Le Scoperte Archeologiche del Laterano a Roma a cura di Alessandra Pignotti
La topografia del Laterano L'Area urbana compresa tra l'Ospedale di San Giovanni dell'Addolorata, la Basilica di S.Maria dell'Addolorata, il Battistero Lateranense, il Palazzo Lateranense e l'adiacente Basilica di San Giovanni in Laterano, e l'area limitrofa la Basilica di Santo Stefano è una zona topografica di intensità insediativa ben documentata anche archeologicamente. Questa coincide nella toponomastica Antica con la zona di confine tra Celio, Esquilino e Aventino. La toponomastica attuale mantiene l'onomastica legata ai propretari Romani di una notevole porzione di terreni e di edifici di questa zona: i Laterani-. È un settore topografico che mostra una continuità inenterrotta di frequentazione e di funzione connettiva tra il Celio, l'Esquilino e l'Aventino. Le strade oggi corrispondenti a via dell'Amba Aradam, via dei Valeri, il "complesso di San Giovanni in Laterano, via di Santo Stefano Rotondo e via della Navicella sono assi viari che ricalcano le vie che si collegano verso la via Tuscolana e il resto di Roma, snodo a ridosso del centro di Roma. Qui si incrociavano la via Caelimontana, la via Asinaria e la via Tuscolana con la strada che oggi è via dell'Amba Aradam. Nel corso della Storia il territorio in esame ha subito modifiche urbanistiche e toponomastiche; dal Medioevo in poi rientra nel Rione Monti, il rione I, li più antico di Roma. Originariamente questo municipio non era vicino al centro pulsante della Cristianità, il Vaticano, ma vicino al Laterano e ad Orti, Vigneti Romani, la zona verde dell'Antica Roma verso l'Esquilino. Le strutture moderne dei palazzi dell'Ottocento e del Nocento obliterano, coprono e tagliano in molti punti vari edifici Romani della zona. Il territorio diviso prima tra aristocratici Romani e poi proprietà imperiale infine ceduto al Vaticano, è gran parte proprietà del Vicariato. La divisione estrema tra area Romana e quella del Vaticano rende complicata una visione d'insieme ed unitaria delle indagini archeologiche svolte fino ad ora. Al di sotto dall'attuale quartieri si riconoscono e sono state riportate alla luce 4 "nuclei" di scavo:
scavi sotto la Sala Mazzoni dell'Ospedale di San Giovanni dell'Addolorata costruito sopra dal 1348 2) scavi del Battistero Lateranense costruito sopra da Costantino 3) scavi sotto il Palazzo INPS 4) scavi sotto la Basilica di San Giovanni in Laterano. Si tratta in generale di edifici per abitazioni aristocratiche cittadine con complessi termali e pubblici datati dal I d.C.al IV d.C., abbandonati e coperti da materiali e detriti riusati come base per le fondazioni delle strutture che oggi in gran parte li coprono e li tagliano in molti punti. 1)
A questi si sommano le evidenze archeologiche scoperte nelle vicinanze sotto la basilica di Santo Stefano Rotondo e dei suoi edifici adiacenti. La situazione topografica attuale è frutto di notevoli interventi fino agli anni '90 del secolo scorso per la riqualificazione dell'area e delle zone circostanti edifici e monumenti; nel Medioevo questa zona rientra nel processo di rialzo della piattaforma sdradale nelle parti di depressione del Colle con riporti e terrazzamenti o aree di deposito di rifiuti, cancellando in molti punti l'originario declivio del Celio e l'irregolare impianto stradale fino a giungere all'attuale livello di calpesti. L'area è compresa in un asse stradale E/O di connessione, da un lato con la antica via Tuscolana, via di SS.Quattro Coronati e il centro di Roma, dall'altro verso l'esterno di Roma, Frascati e la zona che portava all'Aventino e all'Appia, all'attuale E.U.R.e alla strada che conduceva verso la costa di Ostia. Si tratta di un'area esclusa dalle mura urbane fino all'età tardo antica con la cerchia Aureliana che incluse anche il Laterano e zone limitrofe, fuori il pomerio in alcuni punti, perciò idoneo per strutture militari o di culto orientale.(Caserme, templi, mitrei ecc).
L'Archeologia nel Laterano 1) Le strutture Romane sotto la Sala Mazzoni dell'Ospedale dell'Addolorata
Durante i lavori di restauro e riqualificazione della struttura ospedaliera, la Sovrintendenza Archeologica di Roma tra il 1962 e il 1965 venne coinvolta nello studio di resti trovati inglobati nelle fondazioni dell'edificio nello spazio ipogeo la sala Mazzoni. Le cortine murarie e i materiali di scavo mostrano diverse fasi edilizie delle strutture conservatesi; la cronologia dell'area va dal I secolo d.C., in Età Alto Imperiale, al Basso Impero, IV secolo d..C. Le strutture conservate sono: – un peristilio – una vasca per un ambiente termale privato sostituita da una base nel II d.C. , forse della statua di Marco Aurelio del Campidoglio, trovata nell'area e portata dai papi nel 1538 nella sua attuale location – corridoio -viridarium verso via di S. Erasmo la c.d. Domus dei Valeri. Le parti attribuite al II secolo d.C. sono state identificate come ambienti termali e di passaggio della Domus di Lucilla, madre del futuro imperatore Marco Aurelio. Parte dei frammenti è stata ricollocata sopra nel giardino dell'Ospedale, come la vasca che è divenuta una fontana. La parte dei Valeri risulta in parte sbancata dai lavori nel 1902 dell'ospedale; sotto però al dipt di Onco.Ematologia gli scavi del 2005 hanno riportato alla luce le parti che sicuramente appartengono alla domus dei Valeri, la cui stratigrafia è conservata solo nella zona delle fondazioni realizzate senza sbancamento delle strutture. Si tratta di 4 fasi edilizie della casa: 1)tardo repubblicana con resti in opera reticolata gettati in un butto all'interno 2) I -II secolo d.C. con documentazione di luogo colpito da una folgore, ritualmente interrrato secondo la tradizione patrizia apotropaica(magia pagana) 3)III -V secolo tardo antica domus di lusso 4) Xaenodium Valerii =Ospizio e cristianizzazione riconoscibili dalla cortina in opus vittatum.(1) Si tratta di un settore di scavo che va ad intersercarsi con quelli delle vie limitrofe componendo un quadro di residenze aristocratiche e imperiali circondate e servite da terme annesse e orti che si estendevano intorno per conferire un aspetto ameno e piacevole a queste abitazioni circondate dal verde.
Scavi ipogeo Lateranense 2)
del
Battistero
Il Battistero sorge sulle vestigia di strutture Romane anch'esse riconducibili a più epoche storiche; l'edificio più antico è una villa urbana del I secolo d.C. con pitture ad affresco preservate lungo le pareti. Gli spazi sono riusati e inglobati nel complesso termale che oblitera e sostituisce la villa nel II secolo da Adriano e Antonino Pio in una struttura termale, restaurati integralmente da Settimio Severo e Caracalla. L'area poi è abbandonata progressivamente e diviene possesso imperiale; qui, per volontà di Costantino è realizzato uno dei più antichi Battisteri di Roma con ricche decorazioni in marmo aniconiche e floreali, ancora visibili all'interno. Sul lato S/E dello stesso è un altro ambiente termale pertinente il Frigidarium di un complesso Termale esteso tra via dell'Amba Aradam e piazza di San Giovanni in Laterano; unico superstite è un rudere, i resti di un'aula del Frigidarium che mostrano le forme e la tecnica simili a quelle delle c.d. Piccole Terme di Villa Adriana. L'ambiente visibile è un'aula centrale del III d.C.(prima metà). Questo complesso aveva l'ingresso orientato verso Porta Asinaria a Ovest, , direzionato verso via Locri.
3)
Le domus del Palazzo INPS
Le indagini preliminari per la realizzazione della sede INPS, sotto l'edificio a 10 mt di profondità all'altezza delle attuali fondamenta, nello scavo di fondazione, hanno rivelato altre mura Romane. Gli ambienti ritrovati sono riconducibili basandosi su fonti indirette della Domus Faustae, enorme casa aristocratica della moglie di Costantino e sorella di Massenzio, che accorpava nel IV secolo d.C. le proprietà residenziali dei Pisone e dei Laterani,espropriate già da Nerone. Gli edifici in questione hanno un nucleo costruttivo dell'età giulio claudia con restauri del II secolo d.C. e accorpamento nella domus tardo antica della famiglia imperiale. Rimangono un corridoio di 27 mt decorato con pitture con ritratti del lato meridionale dell'area. Si vanno a connettere con la parte sud occidentale dell'area di scavo sotto il battistero.1
1Vedi
notizie di scavo sulla Domus http://www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2006-63.pdf
dei
Valeri
Sono edifici compresi tra via dell'Amba Aradam e via dei Laterani; si tratta di strutture che si ricollegano ad un quartiere di domus con horti e terme di alto livello sociale. Proprio sotto l'incrocio di queste 2 strade è conservato a 7.50 mt sotto il livello di calpestio un vano rettangolare con nicchia rettangolare riconosciuto come Ninfeo. È datato al I secolo d.C., età giulio claudia con mosaici e paste vitree della decorazione. Pitture e altre sovrastrutture invece sono aggiunte nel III secolo d.C.; per il prof.. Coarelli si collega con gli ambienti con le Terme del Battistero Lateranense. Si tratta di un ninfeo con pianta basilicale e ambienti decorati con motivi floreali. 2
4)
Le vestigia sotto la Basilica di
San Giovanni in Laterano
Sotto la splendida cattedrale della Cristianità,la Basilica di S.Giovanni in Laterano sono state ritrovate 3 fasi edilizie dell'area Romana: 1- si vedono ambienti di un enorme edificio abitativo giulio claudio resecato a mezza altezza decorato con affreschi policromi che ormai sono l'evoluzione degli stili Pomepiani ed eleganti mosaici marmorei B\N 2-sotto Settimio Severo è realizzata una Caserma dei c.d.Equites Singulares, abbandonata con lo scioglimento di questo corpo 3- infine è la basilica cristiana costantiniana( la più alta verso l'attuale piano di calpestio). La datazione delle evidenze archeologiche quindi va anche qui dal I al IV secolo d.C. Si tratta di uno dei tanti casi in cui oscilla a mio avviso la destinazione privata e pubblica della destinazione dei terreni; quando però è sorta la basilica il terreno di edificazione è imperiale. La chiesa è realizzata dallo Stato e ceduta alla Chiesa che successivamente subentra nella giurisdizione dell'area.
Conclusioni Il Laterano costituisce una parte ben precisa di R oma: il Celio. Si tratta del settore centrale di questo quartiere all'interno della cinta Muraria dell'Epoca Tarda delle Mura Aureliane. È lo snodo tra le vie che portano al cuore di Roma e quelle che portano fuori. Nel Medioevo era meta per smistamento degli itinerari di pellegrinaggio cristiano e di ricovero. L'attuale assetto mostra una riqualifica dell'area apportata fino agli anni 90 del secolo scorso. La Roma Antica è qui spesso invisibile, sotterranea, nascosta per secoli, coperta di terra e materiali, sotto il piano stradale e i palazzi. Le indagini dagli inizi del 900(193438 sotto la basilica; 1962-65 sotto l'Ospedale; anni 80-2000; 2005 in più punti), mostrano una città sepolta da quella attuale per il fenomeno di insistenza sul medesimo sito di frequentazione. Come per i resti ,anche il nome Laterano, fino alla riscoperta del nome dei Laterani, lo si legava a strani aneddoti medioevali sulle passeggiate di Nerone con una rana che perduta o gracidante nella zona abbia dato il nome al territorio. Quest'area era abitata dalle famiglie potenti di Roma: • Lucilii e Anii (Domus di Lucilla) • Pisoni e Laterani(Domus Faustae e ades laterani) • di Lucio Valerio Massimo(verso Villa Fonseca) • Valerii (verso via di S.Erasmo) • Simmaci e di Gaudentius (sotto l'Ospedale Militare). A questo si aggiunsero poi le Insule, per le media borghesia testimoniate in altri siti del Celio e strutture pubbliche( vedi i magazzini dietro l'ospedale.) Le scoperte Archeologiche non sono concluse ancora dal 2006 e poi dal 2010 sono ripresi scavi e restauri per una valorizzazione della storia della zona e un miglioramento delle condizioni strutturali degli edifici indagati. Bibliografia:
Testi: Coarelli, 2001, pp.208-209. Coarelli, 2001. Coarelli, "Roma" Guide Archeologiche, Milano 2001. Web: Notizie di scavo: http://www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2006-63.pdf http://www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2005-47.pdf
http://www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2005-47.pdf 2Coarelli, 2001, pp.208-209.