28 31 art 409:Layout 1
13-12-2010
16:55
Pagina 28
stanti e, per ordine della sovrintendenza, è stata subito distaccata dal soffitto cui era appesa.
DANNI
ALLA TELA DEL
TIZIANO
DOVUTI ALL’ACQUA DEI POMPIERI!
MA
ERA PROPRIO NECESSARIA?
Ennesimo spettacolare incendio in laguna a Venezia e ad essere colpito è sempre un edificio storico. A tanti veneziani, nella notte del 30 agosto, deve esser tornato alla mente il devastante incendio che distrusse il Teatro La Fenice nel gennaio del 1996; già 150 anni prima il teatro era andato interamente in fumo per poi venir ricostruito da zero.
uesta volta le fiamme provenivano dalla sacrestia del seminario della Basilica di Santa Maria della Salute e, in un primo momento quantomeno, sʼè temuto il peggio.
Q
Grazie anche ad un tempestivo allarme ricevuto dai custodi, i VVF veneziani, coordinati dal funzionario di guardia e dallo stesso Comandante Provinciale, sono riusciti ad aver ragione delle fiamme e hanno evitato che la basilica andasse distrutta.
Nel corso delle operazioni di spegnimento dellʼincendio, le cui cause sono ancora da accertare, sono state danneggiate diverse opere presenti allʼinterno della sacrestia. In particolare, ad aver subito i danni maggiori è la tela ʻDavide e Goliaʼ del Tiziano. Lʼopera è rimasta danneggiata, non dalle fiamme ma dallʼacqua delle pompe azionate dai vigili del fuoco penetrata nei piani sotto-
28
VFV NOVEMBRE/DICEMBRE 2010
Il ʻDavide e Goliaʼ di Tiziano ʻʼnon ha subito danni irreparabili dal punto di vista della ʻpresentazioneʼ né per quanto riguarda lo stato dei colori. Il restauro non dovrebbe essere problematicoʼʻ, ha assicurato il sovrintendente per i Beni artistici statali, Vittorio Sgarbi, precisando che le tele di Tiziano ʻcolpiteʼ dai getti dʼacqua che hanno spento lʼincendio ʻʼsono tre: ʻAbele e Cainoʼ, ʻAbramo e Isaccoʼ e ʻDavide e Goliaʼʻʼ. ʻʼLe prime due tele - spiega sono state solamente sfiorate dal getto e dovrebbero aver subito danni solo al telaio, mentre - prosegue Sgarbi - lʼaltra è stata investita da unʼondata potente e continua e lì il telaio è stato sicuramente danneggiatoʻʼ. Lo stesso Sgarbi, pur preoccupato per la sorte delle opere dallʼinestimabile valore, dimostra serenità perché questa volta (al contrario di quanto si fece per La Fenice) i pompieri hanno usato acqua dolce proveniente da una rete idrica antincendi di recente costruzione mentre nel ʼ96 attinsero acqua salata dalla laguna stessa.