Spending Review - Le slide di Raffaele Tomba

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Raffaele Tomba Lega delle Autonomie Locali Emilia Romagna



Ci sono anche cose positive, ad esempio:  Finanziamento degli aiuti ai terremotati dell’E-R,  Salvaguardia degli “esodati”,  Conferma del 5 x 1000 anche nelle dichiarazioni dei redditi 2013,  Finanziamento 2012 dell’accoglienza ai rifugiati del nord africa,  Rifinanziamento di prestiti sull’onore, borse di studio, libri di testo, solidarietà alle vittime di reati mafiosi, ecc.


C’è anche: ď‚ž l'incremento della dotazione del Fondo per le non autosufficienze, finalizzato al finanziamento dell'assistenza domiciliare, prioritariamente nei confronti delle persone gravemente non autosufficienti, inclusi i malati di sclerosi laterale amiotrofica. (a carico del Fondo del MEF per interventi urgenti ed indifferibili)


Un avvio della riforma istituzionale  Riordino delle Province;  Istituzione della Città Metropolitana;  Gestione associata delle funzioni da parte dei Comuni (obbligatoria per i piccoli Comuni ed eventualmente se prevista dalla Regione con l’individuazione della dimensione ottimale per lo svolgimento delle funzioni comunali);  Promozione delle Unioni dei Comuni;  Promozione della fusione di Comuni.


Sono definite le funzioni fondamentali dei Comuni, ai sensi dell’art. 177 della Costituzione, tra cui: g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall'articolo 118, quarto comma, della Costituzione; h) edilizia scolastica, per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione dei servizi scolastici.


La riduzione delle spese per il personale pubblico:  Riduzione della dotazione organica del personale dirigenziale (-10%) e non dirigenziale (-20%)  Tetto al valore dei buoni pasto (7 euro) Va considerato l’effetto cumulato di questa disposizione con precedenti vincoli alle assunzioni, alle spese per consulenze e formazione, ecc.


La riduzione delle spese per il personale pubblico:  Riduzione della dotazione organica del personale dirigenziale (-10%) e non dirigenziale (-20%)  Tetto al valore dei buoni pasto (7 euro) Va considerato l’effetto cumulato di questa disposizione con precedenti vincoli alle assunzioni, alle spese per consulenze e formazione, ecc.


La riduzione della spesa sanitaria:  Governo della spesa farmaceutica,  Standard per i posti letto ospedalieri (3,5 posti letto per 1000 abitanti),  Riorganizzazione dei servizi distrettuali e delle cure primarie, per assicurare l’assistenza 24 h,

Obiettivi ambiziosi, in un quadro che assomma provvedimenti di riduzione delle risorse.


ď‚ž Soppressione

o riduzione di Aziende, enti e altri organismi che esercitano funzioni istituzionali; La disposizione non si applica alle aziende speciali, agli enti ed alle istituzioni che gestiscono servizi socio-assistenziali, educativi e culturali; ď‚ž Divieto agli enti locali di istituire enti, agenzie e organismi che esercitino una o piĂš funzioni fondamentali e funzioni amministrative.


Il diritto costituzionale alla salute è garantito attraverso i LEA, erogati dal Servizio sanitario nazionale. Ma per alcuni LEA sociosanitari (in particolare quelli riferiti alla N.A.) è prevista una percentuale della spesa del Comune, con eventuale compartecipazione dell’utente.  I Comuni non sono mai riusciti – con le proprie risorse (e oggi ancora meno) - a far fronte a questo onere. Quindi si è reso necessario un finanziamento ad hoc, il Fondo per le non autosufficienze. 


Questo modello non garantisce il diritto alla salute: se gli utenti o i Comuni non hanno risorse economiche i LEA non sono completamente finanziabili;  L’offerta di servizi e le modalità di contribuzione degli utenti non sono omogenee, perché dipendono dalle scelte dei Comuni;  Il meccanismo finanziario è troppo farraginoso. Sarebbe più semplice finanziare direttamente il S.S.N. anche per la parte sociale, con rette a carco dell’utente stabilite almeno a livello regionale. 


 Sicuramente

NO, con le scelte di ridurre genericamente le risorse;  FORSE, attraverso scelte di riforma istituzionale, efficientamento della spesa, valutazione dell’appropriatezza ed efficacia degli interventi pubblici;  MA ci vogliono studi di fattibilità, tempi adeguati e, forse, investimenti iniziali.


 Sicuramente

NON la gestione pubblica dei servizi, per effetto del cumulo di vincoli alla spesa (patto di stabilità), riduzione di risorse, vincoli nelle assunzioni, limitazioni alla gestione aziendale, ecc.);  SI la gestione per il tramite della cooperazione sociale e del privato sociale, ma solo inizialmente per effetto della dismissione della gestione pubblica. In seguito la contrazione delle risorse penalizzerà anche la gestione indiretta.


Sicuramente SI:  Se subiamo gli eventi,  Se aspettiamo che qualche nuovo orientamento politico ripristini la situazione precedente alla crisi,  Se non elaboriamo il lutto per la perita di risorse,  Se fuggiamo il rapporto con l’utente perché non abbiamo nulla da offrirgli,  Se ci isoliamo e ci arricchiamo.


Sicuramente NO:  Se riscopriamo il ruolo di denuncia delle distorsioni che le scelte politiche producono nella società,  Se riscopriamo il rapporto umano con l’utente e le relazioni sociali,  Se riscopriamo l’impegno all’innovazione,  Se riduciamo il compito di accesso alle prestazione a favore dell’empowerment della comunità,


Sicuramente NO:  Se rimettiamo al centro la funzione dell’operatore sociale come tutore dei diritti sociali,  Se evitiamo di alimentare liste di attesa bloccate ed invece utilizziamo le risorse che ci sono (soprattutto umane) per dare risposta ai bisogni,  Se promuoviamo l’autoformazione e la formazione reciproca con i nostri colleghi.


Per resilienza si intende la capacitĂ dell'uomo di affrontare le avversitĂ della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura trasformato positivamente.


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