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anni di successi in Europa
Innovazioni e tendenze
Novità e trend raccolti alla manifestazione tedesca: dal proliferare di meccaniche diverse alla mania per gli “urban vehicle”
Testo di Paolo Galvani
Per essere un’annata in cui le novità dovevano essere contate, al Caravan Salon di Düsseldorf le cose non sono andate poi così male. Paradossalmente, la necessità di non sconvolgere gli equilibri di mercato in attesa che la penuria di meccaniche venga superata e la produzione possa recuperare sugli ordini non ancora evasi ha portato alcune aziende a osare di più, invece che rinnovare, come sempre avviene, le gamme esistenti e introdurre qualche layout un po’ meno tradizionale: chi ha puntato sulle novità, lo ha fatto in grande stile. Parlando in generale, una tendenza che ha coinvolto pressoché tutti i produttori, tranne qualche eccezione nella fascia più alta del mercato, è l’allargamento delle basi meccaniche su cui allestire i veicoli: sembra lontana l’epoca in cui il Fiat Ducato rappresentava l’80 per cento del mercato. Oggi nelle gamme dei principali produttori si possono trovare proposte non solo sulle (scontate) alternative Citroën e Peugeot, ma anche (o forse soprattutto, almeno nella fascia di ingresso e media del mercato) su Ford Transit. Alla base americana si affiancano poi le tedesche Mercedes-Benz (già ben rappresentata, ma ora in crescita) MAN e Volkswagen, in quest’ultimo caso addirittura su Transporter T 6.1 anche per il segmento dei camper van. Quando si parla di polivalenti, o “urban vehicle” come amano definirli oggi i produttori, si entra nel regno del Ford Transit Custom, che ha conquistato quasi tutti gli specialisti di questo segmento. Qui c’è anche qualche presenza di Citroën Spacetourer e Mercedes-Benz Classe V, che si affiancano ovviamente al consolidato Volkswagen.
Hymer Venture S
La vera star del salone è stata l’Hymer Venture S. Nato tre anni fa come prototipo Vision S, è oggi diventato un veicolo di produzione seriale, anche se in quantità limitata. È stata una sfida enorme, considerate le innovazioni che porta con sé. La prima è il grande tetto a soffietto dalle pareti pneumatiche (che utilizzano la stessa tecnologia di base del Bürstner Lyseo Gallery TD): la loro struttura garantisce un maggiore isolamento termico e acustico, mentre il materiale utilizzato lascia trasparire una giusta quantità di luce che rende l’ambiente ovattato, quasi fiabesco. La camera da letto diventa così un ambiente accogliente e appagante. Per renderla abitabile bastano la pressione di un pulsante e qualche decina di secondi di attesa. La seconda innovazione riguarda la parte posteriore del veicolo, in cui è stata posizionata la zona giorno. Qui ci sono finestre di vero vetro sui tre lati e la parete posteriore divisa in due parti: quella con la finestra si apre verso l’alto, mentre la porzione inferiore si ribalta di 90 gradi per creare un “balconcino” prendisole panoramico che consente di essere davvero a contatto con la natura. Internamente, una scalinata fissa permette di accedere alla camera superiore, mentre il bagno si può ampliare semplicemente tirando verso l’interno la parete laterale. Realizzato su meccanica Mercedes-Benz Sprinter 4x4, l’Hymer Venture S non è per tutti: il listino parte da circa 225 mila euro.
Gli Urban Vehicle
Che qualcosa si stesse muovendo in questo segmento di mercato lo si era già intuito nei mesi scorsi, con i primi annunci. Ma al Caravan Salon l’esplosione degli “urban vehicle” è stata clamorosa: da prodotto quasi di nicchia le cui radici risalgono al Volkswagen California e al Mercedes-Benz Marco Polo, oggi sono presenti nei listini di tantissimi produttori. E non è certo passato sotto silenzio l’esordio del marchio Panama, per il quale il gruppo Trigano ha creato un’apposita fabbrica in Spagna aggiudicandosi anche una copiosa fornitura di Ford Transit Custom che dovrebbe evitare qualsiasi problema di reperibilità. Panama ha declinato la sua proposta, tra passo corto e passo medio, in ben otto differenti versioni. Pössl, da tempo attiva con i suoi Vanster/ Campster (Citroën) e Vanstar/Campstar (Mercedes-Benz) ha creato il brand dedicato VanLine, mentre i nuovi polivalenti si sono affacciati nei listini di molti produttori, anche generalisti: Adria, Bürstner, Dethleffs, Font Vendôme, Karmann Mobil e Laika, per esempio. Che vanno ad aggiungersi ai produttori “storici” e forse più legati al mondo automotive, come Ford, Mercedes-Benz e Volkswagen.
Bürstner Lyseo Gallery TD
Ecco un altro prototipo che ha presa la strada della produzione di serie. Questo curioso semintegrale che in sosta si trasforma in un mansardato ripensa completamente gli spazi interni: eliminato l’ingombro della camera da letto posteriore, i suoi 699 centimetri di lunghezza donano uno spazio impensato alla cucina e al bagno posteriore trasversale. A soffrire un po’ è forse solo lo spazio a tavola: la dinette è infatti costretta a convivere a fianco della grande scala fissa che porta alla camera da letto. Qui l’ambiente è decisamente inusuale per un mansardato: l’ambiente è altissimo in maniera uniforme e le innovative pareti
pneumatiche sono arricchite da due finestre angolari. In più è presente un piano d’appoggio che funge da comodino dove riporre smartphone, occhiali o libri quando ci si corica. Come nel caso del “parente stretto” Hymer Venture S, basta qualche decina di secondi per rendere questa vera e proprio stanza aggiuntiva pienamente fruibile.
L’elettrico che non c’è
L’incubo elettrico è alle porte. Anzi no. Nonostante l’Europa continui a confermare di voler bandire i motori termici dal mercato entro il 2035, causando preoccupazioni e ansie nei consumatori più attenti a questo tema, l’industria del caravanning non è ancora pronta a cambiare piattaforma. Sicuramente non lo è quanto quella dell’auto e probabilmente nemmeno tanto quanto quella dei furgoni commerciali leggeri, che pure in versione elettrificata ormai non mancano. Troppo diverse sono le esigenze dell’utilizzatore camperista, che oltre a cercare un’autonomia oggi impossibile da raggiungere riflette anche su come e dove ricaricare un veicolo che quando arriva alla meta si trasforma in abitazione. Le risposte dal caravan Salon sono state poche. L’unico veicolo elettrico disponibile a livello commerciale è il VanLine e-Vanster, su base Citroën SpaceTourer, che però di camper ha ben poco: solo il tetto a soffietto con il matrimoniale e una cucina pieghevole a induzione. Per attrezzarlo meglio serve un box opzionale da acquistare a parte. Il suo “cugino” Campster, già pronto all’uso, va ancora a gasolio. Per il resto, si è rivisto in casa Knaus un prototipo di semintegrale dotato di motore elettrico e di range extender già presentato lo scorso anno. L’e-Power Drive ha una batteria da 35,5 kWh che dovrebbe garantire una novantina di chilometri di autonomia, poi entrerebbe in azione il motore termico la cui natura non è però ancora stata definita. Infine, Bürstner ha provato a far credere di avere un camper van a emissioni zero praticamente pronto, mettendo in mostra il Lineo C 590 Electric. Basato su Ford e-Transit, sono state rivelate le caratteristiche di base del furgone “americano” (317 km di autonomia con batteria da 68 kWh e ricarica rapida), ma nessun valore misurato da Bürstner dopo l’allestimento, peso compreso. L’interno è identico a quello del Lineo C 590 a gasolio e alla richiesta di sapere dove sia stato trovato lo spazio per il serbatoio delle acque grigie è stato risposto che ancora non c’è… Se ne potrebbe riparlare verso il 2024/2025.
Hobby Beachy Air
Piccola, leggera e bassa. Ideale per essere trainata anche da veicoli di dimensioni contenute. La proposta Hobby Beachy air, per ora solo un prototipo, pesa infatti solo 500 chili e ha un peso massimo ammesso di 750 chili. Il tetto sollevabile con paretine rigide offre la possibilità di stare in piedi nella parte posteriore, regalando agilità alla guida quando è chiuso. All’interno la filosofia è quella del minimalismo, come per tutte le Beachy di serie: niente bagno, ma possibilità di avere un Porta Potti. Il piccolo modulo cucina può essere utilizzato all’interno o spostato fuori, per preparare il cibo all’aperto.
Knaus Tourer Cuv
Il coraggio di osare al gruppo Knaus Tabbert non manca. Non solo ha presentato due semintegrali compatti realizzati su Volkswagen Transporter T6.1 (proposti come Knaus Tourer Van e Weinsberg X-Cursion Van), ma ha fatto un ulteriore passo avanti e ha provato a renderli ancora più “strani”: taglio in altezza e adozione di un tetto a soffietto a fungo che copre tutta la pianta del veicolo. Il risultato è il Knaus Tourer Cuv, che con i fratelli più standard condivide un curioso vano doccia che si crea al momento del bisogno sollevando una porzione del letto matrimoniale posteriore. Il prodotto va ancora messo a punto nei dettagli, ma le idee non mancano.
Knaus Azur
Pensare a come è costruita una caravan e ripensarla in modo completamente diverso. È quello che ha fatto Knaus con la nuova Azur, che fonde funzionalità, comodità e tecnologia innovativa. Il suo telaio è composto da 22 componenti Fibre Frame incollati da un robot. Il telaio autoportante ad alta resistenza assicura non solo migliore stabilità e longevità, ma anche flessibilità nel design della tipologia abitativa e dello spazio. La sua superficie è anti-UV e “autoriparante”: le piccole scalfitture spariscono da sole perché il materiale si riforma per effetto termico, sotto il sole. Danni più profondi possono essere eliminati mediante semplici interventi di rettifica e lucidatura.