QUESTIONI AMMINISTRATIVE Dott.ssa Licia Albertazzi – abilitata all’esercizio della professione forense, ex dottoranda di ricerca in diritto pubblico presso l’Università di Pavia, specializzata in diritto delle assicurazioni. Autrice di articoli giuridici per web e non, tra cui www.studiocataldi.it e www.laleggepertutti.it
Gli animali (domestici) in condominio
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e il diritto può essere considerato come il “vestito” della società, e a questa occorre che si adatti, con l’art. 1138 del codice civile il legislatore ha affrontato una questione che da tempo premeva insistentemente per essere presa in considerazione: ha formalmente legittimato i proprietari di animali domestici a detenere gli stessi anche in condominio. Gli animali domestici nel tempo sono passati da essere “semplici” bestiole da compagnia a divenire parte integrante delle nostre famiglie, tanto da spingere i padronicustodi, responsabili in loro vece sia da un punto di vista “sociale” che da uno più strettamente giuridico, a richiedere per molto tempo, per i loro amici, il riconoscimento di questo particolare status. Da un punto di vista strettamente numerico, i proprietari di animali domestici – cani, gatti, per la maggiore – negli ultimi anni si sono moltiplicati; e, conseguentemente, si è creata intorno ad essi una nuova e fitta rete di servizi (basti pensare ai numerosi pet shops e tolettature per animali sorti nelle principali
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metropoli, ma anche in centri urbani minori, nell’ultimo decennio).
e l’animale, non importa di quale genere, si incorrerebbe in inevitabili …. tra vicini di casa – che molto Si tratta di una previsione normativa probabilmente non gradirebbero dagli importanti riflessi pratici: di avere serpenti “domestici” nessun regolamento, infatti, può nell’appartamento accanto – tutto impedire ai condomini di tenere in questo “nel nome della legge”. casa propria gli animali domestici. Un regolamento condominiale di I vuoti legislativi e le derivate senso opposto sarebbe considerato criticità sono in parte state risolte contra legem. dalla giurisprudenza. Hanno provveduto i giudici, nel tempo, Il legislatore tuttavia non dà una a fornire alcune necessarie definizione di “animale domestico” interpretazioni risolvendo casi e pone alcuni limiti alla detenzione pratici di cui si riportano i più degli stessi, come, ad esempio, interessanti. evitare che l’animale domestico produca rumori molesti e prolungati, Se è vero che il condominio non non solo in orario notturno, e può impedire ai singoli di detenere utilizzare dispositivi ad hoc in aree animali domestici presso le proprie condominiali comuni (guinzaglio, abitazioni, parimenti vi è l’obbligo museruola quando necessaria). per i padroni di vigilare sui propri cani e di munire gli stessi Il (voluto?) silenzio legislativo in di guinzaglio e, quando occorra merito alla definizione stessa di – per caretteristiche specifiche animale domestico, sul lato pratico, dell’animale e per atteggiamento può implicare che astrattamente dello stesso – di museruola quando anche un’iguana potrebbe essere gli stessi frequentano aree comuni. considerata tale dal suo proprietario; Così la Corte di Cassazione (sez. e se l’elemento scriminante fosse quarta penale, sentenza 4672/2009) unicamente il legame affettivo ha condannato al risarcimento che intercorre tra il proprietario del danno il padrone di un border
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2022/ n.37