Data Delta

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I Dati e le Date dei 7 Comuni del Delta del Po a cura di Marco Marino

Ariano nelLoreoPolesine RosolinaPorto Viro Corbola Taglio di Po Porto Tolle

• Nella mappa è rappresentata l’area del Nord Adriatico dalla Provincia di Ravenna alla Provincia di Trieste nelle condizioni attuali. Data Delta 2021 p.2

150 km 300 km 450 km 600 km 750 km 0 km

2100 p.3

• Nella mappa è rappresentata l’area del Nord Adriatico dalla Provincia di Ravenna alla Provincia di Trieste nella proiezione con innalzamento del mare di + 1,428 metri. (ipotesi Rahmstorf 2007 max scenario). Si veda anche: Antonioli F., Variazioni relative del livello dei mari. Pre visione degli impatti sulle coste italiane e del mondo

Quest’operaCopyright è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Primaedizioni@anteferma.itviaAntefermaPubblicatoISBNAntefermaInternazionaleEdizioni978-88-32050-59-2daEdizioniSrlAsolo12,Conegliano,TVedizione:2022

Data Delta. I Dati e le Date dei 7 Comuni del delta del Po A cura di: Marco Marino Un progetto di: Benno Albrecht, Massimiliano Condotta, Massimiliano Scarpa, Michele Domeneghetti, Mauro Frate, Jacopo Galli, Anna Magrin, Marco Marino, Nicola Pavan, Elisa Zatta Identità visiva e progetto grafico: Stefano Mandato I dati, le mappe e le immagini presenti nella pubblicazione sono state realizzate con il contributo di: Matteo Bertazzon, Davide Bertin, Pietro Caltarossa, Angela D’Alessio, Simone Giacchetto, Pietro Loteni, Ibrahim Mansi, Andrea Pellizzon, Andrea Sesti, Giulia Vaccari, Alessandro Visentin, Pietro Zandonella Maiucco Con la consulenza scientifica di: Florence Colleoni, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Graziano Caramori, Istituto Delta Ecologia Applicata s.r.l. Marco Gottardi, Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po I progetti illustrati in questa pubblicazione sono una rielaborazione grafica dei temi sviluppati nell'Atelier di Sostenibilità Ambientale dell'A. A. 2018-2019 dagli studenti: Ain Abundes, Ali Alkansa, Antoine Allio, Lilian Andrunache, Catalina Arancibia Diaz, Francesca Baccan, Silvia Baiguini, Francesco Baldin, Anastasia Battani, Matteo Bertazzon, Davide Bertin, Enrico Bettin, Matteo Bin, Denise Blanch, Elena Boaretto, Lorenzo Boccucci, Federica Bozzato, Davide Bruneri, Davide Burro, Chiara Calcagnotto, Andrea Cancian, Alberto Canton, Cecilia Carena, Chiara Carrera, Ana Castro, Anita Catricura Silva, Ilaria Cazzola, Mihai Cebotari, Silvia Celeghin, Federico Ceraolo, Lorena Cirillo, Roberto Colpo, Matteo D’Agostini, Angela D’Alessio, Migena Daka, Pierpaolo De Gobbi, Chiara De Iuliis, Elisa Drusian, Mattia Fontanel, Edoardo Frasson, Francesca Gemieri, Simone Giacchetto, Federico Girolimini, Serena Giusto, Koulouris Spyridon Nektarios, Cheng Lai Singer, Filippo Lazzer, Andrea Lucchese, Davide Majer, Margherita Paola Manfrinetti, Ana Luis Marques De Castro, Alberto Martini, Filippo Michielon, Massimo Musarra, Ana Marta Neves E Silva, Thomas Ortolan, Chiara Panozzo, Bumchan Park, Roberto Pasquali, Angela Pavan, Riccardo Perazzolo, Pietro Peroni, Javiera Pezoa Olguin, Andrea Piccolboni, Tiziano Pochesci, Adriana Reis Monteiro, Anna Rinaldi, Martina Riso, Kristian Ristov, Pierpaola Carlotta Ritossa, Alvise Ritta’ Ziliotto, Lauriane Roche, Bruno Kerbell Roque Montoya, Rorato Rachele, Rossi Sofia, Sadushi Greta, Sanguin Chiara, Santoni Sara, Sartor Annachiara, Scaduto Marika, Scapinello Vanessa, Giada Scarpa, Gaia Scavone, Martina Seeberger, Massimo Silvestri, Ruben Silva De Sousa, Louis Sionneau, Costanza Sossai, Alessandro Sparapan, Giovanni Svalduz, Taehyun Nam, Maria Targa, Sophia Tarqui, Giulia Tocchet, César Valarezo, Riccardo Vavassori, Beatrice Vignati, Andrea Vincenzi, Pietro Zandonella Maiucco, Oana Zavoianu, Ilaria Zennaro

I Dati e le Date dei 7 Comuni del Delta del Po DeDatalta a cura di Marco Marino

Datap.6DeltaIndice p.90p.86p.58p.44p.22p.10p.14p.52p.62 Nota del curatore: un anno di progetto _Marco Marino Il progetto del Delta del Po _Marco CAMBIAMENTIMarinoCLIMATICI E ARCHITETTURA, L’ESEMPIO IN UN PROGETTO CONCRETO _Benno Albrecht GEOGRAFIE VOLONTARIE _Anna Magrin Il nuovo paesaggio produttivo _Marco Marino FUTURE SEA LEVEL CHANGES _Florence Colleoni _Paolo INONDAZIONIStocchiESISTEMI ALTERNATIVI DI PRODUZIONE_NicolaPavan Il nuovo paesaggio energetico _Marco Marino NUOVI SCENARI ENERGETICI PER IL POLESINE DEL 2100 _Massimiliano Scarpa

/ I Dati e le Date dei 7 Comuni del Delta del Po / p.7 p.108p.104p.114p.128p.132p.138 Il nuovo paesaggio del turismo _Marco Marino DELTA E TURISMO: VIAGGIO TRA PAESAGGIO, IDENTITÀ SOCIALE E STRATEGIE PER L’ADATTAMENTO _Michele Domeneghetti PICCOLA ITALIA. COSTRUIRE SCENARI DI PROGETTO PER LA VALORIZZAZIONE DEI PICCOLI_JacopoCENTRIGalli Nuove architetture per il Delta _Marco PROGETTAREMarinoGLI ADATTAMENTI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI _Massimiliano Condotta RISORSE A RENDERE _Elisa Zatta

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Nota del curatore: un anno di progetto Marco Marino • La mappa è la rappresentazione dell’Italia nelle attuali condizioni batimetriche

Dal 16 Febbraio 2019 al 19 Febbraio 2019 gli elaborati finali degli studenti sono stati espo sti in una mostra dal titolo “Delta Po Area. New spaces - new economies - new tourism. Climate Change as an opportunity” che si è tenuta presso Ca’ Vendramin, nel museo Regionale della Bonifica del Delta del Po. La mostra è stata inaugurata con gli interventi di Franco Alberti, Direttore Pia nificazione territoriale, strategica e cartografia Regione Veneto,Emilio Casalini, Giornalista RAI, Florence Colleoni, Paleo-glaciologa dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimen

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Questo libro descrive un progetto sulla possibilità legate alle trasformazioni indotte dai cambiamenti climatici nell’area del delta del Po, dell’innalzamento del livello del mare e dei suoi effetti sulla morfologia del territorio. Il progetto si basa su alcuni dei risultati del Atelier di Sostenibilità Ambientale della Laurea Magistrale in Architettura e Culture del Progetto coordinato da Benno Albrecht, per la parte di com posizione Architettonica e Urbana, Massimiliano Condotta per Tecnologie dell’Architettura Massi miliano Scarpa per Fisica Tecnica Ambientale, nel periodo da Ottobre 2018 a Febbraio 2019. Il corso ha visto, tra gli altri, la collaborazione di Michele Domeneghetti, Sindaco del Comune di Corbola e i contributi di: Graziano Caramori, biologo e docen te presso l’Università di Ferrara e Marco Gottardi, Responsabile dell’Ufficio Pianificazione del Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po.

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tale, Laura Mosca, Direttore Osservatorio Locale per il Paesaggio del Delta del Po e Mauro Zennaro, imprenditore.

L’approfondimento progettuale presente in questo volume è stato sviluppato in occasione del Workshop “Data Delta. I Dati e le Date dei Sette Co muni del Delta del Po. Geografie dell’innalzamento del mare”, da me coordinato, per produrre una serie di materiali, mappe e immagini elaborate apposita mente per la pubblicazione di questo volume.

La consulenza per l’impostazione grafica ge nerale di questo volume è a cura di Stefano Mandato. • Nella mappa è evidenziato l’innalzamento del mare a +1,428 metri (ipotesi Rahmstorf 2007 max scenario). Si veda anche: Antonioli F., Varia zioni relative del livello dei mari. Previsione degli impatti sulle coste italiane e del mondo

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Le mappe presenti nel testo descrivono la nuova Geografia del Delta del Po in un confronto tra oggi e il possibile futuro nel 2100 in base alle pro iezioni dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste. Tre sono i principali rapporti spaziali ipotizzati: la situazione pre e post in nalzamento del mare a livello Mondiale, la situazione dell’Alto Adriatico da Ravenna a Trieste, e infine uno zoom sul Delta del Po. A queste mappe fanno seguito le carte di progetto che considerano come ambito di intervento l’area di 7 Comuni del Delta del Po - Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina, Taglio di Po. Infine a corredo di ogni testo sono state rielaborate una serie di immagini in pro spettiva delle nuove visioni e degli scenari possibili da attuare nel Delta.

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Il delprogettoDeltadel

Po

2 Per centri storici si intendono i 22.621 centri rielaborati dalla ricerca del 1993, vedi M. Attias, Una esperienza di censimento dei centri storici su scala nazionale in “Documenti del Territorio”, n°38/1998, basato su il censimento dei centri storici realizzato nel 1993 dalla società Agorà per conto del Ministero dei Beni Culturali e Ambien tali e attivata dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e delle Soprintendenze locali. Dato riportato in: B. Albrecht, A. Magrin. Il Bel Paese. 1 Progetto per 22.621 Centri Storici, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2017. 3 I 32 centri storici del Delta del Po sono: Isola Verde, Ca’Lino, Sant’ Anna, Rosolina Mare, Tornova, Volto, Caleri, Loreo, Piano, Porto, Levante, Porto Viro, Taglio di Po, Rosolina, Isola Albarella, Papozze, Serra valle, Contane, Mezzogoro, Italba, Bosco Mesola, Goro, Gorino, Scardovari, Oca Ma rina, Donzella, Ca’ Tiepolo, Grillara, Ariano nel Polesine, Bottrighe, Mazzorno Sini stro, Ca’ Cappello. 4 Le mappe della sezione sono la rielaborazione grafi ca di dati GIS estrapolati dal Geoportale della Regione Veneto. Per il ridisegno del livello di inondazione è stato usato come base un DTM (Digital Terrain Model) relazionato alla quota attua le del medio mare. L’altezza del mare di riferimento è stata ridisegnata in base ai dati forniti da Florence Col leoni dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale.

Il progetto presentato in questo libro interessa l’area di 7 Comuni del Delta del Po, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Taglio di Po, Rosolina, Porto Tolle e Porto Viro, ed è una proposta mol to realistica, concreta e fattibile. La futura geografia determinata dai cambia menti climatici comporterà delle trasforma zioni inevitabili e irreversibili al territorio. Tut te le coste italiane subiranno un’aggressione, alla quale le comunità saranno costrette a fare fronte. Il rischio idrogeologico1 coinvolge i 645 comuni costieri, e riguarda i 1.673 centri storici litoranei che sono l’8% di tutti i centri storici italiani2. L’innalzamento del mare, che nel Delta del Po coinvolge 7 comuni e 32 centri storici3, deve essere affrontato con nuove modalità di progetto. La strategia che viene qui esposta nel dettaglio serve a mostrare un approccio pratico all’emergenza che tutte le comunità litoranee dovranno L’innalzamentofronteggiare.delmare legato al riscalda mento globale è il dato incontrovertibile che il progetto affronta in modo analitico, oggettivo e senza preclusioni di alcun tipo. Abbiamo realiz zato alcune mappe per capire le trasformazione della morfologia del territorio a seguito dell’in nalzamento del mare nella zona del Nord Adria tico, in base ai dati forniti dall’IPCC e dall’OGS di Trieste4 Le mappe che sono state elaborate riproduco no le ipotesi di innalzamento del mare nel corso degli anni.

1 Si fa riferimento al rap porto ISPRA 287/2018, in cui sono contenute le infor mazioni sul grado di rischio idrogeologico per ogni co mune d’Italia. In: A. Trigila, C. Iadanza, M. Bussettini, B. Lastoria, (ISPRA) Rapporto su Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e in dicatori di rischio. Edizione 2018. Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Roma, 2018.

/ I Dati e le Date dei 7 Comuni del Delta del Po / p.15 / I Dati e le Date dei del Delta del Po / Vi sono 4 possibilità per ridisegnare la morfolo gia del Delta per evitare il completo allagamen to del territorio: La prima è la manutenzione dell’assetto attua le dell’ambiente, che consiste nell’utilizzo co stante delle idrovore per prosciugare il terreno agricolo, e l’innalzamento di una grande diga di 160 chilometri a protezione dell’area completa del Delta (vedi p. 16) dall’inalzamento del mare.

La terza è la difesa di grandi brani di terreno rin forzando i sistemi di arginatura attuali per impe dire all’acqua di allagare il territorio (vedi p. 17).

La seconda prevede di deviare in parte il corso del Po costruendo una diga prima delle ramificazioni del fiume nel comune di Corbola (vedi p. 16).

Considerando che il mantenimento dell’attuale assetto agricolo del terreno è, in prospettiva, estremamente costoso, dal momento che le idrovore dovranno prosciugare una mole anco ra più grande d’acqua, e man mano che il livello del mare si alzerà anche i costi aumenteranno5 I quattro scenari sono stati messi a confronto, e l’ipotesi di allagamento controllato è risultata la migliore per molte ragioni: - I costi di manutenzioni sono più bassi. - Le spese di costruzione risultano molto più -basse.Lavelocità e l’agilità di realizzazione è la mi-gliore.Laconversione da ambiente agricolo ad am biente acquicolo produrrebbe circa quattro vol te i ricavi che attualmente produce il territorio. L’ipotesi progettuale presa in considerazione si configura come un intervento di ripristino dell’ambiente anfibio. È un processo di restau ro e dilatazione della condizione geografica del Delta prima dei grandi interventi di bonifica 5 Si faccia riferimento al testo di Nicola Pavan “Inon dazioni e sistemi alternativi di produzione”.

La quarta consiste nel non contrastare gli ef fetti dell’innalzamento del mare e di permettere all’acqua di allagare progressivamente il Delta del Po. (vedi pp. 39-43).

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Datap.18Deltadall’età moderna ad oggi6. L’ambiente anfibio storico, che è ben rappresentato dalle IGM del 1892-937 in molte aree del Delta, riacquista un valore di concetto molto importante nel proget to. È la dimostrazione plastica che da sempre in quest’area si è convissuto con l’acqua e che anche in futuro si potrà farlo, in altre forme e con altre dinamiche, con nuove tecnologie e nuovi modelli insediativi. Il ridisegno delle forme del paesaggio implica la produzione di immagini in accordo con la sto ria del territorio del Delta “le forme variate, che compongono lo scenario ricchissimo dell’Italia antica, contengono ancor oggi la chiave della progettazione moderna. Per cambiate che sia no le condizioni tecniche ed economiche, ogni equilibrio durevole in futuro può venire solo da un’interpretazione corretta delle vicende di lungo periodo, che hanno formato i paesaggi preindustriali”8. L’operazione da fare è replica re i brani superstiti di ambiente antico anche su tutto il resto del territorio, e aggiornarli alle tecniche moderne. Il costo di realizzazione e manutenzione è qua si azzerato, perché a differenza dei grandi e dispendiosi sitemi di protezione dall’acqua –diga e mantenimento attivo delle idrovore – si prevedono una serie di micro interventi puntua li. Piccoli argini e piccoli interventi di bonifica garantiscono terreni asciutti dove necessario intorno ai 32 centri abitati o a edifici di rilievo storico nel paesaggio. I costi di manutenzione sono molto bassi e relativi alla manutenzione ordinaria, che viene delegata ai singoli comuni e non a grandi organizzazioni. I nuovi micro-ar gini possono essere costruiti dal semplice spo stamento di terreno dalle zone limitrofe agli Lainterventi.riduzione sensibile della scala dei provvedi menti permette, oltre che la riduzione dei co sti, anche un’esecuzione veloce. Al posto di un 6 Si faccia riferimento al testo di Anna Magrin "Geo grafie volontarie”. 7 Si osservino le carte rea lizzate dall’Istituto Geogra fico Militare, Tav.: 065 II-SE (FOCE DEL PO DI MAESTRA) ANNO:1892 SERIE 25V; 065 II-NO (CAVANELLA D'ADIGE) ANNO:1892 SERIE 25V; 065 III-SE (LOREO) ANNO:1892 SERIE 25V; 065 II-SO (CONTARINA) ANNO:1892 SERIE 25V; 065 III-SO (ADRIA) ANNO:1892 SERIE 25V; 077 IV-NO (PAPOZZE) ANNO:1893 SERIE 25V; 077 IV-NE (ARIANO NEL POLE SINE) ANNO:1893 SERIE 25V; 077 I-NO (MESOLA) ANNO:1893 SERIE 25V; 077 I-NE (PORTO TOLLE) ANNO:1893 SERIE 25V; 077 I-NE-BIS (PORTO TOLLE) ANNO:1893 SERIE 25V; 077 IV-SE ANNO:1893PO077ANNO:189325V;DIGORO)SERIEDELLEI-SE-BISANNO:1893CHESERIEI-SOANNO:1893(MEZZOGORO)SERIE25V;077(GORO)ANNO:189325V;077I-SE(BOCDELPODELLETOLLE)SERIE25V;077(BOCCHEDELPOTOLLE)ANNO:189325V;077III-NE(COANNO:1893SERIE077II-NO(VOLANO)SERIE25V;II-NE(BOCCHEDELDIGOROEDIGNOCCA)SERIE25V. 8 Benevolo L., L’Italia da costruire. Un programma per il territorio. Laterza, Roma-Bari, 1996, p. 84.

/ I Dati e le Date dei 7 Comuni del Delta del Po / p.19 / I Dati e le Date dei del Delta del Po / grande intervento costruito in molti anni e con molte risorse concentrate, si prevedono piccoli allestimenti costruiti in poco tempo e a asse condando le esigenze che si presentano nel tempo. L’allagamento programmato permette di operare in più tempi, in base alla crescita del livello del mare, così gli interventi di prote zione e tutela delle parti abitate o degli argini esistenti, sono effettuati in tempi rapidi e con preparazioni agili. Le aree lasciate allagare sono il banco di speri mentazione di un nuovo tipo di paesaggio pro duttivo. Un’inondazione che apparentemente può sembrare un danno irreversibile ad un ter ritorio e alla sua economia in realtà può diven tare una risorsa preziosa.

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L’innalzamento del mare legato al riscalda mento globale è il dato incontrovertibile che il progetto affronta in modo analitico, og gettivo e senza preclusioni di alcun tipo. Ab biamo realizzato alcune mappe per capire le trasformazione della morfologia del territorio a seguito dell’innalzamento del mare nella zona del Nord Adriatico, in base ai dati forniti dall’IPCC e dall’OGS di Trieste. Le mappe che sono state elaborate riproducono le ipotesi di innalzamento del mare nel corso degli anni. Nelle seguenti mappe sono rappresentate le proiezioni di progetto in diverse fasi tempo rali. Con il passare del tempo l’innalzamento del livello del mare aumenta, e così sarà pos Mappature - Il nuovo paesaggio produttivo sibile mettere progressivamente in atto le modifiche sull'ambiente necessarie alla miti gazione degli effetti potenzialmente dramma tici sul territorio dei 7 Comuni del Delta del Po. Nelle prime fasi di progetto verranno inonda te le aree attualmente gestite delle idrovore a -3 metri sul livello del mare. Successiva mente, secondo una scansione temporale qui ipotizzata ogni 10 anni circa, verranno adattate sempre nuove aree alle nuove ne cessità produttive del territorio. Si potranno installare nuovi impianti per la piscicoltura, la alghicoltura e la mitilicoltura, convertendo l’attuale assetto territoriale agricolo in ac quicolo.

Legenda Coltivazione di alghe Allevamento di vongole Allevamento di cozze e ostriche Valle da pesca • La mappa è una rappresentazione dello stato attuale del paesaggio produttivo del Delta del Po a -3 metri sul livello del mare. 62021km 0 km

VI V III II • La mappa è una proiezione di progetto per il nuovo paesaggio produttivo a +1,428 metri sul livello del mare (Rahmstorf 2007 max scenario).

IV I 2100 2 km 3 km 4 km 5 km 6 km 1 km 0 km IIl triangolo indica la posizione da cui è stata fatta la vista nelle pagine AllevamentoAllevamentoColtivazionesuccessivedialghedivongoledicozzeeostricheValledapesca Legenda

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Ariano nelLoreoPolesine RosolinaPorto Viro Corbola Taglio di Po Porto Tolle

luglio 2022 stampato da Grafiche Veneziane, Venezia

24,00 9€ 788832 050592 Ariano nelLoreoPolesine RosolinaPorto Viro Corbola Taglio di Po Porto Tolle

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