![](https://assets.isu.pub/document-structure/230502064403-20d87bd15e46957f7712871d8e08a9b7/v1/b17df271cd1b3c10d0bced95b2af30cf.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
12 minute read
La comunicazione ha radici profonde
from Apinforma 7/2023
by Confapi FVG
Concessionaria esclusiva per la pubblicità su Apinforma
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230502064403-20d87bd15e46957f7712871d8e08a9b7/v1/bf92dd087e4b0e4837808841d7e1b28b.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Advertisement
Principio dell’accesso al mercato
L’articolo 3 dispone che le stazioni appaltanti favoriscono l’accesso al mercato degli operatori economici nel rispetto dei principi di concorrenza, di imparzialità, di non discriminazione, di pubblicità e trasparenza, di proporzionalità.
Principi di buona fede e di tutela dell’affidamento
L’articolo 5 prevede che nella procedura di gara le stazioni appaltanti, gli enti concedenti e gli operatori economici si comportano reciprocamente nel rispetto dei principi di buona fede e di tutela dell’affidamento.
Nell’ambito del procedimento di gara, anche prima dell’aggiudicazione, sussiste un affidamento dell’operatore economico sul legittimo esercizio del potere e sulla conformità del comportamento amministrativo al principio di buona fede.
In caso di aggiudicazione annullata su ricorso di terzi o in autotutela, l’affidamento non si considera incolpevole se l’illegittimità è agevolmente rilevabile in base alla diligenza professionale richiesta ai concorrenti. Nei casi in cui non spetta l’aggiudicazione, il danno da lesione dell’affidamento è limitato ai pregiudizi economici effettivamente subiti e provati, derivanti dall’interferenza del comportamento scorretto sulle scelte contrattuali dell’operatore economico.
Ai fini dell’azione di rivalsa della stazione appaltante o dell’ente concedente condannati al risarcimento del danno a favore del terzo pretermesso, resta ferma la concorrente responsabilità dell’operatore economico che ha conseguito l’aggiudicazione illegittima con un comportamento illecito.
Principi di solidarietà e di sussidiarietà orizzontale ministrazioni organizzano autonomamente l’esecuzione di lavori o la prestazione di beni e servizi attraverso l’auto-produzione, l’esternalizzazione e la cooperazione nel rispetto della disciplina del codice e del diritto dell’Unione europea.
L’articolo 6 anticipa che in attuazione dei principi di solidarietà sociale e di sussidiarietà orizzontale, la pubblica amministrazione può apprestare, in relazione ad attività a spiccata valenza sociale, modelli organizzativi di amministrazione condivisa, privi di rapporti sinallagmatici, fondati sulla condivisione della funzione amministrativa con gli enti del Terzo settore di cui al codice del Terzo settore, sempre che gli stessi contribuiscano al perseguimento delle finalità sociali in condizioni di pari trattamento, in modo effettivo e trasparente e in base al principio del risultato.
Le stazioni appaltanti possono affidare direttamente a società in house lavori, servizi o forniture, nel rispetto dei principi precedentemente elencati.
Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti adottano per ciascun affidamento un provvedimento motivato in cui danno conto dei vantaggi per la collettività, delle connesse esternalità e della congruità economica della prestazione, anche in relazione al perseguimento di obiettivi di universalità, socialità, efficienza, economicità, qualità della prestazione, celerità del procedimento e razionale impiego di risorse pubbliche. In caso di prestazioni strumentali, il provvedimento si intende sufficientemente motivato qualora dia conto dei vantaggi in termini di economicità, di celerità o di perseguimento di interessi strategici. I vantaggi di economicità possono emergere anche mediante la comparazione con gli standard di riferimento della società Consip S.p.a. e delle altre centrali di committenza, con i parametri ufficiali elaborati da altri enti regionali nazionali o esteri oppure, in mancanza, con gli standard di mercato.
La cooperazione tra stazioni appaltanti o enti concedenti volta al perseguimento di obiettivi di interesse comune non rientra nell’ambito di applicazione del codice quando concorrono tutte le seguenti condizioni: a) interviene esclusivamente tra due o più stazioni appaltanti o enti concedenti, anche con competenze diverse; b) garantisce la effettiva partecipazione di tutte le parti allo svolgimento di compiti funzionali all’attività di interesse comune, in un’ottica esclusivamente collaborativa e senza alcun rapporto sinallagmatico tra prestazioni; c) determina una convergenza sinergica su attività di interesse comune, pur nella eventuale diversità del fine perseguito da ciascuna amministrazione, purché l’accordo non tenda a realizzare la missione istituzionale di una sola delle amministrazioni aderenti; d) le stazioni appaltanti o gli enti concedenti partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione.
Principio di auto-organizzazione amministrativa
Con l’articolo 7 si prevede che le pubbliche am-
Principio di autonomia contrattuale. Divieto di prestazioni d’opera intellettuale a titolo gratuito
L’articolo 8 prevede che nel perseguire le proprie finalità istituzionali le pubbliche amministrazioni sono dotate di autonomia contrattuale e possono concludere qualsiasi contratto, anche gratuito, salvi i divieti espressamente previsti dal codice e da altre disposizioni di legge.
Le prestazioni d’opera intellettuale non possono essere rese dai professionisti gratuitamente, salvo che in casi eccezionali e previa adeguata motivazione. Salvo i predetti casi eccezionali, la pubblica amministrazione garantisce comunque l’applicazione del principio dell’equo compenso.
Le pubbliche amministrazioni possono ricevere per donazione beni o prestazioni rispondenti all’interesse pubblico senza obbligo di gara. Restano ferme le disposizioni del codice civile in materia di forma, revocazione e azione di riduzione delle donazioni.
Principio di conservazione dell’equilibrio contrattuale
All’articolo 9 si regolamenta le circostanze straordinarie e imprevedibili, estranee alla normale alea, all’ordinaria fluttuazione economica e al rischio di mercato e tali da alterare in maniera rilevante l’equilibrio originario del contratto, la parte svantaggiata, che non abbia volontariamente assunto il relativo rischio, ha diritto alla rinegoziazione secondo buona fede delle condizioni contrattuali.
Gli oneri per la rinegoziazione sono riconosciuti all’esecutore a valere sulle somme a disposizione indicate nel quadro economico dell’intervento, alle voci imprevisti e accantonamenti e, se necessario, anche utilizzando le economie da ribasso d’asta.
Nell’ambito delle risorse individuate, la rinegoziazione si limita al ripristino dell’originario equilibrio del contratto oggetto dell’affidamento, quale risultante dal bando e dal provvedimento di aggiudicazione, senza alterarne la sostanza economica. Se le circostanze sopravvenute rendono la prestazione, in parte o temporaneamente, inutile o inutilizzabile per uno dei contraenti, questi ha diritto a una riduzione proporzionale del corrispettivo, secondo le regole dell’impossibilità parziale. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti favoriscono l’inserimento nel contratto di clausole di rinegoziazione, dandone pubblicità nel bando o nell’avviso di indizione della gara, specie quando il contratto risulta particolarmente esposto per la sua durata, per il contesto economico di riferimento o per altre circostanze, al rischio delle interferenze da sopravvenienze.
Principi di tassatività delle cause di esclusione e di massima partecipazione
All’articolo 10 si dispone che i contratti pubblici non sono affidati agli operatori economici nei confronti dei quali sia stata accertata la sussistenza di cause di esclusione espressamente definite dal codice.
Le cause di esclusione sono tassative e integrano di diritto i bandi e le lettere di invito; le clausole che prevedono cause ulteriori di esclusione sono nulle e si considerano non apposte.
Fermi i necessari requisiti di abilitazione all’esercizio dell’attività professionale, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono introdurre requisiti speciali, di carattere economico-finanziario e tecnico professionale, attinenti e proporzionati all’oggetto del contratto, tenendo presente l’interesse pubblico al più ampio numero di potenziali concorrenti e favorendo, purché sia compatibile con le prestazioni da acquisire e con l’esigenza di realizzare economie di scala funzionali alla riduzione della spesa pubblica, l’accesso al mercato e la possibilità di crescita delle micro, piccole e medie imprese.
Principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore. Inadempienze contributive e ritardo nei pagamenti
Al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni, recita l’articolo 11 è applicato il contratto collettivo nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro, stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e quello il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso con l’attività oggetto dell’appalto o della concessione svolta dall’impresa anche in maniera prevalente.
Nei bandi e negli inviti le stazioni appaltanti indicano il contratto collettivo applicabile al personale dipendente impiegato nell’appalto o nella concessione, in conformità di quanto sopra indicato. Gli operatori economici possono indicare nella propria offerta il differente contratto collettivo da essi applicato, purché garantisca ai dipendenti le stesse tutele di quello indicato dalla stazione appaltante o dall’ente concedente.
Prima di procedere all’affidamento o all’aggiudicazione le stazioni appaltanti e gli enti concedenti acquisiscono la dichiarazione con la quale l’operatore economico individuato si impegna ad applicare il contratto collettivo nazionale e territoriale indicato nell’esecuzione delle prestazioni oggetto del contratto per tutta la sua durata, ovvero la dichiarazione di equivalenza delle tutele.
Le stazioni appaltanti assicurano, in tutti i casi, che le medesime tutele normative ed economiche siano garantite ai lavoratori in subappalto. In caso di inadempienza contributiva risultante dal documento unico di regolarità contributiva relativo al personale dipendente dell’affidatario o del subappaltatore o dei soggetti titolari di subappalti e cottimi, impiegato nell’esecuzione del contratto, la stazione appaltante trattiene dal certificato di pagamento l’importo corrispondente all’inadempienza per il successivo versamento diretto agli enti previdenziali e assicurativi, compresa, nei lavori, la cassa edile. In ogni caso sull’importo netto progressivo delle prestazioni è operata una ritenuta dello 0,50 per cento; le ritenute possono essere svincolate soltanto in sede di liquidazione finale, dopo l’approvazione da parte della stazione appaltante del certificato di collaudo o di verifica di conformità, previo rilascio del documento unico di regolarità contributiva. In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale di cui al primo periodo, il responsabile unico del progetto invita per iscritto il soggetto inadempiente, ed in ogni caso l’affidatario, a provvedervi entro i successivi quindici giorni. Ove non sia stata contestata formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta, la stazione appaltante paga anche in corso d’opera direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate, detraendo il relativo importo dalle somme dovute all’affidatario del contratto ovvero dalle somme dovute al subappaltatore inadempiente nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto. (continua) (CS)
InforMAzIonI
Per l’InternAzIonAlIzzAzIone
A CurA dI
InforMeSt ConSultIng Srl
Riceviamo da Informest Consulting srl una serie di informazioni su iniziative e comunicazioni in materia di internazionalizzazione delle imprese. In calce ad ogni notizia sono indicati anche i referenti a cui rivolgersi per ogni utile approfondimento, fermo restando che gli interessati possono sempre fare capo all’ufficio internazionalizzazione dell’Associazione.
STATI UNITI, MECCANICA STRUMENTALE, INDUSTRIALE, COMPONENTISTICA: SELEzIONE PERSONALIzzATA DI DISTRIbUTORI E bUYER AMERICANI
Il piano di investimenti in atto negli Stati Uniti per il rinnovo infrastrutturale ed industriale e per la transizione verso la Green Economy offre concrete opportunità di business anche per le aziende italiane nel settore dei beni industriali e strumentali. Il programma americano prevede infatti un tale livello di investimenti da permettere alle aziende Italiane, anche di piccola e media dimensione, un elevato e crescente coinvolgimento in qualità di fornitori di medio e lungo termine nel settore della meccanica.
I comparti che presentano trend e volumi in crescita sono diversi e tutti ricompresi anche nella produzione italiana: meccanica strumentale, meccatronica, macchinari ed attrezzature, componentistica per applicazioni in agricoltura, automotive, automazione industriale, attrezzature meccaniche, packaging, meccano-tessile.
I Corrispondenti commerciali di INFORMEST
Consulting operano negli Stati Uniti (aree di Washington, Chicago, New York) e hanno già avviato relazioni commerciali nel settore della meccanica; confermano che i buyer americani apprezzano la capacità di innovazione e l’alto livello di customizzazione delle imprese italiane del settore della meccanica industriale e strumentale.
Tuttavia, entrare ed operare con successo nel mercato americano non è sempre semplice ed immediato; occorre individuare il canale distributivo giusto, attuare una strategia commerciale corretta, americanizzare comunicazione e offerta, per arrivare a risultati concreti nei tempi giusti. A supporto delle PMI interessate al mercato degli Stati Uniti, INFORMEST Consulting propone un programma personalizzato di selezione di buyer americani bene inseriti presso la clientela finale della meccanica strumentale ed industriale. Il programma sarà realizzato direttamente negli Stati Uniti dai Corrispondenti commerciali locali in modo personalizzato per ciascuna azienda, e sarà finalizzato all’avvio e allo sviluppo di collaborazioni con buyer americani concretamente interessati alla proposta dell’azienda italiana. Le aziende interessate ad una valutazione gratuita di prefattibilità possono inviare un’email a: consulenza@informestconsulting.it.
SIMEST: SOSTEGNO
ALLE IMPRESE ITALIANE
ESPORTATRICI IN UCRAINA
E/O FED. RUSSA
E/O bIELORUSSIAFINANzIAMENTI
E CONTRIbUTI
A FONDO PERDUTO PER PMI
Con l’obiettivo di mantenere e salvaguardare la competitività sui mercati internazionali delle PMI e MID-CAP esportatrici colpite dalla crisi a seguito della guerra in Ucraina, a partire dal mese di maggio SIMEST rilancia il finanziamento a tasso zero, con quota fino al 40% a fondo perduto nei limiti di € 2.000.000 di agevolazione, in regime di Temporary Crisis Framework. Destinatarie dell’iniziativa sono le PMI e MID-CAP che hanno realizzato negli anni 2020-2021 un rapporto tra fatturato medio export verso Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia su fatturato medio export complessivo di almeno il 10%, subendo una flessione dei ricavi da tali aree a seguito del conflitto.
Lo strumento prevede un importo massimo finanziabile pari a € 2.500.000 in funzione della classe di scoring e comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa; la quota a fondo perduto è prevista fino ad un massimo del 40% concessa nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Crisis and Transition Framework. Il finanziamento prevede 2 anni di preammortamento più 4 anni di ammortamento e rimborso.
Tra le spese ammissibili rientrano: spese per consulenze e studi volti all’individuazione di mercati esteri alternativi a Ucraina, Federazione Russia e/o Bielorussia o al potenziamento della presenza su mercati esteri alternativi; spese promozionali e per eventi internazionali in Italia e all’estero finalizzati all’individuazione di mercati esteri alternativi o al potenziamento della presenza su mercati esteri alternativi; spese per la realizzazione di una nuova struttura commerciale, anche temporanea, o per il potenziamento di una struttura esistente in un Paese estero alternativo (ufficio, negozio, corner, showroom); spese per certificazioni e/o omologazioni di prodotto, registrazione di marchi, brevetti, ecc., in mercati esteri alternativi; spese per la realizzazione di investimenti produttivi, anche in Italia (acquisto di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento /riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti, tecnologie hardware, software e digitali in genere, incluso il potenziamento o riconversione di tecnologie esistenti); spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (interventi di efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.); spese per la consulenza finalizzata alla presentazione della domanda di intervento agevolativo (fino al 5% dell’importo deliberato).
INFORMEST Consulting è soggetto accreditato presso SACE, SIMEST e il Ministero Sviluppo Economico per l’esecuzione di servizi di Internazionalizzazione e scouting mercati esteri; segue sia l’istruttoria della domanda per l’ottenimento del contributo, sia soprattutto la selezione personalizzata di nuovi clienti esteri e l’introduzione dell’azienda e dei suoi prodotti in mercati esteri alternativi. Le aziende interessate ad approfondire possono inviare una richiesta all’indirizzo: consulenza@informestconsulting.it (0432 629743).
Settore Vitivinicolo Ocm
IN PAESI EXTRA-UE (A SCELTA TRA STATI UNITI, CANADA, AUSTRALIA, REGNO UNITO, SVIzzERA, CINA)
Proponiamo alle aziende vitivinicole un’attività di inserimento commerciale dei loro prodotti e brand in Paesi extra europei (a scelta tra Stati Uniti, Canada, Australia, Regno Unito, Svizzera e Cina). L’attività di inserimento commerciale viene concretamente svolta da commerciali locali ben inseriti nel settore della distribuzione del vino. L’obiettivo del progetto è promuovere e far conoscere le Eccellenze Vitivinicole delle aziende italiane ai buyers esteri e avviare con questi nuove collaborazioni commerciali. L’attività può essere anche diretta alle aziende ammesse al contributo OCM - Vino Misura promozione del vino sui mercati dei paesi terzi annualità 2022/2023. Si tratta di un percorso personalizzato in cui sono previste sia azioni di contatto diretto dei nostri commerciali locali con importatori e distributori referenziati (selezione buyer, invio campionature, incontri B2B con degustazioni), sia azioni digitali a supporto; eventuale partecipazione a manifestazioni, fiere e esposizioni internazionali, studi per la valutazione delle azioni di informazione e promozione nei mercati esteri. INFORMEST Consulting conta relazioni attive con numerosi buyers, importatori e distributori ben inseriti nella distribuzione dei vini italiani e specializzati sia nel canale Ho.Re.Ca. che della distribuzione specializzata, come catene di negozi specializzati, enoteche, negozi di prodotti tipici italiani, sia fisici che online e interessati a valutare nuovi vini italiani di alta qualità per l’ampliamento della propria offerta.
Le aziende interessate ad approfondire e alla proposta possono inviare una richiesta al seguente indirizzo consulenza@informestconsulting.it o contattare il numero 0432 629743.
STATI UNITI, SETTORE ARREDO & DESIGN ITALIANO
DI FASCIA ALTA:
SELEzIONE AGENTI bENE INTRODOTTI PRESSO
ShOWROOM/INTERIOR DESIGN
IN FLORIDA, TEXAS, NEW YORK, EAST COAST E WEST COAST
Il mercato americano si conferma sempre più interessante per la filiera italiana del legno-arredo, in particolare per la fascia alta di prodotto che combina artigianalità e alto livello tecnologico e di design; esistono tuttavia quote di mercato ancora libere ed importanti prospettive di sviluppo nel settore residenziale ed Ho.Re.Ca. nel prossimo futuro per le aziende italiane.
Attraverso i propri Corrispondenti commerciali, che operano negli Stati Uniti e sono specializzati nel settore arredo, da tempo INFORMEST Consulting realizza servizi di inserimento nel mercato per aziende italiane. L’attività continua e la presenza operativa nel mercato hanno permesso ai Commerciali e Country Manager Stati Uniti di identificare e selezionare i migliori buyer ed agenti commerciali che operano nei principali Stati (Florida, New York, Washington, area della East Coast, ecc.), conoscere i brand internazionali già presenti, definire strategie efficaci di ingresso e consolidamento del mercato per le aziende italiane.
Forte della conoscenza diretta di buyer ed agenti americani, INFORMEST Consulting propone un servizio di selezione e presentazione di agenti negli Stati Uniti rivolto sia alle aziende interessate all’inserimento commerciale nel mercato americano sia alle aziende già presenti negli Stati Uniti, ma che intendono consolidare i rapporti con clienti americani già conosciuti o estendere l’operatività commerciale in altri Stati. Il servizio ha l’obiettivo di selezionare, in modo personalizzato per azienda, agenti commerciali già inseriti nel settore arredo & design di fascia alta. Il servizio prevede, congiuntamente con l’azienda, la definizione del profilo dell’agente, l’individuazione di agenti con profili adeguati, l’approfondimento preliminare e diretto dei profili attraverso colloqui ed interviste con gli agenti per verificarne attinenza e interesse, la valutazione e selezione finale dei profili più rispondenti alle esigenze dell’azienda italiana interessati alla collaborazione. I profili selezionati saranno quindi presentati all’azienda italiana. Le aziende interessate a maggiori informazioni sulle opportunità del servizio di ricerca agenti negli Stati Uniti possono inviare una e-mail all’indirizzo consulenza@informestconsulting.it (0432 629743).