Anteprima 06 notiziario giugno 2017 online

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Anno XXXI, n. 6 • Giugno2017 Copia € 3,50 • Stampato da Maggioli Editore - Santarcangelo (RN) • Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. 70% - C1/PG • Reg. Trib. BO n.5270 il 10/06/1985 Editore A.N.U.S.C.A. srl - Viale Terme, 1056 - Castel San Pietro Terme (BO) • Direttore Responsabile: Primo Mingozzi

17° Congresso EVS: uno sguardo all’Europa di oggi e di domani di Silvia Zini - Ufficio Stampa ANUSCA

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l Congresso annuale dell’Associazione Europea EVS è tornato in Italia per la sua diciassettesima edizione, dopo la prima della storia del sodalizio anno 2001 e la decima, del 2010.

Ceca, Romania e Scozia) chiamati a confrontarsi sul tema scelto per il 2017 ossia “La libera circolazione nell’Unione Europea: riflessi nello stato civile e nella gestione della popolazione”.

Così, nei giorni 8 e 9 giugno (anticipati da una giornata, il 7, dedicata alla scoperta di Castel San Pietro, sede dell’ANUSCA e della vicina Ravenna) la sala Plenaria dell’Accademia degli Ufficiali di Stato Civile è stata scenario di un evento che ha richiamato rappresentanti di ben 13 Paesi diversi (Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Estonia, Germania, Italia, Lituania, Olanda, Polonia, Repubblica

Una cornice assai apprezzata dai presenti che hanno goduto dell’ospitalità dell’hotel ANUSCA Palace e delle strutture del nuovo ampliamento che, per l’occasione, ha ospitato le tre serate, nell’atmosfera e nelle suggestioni di tre diversi colori. Giova ricordare che in Europa, le Accademie degli Ufficiali di Stato Civile sono soltanto due: quella della Germania, la più (Continua a Pag. 2)


Notiziario A.N.U.S.C.A.

Questa è un'Anteprima del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017. sfida in Europa e in tutto il mondo: le persone lavorano e vivono antica, risalente agli anni Trenta, e per l’appunto, quella voluta da ANUSCA, su ispirazione dell’Accademia di in Paesi diversi e diventa sempre più complesso gestire le norme in materia di persona e di famiglia; la mia opinione è che Bad Saltzschlirf, che ha realizzato un vero e proprio dobbiamo essere strettamente collegati all’interno dell’Unione campus della formazione, destinato alla formazione Peroperatori visualizzare il Notiziario Completo richiedi Notiziari Onlineaiutare a vicenda, perché gli l'accesso ufficiali di ai stato civile si possano residenziale degli demografici e vede proprio in contattandosi, incontrandosi e insieme possano risolvere le questi giorni il suo completamento. mandando la richiesta varieall'indirizzo situazioni nell’interesse dei cittadini.” Dicevamo che il tema su cui è stato imperniato il congresso

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Come ha sottolineato lo stesso Rijsdijk, l’EVS è pronta a è la libera circolazione nell’ambito della UE: in questa ufficiostampa@anusca.it società di forte mobilità a livello continentale è sempre di lavorare anche per vincere altre sfide come quella per la digitalizzazione. Non a caso, nel programma dei lavori, maggiore pregnanza l’obiettivo dell’Associazione Europea è stato previsto anche l’intervento di Victoria Saue, che mira a creare una rete solida fra gli operatori demografici dei vari Paesi e armonizzare le varie normative nazionali Responsabile Rischi e Conformità per il programma della Residenza Elettronica in Estonia, che dopo aver illustrato in materia di stato civile. lo stato di informatizzazione del Paese ha introdotto questo Ogni Congresso è occasione per affermare questi principi nuovissimo istituto,ad quello della “residenza elettronica”. Gratuito per tutti Associati ANUSCA. e porsi degli obiettivi suServizio cui lavorare tutti assieme. Ce loi Comuni ha confermato Simon Rijsdijk, Vice Presidente reggente dell’EVS: “La presenza di tredici Paesi a questo congresso è un dato molto importante di cui siamo contenti, ma il nostro obiettivo è che nei prossimi anni ci siano sempre più Stati interessati all’attività di EVS. Abbiamo davanti una grande

L’Estonia è il primo Paese ad offrire la Residenza Elettronica che garantisce una sicura identità digitale per chiunque nel mondo voglia gestire anche affari on line indipendentemente da luogo in cui si trova. La residenza elettronica non conferisce la cittadinanza, la residenza fisica

Per maggiori info: www.anusca.it Il Tavolo della Presidenza dell'EVS durante la relazione del Vicepresidente Simon Rijsdijk Numero 6 . Giugno 2017


Notiziario A.N.U.S.C.A. (Continua da Pag. 2) o fiscale e non fornisce alcun diritto di viaggio e di ingresso in Estonia o nell’Unione Europea. Il Congresso EVS di quest’anno è stato illustrato anche da una presenza di rango nell’ambito del diritto europeo: ha coordinato i lavori della seconda giornata il professor Paolo Mengozzi, Avvocato Generale presso la Corte di Giustizia UE, che in apertura ha così commentato l’evoluzione del diritto in questo contesto di grande mobilità dei cittadini nell’area dei Paesi europei: “Con la realizzazione piena dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, i diritti dei cittadini tendono ad essere più ampiamente e completamente tutelati dal diritto comunitario con ampie competenze in materia della Corte di Giustizia, che prima essa non aveva. Sotto questo profilo c’è una tutela quindi dei cittadini dell’Unione, ma anche delle persone che non sono cittadini UE e la politica dell’immigrazione è diventata una politica governata dal diritto comunitario”.

Questa è un'Anteprima del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017. Il prof. Paolo Mengozzi durante la relazione ai lavori del 17° Congresso EVS

Civile, per farla diventare un vero e proprio Campus della formazione. Per visualizzare il Notiziario Completo richiedi l'accesso ai Notiziari Online “Tutto – ha continuato il professor Mengozzi - è dominato L’aspetto più importante è rappresentato però dai contributi dall’affermazione di un principio che è mandando stato espresso dalla la richiesta all'indirizzo portati dai relatori dei vari Paesi per favorire la vita di Corte di Giustizia nella opinione 2.13 ossia il principio della relazione dei cittadini dell’Unione che si trovano a vivere, per ufficiostampa@anusca.it mutua fiducia. Il principio comunitarizza tutti gli organi ragioni di lavoro, studio e turismo in Paesi diversi da quelli di giurisdizionali, amministrativi, ivi compresi gli ufficiali di origine. In particolare sono rimasto colpito dall’intervento del stato civile e stabilisce che ogni Stato membro deve prestare prof. Mengozzi, quando ha affermato che ogni Stato membro fiducia all’operato dei giudici e degli organi amministrativi deve prestare fiducia all’operato dei giudici e degli organi degli altri Paesi. amministrativi degli altri Paesi, secondo il principio della mutua fiducia.” Questo principio è stato recepito dai regolamenti comunitari, compresi quelli sull’efficacia degli atti degli Stati membri. La L’evento si è concluso con la presentazione di Renata Servizio Gratuito per tutti i Comuni Associati ad ANUSCA. giurisprudenza comunitaria ha mitigato questo principio, Marin, Presidente dell’Associazione professionale rumena, stabilendo che nella realizzazione di questa mutua fiducia della diciottesima edizione del congresso EVS che si ciascuno Stato membro e ciascuna autorità che beneficia di svolgerà a Iasi. questa mutua fiducia deve rispettare i diritti fondamentali. Nei prossimi Notiziari verranno approfonditi i temi E’ realizzato quindi un bilanciamento tra il riconoscimento principali trattati nel corso del 17° Congresso EVS. della valenza comunitaria di questi organi e il rispetto dei diritti fondamentali della persona.” Temi dunque all’ordine del giorno, presenti anche nei lavori della prima giornata con gli interventi del professor Wells-Greco dell’Università di Maastricht e di Van Costenoble, rappresentante belga per la Rete Europea sull’Immigrazione. Assai soddisfatto il Presidente di ANUSCA Paride Gullini: “Gli oltre cento ospiti stranieri hanno avuto l’occasione di tenere a battesimo i nuovi locali previsti per l’ampliamento dell’Accademia degli Ufficiali di Stato

Per maggiori info: www.anusca.it Una suggestiva immagine della cena di gala del Congresso EVS a bordo piscina del nuovo complesso Spazio ANUSCA Numero 6 . Giugno 2017

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Notiziario A.N.U.S.C.A.

IASI: Prossima meta del 18°Congresso EVS: La lettera del Sindaco

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ROMANIA

PRIMA MUNICIPALITA’ DI IASI

Caro Signor Presidente Paride Gullini,

del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017. Cari membri EVS,

sono onorato di inviare i miei saluti a voi e a tutti i Segretari degli Stati Europei, membri EVS, presenti nei giorni del Congresso annuale a Castel San Pietro Terme.

Voglio congratularmi con il Presidente e l’Associazione Italiana per la perfetta organizzazione del Congresso e ringraziarvi per il supporto e l’amicizia mostrata alla nostra Per visualizzare il Notiziario Completo richiedi l'accesso ai Notiziari Online Associazione rumena.

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Mi rincresce terribilmente che i mieimandando doveri la richiesta all'indirizzo non mi hanno consentito di partecipare ufficiostampa@anusca.it ai vostri lavori, che, sono sicuro, sono molto interessanti ed utili non solo per voi, professionisti, ma anche per i cittadini che sono i beneficiari del vostro lavoro.

Il fatto che, sei anni fa, per iniziativa della signora Renata Marin fosse stata costituita a Iasi l’Associazione nazionale consiglieri ServiziodeiGratuito per tutti i Comuni Associati ad ANUSCA. rumeni mi dà un senso di fierezza e gioia che voglio condividere con voi. I nostri ufficiali di stato civile, sono fiero di dire, sono professionisti dedicati a risolvere i problemi dei cittadini e dediti a scoprire migliori modi per semplificare la burocrazia. Ogni volta che vado all’Ufficio del Registro, per celebrare matrimoni, sono piacevolmente impressionato da come le cose siano impeccabili e, credetemi, ciò succede alcune volte a settimana. Ciò mi rassicura sul fatto che i nostri uffici di Iasi possono essere un chiaro esempio di come le cose dovrebbero essere in ciascun pubblico servizio orientato ai cittadini. Sono lieto e onorato che la nostra città Iasi sia stata scelta come location per il Congresso EVS del 2018. Diciamo che la nostra città, come Napoli, dovrebbe essere visitata almeno una volta nella vita. Storia, cultura, leggende e bellezze miscelate in una elegante e delicata maniera, crea una delle migliori e più interessanti città in Romania, attraendo sempre più turisti ogni anno. Sono sicuro che il prossimo anno, i vostri nominativi saranno nel gruppo di turisti che visiteranno Iasi. Augurandovi successo sia in tutte le vostre attività che nella Per vita, come anfitrione del Congresso del 2018, Vi aspetto maggiori info: www.anusca.it a Iasi. Mihai Chirica - Sindaco di Iasi Numero 6 . Giugno 2017



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Cambio di cognome del cittadino che diviene italiano… soluzioni alternative?

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di Lorella Capezzali - Responsabile Servizio di Stato Civile, Cimiteri ed AIRE Comune di Bastia Umbra

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annosa questione del cambio di nomi e cognomi a seguito di acquisto della cittadinanza italiana conseguenti alle indicazioni fornite dalla circolare del Ministero dell’Interno n. 14424 del 23/12/2013 sta creando una serie di difficoltà sia ai cittadini sottoposti alla forzosa mutazione ed alle relative conseguenze anche di carattere economico, sia agli Ufficiali di Stato Civile autori, loro malgrado, del cambio contestualmente alla trascrizione dell’atto di nascita.

mantenimento del cognome del marito.

Un caso concreto, ora, apre la strada ad una possibile soluzione diversa dal ricorso in Prefettura.

La cittadina quindi propone istanza di mutamento dei cognome, ex art. 89 DPR 396/2000 alla Prefettura competente, per riappropriarsi delle generalità ante acquisto cittadinanza italiana.

Successivamente la cittadina in questione si era risposata mantenendo le generalità post divorzio.

del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017.

All’atto dell’acquisto della cittadinanza italiana alla stessa, che aveva prodotto un certificato di nascita nel quale era identificata con il cognome paterno, l’USC del Comune di residenza cambia il cognome attribuendole appunto quello originario ante matrimonio.

Tutto parte dal rifiuto opposto da una Prefettura ad una istanza di Per cambiamento di cognome presentata da visualizzare il Notiziario Completo richiedi l'accesso ai Notiziari Online Ricordiamo che tale procedimento è evidenziato anche una cittadina rumena che a seguito di acquisto della nel Massimario dell’Ufficiale dello Stato Civile ed.2012 cittadinanza italiana per concessione mandando ai sensi dell’art. la 9richiesta all'indirizzo che al paragrafo 8.6. Procedimento per il cambiamento comma 1 lettera D) della legge 5 febbraio 1992 n. 91 del cognome e del nome (art. 84 e seguenti del D.P.R. aveva subito il cambio di cognome. ufficiostampa@anusca.it 396/2000, modificato dal D.P.R. n. 54/2012 recita: “In Nei fatti la cittadina ex rumena aveva contratto tal ambito rientrano anche le istanze presentate da donne matrimonio in Romania acquisendo all’epoca il cognome provenienti soprattutto dai paesi dell’Europa dell’est, alle maritale ed a seguito di sentenza di divorzio rumena, quali, una volta acquisita la cittadinanza italiana, viene aveva mantenuto il cognome acquisito con il matrimonio imposto il cognome paterno, da tempo abbandonato per quale segno distintivo della sua identità. Nella sentenza quello del coniuge secondo l’ordinamento del paese di di divorzio il Giudice Servizio aveva presoGratuito atto della perscelta tuttidii Comuni Associati provenienza. AncheadinANUSCA. tali casi, spesso l’esigenza è quella di uniformare il cognome del soggetto in entrambi i paesi di cui è cittadino, esigenza di cui va tenuto conto soprattutto quando l’interesse prevalente è quello di tutelare l’identità acquisita e consolidata nel tempo in campo lavorativo, finanziario, e sociale. Ovviamente queste considerazioni di attenzione valgono anche per le istanze volte al ripristino del cognome originario sempre modificato con l’assegnazione del cognome paterno in sede di concessione della cittadinanza italiana, secondo l’ordinamento nazionale.” La Prefettura notifica il rifiuto al procedimento di cambio cognome Per maggiori info: www.anusca.it alla cittadina richiedente ed all’Ufficiale dello Stato Civile del Comune di residenza invitando la Numero 6 . Giugno 2017


Notiziario A.N.U.S.C.A. cittadina a presentare istanza allo stesso Comune, ove è trascritto anche l’atto di nascita che provvederà in merito, ai sensi del Titolo IV della Legge 31 maggio 1995 n. 218 “ Efficacia di sentenze ed atto stranieri (art. 64 e seguenti) richiedendo il riconoscimento della sentenza di divorzio straniera nella quale il giudice prende atto della volontà della ricorrente di mantenere il cognome da coniugata.

italiana e purché, soprattutto, non vi sia conflittualità con i principi fondamentali dell’ordinamento italiano.” Pertanto, a parere della scrivente, il riconoscimento della sentenza in oggetto non verte sul fronte del divorzio, ma piuttosto sul fronte delle generalità quindi potrebbe essere omessa, nella trascrizione, la parte relativa al divorzio, focalizzando invece il dispositivo del giudice in ordine al cognome.

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Quindi attraverso la trascrizione della sentenza di divorzio straniera, debitamente tradotta e legalizzata, riconosciuta ai sensi degli artt. 64 e segg. della L. 218/1995 nella quale è stabilito giudizialmente l’attribuzione di un cognome e l’espletamento degli adempimenti conseguenti, gli Uffici di Stato Civile possono evitare ai cittadini il ricorso al procedimento ex art. 89 DPR 396/2000.

del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017.

Inoltre la trascrizione dovrebbe avvenire nei registri di nascita e non in quelli di matrimonio con annotazione nell’atto di nascita dell’interessato/a del dispositivo della sentenza trascritta. Il procedimento di riconoscimento di sentenze ed atti stranieri ai sensi degli artt. 64 e segg. della L. 218/1995 non riguarda solo le sentenze di divorzio, ma anche provvedimenti giurisdizionali riguardanti modificazioni di status giuridici che contengano dispositivi del giudice in ordine alle generalità del cittadino italiano.

Anche in questo ambito il Massimario dello Stato Civile ed 2012 si pronuncia precisando che “Il provvedimento emesso all’estero da autorità giurisdizionale, relativo ad un cambiamento di cognome o nome di un cittadino italiano, potrà essere riconosciuto efficace in Italia, qualora risultino Per visualizzare il Notiziario Completo richiedi l'accesso ai Notiziari Online Gli Uffici di Stato Civile, nel riconoscere atti e sentenze soddisfatte le condizione di cui agli artt. 64 e seguenti dall’estero, effettuano un’attività istruttoria volta alla della legge 218/1995: l’ufficiale dello stato civile procederà, mandando la richiesta all'indirizzo ricognizione e valutazione degli elementi rilevanti previsti pertanto, alla trascrizione nei registri di stato civile. Al dalla legge 218/1995 che comporta impiego di tempo e contrario, qualora si tratti di un provvedimento avente ufficiostampa@anusca.it di risorse umane e strumentali. carattere amministrativo, non potrà essere riconosciuto efficace in Italia e dovrà essere presentata nuova istanza Questo procedimento potrebbe semplificare la vita dei alla competente autorità ai sensi degli artt. 84 e seguenti del cittadini stranieri che, acquisendo la cittadinanza D.P.R. 396/2000, come modificato dal DPR n.54/2012.” italiana si vedono modificare il cognome con i quali sono

generalizzati al momento del giuramento, a meno che gli Nello specifico, riguardo pronunce straniere per il stessi diffidino l’ufficiale dello stato civile dal modificare cambiamento del nomeServizio di cittadiniGratuito italiani il Massimario per tutti i Comuni Associati ad ANUSCA. le loro generalità al momento della trascrizione dell’atto dello Stato Civile ed 2012 evidenzia che “gli artt. 64 segg., di nascita, ma comporteranno un aggravio di lavoro in situazioni del tutto diverse da quelle ipotizzate dall’art. per gli uffici di Stato Civile sempre più carichi di nuove 24, regolano la “efficacia di sentenze ed atti stranieri”, competenze e funzioni… ahimè sotto la scure della pronunciati all’estero secondo la legislazione colà vigente, ai clausola di invarianza finanziaria che non consente quali si intende dare esecuzione in Italia. Tali sentenze ed un potenziamento di personale nei già desertici uffici atti possono essere riconosciuti in Italia, se relativi a cittadini demografici. italiani, purché sussistano i requisiti prescritti dalla legge

Per maggiori info: www.anusca.it

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Iscrizione e cancellazione dei richiedenti asilo, importanti novità dal decreto Minniti

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di Andrea Antognoni - Funzionario SS.DD. Comune di Poggio Torriana

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o assenti e gli obblighi di fornire informazioni utili, per a gestione della residenza anagrafica dei profughi nei eventuali segnalazioni ad altri comuni, spesso disattesi. centri di accoglienza rappresenta senz’altro uno degli elementi di maggiore complessità che, da qualche anno, Importanti novità, proprio su questi punti, arrivano dal affrontano gli operatori anagrafici. E’ indubbia la difficoltà decreto legge n. 13/2017 convertito con modificazioni dalla nel tenere ferma la barra della corretta gestione dell’anagrafe, legge n. 46/2017 e in vigore dal 19 aprile scorso. Viene, compito primario derivante dall’articolo 4 della legge n. infatti, inserito nel D.lgs n. 142/2015, l’articolo 5-bis, che 1228/1954, di fronte a situazioni in costante evoluzione, riportiamo integralmente. dove i profughi vanno e vengono e le comunicazioni con Art. 5-bis (Iscrizione anagrafica). i referenti delle associazioni o cooperative a cui vengono Il richiedente protezione internazionale ospitato nei centri affidati non sono certo facili. di cui agli articoli 9, 11 e 14 e’ iscritto nell’anagrafe della Nel 2015, l’Italia riscrisse la normativa in materia di popolazione residente ai sensi dell’articolo 5 del regolamento accoglienza dei richiedenti asilo attraverso il D.lgs n. 142, di cui al decreto del che apportò alcune novità molto importanti anche per gli Presidente della operatori demografici. Repubblica 30 magPer visualizzare il ilNotiziario Completo richiedi l'accesso ai Notiziari Online Nel delineare il sistema di accoglienza, decreto distingueva gio 1989, n. 223, in primis tra richiedenti “accolti” e “trattenuti”, attribuendo ove non iscritto mandando la richiesta all'indirizzo esclusivamente ai primi il diritto di iscrizione anagrafica. individualmente. Diritto che sussiste indipendentemente dal centro o E’ fatto obbligo al ufficiostampa@anusca.it struttura in cui i richiedenti asilo vengono accolti, poiché responsabile della è noto che quello che dovrebbe essere il percorso di legge, convivenza di dare ovvero il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e comunicazione delRifugiati (SPRAR), ha ben pochi posti disponibili rispetto la variazione della alle richieste. I richiedenti asilo si trovano quindi, molto convivenza al comspesso, a vivere l’intero percorso all’interno di Centri petente ufficio di di accoglienza straordinaria (CAS, previsti per dall’art. anagrafe entro venti Servizio Gratuito tutti11i Comuni Associati ad ANUSCA. e gestiti in via esclusiva dalle Prefetture, sempre attraverso giorni dalla data in cooperative o altri enti gestori) o nei centri governativi di cui si sono verificati prima accoglienza (art. 9). i fatti. Ciò non toglie, tuttavia, che il richiedente accolto non solo La comunicazione, abbia finalmente diritto a un vero e proprio permesso di da parte del resoggiorno – sebbene esso sia più spesso munito di “ricevuta sponsabile della conattestante la presentazione della richiesta” che comunque vivenza anagrafica, “costituisce permesso di soggiorno provvisorio” ai sensi della revoca delle dell’art. 4 – ma abbia un diritto all’iscrizione anagrafica misure di accoglienza o dell’allontanamento non giustificato indubitabile, per la stessa formulazione dell’art. 5, terzo del richiedente protezione internazionale costituisce motivo comma, del decreto, laddove è specificato che “il centro di cancellazione anagrafica con effetto immediato, fermo o la struttura rappresenta luogo di dimora abituale ai fini restando il diritto di essere nuovamente iscritto ai sensi del della iscrizione anagrafica ai sensi del decreto del Presidente comma 1. della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, e dell’articolo L’articolo chiarisce, in primis, che i richiedenti asilo 6, comma 7, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286”. si iscrivono, di norma, in convivenze anagrafiche, Le difficoltà, è presto detto, sono di due tipi: essendo dimoranti nelle strutture – al di là della tipologia · le comunicazioni con le cooperative o associazioni strutturale, che oggi molto spesso è anche l’abitazione o al fine della corretta individuazione del responsabile l’albergo – per il particolare motivo di essere, appunto, della convivenza anagrafica e del rapido invio di ogni richiedenti asilo. Tuttavia, la precisazione finale “ove non Per maggiori info: www.anusca.it comunicazione riguardante gli accolti iscritti in anagrafe; iscritto individualmente” lascia spazio a una più corretta gestione anagrafica per i casi in cui, ad esempio, i richiedenti · la difficile gestione dei richiedenti usciti dai progetti, costituiscano nucleo familiare e, conseguentemente, per i quali le comunicazioni sono spesso intempestive

del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017.

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Notiziario A.N.U.S.C.A. possano e debbano essere iscritti come famiglia anagrafica, specie in presenza di minori (si stanno, tra l’altro, sempre di più sviluppando forme di accoglienza di questo tipo).

· coloro a cui sono revocate le misure di accoglienza (con provvedimento del servizio centrale per i progetti SPRAR e delle Prefetture per i centri straordinari); · coloro che si allontanano in maniera non giustificata dal centro di accoglienza.

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Successivamente vengono ribaditi in modo risoluto gli obblighi del responsabile della convivenza, benché già chiarissimi nell’ordinamento anagrafico: occorrerà pertanto sottolineare, nelle comunicazioni con l’ente gestore del centro, quali sono i precisi doveri della figura individuata, di comune accordo, come responsabile. Va ricordato che la disciplina anagrafica delle convivenze si applica in toto anche ai centri di accoglienza. Come indicano chiaramente gli articoli 5 e 6 del Dpr n. 223/1989, e come chiarito ampiamente da Istat in Metodi e Norme serie B n. 29 del 1992, il responsabile della convivenza è “colui che normalmente la dirige” ed è quindi soggetto pienamente titolato a rendere autonomamente

In entrambi i casi la comunicazione scritta andrà effettuata obbligatoriamente dal responsabile della convivenza e costituirà, come detto, causa di immediata cancellazione anagrafica. Tale procedimento non si applica, invece, in tutti i casi di uscita “ordinaria” dal progetto di accoglienza, ovvero:

del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017.

· di coloro che hanno ottenuto un titolo di soggiorno, e pur restando regolarmente soggiornanti trasferiranno altrove la propria dimora abituale (o il proprio domicilio, per cui il Comune competente si attiverà per la corretta applicazione dell’art. 2 della legge n. 1228/1954); · di coloro che hanno esaurito l’iter dei ricorsi e a cui il titolo di soggiorno è stato definitivamente diniegato. In questo caso si procederà, nei modi previsti dall’art. 11 del Dpr n. Per visualizzare il Notiziario Completo richiedi l'accesso ai Notiziari Online 223/1989, alla cancellazione per mancato rinnovo della dichiarazione di dimora abituale, previa comunicazione mandando la richiesta all'indirizzo alla Questura.

ufficiostampa@anusca.it In entrambi i casi, tuttavia, il Comune deve sempre e

comunque pretendere segnalazione scritta dal responsabile della convivenza, contenente qualsiasi informazione utile ai fini anagrafici. Nel primo caso, la segnalazione servirà ad avviare uno dei seguenti procedimenti:

· verifica del trasferimento della dimora abituale in altro alloggio del Comune o, eventualmente, delle condizioni Servizio Gratuito per tutti i Comuni Associati ad ANUSCA. per l’iscrizione come senza fissa dimora, permanendo nel Comune il centro degli affari e degli interessi del soggetto (ogni elemento fornito da operatori della struttura o figure del servizio sociale dell’ente sarà utile in tal senso). · segnalazione ai sensi dell’art. 16 del Dpr n. 223/1989 ad altro Comune ove la persona potrebbe essersi trasferita, avendone ricevuto notizia; le dichiarazioni anagrafiche relative agli ospiti della struttura, senza necessità che gli stessi si presentino personalmente. Naturalmente, il responsabile della convivenza è anche la figura cui compete ogni altra segnalazione di movimenti anagrafici riguardanti le persone inserite nella struttura. Tale obbligo è particolarmente rilevante per quanto attiene alle uscite dai centri, poiché naturalmente l’abbandono della struttura costituisce per l’anagrafe un segnale importante che qualche procedimento va comunque avviato. Il terzo comma individua due particolari fattispecie di conclusione dei progetti di accoglienza che, dal 19 aprile, costituiscono “motivo di cancellazione anagrafica con effetto immediato”. Questa particolare “sanzione” andrà applicata a:

· cancellazione per irreperibilità nel caso in cui la persona abbia fatto totalmente disperdere le proprie tracce. La norma, così come l’intero D.lgs n. 142/2015, si applica esclusivamente ai richiedenti protezione internazionale, cioè agli stranieri in attesa dell’esame della commissione territoriale o, per coloro che hanno ricevuto un diniego, in attesa dell’esito del ricorso, condizione in cui continuano pienamente a godere della regolarità del soggiorno e di tutti i diritti connessi. Le nuove, straordinarie, tipologie di cancellazione anagrafica previste dall’art. 5-bis comma 3 del D.lgs n. 142/2015 non Per maggiori info: www.anusca.it andranno pertanto mai applicati a coloro che godono già di una misura di protezione, cioè siano in possesso di un permesso elettronico e non del semplice cedolino per “richiesta asilo”. Numero 6 . Giugno 2017

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Certificato necroscopico e permesso di seppellimento

Questa è un'Anteprima di Paola Lucchi – Funzionario SS.DD. Comune di Pesaro

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Nonostante venga in genere esibito all’ufficiale di stato ome previsto dall’articolo 5 del D.P.R. n. 396/2000, civile si precisano due aspetti non secondari: in primo all’ufficiale dello stato civile spetta il compito di luogo NON si tratta di un documento obbligatorio, formare, archiviare ed aggiornare tutti gli atti concernenti dunque la sua eventuale mancanza non è un motivo lo stato civile, dando certezza degli eventi accaduti per rifiutare la formazione dell’atto di morte; in secondo e rendendoli comprovabili e conoscibili attraverso le luogo NON deve essere confuso con il certificato certificazioni disposte dalla norma. Nell’ambito del previsto dall’articolo 76 dell’ordinamento, pertanto la sua decesso però, oltre alla formazione dell’atto di morte, acquisizione non rileva ai fini del rilascio del permesso di l’articolo 74 dell’ordinamento attribuisce in capo seppellimento, che richiede necessariamente il certificato all’ufficiale di stato civile anche un’altra fondamentale compilato dal medico necroscopo. funzione: il rilascio dell’autorizzazione a procedere all’inumazione o alla tumulazione del cadavere, meglio Ma chi è il medico necroscopo? E’, ai sensi dell’art. 4 del conosciuta nel linguaggio comune come “permesso d.P.R. n. 285/90, “…un medico nominato dalla unità di seppellimento”. Tale rilascio però è, a sua volta, sanitaria locale competente” che “ha il compito di subordinato all’acquisizione di un’altra particolare accertarel'accesso la morte, redigendo l’apposito Per visualizzare il Notiziario Completo richiedi ai Notiziari Onlinecertificato”; esso, documentazione: il certificato necroscopico. interviene dopo un certo lasso di tempo prestabilito

del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017.

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mandando la richiesta dallaall'indirizzo norma e svolge due funzioni essenziali: accertare in Cerchiamo allora di comprendere meglio di cosa stiamo maniera inconfutabile il decesso e prescrivere un periodo parlando, per fugare i legittimi dubbi che assalgono ufficiostampa@anusca.it di osservazione della salma, durante il quale “il corpo gli operatori quando la teoria deve tradursi negli deve essere posto in condizioni tali che non ostacolino adempimenti pratici. eventuali manifestazioni di vita”, ai sensi dell’art. 11 del Premesso che il personale sanitario, in presenza di un regolamento di polizia mortuaria. corpo inanimato, deve, se richiesto, dichiararne la morte, Quindi, a prescindere da un primo intervento del il primo medico che interviene nell’imminenza dell’evenpersonale sanitario e dalla eventuale certificazione to, certifica di aver constatato il decesso. Tale documento, di constatazione decesso da questi compilata, non previsto esplicitamente da norme legislative, puòi Comuni Servizio Gratuito per tutti Associati addelANUSCA. dovrà anche obbligatoriamente intervenire la figura essere compilato da qualunque medico (di famiglia, espressamente individuata dalla legge e nominata a tal 118, guardia medica ecc) ed attiene solo alla formalità di fine dall’azienda sanitaria, ovvero il “medico necroscopo” dare atto della cessazione irreversibile delle funzioni vitali.

Per maggiori info: www.anusca.it

Numero 6 . Giugno 2017


Notiziario A.N.U.S.C.A. (per completezza si ricorda che quando il decesso è avvenuto in una struttura sanitaria le funzioni del medico necroscopo vengono svolte dal direttore sanitario). La visita necroscopica deve avvenire in un arco temporale ben preciso e cioè non prima di 15 ore e non dopo le 30 ore dal decesso, ai sensi dell’art. 4 del d.P.R. n. 285/90, anche se in realtà possono esservi eccezioni a questa tempistica, determinate da disposizioni diverse emanate a livello regionale (ad esempio il Veneto). Il necroscopo può intervenire prima del tempo stabilito dalla norma qualora si siano verificate le condizioni particolari indicate agli articoli 8, 9, 10 del citato decreto. Si precisa inoltre che il termine delle 30 ore risulta ordinativo, pertanto il certificato necroscopico è valido ai fini del rilascio del permesso di seppellimento anche se compilato oltre la scadenza sopra riportata. Il periodo di osservazione della e gli indizi necessari alla disamina del caso, è possibile salma viene indicato nel certificato necroscopico ed in procedere all’inumazione o tumulazione. Si ricorda che via ordinaria è stabilito in almeno 24 ore; può però essere per rispettare eventuali esigenze dell’autorità giudiziaria ridotto al verificarsi delle circostanze previste dall’articolo Per visualizzare il Notiziario Completo richiedi l'accesso ai Notiziari di procedere celermente con esamiOnline autoptici anche prima 8 e dall’articolo 10, o aumentato ai sensi dell’art. 9 del della scadenza del periodo ordinario di osservazione, il d.P.R. n. 285/90. mandando la richiesta all'indirizzo Consiglio Superiore di Sanità afferma: “la riduzione del Un errore abbastanza comune è quello di ritenere che, in periodo ordinario di osservazione dei cadaveri ai fini di un presenza di morte violenta o di sospetto di morte dovuta ufficiostampa@anusca.it più sollecito riscontro diagnostico (…) può essere autorizzata a reato, il nulla osta emanato dall’autorità giudiziaria alle condizioni già previste nell’ultima parte dell’articolo tenga luogo alla produzione del certificato necroscopico. 8 del vigente regolamento di polizia mortuaria, quando il In realtà non è così: si tratta infatti di documenti distinti, medico necroscopo avrà accertato la morte anche mediante che vengono emanati con diverse finalità: il certificato l’ausilio di apparecchi e strumenti (…)”, come evidenziato necroscopico risponde alla primaria esigenza di accertare nella circolare del Ministero della Sanità n. 86/79. in maniera inconfutabile, secondo le disposizioni di Servizio Gratuito per tutti i Comuni Associatil’ufficiale ad ANUSCA. In conclusione, dello stato civile ai fini del legge, che il soggetto è defunto, stabilendo anche un rilascio del permesso di seppellimento dovrà comunque periodo di osservazione del cadavere durante il quale non acquisire il certificato necroscopico. Nel permesso di solo non può essere sepolto, ma nemmeno sottoposto ad seppellimento andrà indicato il periodo di osservazione autopsia, a trattamenti conservativi, a conservazione in stabilito dal necroscopo; il certificato infine sarà celle frigorifere ecc. Il nulla osta invece attesta che dal allegato nel relativo fascicolo, ai sensi dell’articolo 74 punto di vista dell’autorità giudiziaria, avendo esperito dell’ordinamento di stato civile. tutte le verifiche richieste ed avendo raccolto gli elementi

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L'opinione:

La Legge "Severino" e l'incandidabilità alle elezioni comunali

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di Pierpaolo Benetton – Istruttore Direttivo Comune di Padova

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stato affrontato da ultimo dalla Sentenza della 3° Sezione ome è noto gli artt. 58 e 59 del TUEL approvato del Consiglio di Stato n. 1984 del 16 maggio 2016. Ma con D. Lgs. 267/2000 relativi alla incandidabilità ricostruiamo cosa era successo per poi vedere come il e alla sospensione o decadenza dalla carica del Sindaco, collegio ha risolto il problema. del Presidente della Provincia e dei consiglieri, sono stati abrogati dalla cosiddetta legge Severino approvata con D. Lgs. 235/2012. A seguito di ciò il Ministero ha modificato i modelli relativi dell’accettazione delle candidature con la relativa autodichiarazione relativa all’assenza delle cause di incandidabilità, presenti nel libretto delle istruzioni per la presentazione delle candidature. Infatti Per visualizzare il Notiziario Completo richiedi l'accesso ai Notiziari Online la legge Severino prevede delle cause molto più ampie rispetto al vecchiomandando la richiesta all'indirizzo testo, in particolare agli artt. 10 e 12. Ma se in sede di presentazione delle ufficiostampa@anusca.it candidature ci si accorge che sono stati usati i vecchi modelli, come ci si deve comportare? E ancora come va interpretato l’art. 17 del 235/2012?

del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017.

Andiamo con ordine dall’entrata in vigore del 235/2012 è successo un Servizio Gratuito per tutti i Comuni Associati ad ANUSCA. po’ di tutto, specie in relazione al comportamento delle Commissioni circondariali, incaricate di verificare la correttezza della documentazione, Nelle elezioni comunali del 2016 una lista presentata infatti alcune non hanno tenuto conto dei modelli non per le elezioni comunali nel Comune di Milano era perfettamente corretti, altre, hanno ricusato le liste, altre stata respinta perché i candidati nella dichiarazione di ancora hanno chiesto l’integrazione. accettazione avevano fatto riferimento agli artt. 58 e Ma allora qual è la via corretta? 59 del TUEL. In primo luogo, ognuno di noi operatori, quando allo Veniva quindi presentato ricorso al TAR, che lo sportello si presenta un utente che chiede informazioni respingeva e quindi al Consiglio di Stato. in merito, deve sicuramente raccomandare di usare Il collegio afferma che non sono condivisibili le precedenti i modelli costruiti sulla falsa riga delle istruzioni dal pronunce in particolare la sentenza n. 2388/2014 sezione Ministero per l’anno in corso, personalmente eviterei 5°, che era partita dal presupposto che le dichiarazioni di distribuire noi i modelli onde evitare di distribuire dovevano fare riferimento alle condizioni previste al modelli vecchi o superati. momento della presentazione dell’atto. In soccorso sicuramente ci viene l’art. 17 del 235/2012 che recita: “i richiami agli articoli 58 e 59 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ovunque presenti, si intendono riferiti, rispettivamente, agli articoli 10 e 11 del presente testo unico”. Sembrerebbe tutto chiaro invece non è proprio così tanto che il problema è Numero 6 . Giugno 2017

Nella attuale pronuncia invece si ribalta la prospettiva affermando in primoinfo: luogo www.anusca.it che l’erronea indicazione Per maggiori non porta alla carenza sostanziale delle condizioni di candidabilità, ma bensì una “mera irregolarità formale”. Il presupposto di partenza è che è “incontestabile la


Notiziario A.N.U.S.C.A. volontà dei candidati” di “concorrere alle attuali elezioni, secondo la legislazione vigente, nella consapevolezza delle conseguenze amministrative e anche penali che ne conseguono” in caso di dichiarazioni mendaci.

quasi perentorio in quanto dice: “deve ragionevolmente orientare l’interprete anche nel valutare le dichiarazioni erroneamente rese dai candidati con riferimento al citato art. 58, che lo stesso art. 17 ha inteso, oltre che abrogare, interamente sostituire, già sul piano normativo”.

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Ecco quindi che il collegio parte dal presupposto che fondamentale è la volontà dell’individuo al di là della perfetta conoscenza delle norme citate. Ricordiamo che secondo una ormai storica sentenza della Corte Costituzionale l’ignoranza della legge non scusa solo se essa è facilmente conoscibile. Ora io mi chiedo come possiamo dire se vi è facile conoscenza di una norma, tra l’altro così tecnica, e in base a quale criterio possiamo affermare che vi è facile conoscibilità.

Ecco il punto fondamentale l’art. 17, secondo il parere dell’autorevole collegio non solo ha abrogato le norme di cui agli artt. 58 e 59 del TUEL, ma dice che con esso il Legislatore ha inteso anche interamente sostituire gli articoli abrogati. Quindi vi è stata sostituzione e successione di norme. Certo riconosco che il Legislatore avrebbe potuto usare termini migliori o quanto meno esprimersi in altro modo magari usando, in un articolo ad hoc, frasi del tipo “gli “Forse da quanto ne parlano o ne hanno parlato gli artt. 10 e 12 della presente legge sostituiscono gli artt. 58 organi di comunicazione o i social?”, visto che siamo e 59 del d.lgs 267/2000” o qualcosa di simile. Avrebbe nell’era “dell’informazione 2.0”. almeno risparmiato a molti di noi lavoro in più e corse Secondo voi se chiediamo alla persona della strada cose frenetiche di candidati e gruppi forse un po’ distratti, nel dice la legge Severino, ci risponde citando la legge alla presentarel'accesso le candidature. Perotteniamo visualizzare il Notiziario Completo richiedi ai Notiziari Online perfezione oppure le risposte più disparate? Il libretto delle istruzioni per la presentazione e Ecco perché la pronuncia che stiamo analizzando mandando la richiesta all'indirizzo l’ammissione delle candidature edizione 2017 ha avuto parla espressamente di possibilità di integrare la il pregio di avere una intera sezione dedicata a riportare documentazione presentata in sede di presentazione della ufficiostampa@anusca.it tutta una serie di pronunce del Consiglio di Stato, e ha documentazione nei termini e nella sede fissati. riportato anche questa, purtroppo le esigenze di spazio Qui il collegio parla di “mera irregolarità formale” e di o altre ragioni hanno portato a tagliare proprio il punto possibilità di integrazione. Ma perché possibilità e non che ho appena citato che, a mio avviso, è fondamentale. dovere di integrazione a pena della ricusazione della lista? In chiusura auspico che nel futuro questo problema non

del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017.

A mio avviso la risposta ci viene data dalla stessa abbia più a presentarsi, o perché il problema di modelli sentenza precisamente alServizio punto 3.5Gratuito dove citando perl’art. tutti17i Comuni ad ANUSCA.superato, oppure perché vecchiAssociati venga completamente della 235/2012 precisa che se pur siamo nell’ambito le istruzioni ministeriali sono sempre più chiare ed delle abrogazioni, e alle norme di coordinamento delle evitano difformità di interpretazione magari nella stessa fonti, siamo davanti ad una norma di “indubbia portata provincia, a seconda di come la pensa il presidente della sistematica” e chiude il paragrafo con un invito che suona Commissione o Sottocommissione Circondariale.

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La certificazione delle unioni civili Di Roberta Mugnai – Responsabile Servizio Stato Civile Comune di Arezzo

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na delle novità più curiose introdotte dalla Legge n.76/2016 è la puntuale indicazione del contenuto della “certificazione” dell’unione civile.

1, recita: “La certificazione dell’unione civile riporta i dati anagrafici delle parti, l’indicazione del regime patrimoniale e della residenza, oltre ai dati anagrafici e alla residenza dei testimoni.”

La legge n.76/2016 all’art.1, comma 9, infatti, recita: Fino ad oggi gli ufficiali di stato civile era abituati ad “L’unione civile tra persone dello stesso sesso è certificata attenersi unicamente alle indicazioni dell’art.108 del DPR dal relativo documento attestante la costituzione 396/2000 per il rilascio dei certificati di stato civile. Non dell’unione civile, che deve contenere i dati anagrafici era solito nella normativa specificare per ciascun istituto delle parti, l’indicazione del loro regime patrimoniale e giuridico come doveva essere formulata la certificazione. della loro residenza, oltre ai dati anagrafici e alla residenza Lo stesso art.108 non scende nella descrizione puntuale dei testimoni”. del certificato, ma si limita a dichiarare che i certificati Specifiche così dettagliata, sono state ribadite dall’art.7 devono contenere le generalità come per legge delle primo comma del DPCM 144/2016: “Spetta all’ufficiale persone a cui i singoli eventi si riferiscono e gli estremi dello stato civile il rilascio del documento attestante la dei relativi atti. costituzione dell’unione, recante i dati anagrafici delle Per visualizzare il Notiziario Completo richiedi l'accesso ai Notiziari Online parti, l’indicazione del regime patrimoniale e della L’art. 108 va, poi, applicato tenendo conto dell’art. 1 lett. residenza, oltre ai dati anagrafici ed mandando alla residenzaladeirichiesta F) delall'indirizzo D.P.R. 445/2000: “CERTIFICATO il documento testimoni ai sensi dell’art.1, comma 9 della legge”. rilasciato da una amministrazione pubblica avente funzione di ricognizione, riproduzione e partecipazione Infine il decreto legislativo attuativo n.5 delufficiostampa@anusca.it 19 gennaio a terzi di stati qualità personali e fatti contenuti in albi, 2017 inserendo l’art. 70 quinquesdecies “Certificazione elenchi e registri pubblici o comunque accertati da soggetti dell’unione civile” nel D.P.R. 396/2000, al comma titolari di funzioni pubbliche” e dell’art.16, comma 1

del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017.

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Notiziario A.N.U.S.C.A. del suddetto D.P.R.: “Al fine di tutelare la riservatezza dei dati personali di cui agli articoli 22 e 24 della legge 31 dicembre 1996, n.675, i certificati ed i documenti trasmessi ad altre pubbliche amministrazioni possono contenere soltanto le informazioni relative a stati, fatti e qualità personali previste da legge o da regolamento e strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità per le quali vengono acquisite.”

(in quanto la sottoscrizione dell’ufficiale di stato civile era esaustiva della regolarità dell’atto!), lasciandone la presenza soltanto negli atti di matrimonio per motivi legati alla tradizione. Estremamente originale è anche l’espressa indicazione del regime patrimoniale, che va formulato anche nel caso di regime patrimoniale legale, diversamente da quello che accade negli estratti di matrimonio.

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Da quanto premesso, si evince che, nel caso delle certificazioni delle unioni civili, va seguita una regola diversa che le distingue da qualsiasi altra certificazione di stato civile. In effetti applicando la legge n.76/2016 avremo per le unioni civili una certificazione estremamente ricca di informazioni, che non compaiono e non devono comparire in altri certificati di stato civile nel rispetto del costrutto normativo testé descritto.

Il decreto legislativo n.5/2017 ha cambiato la disciplina del cognome dell’unito civilmente, eliminando la variazione di generalità nel caso di scelta del cognome comune da posporre o anteporre da parte dell’unito civilmente con cognome diverso, pertanto questo, che poteva essere un problema nella prima formulazione dell’istituto così come indicato nella legge n.76/2016, sicuramente non va più indicato nella certificazione.

Infine una considerazione: a mio parere, se la certificazione riguarda un matrimonio tra persone dello Nel caso della certificazione dell’unione civile occorrerà, stesso sesso contratto certificazione non il Notiziario Completo richiedi l'accesso ai all’estero, Notiziarinella Online invece, inserirePer dativisualizzare aggiuntivi quali la residenza degli potrà essere scritto “Rossi Mario e Bianchi Luca hanno uniti civilmente (che non potrà che essere la residenza al mandando la richiesta all'indirizzo costituito unione civile a Madrid il 01.01.2017”, ma, nel momento della costituzione dell’unione civile). rispetto della realtà dei fatti, occorrerà specificare “Rossi Saltano all’occhio le generalità complete deiufficiostampa@anusca.it testimoni, Mario e Bianchi Luca hanno contratto matrimonio, che danno rilievo a una figura che il DPR 396/2000 avente efficacia in Italia di unione civile, a Madrid il aveva eliminato a suo tempo dagli atti di stato civile 01.01.2017”.

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La pagina dei Quesiti Risolti a cura di Agostino Pasquini - Vice Segretario Comune di Misano Adriatico

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ei nostri uffici continua la “frenetica” e “complicata” attività in materia di cittadinanza: ecco un campionario di "problemi". Riconoscimento dello “jus sanguinis” in Italia e residenza anagrafica

nei tre mesi di regolarità sul territorio a decorrere dall’ingresso nell’area Schengen previa verifica che si tratti di discendenti di cittadino italiano; per il resto del procedimento anagrafico, l’ufficiale d’anagrafe si comporterà come per tutte le pratiche anagrafiche: entro quarantacinque giorni dalla ricezione delle dichiarazioni rese ai sensi dell’articolo 13, comma 1, lettere a), b) e c), accerterà la effettiva sussistenza dei requisiti previsti dalla legislazione vigente per la registrazione, e trascorso questo termine quanto dichiarato si considererà definitivo.

del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017.

In merito alla cittadinanza italiana jure sanguinis, per quanto riguarda la residenza fissata in Italia chiedo se questa debba permanere per tutta la durata e dunque fino a conclusione della procedura di attribuzione della cittadinanza. I dubbi sono:

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Il suggerimento è quello di verificare in modo molto accurato la dichiarazione anagrafica nei primi 45 giorni mediante controlli successivi in modo da poter eventualmente provvedere all’annullamento della pratica anagrafica in caso di assenza dell’interessato.

Se la pratica non viene completata nei 3 mesi (che rappresenta il limite del soggiorno libero in Italia) e l’interessato non si presenta per chiedere il permesso in attesa di riconoscimento visualizzare Notiziario Completo richiedi l'accesso NotiziarisaràOnline di cittadinanzaPer italiana, l’Ufficio èiltenuto comunque ad Dopo tale termine ai il soggetto iscritto sul territorio accertare che l’interessato sia ancora presente nel territorio? e per cancellarlo dall’anagrafe si dovranno seguire le mandando la richiesta all'indirizzo procedure di cancellazione per irreperibilità. Se mentre si […] Se c’è una Agenzia (o avvocato) che si occupa di seguire percorre la via della cancellazione anagrafica si è in grado e supportare il cittadino nella procedura, può attraverso una ufficiostampa@anusca.it di chiudere il procedimento di riconoscimento della delega sostituirsi allo stesso nell’ambito del procedimento di cittadinanza italiana sino a che il soggetto risulterà essere attribuzione? […] iscritto si dovrà intervenire a modificargli la cittadinanza; Risponde l'Esperta ANUSCA Grazia Benini: vorrà dire che alla fine delle verifiche anagrafiche si cancellerà un italiano e non più uno straniero. Nella Circolare K 28/1991 il Ministero precisa che Non si comprende quale tipo di rapporto si debba intessere Servizio Gratuito per tutti i Comuni Associati ANUSCA. condizione preliminare con l’agenzia unaad volta controllata la documentazione per il riconoscimento della nella fase iniziale e ricevuta l’istanza, il tempo di attesa cittadinanza italiana è la è nella risposta del consolato italiano, ma non esiste un residenza in un comune consolato che impieghi tanti mesi nel rispondere. italiano dovendo l’eventuale Una volta che ha risposto il consolato, la eventuale possesso dello status civitatis richiesta di trascrizione di atti dello stato civile, come italiano essere certificato dal prevede l’art. 12 comma 7 dell’OSC può essere fatta Sindaco del comune italiano di residenza. da qualsiasi persona munita di procura speciale, non La prima necessità individuata è quindi quella necessariamente redatta con atto pubblico. Non serve certificativa. dunque né avvocato né agenzia. La seconda necessità è quella di individuare il Sindaco competente a cui presentare l’istanza. La pratica di riconoscimento della cittadinanza italiana si dipana quindi attraverso tre procedimenti diversi: 1) Iscrizione anagrafica 2) Verifica status civitatis 3) Trascrizione degli atti di stato civile Per quello che riguarda l’iscrizione sappiamo che tali discendenti possono richiedere l’iscrizione anagrafica Numero 6 . Giugno 2017

Certificazioni di autorità straniere da applicare a cittadini italiani naturalizzati Le attestazioni d’individualità rilasciate a richiesta degli interessati, ad esempio, dal Consolato del Marocco in Italia, possono essere considerate integrative dell’atto di matrimonio ai fini della trascrizione in questi registri? Tali documenti attestano che le generalità riportate nell’’atto Per maggiori info: www.anusca.it

di matrimonio e le generalità riportate nella carta di identità rilasciata dal nostro Comune per lo sposo divenuto cittadino italiano e nel passaporto marocchino e nella carta di identità


Notiziario A.N.U.S.C.A. rilasciata da questo Comune per la sposa, appartengono alla stessa persona e indicano l’esatta identità desunta, per lo sposo dalla carta d’identità italiana e per la sposa dal passaporto straniero.

A seguito del riconoscimento della cittadinanza italiana, l’interessato è per il nostro ordinamento solamente cittadino italiano, ai sensi dell’art. 19 della legge 218/1995 e, pertanto, il figlio che nascerà, cittadino italiano sia per via paterna che materna, sarà soggetto solamente alle disposizioni del nostro ordinamento, in base alle quali il padre italiano trasmette il proprio cognome al figlio, l’intero doppio cognome qualora sia composto da due elementi.

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Risponde l'Esperta ANUSCA Tiziana Piola

Una volta che il cittadino straniero diventa italiano non si possono acquisire le attestazioni del consolato straniero in Italia al fine delle correzioni ed integrazione di dati mancanti sugli atti trascritti, poiché ai sensi dell’art 19 della legge 218/1995: “Se la persona ha più cittadinanze, si applica la legge di quello tra gli Stati di appartenenza con il quale essa ha il collegamento più stretto. Se tra le cittadinanze vi è quella italiana, questa prevale.”

del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017.

Pertanto, l’unica soluzione, una volta formato l’atto di nascita con il doppio cognome, sarà quella di rivolgersi alla Prefettura per presentare istanza di cambiamento di cognome del figlio, ai sensi dell’art. 89 del dpr 396/2000.

L’accesso agli atti comunali del Trattato Per visualizzare il Notiziario Completo richiedi l'accesso ai Notiziari Online Germano, ai fini della cittadinanza italiana deve quindi produrre un documento

di San

L’interessato rilasciato dall’autorità straniera, nel Paese di origine.laSerichiesta Con all'indirizzo la presente si chiede cortesemente un parere in merito mandando il dato da correggere o da integrare è relativo ai genitori al rilascio di dichiarazioni/attestazioni riguardanti il (ancora cittadini stranieri) o alla moglie (ancora cittadina contenuto del Trattato di Pace di San Germano: “L’elenco ufficiostampa@anusca.it straniera) si possono accettare le attestazioni del consolato di coloro che a sensi del trattato di pace di San Germano straniero in Italia. hanno acquisito la cittadinanza italiana di pieno diritto” sottoscritto da questo ufficio comunale il 30.04.1922. Il “doppio” cognome del minore figlio di cittadini Viene infatti chiesta una dichiarazione della presenza stranieri naturalizzati nell’elenco di antenati da parte di cittadini stranieri al fine del riconoscimento cittadinanza italiana all’estero. Un cittadino di origine Servizio brasiliana,Gratuito naturalizzato peritaliano tutti i Comuni Associati addella ANUSCA. Si chiede inoltre se sia possibile tale rilascio in presenza di per residenza nel 2016, è attualmente in attesa di un figlio accertata discordanza dei dati anagrafici, esempio sul nome dalla moglie italiana e chiede informazioni relativamente e sul luogo di nascita, rilevata dalla visura degli atti di all’attribuzione del cognome al nascituro. nascita. Si ringrazia anticipatamente e si porgono cordiali Illustro brevemente il caso. Alla nascita, avvenuta in Brasile, saluti. al suddetto cittadino, sono stati attribuiti il cognome ed Risponde l'Esperta ANUSCA Paola Schirru il nome del padre. Per distinguerlo da quest’ultimo, al cognome del genitore è stato aggiunto l’elemento “JUNIOR” L´accesso agli atti (legge (agnome). 241/90), è consentito a La trascrizione dell’atto di nascita in Italia, a seguito dell’acquisto di cittadinanza italiana, è stata effettuata, come stabilito dal Decreto Presidenziale, riportando entrambi gli elementi del cognome attribuiti in Brasile.

Chiede se, in considerazione del possesso della doppia cittadinanza italo-brasiliana ed appellandosi all’ordinamento del proprio paese d’origine, possa, in sede di dichiarazione di nascita del proprio figlio, attribuire al neonato il cognome con esclusione dell’agnome “JUNIOR”, mantenendo per sé il proprio cognome composto da entrambi gli elementi. Risponde l'Esperto ANUSCA Renzo Calvigioni

chiunque abbia un interesse diretto e concreto da tutelare (riconoscimento della cittadinanza italiana), laddove l’istante dimostri di conoscere, anche se parzialmente, il documento richiesto.

Ritengo quindi, che le discordanze rilevate in merito al

Per maggiori info: www.anusca.it nome e luogo di nascita non può legittimare un eventuale rifiuto alla richiesta di rilascio della dichiarazione della presenza dell’avo, nell’elenco di coloro che hanno Numero 6 . Giugno 2017

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Notiziario A.N.U.S.C.A. acquisito il pieno diritto alla cittadinanza italiana sulla base del Trattato di Pace di San Germano. E’ fenomeno consueto che le generalità dell’avo italiano, risultino modificate nei successivi atti di stato civile formati nello Stato di emigrazione e quindi sia normale che la richiesta dei discendenti riportino delle discordanze.

Risponde l'Esperta ANUSCA Gianna Nencii Se l’autorità straniera (dello Stato di nascita) certifica chi sono i genitori della signora, non c’è bisogno di fare altre ricerche (sul matrimonio dei genitori e meno che mai chiedere un ulteriore riconoscimento...).

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Cittadina cubana naturalizzata italiana, atto di nascita fatto dal padre nominando in modo improprio (secondo la legge italiana) la madre

del Notiziario ANUSCA n. 6 - Giugno 2017.

Questo ufficio ha ricevuto da parte dell’Ambasciata d’Italia in L’Avana il decreto ministeriale di conferimento della cittadinanza italiana ad una cittadina cubana coniugata con cittadino italiano congiuntamente all’atto di nascita per la trascrizione.

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Quando c’è un acquisto di cittadinanza italiana, infatti, l’ufficiale dello stato civile non deve fare la verifica di tutti gli atti di stato civile che si sono formati prima dell’acquisto della cittadinanza.

Infatti questi atti sono stati formati da un’autorità straniera (secondo una legge straniera) e sono stati formati quando Nel leggere l’atto di nascita mi sono accorta che la la persona era cittadina straniera, dunque l’ufficiale di dichiarazione è stata fatta dal solo padre. stato civile italiano non ha competenza, a mio parere, a Per visualizzare il Notiziario Completo richiedi l'accesso ai Notiziari controllare la loro conformità allaOnline legge italiana. Nell’atto è comunque scritto il nome del padre e madre della neocittadina. In sostanza quando una cittadina straniera diventa mandando la richiesta all'indirizzo italiana lo diventa con quei genitori “attestati” dall’autorità Mi chiedo se posso procedere alla trascrizione oppure chiedere straniera senza bisogno che l’ ufficiale di stato civile all’Ambasciata il controllo sul matrimonio ufficiostampa@anusca.it o meno dei italiano vada a verificare qual è stata la legge applicabile e genitori e nel caso in cui non fossero sposati il riconoscimento se la stessa è contraria all’ordine pubblico. da parte della madre.

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Numero 6 . Giugno 2017


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Morto Alberto La Volpe: sua la firma sul decreto che ha eretto ANUSCA in Ente Morale

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utto nel mondo del giornalismo televisivo: è morto Alberto La Volpe, giornalista Rai ed ex-direttore del Tg2, cofondatore e vicedirettore del Tg3. Per un decennio La Volpe fu anche Sindaco di Bastia Umbra, nel 1996 è stato nominato sottosegretario ai Beni Culturali nel primo governo Prodi e poi al Ministero degli Interni, durante il primo governo D’Alema. Proprio in veste di sottosegretario al Ministero degli Interni firmò il decreto di erezione ad Ente Morale dell’Associazione ANUSCA in data 19 luglio 1999. Durante il 35° Convegno Nazionale svoltosi a Chianciano Terme nell’anno 2015 il Presidente Gullini lo invitò a presiedere ai lavori in ricordo proprio di questa tappa

fondamentale nella storia dell’Associazione. Il dott. la Volpe, per problemi di salute, malvolentieri, dovettedeclinarel’invito,promettendo comunque la sua presenza alla prima occasione utile. Queste le parole che rivolse all’Assemblea esaltando la figura professionale degli Ufficiali di Anagrafe e Stato Civile, protagonisti del futuro della Pubblica Amministrazione Italiana:

"Caro Presidente, purtroppo devo affidare ad un messaggio il mio vivissimo desiderio di partecipare ai vostri lavori a Chianciano. Ma nella vita anche un ginocchio ed il suo cattivo funzionamento possono incidere sulle nostre scelte. Il vostro convegno si svolge in una fase politica in cui si annunciano grandi cambiamenti. Come nel caso della riforma della Pubblica Amministrazione. E voi, oggi soprattutto, fate, farete parte dell’Italia che cambia. Non più il leggendario “Policarpo ufficiale di scrittura”, ma un soggetto pienamente protagonista della grande rivoluzione tecnologica che ci é davanti. Voi potrete giocare, con la vostra professionalità, un ruolo di grandissimo rilievo. Non più burocrati, passivi esecutori. Ma “inventori” di un nuovo approccio con la società in cui viviamo e di cui voi siete i primi soggetti “accoglienti”. Mi fermo qui perché il mio vuole essere un messaggio sincero di riconoscenza per aver voluto ricordare di essere stato il firmatario del decreto, come Sottosegretario all’Interno, che ha attribuito alla vostra associazione la qualifica di ente morale. Si è dimostrato così che non è vero quando si dice “chi si firma è perduto”. Al contrario, ne sono pienamente orgoglioso. Pertanto affido a Lei caro Presidente ed a tutti i convegnisti il mio più sincero augurio di buon lavoro. Sperando di poterla incontrare al più presto le invio i miei più amichevoli saluti". Alberto La Volpe

Addio a Massimo Bolsi, il "Signore dell'Anagrafe" di Primo Mingozzi - Direttore Responsabile Notiziario ANUSCA

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i spegne a 73 anni, Massimo Bolsi, ex dirigente dell'ufficio demografico del Comune di Parma, e revisore dei conti di ANUSCA. Ci lascia per sempre il "Signore dell'Anagrafe", così come era conosciuto nella sua città: sempre disponibile e generoso, sempre con il sorriso sulle labbra, quasi che paresse un timbro. Pronto a dialogare con tutti, era appassionato di questioni civiche e non si tirava mai indietro, pronto ad ascoltare e a confrontarsi sempre con il sorriso. Rimangono impressi nella memoria di chi lo ha conosciuto i suoi allegri fischiettii, che sembravano veri e propri concerti. Qualche parola di ricordo da parte del Presidente di ANUSCA Paride Gullini: «Massimo è stato un convinto sostenitore e collaboratore dell'Associazione fin dall'inizio, quando insieme ad un ristretto gruppo di operatori si lavorava per mettere le basi di una "ANUSCA di servizio" per gli operatori, per le Amministrazioni comunali, per lo Stato. Attivo nella sua Parma, instancabile suggeritore delle regole necessarie ad una vita democratica dell'Associazione, finalizzate a favorire la partecipazione, a garantire la trasparenza in tutti i suoi atti. Un cammino durato oltre trent'anni sia come organizzatore di iniziative legate al tesseramento sia quale garante delle risorse finanziarie dell'Associazione. Una lunga ed appassionata attività che ha contribuito a fare crescere l'Associazione ed a farle raggiungere risultati impensabili, oggi davanti agli occhi di tutti noi, uno fra tutti: l'Accademia Nazionale degli Ufficiali di Stato Civile, Anagrafe ed Elettorale. Un sogno del 1980 che si è avverato anche grazie all'aiuto di Massimo Bolsi. Ci mancherà molto il Suo prezioso contributo. Grazie Massimo per tutto quello che hai fatto!» Numero 6 . Giugno 2017

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Alfedena: paesaggi antichi e storie da scoprire

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lfedena è situata in una zona montuosa, al confine fra le regioni Abruzzo Molise e Lazio.

La natura che lo circonda è ciò che rende più suggestivo il paese: dai torrenti tumultuosi al Lago della Montagna Spaccata, (quota 1050) con le sue spiaggette naturali e le sue limpide acque in cui si riflettono i maestosi monti imbiancati di neve anche a primavera inoltrata, al Pianoro di Campitelli (quota 1400), campo di gara da sci di fondo omologato F.I.S.I. con la suggestiva radura nel bosco di faggi. La storia di Alfedena affonda le sue radici nel VII secolo a.C. nella civiltà preromana dei Sanniti, che si espansero prima verso l’Abruzzo meridionale e, poi attorno alla metà del V secolo a.C. verso la Campania. Nel IV secolo, però, essa venne a scontrarsi con l’espansionismo romano e alla fine delle guerre Sannitiche, i Sanniti dovettero capitolare. La presenza di resti monumentali sul colle del Curino, l’imponente Cinta poligonale ancora oggi ben visibile e la vastissima Necropoli testimoniano tuttora i trascorsi storici di un centro di importanza ed interesse nazionale, proprio per la sua posizione privilegiata.

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Il Museo Civico Aufidenate Antonio De Nino, inaugurato già sul finire del 1800 e riproposto negli anni ’90 nei nuovi locali, ora sul sito della Necropoli stessa, espone i corredi più rappresentativi della necropoli, considerata senza dubbio la più consistente in area sannitico-campana; i corredi funerari databili tra fine VII e inizi II secolo a.C, forniscono una fondamentale chiave di lettura del territorio altosangrino e della organizzazione sociale ed economica della popolazione dei Sanniti Pentri. Le più interessanti testimonianze medievali sono le mura del Castello e la Torre Normanno-Sveva a pianta ottagonale del X –XI sec., unico esempio nella zona ed oggetto, negli ultimi anni, di restauro conservativo. Le due strutture insistono nella Piazza Sannitica, nel borgo nato dalla fortificazione voluta dalle famiglie Caldora, Cantelmo e Aragona. Il Centro Storico mantiene ancora, a tratti, il suo

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Comuni in Vetrina

impianto urbanistico medievale, rilevabile dalla porta che reca in chiave lo stemma della Città e che congiunge la Piazza Umberto I alla Piazza Sannitica, ove svetta il Campanile a cipolla di derivazione Il Sindaco Ing. Massimo Scura saracena della distrutta Chiesa della Madonna delle Grazie e luogo ove insistono i ruderi dell’antico borgo distrutto dai bombardamenti causati dallo stanziamento di truppe contrapposte della Linea Gustav, durante la seconda guerra mondiale. Numerosi sono gli angoli suggestivi da visitare, fra questi la Villa Comunale ove, a memoria dell’antico mestiere del selciatore, si può ammirare il Monumento dello scultore Sandro Pagliuchi, il Belvedere del Castello Medievale, La Chiesa Parrocchiale dei Ss. Apostoli Pietro e Paolo, - XIII sec. - ricostruita dopo la seconda guerra mondiale che ne causò la distruzione, conserva nella facciata e nel portale l’impronta romanica. Interventi di recupero del tessuto urbano hanno permesso la realizzazione di un Parco Fluviale e di un camminamento che, insinuandosi fra le rocce del “Ponte d’Achille”, attraversa il paese per l’intera lunghezza, regalando al visitatore un impensabile aspetto selvaggio ed uno scenario affascinante e caratteristico, per la frescura del fiume Rio Torto, che l’attraversa per l’intero paese e la rigogliosa vegetazione riparia. Alfedena conserva molte tradizioni: la Festa di S. Antonio Abate (17 gennaio) che richiama in loco numerosissime persone, la manifestazione spontanea di origine pagana “A Te Pumba mé” (ultimo giorno di febbraio), la processione al Calvario all’alba del Venerdi Santo; Festa Patronale (2^ domenica di luglio) ed altri eventi che solitamente culminano nelle Manifestazioni dell’«Agosto Alfedenese», ove insieme alle moderne feste di piazza,


Notiziario A.N.U.S.C.A. vengono proposte sagre, mostre e mercatini in cui la degustazione di piatti tipici come la pizza fritta, la zuppa della sposa, la cicerchiata o gli orapi è strettamente legata alle tradizioni antiche del matrimonio, dell’avvicendarsi delle stagioni e degli antichi mestieri. Il Comune di Alfedena e ANUSCA Sindaco di Alfedena è l’Ing. Massimo Scura, che insieme alla sua giovane e dinamica Amministrazione, riconfermata per la seconda volta nel 2016, ha sempre creduto nell’aggiornamento professionale dei dipendenti, per fornire ai suoi cittadini servizi rispondenti a normative sempre più complesse e responsabilizzanti, che richiedono specifica qualificazione professionale. Pertanto, gli eventi ed i servizi dell’Associazione ANUSCA, ritenuti garanzia di professionalità, specializzazione e sinergia con le Istituzioni, nelle materie Stato Civile Anagrafe Elettorale, hanno determinato l’iscrizione del Comune di Alfedena, come Socio, optando per la quota A nel 2014 e per la quota D nel 2016, ritenendo inoltre determinante la frequentazione dei corsi di aggiornamento e delle giornate di studio di ANUSCA, come occasioni preziose di confronto diretto con l’universo delle materie demografiche, sempre più evolute. “Sono stata destinata ai Servizi Demografici nel 2012 – ci racconta Leondina Crispi dei Servizi Demografici di Alfedena - per motivi di urgenza, con il ruolo di Ufficiale di Stato Civile Anagrafe Elettorale, a causa del pensionamento del collega e per naturale slittamento nell’area amministrativa, in cui ero già inquadrata con altre funzioni; sfida accettata grazie all’affiancamento di colleghi sempre disponibili e rassicuranti. L’iscrizione all’Associazione ANUSCA è avvenuta, durante il Corso Residenziale in Accademia, a Castel San Pietro Terme, nel maggio del 2012, proprio nei giorni del sisma in Emilia Romagna, dove ho conseguito l’Abilitazione come Ufficiale di Stato Civile, conoscendo un contesto meraviglioso di grandi persone, che definire colleghi non osavo, tanto mi sembrava irriverente e riduttivo nei loro confronti, così illustri professionisti e maestri in materia. Ben presto, invece, quelle delicate mansioni delegate ad operatori demografici, che apparivano tanto lontane dalla mia realtà

di piccolo paese di montagna dell’Abruzzo interno, si sono calate nel lavoro di ogni giorno, prospettandomi la conferma che le ridotte dimensioni geografiche o demografiche del mio paese, esonerano un addetto a quei servizi dalla conoscenza di procedimenti attuativi di norme che regolano la vita dei cittadini nostri utenti. Per Alfedena il grande tema dell’emigrazione all’estero nei primi anni del ‘900 e quindi le numerose iscrizioni AIRE e le pratiche di cittadinanza, la trascrizione di sentenze e atti dall’estero, la gestione dei flussi immigratori , impattanti con la nuova legge sulla Residenza in Tempo Reale, il prossimo subentro in Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, la gestione della popolazione straniera residente, e, in ultimo, le problematiche connesse alla registrazione anagrafica dei migranti richiedenti asilo, Senza il sostegno di ANUSCA, con la partecipazione ai Convegni Nazionali del 2014 2015 e 2016 e degli eccellenti servizi in quota D, come i Quesiti Risolti, le Video lezioni, le video pillole e l’ottimo sito, implementato ora dalla Download area, non avrei potuto occuparmene. Ma soprattutto gli incontri di aggiornamento professionale rivolti agli operatori dei Servizi Demografici su tematiche di attualità in materia di Anagrafe, Stato Civile ed Elettorale, organizzati in collaborazione con il Comitato provinciale dell’Aquila e la Prefettura, il contatto diretto e lo scambio di esperienze con i colleghi, anche nei giorni della dura, ma altissima esperienza ad Amatrice, immediatamente dopo il grave sisma, con il supporto costante di Lorella Capezzali, sono stati per me un’esperienza unica e ricca di valore, che non dimenticherò mai e che mi ha fatto affermare, nonostante le oggettive difficoltà, che il mio nuovo lavoro nei servizi demografici sia il più bello del mondo. Lo hanno ribadito più volte tanti e carissimi colleghi e tutti gli Esperti di ANUSCA, in ogni incontro, ultimo dei quali organizzato a Pizzoli dal Presidente del Comitato Provinciale Fabrizio Ioannucci, che ci ha regalato un pomeriggio di immersione totale nelle problematiche procedimentali anagrafiche e di stato civile, magistralmente illustrate da Liliana Palmieri, trovando risposte a quesiti di ogni genere. Insomma, la Famiglia ANUSCA è sempre con noi, disponibile e presente per la nostra formazione ma soprattutto per valorizzazione e tutelarci, nel lavoro quotidiano.” Numero 6 . Giugno 2017

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#ConvenzioniANUSCA

In Abruzzo, tanta convenienza per i soci ANUSCA Tessera ANUSCA è sinonimo di convenienza anche in Abruzzo: tante, tantissime opportunità diverse anche in questa regione del Centro Italia sospesa tra le montagne più alte dell’Appenino e l’azzurro dell’Adriatico. Proprio chi desiderasse una rilassante vacanza al mare, potrebbe scegliere l’Hotel Olimpic di Villa Rosa di Martin Sicuro (TE): sconto del 5% sul prezzo di listino per i soci ANUSCA che vogliano godere di questa struttura direttamente affacciata sul mare per una vacanza all’insegna dell’abbronzatura, del comfort e del relax. Altra possibilità di convenienza grazie alla convenzione con l’Hotel San Giorgio di Vasto Marina (CH): sconto del 10% sulle tariffe a pensione completa e a mezza pensione e inclusione del servizio spiaggia nella tariffa alberghiera. L’hotel è situato a pochi metri dalla spiaggia dove gli ospiti potranno godere di uno stabilimento balneare privato. Restando sempre sul tema divertimento e relax, segnaliamo lo Zoo d’Abruzzo di Rocca San Giovanni (CH): lo zoo propone, a prezzi scontati per i soci ANUSCA, una mostra faunistica con percorso pedonale in cui poter osservare gli animali da molto vicino. Dall’elefante africano al macaco del Giappone, passando dal rinoceronte bianco per una avventura fra insolita fauna. Possibilità di laboratori interattivi per imparare divertendosi.

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