IL SOGNO DI LANCILLOTTO
A. I. T. W. Edizioni Collana Poesia monografica ~1~
~2~
IL SOGNO DI LANCILLOTTO IN UNA MONOGRAFIA IN VERSI DI
FRANCO PASTORE
Πάντα ῥεῖ καὶ οὐδὲν μένει. Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος.
Scritto nel 2006 Da “UN UNICO GRANDE SOGNO” del 2013,
una realizzazione A. I. T. W. - © by Franco Pastore Antropos in the world - SBN IT\ICCU\MO1\0035686
~3~
~4~
INTRODUCTIO
Tra la fine dell’ XI sec. e l’inizio del XII sec. cominciarono a comparire, in volgare e non più in latino, poemi che narravano le nobili imprese degli eroi del passato e le storie dei loro amori, raggruppati in due grossi filoni: - le “chansons de geste”, dal latino “ gesta “che significa azione di guerra; - le “storie dei grandi amori” . La prima comprendeva il ciclo carolingio, legato alla figura di Carlo Magno ed i paladini, come la “ Chanson de Roland ”, che offrono un’ immagine del mondo cristiano cavalleresco e feudale, ed il ciclo bretone, che raccoglieva le leggende di re Artù ed i Cavalieri della Tavola Rotonda. Fu questo ultimo, verso la metà del XII secolo, ad alimentare un altro genere lettera-rio, il romanzo cortese, come la leggenda di Tristano e Isotta, la tragica storia di due amanti legati da un filtro magico. A partire dal XII sec. godono di grande fortuna e diffusione le leggende incentrate sulle imprese di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda, in cui si celebrano valori molto diversi da quelli della “Chanson de Roland“ : l’onore, la celebrazione della donna, la ricerca del Sacro Graal, la difesa del debole e così via. Ma chi era Artù? La leggenda ha un qualche riscontro storico? Secondo un monaco gallese del IX° secolo d. C., Nennio, sembra che il nome originale del vero Artù fosse Artù Mac Aedan di Dalriada , che condusse molte battaglie nelle foreste della Caledonia, a 16 anni divenne
~5~
comandante supremo e successivamente, re dei Britanni. Fu detto pure Artù del dragone. All'Artù storico sono stati attribuiti una data di nascita e di morte (475-542 d.C.), ma c'è chi lo identifica con personaggi più antichi: secondo Geoffrey Ashe poteva essere il re britannico Riothamus del V secolo. Per Le Poer Trench, invece, si trattava del ribelle Arviragus, che combattè contro i Romani nel I sec. Tra i molti eroici guerrieri che si alternarono alla Tavola Rotonda ( il loro numero pare fosse di ventiquattro o di dodici) solo di Drustan (Tristano) si è certi della sua esistenza: era figlio di Re Cynfawr, ed i resti del suo castello si possono ancora ammirare sulla collina di Castle Dore, in Cornovaglia. La ricerca delle prove storiche dell'esistenza di Artù continua, inin-terrotta, fino al 1190, quando i monaci di Glastonbury identificarono la sede della loro Abbazia con la mitica Avalon, ove il sovrano era stato trasportato dopo essere stato mortalmente ferito a Camlann. La ricercatrice Norma Lorre Goodrich sostiene che Avalon è il castello di Peel, nell'Isola di Man; Camelot sarebbe, poi, il castello di Greenan, a nord di Glasgow, di proprietà dei Kennedy. Di qui, le allucinate tesi diffuse dalla stampa, che il defunto presidente era discendente del leggendario Re. L’HISTORIA
Artù e i suoi cavalieri furono accolti degnamente nel reame di re Leodagan. La gente, assiepata ai bordi delle strade, lanciava grida di evviva. Le campane suonavano a festa e nel palazzo reale si preparava un grande banchetto. Ma la gioia più
~6~
grande, per il giovane sovrano fu l’accoglienza di Ginevra, l'unica figlia del re. Era costei una fanciulla di straordinaria bellezza, alta e ben fatta, con i lineamenti purissimi ed una carnagione chiarissima. Adeguate erano le sue virtù morali: modesta e gentile, con una notevole intelligenza e vivacità. Ginevra gli andò incontro e, pregatolo di sedere, fece venire dell'acqua calda in un bacile d'argento, quindi gli lavò il viso, lo asciugò lievemente con una candida salvietta e gli pose sulle spalle un nuovo mantello. Durante il banchetto fu lei a servirgli il vino nella coppa, rimanendo poi in ginocchio al suo fianco; in attesa che egli l'avesse vuotata. Artù ne era talmente affascinato che trascurava il cibo e non sapeva staccare gli occhi da lei. Qualche giorno dopo, mentre ancora i protagonisti della terribile battaglia si stavano riposando dalle fatiche sostenute, Leodagan, vedendo Artù, Ban, Bohor e Merlino che conversavano tra loro, si avvicinò e disse: "Amici, voi non sapete quanto vi sia affezionato; io vi devo tutto: il trono, la mia vita e quella della mia famiglia. Una sola cosa mi rattrista: non conoscere il nome di coloro ai quali io sono debitore di così grandi doni". Merlino, pur colpito dalla sincera tristezza di quelle parole, non volle ancora rivelargli la verità, pertanto si limitò a rispondere: "È la sete di avventura che ci spinge a girare il mondo, ma è anche il desiderio trovare una donna che sia degna di diventare moglie del nostro giovane amico". "Perché dunque cercate ancora? Nessuna fanciulla è più degna di mia figlia ed io sono ben felice di concedergliela in sposa, pur senza sapere chi egli sia. Alla mia morte avrà le mie ricchezze e il mio regno, poiché io non ho altri figli". "Così sia" approvò Merlino.
~7~
Artù non aveva ancora parlato, ma l'espressione del suo volto diceva più di mille discorsi. Venne allora chiamato il vescovo della città, alla presenza del quale fu celebrato il fidanzamento: Leodagan pose la mano di Ginevra in quella del giovane, che la strinse, con dolcezza. Merlino si rivolse quindi al padre della fanciulla con tono solenne: "Signore, sappiate che l'uomo al quale avete promesso la vostra unica figlia è ben degno del vostro alto lignaggio: egli è Artù, figlio di Uter Pendragon, legittimo re della Grande Bretagna". La gioia di Leodagan fu immensa, così come quella di Ginevra. Qualche giorno più tardi, mentre si discuteva della data più opportuna per la celebrazione delle nozze, Merlino ricordò ai presenti che esse non potevano avere luogo fino a che la Bretagna non fosse stata liberata dal grande pericolo che incombeva su di essa. Il mago, che come al solito sapeva ciò che agli altri era sconosciuto, rivelò a tutti che in quel preciso istante il regno di Bretagna era devastato dagli invasori Sassoni, che, giunti dal mare numerosi come le foglie d'autun-no, incontravano ben poca resistenza, dal momento che i migliori cavalieri erano al seguito di Artù. Questi si sarebbe dovuto recare subito in soccorso della sua terra per porre fine alle sofferenze di un popolo che stava perdendo ormai ogni speranza di salvezza. Grande fu il disappunto di Ginevra, che tuttavia non lasciò trapelare i suoi sentimenti. Tutti riconobbero l'avvedutezza del consiglio di Merlino, sicché venne deciso che la partenza avesse luogo il giorno successivo. La guerra contro i Sassoni fu assai dura, ma si concluse in pochi giorni con un completo successo: i nemici lasciarono sul campo centinaia di morti e i superstiti furono costretti a riparare precipitosamente sulle loro navi per salvare la vita. La
~8~
vittoria inoltre lasciò nelle mani di Artù uno splendido bottino, che egli divise equamente con i suoi vassalli. Sei giorni dopo lo scontro, il re partì verso la Carmelide, seguito da Merlino, da San, da Sohor e da molti valenti cavalieri. Fuori dalle mura di Carohaise gli venne incontro con un gran seguito Leodagan, che entrò nella città cavalcando a fianco del futuro genero. Il matrimonio fu fissato per la settimana successiva. Il giorno stabilito, tutti i gentiluomini del regno, oltre a quelli del seguito di Artù, si riunirono a corte. La grande sala del trono, dove si sarebbe svolto il banchetto, era stata addobbata in modo splendido: i pavimenti erano ricoperti di erbetta fresca e verdissima, e dovunque erano disseminati fiori dal profumo inebriante; il sole, che penetrava attraverso le ampie finestre, ravvivava i colori e rallegrava gli animi. La cerimonia fu solenne, come si addiceva al lignaggio degli sposi; l'arcivescovo stesso cantò la messa, mentre spettò al cappellano di corte benedire il matrimonio. Al termine della funzione religiosa, tutti i nobili si trasferirono nel palazzo reale per prendere parte al banchetto, che fu degno di una simile occasione. Molti anni trascorsero e la fama della Tavola Rotonda conquistò il mondo. Da ogni parte del regno e anche da terre lontane i visitatori giungevano a frotte per vedere la corte di Camelot, di cui cantavano ormai i trovatori nei castelli e i giullari nelle piazze. Nessuno si sorprendeva dunque, a corte, nel vedere gente sconosciuta camminare per le vie della città o entrare con rispetto nel castello, tuttavia molti furono colti da stupore di fronte all'insolito corteo che una sera, la settimana precedente la festa di san Giovanni, varcò le porte della capitale. Vi giunse pure una nobile dama “La Signora del Lago” che chiese al re il
~9~
favore di nominare cavaliere un giovine che era al suo seguito. Artù acconsentì. Il giorno dopo, il giovane valletto si recò al castello per parlare con il re. Venne subito ricevuto da Artù, a fianco del quale sedeva Ginevra, che fu particolarmente colpita dalla bellezza dell'adolescente, riccamente vestito e capace di muoversi con una naturale grazia. Desiderosa di conoscere qualcosa di lui, la regina gli chiese quale fosse il suo nome, ma egli disse che non sapeva; allora essa gli domandò da dove provenisse, ma si sentì rispondere che nemmeno questo egli sapeva. Alla fine, il giovine venne fatto cavaliere, divenendo Sir Lancillotto del Lago ed ottenne dal sovrano il primo incarico, che fu quello di difendere con la spada i diritti della dama di Noant. Purtroppo, tra Ginevra e Lancillotto nacque un grande amore, che rimase segreto per lungo tempo. Lancillotto trascorse molti anni alla corte di re Artù, al servizio del quale compì gesta che nessuno prima di lui aveva ancora tentato. Grande fu la gloria che seppe conquistare e grandi gli onori che ricevette, ma ogni sua impresa, nel segreto dell'animo, egli continuò a dedicarla a Ginevra, la donna a cui era legato da un sentimento così forte che mai alcun uomo ne aveva provato uno uguale. La regina, che lo ricambiava di altrettanto amore, era assai orgogliosa di essere l'ispiratrice di tante prodigiose avventure. Il loro legame, tuttavia, non poteva restare segreto per sempre e furono Galvano e i suoi fratelli, Mordret, Agravain, Guerrehes e Gaheriet, ad accorgersene per primi. Avendolo saputo, Artù tese un tranello ai due amanti e la cosa riuscì. Sorpreso nella camera della regina, Lancillotto scappò con l’aiuto delle armi e Ginevra fu condannata al rogo. Tuttavia, nel mentre si stava procedendo con l’esecuzione, Lacillotto, con amici e parenti, uccise le guardi e liberò
~ 10 ~
Ginevra, rifugiandosi nel castello chiamato della Dolorosa Guardia.Allora il re radunò gli uomini e si lanciò all’assedio del castello. Lancillotto lo pregò invano di evitare lo scontro, ma il sovrano fu inflessibile. Allora, pur a malincuore, Lancillotto si apprestò a combattere. Gli scontri furono durissimi e se da una parte Galvano compì prodigi di valore, dall'altra Lancillotto non fu da meno; lo stesso Artù, che nonostante la non più giovane età prendeva parte a tutte le battaglie, si comportò con grande onore. Un giorno, nel corso di una mischia si scontrò con Lancillotto che, dopo averlo sbalzato dal cavallo, anziché dargli il colpo di grazia, gli offrì una nuova cavalcatura. Pur avendo apprezzato un simile esempio di generosità, Artù non volle porre fine alle ostilità se non quando gli giunse dal Papa l'ordine di interrompere una guerra, che era una vergogna per tutti i cristiani. Piegandosi alla volontà del rappresentante di Dio sulla terra, il re di Bretagna accettò di togliere l'assedio, a patto però che Ginevra si proclamasse innocente e tornasse da lui. Egli prometteva che avrebbe rinunciato a punirla e l'avrebbe nuovamente onorata come sua legittima regina. La proposta gettò nello sconforto sia Lancillotto che la sua compagna, non avendo alcun desiderio di separarsi, tuttavia,compresero di non avere alternative: se avessero respinto le proposte del re, sarebbe apparsa chiara a tutti la loro colpevolezza e il nome di lei sarebbe stato disonorato per sempre. Fu così che i due amanti accettarono l’accordo, senza sapere che non si sarebbero mai più rivisti. Tuttavia, la vicenda assorbì a tal punto il Signore di Camelot, che Mordret, figlio illegittimo di Artù, che mal sopportava la fama di cui godevano tanti cavalieri della Tavola Ro-
~ 11 ~
tonda più valorosi di lui, colse l’occasione per sottrarre il potere regale al padre. Egli strinse alleanza con tutti i nemici del regno della Grande Bretagna: Sassoni, Scozzesi e Irlandesi accorsero sotto le sue insegne, preparandosi a vendicare le ripetute sconfitte subite a opera di Artù. Avvertito del pericolo, questi riorganizzò le sue forze, indebolite dalla dura guerra sostenuta contro Lancillotto e, in pochi giorni, lasciata la Gallia, ,sbarcò sulle coste Bretagna. Lo scontro fra i due eserciti, nella pianura di Salisburgo, fu terribile e segnò la fine di Mordred, Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda.
~ 12 ~
PROLOGO
Leale era Ginevra ed era bella: un fiore tra tanti cavalieri, che tutti, della dama, erano fieri. Tra essi vi era Artù, il suo signore, poi, c’erano Sir Galahad e Sir Tristano, Sir Gawain e Bedivere, infine, per valor, tra i primi otto, il cavalier del lago Sir Lancillotto. Per molte fiate, l’amor soffiò il suo fuoco, forte Ginevra rifiutò il suo giuoco:
~ 13 ~
aveva nel Sir il suo campione, ma per il re serbava ogni passione Ginevra dalle bianche braccia, aveva ogni potere sul Dragone. La gioia ogni guerra scaccia e col suo amore sedava ogni tenzone. Il regno prosperava e in tutta la Bretagna era mattino, con i colori cari al buon Merlino. EPILOGO Mordred il traditore non lo accettava e nell’ombra il dolor tramava: nel regno suscitò sommossa e la Bretagna tutta ne fu scossa.
~ 14 ~
Accorse rapido, sopra il suo destriero, il più forte, il baldo cavaliero. Suonarono le trombe a Camelot, per il signor del lago: sir Lancillotto. Fu allora che Ginevra, la regina, perse il suo cuore trafitto dall’amore: si strinse a Lancillotto, con gran fe’, ma dentr’al petto pianse per il re. Banditi furono dal regno di Bretagna, divisi anch’essi, senza sospir d’amore, in tale modo il re salvò l’onore. Il sire, senza più forza, fu sconfitto ed il regno di Camelot
~ 15 ~
venne distrutto. O tempi tristi, o miseri destini: si dice che l’amor rechi la vita, ma spesso alla morte par sorrida.
L’autore ~ 16 ~
Franco Pastore nasce a San Valentino Torio, frequenta il ginnasio ed il Liceo nella vicina Sarno, il paese dei nonni materni, e completa gli studi presso l’Ateneo salernitano. Fin da giovanissimo, inizia a scrivere racconti, poesie ed articoli su periodici e giornali locali. Dopo il servizio militare, si trasferisce con la famiglia a Salerno, dove, nel 1971, inizia a collaborare con lo scrittore Arnaldo Di Matteo, scrivendo sul periodico “Verso il 2000”. Di poi, entra a far parte dell’equipe del Varo, la galleria d’arte di Vito Giocoli, sostenuta dal giornalista napoletano Saverio Natale, che lo veicola verso la critica d’arte. Intanto diviene un punto di riferimento nella famiglia di “Verso il 2000”, collaborando con il Prof. Zazo dell’Ateneo napoletano, il preside Marino Serini, il pittore Luigi Grieco, Achille Cardasco, Nicola Napolitano, Renato Ungaro, Luigi Fiorentino ed altre personalità della cultura, come Franco Angrisano Domenico Rea e Gaetano Rispoli. Fu appunto Rispoli a presentarlo a Carlo Levi, a Roma, nel dicembre del 1971. Alla metà degli anni settanta, sarà Domenico Rea, presso la Camera di Com-mercio di Salerno, a presentare alla stampa il libro di estetica morale Il Vangelo di Matteo (Roma - n. 136 del 12/6/1980), che il Pastore scriveva, nel 1979 (Il Giorno - 23 marzo 1980), con Liana Annarumma. Intanto, Franco Angrisano lo presentava ad Eduardo De Filippo, nel periodo in cui l’attore recitava nella sua compagnia. Fu allora che in Franco Pastore si rafforzò l’amore per il teatro. Frattanto, grazie al Grieco, conosceva Lucia Apicella di Cava (Mamma Lucia), per la quale pubblicava su Verso il 2000 una serie di racconti, raccolti poi nel libro “Mamma Lucia ed altre novelle” (L’Eco della stampa - gennaio 1980 / Il Faro del 13/2/1980), con le illustrazioni del Grieco. Seguiva, sempre sull’eroina cavese,“Mutter der Toten”, un radiodramma, pubblicato dalla Palladio, che Angrisano drammatizzò nel salone dei marmi del Comune di Salerno (la Voce del Sud - 12/7/1980 - Roma 11 giugno 1980 52 n.135), il giorno in cui Mamma Lucia fu Premiata con medaglia d’oro del Presidente della Repubblica nel luglio del 1980 (Il Secolo d'Italia - Anno XXIX dell'11/07/1980). Dopo il suo primo romanzo “L’ira del Sud” (verso il 2000 - anno XXIII - n.82 del 1983, con nota autografa di Nilde Iotti) scrisse per Franco Angrisano “La moglie dell’oste”, ispirata alla XII novella de Il Novellino, di Masuccio Salernitano; seguì “Terra amara”, sul problema del caporalato nel sud.
~ 17 ~
Negli anni novanta, viene trasferito al Liceo di Piaggine. Fu in quegli anni che scrisse “All’ombra del Cervati” una raccolta di liriche e “Fabellae”, un testo di drammatizzazione per la scuola elementare. Sono gli anni in cui si accosta all’informatica, è docente di sociologia e psicologia di gruppo nell’Ospedale Tortora di Pagani. Inizia un dialogo stretto con il teatro, grazie alla disponibilità dell’auditorium del Centro Sociale paganese ed all’incontro con la compagnia teatrale “02”, diretta da Enzo Fabbricatore. Nascono così le commedie: “Un giorno come un altro”, “Un maledetto amore”, “Una strana Famiglia” ( Le Figaro / Education, samedi 4 juin 2005). Tra il 1995 ed il 2000, è direttore di Corsi di alfabetizzazione informatica per il M.I. e tiene, al Centro sociale di Pagani, Corsi di Pedagogia speciale (metodi: Decroly e Froebel). Alla fine degli anni novanta, si abilita per l'insegnamento delle lettere negli istituti superiori e, nel 2000, il commediografo passa dalla pedagogia (didattica e metodologia), all’insegnamento di italiano e storia nell’Istituto “G. Fortunato” di Angri. Nello stesso anno, ritorna nella sua Salerno, in via Posidonia. Oramai ha perso tutti gli amici di un tempo. Intensifica il suo interesse per il teatro, entra in rapporto con alcune compagnie salernitane e conosce Gaetano Stella e Matteo Salsano della compagnia di Luca De Filippo. Con questi ultimi, ripropone “La moglie dell’oste” che viene rappresentata nel 2006, al teatro dei Barbuti, nel Centro storico. Il successo dell’opera lo spinge a scrivere altre tre commedie, ispirate al Novellino del Masuccio: Le brache di San Griffone , “Un vescovo una monaca ed una badessa” e “Lo papa a Roma”. Oramai l’insegnamento non lo interessa più e dà le dimissioni, nel settembre del 2005, chiudendo innanzi tempo il suo impegno con la scuola, per dedicarsi completamente al Teatro. Come European journalist (GNS Press Association), fonda, con il patroci-nio del Comune e della Provincia di Salerno, la rivista virtuale di lettere ed arti “ Antropos in the world”, alla quale collaborano l’on.Michele Rallo da Trapani, Anna Burdua da Erice, Maria imparato da Bergamo e Gaetano Rispoli, l’ultimo maestro di pittura, amico di Carlo levi e di Domenico Rea. Intanto, inizia il ciclo de’ “I Signori della guerra”, ovvero “La Saga dei Longobardi”, un insieme di cinque drammi storici, sulla Salerno longobarda e normanna, che completa il 29 gennaio del 2011.
~ 18 ~
Dopo la pubblicazione delle raccolte di racconti “Il gusto della vita” (ed. Palladio) e di “Ciomma” (edito dalla Ed. Antitesi di Roma), va in scena, a Pagani, il primo dei drammi storici “L’Adelchi”, replicato il 25 febbraio 2011 al Diana di Nocera Inf., con il patrocinio della Provincia di Salerno (Dentro Salerno, 25 febbr. 2011). Dunque, nelle sue opere, traviamo profonde tracce delle sue radici: le figure ed i personaggi delle sue commedie e dei racconti ci riportano all’agro nocerino-sarnese, ricco di caratteristiche peculiari, artisticamente incastonati in situazioni socio antropologiche sui generis. E’ il caso di “Peppe Tracchia”, così come di “Ciomma” o “Luciano Valosta”, per non citare tante altre figure, prese dai campi o dalle fabbriche di pomodori. Nemmeno l’agro si dimentica di lui, con la consegna dell’Award dell’Agro, per la letteratura. (Cronache del Salernitano, del 27 agosto 2013) e la pubblicazione di “Oltre le stelle”, presentata al palazzo formosa, il 12 febbraio del 2014 (Dentro Salerno, 13.02.2014) Nel settembre del 2014, ha bisogno di una pausa e rallenta le fatiche letterarie, ritornando alla scuola come preside (coordinatore didattico) di un istituto superiore parificato, ma continua a dirigere “Antropos in the world”, la rivista letteraria da lui fondata nel 2004, con il patrocinio del Comuni di Salerno, Pagani, San Valentino Torio, nonché della Provincia di Avellino. Fin dagli inizi del suo percorso artistico, Pastore, pur avendo acquisito una formazione classica (Euripide, i lirici greci, Aristofane e la commedia antica, Omero, Esopo e Fedro), si trova ad essere rivolto verso il presente del nostro tempo. La sua narrativa si può ritenere, in alcune sfumature, neorealista, con testimonianze forti sulle difficoltà di una Italia degli anni della ricostruzione. Così, nel teatro, nel mentre delinea il dramma di antiche dominazioni, passa alla commedia di denuncia ed alla farsa.
~ 19 ~
Hanno scritto di lui: Il Giorno - La Nuova Frontiera - L’Eco della Stampa - Verso il 2000 - La Voce del Sud - La Gazzetta di Salerno - La Gazzetta di Frosinone - Candido Nuovo Il Secolo - Il Faro - L’Amico del popolo - La Città - Cronache di Potenza Dentro Salerno - La gazzetta di Teramo - Le Figaro - La Lampada - Dossier Sud - Il Roma - La gazzetta di Pescara - Areapago Cirals - La Gazzetta di Matera - La Tribuna dell’Irpinia - Settimanale Unico - Corriere del Mezzogiorno - Cancello ed Arnone News - Cronache del Mezzogiorno L’Osservatore dell’Agro - Dentro Salerno - Agire - Il Mattino - Cronache del salernitano - Epucanostra - Brontolo - Tvoggi Salerno - Cilento Notizie - Il Basilisco - Unico - Cronache Cilentane - Euterpe ed altre testate. Hanno parlato di lui: L. Fiorentino (Ateneo di Siena) - Nicola Napolitano - Nilde Iotti - Saverio Natale - A. Di Matteo - Gualdoni (del Giorno, Mi) - Lucia Salvatore - N. Ammaturo (Ateneo di Salerno) – Renato Ungaro - Domenico Rea - Laura Vichi (Roma) - A. Mirabella - R. Nicodemo - Giuffrida Farina - Luigi Crescibene - R. Ungaro - A. Palumbo - Paolo Romano - G. Rispoli - Anna Burdua – Anna Maria Scheible – L. Spurio – Rocco Risolia ed altri. Trasmissioni radio-televisive: TLC Campania, Serata napoletana - Presentazione del libro di racconti “Il gusto della vita” ( 13 ottobre 2006); Telecolore, Ore dodici - Present. Rivista “Antropos in the world; Telecolore, Ore dodici - Presentaz. lir. “Il profumo di Ermione”; Telecolore, Trasmiss.ne del dramma ARECHI II (sabato 9 marzo 2013); Telecolore, Trasmissione dramma ARECHI II ( dom. 10 marzo 2013 ); Telediocesi , presentaz. de “La Saga dei Longobardi” ( 14 ag. 2013 ); Telediocesi , presentaz. de “La Saga dei Longobardi” ( 15 ag. 2013 ). Radio Italia uno, Piemonte, trasmissione “Lisola che non c’è” presen-tazione dell’autore e lettura liriche. (5-26 giugno 2014).
~ 20 ~
Altre Opere Poesia
VOGLIA D’AMARE - Sa. 1974 - Cod. SBN - IT\ICCU\BIA\0018357 OMBRE DI CAPELVENERE; 1989 Codice SBN UBO1787585 - Bibl. ca Univ. Cagliari SORRISI D’AMORE, liriche, 1994 Cod. SBN IT\ICCU\ CFI\0059-162 ALL’OMBRA DEL CERVATI - Na 1995 Cod. IT\ICCU\MIL\0837501 LE TUE LABBRA, liriche d’amore - A.I.T.W. 2010 - Cod SBN IT\ICCU\PAL\0256056 IL PROFUMO D’ERMIONE, poesia A.I.T.W. edizioni, Salerno, marzo 2013 -SBN IT\ICCU\NAP\0568671 SALERNO DAL CONCORD - 1a Ed. 2003 - 2a Ed.., Salerno sett. 2013 A.I.T.W - Cod. SBN IT\ICCU\PAL\0262623 IL PROFUMO DEGLI ANGELI – Ebook free, Salerno 2004 ACQUA ELECTA - A.I.T.W edizioni, Sa 2013 – Cod. IT\ICCU\ MIL\0854762 OLTRE LE STELLE, dedicato a S. Valentino T. - A.I.T.W. edizioni, Sa 2014 – cod. IT\ICCU\MOD\1628173 OMBRE DI SOGNO, riflessioni in versi – A.I.T.W. Edizioni – Sa 2014 cod. IT\ICCU\MO1\0037932 SALERNO DAL CONCORD, e.book free 4, Salerno 2004. Con codice GGKEY:WZP8J2DWL3U E RICORDI DEL TEMPO, A.I.T.W. edizioni – Salerno 2015
Videoliriche Oltre duecento, presenti su yutube, Google e sul Web; tra esse: Ombre di sogno, La lupa, Frastagli di notte, Come le foglie, Come un sogno che muore, Ad Alfonso Gatto, a Freddy Mercury, a papa Francesco, Le tue labbra, L’amante, Sorrisi d’amore, Aspettando l’alba, Resurrectio, Morbidezze, Commiato, Oltre le stelle, E ancora domani, La nostra favola, Guardandoti, L’odore del mare, Indietro, Senza sosta, Fantasmi, Il sembiante, Fuga d’inverno, Le tue mani, Vaghezze, La Capinera, Ho raccolto, Cosa tu sei, La mimosa, Lilium, Come in prece, Come perdermi, La via del mare, Donna, Lucania, Hipatia, Mater coeli, Ananes, La giostra, Dove sei, Quale
~ 21 ~
alito di vento, Al tempo della ginestra, Donnez moi ma vie, Se questi occhi, Impulso, Marcinelle, Solo vento, Nedda, L’isola che non c’è, La tua musica, Emozione, Odori di bosco, Sulle tue labbra, On my way, Quando il sole declina, Respiro con le stelle, Vento d’autunno, Approdo, Nuvole,Marianna de Leyva, Francesca da Rimini, Giuliet-ta dei Capuleti, Comparando, Anche se piove, Sul far del mattino, Il sorriso degli angeli, Ritorno in famiglia, Solitudine, La favola della vita, Laura, Il tuo fiato, Con la mi vida, Conbien je vous aime, Simbiosi, Mirando, Se amessi fiato, Non so cantare, Come un gabbiano, Sussurri, Ritual, Dolce contesa, Germogli, Come il sole al tramonto, Mentre imbruna la sera, Panta rei, Come un raggio di sole, Solo tu, Andando a fichi, notte, Senza fiato, All’alba, La colpa più grande ed altre, Noi siam meteore, Non è più tempo di favole, Una eco lontana, Come un raggio di luna, Senza chiedere e sulle mie mani. Poesia monografica AMORE E MITO, favole della lett. lat. in versi - Ediz. Penne Pazze e- book 2006 - II ed. luglio del 2013. Cod. IT\ICCU\MO1\0035687 Il NAZARENO, lauda sulla morte di Cristo, A.I.T.W. ed. - Sa, 2009 Cod, SBN IT\ICCU\NAP\0563067 LE STELLE DELLA STORIA, Sidera Historiae, donne che hanno fatto storia, Salerno 2006, rist.pa 2013 cod. IT\ICCU\MO1\0035683 UN UNICO GRANDE SOGNO, poesia d’amore in odi dedicate ai personaggi femminili celebri, da Isotta a Giulietta, alla Lupa, a Nedda e alla Peppa del Gramigna - Ediz. Poetilandia ebook 2006 cd. Sbn IT\ICCU\MO1\0035686 EL CID CAMPEADOR, un’ode al cid di Spagna - A.I.T.W. Edizioni, Salerno 2014
~ 22 ~
Prosa L’IRA DEL SUD (romanzo) edizioni Palladio - 1982. Codice SBN CFI0020645 - Bibl. Univ. Cagliari LA SIGNORA DELLA MORTE (radiodramma)- Palladio Editrice Salerno 1978 Codice SBN IT\ICCU\SBL\0625441 SETTE STORIE PER PIERINO, racconti per ragazzi -Ediz. Verso il 2000, Sa 1978 - Cod. SBN SBL\0628217 - Bibl.che: Ca, Tr, Na, MAMMA LUCIA ed altre novelle, Sa 1979 Codice SBN PAL0159227 – Bibl. Univ. Cagliari SAN MARZANO nella pianura campana (storiografia), Ed. Palladio, Sa 1983. Cod. SBN IT\ICCU\CFI\0032994 IL GUSTO DELLA VITA,- racconti, Ediz. Poetilandia ebook 2005 – Ed. Palladio, Sa 2006 . Codice SBN IT\ICCU\PUV\1362615 IL GUSTO DELLA VITA, racconti, II Ediz. IT\ICCU\NAP\0640292 CIOMMA, racconti dell’agro sarnese - Ed. Antitesi, Roma 2008 – Cod ISBN IT\ICCU\PUV\1363319 I TEMPLARI, dramma storico - A.I.T.W. ediz. - Sa 2010, cod. IT\ ICCU\- MO1\0035682 I Templari , fumetto, Centro Stampa ed. Pagani 2008 NUNZIATINA, romanzo breve, estratto e rielaborato da L’ira del sud del 1989 – A.I.T.W. Edizioni, Salerno 2014 - ISBN 9788868143053 RADICI – A.I.T.W. Ed. – Pubblicazione in e - book Google play, gennaio 2015 – cod. Sbn IT\ICCU\MOD\1644687 Saggistica Il VANGELO DI MATTEO ( estetica morale, con prefazione di Domenico Rea) De Luca ed.- Amalfi 1979 cod. SBN IT\ICCU|PUV\1368781 IL CORAGGIO DELLA VERITÀ, libro inchiesta sulla tragedia di Ustica - A.I.T.W. Ed., giugno 2012 Cod. SBN IT\ICCU\NAP\0544907 HERACLES IN MAGNA GRECIA,iconografia ragionata. Cod. SBN IT\IC CU\MO1\0035548 ME NE JEVE PE’ CASO, contaminatio in napoletano della 1,9 satira di P.Orazio Flacco - A.I.T.W. Ed. - Sa 2013 IT\ICCU\ NAP\0595558 ‘O VIAGGIO PE’ BRINNESE contaminatio in napol. 1,6 della satira di
~ 23 ~
Orazio Flacco - A.I.T.W. Ediz. - Sa 2013 Cod. IT\ICCU\RML\0361796 LA SIGNORA DELLA MORTE ( Mutter der toten ) radiodramma Ed. Palladio, Sa. 1980; ( La Nuova Frontiera del 30/7/81) Biblioteca Fond. Siotto Alghero - Codice SBN SBL065441 FAEDRUS, le favole latine di Faedrus in versi napoletani - A.I.T.W. Ediz., giugno 2011- Cod SBN IT\ICCU\NAP\0568756 AISOPOS, le favole greche di Esopo in versi napoletani - A.I.T.W. Edizioni, sett. 2011 cod. SBN IT\ICCU\NAP\0568683 LE PROBLEMATICHE DELL’ ADOLESCENZA verso la formazione del sé- A.I.T.W. Ed. - Sa 2013. Cod. SBN IT\ICCU\MO1-\0035831 LE PROBLEMATICHE DELL’ ADOLESCENZA i comportamenti a ririschio – A.I.T.W. Ed. - Sa 2013. Cod. SBN IT\ICCU\MOD\- 1622636 FILOSOFIA ARISTOTELICA, schiavitù ed oikonomìa - A.I.T.W. Ed. - Sa 2014, II stampa. Cod. ISBN IT\ICCU\MOD\1628166 IL CANCELLERI Tommaso Guardati - A.I.T.W. Ed. - Sa 2014. LUCIA APICELLA, la madre di tutti i caduti – A.I.T.W. –Sa 2014. LE PROBLEMATICHE DELLA VECCHIAIA E LA MUSICOTERAPIA- pubblicato su google play il 25 genn.2015, con codice n. GGKEY:K6C9CH8SW3Q E CATULLO A NAPOLI, i carmi tradotti in napoletano – A.I.T.W. ediz.ni Salerno, febbraio 2015 - IT\ICCU\MO1\0038568 LA MORTE DI CESARE A.I.T.W. ediz.ni - Salerno, febbraio 2015
Drammi TERRA AMARA - 1979. Cod SBN IT\ICCU\MO1\0035757 LUISA CAMMARANO - 2004 - Cod. SBN IT\ICCU\MO1\0036201 UN MALEDETTO AMORE - 2001 -Cod.SBN IT\ICCU\MIL\0851139 UN GIORNO COME UN ALTRO - 1998 - Cod SBN [IT\ICCU\-MIL\0839578 Commedie LA MOGLIE DELL’OSTE - 1974. Cod SBN IT\ICCU\MO1\0035688 LO PAPA A ROMA - 2003 – Codice SBN IT\ICCU\NAP\0582008 UNA STRANA FAMIGLIA - 2005. Codice SBN IT\ICCU\NAP\0590201 IL MENACHER - 2005
~ 24 ~
O VESCOVO, A MONACA E L’ABBADESSA -2004 - cod. SBN IT\ICCU\MO1\0035684 LE BRACHE DI SAN GRIFFONE - 2005- codiceIT\ICCU\NAP\0584683 MASUCCIO IN TEATRO - A.I.T.W. Edizioni - Salerno 2014 - codice IT\ICCU\NAP\0646027
Drammi storici: GAITA, la moglie del Guiscardo,Sa 2007 - IT\ICCU\MO1\0035550 I TEMPLARI - Salerno 2008 Codice SBN IT\ICCU\MO1\0035688 ARECHI II – Salerno 2008 - Codice SBN IT\ICCU\MIL\0844100 IL NAZARENO - Salerno 2009 - cod. SBN [IT\ICCU\MO1\0035682 LA BATTAGLIA DELLA CARNALE - 2010 cod. SBN [IT\ICCU\MO1\0035682] GUAIMARIO IV - Salerno 2010 - codice SBN IT\ICCU\NAP\0582008 ROBERT D’HAUTEVILLE LA GUICHARD, Sa. 2011 - cod. SBN IT\CCU\MO1\0035551 PIU’ FORTE DELLA MORTE- A.I.T.W. Ediz. Sa. 2011 - Cod. SBN IT\ICCU\NAP\0563051 IPPOLITO PASTINA - A.I.T.W. Edizioni, 2012 – Cod SBN IT\ICCU\MIL\0844104 ISABELLA SANSEVERINO - A.I.T.W. Edizioni – Salerno 2014 – cod. IT\ICCU\NAP\0633689 LA SAGA DEI LONGOBARDI - A.I.T.W. Edizioni – Sa. 2014 – Codice IT\ICCU\MO1\0037976] Farse UNA FAMIGLIA IN ANALISI - 2006 - SBN: IT\ICCU\MO1\01003205 UN CASO DI NECESSITÀ - A.I.T.W. Edizioni, Salerno2008 - Codice SBN IT\ICCU\NAP\0590700 PEPPE TRACCHIA - Salerno2008. Cod. SBN IT\ICCU\MO1\0035841 CONCETTA QUAGLIARULO - 2009 ( una contaminatio sullo sbarco di Salerno). Cod. SBN IT\ICCU\MO1\0035758 VÁSE ARRUBBÁTE - A.I.T.W. Sa 2010 - Cod. SBN IT\ICCU\MO1\003204 BERNARDAS GLORIOSAS - Salerno 2011 – ISBN IT\ICCU\MOD\1628171
~ 25 ~
.
COLLOQUIO con un segretario di onorevole - Salerno 2010. Cod. SBN ITCCU\MO1\0036202 IL BREVETTO, in tre scene, del gennaio 2005, cod. GGKEY-:731WGTQNLLC E, pubblicato su google play, il 24 gennaio del 2015.
Fiabe on line – Fiabe in pubblicazioni e teatro per ragazzi: FABELLAE- antologia di drammatizzazione per la scuola primaria‚ Paes, 1988. Cod. SBN IT\ICCU\CFI\0154255 LA MARGHERITA SCIOCCA - S.W. anno 2004 – filmato IL PAPERO INGRATO - S.W. anno 2006 – filmato ORFEO GATTO MARAMEO - S.W. anno 2006 – filmato IL VERME ED IL CALABRONE – S.W. anno 206 – filmato IL PAPPAGALLO FILOSOFO - Sul Web anno 2006 /7 – filmato LA LEPRE E LA TARTARUGA - Sul Web anno 2006 /7 – filmato IL BRUCO ED IL CALABRONE - Sul Web anno 2006 /7– filmato IL PAPPAGALLO FILOSOFO - Sul Web anno 2006 /7 – filmato LA GALLINA SCIOCCA - Sul Web anno 2006 /7 – filmato CANIS PARTURIENS – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano CAMELUS QUI PETEBAT CORNUA – filmato 2005/6 – in napoletano PISCATOR QUI AQUAM PERCUTEBAT – filmato2005/6 – in napoletano VOLPES ET CORVUS – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano VULPES LEO ET SIMIO – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano RANAE AD SOLEM – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano RANAE PETUNT REGEM – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano FRATER ET SOROR – filmato 2005/6– Riduz. in napoletano CALIMERO E LE SETTE NANE,UNA STORIA ALL’INCONTRARIO A.I.T.W. Edizioni - Salerno genn. 2014 - ISBN: 9788891133052
IL PRINCIPE FIORITO, UNA STORIA ALL’INCONTRARIO - A.I.T.W.
Edizioni - Salerno, nov. 2014 PINOCCHIO IN TRIBUNALE ; La civetta, la cicala e la formica ; Una gara della stupidità; La capretta Genoveffa : quattro drammatizzazioni per le scuole elementari - Paes, 1987 ( Cava de’Tirreni, Palumbo & Esposito) Monografia - Testo a stampa - SBN IT\ICCU\CFI\0105947 Le FIABE DI MAMMA DORA – A.I.T.W. Ed. – Sa 2015-02-03 SBN IT\ICCU\MO1\0038517
Opere multimediali - Documentari didattici
~ 26 ~
VERSO LA RELIGIONE EGIZIA – Documentario didattico LA RELIGIONE GRECA - Documentario didattico ROMA PAGANA – Documentario didattico IL MIRACOLO DI BETLEMME – Documentario didattico ABRAMO - Documentario IL CANTICO DEI CANTICI – Documentario IL SS. CORPO DI CRISTO – Documentario LA CRIPTA DEL SS. Corpo di Cristo - Documentario
Pubblicazioni in Ebook (pdf, epub e mobi, PC, Mac Os, Linux, iPho-ne, iPad, Android, HTC, Blackbarry, eReaders), su store italiani ed internazionali:
NUNZIATINA, romanzo breve, sul caporalato nel sud dell’Italia d’inizio secolo, 2013. – cod ISBN 9788868143053. IL PROFUMO D’ERMIONE, liriche, anno 2013; cod ISBN 9788891-
129031. AQUA ELECTA, liriche dedicate a Quaglietta di Calabritto ed all’alta valle del
Sele. Anno 2013 – cod ISBN 9788891130945. CALIMERO E LE SETTE NANE, una storia all’incontrario, anno 2014. cod ISBN 9788891133052. IL VERME ED IL CALABRONE – S.W. anno 2006 – filmato IL PAPPAGALLO FILOSOFO - Sul Web anno 2006 /7 – filmato LA LEPRE E LA TARTARUGA - Sul Web anno 2006 /7 – filmato IL BRUCO ED IL CALABRONE - Sul Web anno 2006 /7– filmato IL PAPPAGALLO FILOSOFO - Sul Web anno 2006 /7 – filmato LA GALLINA SCIOCCA - Sul Web anno 2006 /7 – filmato SALERNO DAL Concord, liriche dedicate a Salerno - Cod. SBN IT\ICCU\PAL\0262623. OLTRE LE STELLE, liriche dedicate al paese dell’amore, San Valentino Torio. Anno 20014 – cod. SBN. 978889113420. IL SORRISO DEGLI ANGELI, liriche, Salerno 2004. UN UNICO GRANDE SOGNO, poesia monografica, Catanzaro 2006. IL GUSTO DELLA VITA,racconti, Catanzaro 2006. CRONACA CONTADINA Sa. 2006 - cod. SBN 9788868144067 LE TUE LABBRA – google libri IL BELLO ADDORMENTATO – google libri Ἡρακλῆς IN MAGNA GRAECIA – google libri MASUCCIO IN TEATRO – google libri
~ 27 ~
LA SAGA DEI LONGOBARDI – google libri LE PROBLEMATICHE DELLA a dolescenza – google libri LE PROBLEMATICHE DELLA VECCHIAIA e la musicoterapia Google Play
Alcuni premi ed Onorificenze Roma - Medaglia d’oro per la poesia - S.Barbara 1971 ( Scuola Genio Pionieri) Roma- Accademia Int.le Tommaso Campanella - medaglia d’oro e nomina a Membro Honoris Causa 1975. Salerno - Salone dei Marmi del Palazzo Città - Trofeo “ Verso il 2000 ”, consegnato a Domenico Rea e Franco Pastore dal Ministero Turismo e Spettacolo e dall’Assessorato alla P. Istruzione del Comune di Salerno (La Voce del Sud, del 12. 7.1980 - La Nuova Frontiera, 30.6. 1980 e del 15/12/1980 - Candido, 18 sett. 80). Roma - Acc. Gentium Pro Pace - nomina ad “ Academicum ex classe legitima”, 1980. Accademia delle Scienze di Roma - nomina ad Accad.co d’onore, 1982. Melbourne - Accadem. Lett. Italo - Australiana (A.L.I.AS.) - Primo premio internazionale per la narrativa, 2008. Melbourne – Accademia Lett. Italo-Australiana (A.L.I.AS.) - Primo premio internazionale per la narrativa 2011. Viterbo - Targa della città di Viterbo alla carriera - Accademia Francesco Petrarca, maggio 2012. Germany - Accreditation Correspondance Jornalistique - G.N.S. Presse Association, dicembre 2011. San Valentino T. - Award dell’Agro, per la letteratura. (Cronache del Salernitano, del 27 agosto 2013) Premio Silarus 2014, II posto per la narrativa, luglio 2014. Diffusione pubblicazioni: - In Italia, nelle biblioteche universitarie e nazionali di Padova, Trieste, Pavia, Pescara, Biella, Torino, Alghero, Milano, Firenze, Bologna, Urbino, Modena, Cesena, Cassino, Quartu Sant’Elena, Genova, Roma, Lucca, Napoli,
~ 28 ~
Salerno, Bari, Palermo, Sassarri, Parma, Cagliari, Catania, Lerici, Roccadaspide e Campobasso. A Salerno: nella biblioteca dell’Archivio storico del Comune. - All’estero: Presso l’Ist. It.Cultura di Barcellona . - Internet: su google play e google libri.
~ 29 ~
Da “UN UNICO GRANDE SOGNO” del 2013,
una realizzazione A. I. T. W. - © by Franco Pastore Antropos in the world - SBN IT\ICCU\MO1\0035686 Pubblicato in ebook il 2.5.2015
~ 30 ~