Introduzione e Cenni di Archeologia Subacquea

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Archeologia Subacquea Premessa

A cura della dott.ssa Alessandra Pignotti

L’Archeologia Subacquea, relativamente giovane, ci ha portati negli ultimi anni a importantissime scoperte storico-artistiche, rese ancora più magiche dal silenzio profondo e avvolgente degli oceani e mari. Se l'avventura delÌ'Archeologia Subacquea è cominciata già nel XV secolo con i vari tentativi di recupero delle famose navi Romane del Lago di Nemi vicino a Roma, è solo dall'ultimo dopogùerra in poi che si è via via affermata, con l’invenzione dell'autorespiratore ad aria, Ìa moderna e attuale con le sue varie articolazioni ambientali: Marina, Lacustre/ Lacunare, Fluviale, Ipogeica e Navale. Da sempre messa in crisi dai cercatori di tesori e le loro missioni dai numerosi scavi clandestini. Inoltre I'Archeologia Subacquea ha bisogno di precisi strumenti per la tutela dei siti sommersi.

Scoperte Italiane: Il Mondo Subacqueo

I tesori sommersi non sono solo intrappolati nei relitti dei mitici galeoni spagnoli ai Caraibi o negli angoli sperduti degli Oceani. La penisola Italiana e le sue Isole sono ricche di paesaggi e di storia sopra la terra, ma lo è anche sotto al mare; nonostante lo Stato Italiano insieme alla Francia sia uno dei pionieri della Subacquea, il capitolo di spesa del Ministero è assai basso. I fondi sono sempre esigui per le ricerche sottomarine e affini. Cosa però è stato scoperto? Se immaginassimo di indossare uno “scafandro” e fare una passeggiata sui nostri fondali, che tipo di paesaggi e di tesori vedremmo intorno a noi? Possiamo suddiverlo in ambiti disciplinari: Geologia: sotto al mare ci sono canyon, fiumi di acqua dolce e di fango e molti vulcani sottomarini. Dal Marsili, il più grande d'Europa, che con una frana potrebbe creare onde di 20 metri su Calabria e Sicilia all'Isola Ferdinandea alle fumarole di acqua (fino a 100 gradi di temperatura) simili all'ambiente in ci si ipotizza che sia nata la vita. Biologia: raccontano la ricchezza di prati, alberi di coralli alti fino a 1,5 metri di ogni colore, dal bianco al nero, organismi luminosi (rane pescatrici, meduse bioluminescenti), organismi capaci di vivere senza ossigeno metabolizzando solo metano. Archeologia: dai relitti di imbarcazioni alla città sommersa di Baia (Napoli) mostrano una ricchezza mai vista che potrebbe raddoppiare i reperti dei nostri musei.


Archeologia Subacquea in Italia I Relitti

Sarebbero circa 3 milioni solo i relitti di navi nei mari del mondo, molte affondante con i loro «patrimoni», preda di avventurieri. Questo perchè di fatto il relitto sarebbe di chi lo trova... Le antiche navi si presentano come siti privilegiati custodi di forzieri pieni di oro o di varie merci che ne fanno marker delle rotte commerciali. Nelle acque sicule di Gela sono stati scoperti 80 lingotti di oricalco, una lega simile all’ottone, ma che nell’età arcaica era un metallo raro, prezioso e di grande bellezza, com è oggi l’oro. Un rinvenimento eccezionale perché sono stati trovati pochissimi reperti al mondo di questo materiale e tutti di piccole dimensioni. A Marzamemi gli scavi stanno restituendo una chiesetta bizantina in marmo. Ma i reperti più importanti sono gli elmi in bronzo, 20 del III secolo AC, e i rostri navali nella Battaglia delle Egadi: individuati 22 e 18 già portati a terra e restaurati. Dopo il restauro due dei rostri hanno rivelato iscrizioni puniche, per cui è stato possibile aprire uno squarcio sul mondo letterario e organizzativo cartaginese, così poco conosciuto per la mancata conservazione di testi. Intanto gli archeologi subacquei continuano a immergersi per cercare altri reperti che non arricchiscono solo i nostri musei, sono anche un contributo importantissimo per lo studio della ingegneria navale antica. Anche dal punto di vista del valore economico, il più grande tesoro è quello del piroscafo Ancona, affondato da un sommergibile tedesco U-38 nel 1915 fra Sicilia e Sardegna, in corrispondenza di Capo Carbonara, mentre era in viaggio per New York. A bordo c’erano 12 casse con una tonnellata di sovrane d’oro, più un quantitativo imprecisato di argento. Il valore del carico, oggi, è stimato oltre 50 milioni di euro solo per il peso del metallo prezioso. Ufficialmente erano i fondi per pagare la partecipazione dell’Italia all’Esposizione Universale di San Francisco, ma molto probabilmente si trattava della prima tranche per l’acquisto di cavalli, muli, foraggio e armi a seguito dell’entrata in guerra contro l’Austria-Ungheria. La Odyssey Marine ha cercato di aggiudicarselo, ma senza esito. Una corte americana ha stabilito che se vuole tentare il recupero deve prima avvisare lo Stato italiano. In realtà questo documenta che la cultura e l’ambiente che hanno un forte valore pecuniario seppure il proverbio diffusosi in Italia è che con loro non ci si mangia o guadagna; c’è un patrimonio sotto i piedi ( nei sotterranei) e sotto le acque ( siti subacquei) immenso vario e impareggiabile. Se le antiche navi sommerse, custodi di forzieri pieni d’oro, ci sembravano delle testimonianze affascinanti e avventurose, figurarsi quando si scopre sotto il blu del mare un’intera città, con i suoi palazzi e le sue strade.... e non stiamo parlando della mitica Atlantide.

Le Anfore

L’anfora è un oggetto contenitore/marker che identifica diverse antiche civiltà del Mediterraneo: contenitore di merci che tracciano provenienze e destinazioni varie, ricostruiscono rotte e commerci intensi, antichissimi e continui tra le diverse sponde del mare nostrum. Sono di particolare interesse in questo contesto le anfore che contenevano vino, olio e pesce. Diversi studi multi disciplinari ci forniscono dati, curiosità e nuove conoscenze sui reperti archeologici delle anfore giunte fino ai giorni nostri.

Molto altro...



Lazio in breve:

Il patrimonio di questa regione è molto diversificato e si presenta nei 3 contesti: 1) Fluviale 2) Lacustre 3) Costiero legato al Mar Tirreno. Si tratta di scavi che sono stati catalogati e vengono tutt’ora studiati per la loro importanza Storica e ambientale. Si possono elencare: -relitti -anfore Italiche Preromane e Romane - merci di varia natura rovesciate insieme alle loro navi -ville finite sottoacqua con i mutamenti della linea di costa - sistemi idraulici e di pesca antica lungo la costa abbandonati come le vasche per anguille - banchine e infrastrutture portali inabbissate -frammenti architettonici di edifici come templi -statue e opere scultoree.


Bibliografia: ◉ Web/ Cronaca sui siti università e turismo:

https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/tesori-sommersi-dove-sono-quantovalgono-chi-appartengono/06b78fb4-fcdd-11ea-b4fe-6ee7d601be57-va.shtml https://www.ilgiornale.it/news/politica/tesoro-delladriatico-sfida-100-milioni-nascostisotto-mare-1569474.html https://www.lastampa.it/viaggi/italia/2016/07/11/news/archeologia-subacquea-in-italiaspuntano-intere-citta-sommerse-1.34833523 https://www.ilturista.info/blog/9091L_archeologia_subacquea_i_10_siti_sommersi_piu_interessanti_del_mondo/ http://www.icr.beniculturali.it/pagina.cfm?usz=2&uid=540&umn=74&smn=102 https://www.archeomedia.net/introduzione-allarcheologia-subacquea/ ◉ Testi su Archeologia Subacquea:

C. Beltrame,2012 C.Beltrame, Archeologia marittima del Mediterraneo. Navi, merci e porti dell’antichità all’età moderna, Carocci 2012. (In particolare, i capitoli 1, 2 e 3). R. Pietraggi, B.Davvide, 2007 S. Pietraggi, B.Davvid, Archeologia Sott’acqua, Roma 2007. E.Tortorici, Firenze 1998. E. Tortorici, Lo scavo subacqueo, in G. Volpe (a cura di), Archeologia subacquea - Come opera l’archeologo sott’acqua, Firenze 1998, pp. 29-62;


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