ANOSS Magazine n°1 (Dicembre 2012)

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Meeting delle Profes sioni S ociosa nitarie I primi abstr act dei w ork shop

e n i z a g Ma AN OSS

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Dicembre 2012

PIACENZA EXPO SEDE DEL MEETING UNA INIZIATIVA DI ANOSS SOSTENUTA DA

Periodico a cura di ANOSS Associazione Nazionale Operatori Sociali e Sociosanitari Il Meeting delle Professioni Sociosanitarie (PIACENZA Expo 4 e 5 aprile 2013) costituisce un momento congressuale nazionale per tutti coloro che operano ai vari livelli nel mondo sociosanitario e offre, nel contempo, un’occasione per incontrare le più importanti imprese del settore. Lo scopo è creare le condizioni per un dibattito libero e approfondito, un momento di incontro tra

i rappresentanti di tutte le categorie professionali per presentare le più rilevanti esperienze nel mondo sociosanitario. Al primo posto il tema della integrazione professionale senza dimenticare la formazione del personale e il giusto orientamento per affrontare con consapevolezza, dignità e coraggio questa difficile congiuntura economica e valoriale.

ATTIVITÀ PRINCIPALI Talk show di apertura su formazione innovativa e integrazione professionale con esperti di tutte le professioni 21 Workshop specifici Mostra di prodotti e servizi Spettacoli e intrattenimento

2500 posti complessivamente disponibili nei tre giorni!!!

4 e 5 aprile 2013

ANOSS - CBA - TENA SOMMARIO: Obiettivi del Meeting………...2 Editoriale del Direttore…….. 3 Farmaci e automazione…….. 4 La persona al centro…..……. 5 Raggiungere il Meeting ……. 6 Programma Anticipazioni …. 7 Workshop Primi abstract…... 8 Istruzioni per iscriversi……. 14 Workshop altri abstract……. 17 Esperienze di teatro……......22 La responsabile di nucleo….. 23 Programma e Iscrizioni …... 24

presentano


ANOSS è l’associazione degli operatori sociali e sociosanitari, di tutti gli operatori che si impegnano nel settore a qualunque professionalità appartengano. Proprio per questa ragione da tempo si rifletteva sulla possibilità di realizzare un incontro con il preciso obiettivo di riunire in un solo luogo i professionisti - tutti del sociosanitario e mettere a tema le difficoltà e le prospettive incontrate circa i problemi dell’integrazione professionale. Presupposto indispensabile è la disponibilità e un nuovo senso da ricercare nel nostro lavoro. La motivazione individuale non basta, occorre rompere tutte le bar-

Magazine ANOSS

ANOSS e l’iniziativa del Meeting riere e disporsi con nuovo coraggio e intraprendenza nella missione che ci richiede il nostro tempo. La crescita costante dei bisogni in un contesto di crisi ci impongono una nuova filosofia di vita che nessun professionista può costruirsi da solo.

Lavoro di squadra Il Medico, la Responsabile di nucleo, l’OSS tutor e la Responsabile attività sanitarie mentre discutono un PAI

Meeting delle Professioni Sociosanitarie: un incontro per costruire insieme la professionalità del futuro

Periodico informativo in materia sociosanitaria ANOSS

c/o Casa Associazioni

Via C. Musso, 5 29122 PIACENZA

Tel: +39.338.4275131 Fax: +39.0523.306134 E-mail: anoss@anoss.it Web: www.anoss.it DIRETTORE RESPONSABILE Renato Dapero renato.dapero@postacertificata.gov.it renato.dapero@anoss.it

REDAZIONE ANOSS Registrazione del Tribunale di Piacenza N° 708 del 30/11/2012

IL MEETING: un’idea nuova Il termine Meeting è nuovo nel nostro ambiente e corrisponde proprio al connotato che vogliamo attribuire all’incontro. Il significato di uso più recente di “meeting” è: grande riu-

nione a carattere prevalentemente popolare, animata da manifestazioni di genere diverso (comizi, dibattiti, spettacoli ecc.) ed è esattamente quello che faremo: una grande riunione con dibattiti e workshop, visite agli stand e momenti di

intrattenimento-spettacolo. Originali saranno le modalità di trattazione dei temi. L’assemblea plenaria di apertura sarà un talk show con servizi filmati, ricerche statistiche, approfondimenti e contributi di alleggerimento. Mentre i workshop realizzati da associazioni o aziende saranno condotti in modo creativo, anche con aspetti mutuati delle manifestazioni artistiche (teatro, musica ecc). Motivazione, formazione e

integrazione professionale: tutti tratteranno questi temi secondo il punto di vista preferito e lo faranno con modalità orientate ad offrire una valida occasione di studio e confronto senza dimenticare che l’efficacia della manifestazione molto dipenderà dalle emozioni che riuscirà a suscitare.

IL PRIMO OBIETTIVO: Differenziarsi

Workshop di successo con programmazione condivisa

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Il primo obiettivo è differenziare l’evento da tutti gli altri già noti. ANOSS non rappresenta nello specifico alcuna professione e si posiziona nell’ottica formale e sostanziale della gestione integrata dell’attività di assistenza. Quindi ..

.. Il Meeting superato il concetto di congresso di categoria - sarà un momento di confronto tra esponenti di tutte le professioni


EDITORIALE

NUOVA ENERGIA “La fantasia è una naturale attività umana, la quale certamente non distrugge e neppure reca offesa alla Ragione, né smussa l’appetito per la verità scientifica, di cui non ottunde la percezione. Al contrario più acuta e chiara è la ragione e migliori fantasie produrrà” (J.R.R. Tolkien)

di Renato Dapero Direttore Responsabile

A volte sembra che il mondo ci stia cadendo addosfocalizza sul viso del suo interlocutore? Ecco cosa serso. Le risorse diminuiscono, la domanda cresce e, ve: una nuova visione che vada oltre lo stretto vincolo intanto, la crisi riduce le possibilità di spesa dei citdell’economia e trova slancio utilizzando risorse che tadini. La programmazione sociale e sanitaria diffinon sembrava esistessero. Oggi ci lamentiamo del pecilmente potrà trovare la quadratura del cerchio e so del lavoro e dello stipendio, dei turni, della scarsa alla fine di un processo che non sarà nemmeno tansensibilità dei compagni, della maleducazione di qualto lungo questi problemi rischieranno di ricadere che utente, dell’arroganza di qualche parente magari sulla qualità del servizio. Ciò è molto grave se si confuso o semplicemente deluso di se stesso per la pensa prima di tutto alla vita degli anziani disabili e sensazione di aver abbandonato un suo caro. Così con malati ma non è meno triste per gli operatori perché questo spirito ci rivolgiamo ai nostri capi o al sindacapotranno avere un guadagno reale to e continuiamo in un carosello inuANOSS inferiore e soprattutto rischieranno tile che ci riporta sempre allo stesso di perdere ulteriormente passione impegnata da sempre per posto. Non mi piace una cosa, mi per un lavoro duro, poco riconoun welfare migliore e so- lamento, si discute, mi viene concessciuto alla fine addirittura svilito so qualcosa ma molto meno di quanstenibile, studia proposte anche dalle circostanze. Questo to volevo, così sono ancora scontenrischio va evitato e per farlo si ri- di formazione innovative to e presto comincerò a lamentarmi. chiede un intervento rivoluziona- tendenti al coinvolgimento Basta, dobbiamo rompere le catene rio, forte e immediato. Ma come è emotivo e alla costruzione che ci tengono imprigionati in questa possibile cambiare in un mondo di senso nel nostro lavoro specie di limbo! I politici non hanno come il nostro? Come e cosa deve mediante la valorizzazione più niente da dirci, i nostri capi fancambiare? Intanto evitiamo di pen- delle risorse interiori e no quello che possono, le strutture sare a cose impossibili. Non camcomunque reggono e la nostra orgadella nostra fantasia. bieremo il corso della storia e l’annizzazione deve andare avanti con la damento della demografia, non potremo incidere forza di sempre e con tanta energia nuova. Energia sulla destinazione delle risorse scarse se non in moscaturita dalla passione, dalla consapevolezza vera e do insignificante con il voto elettorale (altri sapranprofonda che il nostro lavoro è importante, perché no fare azioni di pressione assai più efficaci). Dunproduce benessere per nostra famiglia attraverso un que possiamo agire sull’unica risorsa di cui disporeddito, ma soprattutto produce benessere psicofisico niamo integralmente: la nostra forza intellettuale ed ai destinatari delle nostre azioni e ciò, se ci riflettiamo, emotiva, la nostra volontà, la nostra cultura e infiè quanto di più gratificante ci possa capitare. Noi non ne, perché no, la nostra fantasia. Bisogna mettersi siamo custodi silenziosi dell’ultimo scorcio di vita, ma nella giusta angolazione, estraniarsi dai problemi e siamo interpreti della più importante relazione di vita guardarli da sopra. Da vicino non vedremo la solunel momento più delicato. Se ragioneremo così e non zione. Ricordate Patch Adams e il “gioco” della 4 andremo a lavorare solo per lo stipendio a fine mese dita che sono semplicemente 4 se guardate fissamolti dei nostri stress si placheranno riconoscenmente ma diventano 8 se lo sguardo va oltre e si do l’importanza sociale del nostro impegno.

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L’INSOSTITUIBILE RUOLO DELL’OPERATORE ED IL SUPPORTO DELL’AUTOMATIZZAZIONE NEI PROCESSI DI SOMMINISTRAZIONE DEL FARMACO In una sfera dove occorre coniugare l’ambito affettivo, emozionale e di psicologia umana, con l’ausilio della tecnologia, occorre sempre più far collimare due aspetti di primaria importanza. Il primo è quello di creare sempre più efficienza nella Struttura, con grande attenzione alla qualità del servizio erogato ed ai costi di gestione con il supporto di ausili tecnologici, il secondo, ma non per ordine di importanza è l’aspetto dell’assistenza qualificata, che deve rispondere sempre più ad aspetti umanizzanti. La figura dell’operatore socio sanitario necessita, oggi più che mai, di essere ridefinita prestando grande attenzione a questi due ambiti che in nessun modo possono essere trascurati, piuttosto vanno entrambi valorizzati e amalgamati tanto da coesistere nella gestione ordinaria. Alcune logiche andrebbero ribaltate: non vi sono procedure standard da erogare, vi sono persone, quindi aspetti umani che necessitano di linee di condotta diverse da rimodellare e plasmare a seconda del destinatario e della sua condizione, sia essa di deficit cognitivo, infermità o semi infermità, piuttosto che nel pieno delle proprie potenzialità. Ma come si colloca questa necessità di velocizzare le procedure a favore di una riduzione dei costi/tempi, con la necessità di una crescente umanizzazione? Talvolta si perde di vista un fattore importante: il tempo a disposizione dell’operatore deve essere impiegato al meglio, utilizzando potenzialità e professionalità verso una grande attenzione al contatto umano con l’anziano, che ne trarrà un vantaggio nella qualità di vita. Tutto ciò è possibile per le Strutture che man mano si rivolgono sempre più a sistemi informatizzati volti facilitare le procedure automatizzabili. Ne consegue maggior tempo per l’operatore che è in grado di compiere quelle azioni in grado di innalzare il proprio grado di soddisfazione e conseguente-

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mente il benessere del residente. La somministrazione del farmaco si pone proprio tra gli aspetti di primaria importanza nelle Strutture, alla quale gli operatori si dedicano per un gran numero di ore, senza però avere la certezza che ogni processo nella gestione della filiera del farmaco segua degli step adeguatamente supervisionati, fino ad arrivare alla corretta somministrazione. L’ambizioso progetto di gestione della filiera del farmaco, che CBA Group propone alle Strutture, è stato con successo avviato da qualche mese con Ladurner Hospitalia e si pone, tra gli obiettivi, anche quello di un miglioramento della professionalità dell’operatore socio assistenziale, liberandolo da mansioni automatizzabili a vantaggio di una maggiore concentrazione sugli aspetti umani. In pratica si affida alla macchina l’azione meccanica e resta all’operatore il valore insostituibile del rapporto umano, tutto ciò a vantaggio di una maggior motivazione dello stesso che si tramuta in maggior serenità per l’ospite. Da un’indagine recentemente effettuata i tempi medi per preparazione delle terapie e la somministrazione in una struttura di 150 posti è di 3.000 ore annue. Questo dato sarebbe poco evocativo se non fosse che a tal numero di ore dedicate, si deve sommare un fattore rischio che supera il 35% nella gestione della filiera del farmaco, con un numero di errori/ interazioni elevatissimo. Con l’utilizzo del sintema CBA si ovvia ad una procedura dispendiosa in termini di tempo, si ottiene un risultato con un rischio pari a zero e se ne ricava un superiore standard qualitativo di vita in Struttura. La tecnologia a favore dell’uomo non in sostituzione dell’uni-cità, della competenza, nel confronto umano, tutto questo e molto altro in: CBA GROUP: L’INSOSTITUIBILE RUOLO DELL’OPERATORE ED IL SUPPORTO DELL’AUTOMATIZZAZIONE NEI PROCESSI DI SOMMINISTRAZIONE DEL FARMACO. Piacenza, 4 - 5 aprile 2013: 1° Meeting delle Professioni Sociosanitarie


EDITORIALE TENA: LA PERSONA AL CENTRO

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on più di 40 anni di esperienza, TENA è leader mondiale nel settore della gestione dell’incontinenza, grazie alla realizzazione di prodotti assorbenti e servizi per utenti finali e strutture sanitarie. TENA si impegna ogni giorno per ridurre al minimo l'impatto dell'incontinenza sulla vita quotidiana delle persone, con una missione precisa: migliorare l'esistenza di chi soffre di incontinenza e di chi li assiste in tutto il mondo. “Per noi la persona è sempre al centro”, dichiara Massimo Minaudo, Direttore Commerciale di SCA Hygiene products Italia. “Sia che si tratti di giovani che affrontano per le prime volte le perdite urinarie o di ospiti di una casa di riposo che dipendono totalmente da ausili assorbenti, il nostro obiettivo è migliorare la loro qualità di vita e in questo la tecnologia è un prezioso aiuto. Investiamo molto in ricerca e sviluppo perché vogliamo fornire sempre la migliore qualità”. Nell’ambito dei prodotti, TENA offre una ampia gamma di ausili per incontinenza con diversi livelli di assorbenza, caratterizzati da aspetto te -cnologici protetti da importanti brevetti. La tecnologia FeelDryTM, ad esempio, è in grado di assorbire così rapidamente l'urina che la superficie a contatto con la cute torna subito asciutta, assicurando la massima protezione da possibili irritazioni. L’innovativo sistema Fresh Odour ControlTM assicura la massima freschezza, grazie a esclusive microperle super assorbenti che inibiscono la proliferazione batterica. Oltre ad una gamma completa di prodotti, TENA offre anche servizi specifici rivolti alle case di riposo “Si tratta di TENA Solutions, una soluzione completa studiata per aiutare le case di riposo a mantenere servizi di altissimo livello, ottimizzando i costi di gestione” spiega Antonio Campanile, Marketing Manager.“Alla base di TENA Solutions

c’è la convinzione che scegliere i prodotti giusti secondo le esigenze di ciascun paziente e aiutare il personale ad utilizzarli al meglio permetta di ottenere importanti benefici. Migliorare e velocizzare la routine di cambio, ad esempio, lascia più tempo per la relazione con l’ospite, migliora la qualità del lavoro degli operatori e riduce i costi indiretti di gestione”. Proprio per definire le migliori metodologie operative e il migliore mix di prodotti, il pacchetto TENA Solutions prevede una vera e propria consulenza. Gli infermieri specialisti TENA analizzano lo status quo, evidenziando le aree di miglioramento in termini operativi ed economici. Viene quindi definito un piano di azione ad hoc che prevede la formazione e l’affiancamento del personale, in tutte le attività quotidiane legate all’assistenza. I miglioramenti ottenuti vengono costantemente monitorati grazie ad un sistema di report che controlla costi e consumi di assorbenti monouso e prodotti per l’igiene. Sul piano economico, infatti, la cura dell’incontinenza è spesso una delle voci di costo più elevate all’interno del budget delle case di riposo. Se la spesa più visibile relativa agli ausili assorbenti ammonta all’1%, i numerosi costi indotti arrivano a incidere fino al 10% del budget. Si tratta, ad esempio, di costi dovuti ai frequenti cambi di lenzuola e biancheria o ai prodotti per lenire irritazioni cutanee, senza contare il disagio per i pazienti e il personale che ha un peso ancora maggiore di quello puramente economico. Per questo TENA accompagna e consiglia giorno dopo giorno i propri clienti nella scelta degli ausili e dei protocolli di igiene più idonei sulla base delle diverse esigenze dei pazienti. Un lavoro di squadra per risultati che solo la passione per il servizio agli altri può dare.

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IL MEETING DELLE PROFESSIONI SOCIOSANITARIE. PIACENZA EXPO

La sede del Meeting

Piacenza Expo Come raggiungere il Meeting e soprattutto perché PIACENZA Expo 4 e 5 aprile 2013 Come raggiungere la sede : - in aereo: aeroporti di Parma, Bergamo, Linate. - in treno: stazione di Piacenza poi Bus n° 9 - in auto: autostrade A1 e A21 uscita Piacenza SUD da cui si vede l’insegna di Piacenza Expo

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Perché partecipare Al Meeting delle professioni sociosanitarie vi faremo divertire studiando, vi faremo incuriosire e vi faremo riflettere su ciò che significa oggi il lavoro di squadra nei servizi sociosanitari. Vi faremo partecipare e sperimentare dal vivo cosa significhi

integrazione professionale. L’apertura del 4 aprile e i workshop che seguiranno nel pomeriggio e nel giorno seguente, tutti dedicati alla formazione, motivazione e integrazione, saranno condotti con modalità innovative. Non vi annoierete!!!

L’auditorium in una precedente occasione


ANTICIPAZIONI SUL PROGRAMMA

Talk show Apertura del 4 aprile

Conduzione dinamica con interventi concisi intercalati da momenti di alleggerimento e di interazione col pubblico sul tema dell’integrazione con particolare riferimento a formazione e motivazione. Al talk prenderanno parte alcune tra le più note e preparate personalità del mondo scientifico e di quello operativo.

I rappresentanti di tutte le categorie professionali e le più importanti associazioni di categoria nonché enti gestori e di programmazione.

Lectio

magistralis La mattinata del 4 aprile si concluderà con una lezione magistrale tenuta dal Prof.

Gian Paolo Ceda

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ET P S

LO O C TA

Un significativo momento di intrattenimento. Una performance ispirata ad un racconto o a un fatto reale capace di provocare suggestioni e di rappresentare un punto di approccio possibile per una nuova visione professionale

I CONTENUTI - Previsti ben 21 workshop!!! Sette workshop il 4 aprile e altri 14 il giorno dopo. Il tema dei workshop è sempre orientato alla stessa linea: integrazione, formazione innovativa e motivazione. Piena libertà agli organizzatori circa la contestualizzazione e le modalità di comunicazione. L’or-

ganizzatore esprime un approccio scientifico di studio analizzando il problema sotto il profilo giuridico oppure antropologico e filosofico. Potrà indagare il problema in una realtà residenziale sociosanitaria oppure ospedaliera o di servizio domiciliare. Le modalità comunicative sono varie. Seminari e con-

vegni saranno accompagnati da interventi in chiave del tutto nuova. Graditi gli interventi interpretati in forma spettacolare o attuati con utilizzo di tecniche di coinvolgimento del pubblico particolarmente efficaci. Le sale di diversa capienza si adatteranno alle varie proposte .

Richiedi info: manda una mail all’indirizzo anoss@anoss.it

LA PROPOSTA ALLE AZIENDE CHE DESIDERANO PARTECIPARE AL MEETING Le aziende che vogliono presentare prodotti o servizi apprezzeranno la nuova strategia. Nelle fiere, normalmente, si devono affrontare costi importanti e in questi tempi può essere difficile sostenere un costo-contatto elevato.

Noi proponiamo un contesto fieristico e stand preallestiti a condizioni di estremo favore. A tutti gli interessati suggeriamo di prendere contatti immediatamente: lo spazio è limitato e i prezzi sono invitanti.

Chiamateci, vi incanteremo con un’ offerta

che non si può rifiutare! (338.4275131)

Cerchiamo una sintesi tra bisogni formativi degli operatori e bisogno di visibilità delle imprese

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MEETING DELLE PROFESSIONI SOCIOSANITARIE. Primi abstract INFERMIERE … IL SILENZIO ALZA LA VOCE Cod-D52 Il tema Nell’ambito del I° Meeting delle professioni Sociosanitarie, che si terrà presso il quartiere fieristico Piacenza Expo, Venerdì 05 Aprile 2013, dalle ore 14.30, la Casa di Riposo “Parenti” di Pontenure e l’Istituto “Emilio Biazzi” di Castelvetro Piacentino presenteran-

no un intervento formativo dal titolo: Infermiere… il silenzio alza la voce. Si tratterà di una relazione su uno studio svolto all’interno dei due servizi residenziali che verterà sul difficile tema del fabbisogno di personale infermieristico nelle C.R.A. (Case Residen-

za Anziani non auto). L’idea che si è cercato di realizzare è sostanzialmente questa: parlare di carichi di lavoro assistenziali non è cosa nuova ma neppure inutile, parlarne con nuove modalità comunicative è forse la via per confrontare crescere insieme.

Focus sul tema del fabbisogno di personale infermieristico La presentazione cambia stile Non sarà forse una grande novità nei contenuti, è vero, ma si tratterà di una forte provocazione con meta di penetrazione e coinvolgimento. Il Workshop del resto non si darà tanto l’obiettivo di insegnare, ma semmai quello di illustrare le difficoltà

Nicola Pisaroni e Valentina Ruffo Autori della ricerca

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quotidiane incontrate da un gruppo di infermieri nella gestione delle diverse attività da svolgersi nell’ambito del proprio profilo professionale. L’evento, gestito in modalità del tutto diverse dal consueto, si aprirà con un’esposizione tradizionale della ricerca condotta alla quale farà seguito un dibattito svolto secondo le modalità di un Talk Show che vedrà coinvolti esponen-

ti dei diversi settori. La giornata si concluderà dando ampio spazio ad una discussione condivisa con la platea presente cosicché ognuno si senta chiamato a formulare un paragone tra ciò che normalmente vede e sente e ciò che quotidianamente nella propria realtà fa o pensa.


LO TSUNAMI DELL'INTESTINO DI UN ANZIANO IN RSA: TRA PERETTE E CLISTERI STORIE DI MALESSERE E AUMENTO DELLA SPESA. GIRIAMO PAGINA!

Nelle nostre Rsa la somministrazione di lassativi è altissima. Il "secondo cervello" viene così bombardato da sostanze diverse che annullano le due funzioni principali (produzione della serotonina, sistema immunitario..)

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creando spesso ulteriori effetti iatrogeni (allettamento post purga, perdita di liquidi e conseguente disorientamento). I lassativi rappresentano oggi uno dei capitoli più tristi delle "mal practice " in struttura.

“ La follia è continuare a fare le stesse cose ed aspettarsi risultati differenti" Albert Einstein” OBIETTIVI DEL WORKSHOP

Durante questo evento sarà possibile comprendere il funzionamento dell'intestino e le sue relazioni con il cervello e i neurotrasmettitori e ascoltare storie di buone pratiche che, attraverso uno stile nutrizionale completo e sano e attraverso la "Biografia" dell'intestino, hanno saputo eliminare questa pratica con miglioramento della vita dei residenti, de-

gli operatori e tanta buona spending rewiew (effetti letterecci, presidi per l'incontinenza, farmaci per i disturbi del comportamento).

Letizia Espanoli Passione e competenza

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INVERTIRE L'INVECCHIAMENTO degli operatori

IDEE PER CREARE QUALITA' DI VITA IN ORGANIZZAZIONI SEMPRE PIU' SCHIZOFRENICHE: distribuzione della "cassetta degli attrezzi" per la creazione del benessere negli operatori

Hai mai pensato che la tua vita non finisca tra le mura della casa per anziani? La tua stanchezza incide nelle relazioni affettive importanti? Senti di esserti ultimamente ammalato a causa del tuo lavoro e soprattutto, ripensando al giorno in cui l'hai

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scelto, quanto ancora "innamorato" ti senti?

Letizia Espanoli Forza e natura

Alimentare la motivazione: ecco gli strumenti! LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

La motivazione non è un bene permanente.

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Essa ha bisogno di " concimazione" continua e sapiente.

In questo laboratorio ti sarà data la possibilità di imparare a utilizzare gli strumenti della cassetta degli attrezzi: idee e azioni per migliorare concretamente il tuo stile di vita e far fronte alla quotidianità con uno spirito nuovo e con nuove visioni. Un mosaico di opportunità per ripartire con entusiasmo.


RIDURRE LE RUGHE DELL’ANIMA Attraverso la percezione delle emozioni ed il sonno Al I° Meeting delle professioni Sociosanitarie, presso il Piacenza Expo, Giovedì 04 Aprile 2013, dalle ore 14.30, l’Istituto “Emilio Biazzi” di Castelvetro Piacentino propone un evento formativo dal titolo: ridurre le rughe dell’anima attraverso la percezione delle emozioni

ed il sonno. Nel pomeriggio si esporranno due studi, portati a termine nella struttura Piacentina, che verteranno le tematiche del sonno e della multisensorialità nella terza età, in cui i risultati del primo divengono la ragion d'essere del secondo.

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Sostenuto da Tena

La presentazione Le presentazioni verranno condotte attraverso metodiche espositive assolutamente originali e coinvolgenti. Si passerà da una prima parte diretta in modo tradizionale cattedratica ad una seconda parte, pratica, presentata da una vera squadra in cui i relatori saranno effettivi operatori che hanno partecipato all'elaborato e che simuleranno dal vivo le dinamiche che hanno dato forma allo studio.. L'evento formativo mira ad avere le capacità di attrarre l'attenzione delle persone per la naturalezza con cui i due argomenti oggetto di studio e lavoro verranno resi alla portata di tutti con una sorta di rappresentazione che

vedrà ogni operatore presente non un semplice spettatore, ma un soggetto coinvolto nella scena. Il Workshop si pone l'obiettivo di soddisfare l'esigenza di forme comunicative nuove e più efficaci

dando la sensazione al pubblico di essere con i relatori membri di uno stesso processo in cui quella squadra potrebbe essere la loro e che, appunto, in “cattedra ci siano loro”

Caleidoscopiche emozioni...

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SPAZIO ANASTE ANOSS, in ottica di collaborazione e condivisione di diversi obiettivi ospita una presentazione di ANASTE a cura del presidente Alberto De Santis

L’Anaste è la più importante Associazione di categoria che rappresenta, a livello nazionale, le imprese che operano nel settore residenziale per anziani sia auto che non autosufficienti. Nata nel 1990, l’Anaste è presente su tutto il territorio nazionale con Associazioni regionali, per una più attenta analisi e gestione delle problematiche locali. Nel 1991 ha firmato presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, con le tre OO.SS. CGIL, CISL e UIL, il CCNL che si applica ai dipendenti di tali strutture (circa 35.000), imponendosi all’attenzione generale quale organismo di riferimento per l’intero settore. Sono obiettivi prioritari dell’Associazione: la tutela degli associati, l’affermazione di una cultura d’impresa nei servizi socio-sanitari, la formazione e la riqualificazione del personale, la crescita professionale degli operatori al fine di coniugare qualità dei servizi con economicità, l’elaborazione di modelli gestionali innovativi, il miglioramento continuo della qualità percepita della vita degli anziani ospiti delle residenze. A Roma l’Anaste collabora con il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, il Comando Generale del N.A.S., l’ISTAT. Con il mondo universitario a Roma, Messina, Modena e Reggio Emilia e Università della Magna Grecia. Con il N.A.S. è stato realizzato il manuale delle verifiche ispettive; con l’ISPELS le “Linee guida e metodologie per la valutazione dei rischi di cui ai D.Lgs. n. 626/94 e n. 242/96 per le Case di riposo”; con la FIPE il “Manuale di corretta prassi igienica per la ristorazione nelle residenze per anziani”. L’Anaste ha dato vita, con la Link Campus University, con sede in Roma, all’ANASTE CAMPUS Ente di Formazione per il settore sociosanitario. Inoltre ha dato vita ad un Corso di Laurea triennale BA in Public Administration Academic Year 2007-2008 Laurea in Scienze dell’Amministrazione Pubblica, Classe 19 – Scienze dell’Amministrazione.

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A livello europeo, l’Anaste aderisce, in rappresentanza dell’Italia, all’ECHO, la Confederazione europea delle Istituzioni private che operano nel settore residenziale per anziani, con sede a Bruxelles. L’Echo rappresenta, attualmente, dodici paesi europei. L’Anaste ne esprime il Presidente nella persona del Prof. Alberto De Santis. L’ECHO promuove nell’Unione Europea la presa in carico dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, tuttora di competenza degli Stati membri. Attraverso lo scambio delle “best practices”, con indagini conoscitive nei vari Paesi e la rilevazione di tutti i dati che riguardano il settore, l’ECHO detiene la massima conoscenza in ambito assistenziale residenziale ed è stato formalizzato un accordo con la UEHP, Associazione della Sanità Privata europea, per una collaborazione in seno alla Commissione Europea. Infine l’Anaste è associata a Confcommercio e fa parte di Federsalute, Federazione di secondo livello della stessa organizzazione, alla quale aderiscono dodici Associazioni di Categoria del comparto della Sanità, e ne esprime il Presidente. L’Anaste ha dato avvio ad un nuovo modo di rappresentare gli erogatori dei servizi, su concessione del SSN, agli anziani fragili che si fonda sulla constatazione che: “le tendenze demografiche, i grandi cambiamenti nella coscienza dei bisogni e nella struttura delle risposte, la globalizzazione sregolata e una crescita dell’economia che rimane al di sotto del potenziale stanno progressivamente sgretolando la rete delle vecchie sicurezze”. Importante è, certamente, avere la sensibilità di leggere correttamente la realtà che si ha di fronte, ed altrettanto apprezzabile è il metodo che si intende adottare per affrontarla: “una visione integrata dei vari profili che concorrono al bene-essere dei cittadini”. Il Presidente Prof. Alberto De Santis


Il workshop ANASTE Sinergie, interazioni e cooperazione fra professionisti socio sanitari: una sfida per l'unico futuro possibile.

Posizione del welfare nazionale nel contesto europeo e Fondo Unico per la Non Autosufficienza.

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Come lo scambio di conoscenze e competenze può modificare il target delle professioni al servizio delle persone fragili

La presentazione La presentazione verrĂ condotta in modo originale e coinvolgente. .

Irene Bruno

Alberto De Santis

ANASTE Bologna

Presidente Naz. le ANASTE

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ASP - Association of Scientific Phisiotherapist

Lesioni muscolari e tendinopatie. I trigger points nei disturbi muscolo scheletrici

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Association of Scientific Physiotherapist (ASP) è un gruppo di formazione composto da 5 professionisti con esperienza pluriennale operanti nel campo della riabilitazione, della ricerca e della formazione universitaria. Il nostro obiettivo è quello di preparare figure sanitarie nell'ambito della terapia manuale manipolativa e nel trattamento del dolore neuro-muscoloscheletrico, secondo una medicina basata sulle Evidenze. Per raggiungere questo scopo, vengono organizzati eventi accreditati ECM per professionisti coinvolti nel piano di formazione continua in medicina. L'impegno di tutti noi sarà quello di proporre elementi formativi che abbinino elevata qualità dei contenuti a strutture (sedi e sale congressi) ottimali per l'apprendimento.

Una piccola anteprima sul nostro operato l'avrete in occasione del "Primo Meeting delle professioni Socio Sanitarie" col workshop dal titolo:

"Lesioni muscolari e Tendinopatie. I trigger points nei disturbi muscolo muscolo--scheletrici" Come iscriversi al meeting e scegliere i workshop. Vai all’altra pagina

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Il Corso IPASVI Il Consiglio Direttivo del Collegio provinciale Infermieri Professionali, Assistenti Sanitari e Vigilatrici d’Infanzia di Piacenza, nella seduta del 7 novembre 2012, ha deliberato di partecipare al

1°Meeting delle

IPASVI presenterà tre eventi formativi su temi riguardanti

l’assistenza infermieristica alla persona con complessità clinica Il Consiglio IPASVI di Piacenza

Professioni Sociosanitarie

che si terrà a

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Sempre più l’infermiere deve prepararsi a soddisfare una crescente domanda di assistenza contrassegnata da nuove modalità di erogazione basata sui principi di continuità delle cure per periodi di lunga durata e di integrazione tra prestazioni sanitarie

Piacenza Expo il 4 e 5 aprile 2013.

COME ISCRIVERSI AL MEETING E SCEGLIERE IL WORKSHOP

Nell’ultima di copertina del Magazine c’è l’elenco dei workshop a cui è possibile partecipare con l’indicazione di un codice identificativo di giorno, ora e sala. Lo stesso codice è stato apposto vicino al titolo dei workshop il cui programma è già definito in modo completo. Per tutti gli al-

tri è indicato il soggetto responsabile della preparazione e il relativo codice identificativo. Presa visione dei programmi e degli organizzatori è possibile iscriversi al workshop preferito barrando il codice nell’ultima pagina e completando il codice nel riquadro in

basso a sinistra nella stessa pagina che interamente compilata deve essere inviata per fax al numero

0523.306134 Per gli altri programmi continuate a seguirci sul sito www.anoss.it 15


SOFTWARE, CONSULENZA E SERVIZI ALLA PERSONA

La passione e l’entusiasmo per il compito speciale che da quasi 40 anni ci guida è rivolta ai nostri CLIENTI, agli OPERATORI, al mondo degli ANZIANI, tutti attori del pensiero CBA, cardini dei nostri ambiziosi progetti da cui nasce la nostra forza.

Un Sereno Natale e Buon 2013 Viale Trento, 56- 38068 Rovereto (TN) – Tel. 0464 491600 – Fax 0464 412299 info@cba.it www.cba.it

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LA POTENZA DI UNA MOLECOLA NEL CORPO DELL’ANZIANO

Storie di somministrazione e interazione di farmaci

UN VIAGGIO NELL’UNIVERSO DELLA FARMACOLOGIA APPLICATA ALLE STRUTTURE PER ANZIANI VISSUTO DA UNA SOFTWARE HOUSE E CONDIVISO DA AFFERMATI PROFESSIONISTI DI QUESTA COMPLESSA REALTA’

Cod-E51

La sicurezza dei pazienti e la riduzione degli errori in terapia farmacologica, rappresentano una priorità dell’assistenza sanitaria e richiedono una grande responsabilità in quanto incidono direttamente sulla sicurezza e sullo stato di salute. La costante ricerca di CBA Group volta al raggiungimento di soluzioni esclusive e tecnologicamente all’avanguardia, da tempo si è focalizzata verso la gestione della Filiera del Farmaco con competenze che toccano svariati aspetti: dall’approvvigiona -mento al controllo del magazzino, alle prescrizioni fino alla somministrazione, fase estremamente delicata che, se gestita con soluzioni CBA, prevede un margine di errore pari allo zero ed una sostanziale riduzione nei tempi di gestione. Entrare a conoscere l’ambito farmacologico nella sua completezza, ha stimolato CBA a soffermarsi su svariate tematiche, non solo circoscritte alle soluzioni gestionali ma anche rivolte verso altre prospettive connesse a questa sfera: le allergie, le intolleranze, gli effetti indesiderati dei farmaci, l’interazione fra gli stessi e con gli alimenti, sono argomenti di grande rilevanza per un approccio esaustivo a questa tematica.

L’evento CBA, intende appunto sviscerare ogni punto di vista legato all’universo della farmacologia ed in partnership con relatori esperti in ambito infermieristico, medico, farmacologico e sociosanitario solleverà varie riflessioni. Le tematiche in ambito di software si fonderanno ai più svariati aspetti, raccontati da eterogenee professionalità. Il tutto permetterà una visione assolutamente completa di questo tema oltre a regalare inaspettati spunti e nuove valutazioni.

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L'associazione FREIA è formata interamente da psicologi interessati alle tematiche della psicologia gerontologica, con particolare attenzione agli aspetti applicativi in ambito sanitario e socioassistenziale. Gli obiettivi fondamentali sono quelli di accrescere e diffondere le conoscenze in questo settore, attraverso lo sviluppo in campo scientifico, culturale e sociale. A partire dal modello della Cura Centrata sulla Persona di Tom Kitwood, il Bradford Dementia Group ha elaborato il Dementia Care Mapping attualmente diffuso in 25 nazioni del mondo. Il Dementia Care Mapping è uno strumento di rilevazione della Qualità di Vita percepita dalle persone con demenza. Si tratta dell’unico strumento di misurazione validato e standardizzato in tale ambito ed in grado di restituire una fotografia della persona osservata in termini di  Livello

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di benessere  Attività/interventi che producono malessere  Attività /interventi che creano distress  Potenzialità della persona con demenza

Rispetto allo staff, invece, si raccolgono informazioni relativa a:  Risorse  Elementi da potenziare L’osservazione mediante il DCM, quindi, definisce la Qualità di Vita di un gruppo di persone con demenza residenti a domicilio e, nel contempo la Qualità di Cura erogata in quel contesto. Quello che emerge dalla mappatura è un insieme di limiti potenziabili e di risorse che possiamo incrementare nella persona con demenza sulla scorta di quanto emerso. I dati raccolti sullo staff sono utili per il gruppo di lavoro per mettere in luce i propri punti di forza e gli aspetti da migliorare, per acquisire nuove strategie e per darsi obiettivi più specifici. Riferimenti: info@associazionefreia.it Dementia Care Mapping Italia


Il Dementia Care Mapping

Cod-G51

strumento e processo di formazione operativa e continua nell'ambito dell'assistenza alle persone con demenza.

Silvia Faggian Psicologa, psicoterapeuta. Referente Italiana per FREIA del DCM

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IL NUOVO APPROCCIO INTEGRATO NELLA GESTIONE DELLA CONTINENZA: INSIEME FACCIAMO LA DIFFERENZA Cod-B52

Il recupero alla continenza nelle strutture per anziani non è un’utopia, ma diventa realizzabile con il supporto concreto di TENA e del suo staff altamente qualificato: attraverso la promozione della continenza e la gestione dell’incontinenza nell’ospite si può rallentare e addirittura prevenirne lo sviluppo. Ma come si realizza il nuovo approccio integrato? Si parte dallo stabilire un piano di cura individuale per ogni ospite, in accordo con il personale della struttura, che assicura il livello più alto possibile d’indipendenza ed il giusto supporto per promuovere ove possibile la continenza e gestire l’incontinenza. Le routine di miglior prassi basate sulle direttive internazionali e sulla decennale esperienza di TENA, abbinate ad un’intera gamma di prodotti assorbenti tecnologicamente avanzati ed innovativi, permettono di migliorare sensibilmente il livello di benessere dell’ospite, garantendogli il minimo disturbo e rispettandone le abitudini. L’affiancamento al personale di assistenza da parte dell’infermiere TENA consente poi di mantenere i risultati ottenuti nel tempo, attraverso la formazione teorica e pratica sulle modalità di utilizzo dei prodotti e sulle corrette Linee guida da adottare nell’ambito dell’igiene dell’ospite. L’utilizzo di prodotti e routine all’avanguardia riduce il carico di lavoro del personale, permettendo allo staff di trascorrere più tempo con gli ospiti in

altre attività assistenziali. Infine, l’utilizzo di ausili con elevate prestazioni assorbenti ha un importante impatto ambientale, poiché significa riduzione della mole dei rifiuti e minor consumo di energia per la lavanderia. Per monitorare costantemente il budget di spesa dedicato alla gestione della continenza, i responsabili commerciali TENA effettuano analisi periodiche sui consumi e sull’efficienza globale delle soluzioni proposte, in modo da poter pianificare se necessario delle azioni migliorative.

II convegno avrà il piacere di presentare esperienze concrete e progetti innovativi di realtà che hanno già messo in pratica le soluzioni integrate TENA, assumendo una nuova metodologia di gestione della continenza che riduce i costi e aumenta il benessere dell’anziano e dell’organizzazione.

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La Compagnia «QU.EM. quintelemento» di Cremona è stata fondata da: Paolo Ascagni, Mario Caputo, Adriano Pani e Francesca Rizzi. Tutti con esperienza di lavoro teatrale. Ai fondatori si è aggiunto Claudio Braghieri, esperto di tecniche di ripresa e poi altre persone con competenze diverse. Esperienze diverse unite dall’entusiasmo marcano in modo originale la ricerca e l’impegno della Compagnia che ha come obiettivo di

QU. EM. Quintelemento.

LE ESPERIENZE E LA COLLABORAZIONE

La Compagnia Teatrale «QU.EM. quintelemento» è una associazione di promozione sociale dedita alla sperimentazione e alla creazione artistica. Si muove in ampia libertà d’azione, senza preclusioni di principio e con la massima disponibilità verso ciò che è «altro». Dall’anno 2011 è entrata a far parte della U.I.L.T. l’«Unione Italiana Libero Teatro», cioè la federazione nazionale delle compagnie teatrali amatoriali. La Compagnia ha elaborato vari percorsi di collaborazione per iniziative di tipo culturale, sociale e formativo. In meno di due anni la Compagnia ha prodotto 13 cortometraggi (in gran parte visionabili nel canale QU.EM. di youtube) di cui sei di video

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realizzare un amalgama fra il linguaggio del teatro e le tecniche cinema-

teatro, con soggetti e sceneggiature tutti creati in proprio Per questo, l’incontro tra QU.EM. e ANOSS si è verificato in modo semplice e spontaneo. Entrambe le associazioni si muovono con assoluta libertà d’azione nella convinzione che sia opportuna una forma nuova e coinvolgente di comunicazione. ANOSS offrirà spunti e idee agli sceneggiatori e alla regista di QU.EM. ricevendo in cambio un aiuto determinante per una forma comunicativa più efficace

tografiche. aperta allo scambio di idee e di esperienze, la Compagnia ha

già elaborato vari percorsi di collaborazione con enti e persone diverse, in

modo particolare per iniziative di tipo culturale, sociale e formativo.


LA RESPONSABILE DI NUCLEO: ELEFANTE IN UN NEGOZIO DI CRISTALLI!! Di Mara Caminati “Un elefante in un negozio di cristalli”, …credo che mai definizione più adatta fu data alla RAA: in qualunque direzione si muova “rompe”. “Rompere” è dunque, il compito della RAA, (non mi avevano detto questo al corso) la definizione era ben più complessa e piena di bei paroloni che spesso volevano dire tutto e niente, ma era così che doveva essere. La RAA “rompe le scatole “ al coordinatore perché le risorse non sono mai abbastanza; “rompe le scatole” alle assistenti perché il concetto di corretta assistenza è ben chiaro nella sua mente e deve passarlo anche a loro; “rompe le scatole al sanitario e all’assistenziale” perché si lavori in integrazione anche a costo di scannarsi purché, alla fine, si arrivi alla soluzione del problema; “rompe le scatole” anche al servizio guardaroba/ lavanderia, perché in un momento di insonnia (sì, perché le RAA soffrono di insonnia) le è balenata l’idea di modificare un paracolpi perché questo diventi più funzionale; “rompe le scatole” perché dice sempre le stesse cose fino alla nausea, così le impari: o ti entrano dentro e le impari per forza, comunque sia lo scopo è raggiunto… insomma detto in una parola: “rompe”. Non mi avevano mica detto questo al corso…. ma! E pensare che il corso di formazione che ho frequentato è stato il primo che dava la qualifica europea e che cominciava a parlare della RAA o Responsabile di Nucleo come figura di coordinamento semimanageriale. Semimanageriale, ma che sarà mai sto “semimanageriale”, e perché semi poi?? Quel che so è che ci si trova giornalmente a dover affrontare problematiche diverse con le assistenti, con gli infermieri, con il medico, con l’utenza, con i parenti, con i responsabili di altri settori o con le colleghe stesse, con l’ufficio, con l’ottimizzare le risorse (segnatevela questa parola “ottimizzare” è stata inventata apposta e vuol dire “fare tanto con niente” … ma detto così è brutto ) Spesso la RAA è il capro espiatorio di tutti i problemi, qualcosa non va? … è colpa della RAA o perché ha fatto qualcosa o perché non lo ha fatto, ma, che vuoi, succede! Non pensate che stia facendo la vittima; non la sono e non mi sento tale. Volevo solo evidenziare un’altra caratteristica neces-

saria per fare la RAA avere le “spalle larghe”, (anche questo al corso non mi avevano detto…. bha!) Comunque, in compenso so tutto sulla differenza tra una prestazione ed un servizio, sulla qualità percepita e quella totale, su come si deve lavorare in una azienda certificata, sulle competenze trasversali ( trasversali a cosa poi??) sull’indossare un “vestito” sopra la “persona” (bella scoperta) eppure… Ricordo che durante quel corso dissi che è vero che l’utente è, e sottolineo E’ il centro attorno al quale ruota il lavoro, ma che non si doveva non tenere presente la soddisfazione di chi lavora per lui. Si lo dissi e con forza anche e … mi guardarono malissimo! Ritengo che ancora molto devo imparare nel mio lavoro, che molto ho imparato e che ho passato agli altri qualcosa di ciò che sapevo, ma che, se mi riesce bene il compito di RAA è proprio perché amo il mio lavoro e che sono soddisfatta di quello che faccio con tutti i problemi con tutte le lotte per “ottimizzare” per cercare sempre il meglio con il poco che i parametri (bell’affare) ci consentono. Se non amassi in mio lavoro, se , gli altri in me non percepissero l’entusiasmo con cui lo svolgo, pensate che mi avrebbero seguita in questa avventura? Neanche per idea. Lo stesso vale per il front-line siano essi assistenti che infermieri, devono essere sostenuti, accompagnati nel loro difficile lavoro, stimolati a dare il meglio di sé e devono sentire che si crede in loro che la loro voce è “LA” voce, è la voce che ogni mattina mi dice “ Mara la sig.ra x ha una faccia che non mi piace…” “Mara dobbiamo riaprire il caso della sig.ra y perché è da qualche giorno che non si idrata a sufficienza” … la voce che va ascoltata, la voce che “vive” il reparto otto ore al giorno tutti i giorni, io lavoro attraverso loro io senza di loro non sono nullaUn responsabile è grande tanto quanto lo sono i suoi collaboratori, più riesce a farli crescere e più apparirà la sua grandezza. Io ho spiegato ed insegnato loro come volevo lavorassero, motivandolo, mi hanno seguito e lo fanno tutt’ora, quello che sono lo devo a loro e quello che sono loro, in parte, lo devono a me. Due parti dello stesso intero all’interno di un contesto che non può più fare a meno della figura di coordinamento della RAA anche se … il conto dei “cristalli rotti” aumenta giorno dopo giorno!!

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PROGRAMMA Giovedì 4 aprile

Venerdì 5 aprile

Ore 8,30 accreditamento partecipanti

Ore 9,00 Apertura della seconda giornata del Meeting.

Ore 9,00 Saluto delle Autorità

 Cod. A-51 Professionisti e Cooperazione ANASTE

SALA “A” Talk Show Motivazione e integrazione Contenuti e stile della formazione di domani

 Cod. B-51 Storie di malessere e spese (Letizia Espanoli)  Cod. C-51 Formazione a cura IPASVI  Cod. D-51 Formazione a cura ANSDIPP

La conduzione sarà dinamica e incalzante, favorirà la partecipazione del pubblico. Invitati i rappresentanti delle Istituzioni, delle associazioni di settore, del mondo cooperativo e della cultura.

 Cod. E-51 Somministrazione di farmaci CBA

Lectio magistralis

 Cod. G-51 Dementia Care Mapping FREIA

del Prof. Gian Paolo Ceda.

Ore 13,00 Pausa pranzo

 Cod. F-51 Lesioni muscolari e tendinopatie ASP

Ore 13,00 Pausa pranzo

Ore 14.apertura della sessione Workshop

Ore 14.apertura della sessione pomeridiana Workshop

 Cod. A-42 Ridurre le rughe dell’anima TENA

 Cod. A-52 Benessere operatori (Letizia Espanoli)

 Cod. B-42 Formazione a cura Studio Vega

 Cod. B-52 Formazione a cura TENA

 Cod. C-42 Formazione a cura IPASVI

 Cod. C-52 Formazione a cura IPASVI

 Cod. D-42 Formazione a cura ANASTE

 Cod. D-52 Infermiere… il silenzio alza la voce

 Cod. E-42 Malnutrizione - prevenzione SIGG

 Cod. E-52 Formazione a cura SENAF

 Cod. F-42 Formazione a cura UNEBA

 Cod. F-52 Formazione a cura CBA

 Cod. G-42 Formazione a cura COOPSELIOS

 Cod. G-52 Formazione a cura SENECA

PER ISCRIVERSI AL MEETING COMPILARE E SPEDIRE FAX N° 0523.306134 Cognome _____________________________________________________________________

Parteciperò Un giorno = Versamento di € 20 Due giorni = Versamento di € 30 Versamento effettuato in data ___ /____ / ____ sul conto Iw Bank Int. ANOSS Sez. Emilia Romagna

Nome _______________________________________________________________________

Cod. IBAN

Via ___________________________________________________________ n°_____________

IT27B0316501600000110519714

CAP _____________ Città ______________________________________Prov._______ Tel. ________________________

cell _________________________________________

E-mail _______________________________________________________________________ Ente di appartenenza _____________________________________________________________

Scelta workshop (Completare il codice)

Il 4 aprile cod. __ -42 Il 5 aprile cod. __ -51 cod. __-52 L’iscrizione al solo 4 aprile consente di partecipare al Talk show, alla lezione magistrale di apertura e a un work shop a scelta del pomeriggio. L’iscrizione al solo 5 aprile da diritto a due workshop al mattino e pomeriggio.


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