Franco Pastore
Una fiaba per i pi첫 piccoli
A.I.T.W. Edizioni Collana fiabe
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Una fiaba Di Franco Pastore
______ Disegni Paolo Liguori ______
Š 2003 by Franco Pastore Una realizzazione A. I. T. W.
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Nel paese di Cincillà , in un pollaio di periferia, viveva in forzata compagnia, una bianca gallinella da uova. Col becco ben disegnato e la coda non comune, era decisamente convinta di essere nata per altri destini e che presto si sarebbe trovata in un’altra condizione.
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Nonostante fosse un’ignorante, interveniva sempre in ogni discussione ed anche nel torto, pretendeva aver ragione. Le povere galline, dopo un lungo periodo di comprensione, iniziarono a trovarla deprimente e passandosi la voce, iniziarono ad ignorarla per non esser messe in croce:
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- Mia zia, la tacchina, ha il diploma ed è postina!- Mia cugina Chicchinella, al liceo, fa la bidella! - Mio cugino Salvatore, in America, fa il dottore!- Ohhh!- Io mi chiamo Concettina, sono fine e sono bellina -. Il gallo del pollaio che, fino a quel momento era stato l’unico parolaio,in ogni situazione iniziò a tacere, per evitare confusione.
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Una bella mattina, vestita da contessina, prende la valigia e s’incammina la gallina. Cammina, cammina e raggiunge la città, entra in un istituto di bellezza e si rimette a nuovo: un’aria un po’ fatale, sigaretta con bocchino e cappello rosso cardinale. La gente corse a vederla per la via e pian piano dietro a lei diventarono mille e sei: sette gatti, un pipistrello, un ramarro con l’ombrello, una scimmia, un barracuda, cinque cani senza
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coda, una pecora smarrita e un una pecora smarrita e un bellissimo pavone. Giunti tutti nella piazza, la gallina in un momento salta sopra un monumento e gridando come pazza disse: - Senti popolo ignorante Io mi chiamo Concettina E non sono una gallina Sono nata principessa Faccio danza e vado a messa Inchinatevi miei cari alla mia nobiltĂ ! -. A questo punto, le scappa un uovo, che cadendo sul marmo si aprĂŹ e gocce di albume finirono sulla testa di un cane che stava in prima fila.
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A questo punto, le scappa un uovo, che cadendo sul marmo si aprÏ e gocce di albume finirono sulla testa di un cane che stava in prima fila. Allora tutti si sentirono imbrogliati e le gridarono: - Torna nel pollaio A far le uova, la mia gallina sciocca ed anche un po’ pitocca -.
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La poveretta capì di avere esagerato e ritornò a testa bassa nel pollaio, iniziò puntualmente a far le uova e non si mosse più. Ognuno è quello che è e nel suo campo può anche diventare un re. Stretta la foglia, larga la via, anche questa favola è andata via.
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L’autore Franco Pastore nasce a San Valentino Torio, frequenta il ginnasio ed il Liceo nella vicina Sarno, il paese dei nonni materni, e completa gli studi presso l’Ateneo salernitano. La sua sensibilità lo porta, fin da giovanissimo, a scrivere racconti, poesie ed articoli che vengono pubblicati su giornali locali. Dopo il servizio militare, si trasferisce con la famiglia a Salerno, in via Camillo Sorgente, 21, dove, nel 1972, inizia la sua collaborazione con lo scrittore Arnaldo Di Matteo, scrivendo racconti ed articoli sul periodico “Verso il 2000”. L’anno successivo, entra a far parte dell’equipe del Varo, una galleria d’arte di Vito Giocoli e sostenuta dal giornalista napoletano Saverio Natale, che lo veicolano verso la critica d’arte. Intanto diviene un punto di riferimento nella famiglia di “Verso il 2000”, collaborando con il Prof. Zazo dell’Ateneo napoletano, il preside Marino Serini, il pittore Luigi Grieco, Achille Cardasco ed altre personalità della cultura campana, come Franco Angrisano, Gaetano Rispoli, amico di Carlo Levi, che aveva personalmente conosciuto a Roma nel dicembre del 1971, e Domenico Rea. Alla metà degli anni settanta, sarà proprio Rea, presso la Camera di Com-mercio di Salerno, a presentare alla stampa il libro di estetica morale Il Vangelo di Matteo (Roma - n. 136 del 12/6/1980), che il Pastore scriveva, nel 1979 (Il Giorno - 23 marzo 1980), con Liana Annarumma. Intanto, Franco Angrisano lo presentava ad Eduardo De Filippo, nel periodo in cui l’attore recitava nella sua compagnia. Fu allora che in Franco Pastore si rafforzò l’amore per il teatro. Frattanto, conosceva Lucia Apicella di Cava (Mamma Lucia), per la quale pubblicava su Verso il 2000 una serie di racconti, raccolti poi nel libro “Mamma Lucia ed altre novelle” (L’Eco della stampa - gennaio 1980 / Il Faro del 13/2/1980), con le illustrazioni del Grieco. Seguiva, sempre sull’eroina cavese,“Mutter der Toten”, un radiodramma, pubblicato dalla Palladio, che Angrisano dramma-tizzò nel salone dei marmi del Comune di Salerno (la Voce del Sud - 12/7/1980 - Roma 11 giugno 1980 52 n.135), il giorno in cui Mam-58
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ma Lucia fu Premiata con medaglia d’oro del Presidente della Repubblica nel luglio del 1980 (Il Secolo d'Italia - Anno XXIX dell'11/07/1980). Dopo il suo primo romanzo “L’ira del Sud” (verso il 2000 - anno XXIII - n.82 del 1983, con nota autografa di Nilde Iotti) scrisse per Franco An-grisano “La moglie dell’oste”, ispirata alla XII novella de Il Novellino, di Masuccio Salernitano; seguì “Terra amara”, sul problema del caporalato nel sud. Negli anni novanta, viene trasferito al Liceo di Piaggine. Fu in quegli anni che scrisse “All’ombra del Cervati” una raccolta di liriche e “Fabellae”, un testo di drammatizzazione per la scuola elementare. Sono gli anni in cui si accosta all’informatica, è docente di sociologia e psicologia di gruppo nell’Ospedale Tortora di Pagani. Inizia un dialogo stretto con il teatro, grazie alla disponibilità dell’auditorium del Centro Sociale paganese ed all’incontro con la compagnia teatrale “02”, diretta da Enzo Fabbricatore. Nascono così le commedie: “Un giorno come un altro”, “Un maledetto amore”, “Una strana Famiglia” ( Le Figaro / Education, samedi 4 juin 2005). Tra il 1995 ed il 2000, è direttore di Corsi di alfabetizzazione informatica per il M.I. e tiene, al Centro sociale di Pagani, Corsi di Pedagogia speciale (metodi: Decroly e Froebel). Alla fine degli anni novanta, si abilita per l'insegnamento delle lettere negli istituti superiori e, nel 2000, il commediografo passa dalla pedagogia (didattica e metodologia), all’insegnamento di italiano e storia nell’Istituto “G. Fortunato” di Angri. Nello stesso anno, ritorna nella sua Salerno, in via Posidonia. Oramai ha perso tutti gli amici di un tempo. Intensifica il suo interesse per il teatro, entra in rapporto con alcune compagnie salernitane e conosce Gaetano Stella e Matteo Salsano della compagnia di Luca De Filippo. Con questi ultimi, ripropone “La moglie dell’oste” che viene rappresentata nel 2006, al teatro dei Barbuti, nel Centro storico. Il successo dell’opera lo 59
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spinge a scrivere altre tre commedie, ispirate al Novellino del Masuccio: Le brache di San Griffone , “Un vescovo una monaca ed una badessa” e “Lo papa a Roma”. Oramai l’insegnamento non lo interessa più e dà le dimissioni, nel settembre del 2005, chiudendo innanzi tempo il suo impegno con la scuola, per dedicarsi completamente al Teatro. Come European journalist (GNS Press Association), fonda, con il patroci-nio del Comune e della Provincia di Salerno, la rivista virtuale di lettere ed arti “ Antropos in the world”, alla quale collaborano l’on.Michele Rallo da Trapani, Anna Burdua da Erice, Maria imparato da Bergamo e Gaetano Rispoli, l’ultimo maestro di pittura, amico di Carlo levi e di Domenico Rea. Intanto, inizia il ciclo de’ “I Signori della guerra”, ovvero “La Saga dei Longobardi”, un insieme di cinque drammi storici, sulla Salerno longobar-da e normanna, che completa il 29 gennaio del 2011. Dopo la pubblicazione delle raccolte di racconti “Il gusto della vita” (ed. Palladio) e di “Ciomma” (edito dalla Ed. Antitesi di Roma), va in scena, a Pagani, il primo dei drammi storici “L’Adelchi”, replicato il 25 febbraio 2011 al Diana di Nocera Inf., con il patrocinio della Provincia di Salerno (Dentro Salerno, 25 febbr. 2011). Dunque, nelle sue opere, traviamo profonde tracce delle sue radici e figure, personaggi delle sue commedie e dei racconti ci riportano all’agro nocerino-sarnese, ricco di caratteristiche peculiari, artisticamente inca-stonati in situazioni socio antropologiche sui generis. E’ il caso di “Peppe Tracchia”, così come di “Ciomma” o “Luciano Valosta”, per non citare tante altre figure, prese dai campi o dalle fabbriche di pomodori. Nemmeno l’agro si dimentica di lui, con la consegna dell’Award dell’Agro, per la letteratura. (Cronache del Salernitano, del 27 agosto 2013) e la pubblicazione di “Oltre le stelle”, presentata al palazzo formosa, il 12 febbraio del 2014 (Dentro Salerno, 13.02.2014) Fin dagli inizi del suo percorso artistico, Pastore, pur avendo acquisito una formazione classica (Euripide, i lirici greci, Aristofane e la commedia antica, Omero, Esopo e Fedro), si trova ad essere rivolto verso il presente del nostro tempo. La sua narrativa si può ritenere, in alcune sfumature, neorealista, con testimonianze forti, sulle difficoltà di una Italia degli anni della ricostruzione. Così, nel teatro, nel mentre delinea il dramma di antiche dominazioni, passa alla commedia di denuncia ed alla farsa.
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Letteratura per l’infanzia FABELLAE- antologia di drammatizzazione per la scuola primaria‚
Paes,1988. Cod. SBN IT\ICCU\CFI\0154255 LA MARGHERITA SCIOCCA - S.W. anno 2004 – filmato IL PAPERO INGRATO - S.W. anno 2006 – filmato ORFEO GATTO MARAMEO - S.W. anno 2006 – filmato IL VERME ED IL CALABRONE – S.W. anno 206 – filmato IL PAPPAGALLO FILOSOFO - Sul Web anno 2006 /7 – filmato LA LEPRE E LA TARTARUGA - Sul Web anno 2006 /7 – filmato IL BRUCO ED IL CALABRONE - Sul Web anno 2006 /7– filmato IL PAPPAGALLO FILOSOFO - Sul Web anno 2006 /7 – filmato LA GALLINA SCIOCCA - Sul Web anno 2006 /7 – filmato CANIS PARTURIENS – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano CAMELUS QUI PETEBAT CORNUA – filmato 2005/6 – in napoletano PISCATOR QUI AQUAM PERCUTEBAT – filmato2005/6 – in napoletano VOLPES ET CORVUS – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano VULPES LEO ET SIMIO – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano RANAE AD SOLEM – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano RANAE PETUNT REGEM – filmato 2005/6 – Riduz. in napoletano FRATER ET SOROR – filmato 2005/6– Riduz. in napoletano CALIMERO E LE SETTE NANE,UNA STORIA ALL’INCONTRARIO - A.I.T.W. Edizioni - Salerno genn. 2014 - ISBN: 9788891133052 IL PRINCIPE FIORITO, UNA STORIA ALL’INCONTRARIO - A.I.T.W . Edizioni - Salerno, nov. 2014
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