani e metropolitani Professor Agostino Cappelli Analisi degli elementi dimensionali di una porzione urbana Il Comune di Marostica: sistema e rete di trasporti Alex Bianchi #269042 Anna Valastro #269043


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SC Spazio costruito 224 049,7443 m 2 18,56%


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SCR residenze 162 514,2294 m 2 13,46%


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SCC attivitĂ commerciali/artigianato 53 090,2831 m2 4,39%


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SCS servizi (scuole, ospedali, studi medici, dentistici, centri sportivi, chiese, centri sociali, hotel, carabinieri, banche, municipio, poste, asili, farmacie) 122 704,7998 m 2 (compresi gli spazi esterni) 10,16% 27 764,3261 m 2 (esclusi gi spazi esterni) 2,3%


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SCM spazio storico/culturale 6 077,4332 m 2 0,5%

La cinta muraria antica con le sue torri e i due castelli, superiore e inferiore.


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m2

SNC=ST-SC Spazio Non Costruito: è la superficie comprensiva di tutti gli spazi aperti, pubblici e privati; si ottiene sottraendo dall’area totale dell’insediamento lo spazio costruito 1 207 169,191 m2 - 224 049,7443 m 2 = 983 119,4466 m 2 81,44%


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SP Spazio Pubblico: parte di SNC, spazio sempre accessibile 244 735,1116 m 2 20,27%


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SPV aree verdi: parchi, giardinetti, aree gioco, verdi di spessore lungo le strade 127 437,8112 m 2 10,55%

fasce


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SPU aree urbane: piazze, strade pedonali, marciapiedi 117 297,3004 m 2 9,71%

La famosa Piazza degli Scacchi

Piccolo viottolo pedonale dedicato, che conduce da una zona prettamente residenziale alla via principale verso il centro della città , a sinistra e, a destra, brusca interruzione di un marciapiede in un’area residenziale (delimitato da due strisce gialle e bianche).


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

ScO Spazio cOnfinato: parte di SNC, comprensivo di superfici delle aree scoperte di proprietĂ definita (privata o ad accessibilitĂ limitata) delimitato da recinzioni 440 214,45 m 2 36,46%


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SinT Spazio inTermedio parte di SNC, comprensivo di tutti gli spazi che, anche se privati non sono recintati e pertanto possono essere fruiti da tutti 74 091,7422 m2 6,14%


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m2

SI=SNC-SP-ScO-SinT Spazio Infrastrutturale: rappresenta lo spazio dedicato al movimento; è la superficie ricavata sottraendo dallo spazio non costruito, tutte le categorie precedenti facenti parte del SNC 983 119,4466 m 2 - 244 735,1116 m 2 - 440 214,45 m2 - 74 091,7422 = 224 078,1428 m 2 18,56%


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SIPC piste ciclabili dedicate: parte di SI 992,3827 m2 0,08%

La quasi totale assenza di piste ciclabili dedicate nell’area di Marostica analizzata, nonostante la cittadina sia valico di passaggio di molti percorsi ciclopedonali. Le piste ciclabili attrezzate iniziano al di fuori del nucleo centrale del Comune, fungendo da collegamento sicuro per gli utenti a due ruote verso i piccoli paesi vicini.


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SICAR carrabili: parte di SI, superficie delle strade pubbliche esclusi gli spazi di sosta 185 440,1157 m 2 15,36% ZTL: centro sotrico trattato come zona traffico limitato attiva/inattiva a seconda di orari giornalieri ed esigenze particolari

Indicazioni sullo stato della ZTL del centro storico racchiuso dalle mura, all’entrata attraverso le grandi porte della cinta.


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SIMP mezzi pubblici: parte di SI, corsie riservate bus, linee tranviarie, aree ferroviarie, comprensive delle aree di fermata) 2 197,277 m 2 0,18%


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SIS aree di sosta dei mezzi privati: parte di SI, parcheggi e sosta lungo le strade 38 638,0271 m 2 3,2%


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

ScL= SP+SinT+SI Spazio coLlettivo: è definito come lo spazio percepito da tutti coloro che si muovono lungo i percorsi della mobilità e che comprendono innanzitutto lo spazio pubblico, ma anche tutti gli spazi semi-privati e semi-pubblici nonché lo spazio dedicato alle strade, ai marciapiedi, alle pisti ciclabili e relative fasce filtro; è lo spazio, cioè, che troviamo al di fuori della proprietà privata 244 735,1116 m2 + 74 091,7422 m 2 + 224 078,1428 m2 = 542 904,9966 m2 45%


ST Spazio Totale 1 207 169,191 m 2

SpD= SP+SinT Spazio del peDone: è lo spazio all’aperto in cui gli abitanti del quartiere passano il loro tempo libero a svolgere le più diverse attività (passeggio, lettura, svago dei più piccoli ecc.) 244 735,1116 m2 + 74 091,7422 m2 = 318 826,8538 m2 26,4%


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SIS aree di sosta dei mezzi privati: parte di SI, parcheggi e sosta lungo le strade 38 638,0271 m 2

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3,2% del totale ST

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1.Parcheggio dipendenti VIMAR (obbligo di tessera) 2.Parcheggi supermercato (accesso libero) 3.Parcheggio pubblico (ex dipendenti BELFE) 4.Parcheggio pubblico via Aldo Moro-via Festa 5-6-7.Sosta lungo le strade concessa in orari determinati (p.e. fine scuola, eventi particolari) 8.Parcheggio pubblico 25 aprile 9.Sosta lungo le strade limitrofe agli impianti sportivi 10.Parcheggio pubblico campo sportivo 11.Parcheggio pubblico bocciodromo e campo da calcio 12.Parcheggio pubblico piscine 13-14.Sosta lungo le strade permessa ai residenti 15.Parcheggio pubblico Piazzetta degli Alpini 16.Parcheggio pubblico Farmacia Pozzi 17.Parcheggio riservato clinica medica Bassetto 18.Parcheggio riservato piccola area commerciale 19.Parcheggio riservato ai residenti 20.Parcheggio pubblico Stazione Nuova 21.Sosta pubblica lungo la Stazione 22.Sosta a tariffa oraria lungo la Stazione 23.Parcheggio pubblico Palazzo Baggio 24.Area di sosta lungo la strada 25.Area di sosta riservata clienti bar e garage Strada 26.Parcheggio pubblico Viale della Rimembranza 27.Parcheggio non custodito a pagamento V.le Rimembranza 28.Parcheggio riservato dipendenti Ospedale 29.Sosta permessa lungo le strade 30.Parcheggio Chiesa di San Rocco 31.Sosta permessa lungo la strada 32.Parcheggio pubblico Ospedale 33.Sosta permessa lungo la strada 34.Parcheggio pubblico Parco Angelo Martini 35.Sosta a tariffa oraria nell’area del centro storico 36.Sosta permessa lungo la strada 37.Parcheggio riservato Poste 38.Parcheggio riservato clienti piccola area commerciale 39.Parcheggio Chiesa di Sant’Antonio 40.Parcheggio Chiesa di Sant’Antonio riservato 41-42.Sosta permessa lungo la strada 43.Sosta permessa lungo la ex pesa pubblica 44-45.Sosta permessa lungo la strada 46.Sosta permessa lungo la strada (Parco pubblico) 47-48.Sosta permessa lungo la strada (negozi e servizi) 49.Parcheggio pubblico Campo Marzio 50.Parcheggio riservato clienti Stileufficio 51.Parcheggio pubblico servizi sociali Humana 52.Parcheggio riservato piccola area commerciale e servizi 53.Parcheggio pubblico non custodito 54.Parcheggio riservato ai residenti 55.Parcheggio pubblico non custodito 56.Parcheggio pubblico servizi e piccola area commerciale 57.Parcheggio riservato clienti ferramenta L’Emporio 58.Area di sosta complesso Callesello delle monache 59.Sosta permessa lungo la strada 60.Parcheggio pubblico Castello Superiore e ristorante Al Castello e sosta permesso lungo la strada parcheggi a pagamento: tarriffa oraria dalle 8 alle 19.30 sosta vietata il martedì mattina (mercato)


Marostica: aree di sosta e parcheggi dei mezzi privati

Sosta permessa lungo le strade: a sinistra, gratuita in via Panica (come lungo altre vie cittadine); sotto, a tarfiffa oraria (fino alle 19) a ridosso dei portici del centro storico.

I due grandi parcheggi a disco orario (fino alle 19) in Viale della Rimebranza, in prossimità di una delle tre porte della cinta muraria, Porta Breganze. Qui sopra, vista sud e vista nord del parcheggio più piccolo; più in alto entrata e panoramica degli ampi spazi del parcheggio più grande per n° di posti (circa un centinaio) e dimensioni in cui la sosta e permessa fino a un massimo di 72 ore.

Nelle foto, in ordine di lettura: la disparità tra la striscia di parcheggio a pagamento della stazione (righe blu) e quella a disco orario ma gratuita; area di sosta per i clienti dell’hotel Europa; il nuovo parcheggio di Palazzo Baggio restaurato in prossimità delle mura; il parcheggio riservato all’ospedale; l’area di sosta a fianco di una piccola area commerciale fuori le mura; il parcheggio relativo alla Stazione Nuova; il vasto parcheggio di un supermercato vicino al centro; parcheggio in un’area residenziale; posti a disco orario di fronte all’ospedale.


SIMP mezzi pubblici: parte di SI, corsie riservate bus, linee tranviarie, aree ferroviarie, comprensive delle aree di fermata) 2 197,277 m 2 0,18% del totale ST

S1 S2

Linea 5 Vicenza-Marostica-Bassano dG Linea 44 Schio-Thiene-Breganze-Marostica-Nove-Bassano dG Linea 43 Rubbio-Tortima-Marostica-Bassano dG Linea 41 Asiago-Conco-Marostica-Bassano dG Servizio scuole


Linea 5 Vicenza-Marostica-Bassano dG Linea 44 Schio-Thiene-Breganze-Marostica-Nove-Bassano dG Linea 43 Rubbio-Tortima-Marostica-Bassano dG Linea 41 Asiago-Conco-Marostica-Bassano dG Servizio scuole

S1

S1

Stazione in via della Stazione: stazione ordinaria

S2

Stazione sostitutiva (detta stazione nuova) in via Manin: utilizzata ogni martedì mattina dalle ore 6.00 alle ore 14.00 causa mercato settimnale e ogni prima domenica del mese dalle ore 6.00 alle ore 20.00 causa mercatino dell’antiquariato.

S2 La città di Marostica non è attualmente servita da una linea ferroviaria, sebbene in passato lo sia stata. L’azienda di trasporti FTV (FerrovieTramvie Vicentine) inaugura la linea VicenzaMarostica-Bassano del Grappa nel 1910, tramite binari su cui si muoveva prima un tram e poi una littorina, ossia un treno a vapore, la cosidetta “vacca mora”, chiamata così dai marosticensi e dagli abitanti dei comuni limitrofi per via del colore bruno delle carrozze del treno e del vapore misto a fumo che fuoriusciva dai suoi fumaioli. La linea ferrata fu dismessa nel corso degli anni ‘60 e al suo posto fu ristrutturata e messa a nuovo la statale che da Vicenza conduce a Bassano attraversando Marostica e tutti i comuni di collegamento mediante autobus. Le altre linee della FTV erano la SchioThiene-Breganze-Marostica-Bassano del Grappa via bus, detto “torpedone” (tuttora funzionante) e la Asiago-Marostica-Padova, sempre via bus (eccetto nel breve periodo della Seconda Guerra Mondiale effettuato mediante filovia) oggi con percorso variato in AsiagoMarostica-Bassano del Grappa.


Marostica: sistema e rete dei trasporti

La stazione degli autobus FTV di Marostica: la ex casa cantoniera da poco ristrutturata che dovrebbe ospitare la stazione, la quale di fatto è solo un piccolo piazzale esterno (privo di pensiline!). il piazzale adibito anche a parcheggio delle biciclette; le due fasce laterali di sosta per mezzi privati; il traffico veicolare non è propriamente sudduviso da quello dei bus; lo spiazzo con parcheggio in via Manin, adibito a stazione sostitutiva in determinate occasioni (Stazione Nuova); il passaggio di uno dei mezzi FTV in direzione Bassano del Grappa.

Le arterie principali di collegamento passanti per Marostica, in ordine: la SP 248 Provinciale Gasparona in direzione Bassano del Grappa; via Roma (SP 248) verso il centro; incrocio tra via Roma e via IV Novembre verso Vicenza, Breganze e Thiene; via Rubbi in direzione Nove e Cartigliano. La SP 248 è stata da qualche decennio sostituita con la SP 111 Nuova Gasparona che collega Thiene a Bassano del Grappa mediante una superstrada che non attraversa i centri abitati.

All’interno del Comune di Marostica, nei quartieri a progettazione unitaria analizzati (ossia il centro storico cinto dalle mura medievali, una parte del quartiere Panica, una parte del quartiere Gobbe, il quartiere Beato Lorenzino e il quartiere Ciliegi-Martiri) si nota subito una forte prevalenza della porzione a verde della città (sia pubblico che privato), a causa della presenza preponderante del Parco Salin, il grande parco pubblico sottostante il Castello superiore, che occupa l’intera superficie del versante sud del colle Pausolino. La superficie esterna del non-costruito si estende infatti su una quota ben oltre la metà della superficie totale dell’area analizzata. Lo spazio dedicato al verde urbano ne occupa un quarto e i parchi pubblici, giardinetti e aree adibite al gioco dei bambini sono 7 e in ogni quartiere, a seconda di esigenze e dimensioni, è ubicato almeno uno di essi, senza contare le altre fasce verdi di spessore lungo le strade. In generale l’immagine della piccola cittadina appare molto verde in quanto essa è circondata a nord dai colli e agli altri punti cardinali da piccole aree ancora dedicate all’agricoltura a livello locale, che la separano dai comuni limitrofi. La quasi totalità delle abitazioni private e spesso anche gli edifici contenenti i servizi sono muniti di un giardino di proprietà che dà verso l’esterno o di una corte privata interna, quindi recintati e ad accesso limitato e controllato. Gli spazi intermedi, ossia la superficie che seppur privata è accessibile liberamente da tutti poichè non recintata, sono in prevalenza gli estreni di singoli esercizi commerciali isolati all’interno di un contesto a prevalenza residenziale. In alcuni casi, però, lo spazio intermedio consta di un’area verde incolta e non delimitata da recinzioni che si unisce potenzialmente al verde pubblico dei parchi, sebbene la sua manutenzione e proprietà non dipendano dal Comune. Per quanto riguarda l’edificato, gli esercizi commerciali/artigianali si concentrano nella zona del centro storico, ubicati lungo i lati della piazza sotto i portici degli edifici, perciò al solo piano terra. Altri piccoli aggregati di negozi si distribuiscono equamente al di fuori della cinta muraria in modo da servire in maniera continua i quartieri. Le residenze coprono la quasi totalità del costruito, a partire dal piano superiore dei negozi del centro storico, fino a i quartieri interamente formati da villette unifamiliari, per un totale di 162 514,23 mq. Nella superficie dedicata ai servizi rientrano tutte le attività del settore terziario e quelle non classificabili come esercizi commerciali/artigianali propriamente detti: centri sportivi (campo sportivo, campi da calcio, palestre, piscine), centri sociali, sale conferenza, spazi museali, studi medici, ospedale, farmacie, hotel, banche, chiese, scuole, asili, le poste, la stazione dei carabinieri e il municipio della città. In alcuni casi essi sono localizzati all’interno del tessuto commerciale dei portici e in altri (in particolare quelli con superficie maggiore come i complessi scolastici e sportivi) in un’area di pertinenza propria. Un discorso a parte va affrontato per la cinta muraria che seppur non abitabile né considerabile come servizio e nemmeno percorribile nella sua interezza, fa comunque parte dello spazio costruito e viene inserita in un livello di spazio storico-culturale, nel quale rientrano le torri e i due


castelli, aspetto caratteristico della città; al piano terra di quello inferiore sono ubicati spazi museali, uffici di di associazioni cittadine e piccoli depositi, mentre in quello superiore è localizzato un rinomato ristorante. Nel cuore della città di Marostica si trova la famosa Piazza degli Scacchi, una grande area urbana inserita all’interno degli spazi dedicati al pedone. Sebbene si tratti di un centro storico di alto pregio la viabilità su gomma è permessa secondo le modalità di una zona a traffico limitato (ZTL). Dello spazio pubblico urbano fanno parte le vie pedonali che dal centro, salendo, portano verso la base del colle in cui si trova il castello superiore, raggiungibile attraverso due sentieri (uno sterrato, l’altro selciato) unicamente pedonali; altre piazze minori e spiazzi di varia forma e natura, distribuiti all’interno dei quartieri e la rete di marciapiedi che correda le strade carrabili, anche se in modo discontiuno. In generale molti percorsi pedonali risultano interrotti appunto per la mancanza del marciapiede e, nello specifico, nelle aree residenziali distanti dalla cinta muraria, la quale risulta, invece, meglio servita grazie alla presenza degli ampi portici con poche soluzioni di continuità. Lo spazio infrastrutturale, cioè lo spazio dedicato al movimento, è in prevalenza strutturato dalle strade pubbliche carrabili, interamente dedicate al trasporto su gomma. Non sono presenti piste ciclabili dedicate nell’area analizzata (eccetto due piccoli segmenti ciclo-pedonali) poiché esse iniziano al di fuori di quest’area per raggiungere i vicini comuni di Nove, Pianezze e Cartigliano. Non sono attualmente presenti né linee tranviarie né aree ferroviarie sebbene in passato ci siano state e ad oggi sono state sostituite da una rete di autobus di linea a cadenza oraria (sia mezzi singoli sia auto-snodati). L’azienda di trasporti FTV (Ferrovie Tramvie Vicentine) ha inaugurato la linea tramviaria Vicenza-Marostica-Bassano del Grappa nel 1910: il tram su rotaia partiva dalla stazione centrale delle tramvie di Vicenza passando per San Bortolo (VI) e percorreva la strada (che oggi è una strada statale) attraversando i paesi che collegano Vicenza a Bassano (Dueville, Sandrigo, Ancignano, Schiavon, Longa, Marostica, Marsan) secondo segmenti intervallati da fermate obbligate, tra cui la tratta ininterrotta più lunga collegava San Gaetano a Marostica. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne bombardato e distrutto il ponte sul fiume Astico e il tragitto risultò interrotto per qualche anno; il tram poteva arrivare solo fino a Ponte di Riva: qui era necessario un trasbordo e il viaggio proseguiva temporaneamente per mezzo di un autobus. Quando nel 1947 venne velocemente ricostruito il ponte, la soluzione autobus venne accantonata per ridare spazio al tram. Negli anni ‘50 questo mezzo era considerato obsoleto e quindi si decise di sostituirlo con una littorina delle Ferrovie dello Stato, l’equivalente di un piccolo treno a vapore, il cui tragitto su rotaie rimase invariato. Le altre linee storiche erano condotte per mezzo di autobus (chiamati “torpedoni”) e riguardavano solo il trasporto di passeggeri. Una di esse è rimasta invariata: la Schio-Thiene-BreganzeMarostica-Bassano del Grappa. La lina Asiago-MarosticaPadova ha avuto una storia altrettanto travagliata: nata come trasporto passeggeri per mezzo di autobus, durante la Grande guerra (’15-’18) venne sostituita da una filovia dotata di carrozze adibite anche al trasporto di merci, viveri e artiglieria da inviare alle trincee. Finita la guerra la linea tornò ad essere una linea di autobus per viaggiatori e una ventina di anni fa ne fu cambiato il tra-

gitto in Asiago-Marostica-Bassano. La stazione di Marostica risultava così essere un grande snodo di passaggio sia per passeggeri sia per il transito delle merci (a Molvena, un comune non poco lontano da Marostica, si trovavano infatti delle cave di zolfo dalle quali si estraeva una terra rossa adoperata nelle fonderie), tanto che a ridosso delle mura, per non danneggiarle, avevano creato dei terrapieni simili a degli argini (e in alcuni tratti della cinta muraria ne è rimasta traccia) dette “montagnette” e la curva di fianco al castello inferiore era stata allargata per il passaggio della littorina. La stazione appariva come un grande spiazzo sempre in funzione, in cui si svolgeva un gran movimento di persone e materiali, in cui si trovava un capannone adibito a deposito merci che aveva i binari fino al suo interno per facilitare le operazioni di carico e scarico. Il treno fu dismesso negli anni ‘60 e sostituito con un servizio di autobus di linea, eccetto per il servizio merci e per il servizio postale che continuarono su rotaia finché non furono rimossi i binari e il trasporto venne effettuato da mezzi pesanti, ma gommati. Alla fine degli anni ’90 anche il capannone della stazione venne dismesso e abbattuto, come buona parte delle “montagnette” e lo spiazzo venne pavimentato, asfaltato e adibito a parcheggio. Oggi la stazione delle corriere è divisa in quattro settori: il marciapiede che la fiancheggia lungo le mura e la relativa fascia verde, il parcheggio pubblico a tariffa oraria, la strada che la attraversa con obbligo di precdenza ai mezzi pubblici, le relative aree di sosta riservate per pullmann del servizio pubblico e per l’arrivo di quelli privati (in particolare gli autobus turistici) e un’altra fascia di posti auto, ma svincolati dalla tariffa oraria a pagamento. Ogni martedì mattina dalle 6 alle 14 e ogni prima domenica del mese la stazione occupata rispettivamente dal mercato a cadenza infrasettimanale e dal mercatino dell’antiquariato, perciò un altro piazzale svolge il ruolo di stazione FTV: la stazione sostitutiva in via Manin, detta Stazione Nuova. Ciò comporta delle piccole variazioni nella tratta degli autobus delle varie linee senza però causare disturbi al servizio e alle utenze, in quanto i due piazzali distano solo circa 200 metri. Per il resto la città è costellata di parcheggi e semplici aree di sosta (anche solo lo spazio lungo le strade) in modo da risultare ben fornita, soprattutto per il fatto che solo 2 aree su 60 diverse classificate sono a pagamaneto: la sosta all’interno delle mura del centro storico e una delle due fasce della stazione centrale, precisamente quella a destra e più lontana dalla cinta muraria. Le altre aree di sosta sono gratuite e a sosta limitata dalla mezzora alle 72 ore, eccetto appunto quelle a pagamento, distinguibili per la colorazione delle linee che indicano i posti (in blu), che impongono un tempo massimo a tariffa oraria, da rispettare fino alle ore 19. I parcheggi sono ben distribuiti ed, essendo la città di piccole dimensioni, anche se si trovano fuori dal centro, esso è raggiungibile a piedi senza troppe difficoltà e anche durante eventi particolari, come concerti, manifestazioni e altri spettacoli il forte flusso di pubblico non causa grossi problemi di traffico alla viabilità. Lo spazio del pedone in una cittadina come Marostica è uno dei punti di forza maggiori: esso è già ben sviluppato, ma di sicuro sono da rivedere i collegamenti mancanti tra segmenti di marciapiede che si interrompono improvvisamente e fasce filtro in aree nevralgiche della città (come per esempio quella del centro storico in cui l’attraversamento delle strade che la circondano non è mai regolato da strisce pedo-

nali segnate). Un altro grande punto di forza è lo spazio collettivo, che contiene dentro di se anche lo spazio per il pedone, poichè raggiunge il 45% della superficie totale dell’area considerata, una porzione notevole sapendo che l’edificato residenziale privato è molto diffuso sul territorio. Per quanto riguarda questo settore si propone un trattamento più omogeneo e uniforme per le varie zone della città: la stessa cura e manutenzione che si dedica ai parchi e ai giardinetti dovrebbe essere rispettata anche per le semplici aree pedonali, a volte un po’ abbandonate a se stesse e aggredite dalla vegetazione circostante lasciata crescere incontrollata. Per avere un’immagine della città più ordinata si richiede anche la presenza di un corredo urbano adeguato e simile in tutta l’estensionedell’area, essendo appartenente ad una progettazione, che sebbene diluita negli anni, appare unitaria, con la presenza di cestini per i rifiuti, panchine, attrezzature per il gioco, lampioni dove necessari, attrezzature per la pulizia degli animali da compagnia. All’interno dello spazio infrastrutturale si sente fortemente la mancanza di piste ciclabili dedicate, poichè esse iniziano, come già detto in precedenza quasi ai confini dell’area presa in esame. Il traffico ciclabile è costretto a mischiarsi all’interno del traffico veicolare e in qualche caso, per via della pericolosità del tragitto, a percorrere i marciapiedi intralciando e rendendo a sua volta pericoloso per i passanti il tragitto pedonale. Purtroppo la conformazione delle strade e la vicinanza della fascia edificata e dei rispettivi spazi di proprietà privata ad esse non permette di allargare la carreggiata per l’inserimento di una corsia dedicata divisa da un cordolo e la soluzione di questo problema appare come un vero e proprio rompicapo. In quanto alla mancanza di una linea ferroviaria che collega Marostica a Bassano del Grappa (più che a Vicenza) sembra improbabile proporre un ritorno al passato in quanto il servizio di autobus è piuttosto efficiente e capillare. L’unica pecca è che purtroppo gli orari di arrivo degli autobus e di partenza dei treni da Bassano non sono regolati e relazionabili e i tempi di attesa delle coincidenze o risultano troppo brevi o assumono la durata di più di un’ora e mezza, una notevole perdita di tempo e risorse, per esempio per un viaggiatore pendolare che necessita di spostarsi da Marostica a Venezia in giornata. Perciò è auspicabile un maggiore coordinamento tra i due diversi servizi di trasporto (autobus di linea e treni regionali) gestiti da due aziende diverse che dovrebbero relazionarsi maggiormente per offrire un servizio globale più efficiente in questo campo.


Area urbana porzione del Comune di Marostica Rappresentazione cartografica CTR | scala 1:5000

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ST Spazio Totale 1 207 169,191 m2

Volumetrie lungo i percorsi principali di viabilità e delle linee FTV 1-Via IV Novembre: SP 248 Gasparona 2-Via Roma (direzione Vicenza) 3-Via Rubbi (congiungente dalla rotonda alla SP) 3

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Lungo queste tre direttrici le altezze degli edifici si presentano a tratti piuttosto uniformi e così vale anche per le relative volumetrie, soprattutto quando si analizzano le misure di edifici a carattere residenziale. Le interruzioni di quota sono dovute alternativamente o ad ampi spazi verdi, alberati o lasciati a prato, oppure alla presenza massiccia di edifici industriali (il cui studio esulava da quest’analisi) quali la vecchia sede della Vimar e la ex sede della fabbrica Belfe. Altri volumi svettano per altezza: si tratta delle torri e delle mura della cinta antica. Ma non da meno sono alcuni edifici residenziali che ospiatno però al piano terra un esercizio commerciale o dei servizi.

*per una corretta corrispondenza tra edificio e sue misure, la lettura incrociata tra la planimetria è la tabella è da effettuarsi da sinistra a destra in ordine di lettura, percorrendo le strade sempre dalla propria sinistra alla propria destra e dal basso in alto nel caso di Via Roma.


1-VIA IV NOVEMBRE

h DX [m]

Area base [mq] Volume [mc] 8,4 152,2 1278,5 8,4 245,6 2063 8,4 195,3 1640,5 8,4 233 1957,2 8,4 1129 9483,6 8,4 347,6 2920 8,4 160 1344 8,4 190,1 1596,8 8,4 260,7 2190 8,4 141,7 1190,3 8,4 217,7 1828,7 8,4 213,7 1795 8,5 232,8 1979 8,5 200 1700 8,5 169,3 1668,5 8,5 178,7 1519 5,6 300 1680 5,6 142 795,2 9 294 2646 9,9 985,8 9759,4 9,9 174 1722,6 8,2 310,4 2545,3 8,2 177,3 1453,9 8,2 182,2 1494 9,4 110,3 1036,8 9,4 122,2 1148,7 5,4 520 2808 4,3 62,4 268,3

h SX [m]

Area base [mq] Volume [mc] 7,9 228,6 1806 8 16018,2 128145,6 Vimar 8 180,7 1445,6 10,4 133,2 1385,3 10,2 2528,6 25791,7 12,5 72 900 17,75 58,6 1040,1 17,8 941,4 16756,9 12 165 1980 23 1210 27830 20,2 40*3=120 808+3=2424 4660,3 13,3 350,4 6,7 124 830,8 10 814 8140 10 91,6 916 10 510 5100 7,2 190,7 1373 7,2 201,5 1450,8 7,2 351,8 2532,9 7,3 3433,7 25066 7,3 193,5 1412,5 7,3 275 2007,5

Nelle foto: -Via IV Novembre, lato destro -Le mura in Via IV Novembre -L’incrocio tra Via Roma e Via IV Novembre -L’incrocio regolato da semaforo della Gasparona


2-VIA ROMA

h DX [m]

Area base [mq] Volume [mc] 9,9 281,6 2787,8 8,4 6591,2 55366,1 12,1 235,8 2853,2 4 346,8 1387,2 10 174,5 1745 11 281,7 3098,7 9 300 2700

h SX [m]

Area base [mq] Volume [mc] 6,5 274,7 1785,6 12,9 213 2747,7 8,5 1311,1 11144,3 8,4 1040 8736 10,4 354,7 3688,9 9,9 549,4 5439 9,9 985,8 9759

h DX [m]

Area base [mq] 8,9 426,6 Volume [mc] 7,8 298,3 3796,7 7,8 246,1 2326,7 7,8 186,9 1919,6 8,1 119,4 1457,8 10,6 103,3 967,1 10,6 94,4 1095 10,6 316,7 1000,6 10,6 258 3357 10,6 294,8 2734,8 7,5 564 3125 10 207 4230 12,4 292 2070 12,4 120,8 3620,8 12,4 670 1497,9 7 173,5 8308 7 136,5 1214,5 7 116,7 955,5 816,9

h SX [m]

Area base [mq] Volume [mc] 8,8 246,3 2167,4 8,8 258,2 2272,1 6,6 170,7 1126,6 6,6 275 1815 6,6 3217 21232,2 6,6 154,6 1020,3 6,6 143,4 946,4 6,6 152,8 1008,5 6,6 305,2 2014,3 6,5 175 1137,5 5,4 392,6 2120 5,4 520 2808 4,3 62,4 268,3

Belfe

3-VIA RUBBI

Nelle foto: -Via Rubbi -La strada provinciale Gasparona -La Gasparona -Via Roma


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