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di Ester Bordino Presidente Assocamp

In momenti come questi, il dialogo tra costruttori e concessionari è di vitale importanza per affrontare un futuro che al momento è molto incerto: Assocamp c’è

L’associazione ha chiesto e ottenuto un confronto con i produttori di camper e caravan. Ci saranno investimenti per promuovere il settore e anche Assocamp potrebbe essere coinvolta. A novembre un meeting generale dell’associazione per analizzare gli scenari del mercato e aggiornare i partecipanti attraverso corsi specifici sull’evoluzione della clientela e della rete vendita

Nuovi scenari? Assocamp c’è

Si è appena conclusa la fiera “Salone del Camper 2022” che per questa edizione ha registrato, stando ai dati pubblicati da Fiere di Parma e APC, un’affluenza superiore alle 110.000 presenze. Pur in un contesto di grandi numeri di visitatori e dopo avere intervistato numerosi centri vendita abbiamo constatato, come era presumibile, un raffreddamento delle vendite dovute, come ormai sappiamo, ai continui aumenti dei listini, alla mancanza di prodotto, alla temuta crisi che si prospetta per i prossimi mesi e all’aumento dei tassi sui finanziamenti. Tutto questo ha indotto chi per la prima volta considerava la possibilità di acquistare un veicolo ricreazionale a valutare con maggiore attenzione la propria posizione economica. In questo contesto, anche per noi gravoso a seguito dei continui aumenti dei costi di gestione, non abbiamo visto da parte dei produttori la volontà di supportare la nostra rete vendita con il blocco degli aumenti dei listini di vendita, né la volontà di aumentare la disponibilità di prodotto per il mercato italiano. Quantomeno nella maggior parte delle Case costruttrici.

Ester Bordino con Albino Guatteri, segretario alla presidenza di Assocamp

Abbiamo cercato di avviare un dialogo con i costruttori europei. Lo scorso luglio proprio grazie alla collaborazione con Camper Professional abbiamo scritto una lettera che riportiamo in queste pagine e che abbiamo spedito a tutti gli amministratori delegati dei produttori di camper e caravan europei. Alcuni ci hanno risposto. Il CEO di Dethleffs, per esempio, si complimenta con noi per il lavoro che abbiamo svolto. Ci ha risposto anche François Feuillet, che noi tutti ben conosciamo: azionista di maggioranza del Gruppo Trigano, CEO di Trigano dal 1981 al 2020 e oggi Presidente del Consiglio di Sorveglianza del Gruppo e vice presidente di European Caravan Federation (ECF). François Feuillet ha accettato la nostra proposta di incontrarci e il meeting è avvenuto durante il Salone del Camper. L’incontro è stato certamente produttivo, in quanto è emersa la fattiva disponibilità da parte di APC di mettere a disposizione una cospicua somma da investire in campagne pubblicitarie finalizzate a mantenere alta l’attenzione sul mercato dei veicoli ricreazionali e a rilanciare l’immagine del turista all’aria aperta. Ci potrebbe essere, pare, anche la possibilità di partecipare, offrendo il nostro punto di vista. Questo importante investimento in promozione, ancora non ufficializzato, è certamente un’iniziativa di cui siamo molto soddisfatti e che abbiamo richiesto ripetutamente nel tempo. Lo abbiamo fatto in modo molto esplicito e pubblico durante la nostra Convention Nazionale a Roma in maggio e poi ribadito con lettere private ai costruttori e dalle pagine di questo giornale. Abbiamo anche informato François Feuillet del fatto che abbiamo richiesto un codice ATECO specifico per i riparatori camper proprio per avere una classificazione precisa e distinguere i professionisti dagli improvvisati. L’incontro con François Feuillet è stato utile per approfondire anche altri argomenti, quali l’immagine e l’organizzazione delle nostre aziende. Alcuni produttori di veicoli ricreazionali ritengono che le nostre concessionarie siano da aggiornare per far fronte a una nuova clientela “altospendente” che si aspetta showroom e servizi paragonabili a quelli del settore auto. Questo tema insieme a un fenomeno che pare ormai certo, ovvero quello dei concessionari di auto sempre più interessati a vendere camper, ci ha convinto della necessità di un incontro di approfondimento tra tutti i concessionari aderenti alla nostra associazione. Si tratta di scenari nuovi che devono necessariamente e consapevolmente farci riflettere su come intraprendere nuove strategie aziendali quali ad esempio: • Riservare maggiore attenzione all’accoglienza dei clienti • Migliorare l’immagine estetica (se necessario) del punto vendita • Incentivare e ampliare i servizi attualmente offerti • Avere servizi di assistenza con adeguate competenze

Per affrontare questi argomenti, insieme a formatori ed esperti del settore automotive, abbiamo organizzato un meeting in presenza tra concessionari che si svolgerà a Parma alla fine di novembre e di cui vi daremo conto anche dalle pagine di questo giornale. E nell’ottica di offrire un supporto costante agli associati Assocamp nei prossimi mesi organizzeremo anche dei corsi gratuiti on-line che affronteranno tematiche tecniche e gestionali.

In momenti come questi, il dialogo tra costruttori e concessionari è di vitale importanza per affrontare un futuro che al momento è molto incerto. È il momento di collaborare e pensare insieme nuove strategie. Assocamp c’è.

La lettera spedita ai costruttori europei

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